Relazione Finanziaria Annuale e Consolidata al 31 dicembre 2022

2 SOMMARIO 1. Relazione sulla Gestione Giglio Group S.p.A.
2. Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 3. Prospetti Contabili Consolidati al 31 dicembre 2022 a. Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata b. Prospetto di conto economico e conto economico complessivo consolidati c. Rendiconto finanziario consolidato d. Prospetto di movimentazione del patrimonio netto consolidato 4. Note Illustrative al bilancio consolidato 5. Attestazione ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni, nonché ai sensi dell’art. 154-bis del d.lgs. 24 febbraio n.58 6. Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2022 7. Prospetti Contabili del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2022 a. Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria b. Prospetto di conto economico e conto economico complessivo c. Rendiconto finanziario d. Prospetto di movimentazione del patrimonio netto 8. Note Illustrative al bilancio d’esercizio 9. Attestazione ai sensi dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni, nonché ai sensi dell’art. 154-bis del d.lgs. 24 febbraio n.58
3 Relazione sulla Gestione

4 Dati Societari Sede Legale Giglio Group S.p.A. Piazza Diaz 6, 20123 Milano Dati Legali Capitale Sociale sottoscritto e versato Euro 4.393.604 REA n. 1028989 Codice Fiscale 07396371002 Iscritta al Registro delle Imprese di Milano al n. 07396371002 Sito Istituzionale www.giglio.org Sede Legale e operativa Piazza Diaz 6, Milano Sede operativa Le sedi della società sono: Sede legale – Piazza Diaz 6, Milano Unità locale operativa – Via dei Volsci 163 Roma Unità locale operativa – Piazza della Meridiana 1, Genova Organi Sociali in carica * Consiglio di Amministrazione Alessandro Giglio Presidente e Amministratore Delegato Anna Lezzi Amministratore con deleghe Sara Armella Amministratore Indipendente Francesco Gesualdi Amministratore Indipendente Carlo Micchi Amministratore Collegio Sindacale Giorgio Mosci Presidente Lucia Tacchino Sindaco effettivo Marco Centore Sindaco effettivo Chiara Cosatti Sindaco supplente Gianluca Fantini Sindaco supplente Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate Francesco Gesualdi Presidente Sara Armella Comitato per le Remunerazioni e Nomine Sara Armella Presidente Francesco Gesualdi Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Carlo Micchi
5 Società di Revisione BDO Italia S.p.A. * Il Consiglio d’Amministrazione e il Collegio Sindacale scadono con l’approvazione del bilancio d’esercizio 2023. L’assemblea degli azionisti, in data 9 dicembre 2021, ha conferito a BDO Italia S.p.A. l’incarico di revisione legale dei conti per il periodo 2021 – 2029.

6 1. Introduzione Giglio Group opera nell’industria dell’e-commerce di prodotti di moda di alta gamma, nel mondo dei prodotti di design e nel settore del food. La missione del gruppo è quella di supportare tecnologicamente la trasformazione commerciale verso l’omnicanalità digitale di tutto il mondo di un numero sempre maggiore di brand eccellenti, e di tutte le categorie servite. Fondato nel 2003, il Gruppo offre servizi tailor-made B2B e B2C di varie industrie, con particolare focus sul “made in Italy”, coprendo un’intera catena, dalla creazione di piattaforme e-commerce alla gestione del magazzino a livello globale, alla connessione con i più importanti marketplace digitali. Giglio Group, quindi, non è solo una piattaforma tecnologica B2C per l’industria del mondo fashion, ma propone un’estesa gamma di servizi che mirano a connettere su svariate piattaforme digitali i brand con i consumatori a livello globale, avendo nel frattempo esteso la propria attività verso l’industria alimentare, del design, dell’elettronica, del bricolage, dei prodotti del benessere fisico. Inoltre, tramite la divisione “engagement & marketing automation” offre soluzioni evolute e digitali che consentono alle aziende clienti sia di migliorare le performance dei propri siti e- commerce proprietari, sia di aprirsi a nuovi processi di vendita b2b e b2c o verso nuovi mercati nazionali ed internazionali, fidelizzando la propria clientela, motivando e digitalizzando la forza vendita diretta, incentivando e premiando il trade.
La proposta innovativa e commerciale di Giglio Group segue e cerca di anticipare il cambiamento del rapporto tra il brand ed il consumatore. Le innovazioni tecnologiche abilitano l’evoluzione dei canali di vendita, il ciclo di vita dei prodotti cambia e si evolve, l’offerta del brand si deve modellare intorno al cliente ed ai suoi percorsi. Nel mercato si aprono nuove opportunità di business che i brand devono presidiare, se non autonomamente, con il supporto di realtà competenti. È l’inevitabile evoluzione della relazione tra i brand e i loro consumatori, non più immutabile e nell’ambito del fashion, non solo legata al cambiamento della collezione ogni stagione, ma in continuo movimento sui diversi touchpoint digitali che, mutando velocemente ed offrendo gamme di offerta sempre più sofisticate, portano ad una continua interazione tra brand e consumatore a livello globale. IL MODELLO DI BUSINESS E I PUNTI DI FORZA

7 Giglio si costituisce come un player che agisce abilitando i brand ad essere presenti nel mondo digitale e della distribuzione selettiva interconnettendo attraverso le tecnologie omnicanale tutti i propri canali di vendita, puntando ad essere una Omnichannel Platform in full outsourcing per i brand del fashion, del design e del food. Con l’avvio delle vendite in ambito design e l’entrata nel segmento del food, il gruppo Giglio detiene un portafoglio di brand primario standing e con una offerta servizi digitali e commerciali a favore dei brand e dei consumatori completa ed innovativa, un’infrastruttura proprietaria omnicanale “Terashop” al servizio delle eccellenze nazionali ed europee delle rispettive categorie verso le nuove frontiere delle vendite digitali ed in canali selettivi interconnessi a livello globale. Giglio dispone di una propria piattaforma direttamente integrata ed integrabile con le più diffuse soluzioni e-commerce adottate dai brand, oltre a primarie partnership tecnologiche che, unitamente al know aziendale, permette al gruppo di essere un key-partner tecnologico e commerciale centrale per le strategie del brand. Nel fashion in particolare, Giglio Group abbraccia le diverse esigenze dei brand in relazione alla loro presenza nello spazio digitale e propone servizi che possono incrementare il valore dell’attuale strategia distributiva: • Retail fisico. Per Giglio Group il negozio fisico ha il compito di rappresentare il lifestyle fisico del brand al fine di potenziarne la conoscenza. La tecnologia omnicanale di Giglio Group può potenziarne notevolmente l’efficacia commerciale e di fidelizzazione attraverso i servizi di “click & collect”, registrazione loyalty su punto vendita, cambio e reso in store, supporto in-store per prodotti disponibili on-line attraverso il “kiosk” riservato solo ai punti vendita e altre tecnologie di “drive-to-store” e di riconoscimento dell’utente identificato digitalmente in store con la tecnologia della marketing automation. • E-commerce. È il primo pilastro di vendita all’interno del mondo online, un punto di forza consolidato per Giglio Group. Ormai rappresenta parte del DNA del brand, presentando un massimo assortimento di catalogo, un rapporto sempre più personalizzato con i clienti a cui può si possono fare comunicazioni e offerte sempre più mirate grazie alla tecnologia CRM amplificata dai software di marketing automation. È elemento imprescindibile in un piano industriale dei più importanti brand, fattore qualificante la sostenibilità economica dello stesso brand, ed il principale motore di

8 accelerazione della penetrazione in nuove aree o di mantenimento delle vendite nei mercati più maturi in cui il declino delle transazioni fisiche in negozio è più marcata. • E-Tailers (o Multi-Brand Stores) e Marketplace. Rappresentano la principale quota a livello mondiale di vendite on-line ed i principali department-stores fisici ormai generano più della metà delle vendite sui propri canali on line. Il canale del Marketplace amplifica la distribuzione online internazionale dei brand aumentando la brand awareness ed incrementando le vendite digitali. La sfida per cui Giglio è il partner tecnologico e commerciale è quella di mantenere il posizionamento desiderato dei brand e di gestire correttamente la distribuzione in-season, delle special sales e della merce off-season all’interno dell’elevata varietà di offerta digitale oggi presente sul mercato. In particolare, Giglio ha maturato anche una notevole esperienza nella gestione della merce off-season sui principali canali digitali globali. • Distribuzione Internazionale e Travel Retail. Rappresenta un canale estremamente importante per la presenza internazionale dei brand, per aumentare le vendite ed ampliare la conoscenza dei consumatori internazionali. Giglio Group ha l’obiettivo di aumentare le vendite dei brand attraverso tutti i canali internazionali dove la tecnologia proprietaria omnicanale può permettere un’interazione tra fisico e digitale anche nel momento del “leisure travel”. Sostanzialmente la missione di Giglio Group è di guidare i brand attraverso la “Sales Transformation” attivando la migliore combinazione di più canali di vendita e modelli economici, accompagnando i Brand Partner al fine di rendere possibile un sell through del 100% di ogni singola stagione attraverso il corretto bilanciamento dei canali fisici nazionali ed internazionali ed i canali digitali proprietari o di terzi come i marketplaces. Nel 2022 la Società ha operato con piena focalizzazione sul business dell’e-commerce e della distribuzione internazionale. E-commerce Outsourcing S.r.l. è un’azienda di e-commerce che ha investito in modo preponderante sull’omnicanalità nel panorama italiano e la sua piattaforma permette di offrire ai brand ed ai clienti finali un’esperienza d’acquisto completa, interconnettendo retail fisico e digitale in tutti i touch point di interazione con l’utente. Integrando le tecnologie ed il know how di Giglio Group con quelle di E-commerce Outsourcing S.r.l., è stato possibile allargare l’attività del Gruppo verso nuovi settori quali in particolare GDO, GDS e Food con la possibilità di applicare diversi modelli di business: vendite online con consegna a domicilio, ritiro nei punti vendita, chioschi digitali per la vendita in negozio, sistemi di CRM, siti B2B, B2E.

9 L’acquisizione di E-commerce Outsourcing S.r.l. ha consentito di rafforzare la propria organizzazione tecnica grazie all’inserimento nella propria forza lavoro di figure esperte, con elevata specializzazione nel settore dell’e-commerce. Inoltre, a seguito della acquisizione di Salotto di Brera S.r.l. avvenuta il 12 gennaio 2021 il Gruppo è diventato un player di riferimento per la distribuzione internazionale verso il selettivo ed esclusivo canale del Travel Retail, dove Salotto Brera ha costruito negli anni relazioni commerciali consolidate con le principali compagnie di navi da crociera, aeroporti turistici e diplomatici, catene duty free shops, porti turistici e basi Nato. A gennaio 2022 è stata aperta la nuova Business Unit Giglio Meta, dedicata allo sviluppo di progetti Metaverso e NFT, in grado di garantire la realizzazione dell’intero processo di sviluppo del progetto, dallo studio specifico del settore di business al lancio degli NFT sul mercato, oltre a produrre contenuti multimediali in 3d capaci di coinvolgere l'utente in un’esperienza virtuale unica nei diversi Metaverso. IL MERCATO DI RIFERIMENTO Secondo uno studio condotto dalla Fondazione Altagamma del 2022, “Altagamma Consensus 2023”, in collaborazione con diversi analisti, il 2022 è stato un anno record per il mercato del lusso che supera i livelli pre Covid-19. Per il 2023 è prevista una crescita solida e potranno incidere sulle performance fattori quali l’aumento dei costi energetici, l’inflazione crescente, la carenza di materie prime, le tensioni geopolitiche e il calo del potere di acquisto di alcune fasce di consumatori. La ripartenza e l’incremento dei flussi turistici a livello mondiali e il rebound dei consumi compenseranno l’aumento dell’inflazione e la situazione di incertezza che si prospetta nel 2023. Nel complesso è prevista una crescita dei consumi annui nei diversi mercati dal 5% (Europa e Nord America) al 9% (Asia). L’ecosistema distributivo vedrà aumenti più elevati nel canale retail sia fisico che digitale, che consente ai brand di rafforzare una strategia omnichannel. È prevista una crescita del retail digitale dell’8% e di quello fisico del 7%. Il wholesale digitale crescerà del 5,5% mentre quello fisico del 3,5%.

10 Con riferimento al 2023 lo studio McKinsey & Company “The State of Fashion 2023” prevede per il mercato del fashion una crescita delle vendite relativamente lenta, compresa tra -2% e 3%, caratterizzata da una contrazione del mercato europeo (previsto un calo tra l’1% e il 4%) e una crescita di Cina (tra il 2% e il 7%) e Stati Uniti (tra l’1% e il 6%). Tali previsioni sono influenzate dall’inflazione. Le recenti regole sui dati stanno aprendo un nuovo capitolo per il marketing digitale poiché il targeting per cliente diventa meno efficace e più costoso. I marchi dovranno abbracciare campagne creative e nuovi canali, come le reti di media al dettaglio e il metaverso, per ottenere un ritorno maggiore sulla spesa di marketing e raccogliere preziosi dati di prima parte che possono essere sfruttati per approfondire le relazioni con i clienti. Prospettive della società relativamente al mercato dei beni di lusso Giglio Group vede importanti potenzialità nel mercato di riferimento e cerca di profittarne anche cogliendo immediatamente le dinamiche attuali caratterizzate da un sempre maggiore utilizzo dei canali digitali on line, dalla crescente importanza dei Millennials e dalla crescita dei consumi di lusso in Cina, nel Far East e in altri mercati emergenti. Il nostro obiettivo nel corso del 2023 è di connettere una base globale di consumatori direttamente ai brand di moda di alta gamma di medie dimensioni, prevalentemente eccellenze del Made in Italy che non hanno ancora assunto un livello globale e che, stante la media dimensione e la necessità di ridisegnare le proprie strategie, manifestano la necessità di accesso ai nuovi segmenti di mercato utilizzando un partner tecnologico e commercialmente internazionale come il Gruppo Giglio. Giglio Group prevede di continuare a rafforzare il proprio posizionamento sul mercato di riferimento, ovvero di abilitatore della trasformazione commerciale delle aziende attraverso servizi digitali, logistici, di marketing e di relazioni internazionali per i brand del fashion, cercando di attirare un numero maggiore di brand, con l’obiettivo di aumentare i volumi gestiti in tutte le aree geografiche e l’aumento di marketplaces integrati con la propria piattaforma, contemperando il rischio di perdere fatturato per l’uscita dei marchi gestiti. La società si attende per il 2023 un aumento dei ricavi dato dalla crescita annuale dei brand attualmente in portafoglio, sia per effetto di una maggiore ripresa del mercato rispetto al 2023, sia per l’accrescimento di funzionalità che costantemente Terashop rilascia ai propri clienti al fine di migliorare i ricavi, sia per la ripesa del mercato duty free.

11 Il Gruppo Giglio ha esteso la fornitura dei propri servizi ad aree attigue a quella del fashion, in particolare al mondo del design, delle catene retail, dei prodotti alimentari, mettendo a disposizione la propria piattaforma omnicanale ai principali player delle relative industrie, per l’integrazione con i punti vendita fisici ed i principali marketplaces di riferimento di ciascun settore. Giglio Group sta intensificando gli sforzi per poter aumentare la capacità produttiva per realizzare sempre più progetti di piattaforme di e-commerce, integrando anche l’esperienza a cui può accedere il consumatore attraverso il travel retail per far fronte dell’eccezionale aumento di domanda di questi beni tramite la vendita on-line. 2. Attività e struttura del gruppo Fondato nel 2003 da Alessandro Giglio, Giglio Group oggi è una e-commerce company 4.0 in grado di promuovere e distribuire il lusso Made in Italy in tutto il mondo. Quotato dapprima sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana dall’agosto 2015, e sul segmento MTA Star di Borsa italiana da marzo 2018, il Gruppo opera in 5 continenti, in oltre 70 paesi, considerando tutte le nazioni servite dai servizi di e-commerce. L’obiettivo di Giglio Group è quello di creare un modello pienamente integrato sia in termini di canali distributivi che in termini di modelli di business. Il gruppo è impegnato sia in ambito B2C, sia nel B2B. L’integrazione tra i due principali modelli di business, Principal (B2B) ed Agent (B2C), consente di gestire in maniera ottimale lo stock di magazzino dei brand, sia on-season che off-season, puntando ad un sell-through del 100%. Il modello di business B2C, gestito dalle controllate I-box SA e E-Commerce Outsourcing, il nucleo digitale del gruppo, consiste nell’attività di provider di servizi digitali per la gestione dei siti monobrand di marchi del Fashion, del Design e del Food, e nell’offerta di servizi digitali integrati al fine di migliorare le performances. Terashop è una piattaforma tecnologica unica, per gestire il sito monobrand, l’omnicanalità richiesta dai punti vendita, la connessione con i marketplace, l’integrazione con sistemi di pagamento e la logistica. La merce transata appartiene alla collezione On Season dei brand, i quali riconoscono una commissione sulle vendite e con i quali Giglio Group collabora nella loro strategia di marketing digitale. Non è richiesto alcun particolare investimento in circolante e non vi è nessun rischio di magazzino associato.

12 Il modello di business B2B, invece, ha lo scopo di agevolare le vendite indirette on line da parte dei brand sulle più importanti piattaforme e-commerce a livello globale, offrendo ai brand una distribuzione addizionale alle reti fisiche. In data 15 gennaio 2021 è stata acquisita la società Salotto di Brera S.r.l., società attiva nelle forniture B2B di moda, food e gioielleria per i negozi a bordo di navi da crociera e nei negozi duty free in porti ed aeroporti e le basi NATO. Nel B2B, Giglio Group gestisce la logistica direttamente tramite contratti con magazzini esterni, definisce il prezzo di rivendita, gestisce il magazzino con una comprovata capacità di ridurre le scorte in tempi brevi, con un alto indice di rotazione delle merci. Giglio Group lavora con le piattaforme e-commerce clienti sulla base di un piano di vendita definito che diminuisce ulteriormente il rischio di invenduto. La differenza tra i tempi di pagamento ai brand, di solito ad inizio della stagione per prenotare gli stock, e i tempi di incasso dai marketplace, normalmente 90 giorni dopo il fine stagione, genera un fabbisogno finanziario che viene ottimizzato da un attento uso di strumenti a supporto del circolante. Si riporta di seguito la struttura societaria del Gruppo: Si riporta che il 7 Marzo 2022 è stata costituita la società "Meta Revolution S.r.l.", avente sede legale in Milano, in Piazza Generale Armando Diaz, 6. La Società ha come oggetto sociale lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. Il capitale sociale risulta essere di Euro 120 migliaia di cui il 51% sottoscritto e versato per Euro 0,15 migliaia il 4 marzo 2022, da eCommerce Outsourcing S.r.l. e il 49% sottoscritto da Blockchian Accelerator S.r.l. Al 31 dicembre 2022 la società si trova in fase di start-up. * Società in corso di dismissione Giglio Shanghai Cina 100% Salotto di Brera S.r.l. Italia 100% Giglio Group S.p.A. Italia Giglio USA USA 100% 100% Ibox S.A. Svizzera Ecommerce Outsourcing S.r.l. Italia 100% 100% 51% Meta Revolution S.r.l. Italia 100% Media 360 Hong Kong * 51% Cloud Food S.r.l. * Joint Venture con Acque Minerali d'Italia S.p.A.

13 In data 21 dicembre 2022 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la cessione delle partecipazioni delle società Media 360 Hong Kong e Cloudfood S.r.l., attualmente non attive e produttive. In data 27 dicembre 2022 è stata conclusa la cessione della partecipazione in Giglio USA LLC da Giglio Group S.p.A. alla controllata IBOX SA, nell’ambito di suddivisione del gruppo per area nazionale ed estera. 3. Dati di sintesi al 31 dicembre 2022 Indicatori alternativi di Performance Il Gruppo utilizza alcuni indicatori alternativi di performance, che non sono identificati come misure contabili nell’ambito degli IFRS, per consentire una migliore valutazione dell’andamento del Gruppo. Pertanto, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri gruppi e il saldo ottenuto potrebbe non essere comparabile con quello determinato da questi ultimi. Tali indicatori alternativi di performance, sono costruiti esclusivamente a partire da dati storici del Gruppo e determinati in conformità a quanto stabilito dagli Orientamenti sugli Indicatori Alternativi di Performance emessi dall’ESMA/2015/1415 ed adottati dalla CONSOB con comunicazione n.92543 del 3 dicembre 2015. Si riferiscono solo alla performance del periodo contabile oggetto della presente Relazione Finanziaria Intermedia e dei periodi posti a confronto e non alla performance attesa del Gruppo e non devono essere considerati sostituitivi degli indicatori previsti dai principi contabili di riferimento (IFRS). Di seguito la definizione degli indicatori alternativi di performance utilizzati nella Relazione Finanziaria Capitale circolante operativo/commerciale: è calcolato come somma delle Rimanenze e Crediti commerciali al netto dei Debiti commerciali. Capitale circolante netto: è il capitale circolante operativo al netto degli altri crediti/debiti, crediti/debiti tributari. Capitale investito netto: è calcolato come somma dell’attivo fisso immobilizzato e del capitale circolante netto.

14 Totale indebitamento finanziario (anche Indebitamento finanziario netto): è determinato conformemente a quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 e in conformità al Richiamo di attenzione n. 5/21 emesso da Consob in data 29 aprile 2021 con riferimento all’Orientamento ESMA32-382-1138 del 4 marzo 2021, sottraendo dalle disponibilità liquide, dai mezzi equivalenti e dalle altre attività finanziarie correnti i debiti finanziari a breve e a medio e lungo termine, i debiti commerciali e gli altri debiti a medio e lungo termine. EBITDA adjusted: determinato sommando all’EBITDA gli oneri non recurring dettagliati nella Relazione sulla Gestione. EBITDA: è rappresentato dal Risultato Operativo al lordo degli Ammortamenti e delle Svalutazioni di attività materiali ed immateriali. EBIT: EBIT è equivalente al risultato operativo presente nello schema di conto economico riportato nelle Note Illustrative. VALORE AGGIUNTO: è rappresentato dalla differenza tra il totale dei ricavi ed i costi operativi rappresentati dai costi per materie prime, sussidiarie e di consumo, dalla variazione delle rimanenze, dai costi per servizi e godimento beni di terzi normalizzati dagli oneri non recurring. Oneri non recurring: sono rappresentati da componenti reddituali che: (i) derivano da eventi o da operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero da quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento delle attività; (ii) derivano da eventi o da operazioni non rappresentativi della normale attività del business. Analisi della Gestione Patrimoniale e Finanziaria consolidata al 31 dicembre 2022 I principali valori patrimoniali e finanziari del Gruppo al 31 dicembre 2022, sono di seguito riportati: (valori in migliaia di euro) 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Immobilizzazioni immateriali 15.436 16.230 (794) Immobilizzazioni materiali 456 1.070 (614) Immobilizzazioni finanziarie 247 238 9 Totale attivo immobilizzato 16.139 17.538 (1.399) Rimanenze 1.559 2.238 (679) Crediti commerciali 10.134 9.928 206 Debiti commerciali (11.957) (10.931) (1.026) Capitale circolante operativo/commerciale (264) 1.235 (1.499) Altre attività e passività correnti (3.329) (3.939) 610 Capitale circolante netto (3.593) (2.704) (889) Fondi rischi ed oneri (365) (746) 381 Attività/passività fiscali differite 875 757 118 Altre passività non correnti - - - Capitale investito netto 13.057 14.846 (1.789) Totale Capitale investito netto 13.057 14.846 (1.789) Patrimonio netto 4.317 2.296 2.021 Patrimonio netto di terzi (43) - -

15 Indebitamento finanziario netto * (17.331) (17.142) (189) Totali Fonti (13.057) (14.846) 1.789 * Per la relativa composizione della voce si veda la tabella sottoesposta. ** La voce “Altre Attività” è stata riesposta alla luce della modifica dell’Indebitamento finanziario netto che nel nuovo schema ESMA32-382-1138 del 4 marzo 2021 non prevede più l’inclusione dei crediti finanziari correnti. Il Capitale Investito Netto del Gruppo al 31 dicembre 2022, pari a Euro 13 milioni è costituito principalmente dall’Attivo Fisso Netto, pari a Euro 16,1 milioni, dal Capitale Circolante Netto negativo per Euro 3,6 milioni e dai Fondi rischi e oneri che accolgono principalmente i Fondi per i benefici per i dipendenti. Le Immobilizzazioni Materiali (che includono anche il RoU sulle locazioni in essere) sono pari a Euro 456 migliaia (Euro 1 milione al 31 dicembre 2021). Le Immobilizzazioni Immateriali pari a Euro 15,4 milioni (Euro 16,2 milioni al 31 dicembre 2021), sono principalmente costituite dall’avviamento relativo alle acquisizioni di Giglio Fashion, del Gruppo IBOX, di E-Commerce Outsourcing e di Salotto di Brera. La variazione in diminuzione si riferisce principalmente agli ammortamenti del periodo al netto degli incrementi per costi di sviluppo capitalizzati sostenuti internamente per l’implementazione ed integrazione delle piattaforme informatiche. Le immobilizzazioni finanziarie pari a Euro 0,2 milioni sono riferibili principalmente ai depositi cauzionali versati relativamente ai contratti di affitto per gli immobili di Milano e Roma. L’indebitamento finanziario netto ammonta al 31 dicembre 2022 a 17,3 milioni, in linea rispetto al 31 dicembre 2021. Come già evidenziato, il prospetto dell’indebitamento finanziario è rappresentato nel rispetto del richiamo di attenzione n. 5/21 emesso dalla Consob in data 29 aprile 2021, in merito agli orientamenti dell’ESMA in materia di obblighi di informativa che hanno cambiato, a partire dal 5 maggio 2021, i riferimenti presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28-7-2006 in materia di posizione finanziaria netta. Il dettaglio dell’indebitamento finanziario netto è il seguente: (in migliaia di Euro) 31.12.2022 31.12.2021 Variazione A Disponibilità Liquide 1.794 2.474 (680) B Mezzi equivalenti e disponibilità liquide - C Altre attività finanziarie correnti 2 2 (0) D Liquidità (A + B + C) 1.796 2.476 (680) E Debito finanziario corrente (2.881) (2.132) (749) di cui con Parti Correlate (732) (16) (716) F Parte corrente del debito finanziario non corrente (5.268) (3.784) (1.484)

16 G Indebitamento finanziario corrente (E + F) (8.149) (5.916) (2.233) H Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) (6.353) (3.439) (2.913) I Debito finanziario non corrente (7.896) (8.933) 1.037 di cui con Parti Correlate (626) 626 J Strumenti di debito (3.005) (3.695) 690 K Debiti commerciali e altri debiti non correnti (76) (1.076) 1.000 L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) (10.977) (13.703) 2.726 M Totale indebitamento finanziario (H + L) (17.331) (17.142) (189) L’indebitamento finanziario netto del Gruppo risulta negativo per Euro 17,3 milioni, in linea rispetto al 31 dicembre 2021. Nel dettaglio, le variazioni che hanno riguardato le voci dell’indebitamento è attribuibile ai seguenti fattori: E. Debito finanziario corrente: L’incremento è riconducibile alla riclassifica dalla quota non corrente alla quota corrente del debito verso Meridiana Holding SpA con scadenza nel 2023. F. Parte corrente dell’indebitamento non corrente: Tale voce risulta essere incrementata per la parte corrente dei mutui accesi nel corso dell’esercizio da Salotto di Brera e da Ecommerce Outsourcing e per la riclassifica dalla quota non corrente dei mutui accesi gli scorsi esercizi. I. Debito finanziario non corrente: L’indebitamento finanziario non corrente presenta una riduzione dovuta principalmente alla riclassifica alla quota corrente del debito verso Meridiana Holding con scadenza nel 2023 e per la riduzione delle passività relative ai contratti di locazione. J. Strumenti di debito: L’indebitamento finanziario non corrente rileva, al 31 dicembre 2022, la quota a lungo del prestito obbligazionario verso EBB S.r.l. K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti: La diminuzione è dovuta al fatto che lo scorso esercizio il saldo comprendeva la quota non corrente del debito verso Vertice Trescientos Sesenta Grados S.A. e Squirrel Capital S.L.U, il cui residuo al 31 dicembre 2022 è riclassificato tra le altre passività correnti, in quanto in scadenza nel 2023. L’indebitamento finanziario netto rileva, al 31 dicembre 2022, tra le passività correnti e le passività non correnti, il debito finanziario relativo al prestito obbligazionario EBB S.r.l.. Il regolamento disciplinante i termini e le condizioni del Prestito Obbligazionario contiene anche taluni impegni e limitazioni a carico della Società, ivi inclusi impegni finanziari (c.d. financial covenants), il cui

17 verificarsi potrebbe comportare la decadenza dal beneficio del termine e l’obbligo per la Società di rimborsare integralmente in via anticipata il Prestito Obbligazionario (c.d. eventi rilevanti). In data 29 dicembre 2022 SACE, in qualità di garante del prestito obbligazionario, ha fornito consenso al bond holder EBB S.r.l. al rilascio del waiver relativamente al mancato rispetto dei Parametri Finanziari “Leverage Ratio” e “Gearing Ratio” in relazione alla data di verifica del 31 dicembre 2022. In data 7 aprile 2023 la società EBB ha ratificato il waiver concesso da SACE in data 29 dicembre 2022. Analisi della Gestione Economica Finanziaria consolidata al 31 dicembre 2022 Di seguito riportiamo i principali dati economici consolidati. (valori in euro migliaia) 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Ricavi 37.313 38.763 (1.450) Costi Operativi (33.362) (34.414) 1.052 VALORE AGGIUNTO 3.951 4.349 (398) VALORE AGGIUNTO% 10,6% 11,2% (0,6)% Costi del personale (3.789) (5.403) 1.614 EBITDA 162 (1.054) 1.216 EBITDA% 0,4% (2,7)% 3,2% Proventi (oneri) non recurring 28 0 28 Ammortamenti e Svalutazioni (1.319) (2.175) 856 EBIT (1.129) (3.229) 2.100 Oneri finanziari netti (1.038) (1.587) 549 RISULTATO PRE-TAX (2.167) (4.816) 2.649 Imposte 73 191 (118) RISULTATO DI PERIODO (2.094) (4.623) 2.529 RISULTATO DI PERTINENZA DI TERZI (16) 0 (16) RISULTATO DI PERIODO DI GRUUPPO (2.078) (4.623) 2.545 EBIT % (3,1)% (8,3)% 5,2% RISULTATO DI PERIODO % (5,7)% (11,9)% 6,2% I ricavi consolidati, pari ad Euro 37,3 milioni, sono in diminuzione per Euro 1,5 milioni (-3,8%) rispetto ai dati consolidati relativi allo stesso periodo dell’esercizio precedente (Euro 38,8 milioni). La riduzione rispetto all’esercizio precedente è dovuta essenzialmente a: Impossibilità per Salotto di Brera di continuare ad operare nell’aeroporto di Minsk per il divieto di esportazione di alcuni beni Perdurare della pandemia e delle forti restrizioni in Cina Slittamenti di attività e relativo fatturato, previsti a budget, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023

18 I ricavi includono i proventi dalla cessione del ramo Loyalty, come riportato nel paragrafo Fatti di rilievo dell’esercizio. I costi operativi e i costi del personale, si riducono rispettivamente di 1 milione e 1,6 milioni rispetto all’esercizio precedente, a testimonianza del lavoro di razionalizzazione dei costi di struttura in corso. L’EBITDA mostra un andamento positivo di Euro 162 migliaia (negativo per Euro 1 milione al 31 dicembre 2021), ascrivibile alla revisione completa effettuata nei contratti di fornitura e di consulenza, oltre che alle vendite effettuate con migliore marginalità. Il risultato netto, negativo per Euro 2 milioni, in miglioramento rispetto a quello negativo per Euro 4,6 milioni registrato lo scorso esercizio, è da ricondursi principalmente agli ammortamenti e agli oneri finanziari. Analisi della Gestione Patrimoniale e Finanziaria della capogruppo al 31 dicembre 2022 I principali valori patrimoniali e finanziari della capogruppo al 31 dicembre 2022, sono di seguito riportati: (valori in migliaia di euro) 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Immobilizzazioni immateriali 3.368 3.413 (45) Immobilizzazioni materiali 267 507 (240) Immobilizzazioni finanziarie 12.110 13.577 (1.467) Totale attivo immobilizzato 15.745 17.497 (1.752) Rimanenze 605 1.493 (888) Crediti commerciali 6.357 3.784 2.573 Debiti commerciali (7.906) (2.974) (4.932) Capitale circolante operativo/commerciale (944) 2.303 (3.247) Altre attività e passività correnti (1.716) (2.429) 713 Capitale circolante netto (2.660) (126) (2.534) Fondi rischi ed oneri (204) (276) 72 Attività/passività fiscali differite 1.010 943 67 Altre passività non correnti - - - Capitale investito netto 13.890 18.038 (4.148) Totale Capitale investito netto 13.890 18.038 (4.148) Patrimonio netto (408) (235) (173) Patrimonio netto di terzi - - - Indebitamento finanziario netto (13.482) (17.803) 4.321 Totali Fonti (13.890) (18.038) 4.148

19 Il Capitale Investito Netto della capogruppo al 31 dicembre 2022, pari a Euro 13,9 milioni, è costituito principalmente dall’Attivo Fisso Netto, pari a Euro 15,7 milioni (in diminuzione di Euro 1,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2021), dal Capitale Circolante Netto negativo per Euro 2,6 milioni (negativo per Euro 0,1 milioni al 31 dicembre 2021), dai Fondi rischi e oneri che accolgono principalmente i Fondi per i benefici per i dipendenti e dalle attività fiscali differite. Le Immobilizzazioni Materiali, pari a Euro 0,3 milioni (Euro 0,5 milioni al 31 dicembre 2021), si riferiscono principalmente all’investimento in beni strumentali e ad attività per diritto d’uso. Le Immobilizzazioni Immateriali pari a Euro 3,4 milioni, si riferiscono principalmente all’avviamento relativo alle acquisizioni di Giglio Fashion per Euro 2,5 milioni e all’avviamento derivante dalla fusione per incorporazione di Ibox S.r.l. per Euro 0,7 milioni. Per maggiori dettagli si faccia riferimento al paragrafo 4 – Avviamento delle Note Illustrative al Bilancio Consolidato e del Bilancio d’esercizio di Giglio Group. Le immobilizzazioni finanziarie pari a Euro 12,1 milioni sono riferibili principalmente: - per Euro 11,3 milioni alle partecipazioni nelle imprese controllate, che hanno registrato un incremento di 0,4 milioni per l’aumento del capitale sociale nella controllata Ecommerce Outsourcing. - per Euro 0,6 milioni a crediti verso le controllate Ibox SA, Giglio USA e Giglio Shanghai, di cui ha registrato una riduzione di 1,9 milioni il credito verso Ibox SA. - per Euro 0,2 milioni a depositi cauzionali. Analisi della Gestione Economica Finanziaria della capogruppo al 31 dicembre 2022 Di seguito riportiamo i principali dati economico-finanziario relativi al bilancio di esercizio di Giglio Group S.p.A: (valori in euro migliaia) 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Ricavi 19.726 18.936 790 Costi Operativi (17.905) (18.857) 952 VALORE AGGIUNTO 1.821 79 1.742 VALORE AGGIUNTO% 9,2% 0,4% 8,8% Costi del personale (1.615) (2.049) 434 EBITDA 206 (1.970) 2.176 EBITDA% 1,0% (10,4)% 11,4% Altri ricavi (costi) operativi (79) 0 (79) Proventi (oneri) non recurring 1.050 0 1.050 Ammortamenti e Svalutazioni (308) (528) 220 EBIT 868 (2.498) 3.366

20 Oneri finanziari netti (760) (905) 145 RISULTATO PRE-TAX 108 (3.402) 3.510 Imposte 10 279 (269) RISULTATO DI PERIODO DERIVANTE DA ATTIVITA' DESTINATE A CONTINUARE 119 (3.123) 3.242 RISULTATO DI PERIODO DERIVANTE DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE adjusted 0 0 0 RISULTATO DI PERIODO 119 (3.123) 3.242 RISULTATO DI PERTINENZA DI TERZI 0 0 0 RISULTATO DI PERIODO DI GRUUPPO 119 (3.123) 3.242 EBIT % (0,9)% (13,2)% 12,3% RISULTATO DI PERIODO % (4,7)% (16,5)% 11,8% I ricavi nel 2022 si attestano ad Euro 19,7 milioni in aumento rispetto all’esercizio precedente (Euro 18,9 milioni). Tale incremento è dovuto principalmente alla variazione degli altri ricavi. I costi operativi e i costi del personale, si riducono rispettivamente di 0,9 milioni e 0,4 milioni rispetto all’esercizio precedente, a testimonianza del lavoro di razionalizzazione dei costi di struttura in corso. L’EBITDA mostra un andamento positivo di Euro 0,2 milioni (negativo per Euro 1,9 milioni al 31 dicembre 2021), ascrivibile ad una revisione dei costi effettuata dalla società. I proventi non recurring pari a Euro 1 milione si riferiscono alla vendita alla controllata Ecommerce Outsourcing dell’URL Ibox.it. L’EBIT è positivo per Euro 0,9 milioni. Lo scorso esercizio, pari ad Euro -2,5 milioni, era comprensivo della svalutazione IBOX SA di Euro 250 migliaia. Il Risultato netto è positivo per Euro 119 migliaia, in miglioramento rispetto al risultato negativo di Euro 3,1 milioni registrato lo stesso periodo dell’esercizio precedente. 4. Informativa di settore Il principio contabile IFRS 8 - Segmenti operativi richiede che siano fornite informazioni dettagliate per ogni segmento operativo, inteso come una componente di un’entità (i) che è in grado di intraprendere un’attività generatrice di ricavi e costi, (ii) i cui risultati operativi sono periodicamente rivisti dal top management ai fini dell’adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare e della valutazione della performance e (iii) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio distinte.

21 Il Gruppo, segmentando le proprie attività con riferimento alla tipologia dei prodotti, dei processi produttivi e dei mercati di sbocco, ha identificato tre aree di affari (Business Unit): 1. E-commerce B2B 2. E-commerce B2C 3. Corporate. Le unità operative che rientrano nell’ambito delle suddette aree di affari sono le seguenti: 1. E-commerce B2B: Giglio Group Spa, Giglio USA, Salotto di Brera S.r.l. e Giglio Shanghai; 2. E-commerce B2C: IBOX, E-Commerce Outsourcing e Giglio Shanghai; 3. Corporate: comprende le attività centralizzate funzionali al Gruppo non allocabili alle unità di business e principalmente svolte dalla Giglio Group S.p.A. I risultati dei settori individuati (già al netto delle elisioni intercompany) sono rappresentati nel seguito: 31 dicembre 2022 (in Euro migliaia) E-commerce B2B E-commerce B2C Corporate Totale Ricavi 26.007 10.582 0 36.590 Altri proventi 130 231 146 508 Costi capitalizzati 215 215 Totale ricavi 26.138 11.029 146 37.313 EBITDA 2.004 1.174 (3.016) 162 EBIT 882 273 (2.283) (1.129) EBT 834 43 (3.043) (2.167) Risultato netto di esercizio 824 131 (3.033) (2.078) Si forniscono, per confronto, i risultati dei settori al 31 dicembre 2021, sotto riportati: (in Euro migliaia) E-commerce B2B E-commerce B2C Corporate Totale Ricavi 25.349 12.965 0 38.314 Altri proventi 11 132 4 147 Costi capitalizzati 302 302 Totale ricavi 25.361 13.399 4 38.763 EBITDA 1.680 462 (3.196) (1.054) EBIT 1.669 (1.423) (3.474) (3.228) EBT 1.645 (2.081) (4.379) (4.815) Risultato netto di esercizio 1.573 (2.097) (4.100) (4.623) Il settore B2B ha registrato un incremento dei ricavi rispetto al 2021 grazie a nuovi contratti con nuovi clienti stipulati nel corso del quarto trimestre.

22 Il settore B2C è comprensivo della cessione del ramo loyalty avvenuto nel primo semestre. Il decremento rispetto all’esercizio precedente è da ricondursi all’uscita di alcuni brand nel corso del quarto trimestre, che incidevano sul fatturato ma avevano una bassa marginalità. Il Gruppo non utilizza come driver di controllo interno una visione dei dati patrimoniali suddivisi per settore di attività e, conseguentemente, le attività e passività per settore non sono esposte nella presente relazione finanziaria. 5. Stagionalità del settore di attività I livelli di attività del Gruppo sono correlati alla stagionalità del business e si riflettono sui dati consolidati. Nello specifico, nel settore dell’e-commerce i volumi di vendita sono maggiormente concentrati rispettivamente nel primo, terzo e quarto trimestre in occasione dei saldi invernali ed estivi, del black Friday e delle festività natalizie. 6. Risorse umane Il Gruppo, al 31 dicembre 2022, impiega n. 60 dipendenti di cui n. 56 assunti in Italia, n. 2 assunti in Svizzera, n. 1 negli Stati Uniti e n. 1 assunto in Cina. La tabella sottostante mostra l’evoluzione dell’organico del Gruppo negli esercizi conclusi il 31 dicembre 2022 e 31 dicembre 2021. 31 DICEMBRE 2022 31 DICEMBRE 2021 Italia 56 Italia 89 Svizzera 2 (IBox) Svizzera 6 (IBox) U.S.A. 1 dipendente U.S.A. 1 dipendente Cina 1 dipendente Cina 1 dipendente Totale 60 dipendenti Totale 97 dipendenti I dipendenti assunti come tirocinanti/stagisti ammontano a 4 unità. Nel corso del 2022 sono state registrate 45 dimissioni e 8 assunzioni. 7. Investimenti Gli investimenti del Gruppo realizzati nel 2022, sono pari ad Euro 273 migliaia, sono riferiti alle attività materiali ed immateriali. Per quanto riguarda quest’ultime, nel corso dell’esercizio la

23 controllata eCommerce Outsourcing ha sostenuto costi di sviluppo della piattaforma e-commerce che sono stati capitalizzati, a fronte di pipeline di brand in contrattazione. 8. Ricerca e sviluppo nuovi prodotti I costi di ricerca e di sviluppo includono i costi di sviluppo sostenuti internamente per la creazione della piattaforma tecnologica di i-box. I costi sono capitalizzati solo quando è dimostrabile: - la fattibilità tecnica di completare l’attività immateriale in modo da essere disponibile per l’uso o la vendita; - l’intenzione di implementare l’attività immateriale per usarla o venderla; - la capacità di usare o vendere l’attività immateriale; - in quale modo l’attività immateriale genererà probabili benefici economici futuri. - la disponibilità di risorse tecniche, finanziarie o di altro tipo, adeguate a completare lo sviluppo e per l’utilizzo o la vendita dell’attività immateriale; - la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile all’attività immateriale durante il suo sviluppo; Nel corso del 2022 la controllata E-Commerce Outsourcing ha generato costi capitalizzabili in quanto soddisfano le sopracitate condizioni. Tali costi per un totale di Euro 0,2 milioni sono stati capitalizzati tra le immobilizzazioni immateriali. 9. Numero e valore azioni proprie e delle azioni o quote di società controllanti possedute dalla società La società non possiede azioni proprie né azioni della società controllante. 10. Numero e valore nominale delle azioni proprie e delle azioni o quote di società controllanti acquistate o alienate dalla società nel periodo La società non ha acquistato o ceduto nel corso dell’esercizio azioni proprie né azioni della società controllante. 11. Fatti di rilievo avvenuti nel corso dell’esercizio In data 12 gennaio 2022, Giglio Group SpA (Ticket GG) società quotata sul mercato MTA- STAR di Borsa Italiana, dopo un anno di intenso lavoro e di importanti investimenti, ha aperto la nuova Business Unit “Giglio Meta” dedicata allo sviluppo di progetti Metaverso ed NFT.

24 Nel 2021, secondo Chainalysis, il mercato mondiale degli NFT ha generato transazioni per 26,9 miliardi di dollari in criptovalute; con questa specializzazione il gruppo Giglio rappresenta oggi la prima realtà Italiana completamente strutturata sul mercato per questo segmento digitale futuristico forte dell’esperienza fatta in questi mesi di studio applicato già ai primi progetti in cantiere che a breve verranno annunciati. In data 26 gennaio 2022 il Consiglio di Amministrazione prende atto delle dimissioni ricevute in data 14 gennaio 2022 dal dottor Marco Riccardo Belloni e nomina per cooptazione Carlo Micchi quale nuovo amministratore della Società. In data 6 marzo 2022 la Società ha portato a termine un accordo relativo alla cessione del ramo d’azienda Incentive & Loyaly a Promotica S.p.A.. Il closing dell’operazione è avvenuto con il pagamento di un acconto di Euro 853 migliaia il 4 marzo 2022 da parte di Promotica S.p.A. sull’intero corrispettivo della cessione, pari a Euro 1.200 migliaia rettificato del Capitale Circolante Netto alla data di closing. Al 31 dicembre 2021 il Capitale Circolante Netto del ramo era negativo di Euro 219 migliaia, il che ha portato ad una determinazione preliminare del prezzo di cessione del ramo ammontante in Euro 981 migliaia; in tale valore, come da specifica clausola dell’accordo, sono ricompresi i debiti per il TFR del personale del Ramo ceduto. Il residuo del prezzo, così come determinato dal Capitale Circolante Netto del 31 dicembre 2021, secondo le previsioni contrattuali dove essere così regolato: a) Euro 75 migliaia a 60 giorni dal closing; b) Euro 75 migliaia a 90 giorni dal closing. La plusvalenza realizzata sull’operazione ammonta ad Euro 1.344 migliaia. Il ramo d’azienda Incentive e Loyalty, oggetto della cessione, ha registrato un fatturato nel 2021 pari a circa Euro 2,4 milioni e un EBITDA di Euro 282 mila (EBITDA Margin pari al 12% circa). L'operazione di cessione risulta in linea con l’obiettivo dichiarato dalla Società di concentrarsi sul core business legato all’E-commerce Full Outsurcing, alla digital traformation e ai nuovi servizi NFT e Metaverso. L’uscita del ramo Incentice & Loyaly agevolerà la migrazione al nuovo sistema contabile di gruppo anche da parte della società.Con riferimento ai nuovi servizi NFT e Metaverso, si riporta inoltre che il 7 Marzo 2022 è stata costituita la società "Meta Revolution S.r.l.", avente sede legale in Milano, in Piazza Generale Armando Diaz, 6.

25 In data 7 marzo 2022 la Società davanti al Tribunale di Milano ha stipulato un verbale di conciliazione con Vertice Trescientos Sesenta Grados S.A. e Squirrel Capital S.L.U. in merito al debito residuo derivante dalla Closing Letter del 30 ottobre 2019 rimasto insoluto e oggetto di contestazione tra le parti. Tale accordo prevede un pagamento da parte della Società di Euro 3.000 migliaia, comprensivo di interessi, da corrispondersi in 15 rate mensili a partire da marzo 2022 con termine il 2 maggio 2023. In data 28 marzo 2022 la società ha approvato un nuovo piano industriale 2022-2026, che sostituisce il piano industriale 2021-2025 e le assunzioni sottostanti. In data 2 aprile 2022 il Dr. Carlo Micchi è stato nominato CFO e Dirigente Preposto in sostituzione del Dr. Francesco Barreca dimissionario. In data 14 aprile 2022 il contratto di affitto di azienda 7Hype è stato risolto in quanto non produttivo. La transazione ha comportato l’erogazione di un corrispettivo per la chiusura anticipata del contratto di Euro 68.500. In data 30 aprile 2022 l’Assemblea Ordinaria degli azionisti di Giglio Group S.p.A. si è riunita sotto la presidenza di Alessandro Giglio, alla presenza del notaio Marcello Giuliano. L’Assemblea (i) esaminata la Relazione del Consiglio di Amministrazione predisposta ai sensi dell’art. 125-ter del D.lgs. del 24 febbraio 1958, n. 58; (ii) esaminata la Relazione Finanziaria Annuale e Consolidata al 31 dicembre 2021 e, in particolare, la relazione degli Amministratori sulla gestione, la relazione del Collegio Sindacale nonché la relazione della Società di Revisione (iii) preso atto che il bilancio di esercizio della Società al 31 dicembre 2021 ha evidenziato una perdita di esercizio di euro 3.123.461 che ha prodotto – tenuto conto delle riserve esistenti - una perdita del capitale sociale superiore al terzo (alla data della presente Relazione il valore del capitale sociale è pari a euro 4.393.604,40), rilevante ex art. 2446, comma 1 c.c” ha deliberato di approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021, che chiude con una perdita di Euro 3.123.461, confermando la decisione di portare a nuovo la suddetta perdita, oltre alle perdite già portate a nuovo nei precedenti esercizi, fino alla chiusura del quinto esercizio successivo (i.e., 2026), ai sensi dell’art. 6 del Decreto Legge n. 23 dell’8 aprile 2020 e s.m.i.”.

26 In data 8 luglio 2022 la capogruppo ha sottoscritto un aumento di capitale della controllata ECommerce Outsourcing Srl per Euro 436.644, portando il capitale sociale ad Euro 700 migliaia. Tale aumento è finalizzato al rafforzamento patrimoniale della controllata. In data 13 dicembre 2022 la controllata Salotto di Brera ha siglato l’accordo per l’affitto del ramo d’azienda con Gasak S.r.l. all’interno dello shopping center “Caput Mundi The Mall”, nei pressi di Città del Vaticano. L’apertura al pubblico del Mall è avvenuta il 16 marzo 2023. In data 21 dicembre 2022 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la cessione delle partecipazioni delle società Media 360 Hong Kong e Cloudfood S.r.l., attualmente non attive e produttive. La cessione di Cloudfood è stata conclusa in data 14 febbraio 2023, mentre quella di Media 360 Hong Kong è in corso di finalizzazione. In data 27 dicembre 2022 è stata conclusa la cessione della partecipazione in Giglio USA LLC dalla capogruppo Giglio Group S.p.A. alla controllata IBOX SA nell’ambito di suddivisione del gruppo per area nazionale ed estera. 12. Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio In data 14 febbraio 2023 si è conclusa la cessione della partecipazione del 51% in Cloud Food S.r.l., precedentemente deliberata dal Consiglio di Amministrazione il 21 dicembre 2022. In data 23 febbraio 2023 la capogruppo ha sottoscritto un aumento di capitale della controllata Salotto di Brera S.r.l. per Euro 975.000, portando il capitale sociale ad Euro 1 milione. Tale aumento è finalizzato al rafforzamento patrimoniale della controllata. In data 16 marzo 2023 vi è stata l’apertura al pubblico dello shopping center “Caput Mundi The Mall”, presso Città del Vaticano, dove la controllata Salotto di Brera S.r.l. ha siglato un accordo per l’affitto del ramo di azienda con Gasak S.r.l. al termine del 2022. In data 30 marzo 2023 il Consiglio di Amministrazione ha approvato un nuovo piano industriale 2023-2027, che sostituisce il piano industriale 2022-2026 e le assunzioni sottostanti.

27 13. Informativa ex art. 2428 comma 3 n. 6-bis c.c. La Controllante Giglio Group S.p.A., nel corso del 2019 ha emesso un prestito obbligazionario non convertibile per un importo di Euro 5 milioni in linea capitale, costituito da 50 obbligazioni al portatore aventi ciascuna valore nominale pari a Euro 100.000,00. L’emissione del Prestito Obbligazionario non convertibile è avvenuta nel contesto dell’operazione denominata “EBB Export Programme” finalizzata al reperimento da parte di selezionate Società di risorse finanziarie destinate al finanziamento e al supporto dei progetti di internazionalizzazione dei rispettivi core business. Le principali caratteristiche del prestito obbligazionario sono: − Importo nominale complessivo: pari ad Euro 5.000.000,00; − Sottoscrittori: il Prestito Obbligazionario è stato integralmente sottoscritto dalla SPV; − Quotazione: le Obbligazioni non saranno quotate su alcun mercato regolamentato o sistema multilaterale di negoziazione; − Modalità di emissione: le Obbligazioni sono emesse in un’unica tranche; − Forma: le Obbligazioni sono titoli al portatore emessi in forma dematerializzata e accentrati presso Monte Titoli S.p.A.; − Prezzo di emissione: il prezzo di emissione è pari al 100% del valore nominale delle Obbligazioni; − Taglio minimo delle Obbligazioni: il taglio minimo di ciascuna Obbligazione è pari ad Euro 100.000,00; − Regime di circolazione: in caso di successiva circolazione, le Obbligazioni potranno essere trasferite esclusivamente ad investitori qualificati, come definiti all’articolo 100 del D.Lgs n. 58/1998 e all’articolo 34-ter, primo comma, lettera b), del regolamento CONSOB n. 11971/1999, come successivamente modificati ed integrati; − Interessi: le Obbligazioni saranno fruttifere di interessi al tasso fisso nominale annuo lordo pari a 4,572% da liquidarsi con cedola semestrale posticipata fino alla scadenza del Prestito Obbligazionario (ovvero, se precedente, fino alla data in cui le Obbligazioni siano state integralmente rimborsate). − Durata e Scadenza legale: le Obbligazioni hanno una durata legale di 8 anni e 6 mesi e la data di scadenza sarà l'ultima data di pagamento interessi dell’anno 2027; − Rimborso: fatte salve le ipotesi di rimborso anticipato ad opzione della Società ovvero, al verificarsi di taluni eventi previsti nel regolamento del Prestito Obbligazionario, ad opzione degli

28 obbligazionisti, le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari e, dunque, al 100% del valore nominale, secondo il piano di ammortamento previsto dal regolamento, in 13 rate semestrali di capitale, con un periodo di pre-ammortamento di durata pari a 2 anni; − Agente dei pagamenti e agente per il pagamento sulle Obbligazioni nonché banca agente: le funzioni di agente dei pagamenti saranno svolte da Securitisation Services S.p.A. e le funzioni di agente per il pagamento nonché banca agente saranno svolte da Banca Finanziaria Internazionale S.p.A.; − Regime fiscale: le Obbligazioni saranno assoggettate al regime fiscale di cui al D.Lgs. 1 aprile 1996 n. 239, così come successivamente modificato e integrato; − Legge applicabile: l’emissione delle Obbligazioni ed i rapporti derivanti dalle stesse saranno disciplinati unicamente dalle leggi della Repubblica Italiana ed ogni controversia ivi nascente sarà dedotta in via esclusiva alla giurisdizione italiana, e deferita alla competenza in via esclusiva del foro di Milano. Sono, inoltre, state previste quali forme di supporto del credito: (i) il rilascio da parte di SACE S.p.A. di una garanzia autonoma e a prima richiesta a favore della SPV a garanzia dell’adempimento delle obbligazioni di pagamento a titolo di capitale e interessi della Società derivanti dal Prestito Obbligazionario emesso dalla stessa. In caso di mancato adempimento da parte della Società delle obbligazioni di pagamento a titolo di capitale e interessi derivanti dal Prestito Obbligazionario, la SPV potrà fare fronte al mancato incasso delle somme dovute escutendo la Garanzia SACE. La Garanzia SACE è da intendersi quale intervento di sostegno pubblico per lo sviluppo delle attività produttive beneficiante della controgaranzia dello Stato italiano, nell’ambito di applicazione del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 123 (“Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, a norma dell’art. 4, comma 4, lettera c), della l. 15 marzo 1997, n. 59”); (ii) la costituzione da parte della Società a beneficio della SPV, di un pegno irregolare su una riserva di cassa (la “DSR”) di importo pari all’ammontare dovuto a titolo di interessi alla prima data di pagamento degli interessi a valere sul Prestito Obbligazionario: (a) al fine di consentire alla SPV di poter adempiere puntualmente ai suoi obblighi di pagamento nei confronti degli Investitori, in caso di mancato puntuale adempimento da parte della Società delle obbligazioni di pagamento a titolo di interessi derivanti dal Prestito Obbligazionario e nelle more dell’escussione della relativa Garanzia SACE;

29 nonché (b) al fine di coprire il c.d. negative carry in capo alla SPV in caso di pagamento di importi in linea capitale sul Prestito Obbligazionario in date diverse da quelle previste dal relativo regolamento. Il rilascio della Garanzia SACE e la costituzione del pegno irregolare sulla DSR non sono incorporati nei titoli rappresentativi del Prestito Obbligazionario e, pertanto, in caso di successiva circolazione, non circoleranno con i titoli. In linea con gli standard di mercato il regolamento disciplinante i termini e condizioni del Prestito Obbligazionario contiene, oltre agli elementi sopra descritti, anche (i) taluni impegni e limitazioni a carico della Società , ivi inclusi, a titolo esemplificativo e non esaustivo, impegni finanziari (c.d. financial covenants), informativi e industriali e (ii) meccanismi di tutela degli obbligazionisti a fronte del verificarsi di taluni eventi pregiudizievoli per le loro ragioni di credito il cui verificarsi comporterà la decadenza dal beneficio del termine e l’obbligo per la Società di rimborsare integralmente in via anticipata il Prestito Obbligazionario (c.d. eventi rilevanti). Tra gli impegni industriali emerge l’obbligo di finalizzazione del progetto di internazionalizzazione il cui contenuto viene allegato al regolamento del Prestito Obbligazionario. I financial covenants che dovranno essere rispettati durante la vita del Prestito Obbligazionario saranno due e più precisamente: a) un gearing ratio, e b) un leverage ratio, così come definiti nel regolamento del Prestito Obbligazionario. In particolare: (a) il leverage ratio non dovrà essere maggiore di: (i) 4,5 per l’anno 2019 e per l’anno 2020; e (ii) 3,5 a partire dall’anno 2021 e fino alla data di scadenza del Prestito Obbligazionario; e (b) il gearing ratio non dovrà essere maggiore di 2 per l’intera durata del Prestito Obbligazionario. In data 29 dicembre 2022 SACE, in qualità di garante del prestito obbligazionario, ha fornito consenso al bond holder EBB S.r.l. al rilascio del waiver relativamente al mancato rispetto dei Parametri Finanziari “Leverage Ratio” e “Gearing Ratio” in relazione alla data di verifica del 31 dicembre 2022. In data 7 aprile 2023 la società EBB ha ratificato il waiver concesso da SACE in data 29 dicembre 2022. 14. Evoluzione prevedibile della gestione Negli ultimi tre anni il contesto mondiale è stato caratterizzato dal susseguirsi di tre eventi straordinari: i) l’emergenza pandemica, ii) il conflitto tra Russia e Ucraina con la conseguente crisi energetica e alimentare, iii) il ritorno dell’inflazione sostenuta e la fine delle politiche monetarie ultra-espansive.

30 I rischi all’outlook macroeconomico globale restano significativi e orientati al ribasso. L’evoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina continua a rappresentare uno dei fattori negativi che potrebbe accentuare il rallentamento dell’attività economica mondiale. L’inflazione rappresenta uno spartiacque nei diversi scenari alternativi ipotizzati, che vanno da quello peggiorativo che prevede una crescita economica globale di 0,7 punti percentuali con un’inflazione del 6,1% a quello migliorativo con una crescita del pil mondiale di 2,2 punti percentuali e un’inflazione del 4,6% (fonte Oxford Economics, World Economics Prospects Monthly, gennaio 2023). A tutto ciò si aggiunge la decisione della Cina di eliminare la c.d. politica del zero-Covid a dicembre 2022 che, dopo un iniziale rallentamento delle produzioni industriali e dei servizi di logistica e dei consumi nello steso mese, hanno registrato un incremento significativo in quelli successivi. C’è un ottimismo per la ripresa dei consumi, che dovrebbero beneficiare del forte aumento del tasso di risparmio della popolazione durante gli anni della pandemia, con impatti positivi sulle industrie domestiche come hospitality, turismo, tessile e abbigliamento. In questo contesto l’ecommerce ha beneficiato di un cambio culturale caratterizzato da una crescita costante degli stores digitali, agevolato dal rallentamento del retail fisico. La nostra divisione B2C – E-commerce Service Provider si trova sotto pressione per le numerose richieste di aggiornamenti tecnologici richiesti dai nostri clienti, finalizzati ad incrementare le vendite ed il servizio ai consumatori finali. Questa situazione obbliga ad un costante investimento in nuovi sviluppi delle piattaforme ed una costante manutenzione delle stesse per sostenere la crescita ed implica una continua analisi sulla strategicità del proprio ruolo nei confronti dei brand partner (clienti) diventando sempre più un partner tecnico e di processo, oltre che un erogatore di servizio in outsourcing. Oltre al mantenimento di solidi rapporti con i clienti storici del Gruppo Giglio, prosegue il potenziamento dell'attività di marketing già cominciato alla fine del 2022, anche tramite il reclutamento di personale qualificato, che ha consentito nei primi tre mesi dell'anno di raggiungere nuovi contratti significativi sia sotto l’aspetto economico che per la qualità dei contraenti. Prosegue l'espansione dell'attività di Travel Retail di Salotto di Brera grazie alla crescita organica data dall’aumento del turismo sulle navi da crociera (leasure Travel) e a quella non organica derivante dal crescente numero di navi raggiunte a conclusione di accordi quadro con i gruppi

31 Starboard e Harding che si stima possano raddoppiare il numero di navi servite da Salotto di Brera nel corso del 2023. Lo sviluppo del Travel Retail continua anche nell’ambito degli Aeroporti, Vienna e Shenzen saranno le prossime aperture, e si prevede di concludere accordi con altri otto aeroporti entro la fine dell’anno. A questo si uniscono due nuovi accordi che incideranno sull'andamento del business 2023. L'apertura all'interno del Mall Caput Mundi in Città del Vaticano, meta di turisti e di pellegrini, soprattutto in prossimità del prossimo Giubileo, di uno spazio di vendita Salotto di Brera che già dai primi giorni di inaugurazione, a metà marzo, ha ottenuto un riscontro positivo in termini di vendite che si ritiene si incrementeranno con l'avvicinarsi del periodo di picco turistico a Roma. Si stima un passaggio di circa 10.000 persone al giorno. La sottoscrizione di un accordo che vede coinvolte tutte le business unit del Gruppo per la realizzazione di un servizio completo ad una tra le principali società che opera nell’ambito dei trasporti a livello europeo, nel dettaglio: - Realizzazione sito e-commerce; - Produzione e vendita digitale di tutto il merchandising; - Realizzazione, produzione e vendita di prodotti in co-branding con grandi firme; - Accordi con importanti aziende di altri settori per la vendita a bordo dei loro vettori dei prodotti dei più importanti brand distribuiti da Salotto Brera. In ambito B2B si ritiene che possano essere portati a compimento contratti con nuovi clienti della distribuzione, oltre alla sottoscrizione di contratti con quattro nuovo primari brand della moda nel mondo. Si attende la crescita della nuova business unit, avviata nella seconda parte del 2022, relativa alla produzione di merchandising per artisti e grandi aziende, impegnata per tutto il 2023 alla produzione e distribuzione online e on tour del merchandising della band “Maneskin”. La società è impegnata in trattative avanzate con altri artisti e aziende di pari livello. Si segnala infine che i ricavi del primo trimestre 2023 sono leggermente superiori al budget dello stesso periodo approvato dagli amministratori. Continuità aziendale

32 Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 del Gruppo è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell’attività, sulla base delle valutazioni fatte dagli Amministratori, così come previsto dallo IAS 1, sulla capacità di continuare ad operare come un’entità in funzionamento, tenendo conto di tutte le informazioni a loro conoscenza sul futuro che è relativo, ma non limitato, ad almeno 12 mesi. Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 ha chiuso con una perdita di Euro 2.094 migliaia (di cui Euro 16 migliaia di pertinenza di terzi) che ha condotto ad un patrimonio netto negativo pari a Euro 4.274 migliaia (di cui positivo per Euro 43 migliaia di pertinenza di terzi). Si segnala che l’Ebitda al 31 dicembre 2022 è positivo per Euro 162 migliaia rispetto al dato del precedente esercizio che era negativo per Euro 1.054 migliaia. In data 30 marzo 2023 il Consiglio di Amministrazione della Società Giglio S.p.A. ha approvato il Piano Industriale 2023 – 2027. Il nuovo Piano industriale considera un’accelerazione del GMV (Gross Merchandise Value) ad un tasso di crescita cumulativo di circa l’8% (CAGR), sia per crescita organica, in linea con le aspettative del mercato di riferimento (le vendite on line del fashion di lusso), sia per nuove acquisizioni di brand e sia per nuove iniziative imprenditoriali. Nell’arco del piano, l’obiettivo è un incremento lineare dei ricavi, con una redditività (rapporto Ebitda/Ricavi) sostenibile nel lungo termine, la cui incidenza risulta superiore al 13% nell’ultimo anno di piano. L’obiettivo è ottenere un bilanciamento tra le attività B2B che includono sia la distribuzione ai marketplace digitali (vista in forte sviluppo come canale di smobilizzo di stock), sia l’attività della Salotto di Brera specializzata in forniture c.d. Travel Retail (vendite a bordo di navi crociera e a Duty Free shop di porti e aeroporti) e le attività B2C, con le avanzate soluzioni tecnologiche proposte dalla piattaforma di Terashop (di eCommerce Outsourcing) integrata e personalizzata anche per la clientela di Ibox SA, anche per categorie merceologiche diverse dal fashion, quali il design, l’elettronica, il DIY retail ed il food. Il Piano industriale prevede un miglioramento del profilo finanziario e patrimoniale, contando su una generazione di cassa operativa positiva, un controllo del capitale circolante a supporto delle vendite B2B, fabbisogni per investimenti riparametrati rispetto agli esercizi precedenti, dopo l’acquisizione delle competenze tecnologiche provenienti da ECO e gli investimenti interni effettuati nel corso del triennio 2020 / 2022 sulle piattaforme, finalizzati a fornire servizi addizionali ai brand. Gli amministratori hanno effettuato adeguate analisi di sensitività sulle principali ipotesi del piano.

33 Si evidenzia che il budget 2023 utilizzato dagli Amministratori nella valutazione circa il rispetto del presupposto della continuità aziendale, prevede la generazione di un flusso di cassa positivo con indicatori economici ritornati in positivo. La formulazione di tale previsione include tuttavia alcune assunzioni, la cui eventuale realizzazione non completa (singolarmente e/o cumulativamente), porterebbe una conseguente riduzione del risultato del piano. Di seguito sono riportate le principali assunzioni, utilizzate dagli Amministratori, per la stima del flusso di cassa per l’esercizio 2023: - Crescita organica e commerciale del 9% sui Ricavi e del 6% sul GMV della divisione B2C che ha come caratteristica principale del proprio modello di business l’incasso immediato dagli utenti ed il pagamento differito della merce e dei servizi ai fornitori. Tale crescita, che impatterà sul EBITDA margin, è da ricondursi ad un effetto derivante dall’acquisizione di nuovi clienti oltre che da miglioramenti apportati alle piattaforme che consentono di produrre ricavi addizionali; - Crescita commerciale del 10% dei Ricavi della divisione B2B che ha, invece, lo scopo di agevolare le vendite indirette on line da parte dei brand sulle più importanti piattaforme e- commerce a livello globale, offrendo ai brand una distribuzione addizionale alle reti fisiche. Tale crescita, che impatterà sul EBITDA margin del 12,5% è da ricondursi ad un effetto combinato derivante dalla ripresa degli acquisti post-pandemia e dalla crescita prevista per il 2023 (+15%) della società Salotto di Brera S.r.l.. - Miglioramento dei processi e conseguente riduzione dei costi a seguito di un’attività di razionalizzazione del perimetro delle attività aziendali e di altre attività di saving realizzati grazie a sinergie infragruppo (quali ad esempio riduzione costi legali, payroll, costi per consulenze e amministrative…) - Migliore gestione dei tempi medi d’incasso, dovuta contemporaneamente al potenziale ricorso al meccanismo di fattorizzazione pro-soluto del credito risultante dalle vendite ad alcuni grandi clienti attivi nel segmento B2B ed alla migliore gestione dell’affidamento commerciale da parte dei fornitori; In relazione alle assunzioni sopra riportate gli Amministratori evidenziano che: Il budget 2023 ed il piano 2024-2027 sono stati redatti avendo a riferimento azioni concrete e specifiche da intraprendersi nel corso dell’intero periodo di piano, tuttavia per sua natura intrinseca includono assunzioni di carattere generale ed ipotetico, nonché di natura discrezionale legate alle

34 usuali caratteristiche di un piano pluriennale, non potendo escludere che le azioni previste possano realizzarsi in tempi e con effetti diversi da quelli preventivati ma che allo stato attuale non prevedono comunque la mancata esecuzione del piano stesso: 1. Negoziazione con gli istituti bancari di credito a supporto del capitale circolante necessario per alimentare il business dell’e-commerce e dell’attività di distribuzione di prodotti fashion come dimostrato dall’attivazione di vari contratti di finanziamento sia nell’esercizio concluso che a inizio 2023. A riguardo si segnala che a inizio 2023 la controllata Salotto di Brera S.r.l. ha stipulato due contratti di finanziamento rispettivamente di 2,5 milioni e 1 milione con Banca Progetto con garanzia SACE, a conferma dell’affidabilità nei confronti di primati istituti di credito. Il piano industriale 2023/2027 tiene conto dei tassi di interesse in incremento sui debiti con gli istituti di credito rispetto ai tassi contrattuali rilevati nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022. 2. Il socio Meridiana Holding SpA ha raggiunto un accordo con la Società tramite il quale il debito residuo relativo ai finanziamenti da essa erogato è stato convertito da USD in Euro al tasso di cambio 1:1 del 31 agosto 2022 e contestuale accordo di restituzione in tre rate trimestrali di pari importo, la prima scadente il 15 marzo 2023, e rimborsata come da piano 3. In data 29 dicembre 2022 SACE, in qualità di garante del prestito obbligazionario, ha fornito consenso al bond holder EBB S.r.l. al rilascio del waiver relativamente al mancato rispetto dei Parametri Finanziari “Leverage Ratio” e “Gearing Ratio” in relazione alla data di verifica del 31 dicembre 2022. La società si attiverà con SACE / EBB Export per richiedere una estensione del waiver alla data di test del 30 giugno 2023 ed ha una ragionevole aspettativa che tale sospensione venga concessa, avendola già ottenuta per i passati esercizi. 4. Il Consiglio di Amministrazione del 15 dicembre 2021 come da proposta dell’ordine del giorno, “Attualmente è ancora aperta una delega per aumenti in natura esercitabile per cinque anni dalla data della delibera che consente all’organo ammnistrativo di aumentare il capitale sociale per un importo massimo pari a Euro 366.133,70 (10% del capitale allora esistente) oltre al sovrapprezzo. A questa si dovrà pertanto affiancare una delega per aumenti semplificati fino al 10% del capitale oggi esistente ai sensi dell’art. 2441, quarto comma, secondo periodo, ovvero anche una delega più ampia con procedura ordinaria” delibera di attribuire al Presidente del Consiglio di Amministrazione tutti i poteri necessari per dare esecuzione agli aumenti di capitale.

35 Si segnala che con riferimento all’ aumento di capitale della Capogruppo Giglio Group Spa, il Consiglio di Amministrazione, tenuto in data 14 settembre 2022, ha conferito mandato al Presidente di svolgere le attività propedeutiche necessarie all’esecuzione dello stesso. Si ritiene che tale aumento possa essere effettuato nell’ultimo trimestre del 2023, come previsto nel budget / piano 2023-2027 approvato dagli amministratori. **** Con l’uscita dal Covid 19 il 2023 si è avviato con la speranza di riprendere una regolare attività economico/finanziaria basata su aspettative di una buona crescita economica. Come ben noto però il quadro generale è divenuto molto complesso a causa delle vicende geopolitiche che hanno caratterizzato l’anno 2022 ed i primi mesi del 2023, segnatamente del conflitto russo-ucraino. L’Unione Europea, come anche il Regno Unito e gli Stati Uniti d’America, hanno immediatamente inflitto una serie di sanzioni economiche pesantissime. Gli effetti prodotti dai sopradescritti provvedimenti hanno generato un significativo impatto economico e sociale sia per la Russia che per i paesi della NATO. In Italia abbiamo immediatamente registrato un aumento del prezzo delle materie prime nonché significative difficoltà nell’approvvigionamento di taluni prodotti dal mercato russo/ucraino che nel breve periodo porteranno ad una diminuzione dell’offerta e quindi ad un fisiologico incremento dei prezzi. Pertanto, alla luce di quanto sin qui rappresentato appaiono evidenti gli impatti diretti e indiretti che il conflitto Russia – Ucraina potrà portare alle imprese italiane a seconda dei settori in cui operano, tanto in termini di significatività dell'impatto quanto in termini di tendenza negativa/positiva, a seconda del settore di appartenenza, delle caratteristiche, anche geografiche, delle filiere di fornitura nonché dei mercati di sbocco in cui esse si collocano. L'organo amministrativo segnala che l'attività della società non dovrebbe subire degli stravolgimenti tali a livello economico e finanziario in grado di mettere a repentaglio la continuità aziendale. Si segnalano tuttavia alcuni rallentamenti avvenuti nel corso del secondo semestre 2022, limitatamente ad alcuni clienti situati in Paesi dell’Est i cui ordini sono slittati nel primo semestre del 2023, il cui effetto, rispetto al budget 2022, ha comportato ricavi in misura inferiore del 15%. Sarà

36 cura dello stesso, tuttavia, monitorare costantemente l'evolversi della situazione ed intraprendere tempestivamente tutte le iniziative opportune per preservare la continuità aziendale della società. Gli Amministratori, pur in presenza delle significative incertezze sopra descritte, si ritengono confidenti nel raggiungimento dei risultati previsti nel Piano e ritengono di poter confermare la sussistenza del presupposto della continuità aziendale per l’orizzonte temporale di almeno, ma non limitato a, dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio. La valutazione è naturalmente frutto di un giudizio soggettivo che ha tenuto conto del grado di probabilità di avveramento degli eventi e delle incertezze sopra evidenziati. Da ultimo gli Amministratori, consapevoli dei limiti intrinseci della propria determinazione, garantiscono il mantenimento di un costante monitoraggio sull’evoluzione dei fattori presi in considerazione, così da poter assumere, laddove se ne verificassero i presupposti, i necessari accorgimenti nonché a provvedere, con analoga prontezza, ad assolvere agli obblighi di comunicazione al mercato. Informazione e gestione sui principali rischi ed incertezze In questa parte della presente relazione, i sottoscritti intendono rendere conto dei rischi, intendendo per tali quegli eventi atti a produrre effetti negativi in ordine al perseguimento degli obiettivi aziendali, e che quindi ostacolano la creazione di valore. I rischi presi in esame sono analizzati distinguendo quelli finanziari da quelli non finanziari e ciò che li divide in base alla fonte di provenienza del rischio stesso. I rischi così classificati saranno ricondotti in due macro-categorie: rischi di fonte interna e rischi di fonte esterna, a seconda che siano insiti nelle caratteristiche e nell’articolazione dei processi interni di gestione aziendale ovvero derivino da circostanze esterne rispetto alla realtà aziendale. Rischi non finanziari Fra i rischi di fonte interna si segnalano: Efficacia/efficienza dei processi: i processi organizzativi sono in corso di perfezionamento soprattutto con riferimento al monitoraggio ed all’implementazione delle procedure aziendali interne. Delega: nel corso della crescita della nostra azienda sarà opportuno procedere ad una distribuzione dei compiti all’interno dell’organizzazione onde favorire i processi informativi e le efficienze interne;

37 Risorse umane: la nostra attività richiede risorse con alte competenze: occorrerà procedere ad aggiornamenti continui delle forze lavoro onde adeguare i nostri reparti alle mutate esigenze del mercato. Fra i rischi di fonte esterna si segnalano: Mercato: sono costituiti dai normali rischi della nostra attività, fortemente legata agli andamenti della domanda del mercato stesso. Normative: la società si è organizzata in modo tale da rispettare puntualmente la stringente normativa soprattutto quella del settore del commercio elettronico italiano ed estero che rappresenta un grado di complicazione significativo Eventi catastrofici: gli esercizi precedenti sono stati caratterizzati dall’epidemia COVID-19 che ha avuto un impatto considerevole. Rischi informatici: la diffusione e l’uso crescente dell’identità digitale-SPID, della firma digitale e della posta elettronica certificata potrebbe comportare l’aumento dei rischi di furto dell’identità digitale nonché dell’utilizzo fraudolento di tali identità. Qualsiasi appropriazione indebita e/o utilizzo illecito di tali informazioni potrebbero determinare, tra le altre cose, una violazione, riconducibile all’Emittente e/o al Gruppo, della normativa sulla protezione di determinati dati, con possibili effetti negativi sulle attività e sulle prospettive dell’Emittente e/o del Gruppo nonché sulla situazione economica patrimoniale e finanziaria dell’Emittente e/o del Gruppo. Durante gli esercizi 2013-2021 e nell’esercizio corrente non si sono verificati attacchi al sistema informatico né, per quanto a conoscenza della Società, fenomeni di appropriazione indebita di dati e/o di informazioni sensibili. Qualora il Gruppo non fosse in grado di adottare presidi tecnologici in grado di fronteggiare tali possibili rischi potrebbe essere chiamata a rispondere di danni economici e patrimoniali subiti da terzi con effetti pregiudizievoli sulla situazione economico, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. Rischi finanziari Si attesta che nella scelta delle operazioni di finanziamento e di investimento la società ha adottato criteri di prudenza e di rischio limitato e che non sono state poste in essere operazioni di tipo speculativo. Al fine di monitorare i rischi finanziari attraverso un sistema di reporting integrato e consentire una pianificazione analitica delle attività ̀ future, la Società sta implementando un sistema di controllo di gestione.

38 La società, inoltre, non ha fatto ricorso a strumenti finanziari derivati per la copertura di rischi legati all’approvvigionamento delle risorse finanziarie. Rischio di cambio La Società predispone i propri dati finanziari in Euro e, in relazione al proprio business model, sostiene la maggior parte dei propri costi sempre in Euro. Il business model adottato permette alla Società di ridurre al minimo i rischi connessi alle oscillazioni dei tassi di cambio. Il debito verso Meridiana Holding SpA, azionista di maggioranza, erogato in USD è stato convertito in Euro in data 31 agosto 2022 al tasso di cambio Euro/Dollaro 1:1. Tale prestito sarà rimborsato in tre rate trimestrali a partire da marzo 2023. Rischio di Credito Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante dalle sue attività operative (soprattutto per crediti commerciali e note di credito) e dalle sue attività di finanziamento, compresi i depositi presso banche e istituti finanziari. I tempi di pagamento da parte dei maggiori clienti che dettano le condizioni determina la necessità per il gruppo di finanziare il capitale circolante principalmente attraverso l’indebitamento bancario soprattutto per linee autoliquidanti. In particolare, la necessità di finanziare il capitale circolante comporta per il gruppo differenti tipologie di oneri, quali, principalmente interessi passivi per finanziamenti. Rischio di Liquidità Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili possano essere insufficienti a coprire le obbligazioni a scadenza. La società gestisce il rischio di liquidità cercando di mantenere un costante equilibrio tra fonti finanziarie, derivanti dalla gestione corrente, e dal ricorso a mezzi finanziari da Istituti di Credito, e impieghi di risorse. I flussi di cassa, le necessità finanziarie e la liquidità sono monitorati costantemente, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse. Al fine di far fronte alle proprie obbligazioni, nel caso in cui i flussi di cassa generati dall’ordinaria gestione non si rendessero sufficienti, ovvero in caso di uno sfasamento temporale tra gli

39 stessi, la società ha la possibilità di porre in essere operazioni volte al reperimento di risorse finanziarie, tramite, ad esempio, anticipazioni bancarie su crediti e finanziamenti bancari. 15. Raccordo tra Risultato Netto d’esercizio e Patrimonio Netto del Gruppo La seguente tabella mostra la riconciliazione tra il patrimonio netto e il risultato d’esercizio della capogruppo ed il patrimonio netto ed il risultato consolidati di gruppo al 31 dicembre 2022 e 31 dicembre 2021: Patrimonio Netto 31.12.2022 Risultato 31.12.2022 Patrimonio Netto 31.12.2021 Risultato 31.12.2021 Risultato d’esercizio e patrimonio netto di Giglio Group S.p.A. 408 119 235 (3.123) Risultato delle società controllate e differenza tra il valore delle partecipazioni e la quota di spettanza del patrimonio netto (4.725) (2.197) (2.532) (1.500) Totale risultato e patrimonio netto di gruppo (4.317) (2.078) (2.296) (4.623) Per maggiori dettagli sulla movimentazione del Patrimonio Netto si rimanda alla tabella negli schemi di bilancio ed alla Nota 14. 16. Rapporti con parti correlate Conformemente a quanto previsto dal Regolamento Consob in materia di parti correlate, adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, la Società Giglio Group S.p.A. ha adottato una Procedura per le Operazioni con Parti Correlate (“Procedura OPC”) consultabile sul sito internet www.giglio.org, alla sezione Corporate Governance/Sistema e regole di Governance/Procedura parti correlate. La Società aggiorna costantemente le disposizioni contenute nella Procedura OPC, affinché rimangano coerenti con la normativa di volta in volta in vigore, e mantiene aggiornato il Registro delle Operazioni con Parti Correlate, sul quale vengono iscritte le parti correlate puntualmente individuate, nonché rimosse le eventuali cessate. 17. Andamento del titolo Di seguito viene riportato l’andamento di mercato del titolo Giglio Group S.p.A. nonché i volumi scambiati nel corso del 2022:
40 La capitalizzazione di mercato alla data del 31 dicembre 2022 risultava pari a Euro 24,4 milioni mostrando dunque un valore ampiamente superiore all’entità del patrimonio netto contabile di competenza del Gruppo risultante dall’ultima situazione patrimoniale consolidata approvata. Alla medesima data le azioni in circolazione sono 21.968.022. Di seguito viene riportato l’andamento di mercato del titolo Giglio Group S.p.A. nonché i volumi scambiati nel corso del primo trimestre 2023: 18. Informazioni sul Governo societario e gli assetti proprietari Informativa ai sensi dell’art. 123-bis del D. lgs. N.58/1998 (T.U.F.)

41 Il Consiglio di Amministrazione della Giglio Group S.p.A. in data 11 maggio 2021, ha approvato la relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari (“Relazione”), redatta anche ai sensi dell’art. 123-bis del T.U.F.. La Relazione contiene una descrizione del sistema di governo societario adottato da Giglio Group S.p.A. (la Società), riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull’adesione al Codice di Autodisciplina, le principali pratiche di governance della Società e le caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria. Corporate Governance Per ogni informazione in tema di corporate governance si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, redatta ai sensi dell’art. 123 bis del TUF, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società contestualmente alla Relazione sulla Gestione messa a disposizione dalla Società presso la sede legale della Società, nonché sul sito internet del Gruppo (www.giglio.org – sezione Corporate Governance). Principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno Il sistema di controllo interno di Giglio Group S.p.A. è strutturato al fine di assicurare, attraverso un processo di identificazione e gestione dei principali rischi, il conseguimento degli obiettivi aziendali, contribuendo a realizzare l’efficienza ed efficacia nelle operazioni aziendali, l’affidabilità dell’informazione finanziaria e la conformità alle leggi e regolamenti vigenti. Per ogni informazione si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, redatta ai sensi dell’art. 123 bis del TUF, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società contestualmente alla Relazione sulla Gestione messa a disposizione dalla Società presso la sede legale della Società, nonché sul sito internet del Gruppo (www.giglio.org – sezione Corporate Governance). 19. Altre informazioni Numero e valore azioni proprie e delle azioni o quote di società controllanti possedute dalla società La società non possiede azioni proprie né azioni della società controllante.

42 Numero e valore nominale delle azioni proprie e delle azioni o quote di società controllanti acquistate o alienate dalla società nell’esercizio La società non ha acquistato o ceduto nel corso dell’esercizio azioni proprie né azioni della società controllante. Azionisti rilevanti e principali dati relativi alle azioni dell’Emittente Alla data di redazione del presente bilancio (Marzo 2023) i dati ufficiali indicano i seguenti azionisti rilevanti: - 55,66 % delle azioni detenute da Meridiana Holding SpA. Azioni detenute da Amministratori, Sindaci e Dirigenti con Responsabilità strategiche Per le informazioni relative alle Azioni detenute da Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione, redatta in conformità a quanto previsto dall’art. 123- ter del T.U.F., dall’art. 84-quater e dall’Allegato 3A, Schema 7-bis del Regolamento CONSOB n. 11971/1999 come successivamente modificato (il “Regolamento Emittenti”) e dell’art. 6 del Codice di Autodisciplina, consultabile sul sito internet della Società www.giglio.org, Sezione Corporate Governance. 20. Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 di Giglio Group S.p.A. – Proposta di deliberazione Signori azionisti, Il Consiglio di Amministrazione della Società, in data 13 Aprile 2023 ha deliberato quanto segue. Il bilancio della capogruppo ha chiuso al 31 dicembre 2022 con un utile di Euro 119 migliaia, che ha condotto ad un patrimonio netto pari a Euro 408 migliaia. Tuttavia, permane la situazione di diminuzione oltre un terzo del capitale per perdite prevista dall’art. 2446, comma 1, c.c. La norma richiede di procedere alla convocazione dell’assemblea per gli “opportuni provvedimenti” ma consente di non effettuare interventi immediati sul capitale volti a ripianare la perdita, che sono imposti, dal comma 2 del medesimo articolo, soltanto se la perdita non si riduca entro un terzo del capitale entro l’esercizio successivo. Tale ultimo termine, per le perdite maturate al 31.12.2020 e al 31.12.2021, è spostato al quinto esercizio successivo in forza di quanto previsto rispettivamente dalla L. 30 dicembre 2020 n.178 e dal D.L 30 dicembre 2021 n. 228 (convertito con modifiche dalla legge n. 15 del 25 febbraio 2022), che consente alle società per azioni di sospendere temporaneamente alcune disposizioni
43 in materia di riduzione del capitale per perdite (fra cui l’art 2446, comma 2)., spostando quindi al quinto esercizio successivo l’obbligo di ripianare le perdite. Milano, 13 Aprile 2023 Consiglio di Amministrazione Il Presidente
44 GIGLIO GROUP S.p.A. Sede in Milano, Piazza Diaz, 6 Milano Capitale sociale Euro 4.393.604 REA n. 1028989 Codice Fiscale 07396371002 Iscritta al Registro delle Imprese di Milano al n. 07396371002
45 Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022 PROSPETTI CONTABILI - Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata - Prospetto di conto economico e conto economico complessivo consolidati - Rendiconto finanziario consolidato - Prospetto dei movimenti di patrimonio netto consolidato - Note illustrative al bilancio consolidato

46 Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata Situazione patrimoniale - finanziaria consolidata (valori in migliaia di euro) 31.12.2022 31.12.2021 Attività non correnti Attività materiali (1) 205 318 Attività per diritto d'uso (2) 251 752 Attività immateriali (3) 2.083 2.877 Avviamento (4) 13.353 13.353 Partecipazioni (5) 5 8 Crediti (6) 242 231 Attività fiscali differite (7) 1.016 949 Totale attività non correnti 17.155 18.488 Attività correnti Rimanenze di magazzino (8) 1.559 2.238 Crediti commerciali (9) 10.134 9.928 Crediti finanziari (10) 2 2 Crediti d'imposta (11) 2.107 397 Altre attività (12) 1.635 1.848 Disponibilità liquide (13) 1.794 2.474 Totale attività correnti 17.232 16.887 Totale Attivo 34.387 35.375 Patrimonio Netto (14) Capitale sociale 4.394 4.394 Riserve 22.190 22.105 Riserva FTA 4 5 Risultati portati a nuovo (28.833) (24.167) Riserva cambio 7 (10) Utile (perdita) del periodo (2.078) (4.623) Totale Patrimonio Netto di Gruppo (4.317) (2.296) Patrimonio netto di terzi 43 - Totale Patrimonio Netto (4.274) (2.296) Passività non correnti Fondi per rischi e oneri (15) - 73 Fondi per benefici ai dipendenti (TFR) (16) 365 673 Passività fiscali differite (17) 141 192 Debiti finanziari (quota non corrente) (18) 10.901 8.933 Altre passività non correnti (19) 76 1.076 Totale passività non correnti 11.484 10.946 Passività correnti Debiti commerciali (20) 11.957 10.931 Debiti finanziari (quota corrente) (18) 8.150 9.610 Debiti per imposte (21) 5.420 3.192 Altre passività (19) 1.651 2.992 Totale passività correnti 27.177 26.725 Totale Passività e Patrimonio Netto 34.387 35.375

47 Prospetto di Conto economico consolidato Conto economico consolidato (valori in migliaia di euro) 31.12.2022 31.12.2021 Ricavi totali (22) 36.590 38.242 Altri ricavi (22) 508 219 Costi capitalizzati (23) 215 302 Variazione delle rimanenze (732) (29) Costi di acquisto per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (24) (21.433) (22.122) Costi per servizi (25) (10.816) (11.674) Costi per godimento beni terzi (26) (248) (180) Costi operativi (32.496) (33.976) Salari e stipendi (27) (2.899) (4.285) Oneri sociali (27) (770) (908) TFR (27) (121) (209) Costo del personale (3.789) (5.402) Ammortamenti attività immateriali (28) (870) (1.071) Ammortamenti attività materiali (28) (340) (456) Svalutazioni (28) (108) (647) Ammortamenti e svalutazioni (1.319) (2.174) Altri costi operativi (29) (106) (409) Risultato operativo (1.129) (3.227) Proventi finanziari (30) 82 73 Oneri finanziari netti (30) (1.121) (1.660) Risultato prima delle imposte (2.167) (4.814) Imposte sul reddito (31) 73 191 Risultato netto di esercizio (2.094) (4.623) Di cui di terzi (16) - Risultato delle attività dest. a continuare per azione base e diluito (0,0953) (0,2104) Risultato netto per azione base e diluito (0,0903) (0,2098) Prospetto di conto economico complessivo Conto economico complessivo consolidato (valori in migliaia di euro) 31.12.2022 31.12.2021 Risultato netto di esercizio (2.094) (4.623) Altre componenti di conto economico complessivo Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte Riserva Cambi 17 (5) Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte 17 (5) Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte Perdita Attuariale dei benefici a dipendenti (16) 93 20 Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte 93 20 Risultato complessivo consolidato dell'esercizio (1.984) (4.608)

48 Prospetto di Patrimonio Netto Consolidato Descrizione (Valori in migliaia di euro) Capitale sociale Riserve Riserva FTA Riserve cambio Risultati portati a nuovo Utile (perdita) del periodo Totale Gruppo Terzi Totale Consolidato SALDO AL 31 DICEMBRE 2020 4.149 20.376 4 (15) (21.542) (2.647) 325 325 Aumento capitale sociale 245 245 245 Riserva sovrapprezzo 1.717 1.717 1.717 versamento soci in c/capitale - - - Risultato a nuovo - (2.647) 2.647 - - Riserva IAS 19 20 20 20 Effetti cambi (5) (5) (5) Deconsolidamento Giglio TV HK (8) 1 10 22 25 25 Risultato di periodo Gruppo (4.623) (4.623) (4.623) SALDO AL 31 DICEMBRE 2021 4.394 22.105 5 (10) (24.167) (4.623) (2.296) - (2.296) Descrizione (Valori in migliaia di euro) Capitale sociale Riserve Riserva FTA Riserve cambio Risultati portati a nuovo Utile (perdita) del periodo Totale Gruppo Terzi Totale Consolidato SALDO AL 31 DICEMBRE 2021 4.394 22.105 5 (10) (24.167) (4.623) (2.296) (2.296) Aumento capitale sociale - - Riserva sovrapprezzo - - - versamento soci in c/capitale - - - Risultato a nuovo - (4.623) 4.623 - - Riserva IAS 19 93 - 93 93 Effetti cambi 17 17 17 Altri movimenti (7) (1) (43) (51) 59 8 Risultato di periodo (2.078) (2.078) (16) (2.094) SALDO AL 31 DICEMBRE 2022 4.394 22.190 4 7 (28.833) (2.078) (4.317) 43 (4.274)

Rendiconto Finanziario Importi in migliaia di euro 31.12.2022 31.12.2021 Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa Utile (Perdita) del periodo delle attività destinate a continuare (2.094) (4.623) Utile (Perdita) del periodo delle attività destinate alla dismissione / dismesse - - Rettifiche per: Ammortamenti di immobilizzazioni materiali (1) 105 134 Ammortamenti attività per diritto d'uso (2) 235 322 Ammortamenti di attività immateriali (3) 870 1.071 Variazione non monetaria dei fondi (15) / (16) (381) (118) Svalutazioni/(Rivalutazioni) (28) 108 647 Oneri/(Proventi) finanziari netti (30) 1.038 1.587 Imposte sul reddito (31) (73) (191) Variazioni di: Rimanenze (8) 679 (932) Crediti commerciali (9) (206) (251) Crediti imposta (11) (1.710) 664 Crediti finanziari correnti (10) - - Altre attività (12) 213 391 Passività fiscali differite (17) (50) (196) Debiti commerciali (20) 1.026 (2.144) Debiti d'imposta (21) 2.301 264 Variazione Attività per diritto d'uso (2) 266 (121) Variazione debiti finanziari IFRS 16 (18) (687) (52) Altre passività correnti/non correnti (19) (2.341) 832 Variazione del capitale circolante netto (509) (1.545) Variazione dei fondi (15) - - Variazioni attività/passività destinate alla dismissione / dismesse - - Disponibilità liquide generate dall'attività operativa (701) (2.716) Interessi pagati (30) (884) (468) Imposte sul reddito pagate (31) - - Disponibilità liquide nette generate dall'attività operativa (1.585) (3.184) Flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento Investimenti in immobilizzazioni materiali (1) 8 (29) Investimenti in immobilizzazioni immateriali (2) (77) (865) Acquisizione Salotto di Brera al netto della liquidità acquisita - (1.582) Variazione Altre immobilizzazioni (6) / (7) (186) (334) Incremento partecipazioni (5) 3 - Variazioni perimetro consolidamento Disponibilità liquide nette assorbite dall'attività di investimento (252) (2.810) Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento Aumento di capitale - 1.961 Variazioni di PN 116 40 Accensione nuovi finanziamenti (18) 3.971 2.000 Rimborsi finanziamenti (18) (3.945) (636) Variazione indebitamento finanziario (18) 1.016 19 Disponibilità liquide nette assorbite dall'attività di finanziamento 1.158 3.384 Incremento (decremento) netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (679) (2.610) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 1° gennaio 2.474 5.085 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 1.794 2.474

50 NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO INFORMAZIONI GENERALI A. Informazioni societarie La pubblicazione del bilancio consolidato di Giglio Group S.p.A. (la Società) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 è stata autorizzata dal Consiglio d’Amministrazione in data 13 aprile 2023.
Giglio Group è leader in Italia nella progettazione, realizzazione e gestione di piattaforme di e- commerce ad alto valore aggiunto per i mondi Fashion, Design, Lifestyle e, più recentemente, Food ed Healthcare. Ha sede a Milano e filiali a New York, Roma, Lugano e Genova. Grazie alla sua notevole esperienza specifica, Giglio Group accompagna le aziende clienti nella distribuzione dei propri prodotti online attraverso una piattaforma unica nel suo genere, partendo dall’implementazione di e-store monomarca realizzati e gestiti a 360°. Inoltre, integra l’attività con il placement dedicato sui principali marketplace del mondo garantendo la gestione online sia delle nuove collezioni che dello stock di rimanenze. L’unicità di un servizio online “a filiera completa” assicura così un sell through pari al 100%. La Capogruppo Giglio Group S.p.A., costituita ai sensi del diritto italiano come società per azioni e con sede sociale in Italia a Milano in Piazza Diaz, 6 (MI), è attualmente quotata sull’MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana. Le attività della Società e delle sue controllate sono descritte nelle presenti note illustrative mentre nella relazione sulla gestione sono presentate le informazioni sulla struttura del Gruppo. Le informazioni sui rapporti del Gruppo con le altre parti correlate sono presentate nella Nota 35. B. Principi di redazione Il bilancio consolidato della Giglio Group S.p.A. al 31 dicembre 2022 è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (“EU-IFRS”) emessi dall’International Accounting Standard Board ed omologati dall’Unione Europea. Per EU-IFRS si intendono tutti gli ”International Financial Reporting Standards”, tutti gli ”International Accounting Standards” (IAS), tutte le interpretazioni dell’International Reporting Interpretations Committee’ (IFRIC), precedentemente denominate ‘Standing Interpretations Committee’ (SIC) che, alla data di approvazione dei Bilanci Consolidati, siano state oggetto di omologa da parte dell’Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002. In particolare, si

51 rileva che gli EU-IFRS sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati nel presente documento. Il bilancio consolidato è costituito dal conto economico, dal conto economico complessivo, dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal rendiconto finanziario e dal prospetto delle movimentazioni del patrimonio netto (tutti espressi in migliaia di Euro) e dalle presenti note al bilancio. Il bilancio consolidato è presentato in euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, se non altrimenti indicato. L’Euro rappresenta la valuta funzionale e di presentazione per la Capogruppo ed è la valuta nella quale è condotta la maggior parte delle operazioni del Gruppo, ad esclusione delle attività relative alle controllate Giglio USA e delle attività della Giglio Shanghai, espresse rispettivamente in dollari statunitensi in Yuan cinese. Il bilancio consolidato fornisce informazioni comparative riferite all’esercizio precedente. Nel proseguo sono descritti i principali principi contabili ed i criteri di valutazione applicati nella redazione del bilancio consolidato. I principi risultano conformi a quelli utilizzati per la predisposizione delle situazioni patrimoniali ed economiche di comparazione ad eccezione dei principi di nuova adozione per cui si rinvia al paragrafo “Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni entrati in vigore a partire dal 1 gennaio 2022”. Il bilancio consolidato è stato redatto in base al principio del costo storico e nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l’insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro e in particolare nei prossimi 12 mesi. In particolare, si segnala che la Giglio Group adotta i principi contabili internazionali a partire dall’esercizio 2015, con data di transizione agli IFRS al 1° gennaio 2014. C. Base di presentazione Il bilancio consolidato è composto dal Prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria, dal Prospetto di Conto Economico, di Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto finanziario, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto e dalle corrispondenti Note illustrative. In particolare: - nello Stato patrimoniale sono esposte separatamente le attività e le passività correnti e non correnti;

52 - nel Conto economico complessivo l’analisi dei costi è effettuata in base alla natura degli stessi; - per il Rendiconto finanziario viene utilizzato il metodo indiretto. In particolare, le attività e passività nel bilancio del Gruppo sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente. Un’attività è corrente quando: - si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo; - è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla; - si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio; o - è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio. Tutte le altre attività sono classificate come non correnti. Una passività è corrente quando: - è previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo; - è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla; - deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio; o - l’entità non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio Tutti i valori esposti nei prospetti contabili e nelle note illustrative, laddove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di euro. D. Valutazioni discrezionali e stime contabili La redazione del bilancio consolidato della Giglio Group S.p.A. richiede l’effettuazione di stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento: conseguentemente i risultati che verranno in seguito conseguiti potrebbero differire da tali stime. In particolare, le stime vengono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, ammortamenti, svalutazioni, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti a fondi. Le

53 stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico. I principali dati oggetto di stima si riferiscono a: - Identificazione delle Cash Generating Unit (CGU): In applicazione delle disposizioni dello “IAS 36 – Riduzione di valore delle attività”, l’avviamento iscritto nel Bilancio consolidato del Gruppo, in virtù di operazioni di aggregazione aziendale, è stato allocato a singole CGU o a gruppi di CGU, che si prevede beneficeranno dall’aggregazione. Una CGU rappresenta il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari largamente indipendenti. Nel processo di individuazione delle predette CGU, il management ha tenuto conto della natura specifica dell’attività e del business a cui essa appartiene, verificando che i flussi finanziari derivanti da un gruppo di attività fossero strettamente indipendenti e ampiamente autonomi da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Le attività incluse in ogni CGU sono state individuate anche sulla base delle modalità attraverso le quali il management le gestisce e le monitora. - Valutazione dell’esistenza dei requisiti del controllo: Secondo le previsioni del principio contabile IFRS 10, il controllo è ottenuto quando il Gruppo è esposto, o ha diritto ai rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la partecipata e ha la capacità, attraverso l’esercizio del potere sulla partecipata, di influenzarne i relativi rendimenti. Il potere è definito come la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti della partecipata in virtù di diritti sostanziali esistenti. L’esistenza del controllo non dipende esclusivamente dal possesso della maggioranza dei diritti di voto, ma dai diritti sostanziali dell’investitore sulla partecipata. Conseguentemente, è richiesto il giudizio del management per valutare specifiche situazioni che determinino diritti sostanziali che attribuiscono al Gruppo il potere di dirigere le attività rilevanti della partecipata in modo da influenzarne i rendimenti. Ai fini dell’assessment sul requisito del controllo, il management analizza tutti i fatti e le circostanze, inclusi gli accordi con gli altri investitori, i diritti derivanti da altri accordi contrattuali e dai diritti di voto potenziali (call option, warrant, put option assegnate ad azionisti minoritari ecc.). Tali altri fatti e circostanze possono risultare particolarmente rilevanti nell’ambito di tale valutazione soprattutto nei casi in cui il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto, o diritti similari, della partecipata. Il Gruppo riesamina l’esistenza delle condizioni di controllo su una partecipata quando i fatti e le circostanze indichino che ci sia stata una variazione di uno o più elementi considerati per la verifica della sua esistenza.

54 - Fondo obsolescenza delle rimanenze di materie prime, accessori e merci e delle rimanenze di prodotti finiti: Poiché il Gruppo tratta prodotti soggetti agli andamenti del mercato e all’influenza della moda, le rimanenze di prodotti possono essere soggette a riduzioni di valore. In particolare, il fondo obsolescenza rimanenze di prodotti finiti riflette pertanto la stima del management circa le perdite di valore attese sui prodotti delle diverse collezioni delle stagioni in giacenza, tenendo in considerazione la capacità di vendere gli stessi attraverso i diversi canali distributivi in cui opera il Gruppo. Indicativamente le assunzioni di svalutazione prevedono comunque percentuali di svalutazione crescenti con l’aumentare dell’anzianità dei prodotti acquistati (si ricorda che il gruppo tratta sia collezioni in season sia per off season distribuendole tra i digital retailers più importanti al mondo) in modo tale da riflettere da un lato la diminuzione dei prezzi di vendita e dall’altro la diminuzione della probabilità di vendita col passare del tempo. Alla base della determinazione di tale percentuale c’è sia un’analisi statistica del variare dell’anzianità del prodotto in giacenza che una valutazione di costanza nel tempo di utilizzo di percentuali. Nel caso venga notata una variazione nelle informazioni a disposizione le percentuali vengono rianalizzate ed eventualmente adeguate. - Svalutazione crediti: La Direzione valuta con attenzione, attraverso lo strumento dell’aging list, sulla base del processo di recupero crediti e sulla base delle valutazioni fornite dalla Direzione Legale, lo stato dei propri crediti e dello scaduto ed effettua un’analisi della recuperabilità. Anche queste stime, in quanto soggette ad un naturale grado di incertezza, potrebbero rilevarsi non corrette. La valutazione della recuperabilità dei crediti commerciali è effettuata sulla base del cosiddetto expected credit loss model. In particolare, le perdite attese sono determinate sulla base del prodotto tra: (i) l’esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (c.d. Exposure At Default o EAD); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione di pagamento (c.d. Probability of Default o PD); (iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (c.d. Loss Given Default o LGD) definita, sulla base delle esperienze pregresse (serie storiche della capacità di recupero) e delle possibili azioni di recupero esperibili (ad es. azioni stragiudiziali, contenziosi legali, ecc.) - Pagamenti basati su azioni o opzioni:

55 Il costo lavoro include, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assume, il costo del piano di incentivazione con pagamento basato su azioni/opzioni. Il costo dell’incentivazione è determinato con riferimento al fair value degli strumenti attribuiti e alla previsione del numero di azioni/opzioni che saranno effettivamente assegnate; la quota di competenza dell’esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il vesting period, ossia il periodo intercorrente tra la data dell’attribuzione (cd. grant date) e la data di assegnazione. Il fair value delle azioni/opzioni sottostanti il piano di incentivazione è determinato alla grant date tenendo conto delle previsioni in merito al raggiungimento dei parametri di performance associati a condizioni di mercato e non è oggetto di rettifica negli esercizi successivi; quando l’ottenimento del beneficio è connesso anche a condizioni diverse da quelle di mercato, la stima relativa a tali condizioni è riflessa adeguando, lungo il vesting period, il numero di azioni che si prevede saranno effettivamente assegnate. Al termine del vesting period, nel caso in cui il piano non assegni azioni ai partecipanti per il mancato raggiungimento delle condizioni di performance, la quota del costo afferente le condizioni di mercato non è oggetto di reversal a conto economico. Si specifica che in data 21 giugno 2021 si è tenuta l’assemblea ordinaria e straordinaria della Società. L’Assemblea, in sede ordinaria, ha approvato il Piano di Stock Option 2021-2028 riservato agli amministratori esecutivi e/o dirigenti con responsabilità strategiche della Società o di società controllate che saranno individuati dal Consiglio di Amministrazione in conformità a quanto previsto dal regolamento del piano di Stock Option. L’Assemblea straordinaria ha attribuito delega al Consiglio di Amministrazione della facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale di Giglio Group S.p.A., ai sensi dell'articolo 2439 comma 2 del Codice Civile, in via scindibile, con esclusione del diritto di opzione, come previsto dall'articolo 2441, comma 8 e - per quanto occorrer possa - comma 5, del Codice Civile, per un importo massimo di Euro 180.000 in valore nominale, mediante emissione, anche in più tranche, di massime n. 900.000 azioni ordinarie prive del valore nominale, al servizio esclusivo del “Piano di Stock Option 2021 – 2028”. Le opzioni assegnate potranno essere esercitate nell’arco di un periodo di vesting triennale suddiviso in tre tranche (fino al 30% il primo anno, fino al 35% il secondo anno, fino al 35% il terzo anno) e matureranno solo qualora vengano raggiunti gli obiettivi (in termini di condizioni di performance) identificati nel piano stesso. Si rileva che gli obiettivi legati al 2022 non sono stati raggiunti e non si è reso necessario alcun accantonamento.

56 - Benefici ai dipendenti, i cui valori sono determinati in base a stime attuariali; per le principali assunzioni attuariali si rinvia alla nota 16. - Avviamento: la recuperabilità dell'Avviamento è testata annualmente e, se necessario, anche nel corso dell'anno. L'allocazione dell'avviamento alle CGU o gruppi di CGU e la determinazione del valore recuperabile di queste ultime comporta l'assunzione di stime che dipendono da valutazioni soggettive nonché da fattori che possono cambiare nel tempo con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate dagli Amministratori. Tali valutazioni sono state svolte a livello delle unità generatrici di flussi finanziari alle quali il valore degli avviamenti sono imputati, assumendo, quale valore recuperabile, il maggiore tra il fair value, qualora disponibile o determinabile ed il valore d'uso ricavabile dai piani pluriennali approvati dai Consigli di Amministrazione competenti. - Diritti immateriali: gli Amministratori non hanno identificato impairment indicator alla data di bilancio con riferimento al valore delle immobilizzazioni immateriali. Si rimanda al paragrafo di commento delle attività immateriali per maggiori dettagli. Si sottolinea al riguardo come le immobilizzazioni immateriali sono testate annualmente per svalutazioni durevoli quando ci sono indicazioni che il valore contabile potrebbe non essere recuperato. Quando vengono predisposti i calcoli del valore in uso, gli Amministratori devono stimare i flussi di cassa attesi dall'attività o dalle unità generatrici di flussi e scegliere un tasso di sconto adeguato in modo da calcolare il valore attuale di tali flussi di cassa. La corretta identificazione degli elementi indicatori dell'esistenza di una potenziale riduzione di valore, nonché le stime per la determinazione delle stesse dipendono da fattori che possono variare nel tempo influenzando valutazioni e stime effettuate dagli Amministratori. - Attività per imposte differite che sono rilevate nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri a fronte dei quali le differenze temporanee o eventuali perdite fiscali potranno essere utilizzate. A tal riguardo, il management del Gruppo stima la probabile manifestazione temporale e l’ammontare dei futuri utili fiscalmente imponibili. - Aggregazioni di impresa e valutazione delle attività e passività acquisite In caso di aggregazioni aziendali, il processo di allocazione del costo della transazione comporta stime ed assunzioni basate sul giudizio professionale della Direzione, e rende necessaria l’individuazione delle metodologie più appropriate per la valutazione delle attività acquisite e delle passività assunte. La complessità dei processi di stima è mitigata dall’utilizzo, ove necessario, della contabilizzazione provvisoria, come consentita dal principio contabile di riferimento.

57 - Passività potenziali Il Gruppo accerta una passività a fronte di contenziosi e rischi derivanti da cause legali in corso quando ritiene probabile il verificarsi di un esborso finanziario e quando l’ammontare delle passività può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l’ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio. E. Informativa di settore Il principio contabile IFRS 8-Segmenti operativi richiede che siano fornite informazioni dettagliate per ogni segmento operativo, inteso come una componente di un’entità (i) che è in grado di intraprendere un’attività generatrice di ricavi e costi, (ii) i cui risultati operativi sono periodicamente rivisti dal top management ai fini dell’adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare e della valutazione della performance e (iii) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio distinte.
Il Gruppo, segmentando le proprie attività con riferimento alla tipologia dei prodotti, dei processi produttivi e dei mercati di sbocco, ha identificato tre aree di affari (Business Unit): 1. E-commerce B2B 2. E-commerce B2C 3. Corporate. Le unità operative che rientrano nell’ambito delle suddette aree di affari sono le seguenti: 1. E-commerce B2B: Giglio Group Spa, Giglio USA, Salotto di Brera S.r.l.e Giglio Shanghai; 2. E-commerce B2C: IBOX, E-Commerce Outsourcing, Giglio Shanghai e Meta Revolution 3. Corporate: comprende le attività centralizzate funzionali al Gruppo non allocabili alle unità di business e principalmente svolte dalla Giglio Group S.p.A. I risultati dei settori individuati (già al netto delle elisioni intercompany) sono rappresentati nel seguito: 31 dicembre 2022 (in Euro migliaia) E-commerce B2B E-commerce B2C Corporate Totale Ricavi 26.007 10.582 0 36.590 Altri proventi 130 231 146 508 Costi capitalizzati 215 215 Totale ricavi 26.138 11.029 146 37.313 EBITDA 2.004 1.174 (3.016) 162 EBIT 882 273 (2.283) (1.129) EBT 834 43 (3.043) (2.167) Risultato netto di esercizio 824 131 (3.033) (2.078)

58 Si forniscono i risultati dei settori al 31 dicembre 2021 31 dicembre 2021 E-commerce E-commerce Corporate Totale (in Euro migliaia) B2B B2C Ricavi 25.349 12.965 0 38.314 Altri proventi 11 132 4 147 Costi capitalizzati 302 302 Totale ricavi 25.361 13.399 4 38.763 EBITDA 1.680 462 -3.196 -1.054 EBIT 1.669 -1.423 -3.474 -3.228 EBT 1.645 -2.081 -4.379 -4.815 Risultato netto di esercizio 1.573 -2.097 -4.100 -4.623 Il Gruppo non utilizza come driver di controllo interno una visione dei dati patrimoniali suddivisi per settore di attività e, conseguentemente, le attività e passività per settore non sono esposte nella presente relazione finanziaria. F. Gestione del capitale e dei rischi finanziari Obiettivi e criteri di gestione del rischio finanziario Le principali passività finanziarie del Gruppo comprendono i prestiti e i finanziamenti bancari, i prestiti da parti correlate, i debiti commerciali e i debiti diversi e le garanzie finanziarie. L’obiettivo principale di tali passività è di finanziare le attività operative del Gruppo. Il Gruppo ha crediti finanziari e altri crediti, commerciali e non commerciali, disponibilità liquide che si originano direttamente dall’attività operativa. Il Gruppo è esposto al rischio di mercato, al rischio di credito ed al rischio di liquidità. Il Management del Gruppo è deputato alla gestione di questi rischi. Il Consiglio d’Amministrazione rivede ed approva le politiche di gestione di ognuno dei rischi di seguito esposti. Si attesta che nella scelta delle operazioni di finanziamento e di investimento la società ha adottato criteri di prudenza e di rischio limitato e che non sono state poste in essere operazioni di tipo speculativo. I rischi finanziari sono monitorati attraverso un sistema di reporting integrato atto a consentire una pianificazione analitica delle attività future.

59 La società, inoltre, non ha fatto ricorso a strumenti finanziari derivati per la copertura di rischi legati all’approvvigionamento delle risorse finanziarie. Di seguito vengono commentati i diversi rischi finanziari cui è esposto Giglio Group. Rischio di mercato Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di cambio, il rischio di tasso e altri rischi di prezzo. Stante il business del gruppo, non si ravvedono esposizioni agli altri rischi di prezzo come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk) ed il rischio di prezzo delle commodity. Rischio di cambio La Società predispone i propri dati finanziari in Euro e, in relazione al proprio business model, sostiene la maggior parte dei propri costi sempre in Euro. Il business model adottato permette alla Società di ridurre al minimo i rischi connessi alle oscillazioni dei tassi di cambio. Al 31 dicembre 2021 la Società aveva in essere un debito pari a circa USD 707 migliaia verso Meridiana Holding SpA, azionista di maggioranza. Tale debito è stato convertito in data 31 agosto 2022 al tasso di cambio Euro/Dollaro 1:1 e sarà rimborsato in tre rate trimestrali a partire da marzo 2023. Rischio di tasso di interesse Le oscillazioni dei tassi di interesse di mercato influiscono sul livello degli oneri finanziari netti e sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie. Il rischio di tasso d’interesse si può classificare in: - flow risk, che si riferisce alla variabilità degli importi di interessi attivi e passivi incassati e pagati a seguito dei movimenti nei livelli dei tassi di interesse di mercato; - price risk, relativo alla sensibilità del valore di mercato delle attività e passività alle variazioni del livello dei tassi di interesse (si riferisce ad attività o passività a tasso fisso). Giglio Group S.p.A. è principalmente esposta al flow risk, o rischio di flusso, cioè al rischio di conseguire a conto economico un aumento dei costi finanziari per effetto di una variazione sfavorevole dei tassi di interesse.

60 La Società utilizza risorse finanziarie di terzi principalmente sotto forma di debito bancario regolato a tasso variabile. Variazioni nei tassi di interesse di mercato incidono solo sul costo dei finanziamenti e sul rendimento delle forme di impiego e quindi sul livello degli oneri e dei proventi finanziari della Società e non anche sul loro fair value. Gran parte della posizione debitoria onerosa è rappresentata da finanziamenti a tasso variabile. Il costo dell’indebitamento bancario è parametrato al tasso di mercato (generalmente euribor/libor di periodo o il tasso di riferimento sul mercato interbancario specifico della valuta in cui il finanziamento è denominato) di periodo più uno spread che dipende dalla tipologia di linea di credito utilizzata. Per maggiori dettagli si faccia riferimento alla Nota 18. Si riporta di seguito la tabella in merito all’analisi di sensitività del tasso di interesse sulle poste a tasso variabile. (importi in €'000) Analisi di sensitività del rischio di tasso su poste a tasso variabile Sottostante Incremento/Riduzione dei tassi di interesse sottostanti Utile ante imposte 31-dic-22 -3.559 1% -36 31-dic-22 -3.559 -1% 36 Rischio di credito Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante dalle sue attività operative (soprattutto per crediti commerciali e note di credito) e dalle sue attività di finanziamento, compresi i depositi presso banche e istituti finanziari. I tempi di pagamento da parte dei maggiori clienti che dettano le condizioni determina la necessità per la società di finanziare il capitale circolante principalmente attraverso l’indebitamento bancario soprattutto per linee autoliquidanti. In particolare, la necessità di finanziare il capitale circolante comporta per la Società differenti tipologie di oneri, quali, principalmente interessi passivi per finanziamenti. Il rischio di mancato incasso viene gestito dal Gruppo Giglio attraverso una serie di politiche commerciali e procedure interne finalizzate, da un lato a ridurre il rischio espositivo nei confronti dei clienti, e dall’altro lato da monitorare l’andamento degli incassi in modo da intervenire tempestivamente con attività ed azioni correttive.

61 Si riporta nel seguito l’aging dei crediti commerciali al 31 dicembre 2022 comparato con il dato al 31 dicembre 2021: (in migliaia di Euro) Periodo chiuso al 31 dicembre 2022 % Periodo chiuso al 31 dicembre 2021 % > 120 gg 3.398 36,04% 2.045 23,40% 90<> 120 gg 768 8,14% 144 1,60% 60<> 90 gg -20 -0,21% 294 3,40% 30<> 60 gg 186 1,97% 869 10,00% 0<> 30 gg 194 2,06% 470 5,40% Totale scaduto 4.527 3.823 Non scaduto 4.903 51,99% 4.905 56,20% Totale crediti lordi 9.430 100,00% 8.728 100,00% Fondo svalutazione crediti -1.668 -1.563 Inc. fondo su scaduto oltre 120 gg -49,09% -76,40% Totale 7.761 7.165 I saldi sopra riportati si riferiscono ai crediti commerciali del gruppo al netto delle fatture da emettere, anticipi da fornitori, depositi cauzionali ed altri crediti. La seguente tabella mostra l’esposizione al rischio di credito del Gruppo per area geografica: (in migliaia di Euro) Periodo chiuso al 31 dicembre 2022 % Periodo chiuso al 31 dicembre 2021 % Europa 8.751 92,80% 7.755 88,80% Asia 36 0,38% 26 0,30% USA 630 6,68% 941 10,80% Resto del mondo 13 0,13% 6 0,10% Totale crediti lordi 9.430 100,00% 8.728 100,00% Fondo svalutazione crediti -1.668 -1.563 Totale 7.761 7.165 Il fondo svalutazione crediti è stato determinato attraverso l’elaborazione di una specifica matrice di accantonamento. In particolare, il Gruppo, in funzione della varietà della sua clientela, ha identificato raggruppamenti appropriati ed associato a tali raggruppamenti uno specifico rating determinato in base all’esperienza storica della società.

62 Ad ogni tipologia di rating è stata applicata una specifica percentuale di svalutazione in funzione della fascia di scaduto, come espresso nella seguente tabella: Rating > 90 gg 60<> 90 gg 30<> 60 gg 0<> 30 gg Non scaduto A (rischio basso) 4,4% 3,4% 2,4% 1,4% 0,2% B (rischio medio) 5,4% 4,4% 3,4% 2,4% 0,4% C (rischio alto) 6,4% 5,4% 4,4% 3,4% 0,6% Le percentuali così indentificate sono poi aggiustate per tenere conto del tasso di recupero in caso di default (loss given default) o di specifiche considerazioni relative a clienti con situazioni di contenziosi. Rischio di Liquidità Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili possano essere insufficienti a coprire le obbligazioni a scadenza. La società gestisce il rischio di liquidità cercando di mantenere un costante equilibrio tra fonti finanziarie, derivanti dalla gestione corrente, e dal ricorso a mezzi finanziari da Istituti di Credito, e impieghi di risorse. I flussi di cassa, le necessità finanziarie e la liquidità sono monitorati costantemente, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse. Al fine di far fronte alle proprie obbligazioni, nel caso in cui i flussi di cassa generati dall’ordinaria gestione non si rendessero sufficienti, ovvero in caso di uno sfasamento temporale tra gli stessi, la società ha la possibilità di porre in essere operazioni volte al reperimento di risorse finanziarie, tramite, ad esempio, anticipazioni bancarie su crediti e finanziamenti bancari. Al 31 dicembre 2022 si segnala la seguente situazione delle linee di credito accordate e i relativi utilizzi: Ente Linea di credito per anticipo fatture Italia e estere Utilizzato per fatture Italia Utilizzato per fatture estere Fido cassa Utilizzato Totale Utilizzato Banco BPM 500 440 - 440 Banca Popolare di Sondrio 190 149 40 - - 189 IFITALIA Factoring - BNL 2.438 14 2.424 - - 2.438 Unicredit 50 49 - Totale 3.128 163 2.904 50 49 3.067 Si rimanda inoltre alla tabella indicata al paragrafo 18. “Debiti finanziari correnti e non correnti” ed al paragrafo dell’Informativa ex art. 2428 comma 3 n. 6-bis c.c. per quanto riguarda il rispetto dei covenants.

63 Gestione del capitale Ai fini della gestione del capitale del Gruppo, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso, la riserva sovraprezzo azioni e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della capogruppo. Alla chiusura dell’esercizio 2021, la società si trovava nella situazione di diminuzione oltre un terzo del capitale per perdite prevista dall’art. 2446, comma 1, c.c.. La norma richiede di procedere alla convocazione dell’assemblea per gli “opportuni provvedimenti” ma consente di non effettuare interventi immediati sul capitale volti a ripianare la perdita, che sono imposti, dal comma 2 del medesimo articolo, soltanto se la perdita non superi un terzo del capitale, entro l’esercizio successivo. Tale ultimo termine, per le perdite maturate al 31.12.2021, è stato spostato al quinto esercizio successivo in forza di quanto previsto dal decreto Milleproroghe 2022 (D.L. 228/2021 trasformato dalla legge n 15 del 25 febbraio 2022) che ha prolungato le disposizioni introdotte dall’art 6 del D.L.8 aprile 2020 n.23, (“decreto liquidità”, convertito con modificazioni dalla L. 5 giugno 2020 n. 40 ) “disposizioni temporanee in materia di riduzione di capitale”, come modificato dalla L. 30 dicembre 2020 n.178, che ha consentito alle società per azioni di sospendere temporaneamente alcune disposizioni in materia di riduzione del capitale per perdite (fra cui l’art 2446, comma 2)., spostando quindi al quinto esercizio successivo l’obbligo di ripianare le perdite. Per la gestione del capitale e dei rischi finanziari si rimanda a quanto descritto nel paragrafo 40. “Continuità aziendale”.
PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE Principi di consolidamento Il bilancio consolidato include il bilancio della Giglio Group S.p.A. e delle società controllate al 31 dicembre 2022. In particolare, una società viene considerata “controllata” quando il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinarne le politiche finanziarie ed operative, al fine di ottenere benefici dalle sue attività. Il bilancio consolidato è predisposto sulla base dei prospetti contabili redatti dalle singole società in conformità agli IFRS. Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:

64 - il potere sull’entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell’entità oggetto di investimento); - l’esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l’entità oggetto di investimento; - la capacità di esercitare il proprio potere sull’entità oggetto di investimento per incidere sull’ammontare dei suoi rendimenti. Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l’entità oggetto di investimento, inclusi: - Accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto; - Diritti derivanti da accordi contrattuali; - Diritti di voto e diritti di voto potenziali del Gruppo. Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo stesso. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell’esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società. Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto. Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l’avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l’eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value. I prospetti contabili delle società controllate comprese nell’area di consolidamento sono consolidati con il metodo dell’integrazione globale, che prevede il recepimento integrale di tutte le voci del bilancio, prescindendo dalla percentuale di possesso azionario di Gruppo, nonché l’eliminazione delle operazioni infragruppo e degli utili non realizzati. Sono elisi i valori derivanti da rapporti intercorsi tra le entità consolidate, in particolare derivanti da crediti e debiti in essere alla fine del periodo, i costi e i ricavi nonché gli oneri e i proventi finanziari

65 e diversi iscritti nei conti economici delle stesse. Sono altrettanto elisi gli utili e le perdite realizzati tra le entità consolidate con le correlate rettifiche fiscali. Aggregazioni aziendali e avviamento Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisizione. Il costo di un’acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell’importo della partecipazione di minoranza nell’acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell’acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell’acquisita. In particolare, l’avviamento è iscritto solo per la parte riconducibile alla Capogruppo ed il valore delle partecipazioni di minoranza è determinato in proporzione alle quote di partecipazione detenute dai terzi nelle attività nette identificabili dell’acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell’esercizio e classificati tra le spese amministrative. Quando il Gruppo acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. L’eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall’acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell’oggetto dello IFRS 9 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, deve essere rilevata nel conto economico. L’avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall’eccedenza dell’insieme del corrispettivo corrisposto e dell’importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l’insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede

66 benefici delle sinergie dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell’entità acquisita siano assegnate a tali unità. Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice di flussi finanziari e l’entità dismette parte delle attività di tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa è incluso nel valore contabile dell’attività quando si determina l’utile o la perdita della dismissione. L’avviamento associato con l’attività dismessa è determinato sulla base de i valori relativi dell’attività dismessa e della parte mantenuta dell’unità generatrice di flussi finanziari. Qualora l’aggregazione aziendale fosse realizzata in più fasi, al momento dell’acquisizione del controllo le quote partecipative detenute precedentemente sono rimisurate al fair value e l’eventuale differenza (positiva o negativa) è rilevata a conto economico. In caso di acquisto di quote di minoranza, dopo l’ottenimento del controllo, il differenziale positivo tra costo di acquisizione e valore contabile delle quote di minoranza acquisite è portato a riduzione del patrimonio netto della Capogruppo. In caso di cessione di quote tali da non far perdere il controllo dell’entità, invece, la differenza tra prezzo incassato e valore contabile delle quote cedute viene rilevata direttamente a incremento del patrimonio netto, senza transitare per il conto economico. Area di consolidamento Informazioni sulle controllate: Il bilancio consolidato del Gruppo include: Perimetro di Consolidamento Giglio Group S.p.A. Italia Controllante E-Commerce Outsourcing Italia Controllata 100% Salotto di Brera Italia Controllata 100% Giglio USA USA Controllata 100% IBOX SA Svizzera Controllata 100% Giglio (Shanghai) Technology Company Limited Cina Controllata 100% Media 360 HK Limited HK Controllata 100% Meta Revolution S.r.l. Italia Controllata 51% Società consolidate col metodo integrale: Giglio Group S.p.A. (capogruppo)

67 Sede legale in Milano, Piazza Diaz, 6 e sede operativa ed Amministrativa in Roma, Via dei Volsci, 163 – Capitale sociale sottoscritto e versato Euro 4.393.604,40. In particolare, la società opera nel campo del commercio elettronico. Dal 20 marzo 2018 la Società è quotata sul mercato MTA segmento STAR, con un flottante pari a circa il 31% e la compagine societaria è presente sul sito: www.giglio.org. E-Commerce Outsourcing S.r.l. Sede legale: Piazza Diaz 6, 20123 Milano. Capitale sociale: Euro 700.000 La società è uno dei più importanti player nella fornitura in outsourcing di servizi di e-commerce. Salotto di Brera S.r.l. Sede legale: Piazza Diaz, 6 20123 Milano. Capitale sociale: Euro 25.000 La società è attiva nelle forniture B2B di moda, food e gioielleria per i negozi a bordo di navi da crociera e nei negozi duty free in porti ed aeroporti e le basi Nato. GIGLIO USA LLC Sede legale: One Wall Street, 6th Floor BURLINGTON, MA 01803 REPRESENTATIVE OFFICE: 111 West 19th Street (6th Floor) 10011 New York, NY USA Capitale sociale Euro 18 migliaia, posseduto per il 100% da Giglio Group S.p.A tramite Ibox SA. La Società ha lo scopo di sviluppare il modello di business della divisione Fashion sul mercato statunitense. IBOX SA Sede legale: Galleria 1 Via Cantonale, 6928 Manno, Svizzera Capitale sociale: CHF 4.882.000 La società è un e-commerce service provider impegnata nella gestione dei siti on line di grandi marchi della moda made in Italy. GIGLIO (Shanghai) TECNOLOGY LIMITED COMPANY Sede legale: Shanghai International Finance Center, Century Avenue 8 Room 874, Level 8, Tower II Shanghai, 200120

68 Capitale Sociale Euro 40 migliaia. La società detiene le piattaforme digitali cinesi, le licenze ICP che consentono di poter operare sul web in Cina e le autorizzazioni per le Trade Free Zone di Shenzen ed è la società del gruppo deputata ad effettuare le vendite per il mercato cinese e coreano e per altri mercati Far East che sono in corso di sviluppo. Media 360 HK Limited Sede legale: 603 Shung Kwong Comm. Bldg 8 Des Vouex Road West' Hong Kong Capitale sociale: HKD 100 La partecipazione nella società è in corso di dismissione. Meta Revolution S.r.l. Sede legale: Piazza Diaz, 6 20123 Milano. Capitale sociale Euro 120.000 sottoscritto di cui versato il 25%. La società ha per oggetto lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico nel settore NFT. Traduzione dei bilanci espressi in valuta diversa da quella di presentazione Conversione delle poste in valuta Il bilancio consolidato è presentato in euro che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla capogruppo. Ciascuna impresa del Gruppo definisce la propria valuta funzionale, che è utilizzata per misurare le voci comprese nei singoli bilanci. Il Gruppo utilizza il metodo del consolidamento diretto; l’utile o la perdita riclassificati a conto economico al momento della cessione di una controllata estera rappresentano l’importo che emerge dall’utilizzo di questo metodo. Operazioni e saldi Le operazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente nella valuta funzionale, applicando il tasso di cambio a pronti alla data dell’operazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data del bilancio.

69 Le differenze di cambio realizzate o quelle derivanti dalla conversione di poste monetarie sono rilevate nel conto economico, con l’eccezione degli elementi monetari che costituiscono parte della copertura di un investimento netto in una gestione estera. Tali differenze sono rilevate nel conto economico complessivo fino alla cessione dell’investimento netto, e solo allora l’ammontare complessivo è riclassificato nel conto economico. Le imposte attribuibili alle differenze cambio sugli elementi monetari sono anch’essi essere rilevati nel prospetto di conto economico complessivo. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite ai tassi di cambio alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta estera sono convertite al tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore. L’utile o la perdita che emerge dalla conversione di poste non monetarie sono trattati coerentemente con la rilevazione degli utili e delle perdite relative alla variazione del fair value delle suddette poste (i.e. le differenze di conversione sulle voci la cui variazione del fair value è rilevata nel conto economico complessivo o nel conto economico sono rilevate, rispettivamente, nel conto economico complessivo o nel conto economico). Società del Gruppo Alla data di bilancio, le attività e passività delle società del Gruppo sono convertite in euro al tasso di cambio di tale data, ricavi e costi di ogni prospetto di conto economico complessivo o conto economico separato presentato sono convertiti ai tassi di cambio alla data delle operazioni. Le differenze di cambio derivanti dalla conversione sono rilevate nel prospetto di conto economico complessivo. All’atto della dismissione di una gestione estera, la parte di conto economico complessivo riferita a tale gestione estera è iscritta nel conto economico. L’avviamento derivante dall’acquisizione di una gestione estera e le rettifiche al fair value dei valori contabili di attività e passività derivanti dall’acquisizione di quella gestione estera, sono contabilizzati come attività e passività della gestione estera e quindi sono espressi nella valuta funzionale della gestione estera e convertiti al tasso di cambio di chiusura d’esercizio. Valutazione del fair value Il Gruppo non ha attualmente altri strumenti finanziari o attività e passività misurate al fair value. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l’operazione di vendita dell’attività o di trasferimento della passività abbia luogo:

70 ► nel mercato principale dell’attività o passività; oppure ► in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l’attività o passività. Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo. Il fair value di un’attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell’attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un’attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l’attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo. Il Gruppo utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l’utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l’uso di input non osservabili. Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta: ► Livello 1 - i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l’entità può accedere alla data di valutazione; ► Livello 2 – Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l’attività o per la passività; ► Livello 3 – tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l’attività o per la passività. La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l’input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione. Per le attività e passività rilevate nel bilancio al fair value su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull’input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio. Criteri di valutazione Attività materiali Le immobilizzazioni materiali, iscrivibili in bilancio come attività se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad esse associati affluiranno all’impresa e se il loro costo può essere

71 attendibilmente determinato, sono rilevate al costo storico e sono esposte in bilancio al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. In particolare, il costo di un’immobilizzazione materiale, acquistata da terzi o costruita in economia, è comprensivo degli oneri di diretta attribuzione ed include tutti i costi necessari alla messa in funzione del bene per l’uso per il quale è stato acquisito. Il valore iniziale del bene viene incrementato del valore attuale degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene o di ripristino del sito in cui il bene è dislocato, allorquando esista un’obbligazione legale od implicita in tal senso. A fronte dell’onere capitalizzato verrà quindi rilevata una passività a titolo di fondo rischi. Le spese di manutenzione e riparazione non vengono capitalizzate, ma rilevate nel conto economico dell’esercizio di competenza. I costi sostenuti successivamente all’iscrizione iniziale – migliorie, spese di ammodernamento o di ampliamento, ecc. – sono iscritti nell’attivo se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad essi associati affluiranno all’impresa e se si sostanziano in attività identificabili o se riguardano spese finalizzate ad estendere la vita utile dei beni a cui si riferiscono oppure ad aumentarne la capacità produttiva o anche a migliorare la qualità dei prodotti da essi ottenuti. Qualora invece tali spese siano assimilabili ai costi di manutenzione verranno imputate a conto economico nel momento del sostenimento. Le quote di ammortamento, imputate a conto economico, sono state calcolate secondo la durata economico- tecnica dei cespiti, sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione. Le aliquote stimate al fine di ammortizzare sistematicamente i cespiti sono le seguenti: impianti e macchinari: 15% attrezzatura: 15% Server: 12,5% mobili e arredi: 15% Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico non può essere recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo, che coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita del bene ed il suo valore d’uso. Nel definire il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono

72 attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che rifletta la stima corrente di mercato del costo del denaro rapportato al tempo ed ai rischi specifici dell’attività. Per un’attività che non generi flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Leasing Il Gruppo valuta all’atto della sottoscrizione di un contratto se è, o contiene, un leasing. In altri termini, se il contratto conferisce il diritto di controllare l’uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. In quanto locatario il Gruppo adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i leasing, eccetto per i leasing di breve termine ed i leasing di beni di modico valore. Il Gruppo riconosce le passività relative ai pagamenti del leasing e l’attività per diritto d’uso che rappresenta il diritto ad utilizzare il bene sottostante il contratto. i) Attività per diritto d’uso Il Gruppo riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti. Le attività per diritto d’uso sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della vita utile dell'attività consistente nel diritto di utilizzo o, se anteriore, al termine della durata del leasing, come segue: Immobili da 4 a 6 anni Veicoli da 3 a 5 anni Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attività sottostante al locatario al termine della durata del leasing o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di acquisto, il locatario deve ammortizzare l'attività consistente nel diritto d’ uso dalla data di decorrenza fino alla fine della vita utile dell'attività sottostante. ii) Passività legate al leasing Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati a tale data. I pagamenti dovuti

73 includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dal Gruppo e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del Gruppo dell'opzione di risoluzione del leasing stesso. I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo (salvo che non siano stati sostenuti per la produzione di rimanenze) in cui si verifica l'evento o la condizione che ha generato il pagamento. Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, il Gruppo usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d’interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l’importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell’opzione dell’acquisto dell’attività sottostante o per variazioni dei pagamenti futuri che deriva da una modifica dell’indice o del tasso utilizzato per determinare tali pagamenti. Le passività per leasing del Gruppo sono incluse nella nota “Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2019”. iii) Leasing di breve durata e leasing di attività a modesto valore Il Gruppo applica l'esenzione per la rilevazione di leasing di breve durata relativi ai macchinari ed attrezzature (i.e., i leasing che hanno una durata di 12 mesi o inferiore dalla data di inizio e non contengono un'opzione di acquisto). Il Gruppo ha applicato inoltre l’esenzione per i leasing relativi ad attività a modesto valore in riferimento ai contratti di leasing relativi ad apparecchiature per ufficio il cui valore è considerato basso. I canoni relativi a leasing a breve termine e a leasing di attività a modesto valore sono rilevati come costi in quote costanti lungo la durata leasing. Attività immateriali Le attività immateriali, capitalizzabili solo se trattasi di attività identificabili che genereranno futuri benefici economici, sono inizialmente iscritte in bilancio al costo di acquisto, maggiorato di eventuali

74 oneri accessori e di quei costi diretti necessari a predisporre l’attività al suo utilizzo. Tuttavia, le attività acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono iscritte al valore equo alla data di acquisizione. Se il pagamento per l’acquisto dell’attività è differito oltre i normali termini di dilazione del credito, il suo costo è rappresentato dal prezzo per contanti equivalente: la differenza tra questo valore ed il pagamento complessivo viene rilevata come onere finanziario nel periodo di dilazione del pagamento. Le attività generate internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non possono essere rilevate come attività immateriali. L’attività di sviluppo si concretizza nella traduzione dei ritrovati della ricerca o di altre conoscenze in un programma ben definito per la produzione di nuovi prodotti o processi. Il costo di un’attività immateriale generata internamente comprende tutti i costi direttamente attribuibili necessari per creare, produrre e preparare l’attività affinché questa sia in grado di operare nel modo inteso dalla direzione aziendale. Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammontari complessivi degli ammortamenti, calcolati a quote costanti sulla base della vita utile stimata dell’attività, e delle perdite per riduzione di valore accumulati. Tuttavia, se un’attività immateriale è caratterizzata da una vita utile indefinita non viene ammortizzata, ma sottoposta periodicamente ad un’analisi di congruità al fine di rilevare eventuali perdite di valore. L’ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso, ossia quando è nella posizione e nella condizione necessaria perché sia in grado di operare nella maniera intesa dalla direzione aziendale. Il valore contabile delle attività immateriali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore (c.d. impairment test) quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico non può essere recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Tale valore coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita dell’attività ed il suo valore d’uso. Gli utili o le perdite derivanti dall’eliminazione di un’attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell’attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio nell’esercizio in cui avviene l’eliminazione. Avviamento

75 Le attività con vita utile indefinita non sono soggette ad ammortamento, ma vengono sottoposte, con cadenza almeno annuale, alla verifica della recuperabilità del valore iscritto in bilancio (impairment test). Come precedentemente indicato, l’avviamento è sottoposto a impairment test annualmente o più frequentemente, in presenza di indicatori che possano far ritenere che lo stesso possa aver subito una riduzione di valore. L’impairment test viene effettuato con riferimento a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari (“Cash Generating Units”, o “CGU”) alle quali è stato allocato l’avviamento e oggetto di monitoraggio da parte del management. L’eventuale riduzione di valore dell’avviamento viene rilevata nel caso in cui il valore recuperabile della CGU cui lo stesso è allocato risulti inferiore al relativo valore di iscrizione in bilancio. Per valore recuperabile si intende il maggiore tra il fair value della CGU, al netto degli oneri di dismissione, e il relativo valore in uso, intendendosi per quest’ultimo il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per le attività che compongono la CGU. Nel determinare il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell’investimento e ai rischi specifici dell’attività. Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dall’Impairment test sia superiore al valore dell’avviamento allocato alla CGU, l’eccedenza residua viene allocata alle attività incluse nella CGU in proporzione al loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l’importo più alto tra: i. il fair value dell’attività al netto dei costi di dismissione; ii. il valore in uso, come sopra definito; iii. zero. Il valore originario dell’avviamento non può essere ripristinato qualora vengano meno le ragioni che ne hanno determinato la riduzione di valore.
Attività immateriali e materiali a vita utile definita Per le attività oggetto di ammortamento, a ciascuna data di riferimento del bilancio viene valutata l’eventuale presenza di indicatori, interni ed esterni, che facciano supporre una perdita di valore. Nel caso sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l’eventuale svalutazione rispetto al relativo valore di libro a conto economico. Il valore recuperabile di un’attività è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di dismissione, e il relativo valore d’uso, intendendosi per quest’ultimo il valore

76 attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell’investimento e ai rischi specifici dell’attività. Per un’attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore recuperabile è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una perdita di valore è riconosciuta a conto economico qualora il valore di iscrizione dell’attività, o della relativa CGU a cui la stessa è allocata, sia superiore al suo valore recuperabile. Le riduzioni di valore di CGU sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell’eventuale avviamento attribuito alla stessa e, quindi, a riduzione delle altre attività, in proporzione al loro valore contabile e nei limiti del relativo valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell’attività è ripristinato con imputazione al conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l’attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati i relativi ammortamenti. Crediti e Attività Finanziarie I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione. Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: costo ammortizzato; fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI) - titolo di debito; FVOCI – titolo di capitale; o al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell’esercizio (FVTPL). Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.

77 La valutazione di “Finanziamenti e Crediti” è effettuata secondo il criterio del costo ammortizzato, rilevando a conto economico gli interessi calcolati al tasso di interesse effettivo ossia applicando un tasso che rende nulla la somma dei valori attuali dei flussi di cassa netti generati dallo strumento finanziario. Le perdite sono iscritte a conto economico al manifestarsi di perdite di valore o quando i finanziamenti e i crediti sono contabilmente eliminati. I crediti sono assoggettati ad impairment e quindi iscritti al valore di presumibile realizzo (fair value), mediante lo stanziamento di uno specifico fondo svalutazione portato a diretta detrazione del valore dell’attività. I crediti vengono svalutati quando esiste una indicazione oggettiva della probabile inesigibilità del credito ed in base all’esperienza storica e ai dati statistici (expected losses). Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall’applicazione del costo ammortizzato, se non fosse stata effettuata la svalutazione. Rimanenze Le rimanenze di magazzino sono iscritte al minore fra il costo, determinato facendo riferimento al metodo del FIFO, e il valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita nel corso della normale gestione, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita. Il metodo di valorizzazione è pertanto approssimabile a un FIFO e la differenza di valorizzazione tra il metodo utilizzato e il FIFO non è significativa.
Disponibilità Liquide Comprendono denaro, depositi bancari o presso altri istituti di credito disponibili per operazioni correnti, conti correnti postali e altri valori equivalenti nonché investimenti con scadenza entro tre mesi dalla data di acquisto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti sono iscritti al fair value che, normalmente, coincide con il valore nominale.
Costi di transazione connessi all’emissione di strumenti di capitale I costi di transazione connessi all’emissione di strumenti di capitale sono contabilizzati come una diminuzione (al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso) della Riserva sovrapprezzo azioni, generata dalla medesima operazione, nella misura in cui hanno natura di costi marginali direttamente attribuibili all’operazione di capitale che diversamente sarebbero stati evitati. I costi di un’operazione sul capitale che viene abbandonata sono rilevati a conto economico.

78 I costi di quotazione non connessi all’emissione di nuove azioni sono rilevati a conto economico. Nel caso in cui la quotazione coinvolga sia la messa in vendita di azioni esistenti, sia l’emissione di nuove azioni, i costi direttamente attribuibili all’emissione di nuove azioni sono rilevati come una diminuzione della Riserva sovrapprezzo azioni, i costi direttamente attribuibili alla quotazione di azioni esistenti sono rilevati a conto economico. I costi riferibili ad entrambe le operazioni sono portati a riduzione della Riserva sovrapprezzo azioni in relazione al rapporto tra le azioni emesse e le azioni esistenti, il resto è rilevato a conto economico. Debiti e Altre Passività Finanziarie Le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al Fair Value, che sostanzialmente coincide con quanto incassato, al netto dei costi di transazione. Il management determina la classificazione delle passività finanziarie secondo i criteri definiti dall’IFRS 9 e ripresi dall’IFRS 7 al momento della loro prima iscrizione. Successivamente all’iscrizione iniziale, tali passività sono valutate al costo ammortizzato secondo quanto definito dal principio contabile IFRS 9. La valutazione delle “Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato” è effettuata al costo ammortizzato ossia rilevando a conto economico gli interessi calcolati al tasso di interesse effettivo, applicando un tasso che rende nulla la somma dei valori attuali dei flussi di cassa netti generati dallo strumento finanziario. Nel caso di strumenti con scadenza entro i dodici mesi è adottato il valore nominale come approssimazione del costo ammortizzato. I debiti commerciali e gli altri debiti, sono inizialmente iscritte al fair value, al netto dei costi accessori di diretta imputazione, e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo d’interesse. Se vi è un cambiamento stimabile nei flussi di cassa attesi, il valore delle passività è ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.
Imposte Il carico fiscale del Gruppo è dato dalle imposte correnti e dalle imposte differite. Qualora riferibili a componenti rilevate nei proventi e oneri riconosciuti a patrimonio netto all’interno delle altre componenti del conto economico complessivo, dette imposte sono iscritte con contropartita nella medesima voce.

79 Le imposte correnti sono calcolate sulla base della normativa fiscale in vigore alla data del bilancio; eventuali rischi relativi a differenti interpretazioni di componenti positive o negative di reddito, così come i contenziosi in essere con le autorità fiscali, sono rilevati nelle imposte di conto economico con contropartita i fondi del passivo al fine di adeguare gli stanziamenti iscritti in bilancio. Le imposte differite sono calcolate sulla base delle differenze temporanee che si generano tra il valore contabile delle attività e delle passività e il loro valore ai fini fiscali, nonché sulle perdite fiscali. La valutazione delle attività e delle passività fiscali differite viene effettuata applicando l’aliquota che si prevede in vigore al momento in cui le differenze temporanee si riverseranno; tale previsione viene effettuata sulla base della normativa fiscale vigente o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del periodo. Le imposte differite attive, incluse quelle derivanti da perdite fiscali, vengono rilevate soltanto nel caso sia probabile che negli esercizi successivi si generino imponibili fiscali sufficienti per il loro recupero. Benefici per i dipendenti I benefici per i dipendenti a breve termine, ossia dovuti entro dodici mesi dal termine dell’esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa, sono contabilizzati come costo e come passività per un importo pari all’ammontare non attualizzato di quanto dovrà essere corrisposto al dipendente in cambio dell’attività lavorativa. I benefici a lungo termine invece, quali ad esempio retribuzioni da corrispondere oltre dodici mesi dalla chiusura dell’esercizio in cui è stata prestata l’attività lavorativa, sono rilevati come passività per un importo pari al valore attuale dei benefici alla data di bilancio. I benefici dovuti successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro, quali i benefici previdenziali o le assicurazioni sulla vita, si suddividono in piani a contribuzione definita o in piani a benefici definiti, a seconda della natura economica del piano. Infatti, nei piani a contribuzione definita, l’obbligazione legale o implicita dell’impresa è limitata all’ammontare dei contributi da versare: di conseguenza il rischio attuariale ed il rischio di investimento ricadono sul dipendente. Al contrario nei piani a benefici definiti l’obbligazione dell’impresa consiste nel concedere ed assicurare i benefici concordati ai dipendenti: conseguentemente il rischio attuariale e di investimento ricadono sull’impresa. In base allo IAS 19, il Trattamento di fine rapporto è classificabile tra i piani a benefici definiti. Quando si è in presenza di un piano a contribuzione definita, l’impresa rileva contabilmente i contributi dovuti come passività e come costo. Qualora tali contributi non siano dovuti interamente

80 entro dodici mesi dal termine dell’esercizio in cui i dipendenti hanno svolto il lavoro relativo, essi vengono attualizzati utilizzando il tasso di rendimento dei titoli di stato. La contabilizzazione di programmi a benefici definiti comporta invece le seguenti fasi: - effettuazione, con l’utilizzo di tecniche attuariali, di una stima realistica dell’ammontare dei benefici che i dipendenti hanno maturato in cambio del lavoro svolto nell’esercizio corrente e in quelli precedenti. Ciò richiede la determinazione di quale percentuale del beneficio è imputabile all’esercizio corrente e quale ai precedenti, nonché l’effettuazione di stime delle variabili demografiche – es. la rotazione dei dipendenti – e di quelle finanziarie – es. incrementi retributivi futuri – che influenzeranno il costo dei benefici; - attualizzazione di quei benefici utilizzando il metodo della proiezione del credito unitario previsto al fine di determinare il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti ed il costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti, utilizzando come tasso di sconto il rendimento dei titoli di stato; - determinazione del valore corrente di eventuali attività del programma; - determinazione dell’ammontare degli utili e delle perdite attuariali; - determinazione del profitto e della perdita risultante dall’eventuale modifica o dall’estinzione del programma. L’importo rilevato contabilmente come passività per benefici definiti è rappresentato dal valore attuale dell’obbligazione alla data di chiusura del bilancio di esercizio, al netto del valore corrente dei beni del programma, se esistenti. L’importo da rilevare come costo a conto economico è formato dai seguenti elementi: - il costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti; - il costo degli interessi; - i profitti o le perdite attuariali; - il rendimento atteso dai beni del programma, se esistenti. Le indennità di fine rapporto sono rilevate come passività e costo quando l’impresa si è impegnata ad interrompere il rapporto di lavoro di un dipendente o di un gruppo di dipendenti prima del normale pensionamento oppure si è impegnata ad erogare compensi di fine rapporto a seguito di una proposta per incentivare dimissioni volontarie per esuberi. Fondi per rischi e oneri

81 Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, in presenza di un’obbligazione legale o implicita nei confronti di terzi, derivante da un evento passato, è probabile che per soddisfare l’obbligazione si renda necessario un esborso di risorse il cui ammontare sia stimabile in modo attendibile. Tale ammontare rappresenta il valore attuale, qualora l’effetto finanziario del tempo sia significativo, della migliore stima della spesa richiesta per estinguere l’obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato e include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico dell’esercizio in cui avviene la variazione. Qualora il Gruppo sia sottoposto a rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile, tali rischi vengono descritti nelle presenti note esplicative e non si procede ad alcuno stanziamento.
Ricavi I ricavi ed i proventi sono iscritti in bilancio, in accordo con l’IFRS 15, al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita dei prodotti e la prestazione dei servizi. In particolare, i ricavi per la vendita dei prodotti sono contabilizzati quando viene trasferito il controllo dei beni in capo all’acquirente. Tale momento, sulla base delle clausole contrattuali più frequentemente utilizzate, coincide con la spedizione dei beni stessi. I ricavi relativi alla prestazione di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio alla data di riferimento del bilancio e sono rappresentati al netto di sconti e abbuoni.
Costi I costi sono iscritti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell’esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi.
Proventi e oneri Finanziari Gli interessi sono rilevati per competenza sulla base del metodo dell’interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza gli incassi futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario o su un periodo più breve, quando necessario, rispetto al valore netto contabile dell’attività finanziaria.

82 Utile per azione Utile per azione - base L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile di pertinenza del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio, escludendo le azioni proprie. Utile per azione - diluito L’utile diluito per azione è calcolato dividendo l’utile di pertinenza del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo l’esercizio da parte di tutti gli assegnatari di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre l’utile di pertinenza del Gruppo è rettificato per tener conto di eventuali effetti, al netto delle imposte, dell’esercizio di detti diritti.
Attività non correnti detenute per la vendita Il Gruppo classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per la vendita o per la distribuzione agli azionisti della controllante se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un’operazione di vendita o di distribuzione, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono valutate al minore tra il valore contabile e il loro fair value al netto dei costi di vendita o di dismissione. I costi di dismissione sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla dismissione, esclusi gli oneri finanziari e le imposte. La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l’attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione. Simili considerazioni sono valide anche per le attività e i gruppi in dismissione detenuti per la vendita. L’ammortamento degli impianti e dei macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita o per la distribuzione agli azionisti. Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio.

83 Un gruppo in dismissione si qualifica come attività operativa cessata se è: una componente del Gruppo che rappresenta una CGU o un gruppo di CGU; classificata per la vendita o la distribuzione agli azionisti o è già stata ceduta in tale modo; importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività. Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio in un’unica riga come utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione. Pagamenti basati su azioni Il Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni amministratori, dirigenti, impiegati, consulenti e dipendenti attraverso piani di partecipazione al capitale (Piano di “Stock Option”). Secondo quanto stabilito dall’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni – gli stessi sono da considerarsi del tipo “a regolamento con azioni” (cosiddetto “equity settlement”); pertanto l’ammontare complessivo del valore corrente delle Stock Option alla data di assegnazione è rilevato a conto economico come costo.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2022 I seguenti emendamenti sono efficaci per l’esercizio che inizia il 1° gennaio 2022: Amendments to IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell’IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio IFRS 3. Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: le modifiche hanno lo scopo di non consentire di dedurre dal costo delle attività materiali l’importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell’attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico. Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: l’emendamento chiarisce che nella stima sull’eventuale onerosità di un contratto si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull’eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali, ma anche tutti i costi che l’impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto.
84 Annual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all‘IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all’IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples dell’IFRS 16 Leases. Il Gruppo intende usare tali espedienti pratici nei periodi futuri in cui gli stessi saranno applicabili. Dati sull’occupazione L'organico aziendale, ripartito per categoria, rispetto al precedente esercizio: Organico 31.12.2022 31.12.2021 Variazioni Dirigenti 1 3 (2) Quadri 10 15 (5) Impiegati 49 79 (30) Operai - - - Altri - - - Totale 60 97 (37) Gli importi del presente Bilancio e della Nota integrativa sono espressi in migliaia di Euro salvo quando espressamente indicato.

85 ATTIVITÀ B) Attività non Correnti 1. Attività materiali Saldo 31.12.2022 205 Saldo 31.12.2021 318 La tabella sotto indica la suddivisione delle attività del gruppo: Consolidato in €'000 Attività materiali Impianti Attrezzature Mobili Macchine elettroniche Autovetture Altri Totale Movimentazione Costo Storico 31 dicembre 2021 1.039 122 341 719 12 574 2.807 Incrementi 2 - 3 1 - - 6 Aggregazioni aziendali - - - - - - - Cessioni (0) (36) (70) (26) - (69) (201) Differenze cambio e riclassifiche - - - - - - - Decrementi - - - - - - - Dismissioni - - - - - - - 31 dicembre 2022 1.041 87 273 694 12 505 2.611 Movimentazione Ammortamenti - 31 dicembre 2021 (1.028) (114) (282) (507) (7) (551) (2.489) Ammortamenti (6) (1) (27) (56) (3) (13) (106) Aggregazioni aziendali - - - - - - - Cessioni 0 31 63 26 - 68 188 Differenze cambio e riclassifiche - 0 - - - - 0 Decrementi - - - - - - - Dismissioni - - - - - - - 31 dicembre 2022 (1.033) (84) (245) (537) (10) (496) (2.406) Valore Netto 31 dicembre 2022 7 2 28 157 1 8 205
Al 31 dicembre 2022 le immobilizzazioni materiali evidenziano un decremento netto pari a Euro 113 migliaia da ricondursi agli ammortamenti del periodo e alla dismissione di cespiti quasi completamente ammortizzati. La dismissione dei cespiti si riferisce ad attrezzature, mobili, macchine elettroniche ed altre che la controllata Ecommerce aveva nella vecchia sede di Rho. 
86 La società alla data del bilancio non ha identificato indicatori di impairment relativamente alle citate attività materiali, che sono state incluse nel Capitale Investito Netto del test di impairment dell’avviamento a livello di TIER 1. Per ulteriori dettagli sulla procedura di impairment si rimanda alla nota 4. Avviamento. 2. Attività per diritto d’uso Saldo 31.12.2022 251 Saldo 31.12.2021 752 La tabella sotto indica la suddivisione delle attività del gruppo: Consolidato in €'000 Attività per diritto d'uso Immobili Auto Totale Movimentazione Costo Storico 31 dicembre 2021 1.144 174 1.318 Aggregazioni aziendali - - - Acquisizioni - - - Cessioni - - - Incrementi per adozione IFRS16 7 57 64 Differenze cambio - - - Decrementi - - - Dismissioni (452) (32) (484) 31 dicembre 2022 698 199 898 Movimentazione Ammortamenti - 31 dicembre 2021 (515) (51) (566) Ammortamenti (179) (56) (235) Aggregazioni aziendali - - - Cessioni - - - Incrementi per adozione IFRS16 - (2) (2) Differenze cambio - - - Decrementi - - - Dismissioni 132 24 156 31 dicembre 2022 (562) (85) (647) Valore Netto 31 dicembre 2022 136 115 251 Al 31 dicembre 2022 gli ammortamenti delle attività per diritto d’uso ammontano ad Euro 235 migliaia. Si evidenzia inoltre la sottoscrizione di contratti che hanno portato all’incremento della voce per Euro 64 migliaia e la rescissione del contratto di affitto dei locali in uso da E-Commerce Outsourcing S.rl, poiché tutto il personale della società è stato trasferito nella sede di Piazza Diaz 6. Al 31 dicembre 2022 non sono stati rilevati indicatori di impairment e conseguentemente non si è proceduto all’effettuazione del test di impairment relativamente alle attività per diritto d’uso.

87 3. Attività immateriali Saldo 31.12.2022 2.083 Saldo 31.12.20201 2.877 La composizione delle attività immateriali e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio sono evidenziate nel seguente prospetto. Consolidato in €'000 Immobilizzazioni immateriali Know-How Attività di sviluppo Altre attività Immateriali Totale Movimentazione Costo Storico 31 dicembre 2021 1.419 2.414 4.619 8.452 Riclassifica costi capitalizzati - - Incrementi - 220 37 258 Aggregazioni aziendali - - - - Cessioni - - - - Differenze cambio e riclassifiche - (9) (1) (9) Decrementi (255) - - (255) Dismissioni - - - - 31 dicembre 2022 1.164 2.626 4.656 8.445 Movimentazione Ammortamenti 31 dicembre 2021 (573) (806) (4.197) (5.576) Ammortamenti (225) (454) (194) (873) Aggregazioni aziendali - - - - Cessioni - - - Differenze cambio e riclassifiche 2 0 2 Decrementi 85 - - 85 Dismissioni - - - 31 dicembre 2022 (714) (1.258) (4.390) (6.362) Valore Netto 31 dicembre 2022 450 1.368 266 2.083
Le altre attività immateriali si riferiscono a marchi, software e know-how. Al 31 dicembre 2022 si evidenziano incrementi pari a Euro 258 migliaia riferiti per Euro 220 migliaia a miglioramenti delle piattaforme multi utenti della controllata ECommerce Outsourcing. I costi di sviluppo sulla piattaforma sono stati ammortizzati a partire dal 1° gennaio 2020 lungo un arco temporale di 6 anni sulla base della vita utile stimata della piattaforma sviluppata, mentre le altre immobilizzazioni immateriali vengono ammortizzate utilizzando un’aliquota pari al 20% in quanto la vita utile ragionevole è stimata in 5 anni. Come previsto dallo IAS 36, si è proceduto a valutare l’eventuale esistenza di indicatori di impairment nell’ambito della procedura descritta alla nota 4. 
88 4. Avviamento Saldo al 31.12.2022 13.353 Saldo al 31.12.2021 13.353 L’avviamento include: Euro 6.823 migliaia inerenti all’avviamento emergente dall’acquisizione del gruppo IBOX avvenuta nel mese di aprile 2017; Euro 772 migliaia: relativi alla fusione della IBOX S.r.l. avvenuta nel mese di giugno 2020; Euro 2.477 migliaia relativi all’acquisizione della Giglio Fashion avvenuta nel mese di marzo 2016; Euro 2.281 migliaia relativi all’acquisizione di E-Commerce Outsourcing avvenuta nel mese di ottobre 2019. Euro 1.000 migliaia relativi all’acquisizione di Salotto di Brera avvenuta nel mese di gennaio dell’anno in corso. Alla data del 31 dicembre 2022, sulla base degli impairment test effettuati, non si rileva svalutazioni di alcun avviamento iscritto. Il test di impairment si articola su due livelli, il Tier 1 nel quale si verifica il margine (Headroom) rispetto al Capitale Investito Netto Consolidato (CIN), ed il Tier 2 nel quale il test di impairment è stato eseguito con riferimento alle unità generatrici di flussi finanziari (CGU) alle quali gli avviamenti risultano iscrivibili. A livello sia di singola CGU sia di consolidato gli Unlevered Free Cash Flow (UFCF) di previsione esplicita sono stati determinati utilizzando i dati economico-patrimoniali di piano defiscalizzando l’Ebit con una imposizione fiscale teorica del 24%, mentre il terminal value (TV) è stato assunto pari a quello dell’ultimo anno di Piano. Il tasso di sconto utilizzato per la CGU B2B, con un profilo di rischio leggermente più elevato, è il WACC adjusted del 13,91%; il tasso di sconto utilizzato per la CGU B2C è invece il WACC adjusted del 13,43%. Il piano pluriennale utilizzato 23-27 è stato approvato dagli Amministratori in data 30 marzo 2023. TIER 1

89 Il Tier 1 (livello consolidato) mostra che a fronte di un Capitale Investito Netto (CIN) pari ad Euro 14,6 milioni, l’enterprise value consolidato ammonta ad Euro 30 milioni (di cui Euro 5,5 milioni derivanti dall’attualizzazione dei flussi da previsione esplicita ed Euro 24,5 milioni dal valore del Terminal Value). Conseguentemente il Tier 1 (verifica del valore d’uso dell’attivo immobilizzato iscritto nel bilancio consolidato per Euro 15,9 milioni circa) ha dato esiti positivi a fronte di una headroom pari ad Euro 15,5 milioni. TIER 2 – B2C. Il Tier 2 della CGU B2C (Business to Consumer) mostra che a fronte di un CIN della CGU pari ad Euro 8,6 milioni, l’enterprise value ammonta ad Euro 20,4 milioni (di cui Euro 4,1 milioni derivante dall’attualizzazione dei flussi di cassa da previsione esplicita ed Euro 16,3 milioni dal valore del Terminal Value). Conseguentemente il Tier 2 della CGU B2C (verifica del valore d’uso dell’avviamento iscritto nel bilancio consolidato per Euro 9,1 milioni circa), di cui Euro 0,2 milioni ascrivibili all’avviamento Ibox e Euro 2,2 milioni ascrivibili a Terashop ha dato esito positivo a fronte di una headroom pari ad Euro 11,8 milioni. TIER 2 – B2B Il Tier 2 della CGU B2B (Business to Business) mostra che a fronte di un CIN della CGU pari ad Euro 5,9 milioni, l’enterprise value ammonta ad Euro 12,3 milioni (di cui Euro 2,4 milioni derivante dall’attualizzazione dei flussi di cassa da previsione esplicita ed Euro 9,9 milioni dal valore del Terminal Value). Conseguentemente il Tier 2 della CGU B2B (verifica del valore d’uso dell’avviamento iscritto nel Fashion, Euro 1 milioni ascrivibili a Salotto di Brera ed Euro 0,8 milioni ascrivibili alla fusione di Ibox S.r.l. in Giglio Group S.p.A., ha dato esito positivo a fronte di una headroom pari ad Euro 6,4 milioni. Sensitivity analysis e stress test In considerazione degli elementi di prudenza nello scenario adottato dal Consiglio di Amministrazione per sviluppare il test di impairment le analisi di sensitività sono state effettuate agendo sulla variabile ricavi ipotizzando una riduzione degli stessi in misura crescenti e pari bilancio consolidato per Euro 4,2 milioni circa) di cui Euro 2,4 milioni ascrivibili all’avviamento Giglio

90 rispettivamente al 10%, 20% e 30%. Sulla base dell’analisi di sensitività si evidenzia una tenuta dell’avviamento consolidato nella prima e seconda ipotesi, mentre invece si registra una perdita di valore nella terza. 5. Partecipazioni Saldo al 31.12.2022 5 Saldo al 31.12.2021 8 La voce, pari al 31.12.2022 a Euro 5 migliaia, si riferisce alla partecipazione conseguente alla costituzione, insieme ad Acque Minerali Italiane, della società Cloud Food S.r.l. in liquidazione avvenuta a marzo del 2018. Tale partecipazione detenuta al 51% è valutata al patrimonio netto, in conformità a quanto previsto dall’IFRS 11 – accordi a controllo congiunto. Si fa presente che la società al 31 dicembre 2022 non è operativa e non è stata effettuata alcuna transazione con Giglio Group S.p.A. In data 21 dicembre 2022 il Consiglio di Amministrazione, con astensione del Presidente, ha deliberato la cessione della partecipazione Cloudfood S.r.l al Dott. Alessandro Giglio.
6. Crediti e altre attività non correnti Saldo al 31.12.2022 242 Saldo al 31.12.2021 231 La voce crediti e altre attività non correnti è composta da crediti di natura finanziaria, come evidenziato nel prospetto che segue: Crediti e attività non correnti 31.12.2022 31.12.2021 Variazioni Depositi cauzionali 187 219 (32) Altri 55 12 43 Totale 242 231 11 La voce “Depositi Cauzionali” include i depositi cauzionali versati relativamente ai contratti di locazione per gli immobili di Milano e Roma stipulati con:

91 - Satif S.p.A. per gli uffici amministrativi della sede di Milano; - Rfezia Immobiliare Servizi S.p.A. per gli uffici di Roma 7. Imposte anticipate Saldo al 31.12.2022 1.016 Saldo al 31.12.2021 949 La voce, pari al 31.12.2022 ad Euro 1.016 migliaia, si riferisce principalmente alle imposte anticipate calcolate sulle perdite fiscali della capogruppo riferite all’esercizio 2017 (Euro 514 migliaia), successivamente al quale in ottica prudenziale le stesse non sono più state accantonate e all’effetto fiscale degli interessi passivi eccedenti il ROL conferibili al consolidato (Euro 437 migliaia). Si rimanda per ulteriori dettagli al paragrafo 31. Le imposte anticipate si reputano riassorbibili dagli imponibili futuri derivanti dal piano aziendale.
8. Rimanenze Saldo al 31.12.2022 1.559 Saldo al 31.12.2021 2.238 Le rimanenze di magazzino del gruppo sono costituite da prodotti finiti destinati alla vendita. Al 31 dicembre 2022 il criterio di valutazione utilizzato è il FIFO. Si segnala che le rimanenze, nell’ambito della divisione Fashion B2B, si riferiscono a merce che permane per tempi assai brevi in quanto già preventivamente allocata a clienti finali dai quali si è ricevuto un relativo ordine d’acquisto vincolante. Il decremento rispetto al 31 dicembre 2021 è da ricondursi ad una più efficiente politica di gestione delle merci da parte del Gruppo. Al 31 dicembre 2022 il fondo obsolescenza magazzino è pari a Euro 64 migliaia e si evidenzia che si è provveduto ad un rilascio per Euro 43 migliaia. Tale fondo è da ricondursi principalmente a dispositivi di sicurezza personale non rivendibili poiché danneggiati o non conformi con la normativa vigente.

92 9. Crediti commerciali Saldo al 31.12.2022 10.134 Saldo al 31.12.2021 9.928 Si riporta di seguito il dettaglio della voce: Crediti commerciali 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Crediti verso clienti 10.695 10.159 536 Anticipi a fornitori 890 1.242 (352) Depositi cauzionali 218 73 145 Altri crediti (1) 18 (19) Fondo svalutazione crediti (1.668) (1.564) (104) Totale 10.134 9.928 206 Gli anticipi a fornitori della divisione e-commerce B2B si riferiscono agli acconti sugli ordini della collezione PE e AI 2023. Si riporta di seguito il dettaglio dei crediti commerciali lordi per area geografica al 31 dicembre 2022 comparato al 31 dicembre 2021: (in migliaia di Euro) Periodo chiuso al 31 dicembre 2022 % Periodo chiuso al 31 dicembre 2021 % Europa 8.751 92,80% 7.755 88,80% Asia 36 0,38% 26 0,30% USA 630 6,68% 941 10,80% Resto del mondo 13 0,13% 6 0,10% Totale crediti lordi 9.430 100,00% 8.728 100,00% Fondo svalutazione crediti -1.668 -1.563 Totale 7.761 7.165 Si riporta nel seguito l’aging dei crediti commerciali lordi al 31 dicembre 2022 comparato con il dato al 31 dicembre 2021: (in migliaia di Euro) Periodo chiuso al 31 dicembre 2022 % Periodo chiuso al 31 dicembre 2021 % > 120 gg 3.398 36,04% 2.045 23,40% 90<> 120 gg 768 8,14% 144 1,60% 60<> 90 gg -20 -0,21% 294 3,40%

93 30<> 60 gg 186 1,97% 869 10,00% 0<> 30 gg 194 2,06% 470 5,40% Totale scaduto 4.527 3.823 Non scaduto 4.903 51,99% 4.905 56,20% Totale crediti lordi 9.430 100,00% 8.728 100,00% Fondo svalutazione crediti -1.668 -1.563 Inc. fondo su scaduto oltre 120 gg -49,09% -76,40% Totale 7.761 7.165 I saldi dei crediti riportati nelle tabelle precedenti, sono al netto di fatture da emettere, acconti da fornitori, depositi cauzionali e altri crediti. Con riferimento ai crediti verso clienti di seguito si espone la movimentazione del relativo fondo: Fondo svalutazione crediti (valori in euro migliaia) Saldo al 31 dicembre 2021 1.564 Accantonamento 118 Differenza cambio (8) Utilizzi (6) Saldo al 31 dicembre 2022 1.668 L’accantonamento dell’esercizio pari a Euro 118 migliaia si riferisce a Giglio Group Spa (Euro 2 migliaia), Giglio USA (Euro 20 migliaia), E-Commerce Outsourcing (Euro 83 migliaia) e Salotto (Euro 13 migliaia) resosi necessario al fine di adeguare il valore nominale dei crediti al valore di presunto realizzo. Come già evidenziato nella Nota F. Gestione del capitale e dei rischi finanziari sul rischio di credito, il Gruppo determina il fondo svalutazione crediti attraverso l’elaborazione di una specifica matrice di accantonamento. In particolare, il Gruppo, in funzione della varietà della sua clientela ha identificato raggruppamenti appropriati ed associato a tali raggruppamenti uno specifico rating, applicando ad essi una specifica percentuale di svalutazione. Si rimanda a tale sezione per maggiori dettagli sulla metodologia applicata. 10. Crediti finanziari Saldo 31.12.2022 2 Saldo 31.12.2021 2

94 La voce consiste nel controvalore di n.500 azioni di Vértice Trescientos Sesenta Grados SA, società di diritto spagnolo quotata alla Borsa principale di Madrid. 11. Crediti d’imposta Saldo 31.12.2022 2.107 Saldo 31.12.2021 397 I crediti tributari si compongono principalmente come di seguito riportato. Crediti per imposte 31.12.2022 31.12.2021 Variazione IRES 109 109 - IRAP 24 1 23 Ritenute 2 5 (3) INPS - - - INAIL 1 1 - IVA 1.778 154 1.624 Altri 193 126 67 Totale crediti tributari correnti 2.107 397 1.710 La voce include tutti i crediti di natura fiscale per acconti pagati o crediti maturati. L’incremento si riferisce al maggior credito IVA Italia delle società Ecommerce, Ibox e Salotto dovuto principalmente ad un superamento del plafond mobile e conseguentemente a maggiori acquisti effettuati con IVA.
12. Altre attività e crediti diversi correnti Saldo 31.12.2022 1.635 Saldo 31.12.2021 1.848 Altre attività 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Altre attività 21 77 (56) Ratei e risconti attivi 1.614 1.771 (157) Totale 1.635 1.848 (213) I ratei e risconti attivi si riferiscono principalmente a: - Euro 1.160 migliaia alla controllata Ibox SA: sono risconti relativi ai canoni per l’utilizzo del software gestionale per gli anni 2023 e seguenti fatturati anticipatamente;

95 - La parte rimanente si riferisce a costi per servizi riscontati per la quota non di competenza. 13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Saldo 31.12.2022 1.794 Saldo 31.12.2021 2.474 La voce “Disponibilità liquide” si compone come indicato nella sottostante tabella: Disponibilità liquide 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Depositi bancari e postali 1.787 2.470 (683) Denaro e valori in cassa 7 5 2 Totale 1.794 2.474 (680) Le variazioni intervenute sono relative a normali fatti di gestione e sono connesse alle variazioni evidenziate nel rendiconto finanziario. Non esistono vincoli alla libera disponibilità e non vi sono costi presumibili di smobilizzo.
PASSIVITÀ 14. Patrimonio netto Il capitale sociale al 31 dicembre 2022 risulta essere composto da n. 21.968.022 azioni prive del valore nominale. Le movimentazioni intervenute nel 2022 sono riconducibili a: Destinazione del risultato consolidato al 31 dicembre 2021 pari ad Euro -4.623 migliaia; Rilevazione utile attuariale IAS 19 pari ad Euro 92 migliaia
Rilevazione delta cambi per euro 17 migliaia Risultato consolidato del periodo negativo per Euro 2.158 migliaia 15. Fondi per rischi ed oneri Saldo 31.12.2022 0 Saldo 31.12.2021 73 Al 31 dicembre 2021 la voce accoglieva principalmente il fondo su resi riferibile alla società Ibox SA.

96 16. Fondi per benefici per i dipendenti (TFR) Saldo 31.12.2022 365 Saldo 31.12.2021 673 Al 31 Dicembre 2022 il fondo per benefici ai dipendenti (TFR) ammonta ad Euro 365 migliaia e la movimentazione è la seguente: (in migliaia di Euro) Fondo TFR al 31.12.2021 673 Aggregazioni aziendali - Accantonamento 2022 117 Anticipi/utilizzi (296) (Utili)/Perdite attuariali (123) Net Interest (6) Saldo al 31 dicembre 2022 365 Di seguito si indicano le principali basi tecniche demografiche ed economiche adottate ai fini delle valutazioni attuariali: probabilità di eliminazione per morte: pari a quelle della popolazione italiana 2021 (fonte ISTAT) distinte per età e sesso; probabilità di eliminazione per invalidità: nulle; probabilità di eliminazione per cause varie (dimissioni, licenziamenti): pari al 3% annuo per tutto il periodo di valutazione (desunte dai dati rilevati nonché dall’esperienza relativa a realtà similari); pensionamento previsto alla maturazione del primo requisito utile per la pensione I.N.P.S. stabilito dall’art. 24 della legge n. 214/2011 e a quanto previsto dal d.l. n. 4/2019, ipotizzando l’uscita dal servizio dei lavoratori al raggiungimento del primo diritto utile; tasso annuo di inflazione: 5,9% per il 2023, 2,3% per il 2024, 2 % per il 2025 (fonte: “Nota di aggiornamento del DEF 2021”); dal 2026 in poi è stato ipotizzato un tasso anno del 2 %; tasso nominale annuo di incremento delle retribuzioni per sviluppo di carriera e per rinnovi contrattuali: pari all’inflazione per tutto il periodo di valutazione; probabilità di richiesta di prima anticipazione: 2,5% per anzianità da 9 anni in poi; numero massimo di anticipazioni: 1;

97 ammontare di anticipazione di TFR: 30% del TFR maturato. Quanto all’ipotesi finanziaria, si fa presente che il tasso di attualizzazione è stato scelto, tenuto conto delle indicazioni dello IAS 19, con riferimento alla curva al 31.12.2022 di titoli AA emessi da emittenti corporate dell’area Euro e in funzione della durata media residua della passività relativa al TFR al 31.12.2022; pertanto, considerando che la durata media residua della passività è risultata pari a circa 14 anni, il tasso nominale annuo di attualizzazione ipotizzato nelle valutazioni è pari al 4,2% (1,4% al 31.12.2021). L’analisi di sensitività sul tasso di attualizzazione è stata predisposta utilizzando un tasso rispettivamente inferiore e superiore di mezzo punto percentuale rispetto al 4,2%. Nel seguente prospetto si riportano i risultati delle valutazioni in base al tasso del 3,7% e del 4,9% (in migliaia di Euro): (importi in €'000) Tasso -0,5% Tasso +0,5% DBO 364,7 319,8 17. Passività fiscali differite Saldo al 31.12.2022 141 Saldo al 31.12.2021 192 Al 31 dicembre 2021 il Fondo imposte differite ammonta ad Euro 141 migliaia. Tale saldo accoglie principalmente l’impatto fiscale conseguente all’applicazione della Purchase Price Allocation all’acquisizione di E-Commerce Outsourcing avvenuta nel mese di ottobre 2019. 18. Debiti finanziari correnti e non correnti Saldo al 31.12.2022 19.051 Saldo al 31.12.2021 18.543 I debiti finanziari si compongono come riportato nella tabella sottostante: Debiti finanziari 31.12.2022 31.12.2021 Variazione

98 Correnti 8.150 9.610 (1.460) Non correnti 10.901 8.933 1.968 Totale 19.051 18.543 508 Relativamente alla quota corrente, il dettaglio dei debiti finanziari è così composto: Debiti finanziari correnti 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Quota a breve dei mutui 4.533 3.014 1.519 Totale mutui correnti 4.533 3.014 1.519 Linee anticipi fatture/Linee di credito 1.640 1.244 396 C/C passivo 447 480 (33) Earn-out - - - Passività per contratti di locazione 62 392 (330) Bond EBB 736 4.465 (3.729) Debiti verso parti correlate 732 16 716 Totale 8.150 9.610 (1.460) I debiti finanziari correnti fanno riferimento a: Quota a breve termine dei mutui chirografari Linee di credito autoliquidanti come gli anticipi di fatture Passività per leasing operativo risultanti dall’applicazione del principio contabile IFRS 16 Quota corrente del Bond EBB Debiti verso parti correlate, in origine sottoscritti in dollari e convertiti in euro nel corso del 2022. Per ulteriori dettagli si rimanda alla nota 35 Rapporti con imprese controllate e parti correlate. Relativamente alla quota non corrente, il dettaglio dei debiti finanziari è così composto: Debiti finanziari non correnti 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Mutui passivi 7.693 7.749 (56) Bond EBB 3.005 3.005 Passività per contratti di locazione 203 558 (355) Debiti verso parti correlate - 626 (626) Totale 10.901 8.933 1.968 I debiti finanziari non correnti fanno riferimento a: Mutui chirografari a lungo termine Bond EBB Passività per leasing operativo risultanti dall’applicazione del principio contabile IFRS 16.

99 Con riferimento al debito finanziario relativo al prestito obbligazionario EBB S.r.l., il regolamento disciplinante i termini e condizioni del Prestito Obbligazionario contiene taluni impegni e limitazioni a carico della Società, ivi inclusi impegni finanziari (c.d. financial covenants), il cui verificarsi potrebbe comportare la decadenza dal beneficio del termine e l’obbligo per la Società di rimborsare integralmente in via anticipata il Prestito Obbligazionario (c.d. eventi rilevanti). In data 2 aprile 2019 la società ha emesso un prestito obbligazionario non convertibile per un importo di Euro 5 milioni in linea capitale, costituito da 50 obbligazioni al portatore aventi ciascuna valore nominale pari a Euro 100.000,00, con le seguenti condizioni: Sottoscrittori: il Prestito Obbligazionario è stato integralmente sottoscritto dalla SPV; Quotazione: le Obbligazioni non saranno quotate su alcun mercato regolamentato o sistema multilaterale di negoziazione; Modalità di emissione: le Obbligazioni sono emesse in un’unica tranche; Prezzo di emissione: il prezzo di emissione è pari al 100% del valore nominale delle Obbligazioni; Interessi: le Obbligazioni saranno fruttifere di interessi al tasso fisso nominale annuo lordo pari a 4,572% da liquidarsi con cedola semestrale posticipata; Durata e Scadenza legale: le Obbligazioni hanno una durata legale di 8 anni e 6 mesi e la data di scadenza sarà l’ultima data di pagamento interessi dell’anno 2027; Rimborso: le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari e, dunque, al 100% del valore nominale, secondo il piano di ammortamento previsto dal regolamento, in 13 rate semestrali di capitale, con un periodo di pre-ammortamento di durata pari a 2 anni. In data 29 dicembre 2022 SACE, in qualità di garante del prestito obbligazionario, ha fornito consenso al bond holder EBB S.r.l. al rilascio del waiver relativamente al mancato rispetto dei Parametri Finanziari “Leverage Ratio” e “Gearing Ratio” in relazione alla data di verifica del 31 dicembre 2022. In data 7 aprile 2023 la società EBB ha ratificato il waiver concesso da SACE in data 29 dicembre 2022. Ai sensi delle modifiche apportate allo IAS 7, la tabella seguente mostra le variazioni delle passività iscritte nel prospetto della situazione patrimoniale finanziaria, i cui flussi sono rilevati nel rendiconto finanziario come flussi di cassa da attività di finanziamento. (importi in euro migliaia) Valore al 01.01.22 Flusso di cassa Valore al 31.12.22 Debiti finanziari non correnti 8.933 (783) 8.150

100 Debiti finanziari correnti 9.610 1.291 10.901 Totale passività da attività di finanziamento 18.543 508 19.051 La seguente tabella riepiloga i mutui del gruppo in essere alla data del 31 dicembre 2022 ed evidenzia la componente entro ed oltre l’esercizio successivo (saldi come da piani ricalcolati secondo il costo ammortizzato): (importi in euro migliaia) Banca Importo del finanziamento data di sottoscrizione Scadenza Residuo al 31/12/2022 0<>12 mesi 1 anno <> 2 anni 2 anni<>3 anni Oltre 3 anni INTESA Mutuo Chiro n. 0IC1047064869 - 60 mesi 1.000 28/06/2017 28/04/2024 274 205 69 0 0 CARIGE Mutuo N. F1227505707 garanzia MCC 550 30/11/2020 31/10/2026 526 134 136 139 117 BANCA POPOLARE DI MILANO Mutuo N.04838898 garanzia MCC 2.000 23/11/2020 23/11/2026 1.446 358 365 373 350 UNICREDIT Finanziamento N.8406426/000 5.000 29/01/2020 30/04/2024 3.328 2.254 1.074 0 0 BOND SACE Finanziamento N. I120C590730 5.000 10/04/2019 10/10/2027 3.741 736 741 749 1.515 TOTALE Giglio Group 13.550 9.315 3.687 2.386 1.261 1.982 Deutsche Bank Mutuo passivo Deutsche Bank 200 07/08/2020 07/08/2025 110 41 41 28 0 Deutsche Bank Fin.to - db PMI Trade Flow 150 02/03/2022 02/03/2023 150 150 0 0 0 BANCA POPOLARE DI MILANO Finanziamento Banca Progetto 1.200 06/04/2022 31/03/2026 1.124 409 316 318 80 BANCA POPOLARE DI MILANO Finanziamento SIMEST 150 29/06/2022 29/06/2027 113 19 38 38 19 TOTALE Salotto 1.700 1.496 619 395 384 99 BANCA INTESA Mutuo Chiro Banca Progetto N. 06/100/23767 2.000 13/08/2021 31/08/2027 1.749 370 352 370 657 BANCA POPOLARE DI MILANO Mutuo Chiro Banca Progetto N. 06/100/29268 3.000 21/07/2022 30/06/2030 3.007 512 382 382 1.732 TOTALE E-Commerce 5.000 4.757 882 734 752 2.389 UBS Mutuo Covid19 89E9W 500 26/03/2020 30/09/2027 398 80 80 80 159 TOTALE Ibox SA 500 398 80 80 80 159

101 Totale complessivo 15.966 5.268 3.594 2.476 4.627 19. Altre passività non correnti e correnti Saldo 31.12.2022 1.726 Saldo 31.12.2021 4.068 Le Altre Passività si compongono come riportato nella tabella sottostante Altre passività 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Correnti 1.651 2.992 (1.341) Non correnti 76 1.076 (1.000) Totale 1.726 4.068 (2.342) Si riportano di seguito le passività correnti: Altre passività correnti 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Debiti v/dipendenti 207 410 (203) Ratei e risconti passivi 329 213 116 Debiti diversi 1.115 2.369 (1.254) Totale 1.651 2.992 (1.341) La voce debiti diversi accoglie prevalentemente la parte residua degli importi conseguenti all’accordo finalizzato al conferimento in Vertice 360 degli assets afferenti al business dell’area media di Giglio Group (Euro 2,6 milioni) ed indicato nella Closing Letter sottoscritta in data 31 ottobre 2019. In data 07 marzo 2022 la società Giglio Group S.p.A. ha finalizzato un verbale di conciliazione con le parti davanti al Tribunale di Milano in cui si è impegnata a versare a partire da marzo 2022 un importo complessivo di Euro 3 milioni in 15 rate, di cui 14 di valore costante e ammontante ad Euro 197 migliaia e l’ultima di Euro 247 migliaia (a maggio 2023). La voce risconti passivi si riferisce sostanzialmente a ricavi di competenza dell’esercizio successivo Si riportano di seguito le passività non correnti: Altre passività non correnti 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Debiti diversi 76 1.076 (1.000) Totale 76 1.076 (1.000) Lo scorso anno la voce era costituita prevalentemente dal debito residuo per Vertice 360, tutto quota corrente al 31 dicembre 2022.

102 20. Debiti commerciali Saldo 31.12.2022 11.957 Saldo 31.12.2021 10.931 Debiti commerciali 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Anticipi da clienti 976 1.667 (691) Fornitori di beni e servizi 10.831 9.103 1.728 Note credito da emettere 151 161 (10) Totale 11.957 10.931 1.026 La variazione della voce rispetto al 31 dicembre 2021 si riferisce principalmente ai saldi aperti verso fornitori di beni e servizi, che hanno registrato un incremento di Euro 1,7 milioni. Si fornisce di seguito il dettaglio dei debiti commerciali scaduti. (in migliaia di Euro) Periodo chiuso al 31 dicembre 2022 Periodo chiuso al 31 dicembre 2021 Debiti commerciali 11.957 10.931 - di cui scaduti oltre 60 giorni 4.898 4.369 - % debiti scaduti sul totale 41,0% 40,0%
21. Debiti tributari Saldo 31.12.2022 5.420 Saldo 31.12.2021 3.192 Debiti tributari 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Erario c/ritenute 377 418 (41) IVA 289 IVA estera 4.066 2.167 1.899 Erario C/imposte 468 400 68 Enti previdenziali 220 207 13 Totale 5.420 3.192 2.228

103 I debiti tributari fanno riferimento: - ai debiti per ritenute ed imposte conseguenti alla normale operatività della società per Euro 377 migliaia; - al debito IVA verso Italia delle società Giglio Group e Salotto di Brera per Euro 282 migliaia; - al debito IVA maturato dalla consolidata Ibox verso i paesi esteri in cui svolge la propria attività tramite apposita rappresentanza fiscale. Ogni paese nel quale si ha una rappresentanza fiscale ha una scadenza diversa, che può essere mensile, bimestrale o trimestrale e a seconda di tale scadenza vengono effettuati i pagamenti; - a enti previdenziali e assistenziali per Euro 220 migliaia; - imposte verso l’erario per Euro 484 migliaia. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 22. Ricavi Si fornisce l’indicazione della composizione del valore della produzione, nonché le variazioni intervenute nelle singole voci, rispetto all’esercizio precedente: 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Ricavi delle vendite e delle prestazioni 36.590 38.242 (1.652) Altri ricavi 508 219 289 Totale 37.098 38.461 (1.363) I ricavi delle vendite ammontano a 37,1 milioni contro i 38,5 milioni relativi al 31 dicembre 2021. La riduzione rispetto all’esercizio precedente è dovuta essenzialmente a: Impossibilità per Salotto di Brera di continuare ad operare nell’aeroporto di Minsk per il
divieto di esportazione di alcuni beni Perdurare della pandemia e delle forti restrizioni in Cina Slittamenti di attività e relativo fatturato, previsti a budget, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 L’importo include il corrispettivo della cessione del ramo Loyalty, effettuata dalla controllata Ecommerce Outsourching nel primo trimestre 2022 per 1,3 milioni. In data 6 marzo 2022 la Società ha portato a termine l’accordo relativo alla cessione del ramo d’azienda Incentive & Loyaly a Promotica S.p.A.. Il closing dell’operazione è avvenuto con il pagamento di un acconto di Euro 853 migliaia il 4 marzo 2022 da parte di Promotica S.p.A. sull’intero

104 corrispettivo della cessione, pari a Euro 1.200 migliaia rettificato del Capitale Circolante Netto alla data di closing. Al 31 dicembre 2021 il Capitale Circolante Netto del ramo era negativo di Euro 219 migliaia, il che ha portato ad una determinazione preliminare del prezzo di cessione del ramo ammontante in Euro 981 migliaia. In tale valore, come da specifica clausola dell’accordo, sono ricompresi i debiti per il TFR del personale del Ramo ceduto. Il residuo del prezzo, così come determinato dal Capitale Circolante Netto del 31 dicembre 2021 dovrà essere regolato quanto segue: a) Euro 75 migliaia a 60 giorni dal closing; b) Euro 75 migliaia a 90 giorni dal closing. La plusvalenza realizzata sull’operazione ammonta ad Euro 1.344 migliaia. Il ramo d’azienda Incentive e Loyalty, oggetto della cessione, ha registrato un fatturato nel 2021 pari a circa Euro 2,4 milioni e un EBITDA di Euro 282 mila (EBITDA Margin pari al 12% circa). L’operazione di cessione risulta in linea con l’obiettivo dichiarato dalla Società di concentrarsi sul core business legato all’E-commerce Full Outsurcing, alla digital traformation e ai nuovi servizi NFT e Metaverso. L’uscita del ramo Incentice & Loyaly agevolerà la migrazione al nuovo sistema contabile di gruppo anche da parte della società stante le particolari peculiarità contabili derivanti dalla gestione di tale business. 23. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni Gli incrementi delle immobilizzazioni per lavori interni al 31 dicembre 2022 risultano in linea con l’anno precedente e sono pari ad Euro 0,2 milioni già commentati nell’ambito dell’apposito paragrafo relativo alle immobilizzazioni immateriali. 24. Costi di acquisto per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Si fornisce l’indicazione della composizione dei costi per materie prime, sussidiarie di consumo e merci, nonché le variazioni intervenute nelle singole voci, rispetto all’esercizio precedente: 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Costi di acquisto merci 21.376 22.079 (703) Materiali di consumo 57 43 14 Totale 21.433 22.122 (689) La voce accoglie prevalentemente i costi sostenuti dal segmento B2B di Giglio Group. La riduzione rispetto all’esercizio precedente si ricollega alla riduzione dei ricavi e alla politica della società di sfruttare maggiormente le rimanenze.

105 25. Costi per servizi Si fornisce l’indicazione della composizione dei costi per servizi, nonché le variazioni intervenute nelle singole voci, rispetto all’esercizio precedente: 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Agenti 2.910 2.605 305 Altri costi per servizi 215 160 55 Assicurazioni 189 178 11 Commissioni bancarie, postali, d'incasso 692 860 (168) Compensi amministratori, sindaci, OdV 463 495 (32) Consulenze 2.901 2.685 216 Costi amministrativi 855 970 (115) Customer service 188 291 (103) Magazzinaggio 475 555 (80) Manutenzioni 16 11 5 Pubblicità, promozioni, mostre, fiere 65 164 (99) Pulizie e sorveglianza 25 28 (3) Trasporti, spedizioni 1.385 2.218 (833) Utenze 255 243 12 Web marketing 74 123 (49) Viaggi, soggiorni e spese di rappresentanza 108 88 20 Totale 10.816 11.674 (858) La voce fa principalmente riferimento: - alla divisione B2B: costi per servizi di trasporto e spedizioni per Euro 0,3 milioni, costi di magazzinaggio per Euro 0,3 milioni e costi per agenti per Euro 0,5 milioni; - alla divisione B2C: costi per agenti per Euro 2,4 milioni, trasporti spedizioni per Euro 1,1 milioni, commissioni bancarie per Euro 0,6 milioni e servizi di Customer Services per Euro 0,2 milioni. I costi per consulenza e i costi amministrativo-informatici sono prevalentemente riferiti sia alla divisione Corporate che alla divisioneB2C (Ibox e ECO). La riduzione dei costi di trasporto e spedizione è attribuibile per circa Euro 560 migliaia alla controllata Ecommerce e per circa Euro 200 migliaia alla controllata Giglio USA. 26. Costi per godimento beni di terzi Si fornisce l’indicazione della composizione dei costi per godimento beni di terzi, nonché le variazioni intervenute nelle singole voci, rispetto all’esercizio precedente: 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Affitti 217 100 117 Noleggi 24 59 (35) Leasing operativo 7 21 (14)

106 Totale 248 180 68 I costi per godimento per beni di terzi fanno riferimento a leasing di beni strumentali il cui valore è inferiore a Euro 5.000 e a noleggi la cui durata è inferiore a 12 mesi per i quali non si applica il principio IFRS 16. 27. Costi del personale I costi del personale si dettagliano come di seguito: 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Salari e stipendi 2.899 4.285 (1.386) Oneri sociali 770 908 (138) TFR 121 209 (88) Totale 3.790 5.402 (1.612) Il costo del personale si è ridotto rispetto al 31 dicembre 2021 per un totale pari ad Euro 1,6 milioni, a seguito del lavoro di razionalizzazione dei costi di struttura in corso. 28. Ammortamenti e svalutazioni Di seguito si fornisce il dettaglio della voce: Ammortamenti e svalutazioni 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Ammortamenti imm. Immat. 870 1.071 (201) Ammortamenti imm. Mat 340 456 (116) Svalutazioni (Rivalutazioni) 108 647 (539) Totale 1.319 2.174 (855) Con riferimento alle voci “Ammortamenti” si rimanda alle note di commento nei paragrafi rispettivamente 1 (“Attività materiali”), 2 (“Attività per diritto d’uso”), 3 (“Attività immateriali”) e 9 (“Crediti commerciali”).
29. Altri costi operativi Di seguito si fornisce il dettaglio della voce: 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Altre imposte e tasse 14 19 (5) Altri oneri 41 32 9 Sanzioni, multe e ammende 43 97 (54) Sopravvenienze 8 261 (253) Perdite su crediti - - -

107 Totale 106 409 (303) La riduzione della voce è data dalle minori sopravvenienze e dalle minori sanzioni, multe e ammende rispetto al 31 dicembre 2021. 30. Proventi ed oneri finanziari Si fornisce l’indicazione della composizione dei proventi ed oneri finanziari, nonché le variazioni intervenute nelle singole voci, rispetto all’esercizio precedente. Proventi ed oneri finanziari 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Interessi attivi c/c bancari - 3 (3) Utili su cessione titoli - - - Interessi attivi diversi 4 - 4 Utili su cambi 78 70 8 Proventi finanziari 82 73 9 Interessi passivi c/c bancari 2 51 (48) Interessi passivi diversi 226 689 (463) Interessi passivi su anticipi fatture e factoring 51 70 (19) Interessi passivi su mutui 391 266 125 Interessi passivi su prestito obbligazionario 205 281 (76) Oneri bancari 133 66 67 Oneri finanziari SIMEST - - - Oneri finanziari IFRS16 12 29 - Perdite su cambi 100 208 (108) Oneri finanziari 1.121 1.660 (539) Totale (1.039) (1.587) 548 Il totale dei proventi ed oneri finanziari al 31 dicembre 2022 risultano essere negativi di Euro 1 milione, con un miglioramento di Euro 549 migliaia rispetto all’esercizio precedente. La motivazione è da ricondursi: alla riduzione degli interessi passivi diversi, voce che comprende gli interessi relativi all’applicazione del costo ammortizzato sui mutui alla riduzione degli interessi passivi sui c/c bancari
31. Imposte sul reddito Di seguito si fornisce il dettaglio delle imposte sul reddito: Imposte 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Imposte correnti (96) (208) 112 Imposte differite 169 399 (230) Totale 73 191 (118)

108 Le imposte correnti ammontano a Euro 96 migliaia (Euro 208 migliaia al 31 dicembre 2021). La controllante Giglio Group con le controllate E-Commerce Outsourcing e Salotto di Brera hanno esercitato l’opzione per il Consolidato Fiscale nazionale come disciplinato dagli articoli 117 e 129 del TUIR, di cui al D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917. La tabella sottostante riepiloga il dettaglio delle imposte dell’esercizio: 31.12.2022 Giglio group Ibox SA Giglio USA Meta Media 360 HK Giglio Shanghai eCommerce Outsourcing S.r.l. Salotto di Brera Risultato ante imposte 108 -155 32 -32 -5 -46 -536 15 Imposta teorica -30 0 -11 0 0 0 0 -4 Imposta effettiva -73 -5 -18 0 0 0 9 -9 Imposte differite 83 0 0 0 0 0 22 1 Utile dopo imposte 119 -161 14 -32 -5 -46 -505 7 Tax rate teorico 27,90% 19,00% 34,00% 16,50% 16,50% 34,00% 27,90% 27,90% Tax rate effettivo 67,32% -3,39% 55,58% 0,00% 0,00% 0,00% 1,72% 58,59% 32. Compensi spettanti ad amministratori, sindaci e società di revisione Ai sensi di legge si evidenziano i compensi complessivi spettanti agli Amministratori e ai membri del Collegio sindacale della Controllante Giglio Group S.p.A. Consiglio di amministrazione (valori in migliaia di euro) A. Giglio 200 A. Lezzi 25 F.Gesualdi 25 S.Armella 25 M. Belloni (fino al 14/01/2022) 5 C. Micchi (dal 26/01/2022) 20 Totale 300 Collegio Sindacale (valori in migliaia di euro) G. Mosci 38 L. Tacchino 32 M. Centore 32 Totale 102

109 Per quanto riguarda i compensi percepiti da amministratori o dirigenti considerati parti correlate della Società, si rimanda alla relazione annuale sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, redatta ai sensi dell’art.123 ter TUF e dell’art.84 quater del Regolamento Emittenti che verrà resa disponibile secondo i termini di legge e di statuto. Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione o da società della rete BDO Italia S.p.A. I compensi alla Società di revisione sono di seguito dettagliati: (valori in migliaia di euro) Servizi ricorrenti Soggetto che ha erogato il servizio destinatario Corrispettivo Revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato BDO ITALIA S.P.A. Capogruppo 26 Revisione contabile del bilancio d'esercizio Giglio Group S.p.a. BDO ITALIA S.P.A. Capogruppo 56 Verifica della regolare tenuta della contabilità e della corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili BDO ITALIA S.P.A. Capogruppo 2 Revisione contabile del bilancio consolidato del gruppo BDO ITALIA S.P.A. Capogruppo 9 Verifiche di conformità bilancio consolidato e civilistico al regolamento Esef BDO ITALIA S.P.A. Capogruppo 5 Verifiche reporting package delle controllate BDO ITALIA S.P.A. Capogruppo 12 Revisione legale del bilancio di esercizio della Salotto di Brera BDO ITALIA S.P.A. Salotto di Brera 10 Revisione legale del bilancio di esercizio della Ecommerce Outsourcing BDO ITALIA S.P.A. Ecommerce Outsourcing 10 Totale servizi 130 Si riportano inoltre compensi per ODV per Euro 12 migliaia. I compensi agli amministratori, sindaci e alla società di revisione esposti non includono le spese vive addebitate.

110 33. Impegni, garanzie e passività potenziali Garanzie Su alcuni Mutui Passivi, al 31 dicembre 2022 è presente la fidejussione personale del Dott. Alessandro Giglio, socio di riferimento della controllante Holding SpA. Di seguito si espone il dettaglio Impegni e garanzie (valori in migliaia di euro) Ente Valore garanzia Importo garantito B.POP Sondrio 900 189 Banco BPM 650 650 UNICREDIT 536 536 Totale garanzie bancarie 2.086 1.376 Prestito obbligazionario EBB 1.500 1.500 Totale garanzie 3.586 2.876
Passività potenziali Causa ordinaria (passiva): con atto di citazione notificato in data 18 febbraio 2020, la Servizi Italia Ltd ha convenuto in giudizio la Giglio Group, chiedendo al Tribunale di: “accertare la risoluzione dell’accordo transattivo concluso tra le parti in data 27 giugno 2019 e conseguentemente, accertare la reviviscenza del contratto concluso tra le medesime parti in data 19 maggio 2016 e quindi condannare Giglio Group S.p.A. a pagare a Servizi Italia ltd i compensi maturati e maturandi ai sensi dell’art. 5 del contratto originario nella misura che verrà determinato in corso di causa.” La vicenda trae origine da un accordo di servizi e licenza di marchi concluso con Servizi Italia Ltd, in forza del quale tale società si è impegnata a fornire a Giglio la consulenza per l’ottimizzazione dei processi aziendali e sviluppo del business oltre che la concessione in licenza dei marchi di cui la stessa Servizi Italia era titolare. Il tutto a fronte di un corrispettivo quantificato nella misura del 50% del primo margine come meglio definito e determinato all’art. 5 del contratto medesimo. Successivamente, le parti, in ragione di alcune criticità riscontrate nell’esecuzione del Contratto, hanno sottoscritto un accordo transattivo (Addendum) a mente del quale Giglio Spa avrebbe dovuto produrre e distribuire, su tutti i canali televisivi da essa gestiti, trecento contenuti pubblicitari per Servizi Italia, provvedendo altresì al pagamento, a saldo e stralcio di quanto dovuto a Servizi Italia ai

111 sensi dell’art. 5 del richiamato Contratto, della somma di Euro 120 migliaia, in tre rate consecutive entro l’agosto 2019. In data 5 agosto 2019, Giglio ha contestato a Servizi Italia l’inadempimento grave dell’Addendum, per la prosecuzione illecita dell’utilizzo dei marchi e dei loghi e denominazioni del Gruppo Giglio, con conseguente contestazione di concorrenza illecita e contraffazione di marchio, sospendendo i pagamenti. Con lettera del legale, datata 8 agosto 2019, Servizi Italia, respingendo le contestazioni fatte da Giglio ha intimato il saldo, pari ad € 80.000,00, dell’Addendum. Con lettera datata 4 settembre 2019, Servizi Italia ha ritenuto di intimare a Giglio la risoluzione dell’Addendum, con la conseguente riviviscenza del Contratto. Contratto che prevede il pagamento, in favore di Servizi Italia, di un corrispettivo da determinarsi, in ragione degli artt. 5.1 e 5.2 dello stesso, dei volumi di vendita effettivamente conseguiti e/o dei ricavi generati dalla pubblicità apportata direttamente grazie ai servizi resi da Servizi Italia. Si è costituita in giudizio Giglio eccependo preliminarmente la nullità totale e/o parziale del contratto intercorso tra le parti e/o le sue singole clausole, stante l’assoluta indeterminatezza e/o indeterminabilità dell’oggetto del contratto e/o per assenza di causa e/o, in via subordinata, la nullità parziale del contratto medesimo, per mancanza di causa in ragione del difetto di equivalenza delle prestazioni. Ferma l’eccepita nullità totale e/o parziale del contratto, sebbene la controparte non abbia fornito elementi rilevanti in merito alla effettiva esecuzione delle attività e dei servizi indicati nel contratto relativamente all’attività di consulenza strategico organizzativa, così come assolutamente generiche siano rimaste le argomentazioni svolte in merito al suo concreto intervento per la definizione degli accordi con i clienti dalla stessa citati (accordi che in ogni caso ci è stato comunicato, in larga parte non sarebbero stati mai effettivamente conclusi). Con ordinanza del 20.02.2022 il Giudice ha ordinato a Giglio di esibire: copia delle fatture ricevute dal 2016 al 2021 inerenti ai vari clienti indicati da controparte tra cui, copia delle fatture emesse nel medesimo arco temporale ai seguenti clienti e gli estratti di magazzino. Ha assegnato termine sino al 30.05.2022 per esibire la documentazione richiesta e ha rinviato l’udienza al 13 luglio 2022. Con ordinanza del 06.04.2022 il Giudice ha rimodulato i termini precedentemente concessi, assegnando termine sino al 30.06.2022 per esibire la documentazione richiesta e rinviato l’udienza al 16 settembre 2022.

112 All’udienza del 16 settembre 2022, controparte ha insistito affinché venisse calcolato il margine collegato ai prodotti venduti ai clienti acquisiti con l’intermediazione di Servizi Italia, in prima battuta dell’intero margine collegato. La richiesta è stata opportunatamente contestata. Nel mentre sono stati ripresi i contatti con i legali avversari per tentare una disposizione transattiva ed è stata formulata una nuova proposta pari ad Euro 300 mila da corrispondersi in 12 rate. Su tale proposta non è stato ancora ricevuto riscontro dalla controparte. Il legale incaricato di difendere Giglio Spa ritiene l’esito della causa possibile. Tuttavia, la Società ha mantenuto il debito iscritto pari a Euro 285 migliaia. 34. Analisi dei rischi finanziari (IFRS 7) I rischi finanziari esistenti sono totalmente a carico della controllante GIGLIO GROUP S.P.A. Il presente bilancio è redatto nel rispetto delle disposizioni di cui all’IFRS 7, che richiede informazioni integrative riguardanti la rilevanza degli strumenti finanziari in merito alle performance, alla esposizione finanziaria, al livello di esposizione al rischio derivante dall’utilizzo di strumenti finanziari, nonché una descrizione degli obiettivi, delle politiche e delle procedure poste in atto dal management al fine di gestire tali rischi. Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo F. Gestione del capitale e dei rischi finanziari. I finanziamenti e crediti sono attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato che maturano interessi a tasso fisso o variabile. Il valore contabile potrebbe essere influenzato da cambiamenti del rischio di credito o di controparte. Il Gruppo non ha in essere strumenti finanziari derivati. Si rileva che il valore contabile delle attività e passività finanziarie iscritte in bilancio approssima il loro fair value. Di seguito si riporta il raffronto tra il valore contabile e il fair value delle attività e passività finanziarie al 31 dicembre 2022. 31.12.2022 31.12.2021 Situazione patrimoniale - finanziaria consolidata (valori in migliaia di euro) Valore contabile Fair value Valore contabile Fair value Attività non correnti Partecipazioni (5) 5 5 8 8 Crediti (6) 242 242 231 231 Totale attività non correnti 17.155 18.488 Attività correnti Crediti finanziari (10) 2 2 2 2 Disponibilità liquide (13) 1.794 1.794 2.474 2.474 Totale attività correnti 17.232 16.887 Totale Attivo 34.387 35.375

113 Passività non correnti Debiti finanziari (quota non corrente) (18) 10.901 10.901 8.933 8.933 Totale passività non correnti 11.484 10.946 Passività correnti Debiti finanziari (18) 8.150 8.150 9.610 9.610 Totale passività correnti 27.177 26.725 Totale Passività e Patrimonio Netto 34.387 35.375 Finanziamento a medio termine Il Gruppo presenta, alla data del 31 dicembre 2021, una posizione finanziaria netta negativa pari a circa Euro 17 milioni (per la base di calcolo e la riconciliazione dei dati si rimanda alla apposita tabella esposta in relazione sulla gestione). Tali debiti sono inclusivi anche del Prestito obbligazionario denominato “EBB Export Programme” emesso nel 2019 e di finanziamenti bancari a medio lungo termine chirografari. L’Emittente ha in essere numerosi contratti di finanziamento e, in una parte significativa degli stessi, sono previste clausole di cross default solo interno, negative covenants ed acceleration event in caso di mancato rispetto da parte del Gruppo di alcuni obblighi informativi o di preventiva autorizzazione al compimento di determinate operazioni. I contratti di finanziamento in essere con covenants finanziari (questi ultimi si applicano unicamente con riferimento al Bond EBB Export Programme). Nonostante la Società monitori attentamente l’evoluzione della propria esposizione finanziaria, l’eventuale violazione degli impegni contrattuali o il mancato pagamento di rate, eventuali mancati rinnovi o revoche delle linee attualmente in essere, anche per effetto di eventi estranei alla volontà e/o attività dell’Emittente e/o delle società del Gruppo, potrebbero avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della Società e del Gruppo. Nella nota 18 sono riepilogati i finanziamenti in essere con riferimento alle società del Gruppo. In data 2 aprile 2019 la società ha emesso un prestito obbligazionario (Bond EBB Export Programme) non convertibile per un importo di Euro 5 milioni in linea capitale, costituito da 50 obbligazioni al portatore aventi ciascuna valore nominale pari a Euro 100.000,00, con le seguenti condizioni: Sottoscrittori: il Prestito Obbligazionario è stato integralmente sottoscritto dalla SPV; l’Emittente non prevedono clausole di cross default esterno né obblighi di rispetto di specifici

114 Quotazione: le Obbligazioni non saranno quotate su alcun mercato regolamentato o sistema multilaterale di negoziazione; Modalità di emissione: le Obbligazioni sono emesse in un’unica tranche; Prezzo di emissione: il prezzo di emissione è pari al 100% del valore nominale delle Obbligazioni; Interessi: le Obbligazioni saranno fruttifere di interessi al tasso fisso nominale annuo lordo pari a 4,572% da liquidarsi con cedola semestrale posticipata; Durata e Scadenza legale: le Obbligazioni hanno una durata legale di 8 anni e 6 mesi e la data di scadenza sarà l'ultima data di pagamento interessi dell’anno 2027; Rimborso: le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari e, dunque, al 100% del valore nominale, secondo il piano di ammortamento previsto dal regolamento, in 13 rate semestrali di capitale, con un periodo di pre-ammortamento di durata pari a 2 anni. In data 29 dicembre 2022 SACE, in qualità di garante del prestito obbligazionario, ha fornito consenso al bond holder EBB S.r.l. al rilascio del waiver relativamente al mancato rispetto dei Parametri Finanziari “Leverage Ratio” e “Gearing Ratio” in relazione alla data di verifica del 31 dicembre 2022. 35. Operazioni con parti correlate (Art.2427 co.1 n.22 – bis c.c.) Le Parti Correlate e le relative operazioni intervenute nel corso dell’esercizio 2022 sono state individuate in applicazione delle disposizioni previste dalla Procedura per le Operazioni con Parti Correlate (“Procedura OPC”), consultabile sul sito internet www.giglio.org , alla sezione Corporate Governance/Sistema e regole di Governance/Procedura parti correlate, redatta e applicata dalla Società in conformità al Regolamento sulle operazioni con parti correlate adottato con delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche (“Regolamento Consob”), nonché ai sensi delle disposizioni di cui all’art. 2427, comma 2, del Codice Civile e del principio contabile internazionale IAS 24. Di seguito vengono indicate le società definite come parti correlate e il rapporto di correlazione con la Società: Meridiana Holding SpA. è l’azionista di maggioranza della Società e possiede il 55,66% del capitale sociale. Max Factory S.r.l. è una società controllata al 100% da Meridiana Holding SpA.

115 Azo Asia Limited è una società controllata al 100% da Meridiana Holding SpA. AZO International Ou Private Limited Company è una società controllata al 100% da Meridiana Holding SpA. Si riportano in seguito in forma tabellare, i valori economici e patrimoniali relativi ai rapporti tra la capogruppo con le Parti Correlate al 31 dicembre 2022. Si evidenzia che i dati indicati nelle seguenti tabelle sono tratti dai bilanci consolidati dell’Emittente e/o da dati di contabilità generale. Con riferimento alle operazioni con Società controllate, si riporta di seguito un dettaglio della composizione delle stesse per ciascuna tipologia di transazione intervenuta: Operazioni con parti correlate al 31 dicembre 2022 Crediti commerciali Crediti finanziari Debiti commerciali Debiti finanziari Ricavi da vendite Costi operativi Proventi non recurring Proventi finanziari Oneri finanziari A Società controllate 1.571 605 4.737 1.148 2.607 2.497 1.050 B Società controllanti o sottoposte a comune controllo 550 732 90 C Società collegate D Partecipate E Joint venture F Dirigenti con responsabilità strategiche, di cui: - - - - - - - - Amministratori esecutivi Amministratori non esecutivi Altri G Altre parti correlate, di cui: - - - - - - - - Collegio Sindacale Joint venture Stretti familiari Altri Totale (A;B;C;D;E;F;G) 1.571 605 5.287 1.880 2.607 2.497 1.050 - 90 Crediti debiti commerciali Crediti/Debiti Giglio Group Giglio USA Giglio Shanghai Salotto di Brera Media 360 HK Ecommerce Outosourcing Ibox SA Giglio Group - (18) - 31 - 13 1.545 Ecommerce outsourcing 3.508 - - 100 - 843

116 Giglio USA - - - - - - 9 Giglio Shanghai - - - - - - - Salotto di Brera 1.209 - - - - - - IBOX SA 20 - - - - 1.499 - Crediti debiti finanziari Crediti/Debiti Giglio Group Giglio USA Giglio Shanghai Salotto di Brera Media 360 HK Ecommerce Outosourcing Ibox SA Giglio Group - 102 40 - 13 - 450 Ecommerce outsourcing 1.148 - - - - - - Giglio USA - - - - - - - Giglio Shanghai - - - - - - - Salotto di Brera - - - - - - - IBOX SA - - - - - - - Metarevolution - - - - - 46 - Ricavi-costi commerciali Ricavi/Costi Giglio Group Giglio USA Giglio Shanghai Salotto di Brera Media 360 HK Ecommerce Outosourcing Ibox SA Giglio Group 769 661 - 1.040 136 Ecommerce outsourcing 35 679 Giglio USA - 42 Giglio Shanghai 15 50 Salotto di Brera 2.448 IBOX SA - 59 La natura delle operazioni intragruppo esposte nella tabella sopra è la seguente: (i) per E-Commerce Outsourcing, Giglio USA, Ibox SA e Salotto di Brera trattasi in generale del ricarico dei costi amministrativi sostenuti dall’Emittente in nome e per conto delle società controllate, (ii) per Giglio USA e Ibox SA trattasi, anche, della fornitura di beni e servizi, (iii) da Salotto di Brera Srl trattasi di fornitura di beni. Le operazioni con Parti Correlate, ai sensi dell’art. 2427 co.1 n. 22 – bis c.c., risultano essere quelle poste in essere con i seguenti soggetti : Max Factory S.r.l.: società immobiliare di proprietà di Alessandro Giglio, che dà in locazione a Giglio Group i seguenti immobili: o Sede di Genova: Palazzo della Meridiana per un costo complessivo annuo pari ad Euro 90 migliaia; o Sede di Roma: Via dei Volsci per un costo complessivo annuo pari ad Euro 49,8 migliaia; AZO Asia Limited: società di proprietà di Meridiana Holding SpA che ha effettuato un

117 finanziamento al Gruppo. In data 20 dicembre 2020 Azo Asia Limited ha ceduto il proprio credito finanziario a Meridiana Holding SpA. Al 31 dicembre 2022 il debito complessivo ammonta ad Euro 0,7 milioni. AZO International Ou Private Limited Company: società di diritto estone, di proprietà di Meridiana Holding, che ha effettuato degli acconti nel 2022 per complessivi Euro 550 migliaia relativamente ad operazioni di natura commerciale. I compensi corrisposti nel 2022 al Consiglio di Amministrazione dell’Emittente ammontano a Euro 300 migliaia. 36. Dividendi Contestualmente all’approvazione delle linee guida del piano 2023-2027 il Consiglio ha deliberato di adottare una politica pluriennale di distribuzione di dividendi decisi anno per anno in funzione dei risultati conseguiti e qualora la situazione patrimoniale lo consenta.
37. Utile per azione L’utile base per azione attribuibile ai detentori di azioni ordinarie della società ̀ è calcolato dividendo l’utile per il numero di azioni in essere alla data di chiusura dell’esercizio. 38. Utile diluito per azione Non vi sono effetti diluitivi.
39. Informazioni ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 Situazione patrimoniale - finanziaria consolidata (valori in migliaia di euro) 31.12.2022 di cui parti correlate 31.12.2021 di cui parti correlate Attività non correnti Attività materiali (1) 205 318 Attività per diritto d'uso (2) 251 752 Attività immateriali (3) 2.083 2.877 Avviamento (4) 13.353 13.353 Partecipazioni (5) 5 8 Crediti (6) 242 231 Attività fiscali differite (7) 1.016 949 Totale attività non correnti 17.155 - 18.488 - Attività correnti Rimanenze di magazzino (8) 1.559 2.238 Crediti commerciali (9) 10.134 9.928 Crediti finanziari (10) 2 2

118 Crediti d'imposta (11) 2.107 397 Altre attività (12) 1.635 1.848 Disponibilità liquide (13) 1.794 2.474 Totale attività correnti 17.232 - 16.887 - Totale Attivo 34.387 - 35.375 - Patrimonio Netto (14) Capitale sociale 4.394 4.394 Riserve 22.190 22.105 Riserva FTA 4 5 Risultati portati a nuovo (28.833) (24.167) Riserva cambio 7 (10) Utile (perdita) del periodo (2.078) (4.623) Totale Patrimonio Netto di Gruppo (4.317) - (2.296) - Patrimonio netto di terzi 43 - Totale Patrimonio Netto (4.274) - (2.296) - Passività non correnti Fondi per rischi e oneri (15) - 73 Fondi per benefici ai dipendenti (TFR) (16) 365 673 Passività fiscali differite (17) 141 192 Debiti finanziari (quota non corrente) (18) 10.901 8.933 624 Altre passività non correnti (19) 76 1.076 Totale passività non correnti 11.484 - 10.946 624 Passività correnti Debiti commerciali (20) 11.957 550 10.931 Debiti finanziari (quota corrente) (18) 8.150 732 9.610 Debiti per imposte (21) 5.420 3.192 Altre passività (19) 1.651 2.992 Totale passività correnti 27.177 1.282 26.725 - Totale Passività e Patrimonio Netto 34.387 1.282 35.375 624 Conto economico consolidato (valori in migliaia di euro) 31.12.2022 di cui parti correlate di cui non recurring 31.12.2021 di cui parti correlate Ricavi totali (22) 36.590 38.242 Altri ricavi (22) 508 219 Costi capitalizzati (23) 215 302 Variazione delle rimanenze (732) (29) Costi di acquisto per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (24) (21.433) (22.122) Costi per servizi (25) (10.816) (11.674) Costi per godimento beni terzi (26) (248) (180) Costi operativi (32.496) 0 0 (33.976) 0 Salari e stipendi (27) (2.899) (4.285) Oneri sociali (27) (770) (908) TFR (27) (121) (209) Costo del personale (3.789) 0 0 (5.402) 0 Ammortamenti attività immateriali* (28) (870) (1.071) Ammortamenti attività materiali (28) (340) (456)

119 Svalutazioni (28) (108) (647) Ammortamenti e svalutazioni (1.319) 0 0 (2.174) 0 Altri costi operativi (29) (106) (409) Risultato operativo (1.129) 0 0 (3.227) 0 Proventi finanziari (30) 82 73 14 Oneri finanziari netti (30) (1.121) (90) (1.660) (54) Risultato prima delle imposte (2.167) (90) 0 (4.814) (40) Imposte sul reddito* (31) 73 191 Risultato netto di esercizio (2.094) (90) 0 (4.623) (40) Di cui di terzi (16) 0 40. Continuità aziendale Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 del Gruppo è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell’attività, sulla base delle valutazioni fatte dagli Amministratori, così come previsto dallo IAS 1, sulla capacità di continuare ad operare come un’entità in funzionamento, tenendo conto di tutte le informazioni a loro conoscenza sul futuro che è relativo, ma non limitato, ad almeno 12 mesi. Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 ha chiuso con una perdita di Euro 2.094 migliaia (di cui Euro 16 migliaia di pertinenza di terzi) che ha condotto ad un patrimonio netto negativo pari a Euro 4.274 migliaia (di cui positivo per Euro 43 migliaia di pertinenza di terzi). Si segnala che l’Ebitda al 31 dicembre 2022 è positivo per Euro 162 migliaia rispetto al dato del precedente esercizio che era negativo per Euro 1.054 migliaia. In data 30 marzo 2023 il Consiglio di Amministrazione della Società Giglio S.p.A. ha approvato il Piano Industriale 2023 – 2027. Il nuovo Piano industriale considera un’accelerazione del GMV (Gross Merchandise Value) ad un tasso di crescita cumulativo di circa l’8% (CAGR), sia per crescita organica, in linea con le aspettative del mercato di riferimento (le vendite on line del fashion di lusso), sia per nuove acquisizioni di brand e sia per nuove iniziative imprenditoriali. Nell’arco del piano, l’obiettivo è un incremento lineare dei ricavi, con una redditività (rapporto Ebitda/Ricavi) sostenibile nel lungo termine, la cui incidenza risulta superiore al 13% nell’ultimo anno di piano. L’obiettivo è ottenere un bilanciamento tra le attività B2B che includono sia la distribuzione ai marketplace digitali (vista in forte sviluppo come canale di smobilizzo di stock), sia l’attività della Salotto di Brera specializzata in forniture c.d. Travel Retail (vendite a bordo di navi crociera e a Duty Free shop di porti e aeroporti) e le attività B2C, con le avanzate soluzioni

120 tecnologiche proposte dalla piattaforma di Terashop (di eCommerce Outsourcing) integrata e personalizzata anche per la clientela di Ibox SA, anche per categorie merceologiche diverse dal fashion, quali il design, l’elettronica, il DIY retail ed il food. Il Piano industriale prevede un miglioramento del profilo finanziario e patrimoniale, contando su una generazione di cassa operativa positiva, un controllo del capitale circolante a supporto delle vendite B2B, fabbisogni per investimenti riparametrati rispetto agli esercizi precedenti, dopo l’acquisizione delle competenze tecnologiche provenienti da ECO e gli investimenti interni effettuati nel corso del triennio 2020 / 2022 sulle piattaforme, finalizzati a fornire servizi addizionali ai brand. Gli amministratori hanno effettuato adeguate analisi di sensitività sulle principali ipotesi del piano. Si evidenzia che il budget 2023 utilizzato dagli Amministratori nella valutazione circa il rispetto del presupposto della continuità aziendale, prevede la generazione di un flusso di cassa positivo con indicatori economici ritornati in positivo. La formulazione di tale previsione include tuttavia alcune assunzioni, la cui eventuale realizzazione non completa (singolarmente e/o cumulativamente), porterebbe una conseguente riduzione del risultato del piano. Di seguito sono riportate le principali assunzioni, utilizzate dagli Amministratori, per la stima del flusso di cassa per l’esercizio 2023: - Crescita organica e commerciale del 9% sui Ricavi e del 6% sul GMV della divisione B2C che ha come caratteristica principale del proprio modello di business l’incasso immediato dagli utenti ed il pagamento differito della merce e dei servizi ai fornitori. Tale crescita, che impatterà sul EBITDA margin, è da ricondursi ad un effetto derivante dall’acquisizione di nuovi clienti oltre che da miglioramenti apportati alle piattaforme che consentono di produrre ricavi addizionali; - Crescita commerciale del 10% dei Ricavi della divisione B2B che ha, invece, lo scopo di agevolare le vendite indirette on line da parte dei brand sulle più importanti piattaforme e- commerce a livello globale, offrendo ai brand una distribuzione addizionale alle reti fisiche. Tale crescita, che impatterà sul EBITDA margin del 12,5% è da ricondursi ad un effetto combinato derivante dalla ripresa degli acquisti post-pandemia e dalla crescita prevista per il 2023 (+15%) della società Salotto di Brera S.r.l.. - Miglioramento dei processi e conseguente riduzione dei costi a seguito di un’attività di razionalizzazione del perimetro delle attività aziendali e di altre attività di saving realizzati grazie a

121 sinergie infragruppo (quali ad esempio riduzione costi legali, payroll, costi per consulenze e amministrative…) - Migliore gestione dei tempi medi d’incasso, dovuta contemporaneamente al potenziale ricorso al meccanismo di fattorizzazione pro-soluto del credito risultante dalle vendite ad alcuni grandi clienti attivi nel segmento B2B ed alla migliore gestione dell’affidamento commerciale da parte dei fornitori; In relazione alle assunzioni sopra riportate gli Amministratori evidenziano che: Il budget 2023 ed il piano 2024-2027 sono stati redatti avendo a riferimento azioni concrete e specifiche da intraprendersi nel corso dell’intero periodo di piano, tuttavia per sua natura intrinseca includono assunzioni di carattere generale ed ipotetico, nonché di natura discrezionale legate alle usuali caratteristiche di un piano pluriennale, non potendo escludere che le azioni previste possano realizzarsi in tempi e con effetti diversi da quelli preventivati ma che allo stato attuale non prevedono comunque la mancata esecuzione del piano stesso: 1. Negoziazione con gli istituti bancari di credito a supporto del capitale circolante necessario per alimentare il business dell’e-commerce e dell’attività di distribuzione di prodotti fashion come dimostrato dall’attivazione di vari contratti di finanziamento sia nell’esercizio concluso che a inizio 2023. A riguardo si segnala che a inizio 2023 la controllata Salotto di Brera S.r.l. ha stipulato due contratti di finanziamento rispettivamente di 2,5 milioni e 1 milione con Banca Progetto con garanzia SACE, a conferma della affidabilità nei confronti di primati istituti di credito. Il piano industriale 2023/2027 tiene conto dei tassi di interesse in incremento sui debiti con gli istituti di credito rispetto ai tassi contrattuali rilevati nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022. 2. Il socio Meridiana Holding SpA. ha raggiunto un accordo con la Società tramite il quale il debito residuo relativo ai finanziamenti da essa erogato è stato convertito da USD in Euro al tasso di cambio 1:1 del 31 agosto 2022 e contestuale accordo di restituzione in tre rate trimestrali di pari importo, la prima scadente il 15 marzo 2023, e rimborsata come da piano. 3. In data 29 dicembre 2022 SACE, in qualità di garante del prestito obbligazionario, ha fornito consenso al bond holder EBB S.r.l. al rilascio del waiver relativamente al mancato rispetto dei Parametri Finanziari “Leverage Ratio” e “Gearing Ratio” in relazione alla data di verifica del 31 dicembre 2022. La società si attiverà con SACE / EBB Export per richiedere una estensione del waiver

122 alla data di test del 30 giugno 2023 ed ha una ragionevole aspettativa che tale sospensione venga concessa, avendola già ottenuta per i passati esercizi. 4. Il Consiglio di Amministrazione del 15 dicembre 2021 come da proposta dell’ordine del giorno, “Attualmente è ancora aperta una delega per aumenti in natura esercitabile per cinque anni dalla data della delibera che consente all’organo ammnistrativo di aumentare il capitale sociale per un importo massimo pari a Euro 366.133,70 (10% del capitale allora esistente) oltre al sovrapprezzo. A questa si dovrà pertanto affiancare una delega per aumenti semplificati fino al 10% del capitale oggi esistente ai sensi dell’art. 2441, quarto comma, secondo periodo, ovvero anche una delega più ampia con procedura ordinaria” delibera di attribuire al Presidente del Consiglio di Amministrazione tutti i poteri necessari per dare esecuzione agli aumenti di capitale. Si segnala che con riferimento all’ aumento di capitale della Capogruppo Giglio Group Spa, il Consiglio di Amministrazione, tenuto in data 14 settembre 2022, ha conferito mandato al Presidente di svolgere le attività propedeutiche necessarie all’esecuzione dello stesso. Si ritiene che tale aumento possa essere effettuato nell’ultimo trimestre del 2023, come previsto nel budget / piano 2023-2027 approvato dagli amministratori. **** Con l’uscita dal Covid19 il 2023 si è avviato con la speranza di riprendere una regolare attività economico/finanziaria basata su aspettative di una buona crescita economica. Come ben noto però il quadro generale è divenuto molto complesso a causa delle vicende geopolitiche che hanno caratterizzato l’anno 2022 ed i primi mesi del 2023, segnatamente del conflitto russo-ucraino. L’Unione Europea, come anche il Regno Unito e gli Stati Uniti d’America, hanno immediatamente inflitto una serie di sanzioni economiche pesantissime. Gli effetti prodotti dai sopradescritti provvedimenti hanno generato un significativo impatto economico e sociale sia per la Russia che per i paesi della NATO. In Italia abbiamo immediatamente registrato un aumento del prezzo delle materie prime nonché significative difficoltà nell’approvvigionamento di taluni prodotti dal mercato russo/ucraino che nel breve periodo porteranno ad una diminuzione dell’offerta e quindi ad un fisiologico incremento dei prezzi.

123 Pertanto, alla luce di quanto sin qui rappresentato appaiono evidenti gli impatti diretti e indiretti che il conflitto Russia – Ucraina potrà portare alle imprese italiane a seconda dei settori in cui operano, tanto in termini di significatività dell'impatto quanto in termini di tendenza negativa/positiva, a seconda del settore di appartenenza, delle caratteristiche, anche geografiche, delle filiere di fornitura nonché dei mercati di sbocco in cui esse si collocano. L'organo amministrativo segnala che l'attività della società non dovrebbe subire degli stravolgimenti tali a livello economico e finanziario in grado di mettere a repentaglio la continuità aziendale. Si segnalano tuttavia alcuni rallentamenti avvenuti nel corso del secondo semestre 2022, limitatamente ad alcuni clienti situati in Paesi dell’Est i cui ordini sono slittati nel primo semestre del 2023, il cui effetto, rispetto al budget 2022, ha comportato ricavi in misura inferiore del 15%. Sarà cura dello stesso, tuttavia, monitorare costantemente l'evolversi della situazione ed intraprendere tempestivamente tutte le iniziative opportune per preservare la continuità aziendale della società. Gli Amministratori, pur in presenza delle significative incertezze sopra descritte, si ritengono confidenti nel raggiungimento dei risultati previsti nel Piano e ritengono di poter confermare la sussistenza del presupposto della continuità aziendale per l’orizzonte temporale di almeno, ma non limitato a, dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio. La valutazione è naturalmente frutto di un giudizio soggettivo che ha tenuto conto del grado di probabilità di avveramento degli eventi e delle incertezze sopra evidenziati. Da ultimo gli Amministratori, consapevoli dei limiti intrinseci della propria determinazione, garantiscono il mantenimento di un costante monitoraggio sull’evoluzione dei fattori presi in considerazione, così da poter assumere, laddove se ne verificassero i presupposti, i necessari accorgimenti nonché a provvedere, con analoga prontezza, ad assolvere agli obblighi di comunicazione al mercato.
124 GIGLIO GROUP S.p.A. Sede in Milano, Piazza Diaz 6 - Milano Capitale Sociale sottoscritto e versato Euro 4.393.604 REA n. 1028989 Codice Fiscale 07396371002 Iscritta al Registro delle Imprese di Milano al n. 07396371002 Sito Istituzionale www.giglio.org
125 Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2022 PROSPETTI CONTABILI - Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria - Prospetto di conto economico e conto economico complessivo - Rendiconto finanziario - Prospetto dei movimenti di patrimonio netto - Note illustrative al bilancio d’esercizio

126 Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria Situazione patrimoniale - finanziaria (valori in migliaia di euro) 31.12.2022 31.12.2021 Attività non correnti Attività materiali (1) 54 101 Attività per diritto d'uso (2) 213 406 Attività immateriali (3) 119 164 Avviamento (4) 3.249 3.249 Partecipazioni (5) 11.313 10.876 Crediti (6) 797 2.701 Attività fiscali differite (7) 1.011 944 Totale attività non correnti 16.756 18.441 Attività correnti Rimanenze di magazzino (8) 605 1.493 Crediti commerciali (9) 6.357 3.784 Crediti finanziari (10) 2 2 Crediti d'imposta (11) 263 434 Altre attività (12) 99 232 Disponibilità liquide (13) 105 144 Totale attività correnti 7.431 6.088 Totale Attivo 24.187 24.529 Patrimonio Netto (14) Capitale sociale 4.394 4.394 Riserve 24.049 23.996 Riserva straordinaria - - Costi di quotazione (541) (541) Riserva FTA 4 4 Risultati portati a nuovo (27.617) (24.493) Riserva cambio - - Utile (perdita) del periodo 119 (3.123) Totale Patrimonio Netto 408 235 Passività non correnti Fondi per rischi e oneri (15) - - Fondi per benefici ai dipendenti (TFR) (16) 204 276 Passività fiscali differite (17) 1 1 Debiti finanziari non correnti (18) 5.812 9.966 Altre passività non correnti (21) 76 1.076 Totale passività non correnti 6.093 11.318 Passività correnti Debiti commerciali (19) 7.906 2.974 Debiti finanziari correnti (18) 7.702 6.907 Debiti per imposte (20) 921 597 Altre passività correnti (21) 1.156 2.498 Totale passività correnti 17.686 12.976 Totale Passività e Patrimonio Netto 24.187 24.529

127 Prospetto di Conto economico - Prospetto di conto economico complessivo Conto economico (valori in migliaia di euro) 31.12.2022 31.12.2021 Ricavi totali (22) 17.458 17.591 Altri ricavi (22) 2.268 1.346 Variazione delle rimanenze (888) (103) Costi di acquisto per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (23) (13.587) (14.680) Costi per servizi (24) (3.369) (3.849) Costi per godimento beni terzi (25) (62) (116) Costi operativi (17.018) (18.646) Salari e stipendi (26) (1.208) (1.489) Oneri sociali (26) (342) (473) TFR (26) (65) (87) Costo del personale (1.615) (2.049) Ammortamenti attività immateriali (27) (63) (62) Ammortamenti attività materiali (27) (247) (305) Svalutazioni (27) 3 (161) Ammortamenti e svalutazioni (308) (528) Altri ricavi (costi) operativi (28) (79) (108) Risultato operativo (182) (2.498) Proventi (Oneri) non recurring (29) 1.050 0 Proventi finanziari (30) 10 459 Oneri finanziari netti (30) (770) (1.364) Risultato prima delle imposte 108 (3.403) Imposte anticipate (31) 83 255 Imposte sul reddito (31) (73) 24 Risultato netto di esercizio 119 (3.123) Di cui di terzi 0 - Risultato delle attività dest. a continuare per azione base e diluito 0,0054 (0,1947) Risultato netto per azione base e diluito 0,0079 (0,1416) Conto economico complessivo (valori in migliaia di euro) 31.12.2022 31.12.2021 Risultato netto di esercizio 119 (3.123) Altre componenti di conto economico complessivo Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte Riserva Cambi 0 0 Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte 0 0 Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte Perdita Attuariale dei benefici a dipendenti (16) 54 12 Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte 54 12 Risultato complessivo dell'esercizio 173 (3.111)

128 Prospetto di Patrimonio Netto Descrizione (Valori in migliaia di euro) Capitale sociale Riserve Riserva FTA Alte Riserve Riserva IAS19 Risultati portati a nuovo Utile (perdita) del periodo Totale SALDO AL 31 DICEMBRE 2020 4.149 22.338 4 (541) (71) (16.074) (8.419) 1.385 Aumento capitale sociale 244 1.930 2.174 Riserva sovrapprezzo (213) (213) Oneri aumento capitale sociale - Risultato a nuovo - 8.419 8.419 Perdite anno 2020 sospese L. 30 dicembre 2020 n.178 (1) (8.419) (8.419) Riserva IAS 19 12 - 12 Effetti cambi - - Altri movimenti - - - - - Risultato di periodo (1) (3.123) (3.123) SALDO AL 31/12/21 4.393 24.055 4 (541) (59) (24.493) (3.123) 235 Descrizione (Valori in migliaia di euro) Capitale sociale Riserve Riserva FTA Altre Riserve Riserva IAS19 Risultati portati a nuovo Utile (perdita) del periodo Totale SALDO AL 31 DICEMBRE 2021 4.394 24.055 4 (541) (59) (24.493) (3.123) 235 Aumento capitale sociale - Riserva sovrapprezzo - Versamento soci in c/capitale - Risultato a nuovo 3.123 3.123 Perdite anno 2020 sospese L. 30 dicembre 2020 n.178 (1) - Perdite anno 2021 sospese D.L. 30 dicembre 2021 n. 228 (1) (3.123) (3.123) Riserva IAS 19 54 54 Effetti cambi - Altri movimenti 119 119 Risultato di periodo - SALDO AL 31 DICEMBRE 2022 4.394 24.055 4 (541) (5) (27.616) 119 408 di cui perdite in regime di sospensione L. 30 dicembre 2020 n.178 esercizio 2020 (8.419) di cui perdite in regime di sospensione L. 30 dicembre 2021 n.228 esercizio 2021 (3.123) (1) Le perdite del 2020 e del 2021 sono sospese come disciplinato rispettivamente dalla L.30 dicembre 2020 n.178 e dal D.L 30 dicembre 2021 n. 228.

129 RENDICONTO FINANZIARIO Importi in migliaia di euro 31.12.2022 31.12.2021 Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa Utile (Perdita) del periodo delle attività destinate a continuare 119 (3.123) Utile (Perdita) del periodo delle attività destinate alla dismissione / dismesse - - Rettifiche per: Ammortamenti di immobilizzazioni materiali 52 211 Ammortamenti attività per diritto d'uso 196 95 Ammortamenti di attività immateriali 63 62 Variazione non monetaria dei fondi (72) (113) Svalutazioni/(Rivalutazioni) (3) 161 Oneri/(Proventi) finanziari netti 760 905 Imposte sul reddito (10) (279) Variazioni di: Rimanenze 888 103 Crediti commerciali (2.573) 623 Crediti imposta 171 697 Crediti finanziari correnti - - Altre attività 133 430 Passività fiscali differite - (131) Debiti commerciali 4.932 (1.524) Debiti d'imposta 334 392 Variazione Attività per diritto d'uso (3) 8 Variazione debiti finanziari IFRS 16 (198) (132) Altre passività correnti/non correnti (2.341) 553 Variazione del capitale circolante netto 1.343 1.018 Variazione dei fondi - - Variazioni attività/passività destinate alla dismissione / dismesse - - Disponibilità liquide generate dall'attività operativa 2.448 (1.063) Interessi pagati (676) (382) Imposte sul reddito pagate - - Disponibilità liquide nette generate dall'attività operativa 1.772 (1.445) Flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento Investimenti in immobilizzazioni materiali (5) (149) Investimenti in immobilizzazioni immateriali (19) (23) Acquisizione Salotto di Brera al netto della liquidità acquisita - - Variazione Altre immobilizzazioni 1.840 (345) Incremento partecipazioni (437) (925) Variazioni perimetro consolidamento Disponibilità liquide nette assorbite dall'attività di investimento 1.379 (1.442) Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento Aumento di capitale - 1.962 Variazioni di PN 54 12 Accensione nuovi finanziamenti 90 1.483 Rimborsi finanziamenti (3.219) (1.065) Variazione indebitamento finanziario (115) (501) Disponibilità liquide nette assorbite dall'attività di finanziamento (3.190) 1.891 Incremento (decremento) netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (39) (997) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 1° gennaio 144 1.141 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre 105 144

130 NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO D’ESERCIZIO INFORMAZIONI GENERALI A. Informazioni societarie La società ha chiuso l’esercizio 2022 con un utile di Euro 119 migliaia. Tuttavia, permane la situazione di diminuzione oltre un terzo del capitale per perdite prevista dall’art. 2446, comma 1, c.c. La norma richiede di procedere alla convocazione dell’assemblea per gli “opportuni provvedimenti” ma consente di non effettuare interventi immediati sul capitale volti a ripianare la perdita, che sono imposti, dal comma 2 del medesimo articolo, soltanto se la perdita non si riduca entro un terzo del capitale entro l’esercizio successivo. Tale ultimo termine, per le perdite maturate al 31/12/2020 e al 31/12/2021, è stato spostato al quinto esercizio successivo in forza di quanto previsto rispettivamente dalla L. 30 dicembre 2020 n.178 e dal D.L 30 dicembre 2021 n. 228 (convertito con modifiche dalla legge n. 15 del 25 febbraio 2022), che hanno consentito alle società per azioni di sospendere temporaneamente alcune disposizioni in materia di riduzione del capitale per perdite (fra cui l’art 2446, comma 2)., spostando al quinto esercizio successivo l’obbligo di ripianare le perdite. Per ulteriori dettagli si rimanda al prospetto di patrimonio netto e alla nota 40. Continuità aziendale. La sede legale della Giglio Group S.p.A. è a Milano in Piazza Diaz, 6 – Milano. L’attività della Società è descritta nelle presenti note illustrative. Le informazioni sui rapporti della Società con le altre parti correlate sono presentate nella Nota 35. B. Principi di redazione Il bilancio d’esercizio della Giglio Group S.p.A. al 31 dicembre 2022 è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (“EU-IFRS”) emessi dall’International Accounting Standard Board ed omologati dall’Unione Europea. Per EU-IFRS si intendono tutti gli ”International Financial Reporting Standards”, tutti gli ”International Accounting Standards” (IAS), tutte le interpretazioni dell’International Reporting Interpretations Committee’ (IFRIC), precedentemente denominate ‘Standing Interpretations Committee’ (SIC) che, alla data di approvazione dei bilanci d’esercizio, siano state oggetto di omologa da parte dell’Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002. In particolare, si

131 rileva che gli EU-IFRS sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati nel presente documento. Il bilancio d’esercizio è costituito dal conto economico, dal conto economico complessivo, dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal rendiconto finanziario e dal prospetto delle movimentazioni del patrimonio netto (tutti espressi in migliaia di Euro) e dalle presenti note al bilancio. Il bilancio d’esercizio è presentato in euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, se non altrimenti indicato. L’Euro rappresenta la valuta funzionale e di presentazione per la Società ed è la valuta nella quale è condotta la maggior parte delle operazioni. Il bilancio d’esercizio fornisce informazioni comparative riferite all’esercizio precedente. Nel proseguo sono descritti i principali principi contabili ed i criteri di valutazione applicati nella redazione del bilancio d’esercizio. I principi risultano conformi a quelli utilizzati per la predisposizione delle situazioni patrimoniali ed economiche di comparazione ad eccezione dei principi di nuova adozione per cui si rinvia al paragrafo “Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2022”. Il bilancio d’esercizio è stato redatto in base al principio del costo storico e nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l’insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro e in particolare nei prossimi 12 mesi. Si rimanda alla nota 40 per dettagli relativi alla continuità aziendale. In particolare, si segnala che la Società adotta i principi contabili internazionali a partire dall’esercizio 2015, con data di transizione agli IFRS al 1° gennaio 2014. C. Base di presentazione Il bilancio d’esercizio è composto dal Prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria, dal Prospetto di Conto Economico, di Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dalle corrispondenti Note illustrative. In particolare: - nello Stato patrimoniale sono esposte separatamente le attività e le passività correnti e non correnti;

132 - nel Conto economico complessivo l’analisi dei costi è effettuata in base alla natura degli stessi; - per il Rendiconto finanziario viene utilizzato il metodo indiretto. In particolare, le attività e passività nel bilancio d’esercizio sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente. Un’attività è corrente quando: - si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo; - è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla; - si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio; o - è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio. Tutte le altre attività sono classificate come non correnti. Una passività è corrente quanto: - è previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo; - è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla; - deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio; o - l’entità non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio Tutti i valori esposti nei prospetti contabili e nelle note illustrative, laddove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di euro. D. Valutazioni discrezionali e stime contabili significative La redazione del bilancio d’esercizio della Giglio Group S.p.A. richiede l’effettuazione di stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento: conseguentemente i risultati che verranno in seguito conseguiti potrebbero differire da tali stime. In particolare, le stime vengono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, ammortamenti, svalutazioni, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti a fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico. I principali dati oggetto di stima si riferiscono a:

133 - Identificazione delle Cash Generating Unit (CGU): In applicazione delle disposizioni dello “IAS 36 – Riduzione di valore delle attività”, l’avviamento iscritto nel Bilancio d’esercizio della società, in virtù di operazioni di aggregazione aziendale, è stato allocato a singole CGU o a gruppi di CGU, che si prevede beneficeranno dall’aggregazione. Una CGU rappresenta il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari largamente indipendenti. Nel processo di individuazione delle predette CGU, il management ha tenuto conto della natura specifica dell’attività e del business a cui essa appartiene, verificando che i flussi finanziari derivanti da un gruppo di attività fossero strettamente indipendenti e ampiamente autonomi da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Le attività incluse in ogni CGU sono state individuate anche sulla base delle modalità attraverso le quali il management le gestisce e le monitora. - Partecipazioni: le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture sono iscritte al costo di acquisto, eventualmente ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 36. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l’eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico. Qualora vengano meno i presupposti che hanno portato ad effettuare una svalutazione in periodi precedenti, il valore contabile della partecipazione viene ripristinato con imputazione a conto economico. La società ha effettuato impairment-test. - Fondo obsolescenza delle rimanenze di materie prime, accessori e merci e delle rimanenze di prodotti finiti: Poiché la Società tratta prodotti soggetti agli andamenti del mercato e all’influenza della moda, le rimanenze di prodotti possono essere soggette a riduzioni di valore. In particolare, il fondo obsolescenza rimanenze di prodotti finiti riflette pertanto la stima del management circa le perdite di valore attese sui prodotti delle diverse collezioni delle stagioni in giacenza, tenendo in considerazione la capacità di vendere gli stessi attraverso i diversi canali distributivi in cui opera il Gruppo. Indicativamente le assunzioni di svalutazione prevedono comunque percentuali di svalutazione crescenti con l’aumentare dell’anzianità dei prodotti acquistati (si ricorda che il gruppo tratta sia collezioni in season sia per off season distribuendole tra i digital retailers più importanti al mondo) in modo tale da riflettere da un lato la diminuzione dei prezzi di vendita e dall’altro la diminuzione della probabilità di vendita col passare del tempo. Alla base della determinazione di tale percentuale c’è sia un’analisi statistica del variare dell’anzianità del prodotto in giacenza che una valutazione di costanza nel tempo di utilizzo di percentuali. Nel caso venga notata una variazione nelle informazioni a disposizione le percentuali vengono rianalizzate ed eventualmente adeguate.

134 - Svalutazione crediti: La Direzione valuta con attenzione, attraverso lo strumento dell’aging list, sulla base del processo di recupero crediti e sulla base delle valutazioni fornite dalla Direzione Legale, lo stato dei propri crediti e dello scaduto ed effettua un’analisi della recuperabilità; anche queste stime, in quanto soggette ad un naturale grado di incertezza, potrebbero rilevarsi non corrette. La valutazione della recuperabilità dei crediti commerciali è effettuata sulla base del cosiddetto expected credit loss model. In particolare, le perdite attese sono determinate sulla base del prodotto tra: (i) l’esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (c.d. Exposure At Default o EAD); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione di pagamento (c.d. Probability of Default o PD); (iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (c.d. Loss Given Default o LGD) definita, sulla base delle esperienze pregresse (serie storiche della capacità di recupero) e delle possibili azioni di recupero esperibili (ad es. azioni stragiudiziali, contenziosi legali, ecc.). - Pagamenti basati su azioni o opzioni: Il costo lavoro include, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assume, il costo del piano di incentivazione con pagamento basato su azioni/opzioni. Il costo dell’incentivazione è determinato con riferimento al fair value degli strumenti attribuiti e alla previsione del numero di azioni/opzioni che saranno effettivamente assegnate; la quota di competenza dell’esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il vesting period, ossia il periodo intercorrente tra la data dell’attribuzione (cd. Grant date) e la data di assegnazione. Il fair value delle azioni/opzioni sottostanti il piano di incentivazione è determinato alla grant date tenendo conto delle previsioni in merito al raggiungimento dei parametri di performance associati a condizioni di mercato e non è oggetto di rettifica negli esercizi successivi; quando l’ottenimento del beneficio è connesso anche a condizioni diverse da quelle di mercato, la stima relativa a tali condizioni è riflessa adeguando, lungo il vesting period, il numero di azioni che si prevede saranno effettivamente assegnate. Al termine del vesting period, nel caso in cui il piano non assegni azioni ai partecipanti per il mancato raggiungimento delle condizioni di performance, la quota del costo afferente le condizioni di mercato non è oggetto di reversal a conto economico. Si specifica che in data 21 giugno 2021 si è tenuta l’assemblea ordinaria e straordinaria della Società. L’Assemblea, in sede ordinaria, ha approvato il Piano di Stock Option 2021-2028 riservato agli amministratori esecutivi e/o dirigenti con responsabilità strategiche della Società o di società

135 controllate che saranno individuati dal Consiglio di Amministrazione in conformità a quanto previsto dal regolamento del piano di Stock Option. L’Assemblea straordinaria ha attribuito delega al Consiglio di Amministrazione della facoltà di aumentare a pagamento il capitale sociale di Giglio Group S.p.A., ai sensi dell’articolo 2439 comma 2 del Codice Civile, in via scindibile, con esclusione del diritto di opzione, come previsto dall’articolo 2441, comma 8 e – per quanto occorrer possa – comma 5, del Codice Civile, per un importo massimo di Euro 180.000 in valore nominale, mediante emissione, anche in più tranche, di massime n. 900.000 azioni ordinarie prive del valore nominale, al servizio esclusivo del “Piano di Stock Option 2021 – 2028”. Le opzioni assegnate potranno essere esercitate nell’arco di un periodo di vesting triennale suddiviso in tre tranche (fino al 30% il primo anno, fino al 35% il secondo anno, fino al 35% il terzo anno) e matureranno solo qualora vengano raggiunti gli obiettivi (in termini di condizioni di performance) identificati nel piano stesso. Si rileva che gli obiettivi legati al 2022 non sono stati raggiunti e non si è reso necessario alcun accantonamento. - Benefici ai dipendenti: i cui valori sono determinati in base a stime attuariali; per le principali assunzioni attuariali si rinvia alla nota 16. - Avviamento: La recuperabilità dell’Avviamento è testata annualmente e, se necessario, anche nel corso dell’anno. L’allocazione dell’avviamento alle CGU o gruppi di CGU e la determinazione del valore recuperabile di queste ultime comporta l’assunzione di stime che dipendono da valutazioni soggettive nonché da fattori che possono cambiare nel tempo con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate dagli Amministratori. Tali valutazioni sono state svolte a livello delle unità generatrici di flussi finanziari alle quali il valore degli avviamenti sono imputati, assumendo, quale valore recuperabile, il maggiore tra il fair value, qualora disponibile o determinabile ed il valore d’uso ricavabile dai piani pluriennali approvati dai Consigli di Amministrazione competenti. Si segnala in particolare che dalle verifiche svolte non è emersa la necessità di effettuare alcune svalutazioni degli avviamenti come meglio descritto nella nota 4. - Diritti immateriali: Gli Amministratori non hanno evidenziato potenziali problemi di impairment sul valore di bilancio delle immobilizzazioni immateriali. Si sottolinea al riguardo come le immobilizzazioni immateriali sono testate annualmente per svalutazioni durevoli quando ci sono indicazioni che il valore contabile potrebbe non essere recuperato. Quando vengono predisposti i

136 calcoli del valore in uso, gli Amministratori devono stimare i flussi di cassa attesi dall’attività o dalle unità generatrici di flussi e scegliere un tasso di sconto adeguato in modo da calcolare il valore attuale di tali flussi di cassa. La corretta identificazione degli elementi indicatori dell’esistenza di una potenziale riduzione di valore, nonché le stime per la determinazione delle stesse dipendono da fattori che possono variare nel tempo influenzando valutazioni e stime effettuate dagli Amministratori; - Attività per imposte differite che sono rilevate nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri a fronte dei quali le differenze temporanee o eventuali perdite fiscali potranno essere utilizzate. A tal riguardo, il management stima la probabile manifestazione temporale e l’ammontare dei futuri utili fiscalmente imponibili; - Passività potenziali: La Società accerta una passività a fronte di contenziosi e rischi derivanti da cause legali in corso quando ritiene probabile il verificarsi di un esborso finanziario e quando l’ammontare delle passività può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l’ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio. E. Gestione del capitale e dei rischi finanziari Obiettivi e criteri di gestione del rischio finanziario Le principali passività finanziarie della Società, diverse dai derivati, comprendono i prestiti e i finanziamenti bancari, i debiti commerciali e i debiti diversi e le garanzie finanziarie. L’obiettivo principale di tali passività è di finanziare le attività operative della Società. La Società ha crediti finanziari e altri crediti, commerciali e non commerciali, disponibilità liquide che si originano direttamente dall’attività operativa. La Società è esposta al rischio di mercato, al rischio di credito ed al rischio di liquidità. Il Management è deputato alla gestione di questi rischi. Il Consiglio d’Amministrazione rivede ed approva le politiche di gestione di ognuno dei rischi di seguito esposti. Si attesta che nella scelta delle operazioni di finanziamento e di investimento la Società ha adottato criteri di prudenza e di rischio limitato e che non sono state poste in essere operazioni di tipo speculativo.

137 I rischi finanziari sono monitorati attraverso un sistema di reporting integrato atto consentire una pianificazione analitica delle attività ̀ future, la Società sta implementando un sistema di controllo di gestione. La società, inoltre, non ha fatto ricorso a strumenti finanziari derivati per la copertura di rischi legati all’approvvigionamento delle risorse finanziarie. Di seguito vengono commentati i diversi rischi finanziari cui è esposto Giglio Group S.p.A. Rischio di mercato Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di cambio, il rischio di tasso e altri rischi di prezzo. Rischio di cambio La Società predispone i propri dati finanziari in Euro e, in relazione al proprio business model, sostiene la maggior parte dei propri costi sempre in Euro. Il business model adottato permette alla Società di ridurre al minimo i rischi connessi alle oscillazioni dei tassi di cambio. Il debito verso Meridiana Holding SpA, azionista di maggioranza, erogato in USD è stato convertito in Euro in data 31 agosto 2022 al tasso di cambio Euro/Dollaro 1:1. Tale prestito sarà rimborsato in tre rate trimestrali a partire da marzo 2023. Rischio di tasso di interesse Le oscillazioni dei tassi di interesse di mercato influiscono sul livello degli oneri finanziari netti e sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie. Il rischio di tasso d’interesse si può classificare in: - flow risk, che si riferisce alla variabilità degli importi di interessi attivi e passivi incassati e pagati a seguito dei movimenti nei livelli dei tassi di interesse di mercato; - price risk, relativo alla sensibilità del valore di mercato delle attività e passività alle variazioni del livello dei tassi di interesse (si riferisce ad attività o passività a tasso fisso). Giglio Group S.p.A. è principalmente esposta al flow risk, o rischio di flusso, cioè al rischio di conseguire

138 a conto economico un aumento dei costi finanziari per effetto di una variazione sfavorevole dei tassi di interesse. La Società utilizza risorse finanziarie di terzi principalmente sotto forma di debito bancario regolato a tasso variabile. Variazioni nei tassi di interesse di mercato incidono solo sul costo dei finanziamenti e sul rendimento delle forme di impiego e quindi sul livello degli oneri e dei proventi finanziari della Società e non anche sul loro fair value. La maggior parte della posizione debitoria onerosa è rappresentata da finanziamenti a tasso variabile e a breve termine. Il costo dell’indebitamento bancario è parametrato al tasso di mercato (generalmente euribor/libor di periodo o il tasso di riferimento sul mercato interbancario specifico della valuta in cui il finanziamento è denominato) di periodo più uno spread che dipende dalla tipologia di linea di credito utilizzata. Si riporta di seguito la tabella in merito all’analisi di sensitività del tasso di interesse sulle poste a tasso variabile. (importi in €’000) Analisi di sensitività del rischio di tasso su poste a tasso variabile Sottostante Incremento/Riduzione dei tassi di interesse sottostanti Utile ante imposte 31-dic-22 -1.722 1% -17 31-dic-22 -1.722 -1% 17 Rischio di credito Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante dalle sue attività operative (soprattutto per crediti commerciali e note di credito) e dalle sue attività di finanziamento, compresi i depositi presso banche e istituti finanziari. I tempi di pagamento da parte dei maggiori clienti che dettano le condizioni determina la necessità per la società di finanziare il capitale circolante principalmente attraverso l’indebitamento bancario soprattutto per linee autoliquidanti. In particolare, la necessità di finanziare il capitale circolante comporta per la Società differenti tipologie di oneri, quali, principalmente interessi passivi per finanziamenti.

139 Il rischio di mancato incasso viene gestito dal Gruppo Giglio attraverso una serie di politiche commerciali e procedure interne finalizzate, da un lato a ridurre il rischio espositivo nei confronti dei clienti, e dall’altro lato da monitorare l’andamento degli incassi in modo da intervenire tempestivamente con attività ed azioni correttive. Si riporta nel seguito l’aging dei crediti commerciali (terze parti) al 31 dicembre 2022 comparato con il dato al 31 dicembre 2021: (in migliaia di Euro) Periodo chiuso al 31 dicembre 2022 % Periodo chiuso al 31 dicembre 2021 % > 90 gg 50 1% 79 6% 60<> 90 gg 3 0% 14 1% 30<> 60 gg 1 0% 0 0% 0<> 30 gg 40 1% 12 1% Totale scaduto 94 105 Non scaduto 3.886 98% 1.239 92% Totale crediti lordi 3.980 100% 1.344 100% Fondo svalutazione crediti -32 -35 Inc. fondo su scaduto oltre 90 gg -63,53% -44,30% Totale 3.948 1.309 I saldi sopra riportati si riferiscono ai crediti commerciali della società al netto delle fatture da emettere, anticipi da fornitori, depositi cauzionali ed altri crediti. La seguente tabella mostra l’esposizione al rischio di credito (verso terze parti) della società per area geografica: (in migliaia di Euro) Periodo chiuso al 31 dicembre 2022 % Periodo chiuso al 31 dicembre 2021 % Europa 3.974 99,86% 1.337 99,55% Asia 1 0,03% 1 0,07% USA 0 0,00% 0 0,00% Resto del mondo 5 0,12% 5 0,37% Totale crediti lordi 3.980 100,00% 1.343 100,00% Fondo svalutazione crediti -32 -35 Totale 3.948 1.309 Il fondo svalutazione crediti è stato determinato attraverso l’elaborazione di una specifica matrice di accantonamento. In particolare, la società, in funzione della varietà della sua clientela, ha identificato raggruppamenti appropriati ed associato a tali raggruppamenti uno specifico rating determinato in base all’esperienza storica della società.

140 Ad ogni tipologia di rating è stata applicata una specifica percentuale di svalutazione in funzione della fascia di scaduto, come espresso nella seguente tabella: Le percentuali così indentificate sono poi aggiustate per tenere conto del tasso di recupero in caso di default (loss given default) o di particolari situazioni di credito in contenzioso. Rischio di Liquidità Il rischio di liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie disponibili possano essere insufficienti a coprire le obbligazioni a scadenza. La società gestisce il rischio di liquidità cercando di mantenere un costante equilibrio tra fonti finanziarie, derivanti dalla gestione corrente, e dal ricorso a mezzi finanziari da Istituti di Credito, e impieghi di risorse. I flussi di cassa, le necessità finanziarie e la liquidità sono monitorati costantemente, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse. Al fine di far fronte alle proprie obbligazioni, nel caso in cui i flussi di cassa generati dall’ordinaria gestione non si rendessero sufficienti, ovvero in caso di uno sfasamento temporale tra gli stessi, la società ha la possibilità ̀ di porre in essere operazioni volte al reperimento di risorse finanziarie, tramite, ad esempio, anticipazioni bancarie su crediti e finanziamenti bancari. Al 31 dicembre 2022 si segnala la seguente situazione delle linee di credito accordate e i relativi utilizzi: Ente Linea di credito per anticipo fatture Italia e estere Utilizzato per fatture Italia Utilizzato per fatture estere Fido cassa Utilizzato Totale Utilizzato Banco BPM 500 440 - 440 Banca Popolare di Sondrio 190 149 40 - - 189 IFITALIA Factoring - BNL 2.438 14 2.424 - - 2.438 Unicredit 50 49 - Totale 3.128 163 2.904 50 49 3.067 Gestione del capitale Ai fini della gestione del capitale del Gruppo, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso, la riserva sovraprezzo azioni e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della capogruppo. Alla chiusura dell’esercizio 2021, la società si trovava nella situazione di diminuzione % Svalutazione IFRS SUP_90 61/90GG 31/60 GG 1/30GG Non scaduto A (rischio basso) 4,4% 3,4% 2,4% 1,4% 0,2% B (rischio medio) 5,4% 4,4% 3,4% 2,4% 0,4% C (rischio alto) 6,4% 5,4% 4,4% 3,4% 0,6%

141 oltre un terzo del capitale per perdite prevista dall’art. 2446, comma 1, c.c.. La norma richiede di procedere alla convocazione dell’assemblea per gli “opportuni provvedimenti” ma consente di non effettuare interventi immediati sul capitale volti a ripianare la perdita, che sono imposti, dal comma 2 del medesimo articolo, soltanto se la perdita non superi un terzo del capitale, entro l’esercizio successivo. Tale ultimo termine, per le perdite maturate al 31.12.2021, è stato spostato al quinto esercizio successivo in forza di quanto previsto dal decreto Milleproroghe 2022 (D.L. 228/2021 trasformato dalla legge n 15 del 25 febbraio 2022) che ha prolungato le disposizioni introdotte dall’art 6 del D.L.8 aprile 2020 n.23, (“decreto liquidità”, convertito con modificazioni dalla L. 5 giugno 2020 n. 40) “disposizioni temporanee in materia di riduzione di capitale”, come modificato dalla L. 30 dicembre 2020 n.178, che ha consentito alle società per azioni di sospendere temporaneamente alcune disposizioni in materia di riduzione del capitale per perdite (fra cui l’art 2446, comma 2)., spostando quindi al quinto esercizio successivo l’obbligo di ripianare le perdite. Per la gestione del capitale e dei rischi finanziari si rimanda a quanto descritto nel paragrafo 40. “Continuità aziendale”. PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE Conversione delle poste in valuta Il bilancio d’esercizio è presentato in euro che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla Società. Operazioni e saldi Le operazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente nella valuta funzionale, applicando il tasso di cambio a pronti alla data dell’operazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data del bilancio. Le differenze di cambio realizzate o quelle derivanti dalla conversione di poste monetarie sono rilevate nel conto economico, con l’eccezione degli elementi monetari che costituiscono parte della copertura di un investimento netto in una gestione estera. Tali differenze sono rilevate nel conto economico complessivo fino alla cessione dell’investimento netto, e solo allora l’ammontare complessivo è riclassificato nel conto economico. Le imposte attribuibili alle differenze cambio sugli elementi monetari sono anch’essi essere rilevati nel prospetto di conto economico complessivo.

142 Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite ai tassi di cambio alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta estera sono convertite al tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore. L’utile o la perdita che emerge dalla conversione di poste non monetarie sono trattati coerentemente con la rilevazione degli utili e delle perdite relative alla variazione del fair value delle suddette poste (i.e. le differenze di conversione sulle voci la cui variazione del fair value è rilevata nel conto economico complessivo o nel conto economico sono rilevate, rispettivamente, nel conto economico complessivo o nel conto economico). Valutazione del fair value La Società non ha altri strumenti finanziari o attività e passività misurate al fair value. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l’operazione di vendita dell’attività o di trasferimento della passività abbia luogo: ► nel mercato principale dell’attività o passività; oppure ► in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l’attività o passività. Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo. Il fair value di un’attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell’attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un’attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l’attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo. Il Gruppo utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l’utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l’uso di input non osservabili. Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta: ► Livello 1 - i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l’entità può accedere alla data di valutazione;

143 ► Livello 2 – Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l’attività o per la passività; ► Livello 3 – tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l’attività o per la passività. La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l’input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione. Per le attività e passività rilevate nel bilancio al fair value su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull’input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio. Criteri di valutazione Attività materiali Le immobilizzazioni materiali, iscrivibili in bilancio come attività se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad esse associati affluiranno all’impresa e se il loro costo può essere attendibilmente determinato, sono rilevate al costo storico e sono esposte in bilancio al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore. In particolare, il costo di un’immobilizzazione materiale, acquistata da terzi o costruita in economia, è comprensivo degli oneri di diretta attribuzione ed include tutti i costi necessari alla messa in funzione del bene per l’uso per il quale è stato acquisito. Il valore iniziale del bene viene incrementato del valore attuale degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene o di ripristino del sito in cui il bene è dislocato, allorquando esista un’obbligazione legale od implicita in tal senso. A fronte dell’onere capitalizzato verrà quindi rilevata una passività a titolo di fondo rischi. Le spese di manutenzione e riparazione non vengono capitalizzate, ma rilevate nel conto economico dell’esercizio di competenza. I costi sostenuti successivamente all’iscrizione iniziale – migliorie, spese di ammodernamento o di ampliamento, ecc. – sono iscritti nell’attivo se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad essi associati affluiranno all’impresa e se si sostanziano in attività identificabili o se riguardano spese finalizzate ad estendere la vita utile dei beni a cui si riferiscono oppure ad aumentarne la capacità produttiva o anche a migliorare la qualità dei prodotti da essi ottenuti. Qualora invece tali

144 spese siano assimilabili ai costi di manutenzione verranno imputate a conto economico nel momento del sostenimento. Le quote di ammortamento, imputate a conto economico, sono state calcolate secondo la durata economico- tecnica dei cespiti, sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione Le aliquote stimate al fine di ammortizzare sistematicamente i cespiti sono le seguenti: impianti e macchinari: 15% attrezzatura: 15% server: 12,5% mobili e arredi: 15% Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico non può essere recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo, che coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita del bene ed il suo valore d’uso. Nel definire il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che rifletta la stima corrente di mercato del costo del denaro rapportato al tempo ed ai rischi specifici dell’attività. Per un’attività che non generi flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Leasing La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un’operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell’accordo e richiede di valutare se l’adempimento dell’accordo stesso dipenda dall’utilizzo di una o più attività specifiche o se l’accordo trasferisca il diritto all’utilizzo di tale attività. La verifica che un accordo contenga un leasing viene effettuata all’inizio dell’accordo. Un contratto di leasing viene classificato come leasing finanziario o come leasing operativo all’inizio del leasing stesso. Un contratto di leasing che trasferisce sostanzialmente alla Società tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, è classificato come leasing finanziario. I leasing finanziari sono capitalizzati alla data di inizio del leasing al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni. I canoni sono ripartiti fra quota di capitale e quota interessi in

145 modo da ottenere l’applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito. Gli oneri finanziari sono imputati al conto economico. I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della vita utile del bene. Tuttavia, laddove non vi sia la ragionevole certezza che la Società otterrà la proprietà del bene al termine del contratto, il bene è ammortizzato sul periodo temporale più breve tra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione. Un leasing operativo è un contratto di leasing che non si qualifica come finanziario. I canoni di leasing operativo sono rilevati come costi nel conto economico in quote costanti sulla durata del contratto. Attività immateriali Le attività immateriali, capitalizzabili solo se trattasi di attività identificabili che genereranno futuri benefici economici, sono inizialmente iscritte in bilancio al costo di acquisto, maggiorato di eventuali oneri accessori e di quei costi diretti necessari a predisporre l’attività al suo utilizzo. Tuttavia, le attività acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono iscritte al valore equo alla data di acquisizione. Se il pagamento per l’acquisto dell’attività è differito oltre i normali termini di dilazione del credito, il suo costo è rappresentato dal prezzo per contanti equivalente: la differenza tra questo valore ed il pagamento complessivo viene rilevata come onere finanziario nel periodo di dilazione del pagamento. Le attività generate internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non possono essere rilevate come attività immateriali. L’attività di sviluppo si concretizza nella traduzione dei ritrovati della ricerca o di altre conoscenze in un programma ben definito per la produzione di nuovi prodotti o processi. Il costo di un’attività immateriale generata internamente comprende tutti i costi direttamente attribuibili necessari per creare, produrre e preparare l’attività affinché questa sia in grado di operare nel modo inteso dalla direzione aziendale. Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali sono iscritte in bilancio al costo al netto dell’ammontare complessivo degli ammortamenti, calcolati a quote costanti sulla base della vita utile stimata dell’attività, e delle perdite per riduzione di valore accumulati. Tuttavia, se un’attività immateriale è caratterizzata da una vita utile indefinita non viene ammortizzata, ma sottoposta periodicamente ad un’analisi di congruità al fine di rilevare eventuali perdite di valore.

146 L’ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso, ossia quando è nella posizione e nella condizione necessaria perché sia in grado di operare nella maniera intesa dalla direzione aziendale. Il valore contabile delle attività immateriali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore (c.d. impairment test) quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico non può essere recuperato. Se esiste un’indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo. Tale valore coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita dell’attività ed il suo valore d’uso. Gli utili o le perdite derivanti dall’eliminazione di un’attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell’attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio nell’esercizio in cui avviene l’eliminazione. Avviamento Le attività con vita utile indefinita nono sono soggette ad ammortamento, ma vengono sottoposte, con cadenza almeno annuale, alla verifica della recuperabilità del valore iscritto in bilancio (impairment test). Come precedentemente indicato, l’avviamento è sottoposto a impairment test annualmente o più frequentemente, in presenza di indicatori che possano far ritenere che lo stesso possa aver subito una riduzione di valore. L’impairment test, viene effettuato con riferimento a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari (“Cash Generating Units”, o “CGU”) alle quali è stato allocato l’avviamento e oggetto di monitoraggio da parte del management. L’eventuale riduzione di valore dell’avviamento viene rilevata nel caso in cui il valore recuperabile della CGU cui lo stesso è allocato risulti inferiore al relativo valore di iscrizione in bilancio. Per valore recuperabile si intende il maggiore tra il fair value della CGU, al netto degli oneri di dismissione, e il relativo valore in uso, intendendosi per quest’ultimo il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per le attività che compongono la CGU. Nel determinare il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell’investimento e ai rischi specifici dell’attività. Nel caso in cui la riduzione di valore derivante dall’Impairment test sia superiore al valore dell’avviamento allocato alla CGU, l’eccedenza residua viene allocata alle attività incluse nella CGU in proporzione al loro valore di carico. Tale allocazione ha come limite minimo l’importo più alto tra:

147 i. il fair value dell’attività al netto dei costi di dismissione; ii. il valore in uso, come sopra definito; iii. zero. Il valore originario dell’avviamento non può essere ripristinato qualora vengano meno le ragioni che ne hanno determinato la riduzione di valore. Attività immateriali e materiali a vita utile definita Per le attività oggetto di ammortamento, a ciascuna data di riferimento del bilancio viene valutata l’eventuale presenza di indicatori, interni ed esterni, che facciano supporre una perdita di valore. Nel caso sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l’eventuale svalutazione rispetto al relativo valore di libro a conto economico. Il valore recuperabile di un’attività è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di dismissione, e il relativo valore d’uso, intendendosi per quest’ultimo il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d’uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell’investimento e ai rischi specifici dell’attività. Per un’attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore recuperabile è determinato in relazione alla cash generating unit cui tale attività appartiene. Una perdita di valore è riconosciuta a conto economico qualora il valore di iscrizione dell’attività, o della relativa CGU a cui la stessa è allocata, sia superiore al suo valore recuperabile. Le riduzioni di valore di CGU sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell’eventuale avviamento attribuito alla stessa e, quindi, a riduzione delle altre attività, in proporzione al loro valore contabile e nei limiti del relativo valore recuperabile. Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell’attività è ripristinato con imputazione al conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l’attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati i relativi ammortamenti. Partecipazioni Le partecipazioni in controllate, collegate e joint venture sono iscritte al costo di acquisto, eventualmente ridotto per perdite in conformità a quanto previsto dallo IAS 36. Tali costi sono periodicamente riconsiderati al fine di individuare l’eventuale presenza di impairment indicators che possono suggerire che il loro valore recuperabile sia inferiore al valore di carico.

148 Qualora vengono meno i presupposti che hanno portato ad effettuare una svalutazione in periodi precedenti, il valore contabile della partecipazione viene ripristinato con imputazione a conto economico. Crediti e Attività Finanziarie I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui vengono originati. Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione. Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: costo ammortizzato; fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI) - titolo di debito; FVOCI – titolo di capitale; o al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell’esercizio (FVTPL). Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business. La valutazione di “Finanziamenti e Crediti” è effettuata secondo il criterio del costo ammortizzato, rilevando a conto economico gli interessi calcolati al tasso di interesse effettivo ossia applicando un tasso che rende nulla la somma dei valori attuali dei flussi di cassa netti generati dallo strumento finanziario. Le perdite sono iscritte a conto economico al manifestarsi di perdite di valore o quando i finanziamenti e i crediti sono contabilmente eliminati. I crediti sono assoggettati ad impairment e quindi iscritti al valore di presumibile realizzo (fair value), mediante lo stanziamento di uno specifico fondo svalutazione portato a diretta detrazione del valore dell’attività. I crediti vengono svalutati quando esiste una indicazione oggettiva della probabile inesigibilità del credito ed in base all’esperienza storica e ai dati statistici (expected losses). Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall’applicazione del costo ammortizzato, se non fosse stata effettuata la svalutazione.

149 Rimanenze Le rimanenze di magazzino sono iscritte al minore fra il costo, determinato facendo riferimento al metodo del FIFO, e il valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita nel corso della normale gestione, al netto dei costi stimati di completamento e di quelli necessari per realizzare la vendita. Disponibilità Liquide Comprendono denaro, depositi bancari o presso altri istituti di credito disponibili per operazioni correnti, conti correnti postali e altri valori equivalenti nonché investimenti con scadenza entro tre mesi dalla data di acquisto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti sono iscritti al fair value che, normalmente, coincide con il valore nominale. Costi di transazione connessi all’emissione di strumenti di capitale I costi di transazione connessi all’emissione di strumenti di capitale sono contabilizzati come una diminuzione (al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso) della Riserva sovrapprezzo azioni, generata dalla medesima operazione, nella misura in cui hanno natura di costi marginali direttamente attribuibili all’operazione di capitale che diversamente sarebbero stati evitati. I costi di un’operazione sul capitale che viene abbandonata sono rilevati a conto economico. I costi di quotazione non connessi all’emissione di nuove azioni sono rilevati a conto economico. Nel caso in cui la quotazione coinvolga sia la messa in vendita di azioni esistenti, sia l’emissione di nuove azioni, i costi direttamente attribuibili all’emissione di nuove azioni sono rilevati come una diminuzione della Riserva sovrapprezzo azioni, i costi direttamente attribuibili alla quotazione di azioni esistenti sono rilevati a conto economico. I costi riferibili ad entrambe le operazioni sono portati a riduzione della Riserva sovrapprezzo azioni in relazione al rapporto tra le azioni emesse e le azioni esistenti, il resto è rilevato a conto economico. Debiti e Altre Passività Finanziarie Le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al Fair Value, che sostanzialmente coincide con quanto incassato, al netto dei costi di transazione. Il management determina la classificazione delle passività finanziarie secondo i criteri definiti dall’IFRS 9 e ripresi dall’IFRS 7 al momento della loro prima iscrizione.

150 Successivamente all’iscrizione iniziale, tali passività sono valutate al costo ammortizzato secondo quanto definito dal principio contabile IFRS 9. La valutazione delle “Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato” è effettuata al costo ammortizzato ossia rilevando a conto economico gli interessi calcolati al tasso di interesse effettivo, applicando un tasso che rende nulla la somma dei valori attuali dei flussi di cassa netti generati dallo strumento finanziario. Nel caso di strumenti con scadenza entro i dodici mesi è adottato il valore nominale come approssimazione del costo ammortizzato. I debiti commerciali e gli altri debiti, sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi accessori di diretta imputazione, e successivamente sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo d’interesse. Se vi è un cambiamento stimabile nei flussi di cassa attesi, il valore delle passività è ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. Imposte Il carico fiscale della Società è dato dalle imposte correnti e dalle imposte differite. Qualora riferibili a componenti rilevate nei proventi e oneri riconosciuti a patrimonio netto all’interno delle altre componenti del conto economico complessivo, dette imposte sono iscritte con contropartita nella medesima voce. Le imposte correnti sono calcolate sulla base della normativa fiscale in vigore alla data del bilancio; eventuali rischi relativi a differenti interpretazioni di componenti positive o negative di reddito, così come i contenziosi in essere con le autorità fiscali, sono rilevati nelle imposte di conto economico con contropartita i fondi del passivo al fine di adeguare gli stanziamenti iscritti in bilancio. Le imposte differite sono calcolate sulla base delle differenze temporanee che si generano tra il valore contabile delle attività e delle passività e il loro valore ai fini fiscali, nonché sulle perdite fiscali. La valutazione delle attività e delle passività fiscali differite viene effettuata applicando l’aliquota che si prevede in vigore al momento in cui le differenze temporanee si riverseranno; tale previsione viene effettuata sulla base della normativa fiscale vigente o sostanzialmente in vigore alla data di riferimento del periodo. Le imposte differite attive, incluse quelle derivanti da perdite fiscali, vengono rilevate soltanto nel caso sia probabile che negli esercizi successivi si generino imponibili fiscali sufficienti per il loro recupero.

151 Benefici per i dipendenti I benefici per i dipendenti a breve termine, ossia dovuti entro dodici mesi dal termine dell’esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa, sono contabilizzati come costo e come passività per un importo pari all’ammontare non attualizzato di quanto dovrà essere corrisposto al dipendente in cambio dell’attività lavorativa. I benefici a lungo termine invece, quali ad esempio retribuzioni da corrispondere oltre dodici mesi dalla chiusura dell’esercizio in cui è stata prestata l’attività lavorativa, sono rilevati come passività per un importo pari al valore attuale dei benefici alla data di bilancio. I benefici dovuti successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro, quali i benefici previdenziali o le assicurazioni sulla vita, si suddividono in piani a contribuzione definita o in piani a benefici definiti, a seconda della natura economica del piano. Infatti, nei piani a contribuzione definita, l’obbligazione legale o implicita dell’impresa è limitata all’ammontare dei contributi da versare: di conseguenza il rischio attuariale ed il rischio di investimento ricadono sul dipendente. Al contrario nei piani a benefici definiti l’obbligazione dell’impresa consiste nel concedere ed assicurare i benefici concordati ai dipendenti: conseguentemente il rischio attuariale e di investimento ricadono sull’impresa. In base allo IAS 19, il Trattamento di fine rapporto è classificabile tra i piani a benefici definiti. Quando si è in presenza di un piano a contribuzione definita, l’impresa rileva contabilmente i contributi dovuti come passività e come costo. Qualora tali contributi non siano dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell’esercizio in cui i dipendenti hanno svolto il lavoro relativo, essi vengono attualizzati utilizzando il tasso di rendimento dei titoli di stato. La contabilizzazione di programmi a benefici definiti comporta invece le seguenti fasi: - effettuazione, con l’utilizzo di tecniche attuariali, di una stima realistica dell’ammontare dei benefici che i dipendenti hanno maturato in cambio del lavoro svolto nell’esercizio corrente e in quelli precedenti. Ciò richiede la determinazione di quale percentuale del beneficio è imputabile all’esercizio corrente e quale ai precedenti, nonché l’effettuazione di stime delle variabili demografiche – es. la rotazione dei dipendenti – e di quelle finanziarie – es. incrementi retributivi futuri – che influenzeranno il costo dei benefici; - attualizzazione di quei benefici utilizzando il metodo della proiezione del credito unitario previsto al fine di determinare il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti ed il costo

152 relativo alle prestazioni di lavoro correnti, utilizzando come tasso di sconto il rendimento dei titoli di stato; - determinazione del valore corrente di eventuali attività del programma; - determinazione dell’ammontare degli utili e delle perdite attuariali; - determinazione del profitto e della perdita risultante dall’eventuale modifica o dall’estinzione del programma. L’importo rilevato contabilmente come passività per benefici definiti è rappresentato dal valore attuale dell’obbligazione alla data di chiusura del bilancio di esercizio, al netto del valore corrente dei beni del programma, se esistenti. L’importo da rilevare come costo a conto economico è formato dai seguenti elementi: - il costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti; - il costo degli interessi; - i profitti o le perdite attuariali; - il rendimento atteso dai beni del programma, se esistenti. Le indennità di fine rapporto sono rilevate come passività e costo quando l’impresa si è impegnata ad interrompere il rapporto di lavoro di un dipendente o di un gruppo di dipendenti prima del normale pensionamento oppure si è impegnata ad erogare compensi di fine rapporto a seguito di una proposta per incentivare dimissioni volontarie per esuberi. Fondi per rischi e oneri Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, in presenza di un’obbligazione legale o implicita nei confronti di terzi, derivante da un evento passato, è probabile che per soddisfare l’obbligazione si renda necessario un esborso di risorse il cui ammontare sia stimabile in modo attendibile. Tale ammontare rappresenta il valore attuale, qualora l’effetto finanziario del tempo sia significativo, della migliore stima della spesa richiesta per estinguere l’obbligazione. Il tasso utilizzato nella determinazione del valore attuale della passività riflette i valori correnti di mercato e include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico dell’esercizio in cui avviene la variazione. Qualora la Società sia sottoposta a rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile, tali rischi vengono descritti nelle presenti note esplicative e non si procede ad alcuno stanziamento.

153 Ricavi I ricavi ed i proventi sono iscritti in bilancio, in accordo con l’IFRS 15, al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita dei prodotti e la prestazione dei servizi. In particolare, i ricavi per la vendita dei prodotti sono contabilizzati quando viene trasferito il controllo dei beni in capo all’acquirente. Tale momento, sulla base delle clausole contrattuali più frequentemente utilizzate, coincide con la spedizione dei beni stessi. I ricavi relativi alla prestazione di servizi vengono rilevati in base allo stato di effettivo completamento del servizio alla data di riferimento del bilancio e sono rappresentati al netto di sconti e abbuoni. Costi I costi sono iscritti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell’esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l’utilità futura degli stessi. Gli interessi sono rilevati per competenza sulla base del metodo dell’interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza gli incassi futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario o su un periodo più breve, quando necessario, rispetto al valore netto contabile dell’attività finanziaria. Utile per azione Utile per azione - base L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile di pertinenza della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio, escludendo le azioni proprie. Utile per azione - diluito L’utile diluito per azione è calcolato dividendo l’utile di pertinenza della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo l’esercizio da parte di tutti gli assegnatari di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre l’utile di pertinenza del Gruppo è rettificato per tener conto di eventuali effetti, al netto delle imposte, dell’esercizio di detti diritti.

154 Attività non correnti detenute per la vendita Il Gruppo classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per la vendita o per la distribuzione agli azionisti della controllante se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un’operazione di vendita o di distribuzione, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono valutate al minore tra il valore contabile e il loro fair value al netto dei costi di vendita o di dismissione. I costi di dismissione sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla dismissione, esclusi gli oneri finanziari e le imposte. La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l’attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione. Simili considerazioni sono valide anche per le attività e i gruppi in dismissione detenuti per la vendita. L’ammortamento degli impianti e dei macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita o per la distribuzione agli azionisti. Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita o per la distribuzione agli azionisti sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio. Un gruppo in dismissione si qualifica come attività operativa cessata se è: una componente del Gruppo che rappresenta una CGU o un gruppo di CGU; classificata per la vendita o la distribuzione agli azionisti o è già stata ceduta in tale modo; importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività. Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio in un’unica riga come utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione. Pagamenti basati su azioni Il Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni amministratori, dirigenti, impiegati, consulenti e dipendenti attraverso piani di partecipazione al capitale (Piano di “Stock Option”). Secondo quanto stabilito dall’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni – gli stessi sono da considerarsi del tipo “a regolamento con azioni” (cosiddetto “equity settlement”); pertanto l’ammontare complessivo del

155 valore corrente delle Stock Option alla data di assegnazione è rilevato a conto economico come costo. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2022 Come richiesto dallo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori ͟ , di seguito sono indicati gli impatti dei nuovi principi o delle nuove interpretazioni sul bilancio. I seguenti emendamenti sono efficaci per l’esercizio che inizia il 1° gennaio 2022: • Amendments to IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell’IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio IFRS 3. • Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: le modifiche hanno lo scopo di non consentire di dedurre dal costo delle attività materiali l’importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell’attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico. • Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: l’emendamento chiarisce che nella stima sull’eventuale onerosità di un contratto si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull’eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali, ma anche tutti i costi che l’impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto. • Annual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all‘IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all’IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples dell’IFRS 16 Leases. La Società intende usare tali espedienti pratici nei periodi futuri in cui gli stessi saranno applicabili. Dati sull’occupazione L'organico aziendale, ripartito per categoria, rispetto al precedente esercizio: Organico 31.12.2022 31.12.2021 Variazioni Dirigenti 1 2 (1) Quadri 9 8 1 Impiegati 17 21 (4) Operai - - - Altri - - - Totale 27 31 (4) Nel corso dell’anno l’organico è diminuito di quattro unità.

156 ATTIVITÀ Attività non Correnti 1. Attività materiali Saldo 31.12.2022 54 Saldo 31.12.2021 101 La tabella sotto indica la movimentazione delle attività materiali: Attività materiali Impianti Attrezzature Mobili Macchine elettroniche Altri Totale Movimentazione Costo Storico 31 dicembre 2021 1.035 10 261 203 505 2.013 Incrementi 2 - 3 - - 5 Aggregazioni aziendali - - - - - - Cessioni - - - - - - Differenze cambio e riclassifiche - - - - - - Decrementi - - - - - - Dismissioni - - - - - - 31 dicembre 2022 1.037 10 264 203 505 2.018 Movimentazione Ammortamenti - 31 dicembre 2021 (1.023) (8) (215) (183) (483) (1.913) Ammortamenti (6) (0) (23) (9) (13) (52) Aggregazioni aziendali - - - - - - Cessioni - - - - - - Differenze cambio e riclassifiche - - - - - - Decrementi - - - - - - Dismissioni - - - - - - 31 dicembre 2022 (1.029) (8) (239) (192) (496) (1.964) Valore Netto 31 dicembre 2022 8 2 25 11 8 54 Al 31 dicembre 2022 si evidenzia un incremento del costo storico di Euro 5 migliaia, di cui 2 migliaia nella categoria Impianti e 3 migliaia nella categoria mobili. La società alla data del bilancio non ha identificato indicatori di impairment relativamente alle citate attività materiali. 2. Attività per diritto d’uso

157 Saldo 31.12.2022 213 Saldo 31.12.2021 406 Di seguito viene riportata la composizione delle attività per diritti d’uso e le variazioni intervenute nel corso dell’esercizio: Attività per diritto d'uso Immobili Auto Totale Movimentazione Costo Storico 31 dicembre 2021 691 154 845 Aggregazioni aziendali - - - Acquisizioni - - - Cessioni - - - Incrementi per adozione IFRS16 7 - 7 Differenze cambio - - - Decrementi - - - Dismissioni - (12) (12) 31 dicembre 2022 698 142 840 Movimentazione Ammortamenti - 31 dicembre 2021 (402) (38) (439) Ammortamenti (160) (36) (196) Aggregazioni aziendali - - - Cessioni - - - Incrementi per adozione IFRS16 - - - Differenze cambio - - - Decrementi - - - Dismissioni - 8 8 31 dicembre 2022 (562) (65) (627) Valore Netto 31 dicembre 2022 136 77 213 Al 31 dicembre 2022 le movimentazioni principali si riferiscono agli ammortamenti del periodo pari ad Euro 196 migliaia. Si evidenzia inoltre l’incremento di Euro 7 migliaia degli immobili, relativamente alla rivalutazione ISTAT dei contratti di locazione degli uffici, e rescissioni di contratti di leasing per un valore netto di Euro 4 migliaia. Al 31 dicembre 2022 non sono stati rilevati indicatori di impairment e conseguentemente non si è proceduto all’effettuazione del test di impairment relativamente alle attività per diritto d’uso. 3. Attività immateriali Saldo 31.12.2022 119 Saldo 31.12.2021 164

158 La composizione delle attività immateriali e le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio sono evidenziate nel seguente prospetto: Immobilizzazioni immateriali Altre attività Immateriali Totale Movimentazione Costo Storico 31 dicembre 2021 3.037 3.037 Riclassifica costi capitalizzati - - Incrementi 18 18 Aggregazioni aziendali - - Cessioni - - Differenze cambio e riclassifiche - - Decrementi - - Dismissioni - - 31 dicembre 2022 3.055 3.055 Movimentazione Ammortamenti 31 dicembre 2021 (2.873) (2.873) Ammortamenti (63) (63) Aggregazioni aziendali - - Cessioni - - Differenze cambio e riclassifiche - - Decrementi - - Dismissioni - - 31 dicembre 2022 (2.936) (2.936) Valore Netto 31 dicembre 2022 119 119 Le altre attività immateriali si riferiscono a marchi e software. Al 31 dicembre 2022 le movimentazioni del periodo si riferiscono ad incrementi pari a Euro 18 migliaia, principalmente per costi di acquisto software, e agli ammortamenti del periodo pari a Euro 63 migliaia. Come previsto dallo IAS 36, si è proceduto a valutare l’eventuale esistenza di indicatori di impairment nell’ambito della procedura descritta alla nota 5.Partecipazioni 4. Avviamento Saldo al 31.12.2022 3.249 Saldo al 31.12.2021 3.249 La voce, invariata rispetto al periodo precedente, include: Euro 2.477 migliaia: relativi all’acquisizione della Giglio Fashion avvenuta nel mese di marzo 2016. Euro 772 migliaia: relativi alla fusione della IBOX S.r.l. avvenuta nel mese di giugno 2020

159 Alla data del 31 dicembre 2022, sulla base degli impairment test effettuati, non si rileva svalutazione di alcun avviamento iscritto. Il test di impairment effettuato sul Tier 2 è stato eseguito con riferimento alle unità generatrici di flussi finanziari (CGU) alle quali gli avviamenti risultano iscrivibili. A livello di singola CGU gli Unlevered Free Cash Flow (UFCF) di previsione esplicita sono stati determinati utilizzando i dati economico-patrimoniali di piano defiscalizzando l’Ebit con una imposizione fiscale teorica del 24%, mentre il terminal value (TV) è stato assunto pari a quello dell’ultimo anno di Piano. Il tasso di sconto utilizzato per la CGU B2B, con un profilo di rischio leggermente più elevato, è il WACC adjusted del 13,91%; il tasso di sconto utilizzato per la CGU B2C è invece il WACC adjusted del 13,43%. Il piano pluriennale utilizzato 23-27 è stato approvato dagli Amministratori in data 30 marzo 2023. 5. Partecipazioni Saldo al 31.12.2022 11.313 Saldo al 31.12.2021 10.876 Si espone di seguito il dettaglio della voce al 31 dicembre 2022: Partecipazioni 31.12.2022 31.12.2021 Variazioni Giglio USA 18 -18 IBOX SA 5.887 5.869 18 Cloud Food 5 5 0 eCommerce Outsourcing s.r.l. 4.205 3.769 436 GIGLIO SHANGAI TECHNOLOGY CO. LTD 40 40 0 Salotto di Brera S.r.l. 1.175 1.175 0 Media 360 HL LTD 0 0 0 Totale 11.313 10.876 436 La variazione rispetto al precedente esercizio è relativa: all’aumento del capitale sociale nella società Ecommerce Outsourcing, sottoscritto per Euro 436 migliaia, portando il capitale sociale della controllata ad Euro 700 migliaia. Tale aumento è stato finalizzato al rafforzamento patrimoniale della controllata.

160 alla cessione della partecipazione di Giglio USA alla controllata Ibox SA, realizzata in data 27 dicembre 2022. Si tratta di un’operazione under common control per la quale è stato adottato il principio della continuità dei valori, tale per cui il valore della partecipazione precedentemente iscritto in Giglio USA è stato trasferito in quello della partecipazione in Ibox SA, senza impatto sul risultato di esercizio. Di seguito si espone il confronto, al 31 dicembre 2022, tra il valore delle partecipazioni e il valore del patrimonio netto di competenza delle società controllate: Denominazione Sede Capitale Sociale % detenuta Utile/ (Perdita) al Patrimonio Netto al Quota di PN di competenza Valore di carico in bilancio 31-dic-22 31-dic-22 GIGLIO SHANGAI TECHNOLOGY CO. LTD Shanghai International Finance Center 40 100% -46 -142 -142 40 Century Avenue 8 Room 874, Level 8, Tower II Shanghai, 200120 IBOX SA Galleria 1 Via Cantonale, 4.712 100% -161 192 192 5.887 6928 Manno, Svizzera Giglio USA One Wall Street, 6th Floor 18 100% 14 217 217 *partecipazione BURLINGTON, MA 01803 Indiretta tramite Ibox SA REPRESENTATIVE OFFICE 111 West 19th Street (6th Floor) 10011 New York, NY USA eCommerce Outsourcing s.r.l. Piazza Diaz, 6 700 100% -541 160 160 4.205 20121 Milano Italia Media 360 603 Shung Kwong Comm. Bldg 0 100% -5 -29 -29 0 8 Des Vouex Road West' Hong Kong Salotto di Brera S.r.l. Piazza Diaz, 6 25 100% 3 260 260 1.175 20121 Milano Italia Alla data del 31 dicembre 2022, sulla base degli impairment test effettuati non si rilevano svalutazioni del valore di carico delle partecipazioni. A livello sia di singola CGU gli Unlevered Free Cash Flow (UFCF) di previsione esplicita sono stati determinati utilizzando i dati economico-patrimoniali di piano defiscalizzando l’Ebit con una imposizione fiscale teorica del 24%, mentre il terminal value (TV) è determinato sulla base dell’ultimo anno di piano.

161 Il tasso di sconto utilizzato per Ecommerce Outsourcing (Terashop) ed Ibox, appartenenti alla CGU B2C, è il WACC adjusted del 13,43%; per Salotto di Brera, appartenente alla CGU B2B, il WACC adjusted utilizzato è del 13,91%. Il piano pluriennale utilizzato 23-27 è stato approvato dagli Amministratori in data 30 marzo 2023. Sensitivity analysis e stress test In considerazione degli elementi di prudenza nello scenario adottato dal Consiglio di Amministrazione per sviluppare il test di impairment le analisi di sensitività sono state effettuate agendo sulla variabile ricavi ipotizzando una riduzione degli stessi in misura crescenti e pari rispettivamente al 10%, 20% e 30%. Sulla base dell’analisi di sensitività si evidenzia una mancata tenuta del valore di carico delle partecipazioni in Ibox e Salotto in tutti e tre gli scenari, mentre la partecipazione in Ecommerce Outsourcing (Terashop) sarebbe oggetto di svalutazione solo nel secondo e terzo. 6. Crediti e altre attività non correnti Saldo al 31.12.2022 797 Saldo al 31.12.2021 2.701 La voce crediti e altre attività non correnti è composta da crediti di natura finanziaria, come evidenziato nel prospetto che segue. Crediti e attività non correnti 31.12.2022 31.12.2021 Variazioni Depositi cauzionali 182 182 (1) Crediti finanziari intercompany 616 2.519 (1.904) Altri - - - Totale 797 2.701 (1.904) La voce “Depositi Cauzionali” include i depositi cauzionali versati relativamente ai contratti di affitto per gli immobili di Milano e Roma. La voce “Crediti finanziari Intercompany” comprende i crediti postergati verso la controllata IBOX SA per Euro 450 migliaia, crediti finanziari verso la controllata Giglio USA per Euro 102 migliaia e crediti verso Giglio Shanghai per Euro 40 migliaia. La variazione dell’esercizio si riferisce alla rilevazione dell’importo verso Giglio Shanghai e ad una riduzione del credito postergato verso Ibox, riclassificato nell’attivo corrente.

162 7. Attività fiscali differite Saldo al 31.12.2022 1.011 Saldo al 31.12.2021 944 La voce al 31.12.2022 è pari ad Euro 1.011 migliaia e si riferisce principalmente alle imposte anticipate calcolate sulle perdite fiscali riferite all’esercizio 2017 (Euro 514 migliaia), successivamente al quale in ottica prudenziale le stesse non sono più state accantonate e all’effetto fiscale relativo agli interessi passivi eccedenti il ROL (Euro 437 migliaia). Le imposte anticipate si reputano riassorbibili dagli imponibili futuri derivanti dal piano aziendale. 8. Rimanenze Saldo al 31.12.2022 605 Saldo al 31.12.2021 1.493 Le rimanenze di magazzino della società sono costituite da merci destinate alla vendita. Al 31 dicembre 2022 il criterio di valutazione utilizzato è il FIFO. Si segnala che le rimanenze, nell’ambito della divisione Fashion B2B, si riferiscono a merce che permane per tempi assai brevi in quanto già preventivamente allocata a clienti finali dai quali si è ricevuto un relativo ordine d’acquisto vincolante. Al 31 dicembre 2022, il fondo obsolescenza magazzino è pari a Euro 64 migliaia, in riduzione di Euro 43 migliaia rispetto allo scorso esercizio, di cui Euro 44 migliaia relativi a rilascio del fondo e Euro 1 migliaia pari all’accantonamento dell’esercizio. Il fondo obsolescenza si riferisce principalmente a dispositivi di sicurezza personale non rivendibili poiché danneggiati o non conformi con la normativa vigente. Per una migliore comprensione delle modalità di determinazione dei fondi svalutazione sopra presentato si rimanda alla nota D. Valutazioni discrezionali e stime contabile significative. 9. Crediti commerciali Saldo al 31.12.2022 6.358 Saldo al 31.12.2021 3.784 Si riporta di seguito il dettaglio della voce:

163 Crediti commerciali 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Crediti verso clienti 5.586 2.638 2.948 Note credito da emettere Crediti commerciali ICO Anticipi a fornitori 803 1.181 (378) Depositi cauzionali non immobilizzati Altri crediti Fondo svalutazione crediti (32) (35) 3 Totale 6.358 3.784 2.574 Il saldo al 31 dicembre 2022 è in aumento rispetto all’esercizio precedente. La variazione si riferisce alla riclassifica dei crediti verso Ibox dalla voce non corrente per Euro 1.545 migliaia, ad una riduzione dei crediti verso le società del gruppo per Euro 135 migliaia e ad un incremento dei crediti verso clienti terzi per Euro 1.537 migliaia. Gli anticipi a fornitori della divisione e-commerce B2B si riferiscono agli acconti sugli ordini della collezione PE e AI 2023. Si riporta di seguito il dettaglio dei crediti commerciali lordi per area geografica al 31 dicembre 2022 confrontato con il 31 dicembre 2021, al netto dei crediti infragruppo: (in migliaia di Euro) Periodo chiuso al 31 dicembre 2022 % Periodo chiuso al 31 dicembre 2021 % Europa 3.974 99,86% 1.337 99,55% Asia 1 0,03% 1 0,07% USA 0 0,00% 0 0,00% Resto del mondo 5 0,12% 5 0,37% Totale crediti lordi 3.980 100,00% 1.343 100,00% Fondo svalutazione crediti -32 -35 Totale 3.948 1.309 Si riporta nel seguito l’aging dei crediti commerciali lordi al 31 dicembre 2022 comparato al 31 dicembre 2021, al netto dei crediti infragruppo: (in migliaia di Euro) Periodo chiuso al 31 dicembre 2022 % Periodo chiuso al 31 dicembre 2021 % > 90 gg 50 1% 79 6% 60<> 90 gg 3 0% 14 1% 30<> 60 gg 1 0% 0 0% 0<> 30 gg 40 1% 12 1% Totale scaduto 94 105

164 Non scaduto 3.886 98% 1.239 92% Totale crediti lordi 3.980 100% 1.344 100% Fondo svalutazione crediti -32 -35 Inc. fondo su scaduto oltre 90 gg -63,53% -44,30% Totale 3.948 1.309 I saldi riportati nelle tabelle si riferiscono ai crediti commerciali verso terzi della società al netto delle fatture da emettere, anticipi da fornitori, depositi cauzionali ed altri crediti. Con riferimento ai crediti verso clienti di seguito si espone la movimentazione del relativo fondo: (in migliaia di Euro) Fondo svalutazione crediti Saldo al 31 dicembre 2021 35 Accantonamento 2 Differenza cambio - Utilizzi (5) Saldo al 31 dicembre 2022 32 Il fondo svalutazione crediti ha subito un decremento di Euro 3 migliaia, di cui Euro 5 migliaia relativi ad utilizzi ed Euro 2 migliaia relativi ad accantonamenti. L’accantonamento dell’esercizio è composto da svalutazione di posizioni più datate, alla quale va ad aggiungersi l’accantonamento effettuato al fine di adeguare il valore nominale dei crediti al valore di presunto realizzo. Come già evidenziato nella nota E. Gestione del capitale e dei rischi finanziari sul rischio di credito, la società determina il fondo svalutazione crediti attraverso l’elaborazione di una specifica matrice di accantonamento. In particolare, la società, in funzione della varietà della sua clientela ha identificato raggruppamenti appropriati ed associato a tali raggruppamenti uno specifico rating, applicando ad essi una specifica percentuale di svalutazione. Si rimanda a tale sezione per maggiori dettagli sulla metodologia applicata in relazione alla valutazione della voce in esame. 10. Crediti finanziari Saldo 31.12.2022 2 Saldo 31.12.2021 2 La voce consiste nel controvalore di n.500 azioni di Vértice Trescientos Sesenta Grados SA, società di diritto spagnolo quotata alla Borsa principale di Madrid.

165 11 Crediti d’imposta Saldo 31.12.2022 263 Saldo 31.12.2021 434 I Crediti d’imposta si compongono principalmente come di seguito riportato: Crediti per imposte 31.12.2022 31.12.2021 Variazione IRES 109 109 - IRAP - - - Ritenute 2 2 - INPS - - - INAIL - - - IVA 133 131 2 Crediti fiscali ICO 19 193 Altri - (1) 1 Totale crediti tributari correnti 263 434 (171) La voce include tutti i crediti di natura fiscale per acconti pagati o crediti maturati. Il credito per consolidato fiscale pari a Euro 19 migliaia, si riferisce al credito maturato nei confronti delle controllate Salotto di Brera ed Ecommerce Outsourcing. Il credito IVA, pari a Euro 133 migliaia si riferisce all’imposta generatasi in virtù della natura di esportazione abituale di Giglio Group, con particolare riferimento alla divisione Giglio Fashion. 12. Altre attività e crediti diversi correnti Saldo 31.12.2022 99 Saldo 31.12.2021 232 Altre attività 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Altre attività - - - Ratei e risconti attivi 99 232 (133) Totale 99 232 (133) I ratei e risconti attivi si riferiscono principalmente a costi relativi a canoni di competenza 2023. 13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti Saldo 31.12.2022 105 Saldo 31.12.2021 144

166 La voce “Disponibilità liquide” si compone come indicato nella sottostante tabella: Disponibilità liquide 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Depositi bancari e postali 104 143 (39) Denaro e valori in cassa 1 1 - Totale 105 144 (39) Le variazioni intervenute sono relative a normali fatti di gestione e sono connesse alle variazioni evidenziate nel rendiconto finanziario. Non esistono vincoli alla libera disponibilità e non vi sono costi presumibili di smobilizzo. PASSIVITÀ 14. Patrimonio netto Il capitale sociale al 31 dicembre 2022 risulta essere composto da n. 21.968.022 prive del valore nominale. Le movimentazioni intervenute nel 2022 sono riconducibili a: Destinazione perdita al 31 dicembre 2021 (il cui effetto risulta essere rimandato al quinto anno successivo a seguito dell’adozione della deroga prevista dall’ex art 6 art 6 del D.L.8 aprile 2020 n.23) pari a Euro 3.123 migliaia; • Rilevazione utile attuariale IAS 19 per un importo pari a Euro 54 migliaia • Risultato del periodo positivo per Euro 119 migliaia 15. Fondi per rischi e oneri Saldo 31.12.2022 0 Saldo 31.12.2021 0 Non si rilevano accantonamenti per rischi ed oneri nel corso dell’esercizio. 16. Fondi per benefici ai dipendenti (TFR) Saldo 31.12.2022 204 Saldo 31.12.2021 276

167 La movimentazione del Fondo TFR è la seguente: Fondo TFR al 31.12.2021 276 Aggregazioni aziendali - Accantonamento 2022 65 Anticipi/utilizzi (63) (Utili)/Perdite attuariali (71) Net Interest (3) Saldo al 31 dicembre 2022 204 Di seguito si indicano le principali basi tecniche demografiche ed economiche adottate ai fini delle valutazioni attuariali: probabilità di eliminazione per morte: pari a quelle della popolazione italiana 2021 (fonte ISTAT) distinte per età e sesso; probabilità di eliminazione per invalidità: nulle; probabilità di eliminazione per cause varie (dimissioni, licenziamenti): pari al 3% annuo per tutto il periodo di valutazione (desunte dai dati rilevati nonché dall’esperienza relativa a realtà similari); pensionamento previsto alla maturazione del primo requisito utile per la pensione I.N.P.S. stabilito dall’art. 24 della legge n. 214/2011 e a quanto previsto dal d.l. n. 4/2019, ipotizzando l’uscita dal servizio dei lavoratori al raggiungimento del primo diritto utile; tasso annuo di inflazione: 5,9% per il 2023, 2,3% per il 2024, 2 % per il 2025 (fonte: “Nota di aggiornamento del DEF 2021”); dal 2026 in poi è stato ipotizzato un tasso anno del 2 %; tasso nominale annuo di incremento delle retribuzioni per sviluppo di carriera e per rinnovi contrattuali: pari all’inflazione per tutto il periodo di valutazione; probabilità di richiesta di prima anticipazione: 2,5% per anzianità da 9 anni in poi; numero massimo di anticipazioni: 1; ammontare di anticipazione di TFR: 30% del TFR maturato. Quanto all’ipotesi finanziaria, si fa presente che il tasso di attualizzazione è stato scelto, tenuto conto delle indicazioni dello IAS 19, con riferimento alla curva al 31.12.2022 di titoli AA emessi da emittenti corporate dell’area Euro e in funzione della durata media residua della passività relativa al TFR al 31.12.2022. Pertanto, considerando che la durata media residua della passività è risultata

168 pari a circa 14 anni, il tasso nominale annuo di attualizzazione ipotizzato nelle valutazioni è pari al 4,2% (1,4% al 31.12.2021). L’analisi di sensitività sul tasso di attualizzazione è stata predisposta utilizzando un tasso rispettivamente inferiore e superiore di mezzo punto percentuale rispetto al 4,2%. Nel seguente prospetto si riportano i risultati delle valutazioni in base al tasso del 3,7% e del 4,9% (in migliaia di Euro): Tasso -0,5% Tasso +0,5% DBO 218,1 191,6 17. Passività fiscali differite Saldo al 31.12.2022 1 Saldo al 31.12.2021 1 Non si rilevano variazioni della voce nell’esercizio. 18. Debiti finanziari correnti e non correnti Saldo al 31.12.2022 13.514 Saldo al 31.12.2021 16.872 I debiti finanziari si compongono come riportato nella tabella sottostante: Debiti finanziari 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Correnti 7.702 6.907 795 Non correnti 5.812 9.965 (4.153) Totale 13.514 16.872 (3.358) Relativamente alla quota corrente, il dettaglio dei debiti finanziari è il seguente: Debiti finanziari correnti 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Quota a breve dei mutui 2.956 2.702 254 Totale mutui correnti 2.956 2.702 254 Linee anticipi fatture/Linee di credito 1.640 1.244 396 C/C passivo 448 480 (32) Passività per contratti di locazione 43 212 (169) Bond EBB 736 770 (34) Finanziamenti da parti correlate 732 16 716

169 Finanziamenti da controllate 1.148 1.483 (336) Totale 7.702 6.907 795 I debiti finanziari correnti fanno riferimento principalmente a: Quota a breve termine dei mutui chirografari; Le linee di credito autoliquidanti come gli anticipi di fatture; Conti correnti passivi; Quota corrente delle passività per leasing operativo risultati dall’applicazione del principio contabile IFRS 16; Quota a breve del Bond EBB descritto di seguito tra i debiti finanziari non correnti; Finanziamenti intercompany ricevuti dalla controllata Ecommerce Outsourcing Srl; Finanziamenti da parti correlate, originariamente in dollari e convertito in Euro al tasso di cambio 1:1 il 31 agosto 2022. Per ulteriori dettagli si rimanda alla nota 35. Rapporti con imprese controllate e parti correlate. I debiti finanziari correnti hanno registrato un incremento di Euro 641 migliaia rispetto allo scorso esercizio. Tale variazione si riferisce principalmente alla riclassifica del finanziamento da parti correlate dalla quota non corrente per Euro 716 migliaia, ad un incremento della quota a breve dei mutui e degli anticipi su fatture e utilizzo linee di credito. Gli incrementi, contestualmente, sono stati mitigati da una riduzione delle passività per contratti di locazione e dai finanziamenti da controllate. Relativamente alla quota non corrente, viene riportato il dettaglio dei debiti finanziari è il seguente: Debiti finanziari non correnti 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Mutui passivi 2.621 5.068 (2.447) Bond EBB 3.005 4.056 (1.051) Debiti verso società controllate 4 4 - Passività per contratti di locazione 181 211 (29) Debiti verso parti correlate 626 (626) Totale 5.812 9.965 (4.153) I debiti finanziari non correnti fanno riferimento a: Quota a lungo termine dei mutui chirografari; Quota non corrente delle passività per leasing operativo risultati dall’applicazione del principio contabile IFRS 16 Quota a lungo del prestito obbligazionario EBB.

170 La riduzione dei debiti finanziari è dovuta ai debiti verso parti correlate, in scadenza nel 2023 e riclassificati nella quota corrente, e ad una riduzione della quota non corrente dei mutui chirografari e del prestito obbligazionario. Con riferimento al debito finanziario relativo al prestito obbligazionario EBB S.r.l., il regolamento disciplinante i termini e condizioni del Prestito Obbligazionario contiene taluni impegni e limitazioni a carico della Società, ivi inclusi impegni finanziari (c.d. financial covenants), il cui verificarsi potrebbe comportare la decadenza dal beneficio del termine e l’obbligo per la Società di rimborsare integralmente in via anticipata il Prestito Obbligazionario (c.d. eventi rilevanti). In data 2 aprile 2019 la società ha emesso un prestito obbligazionario non convertibile per un importo di Euro 5 milioni in linea capitale, costituito da 50 obbligazioni al portatore aventi ciascuna valore nominale pari a Euro 100.000,00, con le seguenti condizioni: Sottoscrittori: il Prestito Obbligazionario è stato integralmente sottoscritto dalla SPV; Quotazione: le Obbligazioni non saranno quotate su alcun mercato regolamentato o sistema multilaterale di negoziazione; Modalità di emissione: le Obbligazioni sono emesse in un’unica tranche; Prezzo di emissione: il prezzo di emissione è pari al 100% del valore nominale delle Obbligazioni; Interessi: le Obbligazioni saranno fruttifere di interessi al tasso fisso nominale annuo lordo pari a 4,572% da liquidarsi con cedola semestrale posticipata; Durata e Scadenza legale: le Obbligazioni hanno una durata legale di 8 anni e 6 mesi e la data di scadenza sarà l'ultima data di pagamento interessi dell’anno 2027; Rimborso: le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari e, dunque, al 100% del valore nominale, secondo il piano di ammortamento previsto dal regolamento, in 13 rate semestrali di capitale, con un periodo di pre-ammortamento di durata pari a 2 anni. In data 29 dicembre 2022 SACE, in qualità di garante del prestito obbligazionario, ha fornito consenso al bond holder EBB S.r.l. al rilascio del waiver relativamente al mancato rispetto dei Parametri Finanziari “Leverage Ratio” e “Gearing Ratio” in relazione alla data di verifica del 31 dicembre 2022. In data 7 aprile 2023 la società EBB ha ratificato il waiver concesso da SACE in data 29 dicembre 2022.

171 Ai sensi delle modifiche apportate allo IAS 7, la tabella seguente mostra le variazioni delle passività iscritte nel prospetto della situazione patrimoniale finanziaria, i cui flussi sono rilevati nel rendiconto finanziario come flussi di cassa da attività di finanziamento (in migliaia di Euro) Valore al 01.01.22 Flusso di cassa Valore al 31.12.22 Debiti finanziari non correnti 9.965 (2.263) 7.702 Debiti finanziari correnti 6.907 (1.095) 5.812 Totale passività da attività di finanziamento 16.872 (3.358) 13.514 La seguente tabella riepiloga i mutui della società Giglio Group S.p.A. in essere alla data del 31 dicembre 2022 ed evidenzia la componente entro ed oltre l’esercizio successivo: (in migliaia di Euro) Banca Importo del finanziamento data di sottoscrizione Scadenza Residuo al 31/12/2022 0<>12 mesi 1 anno <> 2 anni 2 anni<>3 anni Oltre 3 anni INTESA Mutuo Chiro n. 0IC1047064869 - 60 mesi 1.000 28/06/2017 30/05/2023 275 206 69 0 0 CARIGE Mutuo N. F1227505707 garanzia MCC 550 30/11/2020 31/10/2026 527 135 136 139 117 BANCA POPOLARE DI MILANO Mutuo N.04838898 garanzia MCC 2.000 23/11/2020 23/11/2026 1.446 358 365 373 350 UNICREDIT Finanziamento N.8406426/000 5.000 29/01/2020 31/07/2023 3.327 2.254 1.073 0 0 BOND SACE Finanziamento N. I120C590730 5.000 10/04/2019 10/10/2027 3.741 737 740 749 1.515 TOTALE Giglio Group 13.550 9.316 3.690 2.384 1.261 1.982 Totale complessivo 9.316 3.690 2.384 1.261 1.982 19. Debiti commerciali Saldo 31.12.2022 7.906 Saldo 31.12.2021 2.973 Di seguito si riporta la composizione dei debiti commerciali: Debiti commerciali 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Anticipi da clienti 2.649 206 2.443 Fornitori di beni e servizi 5.257 2.760 2.497 Note di credito da emettere - 8 (8)

172 Totale 7.906 2.973 4.933 La voce ha registrato un incremento di Euro 4.933 migliaia rispetto all’esercizio precedente, di cui Euro 2.443 migliaia da anticipi da clienti ed Euro 2.497 migliaia da debiti verso fornitori, sia terzi che intercompany, per fatture ricevute e fatture da ricevere. Gli anticipi da clienti si riferiscono principalmente agli acconti ricevuti dalla società controllata Ecommerce Outsourcing per Euro 2.067 migliaia e dalla parte correlata Azointernational per Euro 550 migliaia. Si tratta di acconti ricevuti per acquisto di merce, in ragione della normale attività aziendale. L’ incremento dei debiti verso fornitori di beni e servizi è relativo a maggiori fatture ricevute da fornitori terzi per Euro 453 migliaia, maggiori fatture da ricevere da fornitori terzi per Euro 984 migliaia, maggiori debiti verso fornitori intercompany (sia per fatture ricevute che per fatture da ricevere) per Euro 1.228 migliaia. Si fornisce di seguito il dettaglio dei debiti commerciali scaduti: (in migliaia di Euro) Periodo chiuso al 31 dicembre 2022 Periodo chiuso al 31 dicembre 2021 Debiti commerciali 4.023 2.364 - di cui scaduti oltre 60 giorni 1.482 943 - % debiti scaduti sul totale 36,8% 39,9% I saldi sopra riportati si riferiscono ai debiti commerciali verso fornitori terzi e intercompany al netto delle fatture da ricevere e degli anticipi da clienti. 20. Debiti tributari Saldo 31.12.2022 921 Saldo 31.12.2021 597 Debiti tributari 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Erario c/ritenute 314 360 (46) IVA 253 IVA estera 75 77 (2) Erario C/imposte 159 62 97 Enti previdenziali 120 98 22 Totale 921 597 324

173 I debiti tributari fanno riferimento: - ai debiti per ritenute ed imposte conseguenti alla normale operatività della società per rispettivi Euro 314 e 159 migliaia; - a enti previdenziali e assistenziali per Euro 120 migliaia; - al debito IVA Italia per Euro 253 migliaia e al debito IVA verso stati esteri per Euro 75 migliaia. 21. Altre passività correnti e non correnti Saldo 31.12.2022 1.232 Saldo 31.12.2021 3.574 Il saldo complessivo si suddivide nel seguente modo tra quota corrente e quota non corrente: Altre passività 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Correnti 1.156 2.498 (1.341) Non correnti 76 1.076 (1.000) Totale 1.232 3.574 (2.341) Relativamente alla quota corrente, la voce è così composta: Altre passività correnti 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Debiti v/dipendenti 74 141 (67) Ratei e risconti passivi 51 210 (159) Debiti diversi 1.031 2.148 (1.117) Totale 1.156 2.498 (1.342) La voce debiti verso dipendenti si riferisce alle ferie maturate dai dipendenti e non ancora godute, mentre la voce risconti passivi si riferisce a ricavi di competenza dell’esercizio successivo. La voce debiti diversi accoglie il debito residuo conseguente all’accordo finalizzato al conferimento in Vertice 360 degli assets afferenti al business dell’area media di Giglio Group (Euro 2,6 milioni) ed indicato nella Closing Letter sottoscritta in data 31 ottobre 2019. In data 07 marzo 2022 la società Giglio Group S.p.A. ha finalizzato un verbale di conciliazione con le parti davanti al Tribunale di Milano in cui si è impegnata a versare a partire da marzo 2022 un importo complessivo di Euro 3 milioni in 15 rate, di cui 14 costanti di valore costante e ammontante ad Euro 197 migliaia e l’ultima di Euro 247 migliaia (a maggio 2023). La composizione della quota non corrente è la seguente: Altre passività non correnti 31.12.2022 31.12.2021 Variazione

174 Debiti diversi 76 1.076 (1.000) Totale 76 1.076 (1.000) La variazione rispetto allo scorso esercizio è dovuta alla riclassifica del debito verso Vertce 360 tra le altre passività correnti. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 22. Ricavi Si fornisce l’indicazione della composizione del valore della produzione, nonché le variazioni intervenute nelle singole voci, rispetto all’esercizio precedente: 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Ricavi delle vendite e delle prestazioni 17.458 17.591 (133) Altri ricavi 2.268 1.346 922 Totale 19.726 18.937 789 Al 31 dicembre 2022 i ricavi ammontano a 19,7 milioni di Euro, in aumento rispetto ai 18,9 milioni relativi al 31 dicembre 2021. Tale incremento è dovuto in particolare agli altri ricavi e nello specifico alle operazioni commerciali intrattenute con le società del gruppo. 23. Costi di acquisto per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Si fornisce l’indicazione della composizione dei costi per materie prime, sussidiarie di consumo e merci, nonché le variazioni intervenute nelle singole voci, rispetto all’esercizio precedente: 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Costi di acquisto merci 13.586 14.670 (1.084) Materiali di consumo 1 10 (9) Totale 13.587 14.680 (1.093) La voce accoglie prevalentemente i costi sostenuti dal segmento B2B di Giglio Group. La riduzione rispetto all’esercizio precedente si ricollega, a parità di ricavi, ad un maggior utilizzo delle rimanenze di magazzino, che hanno registrato una variazione negativa di Euro 888 migliaia nell’esercizio. 24. Costi per servizi

175 Si fornisce l’indicazione della composizione dei costi per servizi, nonché le variazioni intervenute nelle singole voci, rispetto all’esercizio precedente: 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Agenti 321 381 (60) Altri costi per servizi 57 90 (33) Assicurazioni 147 127 20 Commissioni bancarie, postali, d'incasso 85 99 (14) Compensi amministratori, sindaci, OdV 405 450 (45) Consulenze 1.403 1.493 (90) Costi amministrativi 306 351 (45) Customer service - - - Magazzinaggio 300 453 (153) Manutenzioni 15 10 5 Pubblicità, promozioni, mostre, fiere 3 38 (35) Pulizie e sorveglianza 24 19 5 Trasporti, spedizioni 156 240 (84) Utenze 54 61 (7) Web marketing - - - Viaggi, soggiorni e spese di rappresentanza 92 34 58 Totale 3.369 3.849 (480) I costi per servizi pari a 3,3 milioni di Euro sono principalmente riconducibili a consulenze e costi amministrativi riferiti alla divisione Corporate rispettivamente pari a 1,4 milioni di Euro e 0,3 milioni di Euro, ai quali vanno ad aggiungersi costi per servizi di trasporto e spedizioni per Euro 0,2 milioni, costi di magazzinaggio per Euro 0,3 milioni e costi per agenti per Euro 0,3 milioni. 25. Costi per godimento beni di terzi Si fornisce l’indicazione della composizione dei costi per godimento beni di terzi, nonché le variazioni intervenute nelle singole voci, rispetto all’esercizio precedente: 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Affitti 52 60 (8) Noleggi 4 35 (31) Leasing operativo 6 21 (15) Totale 62 116 (54) I costi per godimento per beni di terzi fanno riferimento a leasing di beni strumentali il cui valore è inferiore a Euro 5.000 e a noleggi la cui durata è inferiore a 12 mesi per i quali non si applica il principio IFRS 16.

176 26. Costi del personale I costi del personale si dettagliano come di seguito: 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Salari e stipendi 1.208 1.489 (281) Oneri sociali 342 473 (131) TFR 65 87 (22) Totale 1.615 2.049 (434) Il costo del personale si è ridotto rispetto all’esercizio precedente, in ragione della riduzione dell’organico registrata in corso d’anno. 27. Ammortamenti e svalutazioni Di seguito si fornisce il dettaglio della voce: 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Ammortamenti imm. Immat. 63 62 1 Ammortamenti imm. Mat 247 305 (58) Svalutazioni (Rivalutazioni) (3) 161 (164) Totale 308 528 (220) Con riferimento alle voci “Ammortamenti” si rimanda alle note di commento nei paragrafi rispettivamente 1. Attività materiali, 2. Attività per diritto d’uso, 3. Attività immateriali. Per la voce “Svalutazioni” si rimanda invece alle note di commento nel paragrafo 9. Crediti commerciali. 28. Altri costi operativi Di seguito si fornisce il dettaglio della voce: 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Altre imposte e tasse 6 5 1 Altri oneri 38 16 22 Sanzioni, multe e ammende 18 18 (0) Sopravvenienze 17 69 (52) Perdite su crediti - - - Totale 79 108 (29) La voce altri costi operativi al 31 dicembre 2022 comprende il pagamento di sanzioni, contributi diversi oltre che le sopravvenienze rilevate nel corso dell’esercizio. 29. Proventi non recurring

177 La voce pari a Euro 1 milione al 31 dicembre 2022 si riferisce alla plusvalenza realizzata dalla vendita dell’URL Ibox.it alla società controllata Ecommerce Outsourcing. 30. Proventi ed oneri finanziari Si fornisce l’indicazione della composizione dei proventi ed oneri finanziari, nonché le variazioni intervenute nelle singole voci, rispetto all’esercizio precedente. 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Interessi attivi c/c bancari - 0 (0) Dividendi da controllate - 445 (445) Interessi attivi diversi - 3 (3) Utili su cambi 10 12 (2) Proventi finanziari 10 459 (449) Interessi passivi c/c bancari 1 5 (4) Interessi passivi diversi 178 686 (508) Interessi passivi su anticipi fatture e factoring 50 68 (18) Interessi passivi su mutui 230 227 3 Interessi passivi su prestito obbligazionario 205 281 (76) Oneri bancari 15 4 11 Oneri finanziari IFRS16 9 14 (5) Perdite su cambi 82 80 2 Oneri finanziari 770 1.364 (594) Totale (760) (905) 145 I proventi finanziari si sono ridotti rispetto all’esercizio precedente per l’assenza di dividendi deliberati e distribuiti dalle società controllate nel corso dell’esercizio. Gli oneri finanziari hanno registrato un decremento di Euro 594 migliaia dovuto in particolare a minori interessi passivi diversi (interessi da costo ammortizzato) e minori interessi passivi maturati sul prestito obbligazionario. 31. Imposte sul reddito Di seguito si riporta il dettaglio della voce: 31.12.2022 31.12.2021 Variazione Imposte correnti (73) 24 (97) Imposte differite 83 255 (172) Totale 10 279 (269) Le imposte correnti si riferiscono all’imposta IRAP per Euro 64 migliaia, imposte di anni precedenti per Euro 6 migliaia e ad oneri da consolidamento per Euro 3 migliaia.

178 Le imposte differite rappresentano la variazione delle imposte anticipate dell’esercizio. Tali imposte sono state calcolate in particolare sulle perdite fiscali del 2017 e sugli interessi passivi eccedenti il ROL conferibili al consolidato fiscale del 2020, 2021 e 2022. Si riportano di seguito gli effetti fiscali di periodo: (in migliaia di Euro) 31.12.2022 31.12.2021 Risultato ante imposte 108 (3.403) Imposta teorica (30) 949 Imposta effettiva (73) 24 Imposte differite 83 255 Utile dopo imposte 119 (3.123) Tax rate teorico 27,90% 27,90% Tax rate effettivo 67,32% 0,71% 32. Compensi Amministratori, Sindaci e società di revisione Ai sensi di legge si evidenziano i compensi complessivi spettanti agli Amministratori e ai membri del Collegio sindacale della Controllante Giglio Group S.p.A. Consiglio di amministrazione (valori in migliaia di euro) A. Giglio 200 A. Lezzi 25 F. Gesualdi 25 S. Armella 25 M. Belloni (fino al 14/01/2022) 5 C. Micchi (dal 26/01/2022) 20 Totale 300 Collegio Sindacale (valori in migliaia di euro) G. Mosci 38 L. Tacchino 32 M. Centore 32 Totale 102 I compensi alla Società di revisione sono di seguito dettagliati: (valori in migliaia di euro) Servizi ricorrenti Soggetto che ha erogato il servizio destinatario Corrispettivo Revisione contabile limitata del BDO ITALIA S.P.A. Capogruppo 26 bilancio consolidato semestrale Abbreviato

179 Revisione contabile del bilancio d'esercizio Giglio Group S.p.a. BDO ITALIA S.P.A. Capogruppo 56 Verifica della regolare tenuta BDO ITALIA S.P.A. Capogruppo 2 della contabilità e della corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili Revisione contabile del bilancio consolidato del gruppo BDO ITALIA S.P.A. Capogruppo 9 Verifiche di conformità bilancio consolidato e civilistico al regolamento Esef BDO ITALIA S.P.A. Capogruppo 5 Verifiche reporting package delle controllate BDO ITALIA S.P.A. Capogruppo 12 Totale servizi 110 I compensi agli amministratori, sindaci e alla società di revisione esposti non includono le spese vive addebitate. 33. Impegni e garanzie, passività ̀ potenziali Garanzie Su alcuni Mutui Passivi, al 31 dicembre 2022 è presente la fidejussione personale del Dott. Alessandro Giglio, socio di riferimento della controllante Meridiana Holding SpA. Di seguito si espone il dettaglio: Impegni e garanzie (valori in migliaia di euro) Ente Valore garanzia Importo garantito B.POP Sondrio 900 189 Banco BPM 650 650 UNICREDIT 536 536 Totale garanzie bancarie 2.086 1.376 Prestito obbligazionario EBB 1.500 1.500 Totale garanzie 3.586 2.876 Passività potenziali Causa ordinaria (passiva): con atto di citazione notificato in data 18 febbraio 2020, la Servizi Italia Ltd ha convenuto in giudizio la Giglio Group, chiedendo al Tribunale di: “accertare la risoluzione dell’accordo transattivo concluso tra le parti in data 27 giugno 2019 e conseguentemente, accertare la reviviscenza del contratto concluso tra le medesime parti in data 19 maggio 2016 e quindi condannare Giglio Group S.p.A. a pagare a Servizi Italia ltd i compensi maturati e maturandi ai sensi dell’art. 5 del contratto originario nella misura che verrà determinato in corso di causa.” La vicenda trae origine da un accordo di servizi e licenza di marchi concluso con Servizi Italia Ltd, in forza del quale tale società si è impegnata a fornire a Giglio la consulenza per l’ottimizzazione dei processi aziendali e sviluppo del business oltre che la concessione in licenza dei marchi di cui la

180 stessa Servizi Italia era titolare. Il tutto a fronte di un corrispettivo quantificato nella misura del 50% del primo margine come meglio definito e determinato all’art. 5 del contratto medesimo. Successivamente, le parti, in ragione di alcune criticità riscontrate nell’esecuzione del Contratto, hanno sottoscritto un accordo transattivo (Addendum) a mente del quale Giglio Spa avrebbe dovuto produrre e distribuire, su tutti i canali televisivi da essa gestiti, trecento contenuti pubblicitari per Servizi Italia, provvedendo altresì al pagamento, a saldo e stralcio di quanto dovuto a Servizi Italia ai sensi dell’art. 5 del richiamato Contratto, della somma di Euro 120 migliaia, in tre rate consecutive entro l’agosto 2019. In data 5 agosto 2019, Giglio ha contestato a Servizi Italia l’inadempimento grave dell’Addendum, per la prosecuzione illecita dell’utilizzo dei marchi e dei loghi e denominazioni del Gruppo Giglio, con conseguente contestazione di concorrenza illecita e contraffazione di marchio, sospendendo i pagamenti. Con lettera del legale, datata 8 agosto 2019, Servizi Italia, respingendo le contestazioni fatte da Giglio ha intimato il saldo, pari ad € 80.000,00, dell’Addendum. Con lettera datata 4 settembre 2019, Servizi Italia ha ritenuto di intimare a Giglio la risoluzione dell’Addendum, con la conseguente riviviscenza del Contratto. Contratto che prevede il pagamento, in favore di Servizi Italia, di un corrispettivo da determinarsi, in ragione degli artt. 5.1 e 5.2 dello stesso, dei volumi di vendita effettivamente conseguiti e/o dei ricavi generati dalla pubblicità apportata direttamente grazie ai servizi resi da Servizi Italia. Si è costituita in giudizio Giglio eccependo preliminarmente la nullità totale e/o parziale del contratto intercorso tra le parti e/o le sue singole clausole, stante l’assoluta indeterminatezza e/o indeterminabilità dell’oggetto del contratto e/o per assenza di causa e/o, in via subordinata, la nullità parziale del contratto medesimo, per mancanza di causa in ragione del difetto di equivalenza delle prestazioni. Ferma l’eccepita nullità totale e/o parziale del contratto, sebbene la controparte non abbia fornito elementi rilevanti in merito alla effettiva esecuzione delle attività e dei servizi indicati nel contratto relativamente all’attività di consulenza strategico organizzativa, così come assolutamente generiche siano rimaste le argomentazioni svolte in merito al suo concreto intervento per la definizione degli accordi con i clienti dalla stessa citati (accordi che in ogni caso ci è stato comunicato, in larga parte non sarebbero stati mai effettivamente conclusi). Con ordinanza del 20.02.2022 il Giudice ha ordinato a Giglio di esibire: copia delle fatture ricevute dal 2016 al 2021 inerenti ai vari clienti indicati da controparte tra cui, copia delle fatture emesse nel

181 medesimo arco temporale ai seguenti clienti e gli estratti di magazzino. Ha assegnato termine sino al 30.05.2022 per esibire la documentazione richiesta e ha rinviato l’udienza al 13 luglio 2022. Con ordinanza del 06.04.2022 il Giudice ha rimodulato i termini precedentemente concessi, assegnando termine sino al 30.06.2022 per esibire la documentazione richiesta e rinviato l’udienza al 16 settembre 2022. All’udienza del 16 settembre 2022, controparte ha insistito affinché venisse calcolato il margine collegato ai prodotti venduti ai clienti acquisiti con l’intermediazione di Servizi Italia, in prima battuta dell’intero margine collegato. La richiesta è stata opportunatamente contestata. Nel mentre sono stati ripresi i contatti con i legali avversari per tentare una disposizione transattiva ed è stata formulata una nuova proposta pari ad Euro 300 mila da corrispondersi in 12 rate. Su tale proposta non è stato ancora ricevuto riscontro dalla controparte. Il legale incaricato di difendere Giglio Spa ritiene l’esito della causa possibile. Tuttavia, la Società ha mantenuto il debito iscritto pari a Euro 285 migliaia. 34. Analisi dei rischi finanziari (IFRS 7) Il presente bilancio è redatto nel rispetto delle disposizioni di cui all’IFRS 7, che richiede informazioni integrative riguardanti la rilevanza degli strumenti finanziari in merito alle performance, alla esposizione finanziaria, al livello di esposizione al rischio derivante dall’utilizzo di strumenti finanziari, nonché una descrizione degli obiettivi, delle politiche e delle procedure poste in atto dal management al fine di gestire tali rischi. Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo F. Gestione del capitale e dei rischi finanziari. I finanziamenti e crediti sono attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato che maturano interessi a tasso fisso o variabile. Il valore contabile potrebbe essere influenzato da cambiamenti del rischio di credito o di controparte. La Società non ha in essere strumenti finanziari derivati. Si rileva che il valore contabile delle attività e passività finanziarie iscritte in bilancio approssima il loro fair value. Di seguito si riporta il raffronto tra il valore contabile e il fair value delle attività e passività finanziarie al 31 dicembre 2022 31.12.2022 31.12.2021 Situazione patrimoniale - finanziaria (valori in migliaia di euro) Valore contabile Fair value Valore contabile Fair value Attività non correnti Attività materiali (1) 54 101 Attività per diritto d'uso (2) 213 406

182 Altre attività immateriali (3) 119 164 Avviamento (4) 3.249 3.249 Partecipazioni (5) 11.313 11.313 10.876 10.876 Crediti (6) 797 797 2.701 2.701 Attività fiscali differite (7) 1.011 944 Totale attività non correnti 16.756 18.441 Attività correnti Rimanenze di magazzino (8) 605 1.493 Crediti commerciali (9) 6.357 3.784 Crediti finanziari (10) 2 2 2 2 Crediti d'imposta (11) 263 434 Altre attività (12) 99 360 232 Disponibilità liquide (13) 105 105 144 144 Totale attività correnti 7.431 6.089 Attività destinate alla dismissione / dismesse Totale Attivo 24.187 24.529 Patrimonio Netto (14) Capitale sociale 4.394 4.394 Riserve 24.049 23.996 Riserva straordinaria - - Costi di quotazione (541) (541) Riserva FTA 4 4 Risultati portati a nuovo (27.617) (24.493) Riserva cambio - - Utile (perdita) del periodo 119 (3.123) Totale Patrimonio Netto di Gruppo 408 235 Patrimonio netto di terzi Totale Patrimonio Netto 408 235 Passività non correnti Fondi per rischi e oneri (15) - - Fondi per benefici ai dipendenti (TFR) (16) 204 276 Passività fiscali differite (17) 1 1 Altre passività non correnti 76 1.076 Debiti finanziari (quota non corrente) (18) 5.812 5.812 9.966 9.966 Totale passività non correnti 6.093 11.319 Passività correnti Debiti commerciali (19) 7.906 2.974 Debiti finanziari (18) 7.702 7.702 6.907 6.907 Debiti per imposte (20) 921 597 Altre passività (21) 1.156 2.498 Totale passività correnti 17.686 12.976 Passività direttamente associate ad attività destinate alla dismissione / dismesse Totale Passività e Patrimonio Netto 24.187 24.529 Finanziamento a medio termine La Società presenta, alla data del 31 dicembre 2022, una posizione finanziaria netta negativa pari a circa Euro 13,5 milioni di euro.

183 Tra i debiti finanziari non correnti sono inclusi il debito per il prestito obbligazionario denominato “EBB Export Programme” emesso nel 2019 e la quota non corrente dei finanziamenti bancari a medio lungo termine chirografari L’Emittente ha in essere numerosi contratti di finanziamento e, in una parte significativa degli stessi, sono previste clausole di cross default solo interno, negative covenants ed acceleration event in caso di mancato rispetto da parte del Gruppo di alcuni obblighi informativi o di preventiva autorizzazione al compimento di determinate operazioni. I contratti di finanziamento in essere con l’Emittente non prevedono clausole di cross default esterno né obblighi di rispetto di specifici covenants finanziari (questi ultimi si applicano unicamente con riferimento al Bond EBB Export Programme). Nonostante la Società monitori attentamente l’evoluzione della propria esposizione finanziaria, l’eventuale violazione degli impegni contrattuali o il mancato pagamento di rate, eventuali mancati rinnovi o revoche delle linee attualmente in essere, anche per effetto di eventi estranei alla volontà e/o attività dell’Emittente e/o delle società del Gruppo, potrebbero avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della Società e del Gruppo. Nella nota 18 sono riepilogati i finanziamenti in essere in riferimento alla società Giglio Group. In data 2 aprile 2019 la società ha emesso un prestito obbligazionario (Bond EBB Export Programme) non convertibile per un importo di Euro 5 milioni in linea capitale, costituito da 50 obbligazioni al portatore aventi ciascuna valore nominale pari a Euro 100.000,00, con le seguenti condizioni: Sottoscrittori: il Prestito Obbligazionario è stato integralmente sottoscritto dalla SPV; Quotazione: le Obbligazioni non saranno quotate su alcun mercato regolamentato o sistema multilaterale di negoziazione; Modalità di emissione: le Obbligazioni sono emesse in un’unica tranche; Prezzo di emissione: il prezzo di emissione è pari al 100% del valore nominale delle Obbligazioni; Interessi: le Obbligazioni saranno fruttifere di interessi al tasso fisso nominale annuo lordo pari a 4,572% da liquidarsi con cedola semestrale posticipata; Durata e Scadenza legale: le Obbligazioni hanno una durata legale di 8 anni e 6 mesi e la data di scadenza sarà l'ultima data di pagamento interessi dell’anno 2027;

184 Rimborso: le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari e, dunque, al 100% del valore nominale, secondo il piano di ammortamento previsto dal regolamento, in 13 rate semestrali di capitale, con un periodo di pre-ammortamento di durata pari a 2 anni. In data 29 dicembre 2022 SACE, in qualità di garante del prestito obbligazionario, ha fornito consenso al bond holder EBB S.r.l. al rilascio del waiver relativamente al mancato rispetto dei Parametri Finanziari “Leverage Ratio” e “Gearing Ratio” in relazione alla data di verifica del 31 dicembre 2022. In data 7 aprile 2023 la società EBB ha ratificato il waiver concesso da SACE in data 29 dicembre 2022. 35. Operazioni con parti correlate (Art.2427 co.1 n.22 – bis c.c.) Le Parti Correlate e le relative operazioni intervenute nel corso dell’esercizio 2022 sono state individuate in applicazione delle disposizioni previste dalla Procedura per le Operazioni con Parti Correlate (“Procedura OPC”), consultabile sul sito internet www.giglio.org , alla sezione Corporate Governance/Sistema e regole di Governance/Procedura parti correlate, redatta e applicata dalla Società in conformità al Regolamento sulle operazioni con parti correlate adottato con delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche (“Regolamento Consob”), nonché ai sensi delle disposizioni di cui all’art. 2427, comma 2, del Codice Civile e del principio contabile internazionale IAS 24. Di seguito vengono indicate le società definite come parti correlate e il rapporto di correlazione con la Società: Meridiana Holding SpA è l’azionista di maggioranza della Società e possiede il 55,66% del capitale sociale. Max Factory S.r.l. è una società controllata al 100% da Meridiana Holding SpA. Azo Asia Limited è una società controllata al 100% da Meridiana Holding SpA. AZO International Ou Private Limited Company è una società controllata al 100% da Meridiana Holding SpA. Si riportano in seguito in forma tabellare, i valori economici e patrimoniali relativi ai rapporti con le Parti Correlate al 31 dicembre 2022. Si evidenzia che i dati indicati nelle seguenti tabelle sono tratti dal bilancio di esercizio dell’Emittente e/o da dati di contabilità generale. Operazioni con parti correlate al 31 dicembre 2022

185 Crediti commerciali Crediti finanziari Debiti commerciali Debiti finanziari Ricavi da vendite Costi operativi Proventi non recurring Proventi finanziari Oneri finanziari A Società controllate 1.571 605 4.737 1.148 2.607 2.497 1.050 B Società controllanti o sottoposte a comune controllo 550 732 90 C Società collegate D Partecipate E Joint venture F Dirigenti con responsabilità strategiche, di cui: - - - - - - - - Amministratori esecutivi Amministratori non esecutivi Altri G Altre parti correlate, di cui: - - - - - - - - Collegio Sindacale Joint venture Stretti familiari Altri Totale (A;B;C;D;E;F;G) 1.571 605 5.287 1.880 2.607 2.497 - 90 Con riferimento alle operazioni con Società controllate, si riporta di seguito un dettaglio della composizione delle stesse per ciascuna tipologia di transazione intervenuta: Crediti debiti commerciali Crediti/Debiti Giglio Group Giglio USA Giglio Shanghai Salotto di Brera Media 360 HK Ecommerce Outosourcing Ibox SA Giglio Group - (18) - 31 - 13 1.545 Ecommerce outsourcing 3.508 - - - - - Giglio USA - - - - - - - Giglio Shanghai - - - - - - - Salotto di Brera 1.209 - - - - - - IBOX SA 20 - - - - - - Crediti debiti finanziari Crediti/Debiti Giglio Group Giglio USA Giglio Shanghai Salotto di Brera Media 360 HK Ecommerce Outosourcing Ibox SA Giglio Group - 102 40 - 13 - 450 Ecommerce outsourcing 1.148 - - - - - - Giglio USA - - - - - - - Giglio Shanghai - - - - - - -

186 Salotto di Brera - - - - - - - IBOX SA - - - - - - - Metarevolution - - - - - - - Ricavi-costi commerciali Ricavi/Costi Giglio Group Giglio USA Giglio Shanghai Salotto di Brera Media 360 HK Ecommerce Outosourcing Ibox SA Giglio Group 769 661 - 1.040 136 Ecommerce outsourcing 35 - Giglio USA - - Giglio Shanghai 15 - Salotto di Brera 2.448 IBOX SA - - Proventi non recurring Ricavi/Costi Giglio Group Giglio USA Giglio Shanghai Salotto di Brera Media 360 HK Ecommerce Outosourcing Ibox SA Giglio Group 1.050 La natura delle operazioni infragruppo esposte nella tabella sopra è la seguente: (i) per E-Commerce Outsourcing, Giglio USA, Ibox SA e Salotto di Brera trattasi in generale del ricarico dei costi amministrativi sostenuti dall’Emittente in nome e per conto delle società controllate, (ii) per Giglio USA e Ibox SA trattasi, anche, della fornitura di beni e servizi, (iii) da Salotto di Brera Srl trattasi di fornitura di beni. Le operazioni con Parti Correlate, ai sensi dell’art. 2427 co.1 n. 22 – bis c.c., risultano essere quelle poste in essere con i seguenti soggetti: Max Factory S.r.l.: società immobiliare di proprietà di Alessandro Giglio, che dà in locazione a Giglio Group i seguenti immobili: o Sede di Genova: Palazzo della Meridiana per un costo complessivo annuo pari ad Euro 90 migliaia; o Sede di Roma: Via dei Volsci per un costo complessivo annuo pari ad Euro 49,8 migliaia; AZO Asia Limited: società di proprietà di Meridiana Holding SpA che ha effettuato un finanziamento al Gruppo. In data 20 dicembre 2020 Azo Asia Limited ha ceduto il proprio credito finanziario a Meridiana Holding SpA Al 31 dicembre 2022 il debito complessivo ammonta ad Euro 0,7 milioni. AZO International Ou Private Limited Company: società di diritto estone, di proprietà di Meridiana Holding, che ha effettuato degli acconti nel 2022 per complessivi Euro 550 migliaia relativamente ad operazioni di natura commerciale.

187 I compensi corrisposti nel 2022 al Consiglio di Amministrazione dell’Emittente ammontano a Euro 300 migliaia. 36. Dividendi Contestualmente all’approvazione delle linee guida del piano 2023-2027 il Consiglio ha deliberato di adottare una politica pluriennale di distribuzione di dividendi decisi anno per anno in funzione dei risultati conseguiti e qualora la situazione patrimoniale lo consenta. 37. Utile per azione L’utile base per azione attribuibile ai detentori di azioni ordinarie della società ̀ è calcolato dividendo l’utile per il numero di azioni in essere alla data di chiusura dell’esercizio. 38. Utile diluito per azione Non vi sono effetti diluitivi. 39. Informazioni ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 Situazione patrimoniale - finanziaria (valori in migliaia di euro) 31.12.2022 di cui parti correlate 31.12.2021 di cui parti correlate Attività non correnti Attività materiali (1) 54 101 Attività per diritto d'uso (2) 213 406 Attività immateriali (3) 119 164 Avviamento (4) 3.249 3.249 Partecipazioni (5) 11.313 10.876 Crediti (6) 797 605 2.701 2.507 Attività fiscali differite (7) 1.011 944 Totale attività non correnti 16.756 605 18.441 2.507 Attività correnti Rimanenze di magazzino (8) 605 1.493 Crediti commerciali (9) 6.357 1.571 3.784 1.392 Crediti finanziari (10) 2 2 Crediti d'imposta (11) 263 434 Altre attività (12) 99 232 Disponibilità liquide (13) 105 144 Totale attività correnti 7.431 1.571 6.088 1.392 Totale Attivo 24.187 2.176 24.529 3.899 Patrimonio Netto (14) Capitale sociale 4.394 4.394

188 Riserve 24.049 23.996 Riserva straordinaria - - Costi di quotazione (541) (541) Riserva FTA 4 4 Risultati portati a nuovo (27.617) (24.493) Riserva cambio - - Utile (perdita) del periodo 119 (3.123) Totale Patrimonio Netto 408 - 236 - Passività non correnti Fondi per rischi e oneri (15) - - Fondi per benefici ai dipendenti (TFR) (16) 204 276 Passività fiscali differite (17) 1 1 Debiti finanziari (quota non corrente) (18) 5.812 9.966 Altre passività non correnti (21) 76 1.076 Totale passività non correnti 6.093 - 11.319 - Passività correnti Debiti commerciali (20) 7.906 5.287 2.974 75 Debiti finanziari (quota corrente) (18) 7.702 1.880 6.907 2.107 Debiti per imposte (21) 921 597 Altre passività (21) 1.156 2.498 Totale passività correnti 17.686 7.167 12.976 2.182 Totale Passività e Patrimonio Netto 24.187 7.167 24.529 2.182 Conto economico (valori in migliaia di euro) 31.12.2022 di cui parti correlate di cui non recurring 31.12.2021 di cui parti correlate Ricavi totali (22) 17.458 2.607 17.591 2.691 Altri ricavi (22) 2.268 1.346 Costi capitalizzati (23) 0 0 Variazione delle rimanenze (888) (103) Costi di acquisto per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (23) (13.587) (2.497) (14.680) (1.825) Costi per servizi (24) (3.369) (3.849) Costi per godimento beni terzi (25) (62) (116) Costi operativi (17.018) (2.497) 0 (18.646) (1.825) Salari e stipendi (26) (1.208) (1.489) Oneri sociali (26) (342) (473) TFR (26) (65) (87) Costo del personale (1.615) 0 0 (2.049) 0 Ammortamenti attività immateriali* (27) (63) (62) Ammortamenti attività materiali (27) (247) (305) Svalutazioni (27) 3 (161) Ammortamenti e svalutazioni (308) 0 0 (528) 0 Altri ricavi (costi) operativi (28) (79) (108) Risultato operativo (182) 109 0 (2.498) 866 Proventi (Oneri) non recurring (29) 1.050 1.050 1.050 Proventi finanziari (30) 10 459 54 Oneri finanziari netti (30) (770) (90) (1.364) (14) Risultato prima delle imposte 108 1.069 1.050 (3.403) 906

189 Imposte sul reddito* (31) 10 279 Risultato netto di esercizio 119 1.069 1.050 (3.123) 906 40. Continuità aziendale In accordo con quanto previsto dallo IAS 1 si riportano di seguito le valutazioni formulate dagli Amministratori in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale ai fini della redazione della relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2022. Il bilancio di Giglio Group S.p.A. al 31 dicembre 2022 ha chiuso con un utile di Euro 119 migliaia, che ha condotto ad un patrimonio netto pari a Euro 408 migliaia. Tuttavia, permane la situazione di diminuzione oltre un terzo del capitale per perdite prevista dall’art. 2446, comma 1, c.c. La norma richiede di procedere alla convocazione dell’assemblea per gli “opportuni provvedimenti” ma consente di non effettuare interventi immediati sul capitale volti a ripianare la perdita, che sono imposti, dal comma 2 del medesimo articolo, soltanto se la perdita non si riduca entro un terzo del capitale entro l’esercizio successivo. Tale ultimo termine, per le perdite maturate al 31/12/2020 e al 31/12/2021, è stato spostato al quinto esercizio successivo in forza di quanto previsto rispettivamente dalla L. 30 dicembre 2020 n.178 e dal D.L 30 dicembre 2021 n. 228 (convertito con modifiche dalla legge n. 15 del 25 febbraio 2022), che hanno consentito alle società per azioni di sospendere temporaneamente alcune disposizioni in materia di riduzione del capitale per perdite. In particolare, la normativa ha previsto: 1. Per le perdite emerse nell'esercizio alla data del 31 dicembre 2020 e alla data del 31 dicembre 2021 non si applicano gli articoli 2446, secondo e terzo comma, 2447, 2482-bis, quarto, quinto e sesto comma, e 2482-ter del codice civile e non opera la causa di scioglimento della società per riduzione o perdita del capitale sociale di cui agli articoli 2484, primo comma, numero 4, e 2545- duodecies del codice civile; 2. Il termine entro il quale la perdita deve risultare diminuita a meno di un terzo stabilito dagli articoli 2446, secondo comma, e 2482-bis, quarto comma, del codice civile, è posticipato al quinto esercizio successivo; 3. Si riporta lo schema della movimentazione del patrimonio netto dell’esercizio con evidenza delle perdite sospese:

190 Fino alla data di tale assemblea (ossia 2025 e 2026) non opera la causa di scioglimento della società per riduzione o perdita del capitale sociale di cui agli articoli 2484, primo comma, numero 4), e 2545- duodecies del codice civile 4. Le perdite di cui ai commi da 1 a 3 devono essere distintamente indicate nella nota integrativa. Il piano industriale 2023 – 2027, approvato in data 30 marzo 2023 dal Consiglio di Amministrazione, prevede il recupero di tali perdite nel corso dell’intero arco di piano. Il nuovo Piano industriale considera un’accelerazione del GMV (Gross Merchandise Value) ad un tasso di crescita cumulativo di circa l’8% (CAGR), sia per crescita organica, in linea con le aspettative del mercato di riferimento (le vendite on line del fashion di lusso), sia per nuove acquisizioni di brand. Nell’arco del piano, l’obiettivo è un incremento lineare dei ricavi, con una redditività (rapporto Ebitda/Ricavi) sostenibile nel lungo termine, la cui incidenza risulta superiore al 13% nell’ultimo anno di piano. L’obiettivo è ottenere un bilanciamento tra le attività B2B che includono sia la distribuzione ai marketplace digitali (vista in forte sviluppo come canale di smobilizzo di stock), sia l’attività della Salotto di Brera specializzata in forniture c.d. Travel Retail (vendite a bordo di navi crociera e a Duty Free shop di porti e aeroporti) e le attività B2C, con le avanzate soluzioni tecnologiche proposte dalla piattaforma di Terashop (di eCommerce Outsourcing) integrata e personalizzata anche per la clientela di Ibox SA, anche per categorie merceologiche diverse dal fashion, quali il design, l’elettronica, il DIY retail ed il food. Descrizione (Valori in migliaia di euro) Capitale sociale Riserve Riserva FTA Altre Riserve Riserva IAS19 Risultati portati a nuovo Utile (perdita) del periodo Totale SALDO AL 31 DICEMBRE 2021 4.394 24.055 4 (541) (59) (24.493) (3.123) 235 Aumento capitale sociale - Riserva sovrapprezzo - Versamento soci in c/capitale - Risultato a nuovo 3.123 3.123 Perdite anno 2020 sospese L. 30 dicembre 2020 n.178 - Perdite anno 2021 sospese D.L. 30 dicembre 2021 n. 228 (3.123) (3.123) Riserva IAS 19 54 54 Effetti cambi - Altri movimenti 119 119 Risultato di periodo - SALDO AL 31 DICEMBRE 2022 4.394 24.055 4 (541) (5) (27.616) 119 408 di cui perdite in regime di sospensione L. 30 dicembre 2020 n.178 esercizio 2020 (8.419) di cui perdite in regime di sospensione D.L. 30 dicembre 2021 n.228 esercizio 2021 (3.123)

191 Il Piano industriale prevede un miglioramento del profilo finanziario e patrimoniale, contando su una generazione di cassa operativa positiva, un controllo del capitale circolante a supporto delle vendite B2B, fabbisogni per investimenti riparametrati rispetto agli esercizi precedenti, dopo l’acquisizione delle competenze tecnologiche provenienti da ECO e gli investimenti interni effettuati nel corso del triennio 2020 / 2022 sulle piattaforme, finalizzati a fornire servizi addizionali ai brand. Gli amministratori hanno effettuato adeguate analisi di sensitività sulle principali ipotesi del piano. Si evidenzia che il budget 2023 utilizzato dagli Amministratori nella valutazione circa il rispetto del presupposto della continuità aziendale, prevede la generazione di un flusso di cassa positivo con indicatori economici ritornati in positivo. La formulazione di tale previsione include tuttavia alcune assunzioni, la cui eventuale realizzazione non completa (singolarmente e/o cumulativamente), porterebbe una conseguente riduzione del risultato del piano. Di seguito sono riportate le principali assunzioni, utilizzate dagli Amministratori, per la stima del flusso di cassa per l’esercizio 2023: - Crescita organica e commerciale del 9% sui Ricavi e del 6% sul GMV della divisione B2C che ha come caratteristica principale del proprio modello di business l’incasso immediato dagli utenti ed il pagamento differito della merce e dei servizi ai fornitori. Tale crescita, che impatterà sul EBITDA margin, è da ricondursi ad un effetto derivante dall’acquisizione di nuovi clienti oltre che da miglioramenti apportati alle piattaforme che consentono di produrre ricavi addizionali; - Crescita commerciale del 10% dei Ricavi della divisione B2B che ha, invece, lo scopo di agevolare le vendite indirette on line da parte dei brand sulle più importanti piattaforme e- commerce a livello globale, offrendo ai brand una distribuzione addizionale alle reti fisiche. Tale crescita, che impatterà sul EBITDA margin del 12,5% è da ricondursi ad un effetto combinato derivante dalla ripresa degli acquisti post-pandemia e dalla crescita prevista per il 2023 (+15%) della società Salotto di Brera S.r.l.. - Miglioramento dei processi e conseguente riduzione dei costi a seguito di un’attività di razionalizzazione del perimetro delle attività aziendali e di altre attività di saving realizzati grazie a sinergie infragruppo (quali ad esempio riduzione costi legali, payroll, costi per consulenze e amministrative…) - Migliore gestione dei tempi medi d’incasso, dovuta contemporaneamente al potenziale ricorso al meccanismo di fattorizzazione pro-soluto del credito risultante dalle vendite ad alcuni

192 grandi clienti attivi nel segmento B2B ed alla migliore gestione dell’affidamento commerciale da parte dei fornitori; In relazione alle assunzioni sopra riportate gli Amministratori evidenziano che: Il budget 2023 ed il piano 2024-2027 sono stati redatti avendo a riferimento azioni concrete e specifiche da intraprendersi nel corso dell’intero periodo di piano, tuttavia per sua natura intrinseca includono assunzioni di carattere generale ed ipotetico, nonché di natura discrezionale legate alle usuali caratteristiche di un piano pluriennale, non potendo escludere che le azioni previste possano realizzarsi in tempi e con effetti diversi da quelli preventivati ma che allo stato attuale non prevedono comunque la mancata esecuzione del piano stesso: 1. Negoziazione con gli istituti bancari di credito a supporto del capitale circolante necessario per alimentare il business dell’e-commerce e dell’attività di distribuzione di prodotti fashion come dimostrato dall’attivazione di vari contratti di finanziamento sia nell’esercizio concluso che a inizio 2023. A riguardo si segnala che a inizio 2023 la controllata Salotto di Brera S.r.l. ha stipulato due contratti di finanziamento rispettivamente di 2,5 milioni e 1 milione con Banca Progetto con garanzia SACE, a conferma della affidabilità nei confronti di primati istituti di credito. Il piano industriale 2023/2027 tiene conto dei tassi di interesse in incremento sui debiti con gli istituti di credito rispetto ai tassi contrattuali rilevati nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022. 2. Il socio Meridiana Holding SpA ha raggiunto un accordo con la Società tramite il quale il debito residuo relativo ai finanziamenti da essa erogato è stato convertito da USD in Euro al tasso di cambio 1:1 del 31 agosto 2022 e contestuale accordo di restituzione in tre rate trimestrali di pari importo, la prima scadente il 15 marzo 2023, e rimborsata come da piano. 3. In data 29 dicembre 2022 SACE, in qualità di garante del prestito obbligazionario, ha fornito consenso al bond holder EBB S.r.l. al rilascio del waiver relativamente al mancato rispetto dei Parametri Finanziari “Leverage Ratio” e “Gearing Ratio” in relazione alla data di verifica del 31 dicembre 2022. La società si attiverà con SACE / EBB Export per richiedere una estensione del waiver alla data di test del 30 giugno 2023 ed ha una ragionevole aspettativa che tale sospensione venga concessa, avendola già ottenuta per i passati esercizi. 4. Il Consiglio di Amministrazione del 15 dicembre 2021 come da proposta dell’ordine del giorno, “Attualmente è ancora aperta una delega per aumenti in natura esercitabile per cinque anni

193 dalla data della delibera che consente all’organo ammnistrativo di aumentare il capitale sociale per un importo massimo pari a Euro 366.133,70 (10% del capitale allora esistente) oltre al sovrapprezzo. A questa si dovrà pertanto affiancare una delega per aumenti semplificati fino al 10% del capitale oggi esistente ai sensi dell’art. 2441, quarto comma, secondo periodo, ovvero anche una delega più ampia con procedura ordinaria” delibera di attribuire al Presidente del Consiglio di Amministrazione tutti i poteri necessari per dare esecuzione agli aumenti di capitale. Si segnala che con riferimento all’ aumento di capitale della Capogruppo Giglio Group Spa, il Consiglio di Amministrazione, tenuto in data 14 settembre 2022, ha conferito mandato al Presidente di svolgere le attività propedeutiche necessarie all’esecuzione dello stesso. Si ritiene che tale aumento possa essere effettuato nell’ultimo trimestre del 2023, come previsto nel budget / piano 2023-2027 approvato dagli amministratori. **** Con l’uscita dal Covid19 il 2023 si è avviato con la speranza di riprendere una regolare attività economico/finanziaria basata su aspettative di una buona crescita economica. Come ben noto però il quadro generale è divenuto molto complesso a causa delle vicende geopolitiche che hanno caratterizzato l’anno 2022 ed i primi mesi del 2023, segnatamente del conflitto russo-ucraino. L’Unione Europea, come anche il Regno Unito e gli Stati Uniti d’America, hanno immediatamente inflitto una serie di sanzioni economiche pesantissime. Gli effetti prodotti dai sopradescritti provvedimenti hanno generato un significativo impatto economico e sociale sia per la Russia che per i paesi della NATO. In Italia abbiamo immediatamente registrato un aumento del prezzo delle materie prime nonché significative difficoltà nell’approvvigionamento di taluni prodotti dal mercato russo/ucraino che nel breve periodo porteranno ad una diminuzione dell’offerta e quindi ad un fisiologico incremento dei prezzi. Pertanto, alla luce di quanto sin qui rappresentato appaiono evidenti gli impatti diretti e indiretti che il conflitto Russia – Ucraina potrà portare alle imprese italiane a seconda dei settori in cui operano, tanto in termini di significatività dell'impatto quanto in termini di tendenza negativa/positiva, a seconda del settore di appartenenza, delle caratteristiche, anche geografiche, delle filiere di fornitura nonché dei mercati di sbocco in cui esse si collocano. L'organo

194 amministrativo segnala che l'attività della società non dovrebbe subire degli stravolgimenti tali a livello economico e finanziario in grado di mettere a repentaglio la continuità aziendale. Si segnalano tuttavia alcuni rallentamenti avvenuti nel corso del secondo semestre 2022, limitatamente ad alcuni clienti situati in Paesi dell’Est i cui ordini sono slittati nel primo semestre del 2023, il cui effetto, rispetto al budget 2022, ha comportato ricavi in misura inferiore del 15%. Sarà cura dello stesso, tuttavia, monitorare costantemente l'evolversi della situazione ed intraprendere tempestivamente tutte le iniziative opportune per preservare la continuità aziendale della società. Gli Amministratori, pur in presenza delle significative incertezze sopra descritte, si ritengono confidenti nel raggiungimento dei risultati previsti nel Piano e ritengono di poter confermare la sussistenza del presupposto della continuità aziendale per l’orizzonte temporale di almeno, ma non limitato a, dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio. La valutazione è naturalmente frutto di un giudizio soggettivo che ha tenuto conto del grado di probabilità di avveramento degli eventi e delle incertezze sopra evidenziati. Da ultimo gli Amministratori, consapevoli dei limiti intrinseci della propria determinazione, garantiscono il mantenimento di un costante monitoraggio sull’evoluzione dei fattori presi in considerazione, così da poter assumere, laddove se ne verificassero i presupposti, i necessari accorgimenti nonché a provvedere, con analoga prontezza, ad assolvere agli obblighi di comunicazione al mercato. 41. Proposta di destinazione Il Consiglio di Amministrazione della Società, in data 13 Aprile 2023 ha deliberato quanto segue. Il bilancio della capogruppo ha chiuso al 31 dicembre 2022 con un utile di Euro 119 migliaia, che ha condotto ad un patrimonio netto pari a Euro 408 migliaia. La società si trova nella situazione di diminuzione oltre un terzo del capitale per perdite prevista dall’art. 2446, comma 1, c.c.. La norma richiede di procedere alla convocazione dell’assemblea per gli “opportuni provvedimenti” ma consente di non effettuare interventi immediati sul capitale volti a ripianare la perdita, che sono imposti, dal comma 2 del medesimo articolo, soltanto se la perdita non superi un terzo del capitale, entro l’esercizio successivo. Tale ultimo termine, per le perdite maturate al 31.12.2020 e al 31.12.2021, è spostato al quinto esercizio successivo in forza di quanto previsto rispettivamente dalla L. 30 dicembre 2020 n.178 e dal D.L 30 dicembre 2021 n. 228 (convertito con modifiche dalla legge n. 15 del 25 febbraio

195 2022), che consente alle società per azioni di sospendere temporaneamente alcune disposizioni in materia di riduzione del capitale per perdite (fra cui l’art 2446, comma 2)., spostando quindi al quinto esercizio successivo l’obbligo di ripianare le perdite. Il Consiglio di Amministrazione propone quanto segue: Signori Azionisti, il Consiglio di Amministrazione della Società, tenuto conto che: (i) il bilancio di esercizio di Giglio Group S.p.A. al 31 dicembre 2022 chiude con un utile di Euro 118.670,56 (ii) il bilancio di esercizio di Giglio Group S.p.A. al 31 dicembre 2022 registra perdite portate a nuovo per Euro -27.616.849,81, di cui -8.419.120 dell’esercizio 2020 e -3.123.461 dell’esercizio 2021 sottopone alla Vostra attenzione la seguente proposta di delibera: "L’Assemblea di Giglio Group S.p.A.: esaminati i dati del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 con le relative relazioni presentate dal Consiglio di Amministrazione, dal Collegio Sindacale e dalla Società di revisione legale; preso atto del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 con le relative relazioni presentate dal Consiglio di Amministrazione, dal Collegio Sindacale e dalla Società di revisione legale; delibera di approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022, che chiude con un utile di Euro 118.671, portando a nuovo il suddetto utile e confermando la decisione di portare a nuovo le perdite già portate a nuovo nei precedenti esercizi, fino alla chiusura del quinto esercizio successivo (i.e., 2026), ai sensi dell’art. 6 del Decreto Legge n. 23 dell’8 aprile 2020 e s.m.i.”.