815600B5D89DAB6600212022-01-012022-12-31815600B5D89DAB6600212021-01-012021-12-31815600B5D89DAB6600212022-12-31815600B5D89DAB6600212021-12-31815600B5D89DAB6600212020-12-31815600B5D89DAB6600212020-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember815600B5D89DAB6600212020-12-31ifrs-full:RetainedEarningsMember815600B5D89DAB6600212020-12-31ext:RisultatoDiPeriodo815600B5D89DAB6600212020-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember815600B5D89DAB6600212020-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember815600B5D89DAB6600212021-01-012021-12-31ifrs-full:RetainedEarningsMember815600B5D89DAB6600212021-01-012021-12-31ext:RisultatoDiPeriodo815600B5D89DAB6600212021-01-012021-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember815600B5D89DAB6600212021-01-012021-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember815600B5D89DAB6600212021-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember815600B5D89DAB6600212021-12-31ifrs-full:RetainedEarningsMember815600B5D89DAB6600212021-12-31ext:RisultatoDiPeriodo815600B5D89DAB6600212021-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember815600B5D89DAB6600212021-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember815600B5D89DAB6600212022-01-012022-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember815600B5D89DAB6600212022-01-012022-12-31ext:RisultatoDiPeriodo815600B5D89DAB6600212022-01-012022-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember815600B5D89DAB6600212022-01-012022-12-31ifrs-full:RetainedEarningsMember815600B5D89DAB6600212022-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember815600B5D89DAB6600212022-12-31ifrs-full:RetainedEarningsMember815600B5D89DAB6600212022-12-31ext:RisultatoDiPeriodo815600B5D89DAB6600212022-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember815600B5D89DAB6600212022-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMemberiso4217:EURxbrli:sharesiso4217:EUR
                                                                                                                    IMMSI Società per Azioni
Capitale Sociale 178.464.000 euro i.v.
Sede Legale: P.zza Vilfredo Pareto, 3 – 46100 Mantova
Registro delle Imprese di Mantova – Codice Fiscale e Partita I.V.A. 07918540019
Relazione degli Amministratori
e Bilancio
del Gruppo Immsi
al 31 dicembre 2022
2
Indice:
ORGANI SOCIALI………………………………….....………………………….……...
pag.
4
RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE
- Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione….………………………
pag.
6
 
GRUPPO IMMSI
- Prospetti contabili consolidati .…………………………………………………………..
pag.
52
- Note esplicative sui Prospetti contabili consolidati……… ……………………………...
pag.
57
- Elenco delle imprese incluse nel Bilancio consolidato e delle partecipazioni.…………..
pag.
136
- Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154-bis del D.Lgs. 58/98 ……...
pag.
139
- Relazione della Società di Revisione Indipendente sulla revisione contabile del Bilancio consolidato ……………………...…....................................................................................
pag.
140
IMMSI S.p.A.
- Prospetti contabili ……………..….……………………………………………………..
pag.
150
- Note esplicative sui Prospetti contabili…………………………………...
pag.
154
- Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 154-bis del D.Lgs 58/98 ……….
pag.
199
- Relazione della Società di Revisione Indipendente sulla revisione contabile del Bilancio d’esercizio. ……………………...…...................................................................................
pag.
200
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ………………………………………….
pag.
207
Il presente fascicolo è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Immsi S.p.A. in data 23 marzo 2023 ed è a disposizione del pubblico presso la Sede Legale della Società, sul sito internet di Borsa Italiana S.p.A. www.borsaitaliana.it, nel meccanismo di stoccaggio centralizzato www.emarketstorage.it e sul sito internet dell'Emittente www.immsi.it (sezione: "Investors/Bilanci e relazioni/2022") nei termini di legge.
4
Gruppo
Immsi
Organi
Sociali
ORGANI SOCIALI
Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale di Immsi S.p.A. sono stati nominati con delibera assembleare del 30 aprile 2021 e rimarranno in carica sino alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio che chiuderà al 31 dicembre 2023.
5
Gruppo
Immsi
Organi
Sociali
Il Consiglio di Amministrazione, in conformità ai principi di Corporate Governance raccomandati dal Codice di Corporate Governance (versione gennaio 2020), nonché ai sensi del D.Lgs. 231/01, ha istituito i seguenti organi:
Tutte le informazioni relative ai poteri riservati al Consiglio di Amministrazione, alle deleghe conferite, alle funzioni dei vari Comitati costituiti all’interno del Consiglio di Amministrazione sono disponibili sul sito web dell’Emittente www.immsi.it nella sezione Governance.
6
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione
Il presente bilancio del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2022 è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IFRS), in vigore alla data, emessi dall’International Accounting Standards Board (IASB) ed adottati dall’ Unione Europea a tale data. Con IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, gli International Accounting Standards, tutte le interpretazioni dell’IFRS Interpretation Committee (già IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE.
La presente Relazione contiene inoltre sia i prospetti contabili e le note esplicative consolidate di Gruppo Immsi (il “Gruppo”), sia i prospetti contabili e le note esplicative relative alla Capogruppo Immsi S.p.A. (la “Società”).
Si evidenzia altresì che i dati contenuti all’interno del presente documento potrebbero presentare in taluni casi difetti di arrotondamento dovuti alla rappresentazione in migliaia e milioni: a riguardo si segnala che le variazioni e le incidenze percentuali sono generalmente calcolate sui dati espressi in migliaia.
Emergenza sanitaria – Covid-19
Nel corso del 2022 la situazione epidemiologica è andata generalmente migliorando e con essa i vari Governi hanno progressivamente revocato le misure straordinarie messe in atto negli ultimi anni per contrastare il diffondersi del virus.
Per quanto riguarda il settore Immobiliare e holding, in particolare la controllata Is Molas S.p.A., ha ripreso le attività commerciali, di cui si segnalava un rallentamento per effetto dell’emergenza sanitaria, volte alla ricerca di potenziali acquirenti sia delle ville fino ad oggi realizzate che, eventualmente, di quelle solo parzialmente realizzate (“al grezzo avanzato”).
Con riferimento al settore industriale, riguardo alle aree di maggior rilevanza per le attività del gruppo Piaggio, l’India è uscita completamente dal lockdown a partire da maggio 2022.
L’unica area ancora motivo di preoccupazione è la Cina, dove, nel corso dell’ultimo trimestre, le autorità governative hanno revocato le misure di lockdown ma i casi di contagio risultano nuovamente in crescita. Il gruppo monitora con molta attenzione l’evolversi della situazione e metterà in atto tutte le possibili precauzioni per garantire ai dipendenti la sicurezza sanitaria all’interno dei propri stabilimenti e poter rispettare gli impegni presi con la rete commerciale e con i clienti.
La pandemia ha reso sempre più importante tra la popolazione il bisogno di una mobilità individuale sicura, a scapito del trasporto pubblico considerato possibile portatore di contagio. Il gruppo continuerà ad operare per cogliere al meglio le opportunità rappresentate da una potenziale crescita della domanda, offrendo prodotti che garantiscono spostamenti sicuri ed a basso o nullo impatto ambientale.
Relativamente alla controllata Intermarine S.p.A. operante nel settore navale, l’emergenza Covid-19 aveva portato all’interruzione o quantomeno al rallentamento dei programmi commerciali con i potenziali clienti; nel 2022 sono ripresi i contatti con le Marine per le valutazioni di possibili forniture di cacciamine nell’ambito dei programmi di difesa di vari stati esteri.
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
7
Crisi Russia – Ucraina
In relazione al conflitto Russia Ucraina il Gruppo Immsi segue con grande attenzione l’evoluzione della crisi, che ha iniziato a generare incrementi dei costi delle materie prime e delle energie con significative ripercussioni sull’economia mondiale e sulla ripresa dell’inflazione, per il cui contenimento le banche centrali dei paesi occidentali hanno deciso un incremento dei tassi di interesse. L’estrema diversificazione geografica delle vendite e degli acquisti del Gruppo fa che l’esposizione nell’area del conflitto sia sostanzialmente nulla. Per quanto riguarda gli effetti indiretti del conflitto, il Gruppo è stato interessato dall’incremento del costo delle energie, prevalentemente negli stabilimenti europei, e delle materie prime che, in particolare per il gruppo Piaggio, sono stati parzialmente mitigati dagli accordi stipulati con i fornitori.
Tali aspetti sono stati tenuti in considerazione nel processo di definizione delle principali assunzioni adottate dal management al fine della predisposizione dei flussi finanziari previsionali utilizzati nei test di impairment, descritti in maggiore dettaglio all’interno della nota integrativa nella sezione avviamento.
Informazioni sulla gestione ed attività del Gruppo Immsi
Nell’esercizio 2022 il Gruppo Immsi presenta tutti i principali indicatori in sensibile miglioramento rispetto al precedente esercizio, il fatturato cresce del 24,4%, l’Ebitda del 24,6% ed il risultato netto del Gruppo risulta pari a 27,1 milioni di euro rispetto a 12,3 milioni di euro del precedente esercizio. Anche la posizione finanziaria netta registra un risultato positivo con un calo dell’esposizione netta per circa 32,5 milioni di euro, attestandosi a circa 731,7 milioni di euro (764,2 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
I risultati dell’esercizio presentano andamenti differenziati con riferimento ai settori che costituiscono il Gruppo in funzione delle diverse dinamiche di business che hanno caratterizzato il periodo in oggetto.
Per una più chiara interpretazione di quanto sotto riportato, si precisa preliminarmente che:
il settore immobiliare e holdingconsolida le risultanze economiche e patrimoniali di Immsi
S.p.A., Immsi Audit S.c.a r.l., ISM Investimenti S.p.A., Is Molas S.p.A., Apuliae S.r.l., Pietra S.r.l. in liquidazione, Pietra Ligure S.r.l. (fino al 14 giugno 2022) e RCN Finanziaria S.p.A., nonché tutte le elisioni infragruppo;
il “settore industriale” comprende le società appartenenti al gruppo Piaggio; mentre
il “settore navale” comprende Intermarine S.p.A.
Di seguito sono presentati alcuni tra i principali dati di sintesi del Gruppo Immsi, suddivisi per settori di attività e determinati, come anticipato, applicando quanto previsto dai principi contabili internazionali (IAS/IFRS). Si rimanda a quanto esposto successivamente nel presente documento per una più ampia descrizione dei dati sotto riportati.
8
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Indicatori
alternativi
di
performance
“non-GAAP”
Allo scopo di facilitare la comprensione dell’andamento economico e finanziario del Gruppo Immsi, nell’ambito della presente Relazione, in conformità a quanto indicato nella raccomandazione ESMA in materia di indicatori alternativi di performance (ESMA/2015/1415), sono riportati alcuni indicatori che ancorché non contemplati dagli IFRS (“Non-GAAP Measures”) derivano da grandezze finanziarie previste dagli stessi.
Tali indicatori che sono presentati al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione di Gruppo rappresentano quanto monitorato dal management ma non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS e sono omogenei con quelli riportati nella Relazione e bilancio annuale al 31 dicembre 2021 e nella reportistica trimestrale periodica del Gruppo Immsi.
Si ricorda, inoltre, che le modalità di determinazione di tali indicatori, poiché non specificamente regolamentate dai principi contabili di riferimento, potrebbero non essere omogenee con quelle adottate da altri operatori e, pertanto, questi indicatori potrebbero risultare non adeguatamente comparabili.
In particolare, gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono i seguenti:
EBITDA: definito come risultato operativo al lordo degli ammortamenti e costi di impairment delle attività immateriali e materiali, così come risultanti dal Conto economico;
Indebitamento finanziario netto (o Posizione finanziaria netta): rappresentato dalle passività finanziarie (correnti e non correnti) ivi inclusi i debiti commerciali e gli altri debiti non correnti che includono una significativa componente di finanziamento implicito (o esplicito), ridotte della cassa e delle altre disponibilità liquide equivalenti (Orientamenti ESMA 2021 / 32-382-1138). Così come determinato dal Gruppo Immsi, invece, l’Indebitamento finanziario netto non considera gli strumenti finanziari derivati designati di copertura e non, l’adeguamento al fair value delle relative poste coperte ed i relativi ratei, gli adeguamenti al fair value di passività finanziarie, i debiti e ratei per interessi maturati su finanziamenti bancari e gli interessi maturati sui finanziamenti verso soci terzi.
Tra gli schemi contenuti nella presente Relazione è inserito un prospetto di dettaglio che evidenzia le voci che concorrono alla determinazione dell’indicatore.
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
9
Il Gruppo Immsi al 31 dicembre 2022
Settore
Settore
Settore
Gruppo
immobiliare
in %
industriale
in %
navale
in %
Immsi
in %
In migliaia di euro
e holding
Ricavi netti
4.626
2.087.443
34.058
2.126.127
Risultato operativo ante ammortamenti (EBITDA)
-6.185
n/s
298.142
14,3%
-4.659
-13,7%
287.298
13,5%
Risultato operativo (EBIT)
-7.298
n/s
158.740
7,6%
-7.763
-22,8%
143.679
6,8%
Risultato prima delle imposte
-19.881
n/s
127.219
6,1%
-10.489
-30,8%
96.849
4,6%
Risultato di periodo inclusa la quota di terzi
-13.161
n/s
84.889
4,1%
-7.830
-23,0%
63.898
3,0%
Risultato di periodo del Gruppo (consolidabile)
-10.162
n/s
42.926
2,1%
-5.677
-16,7%
27.087
1,3%
Posizione finanziaria netta
-300.935
-368.228
-62.532
-731.695
Personale (unità)
49
5.838
222
6.109
Di seguito si propone la medesima tabella riferita al precedente esercizio; il confronto tra i due esercizi in oggetto è esposto nel commento specifico ai singoli settori successivamente presentato.
Il Gruppo Immsi al 31 dicembre 2021
Settore
Settore
Settore
Gruppo
immobiliare
in %
industriale
in %
navale
in %
Immsi
in %
In migliaia di euro
e holding
Ricavi netti
2.750
1.668.689
38.133
1.709.572
Risultato operativo ante ammortamenti (EBITDA)
-7.260
n/s
240.608
14,4%
-2.836
-7,4%
230.512
13,5%
Risultato operativo (EBIT)
-8.384
n/s
112.574
6,7%
-6.440
-16,9%
97.750
5,7%
Risultato prima delle imposte
-23.133
n/s
93.678
5,6%
-8.365
-21,9%
62.180
3,6%
Risultato di periodo inclusa la quota di terzi
-18.318
n/s
60.054
3,6%
-6.312
-16,6%
35.424
2,1%
Risultato di periodo del Gruppo (consolidabile)
-13.314
n/s
30.157
1,8%
-4.577
-12,0%
12.267
0,7%
Posizione finanziaria netta
-323.805
-380.322
-60.106
-764.233
Personale (unità)
57
5.702
238
5.997
Si precisa che i dati esposti nelle precedenti tabelle sono riferiti ai risultati consolidabili, ovvero al netto in particolare dei ricavi e costi infragruppo e dei dividendi da società controllate.
10
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Il
settore
immobiliare
e
holding
31.12.2022
in %
31.12.2021
in %
Variazione
in %
In migliaia di euro
Ricavi netti
4.626
2.750
1.876
68,2%
Risultato operativo ante ammortamenti (EBITDA)
-6.185
n/s
-7.260
n/s
1.075
14,8%
Risultato operativo (EBIT)
-7.298
n/s
-8.384
n/s
1.086
13,0%
Risultato prima delle imposte
-19.881
n/s
-23.133
n/s
3.252
14,1%
Risultato di periodo inclusa la quota di terzi
-13.161
n/s
-18.318
n/s
5.157
28,2%
Risultato di periodo del Gruppo (consolidabile)
-10.162
n/s
-13.314
n/s
3.152
23,7%
Posizione finanziaria netta
-300.935
-323.805
22.870
7,1%
Personale (unità)
49
57
-8
-14,0%
Il “settore immobiliare e holding” consolida le risultanze economiche e patrimoniali di Immsi S.p.A., Immsi Audit S.c.a r.l., ISM Investimenti S.p.A., Is Molas S.p.A., Apuliae S.r.l., Pietra S.r.l. in liquidazione, Pietra Ligure S.r.l. (sino al 14 giugno 2022), RCN Finanziaria S.p.A. nonché tutte le elisioni infragruppo.
Complessivamente il settore immobiliare e holding presenta nel 2022 un risultato netto consolidabile negativo di Gruppo pari a circa 10,2 milioni di euro, in miglioramento di circa 3,2 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, principalmente per effetto dell’avvenuta vendita di unità abitative nel complesso Le Ginestre di Is Molas e per la plusvalenza operativa generata dalla cessione della partecipazione Pietra Ligure S.r.l. avvenuta a giugno 2022.
La Posizione finanziaria netta del settore risulta negativa per 300,9 milioni di euro, in miglioramento rispetto a 323,8 milioni di euro al termine del precedente esercizio. La variazione, pari a 22,9 milioni di euro, è principalmente riconducibile all’incasso di 20 milioni di euro a saldo della cessione della partecipazione Pietra Ligure S.r.l..
Di seguito si fornisce una descrizione dell’evoluzione della gestione delle principali società appartenenti a tale settore.
La Capogruppo Immsi S.p.A. registra nel bilancio separato (al lordo delle elisioni infragruppo) un risultato netto di esercizio positivo pari a circa 20,4 milioni di euro, rispetto ad un risultato netto di esercizio negativo pari a circa 31,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021.
Nel 2022 la Società ha registrato un saldo della gestione finanziaria positiva per 24,6 milioni di euro, dato dalla differenza tra proventi finanziari ed oneri finanziari. Su tale valore hanno impattato principalmente le svalutazioni di crediti finanziari verso controllate e di partecipazioni per un totale complessivo di 3,2 milioni di euro (50,5 milioni di euro nel 2021) compensati dai 26,9 milioni di euro di dividendi erogati dalla controllata Piaggio & C. S.p.A. (19,9 milioni di euro nel 2021).
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2022, al lordo delle elisioni infragruppo, è negativa per 0,5 milioni di euro rispetto a circa 23,6 milioni di euro negativi al 31 dicembre 2021 per effetto sostanzialmente dei maggiori dividenti da Piaggio & C. S.p.A. e dell’incasso dell’acconto di liquidazione da parte di Pietra Sr.l..
In merito alle iniziative nel settore immobiliare ed in particolare con riferimento alla società
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
11
controllata Is Molas S.p.A., si segnala che la socieha promosso la locazione delle ville mockup al fine di permettere ai potenziali clienti finali, compresi i potenziali investitori, di conoscere meglio il prodotto ed i relativi servizi offerti (es. wellness e catering a domicilio) per poter inoltre parametrare la capacità reddituale delle stesse. In parallelo nel corso del 2022, si è proceduto con le attività commerciali volte ad individuare possibili acquirenti delle ville anche a livello internazionale e sono iniziati i lavori di manutenzione straordinaria delle strutture turistico-alberghiere attualmente esistenti. La società sta inoltre attivando con successo le azioni volte alla vendita del complesso di proprietà “Le Ginestre”, che consta di 50 unità abitative (Residence) e diversi posti auto, al fine di razionalizzare il compendio immobiliare. Al 31 dicembre 2022 sono state vendute 19 unità immobiliari comprensive di posto auto. Tra fine 2022 e inizio 2023 sono state accettate ulteriori 5 proposte di acquisto vincolanti.
Con riferimento ai risultati dell’esercizio, la pandemia legata al Covid-19 e la successiva guerra in Ucraina hanno impattato il business nel quale opera Is Molas S.p.A. e conseguentemente anche i dati economico-finanziari del presente esercizio. In particolar modo la situazione ha impattato sul periodo di apertura dell’hotel e sull’incremento dei costi energetici e delle materie prime.
Il fatturato, riferito all’attività turistico-alberghiera, all’attività golfistica ed alla vendita degli appartamenti “Le Ginestre” è pari a circa 4,6 milioni di euro rispetto a 2,8 milioni di euro del 2021. In termini di marginalità si è registrato un risultato operativo (EBIT) negativo pari a 3,2 milioni di euro, in peggioramento di circa 0,4 milioni di euro rispetto al precedente esercizio per effetto principalmente dell’iscrizione di perdite su crediti a fronte del rigetto da parte della Corte di Cassazione del ricorso presentato con riferimento alla vertenza avente in oggetto il compendio “Le Ginestre”.
La perdita netta consolidabile per il Gruppo Immsi risulta pari a 3,9 milioni di euro.
La Posizione finanziaria netta della società, al lordo delle elisioni infragruppo, mostra un indebitamento netto pari a 78,3 milioni di euro rispetto a 74,5 milioni al 31 dicembre 2021. Si segnala che nel corso del 2022 la società ha beneficiato della conversione di crediti in riserve di patrimonio netto per 6 milioni di euro da parte della controllante ISM Investimenti S.p.A..
Con riferimento al progetto Pietra Ligure, si segnala che, facendo seguito al contratto preliminare sottoscritto lo scorso luglio 2021, la controllante diretta Pietra S.r.l., ha siglato con Chorus Life Pietra Ligure S.p.A. (controllata interamente da Polifin S.p.A.), il closing dell’operazione di vendita per un corrispettivo complessivo di 30 milioni di euro (di cui 10 milioni di euro versati in acconto alla sottoscrizione del contratto preliminare nel 2021) relativo all’intera partecipazione detenuta in Pietra Ligure S.r.l., società nella quale si ricorda è confluito il compendio immobiliare di Pietra Ligure con relativa Concessione e Convenzione Urbanistica. L’esecuzione del contratto relativo alla cessione della partecipazione è avvenuta nel corso del mese di giugno 2022 e ha generato a livello consolidato una plusvalenza operativa di circa 2,2 milioni di euro. A seguito del perfezionamento di tale cessione, è stato avviato il processo di messa in liquidazione della società Pietra S.r.l., la quale alla data del 31 dicembre 2022 ha versato complessivamente acconti di liquidazione ai soci per complessivi 20,1 milioni di euro.
Con riferimento alla controllata Apuliae S.r.l., si ricorda che al momento perdura la sospensione delle attività di ristrutturazione iniziata a far data dal marzo 2005, a seguito di accertamenti disposti dall’Autorità Giudiziaria ed in attesa della definizione delle pendenze in corso. Per aggiornamenti a riguardo si rimanda a quanto successivamente riportato all’interno del paragrafo Vertenze in corso. Al 31 dicembre 2022 la società presenta una lieve perdita a livello economico (0,1 milioni di euro) ed un indebitamento finanziario netto, al lordo delle elisioni infragruppo, pari a circa 0,9 milioni di euro, in linea con il 2021.
Tra le altre società di rilievo incluse nel settore immobiliare e holding sono ricomprese inoltre RCN Finanziaria S.p.A. ed ISM Investimenti S.p.A.:
12
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
RCN Finanziaria S.p.A., detenuta da Immsi S.p.A. con una quota pari al 72,51% e socio unico di Intermarine S.p.A., presenta una perdita netta consolidabile per il Gruppo Immsi pari a circa 3 milioni di euro (-3,2 milioni di euro nel corso dell’esercizio 2021) ed un indebitamento finanziario netto, al lordo delle elisioni infragruppo al 31 dicembre 2022 pari a 129,2 milioni di euro, in aumento di circa 1,7 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2021;
ISM Investimenti S.p.A., detenuta da Immsi S.p.A. con una quota pari al 72,64% e controllante di Is Molas S.p.A. con una quota del 92,59% al 31 dicembre 2022, presenta una perdita netta consolidabile per il Gruppo Immsi, escluse le svalutazione di partecipazioni controllate, pari a circa 0,9 milioni di euro (-5,9 milioni di euro nell’esercizio 2021) ed un indebitamento finanziario netto al lordo delle elisioni infragruppo al 31 dicembre 2022 pari a 93,1 milioni di euro, in riduzione di circa 41 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2021 principalmente a seguito della rinuncia da parte dei soci di crediti verso ISM Investimenti S.p.A. per circa 45,4 milioni di euro convertiti in riserva di patrimonio netto destinato a futuro aumento di capitale, parzialmente compensati dalla capitalizzazione di interessi passivi sui finanziamenti in essere per circa 4,4 milioni di euro.
Il
settore
industriale:
gruppo
Piaggio
31.12.2022
in %
31.12.2021
in %
Variazione
in %
In migliaia di euro
Ricavi netti
2.087.443
1.668.689
418.754
25,1%
Risultato operativo ante ammortamenti (EBITDA)
298.142
14,3%
240.608
14,4%
57.534
23,9%
Risultato operativo (EBIT)
158.740
7,6%
112.574
6,7%
46.166
41,0%
Risultato prima delle imposte
127.219
6,1%
93.678
5,6%
33.541
35,8%
Risultato di periodo inclusa la quota di terzi
84.889
4,1%
60.054
3,6%
24.835
41,4%
Risultato di periodo del Gruppo (consolidabile)
42.926
2,1%
30.157
1,8%
12.769
42,3%
Posizione finanziaria netta
-368.228
-380.322
12.094
3,2%
Personale (unità)
5.838
5.702
136
2,4%
Con riferimento al settore industriale, nel corso del 2022, il gruppo Piaggio ha venduto nel mondo 625.500 veicoli, con un incremento in termini di volumi pari a circa il 16,7% rispetto all’anno precedente, in cui i veicoli venduti erano stati 536.000. In crescita sono risultate le vendite in tutte le aree geografiche. Con riguardo alla tipologia dei prodotti, sono risultate in crescita le vendite sia dei veicoli Due Ruote (+14,8%) che quelle dei Veicoli Commerciali (+26,6%).
Il gruppo Piaggio ha chiuso l’esercizio 2022 con ricavi netti in crescita rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+25,1%). Tutti i mercati hanno ottenuto performance positive, particolarmente rilevante in Asia Pacific (57,1%; 44,7% a cambi costanti) e India (40,0%; 31,3% a cambi costanti).
La crescita è stata rilevante in entrambe le tipologie dei prodotti venduti (Veicoli Commerciali +34,7%
Veicoli Due Ruote +23%). L’incidenza sul fatturato complessivo dei veicoli Due Ruote è passata dal 82,0% del 2021 all’attuale 80,7%; viceversa, l’incidenza dei Veicoli Commerciali è salita dal 18,0% del 2021 al 19,3% attuale.
Il risultato operativo al lordo degli ammortamenti e costi di impairment delle attività immateriali e materiali (Ebitda) dell’esercizio 2022 è pari a circa 298,1 milioni di euro (240,6 milioni di euro nel 2021). In rapporto al fatturato, l’Ebitda è pari al 14,3%, (14,4% nel 2021). In termini di Risultato
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
13
Operativo (Ebit), la performance dell’esercizio 2022 è in forte crescita rispetto al 2021, con un Ebit consolidato pari a 158,7 milioni di euro, in aumento di 46,2 milioni di euro sul 2021; rapportato al fatturato, l’Ebit è pari al 7,6% (6,7% nel 2021).
Il risultato delle attività finanziarie peggiora rispetto allo scorso esercizio di 12,6 milioni di euro, registrando oneri netti per 31,5 milioni di euro (18,9 milioni di euro nel 2021). Il peggioramento rispetto ai valori del corrispondente periodo del precedente esercizio, è dovuto essenzialmente al contributo negativo sia della gestione valutaria, impattata dall’eccezionale volatilità sul mercato dei cambi, che del risultato delle partecipazioni. Gli interessi netti risultano in modesta crescita grazie all’impatto del rialzo dei tassi limitato al quarto trimestre.
Le imposte di periodo sono pari a 42,3 milioni di euro, mentre erano risultate pari a 33,6 milioni di euro nel 2021. Nel 2022 l’incidenza delle imposte sul risultato ante imposte è stata pari al 33,3% (35,9% nel 2021). Il decremento è collegato principalmente alla crescita dei redditi prodotti in Vietnam.
L’utile netto si attesta a 84,9 milioni di euro (4,1% sul fatturato), in crescita rispetto al risultato del precedente esercizio, pari a 60,1 milioni di euro (3,6% sul fatturato).
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022 risulta pari a 368,2 milioni di euro, rispetto a 380,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021. La riduzione è conseguenza del positivo andamento delle vendite e dell’attenta gestione del capitale circolante.
Business Due Ruote
I veicoli due ruote sono raggruppabili principalmente in due segmenti di prodotto: scooter e moto. Ad essi si affiancano il relativo indotto dei ricambi e degli accessori, la vendita di motori a terze parti, la partecipazione alle principali competizioni sportive due ruote e i servizi di assistenza.
Nel mercato mondiale delle due ruote sono individuabili due macroaree, distinte in modo netto per caratteristiche e dimensioni della domanda: l’insieme dei Paesi economicamente avanzati (Europa, Stati Uniti, Giappone) e quello dei Paesi in via di sviluppo (Asia Pacific, Cina, India, America Latina).
Nel corso del 2022 il gruppo Piaggio ha commercializzato nel mondo un totale di 516.200 veicoli due ruote, per un fatturato netto pari a circa 1.683,8 milioni di euro, inclusivo di ricambi ed accessori (155,5 milioni di euro, +11,6%).Complessivamente i volumi sono aumentati del 14,8% mentre il fatturato del 23,0%.
Degni di nota sono i risultati conseguiti dall’area Asia Pacific (+45,6% volumi; +57,1% fatturato) e dell’Emea e Americas (+9,0% volumi; +13,2% fatturato).
In India, grazie ad un diverso mix di vendita dei prodotti, ad una flessione dei volumi del 24,3% ha fatto riscontro un minor calo del fatturato (-5,3%; -10,5 % a cambi costanti).
L’India, il più importante mercato delle due ruote, ha registrato un incremento nel 2022, chiudendo a poco più di 15,6 milioni di veicoli venduti, in crescita del 7,4% rispetto al 2021.
La Repubblica Popolare Cinese ha mostrato un calo importante (-16,5%) con una chiusura a poco più di 5,2 milioni di unità vendute, a causa delle rigide misure di lockdown connesse alla pandemia rimaste in vigore nelle grandi città per lunghi periodi dell’anno.
L’area asiatica, denominata Asean 5, ha segnato un aumento nel corso del 2022 (+10,7% rispetto al 2021) chiudendo a quasi 12,3 milioni di unità vendute.
Gli altri Paesi dell’area asiatica (Singapore, Hong Kong, Sud Corea, Giappone, Taiwan, Nuova Zelanda e Australia) nella loro totalità hanno registrato un decremento rispetto all’anno precedente, chiudendo ad oltre 1,3 milioni di unità (-11,4%).
14
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
 
Il mercato del Nord America ha evidenziato un decremento (-4,1%) rispetto al 2021 (603.348 veicoli venduti nel 2022).
L’Europa, area di riferimento per le attività del gruppo Piaggio, è risultata stabile nel corso del 2022, facendo registrare complessivamente delle vendite allineate con il 2021 (-1,6% il comparto moto e +1,7% lo scooter) e chiudendo a 1.512.685 unità vendute.
Business Veicoli Commerciali
Il business veicoli commerciali comprende veicoli a tre e quattro ruote con un peso a terra inferiore a 3,5 tonnellate (categoria N1 in Europa), concepiti per un utilizzo commerciale e privato, con il relativo indotto di ricambi ed accessori.
Il business Veicoli Commerciali ha generato nel 2022 un fatturato pari a circa 403,7 milioni di euro, in crescita del 34,7% rispetto allo scorso anno.
I mercati dell’area Emea e Americas hanno mostrato andamenti contrastanti per quanto riguarda i volumi. La flessione registrata dai mercati europei (-35,5%) è stata parzialmente attenuata dalla crescita dell’Americas (+10,4%) mentre in Italia le vendite sono risultate sostanzialmente stabili. Il fatturato, invece, grazie al diverso mix dei prodotti, ha registrato un aumento complessivo del 6,0%.
In forte crescita sono i risultati dell’area indiana grazie all’uscita dalla fase pandemica nella seconda parte dell’anno. La consociata indiana Piaggio Vehicles Private Limited (PVPL) ha infatti registrato un aumento sia dei volumi (+40,2%) che del fatturato (+58,1%; +48,0% a cambi costanti). La stessa società ha commercializzato sul mercato indiano delle tre ruote 71.898 unità (51.166 nel 2021) ed inoltre esportato 23.605 veicoli tre ruote (16.939 nel 2021).
Il gruppo Piaggio opera in Europa e in India nel mercato dei veicoli commerciali leggeri con un’offerta di veicoli pensati come soluzioni ad esigenze di mobilità di corto raggio, sia per aree urbane (gamma europea), sia extraurbane (con la gamma prodotti indiana).
In Europa il Gruppo si presenta come un operatore su un segmento di nicchia (urbano), grazie alla propria gamma di prodotti a basso impatto ambientale.
Sul mercato indiano delle tre ruote Piaggio ha raggiunto una quota del 18,0% (19,5% nel 2021). Analizzando in dettaglio il mercato, Piaggio ha perso, sebbene di poco, il suo ruolo di market leader nel segmento del trasporto merci (cargo) detenendo una quota di mercato pari al 32,9% (34,6% nel 2021). Nel segmento Passenger ha conseguito invece una quota del 14,6%, così come nel 2021.
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
15
Il
settore
navale:
Intermarine
31.12.2022
in %
31.12.2021
in %
Variazione
in %
In migliaia di euro
Ricavi netti
34.058
38.133
-4.075
-10,7%
Risultato operativo ante ammortamenti (EBITDA)
-4.659
-13,7%
-2.836
-7,4%
-1.823
-64,3%
Risultato operativo (EBIT)
-7.763
-22,8%
-6.440
-16,9%
-1.323
-20,5%
Risultato prima delle imposte
-10.489
-30,8%
-8.365
-21,9%
-2.124
-25,4%
Risultato di periodo inclusa la quota di terzi
-7.830
-23,0%
-6.312
-16,6%
-1.518
-24,0%
Risultato di periodo del Gruppo (consolidabile)
-5.677
-16,7%
-4.577
-12,0%
-1.101
-24,0%
Posizione finanziaria netta
-62.532
-60.106
-2.426
-4,0%
Personale (unità)
222
238
-16
-6,7%
Con riferimento al settore navale, nel corso dell’esercizio 2022 si è registrato una contrazione dei ricavi netti (composti da fatturato e variazione dei lavori in corso su ordinazione) che risultano essere pari a 34,1 milioni di euro, rispetto al precedente esercizio pari a 38,1 milioni di euro. Gli avanzamenti di produzione, incluso il completamento delle costruzioni e consegne, hanno riguardato in particolare:
Settore Difesa: tale settore ha realizzato un Valore di Produzione di 26,4 milioni di euro (33,8 milioni nel 2021), principalmente per il pacchetto logistico per la Guardia di Finanza (circa euro 1,6 milioni), per le attività Gaeta MMI (circa euro 6,9 milioni), per la costruzione della piattaforma integrata per un gruppo italiano operante nel settore (euro 10,6 milioni) e per lo sviluppo degli studi e prove sperimentali per MMI sui cacciamine di nuova generazione (euro 6,5 milioni);
Settore Fast Ferries: tale settore ha realizzato un Valore di Produzione di 7,6 milioni di euro (4,6 milioni nel 2021) principalmente per lo sviluppo nel cantiere di Messina della costruzione della terza unità per le Capitanerie di Porto (circa euro 5,3 milioni), per l’avvio della costruzione di una nave passeggeri per un primario armatore del mercato italiano (euro 1,3 milioni) e per attività di riparazioni e progetti di ricerca; sono stati effettuati inoltre accantonamenti per adeguamento al presumibile valore di realizzo di semilavorati per euro 2,0 milioni che hanno determinato un effetto negativo sul valore di produzione.
I dati dell’esercizio 2022 evidenziano un Ebitda negativo per 4,7 milioni di euro, un Ebit negativo per 7,8 milioni di euro, un risultato ante imposte negativo per 10,5 milioni di euro ed una perdita netta pari a 7,8 milioni di euro. Sotto il profilo economico tali dati riflettono i valori di produzione ed i margini di commessa correlati agli avanzamenti di produzione dei contratti acquisiti e costi di struttura, in riduzione rispetto l’esercizio precedente.
Sotto il profilo finanziario si evidenzia un incremento dell’esposizione finanziaria netta che passa da 60,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021 a 62,5 milioni di euro a fine 2022.
16
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Il valore complessivo del portafoglio ordini al 31 dicembre 2022 è pari 30,2 milioni di euro (parte residua dei contratti in essere che deve essere ancora sviluppata in termini di valore di produzione) e può essere così sintetizzato:
Marina Militare Italiana, fornitura di n. 2 Unità Navali Polivalenti ad altissima velocità per euro 4,4 milioni;
Marina Militare Italiana, contratti di Studi di fattibilità su Cacciamine di nuova generazione per euro 1,5 milioni;
Marina Militare Italiana, contratti di Prove Sperimentali e USV per euro 7,9 milioni;
Armatore italiano, contratto per una costruzione TMV 58 per euro 13,3 milioni.
Ad inizio 2021 la società ha sottoscritto con Marina Militare Italiana - Navarm un Contratto per lo Studio di “Riduzione del rischio e definizione del progetto di Unità Cacciamine di Nuova Generazione d’Altura (CNG-A)”. Il contratto si inquadra nell’ambito dei programmi di ammodernamento della flotta di navi di Contromisure Mine della Marina Italiana, che prevedono, anche secondo quanto esposto nei Documenti Programmatici Pluriennali della Difesa degli ultimi anni, la realizzazione nei prossimi anni di 12 nuove Unità destinate a sostituire i 4 cacciamine Classe Lerici e 8 cacciamine Classe Gaeta.
Andamento
economico
e
situazione
patrimoniale
finanziaria
del
Gruppo
Come già anticipato, i dati economico-patrimoniali del 2022 vedono tutti i principali indicatori in sensibile miglioramento rispetto al precedente esercizio. Il Gruppo Immsi registra risultati positivi grazie alle diverse iniziative messe in atto, in uno scenario attuale di tensioni geopolitiche internazionali ed un contesto macroeconomico volatile.
L’area di consolidamento ha subìto le seguenti modificazioni rispetto al bilancio consolidato al 31 dicembre 2021:
la quota di patrimonio netto consolidata del gruppo Piaggio, che al 31 dicembre 2022 risulta essere pari al 50,57%, ammontava al 50,22% al 31 dicembre 2021. Le variazioni risultano conseguenti all’acquisto da parte della controllata Piaggio & C. S.p.A. di n. 3.521.595 azioni proprie;
in data 14 giugno 2022 la controllata diretta Pietra S.r.l. (partecipata al 77,78% da Immsi S.p.A. ed al 22,22% da Intesa Sanpaolo S.p.A.), ha sottoscritto con Chorus Life Pietra Ligure S.p.A. (controllata interamente da Polifin S.p.A.) il contratto definitivo di cessione dell’intera partecipazione detenuta direttamente in Pietra Ligure S.r.l..
Per maggiori dettagli sul contenuto delle voci riportate nei prospetti che seguono si rimanda a quanto descritto all’interno delle Note esplicative. Si omettono apposite annotazioni di rinvio alle voci degli schemi obbligatori in quanto gli aggregati risultano indicativamente coincidenti.
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
17
Andamento economico del Gruppo
Il Gruppo predispone, oltre agli schemi di bilancio previsti dalla legge, anche distinti schemi riclassificati. In calce ai prospetti riclassificati si riporta una breve descrizione delle principali voci patrimoniali ed economiche.
Il Conto economico consolidato riclassificato del Gruppo Immsi proposto di seguito è caratterizzato da una classificazione per natura dei componenti di reddito.
In migliaia di euro
31.12.2022
31.12.2021
Variazione
Ricavi netti
2.126.127
100%
1.709.572
100%
416.555
24,4%
Costi per materiali
1.363.309
64,1%
1.066.726
62,4%
296.583
27,8%
Costi per servizi e godimento beni di terzi
317.979
15,0%
282.962
16,6%
35.017
12,4%
Costi del personale
281.779
13,3%
256.181
15,0%
25.598
10,0%
Altri proventi operativi
154.860
7,3%
155.007
9,1%
-147
-0,1%
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti
-3.151
-0,1%
-1.731
-0,1%
-1.420
-82,0%
Altri costi operativi
27.471
1,3%
26.467
1,5%
1.004
3,8%
RISULTATO OPERATIVO ANTE AMMORTAMENTI
287.298
13,5%
230.512
13,5%
56.786
24,6%
Ammortamento e costi di impairment delle attività materiali
64.135
3,0%
55.817
3,3%
8.318
14,9%
Impairment dell'avviamento
0
-
0
-
0
-
Ammortamento e costi di impairment delle attività immateriali a vita definita
79.484
3,7%
76.945
4,5%
2.539
3,3%
RISULTATO OPERATIVO
143.679
6,8%
97.750
5,7%
45.929
47,0%
Risultato partecipazioni
-892
0,0%
623
0,0%
-1.515
-
Proventi finanziari
57.171
2,7%
27.302
1,6%
29.869
109,4%
Oneri finanziari
103.109
4,8%
63.495
3,7%
39.614
62,4%
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
96.849
4,6%
62.180
3,6%
34.669
55,8%
Imposte
32.951
1,5%
26.756
1,6%
6.195
23,2%
RISULTATO DOPO LE IMPOSTE DERIVANTE DALLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO
63.898
3,0%
35.424
2,1%
28.474
80,4%
Utile (perdita) derivante da attività destinate alla dismissione o alla cessazione
0
-
0
-
0
-
RISULTATO DI PERIODO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI
63.898
3,0%
35.424
2,1%
28.474
80,4%
Risultato di periodo di pertinenza di terzi
36.811
1,7%
23.157
1,4%
13.654
59,0%
RISULTATO DI PERIODO DEL GRUPPO
27.087
1,3%
12.267
0,7%
14.820
120,8%
I ricavi netti consolidati del Gruppo Immsi registrano una crescita di 416,6 milioni di euro (+24,4%) attestandosi a circa 2.126,1 milioni di euro, rappresentati da ricavi generati dal settore industriale per circa 2.087,4 milioni di euro, dal settore navale per circa 34,1 milioni di euro e dal settore immobiliare e holding per circa 4,6 milioni di euro.
La crescita del settore industriale, pari a 418,8 milioni di euro (+25,1%) rappresenta la componente più rilevante, mentre il settore navale si decrementa di circa 4,1 milioni di euro. Anche il settore immobiliare si incrementa di circa 1,9 milioni di euro.
I costi di gestione e gli altri oneri netti consolidati del Gruppo nel 2022 sono pari a 1.838,8 milioni di euro (86,5% dei ricavi netti), relativi al gruppo Piaggio per 1.789,3 milioni di euro (pari circa all’85,7% dei ricavi netti del settore). Il costo dei materiali ammonta a 1.363,3 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi netti pari al 64,1%; il costo riferito al solo settore industriale ammonta a 1.352,5 milioni di euro, pari al 64,8% dei ricavi netti del settore. Con riferimento al costo del lavoro, pari complessivamente a 281,8 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi netti pari al 13,3%, la
18
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
contribuzione più rilevante, riferita al gruppo Piaggio, ammonta a 264,6 milioni di euro (12,7% dei ricavi netti del settore).
Il risultato operativo al lordo degli ammortamenti e costi di impairment delle attività immateriali e materiali (Ebitda) ammonta a 287,3 milioni di euro, pari al 13,5% dei ricavi netti, apportato per 298,1 milioni di euro dal settore industriale.
Gli ammortamenti dell’esercizio sono pari a 143,6 milioni di euro (di cui 139,4 milioni di euro relativi al settore industriale), con un’incidenza sul fatturato pari al 6,8%, in crescita rispetto al 2021 per circa 10,9 milioni di euro (+18,2%). La quota di ammortamento dei beni materiali ammonta a 64,1 milioni di euro (+8,3 milioni di euro rispetto al dato rilevato nel 2021) mentre quella riferita ai beni immateriali ammonta a 79,5 milioni di euro (76,9 milioni nel 2021).
Si precisa che nel risultato operativo (Ebit) consolidato non figurano iscritte svalutazioni di avviamenti dal momento che, sulla base dei risultati previsti dai piani di sviluppo pluriennali predisposti dalle società del Gruppo ed impiegati nei test di impairment, non è emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione in quanto tali avviamenti sono stati ritenuti recuperabili attraverso i flussi finanziari futuri delle cash generating unit a cui sono allocati.
Considerato che le analisi condotte per la stima del valore recuperabile degli avviamenti allocati alle cash-generating unit del Gruppo Immsi (Settore Industriale e Settore Navale) sono state determinate anche sulla base di stime, il Gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri.
Stante l’attuale contesto di perdurante difficoltà ed incertezza dei mercati di riferimento, dei mercati finanziari e del mutato contesto macroeconomico, i diversi fattori sia interni che esterni alle cash-generating unit individuate utilizzati nell’elaborazione delle stime potrebbero in futuro essere rivisti. Il Gruppo monitorerà pertanto costantemente tali fattori e la possibile esistenza di future perdite di valore.
Il risultato operativo (Ebit) risulta pari a 143,7 milioni di euro rispetto a 97,8 milioni euro al 31 dicembre 2021 con un’incidenza del 6,8% sui ricavi netti.
Il saldo netto della gestione finanziaria inclusivo del risultato delle partecipazioni non consolidate integralmente ammonta a 46,8 milioni di euro negativi, composto da un saldo negativo netto di 31,5 milioni di euro relativo al settore industriale, da un saldo negativo netto pari a 2,7 milioni di euro relativo al settore navale, mentre il settore immobiliare e holding evidenzia un saldo negativo pari a circa 12,6 milioni di euro.
In considerazione delle dinamiche illustrate, il risultato prima delle imposte risulta positivo per 96,8 milioni di euro, a cui concorre positivamente il settore industriale per 127,2 milioni di euro mentre i settori navale e immobiliare e holding apportano rispettivamente valori negativi pari a 10,5 e 19,9 milioni di euro.
Dopo le imposte dell’esercizio pari a 33 milioni di euro e al netto della quota di risultato di pertinenza di azionisti terzi pari a 36,8 milioni di euro, si registra un utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo pari a 27,1 milioni di euro, rispetto ad un utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo di 12,3 milioni di euro registrato al 31 dicembre 2021.
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
19
Situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata del Gruppo
In migliaia di euro
31.12.2022
in %
31.12.2021
in %
Attività correnti:
Disponibilità e mezzi equivalenti
263.577
11,1%
290.373
12,6%
Attività finanziarie
0
0,0%
0
0,0%
Attività operative
653.509
27,6%
547.368
23,7%
Totale attività correnti
917.086
38,7%
837.741
36,3%
Attività non correnti:
Attività finanziarie
0
0,0%
0
0,0%
Attività immateriali
897.337
37,9%
888.962
38,5%
Attività materiali
369.668
15,6%
355.284
15,4%
Altre attività
186.229
7,9%
226.126
9,8%
Totale attività non correnti
1.453.234
61,3%
1.470.372
63,7%
TOTALE ATTIVITA'
2.370.320
100,0%
2.308.113
100,0%
Passività correnti:
Passività finanziarie
400.096
16,9%
449.829
19,5%
Passività operative
895.063
37,8%
772.705
33,5%
Totale passività correnti
1.295.159
54,6%
1.222.534
53,0%
Passività non correnti:
Passività finanziarie
595.176
25,1%
604.777
26,2%
Altre passività non correnti
71.129
3,0%
89.935
3,9%
Totale passività non correnti
666.305
28,1%
694.712
30,1%
TOTALE PASSIVITA'
1.961.464
82,8%
1.917.246
83,1%
PATRIMONIO NETTO TOTALE
408.856
17,2%
390.867
16,9%
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
2.370.320
100,0%
2.308.113
100,0%
Note: Le attività e passività finanziarie correnti e non correnti sono in linea con la definizione di Indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo Immsi. Le attività destinate alla dismissione e le passività legate alle attività destinate alla dismissione sono state riclassificate rispettivamente nelle voci Altre attività e Altre passività non correnti.
Le attività correnti al 31 dicembre 2022 ammontano a 917,1 milioni di euro, in crescita rispetto al 31 dicembre 2021 per 79,4 milioni di euro. Tale incremento è sostanzialmente riconducibile alla variazione positiva delle attività operative, pari a +106,1 milioni di euro, prevalentemente riferito alla crescita delle rimanenze di magazzino e dei crediti verso l’Erario del gruppo Piaggio.
Le attività non correnti al 31 dicembre 2022 ammontano a 1.453,2 milioni di euro rispetto a 1.470,4 milioni al 31 dicembre 2021 (incluse attività destinate alla dimissione per 34,1 milioni di euro), con un decremento di 17,2 milioni di euro.
In particolare, tra le attività non correnti, le attività immateriali ammontano a 897,3 milioni di euro, in incremento rispetto al 31 dicembre 2021 per 8,4 milioni di euro, quelle materiali ammontano a 369,7 milioni di euro (355,3 milioni a fine esercizio 2021) - per effetto principalmente degli investimenti dell’esercizio il cui valore ha superato gli ammortamenti - e le altre attività ammontano a 186,2 milioni di euro (rispetto a 226,1 milioni a fine 2021), su cui ha inciso principalmente la cessione avvenuta nel mese di giugno da parte del Gruppo della partecipazione in Pietra Ligure S.r.l., iscritta nelle attività destinate alla dismissione per 34,1 milioni di euro.
Le passività correnti al 31 dicembre 2022 ammontano a 1.295,2 milioni di euro in crescita rispetto al 31 dicembre 2021 per 72,6 milioni di euro, di cui 400,1 milioni di euro costituiti da passività finanziarie e 895,1 milioni di euro da passività operative correnti.
20
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Le passività non correnti al 31 dicembre 2022 ammontano a 666,3 milioni di euro confrontate con 694,7 milioni di euro al 31 dicembre 2021. Il decremento è attribuibile sia alle minori passività finanziarie che operative.
Risultano iscritti a fine 2022 debiti per interessi per complessivi 5,3 milioni di euro nei confronti dei soci di minoranza di società del Gruppo maturati sui finanziamenti ricevuti. Il Gruppo, nonostante la natura finanziaria del suddetto debito, non considera tale ammontare nella determinazione dell’indebitamento finanziario netto così come definito al paragrafo Indicatori alternativi di performance.
Il patrimonio netto consolidato di Gruppo e di Terzi ammonta al 31 dicembre 2022 a 408,9 milioni di euro, di cui 168,6 milioni di euro attribuibili agli azionisti di minoranza.
L’analisi del capitale investito e della sua copertura finanziaria è proposta di seguito:
In migliaia di euro
31.12.2022
in %
31.12.2021
in %
Attività operative correnti
653.509
53,9%
547.368
44,0%
Passività operative correnti
-895.063
-73,9%
-772.705
-62,1%
Capitale circolante operativo netto
-241.554
-19,9%
-225.337
-18,1%
Attività immateriali
897.337
74,1%
888.962
71,4%
Attività materiali
369.668
30,5%
355.284
28,5%
Altre attività
186.229
15,4%
226.126
18,2%
Capitale investito
1.211.680
100,0%
1.245.035
100,0%
Passività non finanziarie non correnti
71.129
5,9%
89.935
7,2%
Capitale e riserve di terzi
168.591
13,9%
158.919
12,8%
Patrimonio netto consolidato di Gruppo
240.265
19,8%
231.948
18,6%
Totale fonti non finanziarie
479.985
39,6%
480.802
38,6%
Indebitamento finanziario netto
731.695
60,4%
764.233
61,4%
Nel prospetto che segue è illustrata la variazione della posizione finanziaria netta dell’esercizio:
In migliaia di euro
31.12.2022
31.12.2021
Autofinanziamento
233.896
197.025
Variazione del capitale circolante netto
-6.815
4.343
Flusso monetario netto generato dalla gestione
227.081
201.368
Pagamento dividendi da parte della Capogruppo
-10.216
0
Pagamento dividendi a terzi da parte di società del Gruppo
-26.504
-19.733
Acquisizione di attività immateriali
-88.904
-97.848
Acquisizione di attività materiali
-65.567
-67.175
Decremento netto da cessioni immobiliari
16.004
15.912
Acquisizione partecipazioni non controllate, al netto dismissioni
-8
0
Acquisizione partecipazioni controllate e complessi aziendali, al netto dismissioni
0
-10
Altri movimenti netti
-19.348
6.157
Variazione posizione finanziaria netta
32.538
38.671
Posizione finanziaria netta a inizio periodo
-764.233
-802.904
Posizione finanziaria netta a fine periodo
-731.695
-764.233
L’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2022 ammonta a complessivi 731,7 milioni di euro in decremento (circa 32,5 milioni di euro) rispetto al saldo di 764,2 milioni di euro del
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
21
31 dicembre 2021, a fronte principalmente del flusso positivo di autofinanziamento (+233,9 milioni di euro) e dell’incasso netto derivane dalla cessione del compendio immobiliare Pietra Ligure per circa 16 milioni di euro, parzialmente compensati dalla dinamica del capitale circolante (-6,8 milioni di euro), dagli investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali del periodo, quasi interamente riferiti al gruppo Piaggio (-154,5 milioni di euro) e dal pagamento di dividendi da parte di Immsi per 10,2 milioni di euro e dividendi ad azionisti terzi di altre società del Gruppo per 26,5 milioni di euro.
Gli investimenti complessivi lordi del Gruppo nell’esercizio pari a 154,5 milioni di euro, sono così suddivisi:
88,9 milioni di euro in attività immateriali, quasi interamente riferiti al gruppo Piaggio;
65,6 milioni di euro in attività materiali, quasi interamente riferiti al gruppo Piaggio.
Nel prospetto seguente è riportato il dettaglio della composizione dell’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022, messo a confronto con l’analogo dato al 31 dicembre 2021.
L’Indebitamento finanziario netto è esposto nel rispetto di quanto definito negli Orientamenti ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021, rettificato di quanto segue: attività e passività finanziarie originate dalla valutazione al fair value, gli strumenti finanziari derivati designati di copertura e non, l’adeguamento al fair value delle relative poste coperte, pari a 0 al 31 dicembre 2022; debiti e ratei per interessi maturati su finanziamenti bancari per complessivi 3,5 milioni di euro; interessi maturati sui finanziamenti verso soci terzi per complessivi 5,3 milioni di euro. Per un dettaglio si rinvia al paragrafo Passività finanziarie all’interno delle Note esplicative.
In migliaia di euro
31.12.2022
31.12.2021
A Disponibilità liquide
-263.577
-290.373
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
0
0
C Altre attività finanziarie
0
0
D Totale liquidità (A + B + C)
-263.577
-290.373
E Debiti finanziari correnti (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa
la parte corrente del debito finanziario non corrente)
- Obbligazioni
0
0
- Debiti verso banche
224.127
228.101
- Debiti per leasing
11.611
8.204
- Debiti verso altri finanziatori
59.077
67.230
F Parte corrente del debito finanziario non corrente
105.281
146.294
G Totale indebitamento finanziario corrente (E + F)
400.096
449.829
H Indebitamento finanziario corrente netto (G + D)
136.519
159.456
I Debiti finanziari non correnti (esclusi la parte corrente e gli strumenti di
debito
- Debiti verso banche
330.344
344.469
- Debiti per leasing
18.920
15.911
- Debiti verso altri finanziatori
176
247
J Strumenti di debito
245.736
244.150
K Debiti commerciali ed altri debiti non correnti
0
0
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K)
595.176
604.777
M Indebitamento finanziario netto (H + L)
731.695
764.233
22
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Andamento
economico
e
situazione
patrimoniale
finanziaria
della
Capogruppo
Di seguito si riporta un prospetto riepilogativo ed una breve descrizione delle principali voci patrimoniali ed economiche. Per maggiori dettagli sul contenuto delle voci riportate di seguito si rimanda a quanto commentato all’interno delle Note esplicative di Immsi S.p.A..
In migliaia di euro
Esercizio 2022
Esercizio 2021
Risultato della gestione finanziaria
24.639
-26.618
Risultato prima delle imposte
18.732
-31.449
Risultato di esercizio
20.433
-31.264
Capitale circolante operativo netto
62.162
66.161
Capitale Investito
359.410
374.381
Fonti non finanziarie
358.874
350.816
Indebitamento finanziario netto
536
23.565
Patrimonio Netto
355.487
344.853
Personale (unità)
10
10
La Capogruppo nel corso del 2022 ha registrato un risultato della gestione finanziaria positivo per 24.639 mila euro rispetto a 26.618 mila euro negativi nel precedente esercizio; il risultato del 2022 ha beneficiato delle minori svalutazioni di crediti finanziari verso controllate e di partecipazioni per un totale complessivo di 3,2 milioni di euro (50,5 milioni di euro nel 2021), nonché i maggiori dividendi erogati dalla controllata Piaggio & C. S.p.A. (26,5 milioni di euro nel 2022 rispetto a 19,7 milioni di euro erogato nel 2021).
L’utile ante imposte risulta pari a 18.732 mila euro rispetto ad una perdita ante imposte di 31.449 mila euro nel 2021.
L’esercizio 2022 chiude con un risultato positivo per 20.433 mila euro rispetto a negativi 31.264 mila euro del precedente esercizio.
Il capitale circolante operativo netto è passato da 66.161 mila euro rilevati al 31 dicembre 2021 a 62.162 mila euro a fine 2022.
Il capitale investito ammonta al 31 dicembre 2022 a 359.410 mila euro rispetto a 374.381 mila euro registrati al 31 dicembre 2021.
Le fonti non finanziarie al 31 dicembre 2022 sono composte per 3.387 mila euro (5.963 mila euro a fine 2021) dalle passività non finanziarie non correnti (principalmente imposte differite passive) e per 355.487 mila euro dal patrimonio netto (344.853 mila euro a fine 2021).
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
23
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022 è negativo per 536 mila euro rispetto a 23.565 mila al 31 dicembre 2021; la riduzione, pari a circa 23 milioni di euro, è principalmente dovuto al incasso di maggiori dividendi di cui sopra e dell’acconto di liquidazione versato da Pietra S.r.l. per 15,6 milioni di euro.
31/12/2022
31/12/2021
Disponibilità e mezzi equivalenti
(6.309)
(13.944)
Altre attività finanziarie a breve
(1.143)
(1.119)
Attività finanziarie a medio e lungo termine
(224.718)
(216.228)
Debiti finanziari a breve
191.182
214.066
Debiti finanziari a medio e lungo termine
41.524
40.790
Indebitamento finanziario netto
536
23.565
Prospetto
di
raccordo
fra
patrimonio
netto
e
risultato
dell’esercizio
della
Capogruppo
e
Consolidato
Di seguito si riporta il prospetto di raccordo fra patrimonio netto e risultato dell’esercizio della Capogruppo e consolidato:
In migliaia di euro
Patrimonio
Risultato del
netto
periodo
Patrimonio netto e risultato di periodo come riportati nel bilancio della società controllante Immsi S.p.A.
355.487
20.433
Eliminazione dividendi da società controllate alla Capogruppo
n/a
(26.899)
Risultati e patrimonio netto pro quota delle società partecipate
436.821
30.402
Eliminazione valore di carico partecipazioni
(552.043)
3.151
TOTALE
240.265
27.087
Attività
di
ricerca,
sviluppo
e
innovazione
Il Gruppo Immsi svolge attività di ricerca, sviluppo e innovazione attraverso il gruppo Piaggio, che anche nel 2022 ha continuato la propria politica volta al presidio della leadership tecnologica nel settore, e la controllata Intermarine S.p.A., le cui attività di ricerca e sviluppo riguardano principalmente nuovi progetti di imbarcazioni e prototipi, tecnologie di produzione, innovazioni impiantistica e materiali innovativi.
Per un approfondimento dei progetti sostenuti dal Gruppo e delle risorse ad essi destinate, si rinvia al paragrafo Dimensione Prodotti e Servizi contenuto nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ex D. Lgs. 254/2016 del Gruppo Immsi ed al paragrafo Linee guida Ricerca, Sviluppo e Innovazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022 del gruppo Piaggio.
24
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Fattori
di
rischio
Per la natura dei propri business, il Gruppo è esposto a diverse tipologie di rischi. Per tale motivo il Gruppo ha messo a punto procedure sia nella Capogruppo che nelle principali controllate per la gestione dei rischi nelle aree maggiormente esposte, individuabili a livello strategico, esterno, operativo e finanziario, tenendo in considerazione altresì le tematiche di sostenibilità ed in particolare i c.d. rischi "ESG" ("Environmental, Social, Governance related"), ovvero correlati a fattori ambientali, attinenti al personale, aspetti sociali e relativi ai diritti umani ed alla lotta alla corruzione attiva e passiva, per il dettaglio dei quali si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario 2022.
Rischi strategici
Rischi reputazionali e di Corporate Social Responsibility Nello svolgimento della propria attività il
Gruppo potrebbe essere soggetto ad un peggioramento della percezione, della fiducia e della reputazione del Gruppo da parte degli stakeholder a causa della diffusione di notizie pregiudizievoli o per il mancato raggiungimento dei requisiti di sostenibilità definiti nella Dichiarazione non Finanziaria pubblicata da Immsi S.p.A. e Piaggio & C. S.p.A., in riferimento alla dimensione economica, ambientale, sociale e di prodotto.
Rischi legati alla definizione delle strategie Nella definizione degli obiettivi strategici, il Gruppo
potrebbe incorrere in errori di valutazione con conseguenti impatti economici, finanziari e di immagine.
Rischi connessi all’attuazione delle strategie Nello svolgimento delle proprie attività il Gruppo
potrebbe essere soggetto ai rischi derivanti da una errata o incompleta attuazione delle strategie definite, con conseguenti impatti negativi sul raggiungimento degli obiettivi strategici del Gruppo.
Rischi esterni
Rischi legati al contesto macroeconomico e geopolitico Il Gruppo ed in particolare il gruppo
Piaggio, è esposto a rischi derivanti dalle caratteristiche e dalle dinamiche evolutive del ciclo economico e del contesto politico nazionale e internazionale. Per mitigare gli eventuali effetti negativi derivanti dagli aspetti di cui sopra, ha proseguito nella propria visione strategica, diversificando le sue attività a livello internazionale, in particolare nei mercati dell’area asiatica dove i tassi di crescita di tali economie si mantengono comunque elevati e consolidando il posizionamento competitivo dei propri prodotti.
Il conflitto tra Russia e Ucraina ha avuto importanti conseguenze a livello mondiale per gli effetti economici sui mercati globali, soprattutto in termini di incremento nei costi di trasporto, dei prezzi delle materie prime e dell’energia. La diversificazione geografica delle vendite e degli acquisti del Gruppo fa che l’esposizione nell’area del conflitto sia sostanzialmente nulla. Gli impatti indiretti del conflitto hanno riguardato principalmente l’incremento del costo dell’energia, soprattutto per gli stabilimenti europei, e l’incremento del costo delle materie prime, mitigato per il gruppo Piaggio in parte dagli accordi stipulati con i fornitori.
Si riporta inoltre come l’estrema diversificazione geografica delle vendite e degli acquisti del Gruppo fa sì che l’esposizione nell’area del conflitto sia sostanzialmente nulla.
Il Gruppo sta anche monitorando costantemente le misure restrittive che vengono man mano decise in risposta alla crisi tra Russia ed Ucraina in modo da rispettarle integralmente.
Rischi connessi al comportamento d’acquisto del consumatore Il successo dei prodotti del Gruppo
dipende dalla sua capacità di proporre prodotti che incontrino il gusto del consumatore e con particolare riferimento al gruppo Piaggio – siano in grado di soddisfare le sue esigenze di mobilità.
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
25
Con riferimento alla controllata Intermarine, invece, il successo della società nelle diverse linee di business in cui opera dipende dalla capacità di offrire prodotti innovativi e di elevato standard qualitativo che garantiscano le performance richieste dai clienti, in termini di minori consumi di carburante, maggiori prestazioni, maggiore capacità di trasporto passeggeri, maggior comfort di navigazione, maneggevolezza e sicurezza delle imbarcazioni utilizzate, tra l’altro, nella difesa e controllo dei territori.
Qualora i prodotti delle società del Gruppo Immsi non dovessero incontrare il gradimento della clientela, si avrebbero ricavi inferiori o, a seguito di politiche commerciali più aggressive in termini di scontistica, minori margini, con impatti negativi sulla relativa situazione economica e finanziaria. Il Gruppo, per fronteggiare tale rischio, investe costantemente in attività di ricerca, sviluppo e innovazione, al fine di rispondere al meglio alle esigenze dei clienti e di anticipare le tendenze del mercato, introducendo prodotti innovativi.
Cogliere le aspettative e le esigenze emergenti dei consumatori, con riferimento alla gamma prodotti offerta e alla Customer Experience, è un elemento essenziale per il mantenimento del vantaggio competitivo del gruppo Piaggio. Attraverso analisi di mercato, focus group, concept e product test, investimenti in attività di ricerca, sviluppo e innovazione e la condivisione di roadmap con fornitori e partner, Piaggio cerca di cogliere i trend emergenti del mercato per rinnovare la propria gamma prodotti. La raccolta di feedback dai propri clienti permette a Piaggio la valutazione del livello di soddisfazione degli stessi e l’adeguamento del proprio modello di vendita e assistenza post-vendita.
Rischi connessi all’elevato grado di concorrenza del mercato –Il Gruppo è esposto a eventuali azioni
di concorrenti che, attraverso innovazioni tecnologiche o prodotti sostitutivi potrebbero ottenere prodotti qualitativamente migliori, essere in grado di razionalizzare i costi ed offrire prodotti a prezzi più competitivi.
Con riferimento al settore industriale il gruppo Piaggio in particolare ha cercato e cerca di fronteggiare tale rischio, che potrebbe impattare negativamente sulla situazione economica e finanziaria del gruppo, attraverso un’offerta di prodotti di alta qualità, innovativi, dai ridotti consumi, affidabili e sicuri e rafforzando la propria presenza nelle aree geografiche in cui opera.
Con riferimento al settore navale, nel segmento dei cacciamine, Intermarine può vantare un significativo vantaggio tecnologico rispetto alla concorrenza mentre nella divisione Fast Ferries risente, in particolare, di un contesto in cui gli armatori prediligono la riparazione delle imbarcazioni in esercizio piuttosto che investire in nuove costruzioni. Emerge nell’ultimo periodo come le attività e le prospettive nei mercato dei Fast Ferries, si stiano riavviando, alla luce delle recenti richieste di offerta ricevute da armatori privati e dei bandi di gara. Il rischio potrebbe derivare dalle incertezze di allestimento dei nuovi prototipi e dalla mancanza di fondi e programmi di rinnovamento del parco da parte di armatori italiani e internazionali; in proposito, gli armatori potranno ora verificare ed utilizzare la disponibilità di risorse finanziarie nell’ambito del PNNR.
Rischio relativo al quadro regolamentare e normativo di riferimento Si segnala che specialmente i
prodotti Piaggio sono soggetti a numerose norme e regolamenti, nazionali ed internazionali, in termini di sicurezza, rumorosità, consumi ed emissione di gas inquinanti. Anche i siti produttivi del gruppo sono soggetti ad una regolamentazione stringente in materia di emissioni in atmosfera, smaltimento dei rifiuti, scarichi idrici e altri inquinanti ed obblighi di rendicontazione in materia di sostenibilità.
Variazioni sfavorevoli del contesto regolamentare e/o normativo a livello nazionale e internazionale potrebbero mettere fuori mercato i prodotti attualmente in circolazione, costringendo i produttori a sostenere degli investimenti per il rinnovo della gamma dei prodotti e/o la ristrutturazione/adeguamento degli stabilimenti produttivi.
Per fronteggiare tali rischi, il gruppo Piaggio investe da sempre risorse nella ricerca e sviluppo di prodotti innovativi, che anticipino eventuali restrizioni delle attuali normative. Inoltre, il gruppo Piaggio, oltre a far parte di Confindustria, aderisce alle più importanti associazioni nazionali ed internazionali del settore Automotive quali ACEM, ANFIA ed ANCMA, che rappresentano e tutelano gli interessi economici, tecnici e normativi della filiera automotive, nelle sedi istituzionali e politiche,
26
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
presso le autorità, gli enti e le associazioni competenti, a livello nazionale ed internazionale, in materia di politica industriale e di mobilità individuale e collettiva delle persone e delle merci.
Infine, Piaggio, in quanto uno dei principali produttori del settore, è spesso chiamato a partecipare, attraverso suoi rappresentanti, alle commissioni parlamentari incaricate di discutere e formulare nuove norme.
Si segnala l’adesione anche da parte di Intermarine ad importanti associazioni di categoria quali Confindustria La Spezia e Messina nonchè all’AIAD Federazione rappresentativa delle Aziende Italiane per l'Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza.
Rischi connessi ad eventi naturali Nell’ambito della valutazione dei rischi correlati al cambiamento
climatico, il gruppo Piaggio non ha al momento individuato come rilevanti i rischi connessi alla incapacità di raggiungere gli obiettivi strategici a causa di cambiamenti del contesto esterno (anche tenendo in considerazione gli eventuali impatti sulla catena di fornitura) e ad un’eventuale gestione non adeguata delle emissioni in atmosfera.
Il processo di identificazione di tali rischi, nonché le valutazioni in ordine alla loro rilevanza e significatività, sono state condotte sia sulla base del contesto interno nonché in base alle dinamiche del mercato di riferimento ed alle normative vigenti.
In tale contesto, si precisa comunque che il gruppo Piaggio non ha ancora fissato, alla data odierna, specifici target quantitativi in termini di riduzione delle emissioni di gas serra, sia dirette che indirette. A livello strategico, il gruppo Piaggio intende in ogni caso perseguire l’integrazione dei principi di sviluppo sostenibile nella propria visione e modello di business in maniera sempre più precisa e coerente.
A tale proposito occorre segnalare che il gruppo Piaggio opera mediante stabilimenti industriali ubicati in Italia, India, Vietnam ed Indonesia. Tali stabilimenti sono soggetti ad eventi naturali, quali terremoti, tifoni, alluvioni ed altre catastrofi in grado di causare, oltre ai danni agli stabilimenti, il rallentamento/interruzione dell’attività di produzione e di vendita.
In tale ambito il gruppo Piaggio nel corso del 2022, con il supporto di una primaria società di consulenza, ha eseguito un’analisi dei rischi climatici per gli stabilimenti di Pontedera (Italia) e Baramati (India). Tale analisi non ha evidenziato criticità legate ai fattori climatici per entrambi i siti produttivi.
I potenziali impatti connessi ai rischi fisici connessi al cambiamento climatico, vengono gestiti dal gruppo Piaggio tramite il continuo rinnovamento delle strutture nonché mediante la stipula di specifiche coperture assicurative suddivise tra i vari siti in base alla relativa importanza degli stessi.
L’esito delle sopra esposte valutazioni relativamente alla rilevanza dei rischi connessi al cambiamento climatico è stato inoltre debitamente tenuto in considerazione nel processo di definizione delle assumptions adottate al fine della predisposizione del Piano Industriale.
Rischi connessi a pandemia In caso di diffusione di una pandemia e dell’emanazione di misure da
parte dei vari governi per il contenimento del virus il Gruppo potrebbe subire delle ripercussioni nei propri business in termini di contrazione dei ricavi, della marginalità e dei flussi di cassa.
In particolare il gruppo Piaggio avrebbe impatti con riguardo a:
la Catena di approvvigionamento: i fornitori potrebbero non essere più in grado di produrre/consegnare i componenti necessari per alimentare gli stabilimenti produttivi;
l’attività produttiva: il Gruppo potrebbe non poter più disporre della forza lavoro a seguito di norme governative che limitino gli spostamenti personali o per l’impossibilità da parte dell’azienda di garantire un ambiente di lavoro sano e protetto;
la distribuzione dei prodotti: le misure per il contenimento della diffusione del virus potrebbero richiedere la chiusura dei punti vendita oppure il Gruppo potrebbe non essere in grado di rifornire la rete commerciale.
Piaggio ha cercato e cerca di fronteggiare tale rischio, che potrebbe impattare negativamente sulla situazione economica e finanziaria del gruppo a seguito di una eventuale flessione dei ricavi, della redditività e dei flussi di cassa, grazie ad una politica di global sourcing, ad una capacità produttiva distribuita in continenti diversi ed a una rete commerciale presente in più di 100 nazioni.
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
27
Per quanto riguarda il settore navale il protrarsi dell’emergenza sanitaria da Covid-19, oltre alle sospensioni e differimenti delle attività produttive, con conseguente slittamento delle fasi di lavorazione delle commesse in corso, porterebbe anche all’interruzione o quantomeno al rallentamento dei programmi commerciali con i potenziali clienti. La Società, pur non escludendo che con il perdurare delle criticità sanitarie possano verificarsi rallentamenti in alcune fasi operative, ritiene che tutte le misure messe in atto per la salvaguardia e tutela della salute dei lavoratori, non comportino elementi tali da pregiudicare la continuità operativa della Società.
Anche il settore turistico-alberghiero risulta impattato in maniera significativa dalla diffusione della pandemia legata al Covid-19, in particolare sul periodo di apertura dell’hotel, sulla riduzione generalizzata del flusso di clienti nei periodi di apertura, sulla fruibilità ad intermittenza dei servizi attivi e sullo sviluppo di contatti commerciali volti all’individuazione di potenziali clienti del progetto immobiliare. Per far fronte a tale situazione la controllata IS Molas S.p.A. segue scrupolosamente tutte le linee guida e prescrizioni di riferimento emesse dalle varie autorità a tutela dei propri ospiti e dipendenti per garantire loro la più efficace sicurezza sanitaria, provvede ad attivare tempestivamente tutte le azioni volte alla riduzione dei costi e aderisce alle misure di sostegno concesse dal governo.
Il Gruppo monitora con attenzione l’evolversi della situazione sanitaria e mette in atto tutte le precauzioni volte a garantire la salute e la sicurezza dei dipendenti all’interno dei propri stabilimenti e a poter rispettare tutti gli impegni presi.
Rischio connesso all’adozione di nuove tecnologie Il rischio connesso all’adozione di nuove
tecnologie è associabile soprattutto al gruppo Piaggio, il quale è esposto al rischio derivante dalla difficoltà da parte del gruppo Piaggio di stare al passo con le nuove tecnologie, applicabili sia al prodotto che al processo produttivo. Per fronteggiare tale rischio, da un lato, con riguardo al prodotto, i centri di R&D di Pontedera, Noale e il PADc (Piaggio Advance Design Center) di Pasadena svolgono attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione di nuove soluzioni tecnologiche, come quelle dedicate all’elettrificazione dei veicoli. Anche Piaggio Fast Forward a Boston studia soluzioni innovative per anticipare e rispondere alle necessità della mobilità del futuro.
Con riguardo al processo produttivo, Piaggio dispone di aree operative dedicate allo studio e all’implementazione di nuove soluzioni per migliorare le performance degli stabilimenti produttivi, con particolare attenzione agli aspetti di sostenibilità ed efficientamento energetico.
Rischi connessi alla rete di vendita Il business del gruppo Piaggio è strettamente legato alla
capacità della rete di vendita di garantire al cliente finale elevati livelli di qualità del servizio di vendita e di assistenza post-vendita, al fine di creare un rapporto fiduciario e duraturo. Il gruppo Piaggio fronteggia questo rischio definendo contrattualmente il rispetto di determinati standard tecnico-professionali e implementando meccanismi di controllo periodici, rafforzati da nuovi sistemi informatici atti a migliorare le attività di monitoraggio della rete e dunque il livello di servizio offerto al cliente.
Rischi operativi
Rischi relativi al prodotto Il Gruppo affronta i rischi legati ad una difettosità dello prodotto dovuta a
livelli di qualità e sicurezza non conformi.
Il rischio è rappresentato per il gruppo Piaggio da conseguenti campagne di recall, che esporrebbero il gruppo Piaggio a: costi di gestione della campagna, costi di sostituzione dei veicoli, eventuali richieste di risarcimento danni e, soprattutto se non gestite correttamente e/o se ripetute nel tempo, ad un danno reputazionale. Il manifestarsi di una non conformità di prodotto vede come cause potenziali errori e/o omissioni riconducibili ai fornitori ovvero ai processi interni (i.e. in fase di sviluppo prodotto, produzione, controllo qualità).
A mitigazione di tali rischi, il gruppo Piaggio ha implementato un sistema di Controllo Qualità, esegue test di prodotto in diverse fasi del processo produttivo e seleziona accuratamente i propri fornitori sulla base di standard tecnico-professionali. Inoltre, il gruppo Piaggio ha definito dei piani di gestione
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Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
degli eventi di recall e ha stipulato coperture assicurative volte a tutelare il gruppo in caso di eventi riconducibili alla difettosità del prodotto.
Per affrontare il rischio prodotto, la controllata Intermarine invece adotta normalmente una formula contrattuale che include anche la fornitura di assistenza e pacchetti logistici valorizzati formalmente all’interno degli accordi regolanti le commesse acquisite.
Rischi connessi al processo produttivo/continuità operativa Il Gruppo è esposto al rischio connesso
a possibili interruzioni della continuità produttiva aziendale, dovuta a indisponibilità di materie prime o componenti, manodopera specializzata, impianti o altre risorse.
Per fronteggiare tale rischio il Gruppo esegue i piani di manutenzione necessari, investe nel rinnovo dei macchinari, dispone di una capacità produttiva flessibile ed utilizza più fornitori di componenti, al fine di evitare che l’indisponibilità di un fornitore metta a repentaglio la produzione aziendale.
Nel gruppo Piaggio inoltre, i rischi operativi connessi agli stabilimenti industriali italiani ed esteri sono gestiti mediante specifiche coperture assicurative, suddivise tra i vari stabilimenti in base alla relativa importanza degli stessi.
Rischi connessi alla supply chain Nello svolgimento delle proprie attività, il Gruppo si avvale di
diversi fornitori di materie prime, di semilavorati e di componenti.
Relativamente al gruppo Piaggio si segnala che l’attività è condizionata dalla capacità dei propri fornitori di garantire gli standard qualitativi e le specifiche richieste per i prodotti, nonché dai relativi tempi di consegna. Al fine di mitigare tali rischi il gruppo Piaggio effettua un’attività di qualificazione e valutazione periodica dei fornitori, sulla base di criteri tecnico-professionali e finanziari in linea con gli standard internazionali.
Con riferimento al settore navale si segnala che Intermarine acquista materie prime, appalti e servizi da un ampio numero di fornitori esterni, che hanno competenze specifiche in particolare per le fasi di allestimento delle navi. La stretta collaborazione tra produttore e fornitori è usuale nei settori in cui opera la società e se, da un lato, può portare benefici economici in termini di riduzione dei costi e di flessibilità, dall’altro fa che le società debbano fare affidamento su tali fornitori. Eventuali difficoltà dei fornitori potrebbero ripercuotersi negativamente, provocando ad esempio l’interruzione e/o il ritardo delle attività produttive con il rischio di mancato rispetto delle scadenze.
Rischi connessi ad ambiente, salute e sicurezza Il Gruppo ha sedi produttive, centri di ricerca e
sviluppo e sedi commerciali in diverse nazioni e conseguentemente è esposto al rischio di non riuscire a garantire un ambiente di lavoro sicuro, con il rischio di causare potenziali danni a proprietà o persone ed esporre il Gruppo a sanzioni normative, citazioni in giudizio da parte dei dipendenti, costi di risarcimenti e danni reputazionali.
Per mitigare tali rischi il gruppo Piaggio si propone di attuare un modello basato sulla sostenibilità ambientale, intesa come capacità di salvaguardare le risorse naturali e la possibilità dell’ecosistema di assorbire gli impatti diretti e indiretti generati dall’attività produttiva. In particolare il gruppo Piaggio persegue la minimizzazione dell’impatto ambientale dell’attività industriale attraverso una attenta definizione del ciclo tecnologico di trasformazione e l’utilizzo delle migliori tecnologie e dei più moderni metodi di produzione.
Anche la controllata Intermarine S.p.A. adotta sistemi volti alla più efficiente gestione ed al monitoraggio dei rischi associati all’ambiente, salute e sicurezza della propria attività produttiva. In particolare i cantieri di Sarzana e Messina dispongono della certificazione per l’Ambiente (ISO 14001), rilasciata dal RINA. Inoltre, sebbene non ancora certificati, tutti i siti comunque adottano il medesimo Sistema di Gestione Integrato anche per la parte della salute e sicurezza (ISO 45001).
I rischi legati a lesioni/ infortuni subiti dal personale sono mitigati tramite l’adeguamento di processi, procedure e strutture alla normativa vigente in materia di Sicurezza dei Lavoratori nonché ai migliori standard internazionali.
Questi impegni risultano statuiti nei Codici Etici delle varie realtà del Gruppo.
Per il gruppo Piaggio, questi impegni statuiti dal Codice Etico ed enunciati dal vertice aziendale nella “politica ambientale” del gruppo che è alla base dei percorsi di certificazione ambientale (ISO 14001)
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
29
e di salute e sicurezza (ISO 45001 e BSOHSAS 18001) già intrapresi e mantenuti nei vari siti produttivi, sono comunque punto di riferimento imprescindibile per tutte le realtà aziendali ovunque chiamate ad operare.
Rischi connessi ai processi e alle procedure adottate Il Gruppo è esposto al rischio derivante dalla
carenza nel disegno dei processi aziendali o da errori e inadempimenti nelle modalità di svolgimento delle attività operative.
Per fronteggiare tale rischio, il Gruppo si è dotato di un quadro dispositivo che è costituito dal sistema delle comunicazioni organizzative e da Manuali/Policy, Procedure Gestionali, Procedure Operative e Istruzioni di lavoro. Per il gruppo Piaggio tutti i documenti relativi al quadro dei processi e delle procedure di Gruppo confluiscono nell’unico Sistema Informativo Documentale di Gruppo, con accessi regolamentati, gestito sulla rete intranet aziendale.
Rischi connessi ad eventuali ritardi nel completamento delle commesse Con particolare riferimento
alla controllata Intermarine S.p.A. operante nel settore navale, si segnala che eventuali ritardi nel completamento delle commesse potrebbero portare alla richiesta da parte dei clienti delle penalità contrattualmente previste per ritardata consegna, con rischi di riduzione delle marginalità complessive delle commesse e riduzione delle disponibilità finanziarie.
D’altra parte la società potrebbe ribaltare sui propri subappaltatori l’effetto dell’impatto sui tempi di consegna, per ritardi nelle consegne e nel completamento delle prestazioni e per il mancato superamento delle prove con la necessità di nuova esecuzione delle stesse.
Rischi relativi alle risorse umane I principali rischi legati alla gestione delle risorse umane, cui il
Gruppo è assoggettato, riguardano la capacità di trovare competenze, professionalità ed esperienza necessarie per perseguire gli obiettivi. Per mitigare tali rischi il Gruppo ha definito specifiche politiche o pratiche di selezione, sviluppo, carriera, formazione, remunerazione e gestione dei talenti applicate in tutti i Paesi in cui il Gruppo opera secondo gli stessi principi di meritocrazia, equità e trasparenza, ponendo l’accento sugli aspetti rilevanti per la cultura locale.
I dipendenti delle società del Gruppo sono protetti da leggi e contratti collettivi di lavoro che garantiscono loro, tramite rappresentanze locali e nazionali, il diritto di essere consultati riguardo a specifiche questioni, ivi inclusi i programmi inerenti l’impiego degli organici in coerenza con le commesse in corso.
In Europa il gruppo Piaggio opera in un contesto industriale caratterizzato da una forte presenza delle organizzazioni sindacali ed è potenzialmente esposto al rischio di scioperi ed interruzioni dell’attività produttiva.
Nel recente passato il Gruppo non ha subito blocchi significativi della produzione a causa di scioperi. Per evitare, per quanto possibile, il rischio di interruzione dell’attività produttiva, il Gruppo ha da sempre instaurato un rapporto di confronto e di dialogo con le organizzazioni sindacali.
Rischi legali Il Gruppo protegge legalmente in tutto il mondo i propri prodotti ed i propri marchi. In
alcuni paesi ove il Gruppo opera non vige una normativa volta a garantire determinati livelli di tutela della proprietà intellettuale. Tale circostanza potrebbe rendere insufficienti le misure attuate dal gruppo Piaggio, in particolare al fine di tutelarsi da fenomeni di sfruttamento abusivo di tali diritti da parte di terzi.
Il Gruppo nell’ambito della propria attività è coinvolto in procedimenti legali e fiscali. In relazione ad alcuni di essi il Gruppo potrebbe non essere in grado di quantificare efficacemente le passività potenziali che ne potrebbero derivare. Un’analisi dettagliata dei principali contenziosi è fornita nello specifico paragrafo della Relazione sulla Gestione.
Rischi relativi ad atti illeciti interni Il Gruppo è esposto ai rischi derivanti da atti illeciti compiuti da
dipendenti, quali frodi, atti di corruzione attiva e passiva, atti vandalici o danneggiamenti che potrebbero avere ripercussioni negative sui risultati economici dell’esercizio in cui avvengono, oltre che minare l’immagine e l’integrità della società sul piano reputazionale. A prevenzione di tali rischi
30
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
il Gruppo ha adottato Modelli Organizzativi ex. D.Lgs. 231/2001 e Codici Etici, che illustrano i principi e i valori ai quali l’intera organizzazione si ispira.
Rischi connessi alla pubblicazione dell’informativa finanziaria Il Gruppo è esposto al rischio di una
possibile inadeguatezza delle procedure aziendali volte a garantire il rispetto delle principali normative italiane e straniere cui è soggetta l’informativa finanziaria, incorrendo così in multe ed altre sanzioni. In particolare, al rischio che la reportistica finanziaria predisposta per gli stakeholder del Gruppo non sia veritiera e attendibile a causa di errori significativi od omissione di fatti rilevanti e che il Gruppo effettui le comunicazioni richieste dalla normativa vigente in maniera inadeguata, non accurata o non tempestiva.
Si segnala che l’attività di controllo prevista dalla Legge 262/2005 oltre a fare riferimento alla Capogruppo, è estesa anche alle più importanti società controllate del Gruppo. Il Gruppo inoltre è dotato della funzione di internal audit, mentre la revisione contabile del bilancio è affidata alla Società di Revisione.
Rischi relativi ai Sistemi ICT Con riferimento alla categoria in esame, tra i principali fattori di rischio
che potrebbero compromettere la disponibilità dei sistemi ICT del Gruppo, sono stati evidenziati gli attacchi Cyber, i quali possono provocare l’eventuale interruzione delle attività di supporto alla produzione e alla vendita o la compromissione della riservatezza, integrità e disponibilità dei dati personali gestiti da parte del Gruppo.
In particolare il gruppo Piaggio, al fine di mitigare tali rischi, ha implementato un sistema di controlli centralizzato volto a migliorare la sicurezza informatica del Gruppo.
Altri rischi Nel caso specifico della Capogruppo Immsi S.p.A., in considerazione della natura di
holding di partecipazioni della stessa e della diversa fase di sviluppo ed avanzamento degli investimenti effettuati sia direttamente che attraverso le società partecipate, i propri risultati economici e la propria redditività sono strettamente correlati ai risultati economici conseguiti dalle società controllate.
Rischi finanziari
Rischi connessi ai flussi di cassa insufficienti e all’accesso al mercato del credito Alla data del
bilancio le principali fonti di finanziamento del Gruppo risultano essere:
prestiti obbligazionari per un importo nominale complessivo di circa 250 milioni di euro emessi da Piaggio & C. S.p.A.;
finanziamenti bancari per un importo nominale complessivo di circa 663,8 milioni di euro, la cui composizione per tipologia, tasso e scadenza viene ampiamente trattata nell’ambito delle Note integrative ed esplicative al bilancio.
Inoltre il Gruppo ha in essere debiti per leasing, debiti verso società controllate ma non consolidate integralmente e debiti verso altri finanziatori per complessivi circa 89,8 milioni di euro.
Il Gruppo è esposto al rischio di liquidità derivante dalla produzione di flussi di cassa insufficienti a garantire il rispetto delle scadenze di pagamento cui esso è esposto, con effetti sull’adeguata reddittività e crescita tale da garantire il perseguimento degli obiettivi strategici. Inoltre, tale rischio è connesso all’eventuale difficoltà che il Gruppo può incontrare nell’ottenimento dei finanziamenti o al peggioramento delle condizioni di finanziamento necessarie per sostenere le attività operative nelle giuste tempistiche. Anche l’indebitamento come sopra descritto potrebbe in futuro condizionare negativamente l’attività del Gruppo, limitando la capacità dello stesso di ottenere ulteriori finanziamenti o portando ad ottenerli a condizioni meno favorevoli. In particolare nel corso dei prossimi 12 mesi verranno a scadenza, unitamente alle quote a breve dei finanziamenti a medio lungo termine, diverse linee di credito a breve il cui rinnovo risulta determinante per poter continuare ad operare. Si rimanda alle Note esplicative per una disamina dettagliata delle linee in oggetto.
Per far fronte a tale rischio, i flussi di cassa e le necessità di linee di credito del Gruppo sono
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
31
monitorati costantemente dal management o, nel caso del gruppo Piaggio, gestiti centralmente sotto il controllo della Tesoreria del gruppo Piaggio con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie, oltre che di ottimizzare il profilo delle scadenze del debito. Inoltre, Piaggio & C., capogruppo del gruppo Piaggio, finanzia le temporanee necessità di cassa delle sue società controllate attraverso l’erogazione diretta di finanziamenti a breve termine regolati a condizioni di mercato o per il tramite di garanzie.
Anche Intermarine, per far fronte a tale rischio, monitora e gestisce rigidamente i flussi di cassa e le necessità di linee di credito della società con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie, oltre che di ottimizzare il profilo delle scadenze del debito.
La Capogruppo Immsi S.p.A. supporta, ove necessario, le sue controllate afferenti ai settori “Immobiliare e Holding” settore di appartenenza della stessa - e “Navale” attraverso linee di credito al fine di garantire sostegno all’implementazione dei loro piani di sviluppo.
Sempre con riferimento all’indebitamento finanziario netto dei sopra citati Settori, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo delle Note esplicative “Principi contabili e criteri di valutazione”.
Rischi connessi ai tassi di cambio Il Gruppo, prevalentemente attraverso le aziende del gruppo
Piaggio, effettua operazioni in valute diverse dall’euro e ciò lo espone al rischio derivante dalle fluttuazioni nei tassi di cambio fra le diverse divise. L’esposizione al rischio economico è costituita dai previsti debiti e crediti in divisa estera, ricavati dal budget delle vendite e degli acquisti riclassificati per divisa e mensilizzati per competenza economica. Con riferimento al gruppo Piaggio, la policy prevede la copertura di almeno il 66% dell’esposizione economica di ciascun mese di riferimento. L’esposizione al rischio transattivo è costituita dai crediti e debiti in divisa acquisiti nel sistema contabile ad ogni momento. Le coperture devono essere pari in ogni momento al 100% dell’esposizione transattiva import, export o netta per ciascuna divisa. Nell’esercizio 2022 l’esposizione valutaria è stata gestita in coerenza alla policy in essere, che si propone l’obiettivo di neutralizzare i possibili effetti negativi delle variazioni dei tassi di cambio sul cash-flow aziendale, attraverso la copertura del rischio economico, che riguarda le variazioni di redditività aziendale rispetto a quanto pianificato annualmente nel budget economico, sulla base di un cambio di riferimento (il c.d. “cambio di budget”) e del rischio transattivo, che riguarda le differenze tra il cambio di registrazione in bilancio dei crediti o debiti in divisa e quello di registrazione del relativo incasso o pagamento.
Rischi connessi ai tassi di interesse Il Gruppo detiene attività e passività sensibili alle variazioni
dei tassi di interesse, che sono necessarie per la gestione della liquidità e dei fabbisogni finanziari. Queste attività e passività sono soggette al rischio tasso, che viene coperto attraverso l’utilizzo di strumenti derivati, ove si ritiene opportuno, o con l’accensione di specifici contratti di finanziamento a tasso fisso. Per una più ampia descrizione si rimanda alle Note esplicative alla situazione contabile consolidata.
Rischio credito Il Gruppo è esposto ai rischi connessi a ritardi nei pagamenti dei crediti. Questo
rischio è legato ad un eventuale declassamento del merito creditizio di clienti e alla conseguente possibilità di ritardo nei pagamenti o fallimento degli stessi con conseguente mancato incasso del credito. Per bilanciare tale rischio il Gruppo effettua la valutazione dell’affidabilità economico-patrimoniale delle controparti commerciali. Il Gruppo, in particolare le società Piaggio & C. S.p.A. e Intermarine S.p.A., inoltre stipula con importanti società di factoring italiane e straniere contratti per la cessione di crediti commerciali pro-soluto.
Rischi connessi al deleverage Tale rischio è relativo al rispetto dei covenants e dei target di
riduzione delle linee di debito per mantenere un equilibrio sostenibile tra indebitamento e mezzi propri (debt/equity).
Per mitigare tale rischio la misurazione dei financial covenants e degli altri impegni contrattuali è costantemente monitorata dal Gruppo.
32
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Risorse
umane
Il personale del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2022, ammonta a 6.109 unità, suddivise tra settore immobiliare e holding con 49 unità, settore industriale (gruppo Piaggio) con 5.838 unità e settore navale (Intermarine S.p.A.) con 222 unità.
Le suddivisioni per categoria e per area geografica sono evidenziate nelle tabelle seguenti:
Risorse umane per categoria
in unità
31.12.2022
Settore immobiliare e holding
Settore industriale
Settore navale
Totale Gruppo
Dirigenti
4
116
7
127
Quadri e impiegati
24
2.284
132
2.440
Operai
21
3.438
83
3.542
TOTALE
49
5.838
222
6.109
in unità
31.12.2021
Settore immobiliare e holding
Settore industriale
Settore navale
Totale Gruppo
Dirigenti
4
108
7
119
Quadri e impiegati
32
2.273
138
2.443
Operai
21
3.321
93
3.435
TOTALE
57
5.702
238
5.997
in unità
Variazioni
Settore immobiliare e holding
Settore industriale
Settore navale
Totale Gruppo
Dirigenti
0
8
0
8
Quadri e impiegati
-8
11
-6
-3
Operai
0
117
-10
107
TOTALE
-8
136
-16
112
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
33
Risorse umane per area geografica
in unità
31.12.2022
Settore immobiliare e holding
Settore industriale
Settore navale
Totale Gruppo
Italia
49
2.989
222
3.260
Resto d'Europa
0
159
0
159
Resto del Mondo
0
2.690
0
2.690
TOTALE
49
5.838
222
6.109
in unità
31.12.2021
Settore immobiliare e holding
Settore industriale
Settore navale
Totale Gruppo
Italia
57
3.026
238
3.321
Resto d'Europa
0
166
0
166
Resto del Mondo
0
2.510
0
2.510
TOTALE
57
5.702
238
5.997
in unità
Variazioni
Settore immobiliare e holding
Settore industriale
Settore navale
Totale Gruppo
Italia
-8
-37
-16
-61
Resto d'Europa
0
-7
0
-7
Resto del Mondo
0
180
0
180
TOTALE
-8
136
-16
112
Gli organici del Gruppo al 31 dicembre 2022 includono anche il personale stagionale (contratti a termine e contratti di somministrazione a tempo determinato), prevalentemente relativo al settore industriale.
Per ulteriori informazioni relative alla forza lavoro dipendente del Gruppo (quali politiche retributive e formative, diversità e pari opportunità, sicurezza, ecc.) si rinvia a quanto ampiamente commentato al paragrafo Dimensione Sociale della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ex D. Lgs. 254/2016 relativa all’anno 2022.
34
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Operazioni
con
società
del
Gruppo
e
Parti
Correlate
In merito all’informativa riguardante i rapporti con Parti Correlate di cui allo IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con Parti Correlate, intrattenuti dalle società del Gruppo, si segnala che le operazioni effettuate con tali soggetti sono state concluse secondo le normali condizioni di mercato o specifiche disposizioni normative e che non si rilevano operazioni atipiche o inusuali al 31 dicembre 2022. Si informa che, in conformità al Regolamento Consob n. 17221 in materia di operazioni con Parti Correlate emanato da Consob in data 12 marzo 2010 e successive modifiche ed integrazioni, la capogruppo Immsi S.p.A. ha adottato una procedura diretta a disciplinare le modalità di approvazione delle operazioni con Parti Correlate consultabile sul sito istituzionale dell’Emittente www.immsi.it, nella sezione “Governance/Procedure”.
In dettaglio sono proposti i principali effetti economici e patrimoniali delle operazioni con Parti Correlate e la loro incidenza su ciascuna voce di bilancio risultante nei dati consolidati del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2022: si precisa che gli effetti economici e patrimoniali derivanti dalle operazioni infragruppo consolidate sono stati eliminati in sede di consolidamento.
Principali partite economiche e patrimoniali
Importi in migliaia di Euro 2022
% incidenza su voce di bilancio
Descrizione della natura delle operazioni
Importi in migliaia di Euro 2021
Operazioni con Parti Correlate:
Debiti commerciali correnti
111
40
0,0%
0,0%
Servizi di assistenza fiscale forniti dallo St. Girelli & Ass. al Gruppo
Servizi di assistenza legale forniti a favore di organi sociali
121
38
Costi per servizi e godimento beni di terzi
190
116
0,1%
0,0%
Servizi di assistenza fiscale forniti dallo St. Girelli & Ass. al Gruppo
Servizi di assistenza legale forniti a favore di organi sociali
198
184
Operazioni con Società controllanti:
Passività finanziarie non correnti
852
0,1%
Debiti finanziari per diritti d’uso su locazioni Omniaholding S.p.A.
529
Passività finanziarie correnti
368
0,1%
Debiti finanziari per diritti d’uso su locazioni Omniaholding S.p.A.
715
Debiti commerciali correnti
369
0,1%
Locazione uffici forniti da Omniaholding S.p.A. al Gruppo
395
Costi per servizi e godimento beni di terzi
77
0,0%
Locazione uffici forniti da Omniaholding S.p.A. al Gruppo
65
Oneri finanziari
47
0,0%
Oneri finanziari diritti d’uso Omniaholding S.p.A.
e prestito titoli a favore Immsi
48
Operazioni con Società Controllate, Collegate, Joint Ventures:
Crediti commerciali ed altri crediti correnti
1.003
0,9%
Crediti commerciali vantati verso Piaggio Foshan
1.490
Debiti commerciali correnti
9.544
61
1,2%
0%
Debiti commerciali di Piaggio & C. verso Piaggio Foshan e Fondazione Piaggio
Debiti commerciali Intermarine verso Consorzio CTMI
16.623
0
Altri debiti correnti
114
0,2%
Debiti verso Fondazione Piaggio
118
Costi per materiali
38.069
2,8%
Acquisti di Piaggio & C. S.p.A. da Piaggio Foshan
31.331
Costi per servizi e godimento beni di terzi
81
100
0,0%
0,0%
Costi per servizi da Fondazione Piaggio e Piaggio Foshan
Costi per servizi da Consorzio CTMI
7
120
Altri proventi operativi
342
0,2%
Proventi da Piaggio Foshan
418
Altri costi operativi
121
0,4%
Oneri da Piaggio Foshan e Fondazione Piaggio
0
Si segnala che il gruppo Intesa Sanpaolo, azionista di minoranza di RCN Finanziaria S.p.A., ISM Investimenti S.p.A. e Pietra S.r.l., ha in essere contratti di finanziamento soci nelle partecipate ed operazioni di finanziamento e garanzie verso diverse società del Gruppo.
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
35
Stock
options
A fine 2022 non vi sono in essere piani di stock option nel Gruppo Immsi.
Partecipazioni
detenute
dai
componenti
degli
organi
di
amministrazione
e
controllo,
dai
direttori
generali
e
dai
dirigenti
con
responsabilità
strategiche
In relazione agli obblighi di informativa previsti dal Regolamenti Emittenti n. 11971/99 in materia di partecipazioni detenute nella Capogruppo e nelle società da questa controllate, dai componenti degli organi di amministrazione e controllo, dai direttori generali, nonché dai coniugi non legalmente separati e dai figli minori, direttamente o per il tramite di società controllate, di società fiduciarie o per interposta persona, direttamente o per il tramite di società controllate, di società fiduciarie o per interposta persona, risultanti dal libro dei soci, dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni acquisite dagli stessi componenti degli organi di amministrazione, di controllo e dai direttori generali, si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione prevista dall’art. 84-quater del predetto Regolamento Emittenti che verrà resa disponibile, nei termini di legge, anche, sul sito internet dell’Emittente www.immsi.it alla sezione “Governance/Assemblea/Archivio”.
Altre
informazioni
Azioni
proprie
Alla data del 31 dicembre 2022, Immsi S.p.A. non detiene azioni proprie. Il capitale sociale di Immsi
S.p.A., invariato e pari ad euro 178.464.000,00, risulta diviso in n. 340.530.000 azioni ordinarie prive del valore nominale.
Si segnala inoltre che l’Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Immsi S.p.A. del 29 aprile 2022 ha approvato un piano di acquisto e disposizione di azioni ordinarie della Società, previa revoca della precedente autorizzazione deliberata dall’Assemblea Ordinaria di Immsi S.p.A. del 30 aprile 2021.
Il Consiglio di Amministrazione di Immsi S.p.A. tenutosi in data 12 maggio 2022 facendo seguito alla predetta autorizzazione assembleare ha deliberato di avviare un programma di acquisto di azioni proprie che rappresenta un’utile opportunità strategica di investimento per ogni finalità consentita dalle vigenti disposizioni, ivi incluse le finalità contemplate nell’art. 5 del Regolamento (UE) 596/2014 (Market Abuse Regulation, “MAR”), tra cui la finalità di acquisto di azioni proprie in funzione del loro successivo annullamento, e nelle prassi ammesse dalla Consob a norma dell’art.
13 MAR, ove applicabili.
Le operazioni di acquisto di azioni connesse all'attuazione del programma avverranno con le modalità e nei limiti previsti dalla delibera assembleare sopra richiamata e precisamente:
l’acquisto potrà riguardare un massimo di n. 10.000.000 azioni ordinarie Immsi, prive di valore nominale espresso, per un controvalore massimo stabilito in euro 10 milioni e, quindi, contenuto nei limiti di legge (20% del capitale sociale, a norma dell’art. 2357, comma 3, c.c.);
l’acquisto di azioni proprie dovrà avvenire entro i limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio (anche infrannuale) approvato al momento dell’effettuazione dell’operazione;
gli acquisti di azioni proprie saranno effettuati sul mercato regolamentato con modalità idonee ad assicurare la parità di trattamento degli azionisti ai sensi dell’art. 132 del D.Lgs. 58/1998, con la gradualità ritenuta opportuna nell’interesse della Società e secondo quanto consentito dalla vigente normativa, con le modalità previste dall’art. 144-bis, comma 1, lett. b) del Regolamento Consob 11971/1999, come successivamente modificato, e tenuto conto delle condizioni relative alla negoziazione di cui all’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 1052/2016 (il “Regolamento 1052”) attuativo della MAR, nonché dalle prassi ammesse dalla Consob a norma dell’art. 13 MAR, ove applicabili (i) ad un corrispettivo che non sia superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima
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operazione indipendente e il prezzo dell’offerta indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto, fermo restando che il corrispettivo unitario non potrà comunque essere inferiore nel minimo del 20% e superiore nel massimo del 10% rispetto alla media aritmetica dei prezzi ufficiali registrati dal titolo Immsi nei dieci giorni di borsa aperta antecedenti ogni singola operazione di acquisto; (ii) per volumi non superiori al 25% del volume medio giornaliero delle azioni Immsi S.p.A. negoziato nel mercato regolamentato in cui viene effettuato l’acquisto, calcolato secondo i parametri di cui all’art. 3 del Regolamento 1052;
• il programma di acquisto potrà essere realizzato, anche in più tranches, entro il 28 ottobre
2023.
Con riferimento alla controllata Piaggio & C. S.p.A. si informa che nel 2022 la controllata ha acquistato n. 2.475.777 azioni proprie; pertanto al 31 dicembre 2022 la stessa detiene complessivamente n. 3.521.5956 azioni proprie, equivalenti allo 0,983% delle azioni emesse.
Considerazioni
sul
valore
di
borsa
del
titolo
Di seguito si riportano i dati principali e l’andamento dei prezzi del titolo:
Prezzo al 3 gennaio 2022: Euro 0,443
Prezzo al 30 dicembre 2022: Euro 0,41
Variazione dell’esercizio: -7,45%
Prezzo massimo: Euro 0,47 (in data 19 aprile 2022)
Prezzo minimo: Euro 0,361 (in data 10 marzo 2022)
Prezzo medio ponderato dell’esercizio 2022: Euro 0,4195
Volumi scambiati nell’esercizio 2022: 69.377 mila azioni
Capitalizzazione di borsa al 30 dicembre 2022: 139,617 milioni di Euro
Alla data del 22 marzo 2023 (ultima chiusura prima dell’approvazione del progetto di bilancio 2022) il prezzo di borsa era pari a Euro 0,5740, corrispondente ad una capitalizzazione (da calcolare su 340.530.000 azioni) di 195,5 milioni di Euro.
Pubblicità
dei
Corrispettivi
In relazione agli obblighi informativi previsti dall’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti n. 11971/99, in ordine alla pubblicità dei corrispettivi di competenza dell’esercizio, corrisposti dalla Capogruppo Immsi S.p.A. e dalle sue controllate, a fronte dei servizi forniti:
a)dalla società di revisione, per la prestazione di servizi di revisione contabile;
b)dalla società di revisione, per la prestazione di servizi diversi dalla revisione, suddivisi tra servizi di verifica finalizzati all’emissione di un’attestazione ed altri servizi, distinti per tipologia;
c)dalle entità appartenenti alla rete della società di revisione, per la prestazione di servizi, suddivisi per tipologia.
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Si fornisce di seguito il dettaglio dei corrispettivi (oltre ad oneri e spese accessorie):
(in euro)
Soggetto che ha erogato il servizio
Destinatario
Corrispettivo di competenza dell’esercizio 2022
Revisione contabile
Deloitte & Touche S.p.A.
Capogruppo Immsi S.p.A.
86.108
Deloitte & Touche S.p.A.
Società controllate
599.390
Rete Deloitte
Società controllate
349.002
Altri revisori
Società controllate
42.469
Revisione contabile DNF
Deloitte & Touche S.p.A.
Capogruppo Immsi S.p.A.
13.452
Deloitte & Touche S.p.A.
Società controllate
41.518
Servizi di attestazione
Deloitte & Touche S.p.A.
Società controllate
29.000
Rete Deloitte
Società controllate
53.088
Altri servizi
Deloitte & Touche S.p.A.
Società controllate
15.670
Totale
1.229.697
I corrispettivi delle società controllate operanti in valute diverse dall’euro e pattuiti in valuta locale sono stati convertiti al cambio medio 2022.
Le Assemblee di Immsi S.p.A. e Piaggio & C. S.p.A., rispettivamente in data 14 maggio e 22 aprile 2020, hanno deliberato di conferire l’incarico di revisione legale dei conti alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. per gli esercizi 2021-2029.
Relazione
sul
Governo
Societario
e
gli
Assetti
Proprietari
La “Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari” dell’esercizio 2022 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione convocato per l’approvazione del progetto di Bilancio al 31 dicembre 2022, in data 23 marzo 2023, ed è messa a disposizione degli Azionisti con le modalità di legge. La Relazione sarà inoltre disponibile sul sito internet della Società (www.immsi.it sezione Governance).
Dichiarazione
Consolidata
di
carattere
non
finanziario
(Ex
D.Lgs.
254/2016)
La “Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario” dell’esercizio 2022 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione convocato per l’approvazione del progetto di Bilancio al 31 dicembre 2022, in data 23 marzo 2023, ed è messa a disposizione degli Azionisti con le modalità di legge. La Relazione sarà inoltre disponibile sul sito internet della Società (www.immsi.it sezione Investors).
Attività
di
direzione
e
coordinamento
La Capogruppo Immsi S.p.A. fornisce le motivazioni a fronte della mancata attività di direzione e coordinamento esercitata dalla propria controllante, all’interno della sezione 2, let. l), della Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari al 31 dicembre 2022, cui si rinvia.
Trattamento
dei
dati
personali
D.
Lgs.
n.
196
del
30
giugno
2003
Reg.
U.E.
679
del
27
aprile
2016
(GDPR
General
data
protection
regulation
)
Con riferimento agli obblighi sanciti dalla normativa privacy in vigore, Immsi S.p.A., in quanto Titolare del trattamento dei dati, ha adottato le varie misure di sicurezza in esso elencate.
A seguito della definitiva entrata in vigore del Regolamento UE 679/2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali (GDPR) la Società ha completato
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il processo di adeguamento necessario al fine di allinearsi alle prescrizioni normative.
La Società è responsabile ex lege, nella sua veste di “Titolare del Trattamento”, di tutte le attività di trattamento di dati personali poste in essere dalla stessa e, in considerazione di ciò, adotta misure di sicurezza adeguate in relazione ai rischi per i diritti e le libertà delle persone fisiche.
La società ha ritenuto altresì opportuno nominare un Responsabile della protezione dei dati (Data Protection Officer - DPO), che, come previsto dagli articoli 37-39 del GDPR, ha compiti di consulenza alle funzioni aziendali in materia di privacy e di ispezione dell’attività di gestione dei dati personali, rappresentando il punto di riferimento all’interno della Società per tutto ciò che attiene il trattamento dei dati personali e l’interfaccia con il Garante per la protezione dei dati personali nonché di assistenza alla Società nel garantire il pieno rispetto delle disposizioni della normativa.
Vertenze
in
corso
Non si segnalano vertenze in corso di particolare rilievo riguardanti la Capogruppo Immsi S.p.A.
Per quanto riguarda il settore immobiliare (Is Molas S.p.A.), si segnalano i seguenti contenziosi di carattere legale e fiscale.
In data 20.05.2015 Is Molas ha depositato l’atto di citazione per la richiesta del risarcimento dei danni causati dall’inadempimento di Italiana Costruzioni agli obblighi derivanti dai contratti di appalto sottoscritti. In prima udienza il Giudice ha stabilito i termini per il deposito delle memorie fissando per l’ammissione delle istanze istruttorie l’udienza del 30.11.2016. Nel corso di quest’ultima udienza, in considerazione delle nuove produzioni documentali e delle note depositate dalle controparti, il Giudice ha rinviato per le medesime incombenze all’udienza del 04.05.2017. In tale sede il Giudice ha invitato ad una risoluzione attraverso una trattativa tra le parti rinviando all’udienza del 23.11.2017. In questa sede, non avendo le parti trovato l’accordo, le stesse sono state invitate dal Giudice al deposito delle memorie in vista dell’udienza dell’11.04.2018.
L’11.04.2018 Is Molas ha ribadito di ritenere superata la questione della validità dei permessi di costruire, alla luce di quanto scritto nella memoria del 30.01.2018 e in subordine ha chiesto che al CTU venisse demandata la verifica della presunta decadenza dei permessi di costruire e non solo della quantità e della qualità dei lavori svolti in cantiere prima dell'8.11.2012 (o 02.12.2012), come richiesto dalla controparte nelle memorie depositate il 30.01.2018. In data 12.10.2018 c’è stata la prima udienza di escussione dei testi. Il 23 e 30 novembre 2018 ci sono state le udienze per proseguire l’escussione dei testi e si è svolta l'assunzione delle prove testimoniali. Il nuovo Giudice ha ammesso una consulenza tecnica ed è stata fissata udienza per il giuramento del CTU per il 19.03.2020 poi posticipata all’8.10.2020. A seguito della nomina e giuramento del CTU, il 21.10.2020 sono iniziate le operazioni peritali della consulenza tecnica disposta dal Giudice. Il CTU ha inizialmente richiesto al Tribunale una proroga dei termini della consulenza indicando le seguenti scadenze: 30.07.2021 trasmissione alle parti della bozza di relazione del CTU; 30.09.2021 invio di osservazioni da parte dei consulenti di parte; 30.10.2021 deposito della versione finale della relazione; 16.02.2022 udienza di esame della CTU. Successivamente, in data 14 luglio 2021, è stata concessa una proroga dei termini della consulenza tecnica in corso e i nuovi termini della stessa sono stati fissati al 30 novembre 2021, per l’invio della bozza della relazione peritale alle parti, al 30 dicembre 2021 per le osservazioni da parte dei CTP e l’ulteriore termine del 31 gennaio 2022 per il deposito della relazione finale, all’esito delle osservazioni. In data 29 novembre 2021 è stato disposto il differimento dell’udienza al 01 giugno 2022 per verificare l’esito del tentativo di conciliazione del CTU. Il tentativo di conciliazione non è andato a buon fine, il CTU ha depositato la relazione e ha espressamente dichiarato di non avere le competenze per calcolare l’importo dei danni subiti da Is Molas; pertanto, i legali ritengono necessaria un’ulteriore CTU. La prossima udienza, per l’esame della relazione del CTU, è prevista per il 10 maggio 2023.
In merito all’ordinanza del 21.05.2014 con la quale il TAR ha respinto la richiesta di sospensiva del provvedimento del Comune di Pula, il quale dichiarava che non vi erano elementi sufficienti per determinare la decadenza dei titoli abilitativi. Il TAR con sentenza del 09.06.2016, ha
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dichiarato il ricorso promosso da Italiana Costruzioni improcedibile condannando la ricorrente al pagamento in favore delle parti intimate delle spese del giudizio. In data 12.01.2017 è stato notificato l’atto di appello da parte di Italiana Costruzioni per l’annullamento della sentenza del TAR. In data 14.02.2017 Is Molas ha depositato l’atto di costituzione al Consiglio di Stato per resistere all’appello. Il 26 gennaio 2023 si è tenuta l’udienza per la discussione del ricorso; la società è in attesa del deposito della sentenza.
In data 02.01.2012, il Tribunale di Mantova ha accolto la richiesta delle promissarie acquirenti di ottenere la restituzione del doppio della caparra confirmatoria versata nel 2007 al momento della stipula del contratto preliminare relativo all’immobile “Le Ginestre”. Contro tale sentenza è stato promosso appello avanti alla Corte di Appello di Brescia. In data 19.05.2016 la Corte d’Appello di Brescia Prima Sezione Civile, ha confermato la validità della CTU esperita in primo grado rigettando l’appello di Is Molas. Tuttavia, anche sulla base dei pareri ricevuti dai propri legali esterni, la società in data 19.06.2017 ha depositato il ricorso in Cassazione. La Corte di Cassazione in data 9 maggio 2022 ha depositato l’ordinanza di rigetto del ricorso. La Società ha pertanto provveduto all’iscrizione di una perdita su crediti nei confronti di Bianchi Antonio S.p.A. e Avalon Immobiliare S.r.l. per complessivi euro 683.677. Tale perdita non ha riflessi finanziari al di fuori delle spese legali in quanto già nel 2012 era stato corrisposto il doppio della caparra confirmatoria incassata col preliminare.
A seguito di verifiche condotte in collaborazione col Comune di Pula, Is Molas S.p.A. ha provveduto, in data 03.12.2018, all'aggiornamento della dichiarazione delle superfici utili ai fini della tassa sui rifiuti. Con tale aggiornamento la società ha constatato di aver versato somme in eccesso per gli immobili non residenziali e di dover adempiere a delle integrazioni di somme da versare per gli immobili residenziali. Per l'annualità 2018, il Comune di Pula, senza sopralluogo, ha riconosciuto alla società la possibilità di poter compensare gli importi a credito con quelli a debito, da cui è disceso un totale a credito per la società di circa euro 2.000 incassato a fine 2019. Parallelamente, in data 17.12.2018, il Comune di Pula ha provveduto a notificare alla società Avviso di accertamento TARES per l'annualità 2013, senza consentire alcuna compensazione con le somme versate in eccesso per la stessa annualità. La società, sul presupposto dell'accoglimento della compensazione per la competenza 2018, ha provveduto ad effettuare richiesta di rimborso per la TARES 2013 versata in eccesso per gli immobili non residenziali. Nonostante il tentativo di reclamo obbligatorio/mediazione avviato col Comune di Pula con la richiesta di poter procedere con le compensazioni, nel silenzio del Comune, Is Molas S.p.A., in data 13.02.2019, ha provveduto a presentare ricorso avverso l'avviso di accertamento presso la Commissione Tributaria Provinciale.
In data 15.07.2019 la CTP non ha concesso la sospensione dell'Avviso di Accertamento impugnato, chiedendo alla Is Molas S.p.A. di pagare le somme dovute senza sgravio di sanzioni e interessi ed è stata rinviata in data 16.09.2019 la data dell'udienza per la discussione - in Camera di Consiglio - del merito del ricorso. La CTP di Cagliari a seguito dell'udienza del 16.09.2019 ha emesso sentenza depositata il 07.07.2020 con esito favorevole per Is Molas S.p.A. accogliendo la richiesta della società di annullare parzialmente l'avviso di accertamento, per l'anno 2013, limitatamente all'importo di euro 7.932, oltre le relative sanzioni ed interessi non dovuti, relativamente alla maggiore TARES corrisposta dalla società e non dovuta, in considerazione della nuova dichiarazione presentata in data 03.12.2018 (prima della emissione e notifica dell'avviso di accertamento).
Le spese di lite vengono invece compensate tra le parti. La società ha sollecitato al Comune il conteggio aggiornato delle somme da versare, e resta pertanto accantonata a fondo rischi la somma di euro 1.000. In data 12.10.2020 la società ha ricevuto notifica del ricorso in appello promosso dal Comune di Pula contro Is Molas S.p.A. avverso la sentenza pronunciata dalla CTP di Cagliari nell'ambito del contenzioso. La società si è costituita in giudizio entro i termini di legge. Ad oggi non risulta fissata l'udienza.
Sono altresì presenti cause minori nei confronti di ex dipendenti della società legati al processo di riorganizzazione in corso per le quali i legali esterni di cui si avvale Is Molas S.p.A. hanno valutato l'eventuale rischio di soccombenza come non probabile.
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Per quanto riguarda il settore immobiliare (Apuliae S.r.l.), si segnalano i seguenti contenziosi di carattere legale.
Nel giudizio radicato nel 2005 tra l’Agenzia del Demanio e la Provincia di Lecce, in cui è intervenuta anche Apuliae S.r.l., il Tribunale di Lecce con sentenza del 25.10.2017 ha accolto la domanda riconvenzionale dell’Agenzia del Demanio volta ad ottenere la declaratoria di intervenuta risoluzione di diritto del contratto di vendita del compendio immobiliare in oggetto, rigettando altresì la domanda di Apuliae S.r.l. tesa ad ottenere il risarcimento del danno contrattuale subito, nei confronti dell’Agenzia del Demanio o della Provincia di Lecce. Inoltre, con sentenza pubblicata il 20.08.2020, la Corte di Appello di Lecce (decidendo sull’impugnazione proposta da Apuliae avverso la sentenza di primo grado e sulla differente impugnazione, riunita, proposta dalla Provincia di Lecce nei confronti della medesima sentenza), ha accolto le ragioni della Provincia limitatamente alla parte in cui la stessa era stata condannata al risarcimento del danno in favore dell’Agenzia del Demanio, confermando la sentenza di primo grado sia nella parte impugnata dalla Provincia rispetto all’asserito verificarsi dell’effetto risolutivo, sia nella parte, impugnata da Apuliae, rispetto alla domanda risarcitoria che la società aveva proposto nei confronti della Provincia e dell’Agenzia del Demanio. In data 11.03.2021 è stato notificato il ricorso incidentale innanzi alla Corte di Cassazione finalizzato ad accertare l’erroneità della sentenza della Corte d’Appello nella parte in cui ha ritenuto che Apuliae non avesse diritto al risarcimento dei danni subiti in considerazione del fatto che la stessa avrebbe dovuto conoscere la non conformità della propria istanza di partecipazione alla procedura di valorizzazione dell’ex Colonia Scarciglia. Attualmente, come detto, pende tale giudizio innanzi alla Corte di Cassazione RGN 4412/2021 rispetto al quale, in ragione della particolare complessità e novità delle questioni giuridiche affrontate, non è possibile esprimere una previsione in ordine al probabile accoglimento o meno delle ragioni fatte valere. Occorre comunque precisare, che l’esito di tale giudizio lascia impregiudicata la domanda spiegata da Apuliae con il contenzioso 2011, come di seguito esplicitato.
Nel giudizio innanzi al Tribunale di Lecce, radicato con atto di citazione del 06.10.2011 da Apuliae nei confronti della Provincia di Lecce, per la refusione della somma di euro 1.546.950, relativa ai costi sostenuti ed agli interventi eseguiti in relazione al compendio immobiliare denominato ex Colonia Scarciglia, il Giudice all’udienza del 13.01.2021, ha rinviato la causa al 28.10.2022 e poi al 24 maggio 2023 in attesa della definizione del giudizio pendente innanzi alla Corte di Cassazione. In particolare, anche alla luce di quanto è dato leggere in dette sentenze, in cui si riconosce la circostanza che sul compendio immobiliare sono state apportate delle migliorie, è possibile ipotizzare, ferma restando la complessità del caso, un probabile accoglimento delle richieste avanzate da Apuliae ai sensi degli artt. 2033 e 2041-2042 c.c..
Per quanto riguarda il settore industriale (gruppo Piaggio), si segnalano i seguenti contenziosi di carattere legale e fiscale.
La Canadian Scooter Corp. (CSC), distributore esclusivo di Piaggio per il Canada, ha convenuto nell’agosto 2009 dinanzi al Tribunale di Toronto (Canada) Piaggio & C. S.p.A., Piaggio Group Americas Inc. e Nacional Motor S.A. per ottenere il risarcimento dei danni subiti per effetto della presunta violazione delle norme stabilite dalla legge canadese in materia di franchising (c.d. Arthur Wishart Act). La vicenda processuale è al momento sospesa per inattività della controparte. Piaggio ha valutato la possibilità di presentare un’istanza per ottenere un “ordine di dismissione” della causa per inattività di controparte; tuttavia, ha ritenuto al momento di non voler procedere in quanto i costi sono superiori agli eventuali benefici.
Da Lio S.p.A., con atto di citazione notificato il 15 aprile 2009, ha convenuto in giudizio Piaggio & C. S.p.A. davanti al Tribunale di Pisa, per ottenere il risarcimento di presunti danni subiti a vario titolo per effetto della risoluzione dei rapporti di fornitura. La società si è costituita in giudizio chiedendo il rigetto di tutte le domande avversarie. Da Lio ha chiesto e ottenuto la riunione del giudizio con quello di opposizione al decreto ingiuntivo emesso a favore di Piaggio per la restituzione degli stampi trattenuti dal fornitore al termine del rapporto. I giudizi sono stati quindi
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riuniti e con ordinanza ex art. 186ter c.p.c. datata 07.06.2011 Piaggio è stata condannata al pagamento di un importo di euro 109.587, oltre interessi, relativo alle somme non contestate. Nel corso del 2012 sono state escusse le prove testimoniali seguite da una consulenza tecnica d’ufficio (di seguito “CTU”), disposta su richiesta da Da Lio, per quantificare l’ammontare degli interessi pretesi da Da Lio ed il valore dei materiali in magazzino. La CTU si è conclusa alla fine del 2014. La causa è stata rinviata al 23.09.2016 per la precisazione delle conclusioni ed è stata quindi trattenuta in decisione. Successivamente, il Tribunale di Pisa ha dovuto procedere alla riassegnazione degli incarichi e, dopo l’interruzione, il Giudice rinominato ha rimesso in istruttoria la causa fissando nuovamente udienza per la precisazione delle conclusioni. Le parti hanno precisato nuovamente le conclusioni scambiandosi le rispettive memorie e repliche. Con sentenza pubblicata il giorno 08.08.2019, il Tribunale di Pisa ha condannato Piaggio in primo grado al pagamento di un importo complessivo di circa euro 7,6 milioni e alla pubblicazione del dispositivo della sentenza su due quotidiani nazionali e due riviste specializzate. Piaggio, supportata dall’opinione dei legali incaricati della difesa in grado di appello, che hanno evidenziato i molteplici motivi di impugnazione della sentenza e il pieno fondamento delle ragioni della società, ha presentato ricorso dinanzi alla Corte d’Appello di Firenze, chiedendo la riforma della sentenza, nonché la sospensione della sua efficacia esecutiva. In data 21.10.2020, la Corte d’Appello di Firenze (Sez. Terza Civile) ha accolto parzialmente l’istanza di sospensione dell’efficacia esecutiva della sentenza avanzata da Piaggio, sino all’importo di euro 2.670.210, rigettandola nel resto e confermando l’efficacia esecutiva della sentenza per le somme ulteriori. La Corte d’Appello ha disposto lo scambio delle note scritte contenenti istanze e conclusioni delle parti in luogo della prima udienza fissata per il 09.06.2021. A seguito della situazione legata alla pandemia COVID-19, la causa è stata rinviata alla successiva udienza dello 08.06.2022 per la precisazione delle conclusioni. Al termine dell’udienza la Corte ha trattenuto la causa in decisione, assegnando alle parti come termine per il deposito delle comparse conclusionali e di replica rispettivamente il 07 e il 27.09.2022. In data 28.11.2022 la Corte d’Appello di Firenze ha parzialmente accolto i motivi d’appello principale (ie di Piaggio) e incidentale (ie di Da Lio) e, per l’effetto, (i) ridotto la condanna di Piaggio al pagamento del minor importo di circa euro 3 milioni quanto alla voce “interessi moratori e penali sulle fatture pagate in ritardo” rispetto al precedente importo di circa euro 4,3 milioni (fatte salve le altre voci di condanna); (ii) dichiarato che la somma dovuta da Piaggio per fatture non pagate ammonta a circa euro 0,36 milioni e (iii) dichiarato che (solo) sulle somme dovute da Piaggio a titolo di penale per fatture pagate in ritardo sono da calcolarsi gli interessi legali con decorrenza dalla domanda giudiziale anziché dalla sentenza. Decorrono ora i termini per l’impugnazione in Cassazione.
Nel giugno 2011 Elma S.r.l., concessionario Piaggio dal 1995, ha promosso nei confronti di Piaggio & C. S.p.A. due distinti giudizi, richiedendo il pagamento di circa 2 milioni di euro per asserita violazione dell’esclusiva che gli sarebbe stata assicurata da Piaggio sul territorio di Roma e di ulteriori 5 milioni di euro a titolo di danni patiti per l’asserito inadempimento e abuso di dipendenza economica da parte della società. Piaggio si è costituita nei procedimenti instaurati da Elma, contestando integralmente le pretese di quest’ultima e richiedendo la condanna di questa al pagamento dei propri crediti ancora insoluti per circa euro 966.000. Nel corso del giudizio Piaggio ha chiesto l’escussione delle garanzie bancarie emesse in suo favore da tre banche per assicurare il rischio di inadempienza del concessionario. Elma ha cercato di ostacolare l’escussione delle garanzie con un procedimento cautelare instaurato innanzi al Tribunale di Pisa (sezione di Pontedera): il procedimento si è concluso in modo del tutto favorevole a Piaggio che pertanto ha incassato gli importi delle fideiussioni (per oltre 400.000 euro). I giudizi di merito sono stati riuniti ed è stata fissata l’udienza del 24.04.2013 per la discussione sui mezzi di prova. A scioglimento della riserva assunta all’udienza predetta, il Giudice ha respinto le richieste istruttorie di Elma e ha fissato l’udienza del 17.12.2015 per la precisazione delle conclusioni, rinviata successivamente al 03.03.2016 e mai tenuta a causa del trasferimento del Giudice. La causa è stata riassegnata ad un nuovo Giudice, che ha fissato l’udienza di discussione il 19.07.2018, rinviata d’ufficio al 04.10.2018 e successivamente al 10.01.2019 per la discussione orale della causa. A quest’ultima udienza, pur avendo le parti già
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precisato le conclusioni, il Giudice ha rinviato la causa, sempre per la precisazione delle conclusioni, all’udienza del 09.04.2019. Con sentenza del Tribunale di Pisa n. 1211/2019, pubblicata il 25.11.2019, la causa è stata decisa in favore di Piaggio. Il Giudice, infatti, rigettando ogni domanda avanzata da Elma, ha condannato quest’ultima a pagare in favore di Piaggio la somma di euro 966.788 oltre interessi di mora, sotto deduzione della somma di euro 419.874, già incassati da Piaggio mediante escussione della garanzia fideiussoria. Piaggio ha corrisposto ad Elma (ponendoli in compensazione) la somma di euro 58.313 oltre interessi come per legge. In data 14.01.2020 Piaggio ha presentato istanza di fallimento nei confronti di Elma in relazione alle somme da ricevere, mentre in data 15.01.2020 Elma ha presentato ricorso presso la Corte d’Appello di Firenze avverso la già menzionata sentenza. Alla prima udienza tenutasi mediante trattazione scritta il 02.03.2021 con il deposito delle note autorizzate, il Collegio ha trattenuto la causa in decisione assegnando alle parti i termini di legge per il deposito delle comparse conclusionali e delle rispettive repliche, depositati nei termini da entrambe le parti. A seguito dello scambio delle difese conclusive, per effetto delle dimissioni del Giudice Relatore, la causa è stata rimessa a ruolo con udienza per la precisazione delle conclusioni fissata al 05.04.2022. Le parti hanno quindi precisato nuovamente le conclusioni e provveduto al deposito delle note conclusive. Con sentenza in data 28.02.2023, la Corte d’Appello di Firenze ha rigettato integralmente l’appello di Elma e confermato la sentenza di primo grado. Si fa infine presente che, in relazione ai medesimi fatti, Elma ha citato, innanzi al Tribunale di Roma, anche un ex dirigente della Società per ottenere anche da quest’ultimo il risarcimento dei danni asseritamente subiti: Piaggio si è costituita nel procedimento in oggetto richiedendo, tra l’altro, la riunione con le cause pendenti innanzi al Tribunale di Pisa. All’udienza del 27.01.2014 il Giudice si è riservato sulle eccezioni preliminari e non ha ammesso i mezzi istruttori. L’udienza per la precisazione delle conclusioni, fissata per il 21.12.2015 e successivamente rinviata, non si è tenuta in quanto il Giudice, su istanza di Elma, ha riaperto la fase istruttoria, ammettendo le prove testimoniali e fissando l’udienza del 25.05.2016. In tale data è iniziata l’escussione dei testi e l’udienza è stata rinviata al 24.10.2016 per il proseguimento dell’istruttoria. In data 11.04.2017 le parti hanno espedito un tentativo di conciliazione, promosso dal Giudice, che non è andato a buon fine. Il Giudice ha ammesso una CTU contabile richiesta da Elma, seppure con oggetto molto più limitato rispetto all’istanza formulata, rinviando la causa all’udienza del 09.10.2018 per la precisazione delle conclusioni. La perizia è stata depositata in ottobre 2018. Le parti si sono scambiate le note conclusive e le rispettive repliche. Con sentenza del 31.05.2019 (pubblicata in data 03.06.2019), il Tribunale ordinario di Roma, sez. XII Civile, ha rigettato la domanda avanzata da Elma S.r.l. condannandola altresì al pagamento delle spese di CTU, compensando le spese di lite. Elma ha presentato ricorso dinanzi alla Corte d’Appello di Roma citando Piaggio all’udienza del 15.04.2020, differita al 31.03.2021 e nuovamente differita al 06.04.2021 e tenutasi mediante trattazione scritta con scambio delle note autorizzate. Il Collegio ha rigettato, allo stato, la richiesta di annullamento della CTU svoltasi in primo grado, formulata da Elma, ritenendo tale decisione strettamente connessa all’esame dell’appello nel merito, rinviando dunque la causa all’udienza del 10.10.2023 per la precisazione delle conclusioni.
La società TAIZHOU ZHONGNENG ha citato Piaggio davanti al Tribunale di Torino, richiedendo l’annullamento della frazione italiana del marchio tridimensionale registrato in Italia a protezione della forma della Vespa, nonché una pronuncia che escluda la configurabilità della contraffazione del marchio tridimensionale rispetto ai modelli di scooter sequestrati dalla Guardia di Finanza su istanza di Piaggio in occasione dell’EICMA 2013, oltre al risarcimento dei danni. Alla prima udienza di comparizione delle parti, fissata per il 04.02.2015, rinviata al 05.02.2015, il Giudice ha disposto una CTU volta all'accertamento della validità del marchio tridimensionale Vespa e della contraffazione o meno dello stesso da parte dei modelli di scooter Znen. All’udienza del 29.05.2015, nominato il CTU, il Giudice ha fissato per il 10.01.2016 il termine per il deposito della perizia finale ed al 03.02.2016 l’udienza per la discussione della stessa. Durante tale udienza il Giudice, ritenendo conclusa la fase istruttoria, ha fissato l’udienza di precisazione delle conclusioni per il 26.10.2016. Con sentenza del 06.04.2017 il Tribunale di Torino ha dichiarato la piena validità del marchio tridimensionale Vespa di Piaggio e la contraffazione dello stesso da
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parte dello scooter “VES” di Znen. Il Tribunale di Torino ha, inoltre, riconosciuto la tutela della Vespa ai sensi del diritto d'autore, confermando il carattere creativo e il valore artistico propri della sua forma, così dichiarando che lo scooter “VES” di Znen costituisce violazione del diritto d'autore di Piaggio. La controparte ha impugnato la sentenza presso la Corte d’Appello di Torino, dove il 24.01.2018 si è celebrata la prima udienza. La causa è stata rinviata all’udienza del 13.06.2018 per la precisazione delle conclusioni, all’esito della quale sono state scambiate le comparse e le memorie di replica. La Corte d’Appello di Torino ha infine respinto il ricorso di Zhongneng con sentenza pubblicata il 16.04.2019. La controparte ha promosso ricorso per Cassazione in cui Piaggio si è costituita depositando il controricorso in data 05.09.2019. La Corte di Cassazione ha quindi fissato udienza al 22.11.2022, a valle della quale ha disposto la fissazione di una nuova udienza, in seduta pubblica, in data da definirsi.
Con atto di citazione del 27.10.2014 Piaggio ha convenuto in giudizio davanti al Tribunale di Impresa di Milano le società PEUGEOT MOTOCYCLES ITALIA S.p.A., MOTORKIT s.a.s. di Turcato Bruno e C., GI.PI. MOTOR di Bastianello Attilio e GMR MOTOR S.r.l. per ottenere il ritiro dal mercato dei motocicli Peugeot “Metropolis”, accertando la violazione e contraffazione di alcuni brevetti europei e modelli ornamentali di titolarità di Piaggio, nonché la condanna al risarcimento danni per concorrenza sleale, con la pubblicazione del dispositivo dell’emananda sentenza su alcuni quotidiani (“Causa 1”). Alla prima udienza di comparizione fissata per il giorno 04.03.2015, il Giudice ha disposto i termini per il deposito delle memorie ex 183.6. c.p.c. e quindi disposto la nomina di un CTU. La perizia del CTU è stata depositata il 02.05.2017 e il Giudice ha rinviato la causa all’udienza del 28.02.2018 per la precisazione delle conclusioni. A tale udienza il Giudice ha disposto un supplemento di CTU, depositata il 20.06.2018 e fissato i nuovi termini per lo scambio delle comparse conclusionali. Il 27.05.2020 il Tribunale di Milano ha rigettato le richieste di contraffazione dei brevetti Piaggio n. EP1363794B1, EP1571016B1, IT1357114 e del design comunitario n. 487723-0001, nonché la richiesta di concorrenza sleale, condannando Piaggio al risarcimento di 3/4 delle spese di CTU (pari a euro 22.800) e a rifondere alla convenuta euro 21.387 per le spese di lite (“Sentenza 1”) ed ha inoltre disposto la separazione della trattazione sulla contraffazione del brevetto n. EP1561612B1 riunendola alla causa promossa da PEUGEOT MOTOCYCLES SAS per ottenere la dichiarazione di nullità erga omnes (“Causa 2”). Piaggio ha impugnato la Sentenza 1 dinanzi alla Corte d’Appello di Milano. Alla prima udienza tenutasi il 17.02.2021, la Corte ha verificato la regolarità della notifica dell’atto di citazione in appello e le parti hanno insistito nelle rispettive conclusioni richiamandosi agli atti depositati. La Corte ha respinto l’eccezione sollevata dalla appellata Peugeot di inammissibilità dell’appello e ha fissato per la precisazione delle conclusioni l’udienza del 10.11.2021, differita per medesimi incombenti all’udienza del 23.03.2022, nella quale sono stati concessi i termini per il deposito delle memorie conclusive e le rispettive repliche, ritualmente scambiate tra le parti. Piaggio ha insistito inoltre per ottenere la fissazione dell’udienza di discussione orale ai sensi dell’art. 352, comma, c.p.c. È stata quindi fissata udienza in data 14.09.2022, a valle della quale la Corte si è riservata.
PEUGEOT MOTOCYCLES SAS ha notificato un atto di citazione avanti il Tribunale di Milano nei confronti di Piaggio sostenendo che il brevetto su cui si fonda la domanda di contraffazione avanzata da Piaggio in Causa 1, sarebbe annullabile per via di una domanda brevettuale giapponese preesistente (“Causa 2”). Piaggio si è costituita in giudizio eccependo l’improcedibilità dell’azione promossa da Peugeot e comunque l’irrilevanza della domanda brevettuale invocata da Peugeot. All’udienza di comparizione tenutasi il 20.02.2018, il Giudice ha assegnato i termini per il deposito delle memorie istruttorie e la causa è stata rinviata all’udienza del 22.05.2018, all’esito della quale è stata disposta una CTU, con termine al 15.01.2019 per il deposito. Depositata la CTU (che ha confermato la validità del brevetto Piaggio) e discussa la medesima all’udienza del 29.01.2019, il Giudice ha richiesto al CTU ulteriori precisazioni tecniche, concedendo un termine a Peugeot per la formulazione della richiesta di integrazione della CTU. Il Giudice ha respinto la richiesta di chiarimenti di Peugeot ed ha ritenuto la causa matura per la decisione rinviando all’udienza del 15.12.2020 per la precisazione delle conclusioni delle cause riunite (contraffazione e nullità). Il Giudice ha concesso i termini di legge per il deposito degli scritti conclusionali, ritualmente scambiati tra parti. Su istanza di Peugeot ex art. 275 c. c.p.c., il
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Tribunale ha disposto la discussione orale della causa tenutasi il 24.06.2021, trattenendola in decisione. Il 20.09.2021 il Tribunale di Milano Sez. Delle Imprese si è pronunciato in favore di Piaggio (i) respingendo la domanda di nullità del brevetto EP di titolarità di Piaggio, (ii) accertando la contraffazione e inibendo, limitatamente al territorio italiano, la produzione, importazione, esportazione, commercializzazione, pubblicizzazione, anche attraverso internet, dei predetti motocicli; (iii) disponendo a carico di Peugeot Italia il ritiro dal commercio dei motocicli in contraffazione; (iv) fissando la penale di euro 6.000 a carico di ciascuna delle parti convenute per ogni motociclo Metropolis commercializzato decorso il termine di trenta giorni dalla comunicazione della presente sentenza e di euro 10.000 a carico di Peugeot Italia e di Peugeot Motocycles s.a.s. per ogni giorno di ritardo nell’attuazione del comando sub 3, decorso il termine di novanta giorni dalla comunicazione della presente sentenza; (v) ponendo a carico di Peugeot le spese di lite e condannandola altresì alla refusione delle spese legali in favore di Piaggio.Peugeot ha impugnato la predetta sentenza citando in appello Piaggio, presentando contestualmente ricorso per sospendere l’efficacia provvisoria della sentenza di primo grado. Quest’ultimo ricorso è stato rigettato con l’ordinanza del 06.12.2021 che ha confermato l’efficacia provvisoria della sentenza di primo grado nei confronti di Peugeot Italia. Nel giudizio di appello, durante la prima udienza tenutasi il 23.03.2022 le parti hanno precisato le proprie conclusioni su invito della Corte, che ha concesso i termini di legge per il deposto degli scritti finali. Le parti si sono ritualmente scambiate le memorie e Piaggio ha insistito per ottenere la fissazione dell’udienza di discussione orale ai sensi dell’art. 352, comma, c.p.c.. È stata quindi fissata udienza in data 14.09.2022, a valle della quale la Corte si è riservata. In data 16.01.2023 la Corte d’Appello di Milano si è pronunciata sul procedimento n. Rg. App. 3052/2021 (ie: il giudizio di impugnazione sulle cause riunite di contraffazione e nullità) e ha: (i) confermato la sentenza di primo grado con riferimento all’accertamento della validità di EP’612 e la sussistenza della contraffazione letterale delle rivendicazioni 1, 2 e 5 del brevetto da parte del Metropolis (ii) confermato le misure della inibitoria e del ritiro dal commercio disposte da Tribunale di primo grado, ma, a differenza di quanto disposto dal Tribunale di primo grado, ha limitato l’ordine di ritiro dal commercio solo a carico di Peugeot Motocycles Italia S.r.l. in liquidazione (iii) rigettato altresì il sesto motivo di appello di Peugeot (iv) disposto la condanna generica a carico di Peugeot Motocycles Italia S.r.l. in liquidazione (v) disposto, con separata ordinanza, la prosecuzione della causa per la determinazione del danno risarcibile. Con sentenza in data 18.01.2023, la medesima Corte d’appello ha confermato, nel giudizio d’appello proposto da Piaggio, la sentenza di primo grado. Ha, in particolare, (i) escluso la sussistenza della contraffazione dei tre brevetti, ritenendo assorbite le eccezioni di invalidità di EP’794, EP’016 e IT’114 sollevate da Peugeot e (ii) rigettato le domande di Piaggio relative alla contraffazione del modello comunitario e di concorrenza sleale, ritenendo corretto quanto statuito sul punto dal Tribunale nella sentenza di primo grado. Decorrono ora i termini per eventuali ricorsi per Cassazione.
Piaggio ha inoltre intrapreso un’azione nei confronti di PEUGEOT MOTOCYCLES SAS avanti il Tribunal de Grande Istance di Parigi. A seguito dell’azione di Piaggio (“Saisie Contrefaçon”) sono stati acquisiti, tramite un ufficiale giudiziario, alcuni documenti ed effettuati alcuni test per dimostrare la contraffazione del motociclo Piaggio MP3 da parte del motociclo Peugeot “Metropolis”. In data 08.10.2015 si è tenuta l’udienza per la nomina dell'esperto per l’esame delle risultanze della Saisie Contrefaçon. Il 03.02.2016 si è tenuta l’udienza per la discussione delle memorie istruttorie scambiate tra le parti. L’udienza per la valutazione delle risultanze istruttorie, fissata per il 29.09.2016, è stata rinviata al 09.02.2017 e successivamente al 06.09.2017. È stata depositata nel febbraio 2018 una CTU preliminare volta a definire i documenti sulla base dei quali sarà deciso il giudizio sulla contraffazione lamentata da Piaggio. La discussione è avvenuta all’udienza del 29.01.2019 e la causa è stata rinviata all’udienza del 17.10.2019. Successivamente sono stati concessi ulteriori termini per il deposito di memorie. Il 17.09.2020 si è svolta un’udienza procedurale. Le parti hanno depositato le rispettive memorie illustrative ed all’udienza dell’11.03.2021 la causa è stata trattenuta in decisione. Con sentenza del 07.09.2021 il Tribunale di Parigi si è pronunciato in favore di Piaggio condannando Peugeot Motocycles ad un risarcimento del danno quantificato in 1.500.000 euro, cui si aggiungono ulteriori ammende
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per violazione e le spese legali, disponendo l'inibizione per Peugeot Motocycles sul territorio francese alla produzione, promozione, commercializzazione, importazione, esportazione, uso e/o possesso di un qualsiasi scooter a tre ruote che utilizzi il sistema di controllo brevettato da Piaggio (tra cui il Peugeot Metropolis). La sentenza, tuttavia, non è provvisoriamente esecutiva. Piaggio ha presentato ricorso per ottenere la provvisoria esecutività della sentenza di primo grado con udienza tenutasi l’08.02.2022. La Corte ha rigettato l’istanza di concessione della provvisoria esecutorietà di Piaggio con decisione dell’08.03.2022. Peugeot ha, al contempo, impugnato la sentenza di primo grado e Piaggio si è regolarmente costituita nel giudizio di appello. In data 11.06.2022 Piaggio ha depositato la prima memoria difensiva con la quale insiste nel rigetto del ricorso presentato dalla Peugeot. Peugeot ha, quindi, richiesto che fosse disposta una nuova consulenza tecnica d’ufficio; la richiesta è stata rigettata in data 10.01.2023. Il giudizio proseguirà quindi con l’udienza finale di discussione.
In data 28.09.2022 Piaggio Fast Forward (PFF) è stata convenuta da Hood Park, LLC (“Hood”) avanti la Business Litigation Session della Corte Superiore del Massachusetts, con sede nella contea di Suffolk, nel giudizio civile No.: 2284CV02233 BLS2. Piaggio Group Americas Inc. (“PGA”) è anch’essa convenuta in veste di garante. Hood è proprietaria di un immobile ad uso commerciale che PFF aveva ipotizzato di locare quale propria sede operativa principale. A fronte di una richiesta di Hood, PFF ha trasmesso tramite il proprio broker la copia di una pagina del contratto siglata, ma segnalando che l’accettazione dell’intero contratto da parte di PFF sarebbe stata soggetta al previo accordo sulla clausola risolutiva ora menzionata. Ciò nonostante, Hood ha asserito che questo fosse ormai da considerarsi sottoscritto e, quindi, vincolante. Hood ha quindi agito in giudizio nei confronti di PFF (nonché di PGA come garante) chiedendo il pagamento dell’intero ammontare dei canoni di locazione, pari a USD 24.831.856 oltre all’eventuale moltiplicazione, agli interessi e a tutte le spese, incluse quelle legali. In data 22.12.2022 le convenute PFF e PGA hanno depositato una richiesta di rigetto (“motion to dismiss”). L’udienza, originariamente fissata per il 10.01.2023, è stata poi posticipata al 20.03.2023 (ma a fronte di una richiesta di riprogrammazione del legale avversario, sarà ulteriormente posticipata).
In data 07.12.2022 la società francese SCOOTER CENTER S.à.r.l. ha notificato a Piaggio e a Piaggio Francia un atto di citazione avanti il Tribunal de Commerce di Parigi affinché le due società del gruppo Piaggio siano condannate al risarcimento di asseriti danni causati dalla (altrettanto asserita) rottura brutale e senza congruo preavviso del rapporto di concessione di vendita in essere tra Piaggio e il medesimo concessionario Scooter Center. Tali danni sono stati quantificati nella domanda giudiziale in euro 4.150.000 (oltre spese legali). Nel corso della prima udienza, fissata in data 16.02.2023, il Giudice ha fissato il calendario procedurale.
Gli importi accantonati da Piaggio a fronte dei potenziali rischi derivanti dai contenziosi in essere appaiono congrui in relazione al prevedibile esito delle controversie.
In riferimento alle vertenze di natura tributaria che vedono coinvolta Piaggio, si segnala che risulta pendente dinnanzi alla CTR per la Toscana il contenzioso avente ad oggetto gli avvisi di accertamento Irap ed Ires notificati a Piaggio in data 22.12.2017, entrambi relativi al periodo d’imposta 2012 e contenenti rilievi in materia di prezzi di trasferimento. A tal riguardo si ricorda che con sentenza depositata il 15.01.2020 la società è risultata vittoriosa in primo grado dinnanzi alla CTP di Firenze; avverso tale decisione l’Agenzia delle Entrate ha presentato appello dinnanzi alla CTR con atto notificato a Piaggio in data 12.10.2020; la società ha pertanto provveduto a costituirsi in giudizio in data 02.12.2020.
In relazione ai contenziosi instaurati in esito alle verifiche aventi ad oggetto i redditi prodotti da Piaggio & C. S.p.A. in India nei periodi d’imposta indiani 2009-2010, 2010-2011, 2011-2012 e 2012-2013 recanti rilievi, rispettivamente, per circa 1,4 milioni di euro, 1,3 milioni di euro, 1,1 milioni di euro e 0,9 milioni di euro, comprensivi di interessi, si segnala quanto di seguito:
-per tutte le annualità interessate Piaggio è risultata vittoriosa dinnanzi all’Income Tax Appellate Tribunal;
-in riferimento ai contenziosi relativi ai periodi d’imposta 2009-2010, 2010-2011, 2011-2012 e 2012-2013 le autorità fiscali indiane hanno presentato ricorso dinnanzi all’High Court avverso
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la decisione di primo grado;
-con riguardo alla controversia relativa al periodo d’imposta 2009-2010 la stessa può considerarsi chiusa, stante la mancata risposta nei termini previsti dalla normativa locale da parte delle Autorità fiscali locali ad una richiesta di chiarimenti formulata oltre 800 giorni fa dall’organo giudicante. Al riguardo si precisa che l’Amministrazione finanziaria indiana potrebbe richiedere la rimessione in termini per la risposta richiesta, ma a parere dei consulenti che assistono la Società, in tali contenziosi sarebbe remota la possibilità che tale rimessione fosse concessa dall’High Court;
-in relazione ai contenziosi relativi ai periodi d’imposta 2010-2011, 2011-2012 e 2012-2013 si è in attesa della fissazione della data dell’udienza.
A seguito delle sentenze favorevoli di primo grado Piaggio ha ottenuto il rimborso degli importi oggetto di contenzioso e precedentemente versati alle autorità fiscali indiane (per complessivi 1,1 milioni di euro) in ottemperanza alle normative locali.
Per le suddette vertenze Piaggio non ha ritenuto di dover effettuare accantonamenti, in considerazione delle sentenze favorevoli ottenute in primo grado e delle positive indicazioni espresse dai professionisti incaricati della difesa.
Inoltre, Piaggio ha ricevuto da parte dell’Autorità fiscale indiana un VAT assessment order relativo al periodo d’imposta 2010-2011 afferente la mancata applicazione della VAT in relazione alle transazioni infragruppo con Piaggio Vehicles PVT Ltd aventi ad oggetto le royalties. Analogo order è stato notificato anche per i periodi d’imposta 2011-2012, 2012-2013, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016, 2016-2017 e 2017-2018. L’ammontare della contestazione comprensivo di interessi ammonta a circa 0,8 milioni di euro per ognuno dei periodi d’imposta oggetto di contenzioso, di cui una piccola parte già versata alle autorità fiscali indiane in ottemperanza alla legislazione locale. La società ha deciso di impugnare l’order relativo al periodo d’imposta 2010-2011 di fronte all’High Court con ricorso presentato in data 17.06.2019; avverso gli order relativi ai periodi d’imposta successivi è stata adita la Departmental Appellate Authority - Joint Commissioner of Sales Tax con ricorsi presentati nel corso del mese di luglio 2020 per il contenzioso inerente il periodo d’imposta 2011-2012, in data 21.06.2021 in relazione al contenzioso concernente il periodo d’imposta 2012-2013 e in data 28.04.2022 con riferimento ai restanti periodi di imposta.
I principali contenziosi di natura fiscale delle altre società del gruppo riguardano Piaggio Vehicles PVT Ltd, PT Piaggio Indonesia e Piaggio Hellas S.A..
Con riferimento alla società indiana risultano in essere alcuni contenziosi riguardanti annualità differenti dal 2003 al 2017 che vertono su accertamenti relativi sia ad imposte dirette che ad imposte indirette e per parte dei quali, tenuto conto delle positive indicazioni espresse dai professionisti incaricati della difesa, non è stato operato alcun accantonamento in bilancio. La società indiana ha in parte già corrisposto gli importi contestati, così come previsto dalla normativa locale, che saranno rimborsati qualora il contenzioso si concluda a favore della stessa.
In riferimento a PT Piaggio Indonesia, la società ha in essere taluni contenziosi relativi ai periodi d’imposta 2015, 2017, 2018 e 2019. In particolare, in relazione al periodo d’imposta 2015 la società ha proposto ricorso avverso gli atti di contestazione rispettivamente in materia di Withholding Taxes e di Value Added Tax. Con riguardo al contenzioso relativo alle Withholding Taxes, in data 10.10.2019 la società ha proposto ricorso dinnanzi alla Tax Court, che con sentenza del 05.03.2021 si è espressa in senso sfavorevole limitatamente ad uno dei rilievi formulati dalle autorità fiscali locali relativo alle garanzie finanziarie. Avverso detta sentenza la società ha presentato ricorso alla Supreme Court che, nel dicembre 2022, si è definitivamente espressa in senso sfavorevole alla società, limitatamente alla contestazione afferente le garanzie finanziarie. Tale sentenza si riferisce ai periodi marzo, maggio e luglio 2015, mentre è ancora pendente il giudizio per il periodo ottobre 2015. Per quanto concerne il contenzioso in materia di Value Added Tax, con ricorso presentato in data 04.05.2021 la società ha instaurato la controversia dinnanzi alla Tax Court ed in data 22.10.2021 si è tenuta la prima udienza. Si precisa che la contestazione riguarda anche il mese di dicembre 2014. La Tax Court si è espressa in senso favorevole alla società indonesiana, con sentenza emessa in data 20.12.2022. Le autorità
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fiscali indonesiane hanno la possibilità di impugnare tale decisione entro il 19.02.2023. Con riferimento al periodo d’imposta 2017 la società ha presentato in data 08.09.2020 ricorso dinnanzi alla Tax Court avverso l’atto di contestazione in materia di prezzi di trasferimento e di Withholding Taxes. La Tax Court si è espressa in senso sfavorevole alla società, che in data 13 luglio ha proposto ricorso dinanzi alla Supreme Court. L’ammontare complessivo attualmente oggetto di contenzioso è pari a 0,1 milioni di euro e laddove dovuto (i.e. laddove non compensato da perdite pregresse della società) è già stato interamente versato alle autorità fiscali indonesiane in conformità alle normative ivi vigenti. Per quanto riguarda il periodo di imposta 2018, la contestazione, afferente alla disciplina dei prezzi di trasferimento, ha ad oggetto una maggiore imposta pari a circa 0,2 milioni di euro. Avverso l’avviso di accertamento, la società ha proposto ricorso in data 17.09.2021 dinanzi alla Tax Court ed è in attesa della decisione. Infine, in relazione al periodo d’imposta 2019, le autorità fiscali indonesiane ripropongono le medesime contestazioni sui prezzi di trasferimento fatte nel 2018, nonché la pretesa tributaria avanzata negli anni precedenti in materia di Withholding taxes. L’ammontare complessivo attualmente oggetto delle contestazioni, ammonta a circa a 0,9 milioni di euro. Avverso l’avviso di accertamento, la società ha proposto ricorso in data 15.09.2022 dinanzi alla Tax Court ed è in attesa della fissazione della data di udienza.
In riferimento a Piaggio Hellas S.A., in data 08.04.2015 la società ha ricevuto un Tax Report, in esito ad una verifica generale relativa al periodo d’imposta 2008, recante rilievi per circa 0,5 milioni di euro, comprensivi di sanzioni. In data 12.06.2015, avverso tale Tax Report, la società greca ha presentato ricorso presso il Tax Center Dispute Resolution Department. In conseguenza dell’esito sfavorevole del suddetto ricorso, la società ha presentato appello dinanzi l’Administrative Court of Appeal, che, con sentenza del 27.04.2017, si è espressa in senso favorevole alle Autorità fiscali locali. La società ha quindi presentato ricorso presso la Supreme Court. In data 18.01.2023 si è tenuta udienza presso tale organo e attualmente si è in attesa della sentenza. L’importo oggetto di contestazione è stato interamente versato alle Autorità fiscali greche; la società, sulla base delle positive indicazioni dei professionisti incaricati della difesa, ritiene probabile l’esito positivo del ricorso ed il conseguente rimborso delle somme versate.
Per quanto riguarda il settore navale (Intermarine S.p.A.), si segnalano i seguenti contenziosi di carattere legale e fiscale.
Per il contenzioso con il subappaltatore del sistema di condizionamento della commessa finlandese, come da provvedimento autorizzativo del giudice Intermarine aveva provveduto a notificare in data 28.02.2020 l’atto di citazione per chiamata in causa della società Gruppo PSC Spa, quale incorporante della newco Atisa Marine Srl, già cessionaria del ramo di azienda HVAC di Atisa S.p.A. Il Gruppo PSC ha provveduto a costituirsi in giudizio in data 20.05.2020, richiamando sostanzialmente le difese e domande già svolte da Atisa S.p.A. L’udienza a suo tempo differita a causa dell’emergenza Covid19 alla data del 18.09.2020 è stata differita d’ufficio dal G.I. al 20.05.2021 e poi, su richiesta delle parti, nuovamente al 12.05.2022, poi al 10.11.2022 ed infine al 19.01.2023 per la precisazione delle conclusioni. In proposito si è appreso che la Gruppo PSC ha richiesto ed ottenuto dal Tribunale di Lagonegro Sezione Fallimentare proroga di giorni 60 per il deposito del piano, il cui termine di scadenza era pertanto previsto per la fine del mese di gennaio 2023.
La società Scoppa Charter S.r.l. acquirente, attraverso Unicredit Leasing, di una imbarcazione Conam 75 WB Alvadis II consegnata nel 2010 per euro 2 milioni, aveva presentato una citazione presso il Tribunale di Napoli per una presunta asserita non conformità del bene alle specifiche di vendita e del manuale del proprietario e la non sicurezza dell'unità; il Tribunale aveva emesso a fine settembre 2016 sentenza di grado con prevalente esito favorevole per Intermarine rispetto alla richiesta di controparte, condannando però la società al pagamento, sulla base di una determinazione equitativa, di euro 0,6 milioni a titolo di risarcimento. Nel 2017 Scoppa Charter ha presentato ricorso in Appello avverso la sentenza di primo grado, mentre Intermarine ha presentato ricorso ex art. 351 per inibitoria dell’esecuzione della sentenza; in esito all’udienza di inibitoria la Corte di Appello di Napoli ha disposto la sospensione dell’efficacia esecutiva della
48
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Immsi
sentenza 2016 ed ha fissato l’udienza, per la precisazione delle conclusioni al 10.09.2020; la stessa è stata successivamente differita d’ufficio dalla Corte di Appello di Napoli al 03.03.2022 per i medesimi incombenti. L’udienza come sopra fissata per la precisazione delle conclusioni è stata più volte differita di ufficio dalla Corte di Appello di Napoli fissata e da ultimo rinviata al 23.11.2023 per i medesimi incombenti. Secondo i legali che assistono la società non è possibile ad oggi prevedere l’esito dell’appello.
Con riferimento alla procedura di arbitrato promosso dalle banche di Taiwan, in data 03.02.2023 il Tribunale Arbitrale ha emesso il lodo parziale che - previa dichiarazione di contumacia di Ching Fu - ha dichiarato la carenza di giurisdizione del Tribunale Arbitrale a pronunciarsi sulle domande delle Banche, accogliendo interamente la tesi difensiva di Intermarine. In sintesi, il Tribunale Arbitrale ha confermato che, avendo l’arbitrato sede in Francia, la clausola arbitrale è regolata dal diritto francese (mentre la legge sostanziale che governa i contratti stipulati tra Intermarine e Ching Fu è quella italiana). Pertanto, il Tribunale Arbitrale ha rilevato che è il diritto francese che disciplina la validità, estensione ed applicabilità della clausola arbitrale a soggetti (nel caso specifico, le Banche) che non sono parti dei contratti (nel caso specifico, tra Intermarine e Ching Fu) e non hanno sottoscritto la clausola arbitrale. Per giurisprudenza consolidata della Corte d’Appello di Parigi, la clausola arbitrale deve interpretarsi secondo la volontà dei contraenti; nel caso di specie i contraenti (Intermarine e Ching Fu) non hanno mai inteso estendere l’efficacia della clausola compromissoria a terzi, meno che meno alle Banche che mai hanno partecipato alla negoziazione, conclusione, esecuzione o risoluzione dei contratti; le Banche sono, quindi, un “terzo assoluto” (“tiers absolus”) rispetto all’accordo arbitrale. Il lodo parziale ha pertanto così deciso: (a) il Tribunale Arbitrale è carente di giurisdizione sulle domande delle Banche, dato che le Banche non possono, congiuntamente, singolarmente, avvalersi della clausola arbitrale; (b) le domande delle Banche sono respinte in toto; (c) il Tribunale Arbitrale si riserva di decidere nel prosieguo sulla domanda riconvenzionale di Intermarine nei confronti di Ching Fu, emettendo al riguardo un apposito ordine procedurale; (d) la decisione sulla definitiva ripartizione delle spese di giudizio tra le parti è rinviata al lodo finale. Il Tribunale Arbitrale poi ha emesso l’ordine procedurale con il quale ha chiesto a Intermarine di precisare, entro il 10 marzo, se intende coltivare la riconvenzionale nei confronti di Ching Fu. Intermarine - considerata anche la situazione di sostanziale insolvenza irreversibile di Ching Fu, che non permetterà in concreto di recuperare qualsiasi somma che in ipotesi Ching Fu fosse condannata a pagare a Intermarine a fronte dei danni subiti in conseguenza dell’inadempimento di Ching Fu ai contratti - intende rinunciare (con effetti limitati al solo procedimento arbitrale) alla domanda riconvenzionale nei confronti di Ching Fu. In tal modo il Tribunale Arbitrale (previa accettazione della rinuncia alla domanda riconvenzionale da parte di Ching Fu, se del caso con silenzio-assenso) potrà emettere in tempi brevi il lodo definitivo, pronunciandosi in ordine alla ripartizione delle spese dell’arbitrato. Al proposito si osserva che non vi è l’obbligo per il Tribunale Arbitrale di applicare strettamente il principio di soccombenza, ma è noto che la regola generale prevede che “costs follow the event” oppure “loser pays”. Avendo il Tribunale Arbitrale, nella parte dispositiva del lodo parziale, già respinto nella loro interezza (“in their entirety”) le domande delle Banche, è ragionevolmente prevedibile che Intermarine recuperi gran parte delle proprie spese di giudizio, pur non potendosene prevedere l’esatta entità.
Per i contenziosi nei quali Intermarine è stata convenuta in giudizio, con richieste di risarcimento a titolo di presunti di danni morali, biologici e relazionali/esistenziali per malattie di ex dipendenti, per somme di complessivi euro 2 milioni, sono in corso le fasi istruttorie e sono state tenute udienze con escussione di testi per ogni parte ed in un caso è stato nominato un CTU. Considerate le fasi preliminari dei procedimenti e le necessarie ed opportune azioni di difesa da parte dei legali che assistono la società, non è possibile ad oggi prevedere gli esiti di tali giudizi.
Con riferimento al contenzioso con il Monte dei Paschi di Siena (MPS) per anatocismo, capitalizzazione anticipata interessi passivi, calcolo anticipato di interessi con addebito, tassi di interessi passivi annui superiori a quelli contrattuali, commissioni di massimo scoperto, applicazione di interessi passivi in misura difforme da quella pattuita, si è in attesa di fissazione dell’udienza in Cassazione.
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Immsi
49
Per gli altri contenziosi legali con fornitori e clienti e per i contenziosi del lavoro non ci sono stati nell’esercizio sviluppi significativi rispetto a quanto già descritto nel bilancio dell’esercizio 2021; secondo i legali che assistono la società, non dovrebbero comunque emergere significative passività
 
e oneri in eccedenza rispetto ai fondi rischi già stanziati in bilancio.
Per quanto concerne il contenzioso fiscale, si segnala che in data 26.05.2008 l’Ufficio delle Dogane di La Spezia aveva notificato ad Intermarine il Processo Verbale di Constatazione relativo alla verifica iniziata il 24.04.2008 in materia di accise su oli minerali. Sulla base del suddetto PVC, in data 19.06.2008 l’Amministrazione Finanziaria ha notificato alla società l’Avviso a Pagamento n. 2008/A/2753 del 03.06.2008 richiedendo il pagamento delle suddette accise, oltre agli interessi e all’indennità di mora, per un importo complessivamente pari ad euro 37.680. La società ha dovuto effettuare il pagamento, ma avverso il suddetto Avviso ha presentato tempestivamente ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale di La Spezia. In data 10.01.2012 i Giudici di primo grado hanno pronunciato la sentenza n. 25/2012, depositata in data 06.03.2012, con la quale hanno rigettato il ricorso introduttivo. Avverso la suddetta sentenza, nel mese di aprile 2013 la società ha tempestivamente proposto Appello presso la Commissione Tributaria Regionale di Genova: la discussione del merito si è tenuta in data 15.05.2015 e il 02.03.2016 è stata depositata la sentenza che ha accolto senza riserve
 
l’appello della società. In data 06.07.2016 l’Ufficio - difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato - ha presentato ricorso per Cassazione; la società si è tempestivamente costituita in giudizio presentando apposito controricorso. In data 05.12.2019 è stata depositata in Cassazione la sentenza n. 31769/19 che, nonostante il contrario parere della procura generale che aveva concluso per il rigetto del ricorso, ha
 
invece deciso per l’accoglimento dei due motivi proposti dall’Agenzia delle Dogane. Alla luce della suddetta situazione, in data 04.08.2020 la società ha notificato all’Ufficio delle
 
Dogane di La Spezia l’Atto di riassunzione in Appello, ex art. 63, del D.Lgs. n. 546/1992, in modo tale che il giudizio sia riassunto presso la Commissione Tributaria Regionale della Liguria, in diversa
 
composizione, affinché riesamini il merito della vicenda. I Giudici di secondo grado hanno depositato in data 24.10.2022 la sentenza n. 818/2022 che ha (nuovamente) accolto tutti i motivi di
 
impugnazione formulati dalla società. Ciò nonostante, per la seconda volta l’Agenzia delle Dogane ha impugnato tale ultima decisione
 
presso la Corte di Cassazione (RG n. 400/2023); la società si è tempestivamente costituita
 
presentando apposito controricorso. Alla data odierna si è in attesa della fissazione dell’udienza per la relativa discussione.
Fatti
di
rilievo
intervenuti
dopo
la
chiusura
dell’esercizio
ed
evoluzione
prevedibile
della
gestione
nell’esercizio
2023
Con riferimento al settore industriale, grazie ad un portafoglio di marchi unici al mondo, Piaggio proseguirà anche nel 2023 il suo percorso di crescita, confermando gli investimenti previsti in nuovi prodotti e nuovi stabilimenti e rafforzando il proprio impegno sulle tematiche ESG, nonostante le attuali tensioni geopolitiche internazionali ed un contesto macroeconomico volatile.
In questo quadro generale, Piaggio continuerà a lavorare come sempre per rispettare impegni e obiettivi, mantenendo un focus costante sulla gestione efficiente della propria struttura economica e finanziaria, per rispondere in modo agile ed immediato alle sfide e alle incertezze del 2023.
Con riferimento al settore navale (Intermarine S.p.A.), nel 2023 si svilupperanno gli avanzamenti di produzione relativi alle commesse e agli studi di fattibilità acquisiti, portando avanti diverse trattative, sia nel settore Difesa che Fast Ferries, volte ad acquisire ulteriori commesse che permetterebbero di incrementare il portafoglio ordini acquisiti e di conseguenza garantire alla società condizioni che permettano di ottimizzare la capacità produttiva per i prossimi anni.
La controllata perseguirà inoltre ogni opportunità per il contenimento dei costi diretti e di quelli indiretti.
Per quanto riguarda gli eventi successivi al 31 dicembre 2022, con riferimento alla procedura di arbitrato promosso dalle banche di Taiwan, in data 3 febbraio 2023 il tribunale Arbitrale ha emesso il lodo parziale che, previa dichiarazione di contumacia di Ching Fu, ha dichiarato la carenza di
50
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ed
attività
del
Gruppo
Immsi
giurisdizione del Tribunale Arbitrale a pronunciarsi sulle domande delle Banche, accogliendo interamente la tesi difensiva di Intermarine. Si rimanda per un approfondimento al paragrafo relativo alle Vertenze.
Infine con riferimento a settore immobiliare ed holding, ed in particolare la controllata Is Molas, nel corso del 2023 è previsto il proseguo dei lavori di manutenzione straordinaria delle strutture turistico-alberghiere attualmente esistenti, in attesa di poter realizzare il progetto immobiliare complessivo, per adeguare i servizi agli standard del target di clienti individuato per lo sviluppo.
Attestazione
ai
sensi
dell’art.
15
del
Regolamento
Consob
20249/2017
Ai sensi dell’art. 2.6.2 comma 8 del Regolamento Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., Immsi S.p.A. dichiara che sussistono i requisiti richiamati dall’art. 15 del Regolamento CONSOB n. 20249/2017 lettere a), b) e c) relativamente alle società controllate costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all’Unione Europea.
Modello
di
organizzazione,
gestione
e
controllo
ex
D.Lgs.
231/2001
Con riferimento ai Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs 231/2001 adottati sia dalla Controllante sia dalle principali controllate, si rinvia a quanto ampiamente commentato nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2022 e sulla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022, disponibili sul sito internet della Società.
Dichiarazione
del
Dirigente
preposto
alla
redazione
dei
documenti
contabili
societari
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Dott. Stefano Tenucci, dichiara, ai sensi dell’art.154-bis comma 2 del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nella presente Relazione sulla Gestione degli Amministratori al 31 dicembre 2022 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
Sedi
secondarie
La controllante Immsi S.p.A. svolge la propria attività nella sede legale presso Mantova p.zza Vilfredo Pareto, 3 e nelle sedi secondarie presso via Abruzzi, 25 Roma e via Broletto, 13 Milano.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Roberto Colaninno
51
Gruppo
Immsi
Bilancio
al
31
dicembre
2022
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
52
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA AL 31 DICEMBRE 2022
Importi in migliaia di euro
ATTIVO
31 Dicembre 2022
31 Dicembre 2021
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali
F1
897.337 
888.962 
Attività materiali
F2
369.668 
355.284 
Investimenti immobiliari
0 
0 
Partecipazioni
F3
9.948 
11.077 
Altre attività finanziarie
F4
16 
16 
Crediti verso l'Erario
F5
8.831 
8.928 
Imposte anticipate
F6
145.597 
145.134 
Crediti commerciali ed altri crediti
F7
21.837 
26.838 
- di cui verso Parti Correlate
0 
67 
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI
1.453.234 
1.436.239 
ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE
F8
0 
34.133 
ATTIVITA' CORRENTI
Crediti commerciali ed altri crediti
F7
112.400 
131.570 
- di cui verso Parti Correlate
1.003 
1.495 
Crediti verso l'Erario
F5
46.246 
19.176 
Rimanenze
F9
491.093 
392.659 
Altre attività finanziarie
F4
3.770 
3.963 
Disponibilità e mezzi equivalenti
F10
263.577 
290.373 
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI
917.086 
837.741 
TOTALE ATTIVITA'
2.370.320 
2.308.113 
PASSIVO
31 Dicembre 2022
31 Dicembre 2021
PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto consolidato di Gruppo
240.265 
231.948 
Capitale e riserve di terzi
168.591 
158.919 
TOTALE PATRIMONIO NETTO
G1
408.856 
390.867 
PASSIVITA' NON CORRENTI
Passività finanziarie
G2
595.176 
604.777 
- di cui verso Parti Correlate
852 
529 
Debiti commerciali ed altri debiti
G3
15.603 
13.989 
Fondi per trattamento di quiescenza e obblighi simili
G4
28.123 
36.074 
Altri fondi a lungo termine
G5
18.603 
20.098 
Imposte differite
G6
8.800 
13.438 
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI
666.305 
688.376 
PASSIVITA' LEGATE AD ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE
F9
0 
6.336 
PASSIVITA' CORRENTI
Passività finanziarie
G2
405.443 
454.940 
- di cui verso Parti Correlate
374 
722 
Debiti commerciali
G3
775.722 
664.712 
- di cui verso Parti Correlate
10.125 
17.177 
Imposte correnti
G7
22.491 
21.581 
Altri debiti
G3
73.645 
64.491 
- di cui verso Parti Correlate
123 
118 
Quota corrente altri fondi a lungo termine
G5
17.858 
16.810 
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI
1.295.159 
1.222.534 
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
2.370.320 
2.308.113 
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
53
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2022
Importi in migliaia di euro
31.12.2022
31.12.2021
Ricavi netti
H1
2.126.127 
1.709.572 
- di cui verso Parti Correlate
0 
25 
Costi per materiali
H2
1.363.309 
1.066.726 
- di cui verso Parti Correlate
38.069 
31.331 
Costi per servizi e godimento beni di terzi
H3
317.979 
282.962 
- di cui verso Parti Correlate
564 
574 
Costi del personale
H4
281.779 
256.181 
Ammortamento e costi di impairment delle attività materiali
H5
64.135 
55.817 
Impairment dell'avviamento
0 
0 
Ammortamento e costi di impairment delle attività immateriali a vita definita
H6
79.484 
76.945 
Altri proventi operativi
H7
154.860 
155.007 
- di cui verso Parti Correlate
342 
418 
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali ed altri crediti
H8
(3.151)
(1.731)
Altri costi operativi
H9
27.471 
26.467 
- di cui verso Parti Correlate
121 
0 
RISULTATO OPERATIVO
143.679 
97.750 
Risultato partecipazioni
H10
(892)
623 
Proventi finanziari
H11
57.171 
27.302 
Oneri finanziari
H12
103.109 
63.495 
- di cui verso Parti Correlate
47 
48 
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
96.849 
62.180 
Imposte
H13
32.951 
26.756 
RISULTATO DOPO LE IMPOSTE DERIVANTE DALLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO
63.898 
35.424 
Utile (perdita) derivante da attività destinate alla dismissione o alla cessazione
H14
0 
0 
RISULTATO DI PERIODO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI
63.898 
35.424 
Risultato di periodo di pertinenza di terzi
36.811 
23.157 
RISULTATO DI PERIODO DEL GRUPPO
H15
27.087 
12.267 
RISULTATO PER AZIONE
Importi in euro
Da attività in funzionamento e cessate:
31.12.2022
31.12.2021
Base
0,080 
0,036 
Diluito
0,080 
0,036 
Da attività in funzionamento:
31.12.2022
31.12.2021
Base
0,080 
0,036 
Diluito
0,080 
0,036 
Numero azioni medio:
340.530.000
340.530.000
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
54
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2022
Importi in migliaia di euro
31.12.2022
31.12.2021
RISULTATO DI PERIODO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI
63.898 
35.424 
Voci che non potranno essere riclassificate a conto economico
Utili (perdite) derivanti dalla valutazione a fair value di attività e passività che transitano a conto economico complessivo ("FVTOCI")
(76)
1.649 
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti
4.171 
(1.557)
Totale
4.095 
92 
Voci che potranno essere riclassificate a conto economico
Parte efficace degli utili (perdite) sugli strumenti di copertura di flussi finanziari
(3.100)
5.757 
Utili (perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere
(12.251)
6.172 
Quota di componenti delle società partecipate valutate con il metodo del Patrimonio netto
(228)
1.259 
Totale
(15.579)
13.188 
Altri componenti di Conto Economico Complessivo Consolidato
(11.484)
13.280 
TOTALE UTILE (PERDITA) COMPLESSIVA DI PERIODO
52.414 
48.704 
Risultato di periodo complessivo di pertinenza di terzi
30.878 
28.979 
RISULTATO DI PERIODO COMPLESSIVO DEL GRUPPO
21.536 
19.725 
I valori presentati nella precedente tabella sono tutti esposti al netto del corrispondente effetto fiscale.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
55
PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2022
Importi in migliaia di euro
31.12.2022
31.12.2021
Attività operative
Risultato prima delle imposte
96.849 
62.180 
Ammortamento attività materiali (inclusi investimenti immobiliari)
H5
63.435 
55.642 
Ammortamento attività immateriali
H6
77.494 
75.671 
Accantonamento a fondi rischi e per trattamento di quiescenza e simili
H4 - H9
25.876 
25.425 
Svalutazioni / (Ripristini valutazioni al fair value)
H7 - H8 - H9
5.130 
3.184 
Minusvalenze / (Plusvalenze) su cessione attività materiali (inclusi investimenti immobiliari)
H7 - H9
(237)
(323)
Minusvalenze / (Plusvalenze) su cessione attività immateriali
H7 - H9
24 
0 
Proventi finanziari
H11
(1.821)
(959)
Proventi per dividendi
H11
(15)
(19)
Oneri finanziari
H12
42.306 
41.723 
Ammortamento dei contributi pubblici
H7
(11.190)
(5.660)
Quota di risultato prima delle imposte nelle collegate (e altre società valutate al PN)
H10
907 
(644)
Variazione nel capitale circolante:
(Aumento) / Diminuzione crediti verso clienti e altri crediti
F8
15.195 
(8.680)
(Aumento) / Diminuzione delle rimanenze
F10
(98.434)
(86.835)
Aumento / (Diminuzione) dei debiti verso fornitori e altri debiti
G3
132.014 
138.186 
(Aumento) / Diminuzione lavori in corso su ordinazione
F8
6.539 
(68)
(Aumento) / Diminuzione fondi rischi
G5
(16.385)
(18.267)
(Aumento) / Diminuzione fondi per trattamento di quiescenza e obblighi simili
G4
(13.455)
(12.954)
Altre variazioni
(37.334)
(8.410)
Disponibilità generate dall'attività operativa
286.898 
259.192 
Interessi passivi pagati
(33.963)
(32.193)
Imposte pagate
(33.312)
(28.678)
Flusso di cassa delle attività operative
219.623 
198.321 
Attività d'investimento
Acquisizione di società controllate, al netto delle disponibilità liquide
F4
(5.669)
(63)
Investimento in attività materiali (inclusi investimenti immobiliari)
F2
(65.567)
(61.781)
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di attività materiali (inclusi investimenti immobiliari)
F2
357 
5.352 
Investimento in attività immateriali
F1
(88.904)
(97.848)
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di attività immateriali
F1
0 
61 
Acquisto partecipazioni non consolidate
F4 - F5
(8)
0 
Interessi incassati
1.096 
566 
Prezzo di realizzo di attività destinate alla dismissione o alla cessazione
15.535 
0 
Altri flussi su attività destinate alla dismissione o alla cessazione
0 
9.554 
Contributi pubblici incassati
1.741 
1.421 
Dividendi da partecipazioni
H10 - H11
15 
19 
Flusso di cassa delle attività d'investimento
(141.404)
(142.719)
Attività di finanziamento
Finanziamenti ricevuti
G2
117.397 
270.335 
Esborso per restituzione di finanziamenti
G2
(171.947)
(264.752)
Rimborso diritti d'uso
G2
(12.201)
(10.385)
Esborso per dividendi pagati ad Azionisti della Capogruppo
G1 - N
(10.216)
0 
Esborso per dividendi pagati a Soci di Minoranza
(26.504)
(19.733)
Flusso di cassa delle attività di finanziamento
(103.471)
(24.535)
Incremento / (Decremento) nelle disponibilità liquide
(25.252)
31.067 
Saldo iniziale
290.361 
248.699 
Delta cambi
(1.596)
10.595 
Saldo finale
263.513 
290.361 
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
56
VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2022
In migliaia di euro
Capitale sociale
Riserve ed utili (perdite) a nuovo
Risultato del periodo
Patrimonio netto di Gruppo
Capitale e riserve di terzi
Patrimonio netto di Gruppo e di terzi
Saldi al 31 dicembre 2020
178.464 
41.228 
9.754 
229.445 
132.504 
361.949 
Destinazione risultato del Gruppo a Riserva Legale
244 
(244)
0 
0 
Destinazione risultato del Gruppo a Dividendi
0 
(19.733)
(19.733)
Destinazione risultato del Gruppo a Riserva Utili/Perdite
9.510 
(9.510)
0 
0 
Acquisto azioni proprie da parte di Piaggio & C. S.p.A.
 
(27)
(27)
(26)
(53)
Vendita azioni proprie da parte di Piaggio & C. S.p.A.
 
0
 
0
Costo figurativo di stock options
 
0
 
0
Altre variazioni
(17.196)
(17.196)
17.196 
0 
Risultato complessivo del periodo
7.458 
12.267 
19.725 
28.979 
48.704 
Saldi al 31 dicembre 2021
178.464 
41.217 
12.267 
231.948 
158.919 
390.867 
In migliaia di euro
Capitale sociale
Riserve ed utili (perdite) a nuovo
Risultato del periodo
Patrimonio netto di Gruppo
Capitale e riserve di terzi
Patrimonio netto di Gruppo e di terzi
Saldi al 31 dicembre 2021
178.464 
41.217 
12.267 
231.948 
158.919 
390.867 
Destinazione risultato del Gruppo a Riserva Legale
 
 
0 
0 
Destinazione risultato del Gruppo a Dividendi
 
(10.216)
(10.216)
(26.504)
(36.720)
Destinazione risultato del Gruppo a Riserva Utili/Perdite
2.051 
(2.051)
0 
0 
Acquisto azioni proprie da parte di Piaggio & C. S.p.A.
 
(2.867)
(2.867)
(2.802)
(5.669)
Vendita azioni proprie da parte di Piaggio & C. S.p.A.
 
0
 
0
Costo figurativo di stock options
 
0
 
0
Altre variazioni
(137)
(137)
8.101 
7.964 
Risultato complessivo del periodo
(5.551)
27.087 
21.536 
30.878 
52.414 
Saldi al 31 dicembre 2022
178.464 
34.713 
27.087 
240.265 
168.591 
408.856 
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
57
NOTE ESPLICATIVE SUI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2022
Nota
Descrizione
A
Aspetti
generali
B
Area
di
consolidamento
C
Principi
di
consolidamento
D
Principi
contabili
e
criteri
di
valutazione
E
Informativa
settoriale
F
Commento
alle
principali
voci
dell’attivo
F1
Attività immateriali
F2
Attività materiali
F3
Partecipazioni
F4
Altre attività finanziarie
F5
Crediti verso l’Erario
F6
Imposte anticipate
F7
Crediti commerciali ed altri crediti
F8
Attività destinate alla dismissione
F9
Rimanenze
F10
Disponibilità e mezzi equivalenti
F11
     Ripartizione dei crediti per metodo di valutazione
G
Commento
alle
principali
voci
del
passivo
G1
Patrimonio netto
G2
Passività finanziarie
G3
Debiti commerciali ed altri debiti
G4
Fondi per trattamento di quiescenza ed obblighi simili
G5
Altri fondi a lungo termine
G6
Imposte differite
G7
Imposte correnti
G8
Ripartizione dei debiti per metodo di valutazione
H
Commento
alle
principali
voci
di
Conto
economico
H1
Ricavi netti
H2
Costi per materiali
H3
Costi per servizi e godimento beni di terzi
H4
Costi del personale
H5
Ammortamento e costi di impairment delle attività materiali
H6
Ammortamento e costi di impairment delle attività immateriali a vita definita
H7
Altri proventi operativi
H8
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti
H9
Altri costi operativi
H10
Risultato partecipazioni
H11
Proventi finanziari
H12
Oneri finanziari
H13
Imposte
H14
Utile/Perdita derivante da attività cessate
H15
Risultato del periodo
I
Impegni,
rischi
e
garanzie
L
Rapporti
con
Parti
Correlate
M
Posizione
finanziaria
N
Dividendi
pagati
O
Risultato
per
azione
P
Informazioni
integrative
relative
agli
strumenti
finanziari
Q
Informazioni
ai
sensi
della
Legge
124/2017
R
Fatti
di
rilievo
intervenuti
dopo
la
chiusura
dell’esercizio
S
Pubblicità
dei
corrispettivi
T
Proposta
di
destinazione
dell’utile
della
Capogruppo
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
58
- A - ASPETTI GENERALI
Immsi S.p.A. (la “Società” o la “Capogruppo”) è una Società per Azioni, organizzata secondo l’ordinamento giuridico della Repubblica Italiana, con sede legale presso Mantova P.za Vilfredo Pareto, 3 Centro Direzionale Boma. Le principali attività della Società e delle sue controllate (il “Gruppo Immsi” e il “Gruppo”), l’informativa sui fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio e sulla prevedibile evoluzione della gestione sono descritti nella Relazione sulla Gestione degli Amministratori. Immsi S.p.A., con riferimento alla data del 31 dicembre 2022, è controllata direttamente ed indirettamente, ai sensi dell’art. 93 del TUF, da Omniaholding S.p.A., società interamente posseduta dalla famiglia Colaninno, tramite la società controllata Omniainvest S.p.A.. Si segnala che ai sensi dell’art. 38 comma I del D.Lgs. 127/91 Omniaholding S.p.A., con sede legale in Mantova Via Marangoni 1/E è l’entità che redige il bilancio consolidato dell'insieme più grande di imprese di cui l’emittente fa parte in quanto impresa controllata. Il bilancio consolidato di Omniaholding S.p.A. viene depositato secondo i termini di legge.
Il bilancio consolidato del Gruppo Immsi include i bilanci della società Capogruppo Immsi S.p.A. e delle società italiane ed estere direttamente ed indirettamente controllate, approvati dagli organi sociali competenti delle rispettive società, il cui elenco è riportato nel paragrafo “Elenco delle imprese incluse nel bilancio consolidato e delle partecipazioni” contenuto all’interno della presente Relazione.
Il presente bilancio è espresso in euro che è la valuta funzionale della Capogruppo Immsi S.p.A. e delle controllate in cui il Gruppo opera principalmente.
I valori indicati nei prospetti di cui sopra e nelle Note esplicative sui prospetti contabili consolidati sono espressi in migliaia di euro (se non diversamente indicato).
Il presente bilancio è sottoposto a revisione contabile della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. in base all’incarico conferito con delibera dell’Assemblea dell’14 maggio 2020 per il periodo 2021-2029.
CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
Il bilancio consolidato del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2022 è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), in vigore alla data, emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) ed adottati dalla Unione Europea. Con IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, gli International Accounting Standards, tutte le interpretazioni dell’IFRS Interpretation Committee (già IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE. 
I principi contabili internazionali sono inoltre stati applicati omogeneamente per tutte le società del Gruppo: i bilanci delle società controllate e quello della joint-venture contabilizzata con il metodo del patrimonio netto, utilizzati per il consolidamento, sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali ed ai criteri di classificazione omogenei nell’ambito del Gruppo.
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto per la valutazione al fair value di alcuni strumenti finanziari, ai sensi dell’IFRS 9 e dell’IFRS 13, come descritto di seguito. Inoltre, il bilancio è stato redatto sul presupposto della continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio contabile internazionale IAS 1, prendendo a riferimento un periodo futuro di 12 mesi dal 31 dicembre 2022.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
59
In relazione alle previsioni elaborate in merito al fabbisogno finanziario previsto per i prossimi 12 mesi, derivante prevalentemente dall’attività di investimento e di gestione del capitale circolante netto, tenuto conto delle linee di credito in scadenza nel corso dell’esercizio e degli impegni finanziari cui il Gruppo si è impegnato a far fronte per sostenere lo sviluppo delle proprie iniziative, gli Amministratori hanno intrapreso, e intraprenderanno nei prossimi mesi, azioni volte alla ricerca di soluzioni che garantiscano l’equilibrio finanziario, tra cui il rinnovo delle linee a breve, tenendo anche in considerazione il rischio di un possibile scenario di incertezza dei mercati azionari, con eventuali conseguenze circa il dimensionamento delle linee di credito ad oggi accordate alla capogruppo Immsi S.p.A., per larga parte garantito dalle azioni Piaggio detenute dalla stessa. A tale proposito si segnala che gli attuali corsi azionari del titolo Piaggio permettono di confermare le garanzie in essere per tutti i relativi finanziamenti; inoltre residuano alla data del 31 dicembre 2022 circa 8,5 milioni di azioni Piaggio libere da garanzia e pertanto potenzialmente utilizzabili per l'ottenimento di nuovi fidi.
Per gli effetti derivanti dalla pandemia da Covid-19 sui dati consuntivati per l’esercizio 2022, si rimanda al capitolo “Emergenza sanitaria Covid-19” inserito all’interno della Relazione sulla Gestione degli Amministratori.
CONTENUTO E FORMA DEI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI
Il presente bilancio è costituito dal Conto economico consolidato, dal Conto economico complessivo consolidato, dal Prospetto della situazione patrimoniale finanziaria consolidata, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Prospetto dei flussi di cassa consolidato e dalle presenti Note esplicative sui prospetti contabili consolidati.
Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 si precisa che, in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi di Conto economico e Prospetto della situazione patrimoniale finanziaria con evidenza dei rapporti significativi con Parti Correlate e delle operazioni non ricorrenti.
Conto economico consolidato
Il Conto economico consolidato viene presentato nella sua classificazione per natura. Viene evidenziato l’aggregato Risultato operativo che include tutte le componenti di reddito e di costo, indipendentemente dalla loro ripetitività o estraneità alla gestione caratteristica, fatta eccezione per le componenti della gestione finanziaria iscritte tra Risultato operativo e Risultato prima delle imposte. Inoltre le componenti di ricavo e di costo derivanti da attività destinate alla dismissione o alla cessazione, ivi incluse le eventuali plusvalenze e minusvalenze al netto della componente fiscale, sono iscritte in un’apposita voce di schema che precede il Risultato di periodo inclusa la quota di terzi.
Conto economico complessivo consolidato
Il Conto economico complessivo consolidato viene presentato secondo quanto previsto dalla versione rivista dello IAS 1. Esso prevede l’indicazione del Risultato attribuibile agli azionisti della controllante ed agli azionisti di minoranza al netto del corrispondente effetto fiscale, nonchè di raggruppare tutti i componenti presentati tra gli Altri utili/(perdite) complessivi a seconda che essi possano o meno essere riclassificati successivamente a Conto economico.
Prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata
Il Prospetto della situazione patrimoniale finanziaria consolidata viene presentato a sezioni contrapposte con separata indicazione delle Attività, Passività e Patrimonio Netto. A loro volta le Attività e le Passività vengono esposte nella situazione contabile consolidata sulla base delle loro classificazioni come correnti e non correnti. Inoltre vengono iscritte in un’apposita voce separata dello schema le Attività destinate alla dismissione e le Passività legate alle attività destinate alla dismissione.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
60
Prospetto dei flussi di cassa consolidato
Il Prospetto dei flussi di cassa consolidato viene presentato suddiviso per aree di formazione dei flussi di cassa. Il Prospetto dei flussi di cassa adottato dal Gruppo Immsi è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti inclusi nel Prospetto dei flussi di cassa comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi ed i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti ed imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa. I flussi di casa derivanti dall’acquisto di azioni proprie da parte di controllate sono esposti tra i flussi delle attività di investimento.
La voce del prospetto “Prezzo di realizzo di attività destinate alla dismissione o alla cessazione” al 31 dicembre 2022 pari a 15,5 milioni di euro, accoglie l’incasso di Pietra S.r.l. del saldo finale di 20 milioni di euro da parte di Chorus Life Pietra Ligure S.p.A. sulla vendita della partecipazione Pietra Ligure S.r.l. al netto dell’acconto sulla liquidazione versato, sempre da Pietra S.r.l., al socio di minoranza Intesa Sanpaolo S.p.A. pari a circa 4,5 milioni di euro.
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato
Il Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato viene presentato secondo quanto previsto dalla versione rivista dello IAS 1. Esso include il totale Conto economico complessivo, riportando separatamente gli importi attribuibili ai soci della controllante ed alla quota di pertinenza dei terzi, gli importi delle operazioni con soci che agiscono in tale qualità ed eventuali effetti dell’applicazione retroattiva o della determinazione retroattiva ai sensi dello IAS 8. Per ciascuna voce viene presentata una riconciliazione tra il saldo all’inizio e quello alla fine del periodo.
Non si segnalano operazioni atipiche o inusuali nel corso dell’esercizio 2022 e del corrispondente periodo del precedente esercizio, così come definite dalle Comunicazioni Consob n. DEM/6037577 del 28 aprile 2006 e n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
Si segnala che sia nel 2022 che nel 2021 non si sono verificate significative operazioni non ricorrenti, come definite dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
- B - AREA DI CONSOLIDAMENTO
L’area di consolidamento ha subìto le seguenti modificazioni rispetto al bilancio consolidato al 31 dicembre 2021:
la quota di patrimonio netto consolidata del gruppo Piaggio, che al 31 dicembre 2022 risulta essere pari al 50,57%, ammontava al 50,22% al 31 dicembre 2021. Le variazioni risultano conseguenti all’acquisto da parte della controllata Piaggio & C. S.p.A. di n. 3.521.595 azioni proprie;
in data 14 giugno 2022 la controllata diretta Pietra S.r.l. (partecipata al 77,78% da Immsi S.p.A. ed al 22,22% da Intesa Sanpaolo S.p.A.), ha sottoscritto con Chorus Life Pietra Ligure S.p.A. (controllata interamente da Polifin S.p.A.) il contratto definitivo di cessione dell’intera partecipazione detenuta direttamente in Pietra Ligure S.r.l.;
Per un dettaglio della struttura del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2022 si rinvia al prospetto allegato in calce alle presenti Note esplicative e si intende qui richiamato.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
61
- C - PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO
Le attività e le passività, nonché i proventi e gli oneri, delle società consolidate sono assunti secondo il metodo dell’integrazione globale, eliminando il valore di carico delle partecipazioni consolidate a fronte del relativo patrimonio netto alla data di acquisto o sottoscrizione. È stato eliminato il valore di carico delle partecipazioni contro il patrimonio netto di competenza delle società partecipate, attribuendo ai soci di minoranza in apposite voci la quota del patrimonio netto e del risultato netto di periodo di loro spettanza nel caso delle controllate consolidate con il metodo integrale.
Imprese controllate
Si tratta di imprese in cui il Gruppo esercita il controllo. Tale controllo sussiste quando il Gruppo ha il potere, direttamente od indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di un’impresa al fine di ottenere benefici dalle sue attività. L’acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell’acquisizione. Il costo dell’acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di ottenimento del controllo delle attività date, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell’impresa acquisita.
Nel caso di acquisizione di aziende, le attività, le passività e le passività potenziali acquisite e identificabili sono rilevate al loro valore corrente (fair value) alla data di acquisizione. La differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota di interessenza del Gruppo nel valore corrente di tali attività e passività è classificata come avviamento ed è iscritta in bilancio come attività immateriale. L’eventuale differenza negativa (“avviamento negativo”) è invece rilevata a Conto economico al momento dell’acquisizione.
I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere.
Le quote del patrimonio netto e del risultato attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente rispettivamente nel Prospetto della situazione patrimoniale finanziaria consolidata e nel Conto economico consolidato.
Imprese collegate ed accordi di compartecipazione
Si definiscono collegate le imprese nelle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole, ma non il controllo, sulle politiche finanziarie ed operative.
Il Gruppo applica l'IFRS 11 a tutti gli accordi di compartecipazione. Secondo l’IFRS 11 gli investimenti in accordi di compartecipazione sono classificati come operazioni congiunte o joint venture a seconda dei diritti e obblighi contrattuali di ciascun investitore. Il Gruppo ha valutato ricadere nella tipologia delle joint venture l’unico accordo di compartecipazione attualmente in essere.
In applicazione del metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata ovvero in una joint venture è inizialmente rilevata al costo e il valore contabile è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza del Gruppo negli utili o nelle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. La quota dell’utile (perdita) d’esercizio della partecipata di pertinenza del Gruppo è rilevata nel conto economico consolidato. I dividendi ricevuti da una partecipata riducono il valore contabile della partecipazione. Le rettifiche al valore contabile della partecipazione sono dovute anche a variazioni nelle voci del prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo della partecipata (ad es. le variazioni derivanti dalle differenze di conversione di partite in valuta estera). La quota di tali variazioni, di pertinenza del Gruppo, è rilevata tra le altre componenti di conto economico complessivo. Se la quota parte delle perdite del Gruppo in una società collegata o in una joint venture è uguale o superiore alla propria interessenza nella società collegata o nella joint venture, il Gruppo interrompe la rilevazione della propria quota delle ulteriori perdite. Dopo aver azzerato la partecipazione, le ulteriori perdite sono accantonate e rilevate come passività, soltanto
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
62
nella misura in cui il Gruppo abbia contratto obbligazioni legali o implicite oppure abbia effettuato dei pagamenti per conto della società collegata o della joint venture. Se la collegata o la joint venture in seguito realizza utili, il Gruppo riprende a rilevare la quota di utili di sua pertinenza solo dopo che la stessa ha eguagliato la sua quota di perdite non rilevate. Gli utili e le perdite derivanti da operazioni “verso l’alto” e “verso il basso” tra il Gruppo e un’impresa collegata o joint venture sono rilevati nel bilancio consolidato soltanto limitatamente alla quota d’interessenza di terzi nella collegata o nella joint venture. La quota di pertinenza del Gruppo degli utili e delle perdite della collegata o della joint venture risultante da tali operazioni è eliminata alla linea di conto economico consolidato “risultato da partecipazioni” con contropartita il valore dell’attività, nelle operazioni “verso l’alto”, e il valore della partecipazione, nelle operazioni “verso il basso”.
Transazioni eliminate nel processo di consolidamento
Nella preparazione della situazione contabile consolidata sono eliminati tutti i saldi e le operazioni significative tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzate su operazioni infragruppo. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni con imprese collegate o a controllo congiunto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in quelle imprese.
Operazioni in valuta estera
Le operazioni in valuta estera sono registrate al cambio corrente alla data dell’operazione. Le attività e passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio.
Consolidamento di imprese estere
I bilanci separati di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell’ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna entità estera è espresso in euro, che è la valuta funzionale del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato.
Tutte le attività e le passività di imprese estere in moneta diversa dall’euro che rientrano nell’area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio (metodo dei cambi correnti). Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell’esercizio. Le differenze cambio di conversione risultanti dall’applicazione di questo metodo, nonché le differenze cambio di conversione risultanti dal raffronto tra il patrimonio netto iniziale convertito ai cambi correnti e il medesimo convertito ai cambi storici, transitano dal Conto economico complessivo e vengono accumulate in un’apposita riserva di patrimonio netto fino alla cessione della partecipazione: nella preparazione del Prospetto dei flussi di cassa consolidato sono stati utilizzati i tassi medi di cambio per convertire i flussi di cassa delle imprese controllate estere.
I tassi di cambio utilizzati per la conversione in euro dei bilanci delle società incluse nell’area di consolidamento sono riportati nella seguente tabella:
Cambio puntale
31 dicembre 2022
Cambio medio
2022
Cambio puntale
31 dicembre 2021
Cambio medio
2021
Dollari USA
1,0666
1,05305
1,1326
1,18274
Sterline Gran Bretagna
0,88693
0,852761
0,84028
0,859604
Real Brasile
5,6386
5,4399
6,3101
6,37789
Rupie Indiane
88,1710
82,68639
84,2292
87,43916
Dollari Singapore
1,43
1,45116
1,5279
1,58910
Renminbi Cina
7,3582
7,07880
7,1947
7,62823
Kune Croazia
7,5345
7,53487
7,5156
7,52841
Yen Giappone
140,66
138,02739
130,38
129,87671
Dong Vietnam
25.183,00
24.630,01167
25.137,39
26.372,96376
Rupie Indonesiane
16.519,82
15.625,25113
16.166,73
16.914,56136
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
63
- D - PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE
I principi contabili adottati nella redazione del presente bilancio consolidato del Gruppo Immsi sono gli stessi seguiti nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 ad esclusione di quanto di riportato nel paragrafo dedicato ai nuovi principi contabili.
I più significativi criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 sono di seguito illustrati:
ATTIVITA’
IMMATERIALI
Un’attività immateriale acquistata e prodotta internamente viene iscritta all’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38, solo se è identificabile, controllabile ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.
Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. Gli oneri finanziari correlabili all’acquisizione, costruzione o produzione di determinate attività che richiedono un significativo periodo di tempo per essere pronte per l’uso o per la vendita (qualifying assets) sono capitalizzati unitamente all’attività stessa.
L’ammortamento è parametrato al periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l’attività è disponibile all’uso.
Si riassumono di seguito i periodi di ammortamento delle diverse voci delle Attività immateriali:
Costi di sviluppo
da 3 a 5 anni
Brevetti industriali e diritti di utilizzazione delle opere d’ingegno
da 3 a 5 anni
Licenze
10 anni
Marchi
Non ammortizzati/20 anni
Certificati ambientali
Non ammortizzati
Altre
5 anni
Avviamento
Nel caso di acquisizione di aziende, le attività, le passività e le passività potenziali acquisite e identificabili sono rilevate al loro valore corrente (“fair value”) alla data di acquisizione. La differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota di interessenza del Gruppo nel valore corrente di tali attività e passività è classificata come avviamento ed è iscritta in bilancio come attività immateriale. L’eventuale differenza negativa (“avviamento negativo”) è invece rilevata a Conto economico al momento dell’acquisizione.
L’avviamento non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subìto una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione di valore delle attività. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.
Al momento della cessione di una parte o dell’intera azienda precedentemente acquisita e dalla cui acquisizione era emerso un avviamento, nella determinazione della plusvalenza o della minusvalenza da cessione si tiene conto del corrispondente valore residuo dell’avviamento.
In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto di non applicare l’IFRS 3 Aggregazioni di imprese in modo retroattivo alle acquisizioni di aziende avvenute antecedentemente il gennaio 2004: di conseguenza, l’avviamento generato su acquisizioni antecedenti la data di transizione agli IFRS è stato mantenuto al precedente valore determinato secondo i principi contabili italiani, previa
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verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore. Successivamente al gennaio 2004, a seguito delle acquisizioni avvenute nel corso del 2004, si è generato ulteriore avviamento il cui importo è stato rideterminato alla luce dei diversi valori assunti dal patrimonio netto delle società acquisite, in funzione di quanto previsto dall’IFRS 3.
Costi
di
sviluppo
I costi di sviluppo sono iscritti all’attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate: i costi possono essere determinati in modo attendibile e la fattibilità tecnica del prodotto, i volumi e i prezzi attesi indicano che i costi sostenuti nella fase di sviluppo genereranno benefici economici futuri. I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo. I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati in base ad un criterio sistematico, a partire dall’inizio della produzione lungo la vita stimata del prodotto.
Tutti gli altri costi di sviluppo sono rilevati a Conto economico quando sostenuti.
Certificati
ambientali
Lo stabilimento Piaggio di Pontedera in Italia rientra nel campo di applicazione della Direttiva “Emission Trading” (Direttiva 2003/87/CE) che prevede l’assegnazione di un quantitativo di permessi di emissione generalmente inferiore rispetto alle emissioni registrate nell’anno di riferimento, con la necessità per Piaggio di acquistare le quote necessarie ai fini della compliance sul mercato delle emissioni.
Ai fini della rilevazione contabile degli oneri derivanti dagli obblighi normativi relativi ai certificati ETS il Gruppo applica il cosiddetto “net liability approach”.
Tale trattamento contabile prevede che i certificati ottenuti gratuitamente dall’Authority siano contabilizzati a valore nominale tra le attività immateriali (nullo).
Inoltre, gli oneri per l’acquisizione a titolo oneroso dei certificati mancanti per adempiere all’obbligo del periodo di riferimento, ovvero quelli acquisiti in eccesso rispetto alla quantità necessaria a soddisfare gli obblighi normativi, sono capitalizzati e rilevati tra le immobilizzazioni immateriali.
Tali attività immateriali:
-sono classificate come attività a vita utile indefinita e non sono soggette ad ammortamento;
-dopo l’iscrizione iniziale sono mantenute al costo;
-vengono riversate a Conto Economico nel periodo di competenza nell’ambito degli oneri diversi di gestione, a fronte della quantificazione necessaria per adempire all’obbligo normativo del periodo di riferimento.
L’eventuale stanziamento per la stima degli oneri che si dovranno sostenere per l’acquisizione a titolo oneroso dei certificati mancanti per adempiere all’obbligo maturato nel periodo di riferimento genera un costo da iscrivere nel periodo di competenza nell’ambito degli oneri diversi di gestione con contropartita fondo rischi.
Nel caso in cui il costo dei certificati da riconsegnare all’Authority risulti diverso da quanto ipotizzato in sede di chiusura di bilancio l’eventuale differenza se negativa (maggior costo) viene iscritta a conto economico tra gli oneri diversi di gestione, come sopravvenienza passiva nell’esercizio in cui tale rilevazione è stata fatta. Nel caso di differenza positiva (minor costo) il differenziale genera una sopravvenienza attiva.
Altre
attività
immateriali
Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte all’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 Attività immateriali, quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell’attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita.
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del
Gruppo
Immsi
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Note
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Le altre attività immateriali rilevate a seguito dell’acquisizione di un’azienda sono iscritte separatamente dall’avviamento, se il loro valore corrente può essere determinato in modo attendibile. Il periodo di ammortamento per un’attività immateriale con una vita utile definita viene rivisto almeno ad ogni chiusura di esercizio: se la vita utile attesa dell’attività si rivela differente rispetto alle stime precedentemente effettuate, il periodo di ammortamento è conseguentemente modificato.
ATTIVITA’
MATERIALI
Il Gruppo Immsi ha optato per il metodo del costo in sede di prima predisposizione del bilancio IAS/IFRS, così come consentito dall’IFRS 1. Per la valutazione degli immobili, impianti e macchinari si è quindi preferito non ricorrere alla contabilizzazione con il metodo del valore equo (“fair value”). Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono pertanto iscritti al costo di acquisto o di produzione e non sono rivalutati. Gli oneri finanziari correlabili all’acquisizione, costruzione o produzione di determinate attività che richiedono un significativo periodo di tempo per essere pronte per l’uso o per la vendita (qualifying assets) sono capitalizzati unitamente all’attività stessa.
I costi sostenuti successivamente all’acquisto sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono rilevati a Conto economico quando sostenuti. Le immobilizzazioni materiali in corso di esecuzione sono valutate al costo e sono ammortizzate a partire dall’esercizio nel quale entrano in funzione.
L’ammortamento viene determinato, a quote costanti, sul costo dei beni al netto dei relativi valori residui, in funzione della loro vita utile stimata mentre i terreni non vengono ammortizzati.
I beni sono ammortizzati applicando le aliquote sotto indicate:
Fabbricati
da 1,67% a 3%
Impianti e macchinari
da 6,67% a 25%
Attrezzatura varia ed altri beni
da 5% a 40%
Terreni
non ammortizzati
Beni gratuitamente devolvibili
in base alla durata della concessione
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività e sono imputati al Conto economico dell’esercizio.
I beni gratuitamente devolvibili sono beni detenuti da Intermarine S.p.A. per effetto di una convenzione di concessione e, allo scadere della stessa, devono essere ceduti gratuitamente, ed in perfetto stato di funzionamento, all’ente concedente. Tali beni sono ammortizzati in funzione della durata della concessione.
Contratti di locazione in qualità di locatario
I contratti di locazione di immobili, impianti e macchinari e altri beni stipulati in qualità di locatario comportano l’iscrizione di un'attività rappresentativa del diritto d’uso del bene in leasing e della passività finanziaria per l’obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti dal contratto. In particolare la passività per leasing è rilevata inizialmente pari al valore attuale dei pagamenti futuri da effettuare adottando un tasso di sconto pari al tasso d’interesse implicito del leasing ovvero, qualora questo non fosse facilmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento incrementale del locatario. Dopo la rilevazione iniziale la passività per leasing è valutata al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo ed è rideterminata a seguito di rinegoziazioni contrattuali, variazione dei tassi, modifiche nella valutazione di eventuali opzioni contrattualmente previste.
Il Diritto d’uso è inizialmente rilevato al costo e successivamente è rettificato per tener conto delle quote d’ammortamento rilevate, delle eventuali perdite di valore e degli effetti legati ad eventuali 
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Gruppo
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rideterminazioni delle passività per leasing.
Il Gruppo ha deciso di adottare alcune semplificazioni, previste dal Principio, escludendo dal trattamento i contratti con una durata inferiore o pari a 12 mesi (c.d. short-term”, calcolata sulla durata residua in sede di prima adozione) e quelli con valore inferiore a 5 mila euro (cd. low-value”).
Il Gruppo per il tramite del gruppo Piaggio ha dei propri impianti produttivi anche in nazioni in cui non è ammesso il diritto alla proprietà. I canoni d’affitto anticipati, pagati per ottenere la disponibilità dei terreni ove sono situati i propri stabilimenti di produzione, sono iscritti tra i diritti d’uso.
Perdita di valore delle attività (Impairment)
Ad ogni data di bilancio, il Gruppo rivede il valore contabile delle proprie attività materiali ed immateriali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subìto riduzioni di valore (“test di impairment”). Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l’ammontare recuperabile di tali attività per determinare l’importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, il Gruppo effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l’attività appartiene.
L’ammontare recuperabile è il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita (se disponibile) ed il valore d’uso. Nella valutazione del valore d’uso, i flussi di cassa futuri stimati sono scontati al loro valore attuale, utilizzando un tasso al netto delle imposte, che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell’attività.
Se l’ammontare recuperabile di una attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell’attività è ridotto al minor valore recuperabile. Una perdita di valore è rilevata nel Conto economico immediatamente, a meno che l’attività sia rappresentata da terreni o fabbricati diversi dagli investimenti immobiliari rilevati a valori rivalutati, nel qual caso la perdita è imputata alla rispettiva riserva di rivalutazione.
Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta il valore contabile dell’attività (o dell’unità generatrice di flussi finanziari), ad eccezione dell’avviamento, è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato immediatamente al Conto economico.
Un’attività immateriale a vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia una indicazione che l’attività possa aver subìto una perdita di valore.
ATTIVITÀ
NON
CORRENTI
DETENUTE
PER
LA
VENDITA
Le attività non correnti (ed i gruppi di attività in dismissione) classificate come detenute per la vendita sono valutate al minore tra il loro precedente valore di carico e il valore di mercato al netto dei costi di vendita. Le attività non correnti (ed i gruppi di attività in dismissione) sono classificate come detenute per la vendita quando si prevede che il loro valore di carico sarà recuperato mediante un’operazione di cessione anziché il loro utilizzo nell’attività operativa dell’impresa. Questa condizione è rispettata solamente quando la vendita è altamente probabile, l’attività (o il gruppo di attività) è disponibile per un’immediata vendita nelle sue condizioni attuali e la Direzione ha preso un impegno per la vendita, che dovrebbe avvenire entro dodici mesi dalla data di classificazione in questa voce.
ATTIVITA’
FINANZIARIE
Le attività finanziarie sono rilevate e cancellate dal bilancio sulla base della data di negoziazione.
Le disposizioni dell’IFRS 9 prevedono un unico approccio per l’analisi e la classificazione di tutte le attività finanziarie, incluse quelle contenenti derivati incorporati. La classificazione e la relativa valutazione è effettuata considerando sia il modello di gestione dell’attività finanziaria, sia le
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del
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Note
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caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa ottenibili dall’attività. In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, si distinguono le seguenti tre categorie:
(i)attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
(ii)(ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti dell’utile complessivo (di seguito anche FVTOCI);
(iii)attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito anche FVTPL).
L’attività finanziaria è valutata con il metodo del costo ammortizzato qualora entrambe le seguenti condizioni siano soddisfatte:
- il modello di gestione dell’attività finanziaria consiste nella detenzione della stessa con la sola finalità di incassare i relativi flussi finanziari; e
- l’attività finanziaria genera, a date predeterminate contrattualmente, flussi finanziari rappresentativi esclusivamente del rendimento dell’attività finanziaria stessa.
Secondo il metodo del costo ammortizzato il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell’ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale.
L’ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo che rappresenta il tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale.
I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione.
Le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione (cosiddetto business model hold to collect and sell), sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI.
In tal caso sono rilevati a patrimonio netto, tra le altre componenti dell’utile complessivo, le variazioni di fair value dello strumento. L’ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell’utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all’atto dell’eliminazione contabile dello strumento. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni.
Un’attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCI è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.
Con riferimento alla classificazione e valutazione delle attività finanziarie, si evidenzia che il Gruppo adotta i seguenti modelli di business:
- un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie business model “hold to collect and sell”;
- un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali business model “hold to collect”.
Per entrambe le fattispecie i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.
Le attività finanziarie detenute dal gruppo sono valutate:
- al costo ammortizzato nel caso di attività finanziarie relative al business model “hold to collect”;
- al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo nel caso di attività finanziarie relative al business model “hold to collect and sell”.
RIMANENZE
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato attribuendo ai prodotti i costi direttamente sostenuti oltre alla quota dei costi indiretti ragionevolmente
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riconducibili allo svolgimento di attività produttive in condizioni di utilizzo normale della capacità produttiva ed il valore di mercato alla data della chiusura di bilancio. Il costo di acquisto o di produzione viene determinato secondo il metodo del costo medio ponderato. Il valore di mercato è rappresentato, quanto alle materie prime ed ai prodotti in corso di lavorazione, dal presunto valore netto di realizzo dei corrispondenti prodotti finiti dedotti i costi di ultimazione; quanto ai prodotti finiti, dal presunto valore netto di realizzo (listini di vendita dedotti i costi di vendita e distribuzione). La minore valutazione eventualmente determinata sulla base degli andamenti dei mercati viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa. Le rimanenze obsolete, di lento rigiro e/o in eccesso ai normali fabbisogni sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo futuro mediante appostazione di un fondo svalutazione magazzino.
CREDITI
I crediti commerciali e gli altri crediti sono riconosciuti inizialmente al fair value e successivamente valutati in base al metodo del costo ammortizzato, al netto del fondo svalutazione.
L’IFRS 9 ha introdotto una logica di “perdita attesa” che consente di iscrivere le rettifiche su crediti in modo proporzionale all’aumentare dei rischi. Il modello prevede la classificazione delle attività finanziarie in tre classi a ciascuna delle quali corrispondono una differente rischiosità e specifiche modalità di calcolo delle rettifiche di valore. In particolare: i) esposizioni con buona qualità del credito o con basso rischio. Le rettifiche di valore corrispondono alle perdite attese legate al verificarsi del default nei 12 mesi successivi alla data di bilancio; ii) esposizioni il cui merito creditizio è interessato da un significativo deterioramento, ma per cui le perdite non sono ancora osservabili. Le rettifiche sono calcolate considerando la perdita attesa lungo l’intera vita dell’esposizione ovvero la stima del valore attuale delle perdite che si verificheranno nel periodo tra la data di valutazione e quella di scadenza dello strumento; iii) comprende tutti i crediti deteriorati, ovvero le esposizioni che presentano un’oggettiva evidenza di deterioramento e che devono essere rettificate utilizzando il concetto di perdita attesa.
Per i crediti commerciali il Gruppo adotta un approccio alla valutazione di tipo semplificato (cd. simplified approach) che non richiede la rilevazione delle modifiche periodiche del rischio di credito, quanto piuttosto la contabilizzazione di una Expected Credit Loss (“ECL”) calcolata sull’intera vita del credito (cd. lifetime ECL). In particolare il Gruppo prevede la stratificazione dei crediti commerciali in categorie sulla base dei giorni di scaduto, definendo lo stanziamento basandosi sull’esperienza storica delle perdite su crediti, rettificata per tener conto di fattori previsionali specifici riferiti ai creditori ed all’ambiente economico. Il Gruppo valuta il fondo a copertura perdite per un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito, con una metodologia che tiene in considerazione se alla data di riferimento del bilancio, il rischio di credito relativo a uno strumento finanziario è aumentato significativamente dopo la rilevazione iniziale o meno.
I crediti commerciali vengono interamente svalutati in assenza di una ragionevole aspettativa di recupero, ovvero in presenza di controparti commerciali inattive.
Il valore contabile dell’attività viene ridotto mediante l’utilizzo di un fondo svalutazione e l’importo della perdita viene rilevato a conto economico.
Quando la riscossione del corrispettivo è differita oltre i normali termini commerciali praticati ai clienti, si procede all’attualizzazione del credito.
All’interno della voce altri crediti sono stati classificati anche i Lavori in corso su ordinazione, interamente riferibili al settore navale (Intermarine S.p.A.) e principalmente costituiti da:
lavori in corso per costruzioni in proprio e riparazioni, valutati al minor valore tra costo sostenuto e ricavo realizzabile: a tal fine sono iscritti nell’attivo del Prospetto della situazione patrimoniale finanziaria al netto del fondo svalutazione per imbarcazioni o semilavorati divenuti di problematica commercializzazione;
lavori in corso per costruzioni coperte da regolare contratto, valutati al ricavo sulla base dello stato di avanzamento alla chiusura dell’esercizio, determinato, per quanto riguarda i materiali e gli appalti, in funzione dei costi effettivamente sostenuti in rapporto ai costi previsti in base
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Gruppo
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Note
esplicative
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a preventivi aggiornati, per la manodopera in funzione delle ore dirette effettivamente lavorate in rapporto alle ore dirette previste. La revisione prezzi viene riconosciuta sulla base di criteri prudenziali tenendo conto di quanto riconoscibile dai committenti, proporzionalmente al valore di avanzamento. Date le caratteristiche dei lavori in corso prodotti dalla società questi comprendono anche parti di beni su cui è avvenuto il passaggio di proprietà a garanzia dei pagamenti ricevuti dai clienti. La rilevazione del ricavo, infatti, avviene al momento dell’accettazione da parte del committente dell’opera, in quanto la commessa rappresenta un oggetto unitario e indivisibile.
OPERAZIONI
DI
FACTORING
Il Gruppo prevalentemente tramite le società del gruppo Piaggio ed Intermarine cede una parte significativa dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di factoring ed in particolare fa ricorso a cessioni pro soluto di crediti commerciali. A seguito di tali cessioni, che prevedono il trasferimento pressoché totale e incondizionato al cessionario dei rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, i crediti stessi vengono rimossi dal bilancio.
Nel caso di cessioni in cui non risultano trasferiti rischi e benefici, i relativi crediti vengono mantenuti nello stato patrimoniale fino al momento del pagamento del debitore ceduto. In tale caso gli anticipi eventualmente incassati dal factor sono iscritti nei debiti verso altri finanziatori.
DISPONIBILITÀ
LIQUIDE
E
MEZZI
EQUIVALENTI
La voce relativa a cassa e mezzi equivalenti include cassa, conti correnti bancari, depositi rimborsabili a domanda ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore. Non comprende gli scoperti bancari rimborsabili a vista.
AZIONI
PROPRIE
Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.  
PASSIVITÀ
FINANZIARIE
Le passività finanziarie includono i debiti finanziari, comprensivi dei debiti per anticipazioni su cessione di crediti, nonché altre passività finanziarie, ivi inclusi gli strumenti finanziari derivati e le passività a fronte delle attività iscritte nell’ambito dei contratti di locazione finanziaria. Ai sensi del IFRS 9, esse comprendono anche i debiti commerciali e quelli di natura varia. Le passività finanziarie sono rilevate al fair value al netto degli oneri accessori all’operazione. Dopo tale rilevazione iniziale i finanziamenti vengono rilevati con il criterio del costo ammortizzato, calcolato tramite l’applicazione del tasso di interesse effettivo.
Con l’introduzione dell’IFRS 9, in caso di rinegoziazione di una passività finanziaria che non qualifica come “estinzione del debito originario”, la differenza tra i) il valore contabile della passività ante modifica e ii) il valore attuale dei flussi di cassa del debito modificato, attualizzati al tasso (IRR) originario, è contabilizzata a conto economico.
Le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate al valore corrente, secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting: gli utili e le perdite derivanti dalle successive valutazioni al valore corrente sono rilevate a Conto economico e sono compensate dalla porzione efficace della perdita e dell’utile derivante dalle successive valutazioni al valore corrente dello strumento di copertura. Al momento della rilevazione iniziale una passività può essere designata al valore equo rilevato a Conto economico quando tale designazione elimina o riduce significativamente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella rilevazione (talvolta definita come “asimmetria contabile”) che altrimenti risulterebbe dalla valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei
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Gruppo
Immsi
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Note
esplicative
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relativi utili e perdite su basi diverse. Tale scelta di designazione al valore equo è esclusivamente applicata ad alcune passività finanziarie in valuta oggetto di copertura del rischio cambio.
STRUMENTI
FINANZIARI
DERIVATI
E
CONTABILIZZAZIONE
DELLE
OPERAZIONI
DI
COPERTURA
Le attività del Gruppo sono esposte primariamente a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio e nei tassi di interesse. Il Gruppo utilizza strumenti derivati per coprire rischi derivanti da variazioni delle valute estere e dei tassi di interesse in certi impegni irrevocabili ed in operazioni future previste. Con particolare riferimento al gruppo Piaggio, l’utilizzo di tali strumenti è regolato da procedure scritte sull’utilizzo dei derivati coerentemente con le politiche di risk management del gruppo.
Così come stabilito dall’IFRS 9, gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al fair value, rappresentato dal corrispettivo iniziale e adeguati al fair value alle successive date di chiusura. Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati solamente con l’intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di cambio, di tasso e di variazioni nel prezzo di mercato.
Gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l’efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata. Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:
Fair value hedge (coperture del valore di mercato): se uno strumento finanziario derivato è
designato come copertura dell’esposizione alle variazioni del valore corrente di un’attività o di una passività di bilancio, attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul Conto economico, l’utile o la perdita derivanti dalle successive valutazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a Conto economico. L’utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibili al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a Conto economico;
Cash flow hedge (copertura dei flussi finanziari): se uno strumento è designato come
copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di un’attività o di una passività iscritta in bilancio o di una operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul Conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata nel Conto economico complessivo. L’utile o la perdita cumulati
sono 
stornati dal Conto economico complessivo e contabilizzati a Conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura o a quella parte di copertura diventata inefficace, sono iscritti a Conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino a quel momento iscritti nel Patrimonio netto, sono rilevati a Conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi nel Conto economico complessivo sono rilevati immediatamente a Conto economico.
Se l’hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al valore corrente dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a Conto economico.
FONDI
A
LUNGO
TERMINE
Il Gruppo rileva fondi rischi e oneri quando ha un’obbligazione, legale o implicita, nei confronti di terzi ed è probabile che si renderà necessario l’impiego di risorse del Gruppo per adempiere l’obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione
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Note
esplicative
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stessa. Le variazioni di stima sono riflesse nel Conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Nel caso in cui l’effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.
FONDI
PENSIONE
E
BENEFICI
AI
DIPENDENTI
La passività relativa ai benefici riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro per piani a benefici definiti è determinata, separatamente per ciascun piano, sulla base di ipotesi attuariali stimando l’ammontare dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato alla data di riferimento (c.d. ”metodo di proiezione unitaria del credito”). La passività, iscritta in bilancio al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è rilevata per competenza lungo il periodo di maturazione del diritto. La valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti.
Le componenti del costo dei benefici definiti sono rilevate come segue:
i costi relativi alle prestazioni di servizio sono rilevati a Conto economico nell’ambito dei costi del personale;
gli oneri finanziari netti sulla passività o attività a benefici definiti sono rilevati a Conto economico come Proventi/(oneri) finanziari, e sono determinati moltiplicando il valore della passività/(attività) netta per il tasso utilizzato per attualizzare le obbligazioni, tenendo conto dei pagamenti dei contributi e dei benefici avvenuti durante il periodo;
le componenti di rimisurazione della passività netta, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, il rendimento delle attività (esclusi gli interessi attivi rilevati a Conto economico) e qualsiasi variazione nel limite dell’attività, sono rilevati immediatamente negli Altri utili (perdite) complessivi. Tali componenti non devono essere riclassificati a Conto economico in un periodo successivo.
TERMINATION
BENEFIT
I benefici per la cessazione del rapporto di lavoro (“Termination benefit”) sono rilevati alla data più immediata tra le seguenti: i) quando il Gruppo non può più ritirare l’offerta di tali benefici e ii) quando il Gruppo rileva i costi di una ristrutturazione.
ATTIVITA’
FISCALI
E
PASSIVITÀ
FISCALI
Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili esistenti tra il valore di attività e passività ed il loro valore fiscale. Le imposte differite attive sono contabilizzate solo nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati imponibili fiscali futuri a fronte dei quali utilizzare tale saldo attivo. Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l’esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività.
Le imposte differite sono determinate in base alle aliquote fiscali che ci si attende vengano applicate nel periodo in cui tali differimenti si realizzeranno, considerando le aliquote in vigore o quelle di nota successiva emanazione. Le imposte differite sono imputate direttamente al Conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente al Conto economico complessivo, nel qual caso anche le relative imposte differite sono anch’esse imputate al Conto economico complessivo. Per le riserve di utili non distribuiti delle controllate, poiché il Gruppo è in grado di controllare le tempistiche di distribuzione, sono state stanziate imposte differite per le riserve per le quali è prevista la distribuzione nel prevedibile futuro.
Le attività e passività fiscali differite sono esposte al netto quando compensabili nell’ambito di una stessa giurisdizione fiscale.
DEBITI
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Note
esplicative
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I debiti sono iscritti al fair value e successivamente valutati in base al metodo del costo ammortizzato, il quale coincide con il valore nominale per i debiti commerciali le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali.
OPERAZIONI
DI
REVERSE
FACTORING
Al fine di garantire l’accesso facilitato al credito per i propri fornitori, il Gruppo prevalentemente tramite le società del gruppo Piaggio - ha posto in essere accordi di factoring, tipicamente nelle forme tecniche di supply chain financing o reverse factoring. Sulla base delle strutture contrattuali in essere il fornitore ha la possibilità di cedere a propria discrezione i crediti vantati verso il Gruppo ad un istituto finanziatore ed incassarne l’ammontare prima della scadenza.
In taluni casi, i tempi di pagamento previsti in fattura sono oggetto di ulteriori dilazioni concordate tra il fornitore ed il Gruppo; tali dilazioni possono essere sia di natura onerosa che non onerosa.
Il Gruppo, al fine di valutare la natura di tali operazioni di reverse factoring, si è dotato di una specifica policy. In relazione alle caratteristiche contrattuali, peraltro differenziate sulla base del territorio di origine, viene eseguita centralmente dalla funzione Finance un’analisi qualitativa delle clausole contrattuali, nonchè un’analisi legale finalizzata alla valutazione dei riferimenti normativi ed alla natura di “assignment” della transazione (secondo quanto previsto dallo IFRS 9 B3.3.1). Inoltre in taluni casi essendo presenti delle dilazioni, viene eseguita un’analisi quantitativa finalizzata alla verifica della sostanzialità o meno della modifica dei termini contrattuali, tramite predisposizione del test quantitativo in accordo con quanto previsto dallo IFRS 9 B3.3.6.
In tale contesto i rapporti, per i quali viene mantenuta la primaria obbligazione con il fornitore e l’eventuale dilazione, ove concessa, non comporti una sostanziale modifica nei termini di pagamento, mantengono la loro natura e pertanto rimangono classificati tra le passività commerciali.
RICONOSCIMENTO
DEI
RICAVI
Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall’IFRS 15, il gruppo procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni e/o servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento versus adempimento nel corso del tempo).
In particolare, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi solo qualora risultino soddisfatti i seguenti requisiti (cd. requisiti di identificazione del “contratto” con il cliente):
a) le parti del contratto hanno approvato il contratto (per iscritto, oralmente o nel rispetto di altre pratiche commerciali abituali) e si sono impegnate a adempiere le rispettive obbligazioni; esiste quindi un accordo tra le parti che crea diritti ed obbligazioni esigibili a prescindere dalla forma con la quale tale accordo viene manifestato;
b) il Gruppo può individuare i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o servizi da trasferire;
c) il Gruppo può individuare le condizioni di pagamento dei beni o servizi da trasferire;
d) il contratto ha sostanza commerciale; ed
e) è probabile che il Gruppo riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni o servizi che saranno trasferiti al cliente.
Qualora i requisiti sopra esposti non risultino soddisfatti, i relativi ricavi vengono riconosciuti quando: (i) il Gruppo ha già trasferito il controllo dei beni e/o erogato servizi al cliente e la totalità, o la quasi totalità, del corrispettivo promesso dal cliente è stata ricevuta e non è rimborsabile; o (ii) il contratto è stato sciolto e il corrispettivo che il Gruppo ha ricevuto dal cliente non è rimborsabile.
Qualora i requisiti sopra esposti risultino invece soddisfatti, il Gruppo applica le regole di riconoscimento di seguito descritte.
I ricavi per la vendita di veicoli e ricambi sono rilevati quando il controllo del bene oggetto della transazione è trasferito all’acquirente, ovvero quando il cliente acquisisce la piena capacità di decidere dell'uso del bene nonché di trarne sostanzialmente tutti i benefici.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
73
I ricavi sono rappresentati al netto di sconti, ivi inclusi, ma non solo, programmi di incentivazione delle vendite e bonus ai clienti, nonchè delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci.
I ricavi da prestazioni di servizi sono rilevati quando questi sono resi con riferimento allo stato di avanzamento.
I ricavi includono anche i canoni di locazione rilevati a quote costanti lungo la durata del contratto.
CONTRIBUTI
I contributi in “conto impianti” sono iscritti in bilancio allorché è certo il titolo al loro incasso e vengono imputati a Conto economico in funzione della vita utile del bene a fronte del quale sono erogati. I contributi in “conto esercizio” sono iscritti in bilancio allorché è certo il titolo all’incasso e sono accreditati a Conto economico in relazione ai costi a fronte dei quali sono erogati.
Con particolare riferimento alla controllata Intermarine S.p.A. operante nel settore navale, si segnala che la società beneficia di diverse tipologie di contributi Ministeriali. Principalmente Intermarine beneficia di contributi Ministeriali sulla ricerca, riferiti a fondi nazionali e comunitari maturati sui costi di ricerca e sviluppo sostenuti e capitalizzati, che vengono registrati negli Altri debiti e verranno contrapposti nel Conto economico alla contabilizzazione degli ammortamenti dei costi capitalizzati cui i medesimi si riferiscono. Per i progetti che prevedono la realizzazione di un prototipo, il contributo riconosciuto sui costi realizzati viene contabilizzato a Conto economico in proporzione allo stato d’avanzamento della costruzione.
PROVENTI
FINANZIARI
I proventi finanziari sono rilevati per competenza: includono gli interessi attivi sui fondi investiti, le differenze di cambio attive e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell’ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a Conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.
ONERI
FINANZIARI
Gli oneri finanziari sono rilevati per competenza: includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell’interesse effettivo, le differenze di cambio passive e le perdite sugli strumenti finanziari derivati. La quota di interessi passivi dei canoni dei diritti d’uso leasing - è imputata a Conto economico usando il metodo dell’interesse effettivo.
DIVIDENDI
I dividendi iscritti al Conto economico sono rilevati in base al principio della competenza, vale a dire nel momento in cui, a seguito della delibera di distribuzione da parte della partecipata, è sorto il relativo diritto di credito.
IMPOSTE
SUL
REDDITO
Le imposte rappresentano la somma delle imposte correnti e differite. Sono iscritte nella situazione contabile consolidata le imposte stanziate nelle situazioni contabili civilistiche delle singole società facenti parte dell’area di consolidamento, sulla base della stima del reddito imponibile determinato in conformità alle legislazioni nazionali vigenti alla data di chiusura della situazione contabile, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d’imposta spettanti. Le imposte sul reddito sono rilevate nel Conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Conto economico complessivo. Sono esposte nella voce debiti tributari al netto degli acconti e delle ritenute subite. Le imposte dovute in caso di distribuzione delle riserve in sospensione d’imposta evidenziate nei bilanci delle singole società del Gruppo non sono accantonate in quanto
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
74
non se ne prevede la distribuzione.
Immsi S.p.A. ha esercitato, congiuntamente alle società controllate Piaggio & C. S.p.A., Piaggio Concept Store Mantova S.r.l., Aprilia Racing S.r.l., Apuliae S.r.l., Intermarine S.p.A., RCN Finanziaria S.p.A., ISM Investimenti S.p.A., Pietra S.r.l. e Is Molas S.p.A., l’opzione di adesione al regime della tassazione di Gruppo previsto dagli artt. 117 ss. del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Consolidato Fiscale Nazionale). In forza dell’esercizio di tale opzione, ciascuna società aderente al consolidato trasferisce alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale): la consolidante determina quindi un’unica base imponibile per il gruppo di società che aderiscono al Consolidato Fiscale Nazionale, potendo, pertanto, compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un’unica dichiarazione. Quest’ultima rileva un credito nei confronti delle consolidate trasferenti un imponibile fiscale mentre nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, la consolidante iscrive un debito pari all’Ires sulla quota di perdita effettivamente compensata a livello di Gruppo.
RISULTATO
PER
AZIONE
L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio, escludendo le azioni proprie. L’utile diluito per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione rettificato per tener conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo. Come azioni potenzialmente emettibili sono eventualmente considerate quelle legate a piani di stock option. Nel caso, la rettifica da apportare per il calcolo del numero di azioni rettificato è determinata moltiplicando il numero delle stock option per il costo di sottoscrizione e dividendolo per il prezzo di mercato dell’azione.  
USO
DI
STIME
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime.
Le stime sono utilizzate, tra l’altro, per valutare gli avviamenti, le attività immateriali e materiali sottoposte ad impairment test oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte (inclusa la recuperabilità delle imposte anticipate), fondi di ristrutturazione, altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a Conto economico.
Si precisa che nell’attuale situazione di perdurante incertezza dello scenario economico e finanziario globale, con riferimento alla pandemia tutt’ora in corso e alla recente crisi tra Russia ed Ucraina, le assunzioni effettuate circa l’andamento futuro sono caratterizzate da una elevata incertezza. Pertanto non si può escludere il concretizzarsi nel prossimo esercizio di risultati diversi da quanto stimato che quindi potrebbero richiedere rettifiche anche significative ad oggi ovviamente non prevedibili né stimabili.
Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal Gruppo nel processo di applicazione degli IFRS e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere differenze di valore significative rispetto al valore contabile delle attività e passività nel futuro.
Valore recuperabile delle attività non correnti
Le attività non correnti includono gli Immobili, impianti e macchinari, l’avviamento, le altre attività immateriali (a vita utile definita e non), gli investimenti immobiliari, le partecipazioni e le altre attività finanziarie. Il Gruppo rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti
Bilancio
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del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
75
detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Per l’avviamento (e altre attività a vita utile indefinita) tale analisi è svolta almeno una volta l’anno e ogni qualvolta fatti e circostanze lo richiedano. L’analisi della recuperabilità del valore contabile dell’avviamento è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall’utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Per gli investimenti immobiliari, inclusi quelli rientranti nelle disposizioni dello IAS 40, il Gruppo è solito coinvolgere un esperto indipendente al fine di effettuare anche valutazioni Fair value less cost of disposalricorrendo ad un market approach. Quando il valore contabile di un’attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione pari all’eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l’uso o la vendita dello stesso, determinato con riferimento ai flussi di cassa insiti nei più recenti piani aziendali o al suo fair value.
Recuperabilità delle attività fiscali differite
Il Gruppo iscrive attività per imposte anticipate su differenze temporanee deducibili e benefici fiscali teorici per perdite riportabili a nuovo. Nella determinazione della stima del valore recuperabile il Gruppo ha preso in considerazione le risultanze degli imponibili fiscali derivanti dai piani aziendali predisposti ai fini dei test d’impairment ed approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione delle società consolidate, o dalle risultanze di eventuali stime di Valori di Mercato (come nel caso della società del Gruppo, Is Molas S.p.A.). Le imposte anticipate nette stanziate si riferiscono a differenze temporanee e perdite fiscali. E’ doveroso riportare comunque come le imposte anticipate stanziate possano essere recuperate, per loro natura, anche in un arco di tempo non definito, stante la situazione di incertezza del contesto macroeconomico. In relazione a Immsi S.p.A., Piaggio & C. S.p.A., Piaggio Concept Store Mantova S.r.l., Aprilia Racing S.r.l., Apuliae S.r.l., Intermarine S.p.A., RCN Finanziaria S.p.A., ISM Investimenti S.p.A., Pietra S.r.l. in liquidazione ed Is Molas S.p.A. si segnala che, facendo parte del Consolidato Fiscale Nazionale di Gruppo la recuperabilità delle attività fiscali differite è legata, anche alla proiezione degli imponibili fiscali delle società facenti parte del Consolidato Fiscale Nazionale.
Piani pensione e altri benefici successivi al rapporto di lavoro
I fondi per benefici ai dipendenti e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l’uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell’obbligazione. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto ed i tassi di crescita delle retribuzioni e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l’uso di parametri di natura demografica, come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti. Le ipotesi utilizzate per la valutazione sono dettagliate nel paragrafo Fondi per trattamenti di quiescenza ed obblighi simili.
Fondo svalutazione crediti
Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management sulle perdite attese connesse al portafoglio crediti. Il Gruppo applica l’approccio semplificato previsto dall’IFRS 9 e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo lo stanziamento basandosi sull’esperienza storica delle perdite su crediti, rettificata per tener conto di fattori previsionali specifici riferiti ai creditori ed all’ambiente economico (concetto di Expected Credit Loss – ECL).
Fondo obsolescenza magazzino
Il fondo obsolescenza magazzino riflette la stima del management sulle perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate sulla base delle esperienze passate. Andamenti anomali dei prezzi di mercato potrebbero ripercuotersi in future svalutazioni del magazzino.
   
Fondo Garanzia prodotti
Al momento della vendita del prodotto, il Gruppo accantona dei fondi relativi ai costi stimati per garanzia prodotto. La stima di tale fondo è calcolata sulla base delle informazioni storiche circa la natura, frequenza e costo medio degli interventi di garanzia.
Bilancio
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del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
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Passività potenziali
Il Gruppo accerta una passività a fronte di contenziosi e cause legali in corso, quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l’ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l’ammontare, tale fatto è riportato nelle note esplicative al bilancio. Il Gruppo è soggetto a cause legali e fiscali riguardanti problematiche legali complesse e difficili, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascuna causa, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile predire con certezza l’esborso che deriverà da tali controversie ed è quindi possibile che il valore dei fondi per procedimenti legali e contenziosi del Gruppo possa variare a seguito di futuri sviluppi nei procedimenti in corso.
Il Gruppo monitora lo status delle cause in corso e si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale.
Ammortamenti
Il costo delle immobilizzazioni è ammortizzato in quote costanti lungo la loro vita utile stimata, che per i diritti d’uso coincide con la durata ipotizzata del contratto. La vita utile economica delle immobilizzazioni del Gruppo è determinata dagli Amministratori al momento dell’acquisto; essa è basata sull’esperienza storica maturata negli anni di attività e sulle conoscenze circa eventuali innovazioni tecnologiche che possano rendere obsoleta e non più economica l’immobilizzazione.
Il Gruppo valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore per aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.
Imposte sul reddito
Il Gruppo è soggetto a diverse legislazioni fiscali sui redditi in numerose giurisdizioni. La determinazione della passività per imposte del Gruppo richiede l’utilizzo di valutazioni da parte del management con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Il Gruppo riconosce le passività, che potrebbero derivare da future ispezioni dell’autorità fiscale, in base alla stima delle imposte che saranno dovute. Qualora il risultato delle ispezioni sopra indicate fosse diverso da quello stimato dal management, si potrebbero determinare effetti significativi sulle imposte correnti e differite.
RAPPORTI
CON
ENTITA’
CONSOCIATE
E
CORRELATE
I rapporti con entità consociate e correlate sono esposti nella Relazione sulla Gestione e nelle Note esplicative, che si intendono qui richiamate. 
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL GENNAIO 2022
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2022: 
In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
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del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
77
oAmendments to IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell’IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio.
oAmendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: le modifiche hanno lo scopo di non consentire di dedurre dal costo delle attività materiali l’importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell’attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico.
oAmendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: l’emendamento chiarisce che nella stima sull’eventuale onerosità di un contratto si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull’eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali (come ad esempio, il costo del materiale diretto impiegato nella lavorazione), ma anche tutti i costi che l’impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto (come, ad esempio, la quota dell'ammortamento dei macchinari impiegati per l'adempimento del contratto).
Annual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all‘IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all’IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples dell’IFRS 16 Leases.
L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sui valori di bilancio consolidato del Gruppo e la sua informativa.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS OMOLOGATI DALL’UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2022
In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 Insurance Contracts. Il principio si applica a partire dal gennaio 2023 ma è consentita un’applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l’IFRS 9 Financial Instruments e l’IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers.
In data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 Comparative Information”. L'emendamento è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17. L'emendamento è volto ad evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e quindi a migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio. Le modifiche si applicheranno dal gennaio 2023, unitamente all’applicazione del principio IFRS 17. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall’adozione di tale emendamento.
In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2” e “Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8”. Le modifiche sono volte a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, ma è consentita un’applicazione anticipata.
Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall’adozione di tali emendamenti.
In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”. Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il
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del
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leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche si applicheranno dal gennaio 2023, ma è consentita un’applicazione anticipata.
Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall’adozione di tale emendamento.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI NON ANCORA APPLICABILI
Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.
In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-currented in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants”. I documenti hanno l’obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Le modifiche entreranno in vigore dal gennaio 2024; è comunque consentita un’applicazione anticipata.
In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”. Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche si applicheranno dal gennaio 2023, ma è consentita un’applicazione anticipata
In data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 Comparative Information”. L'emendamento è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17. L'emendamento è volto ad evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e quindi a migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio. Le modifiche si applicheranno dal gennaio 2023, unitamente all’applicazione del principio IFRS 17. 
In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback”. Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d’uso trattenuto. Le modifiche si applicheranno dal gennaio 2024, ma è consentita un’applicazione anticipata.
Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall’Unione Europea.
Bilancio
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del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
79
- E - INFORMATIVA SETTORIALE
Il principio IFRS 8 Settori operativi richiede che i settori operativi siano identificati sulla base del sistema di reportistica interno che il vertice aziendale utilizza per allocare le risorse e per valutare le performance.
L’informativa per settori operativi qui di seguito presentata rispecchia sostanzialmente la reportistica interna utilizzata dal management per prendere le decisioni strategiche. A tal riguardo, con riferimento alle singole aree di business, vengono fornite, ove disponibili, informazioni relative ai tre settori identificati: immobiliare e holding, industriale e navale.
Settore
primario:
aree
di
business
Conto
economico
al
31
dicembre
2022
Settore
Settore
Settore
Gruppo
immobiliare
industriale
navale
Immsi
In migliaia di euro
e holding
Ricavi netti verso terzi
4.626
2.087.443
34.058
2.126.127
Ricavi netti intercompany
0
RICAVI NETTI
4.626
2.087.443
34.058
2.126.127
RISULTATO OPERATIVO
-7.298
158.740
-7.763
143.679
Risultato partecipazioni
0
-892
0
-892
Proventi finanziari
121
56.886
164
57.171
Oneri finanziari
12.704
87.515
2.890
103.109
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
-19.881
127.219
-10.489
96.849
Imposte
-6.720
42.330
-2.659
32.951
RISULTATO DOPO LE IMPOSTE DERIVANTE DALLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO
-13.161
84.889
-7.830
63.898
Utile (perdita) derivante da attività destinate alla dismissione o alla cessazione
0
0
0
0
RISULTATO DI PERIODO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI
-13.161
84.889
-7.830
63.898
Risultato di periodo di pertinenza di terzi
-2.999
41.963
-2.153
36.811
RISULTATO DI PERIODO DEL GRUPPO
-10.162
42.926
-5.677
27.087
Situazione
patrimoniale
al
31
dicembre
2022
Settore
Settore
Settore
Gruppo
immobiliare
industriale
navale
Immsi
In migliaia di euro
 
 
e holding
 
 
 
 
 
 
 
Attività del settore
283.701
1.958.641
127.754
2.370.096
Partecipazioni in collegate
0
206
18
224
TOTALE ATTIVITA'
 
 
283.701
1.958.847
127.772
2.370.320
 
 
 
 
TOTALE PASSIVITA'
 
 
302.279
1.541.036
118.149
1.961.464
 
 
 
 
Altre
informazioni
al
31
dicembre
2022
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
80
Settore
Settore
Settore
Gruppo
immobiliare
industriale
navale
Immsi
In migliaia di euro
e holding
Investimenti materiali ed immateriali
1.995
151.675
801
154.471
Ammortamenti e svalutazioni
1.119
141.795
3.145
146.059
Flussi finanziari da attività operative
-18.371
239.495
-1.501
219.623
Flussi finanziari da attività d'investimento
13.577
-154.194
-787
-141.404
Flussi finanziari da attività di finanziamento
-7.124
-102.009
5.662
-103.471
Settore
secondario:
aree
geografiche
La seguente tabella presenta i dati economici e patrimoniali del Gruppo per l’esercizio 2022 in relazione alle aree geografiche “di origine”, ossia prendendo a riferimento il paese della società che ha effettuato i ricavi o che detiene le attività.
La ripartizione dei ricavi per area geografica di “destinazione”, ossia con riferimento alla nazionalità del cliente, viene analizzata nelle Note esplicative sui prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2022, con riferimento alla voce ricavi netti di Conto economico.
Conto
economico
al
31
dicembre
2022
Italia
Resto
India
Stati
Resto del
Gruppo
In migliaia di euro
 
 
d'Europa
 
Uniti
Mondo
Immsi
 
 
 
 
 
 
Ricavi netti verso terzi
1.107.180
47.821
323.559
124.352
523.215
2.126.127
Ricavi netti intercompany
 
 
 
 
 
0
RICAVI NETTI
 
 
1.107.180
47.821
323.559
124.352
523.215
2.126.127
 
 
 
 
 
 
Situazione
patrimoniale
al
31
dicembre
2022
Italia
Resto
India
Stati
Resto del
Gruppo
In migliaia di euro
 
 
d'Europa
 
Uniti
Mondo
Immsi
 
 
 
 
 
 
Attività del settore
1.792.300
21.687
203.925
59.156
293.028
2.370.096
Partecipazioni in collegate
196
28
0
0
0
224
TOTALE ATTIVITA'
 
1.792.496
21.715
203.925
59.156
293.028
2.370.320
 
 
 
 
 
 
Italia
Resto
India
Stati
Resto del
Gruppo
In migliaia di euro
 
 
d'Europa
 
Uniti
Mondo
Immsi
 
 
 
 
 
 
Totale crediti *
 
 
56.663
12.018
44.032
7.187
10.618
130.518
 
 
 
 
 
 
Totale debiti **
 
 
554.926
21.535
139.215
6.171
143.123
864.970
 
 
 
 
 
 
*) Non sono inclusi i Lavori in corso su ordinazione ed i Crediti verso l’Erario.
**) Non sono inclusi i Debiti per Imposte correnti e le Passività finanziarie. 
Altre
informazioni
al
31
dicembre
2022
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
81
Italia
Resto
India
Stati
Resto del
Gruppo
In migliaia di euro
 
 
d'Europa
 
Uniti
Mondo
Immsi
 
 
 
 
 
 
Investimenti materiali ed immateriali
94.966
1.279
20.441
3.704
34.081
154.471
 
 
 
 
 
 
Ammortamenti e svalutazioni
 
111.168
1.670
19.570
2.971
10.680
146.059
 
 
 
 
 
 
Per comparabilità, si riportano di seguito le corrispondenti tabelle riferite al 31 dicembre 2021:
Conto
economico
al
31
dicembre
2021
Settore
Settore
Settore
Gruppo
immobiliare
industriale
navale
Immsi
In migliaia di euro
e holding
Ricavi netti verso terzi
2.750
1.668.689
38.133
1.709.572
RICAVI NETTI
2.750
1.668.689
38.133
1.709.572
RISULTATO OPERATIVO
-8.384
112.574
-6.440
97.750
Risultato partecipazioni
0
623
0
623
Proventi finanziari
-15
27.145
172
27.302
Oneri finanziari
14.734
46.664
2.097
63.495
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
-23.133
93.678
-8.365
62.180
Imposte
-4.815
33.624
-2.053
26.756
RISULTATO DOPO LE IMPOSTE DERIVANTE DALLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO
-18.318
60.054
-6.312
35.424
Utile (perdita) derivante da attività destinate alla dismissione o alla cessazione
0
0
0
0
RISULTATO DI PERIODO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI
-18.318
60.054
-6.312
35.424
Risultato di periodo di pertinenza di terzi
-5.004
29.897
-1.735
23.157
RISULTATO DI PERIODO DEL GRUPPO
-13.314
30.157
-4.577
12.267
Situazione
patrimoniale
al
31
dicembre
2021
Settore
Settore
Settore
Gruppo
immobiliare
industriale
navale
Immsi
In migliaia di euro
e holding
Attività del settore
331.892
1.835.486
140.530
2.307.908
Partecipazioni in collegate
0
187
18
205
TOTALE ATTIVITA'
331.892
1.835.673
140.548
2.308.113
TOTALE PASSIVITA'
368.262
1.431.587
117.397
1.917.246
Altre
informazioni
al
31
dicembre
2021
Settore
Settore
Settore
Gruppo
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
82
immobiliare
industriale
navale
Immsi
In migliaia di euro
e holding
Investimenti materiali ed immateriali
1.445
154.148
4.036
159.629
Ammortamenti e svalutazioni
1.133
129.545
3.819
134.497
Flussi finanziari da attività operative
-12.562
226.502
-5.619
198.321
Flussi finanziari da attività d'investimento
-1.877
-146.826
-4.016
-142.719
Flussi finanziari da attività di finanziamento
30.025
-58.321
3.761
-24.535
Settore
secondario:
aree
geografiche
La seguente tabella presenta i dati economici e patrimoniali del Gruppo per l’esercizio 2021 in relazione alle aree geografiche “di origine”, ossia prendendo a riferimento il paese della società che ha effettuato i ricavi o che detiene le attività.
La ripartizione dei ricavi per area geografica di “destinazione”, ossia con riferimento alla nazionalità del cliente, viene analizzata nelle Note esplicative sui prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2021, con riferimento alla voce ricavi netti di Conto economico.
Conto
economico
al
31
dicembre
2021
Italia
Resto
India
Stati
Resto del
Gruppo
In migliaia di euro
d'Europa
Uniti
Mondo
Immsi
Ricavi netti verso terzi
1.021.283
36.995
231.159
87.025
333.110
1.709.572
RICAVI NETTI
1.021.283
36.995
231.159
87.025
333.110
1.709.572
Situazione
patrimoniale
al
31
dicembre
2021
Italia
Resto
India
Stati
Resto del
Gruppo
In migliaia di euro
d'Europa
Uniti
Mondo
Immsi
Attività del settore
1.840.659
16.507
201.270
39.488
209.984
2.307.908
Partecipazioni in collegate
188
17
0
0
0
205
TOTALE ATTIVITA'
1.840.847
16.524
201.270
39.488
209.984
2.308.113
Italia
Resto
India
Stati
Resto del
Gruppo
In migliaia di euro
d'Europa
Uniti
Mondo
Immsi
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
83
Totale crediti *
76.206
8.280
51.433
4.113
8.118
148.150
Totale debiti **
507.926
21.122
128.673
4.244
81.326
743.291
*) Non sono inclusi i Lavori in corso su ordinazione ed i Crediti verso l’Erario.
**) Non sono inclusi i Debiti per Imposte correnti e le Passività finanziarie.
Altre
informazioni
al
31
dicembre
2021
Italia
Resto
India
Stati
Resto del
Gruppo
In migliaia di euro
d'Europa
Uniti
Mondo
Immsi
Investimenti materiali ed immateriali
130.586
639
8.780
3.271
16.353
159.629
Ammortamenti e svalutazioni
103.607
1.492
18.259
2.280
8.859
134.497
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
84
- F - COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELL’ATTIVO
Gli importi sono esposti in migliaia di euro se non diversamente indicato.
-
F1
-
ATTIVITA’
IMMATERIALI
897.337
Le attività immateriali nette al 31 dicembre 2022 ammontano a 897.337 mila euro, in aumento di 8.375 mila euro rispetto al 31 dicembre 2021 per effetto principalmente della capitalizzazione di costi di sviluppo per nuovi prodotti e nuove motorizzazioni e sono di seguito dettagliate:
In migliaia di euro
Costi di sviluppo
Concessioni, brevetti, diritti industriali e diritti simili
Marchi e licenze
Avviamento
Altre attività immateriali
TOTALE
Valori lordi al 31 dicembre 2020
384.637
522.702
190.862
625.421
10.369
1.733.991
Incrementi
42.084
55.545
0
0
219
97.848
Altri movimenti
7.778
(335)
0
0
687
8.130
 
 
 
 
 
 
 
Valori lordi al 31 dicembre 2021
434.499
577.912
190.862
625.421
11.275
1.839.969
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2020
289.802
395.252
161.323
11.439
10.076
867.892
Ammortamenti
33.670
41.739
61
0
201
75.671
Svalutazioni
(717)
(557)
0
0
0
(1.274)
Altre variazioni
7.258
762
0
0
698
8.718
 
 
 
 
 
 
 
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2021
330.013
437.196
161.384
11.439
10.975
951.007
 
 
 
 
 
 
 
Valori netti al 31 dicembre 2021
104.486
140.716
29.478
613.982
300
888.962
Valori lordi al 31 dicembre 2021
434.499
577.912
190.862
625.421
11.275
1.839.969
Incrementi
41.408
46.255
0
0
1.241
88.904
Altri movimenti
(4.824)
(1.030)
0
0
76
(5.778)
 
 
 
 
 
 
 
Valori lordi al 31 dicembre 2022
471.083
623.137
190.862
625.421
12.592
1.923.095
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2021
330.013
437.196
161.384
11.439
10.975
951.007
Ammortamenti
33.149
44.161
66
0
118
77.494
Svalutazioni
(1.990)
0
0
0
0
(1.990)
Altre variazioni
183
(962)
0
0
26
(753)
 
 
 
 
 
 
 
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2022
361.355
480.395
161.450
11.439
11.119
1.025.758
 
 
 
 
 
 
 
Valori netti al 31 dicembre 2022
109.728
142.742
29.412
613.982
1.473
897.337
Nota: nella voce ‘Altri movimenti’ sono incluse le riduzioni per attività immateriali completamente ammortizzate, le differenze cambio da conversione di bilanci in valuta e le riclassifiche.
Costi di sviluppo
La voce costi di sviluppo comprende costi finalizzati a prodotti, imbarcazioni e motorizzazioni riferibili a progetti per i quali si prevedono, per il periodo di vita utile del bene, ricavi tali da consentire il recupero dei costi sostenuti. Sono inoltre comprese immobilizzazioni in corso per 32.001 mila euro, prevalentemente riferibili al gruppo Piaggio, che rappresentano costi per i quali ricorrono le condizioni per la capitalizzazione, ma relativi a prodotti che entreranno in produzione in esercizi successivi.
Con particolare riferimento al settore industriale (gruppo Piaggio), i nuovi progetti capitalizzati nel corso del 2022 si riferiscono allo studio di nuovi veicoli e nuovi motori che costituiscono i prodotti di punta della gamma 2022-2024.
Si precisa che gli oneri finanziari attribuibili allo sviluppo di prodotti che richiedono un rilevante periodo di tempo per essere realizzati vengono capitalizzati come parte del costo dei beni stessi. Nel corso dell’esercizio 2022 sono stati spesati direttamente a conto economico costi di sviluppo per 23.578 mila euro. Le svalutazioni riguardano il progetto di due nuovi veicoli per i quali sono stati
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
85
rivisti i piani di produzione nell’ambito dell’aggiornamento del Piano Industriale predisposto dal gruppo.
Con riferimento al settore navale (Intermarine S.p.A.), i costi di sviluppo complessivamente capitalizzati al 31 dicembre 2022 nelle attività immateriali, al netto di ammortamenti, ammontano a 406 mila euro.
Per ulteriori dettagli in merito alle principali attività di ricerca, sviluppo ed innovazione svolte dalle società appartenenti al Gruppo Immsi si rimanda alla Dichiarazione Non Finanziaria 2022.
Concessioni, brevetti, diritti industriali e diritti simili
Il saldo netto di tale voce, pari a 142.742 mila euro al 31 dicembre 2022, è quasi esclusivamente relativo al gruppo Piaggio e si riferiscono principalmente a nuove tecniche e metodologie di calcolo, di progettazione e di produzione sviluppate dal Gruppo, di cui immobilizzazioni in corso per 41.047 mila euro.
Marchi e licenze
La voce marchi e licenze, pari a 29.412 mila euro, risulta così dettagliata:
In migliaia di euro
Valore netto
al 31 dicembre 2022
Valore netto
al 31 dicembre 2021
Variazione
Marchio Guzzi
9.750
9.750
0
Marchio Aprilia
19.158
19.158
0
Licenza Foton
494
555
(61)
Altro
10
15
(5)
Totale marchi
29.412
29.478
(66)
La licenza Foton è ammortizzata in 10 anni scadenti a febbraio 2031.
I marchi Moto Guzzi ed Aprilia, in quanto a vita utile indefinita dal 2021, non sono più ammortizzati, ma vengono sottoposti almeno annualmente a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 “Riduzione di valore delle attività” nell’ambito del test di impairment come meglio descritto nella sezione “Avviamento”. Dagli esiti dei test di impairment condotti al 31 dicembre 2022, non emergono svalutazioni dei suddetti marchi a vita utile indefinita.
Avviamento
L’avviamento iscritto dal Gruppo risulta invariato rispetto al saldo rilevato a fine 2021. La composizione della voce oggetto di commento è dettagliata nella tabella che segue:
In migliaia di euro
Saldo netto al
31.12.2022
Acquisizione 100% di Piaggio & C. S.p.A. da parte di Piaggio Holding N. BV (nell’esercizio 2003)
405.985
Acquisizione 2,81% di Piaggio & C. S.p.A. da parte di Piaggio Holding N. BV (nell’esercizio 2006)
14.620
Acquisizione 31,25% di Piaggio Holding N. BV da parte di Immsi S.p.A. (nell’esercizio 2003)
3.480
Acquisizione 5,23% di Piaggio & C. S.p.A. da parte di Immsi S.p.A. (nell’esercizio 2004) / Vendita 2,32% di Piaggio & C. S.p.A. da parte di Immsi S.p.A. nell’esercizio 2008
3.643
Acquisizione 17,7% di Piaggio Holding N. BV da parte di Immsi S.p.A. (negli esercizi 2004 e 2006)
64.756
Acquisizione 2,22% di Piaggio & C. S.p.A. da parte di Immsi S.p.A. (negli esercizi 2007 e 2008)
7.143
Acquisizione 100% di Aprilia S.p.A. da parte di Piaggio & C. S.p.A. (nell’esercizio 2004)
79.705
Acquisizione 66,49% di Rodriquez Cantieri Navali S.p.A. da parte di RCN Finanziaria S.p.A. (nell’esercizio 2004)
30.337
Acquisizione 33,51% di Rodriquez Cantieri Navali S.p.A. da parte di RCN Finanziaria S.p.A. (nell’esercizio 2005)
2.001
Acquisizione 2,37% di RCN Finanziaria S.p.A. da parte di Immsi S.p.A. (nell’esercizio 2007)
1.286
Altre acquisizioni / variazioni
1.026
TOTALE
613.982
-di cui allocato alla cash-generating unit gruppo Piaggio
-di cui allocato alla cash-generating unit Intermarine
579.492
34.428
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
86
Tale voce deriva dal maggior valore pagato rispetto alla corrispondente frazione di patrimonio netto delle partecipate all’atto dell’acquisto, diminuito delle relative quote di ammortamento fino alla data del 31 dicembre 2003. In sede di prima adozione dei principi contabili internazionali, infatti, il Gruppo ha scelto di non applicare l’IFRS 3 Aggregazioni di imprese in modo retroattivo alle acquisizioni di aziende avvenute antecedentemente il gennaio 2004: di conseguenza, l’avviamento generato su acquisizioni antecedenti la data di transizione agli IFRS è stato mantenuto al precedente valore determinato secondo i principi contabili italiani, previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore. Dal gennaio 2004 l’avviamento non è più ammortizzato: il valore recuperabile delle cash-generating unit cui i singoli avviamenti sono stati allocati, viene verificato attraverso la determinazione del valore recuperabile (valore d’uso) e sottoposto ad impairment test, in applicazione della metodologia prevista dal Principio Contabile Internazionale IAS 36. Tale valore d’uso è stimato sulla base:
odel valore attuale dei flussi finanziari futuri relativi ad un orizzonte previsionale pluriennale che si stimano deriveranno dall’uso continuativo dei beni riferiti alle singole cash-generating unit (metodologia “Discounted Cash Flow” nella sua versione “Unlevered”); e
odel valore terminale attribuibile alle stesse (stimato sulla base della metodologia della rendita perpetua), al fine di riflettere il valore residuo che ogni cash-generating unit è attesa generare oltre l’orizzonte di piano e rappresentativo del valore attuale dei flussi di cassa futuri successivi al periodo di proiezione esplicita dei dati finanziari previsionali.
Si ricorda, infine, che la recuperabilità degli avviamenti è verificata almeno una volta l’anno (al 31 dicembre) anche in assenza di indicatori di possibile perdita di valore.
L’avviamento è stato integralmente allocato alle unità generatrici di cassa (c.d. cash-generating unit”) “gruppo Piaggio” (579.492 mila euro) ed “Intermarine” (34.428 mila euro). L’impairment test per entrambe le cash-generating unit è stato predisposto internamente dal management aziendale di Immsi S.p.A., per supportare il Consiglio di Amministrazione della Società relativamente all’applicazione della procedura prevista dal principio contabile IAS 36.
Il Gruppo ha pertanto sottoposto a verifica di recuperabilità i valori contabili del Capitale Investito netto (CIN) al 31 dicembre 2022 afferenti ad entrambe le CGU sopra identificate; il CIN, tra le altre, comprende il valore dell’avviamento.
Per quanto riguarda il gruppo Piaggio, si è ritenuto ragionevole considerare la cash-generating unit gruppo Piaggio coincidente con il gruppo Piaggio nel suo complesso (Piaggio & C. S.p.A. e sue controllate). Pertanto tutte le considerazioni relative alla stima del valore d’uso della cash-generating unit ed all’utilizzo dello stesso ai fini dell’impairment test, sono state sviluppate considerando il gruppo Piaggio a livello consolidato. Si segnala che il valore contabile dell’avviamento allocato alla cash-generating unit gruppo Piaggio risulta pari a circa 579,5 milioni di euro. Le principali ipotesi ed assunzioni utilizzate per la determinazione dei flussi finanziari futuri e del conseguente valore recuperabile della cash-generating unit sono relative a:
i)l’utilizzo di dati economici, patrimoniali e finanziari previsionali del gruppo Piaggio;
ii)il tasso di sconto (“WACC”) utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati;
iii)il tasso di crescita atteso (g-rate) per il calcolo del valore terminale, in coerenza con l’approccio dell’attualizzazione della “rendita perpetua”.
Con riguardo ai valori di cui al punto i), le analisi sono state basate su un’ipotesi di flussi finanziari previsionali relativi ad un orizzonte temporale quadriennale desumibili dai dati di budget 2023 (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Piaggio & C. S.p.A. in data 26 gennaio 2023) integrati da dati previsionali relativi al periodo 2024-2026 (approvati dal Consiglio di Amministrazione di Piaggio & C. S.p.A. in data 24 febbraio 2023). Nella predisposizione del budget 2023 e del piano
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
87
2024-2026 il Management ha tenuto in considerazione la ricerca di nuove tecnologie pensando alla mobilità del futuro in chiave di una urbanizzazione nuova, il significativo incremento degli investimenti in veicoli elettrici (2-3-4 Ruote), gli investimenti per la sicurezza attiva e passiva di tutti i veicoli e i costi della transizione energetica.
Con riferimento al valore di cui al punto ii), per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati, si è
adottato un tasso di sconto (“WACC”) medio ponderato, calcolato a partire dai diversi tassi di sconto determinati dal gruppo Piaggio in continuità con il precedente esercizio per le proprie cash-generating unit interne, che riflettono le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e che tengono conto anche dei rischi specifici dell’attività e dell’area geografica in cui le differenti cash-generating unit del gruppo operano. In particolare, per la determinazione del costo dei mezzi propri (“Ke”) sulla base del modello del CAPM (“Capital Asset Pricing Model”) si è considerato a) un tasso risk-free di lungo periodo variabile in considerazione delle diverse aree di operatività del gruppo Piaggio; b) un market risk premium in forma c.d. unconditional (premio normale di lungo periodo), al fine di evitare il rischio di incorrere in un double countingdel rischio paese associato alle aree di operatività del gruppo; c) coefficienti Beta elaborati tenendo in considerazione i coefficienti Beta delle principali società quotate comparabili al gruppo Piaggio. Il costo del capitale di debito (“Kd”) al netto delle imposte è stato stimato tenendo in considerazione la struttura finanziaria target riferibile alle principali società quotate comparabili al gruppo Piaggio nonché in via prudenziale al fine di mitigare il positivo impatto dell’attuale politica monetaria espansiva un tasso risk-free di lungo periodo. Il tasso di sconto (“WACC”) medio ponderato utilizzato ai fini dell’impairment test al netto delle imposte è risultato stimato pertanto pari circa al 8,02% in incremento rispetto all’esercizio precedente (6,25% al 31 dicembre 2021) in linea con i mutati scenari di riferimento.
Con riguardo al punto iii), si segnala che nell’elaborazione dell’impairment test, il valore terminale è stato determinato utilizzando un tasso di crescita perpetuo (“g rate”) medio ponderato, calcolato a partire dai diversi “g rate” determinati dal gruppo Piaggio per le proprie cash-generating unit interne: tale tasso “g rate” medio ponderato è stato stimato pari circa all’1,51% (in incremento rispetto a 1,37% utilizzato al 31 dicembre 2021) considerato ragionevole e conservativo alla luce delle attese degli analisti per il gruppo Piaggio e del trend di crescita del GDP reale di lungo termine previsto per i principali Paesi in cui il Gruppo opera.
Le analisi condotte, approvate dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 23 marzo 2023, non hanno portato ad evidenziare perdite di valore: pertanto, nessuna svalutazione è stata riflessa nei dati del bilancio consolidato del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2022. Si segnala peraltro che, in corrispondenza dei predetti valori degli assunti di base considerati, il test inerente l’avviamento relativo alla cash-generating unit gruppo Piaggio è risultato superato con ampio margine. Inoltre, come richiesto dallo IAS 36 e dalle linee guida per l’impairment test redatte dall’O.I.V., si è provveduto ad elaborare un’analisi di sensitività sui risultati del test rispetto alla variazione di assunti di base quali il tasso di crescita perpetuo nell’elaborazione del valore terminale (“g rate”) ed il tasso di sconto (“WACC”), che condizionano la stima del valore d’uso della cash-generating unit gruppo Piaggio: il test di impairment non ha evidenziato perdite di valore anche prevedendo una variazione positiva e negativa dello 0,5% del WACC e del g rate.
Per quanto riguarda la cash-generating unit Intermarine, si segnala come la società coincida con il c.d. “settore navale” identificato dal Gruppo Immsi all’interno della propria informativa settoriale in applicazione del principio contabile IFRS 8 Settori operativi: il valore contabile dell’avviamento allocato a tale cash-generating unit risulta pari a circa 34,4 milioni di euro. Le principali ipotesi ed assunzioni utilizzate per la determinazione dei flussi finanziari futuri e del conseguente valore recuperabile della cash-generating unit sono relative a:
i)l’utilizzo di dati economici, patrimoniali e finanziari previsionali di Intermarine;
ii)il tasso di sconto (WACC) utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati;
iii)il tasso di crescita atteso (g rate) per il calcolo del valore terminale, in coerenza con l’approccio dell’attualizzazione della “rendita perpetua”.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
88
Con riguardo ai valori di cui al punto i) le analisi sono state basate su un’ipotesi di flussi finanziari
previsionali relativi ad un orizzonte temporale di cinque anni desumibili dai dati di budget per l’esercizio 2023 integrati da dati previsionali relativi al periodo 2024-2027 elaborati dal management di Intermarine S.p.A., nonché sulla valorizzazione di una commessa che si svilupperà nel lungo periodo, di natura non ricorrente, ed esclusa dalla perpetuity: i dati così elaborati sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione della società Intermarine S.p.A. in data 10 marzo 2023. A riguardo, si sottolinea come i dati previsionali considerati incerti e variabili per natura riflettano l’evoluzione del portafoglio ordini della società nonché le sue future strategie industriali e commerciali: tali dati, in particolare, si basano in maniera rilevante sull’acquisizione di commesse future relativamente alle quali sono ad oggi in essere trattative a diversi stadi di avanzamento. Eventuali aggiornamenti, revisioni, ritardi o sviluppi negativi relativi alle predette assunzioni ed alle proiezioni che dovessero verificarsi in data successiva alla data di riferimento della presente attività di valutazione potrebbero influenzare anche significativamente le risultanze del test di impairment di seguito riportate. Si segnala inoltre che nel corso degli esercizi precedenti i risultati consuntivati dal settore navale hanno mostrato scostamenti rispetto a quanto previsto all’interno dei dati finanziari previsionali utilizzati, anche a seguito di alcuni eventi eccezionali e non prevedibili: data la natura intrinsecamente incerta dei dati previsionali considerati, non si può escludere che tali scostamenti possano continuare a verificarsi anche in futuro rispetto ai dati previsionali utilizzati con riferimento al test di impairment svolto al 31 dicembre 2022.
Con riferimento al valore di cui al punto ii), per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati di Intermarine, si è adottato un tasso di sconto (“WACC”) medio che tenesse in considerazione le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro, i rischi specifici dell’attività e dell’area geografica in cui la società opera e si è tenuto conto del differente profilo di rischio operativo che caratterizza la commessa che si svilupperà nel lungo periodo e di natura non ricorrente.
In particolare, per la determinazione del costo dei mezzi propri si è considerato a) un tasso risk-free di medio-lungo periodo a basso rischio; b) un market risk premium considerato espressivo del livello di rischio associato al mercato italiano; c) un coefficiente Beta elaborato tenendo in considerazione il coefficiente Beta di un campione di società comparabili alla Società, attive nel settore della cantieristica da diporto e difesa, nonchè la c.d. leva operativa che distingue la commessa di natura non ricorrente di cui sopra; d) la struttura finanziaria prospettica di un panel di società quotate comparabili ad Intermarine.
Ai fini della stima dei tassi di sconto è stato inoltre considerato un premio per il rischio specifico ("additional risk premium”) al fine di incorporare - direttamente nel tasso di attualizzazione - le incertezze di effettiva realizzazione dei flussi di cassa previsionali.
Il costo del capitale di debito al netto delle imposte è stato stimato tenendo in considerazione i tassi risk free di lungo periodo incrementati del credit spread della CGU Intermarine calcolato come media ponderata dell’attuale indebitamento finanziario, nonché la struttura finanziaria prospettica come sopra definita.
Il tasso di sconto medio utilizzato ai fini dell’impairment test al netto delle imposte è risultato pertanto stimato pari circa al 9,22% (7,38% al 31 dicembre 2021) in linea con i mutati scenari di riferimento.
Con riguardo al punto iii), si segnala che nell’elaborazione dell’impairment test, il tasso di crescita atteso (g rate) per il calcolo del valore terminale c.d. perpetuity in coerenza con l’approccio dell’attualizzazione della “rendita perpetua” è pari al 1,75% (inferiore al tasso di inflazione implicito nel tasso di sconto pari a circa il 2%).
Le analisi condotte, approvate dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 23 marzo 2023, non hanno portato ad evidenziare perdite di valore con riferimento al test inerente l’avviamento allocato alla cash-generating unit Intermarine: pertanto, nessuna svalutazione di tale avviamento è stata riflessa nei dati del bilancio consolidato del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2022. Inoltre, come richiesto dallo IAS 36 e dalle linee guida per l’impairment test redatte dall’O.I.V., si è provveduto ad elaborare un’analisi di sensitività sui risultati del test rispetto alla variazione di assunti di base quali
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
89
il tasso di crescita perpetuo nell’elaborazione del valore terminale (“g rate”) ed il tasso di sconto (“WACC”), che condizionano la stima del valore d’uso della cash-generating unit Intermarine: il test inerente l’avviamento allocato alla cash-generating unit in esame non ha evidenziato perdite di valore anche prevedendo una variazione positiva e negativa dello 0,5% del WACC e del g rate. Infatti, il WACC medio che rende uguale il valore recuperabile al valore di carico del capitale investito inclusivo dell’avviamento è stimato oltre 28%.
Considerato che le analisi condotte per la stima del valore recuperabile sia per la cash-generating unit gruppo Piaggio che per la cash-generating unit Intermarine sono state determinate anche sulla base di stime, il Gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri.
Stante l’attuale contesto di incertezza del mercato, i diversi fattori utilizzati nell’elaborazione delle stime potrebbero in futuro essere rivisti. Il Gruppo monitorerà costantemente tali fattori e la possibile esistenza di future perdite di valore.
In aggiunta, si riporta come il titolo Immsi S.p.A. presenta al 31 dicembre 2022 una capitalizzazione di mercato inferiore al valore di Patrimonio Netto consolidato; gli Amministratori, sulla base da un lato delle risultanze dei test di impairment condotti sui CIN delle CGU gruppo Piaggio e Intermarine e dall’altro delle valutazioni al fair value di alcuni asset afferenti il settore Immobiliare e holding (Is Molas), che unitamente rappresentano la sostanziale totalità degli asset del Gruppo, hanno concluso come non vi siano alla data del 31 dicembre 2022 perdite di valore da riflettere nel bilancio consolidato del Gruppo Immsi.
Altre attività immateriali
La voce altre attività immateriali a vita definita, pari a 1.473 mila euro, include principalmente oneri sostenuti dalle controllate asia pacific di Piaggio. All’interno di tale voce sono iscritti inoltre 70 mila euro relativi a certificati ETS effettuati nell’anno ed ancora in portafoglio. Per un approfondimento sul trattamento contabile e sulla Direttiva “Emission Trading” (Direttiva 2003/87/CE) che ha istituito il sistema di scambio dei certificati ETS si rimanda al paragrafo Principi Contabili.
-
F2
-
ATTIVITA’
MATERIALI
369.668
Le attività materiali nette che includono i diritti d’suo in accordo con l’IFRS 16 - al 31 dicembre 2022 ammontano a 369.668 mila euro, rispetto a 355.284 mila euro al 31 dicembre 2021, e sono costituite da immobilizzazioni di proprietà del gruppo Piaggio per 328.227 mila euro, di Intermarine S.p.A. per 18.041 mila euro, di Is Molas S.p.A. per 22.355 mila euro ed Immsi S.p.A. per 938 mila euro.
Di seguito si dettaglia la composizione della voce in oggetto:
In migliaia di euro
Terreni
Fabbricati
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Beni gratuitamente devolvibili
Altri beni
TOTALE
Valori lordi al 31 dicembre 2020
46.009
228.922
539.473
539.889
16.517
74.166
1.444.976
Incrementi
4.344
11.303
20.973
18.665
0
11.890
67.175
Decrementi
0
(1.044)
(15.123)
(26.964)
0
(10.742)
(53.873)
Variazioni area di consolidamento
0
0
0
0
0
0
0
Altri movimenti
173
4.764
14.970
777
0
(288)
20.396
Valori lordi al 31 dicembre 2021
50.526
243.945
560.293
532.367
16.517
75.026
1.478.674
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2020
0
109.040
418.627
505.215
14.750
60.494
1.108.126
Ammortamenti
0
11.372
23.207
11.704
271
9.024
55.578
Utilizzi
0
0
0
(175)
0
0
(175)
Svalutazioni
0
(928)
(15.051)
(27.822)
0
0
(43.801)
Variazioni area di consolidamento
0
0
0
0
0
0
0
Altre variazioni
0
1.947
9.922
1.280
0
(9.487)
3.662
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2021
0
121.431
436.705
490.202
15.021
60.031
1.123.390
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
90
Valori netti al 31 dicembre 2021
50.526
122.514
123.588
42.165
1.496
14.995
355.284
Valori lordi al 31 dicembre 2021
50.526
243.945
560.293
532.367
16.517
75.026
1.478.674
Incrementi
6.231
26.276
21.553
16.558
15
12.011
82.644
Decrementi
0
(913)
(7.556)
(4.076)
0
(1.340)
(13.885)
Variazioni area di consolidamento
0
0
0
0
0
0
0
Altri movimenti
(412)
(3.235)
(5.562)
557
0
149
(8.503)
Valori lordi al 31 dicembre 2022
56.345
266.073
568.728
545.406
16.532
85.846
1.538.930
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2021
0
121.431
436.705
490.202
15.021
60.031
1.123.390
Ammortamenti
0
12.847
24.466
15.620
255
10.218
63.406
Svalutazioni
0
(700)
0
0
0
0
(700)
Utilizzi
0
(658)
(7.479)
(4.734)
0
0
(12.871)
Variazioni area di consolidamento
0
0
0
0
0
0
0
Altre variazioni
0
1.034
(4.600)
685
0
(1.082)
(3.963)
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2022
0
133.954
449.092
501.773
15.276
69.167
1.169.262
Valori netti al 31 dicembre 2022
56.345
132.119
119.636
43.633
1.256
16.679
369.668
Nota: nella voce ‘Altri movimenti’ sono incluse le differenze cambio da conversione di bilanci in valuta e le riclassifiche.
Si ricorda che le attività materiali sono ammortizzate secondo aliquote ritenute idonee a rappresentare la vita utile delle stesse e comunque secondo un piano di ammortamento a quote costanti per il quale si rimanda al paragrafo D – Principi contabili e criteri di valutazione.
Tra le attività materiali al 31 dicembre 2022 sono iscritti circa 1.256 mila euro relativi a beni gratuitamente devolvibili interamente riferibili ad Intermarine rappresentati da costruzioni leggere, fabbricati e relativi costi di ristrutturazione, costruiti sul suolo demaniale nel Comune di Messina. L’ammortamento dei fabbricati costruiti su suolo demaniale è eseguito in funzione della durata residua della concessione (scadente nel 2028). Questi beni, detenuti per effetto di una convenzione di concessione, allo scadere della stessa, devono essere ceduti gratuitamente ed in perfetto stato di funzionamento all’ente concedente.
Si precisa inoltre che gli oneri finanziari sui finanziamenti di scopo acquisiti per finanziare la costruzione di beni che richiedono un rilevante periodo di tempo per essere pronti per l’utilizzo vengono capitalizzati come parte del costo dei beni stessi: a riguardo si evidenzia che il Gruppo ha capitalizzato nel corso dell’esercizio oneri finanziari per 644 mila euro, tutti afferenti al gruppo Piaggio.
Terreni e fabbricati
I terreni ed i fabbricati industriali si riferiscono agli insediamenti produttivi del gruppo Piaggio localizzati a Pontedera (PI), Noale e Scorzè (VE), Mandello del Lario (LC), Baramati (India), Vinh Phuc (Vietnam) e Jakarta (Indonesia), al complesso industriale di Intermarine S.p.A. prevalentemente presso Sarzana (SP) ed alla struttura turistico-alberghiera gestita da Is Molas S.p.A. presso il Comune di Pula (CA).
L’incremento alla voce terreni rispetto allo scorso esercizio è relativo al terreno su cui è stato costruito il nuovo stabilimento 2 ruote per l’assemblaggio di CKD in Indonesia.
La voce include inoltre un fabbricato sito a Pisa utilizzato come magazzino da Piaggio e C. S.p.A.. Si segnala che il Gruppo ha iscritto 7.383 mila euro a fronte di immobilizzazioni in corso su fabbricati di proprietà.
Impianti e macchinari
La voce impianti e macchinari si riferisce sostanzialmente agli insediamenti produttivi del gruppo Piaggio localizzati a Pontedera (PI), Noale e Scorzè (VE), Mandello del Lario (LC), Baramati (India) e Vinh Phuc (Vietnam), nonché alle strutture di proprietà di Intermarine S.p.A. ed agli impianti presso il complesso turistico-alberghiero gestito da Is Molas S.p.A., per un valore netto complessivo di 119.636 mila euro. Il Gruppo ha iscritto 14.414 mila euro a fronte di immobilizzazioni in corso.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
91
Attrezzature industriali e commerciali
Il valore della voce attrezzature industriali e commerciali, pari a 43.633 mila euro. Il saldo include immobilizzazioni in corso per circa 3.363 milioni di euro iscrivibili al gruppo Piaggio.
I principali investimenti in attrezzature sono stati compiuti dal gruppo Piaggio ed hanno riguardato stampi per i nuovi veicoli lanciati nel corso dell’esercizio o il cui lancio è comunque previsto entro il primo semestre del prossimo esercizio, stampi per nuove motorizzazioni ed attrezzature specifiche per le linee di montaggio, tra cui quelle del nuovo stabilimento in Indonesia.
Altri beni
La voce altri beni è composta prevalentemente da automezzi, autovetture, mobili, dotazioni d’ufficio e sistemi EDP. Gli altri beni sono iscritti per un valore complessivo di 16.679 mila euro, al netto dei relativi ammortamenti. Il Gruppo ha iscritto immobilizzazioni in corso per 3.178 mila euro.
Diritti d’uso
I diritti d’uso, riferiti ai contratti di leasing operativo, leasing finanziario ed a canoni pagati anticipatamente per l’utilizzo di beni immobili, sono inclusi nelle singole categorie cui si riferiscono.
Il Gruppo ha stipulato contratti d’affitto per uffici, stabilimenti, magazzini, foresterie, auto e carrelli elevatori. I contratti d’affitto hanno tipicamente una durata fissa ma possono anche prevedere una opzione di proroga.
Al 31 dicembre 2022 il valore netto dei beni in diritto d’uso ammonta a 38.515 mila euro suddivisi tra: fabbricati per 26.621 mila euro, impianti e macchinari per 7.275 mila euro, attrezzature per 1.661 mila euro, concessioni per 558 mila euro ed altri beni per 2.400 mila euro. Gli impegni per canoni di leasing a scadere sono dettagliati al paragrafo Passività finanziarie. 
Nel seguito si dettaglia l’evoluzione registrata nel corso del 2022:
Saldo iniziale
Acquisti e/o
Vendite e/o
Ammortamento
Altre var.
Saldo finale
al
incrementi
decrementi
 
31.12.2021
 
 
 
31.12.2022
Costo storico
 
60.543
17.077
-1.167
0
-139
76.314
Ammortamento
 
-27.868
0
818
-10.690
-59
-37.799
Totale diritti d’uso
32.675
17.077
-349
-10.690
-198
38.515
Lo schema di Conto Economico include i seguenti ammontari relativamente ai contratti di locazione:
2022
2021
Ammortamento diritti d'uso
10.690
8.902
Oneri finanziari per diritti d'uso
1.635
1.285
Canoni d'affitto (no IFRS 16)
16.306
10.896
Nel 2022 i contratti di leasing soggetti all’applicazione dell’IFRS 16 hanno comportato una uscita di cassa pari a 12.201 mila euro.
Garanzie
Al 31 dicembre 2022 il Gruppo ha terreni e fabbricati gravati da vincoli di ipoteca o da privilegi verso istituti finanziatori a garanzia di finanziamenti bancari per i quali si rimanda al paragrafo I Impegni, rischi e garanzie.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
92
-
F3
-
PARTECIPAZIONI
9.948
La voce partecipazioni al 31 dicembre 2022 risulta così composta:
In migliaia di euro
Saldo al
Incrementi
Rivalutazioni /
Riclassifiche /
Saldo al
31.12.2021
Svalutazioni
Delta cambi
31.12.2022
Partecipazioni in società controllate
22
8
(3)
0
27
Partecipazioni in società collegate e joint ventures
11.055
0
(907)
(227)
9.921
TOTALE
11.077
9.948
Il decremento della voce oggetto di commento è relativo prevalentemente alla valutazione ad equity della partecipazione nella joint-venture Zongshen Piaggio Foshan Motorcycles Co. Ltd..
Di seguito si riporta la corrispondente tabella relativa alla movimentazione intervenuta nel corso dell’esercizio 2021:
In migliaia di euro
Saldo al
Incrementi
Rivalutazioni /
Riclassifiche /
Saldo al
31.12.2020
Svalutazioni
Delta cambi
31.12.2021
Partecipazioni in società controllate
15
10
(3)
0
22
Partecipazioni in società collegate e joint ventures
9.142
0
644
1.269
11.055
TOTALE
9.157
11.077
Di seguito si mostra il dettaglio della voce in oggetto al 31 dicembre 2022:
Partecipazioni
% part. del Gruppo
Valore di carico al
31 dicembre 2022
Valutate secondo il metodo del patrimonio netto:
Rodriquez Pietra Ligure S.r.l.
100,00%
17
Valutate secondo il metodo del costo:
Circolo Golf Is Molas S.S.D. a R.L.
100,00%
10
Totale imprese controllate
27
Valutate secondo il metodo del patrimonio netto:
Zongshen Piaggio Foshan Motorcycle Co. LTD.
45,00%
9.697
Totale joint-venture
9.697
Valutate secondo il metodo del patrimonio netto:
S.A.T. Societé d’Automobiles et Triporteurs S.A.
20,00%
0
Depuradora d’Aigües de Martorelles S.C.C.L.
22,00%
28
Pontedera & Tecnologia S.c.r.l.
22,23%
178
Valutate secondo il metodo del costo:
Consorzio CTMI – Messina
34,21%
18
Totale imprese collegate
224
TOTALE
9.948
La partecipazione in Zongshen Piaggio Foshan Motorcycles Co. Ltd è stata classificata nella voce joint venturesin relazione a quanto convenuto nel contratto siglato in data 15 aprile 2004 fra Piaggio & C. S.p.A. ed il socio Foshan Motorcycle Plant, da una parte, e la società cinese Zongshen Industrial Group Company Limited dall’altra. La partecipazione di Piaggio & C. S.p.A. in Zongshen Piaggio Foshan Motorcycles è pari al 45% di cui il 12,5% tramite la controllata diretta Piaggio China Company Ltd.. Il valore contabile della partecipazione riflette il patrimonio netto pro-quota rettificato per tener conto dei criteri di valutazione adottati dal Gruppo.
La seguente tabella riepiloga i principali dati patrimoniali della joint venture determinati in base alla percentuale di possesso:
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
93
dati in migliaia di euro
31.12.2022
31.12.2021
Capitale di funzionamento
5.856
7.493
Posizione finanziaria
0
0
Totale immobilizzazioni
5.826
6.263
CAPITALE INVESTITO NETTO
11.682
13.756
Fondi
198
267
Posizione finanziaria
589
1.131
Patrimonio netto
10.895
12.359
TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO
11.682
13.756
Patrimonio netto di competenza del Gruppo
10.895
12.359
Eliminazione margini su transazioni interne
(1.198)
(1.509)
Valore della partecipazione
9.697
10.850
Di seguito si espone il prospetto di movimentazione e riconciliazione del Patrimonio netto rilevato a fine 2021 e quello riportato al 31 dicembre 2022:
Valore di apertura al 1° gennaio 2022
10.850
Utile/(Perdita) del periodo
(1.236)
Other comprehensive income
(228)
Eliminazione margini su transazioni interne
311
Valore finale al 31 dicembre 2022
9.697
-
F4
-
ALTRE
ATTIVITA’
FINANZIARIE
3.786
- Quota non corrente
Le Altre attività finanziarie non correnti ammontano a 16 mila euro e sono costituite dalle partecipazioni detenute in altre società minori da parte del gruppo Piaggio.
Le attività finanziarie non correnti includono anche la partecipazione detenuta in Alitalia CAI da Immsi S.p.A. invariata rispetto allo scorso anno al 2,18%. Il management del Gruppo, in considerazione degli eventi occorsi con riferimento alla compagnia aerea ed in particolare l’avvenuto commissariamento a maggio 2017 e la integrale svalutazione della partecipazione in Alitalia SAI da parte di Alitalia – CAI, ha ritenuto di procedere all’azzeramento del valore di carico. 
- Quota corrente
Le Altre attività finanziarie correnti ammontano a 3.770 mila euro rispetto a 3.963 mila euro al termine del precedente esercizio.
La voce include principalmente la partecipazione (pari a 279.639 azioni) detenuta da Immsi S.p.A. in Unicredit S.p.A., valorizzata, come previsto dall’ IFRS 9, al fair value alla data di riferimento del 31 dicembre 2022 pari a 3.711 mila euro, in leggero decremento rispetto al dato al 31 dicembre 2021. La Capogruppo ha provveduto ad adeguare il valore di carico del pacchetto azionario al valore rilevato al 31 dicembre 2022, iscrivendo l’adeguamento nelle altri componenti di Conto Economico Complessivo. Tali adeguamenti non saranno successivamente trasferiti all'utile (perdita) di esercizio, ma il Gruppo potrà trasferire l'utile cumulato o la perdita cumulata nel patrimonio netto quando sarà oggetto di dismissione.
-
F5
-
CREDITI
VERSO
L’ERARIO
55.077
I crediti verso l’Erario correnti e non correnti ammontano complessivamente a 55.077 mila euro, in aumento rispetto allo scorso esercizio sostanzialmente per i maggiori crediti IVA di Piaggio & C.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
94
S.p.A., e sono di seguito dettagliati:
- Quota non corrente
In migliaia di euro
Saldo al
Saldo al
31.12.2022
31.12.2021
Crediti verso l'Erario per IVA
741
543
Crediti verso l'Erario per imposte sul reddito
6.270
7.333
Altri crediti verso l'Erario
1.820
1.052
TOTALE
8.831
8.928
I crediti verso l’Erario con scadenza oltre i 12 mesi sono rappresentati principalmente da crediti vantati dal gruppo Piaggio.
- Quota corrente
In migliaia di euro
Saldo al
Saldo al
31.12.2022
31.12.2021
Crediti verso l'Erario per IVA
34.456
12.572
Crediti verso l'Erario per imposte sul reddito
3.043
2.431
Altri crediti verso l'Erario
8.747
4.173
TOTALE
46.246
19.176
Si ricorda che Immsi S.p.A. ha in essere contratti di consolidato fiscale con le società controllate Piaggio & C. S.p.A., Piaggio Concept Store Mantova S.r.l., Aprilia Racing S.r.l., Apuliae S.r.l., Intermarine S.p.A., RCN Finanziaria S.p.A., ISM Investimenti S.p.A., Pietra S.r.l. e Is Molas S.p.A.. A fronte dei contratti sottoscritti con queste società, la Capogruppo Immsi S.p.A., in qualità di consolidante, ha provveduto ad iscrivere nel proprio bilancio crediti verso l’Erario per 283 mila euro, relativi a ritenute subite trasferite dalle società aderenti, iscritti nella porzione corrente in quanto oggetto di cessione alle società controllate ex-art.43-ter DPR 602/73 per essere utilizzati in compensazione a partire dal 2023.
-
F6
-
IMPOSTE
ANTICIPATE
145.597
Al 31 dicembre 2022 le imposte anticipate nette che si rigireranno entro i 12 mesi ammontano a 8.964 mila euro (12.763 mila euro al 31 dicembre 2021) mentre quelle oltre i 12 mesi ammontano a 136.633 mila euro (132.371 mila euro al 31 dicembre 2021): tali valori risultano iscritti al netto delle imposte differite passive omogenee per scadenza e natura. Le imposte differite sono state determinate applicando l’aliquota fiscale in vigore nell’esercizio nel quale si prevede che le differenze temporanee si riverseranno.
Le imposte anticipate iscritte si riferiscono principalmente al gruppo Piaggio con 71.611 mila euro (72.479 mila euro al 31 dicembre 2021), ad Intermarine S.p.A. con 36.261 mila euro (rispetto a 39.506 mila euro al 31 dicembre 2021) e Is Molas S.p.A. con 20.391 mila euro (invariate rispetto al 31 dicembre 2021).
Nell’ambito delle valutazioni effettuate ai fini della definizione delle attività fiscali differite il Gruppo ha tenuto conto principalmente: i) delle normative fiscali dei diversi paesi nei quali è presente; ii) del loro impatto in termini di emersione di differenze temporanee e di eventuali benefici fiscali derivanti dall’utilizzo di perdite fiscali pregresse; iii) dell’aliquota fiscale in vigore nell’esercizio nel quale le differenze temporanee si riverseranno iv) dei redditi imponibili previsti in un’ottica di medio lungo periodo per ogni singola società appartenente al Gruppo Immsi e degli impatti economici e fiscali; v) degli accordi e piani di Consolidato Fiscale Nazionale in un orizzonte temporale di cinque anni (fino al 2026), per quelle società, incluso la Capogruppo, che vi aderiscono; e vi) nonché dalle risultanze
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
95
derivanti da valutazioni al fair value relativamente ad alcuni asset del Gruppo.
Alla luce di tali considerazioni, ed in un’ottica anche prudenziale si è ritenuto di non riconoscere interamente i benefici fiscali derivanti dalle perdite riportabili e dalle differenze temporanee.
Di seguito si dettaglia la composizione delle imposte anticipate lorde:
In migliaia di euro
Imponibile
Effetto fiscale
Iscritte
Non iscritte
Differenze temporanee per accantonamento a Fondi
119.554
34.297
n/a
n/a
Altre differenze
99.168
18.373
n/a
n/a
Totale su fondi ed altri variazioni
218.722
52.670
52.615
55
Perdite fiscali
519.900
128.459
92.981
35.478
Totale generale al 31 dicembre 2022
738.622
181.130
145.597
35.533
Le imposte anticipate non iscritte ammontano a 35.533 mila euro e si riferiscono quasi esclusivamente a perdite pregresse ed altre differenze temporanee riferibili al gruppo Piaggio.
Per comparabilità, di seguito si fornisce la corrispondente tabella al 31 dicembre 2021:
In migliaia di euro
 
Imponibile
 
Effetto fiscale
 
Iscritte
 
Non iscritte
Differenze temporanee per accantonamento a Fondi
101.347
26.560
n/a
n/a
Altre differenze
103.060
25.676
n/a
n/a
 
 
 
 
 
 
 
 
Totale su fondi ed altri variazioni
204.407
 
52.236
 
52.047
 
189
Perdite fiscali
491.535
120.978
93.086
27.892
 
 
 
 
 
 
 
 
Totale generale al 31 dicembre 2021
695.942
 
173.215
 
145.134
 
28.081
-
F7
-
CREDITI
COMMERCIALI
ED
ALTRI
CREDITI
134.237
- Quota non corrente
I crediti commerciali e gli altri crediti compresi nelle attività non correnti ammontano a 21.837 mila euro rispetto a 26.838 mila euro al 31 dicembre 2021. La voce include principalmente risconti attivi per 10.771 mila euro e depositi cauzionali per 1.262 mila euro,.
All’interno della voce oggetto di commento sono inoltre iscritti crediti di natura commerciale con scadenza oltre i 12 mesi contabilizzati da Intermarine S.p.A. e ad oggi completamente svalutati per 1.203 mila euro.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
96
- Quota corrente
I crediti commerciali e gli altri crediti compresi nelle attività correnti sono rappresentati da:
In migliaia di euro
Saldo al
Saldo al
31.12.2022
31.12.2021
Crediti commerciali
71.694
75.657
Crediti verso società collegate
0
5
Crediti verso joint ventures
544
1.490
Altri crediti
40.162
54.418
TOTALE
112.400
131.570 
La voce crediti commerciali e altri crediti al 31 dicembre 2022 è esposta al netto di un fondo svalutazione pari a 32.303 mila euro (euro 32.133 mila al 31 dicembre 2021).
La tabella seguente espone la movimentazione del fondo, corrente e non corrente, oggetto di commento nel corso dell’esercizio 2022:
In migliaia di euro
Saldo al 31.12.2021
32.133
Incrementi per accantonamenti
1.376
Decrementi per utilizzi
(3)
Saldo al 31.12.2022
33.506
Il gruppo Piaggio cede rotativamente larga parte dei propri crediti commerciali in pro-soluto ed in pro-solvendo: la struttura contrattuale che il gruppo Piaggio ha formalizzato con importanti società di factoring italiane ed estere riflette essenzialmente l’esigenza di ottimizzare il monitoraggio e la gestione del credito, la possibilità di offrire ai propri clienti uno strumento per il finanziamento del proprio magazzino e, relativamente alle sole cessioni pro-soluto, il trasferimento sostanziale dei rischi e benefici.
Al 31 dicembre 2022, i crediti commerciali ancora da scadere ceduti pro-soluto ammontano complessivamente a 168.249 mila euro: su tali crediti, il gruppo Piaggio ha ricevuto il corrispettivo prima della naturale scadenza per 167.027 mila euro. Al 31 dicembre 2022 le anticipazioni ricevute sia da società di factor che da istituti di credito su cessioni pro-solvendo di crediti commerciali ammontano complessivamente a 12.040 mila euro e trovano contropartita nelle passività correnti.
Anche la controllata Intermarine S.p.A. stipula con importanti società di factoring italiane contratti per la cessione di crediti commerciali pro-soluto. In particolare Banca IFIS ha accordato un plafond di 9,5 milioni di euro per operazioni di anticipazione e/o cessioni pro-soluto di contratti, in essere al 31 dicembre 2022 per 6 milioni di euro.
Il saldo dei crediti verso joint venture sono relativi a Zongshen Piaggio Foshan Motorcycle Co. Ltd..
Tra gli altri crediti sono inclusi: anticipi a fornitori per 4.429 mila euro prevalentemente iscritti dalla controllata Intermarine S.p.A., ratei e risconti attivi per complessivi 14.048 mila euro, anticipi a dipendenti per 516 mila euro, depositi cauzionali per 305 mila euro, crediti legati a contributi ministeriali per 1.024 mila euro ed altri crediti di varia natura.  
Infine tra gli altri crediti risulta iscritto il controvalore dei lavori in corso su ordinazione al netto degli anticipi ricevuti, riferibili interamente alla controllata Intermarine S.p.A., la cui composizione viene di seguito dettagliata.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
97
In migliaia di euro
Saldo al
Incrementi
Decrementi
Saldo al
31.12.2021
31.12.2022
Lavori in corso su ordinazione al lordo anticipi
114.800
13.561
(99.333)
29.028
Anticipi ricevuti da clienti come da contratto
104.542
25.309
Lavori in corso su ordinazione al netto anticipi
10.258
3.719
Costi sostenuti
82.309
23.954
Margini contabilizzati (al netto delle perdite)
35.310
5.074
-
F8
-
ATTIVITA’
/
PASSIVITA’
LEGATE
AD
ATTIVITA’
DESTINATE
ALLA
DISMISSIONE
0
Il saldo netto contabile delle attività destinate alla dismissione ammontava al 31 dicembre 2021 a 27.797 mila euro e si riferiva esclusivamente al compendio immobiliare della società Pietra Ligure S.r.l..
Sulla base del contratto preliminare sottoscritto tra le parti lo scorso luglio 2021, Pietra S.r.l. (partecipata all’77,78% da Immsi stessa e al 22,22% da Intesa Sanpaolo S.p.A.), in data 14 giugno 2022 ha siglato con Chorus Life Pietra Ligure S.p.A. (controllata interamente da Polifin S.p.A.), il closing dell’operazione di vendita relativo all’intera partecipazione detenuta direttamente in Pietra Ligure S.r.l., per un corrispettivo complessivo di 30 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro erano stati incassati a titolo di acconto alla sottoscrizione del preliminare nel corso dell’esercizio 2021.
I soci Immsi S.p.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A., con delibera di assemblea straordinaria del 15 giugno 2022 hanno posto in liquidazione volontaria, ai sensi dell’art. 2484 comma 1, n. 6 del Codice Civile, la società Pietra S.r.l. avendo ritenuto esaurito il suo oggetto sociale con la cessione della partecipazione detenuta in Pietra Ligure S.r.l..
Sulla base di quanto sopra Pietra S.r.l. nel corso della seconda parte del mese di giugno 2022 ha rimborsato i debiti detenuti verso la controllante Immsi S.p.A. e distribuito ai due soci un acconto sulla liquidazione per complessivi 20,1 milioni di euro, di cui 15,6 milioni di euro a Immsi e 4,5 milioni di euro a Intesa Sanpaolo.
-
F9
-
RIMANENZE
491.093
Le rimanenze a magazzino, valutate al minore tra costo e valore di mercato, a fine periodo ammontano a 491.093 mila euro e sono così composte:
In migliaia di euro
Saldo al 31.12.2022
Saldo al 31.12.2021
Costo
Svalutazione
Netto
Costo
Svalutazione
Netto
Materiali di consumo
42
0
42
48
0
48
Materie prime
209.104
(15.992)
193.112
174.423
(17.274)
157.149
Semilavorati e prodotti in corso di lavorazione
143.737
(14.404)
129.333
135.469
(12.505)
122.964
Prodotti finiti
188.944
(20.338)
168.606
131.429
(18.931)
112.498
TOTALE
541.827
(50.734)
491.093
441.369
(48.710)
392.659 
Le svalutazioni sopra indicate si sono rese necessarie a fronte di giacenze di materie prime non più utilizzabili per la produzione e di prodotti finiti e merci obsoleti o a lenta rotazione.
Il gruppo Piaggio iscrive al 31 dicembre 2022, al netto del fondo svalutazione, rimanenze per 379.678 mila euro relative a componenti, accessori, veicoli a due, tre e quattro ruote. Intermarine S.p.A. contribuisce per 43.593 mila euro a fronte dell’iscrizione prevalentemente di materie prime e di prodotti in corso di lavorazione per prototipi, costruzioni in proprio e riparazioni. Infine Is Molas S.p.A. rileva a fine esercizio 67.822 mila euro di rimanenze finali relative all’attività alberghiera (valore residuale), prodotti in corso di lavorazione e semilavorati rappresentati da terreni, volumetrie, costi per servizi e consulenze per la realizzazione del progetto di sviluppo immobiliare relativo alla
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
98
lottizzazione in località Is Molas Cagliari, ritenute queste ultime recuperabili dagli Amministratori sulla base delle risultanze di una stima del Valore di mercato del complesso immobiliare predisposta da un esperto indipendente di primario standing.
-
F10
-
DISPONIBILITA’
E
MEZZI
EQUIVALENTI
263.577
Le disponibilità liquide a fine periodo ammontano a 263.577 mila euro rispetto a 290.373 mila euro al 31 dicembre 2021 come risulta dal seguente dettaglio:
In migliaia di euro
Saldo al
Saldo al
31.12.2022
31.12.2021
Denaro contante ed equivalente
71
74
Crediti verso banche con scadenza inferiore a 90 giorni
263.506
290.299
TOTALE
263.577
290.373 
L’aggregato oggetto di commento include cassa, conti correnti bancari, depositi rimborsabili a domanda ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.
La voce depositi bancari e postali al 31 dicembre 2022 è riconducibile al gruppo Piaggio per 242.569 mila euro.
Per maggiori dettagli sulle variazioni delle disponibilità liquide intercorsi nell’esercizio, si rimanda al prospetto dei flussi di cassa consolidati al 31 dicembre 2022.
La tabella seguente riconcilia l’ammontare delle disponibilità liquide sopra riportate con quelle risultanti dal Prospetto dei flussi di cassa consolidato.
In migliaia di euro
 
 
 
Saldo al
Saldo al
31.12.2022
31.12.2021
Disponibilità e mezzi equivalenti
 
263.577
290.373
Scoperti di c/c
 
(64)
(12)
TOTALE
 
263.513
290.361
 
 
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
99
-
F12
-
RIPARTIZIONE
DEI
CREDITI
PER
METODO
DI
VALUTAZIONE
Di seguito si forniscono le informazioni sul valore contabile delle attività finanziarie e crediti operativi relativamente ai saldi rilevati al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 con in particolare riferimento alle politiche contabili adottate.
- Attivo operativo
In migliaia di euro
Attività al
Attività al
Strumenti finanziari
Attività al costo
Totale
Valori al 31 dicembre 2022
FVPL
FVOCI
derivati
ammortizzato
Non correnti
Crediti verso l'Erario
8.831
8.831
Altri crediti
970
21.837
22.807
Totale crediti operativi non correnti
0
0
970
30.668
31.638
Correnti
Crediti commerciali
72.238
72.238
Crediti verso l'Erario
46.246
46.246
Altri crediti
0
5.530
30.913
36.443
Totale crediti operativi correnti
0
0
5.530
149.397
154.927
Attività al
Attività al
Strumenti finanziari
Attività al costo
Totale
Valori al 31 dicembre 2021
FVPL
FVOCI
derivati
ammortizzato
Non correnti
Crediti verso l'Erario
8.928
8.928
Altri crediti
26.838
26.838
Totale crediti operativi non correnti
0
0
0
35.766
35.766
Correnti
Crediti commerciali
77.152
77.152
Crediti verso l'Erario
19.176
19.176
Altri crediti
0
8.326
35.834
44.160
Totale crediti operativi correnti
0
0
8.326
132.162
140.488
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
100
- Attivo finanziario
In migliaia di euro
Attività al
Attività al
Strumenti finanziari
Attività al costo
Totale
Valori al 31 dicembre 2022
FVPL
FVOCI
derivati
ammortizzato
Non correnti
Altre attività finanziarie
16
0
16
Totale attività finanziarie non correnti
16
0
0
0
16
Correnti
Altre attività finanziarie
3.711
59
3.770
Disponibilità liquide
263.577
263.577
Titoli
0
0
Totale attività finanziarie correnti
0
3.711
59
263.577
267.347
In migliaia di euro
Attività al
Attività al
Strumenti finanziari
Attività al costo
Totale
Valori al 31 dicembre 2021
FVPL
FVOCI
derivati
ammortizzato
Non correnti
Altre attività finanziarie
16
0
16
Totale attività finanziarie non correnti
16
0
0
0
16
Correnti
Altre attività finanziarie
3.787
176
3.963
Disponibilità liquide
290.373
290.373
Titoli
0
0
Totale attività finanziarie correnti
0
3.787
176
290.373
294.336
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
101
- G - COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PASSIVO
Gli importi sono esposti in migliaia di euro se non diversamente indicato.
-
G1
-
PATRIMONIO
NETTO
408.856
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2022 ammonta a 408.856 mila euro (390.867 mila euro al 31 dicembre 2021), di cui 240.265 mila euro riferiti al patrimonio netto consolidato di Gruppo e 168.591 mila euro riferiti al capitale e riserve di terzi.
Capitale Sociale
Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale di Immsi S.p.A., interamente sottoscritto e versato, è composto da n. 340.530.000 azioni ordinarie prive del valore nominale, per un totale di 178.464.000,00 euro. 
Come già anticipato, si ricorda che alla data del 31 dicembre 2022, Immsi S.p.A. non detiene azioni proprie. Ogni azione ordinaria attribuisce il diritto ad una parte proporzionale degli utili di cui sia deliberata la distribuzione e del patrimonio netto risultante dalla liquidazione. Ogni azione ordinaria attribuisce il diritto di voto senza limitazione alcuna.
Riserva legale
La riserva legale è costituita dagli stanziamenti deliberati a seguito della ripartizione dell’eventuale utile di Immsi S.p.A. in conformità alle disposizioni di legge ed ammonta a fine esercizio 2022 a 9.222 mila euro.
Altre riserve
Si riporta in tabella il dettaglio della voce Altre riserve che ammonta a fine 2022 a 75.499 mila euro.
In migliaia di euro
Riserva da sovrapprezzo azioni / conto aumento capitale
Riserve per transizione IAS
Riserve ex Lege 413/91
Riserve di legge
Riserve da conversione
Riserva per attualizzazione TFR
Riserve per valutazione strumenti finanziari
Altre variazioni nelle altre riserve
Totale altre riserve
Saldi al 31 dicembre 2021
94.874
5.300
4.602
1.153
(16.294)
(6.644)
(25.055)
23.251
81.187
Altre variazioni
(137)
(137)
Risultato complessivo del periodo
(6.302)
2.178
(1.427)
(5.551)
Saldi al 31 dicembre 2022
94.874
5.300
4.602
1.153
(22.596)
(4.466)
(26.482)
23.114
75.499
La riserva sovrapprezzo azioni include il corrispettivo delle azioni sottoscritte in seguito agli aumenti di capitale di Immsi S.p.A. conclusi nel 2005 e nel 2006, al netto di utilizzi per copertura perdite di 342 mila euro, per un valore complessivo di 94.874 mila euro. Tra le altre riserve è stata iscritta anche la riserva generata dalla transizione ai principi contabili internazionali operata dal Gruppo a partire dal gennaio 2004, pari a 5.300 mila euro, per il cui dettaglio si rimanda alla Relazione di bilancio al 31 dicembre 2005 disponibile anche sul sito www.immsi.it. La riserva stanziata a fronte della valutazione degli strumenti finanziari risulta negativa per 26.482 mila euro per effetto principalmente: per 1.351 mila euro dell’iscrizione degli utili (perdite) sugli strumenti di copertura
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
102
finanziari, dell’iscrizione a conto economico complessivo dell’adeguamento del fair value degli strumenti finanziari rappresentativi di capitale detenuti dalla Capogruppo quali la partecipazione in Unicredit, pari a 12.097 mila euro negativi dopo l’adeguamento nel 2022 di 76 mila euro negativi e infine Alitalia CAI, pari a 14.778 mila euro. All’interno della voce “altre variazioni” è incluso anche l’effetto della rinuncia a crediti da parte della Capogruppo in favore di alcune controllate al fine di rafforzarne il patrimonio netto.
Risultato a nuovo
Il risultato riportato a nuovo ammonta a 50.008 mila euro negativi ed è rappresentativo dei risultati cumulati del Gruppo.
Capitale e riserve di terzi
Al 31 dicembre 2022, il saldo del capitale e delle riserve imputabile agli azionisti terzi ammonta a 168.591 mila euro, in aumento rispetto al 31 dicembre 2021 di 158.919 mila euro.
Conto Economico Complessivo
Al 31 dicembre 2022, il risultato di periodo complessivo registra un utile pari a 52.414 mila euro, di cui 30.878 mila euro di pertinenza di terzi, a fronte dell’iscrizione di componenti positive che non potranno essere riclassificate in futuro a conto economico per complessivi 4.095 mila euro, principalmente per l’adeguamento delle perdite attuariali su piani a benefici definiti, nonchè componenti negative che potranno essere riclassificate a conto economico per 15.579 mila euro relative sostanzialmente a perdite da conversione iscritte dal gruppo Piaggio.
-
G2
-
PASSIVITA’
FINANZIARIE
1.000.619
Le passività finanziarie al 31 dicembre 2022 ammontano a 1.000.619 mila euro: la quota iscritta tra le passività non correnti ammonta a 595.176 mila euro, rispetto a 604.777 al 31 dicembre 2021, mentre la quota compresa fra le passività correnti ammonta a 405.443 mila euro, rispetto a 454.940 mila euro al 31 dicembre 2021.
Il Gruppo ha iscritto al 31 dicembre 2022 nelle passività finanziarie correnti debiti per interessi per complessivi 5.347 mila euro nei confronti dei soci di minoranza di società del Gruppo maturati sui finanziamenti ricevuti.
Come già ricordato, l’indebitamento finanziario netto non comprende le passività finanziarie originate dalla valutazione al fair value, gli strumenti finanziari derivati designati di copertura e non, l’adeguamento al fair value delle relative poste coperte, i relativi ratei e i debiti per interessi passivi maturati sui finanziamenti ricevuti.
Pertanto, alla data del 31 dicembre 2022, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo Immsi ammonta a complessivi 731,7 milioni di euro, in decremento (circa 32,5 milioni di euro) rispetto al saldo di 764,2 milioni di euro del 31 dicembre 2021. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo afferisce per 368,2 milioni di euro al Settore “Industriale” (gruppo Piaggio) e per i restanti 363,5 milioni di euro ai Settori “Immobiliare e Holding”, e “Navale”.
Tutte le passività finanziarie sono contabilizzate in accordo con i principi contabili secondo il criterio del costo ammortizzato (ad eccezione delle passività su cui insistono derivati di copertura valutati al fair value trough profit & loss, per le quali si applicano gli stessi criteri valutativi del derivato). Secondo tale criterio l’ammontare nominale della passività viene diminuito dell’ammontare dei relativi costi di emissione e/o stipula e degli eventuali costi legati al rifinanziamento di precedenti passività.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
103
L’ammortamento di tali costi viene determinato secondo il metodo del tasso di interesse effettivo, ovvero il tasso che sconta il flusso futuro degli interessi passivi e dei rimborsi di capitale al valore netto contabile della passività finanziaria.
La seguente tabella riepiloga la movimentazione dell’indebitamento finanziario avvenuta nell’ultimo esercizio:
In migliaia di euro
Saldo netto al
Movimenti
Rimborsi
Nuove
Riclassifiche
Delta cambio
Altre variazioni
Saldo netto al
31.12.2021
emissioni
31.12.2022
Liquidità
(290.373)
25.200
1.596
0
(263.577)
Debiti verso banche per scoperti di conto corrente
12
(12)
64
0
0
0
64
Debiti verso banche con scadenza entro 1 anno
228.089
(23.557)
19.861
0
(330)
0
224.063
Parte corrente del debito finanziario non corrente
146.294
(138.505)
4.152
93.176
0
164
105.281
Debiti verso banche correnti
374.395
0
(162.074)
24.077
93.176
(330)
164
329.408
Obbligazioni
0
0
0
0
0
0
0
Debiti per diritti d'uso
8.204
(11.912)
15.249
0
70
11.611
Debiti verso società controllate
7
(1)
0
0
0
0
6
Debiti verso altri finanziatori
67.223
(9.884)
14.090
0
0
71
59.071
Indebitamento finanziario corrente
449.829
0
(183.871)
38.167
108.425
(330)
305
400.096
Indebitamento finanziario corrente netto
159.456
25.200
(183.871)
38.167
108.425
1.266
305
136.519
Debiti verso banche non correnti
344.469
0
79.294
(93.176)
0
(243)
330.344
Obbligazioni
244.150
0
0
0
0
1.586
245.736
Debiti per diritti d'uso
15.911
(289)
(15.249)
(111)
18.658
18.920
Debiti verso società controllate
0
0
0
0
0
0
0
Debiti verso altri finanziatori
247
0
0
0
0
(71)
176
Indebitamento finanziario non corrente
604.777
0
(289)
79.294
(108.425)
(111)
19.930
595.176
INDEBITAMENTO FINANZIARIE NETTO
764.233
25.200
(184.160)
117.461
0
1.155
20.235
731.695
Le tabelle seguenti riepilogano la composizione per tipologia dell’indebitamento finanziario lordo.
- Quota non corrente
In migliaia di euro
Saldo al
Saldo al
31.12.2022
31.12.2021
Obbligazioni
245.736
244.150
Debiti verso banche
330.344
344.469
Debiti per diritti d'uso
18.920
15.911
Debiti verso altri finanziatori
176
247
TOTALE
595.176
604.777
- Quota corrente
In migliaia di euro
Saldo al
Saldo al
31.12.2022
31.12.2021
Obbligazioni
0
0
Debiti verso banche
329.408
374.395
Debiti per diritti d'uso
11.611
8.204
Debiti verso società controllate *)
6
7
Debiti verso altri finanziatori
59.071
67.223
TOTALE
400.096
449.829 
*) non consolidate col metodo dell’integrazione globale
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
104
La composizione dell’indebitamento finanziario lordo è la seguente:
In migliaia di euro
Saldo contabile al
Saldo contabile al
Valore nominale al
Valore nominale al
31.12.2022
31.12.2021
31.12.2022
31.12.2021
Obbligazioni
245.736
244.150
250.000
250.000
Debiti verso banche
659.752
718.864
663.788
720.675
Debiti per diritti d'uso
30.531
24.115
30.531
24.115
Debiti verso società controllate *)
6
7
6
7
Debiti verso altri finanziatori
59.247
67.470
59.248
67.470
TOTALE
995.272
1.054.606
1.003.573
1.062.267
*) non consolidate col metodo dell’integrazione globale
Il prospetto che segue riporta il piano dei rimborsi dell’indebitamento finanziario lordo al 31 dicembre 2022 del Gruppo:
In migliaia di euro
Valore nominale al
Quote in scadenza
Quote in scadenza
Quote in scadenza
Quote in scadenza
Quote in scadenza
Quote in scadenza
31.12.2022
entro 12 mesi
entro 31.12.2023
entro 31.12.2024
entro 31.12.2025
entro 31.12.2026
oltre
Obbligazioni
250.000
0
0
0
250.000
0
0
Debiti verso banche
663.788
329.499
100.791
52.947
96.776
38.308
45.467
Debiti per diritti d'uso
30.531
11.611
6.356
4.887
2.533
1.168
3.976
Debiti verso società controllate *)
6
6
0
0
0
0
0
Debiti verso altri finanziatori
59.248
59.072
71
71
34
0
0
TOTALE
1.003.573
400.188
107.218
57.905
349.343
39.476
49.443
*) non consolidate col metodo dell’integrazione globale
La seguente tabella analizza l’indebitamento finanziario lordo per valuta e tasso di interesse (al netto dei debiti finanziari per leasing operativi):
In migliaia di euro
Saldo contabile al
Saldo contabile al
Valore nominale al
Tasso interesse al
31.12.2021
31.12.2022
31.12.2022
31.12.2022
Euro
1.015.127
954.370
962.670
3,34%
Dong Vietnam
13.523
7.873
7.873
4,30%
Yen giapponese
1.841
2.417
2.417
3,19%
Rupie indiane
0
81
81
0,00%
TOTALE
1.030.491
964.741
973.041
3,35%
I debiti verso banche includono principalmente i seguenti finanziamenti:
Immsi S.p.A.
un finanziamento ricevuto da Banca Popolare dell’Emilia per nominali 10 milioni di euro con scadenza 31 dicembre 2025, garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia e tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread. Gli accordi prevedono il rimborso in rate semestrali ed è contabilizzato secondo il metodo del costo ammortizzato, pari a 7.487 mila euro, di cui 2.475 mila euro per rate rimborsabili entro 12 mesi. Tale linea prevede due covenants da verificare al 31 dicembre di ogni anno. A copertura del rischio di oscillazione dei tassi d’interesse per i flussi di cassa, Immsi S.p.A. ha sottoscritto un contratto di copertura di tipo Interest Rate Swap (IRS) che prevede la trasformazione del tasso variabile in tasso fisso sull’intero valore nominale del finanziamento
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
105
correlato;
una linea di credito parzialmente ammortizzata accordata sino a dicembre 2022 da Banca Nazionale del Lavoro per nominali 30 milioni di euro, garantita da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia e in essere per 25 milioni di euro. Tale linea è stata prorogata fino a dicembre 2023, come previsto contrattualmente e prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor variabile maggiorato di uno spread. La linea prevede, oltre che una soglia minima della quotazione del titolo Piaggio, il rispetto di due covenants, da verificare al 31 dicembre di ogni anno;
una linea di credito ammortizzata con l’Istituto Monte dei Paschi di Siena per complessivi 30 milioni di euro con scadenza, riposizionata in seguito a moratoria, a giugno 2023 e garantita da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Gli accordi prevedono un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e due covenants da verificare al 31 dicembre di ogni anno. Il finanziamento è iscritto secondo il metodo del costo ammortizzato pari a 3,5 milioni di euro, interamente riferiti all’ultima rata;
linee di credito, rinnovate a inizio febbraio 2023 con scadenza gennaio 2024 da Intesa Sanpaolo per 15 e 25 milioni di euro oltre ad un finanziamento Bullet Multi Borrower con Intesa Sanpaolo, erogato inizialmente per 125 milioni di euro, di cui 82,7 milioni ad Immsi S.p.A., 30 milioni ad ISM Investimenti S.p.A. e 12,3 milioni ad Intermarine S.p.A. e due aperture di credito per anticipazione accordate (ex UBI Banca), di 5 milioni di euro cadauna. Tali finanziamenti, garantiti da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia, prevedono un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread. Si informa che, in occasione dell’operazione di cessione della partecipazione della società Pietra Ligure S.r.l., la Capogruppo Immsi ha rimborsato anticipatamente una quota pari a 5 milioni di euro sul finanziamento Bullet Multi Borrower la cui quota risulta quindi al 31 dicembre 2022 pari a complessivi 77,7 milioni di euro rispetto agli 82,7 milioni di euro inizialmente accordati;
una linea di credito revolving parzialmente ammortizzata pari a 20 milioni di euro accordata a dicembre 2022 dall’Istituto Unicredit e utilizzata al 31 dicembre 2022 per 15 milioni di euro, ad un tasso pari all’Euribor variabile maggiorato di uno spread, con scadenza a fine 2023 e garantita da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Gli accordi prevedono la verifica di un covenant da riscontrare trimestralmente;
tre linee di credito ammortizzate accordate tra marzo e luglio 2019 dal Banco BPM per nominali 4 milioni di euro scadenti a marzo 2023, 5 milioni di euro con scadenza giugno 2023 e 6,5 milioni di euro con scadenza settembre 2023; tutte le scadenze finali sono state riposizionate in seguito a moratoria. Le linee erogate, garantite da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia, hanno un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risultano contabilizzate al costo ammortizzato a dicembre 2022 per complessivi 2.790 mila euro;
finanziamento bullet accordato da ING Bank a dicembre 2020 inizialmente scadente a luglio 2022 e ulteriormente rinnovato, nel corso del mese di luglio, fino a gennaio 2024 per 10 milioni di euro con un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread, garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia;
contratto di prestito titoli da Immsi S.p.A. a Banca Akros il quale prevede, a fronte del prestito di 580.491 azioni Unicredit, l’erogazione di un collaterale in denaro per un importo pari a circa 4.122 mila euro equivalente al valore di mercato del titolo alla data di sottoscrizione al netto di uno spread che assorba le eventuali oscillazioni al ribasso del titolo. Il contratto, con scadenza a revoca, prevede una fee pari allo 0,05% ed interessi passivi pari all'Ester maggiorato di uno spread, calcolati sul collaterale in denaro ricevuto da Banca Akros. Si precisa che Immsi ha ricevuto in prestito senza collaterale in denaro da Omniaholding S.p.A. 300.852 azioni Unicredit. Queste ultime sono state impiegate nelle suddette operazioni di prestito con collaterale in denaro;
finanziamento a medio termine accordato a maggio 2021 da Banca Popolare di Sondrio di nominali 5 milioni di euro, con scadenza giugno 2026, che prevede un piano di ammortamento a rate trimestrali, un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
106
spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato al 31 dicembre 2022 per 3.478 mila euro, di cui 1 milione di euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
finanziamento a medio termine accordato a giugno 2021 dalla Cassa di Risparmio di Bolzano - Sparkasse di nominali 5 milioni di euro con scadenza giugno 2026 in ammortamento a rate trimestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2022 per 3.489 mila euro, di cui 1 milione di euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi. Prevede inoltre due covenants da verificare al 31 dicembre di ogni anno;
finanziamento a medio termine accordato a luglio 2021 da MedioCredito Centrale Banca del Mezzogiorno con scadenza luglio 2026 di nominali 20 milioni di euro in ammortamento a rate trimestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2022 per 14.952 mila euro, di cui 4 milioni di euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
finanziamento a medio termine accordato a settembre 2021 da Banca Carige (ora Bper Banca) con scadenza settembre 2026 di nominali 4 milioni di euro in ammortamento a rate trimestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2022 per 3.027 mila euro, di cui 788 mila euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
finanziamento a medio termine accordato a luglio 2022 da Banco di Desio e della Brianza con scadenza agosto 2026 di nominali 5 milioni di euro in ammortamento a rate semestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2022 per 4.970 mila euro, di cui 1.207 mila euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
finanziamento a medio termine accordato a settembre 2022 da BCC Carate Brianza con scadenza settembre 2026 di nominali 5 milioni di euro in ammortamento a rate trimestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2022 per 4.672 mila euro, di cui 1.222 mila euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
finanziamento a medio termine sottoscritto a ottobre 2022 con Santander Consumer Bank con scadenza fine 2025 di nominali 15 milioni di euro. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari al 2yrs Swap maggiorato di uno spread e non è stato utilizzato al 31 dicembre 2022.
Ulteriori 4,6 milioni di euro relativi ad una linea di credito revolving accordata da Intesa Sanpaolo S.p.A. e 500 mila euro accordati da Banca Carige (ora Bper Banca) non sono stati utilizzati al 31 dicembre 2022.
Gruppo Piaggio
finanziamento a medio termine di 9.986 mila euro (del valore nominale di 10.000 mila euro) concesso dalla Banca Europea degli Investimenti volto a finanziare il piano degli investimenti in Ricerca & Sviluppo pianificato per il periodo 2016-2018. Il finanziamento si articola in due erogazioni con scadenza ultima febbraio e dicembre 2023 e prevede un piano di ammortamento in 7 rate annuali a tasso fisso. I termini contrattuali prevedono covenants;
finanziamento a medio termine di 58.274 mila euro (del valore nominale di 58.333 mila euro) concesso dalla Banca Europea degli Investimenti a sostegno dei progetti di Ricerca e Sviluppo previsti nel piano di investimenti del triennio 2019-2021 per i siti italiani del gruppo
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
107
Piaggio. Il finanziamento scadrà a febbraio 2027 e prevede un piano di ammortamento in 6 rate annuali a tasso fisso. I termini contrattuali prevedono covenants;
finanziamento a medio termine di 30.000 mila euro concesso dalla Banca Europea degli Investimenti a sostegno dei progetti di Ricerca e Sviluppo previsti nel piano di investimenti del triennio 2019-2021 per i siti italiani del gruppo Piaggio. Il finanziamento scadrà a marzo 2028 e prevede un piano di ammortamento in 6 rate annuali a tasso fisso. I termini contrattuali prevedono covenants;
linea di credito revolving sindacata utilizzata per 1.662 mila euro (del valore nominale di 2.000 mila euro) per complessivi 200.000 mila euro con scadenza 5 gennaio 2024 (con un anno di estensione a discrezione del prenditore). I termini contrattuali prevedono covenants;
finanziamento “Schuldschein” di 114.272 mila euro (del valore nominale di 115.000 mila euro) emesso tra ottobre 2021 e febbraio 2022 e sottoscritto da primari operatori di mercato. Si compone di 7 tranche con scadenze a 3, 5 e 7 anni a tasso fisso e variabile;
finanziamento a medio termine di 22.404 mila euro (del valore nominale di 22.500 mila euro) concesso dalla Bper Banca. Il finanziamento scadrà il 31 dicembre 2027 e prevede un piano di ammortamento a rate semestrali;
finanziamento di 19.938 mila euro (del valore nominale di 20.000 mila euro) concesso da Banco BPM con un piano di ammortamento a rate semestrali e scadenza ultima nel luglio 2025. Su tale finanziamento è stato posto in essere un Interest Rate Swap per la copertura del rischio di tasso d’interesse. I termini contrattuali prevedono covenants;
finanziamento a medio termine di 26.667 mila euro concesso da Cassa Depositi e Prestiti a sostegno della crescita internazionale in India e Indonesia. Il finanziamento ha una durata di 5 anni con scadenza al 30 agosto 2026 e prevede un piano di ammortamento a rate semestrali con un preammortamento di 12 mesi. I termini contrattuali prevedono covenants;
finanziamento a medio termine di 3.486 mila euro (del valore nominale di 3.500 mila euro) concesso da Banca Popolare di Sondrio con scadenza il giugno 2026 e piano di ammortamento a rate trimestrali;
finanziamento a medio termine di 6.990 mila euro (del valore nominale di 7.000 mila euro) concesso da Cassa di Risparmio di Bolzano con scadenza 30 giugno 2026 e piano di ammortamento a rate trimestrali;
finanziamento a medio termine di 4.825 (del valore nominale di 4.830 mila euro) concesso da ex-Banca Carige, ora Bper Banca, con scadenza 31 dicembre 2026 e piano di ammortamento a rate trimestrali;
finanziamento a medio termine 14.976 mila euro (del valore nominale di 15.000 mila euro) concesso da Oldenburgische Landensbank Aktiengesellschaft con scadenza al 30 settembre 2027.
Piaggio & C. S.p.A. dispone inoltre delle seguenti linee di credito revolving e finanziamenti inutilizzati al 31 dicembre 2022:
linea di credito revolving di 20.000 mila euro concessa da Banca Intesa San Paolo con scadenza 31 gennaio 2024;
linea di credito revolving di 10.000 mila euro concessa da Banca del Mezzogiorno con scadenza 1 luglio 2026;
linea di credito revolving di 12.500 mila euro concessa da Bper Banca con scadenza 2 agosto 2026;
finanziamento di 60.000 mila euro concesso dalla Banca Europea degli Investimenti con scadenza 9 anni dall’erogazione.
Si precisa che tutte le passività finanziarie del gruppo Piaggio qui esposte sono unsecured, ossia non sono assistite da garanzie ipotecarie.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
108
Intermarine S.p.A.
finanziamento rilasciato da Intesa Sanpaolo a per 12.300 mila euro nell’ambito di un finanziamento multilinea ottenuto da Immsi S.p.A., garantito da pegno su azioni Piaggio; tale finanziamento in scadenza fine gennaio 2023 è stato prorogato fino a fine gennaio 2024;
linea di credito revolving sottoscritta con Intesa Sanpaolo fino ad un massimo di 18 milioni di euro, interamente utilizzata al 31 dicembre 2022, in scadenza a fine gennaio 2023 e prorogata fino a fine gennaio 2024; la linea è assistita da pegno su azioni Piaggio;
finanziamento ipotecario fondiario di residui 5.714 mila euro, sottoscritto con Banca Bper a fine 2018, con scadenza a cinque anni, 18 mesi di preammortamento, rimborsi in rate semestrali, assistito da ipoteca di grado sul cantiere di Sarzana per 18.000 mila euro, vincolo assicurativo e patronage Immsi di 13.000 mila euro. La scadenza è fissata a dicembre 2024;
debiti finanziari verso Banca IFIS per operazione di anticipazione del contratto Gaeta utilizzati per 300 mila euro al 31 dicembre 2022, con rimborso entro dicembre 2023 in funzione degli avanzamenti fatturati al cliente. La linea anticipo contratto è supportata da patronage RCN Finanziaria ed Immsi;
debiti finanziari verso Banca IFIS per operazione di anticipazione del contratto Studi Cacciamine utilizzati per 775 mila euro al 31 dicembre 2022, con rimborso entro giugno 2023 in funzione degli avanzamenti fatturati al cliente. La linea anticipo contratto è supportata da patronage Immsi;
linea di credito con Banca IFIS per anticipazione su contratto di originari 6 milioni di euro, utilizzata al 31 dicembre 2022 per euro 5 milioni, supportata da patronage Immsi, con rimborso in quote annuali entro luglio 2024, attraverso il 40% del valore che verrà via via fatturato fino al completamento del contratto;
finanziamento ammortizzato verso banca IFIS per 3.000 mila euro sottoscritto a novembre 2021 con scadenza a sei anni e 24 mesi di preammortamento, supportato da patronage Immsi;
finanziamento di 5.000 mila euro erogato da Banca Nazionale del Lavoro, rotativo per assistenza nella gestione del capitale circolante, interamente utilizzato al 31 dicembre 2022, con scadenze dei singoli tiraggi a 180 giorni, garantito da patronage di Immsi;
finanziamento chirografario concesso da ex-Banca Carige, ora Bper Banca, di 2.500 mila, con scadenza ottobre 2023, con preammortamento e rimborsi mensili a partire da maggio 2021, con valore residuo al 31 dicembre 2022 per 0,8 milioni di euro. Tale finanziamento è assistito da Fondo di Garanzia Mediocredito Centrale e patronage di Immsi;
finanziamenti di 2,3 e 5,0 milioni di euro rilasciati il 3 marzo e il 12 aprile 2022 da Banca Monte dei Paschi di Siena, per gli adeguamenti dei cantieri per la componente individuata come Green”, scadenze rispettivamente fine 2028 e fine 2029, con rimborsi trimestrali, assistiti da garanzia GreenSACE al 80% e da fideiussione Immsi al 100%. I termini contrattuali prevedono covenants. Al 31 dicembre 2022 è stata concessa dalla banca una deroga al rispetto dei covenants;
linea di credito revolving a 1/2/3 mesi concessa da Unicredit per 1 milione di euro, interamente utilizzata a fine 2022;
finanziamento di 399 mila euro rilasciato da Medio Credito Centrale su progetto di ricerca, con scadenza giugno 2031 con rimborsi semestrali a partire da dicembre 2023 e con garanzia ex DD 6 agosto 2015;
Intermarine dispone di affidamenti a breve per scoperti di cassa per 1,2 milioni di euro, una linea di credito con Banca IFIS con plafond di 3,5 milioni di euro per anticipazioni su fatture, linea di credito BNL con plafond di 4,2 milioni di euro per anticipazioni su fatture, non utilizzati al 31 dicembre 2022.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
109
Is Molas S.p.A.
finanziamento a tasso variabile accordato da Monte dei Paschi di Siena stipulato a dicembre 2017 con scadenza a 5 anni, in essere per 7.125 mila euro al 31 dicembre 2022, con preammortamento e successivo rimborso in rate semestrali. I termini contrattuali prevedono covenants. A seguito della richiesta di moratoria per l’emergenza Covid-19, la scadenza è stata prorogata fine giugno 2024. Tale finanziamento è assistito da fideiussione rilasciata da Immsi;
mutuo ipotecario accordato a settembre 2022 da Banca Sella per 8.500 mila euro con scadenza 2039 e un periodo di preammortamento di 24 mesi. Il mutuo è garantito da ipoteca di primo grado iscritta su alcune strutture del compendio tra cui l’hotel e club house. A fronte di tale finanziamento la Immsi S.p.A. si è costituita fidejussore nei confronti di Is Molas S.p.A. e ha fornito garanzia reale con pegno su azioni Piaggio.
A garanzia di parte dell’indebitamento della Capogruppo e delle controllate Intermarine S.p.A. e ISM Investimenti S.p.A. e Is Molas S.p.A., Immsi S.p.A. al 31 dicembre 2022 ha depositato circa 170,8 milioni di azioni Piaggio a garanzia di finanziamenti e di linee di credito per complessivi 296,6 milioni di euro, mentre ulteriori circa 8,5 milioni di azioni Piaggio sono libere da vincoli.
A tale proposito si segnala che gli attuali corsi azionari del titolo Piaggio permettono di confermare le garanzie in essere, e quindi il rispetto dei Valori di Garanzia.
La voce Obbligazioni per 245.736 mila euro (del valore nominale di 250.000 mila euro) si riferisce al prestito obbligazionario High Yield emesso a fine aprile 2018 per un importo di 250.000 mila euro, con scadenza a fine aprile 2025 e cedola semestrale con tasso nominale annuo fisso.
Si segnala che la società potrà rimborsare in via anticipata l’intero ammontare o parte del prestito obbligazionario High Yield alle condizioni specificate nell’indenture. Il valore di tali opzioni di prepayments non è stato scorporato dal contratto originario, in quanto tali opzioni sono state considerate “closely related” all’host instrument secondo quanto previsto dall’IFRS 9 b4.3.5.
I Debiti verso altri finanziatori pari complessivamente a 59.247 mila euro di cui 59.071 mila euro scadenti entro l’anno, sono articolati principalmente come segue:
due finanziamenti soci rispettivamente di 6.000 e 10.401 mila euro, erogati a RCN Finanziaria S.p.A. da parte di Intesa Sanpaolo (azionista della società), rinnovati in giugno 2019 e rimborsabili entro i 3 anni in funzione degli accordi parasociali siglati tra i soci; a fine 2022 sono in corso interlocuzioni tra la società ed il socio Intesa Sanpaolo per l’eventuale rinnovo dei due finanziamenti sopra citati;
finanziamento soci per 30.559 mila euro riconosciuto da Intesa Sanpaolo S.p.A. (già IMI Investimenti S.p.A.), azionista della società, ad ISM Investimenti S.p.A. Tale linea risulta contrattualmente scaduta a fine 2018 ma non esigibile in quanto subordinata, come da clausola inserita nel contratto, al rimborso del finanziamento bancario multilinea erogato a ISM Investimenti da Intesa Sanpaolo per 30 milioni di euro (in scadenza al 31 gennaio 2023 e successivamente rinnovato fino al 31 gennaio 2024), anche in virtù dell’accordo di coinvestimento e parasociale esistente tra i soci di ISM Investimenti S.p.A., ovvero IMI Investimenti S.p.A. e Immsi S.p.A.. Si segnala che nel corso del mese di aprile 2022 in una ottica di rafforzamento patrimoniale di ISM Investimenti S.p.A. Intesa Sanpaolo ha rinunciato parzialmente a 12,4 milioni di euro del finanziamento soci apportandolo a patrimonio netto di ISM Investimenti S.p.A. in una riserva in conto futuro aumento di capitale targata Intesa. Inoltre si rileva che, allo scopo di garantire la futura stabilità patrimoniale della Società, con l’accordo quadro del 27 maggio 2022 i Soci, Immsi S.p.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A. hanno convenuto di sospendere la maturazione degli oneri finanziari del Finanziamento Soci Intesa e dei Finanziamenti Immsi a decorrere dal 30 aprile 2022 e pertanto a partire da tale data è stata così sospesa la maturazione degli interessi sulle somme erogate fino al momento in cui si manifesterà un cosiddetto “Evento Liquidità” (così come definito all’interno dei menzionati
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
110
accordi). Alla data del presente bilancio gli Amministratori hanno valutato come non probabile il verificarsi di un evento di liquidità e pertanto non sono state stanziate passività relativamente agli interessi passivi sui suddetti finanziamenti soci, successivi al 30 aprile 2022;
anticipi finanziari ricevuti, sia da società di factor che da istituti di credito, su cessioni pro-solvendo di crediti commerciali, ammontano complessivamente a 12.040 mila euro riferibili al gruppo Piaggio.
Covenants
I principali contratti di finanziamento stipulati dalle società del Gruppo (ampiamente descritti all’interno della predetta Nota Esplicativa), prevedono, in linea con le prassi di mercato per debitori di standing creditizio similare, il rispetto di:
1)parametri finanziari (financial covenants) in base ai quali la società si impegna a rispettare determinati livelli di indici finanziari definiti contrattualmente. Fra i più ricorrenti e significativi si segnala il covenant che mette in relazione l’Indebitamento finanziario netto con l’EBITDA, e il parametro che mette in relazione la Posizione Finanziaria netta con il Patrimonio Netto, misurati sui perimetri societari e/o consolidati secondo definizioni concordate con le controparti finanziatrici;
2)impegni di negative pledge ai sensi dei quali la società che ha contratto tali finanziamenti non può creare diritti reali di garanzia o altri vincoli sugli asset aziendali;
3)clausole di pari passu, in base alle quali i finanziamenti avranno lo stesso grado di priorità nel rimborso rispetto alle altre passività finanziarie;
4)clausole di change of control, che si attivano nel caso di perdita del controllo societario da parte dell’azionista di maggioranza;
5)clausole di cross default, in base alle quali in caso di inadempimento su un finanziamento, automaticamente l’inadempimento si estende ad altre linee;
6)limitazioni alle operazioni straordinarie che la società finanziata può effettuare.
Il prestito obbligazionario high-yield emesso da Piaggio in aprile 2018 prevede il rispetto di covenants tipici della prassi internazionale del mercato high-yield. In particolare la società è tenuta a rispettare l’indice EBITDA/Oneri Finanziari Netti, secondo la soglia prevista dal Regolamento, per incrementare l’indebitamento finanziario definito in sede di emissione. In aggiunta il Regolamento prevede alcuni obblighi per l’emittente che limitano, inter alia, la capacità di:
1)pagare dividendi o distribuire capitale;
2)effettuare alcuni pagamenti;
3)concedere garanzie reali a fronte di finanziamenti;
4)fondersi o consolidare alcune imprese;
5)cedere o trasferire i propri beni.
La misurazione dei financial covenants e degli altri impegni contrattuali è costantemente monitorata da tutte le società del Gruppo: alla data del 31 dicembre 2022 la valutazione del rispetto di tali requisiti non ha evidenziato alcuna criticità. L’eventuale mancato rispetto di tali covenants e degli altri impegni contrattuali applicati ai finanziamenti sopra menzionati qualora non adeguatamente rimediato nei termini concordati potrebbe comportare l’obbligo di rimborso anticipato del relativo debito residuo.
Si segnala che in base alle risultanze al 31 dicembre 2022 tutti i covenants in essere sui finanziamenti sopra citati sono stati rispettati.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
111
-
G3
-
DEBITI
COMMERCIALI
ED
ALTRI
DEBITI
864.970
I debiti commerciali e gli altri debiti ammontano a 864.970 mila euro, di cui 849.367 mila euro con scadenza entro l’anno e 15.603 mila euro con scadenza oltre l’esercizio.
I debiti commerciali ed altri debiti non correnti si riferiscono principalmente a risconti passivi per 4.068 mila euro relativi a contributi da imputare al conto economico in correlazione agli ammortamenti, per 2.232 a proventi correlati all’estensione della garanzia sui veicoli di competenza di esercizi successivi al 2022 e per 4.087 mila euro a depositi cauzionali.
I debiti commerciali ed altri debiti correnti vengono di seguito dettagliati:
In migliaia di euro
Saldo al
Saldo al
31.12.2022
31.12.2021
Debiti commerciali
765.778
647.756
Debiti verso società collegate
87
0
Debiti verso società controllanti
339
334 
Debiti verso joint ventures
9.518
16.622
Altri debiti
73.645
64.491
TOTALE
849.367
729.203
Con particolare riferimento al gruppo Piaggio, si evidenzia come lo stesso al fine di agevolare l’accesso al credito ai propri fornitori a partire dall’esercizio 2012 ha implementato alcuni accordi di factoring, tipicamente nelle forme tecniche di supply chain financing e reverse factoring.
Tali operazioni, poiché non hanno comportato una modifica dell’obbligazione primaria e non hanno comportato una sostanziale modifica nei termini di pagamento, mantengono la loro natura e pertanto rimangono classificate tra le passività commerciali.
Al 31 dicembre 2022, il valore dei debiti commerciali oggetto di adesione a schemi di reverse factoring o supply chain financing è pari a 238.280 mila euro (258.667 mila euro al 31 dicembre 2021).
I debiti verso joint ventures al 31 dicembre 2022, pari a 9.518 mila euro, si riferiscono agli acquisti effettuati da parte del gruppo Piaggio da Piaggio Foshan Motorcycles.
Di seguito si dettaglia la voce altri debiti correnti:
In migliaia di euro
Saldo al
Saldo al
31.12.2022
31.12.2021
Passività verso il personale
30.425
20.973
Passività legate a strumenti di copertura
3.062
217
Anticipi da clienti
26
64 
Passività verso organi sociali
878
777
Passività verso Istituti previdenziali ed assistenziali
10.222
9.770
Altre passività verso terzi
554
480
Altre passività verso società collegate
114
118
Ratei passivi
5.491
5.452
Risconti passivi
4.788
4.602
Altri debiti
18.085
22.038
TOTALE
73.645
64.491
Le passività verso il personale includono la valorizzazione al 31 dicembre 2022 delle ferie maturate e non godute ed altre retribuzioni da liquidare, il cui incremento è da attribuire principalmente all’incremento dell’organico, mentre le passività verso istituti previdenziali ed assistenziali comprendono sostanzialmente gli importi dovuti per le quote a carico delle società ed a carico dei dipendenti relativi ai salari ed agli stipendi nonché ai ratei maturati e non goduti.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
112
La voce Passività legate a strumenti di copertura include il fair value di strumenti derivati di copertura in particolare di copertura sul rischio di cambio e rischio commodities nonchè al fair value di un Interest Rate Swap designato di copertura (contabilizzati secondo il principio del cash flow hedge).
-
G4
-
FONDI
PER
TRATTAMENTO
DI
QUIESCENZA
ED
OBBLIGHI
SIMILI
28.123
Il fondo per trattamento di quiescenza ed obblighi simili ammonta al 31 dicembre 2022 a 28.123 mila euro, in diminuzione di 7.951 mila euro rispetto al dato al 31 dicembre 2021.
Di seguito se ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
In migliaia di euro
 
 
 
 
 
 
 
Saldo al
Accantonamenti
Service cost
Actuarial (gain)
Interest cost
Utilizzi ed altri
Saldo al
31.12.2021
 
loss
 
movimenti
31.12.2022
Fondi per trattamento di fine rapporto
35.263
10.000
4.928
563
(23.402)
27.352
Altri fondi
 
811
0
0
0
(40)
771
TOTALE
 
36.074
10.000
4.928
563
(23.442)
28.123
 
 
 
 
 
 
La voce altri fondi è interamente riconducibile al gruppo Piaggio ed include i) fondi per il personale accantonati dalle società estere del gruppo; ed ii) il fondo indennità suppletiva di clientela, che rappresenta le indennità dovute agli agenti in caso di scioglimento del contratto di agenzia per fatti non imputabili agli stessi.
Gli utilizzi ed altri movimenti si riferiscono alla liquidazione di indennità già accantonate in esercizi precedenti e trasferimenti a fondi pensione, mentre gli accantonamenti corrispondono alle indennità maturate nel periodo.
La voce fondo trattamento di fine rapporto è costituita dal fondo TFR a favore dei dipendenti delle società italiane appartenenti al Gruppo Immsi ed include i benefici successivi al rapporto di lavoro identificati come piani a benefici definiti.
Le ipotesi economico tecniche utilizzate per l’attualizzazione del valore da parte delle società del Gruppo Immsi operanti in Italia sono descritte di seguito:
 
Tasso annuo tecnico di attualizzazione da +3,57% a +3,77%;
Tasso annuo di inflazione2,30%;
Tasso annuo incremento TFR3,225%.
In merito al tasso di attualizzazione sono stati presi come riferimento per la valutazione l’indice iBoxx Corporates AA (gruppo Piaggio duration 7-10 e Intermarine con duration 5-7) e l’indice iBoxx Corporates A (Immsi con duration 10+ e Is Molas con duration 7-10).
La seguente tabella mostra gli effetti, in termini assoluti, al 31 dicembre 2022, che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi attuariali ritenute ragionevolmente possibili:
Fondo TFR
In migliaia di euro
Tasso di turnover +2%
27.404
Tasso di turnover -2%
26.878
Tasso di inflazione + 0,25%
27.505
Tasso di inflazione - 0,25%
26.824
Tasso di attualizzazione + 0,50%
26.151
Tasso di attualizzazione - 0,50%
28.237
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
113
La durata finanziaria media dell’obbligazione oscilla tra i 5,5 ed i 25 anni mentre le erogazioni future stimate nel Gruppo sono pari a:
Anno
Erogazioni future
In migliaia di euro
1
3.031
2
1.474
3
1.466
4
2.011
5
790
Trattandosi di una valutazione attuariale, i risultati dipendono dalle basi tecniche adottate quali tra le altre il tasso di interesse, il tasso di inflazione ed il turnover atteso. Una variazione di tali parametri potrebbe condurre ad una significativa variazione della passività ad oggi stimata: impatti analoghi potrebbero avere variazioni inattese delle altre basi tecniche.
Si segnala inoltre che anche le consociate tedesca ed indonesiana del gruppo Piaggio hanno in essere fondi a beneficio del personale identificati come piani a benefici definiti: il loro valore in essere al 31 dicembre 2022 è rispettivamente pari a 77 e 334 mila euro. L’ammontare degli utili/(perdite) imputati a conto economico complessivo relativi a società estere è pari a -40 mila euro.
-
G5
-
ALTRI
FONDI
A
LUNGO
TERMINE
36.461
Il saldo degli altri fondi a lungo termine, inclusa la quota con scadenza entro 12 mesi, a fine dicembre 2022 è pari a 36.461 mila euro, in diminuzione di 447 mila euro rispetto al 31 dicembre 2021.
Di seguito si propone il dettaglio degli altri fondi iscritti a bilancio:
In migliaia di euro
 
 
 
 
 
 
 
Saldo al
Accantonamenti
Utilizzi
Altri
Saldo al
Di cui quota
31.12.2021
 
 
movimenti
31.12.2022
corrente
Fondo garanzia prodotti
 
22.756
11.729
(11.213)
(64)
23.208
14.242
Fondo rischi su partecipazioni
 
17
0
0
0
17
0
Fondo rischi contrattuali
 
8.085
3.000
(4.127)
54
7.012
1.012
Altri fondi rischi ed oneri
 
6.050
621
(1.008)
561
6.224
2.604
TOTALE
 
36.908
15.350
(16.348)
551
36.461
17.858
 
 
 
 
 
 
Il fondo garanzia prodotti è relativo agli accantonamenti per interventi in garanzia tecnica sui prodotti assistibili che si stima saranno effettuati nel periodo di garanzia contrattualmente previsto ed è riferibile al gruppo Piaggio per 21.057 mila euro e da Intermarine S.p.A. per 2.151 mila euro per interventi in garanzia tecnica sui prodotti assistibili che si stima saranno effettuati nel periodo di garanzia contrattualmente previsto. Per quanto riguarda in particolare le previsioni effettuate dal gruppo Piaggio, tale periodo varia in funzione della tipologia di bene venduto e del mercato di vendita ed è inoltre determinato dall’adesione della clientela ad un impegno di manutenzione programmata.
Con riferimento ad Intermarine S.p.A. si segnala che la società stanzia tale fondo per manutenzioni in garanzia da effettuare negli esercizi futuri relativamente alle imbarcazioni in costruzione, consegnate nel corso dell’esercizio e/o in esercizi precedenti, determinato sulla base della stima dei costi sostenuti nel passato per imbarcazioni similari.
Il fondo rischi contrattuali si riferisce per la gran parte ad oneri che potrebbero derivare dai contratti di fornitura in corso nel gruppo Piaggio.
Negli altri fondi rischi ed oneri risulta iscritto il fondo rischi per contenziosi sia di natura giuslavoristica che altre cause legali e fiscali ed il fondo rischi per certificati ETS riferito all’accantonamento
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
114
effettuato da Piaggio a fronte degli oneri che dovrà sostenere per l’acquisizione dei certificati ETS da restituire all’Autorità entro il prossimo 30 aprile. Per un maggior dettaglio sul funzionamento della Direttiva “Emission Trading” (Direttiva 2003/87/CE) che ha istituito il sistema di scambio dei certificati ETS si rimanda al paragrafo Principi Contabili e criteri di valutazione.
-
G6
-
IMPOSTE
DIFFERITE
8.800
La voce imposte differite, in decremento rispetto a quanto iscritto a fine 2021 di 4.638 mila euro, e pari a 8.800 mila euro, si riferisce al fondo stanziato dalle singole società sulla base delle legislazioni nazionali applicabili. Il saldo risulta compensato per 341 mila euro con imposte anticipate, omogenee per scadenza e per natura.
Le imposte differite risultano iscritte dal gruppo Piaggio per 5.173 mila euro, dalla Capogruppo Immsi S.p.A. per 3.056 mila euro (relativa principalmente alla quota di plusvalenza fiscale realizzata sulla vendita dell’immobile di Roma tassabile ai fini IRES negli esercizi futuri) e da Intermarine S.p.A. per 571 mila euro. 
-
G7
-
IMPOSTE
CORRENTI
22.491
La voce imposte correnti, che accoglie i debiti d’imposta iscritti nei bilanci delle singole società consolidate, stanziati in relazione agli oneri di imposta sulla base delle legislazioni nazionali applicabili, si incrementa rispetto all’ esercizio 2021 di 910 mila euro e risulta così dettagliata:
In migliaia di euro
Saldo al
Saldo al
31.12.2022
31.12.2021
Debiti per imposte sul reddito
13.819
12.829
Debiti per IVA
1.498
1.007
Debiti per ritenute d'acconto
6.396
5.785
Debiti per imposte locali
227
188
Altri debiti
551
1.772
TOTALE
22.491
21.581
I debiti per ritenute d’acconto si riferiscono principalmente a ritenute su redditi di lavoro dipendente, su emolumenti di fine rapporto e su redditi da lavoro autonomo.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
115
-
G8
-
RIPARTIZIONE
DEI
DEBITI
PER
METODO
DI
VALUTAZIONE
Di seguito si forniscono le informazioni sul valore contabile delle passività finanziarie e debiti operativi al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 con particolare riferimento alle politiche contabili adottate.
- Passivo operativo
In migliaia di euro
 
 
 
 
 
Passività al
Strumenti finanziari
Passività al costo
Totale
Valori al 31 dicembre 2022
 
FVPL
derivati
ammortizzato
 
Non correnti
Debiti verso l'Erario
0
Altri debiti
0
15.603
15.603
Totale debiti operativi non correnti
 
0
0
15.603
15.603
Correnti
Debiti commerciali
775.722
775.722
Debiti verso l'Erario
22.491
22.491
Altri debiti
3.062
70.583
73.645
Totale debiti operativi correnti
 
0
3.062
868.796
871.858
In migliaia di euro
 
 
 
 
 
Passività al
Strumenti finanziari
Passività al costo
Totale
Valori al 31 dicembre 2021
 
FVPL
derivati
ammortizzato
 
Non correnti
Debiti verso l'Erario
0
Altri debiti
34
13.955
13.989
Totale debiti operativi non correnti
 
0
34
13.955
13.989
Correnti
Debiti commerciali
664.712
664.712
Debiti verso l'Erario
21.581
21.581
Altri debiti
217
64.274
64.491
Totale debiti operativi correnti
 
0
217
750.567
750.784
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
116
- Passivo finanziario
In migliaia di euro
Passività al
Adeguamento
Strumenti finanziari
Passività al costo
Totale
Valori al 31 dicembre 2022
FVPL
al FV
derivati
ammortizzato
Non correnti
Finanziamenti bancari
330.344
330.344
Obbligazioni
245.736
245.736
Altri finanziamenti
176
176
Leasing
18.920
18.920
Derivati di copertura
0
Totale passività finanziarie non correnti
0
0
0
595.176
595.176
Correnti
Finanziamenti bancari
329.408
329.408
Obbligazioni
0
0
0
Altri finanziamenti
64.424
64.424
Leasing
11.611
11.611
Totale passività finanziarie correnti
0
0
0
405.443
405.443
In migliaia di euro
Passività al
Adeguamento
Strumenti finanziari
Passività al costo
Totale
Valori al 31 dicembre 2021
FVPL
al FV
derivati
ammortizzato
Non correnti
Finanziamenti bancari
344.469
344.469
Obbligazioni
244.150
244.150
Altri finanziamenti
247
247
Leasing
22.247
22.247
Derivati di copertura
0
Totale passività finanziarie non correnti
0
0
0
611.113
611.113
Correnti
Finanziamenti bancari
374.395
374.395
Obbligazioni
0
1
Altri finanziamenti
72.340
72.340
Leasing
8.204
8.204
Totale passività finanziarie correnti
0
1
0
454.939
454.940
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
117
- H - COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
Gli importi sono esposti in migliaia di euro se non diversamente indicato.
Prima di procedere all’analisi delle singole voci si rammenta che i commenti sull’andamento generale dei costi e dei ricavi sono esposti, a norma dell’art. 2428 c.c., nell’ambito della Relazione sulla gestione.
-
H1
-
RICAVI
NETTI
2.126.127
I ricavi delle vendite e delle prestazioni al 31 dicembre 2022 risultano pari a 2.126.127 mila euro, in crescita del 24,4% (+416.555 mila euro) rispetto al precedente esercizio. La crescita è attribuibile al settore industriale (+418.754 mila euro, +25,1%) cui si somma la crescita del settore immobiliare e holding (+1.876 mila euro) mentre il settore navale mostra una flessione di 4.075 mila euro.
Tale voce è esposta al netto dei premi riconosciuti ai clienti del gruppo Piaggio (dealer) mentre non include i costi di trasporto riaddebitati alla clientela ed i recuperi di costi di pubblicità addebitati in fattura, che vengono esposti tra gli altri proventi operativi.
Di seguito si fornisce la ripartizione dei ricavi netti per settore di attività e per area geografica di destinazione, ovvero con riferimento alla nazionalità del cliente:
Per settore d'attività
Esercizio
Esercizio
In migliaia di euro
2022
2021
Importo
%
Importo
%
Settore immobiliare e holding
4.626
0,2%
2.750
0,2%
Settore industriale
2.087.443
98,2%
1.668.689
97,6%
di cui settore 2 ruote
1.683.743
79,2%
1.368.989
80,1%
di cui settore Veicoli Commerciali
403.700
19,0%
299.700
17,5%
Settore navale
34.058
1,6%
38.133
2,2%
TOTALE
2.126.127
100,0%
1.709.572
100,0%
Per area geografica
Esercizio
Esercizio
In migliaia di euro
2022
2021
Importo
%
Importo
%
Italia
350.643
16,5%
339.742
19,9%
Altri paesi europei
793.629
37,3%
710.589
41,6%
Resto del Mondo
981.855
46,2%
659.241
38,6%
TOTALE
2.126.127
100,0%
1.709.572
100,0%
-
H2
-
COSTI
PER
MATERIALI
1.363.309
I costi per materiali ammontano complessivamente a 1.363.309 mila euro, rispetto a 1.066.726 mila euro dell’esercizio precedente. L’incidenza percentuale sui ricavi netti di tale voce incrementa 
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
118
rispetto a quella del precedente esercizio, passando dal 62,4% dell’esercizio 2021 al 64,1% del corrente periodo.
La voce include 38.069 mila euro (31.331 mila euro nel 2021) relativi agli acquisti di scooter dalla consociata cinese Zongshen Piaggio Foshan, che vengono commercializzati sui mercati europei ed asiatici.
Si ricorda che la voce in esame non include i costi riaddebitati per pari importo a clienti ed i costi correlati alle attività destinate alla dismissione, questi ultimi rilevati separatamente nell’apposita voce di Conto economico. Nella tabella seguente viene dettagliato il contenuto della voce di bilancio:
In migliaia di euro
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso di lavorazione
(70.282)
(28.336)
Acquisto materie prime e materiali di consumo
1.464.232
1.147.861
Variazione materie prime e materiali di consumo
(30.641)
(52.799)
TOTALE
1.363.309
1.066.726
-
H3
-
COSTI
PER
SERVIZI
E
GODIMENTO
BENI
DI
TERZI
317.979
I costi per servizi e godimento beni di terzi ammontano complessivamente a 317.979 mila euro, in crescita di 35.017 mila euro sul precedente esercizio. La voce in oggetto risulta così dettagliata:
In migliaia di euro
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Prestazioni di trasporto
58.185
48.693
Spese di garanzia prodotti
2.039
2.100
Pubblicità e promozione
44.583
53.646
Lavorazioni di terzi
38.799
36.981
Spese esterne per manutenzioni e pulizie
11.087
12.046
Spese per il personale
14.356
10.939
Consulenze tecniche, legali, tributarie, amministrative, etc.
30.325
25.237
Spese commerciali diverse
8.293
7.341
Spese per energia, telefoniche, postali, etc.
28.869
14.376
Prestazioni varie rese nell'esercizio dell'impresa
849
712
Assicurazioni
5.855
5.326
Spese per il funzionamento degli organi sociali
6.187
5.412
Provvigioni di vendita
1.596
555
Lavoro interinale e per personale di altre imprese
1.654
1.309
Spese bancarie e commissioni
7.287
6.428
Incidenti di qualità
3.271
5.805
Spese per relazioni esterne
3.730
2.737
Spese per servizi in outsourcing
18.112
16.594
Altre spese
16.596
15.829
TOTALE COSTI PER SERVIZI
301.673
272.066
Canoni di locazione per beni immobili ad uso strumentale
16.080
10.725
Canoni di noleggio per autoveicoli, macchine da ufficio, etc.
221
164
Altri canoni
5
7
TOTALE COSTI PER GODIMENTO BENI DI TERZI
16.306
10.896
TOTALE COSTI PER SERVIZI E GODIMENTO BENI DI TERZI
317.979
282.962
L’incremento nell’esercizio 2022 della voce Costi per servizi e godimento di beni di terzi rispetto al precedente esercizio, in particolare nel settore industriale, risulta coerente con l’incremento dei volumi di vendita e sostanzialmente inferiore alla crescita dei ricavi.
All’interno della voce oggetto di commento sono inclusi rapporti con Parti Correlate per 564 mila euro, per un dettaglio dei quali si rimanda al relativo paragrafo contenuto all’interno della presente Relazione.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
119
-
H4
-
COSTI
DEL
PERSONALE
281.779
La composizione dei costi sostenuti per il personale risulta la seguente:
In migliaia di euro
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Salari e stipendi
215.809
194.138
Oneri sociali
52.771
50.231
Trattamento di fine rapporto
10.000
9.068
Trattamento di quiescenza e simili
0
0
Costi di ristrutturazione per il personale
2.106
1.536
Altri costi
1.093
1.208
TOTALE
281.779
256.181
Di seguito si dettaglia la media dei dipendenti in forza per categoria. Per un approfondimento sull’organico dipendente si rimanda al relativo paragrafo inserito nella Relazione sulla gestione:
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Dirigenti
122
120
Quadri e impiegati
2.457
2.464
Operai
4.218
3.898
TOTALE
6.798
6.482
Il costo del personale è cresciuto in valore assoluto di 25.598 mila euro rispetto ai valori registrati nello scorso esercizio (+10%) principalmente in relazione al maggior numero di dipendenti in forza.
Si precisa che, nel 2022, nell’ambito del costo del personale sono stati registrati 2.106 mila euro relativi agli oneri connessi ai piani di mobilità applicati principalmente ai siti produttivi di Pontedera e Noale, mentre nel 2021 tali oneri, relativi ai medesimi siti di produzione, furono pari a 1.536 mila euro.
Si ricorda che la consistenza media dell’organico risulta influenzata dalla presenza nei mesi estivi degli addetti stagionali (tramite contratti a termine e contratti di somministrazione a tempo determinato) cui si ricorre al fine di far fronte ai picchi di richiesta tipici dei mesi estivi.
I dipendenti medi 2022 del Gruppo risultano pari a 6.798 unità, con un incremento complessivo di 316 unità (+4,9%) rispetto all’esercizio 2021.
Così come richiesto dai principi contabili internazionali, si precisa da ultimo che nell’ambito del costo del personale non sono stati registrati oneri per stock option così come nel 2021.
-
H5
-
AMMORTAMENTO
E
COSTI
DI
IMPAIRMENT
DELLE
ATTIVITA’
MATERIALI
64.135
Di seguito si riporta il riepilogo degli ammortamenti e costi di impairment iscritti al 31 dicembre 2022 per le attività materiali, le cui aliquote di ammortamento sono indicate nel commento al paragrafo relativo ai principi contabili adottati dal Gruppo:
In migliaia di euro
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Ammortamento fabbricati
13.547
11.372
Ammortamento impianti e macchinari
24.466
23.207
Ammortamento attrezzature industriali e commerciali
15.620
11.879
Ammortamento beni gratuitamente devolvibili
284
335
Ammortamento altri beni
10.218
9.024
AMMORTAMENTO DELLE ATTIVITA' MATERIALI
64.135
55.817
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
120
Le analisi di impairment non hanno portato all’iscrizione di oneri relativi ad attrezzature industriali e commerciali, mentre nel 2021 ve ne furono per 175 mila euro.
Nella voce ammortamento e costi di impairment delle attività materiali risultano iscritti ammortamenti per diritti d’uso nel 2022 pari a 10.690 mila euro (8.902 mila euro nel 2021).
-
H6
-
AMMORTAMENTO
E
COSTI
DI
IMPAIRMENT
DELLE
ATTIVITA’
IMMATERIALI
A
VITA
DEFINITA
79.484
La composizione degli ammortamenti e dei costi di impairment di attività immateriali a vita definita risulta essere la seguente:
In migliaia di euro
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Ammortamento costi di sviluppo
35.139
34.387
Ammortamento concessioni, brevetti, diritti industriali e diritti simili
44.032
42.176
Ammortamento marchi e licenze
66
61
Ammortamento software
129
120
Ammortamento altre attività immateriali a vita definita
118
201
AMMORTAMENTO DELLE ATTIVITA' IMMATERIALI
79.484
76.945
Come meglio specificato nel paragrafo relativo alle attività immateriali, dal gennaio 2004 l’avviamento non è più ammortizzato ma viene sottoposto annualmente ad impairment test: per maggiori dettagli a riguardo, si rimanda alla Nota integrativa ed esplicativa F1 – Attività immateriali.
In questa sede si ricorda che tra gli ammortamenti delle attività immateriali non figurano iscritti impairment di avviamenti sia nel corso dell’esercizio 2022 che nel precedente esercizio, in quanto sulla base dei test effettuati non è emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione dal momento che tali avviamenti sono stati ritenuti recuperabili attraverso i flussi finanziari futuri relativi alle cash-generating unit a cui tali avviamenti sono stati allocati.
La voce include, nell’esercizio 2022, costi di impairment per 1.990 mila euro (1.274 mila euro nel 2021) e si riferiscono al gruppo Piaggio, in particolare, ai progetti di due nuovi veicoli per il quale sono stati rivisti i piani di produzione nell’ambito dell’aggiornamento del piano industriale predisposto.
-
H7
-
ALTRI
PROVENTI
OPERATIVI
154.860
La composizione della voce altri proventi operativi è così dettagliata:
In migliaia di euro
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Plusvalenze da alienazione immobilizzazioni materiali
239
352
Sponsorizzazioni
5.364
2.749
Contributi
11.190
5.660
Recupero costi diversi
52.144
42.943
Diritti di licenza
4.088
2.534
Vendite di materiali ed attrezzature varie
1.567
1.302
Indennizzi assicurativi
1.340
9.914
Incrementi per immobilizzazioni di lavori interni
59.721
57.724
Storno accantonamenti per rischi ed altri accantonamenti
37
606
Canoni attivi
8
5.634
Altri proventi operativi diversi
19.162
25.589
TOTALE
154.860
155.007
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
121
La voce contributi, principalmente afferente al gruppo Piaggio, comprende:
per 3.349 mila euro i crediti d’imposta riconosciuti principalmente sui consumi di elettricità e di gas;
per 1.587 mila euro i contributi pubblici e comunitari a sostegno di progetti di ricerca e i contributi statali correlati ad attività di Ricerca e Sviluppo, Innovazione tecnologica e Design ed Ideazione estetica. I suddetti contributi sono contabilizzati a conto economico in stretta correlazione agli ammortamenti delle spese capitalizzate per le quali sono stati ricevuti;
per 1.721 mila euro i contributi alle esportazioni ricevuti dalla consociata indiana del gruppo Piaggio;
per 2.994 mila euro i contributi per la partecipazione, da parte del gruppo Piaggio, alle gare del Campionato di MotoGP erogati dagli organizzatori;
per 416 mila euro i contributi per la formazione professionale erogati dall’Associazione di Categoria del gruppo Piaggio;
per 335 mila euro i contributi in conto impianti riconosciuti su investimenti in beni materiali e Industria 4.0.
La riduzione della voce Canoni attivi è correlata alla decisione del gruppo Piaggio di partecipare direttamente nel 2022 al Campionato di MotoGP e non più dandole in gestione a team esterni.
Tra gli altri proventi sono iscritti per 3.727 mila euro i contributi riconosciuti dal Governo indiano alla consociata Piaggio Vehicles Private Limited per gli investimenti effettuati nel corso degli esercizi precedenti ed iscritti a conto economico in proporzione all'ammortamento delle attività su cui è stato concesso il contributo. L’iscrizione di tali importi è supportata da adeguata documentazione ricevuta dal Governo Indiano, che ne attesta il riconoscimento del diritto e quindi la ragionevole certezza dell’incasso.
La voce recupero costi diversi (dedotto quanto previsto a riduzione dei costi sostenuti) si riferisce a costi riaddebitati ai clienti a fronte principalmente di spese di trasporto.
All’interno della voce oggetto di commento sono inoltre inclusi rapporti con Parti Correlate per 342 mila euro, per un dettaglio dei quali si rimanda al relativo paragrafo contenuto all’interno della presente Relazione.
-
H8
-
RIPRESE
DI
VALORE
(SVALUTAZIONI)
NETTE
DI
CREDITI
COMMERCIALI
ED
ALTRI
CREDITI
(3.151)
La voce ammonta al 31 dicembre 2022 a 3.151 mila euro per svalutazioni nette ed è di seguito dettagliata la composizione:
In migliaia di euro
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Rilascio fondi
0
384
Perdite su crediti
(714)
(383)
Svalutazione crediti attivo circolante
(2.437)
(1.732)
TOTALE
(3.151)
(1.731)
-
H9
-
ALTRI
COSTI
OPERATIVI
27.471
La voce altri costi operativi al 31 dicembre 2022 ammonta a 27.471 mila euro ed è di seguito dettagliata la composizione:
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
122
In migliaia di euro
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Minusvalenze da alienazione immobilizzazioni materiali
2
29
Minusvalenze da alienazione immobilizzazioni immateriali
24
0
Imposte e tasse non sul reddito
6.370
5.749
Accantonamenti per garanzia prodotti
11.728
11.373
Accantonamenti per rischi futuri ed altri rischi
3.622
4.330 
Altri costi operativi diversi
5.725
4.986
TOTALE
27.471
26.467
-H10-
RISULTATO
PARTECIPAZIONI
(892)
La voce oggetto di commento evidenzia un saldo negativo al 31 dicembre 2022 pari a 892 mila euro e si riferisce principalmente alla valutazione ad equity della partecipazione detenuta dal gruppo Piaggio nella joint venture Zongshen Piaggio Foshan Motorcycle Co. Ltd..
-H11
-
PROVENTI
FINANZIARI
57.171
Di seguito si riporta il dettaglio dei proventi finanziari rilevati dal Gruppo nell’esercizio 2022:
In migliaia di euro
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Interessi attivi
1.556
923 
Utili su cambi
55.350
26.324
Proventi da coperture su fair value e tassi d'interesse
13
0
Dividendi
0
19
Altri proventi
249
36
TOTALE
57.171
27.302
L’incremento, nel 2022, della voce proventi finanziari è principalmente riconducibile ai maggiori utili su cambi, che comunque sono più che compensati con maggiori perdite su cambi iscritte negli oneri finanziari.
-
H12
-
ONERI
FINANZIARI
103.109
Di seguito si riporta il dettaglio degli oneri finanziari al 31 dicembre 2022:
In migliaia di euro
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Interessi passivi su finanziamenti bancari
19.391
17.734
Interessi passivi su finanziamenti da terzi
6.981
7.727
Interessi passivi su prestiti obbligazionari
10.838
11.437
Altri interessi passivi
3.176
1.985 
Commissioni passive
1.683
1.958
Perdite su cambi
60.803
21.772
Oneri da coperture su fair value e tassi d'interesse
0
17
Oneri da "ammortamenti/svalutazioni" di partecipazioni (eccetto collegate e altre al "FV to equity")
3
3
Componente finanziaria fondi pensione e TFR
527
57
Oneri finanziari su diritti d'uso
1.635
1.285
Altri oneri
(1.928)
(480)
TOTALE
103.109
63.495
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
123
L’incremento degli Oneri finanziari è principalmente riconducibile nell’esercizio 2022 alla contributo negativo della gestione valutaria, impattata dall’eccezionale volatilità che si è registrata sul mercato dei cambi.
Gli interessi passivi risultano in modesta crescita dovuta all’impatto del rialzo dei tassi limitato essenzialmente nel quarto trimestre dell’anno.
-
H13
-
IMPOSTE
32.951
L’onere fiscale previsto sui redditi delle società consolidate con il metodo integrale iscritto a bilancio al 31 dicembre 2022 ammonta a 32.951 mila euro e la composizione risulta essere la seguente:
In migliaia di euro
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Imposte correnti
41.210
31.664
Imposte differite
(8.259)
(4.908)
TOTALE
32.951
26.756
Le imposte di periodo risultano in crescita di 6.195 mila euro rispetto al 31 dicembre 2021. Il tax rate si attesta a circa il 34% rispetto al 43% del 2021.
L’adesione al Consolidato Fiscale Nazionale da parte della Capogruppo Immsi S.p.A., Piaggio & C. S.p.A., Piaggio Concept Store Mantova S.r.l., Intermarine S.p.A., Apuliae S.r.l., RCN Finanziaria S.p.A., ISM Investimenti S.p.A., Pietra S.r.l., Is Molas S.p.A. ed Aprilia Racing S.r.l. ha consentito alle suddette società di compensare circa 12,5 milioni di perdite dell’esercizio con pari imponibili.
Di seguito si riporta la riconciliazione dell’onere fiscale teorico e dell’onere fiscale effettivo:
TOTALE
Risultato ante imposte
96.849
Aliquota teorica (24%)
Imposte sul reddito teoriche
23.244
Effetto derivante dalle variazioni fiscali e dalla differenza tra aliquote fiscali estere e aliquota teorica
-2.354
Effetto fiscale derivante da perdite dell'anno non compensate
8.311
Effetto fiscale derivante dalle imposte differite
-1.285
Imposte su redditi prodotti all'estero
5.817
Oneri (Proventi) da consolidato
-935
Altre differenze
-3.331
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (IRES)
29.467
IRAP
3.484
Imposte sul reddito iscritte in bilancio
32.951
Le imposte teoriche sono state determinate applicando al risultato ante imposte l’aliquota dell’IRES vigente in Italia (24,0%).
L’impatto derivante dall’aliquota Irap è stato determinato separatamente in quanto tale imposta non viene calcolata sulla base del risultato ante imposte.
-
H14
-
UTILE/PERDITA
DERIVANTE
DA
ATTIVITA’
CESSATE
0
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
124
Alla data di chiusura del bilancio non si registrano utili o perdite da attività destinate alla dismissione o alla cessazione, come pure nel precedente esercizio.
-
H15
-
RISULTATO
DEL
PERIODO
27.087
Il risultato del periodo del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2022 risulta positivo per 27.087 mila euro, dopo aver attribuito ai terzi un utile di 36.811 mila euro.  
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
125
- I - IMPEGNI, RISCHI E GARANZIE
Le principali garanzie rilasciate da istituti di credito per conto di Piaggio & C. S.p.A a favore di terzi sono le seguenti:
Tipologia
In migliaia di euro
Fidejussione BCC-Fornacette rilasciata a favore di Motoride S.p.A. per rimborso IVA a seguito eccedenza imposta detraibile
298
Fidejussione Banco di Brescia rilasciata a favore del Comune di Scorzè a garanzia urbanizzazione e costruzione stabilimento di Scorzè
166
Fidejussione Banca Intesa Sanpaolo rilasciata a favore del Ministero della Difesa Algerino a garanzia degli obblighi contrattuali per fornitura di veicoli
158
Fideiussione Banca Nazionale del lavoro rilasciata a favore di Poste Italiane Roma a garanzia degli obblighi contrattuali per fornitura di veicoli
469
Di seguito si riportano le principali garanzie prestate a terzi rilevate da Intermarine S.p.A.:
Soggetto
In migliaia di euro
Enti pubblici italiani per Cacciamine e Vedette
20.156
Operatore italiano per la fornitura di piattaforme cacciamine integrate
5.353
Operatore privato per costruzione nave passeggeri
3.789
Varie minori
2.009
Le garanzie prestate a terzi di cui sopra si riferiscono principalmente a garanzie rilasciate sulle commesse in corso con i clienti.
A garanzia del debito verso Bper in essere per 5,7 milioni di euro è stata iscritta un’ipoteca di primo grado sul cantiere di Sarzana per euro 18 milioni di euro.
Con riferimento alla società Is Molas S.p.A. si rilevano 4,5 milioni di euro relativi al valore degli impegni assunti con il Comune di Pula in data 26 marzo 2015 e 16 ottobre 2020 a seguito della stipula di Atti Integrativi della Convenzione Urbanistica.
Con riferimento alla Capogruppo Immsi S.p.A. e alle garanzie da essa rilasciate a favore delle società del Gruppo, si rinvia al paragrafo “Impegni, rischi e garanzie” contenuto all’interno delle “Note esplicative sui prospetti contabili al 31 dicembre 2022” del bilancio separato di Immsi S.p.A..
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
126
- L - RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
Per quanto riguarda i principali rapporti economico-patrimoniali intrattenuti dalle società del Gruppo
con entità correlate si fa rinvio al relativo paragrafo riportato nella Relazione sulla gestione.
- M - POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
Di seguito si riporta l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022 del Gruppo Immsi. Per maggiori dettagli delle sue principali componenti si fa rinvio alle tavole riportate nella Relazione sulla gestione ed ai relativi commenti riportati in calce alle stesse:
(in migliaia di euro)
31.12.2022
31.12.2021
Totale liquidità
-263.577
-290.373
Totale indebitamento finanziario corrente
400.096
449.829
Indebitamento finanziario corrente netto
136.519
159.456
Indebitamento finanziario non corrente
595.176
604.777
Indebitamento finanziario netto
731.695
764.233
L’Indebitamento finanziario netto è esposto nel rispetto di quanto definito negli Orientamenti ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021, rettificato di quanto segue: attività e passività finanziarie originate dalla valutazione al fair value, gli strumenti finanziari derivati designati di copertura e non, l’adeguamento al fair value delle relative poste coperte, pari a 0 al 31 dicembre 2022; debiti e ratei per interessi maturati su finanziamenti bancari per complessivi 3,5 milioni di euro; interessi maturati sui finanziamenti verso soci terzi per complessivi 5,3 milioni di euro. Per un dettaglio si rinvia al paragrafo Passività finanziarie all’interno delle Note esplicative.
- N - DIVIDENDI PAGATI
La Capogruppo nel corso dell’esercizio 2022 ha distribuito un dividendo di euro 3 centesimi lordo da imposte, a tutte le azioni ordinarie aventi diritto (n. 340.530.000) per complessivi massimi euro 10.215.900, mediante l’utilizzo delle riserve di risultato disponibili. Nessun dividendo era stata distribuito nell’esercizio 2021.
- O - RISULTATO PER AZIONE
Risultato per azione
Il risultato per azione si ottiene dividendo l’utile/perdita netta dell’anno attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni in circolazione durante l’anno, dalle quali vengono escluse le azioni proprie eventualmente detenute.
La media ponderata delle azioni in circolazione è calcolata utilizzando il principio di applicazione retrospettica dei cambiamenti del numero di azioni in circolazione.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
127
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Risultato netto attribuibile agli azionisti ordinari (in migliaia di euro)
27.087
12.267
Media ponderata di azioni in circolazione durante il periodo
340.530.000
340.530.000
Risultato base per azione
0,080
0,036
Risultato diluito per azione
Il risultato diluito per azione si ottiene dividendo l’utile/perdita netta dell’anno attribuibile agli Azionisti Ordinari della Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni in circolazione durante l’anno, rettificato dagli effetti diluitivi di azioni potenziali. Dal computo delle azioni in circolazione vengono escluse le eventuali azioni proprie detenute.
La Società non ha alcuna categoria di azioni ordinarie potenziali al 31 dicembre 2022, pertanto l’utile diluito per azione coincide con l’utile base per azione sopra indicato.
- P - INFORMAZIONI INTEGRATIVE RELATIVE AGLI STRUMENTI FINANZIARI
Di seguito si riepilogano le informazioni relative agli strumenti finanziari, i rischi ad essi connessi, nonché la sensitivity analysisin accordo a quanto richiesto dall’IFRS 7 entrato in vigore dal gennaio 2007.
Le Attività e le passività, finanziarie ed operative, sono ampiamente commentate nell’ambito della sezione F e G della Nota illustrativa alla quale si rimanda.
Linee di credito
Al 31 dicembre 2022 il Gruppo Immsi ha a disposizione linee di credito irrevocabili fino a scadenza che ammontano a 1.317,7 milioni di euro, per il cui dettaglio si rimanda alla Nota integrativa ed esplicativa G2, relativa alle Passività finanziarie.
Gestione dei rischi finanziari
I rischi finanziari a cui il Gruppo Immsi ritiene di essere potenzialmente esposto sono:
il rischio di gestione dei capitali e rischio di liquidità;
il rischio di cambio;
il rischio di tasso d’interesse; ed
il rischio di credito.
All’interno del gruppo Piaggio, la gestione di tali rischi è centralizzata e le operazioni di tesoreria sono svolte nell’ambito di policy e linee guida formalizzate, valide per tutte le società del gruppo stesso.
Gestione dei capitali e rischio liquidità
Il rischio di liquidità deriva sostanzialmente dall’eventualità che le risorse finanziarie disponibili non siano sufficienti a coprire, nei tempi e nei modi dovuti, gli esborsi futuri generati da obbligazioni finanziarie e/o commerciali.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
128
La Capogruppo Immsi S.p.A. interviene con finanziamenti a favore delle controllate afferenti ai settori “Immobiliare e Holding” settore di appartenenza della stessa - e “Navale” e/o attraverso il rilascio di garanzie finalizzate ad agevolare la provvista da parte delle stesse: le suddette operazioni sono regolate a normali condizioni di mercato.
Con particolare riferimento al gruppo Piaggio, per far fronte a tale rischio i flussi di cassa e le necessità di linee di credito delle società del gruppo sono monitorati e/o gestiti centralmente sotto il controllo della Tesoreria di gruppo con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie oltre che di ottimizzare il profilo delle scadenze del debito. Inoltre, Piaggio & C. S.p.A. finanzia le temporanee necessità di cassa delle società del gruppo attraverso l’erogazione diretta di finanziamenti a breve termine regolati a condizioni di mercato o per il tramite di garanzie. Tra Piaggio & C. S.p.A. e le società controllate europee è anche attivo un sistema di cash pooling zero balance che consente l’azzeramento quotidiano dei saldi attivi e passivi delle controllate, con il risultato di avere una più efficace ed efficiente gestione della liquidità in area euro.
A maggior copertura del rischio di liquidità, al 31 dicembre 2022 il Gruppo Immsi ha a disposizione linee di credito inutilizzate per 536 milioni di euro (486,9 milioni di euro al 31 dicembre 2021) di cui 220,5 milioni con scadenza entro 12 mesi e 315,5 milioni con scadenza successiva.
In relazione alle previsioni elaborate in merito al fabbisogno finanziario previsto per i prossimi 12 mesi, derivante prevalentemente dall’attività di investimento e di gestione del capitale circolante netto, tenuto conto delle linee di credito in scadenza nel corso dell’esercizio e degli impegni finanziari cui il Gruppo si è impegnato a far fronte per sostenere lo sviluppo delle proprie iniziative, gli Amministratori hanno intrapreso, e intraprenderanno nei prossimi mesi, azioni volte alla ricerca di soluzioni che garantiscano l’equilibrio finanziario, tra cui il rinnovo delle linee a breve, tenendo anche in considerazione il rischio di un possibile scenario di incertezza dei mercati azionari, con eventuali conseguenze circa il dimensionamento delle linee di credito ad oggi accordate alla capogruppo Immsi S.p.A., per larga parte garantito dalle azioni Piaggio detenute dalla stessa. A tale proposito si segnala che gli attuali corsi azionari del titolo Piaggio permettono di confermare le garanzie in essere per tutti i relativi finanziamenti; inoltre residuano alla data del 31 dicembre 2022 circa 8,5 milioni di azioni Piaggio libere da garanzia e pertanto potenzialmente utilizzabili per l'ottenimento di nuovi fidi.
Gestione del rischio di cambio
Il Gruppo Immsi in particolare tramite le società facenti capo al gruppo Piaggio e tramite la controllata Intermarine S.p.A. opera in un contesto internazionale in cui le transazioni sono condotte anche in valute diverse dall’euro e ciò lo espone al rischio derivante dalle fluttuazioni nei tassi di cambio: contratti di copertura dei rischi di cambio sono stipulati esclusivamente da società appartenenti ai predetti gruppi.
In particolare, il gruppo Piaggio ha in essere una policy sulla gestione del rischio di cambio con l’obiettivo di neutralizzare i possibili effetti negativi delle variazioni dei tassi di cambio sul cash-flow aziendale. Tale policy prende in analisi:
il rischio di cambio transattivo: la policy prevede la copertura integrale di tale rischio che
deriva dalle differenze tra il cambio di registrazione in bilancio dei crediti o debiti in divisa e quello di registrazione del relativo incasso o pagamento. Per la copertura di tale tipologia di rischio di cambio si ricorre in primo luogo alla compensazione naturale dell’esposizione (netting tra vendite ed acquisti nella stessa divisa estera) e, se necessario, alla sottoscrizione di contratti derivati di vendita o acquisto a termine di divisa estera oltre che ad anticipi di crediti denominati in divisa estera;
il rischio di cambio traslativo: deriva dalla conversione in euro di bilanci di società controllate 
redatti in valute diverse dall’euro effettuata in fase di consolidamento: la policy adottata dal gruppo non impone la copertura di tale tipo di esposizione;
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
129
il rischio di cambio economico: deriva da variazioni di redditività aziendale rispetto a quanto
pianificato annualmente nel budget economico sulla base di un cambio di riferimento (il c.d. “cambio di budget”) e viene coperto mediante il ricorso a contratti derivati. Le poste oggetto di queste operazioni di copertura sono, quindi, rappresentate dai costi e ricavi in divisa estera previsti dal budget delle vendite e degli acquisti dell’anno. Il totale dei costi e ricavi previsti viene mensilizzato e le relative coperture vengono posizionate esattamente sulla data media ponderata di manifestazione economica ricalcolata in base a criteri storici. La manifestazione economica dei crediti e debiti futuri avverrà dunque nel corso dell’anno di budget.
Coperture di flussi di cassa (cash flow hedge) relativamente al gruppo Piaggio
Al 31 dicembre 2022 risultano in essere le seguenti operazioni di acquisto e vendita a termine (contabilizzate in base alla data di regolamento) rispettivamente su debiti e crediti già iscritti a copertura del rischio di cambio transattivo:
In migliaia di euro
Società
Segno operazione
Divisa
Importo in divisa
Controvalore in valuta locale
(a cambio a termine)
Scadenza Media
Piaggio & C.
Acquisto
CNY
182.000
25.166
02/02/2023
Piaggio & C.
Acquisto
JPY
480.000
3.354
10/02/2023
Piaggio & C.
Acquisto
SEK
14.000
1.285
29/01/2023
Piaggio & C.
Acquisto
USD
31.550
30.506
15/02/2023
Piaggio & C.
Vendita
CAD
650
467
07/02/2023
Piaggio & C.
Vendita
CNY
65.000
8.837
01/03/2023
Piaggio & C.
Vendita
USD
65.410
61.289
23/04/2023
Piaggio Vietnam
Acquisto
EUR
2.218
57.902.983
16/01/2023
Piaggio Vietnam
Vendita
JPY
171.831
29.786.732
20/02/2023
Piaggio Vietnam
Vendita
USD
17.532
422.892.203
14/02/2023
Piaggio Vespa BV
Vendita
USD
29.464
27.535
24/04/2023
Piaggio Indonesia
Vendita
USD
14.610
229.073.941
27/02/2023
Piaggio Vehicles Private Limited
Vendita
USD
6.100
505.613
17/02/2023
Al 31 dicembre 2022 risultano in essere sul gruppo le seguenti operazioni di copertura sul rischio di cambio economico:
In migliaia di euro
Società
Segno
operazione
Divisa
Importo in
divisa
Controvalore in valuta
locale
(a cambio a termine)
Scadenza
Media
Piaggio & C.
Acquisto
CNY
1.420.000
193.515
24/11/2023
Piaggio & C.
Acquisto
USD
20.000
18.681
04/03/2023
Piaggio & C.
Vendita
USD
90.000
88.404
26/08/2023
Alle sole coperture sul rischio di cambio economico viene applicato il metodo contabile del cash flow hedge con imputazione della porzione efficace degli utili e delle perdite in una apposita riserva di Patrimonio netto: la determinazione del fair value avviene basandosi su quotazioni di mercato fornite dai principali trader.
Al 31 dicembre 2022 il fair value complessivo degli strumenti di copertura sul rischio di cambio economico contabilizzati secondo la metodologia contabile dell’hedge accounting è positivo per 3.198 mila euro. Nel corso dell’esercizio 2022 sono stati rilevati utili nel prospetto delle altre componenti del Conto economico complessivo per 3.198 mila euro e sono state riclassificate perdite dalle altre componenti del Conto economico complessivo all’utile/perdita di esercizio per 8.305 mila euro.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
130
Di seguito viene evidenziato il saldo netto dei cash flow manifestatisi nel corso dell’anno 2022 per le principali divise:
Cash Flow 2022
In milioni di euro
Dollaro Canadese
17,5
Sterlina Inglese
34,8
Corona Svedese
-1,6
Yen Giapponese
-1,9
Dollaro USA
133,7
Rupia Indiana
-68,6
Yuan Cinese *
-121,1
Dong Vietnamita
-205,2
Dollaro Singapore
-3,1
Rupia Indonesiana
91,7
Totale cash flow in divisa estera
-123,8
*) flusso regolato parzialmente in euro
Anche la controllata Intermarine provvede alla copertura dei rischi derivanti dalle fluttuazioni nei tassi di cambio attraverso operazioni specifiche legate alle singole commesse che prevedono la fatturazione in divisa diversa dall’euro. In particolare, la politica inerente il rischio di cambio adottata dal gruppo si è concretizzata nella totale eliminazione di ogni rischio attraverso la definizione di un cambio a termine fisso per la copertura delle oscillazioni cambi. Al 31 dicembre 2022 non sono in essere operazioni di copertura di tassi di interesse né di copertura cambi.
In considerazione di quanto sopra esposto, un ipotetico apprezzamento/deprezzamento del 3% dell’euro avrebbe generato, rispettivamente, potenziali utili per 3.601 mila euro e perdite per 3.824 mila euro.
Gestione del rischio di tasso d’interesse
L’esposizione al rischio di tasso d’interesse deriva dalla necessità di finanziare le attività operative, sia industriali che finanziarie, delle società del Gruppo oltre che di impiegare la liquidità disponibile. La variazione dei tassi d’interesse può influenzare i costi ed i rendimenti delle operazioni di finanziamento e di investimento: tale rischio infatti scaturisce dalla variabilità dei tassi d’interesse e dall’impatto che questa può avere sui flussi di cassa futuri derivanti da attività e passività finanziarie a tasso variabile. Il Gruppo, pertanto, misura e controlla regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse con l’obiettivo di ridurre l’oscillazione degli oneri finanziari contenendo il rischio di un potenziale rialzo dei tassi di interesse: tale obiettivo è perseguito sia attraverso un adeguato mix tra esposizione a tasso fisso e a tasso variabile, sia attraverso l’utilizzo di strumenti derivati, principalmente Interest Rate Swap e Cross Currency Swap.
Con riferimento al gruppo Piaggio, al 31 dicembre 2022 risultano in essere i seguenti strumenti derivati con finalità di copertura:
Derivati a copertura del flusso finanziario (cash flow hedge)
Interest Rate Swap a copertura del finanziamento a tasso variabile per nominali 26.667 mila euro concesso da Banco BPM a Piaggio & C. S.p.A.. Lo strumento ha come obiettivo la gestione e mitigazione dell’esposizione al rischio di tasso d’interesse; dal punto di vista contabile lo strumento è contabilizzato con il principio del cash flow hedge con accantonamento degli utili/perdite derivanti dalla valorizzazione a fair value in apposita riserva di Patrimonio Netto; al 31 dicembre 2022 il fair value dello strumento è positivo per 873 mila euro; la sensitivity analysis sullo strumento, ipotizzando uno shift della curva dei tassi variabili dell’1% in aumento e in riduzione, evidenzia un potenziale impatto a Patrimonio Netto, al netto del relativo effetto fiscale, pari rispettivamente a 137 mila euro e -140 mila euro.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
131
Si segnala altresì che la Capogruppo Immsi S.p.A. ha attivo un contratto di Interest Rate Swap per trasformare da variabile a fisso i flussi degli interessi relativi alla linea di finanziamento con Bper. Al 31 dicembre 2022 il nozionale di tale contratto è pari a 7.552 mila euro ed il fair value dello strumento è positivo e pari a 388 mila euro. Nel 2022 sono stati rilevati utili nel prospetto delle altre componenti del Conto Economico Complessivo per 438 mila euro.
Rischio di prezzo delle Commodities
Tale rischio scaturisce dalla possibilità che si verifichino variazioni di redditività aziendale in funzione delle oscillazioni del prezzo dei metalli e degli energetici (nello specifico platino, palladio, alluminio e gas). L’obiettivo perseguito del Gruppo è quindi quello di neutralizzare tali possibili variazioni avverse derivanti da transazioni future altamente probabili compensandole con le opposte variazioni legate allo strumento di copertura.
A questa tipologia di coperture viene applicato il principio contabile del cash flow hedge con imputazione della porzione efficace degli utili e delle perdite in una apposita riserva di Patrimonio Netto. La determinazione del fair value avviene basandosi su quotazioni di mercato fornite dai principali trader.
Al 31 dicembre 2022 il fair value complessivo degli strumenti di copertura sul rischio di prezzo delle Commodities, detenuti dal gruppo Piaggio, contabilizzati secondo il principio dell’hedge accounting è negativo per 671 mila euro. Nel corso dell’esercizio 2022 sono state rilevate perdite nel prospetto delle altre componenti del Conto Economico Complessivo per 671 mila euro e sono stati riclassificate perdite dalle altre componenti del Conto Economico Complessivo all’utile/perdita di esercizio per 184 mila euro.
Gestione del rischio di credito
Il Gruppo considera la propria esposizione al rischio di credito essere la seguente:
In migliaia di euro
31 Dicembre 2022
31 Dicembre 2021
Disponibilità bancarie e Titoli
263.506
290.300
Attività finanziarie
3.786
3.979
Crediti tributari
55.077
28.104
Crediti commerciali e altri crediti
134.237
158.408
Totale
456.606
480.791
In particolare, il gruppo Piaggio monitora e gestisce il credito a livello centrale per mezzo di policy e linee guida formalizzate. Il portafoglio dei crediti commerciali non presenta concentrazioni di rischio di credito in relazione alla buona dispersione verso la rete dei propri concessionari o distributori. In aggiunta la maggior parte dei crediti commerciali ha un profilo temporale di breve termine. Per ottimizzare la gestione, Piaggio & C. S.p.A. ha in essere con alcune primarie società di factoring programmi revolving di cessione pro-soluto dei crediti commerciali sia in Europa che negli Stati Uniti d’America.
Con riferimento alla controllata Intermarine, che per tipologia di business può presentare concentrazioni dei crediti nei confronti di pochi clienti, si rileva che i clienti più significativi sotto il profilo quantitativo sono rappresentati da Enti pubblici: la produzione su commessa prevede inoltre in generale consistenti acconti dal cliente all’avanzamento lavori riducendo in tal modo il rischio credito. Per minimizzare il rischio di credito infine Intermarine stipula con importanti società di factoring italiane contratti per la cessione di crediti commerciali pro-soluto.
Con riferimento alle altre società del Gruppo Immsi, non si ravvisa ad oggi una significativa esposizione al rischio credito.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
132
Livelli gerarchici di valutazione del fair value
Dal 1 gennaio 2013 è entrato in vigore il principio IFRS 13 Misurazione del fair value, il quale definisce il fair value come il prezzo che si riceverebbe per la vendita di un’attività o si pagherebbe in caso di trasferimento di una passività in una libera transazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. In caso di assenza di un mercato attivo o di irregolare funzionamento dello stesso, la determinazione del fair value deve essere effettuata mediante tecniche valutative. Il principio definisce quindi una gerarchia dei fair value:
livello 1: quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
livello 2: input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili
direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
Le tecniche valutative riferite ai livelli 2 e 3 dovranno tener conto di fattori di aggiustamento che misurino il rischio di fallimento di entrambe le parti: a tal fine il principio introduce i concetti di Credit Value Adjustment (“CVA”) e Debit Value Adjustment (“DVA”). Il CVA permette di includere nella determinazione del fair value il rischio di credito di controparte mentre il DVA riflette il rischio di insolvenza delle società.
Il principio IFRS 7 richiede inoltre che, ai soli fini della disclosure, venga determinato il fair value dei debiti contabilizzati secondo il metodo del costo ammortizzato.
La tabella qui di seguito evidenzia tali valori relativamente all’indebitamento finanziario del gruppo Piaggio:
Valore Nominale
Valore Contabile
Fair Value(*)
Prestito Obbligazionario high-yield
250.000
245.736
247.230
BEI RDI
58.333
58.274
53.670
BEI RDI step-up
30.000
30.000
27.009
Finanziamento B. Pop. Emilia Romagna
22.500
22.404
21.612
Finanziamento CDP
26.667
26.667
24.994
Finanziamento Banco BPM
20.000
19.938
19.196
Finanziamento Banca CARIGE
4.830
4.825
5.137
Finanziamento BPop Sondrio
3.500
3.486
3.386
Finanziamento CariBolzano
7.000
6.990
6.657
Finanziamento OLB
15.000
14.976
16.223
SSD loans
115.000
114.272
101.920
* il valore sconta il DVA relativo a Piaggio, ossia include il suo rischio di insolvenza.
Per le altre passività finanziarie del Gruppo Immsi, si ritiene che il valore contabile sia sostanzialmente assimilabile al fair value.
La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2022, per livello gerarchico di valutazione del fair value. 
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
133
In migliaia di euro
Livello 1
Livello 2
Livello 3
0
Attività finanziarie valutate a fair value
3.711
0
0
Strumenti finanziari derivati di copertura
6.500
0
Investimenti Immobiliari
0
0
Altre attività
0
16
Totale attività
3.711
6.500
16
Passività finanziarie valutate a fair value
0
0
Strumenti finanziari derivati di copertura
(3.063)
0
Altre passività
0
0
Totale passività
0
(3.063)
0
Saldo al 31 dicembre 2022
3.711
3.437
16
Il livello gerarchico 1 include il valore di carico della partecipazione detenuta da Immsi S.p.A. in
Unicredit S.p.A., in crescita di 76 mila euro rispetto al dato al 31 dicembre 2021 a seguito della flessione del prezzo di borsa del titolo registrato nel corso dell’esercizio.
Il livello gerarchico 2 include tra le attività il valore positivo di strumenti finanziari derivati di copertura
di pertinenza del gruppo Piaggio ed il valore positivo degli strumenti finanziari derivati (Interest Rate Swap) di pertinenza della Capogruppo Immsi S.p.A., mentre nelle passività il il valore negativo di strumenti finanziari derivati di copertura del gruppo Piaggio.
Da ultimo, si precisa che il livello gerarchico 3 include il fair value di partecipazioni in altre imprese
di pertinenza del gruppo Piaggio.
La seguente tabella evidenzia le variazioni intervenute all’interno dei vari livelli nel corso dell’anno 2022:
In migliaia di euro
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Saldo al 31 dicembre 2021
3.787
8.025
16
Utili e (perdite) rilevate a conto economico
(350)
0
Utili e (perdite) rilevate a conto economico complessivo
(76)
(4.238)
0
Incrementi / (Decrementi)
0
0
0
Saldo al 31 dicembre 2022
3.711
3.437
16
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
134
- Q - INFORMAZIONI AI SENSI DELLA LEGGE 124/2017
La legge n.124 del 4 agosto 2017 prevede l’obbligo di fornire informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e a vantaggi economici di qualunque genere ricevuti a livello nazionale da pubbliche amministrazioni. A tale proposito, si evidenziano nella tabella seguente le erogazioni incassate dal Gruppo Immsi nel corso dell’esercizio 2022:
Ente beneficiario
Progetto
Ente erogatore
Erogazioni
(in migliaia di euro)
gruppo Piaggio
C-Mobile
Commissione europea
1,0
gruppo Piaggio
I_HeERO
Inea
0,5
gruppo Piaggio
Pioneer
Commissione europea
1,3
gruppo Piaggio
Lens
Commissione europea
104,5
Intermarine
formazione
Fondimpresa
6,0
Intermarine
formazione
Fondimpresa
16,0
Totale
126,3
Per competenza oltre ai progetti sopraindicati sono stati rilevati effetti a conto economico legati ai seguenti progetti:
Ente beneficiario
Ente erogatore
Effetto Economico
(in migliaia di euro)
gruppo Piaggio
Comuni Italiani
198,8
gruppo Piaggio
Arma del Carbinieri
284,0
gruppo Piaggio
U.S.L.
1,5
Intermarine
Fondimpresa
22,0
Intermarine
MIUR - Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca
2,0
Intermarine
MIUR - Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca
413,0
Totale
921,3
Con riferimento al gruppo Piaggio nell’esercizio sono stati inoltre acquisiti contributi a fronte di investimenti in beni materiali finanziati dal Piano Nazionale Industria 4.0 di 1.286 mila euro, a fronte di investimenti in pubblicità di 94 mila euro, e per 2.687 mila euro a fronte di investimenti in Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design.
Con riferimento ad Intermarine si segnala inoltre che la società ha ricevuto:
da MCC un intervento del Fondo di Garanzia, Legge 662/96 sul finanziamento erogato da Banca Carige a valere sul Fondo di garanzia, con una valorizzazione degli aiuti ai sensi della sezione 3.1 del Quadro temporaneo di Aiuti di 29,9 mila euro.
da Banca IFIS Finanziamento di 3.000 mila euro assistito da Garanzia Sace gratuita nell’ambito del Decreto con Equivalente Sovvenzione Lordo (“ESL”) di euro 90.017,01 (Codice Identificativo Aiuto: 6298829).
da MCC Finanziamento agevolato di 399 mila euro nell’ambito del progetto di ricerca DASPHANTOMSHIFFE, Fondo Crescita Sostenibile - Sportello Fabbrica Intelligente DM 5/3/2018.
Si ritiene che ai fini della legge n. 124/2017, tenuto conto anche degli specifici obblighi di trasparenza che già esistono per i contratti pubblici, la disciplina del comma 125 relativa all’informativa da riportare in nota integrativa, debba applicarsi solo alle attribuzioni che non costituiscono un corrispettivo per le prestazioni dell’impresa ma che, viceversa, rientrano nel novero dei vantaggi economici / liberalità.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
135
- R – FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
L’informativa sui fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio e sulla prevedibile evoluzione della gestione sono descritti nella Relazione degli Amministratori sull’Andamento della Gestione.
- S – PUBBLICITÀ DEI CORRISPETTIVI
In relazione agli obblighi informativi previsti dall’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti n. 11971/99, in ordine alla pubblicità dei corrispettivi di competenza dell’esercizio, corrisposti dalla Capogruppo Immsi S.p.A. e dalle sue controllate, a fronte dei servizi forniti:
d)dalla società di revisione, per la prestazione di servizi di revisione contabile;
e)dalla società di revisione, per la prestazione di servizi diversi dalla revisione, suddivisi tra servizi di verifica finalizzati all’emissione di un’attestazione ed altri servizi, distinti per tipologia;
f)dalle entità appartenenti alla rete della società di revisione, per la prestazione di servizi, suddivisi per tipologia.
Per il dettaglio dei corrispettivi, si rimanda alla tabella riportata nella Relazione degli Amministratori sulla gestione.
- T – PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL’UTILE DELLA CAPOGRUPPO
Per la proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio della capogruppo, si rimanda alla “Nota I Proposta di destinazione dell’utile della capogruppo” del bilancio d’esercizio della Capogruppo Immsi S.p.A.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
136
ELENCO DELLE IMPRESE INCLUSE NEL BILANCIO CONSOLIDATO E DELLE PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2022
Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento), di seguito viene fornito l’elenco delle imprese e delle partecipazioni rilevanti del Gruppo Immsi: nell’elenco sono indicate le imprese suddivise per modalità di consolidamento.
Per ogni impresa vengono inoltre esposti: la ragione sociale, la relativa sede sociale e nazione di appartenenza nonché il capitale sociale nella valuta originaria. Sono inoltre indicate le quote percentuali di possesso detenute da Immsi S.p.A. o da altre imprese del Gruppo. In apposita colonna è anche indicata la percentuale di voto nell’Assemblea Ordinaria dei soci qualora diversa dalla percentuale di partecipazione sul capitale sociale.
Ragione Sociale
Valuta
Capitale Sociale (sottoscritto e versato)
% di partecipazione sul Capitale Sociale
% di voto
(se diversa)
IMPRESE INCLUSE NEL BILANCIO CONSOLIDATO CON IL METODO DELL’INTEGRAZIONE GLOBALE
Immsi S.p.A.
Euro
178.464.000,00
Mantova (MN) – Italia
Società Capogruppo
Apuliae S.r.l.
Euro
220.000,00
85,69%
Lecce (LE) – Italia
Partecipazione di Immsi S.p.A.: 85,69%
ISM Investimenti S.p.A.
Euro
6.654.902,00
72,64%
Mantova (MN) – Italia
Partecipazione di Immsi S.p.A.: 72,64%
Is Molas S.p.A.
Euro
10.398.437,00
92,59%
Pula (CA) – Italia
Partecipazione di ISM Investimenti S.p.A.: 92,59%
Pietra S.r.l. in liquidazione
Euro
40.000,00
77,78%
Milano (MI) – Italia
Partecipazione di Immsi S.p.A.: 77,78%
Immsi Audit S.c.a r.l.
Euro
40.000,00
100,00%
Mantova (MN) – Italia
Partecipazione di Immsi S.p.A.: 25,00%
Partecipazione di Is Molas S.p.A.: 25,00%
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 25,00%
Partecipazione di Intermarine S.p.A.: 25,00%
RCN Finanziaria S.p.A.
Euro
1.000.000,00
63,18%
Mantova (MN) – Italia
Partecipazione di Immsi S.p.A.: 63,18%
Intermarine S.p.A.
Euro
2.060.214,00
100,00%
Sarzana (SP) – Italia
Partecipazione di RCN Finanziaria S.p.A.: 100,00%
Piaggio & C. S.p.A.
Euro
207.613.944,37
50,07%
Pontedera (PI) – Italia
Partecipazione di Immsi S.p.A.: 50,07%
Aprilia Brasil Industria de Motociclos S.A.
R$
2.020.000,00
51,00%
Manaus – Brasile
Partecipazione di Aprilia World Service Holding do Brasil Ltda.: 51,00%
Aprilia Racing S.r.l.
Euro
250.000,00
100,00%
Pontedera (PI) – Italia
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 100,00%
Aprilia World Service Holding do Brasil Ltda.
R$
2.028.780,00
99,99995%
San Paolo – Brasile
Partecipazione di Piaggio Group Americas Inc.: 99,99995%
Foshan Piaggio Vehicles Technology Research & Development Co. Ltd
RMB
10.500.000,00
100,00%
Foshan City – Cina
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 100,00%
Nacional Motor S.A.
Euro
60.000,00
100,00%
Barcellona – Spagna
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 100,00%
Piaggio Asia Pacific PTE Ltd.
SGD
100.000,00
100,00%
Singapore – Singapore
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 100,00%
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
137
Ragione Sociale
Valuta
Capitale Sociale (sottoscritto e versato)
% di partecipazione sul Capitale Sociale
% di voto
(se diversa)
IMPRESE INCLUSE NEL BILANCIO CONSOLIDATO CON IL METODO DELL’INTEGRAZIONE GLOBALE
Piaggio Advanced Design Center Corp.
USD
100.000,00
100,00%
Pasadena – USA
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 100,00%
Piaggio China Co. LTD
USD
12.166.000,00
100,00%
Hong Kong – Cina
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 100%
Piaggio Concept Store Mantova S.r.l.
Euro
100.000,00
100,00%
Mantova – Italia
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 100%
Piaggio Deutschland Gmbh
Euro
250.000,00
100,00%
Düsseldorf – Germania
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 100,00%
Piaggio Espana S.L.U.
Euro
426.642,00
100,00%
Alcobendas – Spagna
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 100,00%
Piaggio Fast Forward Inc.
USD
15.135,98
83,91%
Boston – USA
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 83,91%
Piaggio France S.A.S.
Euro
250.000,00
100,00%
Clichy Cedex – Francia
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 100,00%
Piaggio Group Americas Inc.
USD
2.000,00
100,00%
New York – USA
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 100,00%
Piaggio Group Japan
YEN
99.000.000,00
100,00%
Tokyo – Giappone
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 100,00%
Piaggio Hellas S.A.
Euro
1.004.040,00
100,00%
Atene – Grecia
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 100,00%
Piaggio Hrvatska D.o.o.
HRK
400.000,00
100,00%
Spalato – Croazia
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 100,00%
Piaggio Limited
GBP
250.000,00
100,00%
Bromley Kent – Gran Bretagna
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 99,9996%
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 0,0004%
Piaggio Vehicles Private Limited
INR
340.000.000,00
100,00%
Maharashtra – India
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 99,9999971%
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 0,0000029%
Piaggio Vespa B.V.
Euro
91.000,00
100,00%
Breda – Olanda
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 100%
Piaggio Vietnam Co. Ltd.
VND
64.751.000.000,00
100,00%
Hanoi – Vietnam
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 63,50%
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 36,50%
PT Piaggio Indonesia
Rupiah
10.254.550.000,00
100,00%
Jakarta – Indonesia
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 70,71%
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 29,29%
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
138
PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE, COLLEGATE ED A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
Zongshen Piaggio Foshan Motorcycle Co. Ltd.
RMB
255.942.515,00
45,00%
Foshan City – Cina
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 32,50%
Partecipazione di Piaggio China Co. Ltd.: 12,50%
Rodriquez Pietra Ligure S.r.l.
Euro
20.000,00
100,00%
Milano (MI) – Italia
Partecipazione di Intermarine S.p.A.: 100,00%
Depuradora d’Aigües de Martorelles S.C.C.L.
Euro
60.101,21
22,00%
Barcellona – Spagna
Partecipazione di Nacional Motor S.A.: 22,00%
Pontedera & Tecnologia S.c.r.l.
Euro
469.069,00
22,23%
Pontedera (PI) – Italia
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 22,23%
S.A.T. Societé d’Automobiles et Triporteurs S.A.
TND
210.000,00
20,00%
Tunisi – Tunisia
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 20,00%
PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO
Circolo Golf Is Molas S.S.D.A
Euro
10.000,00
100,00%
Pula (CA) – Italia
Partecipazione di Is Molas S.p.A.: 100,00%
Consorzio CTMI – Messina
Euro
53.040,00
34,21%
Messina (ME) – Italia
Partecipazione di Intermarine S.p.A.: 34,21%
Fondazione Piaggio Onlus
n/a
Pontedera (PI) – Italia
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.
* * *
Questo documento è stato pubblicato in data 6 aprile 2023 su autorizzazione del Presidente della Società, Roberto Colaninno. 
139
140
141
142
143
144
145
146
147
148
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
149
IMMSI
S.p.A.
Bilancio
al
31
dicembre
2022
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
150
Di seguito si espongono il Prospetto della Situazione Patrimoniale Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo, il Prospetto dei Flussi di Cassa ed il Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto con evidenza degli ammontari riconducibili ad operazioni con Parti Correlate ed infragruppo:
Prospetto
della
Situazione
Patrimoniale
Finanziaria
In
migliaia
euro
ATTIVO
Note
31/12/2022
31/12/2021
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali
0
0
Attività materiali
C1
938
837
Investimenti immobiliari
C2
0
0
Partecipazioni in società controllate e collegate
C3
293.800
305.392
Altre attività finanziarie
C4
272.578
265.823
- di cui parti correlate e infragruppo
272.578
265.823
Crediti verso l'Erario
C5
0
0
Imposte anticipate
C6
1.587
1.573
Crediti commerciali ed altri crediti
C7
13.580
13.059
- di cui parti correlate e infragruppo
13.063
12.931
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI
582.483
586.684
ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE
0
0
ATTIVITA' CORRENTI
Crediti commerciali ed altri crediti
C7
3.138
4.752
- di cui parti correlate e infragruppo
2.164
3.759
Crediti verso l'Erario
C5
486
407
Rimanenze
0
0
Lavori in corso su ordinazione
0
0
Altre attività finanziarie
C4
4.854
4.906
- di cui parti correlate e infragruppo
1.143
1.119
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
C8
6.309
13.944
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI
14.787
24.009
TOTALE ATTIVITA'
597.270
610.693
PASSIVO
Note
31/12/2022
31/12/2021
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
178.464
178.464
Riserve e risultato a nuovo
156.591
197.653
Risultato netto di periodo
E10
20.433
(31.264)
TOTALE PATRIMONIO NETTO
D1
355.487
344.853
PASSIVITA' NON CORRENTI
Passività finanziarie
D2
41.524
40.790
- di cui parti correlate e infragruppo
413
223
Debiti commerciali ed altri debiti
D5
0
49
Fondi per trattamento di quiescenza e obblighi simili
D3
330
403
Altri fondi a lungo termine
0
0
Imposte differite
D4
3.057
5.511
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI
44.910
46.753
PASSIVITA' LEGATE AD ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE
0
0
PASSIVITA' CORRENTI
Passività finanziarie
D2
191.182
214.066
- di cui parti correlate e infragruppo
121
122
Debiti commerciali
D5
1.159
1.033
- di cui parti correlate e infragruppo
151
159
Imposte correnti
D6
2.406
2.467
Altri debiti
D5
2.125
1.521
- di cui parti correlate e infragruppo
141
0
Quota corrente altri fondi a lungo termine
0
0
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI
196.872
219.087
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
597.270
610.693
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
151
Conto
Economico
In
migliaia
di
euro
Note
Esercizio 2022
Esercizio 2021
Proventi finanziari
E1
37.289
32.734
- di cui parti correlate e infragruppo
37.132
32.697
Oneri finanziari
E2
(12.650)
(59.352)
- di cui parti correlate e infragruppo
(3.177)
(50.527)
Risultato partecipazioni
0
0
Proventi operativi
E3
0
515
- di cui parti correlate e infragruppo
0
515
Costi per materiali
(25)
(23)
Costi per servizi e godimento beni di terzi
E4
(3.665)
(3.432)
- di cui parti correlate e infragruppo
(336)
(396)
Costi del personale
E5
(1.756)
(1.340)
Ammortamento delle attività materiali
E6
(384)
(401)
Ammortamento dell'avviamento
0
0
Ammortamento delle attività immateriali a vita definita
0
0
Altri proventi operativi
E7
205
126
- di cui parti correlate e infragruppo
107
80
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti
Altri costi operativi
E8
(282)
(276)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
18.732
(31.449)
Imposte
E9
1.701
185
RISULTATO DOPO IMPOSTE DA ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO
20.433
(31.264)
Utile (perdita) derivante da attività destinate alla dismissione o alla cessazione
0
0
RISULTATO NETTO DI PERIODO
E10
20.433
(31.264)
Conto
Economico
Complessivo
In
migliaia
di
euro
Note
Esercizio 2022
Esercizio 2021
RISULTATO NETTO DI PERIODO
E10
20.433
(31.264)
Voci che potranno essere riclassificate a Conto economico:
Parte efficace degli utili (perdite) sugli strumenti di copertura di flussi finanziari
438
(45)
Voci che non potranno essere riclassificate a Conto economico:
Utili (perdite) da valutazione al fair value di attività finanziarie
(76)
1.649
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti
56
(9)
TOTALE UTILE (PERDITA) COMPLESSIVO DI PERIODO
D1
20.851
(29.669)
I valori presentati nella precedente tabella sono esposti al netto del corrispondente effetto fiscale.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
152
Prospetto
dei
Flussi
di
Cassa
In
migliaia
di
euro
Il presente schema evidenzia le determinanti della variazione delle disponibilità liquide, al netto degli eventuali scoperti bancari a breve termine, non presenti a fine dicembre 2022 che a fine dicembre 2021.
Note
31/12/2022
31/12/2021
Attività operative
Risultato prima delle imposte
E10
18.732
(31.448)
Ammortamento attività materiali
E6
384
400
Accantonamento a fondi rischi e per trattamento di quiescenza e simili
D3
103
71
Svalutazioni / (Rivalutazioni)
C3-C4
3.151
50.506
Minusvalenze / (Plusvalenze) su cessione attività materiali
C2
(21)
-
Proventi finanziari (1)
E1
(10.389)
(12.828)
Proventi per dividendi (2)
(26.899)
(19.906)
Oneri finanziari
E2
9.789
8.846
Variazione nel capitale circolante
(Aumento) / Diminuzione crediti verso clienti (3)
C7
659
274
Aumento / (Diminuzione) dei debiti verso fornitori (4)
D5
742
(1.298)
Aumento / (Diminuzione) fondi per trattamento di quiescenza e obblighi simili
D3
(176)
(41)
Altre variazioni
(641)
(663)
Disponibilità generate dall’attività operativa
(4.566)
(6.087)
Oneri finanziari pagati
E2
(8.557)
(8.434)
Imposte pagate
-
(30)
Flusso di cassa delle attività operative
(13.123)
(14.551)
Attività d’investimento
Prezzo di realizzo di società controllate, al netto delle disponibilità liquide
C3
15.626
-
Investimento in attività materiali (incl. Investimenti immob.)
C1-C2
(163)
(12)
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di attività materiali
C2
37
-
Finanziamenti erogati (5)
C4
(13.233)
(12.522)
Rimborso di finanziamenti concessi (5)
C4
6.204
-
Proventi finanziari incassati (5)
1.777
-
Dividendi da partecipazioni (2)
26.899
19.906
Flusso di cassa delle attività d’investimento
37.147
7.372
Attività di finanziamento
Finanziamenti ricevuti
D2
20.238
49.284
Esborso per restituzione di finanziamenti
D2
(41.267)
(36.521)
Rimborso diritti d’uso
D2
(414)
(100)
Esborso per dividendi pagati dalla Società
D1
(10.216)
-
Flusso di cassa delle attività di finanziamento
(31.659)
12.663
Incremento / (Decremento) nelle disponibilità liquide
(7.635)
5.484
Saldo iniziale
13.944
8.460
Delta cambi
-
-
Saldo finale
6.309
13.944
(1) di cui 10.233 mila euro derivanti da finanziamenti, sublocazioni di diritti d’uso e garanzie concesse a società del Gruppo;
(2) dividendi erogati da Piaggio & C. S.p.A.;
(3) di cui 609 mila euro in incremento per crediti verso società del Gruppo;
(4) di cui 8 mila euro in decremento relativi a debiti verso società del Gruppo ed altre Parti Correlate;
(5) interamente riferiti a finanziamenti concessi a società controllate
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
153
Variazioni
del
Patrimonio
Netto
Nota D1
In migliaia di euro
Capitale sociale
Riserva da sovrapprezzo azioni
A - B
Riserve per valutazione al fair value attività finanziarie
Riserve per valutazione al fair value strumenti di copertura
Riserva valutazione entità Under Common Control
Riserva per valutazione attuariale piani a benefici definiti
Riserve di rivalutazione
A - B - D
Riserva legale
A
Altre riserve di legge
A - B - D
Riserva transizione IAS
Riserve di risultato
A – B - C
Risultato del periodo
Patrimonio netto
Saldi al 31 dicembre 2020
178.464
94.874
(27.503)
(5)
65.087
(57)
4.602
8.978
1.153
(1.614)
45.653
4.891
374.522
Destinazione risultato
a Riserva Legale
245
(245)
0
Destinazione risultato
a Dividendi
0
Destinazione risultato
a Utili/Perdite a nuovo
4.646
(4.646)
0
Risultato netto
complessivo di periodo
1.649
(45)
(9)
(31.264)
(29.669)
Saldi al 31 dicembre 2021
178.464
94.874
(25.854)
(50)
65.087
(66)
4.602
9.223
1.153
(1.614)
50.299
(31.264)
344.853
In migliaia di euro
Capitale sociale
Riserva da sovrapprezzo azioni
A - B
Riserve per valutazione al fair value attività finanziarie
Riserve per valutazione al fair value strumenti di copertura
Riserva valutazione entità Under Common Control
Riserva per valutazione attuariale piani a benefici definiti
Riserve di rivalutazione
A - B - D
Riserva legale
A
Altre riserve di legge
A - B - D
Riserva transizione IAS
Riserve di risultato
A – B - C
Risultato del periodo
Patrimonio netto
Saldi al 31 dicembre 2021
178.464
94.874
(25.854)
(50)
65.087
(66)
4.602
9.223
1.153
(1.614)
50.299
(31.264)
344.853
Destinazione risultato
a Riserva Legale
0
Destinazione risultato
a Dividendi
(10.217)
(10.217)
Destinazione risultato
a Utili/Perdite a nuovo
(31.264)
31.264
0
Risultato netto
complessivo di periodo
(76)
438
56
20.433
20.851
Saldi al 31 dicembre 2022
178.464
94.874
(25.930)
388
65.087
(10)
4.602
9.223
1.153
(1.614)
8.818
20.433
355.487
Disponibile per:
A: Copertura perdite B: Aumento di capitale
C: Distribuzione ai sociD: Distribuzione ai soci in sospensione di imposta
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
154
Note
esplicative
sui
prospetti
contabili
al
31
dicembre
2022
Nota
Descrizione
A
Aspetti
generali
B
Principi
contabili
e
criteri
di
valutazione
C
Commento
alle
principali
voci
dell’attivo
C1
Attività materiali
C2
Investimenti immobiliari
C3
Partecipazioni in società controllate e collegate
C4
Altre attività finanziarie
C5
Crediti verso l’Erario
C6
Imposte anticipate
C7
Crediti commerciali ed altri crediti
C8
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
D
Commento
alle
principali
voci
del
passivo
D1
Patrimonio Netto
D2
Passività finanziarie
D3
Fondi per trattamento di quiescenza ed obblighi simili
D4
Imposte differite
D5
Debiti commerciali ed altri debiti
D6
Imposte correnti
E
Commento
alle
principali
voci
di
Conto
Economico
E1
Proventi finanziari
E2
Oneri finanziari
E3
Proventi operativi
E4
Costi per servizi e godimento beni di terzi
E5
Costi del personale
E6
Ammortamento delle attività materiali
E7
Altri proventi operativi
E8
Altri costi operativi
E9
Imposte
E10
Risultato netto di periodo
F
Impegni,
rischi
e
garanzie
G
Posizione
finanziaria
netta
H
Dividendi
pagati
I
Proposta
di
destinazione
del
risultato
d’esercizio
L
Operazioni
con
società
del
Gruppo
e
Parti
Correlate
M
Rischi
ed
incertezze
N
Costi
di
revisione
O
Fatti
di
rilievo
intervenuti
dopo
la
chiusura
dell’esercizio
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
155
A
Aspetti
generali
Immsi S.p.A. (la “Società” o la “Capogruppo”) è una Società per Azioni, organizzata secondo l’ordinamento giuridico della Repubblica Italiana, con sede legale presso Mantova p.zza Vilfredo Pareto, 3 e sedi secondarie presso via Abruzzi, 25 Roma e via Broletto, 13 Milano. Le principali attività della Società e delle sue controllate (il “Gruppo Immsi” o il “Gruppo”) l’informativa sui fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio e sulla prevedibile evoluzione della gestione sono descritti nella Relazione sulla Gestione degli Amministratori.
Immsi S.p.A., con riferimento alla data del 31 dicembre 2022, è controllata direttamente ed indirettamente, ai sensi dell’art. 93 del TUF, da Omniaholding S.p.A., società interamente posseduta dalla famiglia Colaninno, tramite la società controllata Omniainvest S.p.A.. Si segnala che ai sensi dell’art. 2427 comma I del codice civile Omniaholding S.p.A., con sede legale in Mantova Via Marangoni 1/E è l’entità che redige il bilancio consolidato dell'insieme più grande di imprese di cui la Società fa parte in quanto impresa controllata. Il bilancio consolidato di Omniaholding S.p.A. è disponibile presso la sede legale della società.
In seguito all’entrata in vigore del Regolamento europeo n. 1606 del luglio 2002, Immsi S.p.A. ha adottato gli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) ed adottati dalla Unione Europea. Con IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, gli International Accounting Standards, tutte le interpretazioni dell’IFRS Interpretation Committee (già IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE..
Il bilancio di Immsi S.p.A. viene redatto in conformità a quanto disposto dal D. Lgs. n. 58/1998 in vigore alla data, nonché in conformità ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs n. 38/2005 (Delibera Consob n. 15519 del 27/07/06 recante “Disposizioni in materia di schemi di bilancio”, Delibera Consob n. 15520 del 27/07/06 recante “Modifiche e integrazione al Regolamento Emittenti adottato con Delibera n. 11971/99”, Comunicazione Consob n. 6064293 del 28/07/06 recante “Informativa societaria richiesta ai sensi dell’art. 114, comma 5, D. Lgs. 58/98”). La Società non ha ritenuto significativa l’esposizione di una informativa settoriale così come prevista dall’IFRS 8.
La valuta utilizzata nella redazione del presente bilancio è l’euro ed i valori indicati sono espressi e arrotondati alle migliaia di euro (se non diversamente indicato).
L’informativa sugli eventuali fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio e sulla prevedibile evoluzione della gestione è riportata, come detto, all’interno della Relazione degli Amministratori sulla gestione al 31 dicembre 2022.
Gli amministratori della Società sono responsabili per l’applicazione del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF European Single Electronic Format) (nel seguito “Regolamento Delegato”) al bilancio d’esercizio, incluso nella relazione finanziaria annuale.
Il bilancio d’esercizio di Immsi S.p.A. è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato ed è stato approvato dal Consiglio d’Amministrazione in data 23 marzo 2023.
Il presente bilancio è sottoposto a revisione contabile della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. in base all’incarico conferito con delibera dell’Assemblea del 14 maggio 2020 per il periodo 2021-2029.
Presentazione
del
bilancio
Il bilancio di Immsi S.p.A. è costituito dal Prospetto della Situazione Patrimoniale Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Prospetto dei Flussi di Cassa, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto e dalle Note esplicative.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
156
Come previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, all’interno degli schemi di bilancio, è stata inserita una specifica evidenza dei rapporti con Parti Correlate ed infragruppo.
Nell’ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 Presentazione del Bilancio, Immsi S.p.A. ha optato per le seguenti tipologie di schemi contabili:
-Prospetto della Situazione Patrimoniale Finanziaria: il Prospetto della Situazione Patrimoniale Finanziaria viene presentato a sezioni contrapposte con separata indicazione delle Attività, Passività e Patrimonio Netto. Le Attività e le Passività sono esposte in bilancio in base alla loro classificazione come correnti e non correnti. Inoltre, vengono iscritte in un’apposita voce separata dello schema le attività destinate alla dismissione e le passività legate alle attività destinate alla dismissione;
-Conto Economico: il Conto Economico viene presentato nella sua classificazione per natura dei costi. La Società ha ritenuto, in considerazione della rilevanza economica della componente finanziaria rispetto alla componente immobiliare e di servizi, di adottare una struttura espositiva di Conto Economico che evidenzi nella parte superiore del prospetto l’attività prevalente di Immsi S.p.A.;
- Conto Economico Complessivo: il Conto Economico Complessivo viene presentato secondo quanto previsto dalla versione rivista dello IAS 1, al netto dell’eventuale componente fiscale. I componenti presentati tra gli Altri utili/(perdite) complessivi sono raggruppati a seconda che possano o meno essere riclassificati successivamente a Conto Economico;
- Prospetto dei Flussi di Cassa: il Prospetto dei Flussi di Cassa viene presentato suddiviso per aree di formazione dei flussi di cassa così come indicato dai principi contabili internazionali. Il Prospetto adottato da Immsi impiega il metodo indiretto;
- Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto: viene presentato il Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, così come richiesto dalla versione rivista dello IAS 1. Esso include il totale Conto Economico Complessivo. Per ciascuna voce viene presentata una riconciliazione tra il saldo all’inizio e quello alla fine del periodo.
B
Principi
contabili
e
criteri
di
valutazione
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto per la valutazione al fair value di alcuni strumenti finanziari, ai sensi dell’IFRS 9 e dell’IFRS 13, come descritto di seguito. Inoltre, il bilancio è stato redatto sul presupposto della continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio contabile internazionale IAS 1, prendendo a riferimento un periodo futuro di 12 mesi dal 31 dicembre 2022.
In relazione alle previsioni elaborate in merito al fabbisogno finanziario previsto per i prossimi 12 mesi, derivante prevalentemente dall’attività di investimento e di gestione del capitale circolante netto, tenuto conto delle linee di credito in scadenza nel corso dell’esercizio e degli impegni finanziari cui la Società si è impegnata a far fronte per sostenere lo sviluppo delle proprie iniziative, gli Amministratori hanno intrapreso, e intraprenderanno nei prossimi mesi, azioni volte alla ricerca di soluzioni che garantiscano l’equilibrio finanziario, tra cui il rinnovo delle linee a breve, tenendo anche in considerazione il rischio di un possibile scenario di incertezza dei mercati azionari, con eventuali conseguenze circa il dimensionamento delle linee di credito ad oggi accordate alla Società, per larga parte garantito dalle azioni Piaggio detenute dalla stessa.
A tale proposito si segnala che gli attuali corsi azionari del titolo Piaggio permettono di confermare le garanzie in essere per tutti i relativi finanziamenti; inoltre residuano alla data del 31 dicembre 2022 circa 8,5 milioni di azioni Piaggio libere da garanzia e pertanto potenzialmente utilizzabili per l'ottenimento di nuovi fidi.
Tuttavia, la dinamica futura di tali fattori richiede che le circostanze vengano costantemente monitorate dalla Direzione della Società.
I principi contabili utilizzati per la redazione del presente bilancio sono gli stessi adottati per la stesura
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
157
del bilancio annuale al 31 dicembre 2021.
Non si segnalano operazioni atipiche o inusuali nel corso dell’esercizio 2022 e del corrispondente periodo del precedente esercizio, così come definite dalle Comunicazioni Consob n. DEM/6037577 del 28 aprile 2006 e n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
Si segnala che nel 2022 come nel 2021 non si sono verificate significative operazioni non ricorrenti.
Di seguito si richiamano ed espongono sinteticamente i principali principi contabili internazionali adottati.
Attività
immateriali
Un’attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, se è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile finita. Le attività immateriali con una vita utile indefinita non sono ammortizzate ma sono sottoposte a test di impairment.
Il periodo di ammortamento per un’attività immateriale con una vita utile definita viene rivisto almeno ad ogni chiusura di esercizio: se la vita utile attesa dell’attività si rivela differente rispetto alle stime precedentemente effettuate, il periodo di ammortamento è conseguentemente modificato.
Attività
materiali
Le attività materiali sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore cumulati. Per un bene che ne giustifica la capitalizzazione, il costo include anche gli oneri finanziari che sono direttamente attribuibili all’acquisizione, costruzione o produzione del bene stesso.
I costi sostenuti successivamente all’acquisto sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri legati al bene a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono rilevati a Conto Economico quando sostenuti.
Le attività materiali in corso di esecuzione sono valutate al costo e sono ammortizzate a partire dall’esercizio nel quale entrano in funzione.
L’ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività oppure, in caso di dismissione, fino al termine dell’esercizio completo precedente.
I terreni non sono ammortizzati.
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività e sono imputati al Conto Economico dell’esercizio.
Gli altri beni materiali sono ammortizzati applicando le aliquote sotto indicate, ridotte della metà per i cespiti acquisiti in corso d’anno:
Impianti e macchinari
da 15% a 30%
Mobili e arredi, macchine elettriche
12%
Personal computer, hardware, edp e sistemi telefonici
20%
Automezzi
25%
Attrezzatura varia e minuta
15%
Contratti
di
locazione
in
qualità
di
locatario
I contratti di locazione di immobili, impianti e macchinari stipulati in qualità di locatario comportano l’iscrizione di un'attività rappresentativa del diritto d’uso del bene in leasing e della passività finanziaria per l’obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti dal contratto. In particolare, la passività per leasing è rilevata inizialmente pari al valore attuale dei pagamenti futuri da effettuare adottando un tasso di sconto pari al tasso d’interesse implicito del leasing ovvero, qualora questo
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
158
non fosse facilmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento incrementale del locatario. Dopo la rilevazione iniziale la passività per leasing è valutata al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo ed è rideterminata a seguito di rinegoziazioni contrattuali, variazione dei tassi, modifiche nella valutazione di eventuali opzioni contrattualmente previste.
Il Diritto d’uso, incluso nella voce “Attività Materiali”, è inizialmente rilevato al costo e successivamente è rettificato per tener conto delle quote d’ammortamento rilevate, delle eventuali perdite di valore e degli effetti legati ad eventuali rideterminazioni delle passività per leasing.
La Società ha deciso di adottare alcune semplificazioni, previste dal Principio, escludendo dal trattamento i contratti con una durata inferiore o pari a 12 mesi (c.d. short-term”, calcolata sulla durata residua in sede di prima adozione) e quelli con valore inferiore a 5 mila euro (cd. low-value”).
In caso di sublocazione parziale di contratti di locazione di immobili la Società non iscrive il relativo diritto d’uso nelle “Attività Materiali” ma evidenzia una attività finanziaria per leasing corrispondente alla quota parte del contratto principale sublocato ad una terza parte.
Investimenti
immobiliari
Come consentito dallo IAS 40, una proprietà non strumentale posseduta al fine di conseguire canoni di locazione e/o per l’apprezzamento patrimoniale è valutata al fair value.
Gli investimenti immobiliari non sono assoggettati a processo di ammortamento e sono eliminati dal bilancio quando essi sono ceduti o quando l’investimento immobiliare è durevolmente inutilizzabile e non sono attesi benefici economici futuri dalla sua eventuale cessione.
La Società rivede annualmente il valore contabile degli investimenti immobiliari detenuti o più frequentemente qualora fatti e circostanze richiedono tale revisione.
Partecipazioni
Le partecipazioni in società controllate e in società collegate sono contabilizzate al costo.
Secondo l’IFRS 10, una società viene considerata controllata quando l’investitore è esposto a rendimenti variabili (o detiene diritti su tali rendimenti) derivanti dal proprio rapporto con la società e nel contempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti, esercitando il proprio potere sulla società. Un investitore ha potere su un’entità oggetto di investimento quando detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti, ossia le attività che incidono in maniera significativa sui rendimenti dell’attività oggetto di investimento.
Una collegata è una società su cui la Società esercita un’influenza notevole, intesa quale potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata, senza averne il controllo o il controllo congiunto. Si suppone la presenza di influenza notevole laddove la Società possieda, direttamente o indirettamente, il 20% o una quota maggiore dei voti esercitabili nell’assemblea della partecipata, a meno che non possa essere chiaramente dimostrato il contrario. Il valore contabile delle partecipazioni è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico eccede il valore presumibile di realizzo: in tal caso le partecipazioni vengono svalutate fino a riflettere quest’ultimo valore che coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita dell’attività ed il suo valore d’uso.
Il valore in uso è determinato applicando il criterio del “Discounted Cash Flow equity side”, che consiste nel calcolo del valore attuale dei flussi di cassa futuri che si stima saranno generati dalla controllata, inclusi i flussi derivanti dalle attività operative ed il valore terminale che è stato determinato con il metodo della “rendita perpetua”, al netto della posizione finanziaria netta della controllata alla data di bilancio.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
159
Perdita
di
valore
In corrispondenza di ogni bilancio d’esercizio si procede a rivedere il valore contabile delle proprie attività materiali e immateriali, dell’avviamento (se presente) e delle partecipazioni, per verificare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Il valore recuperabile viene determinato per ciascuna attività laddove possibile, ovvero si effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari cui l’attività fa riferimento. In particolare, il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso, dove per quest’ultimo i flussi di cassa sono stimati sulla base del valore attualizzato, ad un tasso specifico, dei flussi di cassa futuri riferibili all’attività ovvero all’unità generatrice di flussi finanziari cui appartiene.
Se l’ammontare recuperabile di un’attività (o di un’unità generatrice di flussi finanziari) è inferiore rispetto al relativo valore contabile, quest’ultimo è ridotto al minor valore recuperabile. La perdita di valore è rilevata immediatamente nel Conto Economico.
Successivamente, se la perdita di valore di un’attività viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile (che non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore). Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a Conto Economico.
Crediti
I crediti commerciali e gli altri crediti sono riconosciuti inizialmente al fair value e successivamente valutati in base al metodo del costo ammortizzato, al netto del fondo svalutazione. Le disposizioni dell’IFRS 9 introducono una modalità di svalutazione che tiene conto delle perdite attese (cd. expected credit losses).
Per i crediti commerciali, la Società applica l’approccio semplificato consentito dal nuovo principio, valutando il fondo a copertura perdite per un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito.
Disponibilità
liquide
e
mezzi
equivalenti
Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, i depositi a vista e gli altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.
Attività
finanziarie
Le attività finanziarie sono rilevate e cancellate dal bilancio sulla base della data di negoziazione.
L’IFRS 9 prevede che l’entità verifichi sia il business model relativo alla gestione delle attività finanziarie sia le caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa e, sulla base di tali analisi, classifichi coerentemente l’attività finanziaria. Lo standard definisce le tre categorie nelle quali classificare le attività finanziarie:
a)attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (AC);
b)attività finanziarie valutate al fair value con contropartita nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVTOCI);
c)attività finanziarie valutate al fair value con contropartita nel conto economico (FVTPL).
L’IFRS 9 prevede che vengano effettuati alcuni test volti a verificare il soddisfacimento dei requisiti per classificare un’attività finanziaria tra le AC oppure tra le FVTOCI, mentre un’attività finanziaria che non può essere classificata né tra le AC né tra le FVTOCI è classificata tra le FVTPL.
A tale proposito si informa che Immsi S.p.A. adotta i seguenti modelli di business:
- un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (c.d. business model “hold to collect and sell”), valutate al costo ammortizzato;
- un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
160
flussi finanziari contrattuali (c.d. business model “hold to collect”), valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo.
In merito modalità di svalutazione delle attività finanziarie prevista dal IFRS 9, il fondo da rilevare a copertura delle perdite su crediti viene determinato tenendo conto delle perdite attese lungo tutta la vita del credito, con una metodologia che tiene in considerazione se alla data di riferimento del bilancio, il rischio di credito relativo a uno strumento finanziario è aumentato significativamente dopo la rilevazione iniziale o meno.
Passività
finanziarie
Le passività finanziarie includono i finanziamenti rilevati in base agli importi originariamente ricevuti e sono registrate e stornate dal bilancio sulla base della data di negoziazione. Le passività finanziarie non correnti, diverse dalle passività finanziarie valutate al fair value con imputazione a Conto Economico, sono iscritte al netto degli oneri accessori di acquisizione e, successivamente, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato calcolato tramite l’applicazione del tasso di interesse effettivo.
Le attività della Società sono esposte primariamente a rischi finanziari da variazioni nei tassi di interesse. La Società utilizza strumenti derivati per coprire rischi derivanti da variazioni dei tassi d’interesse in certi impegni irrevocabili ed in operazioni future previste. Gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al fair value rappresentato dal corrispettivo iniziale.
Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati solamente con l’intento di copertura, al fine di proteggersi dalle oscillazioni dei tassi di interesse. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l’efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.
Le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting, applicabili al cash flow hedge: la parte di utili e di perdite sullo strumento di copertura che è considerata una copertura effettiva viene imputata nel prospetto di Conto Economico Complessivo, l’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a Conto Economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l’operazione oggetto di copertura. La porzione inefficace degli utili e delle perdite sullo strumento di copertura viene iscritta a Conto Economico.
Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino a quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a Conto Economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a Conto Economico.
Debiti
I debiti sono iscritti al fair value e successivamente valutati in base al metodo del costo ammortizzato, il quale coincide con il valore nominale per i debiti commerciali le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali.
Benefici
ai
dipendenti
Con l’adozione degli IFRS, il TFR maturato fino al 31 dicembre 2006 destinato a rimanere in azienda, è considerato un’obbligazione a benefici definiti da contabilizzare secondo lo IAS 19 Benefici a dipendenti, pertanto è stato calcolato applicando il metodo della proiezione unitaria del credito, effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni periodo, per il tramite di attuari indipendenti.
Le passività per benefici successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio rappresentano il valore attuale delle passività per piani a benefici definiti rettificate per tener conto degli utili e delle perdite attuariali e dei costi non rilevati relativi alle prestazioni di lavoro passate.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
161
Le componenti del costo dei benefici definiti sono rilevate come segue:
i costi relativi alle prestazioni di servizio sono rilevati a Conto Economico nell’ambito dei costi del personale;
gli oneri finanziari netti sulla passività o attività a benefici definiti sono rilevati a Conto Economico come Proventi/(oneri) finanziari, e sono determinati moltiplicando il valore della passività/(attività) netta per il tasso utilizzato per attualizzare le obbligazioni, tenendo conto dei pagamenti dei contributi e dei benefici avvenuti durante il periodo;
le componenti di rimisurazione della passività netta, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, il rendimento delle attività (esclusi gli interessi attivi rilevati a Conto Economico) e qualsiasi variazione nel limite dell’attività, sono rilevati immediatamente negli Altri utili (perdite) complessivi. Tali componenti non devono essere riclassificati a Conto Economico in un periodo successivo.
Imposte
differite
attive
(anticipate)
e
passive
Le imposte differite attive e passive sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile ai fini fiscali ed il valore contabile nel bilancio d’esercizio.
Le imposte anticipate a fronte di perdite fiscali sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro di Gruppo a fronte del quale possano essere recuperate. Il valore delle imposte anticipate riportabile in bilancio è oggetto di una verifica annuale e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l’esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto od in parte il recupero di tali attività.
Le attività per imposte anticipate ed il fondo imposte differite sono compensati quando si riferiscono ad imposte sul reddito applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale alla compensazione.
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi in cui le differenze temporanee saranno realizzate od estinte.
Esse non possono essere attualizzate e sono classificate tra le attività e le passività non correnti.
Proventi
ed
oneri
finanziari
I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza.
I proventi finanziari includono i dividendi, gli interessi attivi sui fondi investiti ed i proventi derivanti dagli strumenti finanziari.
Gli interessi attivi sono imputati a Conto Economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo. Gli interessi passivi sui debiti finanziari sono calcolati adottando il metodo dell’interesse effettivo.
I dividendi iscritti a Conto Economico sono rilevati nel momento in cui, a seguito della delibera di distribuzione da parte della partecipata, sorge il relativo diritto di credito.
Costi
e
ricavi
operativi
I costi e ricavi per cessione di beni sono esposti in bilancio solo quando si ritengono trasferiti i rischi e i benefici correlati alla proprietà dei beni mentre, per quanto riguarda i servizi, i costi ed i ricavi vengono imputati a Conto Economico con riferimento al loro avanzamento ed ai benefici conseguiti alla data del bilancio.
I criteri di rilevazione previsti dall’IFRS 15 sono applicati ad una o più operazioni nel loro complesso quando esse sono così strettamente legate che il risultato commerciale non può essere valutato senza fare riferimento a tali operazioni come ad un unico insieme, pertanto i ricavi derivanti dal riaddebito di costi per materiali e servizi sostenuti da Immsi S.p.A. per conto di società del Gruppo o terzi non vengono esposti a Conto Economico in quanto compensati con i relativi costi che li hanno generati.
Imposte
correnti
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
162
Le imposte d’esercizio sono calcolate utilizzando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio e sono rilevate a Conto Economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate od accreditate a Patrimonio netto nel cui caso l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente a riduzione od incremento della voce di Patrimonio netto in oggetto.
Le altre imposte non correlate al reddito sono incluse tra gli altri costi operativi.
Le imposte sul reddito per Irap vengono contabilizzate nei debiti tributari al netto degli acconti. Con riferimento all’Ires dal 2007 la Società ha sottoscritto con alcune società del Gruppo un contratto di consolidato fiscale nazionale, pertanto il debito, gli acconti e le ritenute subite risultano ceduti a fine esercizio al consolidato fiscale. Immsi, in qualità di consolidante, ha provveduto a rilevare nel proprio bilancio l’effetto netto del debito nei confronti delle società trasferenti perdite fiscali e crediti di imposta e del credito nei confronti delle società trasferenti un imponibile fiscale con contropartita rispettivamente il credito o il debito cumulativo nei confronti dell’Erario.
Uso
di
stime
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IAS/IFRS richiede da parte della Direzione l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime.
Le stime, tra l’altro, sono utilizzate per valutare le attività sottoposte ad impairment test (incluso quindi le partecipazioni), nonché per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte (inclusa la recuperabilità delle imposte anticipate), altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a Conto Economico.
Si precisa che, in particolare nell’attuale situazione di crisi economica e finanziaria globale, con riferimento alla pandemia tutt’ora in corso e alla recente crisi tra Russia ed Ucraina, le assunzioni effettuate circa l’andamento futuro sono caratterizzate da una elevata incertezza. Pertanto non si può escludere il concretizzarsi nel prossimo esercizio di risultati diversi da quanto stimato che quindi potrebbero richiedere rettifiche anche significative ad oggi non prevedibili e non stimabili.
Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal Immsi nel processo di applicazione degli IFRS e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio o per le quali esiste il rischio che possano emergere differenze di valore significative rispetto al valore contabile delle attività e passività nel futuro.
Valore recuperabile delle attività non correnti
Le attività non correnti includono attività materiali, le partecipazioni e crediti verso controllate. Immsi rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione.
Le partecipazioni in imprese controllate, per le quali le stime sono utilizzate in maniera rilevante al fine di determinare eventuali svalutazioni e ripristini di valore, sono state attentamente analizzate da parte della Direzione della Società per individuare elementi possibili di impairment. In particolare, tra le partecipazioni in imprese controllate assoggettate a test di impairment, sono incluse le partecipazioni nelle società Piaggio & C. S.p.A. e RCN Finanziaria S.p.A., per il cui processo di valutazione la Direzione si è basata sul criterio del discounted cash flow Equity sideattraverso la stima dei flussi di cassa attesi desumibili dai più recenti piani industriali approvati dai Consigli di Amministrazione di Piaggio & C. S.p.A. e di Intermarine S.p.A., unica società detenuta da RCN Finanziaria S.p.A. che esercita attività di holding di investimenti –, di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate), al netto della loro posizione finanziaria netta.
Con riferimento alla partecipazione detenuta in ISM Investimenti S.p.A. che esercita attività di holding di investimenti –, il processo di valutazione della Direzione circa la recuperabilità dei relativi valori (partecipazioni e crediti finanziari) iscritti nell’attivo del bilancio della Società, è
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stato condotto mediante confronto con il valore di mercato (“fair value”) degli asset riferiti allo sviluppo immobiliare (immobilizzazioni e rimanenze) di Is Molas S.p.A. (unico investimento di ISM Investimenti S.p.A.).
In riferimento, invece, alla partecipazione detenuta in Pietra S.r.l. si precisa che sulla base del contratto preliminare sottoscritto tra le parti lo scorso luglio 2021, Pietra S.r.l. (partecipata all’77,78% da Immsi stessa e al 22,22% da Intesa Sanpaolo S.p.A.), in data 14 giugno 2022 ha siglato con Chorus Life Pietra Ligure S.p.A. (controllata interamente da Polifin S.p.A.), il closing dell’operazione di vendita relativo all’intera partecipazione detenuta direttamente in Pietra Ligure S.r.l., per un corrispettivo complessivo di 30 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro erano stati incassati a titolo di acconto alla sottoscrizione del preliminare.
I soci Immsi S.p.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A., con delibera di assemblea straordinaria del 15 giugno 2022 hanno posto in liquidazione volontaria, ai sensi dell’art. 2484 comma 1, n. 6 del Codice Civile, la società Pietra S.r.l. avendo ritenuto esaurito il suo oggetto sociale con la cessione della partecipazione detenuta in Pietra Ligure S.r.l.. Al 31 dicembre 2022 la Società ha valutato la partecipazione in Pietra S.r.l. alla corrispondente quota di patrimonio netto detenuta nella controllata.
Recuperabilità delle attività fiscali differite
Immsi S.p.A. iscrive attività per imposte anticipate su differenze temporanee e perdite fiscali. Nella determinazione della stima del valore recuperabile Immsi S.p.A., aderendo al Consolidato Fiscale Nazionale in qualità di consolidante, ha preso in considerazione le risultanze degli imponibili fiscali derivanti dalle proprie proiezioni e dai piani aziendali predisposti ai fini dei test d’impairment ed approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione delle società consolidate fiscalmente. E’ doveroso riportare comunque come le imposte anticipate stanziate possano essere recuperate, per loro natura, anche in un arco di tempo non definito, quindi compatibile con un eventuale contesto in cui l’uscita dalla situazione attuale di difficoltà e incertezza e la ripresa economica dovessero prolungarsi oltre l’orizzonte temporale esplicito nelle previsioni sopra citate.
Piani pensione e altri benefici successivi al rapporto di lavoro
I fondi per benefici ai dipendenti e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l’uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell’obbligazione. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto ed i tassi di crescita delle retribuzioni e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l’uso di parametri di natura demografica, come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti. Le ipotesi utilizzate per la valutazione sono dettagliate nel paragrafo Fondi per trattamenti di quiescenza ed obblighi simili.
Fondo svalutazione crediti
Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management sulle perdite attese connesse al portafoglio crediti. Immsi applica l’approccio semplificato previsto dall’IFRS 9 e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo lo stanziamento basandosi sull’esperienza storica delle perdite su crediti, rettificata per tener conto di fattori previsionali specifici riferiti ai creditori ed all’ambiente economico (concetto di Expected Credit Loss – ECL).
Passività potenziali
Immsi accerta una passività a fronte di contenziosi e cause legali in corso, quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l’ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l’ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.
Immsi monitora lo status delle cause in corso e si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale.
Ammortamenti
Il costo delle immobilizzazioni è ammortizzato in quote costanti lungo la loro vita utile stimata, che per i diritti d’uso coincide con la durata ipotizzata del contratto. La vita utile economica delle
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immobilizzazioni è determinata dagli Amministratori al momento dell’acquisto; essa è basata sull’esperienza storica maturata negli anni di attività e sulle conoscenze circa eventuali innovazioni tecnologiche che possano rendere obsoleta e non più economica l’immobilizzazione. Immsi valuta periodicamente tali circostanze per aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.
Imposte sul reddito
La determinazione della passività per imposte di Immsi richiede l’utilizzo di valutazioni da parte del management con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Immsi riconosce le passività, che potrebbero derivare da future ispezioni dell’autorità fiscale, in base alla stima delle imposte che saranno dovute. Qualora il risultato delle ispezioni sopra indicate fosse diverso da quello stimato dal management, si potrebbero determinare effetti significativi sulle imposte correnti e differite.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL GENNAIO 2022
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2022:
In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
oAmendments to IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell’IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio.
oAmendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: le modifiche hanno lo scopo di non consentire la deduzione dal costo delle attività materiali l’importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell’attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico.
oAmendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: l’emendamento chiarisce che nella stima sull’eventuale onerosità di un contratto si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull’eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali (come ad esempio, il costo del materiale diretto impiegato nella lavorazione), ma anche tutti i costi che l’impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto (come, ad esempio, la quota dell'ammortamento dei macchinari impiegati per l'adempimento del contratto).
oAnnual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all‘IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all’IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples dell’IFRS 16 Leases.
L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio separato della Società.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS OMOLOGATI DALL’UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DALLA SOCIETA’ AL 31 DICEMBRE 2022
In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.
L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per
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tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene.
Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore.
Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach (“PAA”).
Le principali caratteristiche del General Model sono:
ole stime e le ipotesi dei futuri flussi di cassa sono sempre quelle correnti;
ola misurazione riflette il valore temporale del denaro;
ole stime prevedono un utilizzo estensivo di informazioni osservabili sul mercato;
oesiste una misurazione corrente ed esplicita del rischio;
oil profitto atteso è differito e aggregato in gruppi di contratti assicurativi al momento della rilevazione iniziale; e,
oil profitto atteso è rilevato nel periodo di copertura contrattuale tenendo conto delle rettifiche derivanti da variazioni delle ipotesi relative ai flussi finanziari relativi a ciascun gruppo di contratti.
L’approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un’approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l’approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall’applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim.
L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF).
Il principio si applica a partire dal gennaio 2023 ma è consentita un’applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l’IFRS 9 Financial Instruments e l’IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers.
Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Società dall’adozione di questo principio.
In data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 Comparative Information”. L'emendamento è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17. L'emendamento è volto ad evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e quindi a migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio. Le modifiche si applicheranno dal gennaio 2023, unitamente all’applicazione del principio IFRS 17.
Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Società dall’adozione di questo principio.
In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2” e “Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8”. Le modifiche sono volte a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche si applicheranno dal gennaio 2023, ma è consentita un’applicazione anticipata. Gli
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Amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Società dall’adozione di tali emendamenti.
In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”. Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche si applicheranno dal gennaio 2023, ma è consentita un’applicazione anticipata. Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Società dall’adozione di tali emendamenti.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL’UNIONE EUROPEA
Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.
In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-currented in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants”. I documenti hanno l’obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Le modifiche entrano in vigore dal gennaio 2024; è comunque consentita un’applicazione anticipata.
In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback”. Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d’uso trattenuto. Le modifiche si applicheranno dal gennaio 2024, ma è consentita un’applicazione anticipata.
In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate (“Rate Regulation Activities”) secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo la Società una first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.
La Società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista e ne valuterà i potenziali impatti quando questi saranno omologati dall’Unione europea.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
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Note
esplicative
167
C
Commento
alle
principali
voci
dell’attivo
C1
Attività
materiali
938
I movimenti delle attività materiali sono così dettagliati:
Consistenza al 31.12.21
837
- Valore capitale
3.276
- F.do ammortamento
-2.439
Incrementi per diritti d'uso
345
Incrementi per investimenti
156
Decrementi per ammortamenti
-384
Decrementi per dismissioni
-16
- (Valore capitale)
-129
- F.do ammortamento
113
Consistenza al 31.12.22
938
- Valore capitale
3.648
- F.do ammortamento
-2.710
La voce include diritti d’uso, impianti, mobili e arredi, macchine d’ufficio ed elettroniche, autovetture ed attrezzatura varia.
Di seguito si dettaglia la movimentazione della voce diritti d’uso, quasi interamente riferiti a uffici in locazione:
Saldo iniziale
Acquisti e/o
Vendite e/o
Ammortamento
Altre var.
Saldo finale
Al
incrementi
decrementi
al
31.12.2021
31.12.2022
Costo storico
1.863
345
0
0
0
2.208
Ammortamento
-1.073
0
0
-358
0
-1.431
Totale diritti d’uso
790
345
0
-358
0
777
Lo schema di Conto Economico include i seguenti ammontari relativamente ai contratti di locazione:
2022
2021
Ammortamento diritti d'uso
358
359
Oneri finanziari per diritti d'uso
83
106
Canoni d'affitto (no IFRS 16)
66
56
Nel 2022 i contratti di leasing soggetti all’applicazione dell’IFRS 16 hanno comportato un’uscita di cassa lorda pari a 1.516 mila euro (1.551 mila euro nell’esercizio precedente).
C2
Investimenti
immobiliari
-
La Società non detiene al 31 dicembre 2022 nessun investimento immobiliare così come al 31 dicembre del precedente periodo.
Si ricorda che la Società a fine dicembre 2019 aveva ceduto al fondo immobiliare Investire SGR S.p.A. la proprietà dell’immobile sito in Roma Via Abruzzi. Il corrispettivo di vendita era stato pari a 62,5 milioni di euro.
Nell’ambito degli accordi di vendita è stato contrattualizzato di depositare parte del prezzo di cessione (1,5 milioni di euro) su un conto corrente vincolato, intestato e gestito dal notaio rogante,
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S.p.A.
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Note
esplicative
168
a titolo di deposito a garanzia di obbligazioni post closing interamente a carico della Società. Al 31 dicembre 2022 il notaio rogante ha complessivamente svincolato a favore della Società 0,8 milioni di euro in seguito all’adempimento entro i termini stabiliti di parte delle obbligazioni concordate. Gli adempimenti relativi allo sblocco dei restanti 0,7 milioni di euro sono in corso e si prevede vengano formalizzati entro il termine concordato tra le parti.
C3
Partecipazioni
in
società
controllate
e
collegate
293.800
Il valore complessivo delle partecipazioni in società controllate e collegate ammonta a 293.800 mila euro, in decremento di circa 11,6 milioni di euro rispetto al valore iscritto al 31 dicembre 2021 principalmente per l’incasso di 15,6 milioni di euro dell’acconto sulla liquidazione versato dalla controllata Pietra S.r.l. in seguito alla delibera di assemblea straordinaria del 15 giugno 2022, nella quale i soci Immsi S.p.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A. hanno posto in liquidazione volontaria, ai sensi dell’art. 2484 comma 1, n. 6 del Codice Civile, la controllata avendo essa esaurito il suo oggetto sociale con la cessione della partecipazione detenuta in Pietra Ligure S.r.l. avvenuta nel corso dei primi giorni del mese di giugno 2022.
Al 31 dicembre 2022, Immsi ha adeguato il valore di carico della partecipata Pietra S.r.l. alla corrispondente quota di patrimonio netto detenuta e, sulla base di una perizia redatta da un terzo indipendente, ha azzerato il valore di carico della partecipazione in ISM Investimenti S.p.A.. L’effetto negativo complessivo sul conto economico è stato pari a 291 mila euro, iscritto alla voce “Oneri finanziari”.
I decrementi sopra commentati della voce “Partecipazioni” sono stati parzialmente compensati da operazioni di rinuncia a crediti da parte della Capogruppo con conversione in riserve in conto futuro aumento di capitale (per complessivi 4,3 milioni di euro) a favore delle controllate Apuliae S.r.l., ISM Investimenti S.p.A. e RCN Finanziaria S.p.A..
Di seguito si riportano i principali dati riportati negli ultimi bilanci approvati (2022) dai rispettivi Consigli di Amministrazione delle società controllate.
Denominazione e Sede
Capitale Sociale
Patrimonio Netto
Risultato netto
% di partecipazione al capitale sociale
Patrimonio Netto pro-quota
Differenza Patrimonio Netto pro-quota vs Valore di carico
N. azioni totali
Valore di carico
Apuliae S.r.l. Lecce
220
264
-156
85,69%
226
-1.304
n/a
1.530
ISM Investimenti S.p.A. Mantova
6.655
-2.860
-15.424
72,64%
-2.078
-2.078
6.654.902
0
Piaggio & C. S.p.A. Pontedera (Pisa) *
207.614
346.867
75.057
50,57%
175.402
-67.853
358.153.644
243.255
RCN Finanziaria S.p.A. Mantova *
1.000
2.807
-4.189
72,51%
2.035
-45.971
2.000.000
48.006
Pietra S.r.l.
Milano
40
1.284
-201
77,78%
999
0
n/a
999
Immsi Audit S.C. a R.L.
Mantova
40
40
0
25,00%
10
0
n/a
10
* percentuale partecipazione al netto delle azioni proprie
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
169
APULIAE
S.r.l.
La partecipazione nella società Apuliae S.r.l. è iscritta a bilancio al valore sottoscritto in sede di costituzione, avvenuta nel mese di dicembre 2003 ed incrementato di quanto versato in conto futuro aumento di capitale nel mese di gennaio 2004 per 2 milioni di euro, dicembre 2012 per 92 mila euro nonché per 191 mila euro a dicembre 2022 in seguito alla rinuncia a crediti per interessi maturati su finanziamenti concessi a favore della controllata. A seguito del protrarsi della sospensione delle attività di ristrutturazione dell’immobile “ex Colonia Scarciglia” sito in Santa Maria di Leuca (LE), Immsi ha provveduto nel corso del 2006 a svalutare la partecipazione per 2.453 mila euro. L’Assemblea Straordinaria di Apuliae nel 2008 ha deliberato la copertura parziale delle perdite cumulate al 31 dicembre 2007 pari a 2.490 mila euro mediante riduzione del capitale sociale ed azzeramento della riserva di 2 milioni di euro versata da Immsi. La stessa Assemblea a fine 2012 ha deliberato la copertura parziale delle perdite cumulate al 30 settembre 2012 pari a 620 mila euro mediante riduzione del capitale sociale. Si informa infine che, alla luce delle perdite accumulate a causa del perdurare della sospensione delle attività, l’Assemblea Straordinaria di Apuliae S.p.A. tenutasi nel mese di febbraio 2017 ha ritenuto opportuno ridurre ulteriormente il capitale sociale per l’importo corrispondente alle perdite cumulate al 31 dicembre 2016 pari a 497 mila euro e contemporaneamente trasformare la società in Società a Responsabilità Limitata in attesa del possibile esito favorevole delle controversie e della ripresa dell’attività. In data 9 marzo 2020 l’Assemblea Straordinaria della società ha deliberato un’ulteriore riduzione del capitale sociale, passato da 500 mila euro a 220 mila euro, corrispondente all’importo delle perdite cumulate alla data del 31 dicembre 2019 pari a 272 mila euro nonché ad uno stanziamento dei residui 8 mila euro alla voce di bilancio “Altre Riserve”.
Per un aggiornamento in merito all’evoluzione degli accertamenti disposti dall’Autorità Giudiziaria che hanno comportato la sospensione dell’attività di ristrutturazione a far data dal marzo 2005, si rimanda a quanto indicato nei paragrafi relativi al Settore immobiliare e holding e Vertenze in corso contenuti all’interno della Relazione degli Amministratori al 31 dicembre 2022.
ISM
INVESTIMENTI
S.p.A.
La società ISM Investimenti S.p.A., che vede quale socio di minoranza Intesa San paolo (già IMI Investimenti S.p.A.), successivamente ad una operazione di capitalizzazione, ha acquisito da Immsi S.p.A. le quote, pari al 60% del capitale, relative alla partecipazione in Is Molas S.p.A., precedentemente detenute direttamente da Immsi S.p.A., versando un corrispettivo pari a 84 milioni di euro. L’operazione rispondeva alla strategia di Immsi di concentrare in una società ad hoc parte delle attività di sviluppo turistico-immobiliare del Gruppo, con l’obiettivo di associare a tali iniziative partners che ne rafforzassero la capacità patrimoniale. Sulla base di quanto previsto negli accordi tra i soci, Immsi S.p.A. ha mantenuto il controllo in Is Molas S.p.A..
A valle della conversione in azioni avvenuta nel 2013 degli strumenti finanziari convertibili emessi e sottoscritti dai soci nel 2010, Immsi S.p.A. detiene n. 4.834.175 azioni di Cat. A mentre IMI Investimenti S.p.A. detiene n. 1.820.727 azioni di Cat. B e le quote di partecipazione (in termini di diritti di voto) risultano rispettivamente pari al 72,64% ed al 27,36%.
Con l’intento di rafforzare patrimonialmente ISM Investimenti S.p.A., la Società ha rinunciato a dicembre 2019 ad un importo di 2 milioni di euro (crediti per interessi maturati), a marzo, maggio e dicembre 2020 ad un importo complessivo di 15,8 milioni di euro, di cui 11,7 milioni di euro relativi a quote capitale di finanziamenti concessi e 4,1 milioni di euro relativi a crediti per interessi maturati, a giugno 2021 ad un importo complessivo di 8,8 milioni di euro, di cui 7,5 milioni di euro relativi a quote di capitale di finanziamenti concessi e 1,3 milioni di euro relativi a crediti per interessi maturati, a marzo 2022 ad un importo complessivo di 33 milioni di euro relativi a quote di capitale di finanziamenti concessi apportando a patrimonio netto della controllata tali rinunce (59,6 milioni di euro cumulati al 31 dicembre 2022), iscritte in una apposita riserva in conto sottoscrizione futuro aumento di capitale “targata” Immsi.
Al 31 dicembre 2022 la controllata ISM Investimenti S.p.A. presenta un patrimonio netto negativo pari a 2.860 mila euro determinato da una perdita d’esercizio di 15.424 mila euro che include per un
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
170
importo di circa 14,1 milioni di euro la svalutazione della partecipazione della società controllata IS Molas S.p.A.. Gli Amministratori della controllata ISM Investimenti S.p.A., hanno verificato la recuperabilità del valore di carico della partecipazione detenuta in Is Molas S.p.A. tramite il confronto con il valore di mercato (“fair value”), conferendo un mandato ad un valutatore terzo di primario rilievo affinché venisse predisposta una valutazione del Valore di Mercato del compendio immobiliare (ovvero dell’insieme degli immobili - terreni, fabbricati, impianti fissi e opere edili esterne), iscritto nel bilancio di Is Molas S.p.A. al 31 dicembre 2022, e assunta come base per la determinazione del valore recuperabile della partecipazione iscritta nel bilancio della Società riferita a ISM Investimenti S.p.A..
L’oggetto della stima operata dall’esperto indipendente è il Valore di Mercato che “rappresenta l’ammontare stimato a cui una proprietà, dovrebbe essere ceduta ed acquistata, da un venditore e da un acquirente privi di legami particolari, entrambi interessati alla compravendita, a condizioni concorrenziali, dopo un’adeguata commercializzazione in cui le Parti abbiano agito entrambe in modo informato, consapevole e senza coercizioni”. Nello specifico il valore di mercato è stato stimato sulla base del “Metodo della Trasformazione” che si basa sull'attualizzazione, alla data della valutazione, dei flussi di cassa generati dall’operazione immobiliare (relativa alla proprietà) nell’arco di tempo corrispondente alla sua durata. A tale Metodo è associabile un modello valutativo finanziario (attualizzazione dei flussi di cassa) basato su un progetto di sviluppo definito in quantità edificabili, destinazioni d’uso, costi di trasformazione e ricavi sostenibili. In altri termini, si utilizza una analisi costi/ricavi per individuare il valore di mercato della proprietà oggetto di indagine. Il modello si articola in uno schema di flussi di cassa (entrate ed uscite) relative al progetto immobiliare di trasformazione. Le uscite sono costituite dai costi di costruzione, demolizione, urbanizzazione, progettazione, direzione lavori, profitto del promotore immobiliare e altri eventuali costi; le entrate sono formate dai ricavi relativi alle vendite delle destinazioni d’uso previste. La distribuzione temporale dei costi e dei ricavi consente di ottenere uno schema di flussi di cassa, al netto del profitto del promotore immobiliare, che vanno portati all’attualità con un opportuno tasso di sconto che rappresenta il costo del capitale. Secondo tale metodologia gli elementi chiave della valutazione sono:
l’entità del flusso di cassa netto, ovvero i costi stimati di costruzione al netto dei proventi derivanti dalle vendite e altri oneri accessori
la distribuzione nel tempo dei suddetti flussi;
il tasso di attualizzazione;
il tasso di capitalizzazione (exit cap-rate).
Dall’analisi dei risultati emerge che, rettificando il patrimonio netto della controllata Is Molas S.p.A. al fine di incorporare il valore di mercato delle attività immobiliari e turistico-alberghiere così come precedentemente definiti, al netto dei corrispondenti effetti fiscali, il valore pro-quota della partecipazione Is Molas detenuta da ISM Investimenti risulta inferiore rispetto al valore di carico iscritto in quest’ultima.
Sulla base delle considerazioni sopra esposte la Società ha provveduto ad azzerare al 31 dicembre 2022 il valore di carico della partecipazione in ISM Investimenti S.p.A. iscrivendo a conto economico una svalutazione pari a 135 mila euro.
Immsi S.p.A., avendo manifestato l’intenzione di ripristinare l’equilibrio patrimoniale e finanziario della controllata impegnandosi a ricapitalizzare, nel corso dei primi mesi del 2022 ISM Investimenti S.p.A. per evitare il verificarsi delle condizioni previste dagli artt. 2446 e 2447 del codice civile, ha provveduto ad iscrivere al 31 dicembre 2022 un fondo svalutazione sui crediti finanziari vantati verso la controllata per un importo pari a 2,9 milioni di euro che rappresentano i crediti cui si intende rinunciare ed apportare a patrimonio netto di ISM per realizzare quanto sopra descritto.
Con particolare riguardo alla valutazione degli investimenti immobiliari sopra citati, va notato che la valutazione del fair value, effettuata come detto con il supporto di esperti indipendenti, deriva da variabili e assunzioni attinenti l’andamento futuro che possono variare sensibilmente e pertanto produrre variazioni sul valore di mercato degli investimenti immobiliari e dunque su valore di carico della partecipazione - ad oggi non prevedibili né stimabili.
Le principali variabili e assunzioni caratterizzate da incertezza sono:
I flussi di cassa netti attesi dagli immobili e le relative tempistiche di realizzazione e
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
171
assorbimento;
I tassi di inflazione, i tassi di attualizzazione e i tassi di capitalizzazione.
Inoltre si segnala che, l’attuale incertezza dei mercati potrebbe avere un impatto significativo, ad oggi non quantificabile, sugli input utilizzati dall’esperto indipendente per la valutazione degli assets immobiliari della Is Molas al 31 dicembre 2022. In particolar modo gli input ritenuti più significativi e che potrebbero subire delle variazioni rilevanti anche a causa delle incertezze sopra descritte sono i tassi di attualizzazione e le tempistiche di assorbimento del progetto immobiliare.
Pertanto è possibile che nei prossimi esercizi, al concretizzarsi di risultati diversi rispetto alle stime effettuate per il bilancio al 31 dicembre 2022, si possano rendere necessarie rettifiche ai valori di bilancio oggetto di valutazione.
Per un aggiornamento in merito all’evoluzione del progetto immobiliare Is Molas, si rimanda a quanto indicato nel paragrafo relativo al Settore immobiliare e holding contenuto all’interno della Relazione degli Amministratori e Bilancio del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2022.
PIAGGIO
&
C.
S.p.A.
La partecipazione di Immsi S.p.A. in Piaggio & C. S.p.A. risulta iscritta nell’attivo patrimoniale al 31 dicembre 2022 per 243.255 mila euro, invariata rispetto al 31 dicembre dello scorso esercizio. A seguito dell’acquisto di 2.475.777 azioni proprie da parte della stessa Piaggio & C. S.p.A. avvenuto nel corso del 2022, la quota di partecipazione di Immsi passa dal 50,22% al 31 dicembre 2021 al 50,57% al 31 dicembre 2022.
Il valore della partecipazione calcolato in base alla quotazione puntuale del titolo Piaggio a fine 2022 risulta pari a 502.837 mila euro.
La quota di partecipazione al 31 dicembre 2022 risulta superiore per 67.853 mila euro rispetto al patrimonio netto pro-quota: tale differenza è ritenuta dagli Amministratori recuperabile in relazione ai piani di sviluppo del gruppo Piaggio come supportato dal test di impairment (condotto come “discounted cash flow Equity side”) eseguito al 31 dicembre 2022. Si segnala infatti come le analisi svolte non abbiano portato ad evidenziare alcuna perdita di valore con riferimento al valore di carico della partecipazione detenuta da Immsi S.p.A. in Piaggio & C. S.p.A..
Con riguardo all’utilizzo di dati economici, patrimoniali e finanziari previsionali del gruppo Piaggio, le analisi sono state basate su un’ipotesi di flussi finanziari previsionali relativi ad un orizzonte temporale quadriennale desumibili dai dati di budget 2023 (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Piaggio & C. S.p.A. in data 26 gennaio 2023) integrati da dati previsionali relativi al periodo 2024-2026 (approvati dal Consiglio di Amministrazione di Piaggio & C. S.p.A. in data 24 febbraio 2023).
Con riferimento al tasso di sconto (“WACC”) utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati, si è adottato un tasso di sconto medio ponderato, calcolato a partire dai diversi tassi di sconto determinati dal gruppo Piaggio in continuità con il precedente esercizio - per le proprie cash-generating unit interne: il tasso di sconto medio ponderato utilizzato ai fini dell’impairment test al netto delle imposte è risultato stimato pertanto pari circa all’8,02%, in incremento rispetto all’esercizio precedente (6,25% al 31 dicembre 2021).
Da ultimo si segnala come nell’elaborazione dell’impairment test, il valore terminale è stato determinato utilizzando un tasso di crescita perpetuo (“g rate”) medio ponderato, calcolato a partire dai diversi g ratedeterminati dal gruppo Piaggio per le proprie cash-generating unit interne: tale tasso “g rate” medio ponderato è stato stimato pari circa all’1,51% (1,37% al 31 dicembre 2021).
Come detto, le analisi condotte, approvate dal Consiglio di Amministrazione della Società, in data 23 marzo 2023, non hanno portato ad evidenziare perdite di valore.
Inoltre, come richiesto dallo IAS 36 e dalle linee guida per l’impairment test redatte dall’O.I.V., si è provveduto ad elaborare un’analisi di sensitività sui risultati del test rispetto alla variazione di assunti di base quali il tasso di crescita perpetuo nell’elaborazione del valore terminale (“g rate”) ed il tasso di sconto (“WACC”), che condizionano la stima del valore d’uso della cash-generating unit gruppo
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
172
Piaggio: il test di impairment non ha evidenziato perdite di valore anche prevedendo una variazione positiva e negativa dello 0,5% del WACC e del g rate.
Stante l’attuale contesto di incertezza dei mercati di riferimento, i diversi fattori utilizzati nell’elaborazione delle stime potrebbero essere rivisti; la Società monitorerà costantemente tali fattori e l’eventuale esistenza di perdite di valore.
Si segnala infine che, delle 179.328.621 azioni Piaggio detenute da Immsi S.p.A. alla data del 31 dicembre 2022, 170.840.962 mila azioni Piaggio risultano depositate a garanzia di finanziamenti accordati da Istituti di credito a società del Gruppo.
RCN
Finanziaria
S.p.A.
La partecipazione in RCN Finanziaria S.p.A., è iscritta a bilancio a fine periodo al valore di 48.006 mila euro, pari al 72,51%, in incremento di 4 milioni di euro rispetto al valore registrato al 31 dicembre 2021.
Con l’intento di rafforzare patrimonialmente RCN Finanziaria S.p.A., la Società ha rinunciato a dicembre 2019 ad un importo di 1 milione di euro (crediti per interessi maturati), a marzo e dicembre 2020 ad un importo complessivo di 6,5 milioni di euro (sempre crediti per interessi maturati), a giugno 2021 ad un importo complessivo di 4,5 milioni di euro (sempre crediti per interessi maturati) nonché a settembre 2022 ad un importo complessivo di 4 milioni di euro (sempre crediti per interessi maturati) apportando al patrimonio netto della controllata tali rinunce (16 milioni di euro cumulati al 31 dicembre 2022), iscritte in una apposita riserva in conto sottoscrizione futuro aumento di capitale targata Immsi.
La quota di partecipazione al 31 dicembre 2022 risulta superiore per 45.971 mila euro rispetto al patrimonio netto pro-quota: tale differenza è ritenuta dagli Amministratori recuperabile in relazione ai piani di sviluppo della controllata indiretta Intermarine S.p.A., come supportato dal test di impairment (condotto come “discounted cash flow – Equity side”) eseguito al 31 dicembre 2022.
A riguardo, la Società ha verificato la recuperabilità del valore di carico della suddetta partecipazione confrontando il relativo valore contabile con il valore recuperabile (valore d’uso): quest’ultimo è stato calcolato attualizzando i flussi di cassa attesi di Intermarine S.p.A. in continuità con il modello metodologico utilizzato negli scorsi anni (Discounted Cash Flow). La Direzione della Società ha quindi redatto una relazione a supporto del proprio Consiglio di Amministrazione relativamente alla verifica del suddetto valore di carico. Le principali ipotesi ed assunzioni utilizzate per la determinazione dei flussi finanziari futuri e del conseguente valore recuperabile della partecipata sono relative a:
i)l’utilizzo di dati economici, patrimoniali e finanziari previsionali di Intermarine;
ii)il tasso di sconto (WACC) utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati;
iii)il tasso di crescita atteso (g rate) per il calcolo del valore terminale, in coerenza con l’approccio dell’attualizzazione della “rendita perpetua”.
 
Con riguardo ai valori di cui al punto i) le analisi sono state basate su un’ipotesi di flussi finanziari
previsionali relativi ad un orizzonte temporale di cinque anni desumibili dai dati di budget per l’esercizio 2023 integrati da dati previsionali relativi al periodo 2024-2027 elaborati dal management di Intermarine S.p.A., nonché sulla valorizzazione di una commessa che si svilupperà nel lungo periodo, di natura non ricorrente, ed esclusa dalla perpetuity: i dati così elaborati sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione della società in data 10 marzo 2023. A riguardo, si sottolinea come i dati previsionali considerati incerti e variabili per natura riflettano l’evoluzione del portafoglio ordini della società nonché le sue future strategie industriali e commerciali: tali dati, in particolare, si basano in maniera rilevante sull’acquisizione di commesse future relativamente alle quali sono ad oggi in essere trattative a diversi stadi di avanzamento. Eventuali aggiornamenti, revisioni, ritardi o sviluppi negativi relativi alle predette assunzioni ed alle proiezioni che dovessero verificarsi in data successiva alla data di riferimento della presente attività di valutazione potrebbero influenzare anche significativamente le risultanze del test di impairment di seguito riportate. Si segnala inoltre che nel corso degli esercizi precedenti i risultati consuntivati dal settore navale hanno mostrato
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
173
scostamenti rispetto a quanto previsto all’interno dei dati finanziari previsionali utilizzati, anche a seguito di alcuni eventi eccezionali e non prevedibili: data la natura intrinsecamente incerta dei dati previsionali considerati, non si può escludere che tali scostamenti possano continuare a verificarsi anche in futuro rispetto ai dati previsionali utilizzati con riferimento al test di impairment svolto al 31 dicembre 2022.
Con riferimento al valore di cui al punto ii), per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati di Intermarine, si è adottato un tasso di sconto (“WACC”) medio che tenesse in considerazione le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro, i rischi specifici dell’attività e dell’area geografica in cui la società opera e si è tenuto conto del differente profilo di rischio operativo che caratterizza la commessa che si svilupperà nel lungo periodo e di natura non ricorrente.
In particolare, per la determinazione del costo dei mezzi propri si è considerato a) un tasso risk-free di medio-lungo periodo a basso rischio; b) un market risk premium considerato espressivo del livello di rischio associato al mercato italiano; c) un coefficiente Beta elaborato tenendo in considerazione il coefficiente Beta di un campione di società comparabili alla Società, attive nel settore della cantieristica da diporto e difesa, nonchè la c.d. leva operativa che distingue la commessa non ricorrente di cui sopra; d) la struttura finanziaria prospettica di un panel di società quotate comparabili ad Intermarine.
Ai fini della stima dei tassi di sconto è stato inoltre considerato un premio per il rischio specifico ("additional risk premium”) al fine di incorporare - direttamente nel tasso di attualizzazione - le incertezze di effettiva realizzazione dei flussi di cassa previsionali.
Il costo del capitale di debito al netto delle imposte è stato stimato tenendo in considerazione i tassi risk free di lungo periodo incrementati del credit spread della CGU Intermarine calcolato come media ponderata dell’attuale indebitamento finanziario, nonché la struttura finanziaria prospettica come sopra definita.
Il tasso di sconto medio utilizzato ai fini dell’impairment test al netto delle imposte è risultato pertanto stimato pari circa al 9,22% (7,38% al 31 dicembre 2021) in linea con i mutati scenari di riferimento.
Con riguardo al punto iii), si segnala che nell’elaborazione dell’impairment test, il tasso di crescita atteso (g rate) per il calcolo del valore terminale c.d. perpetuity in coerenza con l’approccio dell’attualizzazione della “rendita perpetua” è pari al 1,75% (inferiore al tasso di inflazione implicito nel tasso di sconto pari a circa il 2%).
Le analisi condotte hanno evidenziato un valore d’uso della partecipazione in oggetto superiore al relativo valore di carico al 31 dicembre 2022, non ravvisando quindi la necessità di apportare riduzioni al valore di carico della partecipazione detenuta da Immsi S.p.A. in RCN Finanziaria S.p.A..
Inoltre si è provveduto ad elaborare un’analisi di sensitività sui risultati del test rispetto alla variazione di assunzioni rilevanti quali il tasso di sconto (“WACC”) medio ed il tasso di crescita perpetuo atteso (“g rate”), che condizionano la stima del valore d’uso della partecipazione oggetto di test. Le summenzionate analisi di sensitività non hanno evidenziato indicatori di impairment anche in presenza di un incremento/decremento dello 0,50% sia del tasso di attualizzazione medio che del g-rate”, in particolare, il WACC medio che rende uguale il valore recuperabile al valore di carico della partecipazione è pari a circa il 10,4%.
Fermo restando quanto riportato in precedenza, va tenuto conto che le analisi condotte per la determinazione del valore recuperabile sono state svolte sulla base di stime e che la sussistenza di flussi di cassa adeguati a consentire il recupero del valore contabile della partecipazione nonché il periodo entro cui tali flussi saranno prodotti, dipende dall’esito delle iniziative previste all'interno dei dati previsionali di Intermarine S.p.A. A riguardo, si sottolinea come i dati previsionali considerati incerti e variabili per natura riflettano l’evoluzione del portafoglio ordini della controllata nonché le sue future strategie industriali e commerciali: tali dati, in particolare, si basano in maniera rilevante sull’acquisizione di commesse future relativamente alle quali sono ad oggi in essere trattative a diversi stadi di avanzamento. Eventuali aggiornamenti, revisioni o sviluppi negativi relativi alle predette assunzioni ed alle proiezioni che dovessero verificarsi in data successiva alla data di riferimento della presente attività di valutazione potrebbero influenzare le risultanze del test di impairment. Si segnala inoltre che nel corso degli esercizi precedenti i risultati consuntivati dal settore navale hanno
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
174
mostrato scostamenti rispetto a quanto previsto all’interno dei dati finanziari previsionali utilizzati, anche a seguito di alcuni eventi eccezionali e non prevedibili: data la natura intrinsecamente incerta dei dati previsionali considerati, non si può escludere che tali scostamenti possano continuare a verificarsi anche in futuro rispetto ai dati previsionali utilizzati con riferimento al test di impairment svolto al 31 dicembre 2022.
Stante l’alea d’incertezza insita nel processo di predisposizione dei dati previsionali, il management della Società non può assicurare che non si verifichino perdite di valore della partecipazione in periodi futuri: in considerazione, inoltre, del fatto che i diversi fattori sia interni che esterni ad Intermarine considerati nell’elaborazione delle stime potrebbero in futuro essere rivisti, la Società monitorerà costantemente tali fattori e la possibile esistenza di future perdite di valore.
Da ultimo, si ricorda che il valore della partecipazione è stato oggetto di svalutazioni in passato per complessivi 22,6 milioni di euro, determinate sulla base delle risultanze dei test di impairment condotti nel corso degli esercizi 2010, 2011, 2012 e 2013, ripristinate nel 2017 e 2018 per complessivi 11,5 milioni di euro.
PIETRA
S.r.l.
Immsi S.p.A. ha acquisito a fine esercizio 2006 una partecipazione pari al 77,78% della società Rodriquez Pietra Ligure S.r.l. poi trasformata in Pietra S.r.l., iscritta a bilancio al 31 dicembre 2022 ad un valore complessivo pari a 999 mila euro corrispondente al patrimonio netto pro quota nella partecipata. Nel corso dell’esercizio 2022 la Società adeguando il valore di carico della partecipazione, come detto, al pro quota di patrimonio netto posseduto al 31 dicembre 2022, ha iscritto a conto economico una svalutazione pari a 156 mila euro.
La suddetta società è stata originariamente costituita da Rodriquez Cantieri Navali S.p.A. (oggi Intermarine S.p.A.) al fine di poter sottoscrivere un contratto di cessione del credito futuro relativo al progetto sul cantiere di Pietra Ligure con la stessa Rodriquez Cantieri Navali S.p.A. ed è stata successivamente ceduta ai due attuali soci (Immsi S.p.A. ed Intesa Sanpaolo S.p.A.).
Parallelamente alla cessione del credito, Rodriquez Cantieri Navali S.p.A. ha concesso a Pietra S.r.l. il diritto d’opzione per l’acquisizione dell’intera partecipazione in Pietra Ligure S.r.l., Newco conferitaria del complesso industriale unitamente all’area sdemanializzata, al prezzo di 300 mila euro. L’opzione è stata esercitata a fine maggio 2015.
Il progetto si riferiva all’area cantieristica sita in Pietra Ligure (Savona) che nelle intenzioni della controllata doveva essere trasformata in un complesso immobiliare costituito da appartamenti, un hotel, posti barca, negozi ed altri servizi. L’area interessata è stata acquisita attraverso l’assegnazione in sede di asta pubblica nel 2007.
Sulla base del contratto preliminare sottoscritto tra le parti lo scorso luglio 2021, Pietra S.r.l. (partecipata all’77,78% dalla Società Immsi stessa e al 22,22% da Intesa Sanpaolo S.p.A.), in data 14 giugno 2022 ha siglato con Chorus Life Pietra Ligure S.p.A. (controllata interamente da Polifin S.p.A.), il closing dell’operazione di vendita relativo all’intera partecipazione detenuta direttamente in Pietra Ligure S.r.l., per un corrispettivo complessivo di 30 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro erano stati incassati a titolo di acconto alla sottoscrizione del preliminare.
Immsi S.p.A. insieme all’altro socio di minoranza Intesa Sanpaolo S.p.A., con delibera di assemblea straordinaria del 15 giugno 2022 hanno posto in liquidazione volontaria, ai sensi dell’art. 2484 comma 1, n. 6 del Codice Civile, la controllata Pietra S.r.l. avendo ritenuto esaurito il suo oggetto sociale con la cessione della partecipazione detenuta in Pietra Ligure S.r.l..
Sulla base di quanto sopra Pietra S.r.l. nel corso della seconda parte del mese di giugno 2022 ha rimborsato i debiti detenuti verso la Società e distribuito ai due soci un acconto sulla liquidazione per complessivi 20,1 milioni di euro, di cui 15,6 milioni di euro alla Società e 4,5 milioni di euro a Intesa Sanpaolo.
Si segnala infine che nel 2008 è stata costituita la società IMMSI Audit Società Consortile di Internal Auditing del Gruppo Immsi a R.L. (IMMSI Audit S.c.a r.l.), con sottoscrizione del 25% del capitale sociale da parte di Immsi S.p.A. pari a 10 mila euro.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
175
C4
Altre
attività
finanziarie
277.432
Di seguito si dettaglia la composizione delle altre attività finanziarie detenute da Immsi S.p.A.:
Esercizio 2022
Esercizio 2021
Altre attività finanziarie non correnti:
272.578
265.823
Crediti finanziari verso società del Gruppo
275.438
298.688
Fondo svalutazione crediti finanziari
- 2.860
- 32.865
Altre attività finanziarie correnti:
4.854
4.906
Attività finanziarie Fair Value to OCI
3.711
3.787
Crediti finanziari verso società del Gruppo
1.143
1.119
Totale Altre attività finanziarie
277.432
270.729
Le attività finanziarie non correnti includono principalmente i finanziamenti accordati da Immsi S.p.A. a società del Gruppo, oltre ai relativi interessi maturati, per i quali le previsioni di budget formulate dalle stesse controllate non consentono ragionevolmente il rimborso nel corso del 2023. Tali crediti finanziari ammontano a 272.578 mila euro e includono 50.721 mila euro rappresentati da interessi maturati e non liquidati a fine 2022.
Si ricorda che i crediti per interessi maturati a fine 2022 su finanziamenti accordati a società del Gruppo, nonostante la natura finanziaria, non concorrono alla determinazione della posizione finanziaria netta.
La Società ha iscritto al 31 dicembre 2022 un fondo svalutazione crediti finanziari detenuti verso la controllata ISM Investimenti S.p.A. di circa 2,9 milioni di euro che rappresentano l’ammontare che Immsi S.p.A. ha manifestato di rinunciare ed apportare a patrimonio netto, nei primi mesi del 2023, per ripristinare l’equilibrio patrimoniale e finanziario della controllata ed evitare il verificarsi delle condizioni previste dagli artt. 2446 e 2447 del codice civile.
Nei confronti di ISM, la Società vanta al 31 dicembre 2022 crediti lordi per 39.185 mila euro, di cui 31,8 milioni di euro concessi per consentire alla controllata di aderire alle operazioni di aumento di capitale intraprese da Is Molas S.p.A., e comprendono 6.644 mila euro relativi a interessi maturati sui finanziamenti accordati. Questi ultimi includono 6 milioni di euro di crediti per interessi vantati dalla Società verso Is Molas S.p.A. e ceduti nel mese di dicembre 2022 a ISM; la controllata titolare del 92,6% del capitale di Is Molas ha rinunciato a tali crediti apportandoli al patrimonio netto di Is Molas costituendo una riserva facoltativa per la sottoscrizione di futuri aumenti di capitale.
Il finanziamento soci (di originari 18 milioni di euro) risulta contrattualmente scaduto a fine 2018 ma non risulta esigibile in quanto subordinato, unitamente al finanziamento dell’altro socio di minoranza Intesa Sanpaolo S.p.A. (già IMI Investimenti S.p.A.), come da clausola inserita nei rispettivi contratti, al rimborso del finanziamento bancario erogato a ISM Investimenti da Intesa Sanpaolo S.p.A. di 30 milioni di euro.
Come commentato alla precedente voce “Partecipazioni”, la Società nel mese di marzo 2022 ha rinunciato a quote capitale di finanziamenti concessi per un importo complessivo di 33 milioni di euro (svalutati al 31 dicembre 2021 per 32,9 milioni di euro) apportando gli stessi a patrimonio netto della controllata in conto sottoscrizione futuro aumento di capitale.
Inoltre con decorrenza 30 aprile 2022, con lo scopo di garantire una futura stabilità patrimoniale ad ISM Investimenti S.p.A., i soci Immsi S.p.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A. hanno siglato un accordo quadro che fa cessare la maturazione a partire dalla data sopra indicata degli interessi che maturano sui finanziamenti soci concessi e sulla linea di credito Immsi erogata, vincolando ISM Investimenti S.p.A. a riconoscerli in futuro nel caso in cui avvengano in capo ad ISM Investimenti S.p.A. stessa determinati eventi di liquidità, previsti nell’accordo, che comportino la sussistenza di fondi sufficienti a coprire interamente tutti gli interessi sospesi;
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
176
La Società vanta crediti nei confronti di RCN Finanziaria S.p.A. per 141.485 mila euro (di cui 29.771 mila euro per interessi maturati sui finanziamenti accordati, oltre a interessi di mora) rappresentati, tra gli altri, da due finanziamenti soci sottoscritti da Immsi S.p.A., rispettivamente di 32,9 milioni di euro e di 12 milioni di euro scaduti a giugno 2022 sulla base di accordi parasociali raggiunti nel mese di giugno 2019 con il socio di minoranza Intesa Sanpaolo S.p.A. (già IMI Investimenti S.p.A.); alla data odierna sono in corso trattative tra i soci per regolarizzare la posizione di RCN Finanziaria S.p.A.. La Società nel mese di settembre 2022 ha rinunciato a 4 milioni di euro di crediti per interessi maturati sui finanziamenti in essere verso RCN Finanziaria apportando gli stessi a patrimonio netto della controllata in conto sottoscrizione futuro aumento di capitale.
Risultano iscritti nei confronti di Is Molas S.p.A. crediti per 81.774 mila euro (di cui 67.846 mila euro per finanziamenti e 13.928 mila euro per interessi maturati sui finanziamenti accordati).
La Società inoltre, al 31 dicembre 2022, vanta nei confronti di Intermarine S.p.A. crediti per complessivi 11,4 milioni di euro di valore nominale, di cui 0,4 milioni di euro per interessi maturati, mentre nei confronti di Apuliae S.r.l. crediti per 981 mila euro (di cui 960 mila euro per finanziamenti e 61 mila euro per interessi).
Come commentato alla precedente voce “Partecipazioni” la Società, nel mese di giugno 2022 ha incassato per un importo complessivo di circa 7,9 milioni di euro i crediti di natura finanziaria che vantava nei confronti di Pietra S.r.l..
Le altre attività finanziarie non correnti includono per 657 mila euro crediti finanziari verso le società controllate Piaggio & C. S.p.A. e Intermarine S.p.A. che rappresentano, in virtù dell’applicazione del principio contabile IFRS16 Leasing”, il valore attualizzato di canoni di sub-locazione per diritti d’uso immobiliari scadenti oltre il 31 dicembre 2023.
Si precisa che il valore dei canoni di sub-locazione, relativo ai contratti su cui è stato applicato l’IFRS 16, è stato pari a 1.176 mila euro nel corso dell’esercizio 2022.
Inoltre nelle altre attività finanziarie non correnti è iscritta la partecipazione detenuta in Alitalia CAI da Immsi S.p.A. la cui quota di partecipazione è rimasta invariata rispetto al 31 dicembre 2021 e pari al 2,18%. Il management della Società, in considerazione degli eventi occorsi con riferimento alla compagnia aerea ed in particolare l’avvenuto commissariamento a maggio 2017 e la integrale svalutazione della partecipazione in Alitalia SAI da parte di Alitalia CAI, ha ritenuto di procedere all’azzeramento del valore di carico.
Le altre attività finanziarie correnti ammontano al 31 dicembre 2022 a 4.854 mila euro ed includono per 1.143 mila euro crediti finanziari verso le società controllate Piaggio & C. S.p.A. e Intermarine S.p.A. che rappresentano, in virtù dell’applicazione del principio contabile IFRS16 Leasing”, il valore attualizzato di canoni di sub-locazione di diritti d’uso immobiliari scadenti entro il 31 dicembre 2022, nonché per 3.711 mila euro una partecipazione in Unicredit.
In relazione alla partecipazione in Unicredit, la Società detiene al 31 dicembre 2022 n. 279.639 azioni ed ha provveduto ad adeguare il valore di carico del pacchetto azionario al valore rilevato al 31 dicembre 2022, pari a 3.711 mila euro, iscrivendo la rettifica nelle altri componenti di Conto Economico Complessivo per negativi 76 mila euro valutazione al FVTOCI. Come previsto dall’IFRS9 tali adeguamenti non saranno successivamente trasferiti all'utile (perdita) di esercizio, ma la Società potrà trasferire l'utile cumulato o la perdita cumulata nel patrimonio netto quando sarà oggetto di dismissione.
Si segnala che le azioni Unicredit di cui sopra risultano al 31 dicembre 2022 vincolate per effetto di un contratto di prestito titoli garantito da collaterale in denaro che la Società ha sottoscritto con Banca Akros dal dicembre 2007 e periodicamente rinnovato. Contrattualmente gli accordi trasferiscono esclusivamente i diritti e doveri derivanti dal possesso per la durata del contratto, pertanto la
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
177
partecipazione risulta iscritta nell’attivo patrimoniale di Immsi a fronte di una passività corrispondente alla liquidità erogata dall’Istituto a titolo di collaterale.
C5
Crediti
verso
l’Erario
486
La Società ha esercitato l’opzione di adesione al regime della tassazione di Gruppo previsto dagli artt. 117 ss. del Testo Unico delle Imposte sui Redditi congiuntamente alle società controllate Piaggio & C. S.p.A., Aprilia Racing S.r.l., Apuliae S.r.l., Intermarine S.p.A., RCN Finanziaria S.p.A., ISM Investimenti S.p.A., Pietra S.r.l., Is Molas S.p.A. e Piaggio Concept Store Mantova S.r.l.. A fronte dei contratti sottoscritti con queste società, Immsi S.p.A., in qualità di consolidante, ha provveduto ad iscrivere nel proprio bilancio crediti correnti verso l’Erario per 283 mila euro, relativi a ritenute subite e trasferite dalle società aderenti. Per la parte residua risultano iscritti crediti IVA pari a 113 mila euro e crediti IRAP per 89 mila euro.
C6
Imposte
anticipate
1.587
La Società ha iscritto attività per imposte anticipate lorde per complessivi 1.927 mila euro, di cui 340 mila euro a fronte di differenze temporanee per costi deducibili in esercizi successivi, compensate con le imposte differite passive in quanto riferite alle medesime imposte sul reddito verso l’Erario e recuperabili in via previsionale con tempistiche simili, nonché 1.587 mila euro corrispondenti a perdite fiscali pregresse della Società recuperabili sulla base delle stime di imponibili futuri che saranno apportati dalle società aderenti al consolidato fiscale nazionale del Gruppo Immsi.
C7
Crediti
commerciali
ed
altri
crediti
16.718
I crediti commerciali e gli altri crediti sono rappresentati da crediti commerciali verso terzi e verso società del Gruppo maturati a fronte di contratti di servizi, compensi riversati per incarichi conferiti a dipendenti della Società, interessi, commissioni di garanzia e spese riaddebitate per attività gestite da Immsi S.p.A. per conto delle controllate. Tale voce include crediti verso società appartenenti al Gruppo Immsi per 14.680 mila euro vantati nei confronti di Is Molas per 6.305 mila euro, RCN Finanziaria per 6.054 mila euro, Piaggio per 231 mila euro, ISM Investimenti per 691 mila euro, Intermarine per 1.380 mila euro e per il residuo verso altre società del Gruppo.
La Società ha prudenzialmente iscritto nella porzione non corrente crediti commerciali ed altri crediti per 13.063 mila euro vantati nei confronti di alcune società del Gruppo le cui previsioni di budget non consentono ragionevolmente il rimborso nel corso del 2022.
Tra gli altri crediti correnti Immsi S.p.A., in qualità di consolidante, come definito dal contratto di consolidato fiscale nazionale di cui sopra, ha iscritto inoltre il credito netto nei confronti delle società aderenti per un importo complessivo pari a 552 mila euro.
I crediti commerciali risultano rilevati al netto del fondo svalutazione crediti prudenzialmente stanziato per 703 mila euro a fronte della incerta recuperabilità in particolare dei crediti vantati da Immsi S.p.A. nei confronti di Volare Group per circa 690 mila euro relativi alla locazione di una porzione dell’immobile di via Pirelli Milano ceduto da Immsi nel corso del 2005. A tale proposito si informa che Volare Group risulta sottoposta ad amministrazione straordinaria da fine 2004 ed Immsi, insinuatasi al passivo, è stata ammessa al privilegio. Si è in attesa del deposito dei piani di riparto dell’attivo patrimoniale relativo ai creditori privilegiati ex art. 2764 c.c. (crediti del locatore di immobili).
Tra gli altri crediti non correnti è incluso il fair value positivo, pari a 388 mila euro, di un contratto IRS sottoscritto nel mese di dicembre 2021 con Banca Bper a copertura specifica del rischio variazioni del tasso d’interesse con riferimento al 100% del contratto di finanziamento sempre sottoscritto con Bper. Essendo il contratto designato in hedge accounting la relativa variazione di fair value è iscritta nel Conto Economico Complessivo in una apposita riserva di Patrimonio Netto.
Come indicato alla precedente nota “Investimenti immobiliari” si segnala che al 31 dicembre 2022
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
178
parte del prezzo di cessione dell’immobile situato a Roma in Via Abruzzi è depositato presso un conto corrente vincolato intestato e gestito dal Notaio rogante (0,7 milioni di euro su originari 1,5 milioni di euro) a garanzia di obbligazioni post closing a carico della Società da adempiere entro dicembre 2023 ed iscritti tra gli altri crediti correnti.
La Società non ha in essere crediti verso società estere e crediti di durata residua superiore a cinque anni.
C8
Disponibilità
liquide
e
mezzi
equivalenti
6.309
La voce include cassa e conti correnti bancari. Il decremento rispetto al saldo al 31 dicembre 2021 (13,9 milioni di euro) è principalmente dovuto all’esborso per dividendi pagati agli azionisti della Società, pari a circa 10,2 milioni di euro, solo parzialmente compensato dai flussi di cassa netti generati dalle attività operative, di investimento e di finanziamento della Società.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
179
D
Commento
alle
principali
voci
del
passivo
D1
Patrimonio
netto
355.487
Capitale
sociale
Il capitale sociale di Immsi S.p.A. ammonta al 31 dicembre 2022 a 178.464.000,00 euro, interamente sottoscritto e versato, e risulta diviso in numero 340.530.000 azioni senza indicazione del valore nominale.
Ogni azione ordinaria attribuisce il diritto ad una parte proporzionale degli utili di cui sia deliberata la distribuzione e del patrimonio netto risultante dalla liquidazione. Ogni azione ordinaria attribuisce il diritto di voto senza limitazione alcuna.
Per quanto concerne le deleghe ad aumentare il capitale sociale e le autorizzazioni all’acquisto di azioni proprie, si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari.
Altre
riserve
e
risultati
a
nuovo
La composizione della voce Altre riserve al 31 dicembre 2022 risulta essere la seguente:
riserva legale per 9.223 mila euro costituita dagli stanziamenti deliberati a seguito della ripartizione dell’utile d’esercizio;
riserve di legge per complessivi 1.153 mila euro;
riserva di rivalutazione delle attività materiali eseguita in base alla Legge 413/91 da Sirti e trasferita ad Immsi in seguito all’atto di scissione per 4.602 mila euro;
riserva sovrapprezzo azioni che accoglie il corrispettivo degli aumenti di capitale ultimato nei primi mesi del 2005, per 44.880 mila euro, e nel 2006, per 50.336 mila euro, al netto dell’utilizzo per 342 mila euro a copertura della perdita 2014;
riserva per valutazione di entità Under Common Control pari a 65.087 mila euro, conformemente all’orientamento di cui all’OPI (orientamenti preliminari Assirevi in tema di IFRS) n. 1, la cui operazione sottostante avente ad oggetto le controllate Is Molas S.p.A. ed ISM investimenti S.p.A. risulta commentata alla voce Partecipazioni.
Tra le altre riserve sono iscritte, con segno negativo, la componente derivante dalla valutazione retrospettiva dell’utile/perdita attuariale riferiti alle obbligazioni a benefici definiti per 10 mila euro, l’adeguamento del fair value delle attività finanziarie per 25.930 mila euro, la riserva di transizione ai principi contabili internazionali per 1.614 mila euro nonché, con segno positivo, la riserva relativa al fair value degli strumenti di copertura di tipo Interest Rate Swap per 388 mila euro.
A seguito di quanto sopra riportato, il Patrimonio Netto della Società include risultati a nuovo per positivi 8.818 mila euro; il decremento rispetto al saldo al 31 dicembre 2021 (50.299 mila euro) è dovuto alla delibera dell’Assemblea degli Azionisti, approvata lo scorso aprile 2022, che ha destinato di coprire integralmente la perdita di esercizio 2021 pari a 31,2 milioni di Euro con l’utilizzo delle riserve di risultato disponibili nonché ha approvato l’erogazione di un dividendo pari a 3 centesimi per azioni, pari a complessivi 10,2 milioni di euro, con prelievo sempre dalle riserve di risultato disponibili.
Conto
Economico
Complessivo
Nel corso dell’esercizio 2022 il Conto Economico Complessivo registra un utile di periodo pari a 20.851 mila euro che include, oltre all’utile dell’esercizio registrato a conto economico e pari a 20.433 mila euro, la variazione positiva del fair value degli strumenti di copertura di tipo Interest Swap per 438 mila euro, la rettifica positiva per 56 mila euro della valutazione dei piani a benefici definiti relativamente all’utile attuariale generatosi nel 2022 e il minor valore della partecipazione detenuta
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
180
in Unicredit rispetto al valore rilevato a fine esercizio precedente per 76 mila euro.
D2
Passività
finanziarie
232.705
La voce al 31 dicembre 2022 comprende debiti bancari per complessivi 230.186 mila euro, di cui 189.804 mila contabilizzati nelle passività correnti, e debiti per diritti d’uso, iscritti sulla base del principio contabile IFRS16 Leasing”, per complessivi 2.519 mila euro, di cui 1.378 mila scadenti entro il 31 dicembre 2023.
Di seguito si dettaglia la composizione dell’indebitamento bancario:
un finanziamento ricevuto da Banca Popolare dell’Emilia per nominali 10 milioni di euro con scadenza 31 dicembre 2025, garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia e tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread. Gli accordi prevedono il rimborso in rate semestrali ed è contabilizzato secondo il metodo del costo ammortizzato, pari a 7.487 mila euro, di cui 2.475 mila euro per rate rimborsabili entro 12 mesi. Tale linea prevede due covenants da verificare al 31 dicembre di ogni anno. A copertura del rischio di oscillazione dei tassi d’interesse per i flussi di cassa, Immsi S.p.A. ha sottoscritto un contratto di copertura di tipo Interest Rate Swap (IRS) che prevede la trasformazione del tasso variabile in tasso fisso sull’intero valore nominale del finanziamento correlato;
una linea di credito parzialmente ammortizzata accordata sino a dicembre 2022 da Banca Nazionale del Lavoro per nominali 30 milioni di euro, garantita da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia e in essere per 25 milioni di euro. Tale linea è stata prorogata fino a dicembre 2023, come previsto contrattualmente e prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor variabile maggiorato di uno spread. La linea prevede, oltre che una soglia minima della quotazione del titolo Piaggio, il rispetto di due covenants, da verificare al 31 dicembre di ogni anno;
una linea di credito ammortizzata con l’Istituto Monte dei Paschi di Siena per complessivi 30 milioni di euro con scadenza, riposizionata in seguito a moratoria, a giugno 2023 e garantita da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Gli accordi prevedono un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e due covenants da verificare al 31 dicembre di ogni anno. Il finanziamento è iscritto secondo il metodo del costo ammortizzato pari a 3,5 milioni di euro, interamente riferiti all’ultima rata;
linee di credito, rinnovate a inizio febbraio 2023 con scadenza gennaio 2024 da Intesa Sanpaolo per 15 e 25 milioni di euro oltre ad un finanziamento Bullet Multi Borrower con Intesa Sanpaolo, erogato inizialmente per 125 milioni di euro, di cui 82,7 milioni ad Immsi S.p.A., 30 milioni ad ISM Investimenti S.p.A. e 12,3 milioni ad Intermarine S.p.A. e due aperture di credito per anticipazione accordate (ex UBI Banca), di 5 milioni di euro cadauna. Tali finanziamenti, garantiti da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia, prevedono un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread. Si informa che, in occasione dell’operazione di cessione della partecipazione della società Pietra Ligure S.r.l., la Società ha rimborsato anticipatamente una quota pari a 5 milioni di euro sul finanziamento Bullet Multi Borrower la cui quota risulta quindi al 31 dicembre 2022 pari a complessivi 77,7 milioni di euro rispetto agli 82,7 milioni di euro inizialmente accordati;
una linea di credito revolving parzialmente ammortizzata pari a 20 milioni di euro accordata a dicembre 2022 dall’Istituto Unicredit e utilizzata al 31 dicembre 2022 per 15 milioni di euro, ad un tasso pari all’Euribor variabile maggiorato di uno spread, con scadenza a fine 2023 e garantita da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Gli accordi prevedono la verifica di un covenant da riscontrare trimestralmente;
tre linee di credito ammortizzate accordate tra marzo e luglio 2019 dal Banco BPM per nominali 4 milioni di euro scadenti a marzo 2023, 5 milioni di euro con scadenza giugno 2023 e 6,5 milioni di euro con scadenza settembre 2023; tutte le scadenze finali sono state
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
181
riposizionate in seguito a moratoria. Le linee erogate, garantite da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia, hanno un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risultano contabilizzate al costo ammortizzato a dicembre 2022 per complessivi 2.790 mila euro;
finanziamento bullet accordato da ING Bank a dicembre 2020 inizialmente scadente a luglio 2022 e ulteriormente rinnovato, nel corso del mese di luglio, fino a gennaio 2024 per 10 milioni di euro con un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread, garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia;
contratto di prestito titoli da Immsi S.p.A. a Banca Akros il quale prevede, a fronte del prestito di 580.491 azioni Unicredit, l’erogazione di un collaterale in denaro per un importo pari a circa 4.122 mila euro equivalente al valore di mercato del titolo alla data di sottoscrizione al netto di uno spread che assorba le eventuali oscillazioni al ribasso del titolo. Il contratto, con scadenza a revoca, prevede una fee pari allo 0,05% ed interessi passivi pari all'Ester maggiorato di uno spread, calcolati sul collaterale in denaro ricevuto da Banca Akros. Si precisa che Immsi ha ricevuto in prestito senza collaterale in denaro da Omniaholding S.p.A. 300.852 azioni Unicredit. Queste ultime sono state impiegate nelle suddette operazioni di prestito con collaterale in denaro;
finanziamento a medio termine accordato a maggio 2021 da Banca Popolare di Sondrio di nominali 5 milioni di euro, con scadenza giugno 2026, che prevede un piano di ammortamento a rate trimestrali, un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato al 31 dicembre 2022 per 3.478 mila euro, di cui 1 milione di euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
finanziamento a medio termine accordato a giugno 2021 dalla Cassa di Risparmio di Bolzano - Sparkasse di nominali 5 milioni di euro con scadenza giugno 2026 in ammortamento a rate trimestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2022 per 3.489 mila euro, di cui 1 milione di euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi. Prevede inoltre due covenants da verificare al 31 dicembre di ogni anno;
finanziamento a medio termine accordato a luglio 2021 da MedioCredito Centrale Banca del Mezzogiorno con scadenza luglio 2026 di nominali 20 milioni di euro in ammortamento a rate trimestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2022 per 14.952 mila euro, di cui 4 milioni di euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
finanziamento a medio termine accordato a settembre 2021 da Banca Carige (ora Bper Banca) con scadenza settembre 2026 di nominali 4 milioni di euro in ammortamento a rate trimestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2022 per 3.027 mila euro, di cui 788 mila euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
finanziamento a medio termine accordato a luglio 2022 da Banco di Desio e della Brianza con scadenza agosto 2026 di nominali 5 milioni di euro in ammortamento a rate semestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2022 per 4.970 mila euro, di cui 1.207 mila euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
finanziamento a medio termine accordato a settembre 2022 da BCC Carate Brianza con scadenza settembre 2026 di nominali 5 milioni di euro in ammortamento a rate trimestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2022 per 4.672 mila euro, di cui 1.222 mila euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
182
finanziamento a medio termine sottoscritto a ottobre 2022 con Santander Consumer Bank con scadenza fine 2025 di nominali 15 milioni di euro. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari al 2yrs Swap maggiorato di uno spread e non è stato utilizzato al 31 dicembre 2022.
Ulteriori 4,6 milioni di euro relativi ad una linea di credito revolving accordata da Intesa Sanpaolo S.p.A. e 500 mila euro accordati da Banca Carige (ora Bper Banca) non sono stati utilizzati al 31 dicembre 2022.
La misurazione dei financial covenants e degli altri impegni contrattuali è costantemente monitorata dalla Società: alla data del 31 dicembre 2022 la valutazione del rispetto di tali requisiti non ha evidenziato alcuna criticità. L’eventuale mancato rispetto di tali covenants e degli altri impegni contrattuali applicati ai finanziamenti sopra menzionati qualora non adeguatamente rimediato nei termini concordati potrebbe comportare l’obbligo di rimborso anticipato del relativo debito residuo.
A garanzia di parte dell’indebitamento della Società e delle controllate Intermarine S.p.A. e ISM Investimenti S.p.A., Is Molas S.p.A., Immsi S.p.A. al 31 dicembre 2022 ha depositato circa 170,8 milioni di azioni Piaggio a garanzia di finanziamenti e di linee di credito per complessivi 296,6 milioni di euro, di cui 227,8 milioni di euro relativi ai finanziamenti della sola Capogruppo, mentre ulteriori circa 8,5 milioni di azioni Piaggio sono libere da vincoli.
A tale proposito si segnala che gli attuali corsi azionari del titolo Piaggio permettono di confermare le garanzie in essere, e quindi il rispetto dei Valori di Garanzia.
Di seguito si riporta il dettaglio dei debiti finanziari nominali distinti per scadenza contrattuale:
In migliaia di euro
Entro 1
Da 1 a 2
Da 2 a 3
Da 3 a 4
Da 4 a 5
Oltre 5
Totale
anno
anni
anni
anni
anni
anni
Debiti verso istituti bancari
189.813
21.800
11.903
6.884
230.400
Debiti per diritti d’uso
1.378
474
473
110
63
21
2.519
Totale
191.191
22.274
12.376
6.994
63
21
232.919
D3
Fondi
per
trattamento
di
quiescenza
ed
obblighi
simili
330
La passività include esclusivamente il fondo Trattamento di Fine Rapporto pari a 330 mila euro valutato a fine 2022. Come previsto dal D. Lgs. 252/2005 e dalla L. 27 dicembre 2006 n. 296, avendo Immsi meno di 50 dipendenti, il TFR dei dipendenti che non hanno optato per destinarlo a forme di previdenza complementare, continua ad essere gestito in azienda sino a diversa indicazione da parte del personale.
La rendicontazione contabile IFRS individua la passività relativa al TFR con il metodo della valutazione attuariale. Per ogni dipendente si è quindi stimata la probabile permanenza in azienda. Per questo periodo è stato rivalutato lo stipendio annuo in base ad un tasso di inflazione del 2,30% ed una quota parte (aliquota di legge) è stata accantonata a titolo di TFR.
La quota di TFR già maturata, e quella che maturerà sino alla presumibile data di cessazione del rapporto di lavoro, viene rivalutata come da previsioni di legge per poi essere attualizzata ad un tasso pari allo 3,77%. In merito al tasso di attualizzazione è stato preso come riferimento per la valutazione di detto parametro l’indice iBoxx Corporate A con duration 10+ al 31 dicembre 2022.
Il tasso annuo di incremento TFR utilizzato è pari al 3,225%, mentre quello di incremento salariale è pari al 1,50%.
La seguente tabella mostra gli effetti, al 31 dicembre 2022, che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi attuariali ragionevolmente possibili:
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
183
 In migliaia di euro
Fondo TFR
Tasso di turnover +2%
331
Tasso di turnover -2%
328
Tasso di inflazione + 0,25%
335
Tasso di inflazione – 0,25%
325
Tasso di attualizzazione + 0,50%
323
Tasso di attualizzazione – 0,50%
337
Le erogazioni future stimate sono di seguito rappresentate:
In migliaia di euro
Erogazioni future
Anno 1
23
Anno 2
24
Anno 3
24
Anno 4
104
Anno 5
18
La durata finanziaria media dell’obbligazione è stimata pari a 10,7 anni.
Trattandosi di una valutazione attuariale, i risultati dipendono dalle basi tecniche adottate quali, tra le altre, il tasso d’interesse, il tasso di inflazione e il turnover atteso. Un variazione di tali parametri potrebbe condurre ad una significativa variazione della passività ad oggi stimata; impatti analoghi potrebbero avere variazioni inattese delle altre basi tecniche.
Di seguito si espone l’evoluzione del fondo nel corso dell’esercizio:
In migliaia di euro
Saldo al 31.12.2021
403
Service cost
19
Interest cost
4
Benefici pagati
(40)
Actuarial (gain)/loss
(56)
Saldo al 31.12.2022
330
Come previsto dall’emendamento allo IAS 19, le componenti di costo legate alla prestazione lavorativa e gli oneri finanziari netti, pari a 23 mila euro, sono state rilevate direttamente a Conto Economico mentre l’utile attuariale che deriva dalla rimisurazione in ogni esercizio della passività, pari a 56 mila euro, è stata iscritto nel Conto Economico Complessivo.
D4
Imposte
differite
passive
3.057
La voce Imposte differite lorde al 31 dicembre 2022 ammonta a 3.397 mila euro e sono esposte al netto delle imposte anticipate stanziate a fronte di differenze temporanee in quanto omogenee per natura e per ente impositore.
Le imposte differite lorde risultano iscritte principalmente per 2.512 mila euro corrispondenti all’IRES di competenza relativa all’ultimo quinto residuo della plusvalenza fiscale realizzata sulla vendita dell’investimento immobiliare locato a Roma in Via Abruzzi, tassabile a norma di legge nei futuri esercizi.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
184
 
D5
Debiti
commerciali
ed
altri
debiti
3.284
I debiti commerciali correnti si riferiscono a fatture ricevute non ancora pagate ed a fatture da ricevere accertate secondo il principio della competenza ed ammontano a 1.159 mila euro, di cui verso Parti Correlate e altre società del Gruppo per 151 mila euro.
Tra gli altri debiti correnti sono iscritti principalmente debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale per 240 mila euro, debiti verso il personale dipendente e organi sociali per 1.193 mila euro e ratei e risconti passivi per 689 mila euro.
A fine 2022 non risultano iscritti debiti commerciali ed altri debiti verso società estere e debiti con scadenza superiore a 5 anni.
D6
Imposte
correnti
2.406
Le imposte correnti al 31 dicembre 2022 sono rappresentate dalle ritenute operate sui redditi da lavoro dipendente ed autonomo per 355 mila euro e per 2.051 mila euro dalla stima al 31 dicembre 2022 del debito IRES emerso dall’eccedenza netta di imponibili fiscali non compensata da perdite apportata dalle società aderenti al consolidato fiscale del Gruppo Immsi.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
185
E
Commento
alle
principali
voci
di
Conto
Economico
E1
Proventi
finanziari
37.289
Di seguito si riporta il dettaglio dei proventi finanziari dell’esercizio 2022 ed il relativo confronto con quelli realizzati nell’esercizio precedente:
Esercizio 2022
Esercizio 2021
Dividendi da imprese controllate
26.899
19.906
Interessi e commissioni da imprese controllate
10.234
12.792
Altri proventi finanziari
156
36
Totale
37.289
32.734
L’incremento dei proventi finanziari rispetto al precedente esercizio è principalmente riconducibile al maggior flusso di dividendi erogato dalla società controllata Piaggio & C. S.p.A.. Il decremento della voce “Interessi e commissioni da imprese controllate” è principalmente riconducibile all’accordo quadro firmato con ISM Investimenti che ha fatto cessare la maturazione a partire dal 30 aprile 2022 gli interessi che maturano sui finanziamenti soci concessi e sulla linea di credito Immsi erogata, vincolando ISM Investimenti S.p.A. a riconoscerli in futuro nel caso in cui avvengano in capo ad ISM Investimenti S.p.A. stessa determinati eventi di liquidità, previsti nell’accordo, che comportino la sussistenza di fondi sufficienti a coprire interamente tutti gli interessi sospesi.
E2
Oneri
finanziari
12.650
Gli oneri finanziari al 31 dicembre 2022 ammontano complessivamente a 12.650 mila euro (59.352 mila euro al 31 dicembre 2021) e includono, come precedentemente commentato alla voce “Partecipazioni” e “Altre attività finanziarie”, le rettifiche di valore delle partecipazioni per complessivi 291 mila euro (17,6 milioni di euro nel 2021) delle controllate Pietra S.r.l. e ISM investimenti S.p.A. nonché la svalutazione crediti finanziari detenuti verso la controllata ISM investimenti S.p.A. per 2,9 milioni di euro (32,9 milioni di euro nel 2021).
L’ammontare nell’esercizio 2022 degli interessi passivi ed altri oneri finanziari, pari a circa 9,5 milioni di euro, risulta in incremento rispetto al valore dell’esercizio precedente (8,8 milioni di euro).
E3
Proventi
operativi
-
Nell’esercizio 2021 i proventi operativi ammontavano a 515 mila euro ed erano interamente riferiti a contratti di servizi in essere con società del Gruppo, cessati nel corso dell’esercizio precedente.
I ricavi derivanti dal riaddebito di costi per materiali e servizi sostenuti da Immsi S.p.A. per conto di società del Gruppo non vengono esposti a Conto Economico in quanto compensati con i relativi costi che li hanno generati così come previsto dall’IFRS 15, secondo il quale il risultato commerciale di operazioni che nel loro complesso risultano strettamente legate, non può essere valutato senza fare riferimento a tali operazioni come ad un unico insieme.
E4
Costi
per
servizi
e
godimento
beni
di
terzi
3.665
I costi per servizi e godimento beni di terzi, al netto dei costi riaddebitati per effetto dell’applicazione dell’IFRS 15 come sopra descritto, ammontano a 3.665 mila euro (3.432 mila euro nell’esercizio precedente), di cui circa 336 mila euro derivanti da operazioni infragruppo e con altre Parti Correlate, i cui dettagli sono forniti in calce alla presente Nota esplicativa.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
186
I costi per servizi e godimento beni di terzi vengono di seguito dettagliati:
Esercizio 2022
Esercizio 2021
Spese per manutenzioni e pulizie
113
117
Spese per il personale
228
90
Consulenze tecniche, legali, tributarie, amministrative, ecc.
611
792
Spese per utenze energetiche, telefoniche, postali, ecc.
65
62
Assicurazioni
43
42
Spese per il funzionamento del Consiglio di Amministrazione
2.035
1.795
Spese per il funzionamento del Collegio Sindacale
148
149
Spese comunicazione e pubblicazione
11
10
Diritti di quotazione e Montetitoli
139
113
Spese condominiali, vigilanza e portierato
45
37
Spese bancarie
17
19
Spese gestione e manutenzione sito web
10
10
Spese per locazioni immobiliari
2
2
Spese per canoni e noleggi diversi
64
54
Spese diverse
134
140
Totale
3.665
3.432
E5
Costi
del
personale
1.756
I costi del personale iscritti nel 2022 si riferiscono a stipendi per circa 1.286 mila euro, oneri sociali per 367 mila euro e ad accantonamenti a titolo di TFR per 103 mila euro. Per un approfondimento di quest’ultima voce si rimanda alla voce Fondi per trattamento di quiescenza ed obblighi simili.
Immsi S.p.A. non ha in corso alcun piano di stock options a favore del personale dipendente.
Si informa inoltre, come richiesto dal comma 1-bis dell’art.78 del Regolamento Emittenti, che la Società non ha posto in essere operazioni atte a favorire l’acquisto o la sottoscrizione di azioni da parte dei dipendenti ai sensi dell’art. 2358 del codice civile.
La forza media retribuita nell’esercizio è pari a 10 dipendenti, di cui 2 dirigenti.
E6
Ammortamento
delle
attività
materiali
384
Gli ammortamenti delle attività materiali iscritti nel 2022 ammontano a 384 mila euro e si riferiscono a macchine elettroniche, hardware, automezzi, mobili ed arredi ed attrezzatura varia nonché all’ammortamento dei diritti d’uso (358 mila euro) iscritti in forza dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 “Leasing”.
Per gli investimenti effettuati nel corso dell’esercizio si è ritenuto opportuno applicare le aliquote di ammortamento ridotte del 50% in quanto considerate rappresentative del limitato utilizzo degli stessi cespiti. La Società ha inoltre ammortizzato totalmente quei beni di esiguo valore la cui utilità risulta sostanzialmente esaurita nel corso dell’esercizio.
E7
Altri
proventi
operativi
205
Tale voce ammonta a fine periodo a 205 mila euro, al netto dei proventi generati da riaddebiti di costi come disposto dall’IFRS 15, ed include sostanzialmente proventi per compensi riversati dai dipendenti della Società per cariche sociali ricoperte all’interno del Gruppo, sopravvenienze e plusvalenze sulla cessione di beni immobili.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
187
E8
Altri
costi
operativi
282
Di seguito si propone il dettaglio degli altri costi operativi:
Esercizio 2022
Esercizio 2021
oneri accessori alla vendita investimento immobiliare
6
23
altre imposte e tasse
238
211
oneri vari di gestione
38
42
Totale
282
276
E9
Imposte
(1.701)
La Società ha iscritto nell’esercizio 2022 alla linea “Imposte” un provento netto di 1.701 mila euro.
La stima al 31 dicembre 2022 dell’IRES di competenza della Società ha comportato l’iscrizione a conto economico di imposte correnti passive pari a circa 1,5 milioni di euro compensato per 2,5 milioni di euro dal beneficio del riversamento a conto economico di imposte differite stanziate negli anni precedenti. In particolare, si ricorda che la plusvalenza fiscale realizzata sulla cessione dell’immobile di Roma a fine 2019, pari a 52,3 milioni di euro, risulta imponibile ai soli fini IRES in quote costanti ripartibili su cinque esercizi fiscali dal 2019 al 2023.
Si ricorda che il risultato ante imposte, per la parte costituita da poste finanziarie, concorre in minima parte alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito in quanto le maggiori componenti sono costituite da poste fiscalmente neutre, per il cui commento si rimanda alla voce Proventi Finanziari.
Si precisa che la Società, aderendo al consolidato fiscale nazionale di Gruppo in qualità di consolidante, ha aggregato l’imponibile fiscale ai fini IRES, sopra menzionato, con imponibili e perdite fiscali apportate dalle altre società controllate aderenti.
La Società nell’esercizio 2022 ha contabilizzato a conto economico proventi per circa 0,7 milioni di euro maturati in ambito di consolidato fiscale e riconosciuti per la cessione a favore di società aderenti di eccedenze fiscali che hanno consentito a livello di gruppo la deducibilità di oneri finanziari netti altrimenti indeducibili.
Di seguito si riporta la riconciliazione tra onere fiscale teorico ed onere fiscale da bilancio:
Reddito
Imposte
IMPOSTE
Risultato
Componenti temporanee
Correnti
Differite
Risultato ante imposte
18.732
Onere (beneficio) fiscale teorico
4.496
Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi
0
0
0
0
Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi
320
-320
77
-77
Effetto fiscale cessione investimento immobiliare
10.465
-10.465
2.512
-2.512
Annullamento differenze temporanee sorte in precedenti esercizi
-559
559
-134
134
Differenze permanenti che non si annulleranno negli esercizi successivi
-22.849
0
-5.484
0
Totale differenze
-12.623
-10.226
-3.030
-2.454
Imponibile fiscale
6.109
Totale onere (beneficio) fiscale sul reddito di competenza
1.466
-2.454
Altre rettifiche
-712
0
Totale onere (beneficio) fiscale iscritto a bilancio
754
-2.454
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
188
E10
Risultato
netto
di
periodo
20.433
Immsi S.p.A. realizza un utile netto pari a 20.433 mila euro (perdita netta di 31.264 mila euro nel 2021). Come commentato nelle precedenti voci il miglior risultato rispetto all’esercizio precedente è stato principalmente determinato dalle minori svalutazioni di partecipazioni e crediti finanziari e dai maggiori dividendi erogati dalla controllata Piaggio & C. S.p.A..
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
189
F
Impegni,
rischi
e
garanzie
Nell’ambito degli accordi di vendita dell’immobile di Roma con la controparte acquirente Investire SGR S.p.A. è stato contrattualizzato di depositare parte del prezzo di cessione pari a 1,5 milioni di euro su un conto corrente vincolato, intestato e gestito dal notaio rogante, a titolo di deposito a garanzia di obbligazioni post closing interamente a carico della Società. In caso di adempimento o meno delle suddette obbligazioni l’importo verrà svincolato dal notaio rogante o a favore della Società o a favore della controparte acquirente. Sono stati svincolati a favore della Società 0,8 milioni di euro nel 2020.
A dicembre 2019 la Società ha sottoscritto con Investire SGR S.p.A. un contratto di locazione per una porzione immobiliare (adibita uso uffici) sita al piano dell’immobile di Roma Via Abruzzi; a titolo di deposito cauzionale la Società ha versato ad Investire SGR S.p.A. un importo pari a 125 mila euro corrispondenti a quattro mensilità del canone di locazione.
Intesa Sanpaolo ha rilasciato una linea di credito per firma revocabile pari a 400 mila euro che Immsi ha utilizzato per 350 mila euro a favore del Fondo Pensione a prest. def. del Gruppo Intesa Sanpaolo, con il quale Immsi ha stipulato nel mese di dicembre 2008 un contratto di locazione per l’immobile sito in Milano – via Broletto 13.
A garanzia di parte dell’indebitamento della Società e delle controllate Intermarine S.p.A. e ISM Investimenti S.p.A., e Is Molas S.p.A. al 31 dicembre 2022 Immsi S.p.A. ha depositato circa 170,8 milioni di azioni Piaggio a garanzia di finanziamenti e di linee di credito per complessivi 296,6 milioni di euro, di cui 227,8 milioni di euro relativi ai finanziamenti della sola Capogruppo, mentre ulteriori circa 8,5 milioni di azioni Piaggio sono libere da vincoli.
Immsi ha rilasciato fidejussioni a favore del Banco BPM per anticipo su contratto e a controgaranzia delle fidejussioni post delivery che lo stesso istituto di credito ha rilasciato alla Marina Militare Italiana. L’importo complessivo garantito a fine 2022 è pari a 1,1 milioni di euro.
Una lettera di patronage è stata rilasciata da Immsi a favore di Banca Carige (ora Bper Banca) in relazione alla linea per anticipazioni su fatture e a garanzia del finanziamento concesso a Intermarine S.p.A., utilizzati, a fine 2022, per 0,8 milioni di euro. Analoga garanzia è stata rilasciata a favore di Banca Bper a fronte del finanziamento accordato a Intermarine e in essere a fine 2022 per 5,7 milioni di euro.
Immsi S.p.A. ha inoltre rilasciato patronage a garanzia dei finanziamenti concessi da BNL a Intermarine in essere al 31 dicembre 2022 per complessivi 5 milioni di euro.
In relazione alle linee di credito in essere tra Intermarine S.p.A. e Banca IFIS, nella forma di anticipi su contratti con la Marina Militare Italiana rivenienti dalla commessa Gaeta e con Marinvest per la commessa Snav, sono state rilasciate a banca IFIS patronage dalla controllante diretta RCN Finanziaria S.p.A., confermate da Immsi S.p.A.. Il valore delle garanzie a fine 2022 è pari a 5,3 milioni di euro in totale. Una ulteriore linea di credito per anticipazioni su contratto Studi Cacciamine utilizzata al 31 dicembre 2022 per 0,8 milioni di euro ed un finanziamento ammortizzato di 3 milioni di euro risultano supportati da patronage rilasciate da Immsi.
Immsi ha rilasciato due fideiussioni a garanzia di due finanziamenti concessi da Banca Monte dei Paschi di Siena a Intermarine per adeguamenti dei cantieri per la componente individuata come ‘Green’ pari a 2,3 milioni di euro e 5 milioni di euro.
La controllata corrisponde ad Immsi una remunerazione per il rilascio delle suddette fideiussioni proporzionata agli importi garantiti.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
190
Nel mese di dicembre 2017, Immsi ha rilasciato fidejussione per 10 milioni di euro a favore di MPS a garanzia del finanziamento erogato dallo stesso istituto di credito a Is Molas per 20 milioni di euro.
Nel mese di settembre 2022, Immsi ha rilasciato fidejussione per 8,5 milioni di euro a favore di Banca Sella a garanzia del finanziamento di pari importo erogato dallo stesso istituto di credito a Is Molas.
La controllata corrisponde ad Immsi una remunerazione proporzionata agli importi garantiti per entrambe le fideiussioni rilasciate.
Si segnala infine che Immsi, a fronte del finanziamento di 30 milioni di euro accordato da Intesa Sanpaolo a ISM Investimenti S.p.A., si è impegnata nell’interesse del socio IMI Investimenti S.p.A. (ora Intesa Sanpaolo S.p.A.) ad erogare un finanziamento soci per l’importo che risulterà necessario affinché ISM proceda al rimborso integrale del proprio indebitamento, qualora non fosse in grado di rifinanziare sul mercato la passività verso Intesa Sanpaolo.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
191
G
Posizione
finanziaria
netta
Di seguito, l’Indebitamento finanziario netto di Immsi S.p.A. al 31 dicembre 2022, esposto nel rispetto di quanto definito negli Orientamenti ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021, è analizzato e messo a confronto con l’analogo dato al 31 dicembre 2021.
La posizione finanziaria netta è rappresentata dalle passività finanziarie (correnti e non correnti), ridotte della cassa e delle altre disponibilità liquide equivalenti, nonché delle altre attività finanziarie correnti. A riguardo, si segnala che l’indicatore così formulato rappresenta quanto monitorato dal management della Società e che lo stesso, rispetto a quanto suggerito dagli Orientamenti ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021, include anche la quota non corrente dei crediti finanziari; non concorrono gli interessi passivi non liquidati, maturati sui finanziamenti, che ammontano al 31 dicembre 2022 a 546 mila euro.
In migliaia di euro
31.12.2022
31.12.2021
A Disponibilità liquide
-6.309
-13.944
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
C Altre attività finanziarie
-1.143
-1.119
D Totale liquidità (A + B + C)
-7.452
-15.063
E Debiti finanziari correnti (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa
la parte corrente del debito finanziario non corrente)
- Obbligazioni
- Debiti verso banche
146.821
141.821
- Debiti per leasing
1.378
1.433
- Debiti verso altri finanziatori
F Parte corrente del debito finanziario non corrente
42.983
70.811
G Totale indebitamento finanziario corrente (E + F)
191.182
214.065
H Indebitamento finanziario corrente netto (G + D)
183.730
199.002
I Debiti finanziari non correnti (esclusi la parte corrente e
gli strumenti di debito
- Debiti verso banche
40.383
38.583
- Debiti per leasing
1.141
2.208
- Debiti verso altri finanziatori
J Strumenti di debito
K Debiti commerciali ed altri debiti non correnti
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K)
41.524
40.791
M Indebitamento finanziario netto (H + L)
225.254
239.793
Crediti finanziari verso società controllate a medio lungo termine
-224.718
-216.228
Indebitamento finanziario netto delle Capogruppo
536
23.565
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2022 è negativa per 536 mila euro in miglioramento rispetto a negativi 23.565 mila euro registrati alla fine dell’esercizio precedente.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
192
In migliaia di euro
31/12/2022
31/12/2021
Autofinanziamento
17.876
57.589
Variazione del capitale circolante netto
25
(80.443)
Flusso monetario netto generato dalla gestione
17.901
(22.854)
Pagamento Dividendi da parte della Società
(10.216)
0
Acquisizione di attività materiali ed investimenti immobiliari
(163)
(12)
Decremento netto da cessioni immobiliari
16
0
Acquisizione partecipazioni controllate, al netto dismissioni
15.491
(7.500)
Variazione posizione finanziaria netta
23.029
(30.366)
Posizione finanziaria netta a inizio periodo
(23.565)
6.801
Posizione finanziaria netta a fine periodo
(536)
(23.565)
H
-
Dividendi
pagati
Immsi S.p.A. nel corso dell’esercizio 2022 ha distribuito un dividendo di euro 3 centesimi lordo da imposte, a tutte le azioni ordinarie aventi diritto (n. 340.530.000) per complessivi massimi euro 10.215.900, mediante l’utilizzo delle riserve di risultato disponibili. Nessun dividendo era stata distribuito nell’esercizio 2021.
I
Proposta
destinazione
risultato
d’esercizio
Il Bilancio al 31 dicembre 2022 evidenzia un utile d’esercizio pari ad euro 20.432.649;
Il Consiglio di Amministrazione di Immsi S.p.A. propone di destinare tale risultato come segue:
per il 5%, pari ad euro 1.021.632 a Riserva Legale; e
per euro 13.280.670 agli azionisti a titolo di dividendo, e
per la parte residua, pari ad euro 6.130.347, alle Riserve di Risultato.
Il Consiglio di Amministrazione propone di distribuire un dividendo di 3,9 centesimi di euro, lordo da imposte, a tutte le azioni ordinarie aventi diritto (n. 340.530.000) per complessivi massimi euro 13.280.670; nonché di fissare, quale data di stacco della cedola n. 14 il giorno 22 maggio 2023, record date dividendo il giorno 23 maggio 2023 e, quale data a partire dalla quale viene posto in pagamento il dividendo il giorno 24 maggio 2023.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
193
L
-
Operazioni
con
società
del
Gruppo
e
Parti
Correlate
In merito all’informativa riguardante i rapporti con Parti Correlate di cui allo IAS 24 intrattenute da Immsi S.p.A., si segnala che le operazioni effettuate con tali soggetti sono state concluse secondo le normali condizioni di mercato o specifiche disposizioni normative.
Si informa che, in conformità al Regolamento n. 17221 in materia di operazioni con Parti Correlate emanato da Consob in data 12 marzo 2010 e successivamente integrato e modificato, la Società ha adottato una procedura diretta a disciplinare le modalità di approvazione delle operazioni con Parti Correlate, per il cui approfondimento si rimanda al sito www.immsi.it alla sezione Governance.
In dettaglio sono proposti i principali effetti economici (esclusi i ricavi da riaddebiti a controllate e controllanti conformemente a quanto indicato dall’IFRS 15) e patrimoniali delle operazioni con Parti Correlate e la loro incidenza sul totale di ciascuna voce di bilancio di Immsi S.p.A. al 31 dicembre 2022, comparato con quanto rilevato per le medesime parti correlate nel bilancio 2021:
Principali partite economiche e patrimoniali
Importi 2022 in migliaia di Euro
% incidenza su voce di bilancio
Descrizione della natura delle operazioni
Importi 2021 in migliaia di Euro
Operazioni con Parti Correlate:
Debiti commerciali correnti
27
40
2,3%
3,5%
Servizi di assistenza fiscale forniti dallo Studio Girelli e Associati
Servizi di assistenza legale forniti a favore di organi sociali
26
38
Costi per servizi e godimento beni di terzi
57
116
1,6%
3,2%
Servizi assistenza fiscale forniti dallo Studio Girelli e Associati
Servizi di assistenza legale forniti a favore di organi sociali
56
184
Operazioni verso Società Controllanti:
Passività finanziarie non correnti
413
0,5%
Passività finanziarie su diritti d’uso locazioni Omniaholding S.p.A.
223
Passività finanziarie correnti
121
0,1%
Passività finanziarie su diritti d’uso locazioni Omniaholding S.p.A.
122
Debiti commerciali e altri debiti correnti
11
0,9%
Commissioni su Prestito Titoli
10
Costi per servizi e godimento beni di terzi
30
0,8%
Spese condominiali uffici siti in Mantova forniti da Omniaholding S.p.A.
25
Oneri finanziari
26
0,2%
Oneri finanziari diritti d’uso e Commissioni su Prestito Titoli Omniaholding
21
Operazioni verso Società Controllate:
Crediti commerciali ed altri crediti
non correnti
6.054
6.305
691
12
44,6%
46,4%
5,1%
0,1%
Crediti verso RCN Finanziaria S.p.A. per spese riaddebitate
Crediti verso Is Molas S.p.A. per spese riaddebitate, contratto di consulenza
Crediti verso ISM Investimenti S.p.A. per spese riaddebitate e interessi
Crediti verso Apuliae S.r.l. per spese riaddebitate
5.641
6.280
962
48
1.380
44,0%
Crediti verso Intermarine S.p.A. per spese riaddebitate, locazione uffici siti in Roma, commissioni e contratto di consulenza
1.118
231
7,4%
Crediti verso Piaggio & C. S.p.A. per spese riaddebitate, contratto di consulenza e riversamento compensi
167
Crediti commerciali ed altri crediti correnti
552
17,6%
Crediti da consolidato fiscale nazionale
2.473
Altre attività finanziarie non correnti
141.485
81.774
36.325
981
11.357
657
51,9%
30,0%
14,4%
0,4%
4,2%
0,2%
Finanziamenti concessi a RCN Finanziaria S.p.A e interessi
Finanziamenti concessi a Is Molas S.p.A. e interessi
Finanziamenti concessi a ISM Investimenti S.p.A. e interessi
Finanziamenti concessi ad Apuliae S.r.l. e interessi
Finanziamenti concessi ad Intermarine S.p.A. e interessi
Crediti finanziari sub-locazione diritti d’uso verso Piaggio & C. S.p.A. e Intermarine S.p.a.
140.774
80.196
30.343
1.064
1.014
1.730
Attività finanziarie correnti
1.143
23,5%
Crediti finanziari sub-locazione diritti d’uso verso Piaggio & C. S.p.A. e Intermarine S.p.a.
1.119
Debiti commerciali e altri debiti correnti
200
14
17,3%
1,2%
Debito verso Piaggio & C. S.p.A. per spese riaddebitate
Debito verso Immsi Audit S.c. a r.l. per attività di internal audit
70
14
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
194
Principali partite economiche e patrimoniali
Importi 2022 in migliaia di Euro
% incidenza su voce di bilancio
Descrizione della natura delle operazioni
Importi 2021 in migliaia di Euro
Proventi finanziari
26.899
56
5.056
583
2.977
1.397
123
40
72,1%
0,2%
13,6%
1,6%
8,0%
3,7%
0,3%
0,1%
Dividendi da Piaggio & C. S.p.A.
Interessi sub-locazione diritti d’uso verso Piaggio & C. S.p.a.
Interessi attivi verso RCN Finanziaria S.p.A.
Interessi sub-locazione diritti d’uso, Interessi attivi e Commissioni di garanzia verso Intermarine S.p.A.
Interessi attivi e commissioni di garanzia verso Is Molas S.p.A.
Interessi attivi verso ISM Investimenti S.p.A.
Interessi attivi verso Pietra S.r.l.
Interessi attivi verso Apuliae S.r.l.
19.905
80
4.657
223
2.949
4.581
264
38
Oneri finanziari
3.151
24,9%
Svalutazioni partecipazioni e crediti finanziari verso società controllate
50.506
Costi per servizi e godimento beni di terzi
74
59
2,0%
1,6%
Attività di internal audit prestata da Immsi Audit S.c.a r.l.
Riaddebiti da Piaggio & C. S.p.A.
73
59
Altri proventi operativi
104
60,5%
Riversamento compensi da controllate
80
Valori economici inclusivi dell’IVA indetraibile.
Con riferimento ai rapporti, alle garanzie ed agli impegni in essere con le società del Gruppo si rimanda a quanto commentato alla voce F - Impegni, Rischi e Garanzie.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
195
M
-
Rischi
ed
incertezze
Strumenti Finanziari
Con riferimento agli strumenti finanziari, già commentati all’interno delle Note esplicative, la Capogruppo non ha rilevato differenze tra il fair value ed il valore di carico per tutte le poste in oggetto, ad esclusione delle partecipazioni in Unicredit per il cui dettaglio si rimanda al paragrafo relativo alle attività finanziarie. Al 31 dicembre 2022, la Società non ha in essere poste attive e/o passive a tasso fisso ed a lungo termine per cui sia necessario procedere ad un ricalcolo del relativo valore in base ai tassi correnti di mercato.
In migliaia di euro
31.12.2022
31.12.2021
ATTIVO
ATTIVITA’ NON CORRENTI
Altre attività finanziarie
272.578
265.823
Crediti finanziari
272.578
265.823
Attività finanziarie
0
0
ATTIVITA’ CORRENTI
Altre attività finanziarie
4.854
4.906
Crediti finanziari
1.143
1.119
Attività finanziarie
3.711
3.787
PASSIVO
PASSIVITA’ NON CORRENTI
Passività finanziarie
41.523
40.790
Debiti verso banche
40.382
38.582
Altri debiti finanziari
1.141
2.208
PASSIVITA’ CORRENTI
Passività finanziarie
191.182
214.066
Debiti verso banche
189.804
212.633
Altri debiti finanziari
1.378
1.433
Rischio tassi di interesse
Come noto, le variazioni dei tassi di interesse sul mercato possono modificare il fair value di un’attività o passività finanziaria.
L’esposizione al rischio di mercato derivante dalla variazione dei tassi di interesse è principalmente collegata alle operazioni di finanziamento a medio e lungo termine.
La seguente tabella illustra il valore nominale degli strumenti finanziari attivi e passivi della Società che sono esposti al rischio di tasso di interesse, suddivisi a seconda che siano contrattualmente assoggettati a tasso fisso o variabile (al netto di eventuali strumenti di copertura specifici della variazione del tasso di interesse).
In migliaia di euro
Totale
Totale a tasso fisso
-7.552
Totale a tasso variabile
-31.327
Un incremento o decremento del 1% dell’Euribor con riferimento all’esposizione puntuale netta di Immsi S.p.A. avrebbe generato maggiori o minori interessi per circa 313 mila euro per anno.
Rischio prezzo
Relativamente al rischio prezzo sugli investimenti detenuti dalla Società e classificati tra le altre attività finanziarie disponibili per la vendita, si rimanda a quanto già commentato all’interno della presente Nota.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
196
Rischio credito
La seguente tabella riporta l’analisi per scadenza della voce Crediti commerciali, inclusi i crediti svalutati o garantiti per il cui commento si rimanda alle relative Note di bilancio.
In migliaia di euro
31.12.2022
31.12.2021
Crediti scaduti:
0-30 gg.
184
427
30-60 gg.
1
0
60-90 gg.
4
0
> 90 gg.
1.960
1.466
Totale crediti scaduti
2.149
1.893
Totale crediti a scadere
175
101
Totale
2.324
1.994
Gli altri crediti sono rappresentati sostanzialmente da ratei e risconti e per 700 mila euro dal deposito vincolato istituito presso il notaio rogante a garanzia di adempimenti post-closing la vendita dell’investimento immobiliare di Via Abruzzi in Roma.
Rischio liquidità
La Società potrebbe risentire di eventuali situazioni di criticità che riguardassero le controllate, in particolar modo quelle a cui ha accordato linee di finanziamento. Immsi S.p.A. infatti interviene con finanziamenti ed il rilascio di garanzie a favore delle controllate del Gruppo finalizzate ad agevolare la provvista da parte delle stesse; le suddette operazioni sono regolate a normali condizioni di mercato.
Con riferimento alla posizione debitoria, la Società nel corso del 2022, così come nel corso del 2021, ha rinnovato le linee di credito scadute e sottoscritto nuovi finanziamenti a medio lungo termine.
Il rischio di liquidità deriva dall’eventualità che le risorse finanziarie disponibili non siano sufficienti a coprire, nei tempi e nei modi dovuti, gli esborsi futuri generati da obbligazioni finanziarie.
La Società ha a disposizione a fine 2022, linee di credito non utilizzate per complessivi 25,1 milioni di euro relative a linee di credito accordate da Intesa Sanpaolo, Unicredit, Santander e Banca Carige.
In relazione alle previsioni elaborate in merito al fabbisogno finanziario previsto per i prossimi 12 mesi, derivante prevalentemente dall’attività di investimento e di gestione del capitale circolante netto, tenuto conto delle linee di credito in scadenza nel corso dell’esercizio e degli impegni finanziari cui la Società si è impegnata a far fronte per sostenere lo sviluppo delle proprie iniziative, gli Amministratori hanno intrapreso, e intraprenderanno nei prossimi mesi, azioni volte alla ricerca di soluzioni che garantiscano l’equilibrio finanziario, tra cui il rinnovo delle linee a breve, tenendo anche in considerazione il rischio di un possibile scenario di incertezza dei mercati azionari, con eventuali conseguenze circa il dimensionamento delle linee di credito ad oggi accordate alla Società, per larga parte garantito dalle azioni Piaggio detenute dalla stessa.
A tale proposito si segnala che gli attuali corsi azionari del titolo Piaggio permettono di confermare le garanzie in essere per tutti i relativi finanziamenti; inoltre residuano alla data del 31 dicembre 2022 circa 8,5 milioni di azioni Piaggio libere da garanzia e pertanto potenzialmente utilizzabili per l'ottenimento di nuovi fidi.
Tuttavia, la dinamica futura di tali fattori richiede che le circostanze vengano costantemente monitorate dalla Direzione della Società.
Livelli gerarchici di valutazione del fair value
In relazione agli strumenti finanziari rilevati al fair value nel Prospetto della Situazione Patrimoniale Finanziaria, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
197
seguenti livelli:
livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
Con riferimento alle attività valutate al fair value che presentano quotazioni rilevate su un mercato attivo possedute da Immsi S.p.A. (livello 1), si segnalano le azioni Unicredit in portafoglio al 31 dicembre 2022, pari a 279.639 titoli, per un controvalore complessivo a tale data pari a 3.711 mila euro. Il fair value della partecipazione, rappresentato dalla quotazione del titolo a fine 2022, risulta in decremento rispetto alla fine dell’esercizio precedente per circa 76 mila euro.
Al 31 dicembre 2022, tra le attività non correnti, è incluso il fair value, positivo per complessivi 388 mila euro di un contratto di Interest rate swap (IRS) sottoscritto nel mese di dicembre 2021 con Banca Bper per un nozionale iniziale di 10 milioni di euro ed attualmente in essere per 7.552 milioni di euro a copertura specifica del rischio variazioni del tasso d’interesse con riferimento al 100% del contratto di finanziamento sempre sottoscritto con Bper.
Le attività finanziarie valutate al fair value per le quali non sussistono dati di mercato osservabili includono la partecipazione detenuta in Alitalia Compagnia Aerea Italiana S.p.A., il cui valore risulta interamente svalutato come precedentemente descritto.
Come richiesto dal principio IFRS 7, che richiede ai soli fini della disclosure che venga determinato il fair value dei debiti contabilizzati secondo il metodo del costo ammortizzato, si ritiene che sostanzialmente tale fair value eguagli il valore nominale della passività.
N
-
Costi
di
revisione
In relazione agli obblighi di informativa previsti dall’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti, in materia di corrispettivi di competenza dell’esercizio per gli incarichi conferiti da Immsi S.p.A. alla società di revisione, si segnala che i compensi di competenza dell’esercizio 2022 riconosciuti a Deloitte & Touche S.p.A. ammontano a 99.560 euro, di cui 86.108 euro per attività relative alla revisione contabile e 13.452 euro all’esame limitato della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (oltre ad oneri e spese accessorie).
Si ricorda che l’Assemblea del 14 maggio 2020 ha conferito per il periodo 2021-2029 l’incarico per la revisione legale dei conti alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A..
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
198
O
Fatti
di
rilievo
intervenuti
dopo
la
chiusura
dell’esercizio
Non si segnalano fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio.
La Società sta monitorando i propri mercati di riferimento e la formulazione di previsioni per il prossimo futuro rimane comunque complessa.
* * *
Questo documento è stato pubblicato in data 6 aprile 2023 su autorizzazione del Presidente della Società, Roberto Colaninno.
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