815600B5D89DAB6600212023-01-012023-12-31815600B5D89DAB6600212022-01-012022-12-31815600B5D89DAB6600212023-12-31815600B5D89DAB6600212022-12-31815600B5D89DAB6600212022-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember815600B5D89DAB6600212022-12-31ifrs-full:RetainedEarningsMember815600B5D89DAB6600212022-12-31ext:RisultatoDiPeriodo815600B5D89DAB6600212022-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember815600B5D89DAB6600212022-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember815600B5D89DAB6600212023-01-012023-12-31ifrs-full:RetainedEarningsMember815600B5D89DAB6600212023-01-012023-12-31ext:RisultatoDiPeriodo815600B5D89DAB6600212023-01-012023-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember815600B5D89DAB6600212023-01-012023-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember815600B5D89DAB6600212023-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember815600B5D89DAB6600212023-12-31ifrs-full:RetainedEarningsMember815600B5D89DAB6600212023-12-31ext:RisultatoDiPeriodo815600B5D89DAB6600212023-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember815600B5D89DAB6600212023-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember815600B5D89DAB6600212021-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember815600B5D89DAB6600212021-12-31ifrs-full:RetainedEarningsMember815600B5D89DAB6600212021-12-31ext:RisultatoDiPeriodo815600B5D89DAB6600212021-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember815600B5D89DAB6600212021-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember815600B5D89DAB6600212021-12-31815600B5D89DAB6600212022-01-012022-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember815600B5D89DAB6600212022-01-012022-12-31ext:RisultatoDiPeriodo815600B5D89DAB6600212022-01-012022-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember815600B5D89DAB6600212022-01-012022-12-31ifrs-full:RetainedEarningsMemberiso4217:EURxbrli:sharesiso4217:EUR
                                                                                                                    IMMSI Società per Azioni
Capitale Sociale 178.464.000 euro i.v.
Sede Legale: P.zza Vilfredo Pareto, 3 – 46100 Mantova
Registro delle Imprese di Mantova – Codice Fiscale e Partita I.V.A. 07918540019
Relazione degli Amministratori
e Bilancio
del Gruppo Immsi
al 31 dicembre 2023
2
Indice:
ORGANI SOCIALI………………………………….....………………………….……...
pag.
4
RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE
- Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione….………………………
pag.
6
 
GRUPPO IMMSI
- Prospetti contabili consolidati .…………………………………………………………..
pag.
49
- Note esplicative sui Prospetti contabili consolidati……… ……………………………...
pag.
55
- Elenco delle imprese incluse nel Bilancio consolidato e delle partecipazioni.…………..
pag.
135
- Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art. 154-bis del D.Lgs. 58/98 ……...
pag.
138
- Relazione della Società di Revisione Indipendente sulla revisione contabile del Bilancio consolidato ……………………...…....................................................................................
pag.
139
IMMSI S.p.A.
- Prospetti contabili ……………..….……………………………………………………..
pag.
148
- Note esplicative sui Prospetti contabili………………………………….........................
pag.
153
- Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi dell’art. 154-bis del D.Lgs 58/98 ……….
pag.
196
- Relazione della Società di Revisione Indipendente sulla revisione contabile del Bilancio d’esercizio. ……………………...…...................................................................................
pag.
197
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ………………………………………….
pag.
204
Il presente fascicolo è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Immsi S.p.A. in data 19 marzo 2024 ed è a disposizione del pubblico presso la Sede Legale della Società, sul sito internet di Borsa Italiana S.p.A. www.borsaitaliana.it, nel meccanismo di stoccaggio centralizzato www.emarketstorage.it e sul sito internet dell'Emittente www.immsi.it (sezione: "Investors/Bilanci e relazioni/2023") nei termini di legge.
4
Gruppo
Immsi
Organi
Sociali
ORGANI SOCIALI
Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale di Immsi S.p.A. in carica alla data di presentazione del seguente documento rimarranno in carica sino alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio che chiuderà al 31 dicembre 2023.
CONSIGLIO
DI AMMINISTRAZIONE
____________________________________________________________________________________________________
Matteo Colaninno
Presidente
Daniele Discepolo
Vice Presidente
Michele Colaninno
Amministratore Delegato
Ruggero Magnoni
Consigliere
Gianpiero Succi
Consigliere
Fabrizio Quarta
Consigliere
Patrizia De Pasquale
Consigliere
Paola Mignani
Consigliere
Alessandra Simonotto
Consigliere
Giulia Molteni
Consigliere
Rosanna Ricci
Consigliere
Piercarlo Rossi
Consigliere
5
Gruppo
Immsi
Organi
Sociali
Il Consiglio di Amministrazione, in conformità ai principi di Corporate Governance raccomandati dal Codice di Corporate Governance (versione gennaio 2020), nonché ai sensi del D.Lgs. 231/01, ha istituito i seguenti organi:
Tutte le informazioni relative ai poteri riservati al Consiglio di Amministrazione, alle deleghe conferite, alle funzioni dei vari Comitati costituiti all’interno del Consiglio di Amministrazione sono disponibili sul sito web dell’Emittente www.immsi.it nella sezione Governance.
6
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione
Il presente bilancio del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2023 è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IFRS), in vigore alla data, emessi dall’International Accounting Standards Board (IASB) ed adottati dall’ Unione Europea a tale data. Con IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, gli International Accounting Standards, tutte le interpretazioni dell’IFRS Interpretation Committee (già IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE.
La presente Relazione contiene inoltre sia i prospetti contabili e le note esplicative consolidate di Gruppo Immsi (il “Gruppo”), sia i prospetti contabili e le note esplicative relative alla Capogruppo Immsi S.p.A. (la “Società”).
Si evidenzia altresì che i dati contenuti all’interno del presente documento potrebbero presentare in taluni casi difetti di arrotondamento dovuti alla rappresentazione in migliaia e milioni: a riguardo si segnala che le variazioni e le incidenze percentuali sono generalmente calcolate sui dati espressi in migliaia.
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
7
Informazioni sulla gestione ed attività del Gruppo Immsi
Nell’esercizio 2023 il Gruppo Immsi, alla luce anche del difficile contesto macroeconomico e le tensioni geo-politiche internazionali, presenta risultati in flessione rispetto al 2022 con ricavi netti pari a 2.021,1 milioni di euro, in calo rispetto il precedente esercizio per 105 milioni di euro, l’Ebitda pari a 307,8 milioni di euro (+7,1%) ed il risultato netto del Gruppo pari a 19,1 milioni di euro rispetto a 27,1 milioni di euro del precedente esercizio. Anche la posizione finanziaria netta registra una flessione pari a circa 95,7 milioni di euro, attestandosi a circa 827,4 milioni di euro (731,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
I risultati dell’esercizio presentano andamenti differenziati con riferimento ai settori che costituiscono il Gruppo in funzione delle diverse dinamiche di business che hanno caratterizzato il periodo in oggetto.
Per una più chiara interpretazione di quanto sotto riportato, si precisa preliminarmente che:
il settore immobiliare e holdingconsolida le risultanze economiche e patrimoniali di Immsi
S.p.A., Immsi Audit S.c.a r.l., ISM Investimenti S.p.A., Is Molas S.p.A., Apuliae S.r.l. in liquidazione, Pietra S.r.l. in liquidazione (fino al 27 luglio 2023) e RCN Finanziaria S.p.A., nonché tutte le elisioni infragruppo;
il “settore industriale” comprende le società appartenenti al gruppo Piaggio; mentre
il “settore navale” comprende Intermarine S.p.A.
Di seguito sono presentati alcuni tra i principali dati di sintesi del Gruppo Immsi, suddivisi per settori di attività e determinati, come anticipato, applicando quanto previsto dai principi contabili internazionali (IAS/IFRS). Si rimanda a quanto esposto successivamente nel presente documento per una più ampia descrizione dei dati sotto riportati.
8
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Indicatori
alternativi
di
performance
“non-GAAP”
Allo scopo di facilitare la comprensione dell’andamento economico e finanziario del Gruppo Immsi, nell’ambito della presente Relazione, in conformità a quanto indicato nella raccomandazione ESMA in materia di indicatori alternativi di performance (ESMA/2015/1415), sono riportati alcuni indicatori che ancorché non contemplati dagli IFRS (“Non-GAAP Measures”) derivano da grandezze finanziarie previste dagli stessi.
Tali indicatori che sono presentati al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione di Gruppo rappresentano quanto monitorato dal management ma non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS e sono omogenei con quelli riportati nella Relazione e bilancio annuale al 31 dicembre 2022 e nella reportistica trimestrale periodica del Gruppo Immsi.
Si ricorda, inoltre, che le modalità di determinazione di tali indicatori, poiché non specificamente regolamentate dai principi contabili di riferimento, potrebbero non essere omogenee con quelle adottate da altri operatori e, pertanto, questi indicatori potrebbero risultare non adeguatamente comparabili.
In particolare, gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono i seguenti:
EBITDA: definito come risultato operativo al lordo degli ammortamenti e costi di impairment delle attività immateriali e materiali, così come risultanti dal Conto economico;
Indebitamento finanziario netto (o Posizione finanziaria netta): rappresentato dalle passività finanziarie (correnti e non correnti) ivi inclusi i debiti commerciali e gli altri debiti non correnti che includono una significativa componente di finanziamento implicito (o esplicito), ridotte della cassa e delle altre disponibilità liquide equivalenti (Orientamenti ESMA 2021 / 32-382-1138). Così come determinato dal Gruppo Immsi, invece, l’Indebitamento finanziario netto non considera gli strumenti finanziari derivati designati di copertura e non, l’adeguamento al fair value delle relative poste coperte ed i relativi ratei, gli adeguamenti al fair value di passività finanziarie, i debiti e ratei per interessi maturati su finanziamenti bancari e gli interessi maturati sui finanziamenti verso soci terzi.
Tra gli schemi contenuti nella presente Relazione è inserito un prospetto di dettaglio che evidenzia le voci che concorrono alla determinazione dell’indicatore.
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
9
Il Gruppo Immsi al 31 dicembre 2023
SettoreSettoreSettoreGruppo
immobiliarein %industrialein %navalein %Immsiin %
In migliaia di euroe holding
Ricavi netti4.0931.994.58522.4502.021.128
Risultato operativo ante ammortamenti (EBITDA)-6.811n/s324.99616,3%-10.360-46,1%307.82515,2%
Risultato operativo (EBIT)-8.269n/s180.6669,1%-11.550-51,4%160.8478,0%
Risultato prima delle imposte-27.318n/s135.3316,8%-17.130-76,3%90.8834,5%
Risultato di periodo inclusa la quota di terzi-23.167n/s91.0524,6%-13.011-58,0%54.8742,7%
Risultato di periodo del Gruppo (consolidabile)-17.582n/s46.0982,3%-9.434-42,0%19.0820,9%
Posizione finanziaria netta-314.763-434.033-78.567-827.363
Personale (unità)505.9252136.188
Di seguito si propone la medesima tabella riferita al precedente esercizio; il confronto tra i due esercizi in oggetto è esposto nel commento specifico ai singoli settori successivamente presentato.
Il Gruppo Immsi al 31 dicembre 2022
SettoreSettoreSettoreGruppo
immobiliarein %industrialein %navalein %Immsiin %
In migliaia di euroe holding
Ricavi netti4.6262.087.44334.0582.126.127
Risultato operativo ante ammortamenti (EBITDA)-6.185n/s298.14214,3%-4.659-13,7%287.29813,5%
Risultato operativo (EBIT)-7.298n/s158.7407,6%-7.763-22,8%143.6796,8%
Risultato prima delle imposte-19.881n/s127.2196,1%-10.489-30,8%96.8494,6%
Risultato di periodo inclusa la quota di terzi-13.161n/s84.8894,1%-7.830-23,0%63.8983,0%
Risultato di periodo del Gruppo (consolidabile)-10.162n/s42.9262,1%-5.677-16,7%27.0871,3%
Posizione finanziaria netta-300.935-368.228-62.532-731.695
Personale (unità)495.8382226.109
Si precisa che i dati esposti nelle precedenti tabelle sono riferiti ai risultati consolidabili, ovvero al netto in particolare dei ricavi e costi infragruppo e dei dividendi da società controllate.
10
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Il
settore
immobiliare
e
holding
31.12.2023in %31.12.2022in %Variazionein %
In migliaia di euro
Ricavi netti4.0934.626-533-11,5%
Risultato operativo ante ammortamenti (EBITDA)-6.811n/s-6.185n/s-626-10,1%
Risultato operativo (EBIT)-8.269n/s-7.298n/s-971-13,3%
Risultato prima delle imposte-27.318n/s-19.881n/s-7.437-37,4%
Risultato di periodo inclusa la quota di terzi-23.167n/s-13.161n/s-10.006-76,0%
Risultato di periodo del Gruppo (consolidabile)-17.582n/s-10.162n/s-7.420-73,0%
Posizione finanziaria netta-314.763-300.935-13.828-4,6%
Personale (unità)504912,0%
Il “settore immobiliare e holding” consolida le risultanze economiche e patrimoniali di Immsi S.p.A., Immsi Audit S.c.a r.l., ISM Investimenti S.p.A., Is Molas S.p.A., Apuliae S.r.l. in liquidazione, Pietra S.r.l. in liquidazione (sino al 27 luglio 2023), RCN Finanziaria S.p.A. nonché tutte le elisioni infragruppo.
Complessivamente il settore immobiliare e holding presenta nel 2023 un risultato netto consolidabile negativo di Gruppo pari a circa 17,6 milioni di euro, in peggioramento di circa 7,4 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, principalmente per effetto della maggiore incidenza degli oneri finanziari, dei minori ricavi del settore turistico-alberghiero e per la realizzazione nel 2022 di una plusvalenza operativa generata dalla cessione della partecipazione Pietra Ligure S.r.l..
La Posizione finanziaria netta del settore risulta negativa per 314,8 milioni di euro, in peggioramento rispetto a 300,9 milioni di euro al termine del precedente esercizio. La variazione è principalmente riconducibile ai maggiori investimenti effettuati nel settore turistico alberghiero nel corso dell’esercizio e al sostenimento di maggiori oneri finanziari sull’indebitamento bancario rispetto al precedente esercizio.
Di seguito si fornisce una descrizione dell’evoluzione della gestione delle principali società appartenenti a tale settore.
La Capogruppo Immsi S.p.A. registra nel bilancio d’esercizio (al lordo delle elisioni infragruppo) un risultato netto positivo pari a circa 16,5 milioni di euro, rispetto ad un utile netto di esercizio pari a circa 20,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022.
Nel 2023 la Società ha registrato un saldo della gestione finanziaria positiva per 20,8 milioni di euro, dato dalla differenza tra proventi finanziari ed oneri finanziari. Su tale valore hanno impattato principalmente le svalutazioni di crediti finanziari verso controllate e di partecipazioni per un totale complessivo di 19,6 milioni di euro (3,2 milioni di euro nel 2022) compensate dai 40,3 milioni di euro di dividendi erogati dalla controllata Piaggio & C. S.p.A. (26,9 milioni di euro nel 2022).
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2023, così come definita dalla Società, al lordo delle elisioni infragruppo, è negativa per 11,9 milioni di euro rispetto a circa 0,5 milioni di euro negativi al 31 dicembre 2022 per effetto principalmente del sostenimento di maggiori oneri finanziari.
In merito alle iniziative nel settore immobiliare ed in particolare con riferimento alla società controllata Is Molas S.p.A., si segnala che la società ha promosso la locazione delle ville mockup al fine di
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
11
permettere ai potenziali clienti finali, compresi i potenziali investitori, di conoscere meglio il prodotto ed i relativi servizi offerti (es. wellness e catering a domicilio) per poter inoltre parametrare la capacità reddituale delle stesse. In parallelo nel corso del 2023, si è proceduto con le attività commerciali volte ad individuare possibili acquirenti delle ville anche a livello internazionale e sono stati realizzati importanti lavori di manutenzione straordinaria delle strutture turistico-alberghiere esistenti per adeguare i servizi agli standard del target di clienti individuato. La società sta inoltre attivando con successo le azioni volte alla vendita del complesso di proprietà “Le Ginestre”, che constava di 50 unità abitative (Residence) e diversi posti auto, al fine di razionalizzare il compendio immobiliare. Al 31 dicembre 2023 sono state vendute complessivamente 33 unità immobiliari comprensive di posto auto, di cui 14 nel corso del 2023. Tra fine 2023 e inizio 2024 sono state accettate ulteriori 2 proposte di acquisto vincolanti.
Con riferimento ai risultati dell’esercizio, si segnala che il fatturato riferito all’attività turistico-alberghiera, all’attività golfistica ed alla vendita degli appartamenti “Le Ginestre” è stato pari a circa 4,1 milioni di euro rispetto a 4,6 milioni di euro del 2022. In termini di marginalità si è registrato un risultato operativo (EBIT) negativo pari a 2,8 milioni di euro, in miglioramento di circa 0,4 milioni di euro rispetto al precedente esercizio per effetto principalmente dell’iscrizione nel 2022 di maggiori perdite su crediti. La perdita netta consolidabile per il Gruppo Immsi risulta pari a 5,1 milioni di euro.
La posizione finanziaria netta della società, così come definita dal Gruppo Immsi, al lordo delle elisioni infragruppo, mostra un indebitamento netto pari a 88,3 milioni di euro rispetto a 78,3 milioni al 31 dicembre 2022. Si segnala che nel corso del 2023 la società ha beneficiato della conversione di crediti in riserve di patrimonio netto per 7 milioni di euro da parte della controllante ISM Investimenti S.p.A..
Con riferimento a Pietra S.r.l., si informa che a seguito del perfezionamento della cessione della partecipazione detenuta in Pietra Ligure S.r.l. a Chorus Life Pietra Ligure S.p.A. (controllata interamente da Polifin S.p.A.) nel giugno 2022, era stato avviato il processo di messa in liquidazione della società, terminato in data 27 luglio 2023 con l’approvazione da parte dell’Assemblea del relativo bilancio di liquidazione.
Con riferimento alla controllata Apuliae S.r.l., sottoposta a procedura di messa in liquidazione volontaria dal mese di aprile 2023, al momento perdura la sospensione delle attività di ristrutturazione iniziata a far data dal marzo 2005, a seguito di accertamenti disposti dall’Autorità Giudiziaria ed in attesa della definizione delle pendenze in corso. Per aggiornamenti a riguardo si rimanda a quanto successivamente riportato all’interno del paragrafo Vertenze in corso. Al 31 dicembre 2023, la società presenta una perdita netta pari a 0,1 milioni di euro ed una posizione finanziaria netta pressoché invariata rispetto al dato al 31 dicembre 2022 e negativa per 1 milione di euro.
Tra le altre società di rilievo incluse nel settore immobiliare e holding sono ricomprese inoltre RCN Finanziaria S.p.A. ed ISM Investimenti S.p.A.:
RCN Finanziaria S.p.A., detenuta da Immsi S.p.A. con una quota pari al 72,51% e socio unico di Intermarine S.p.A., presenta una perdita netta consolidabile per il Gruppo Immsi pari a circa 7,4 milioni di euro (-3 milioni di euro nel corso dell’esercizio 2022) ed un indebitamento finanziario netto, così come definito dal Gruppo Immsi, al lordo delle elisioni infragruppo al 31 dicembre 2023 pari a 132,7 milioni di euro, in aumento di circa 3,5 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2022;
ISM Investimenti S.p.A., detenuta da Immsi S.p.A. con una quota pari al 72,64% e controllante di Is Molas S.p.A. con una quota del 92,59% al 31 dicembre 2023, presenta una perdita netta consolidabile per il Gruppo Immsi, escluse le svalutazione di partecipazioni controllate, pari a circa 0,6 milioni di euro (-0,9 milioni di euro nell’esercizio 2022) ed un
12
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
indebitamento finanziario netto, così come definito dal Gruppo Immsi, al lordo delle elisioni infragruppo al 31 dicembre 2023 pari a 81 milioni di euro, in riduzione di circa 12,1 milioni di euro rispetto al dato al 31 dicembre 2022 principalmente a seguito della rinuncia da parte del socio Immsi di quote capitale di finanziamenti verso ISM Investimenti S.p.A. per circa 14,4 milioni di euro (oltre a circa 6,6 milioni di euro di crediti per interessi) convertiti in riserva di patrimonio netto destinato a futuro aumento di capitale, parzialmente compensati dalle erogazioni di nuova finanza da parte della Capogruppo per circa 2,3 milioni di euro.
Il
settore
industriale:
gruppo
Piaggio
31.12.2023in %31.12.2022in %Variazionein %
In migliaia di euro
Ricavi netti1.994.5852.087.443-92.858-4,4%
Risultato operativo ante ammortamenti (EBITDA)324.99616,3%298.14214,3%26.8549,0%
Risultato operativo (EBIT)180.6669,1%158.7407,6%21.92613,8%
Risultato prima delle imposte135.3316,8%127.2196,1%8.1126,4%
Risultato di periodo inclusa la quota di terzi91.0524,6%84.8894,1%6.1637,3%
Risultato di periodo del Gruppo (consolidabile)46.0982,3%42.9262,1%3.1727,4%
Posizione finanziaria netta-434.033-368.228-65.805-17,9%
Personale (unità)5.9255.838871,5%
Nel corso del 2023 il gruppo Piaggio ha venduto nel mondo 559.500 veicoli, con una flessione in termini di volumi pari a circa il 10,5% rispetto all’anno precedente, in cui i veicoli venduti erano stati 625.500. Solamente le vendite in India sono risultate in crescita.
Con riguardo alla tipologia dei prodotti in aumento sono risultate le vendite dei Veicoli Commerciali (+12,8%) mentre quelle dei veicoli Due Ruote hanno mostrato una flessione (-15,5%).
Il gruppo Piaggio ha chiuso l’esercizio 2023 con ricavi netti in calo rispetto al 2022 (-4,4%). La flessione è dovuta al mercato Asia Pacific (-27,2%; -23,8% a cambi costanti). Tutti gli altri mercati hanno ottenuto performance positive; particolarmente rilevante la crescita registrata in India (+14,9%; +19,9% a cambi costanti).
Con riguardo alla tipologia dei veicoli venduti la diminuzione evidenziata dai Veicoli Due Ruote (-8,8%) è stata solo parzialmente compensata dalla crescita dei Veicoli Commerciali (+13,6%). L’incidenza sul fatturato complessivo dei veicoli Due Ruote è passata dal 80,7% del 2022 all’attuale 77,0%; viceversa, l’incidenza dei Veicoli Commerciali è salita dal 19,3% del 2022 al 23,0% attuale.
Il risultato operativo al lordo degli ammortamenti e costi di impairment delle attività immateriali e materiali (Ebitda) dell’esercizio 2023 è pari a circa 325 milioni di euro (298,1 milioni di euro nel 2022). In rapporto al fatturato, l’Ebitda è pari al 16,3%, (14,3% nel 2022). Il Risultato Operativo (Ebit), che si è attestato a 180,7 milioni di euro, è anch’esso in forte crescita rispetto al 2022 (+21,9 milioni di euro); rapportato al fatturato, l’Ebit è pari al 9,1% (7,6% nel 2022).
Il risultato delle attività finanziarie peggiora rispetto allo scorso esercizio di 13,8 milioni di euro, registrando oneri netti per 45,3 milioni di euro (31,5 milioni di euro nel 2022). Il peggioramento rispetto ai valori del corrispondente periodo del precedente esercizio è dovuto essenzialmente al rialzo dei tassi di interesse sul debito e al rifinanziamento del prestito obbligazionario, amplificato dai costi una-tantum correlati all’operazione di pre-rimborso dei titoli in circolazione, parzialmente mitigato
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
13
dall’impatto positivo della gestione valutaria e dalla maggiore capitalizzazione degli oneri sulle immobilizzazioni.
Le imposte di periodo sono pari a 44,3 milioni di euro, mentre erano risultate pari a 42,3 milioni di euro nel 2022. Nel 2023 l’incidenza delle imposte sul risultato ante imposte è stata pari al 32,7% (33,3% nel 2022).
L’utile netto si attesta a 91,1 milioni di euro (4,6% sul fatturato), in crescita rispetto al risultato del precedente esercizio, pari a 84,9 milioni di euro (4,1% sul fatturato).
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 risulta pari a 434 milioni di euro, rispetto a 368,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022. Il peggioramento risulta conseguenza dei maggiori investimenti operati dal gruppo e dall’assorimento di cassa derivante dalle dinamiche del capitale circolante.
Business Due Ruote
I veicoli due ruote sono raggruppabili principalmente in due segmenti di prodotto: scooter e moto. Ad essi si affiancano il relativo indotto dei ricambi e degli accessori, la vendita di motori a terze parti, la partecipazione alle principali competizioni sportive due ruote e i servizi di assistenza.
Nel mercato mondiale delle due ruote sono individuabili due macroaree, distinte in modo netto per caratteristiche e dimensioni della domanda: l’insieme dei Paesi economicamente avanzati (Europa, Stati Uniti, Giappone) e quello dei Paesi in via di sviluppo (Asia Pacific, Cina, India, America Latina).
Nel corso del 2023 il gruppo Piaggio ha commercializzato nel mondo un totale di 436.300 veicoli due ruote, per un fatturato netto pari a circa 1.535,9 milioni di euro, inclusivo di ricambi ed accessori (157,1 milioni di euro, +1,0%).
Complessivamente i volumi sono diminuiti del 15,5% mentre il fatturato del 8,8%.
L’unico mercato in crescita è risultato l’Italia (+9,8% volumi; +8,7% fatturato). Negli altri mercati di Emea e Americas grazie ad un diverso mix di vendita dei prodotti, ad una flessione dei volumi ha fatto riscontro un aumento del fatturato (Emea -6,3%; +0,6%; America -4,8%; +3,0%).
In flessione sono stati i risultati conseguiti dall’area Asia Pacific (-26,0% volumi; -27,2% fatturato; -23,8% a cambi costanti) e dell’India (-23,0% volumi; -23,9% fatturato; -17,9% a cambi costanti).
Nel mercato europeo il gruppo Piaggio ha conseguito nel 2023 una quota complessiva del 12,3%, rispetto al 13,3% del 2022, posizionandosi al secondo posto del segmento scooter (22,4% attuale rispetto al 22,9% del 2022).
In Italia il gruppo Piaggio ha conseguito una quota del 16,5% (17,5% la quota del 2022). In flessione anche l’incidenza nel segmento scooter risultata pari al 25,7% (27,0% nel 2022).
Il gruppo, grazie alla produzione dei propri stabilimenti in India e Vietnam, è inoltre presente nella fascia “premium” del mercato indiano e dei Paesi dell’Area Asia Pacific. In particolare, in Vietnam, principale mercato di riferimento dell’area asiatica per il gruppo, Piaggio è uno dei più importanti operatori del segmento.
Sul mercato nordamericano degli scooter Piaggio vede indebolito il suo posizionamento, passando da una quota del 35,4% del 2022 al 29,7% del 2023. Le vendite di sell out nel segmento moto restano sostanzialmente invariate (da 1,0% nel 2022 a 0,9% nel 2023).
Business Veicoli Commerciali
Il business veicoli commerciali comprende veicoli a tre e quattro ruote con un peso a terra inferiore a 3,5 tonnellate (categoria N1 in Europa), concepiti per un utilizzo commerciale e privato, con il relativo indotto di ricambi ed accessori.
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Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Il business Veicoli Commerciali ha generato nel 2023 un fatturato pari a circa 458,7 milioni di euro, in crescita del 13,6% rispetto allo scorso anno.
I mercati dell’area Emea e Americas hanno mostrato andamenti in flessione sia per quanto riguarda i volumi (-8,2%) che per il fatturato (-5,8%).
In forte crescita sono i risultati dell’area indiana grazie al successo dell’Ape elettrica. La consociata indiana Piaggio Vehicles Private Limited (PVPL) ha infatti registrato un aumento sia dei volumi (+15,8%) che del fatturato (+24,2%; +33,9% a cambi costanti). La stessa società ha commercializzato sul mercato indiano delle tre ruote 103.898 unità (71.898 nel 2022) ed inoltre esportato 6.740 veicoli tre ruote (23.605 nel 2022).
Il gruppo Piaggio opera in Europa e in India nel mercato dei veicoli commerciali leggeri con un’offerta di veicoli pensati come soluzioni ad esigenze di mobilità di corto raggio, sia per aree urbane (gamma europea), sia extraurbane (con la gamma prodotti indiana).
In Europa il gruppo si presenta come un operatore su un segmento di nicchia (urbano), grazie alla propria gamma di prodotti a basso impatto ambientale.
Sul mercato indiano delle tre ruote Piaggio ha raggiunto una quota del 15,7% (19,1% nel 2022). Analizzando in dettaglio il mercato, Piaggio ha perso, sebbene di poco, il suo ruolo di market leader nel segmento del trasporto merci (cargo) detenendo una quota di mercato pari al 29,0% (30,5% nel 2022). Nel segmento Passenger ha conseguito invece una quota del 10,3% (13,9% nel 2022).
Nel segmento 3R Elettrico la quota di Piaggio è stata pari al 35,5% (40,9% nel 2022).
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
15
Il
settore
navale:
Intermarine
31.12.2023in %31.12.2022in %Variazionein %
In migliaia di euro
Ricavi netti22.45034.058-11.608-34,1%
Risultato operativo ante ammortamenti (EBITDA)-10.360-46,1%-4.659-13,7%-5.701-122,4%
Risultato operativo (EBIT)-11.550-51,4%-7.763-22,8%-3.787-48,8%
Risultato prima delle imposte-17.130-76,3%-10.489-30,8%-6.641-63,3%
Risultato di periodo inclusa la quota di terzi-13.011-58,0%-7.830-23,0%-5.181-66,2%
Risultato di periodo del Gruppo (consolidabile)-9.434-42,0%-5.677-16,7%-3.757-66,2%
Posizione finanziaria netta-78.567-62.532-16.035-25,6%
Personale (unità)213222-9-4,1%
Con riferimento al settore navale, nel corso dell’esercizio 2023 si è registrato una contrazione dei ricavi netti (composti da fatturato e variazione dei lavori in corso su ordinazione) che risultano essere pari a 22,5 milioni di euro, rispetto al precedente esercizio pari a 34,1 milioni di euro. Gli avanzamenti di produzione, incluso il completamento delle costruzioni e consegne, hanno riguardato in particolare:
la divisione Difesa, con 9,2 milioni di euro (26,4 milioni nel corso del 2022), principalmente per avanzamenti nelle commesse relative all’ammodernamento cacciamine Classe Gaeta della Marina Militare Italiana, gli studi di fattibilità e prove sperimentali per i cacciamine di nuova generazione per la Marina Militare Italiana oltre che per gli stampi e progettazione sui cacciamine di nuova generazione;
le divisioni Fast Ferries e Yacht, con complessivi 13,2 milioni di euro (7,6 milioni nel corso del 2022), principalmente per attività presso il cantiere di Messina relative alla progettazione e costruzione di unità passeggeri.
I dati dell’esercizio 2023 evidenziano un Ebitda negativo per 10,4 milioni di euro, un Ebit negativo per 11,6 milioni di euro, un risultato ante imposte negativo per 17,1 milioni di euro ed una perdita netta pari a 13,0 milioni di euro. Sotto il profilo economico tali dati riflettono i valori di produzione ed i margini di commessa correlati agli avanzamenti di produzione dei contratti acquisiti e costi di struttura, in riduzione rispetto l’esercizio precedente.
Sotto il profilo finanziario si evidenzia un incremento dell’indebitamento finanziario netto, così come definito dal Gruppo Immsi, che passa da 62,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022 a 78,6 milioni di euro a fine 2023.
Il valore complessivo del portafoglio ordini al 31 dicembre 2023 è pari 36,5 milioni di euro (parte residua dei contratti in essere che deve essere ancora sviluppata in termini di valore di produzione) e può essere così sintetizzato:
Marina Militare Italiana, fornitura di n. 2 Unità Navali Polivalenti ad altissima velocità per 4,1 milioni di euro;
Armatore italiano, contratto per una costruzione TMV 58 per 17,6 milioni di euro;
Arsenale Marittimo di La Spezia, contratto di ammodernamento programmatico di cacciamine Termoli per 6,4 milioni di euro;
16
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Marina Militare Italiana, contratti di Prove Sperimentali e USV per 3,9 milioni di euro;
Altre commesse pari a 4,5 milioni di euro.
Si informa inoltre che nel mese di novembre 2023 Intermarine si è aggiudicata la gara indetta dal Ministero dell’Interno per la fornitura di 8 unità navali antincendio polifunzionali che saranno destinate al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per far fronte alle attività di soccorso in mare. Le unità saranno certificate dal Registro Italiano Navale per svolgere sia attività di rescue sia attività di fire fighting in condizione di mare off-shore navigation.
Ad inizio 2021 la società ha sottoscritto con Marina Militare Italiana - Navarm un Contratto per lo Studio di “Riduzione del rischio e definizione del progetto di Unità Cacciamine di Nuova Generazione d’Altura (CNG-A)”. Il contratto si inquadra nell’ambito dei programmi di ammodernamento della flotta di navi di Contromisure Mine della Marina Italiana, che prevedono, anche secondo quanto esposto nei Documenti Programmatici Pluriennali della Difesa degli ultimi anni, la realizzazione nei prossimi anni di 12 nuove Unità destinate a sostituire i 4 cacciamine Classe Lerici e 8 cacciamine Classe Gaeta.
Andamento
economico
e
situazione
patrimoniale
finanziaria
del
Gruppo
Come già anticipato, Il Gruppo Immsi, in uno scenario attuale di tensioni geopolitiche internazionali ed un contesto macroeconomico volatile, registra risultati pressoche stabili o in lieve calo grazie alle diverse iniziative messe in atto nei diversi business in cui opera il Gruppo.
L’area di consolidamento ha subìto le seguenti modificazioni rispetto al bilancio consolidato al 31 dicembre 2022:
la quota di patrimonio netto consolidata del gruppo Piaggio, che al 31 dicembre 2023 risulta essere pari al 50,63%, ammontava al 50,57% al 31 dicembre 2022. La variazione risulta conseguente all’annullamento di n. 3.521.595 azioni proprie in portafoglio della società (mantenendo invariato il capitale sociale) e all’acquisto da parte della stessa controllata Piaggio & C. S.p.A. di n. 426.161 azioni proprie;
con l’approvazione da parte dell’Assemblea del bilancio di liquidazione, in data 27 luglio 2023 si è perfezionata la liquidazione della controllata diretta Pietra S.r.l. (partecipata al 77,78% da Immsi S.p.A. ed al 22,22% da Intesa Sanpaolo S.p.A.).
Per maggiori dettagli sul contenuto delle voci riportate nei prospetti che seguono si rimanda a quanto descritto all’interno delle Note esplicative. Si omettono apposite annotazioni di rinvio alle voci degli schemi obbligatori in quanto gli aggregati risultano indicativamente coincidenti.
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
17
Andamento economico del Gruppo
Il Gruppo predispone, oltre agli schemi di bilancio previsti dalla legge, anche distinti schemi riclassificati. In calce ai prospetti riclassificati si riporta una breve descrizione delle principali voci patrimoniali ed economiche.
Il Conto economico consolidato riclassificato del Gruppo Immsi proposto di seguito è caratterizzato da una classificazione per natura dei componenti di reddito.
In migliaia di euro31.12.202331.12.2022Variazione
Ricavi netti2.021.128100%2.126.127100%-104.999-4,9%
Costi per materiali1.272.74563,0%1.363.30964,1%-90.564-6,6%
Costi per servizi e godimento beni di terzi301.35114,9%317.97915,0%-16.628-5,2%
Costi del personale272.50013,5%281.77913,3%-9.279-3,3%
Altri proventi operativi164.4118,1%154.8607,3%9.5516,2%
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti-3.954-0,2%-3.151-0,1%-803-25,5%
Altri costi operativi27.1641,3%27.4711,3%-307-1,1%
RISULTATO OPERATIVO ANTE AMMORTAMENTI307.82515,2%287.29813,5%20.5277,1%
Ammortamento e costi di impairment delle attività materiali65.2673,2%64.1353,0%1.1321,8%
Impairment dell'avviamento0 - 0 - 0-
Ammortamento e costi di impairment delle attività immateriali a vita definita81.7114,0%79.4843,7%2.2272,8%
RISULTATO OPERATIVO160.8478,0%143.6796,8%17.16811,9%
Risultato partecipazioni-7720,0%-8920,0%120-
Proventi finanziari27.3081,4%57.1712,7%-29.863-52,2%
Oneri finanziari96.5004,8%103.1094,8%-6.609-6,4%
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE90.8834,5%96.8494,6%-5.966-6,2%
Imposte36.0091,8%32.9511,5%3.0589,3%
RISULTATO DOPO LE IMPOSTE DERIVANTE DALLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO54.8742,7%63.8983,0%-9.024-14,1%
Utile (perdita) derivante da attività destinate alla dismissione o alla cessazione0 - 0 - 0-
RISULTATO DI PERIODO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI54.8742,7%63.8983,0%-9.024-14,1%
Risultato di periodo di pertinenza di terzi35.7921,8%36.8111,7%-1.019-2,8%
RISULTATO DI PERIODO DEL GRUPPO19.0820,9%27.0871,3%-8.005-29,6%
I ricavi netti consolidati del Gruppo Immsi registrano un decremento di 105 milioni di euro (-4,9%) attestandosi a circa 2.021,1 milioni di euro, rappresentati da ricavi generati dal settore industriale per circa 1.994,6 milioni di euro, dal settore navale per circa 22,5 milioni di euro e dal settore immobiliare e holding per circa 4,1 milioni di euro.
La flessione del settore industriale, pari a 92,9 milioni di euro (-4,4%) rappresenta la componente più rilevante, mentre il settore navale decrementa di circa 11,6 milioni di euro. Anche il settore immobiliare si riduce di circa 0,5 milioni di euro.
I costi di gestione e gli altri oneri netti consolidati del Gruppo nel 2023 sono pari a 1.713,3 milioni di euro (84,8% dei ricavi netti), relativi al gruppo Piaggio per 1.669,6 milioni di euro (pari circa all’83,7% dei ricavi netti del settore). Il costo dei materiali ammonta a 1.272,7 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi netti pari al 63%; il costo riferito al solo settore industriale ammonta a 1.259,9 milioni di euro, pari al 63,2% dei ricavi netti del settore. Con riferimento al costo del lavoro, pari complessivamente a 272,5 milioni di euro, con un’incidenza sui ricavi netti pari al 13,5%, la contribuzione più rilevante, riferita al gruppo Piaggio, ammonta a 256,1 milioni di euro (12,8% dei ricavi netti del settore).
18
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Il risultato operativo al lordo degli ammortamenti e costi di impairment delle attività immateriali e materiali (Ebitda) ammonta a 307,8 milioni di euro, pari al 15,2% dei ricavi netti, apportato per 325 milioni di euro dal settore industriale.
Gli ammortamenti dell’esercizio sono pari a 147 milioni di euro (di cui 144,3 milioni di euro relativi al settore industriale), con un’incidenza sul fatturato pari al 7,3%, in crescita rispetto al 2022 per circa 3,4 milioni di euro (+4,6%). La quota di ammortamento dei beni materiali ammonta a 65,3 milioni di euro (+1,1 milioni di euro rispetto al dato rilevato nel 2022) mentre quella riferita ai beni immateriali ammonta a 81,7 milioni di euro (79,5 milioni nel 2022).
Si precisa che nel risultato operativo (Ebit) consolidato non figurano iscritte svalutazioni di avviamenti dal momento che, sulla base dei risultati previsti dai piani di sviluppo pluriennali predisposti dalle società del Gruppo ed impiegati nei test di impairment, non è emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione in quanto tali avviamenti sono stati ritenuti recuperabili attraverso i flussi finanziari futuri delle cash generating unit a cui sono allocati.
Considerato che le analisi condotte per la stima del valore recuperabile degli avviamenti allocati alle cash-generating unit del Gruppo Immsi (Settore Industriale e Settore Navale) sono state determinate anche sulla base di stime, il Gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri.
Stante l’attuale contesto di perdurante difficoltà ed incertezza dei mercati di riferimento, dei mercati finanziari e del mutato contesto macroeconomico, i diversi fattori sia interni che esterni alle cash-generating unit individuate utilizzati nell’elaborazione delle stime potrebbero in futuro essere rivisti. Il Gruppo monitorerà pertanto costantemente tali fattori e la possibile esistenza di future perdite di valore.
Il risultato operativo (Ebit) risulta pari a 160,8 milioni di euro rispetto a 143,7 milioni euro al 31 dicembre 2022 con un’incidenza del 8% sui ricavi netti.
Il saldo netto della gestione finanziaria inclusivo del risultato delle partecipazioni non consolidate integralmente ammonta a 70 milioni di euro negativi, composto da un saldo negativo netto di 45,3 milioni di euro relativo al settore industriale, da un saldo negativo netto pari a 5,6 milioni di euro relativo al settore navale, mentre il settore immobiliare e holding evidenzia un saldo negativo pari a circa 19 milioni di euro.
In considerazione delle dinamiche illustrate, il risultato prima delle imposte risulta positivo per 90,9 milioni di euro, a cui concorre positivamente il settore industriale per 135,3 milioni di euro mentre i settori navale e immobiliare e holding apportano rispettivamente valori negativi pari a 17,1 e 27,3 milioni di euro.
Dopo le imposte dell’esercizio pari a 36 milioni di euro e al netto della quota di risultato di pertinenza di azionisti terzi pari a 35,8 milioni di euro, si registra un utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo pari a 19,1 milioni di euro, rispetto ad un utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo di 27,1 milioni di euro registrato al 31 dicembre 2022.
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
19
Situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata del Gruppo
In migliaia di euro  31.12.2023in %31.12.2022in %
   
Attività correnti:   
Disponibilità e mezzi equivalenti196.0968,6%263.57711,1%
Attività finanziarie6.2050,3%00,0%
Attività operative595.19726,2%653.50927,6%
Totale attività correnti 797.49835,1%917.08638,7%
   
Attività non correnti:   
Attività finanziarie00,0%00,0%
Attività immateriali922.15540,5%897.33737,9%
Attività materiali376.05516,5%369.66815,6%
Altre attività  179.4287,9%186.2297,9%
Totale attività non correnti 1.477.63864,9%1.453.23461,3%
TOTALE ATTIVITA' 2.275.136100,0%2.370.320100,0%
   
Passività correnti:   
Passività finanziarie439.54319,3%400.09616,9%
Passività operative782.70634,4%895.06337,8%
Totale passività correnti 1.222.24953,7%1.295.15954,6%
   
Passività non correnti:   
Passività finanziarie590.12125,9%595.17625,1%
Altre passività non correnti 67.4993,0%71.1293,0%
Totale passività non correnti 657.62028,9%666.30528,1%
TOTALE PASSIVITA' 1.879.86982,6%1.961.46482,8%
PATRIMONIO NETTO TOTALE 395.26717,4%408.85617,2%
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO2.275.136100,0%2.370.320100,0%
   
Note: Le attività e passività finanziarie correnti e non correnti sono in linea con la definizione di Indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo Immsi. Le attività destinate alla dismissione e le passività legate alle attività destinate alla dismissione sono state riclassificate rispettivamente nelle voci Altre attività e Altre passività non correnti.
Le attività correnti al 31 dicembre 2023 ammontano a 797,5 milioni di euro, in riduzione rispetto al 31 dicembre 2022 per 119,6 milioni di euro. Tale flessione è riconducibile sia alla variazione delle attività operative, pari a -58,3 milioni di euro, che alla riduzione delle disponibilità liquide per 67,5 miioni di euro, prevalentemente riferiti al gruppo Piaggio.
Le attività non correnti al 31 dicembre 2023 ammontano a 1.477,6 milioni di euro rispetto a 1.453,2 milioni al 31 dicembre 2022, con un incremento di 24,4 milioni di euro.
In particolare, tra le attività non correnti, le attività immateriali ammontano a 922,2 milioni di euro, in incremento rispetto al 31 dicembre 2022 per 24,8 milioni di euro, quelle materiali ammontano a 376,1 milioni di euro (369,7 milioni a fine esercizio 2022) - per effetto principalmente degli investimenti dell’esercizio il cui valore ha superato gli ammortamenti - e le altre attività ammontano a 179,4 milioni di euro (rispetto a 186,2 milioni a fine 2022).
Le passività correnti al 31 dicembre 2023 ammontano a 1.222,2 milioni di euro in riduzione rispetto al 31 dicembre 2022 per 72,9 milioni di euro, di cui 439,5 milioni di euro costituiti da passività finanziarie e 782,7 milioni di euro da passività operative correnti.
20
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Le passività non correnti al 31 dicembre 2023 ammontano a 657,6 milioni di euro confrontate con 666,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022. Il decremento è attribuibile sia alle minori passività finanziarie che operative.
Risultano iscritti a fine 2023 debiti per interessi per complessivi 6,4 milioni di euro nei confronti di istituti di credito e dei soci di minoranza di società del Gruppo maturati sui finanziamenti ricevuti. Il Gruppo, nonostante la natura finanziaria del suddetto debito, non considera tale ammontare nella determinazione dell’indebitamento finanziario netto così come definito al paragrafo Indicatori alternativi di performance.
Il patrimonio netto consolidato di Gruppo e di Terzi ammonta al 31 dicembre 2023 a 395,3 milioni di euro, di cui 166,4 milioni di euro attribuibili agli azionisti di minoranza.
L’analisi del capitale investito e della sua copertura finanziaria è proposta di seguito:
In migliaia di euro31.12.2023in %31.12.2022in %
Attività operative correnti595.19746,1%653.50953,9%
Passività operative correnti-782.706-60,7%-895.063-73,9%
Capitale circolante operativo netto-187.509-14,5%-241.554-19,9%
Attività immateriali922.15571,5%897.33774,1%
Attività materiali376.05529,1%369.66830,5%
Altre attività179.42813,9%186.22915,4%
Capitale investito1.290.129100,0%1.211.680100,0%
Passività non finanziarie non correnti67.4995,2%71.1295,9%
Capitale e riserve di terzi166.42712,9%168.59113,9%
Patrimonio netto consolidato di Gruppo228.84017,7%240.26519,8%
Totale fonti non finanziarie462.76635,9%479.98539,6%
Indebitamento finanziario netto827.36364,1%731.69560,4%
Nel prospetto che segue è illustrata la variazione della posizione finanziaria netta dell’esercizio:
In migliaia di euro     31.12.202331.12.2022
Autofinanziamento241.287233.896
Variazione del capitale circolante netto    -102.647-6.815
Flusso monetario netto generato dalla gestione   138.640227.081
Pagamento dividendi da parte della Capogruppo-18.389-10.216
Pagamento dividendi a terzi da parte di società del Gruppo-39.683-26.504
Acquisizione di attività immateriali-108.566-88.904
Acquisizione di attività materiali-67.986-65.567
Decremento netto da cessioni immobiliari2.86616.004
Altri movimenti netti-2.550-19.356
Variazione posizione finanziaria netta   -95.66832.538
  
Posizione finanziaria netta a inizio periodo   -731.695-764.233
  
Posizione finanziaria netta a fine periodo   -827.363-731.695
  
L’indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2023 ammonta a complessivi 827,4 milioni di euro in incremento (circa 95,7 milioni di euro) rispetto al saldo di 731,7 milioni di euro del 31 dicembre 2022, a fronte principalmente del flusso positivo di autofinanziamento (+241,3 milioni di euro) parzialmente compensato dalla dinamica del capitale circolante (-102,6 milioni di euro), dagli investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali del periodo, quasi interamente riferiti al
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
21
gruppo Piaggio (-176,6 milioni di euro) e dal pagamento di dividendi da parte di Immsi per 18,4 milioni di euro e dividendi ad azionisti terzi di altre società del Gruppo per 39,7 milioni di euro.
Gli investimenti complessivi lordi del Gruppo, nell’esercizio pari a 176,6 milioni di euro, sono così suddivisi:
108,6 milioni di euro in attività immateriali, quasi interamente riferiti al gruppo Piaggio;
68 milioni di euro in attività materiali, esclusi i diritti d’uso, per 54,6 milioni di euro riferiti al gruppo Piaggio, per circa 7 milioni di euro riferiti alla controllata Is Molas S.p.A. e per circa 6,3 milioni di euro alla controllata Intermarine S.p.A..
Nel prospetto seguente è riportato il dettaglio della composizione dell’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023, messo a confronto con l’analogo dato al 31 dicembre 2022.
L’Indebitamento finanziario netto è esposto nel rispetto di quanto definito negli Orientamenti ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021, rettificato di quanto segue: attività e passività finanziarie originate dalla valutazione al fair value, gli strumenti finanziari derivati designati di copertura e non, l’adeguamento al fair value delle relative poste coperte, pari a -0,3 milioni di euro al 31 dicembre 2023; debiti e ratei per interessi maturati su finanziamenti bancari per complessivi 8,3 milioni di euro e per interessi maturati sui finanziamenti verso soci terzi per complessivi 6,3 milioni di euro. Per un dettaglio si rinvia al paragrafo Passività finanziarie all’interno delle Note esplicative.
In migliaia di euro31.12.202331.12.2022
A Disponibilità liquide-196.096-263.577
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide00
C Altre attività finanziarie-6.2050
D Totale liquidità (A + B + C)-202.301-263.577
E Debiti finanziari correnti (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente del debito finanziario non
corrente)
- Obbligazioni00
- Debiti verso banche255.979224.127
- Debiti per leasing10.62911.611
- Debiti verso altri finanziatori55.79859.077
F Parte corrente del debito finanziario non corrente117.137105.281
G Totale indebitamento finanziario corrente (E + F)439.543400.096
H Indebitamento finanziario corrente netto (G + D)237.242136.519
I Debiti finanziari non correnti (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito
- Debiti verso banche322.567330.344
- Debiti per leasing21.54818.920
- Debiti verso altri finanziatori106176
J Strumenti di debito245.900245.736
K Debiti commerciali ed altri debiti non correnti00
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K)590.121595.176
M Indebitamento finanziario netto (H + L)827.363731.695
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Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Andamento
economico
e
situazione
patrimoniale
finanziaria
della
Capogruppo
Di seguito si riporta un prospetto riepilogativo ed una breve descrizione delle principali voci patrimoniali ed economiche. Per maggiori dettagli sul contenuto delle voci riportate di seguito si rimanda a quanto commentato all’interno delle Note esplicative di Immsi S.p.A..
In migliaia di euroEsercizio 2023Esercizio 2022
  
Risultato della gestione finanziaria20.83024.639
Risultato prima delle imposte15.67718.732
Risultato di periodo16.47520.433
   
  
Capitale circolante operativo netto63.49462.162
Capitale Investito369.467359.410
Fonti non finanziarie357.586358.874
Indebitamento finanziario netto11.881536
Patrimonio Netto356.378355.487
   
  
Personale (unità)1010
   
  
La Capogruppo nel corso del 2023 ha registrato un risultato della gestione finanziaria positivo per 20.830 mila euro rispetto a 24.639 mila euro nel precedente esercizio; sul risultato del 2023 hanno inciso maggiori svalutazioni di crediti finanziari verso controllate e di partecipazioni per un totale complessivo di 19,6 milioni di euro (3,2 milioni di euro nel 2022), i maggiori dividendi erogati dalla controllata Piaggio & C. S.p.A. (40,3 milioni di euro nel 2023 rispetto a 26,9 milioni di euro erogato nel 2022) nonché i maggiori oneri finanziari sull’indebitamento bancario dovuti all’incremento dei tassi di interesse rispetto al precedente esercizio.
L’utile ante imposte risulta pari a 15.677 mila euro rispetto ad un utile ante imposte di 18.732 mila euro nel 2022.
L’esercizio 2023 chiude con un risultato positivo per 16.475 mila euro rispetto a 20.433 mila euro del precedente esercizio.
Il capitale circolante operativo netto è passato da 62.162 mila euro rilevati al 31 dicembre 2022 a 63.494 mila euro a fine 2023.
Il capitale investito ammonta al 31 dicembre 2023 a 369.467 mila euro rispetto a 359.410 mila euro registrati al 31 dicembre 2022.
Le fonti non finanziarie al 31 dicembre 2023 sono composte per 1.208 mila euro (3.387 mila euro a fine 2022) dalle passività non finanziarie non correnti (principalmente imposte differite passive) e per 356.378 mila euro dal patrimonio netto (355.487 mila euro a fine 2022).
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023, così come definito dalla Società, è negativo per 11.881 mila euro rispetto a 536 mila al 31 dicembre 2022; l’incremento è principalmente dovuto al maggiore finanziamento bancario.
31/12/202331/12/2022
Disponibilità e mezzi equivalenti(8.070)(6.309)
Altre attività finanziarie a breve(1.017)(1.143)
Attività finanziarie a medio e lungo termine(234.014)(224.718)
Debiti finanziari a breve176.097191.182
Debiti finanziari a medio e lungo termine78.88541.524
Indebitamento finanziario netto11.881536
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
23
Prospetto
di
raccordo
fra
patrimonio
netto
e
risultato
dell’esercizio
della
Capogruppo
e
Consolidato
Di seguito si riporta il prospetto di raccordo fra patrimonio netto e risultato dell’esercizio della Capogruppo e consolidato:
In migliaia di euro   
PatrimonioRisultato del
nettoperiodo
Patrimonio netto e risultato di periodo come riportati nel bilancio della società controllante Immsi S.p.A.356.378 16.475
  
Eliminazione dividendi da società controllate alla Capogruppon/a(40.349)
Risultati e patrimonio netto pro quota delle società partecipate421.688 23.327
Eliminazione valore di carico partecipazioni(549.226)19.629
    
TOTALE 228.840 19.082
  
Attività
di
ricerca,
sviluppo
e
innovazione
Il Gruppo Immsi svolge attività di ricerca, sviluppo e innovazione attraverso il gruppo Piaggio, che anche nel 2023 ha continuato la propria politica volta al presidio della leadership tecnologica nel settore, e la controllata Intermarine S.p.A., le cui attività di ricerca e sviluppo riguardano principalmente nuovi progetti di imbarcazioni e prototipi, tecnologie di produzione, innovazioni impiantistica e materiali innovativi.
Per un approfondimento dei progetti sostenuti dal Gruppo e delle risorse ad essi destinate, si rinvia al paragrafo Dimensione Prodotti e Servizi contenuto nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ex D. Lgs. 254/2016 del Gruppo Immsi ed al paragrafo Linee guida Ricerca, Sviluppo e Innovazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2023 del gruppo Piaggio.
Fattori
di
rischio
Per la natura dei propri business, il Gruppo è esposto a diverse tipologie di rischi. Per tale motivo il Gruppo ha messo a punto procedure sia nella Capogruppo che nelle principali controllate per la gestione dei rischi, con una metodologia riferibile al modello Enterprise Risk Management (ERM), nelle aree maggiormente esposte, individuabili a livello strategico, esterno, operativo e finanziario, tenendo in considerazione altresì le tematiche di sostenibilità ed in particolare i c.d. rischi "ESG" ("Environmental, Social, Governance related"), ovvero correlati a fattori ambientali, attinenti al personale, aspetti sociali e relativi ai diritti umani ed alla lotta alla corruzione attiva e passiva, per il dettaglio dei quali si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario 2023.
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Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Rischi strategici
Rischi reputazionali e di Corporate Social Responsibility Nello svolgimento della propria attività il
Gruppo potrebbe essere soggetto ad un peggioramento della percezione, della fiducia e della reputazione del Gruppo da parte degli stakeholder a causa della diffusione di notizie pregiudizievoli o per il mancato raggiungimento dei requisiti di sostenibilità definiti nella Dichiarazione non Finanziaria pubblicata da Immsi S.p.A. e Piaggio & C. S.p.A., in riferimento alla dimensione economica, ambientale, sociale e di prodotto.
In particolare il gruppo Piaggio ha implementato strumenti di monitoraggio della percezione dei brand e della soddisfazione dei clienti per fronteggiare tale rischio.
Rischi legati alla definizione delle strategie Nella definizione degli obiettivi strategici, il Gruppo
potrebbe incorrere in errori di valutazione con conseguenti impatti economici, finanziari e di immagine.
Rischi connessi all’attuazione delle strategie Nello svolgimento delle proprie attività il Gruppo
potrebbe essere soggetto ai rischi derivanti da una errata o incompleta attuazione delle strategie definite, con conseguenti impatti negativi sul raggiungimento degli obiettivi strategici del Gruppo. I monitoraggi periodici volti a verificare eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi prestabiliti consentono di ridurre l’impatto di tali rischi.
Rischi esterni
Rischi legati al contesto macroeconomico e geopolitico Il Gruppo ed in particolare il gruppo
Piaggio, è esposto a rischi derivanti dalle caratteristiche e dalle dinamiche evolutive del ciclo economico e del contesto politico nazionale e internazionale. Per mitigare gli eventuali effetti negativi derivanti dagli aspetti di cui sopra, ha proseguito nella propria visione strategica, diversificando le sue attività a livello internazionale, in particolare nei mercati dell’area asiatica dove i tassi di crescita di tali economie si mantengono comunque elevati e consolidando il posizionamento competitivo dei propri prodotti.
Il conflitto tra Russia e Ucraina ha avuto importanti conseguenze a livello mondiale per gli effetti economici sui mercati globali, soprattutto in termini di incremento nei costi di trasporto, dei prezzi delle materie prime e dell’energia. La diversificazione geografica delle vendite e degli acquisti del Gruppo fa che l’esposizione nell’area del conflitto sia sostanzialmente nulla. Gli impatti indiretti del conflitto hanno riguardato principalmente l’incremento del costo dell’energia, soprattutto per gli stabilimenti europei, e l’incremento del costo delle materie prime, mitigato per il gruppo Piaggio in parte dagli accordi stipulati con i fornitori.
Il conflitto in Medio Oriente sta comportando conseguenze sui flussi commerciali. In particolare, i possibili attacchi alle navi che transitano nel Mar Rosso, hanno comportato una drastica riduzione del traffico nel Canale di Suez e una deviazione delle rotte commerciali, con conseguente incremento dei costi e dei tempi connessi al trasporto delle forniture e alla distribuzione dei prodotti. Gli impatti diretti sul Gruppo sono attualmente limitati, mitigati dalla selezione di fornitori locali e dall’efficientamento dei sistemi utilizzati per il processo di pianificazione e logistica.
Rischi connessi al comportamento d’acquisto del consumatore Il successo dei prodotti del Gruppo
dipende dalla sua capacità di proporre prodotti che incontrino il gusto del consumatore e con particolare riferimento al gruppo Piaggio – siano in grado di soddisfare le sue esigenze di mobilità.
Con riferimento alla controllata Intermarine, invece, il successo della società nelle diverse linee di business in cui opera dipende dalla capacità di offrire prodotti innovativi e di elevato standard qualitativo che garantiscano le performance richieste dai clienti, in termini di minori consumi di carburante, maggiori prestazioni, maggiore capacità di trasporto passeggeri, maggior comfort di navigazione, maneggevolezza e sicurezza delle imbarcazioni utilizzate, tra l’altro, nella difesa e controllo dei territori. Il rischio potrebbe derivare dalle incertezze di allestimento dei nuovi prototipi e
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
25
dalla mancanza di fondi e programmi di rinnovamento del parco da parte di armatori italiani e internazionali; in proposito, gli armatori potranno ora verificare ed utilizzare la disponibilità di risorse finanziarie nell’ambito del PNRR.
Qualora i prodotti delle società del Gruppo Immsi non dovessero incontrare il gradimento della clientela, si avrebbero ricavi inferiori o, a seguito di politiche commerciali più aggressive in termini di scontistica, minori margini, con impatti negativi sulla relativa situazione economica e finanziaria. Il Gruppo, per fronteggiare tale rischio, investe costantemente in attività di ricerca, sviluppo e innovazione, al fine di rispondere al meglio alle esigenze dei clienti e di anticipare le tendenze del mercato, introducendo prodotti innovativi.
Cogliere le aspettative e le esigenze emergenti dei consumatori, con riferimento alla gamma prodotti offerta e alla Customer Experience, è un elemento essenziale per il mantenimento del vantaggio competitivo del gruppo Piaggio. Attraverso analisi di mercato, focus group, concept e product test, investimenti in attività di ricerca, sviluppo e innovazione e la condivisione di roadmap con fornitori e partner, Piaggio cerca di cogliere i trend emergenti del mercato per rinnovare la propria gamma prodotti. La raccolta di feedback dai propri clienti permette a Piaggio la valutazione del livello di soddisfazione degli stessi e l’adeguamento del proprio modello di vendita e assistenza post-vendita.
Rischi connessi all’elevato grado di concorrenza del mercato –Il Gruppo è esposto a eventuali azioni
di concorrenti che, attraverso innovazioni tecnologiche o prodotti sostitutivi potrebbero ottenere prodotti qualitativamente migliori, essere in grado di razionalizzare i costi ed offrire prodotti a prezzi più competitivi.
Con riferimento al settore industriale il gruppo Piaggio in particolare ha cercato e cerca di fronteggiare tale rischio, che potrebbe impattare negativamente sulla situazione economica e finanziaria del gruppo, attraverso un’offerta di prodotti di alta qualità, innovativi, dai ridotti consumi, affidabili e sicuri e rafforzando la propria presenza nelle aree geografiche in cui opera.
Con riferimento al settore navale, nel segmento dei cacciamine, Intermarine può vantare un significativo vantaggio tecnologico rispetto alla concorrenza mentre nella divisione Fast Ferries risente, in particolare, di un contesto in cui gli armatori prediligono la riparazione delle imbarcazioni in esercizio piuttosto che investire in nuove costruzioni. Emerge nell’ultimo periodo come le attività e le prospettive nei mercato dei Fast Ferries, si stiano riavviando, alla luce delle recenti richieste di offerta ricevute da armatori privati e dei bandi di gara.
Rischio relativo al quadro regolamentare e normativo di riferimento Si segnala che, specialmente
i prodotti Piaggio, sono soggetti a numerose norme e regolamenti, nazionali ed internazionali, in termini di sicurezza, rumorosità, consumi ed emissione di gas inquinanti. Anche i siti produttivi del gruppo sono soggetti ad una regolamentazione stringente in materia di emissioni in atmosfera, smaltimento dei rifiuti, scarichi idrici e altri inquinanti ed obblighi di rendicontazione in materia di sostenibilità.
Variazioni sfavorevoli del contesto regolamentare e/o normativo a livello nazionale e internazionale potrebbero mettere fuori mercato i prodotti attualmente in circolazione, costringendo i produttori a sostenere degli investimenti per il rinnovo della gamma dei prodotti e/o la ristrutturazione/adeguamento degli stabilimenti produttivi.
Per fronteggiare tali rischi, il gruppo Piaggio investe da sempre risorse nella ricerca e sviluppo di prodotti innovativi, che anticipino eventuali restrizioni delle attuali normative. Inoltre, il gruppo Piaggio, oltre a far parte di Confindustria, aderisce alle più importanti associazioni nazionali ed internazionali del settore Automotive quali ACEM (presieduta da Michele Colaninno), ANFIA ed ANCMA, che rappresentano e tutelano gli interessi economici, tecnici e normativi della filiera automotive, nelle sedi istituzionali e politiche, presso le autorità, gli enti e le associazioni competenti, a livello nazionale ed internazionale, in materia di politica industriale e di mobilità individuale e collettiva delle persone e delle merci.
Infine, Piaggio, in quanto uno dei principali produttori del settore, è spesso chiamato a partecipare, attraverso suoi rappresentanti, alle commissioni parlamentari incaricate di discutere e formulare nuove norme.
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Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Si segnala l’adesione anche da parte di Intermarine ad importanti associazioni di categoria quali Confindustria La Spezia e Messina nonchè all’AIAD Federazione rappresentativa delle Aziende Italiane per l'Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza.
Rischi connessi ad eventi naturali Nell’ambito della valutazione dei rischi correlati al cambiamento
climatico, il Gruppo non ha al momento individuato come rilevanti i rischi connessi alla incapacità di raggiungere gli obiettivi strategici a causa di cambiamenti del contesto esterno (anche tenendo in considerazione gli eventuali impatti sulla catena di fornitura) e ad un’eventuale gestione non adeguata delle emissioni in atmosfera.
Il processo di identificazione di tali rischi, nonché le valutazioni in ordine alla loro rilevanza e significatività, sono state condotte sia sulla base del contesto interno nonché in base alle dinamiche del mercato di riferimento ed alle normative vigenti.
In tale contesto, si precisa comunque che il gruppo Piaggio a livello strategico intende perseguire l’integrazione dei principi di sviluppo sostenibile nella propria visione e modello di business in maniera sempre più precisa e coerente. In tale contesto si inserisce la predisposizione del Piano di Decarbonizzazione, tramite il quale il Gruppo, ed in particolare Piaggio, confermano l’impegno in essere in materia di sostenibilità, definendo azioni concrete per concorrere al raggiungimento degli obiettivi climatici fissati dall’Unione Europea.
A tale proposito occorre segnalare che il gruppo Piaggio opera mediante stabilimenti industriali ubicati in Italia, India, Vietnam ed Indonesia. Tali stabilimenti sono soggetti ad eventi naturali, quali terremoti, tifoni, alluvioni ed altre catastrofi in grado di causare, oltre ai danni agli stabilimenti, il rallentamento/interruzione dell’attività di produzione e di vendita.
In tale ambito il gruppo Piaggio nel corso del 2023, con il supporto di una primaria società di consulenza, ha eseguito un’analisi dei rischi climatici per gli stabilimenti di Pontedera (Italia) e Baramati (India). Tale analisi non ha evidenziato criticità legate ai fattori climatici per entrambi i siti produttivi.
I potenziali impatti connessi ai rischi fisici correlati al cambiamento climatico, vengono gestiti dal Gruppo ed in particolare dal gruppo Piaggio e dalla controllata Intermarine S.p.A. tramite il continuo rinnovamento delle strutture nonché mediante la stipula di specifiche coperture assicurative suddivise tra i vari siti in base alla relativa importanza degli stessi.
Nello specifico, con riferimento a Piaggio, l’esito delle sopra esposte valutazioni relativamente alla rilevanza dei rischi connessi al cambiamento climatico è stato inoltre debitamente tenuto in considerazione nel processo di definizione delle assumptions adottate al fine della predisposizione del Piano Industriale, come meglio descritto nelle Note esplicative al bilancio consolidato del gruppo Piaggio 2023, in particolare alla voce Avviamento.
Rischi connessi a pandemia In caso di diffusione di una pandemia e dell’emanazione di misure da
parte dei vari governi per il contenimento del virus il Gruppo potrebbe subire delle ripercussioni nei propri business in termini di contrazione dei ricavi, della marginalità e dei flussi di cassa.
In particolare il gruppo Piaggio potrebbe avrebbe impatti con riguardo a:
la Catena di approvvigionamento: i fornitori potrebbero non essere più in grado di produrre/consegnare i componenti necessari per alimentare gli stabilimenti produttivi;
l’attività produttiva: il Gruppo potrebbe non poter più disporre della forza lavoro a seguito di norme governative che limitino gli spostamenti personali o per l’impossibilità da parte dell’azienda di garantire un ambiente di lavoro sano e protetto;
la distribuzione dei prodotti: le misure per il contenimento della diffusione del virus potrebbero richiedere la chiusura dei punti vendita oppure il Gruppo potrebbe non essere in grado di rifornire la rete commerciale.
Piaggio ha cercato e cerca di fronteggiare tale rischio, che potrebbe impattare negativamente sulla situazione economica e finanziaria del gruppo a seguito di una eventuale flessione dei ricavi, della redditività e dei flussi di cassa, grazie ad una politica di global sourcing, ad una capacità produttiva distribuita in continenti diversi ed a una rete commerciale presente in più di 100 nazioni.
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
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Il Gruppo monitora con attenzione l’evolversi della situazione sanitaria e mette in atto tutte le precauzioni volte a garantire la salute e la sicurezza dei dipendenti all’interno dei propri stabilimenti e a poter rispettare tutti gli impegni presi.
Rischio connesso all’adozione di nuove tecnologie Il rischio connesso all’adozione di nuove
tecnologie è associabile soprattutto al gruppo Piaggio, il quale è esposto al rischio derivante dalla difficoltà da parte del gruppo Piaggio di stare al passo con le nuove tecnologie, applicabili sia al prodotto che al processo produttivo. Per fronteggiare tale rischio, da un lato, con riguardo al prodotto, i centri di R&D di Pontedera, Noale e il PADc (Piaggio Advance Design Center) di Pasadena svolgono attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione di nuove soluzioni tecnologiche, come quelle dedicate all’elettrificazione dei veicoli avvalendosi, in alcuni casi, di partnership strategiche. Anche Piaggio Fast Forward a Boston studia soluzioni innovative per anticipare e rispondere alle necessità della mobilità del futuro.
Con riguardo al processo produttivo, Piaggio dispone di aree operative dedicate allo studio e all’implementazione di nuove soluzioni per migliorare le performance degli stabilimenti produttivi, con particolare attenzione agli aspetti di sostenibilità ed efficientamento energetico.
Rischi connessi alla rete di vendita Il business del gruppo Piaggio è strettamente legato alla
capacità della rete di vendita di garantire al cliente finale elevati livelli di qualità del servizio di vendita e di assistenza post-vendita, al fine di creare un rapporto fiduciario e duraturo. Il gruppo Piaggio fronteggia questo rischio definendo contrattualmente il rispetto di determinati standard tecnico-professionali e implementando meccanismi di controllo periodici, rafforzati da nuovi sistemi informatici atti a migliorare le attività di monitoraggio della rete e dunque il livello di servizio offerto al cliente.
Rischi operativi
Rischi relativi al prodotto Il Gruppo affronta i rischi legati ad una difettosità del prodotto dovuta a
livelli di qualità e sicurezza non conformi.
Il rischio è rappresentato per il gruppo Piaggio da conseguenti campagne di recall, che esporrebbero il gruppo a: costi di gestione della campagna, costi di sostituzione dei veicoli, eventuali richieste di risarcimento danni e, soprattutto se non gestite correttamente e/o se ripetute nel tempo, ad un danno reputazionale. Il manifestarsi di una non conformità di prodotto vede come cause potenziali errori e/o omissioni riconducibili ai fornitori ovvero ai processi interni (i.e. in fase di sviluppo prodotto, produzione, controllo qualità).
A mitigazione di tali rischi, il gruppo Piaggio ha implementato un sistema di Controllo Qualità, esegue test di prodotto in diverse fasi del processo produttivo e seleziona accuratamente i propri fornitori sulla base di standard tecnico-professionali. La qualità fornita dal gruppo è garantita anche dall’ottenimento e mantenimento delle certificazioni dei sistemi di gestione per la qualità a livello globale (ISO 9001). Inoltre, il gruppo Piaggio ha definito dei piani di gestione degli eventi di recall e ha stipulato coperture assicurative volte a tutelare il gruppo in caso di eventi riconducibili alla difettosità del prodotto.
Per affrontare il rischio prodotto, la controllata Intermarine invece adotta normalmente una formula contrattuale che include anche la fornitura di assistenza e pacchetti logistici valorizzati formalmente all’interno degli accordi regolanti le commesse acquisite.
Rischi connessi al processo produttivo/continuità operativa Il Gruppo è esposto al rischio connesso
a possibili interruzioni della continuità produttiva aziendale, dovuta a indisponibilità di materie prime o componenti, manodopera specializzata, impianti o altre risorse.
Per fronteggiare tale rischio il Gruppo esegue i piani di manutenzione necessari, investe nel rinnovo dei macchinari, dispone di una capacità produttiva flessibile, predispone piani di Disaster Recovery ed utilizza più fornitori di componenti, al fine di evitare che l’indisponibilità di un fornitore metta a repentaglio la produzione aziendale.
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Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Nel gruppo Piaggio inoltre, i rischi operativi connessi agli stabilimenti industriali italiani ed esteri sono gestiti mediante specifiche coperture assicurative, suddivise tra i vari stabilimenti in base alla relativa importanza degli stessi.
Rischi connessi alla supply chain Nello svolgimento delle proprie attività, il Gruppo si avvale di
diversi fornitori di materie prime, di semilavorati e di componenti.
Relativamente al gruppo Piaggio si segnala che l’attività è condizionata dalla capacità dei propri fornitori di garantire gli standard qualitativi e le specifiche richieste per i prodotti, nonché dai relativi tempi di consegna. Al fine di mitigare tali rischi il gruppo Piaggio effettua un’attività di qualificazione e valutazione periodica dei fornitori, sulla base di criteri tecnico-professionali e finanziari in linea con gli standard internazionali.
Con riferimento al settore navale si segnala che Intermarine acquista materie prime, appalti e servizi da un ampio numero di fornitori esterni, che hanno competenze specifiche in particolare per le fasi di allestimento delle navi. La stretta collaborazione tra produttore e fornitori è usuale nei settori in cui opera la società e se, da un lato, può portare benefici economici in termini di riduzione dei costi e di flessibilità, dall’altro fa che le società debbano fare affidamento su tali fornitori. Eventuali difficoltà dei fornitori potrebbero ripercuotersi negativamente, provocando ad esempio l’interruzione e/o il ritardo delle attività produttive con il rischio di mancato rispetto delle scadenze.
Rischi connessi ad ambiente, salute e sicurezza Il Gruppo ha sedi produttive, centri di ricerca e
sviluppo e sedi commerciali in diverse nazioni e conseguentemente è esposto al rischio di non riuscire a garantire un ambiente di lavoro sicuro, con il rischio di causare potenziali danni a proprietà o persone ed esporre il Gruppo a sanzioni normative, citazioni in giudizio da parte dei dipendenti, costi di risarcimenti e danni reputazionali.
I rischi legati a lesioni/ infortuni subiti dal personale sono mitigati tramite l’adeguamento di processi, procedure e strutture alla normativa vigente in materia di Sicurezza dei Lavoratori nonché ai migliori standard internazionali.
Questi impegni risultano statuiti nei Codici Etici delle varie realtà del Gruppo.
Per mitigare tali rischi il gruppo Piaggio si propone di attuare un modello basato sulla sostenibilità ambientale, intesa come capacità di salvaguardare le risorse naturali e la possibilità dell’ecosistema di assorbire gli impatti diretti e indiretti generati dall’attività produttiva. In particolare il gruppo Piaggio persegue la minimizzazione dell’impatto ambientale dell’attività industriale attraverso una attenta definizione del ciclo tecnologico di trasformazione e l’utilizzo delle migliori tecnologie e dei più moderni metodi di produzione.
Per il gruppo Piaggio, questi impegni statuiti dal Codice Etico ed enunciati dal vertice aziendale nella “politica ambientale” del gruppo che è alla base dei percorsi di certificazione ambientale (ISO 14001) e di salute e sicurezza (ISO 45001) già intrapresi e mantenuti nei vari siti produttivi, sono comunque punto di riferimento imprescindibile per tutte le realtà aziendali.
Anche la controllata Intermarine S.p.A. adotta sistemi volti alla più efficiente gestione ed al monitoraggio dei rischi associati all’ambiente, salute e sicurezza della propria attività produttiva. In particolare i cantieri di Sarzana e Messina dispongono della certificazione per l’Ambiente (ISO 14001), rilasciata dal RINA. Inoltre, sebbene non ancora certificati, tutti i siti comunque adottano il medesimo Sistema di Gestione Integrato anche per la parte della salute e sicurezza (ISO 45001).
Rischi connessi ai processi e alle procedure adottate Il Gruppo è esposto al rischio derivante dalla
carenza nel disegno dei processi aziendali o da errori e inadempimenti nelle modalità di svolgimento delle attività operative.
Per fronteggiare tale rischio, il Gruppo si è dotato di un quadro dispositivo che è costituito dal sistema delle comunicazioni organizzative e da Manuali/Policy, Procedure Gestionali, Procedure Operative e Istruzioni di lavoro. Per il gruppo Piaggio tutti i documenti relativi al quadro dei processi e delle procedure di Gruppo confluiscono nell’unico Sistema Informativo Documentale di Gruppo, con accessi regolamentati, gestito sulla rete intranet aziendale.
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
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Rischi connessi ad eventuali ritardi nel completamento delle commesse Con particolare riferimento
alla controllata Intermarine S.p.A. operante nel settore navale, si segnala che eventuali ritardi nel completamento delle commesse potrebbero portare alla richiesta da parte dei clienti delle penalità contrattualmente previste per ritardata consegna, con rischi di riduzione delle marginalità complessive delle commesse e riduzione delle disponibilità finanziarie.
D’altra parte la società potrebbe ribaltare sui propri subappaltatori l’effetto dell’impatto sui tempi di consegna, per ritardi nelle consegne e nel completamento delle prestazioni e per il mancato superamento delle prove con la necessità di nuova esecuzione delle stesse.
Rischi relativi alle risorse umane I principali rischi legati alla gestione delle risorse umane, cui il
Gruppo è assoggettato, riguardano la capacità di trovare competenze, professionalità ed esperienza necessarie per perseguire gli obiettivi. Per mitigare tali rischi il Gruppo ha definito specifiche politiche o pratiche di selezione, sviluppo, carriera, formazione, remunerazione e gestione dei talenti applicate in tutti i Paesi in cui il Gruppo opera secondo gli stessi principi di meritocrazia, equità e trasparenza, ponendo l’accento sugli aspetti rilevanti per la cultura locale.
I dipendenti delle società del Gruppo sono protetti da leggi e contratti collettivi di lavoro che garantiscono loro, tramite rappresentanze locali e nazionali, il diritto di essere consultati riguardo a specifiche questioni, ivi inclusi i programmi inerenti l’impiego degli organici in coerenza con le commesse in corso.
In Europa il gruppo Piaggio opera in un contesto industriale caratterizzato da una forte presenza delle organizzazioni sindacali ed è potenzialmente esposto al rischio di scioperi ed interruzioni dell’attività produttiva.
Nel recente passato il Gruppo non ha subito blocchi significativi della produzione a causa di scioperi. Per evitare, per quanto possibile, il rischio di interruzione dell’attività produttiva, il Gruppo ha da sempre instaurato un rapporto di confronto e di dialogo con le organizzazioni sindacali.
Rischi legali Il Gruppo protegge legalmente in tutto il mondo i propri prodotti ed i propri marchi. In
alcuni paesi ove il Gruppo opera non vige una normativa volta a garantire determinati livelli di tutela della proprietà intellettuale. Tale circostanza potrebbe rendere insufficienti le misure attuate dal gruppo Piaggio, in particolare al fine di tutelarsi da fenomeni di sfruttamento abusivo di tali diritti da parte di terzi.
Il Gruppo nell’ambito della propria attività è coinvolto in procedimenti legali e fiscali. In relazione ad alcuni di essi il Gruppo potrebbe non essere in grado di quantificare efficacemente le passività potenziali che ne potrebbero derivare. Un’analisi dettagliata dei principali contenziosi è fornita nello specifico paragrafo della Relazione sulla Gestione.
Rischi relativi ad atti illeciti interni Il Gruppo è esposto ai rischi derivanti da atti illeciti compiuti da
dipendenti, quali frodi, atti di corruzione attiva e passiva, atti vandalici o danneggiamenti che potrebbero avere ripercussioni negative sui risultati economici dell’esercizio in cui avvengono, oltre che minare l’immagine e l’integrità della società sul piano reputazionale. A prevenzione di tali rischi il Gruppo ha adottato Modelli Organizzativi ex. D.Lgs. 231/2001 e Codici Etici, che illustrano i principi e i valori ai quali l’intera organizzazione si ispira e predisposto piattaforme di Whistleblowing, alle quali ci si può rivolgere per comunicare informazioni su gravi atti illeciti relativi a violazioni di legge e/o del sistema di controllo interno, che si siano verificati o sia molto probabile che si verifichino all’interno dell’Organizzazione.
Rischi connessi alla pubblicazione dell’informativa finanziaria Il Gruppo è esposto al rischio di una
possibile inadeguatezza delle procedure aziendali volte a garantire il rispetto delle principali normative italiane e straniere cui è soggetta l’informativa finanziaria, incorrendo così in multe ed altre sanzioni. In particolare, il Gruppo è esposto al rischio che la reportistica finanziaria predisposta per gli stakeholder del Gruppo non sia veritiera e attendibile a causa di errori significativi od omissione di fatti rilevanti e che il Gruppo effettui le comunicazioni richieste dalla normativa vigente in maniera inadeguata, non accurata o non tempestiva.
30
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Si segnala che l’attività di controllo prevista dalla Legge 262/2005 oltre a fare riferimento alla Capogruppo, è estesa anche alle più importanti società controllate del Gruppo. Il Gruppo inoltre è dotato della funzione di internal audit, mentre la revisione contabile del bilancio è affidata alla Società di Revisione.
Rischi relativi ai Sistemi ICT Con riferimento alla categoria in esame, tra i principali fattori di rischio
che potrebbero compromettere la disponibilità dei sistemi ICT del Gruppo, sono stati evidenziati gli attacchi Cyber, i quali possono provocare l’eventuale interruzione delle attività di supporto alla produzione e alla vendita o la compromissione della riservatezza, integrità e disponibilità dei dati personali gestiti da parte del Gruppo.
A livello globale si sono registrati, nel corso dell’anno, degli aumenti di attacchi informatici, sia in numerosità che intensità, che non hanno comunque generato danni inparticolare nel gruppo Piaggio. In tale contesto si inserisce il costante rafforzamento del sistema di controlli centralizzato volto a migliorare la sicurezza informatica.
Altri rischi Nel caso specifico della Capogruppo Immsi S.p.A., in considerazione della natura di
holding di partecipazioni della stessa e della diversa fase di sviluppo ed avanzamento degli investimenti effettuati sia direttamente che attraverso le società partecipate, i propri risultati economici e la propria redditività sono strettamente correlati ai risultati economici conseguiti dalle società controllate.
Rischi finanziari
Rischi connessi ai flussi di cassa insufficienti e all’accesso al mercato del credito Alla data del
bilancio le principali fonti di finanziamento del Gruppo risultano essere:
prestiti obbligazionari per un importo nominale complessivo di circa 250 milioni di euro emessi da Piaggio & C. S.p.A.;
finanziamenti bancari per un importo nominale complessivo di circa 698,4 milioni di euro, la cui composizione per tipologia, tasso e scadenza viene ampiamente trattata nell’ambito delle Note integrative ed esplicative al bilancio.
Inoltre il Gruppo ha in essere debiti per leasing, debiti verso società controllate ma non consolidate integralmente e debiti verso altri finanziatori per complessivi circa 88,1 milioni di euro.
Il Gruppo Immsi dispone di linee di fido inutilizzate e disponibili per superare eventuali esigenze di cassa non previste pari a 517 milioni di euro, di cui 466 milioni di euro riferiti al gruppo Piaggio.
Il Gruppo è esposto al rischio di liquidità derivante dalla produzione di flussi di cassa insufficienti a garantire il rispetto delle scadenze di pagamento cui esso è esposto, con effetti sull’adeguata reddittività e crescita tale da garantire il perseguimento degli obiettivi strategici. Inoltre, tale rischio è connesso all’eventuale difficoltà che il Gruppo può incontrare nell’ottenimento dei finanziamenti o al peggioramento delle condizioni di finanziamento necessarie per sostenere le attività operative nelle giuste tempistiche. Anche l’indebitamento come sopra descritto potrebbe in futuro condizionare negativamente l’attività del Gruppo, limitando la capacità dello stesso di ottenere ulteriori finanziamenti o portando ad ottenerli a condizioni meno favorevoli. In particolare nel corso dei prossimi 12 mesi verranno a scadenza, unitamente alle quote a breve dei finanziamenti a medio lungo termine, diverse linee di credito a breve il cui rinnovo risulta determinante per poter continuare ad operare. Si rimanda alle Note esplicative per una disamina dettagliata delle linee in oggetto.
Per far fronte a tale rischio, i flussi di cassa e le necessità di linee di credito del Gruppo sono monitorati costantemente dal management o, nel caso del gruppo Piaggio, gestiti centralmente sotto il controllo della Tesoreria del gruppo Piaggio con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie, oltre che di ottimizzare il profilo delle scadenze del debito. Inoltre, Piaggio & C., capogruppo del gruppo Piaggio, finanzia le temporanee necessità di cassa delle sue società controllate attraverso l’erogazione diretta di finanziamenti a breve termine regolati a condizioni di mercato o per il tramite di garanzie oltre a prevedere forme di smobilizzo crediti o
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
31
operazioni di supply chain financing o reverse factoring come meglio specificato nei criteri di valutazione delle note esplicative del bilancio consolidato.
Anche Intermarine, per far fronte a tale rischio, monitora e gestisce rigidamente i flussi di cassa e le necessità di linee di credito della società con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie, oltre che di ottimizzare il profilo delle scadenze del debito.
La Capogruppo Immsi S.p.A. supporta, ove necessario, le sue controllate afferenti ai settori “Immobiliare e Holding” settore di appartenenza della stessa - e “Navale” attraverso linee di credito al fine di garantire sostegno all’implementazione dei loro piani di sviluppo.
Sempre con riferimento all’indebitamento finanziario netto dei sopra citati Settori, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo delle Note esplicative “Principi contabili e criteri di valutazione”.
Rischi connessi ai tassi di cambio Il Gruppo, prevalentemente attraverso le aziende del gruppo
Piaggio, effettua operazioni in valute diverse dall’euro e ciò lo espone al rischio derivante dalle fluttuazioni nei tassi di cambio fra le diverse divise. L’esposizione al rischio economico è costituita dai previsti debiti e crediti in divisa estera, ricavati dal budget delle vendite e degli acquisti riclassificati per divisa e mensilizzati per competenza economica. Con riferimento al gruppo Piaggio, la policy prevede la copertura di almeno il 66% dell’esposizione economica di ciascun mese di riferimento. L’esposizione al rischio transattivo è costituita dai crediti e debiti in divisa acquisiti nel sistema contabile ad ogni momento. Le coperture devono essere pari in ogni momento al 100% dell’esposizione transattiva import, export o netta per ciascuna divisa. Nel corso dell’esercizio 2023 l’esposizione valutaria è stata gestita in coerenza alla policy in essere, che si propone l’obiettivo di neutralizzare i possibili effetti negativi delle variazioni dei tassi di cambio sul cash-flow aziendale, attraverso la copertura del rischio economico, che riguarda le variazioni di redditività aziendale rispetto a quanto pianificato annualmente nel budget economico, sulla base di un cambio di riferimento (il c.d. “cambio di budget”) e del rischio transattivo, che riguarda le differenze tra il cambio di registrazione in bilancio dei crediti o debiti in divisa e quello di registrazione del relativo incasso o pagamento.
Rischi connessi ai tassi di interesse Il Gruppo detiene attività e passività sensibili alle variazioni
dei tassi di interesse, che sono necessarie per la gestione della liquidità e dei fabbisogni finanziari. Queste attività e passività sono soggette al rischio tasso, che viene coperto attraverso l’utilizzo di strumenti derivati, ove si ritiene opportuno, o con l’accensione di specifici contratti di finanziamento a tasso fisso. Per una più ampia descrizione si rimanda alle Note esplicative alla situazione contabile consolidata.
Rischio credito Il Gruppo è esposto ai rischi connessi a ritardi nei pagamenti dei crediti. Questo
rischio è legato ad un eventuale declassamento del merito creditizio di clienti e alla conseguente possibilità di ritardo nei pagamenti o fallimento degli stessi con conseguente mancato incasso del credito. Per bilanciare tale rischio il Gruppo effettua la valutazione dell’affidabilità economico-patrimoniale delle controparti commerciali. Il Gruppo, in particolare le società Piaggio & C. S.p.A. e Intermarine S.p.A., inoltre stipula con importanti società di factoring italiane e straniere contratti per la cessione di crediti commerciali pro-soluto.
Rischi connessi al deleverage Tale rischio è relativo al rispetto dei covenants e dei target di
riduzione delle linee di debito per mantenere un equilibrio sostenibile tra indebitamento e mezzi propri (debt/equity).
Per mitigare tale rischio la misurazione dei financial covenants e degli altri impegni contrattuali è costantemente monitorata dal Gruppo.
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Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Risorse
umane
Il personale del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2023, ammonta a 6.188 unità, suddivise tra settore immobiliare e holding con 50 unità, settore industriale (gruppo Piaggio) con 5.925 unità e settore navale (Intermarine S.p.A.) con 213 unità.
Le suddivisioni per categoria e per area geografica sono evidenziate nelle tabelle seguenti:
Risorse umane per categoria
in unità31.12.2023
 Settore immobiliare e holdingSettore industrialeSettore navaleTotale Gruppo
Dirigenti41127123
Quadri e impiegati272.3191272.473
Operai193.494793.592
TOTALE505.9252136.188
    
in unità31.12.2022
 Settore immobiliare e holdingSettore industrialeSettore navaleTotale Gruppo
Dirigenti41167127
Quadri e impiegati242.2841322.440
Operai213.438833.542
TOTALE495.8382226.109
    
in unitàVariazioni
 Settore immobiliare e holdingSettore industrialeSettore navaleTotale Gruppo
Dirigenti0-40-4
Quadri e impiegati335-533
Operai-256-450
TOTALE187-979
    
Risorse umane per area geografica
in unità31.12.2023
 Settore immobiliare e holdingSettore industrialeSettore navaleTotale Gruppo
Italia503.0072133.270
Resto d'Europa02710271
Resto del Mondo02.64702.647
TOTALE505.9252136.188
    
in unità31.12.2022
 Settore immobiliare e holdingSettore industrialeSettore navaleTotale Gruppo
Italia492.9892223.260
Resto d'Europa01590159
Resto del Mondo02.69002.690
TOTALE495.8382226.109
    
in unitàVariazioni
 Settore immobiliare e holdingSettore industrialeSettore navaleTotale Gruppo
Italia118-910
Resto d'Europa01120112
Resto del Mondo0-430-43
TOTALE187-979
    
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
33
Gli organici del Gruppo al 31 dicembre 2023 includono anche il personale stagionale (quali i contratti a termine), prevalentemente relativo al settore industriale.
Per ulteriori informazioni relative alla forza lavoro dipendente del Gruppo (quali politiche retributive e formative, diversità e pari opportunità, sicurezza, ecc.) si rinvia a quanto ampiamente commentato al paragrafo Dimensione Sociale della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ex D. Lgs. 254/2016 relativa all’anno 2023.
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Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Operazioni
con
società
del
Gruppo
e
Parti
Correlate
In merito all’informativa riguardante i rapporti con Parti Correlate di cui allo IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con Parti Correlate, intrattenuti dalle società del Gruppo, si segnala che le operazioni effettuate con tali soggetti sono state concluse secondo le normali condizioni di mercato o specifiche disposizioni normative e che non si rilevano operazioni atipiche o inusuali al 31 dicembre 2023. Si informa che, in conformità al Regolamento Consob n. 17221 in materia di operazioni con Parti Correlate emanato da Consob in data 12 marzo 2010 e successive modifiche ed integrazioni, la capogruppo Immsi S.p.A. ha adottato una procedura diretta a disciplinare le modalità di approvazione delle operazioni con Parti Correlate consultabile sul sito istituzionale dell’Emittente www.immsi.it, nella sezione “Governance/Procedure”.
In dettaglio sono proposti i principali effetti economici e patrimoniali delle operazioni con Parti Correlate e la loro incidenza su ciascuna voce di bilancio risultante nei dati consolidati del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2023: si precisa che gli effetti economici e patrimoniali derivanti dalle operazioni infragruppo consolidate sono stati eliminati in sede di consolidamento.
Principali partite economiche e patrimonialiImporti in migliaia di Euro 2023% incidenza su voce di bilancioDescrizione della natura delle operazioniImporti in migliaia di Euro 2022
Operazioni con Parti Correlate:
Debiti commerciali correnti8100,0%0,0%Servizi di assistenza fiscale forniti dallo St. Girelli & Ass. al Gruppo Servizi di assistenza legale forniti a favore di organi sociali11140
Costi per servizi e godimento beni di terzi169730,1%0,0%Servizi di assistenza fiscale forniti dallo St. Girelli & Ass. al GruppoServizi di assistenza legale forniti a favore di organi sociali190116
Operazioni con Società controllanti:
Passività finanziarie non correnti1.0520,2%Debiti finanziari per diritti d’uso su locazioni Omniaholding S.p.A.852
Passività finanziarie correnti4080,1%Debiti finanziari per diritti d’uso su locazioni Omniaholding S.p.A.368
Debiti commerciali correnti3420,1%Locazione uffici forniti da Omniaholding S.p.A. al Gruppo369
Costi per servizi e godimento beni di terzi980,0%Locazione uffici forniti da Omniaholding S.p.A. al Gruppo77
Oneri finanziari480,0%Oneri finanziari diritti d’uso Omniaholding S.p.A.e prestito titoli a favore Immsi47
Operazioni con Società Controllate, Collegate, Joint Ventures:
Crediti commerciali ed altri crediti correnti9710,8%Crediti commerciali vantati verso Piaggio Foshan1.003
Debiti commerciali correnti6.002610,9%0%Debiti commerciali di Piaggio & C. verso Piaggio Foshan e Fondazione PiaggioDebiti commerciali Intermarine verso Consorzio CTMI9.54461
Altri debiti correnti1110,1%Debiti verso Fondazione Piaggio 114
Ricavi netti100,0%Ricavi di Piaggio & C. S.p.A. da Piaggio Foshan
Costi per materiali21.2081,7%Acquisti di Piaggio & C. S.p.A. da Piaggio Foshan 38.069
Costi per servizi e godimento beni di terzi1771000,1%0,0%Costi per servizi da Fondazione Piaggio e Piaggio FoshanCosti per servizi da Consorzio CTMI81100
Altri proventi operativi2810,2%Proventi da Piaggio Foshan342
Altri costi operativi1240,5%Oneri da Piaggio Foshan e Fondazione Piaggio121
Si segnala che il gruppo Intesa Sanpaolo, azionista di minoranza di RCN Finanziaria S.p.A. ed ISM Investimenti S.p.A. ha in essere contratti di finanziamento soci nelle partecipate ed operazioni di finanziamento e garanzie verso diverse società del Gruppo.
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
35
Stock
options
A fine 2023 non vi sono in essere piani di stock option nel Gruppo Immsi.
Partecipazioni
detenute
dai
componenti
degli
organi
di
amministrazione
e
controllo,
dai
direttori
generali
e
dai
dirigenti
con
responsabilità
strategiche
In relazione agli obblighi di informativa previsti dal Regolamenti Emittenti n. 11971/99 in materia di partecipazioni detenute nella Capogruppo e nelle società da questa controllate, dai componenti degli organi di amministrazione e controllo, dai direttori generali, nonché dai coniugi non legalmente separati e dai figli minori, direttamente o per il tramite di società controllate, di società fiduciarie o per interposta persona, risultanti dal libro dei soci, dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni acquisite dagli stessi componenti degli organi di amministrazione, di controllo e dai direttori generali, si rimanda alla Relazione sulla Remunerazione prevista dall’art. 84-quater del predetto Regolamento Emittenti che verrà resa disponibile, nei termini di legge, anche, sul sito internet dell’Emittente www.immsi.it alla sezione “Governance/Assemblea/Archivio”.
Altre
informazioni
Azioni
proprie
Alla data del 31 dicembre 2023, Immsi S.p.A. non detiene azioni proprie. Il capitale sociale di Immsi
S.p.A., invariato e pari ad euro 178.464.000,00, risulta diviso in n. 340.530.000 azioni ordinarie prive del valore nominale.
Si segnala inoltre che l’Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Immsi S.p.A. del 28 aprile 2023 ha approvato un piano di acquisto e disposizione di azioni ordinarie della Società, previa revoca della precedente autorizzazione deliberata dall’Assemblea Ordinaria di Immsi S.p.A. del 29 aprile 2022.
Il Consiglio di Amministrazione - facendo seguito alla predetta autorizzazione - ha deliberato di avviare un programma di acquisto di azioni proprie che rappresenta un’utile opportunità strategica di investimento per ogni finalità consentita dalle vigenti disposizioni, ivi incluse le finalità contemplate nell’art. 5 del Regolamento (UE) 596/2014 (Market Abuse Regulation, “MAR”), tra cui la finalità di acquisto di azioni proprie in funzione del loro successivo annullamento, e nelle prassi ammesse dalla Consob a norma dell’art. 13 MAR, ove applicabili.
Le operazioni di acquisto di azioni connesse all'attuazione del programma avverranno con le modalità e nei limiti previsti dalla delibera assembleare sopra richiamata e precisamente:
l’acquisto potrà riguardare un massimo di n. 10.000.000 azioni ordinarie Immsi, prive di valore nominale espresso, per un controvalore massimo stabilito in euro 10 milioni e, quindi, contenuto nei limiti di legge (20% del capitale sociale, a norma dell’art. 2357, comma 3, c.c.);
l’acquisto di azioni proprie dovrà avvenire entro i limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio (anche infrannuale) approvato al momento dell’effettuazione dell’operazione;
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Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
gli acquisti di azioni proprie saranno effettuati sul mercato regolamentato con modalità idonee ad assicurare la parità di trattamento degli azionisti ai sensi dell’art. 132 del D.Lgs. 58/1998, con la gradualità ritenuta opportuna nell’interesse della Società e secondo quanto consentito dalla vigente normativa, con le modalità previste dall’art. 144-bis, comma 1, lett. b) del Regolamento Consob 11971/1999, come successivamente modificato, e tenuto conto delle condizioni relative alla negoziazione di cui all’art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 1052/2016 (il “Regolamento 1052”) attuativo della MAR, nonché dalle prassi ammesse dalla Consob a norma dell’art. 13 MAR, ove applicabili (i) ad un corrispettivo che non sia superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto, fermo restando che il corrispettivo unitario non potrà comunque essere inferiore nel minimo del 20% e superiore nel massimo del 10% rispetto alla media aritmetica dei prezzi ufficiali registrati dal titolo Immsi nei dieci giorni di borsa aperta antecedenti ogni singola operazione di acquisto; (ii) per volumi non superiori al 25% del volume medio giornaliero delle azioni Immsi S.p.A. negoziato nel mercato regolamentato in cui viene effettuato l’acquisto, calcolato secondo i parametri di cui all’art. 3 del Regolamento 1052;
il programma di acquisto potrà essere realizzato, anche in più tranches, entro il 27 ottobre 2024.
Con riferimento alla controllata Piaggio & C. S.p.A. si informa che l’Assemblea di Piaggio & C. S.p.A. del 18 aprile 2023 ha deliberato l’annullamento di n. 3.521.595 azioni proprie in portafoglio della Società mantenendo invariato il capitale sociale. Inoltre, sono state acquistate n. 426.161 azioni proprie. Pertanto, al 31 dicembre 2023 Piaggio & C. detiene n. 426.161 azioni proprie, equivalenti allo 0,1202% delle azioni emesse.
Considerazioni
sul
valore
di
borsa
del
titolo
Di seguito si riportano i dati principali e l’andamento dei prezzi del titolo:
Prezzo al 2 gennaio 2023: Euro 0,407
Prezzo al 29 dicembre 2023: Euro 0,569
Variazione dell’esercizio: +40%
Prezzo massimo: Euro 0,649 (in data 8 marzo 2023)
Prezzo minimo: Euro 0,407 (in data 2 gennaio 2023)
Prezzo medio ponderato dell’esercizio 2023: Euro 0,529
Volumi scambiati nell’esercizio 2023: 146.131 mila azioni
Capitalizzazione di borsa al 29 dicembre 2023: 193,762 milioni di Euro
Alla data del 18 marzo 2024 (ultima chiusura prima dell’approvazione del progetto di bilancio 2023) il prezzo di borsa era pari a Euro 0,579, corrispondente ad una capitalizzazione (da calcolare su 340.530.000 azioni) di 197,167 milioni di Euro.
Pubblicità
dei
Corrispettivi
In relazione agli obblighi informativi previsti dall’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti n. 11971/99, in ordine alla pubblicità dei corrispettivi di competenza dell’esercizio, corrisposti dalla Capogruppo Immsi S.p.A. e dalle sue controllate, a fronte dei servizi forniti:
a)dalla società di revisione, per la prestazione di servizi di revisione contabile;
b)dalla società di revisione, per la prestazione di servizi diversi dalla revisione, suddivisi tra servizi di verifica finalizzati all’emissione di un’attestazione ed altri servizi, distinti per tipologia;
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
37
c)dalle entità appartenenti alla rete della società di revisione, per la prestazione di servizi, suddivisi per tipologia.
Si fornisce di seguito il dettaglio dei corrispettivi (oltre ad oneri e spese accessorie):
(in euro)
Soggetto che ha erogato il servizio
Destinatario
Corrispettivo di competenza dell’esercizio 2023
Revisione contabile
Deloitte & Touche S.p.A.
Capogruppo Immsi S.p.A.
95.480
Deloitte & Touche S.p.A.
Società controllate
636.925
Rete Deloitte
Società controllate
353.658
Altri revisori
Società controllate
43.945
Revisione contabile DNF
Deloitte & Touche S.p.A.
Capogruppo Immsi S.p.A.
15.531
Deloitte & Touche S.p.A.
Società controllate
63.511
Servizi di attestazione
Deloitte & Touche S.p.A.
Capogruppo Immsi S.p.A.
19.500
Deloitte & Touche S.p.A.
Società controllate
410.000
Rete Deloitte
Società controllate
41.892
Totale
1.680.443
I corrispettivi delle società controllate operanti in valute diverse dall’euro e pattuiti in valuta locale sono stati convertiti al cambio medio 2023.
Le Assemblee di Immsi S.p.A. e Piaggio & C. S.p.A., rispettivamente in data 14 maggio e 22 aprile 2020, hanno deliberato di conferire l’incarico di revisione legale dei conti alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. per gli esercizi 2021-2029.
Relazione
sul
Governo
Societario
e
gli
Assetti
Proprietari
La “Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari” dell’esercizio 2023 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione convocato per l’approvazione del progetto di Bilancio al 31 dicembre 2023, in data 19 marzo 2024, ed è messa a disposizione degli Azionisti con le modalità di legge. La Relazione sarà inoltre disponibile sul sito internet della Società (www.immsi.it sezione Governance).
Dichiarazione
Consolidata
di
carattere
non
finanziario
(Ex
D.Lgs.
254/2016)
La “Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario” dell’esercizio 2023 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione convocato per l’approvazione del progetto di Bilancio al 31 dicembre 2023, in data 19 marzo 2024, ed è messa a disposizione degli Azionisti con le modalità di legge. La Relazione sarà inoltre disponibile sul sito internet della Società (www.immsi.it sezione Investors).
Attività
di
direzione
e
coordinamento
La Capogruppo Immsi S.p.A. fornisce le motivazioni a fronte della mancata attività di direzione e coordinamento esercitata dalla propria controllante, all’interno della sezione 2, let. l), della Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari al 31 dicembre 2023, cui si rinvia.
38
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Trattamento
dei
dati
personali
D.
Lgs.
n.
196
del
30
giugno
2003
Reg.
U.E.
679
del
27
aprile
2016
(GDPR
General
data
protection
regulation
)
Con riferimento agli obblighi sanciti dalla normativa privacy in vigore, Immsi S.p.A., in quanto Titolare del trattamento dei dati, ha adottato le varie misure di sicurezza in esso elencate.
La Società è allineata alle prescrizioni normative del Regolamento UE 679/2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali (GDPR) ed è responsabile ex lege, nella sua veste di “Titolare del Trattamento”, di tutte le attività di trattamento di dati personali poste in essere dalla stessa e, in considerazione di ciò, adotta misure di sicurezza adeguate in relazione ai rischi per i diritti e le libertà delle persone fisiche.
La società ha ritenuto altresì opportuno nominare un Responsabile della protezione dei dati (Data Protection Officer - DPO), che, come previsto dagli articoli 37-39 del GDPR, ha compiti di consulenza alle funzioni aziendali in materia di privacy e di ispezione dell’attività di gestione dei dati personali, rappresentando il punto di riferimento all’interno della Società per tutto ciò che attiene il trattamento dei dati personali e l’interfaccia con il Garante per la protezione dei dati personali nonché di assistenza alla Società nel garantire il pieno rispetto delle disposizioni della normativa.
Vertenze
in
corso
Non si segnalano vertenze in corso di particolare rilievo riguardanti la Capogruppo Immsi S.p.A.
Per quanto riguarda il settore immobiliare (Is Molas S.p.A.), si segnalano i seguenti contenziosi di carattere legale e fiscale:
In data 20.05.2015 Is Molas ha depositato l’atto di citazione per la richiesta del risarcimento dei danni causati dall’inadempimento di Italiana Costruzioni agli obblighi derivanti dai contratti di appalto sottoscritti. In prima udienza il Giudice ha stabilito i termini per il deposito delle memorie fissando per l’ammissione delle istanze istruttorie l’udienza del 30.11.2016. Nel corso di quest’ultima udienza, in considerazione delle nuove produzioni documentali e delle note depositate dalle controparti, il Giudice ha rinviato per le medesime incombenze all’udienza del 04.05.2017. In tale sede il Giudice ha invitato ad una risoluzione attraverso una trattativa tra le parti rinviando all’udienza del 23.11.2017. In questa sede, non avendo le parti trovato l’accordo, le stesse sono state invitate dal Giudice al deposito delle memorie in vista dell’udienza dell’11.04.2018.
L’11.04.2018 Is Molas ha ribadito di ritenere superata la questione della validità dei permessi di costruire e in subordine ha chiesto che al CTU venisse demandata la verifica della presunta decadenza dei permessi di costruire e non solo della quantità e della qualità dei lavori svolti in cantiere prima dell'8.11.2012 (o 2.12.2012), come richiesto dalla controparte nelle memorie depositate il 30.01.2018. In data 12.10.2018 sono iniziate le udienze di escussione dei testi. Il nuovo Giudice ha ammesso una consulenza tecnica. A seguito della nomina e giuramento del CTU, il 21.10.2020 sono iniziate le operazioni peritali; il CTU ha richiesto al Tribunale una proroga dei termini della consulenza, in seguito fissati al 30.11.2021, per l’invio della bozza della relazione peritale alle parti, al 30.12.2021 per le osservazioni da parte dei CTP e l’ulteriore termine del 31.01.2022 per il deposito della relazione finale, all’esito delle osservazioni. In data 29.11.2021 è stato disposto il differimento dell’udienza al 1.06.2022 per verificare l’esito del tentativo di conciliazione del CTU. Il tentativo di conciliazione non è andato a buon fine, il CTU ha depositato la relazione e ha espressamente dichiarato di non avere le competenze per calcolare l’importo dei danni subiti da Is Molas; pertanto, i legali ritengono necessaria una ulteriore CTU. L’udienza, per l’esame della relazione del CTU, è stata il 10.05.2023. il Giudice ha sciolto la riserva e, del tutto irragionevolmente, ha ritenuto inammissibile la richiesta di rinnovazione della CTU, affermando che il CTU avrebbe fornito “esaurienti risposte” ai quesiti formulati, anche a quello a cui lo stesso CTU ha affermato di non aver le competenze per rispondere. Il giudice ha poi invitato le parti ad addivenire a una soluzione transattiva, formulando una proposta che prevede il
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pagamento di euro 935.000 da parte di Is Molas, con spese legali e di CTU compensate, tale debito risulta già accantonati in bilancio dagli esercizi precedenti, al momento non è ancora stato trovato un accordo transattivo.
In merito all’ordinanza del 21.05.2014 con la quale il TAR ha respinto la richiesta di sospensiva del provvedimento del Comune di Pula, il quale dichiarava che non vi erano elementi sufficienti per determinare la decadenza dei titoli abilitativi. Il TAR con sentenza del 09.06.2016, ha dichiarato il ricorso promosso da Italiana Costruzioni improcedibile condannando la ricorrente al pagamento in favore delle parti intimate delle spese del giudizio.
In data 12.01.2017 è stato notificato l’atto di appello da parte di Italiana Costruzioni per l’annullamento della sentenza del TAR. In data 14.02.2017 la società ha depositato l’atto di costituzione al Consiglio di Stato per resistere all’appello. Il 26.01.2023 si è tenuta l’udienza per la discussione del ricorso, la sentenza pervenuta il 2.05.2023 ha respinto il ricorso in appello a suo tempo proposto da Italiana Costruzioni condannandola alle spese di giudizio.
Sono altresì presenti cause minori nei confronti di ex dipendenti della società legati al processo di riorganizzazione in corso per le quali i legali esterni di cui si avvale Is Molas S.p.A. hanno valutato l'eventuale rischio di soccombenza come non probabile.
Per quanto riguarda il settore immobiliare (Apuliae S.r.l.), si segnalano i seguenti contenziosi di carattere legale.
Nel giudizio radicato nel 2005 tra l’Agenzia del Demanio e la Provincia di Lecce, in cui è intervenuta anche Apuliae S.r.l., il Tribunale di Lecce con sentenza del 25.10.2017 ha accolto la domanda riconvenzionale dell’Agenzia del Demanio volta ad ottenere la declaratoria di intervenuta risoluzione di diritto del contratto di vendita del compendio immobiliare in oggetto, rigettando altresì la domanda di Apuliae S.r.l. tesa ad ottenere il risarcimento del danno contrattuale subito, nei confronti dell’Agenzia del Demanio o della Provincia di Lecce. Inoltre, con sentenza pubblicata il 20.08.2020, la Corte di Appello di Lecce (decidendo sull’impugnazione proposta da Apuliae avverso la sentenza di primo grado e sulla differente impugnazione, riunita, proposta dalla Provincia di Lecce nei confronti della medesima sentenza), ha accolto le ragioni della Provincia limitatamente alla parte in cui la stessa era stata condannata al risarcimento del danno in favore dell’Agenzia del Demanio, confermando la sentenza di primo grado sia nella parte impugnata dalla Provincia rispetto all’asserito verificarsi dell’effetto risolutivo, sia nella parte, impugnata da Apuliae, rispetto alla domanda risarcitoria che la società aveva proposto nei confronti della Provincia e dell’Agenzia del Demanio. In data 11.03.2021 è stato notificato il ricorso incidentale innanzi alla Corte di Cassazione finalizzato ad accertare l’erroneità della sentenza della Corte d’Appello nella parte in cui ha ritenuto che Apuliae non avesse diritto al risarcimento dei danni subiti in considerazione del fatto che la stessa avrebbe dovuto conoscere la non conformità della propria istanza di partecipazione alla procedura di valorizzazione dell’ex Colonia Scarciglia. Attualmente, come detto, pende tale giudizio innanzi alla Corte di Cassazione RGN 4412/2021 rispetto al quale, in ragione della particolare complessità e novità delle questioni giuridiche affrontate, non è possibile esprimere una previsione in ordine al probabile accoglimento o meno delle ragioni fatte valere. Occorre comunque precisare, che l’esito di tale giudizio lascia impregiudicata la domanda spiegata da Apuliae con il contenzioso 2011, come di seguito esplicitato.
Nel giudizio innanzi al Tribunale di Lecce, radicato con atto di citazione del 06.10.2011 da Apuliae nei confronti della Provincia di Lecce, per la refusione della somma di euro 1.546.950, relativa ai costi sostenuti ed agli interventi eseguiti in relazione al compendio immobiliare denominato ex Colonia Scarciglia, il Giudice, all’udienza del 24.05.2023, ha disposto un nuovo rinvio al 17 aprile 2024, in attesa della definizione del giudizio pendente innanzi alla Corte di Cassazione.
In particolare, anche alla luce di quanto è dato leggere in dette sentenze, in cui si riconosce la circostanza che sul compendio immobiliare sono state apportate delle migliorie, è possibile ipotizzare, ferma restando la complessità del caso, un probabile accoglimento delle richieste avanzate da Apuliae ai sensi degli artt. 2033 e 2041-2042 c.c..
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Per quanto riguarda il settore industriale (gruppo Piaggio), si segnalano i seguenti contenziosi di carattere legale e fiscale.
-La Canadian Scooter Corp. (CSC), distributore esclusivo di Piaggio per il Canada, ha convenuto nell’agosto 2009 dinanzi al Tribunale di Toronto (Canada) Piaggio & C. S.p.A., Piaggio Group Americas Inc. e Nacional Motor S.A. per ottenere il risarcimento dei danni subiti per effetto della presunta violazione delle norme stabilite dalla legge canadese in materia di franchising (c.d. Arthur Wishart Act). La vicenda processuale è al momento sospesa per inattività della controparte. Piaggio ha valutato la possibilità di presentare un’istanza per ottenere un “ordine di dismissione” della causa per inattività di controparte, tuttavia ha ritenuto al momento di non voler procedere in quanto i costi sono superiori agli eventuali benefici.
-Da Lio S.p.A., con atto di citazione notificato il 15.04.2009, ha convenuto in giudizio la società davanti al Tribunale di Pisa, per ottenere il risarcimento di presunti danni subiti a vario titolo per effetto della risoluzione dei rapporti di fornitura. La società si è costituita in giudizio chiedendo il rigetto di tutte le domande avversarie. Da Lio ha chiesto e ottenuto la riunione del giudizio con quello di opposizione al decreto ingiuntivo emesso a favore di Piaggio per la restituzione degli stampi trattenuti dal fornitore al termine del rapporto. I giudizi sono stati quindi riuniti e con ordinanza ex art. 186ter c.p.c. datata 7.06.2011 Piaggio è stata condannata al pagamento di un importo di euro 109.586,60, oltre interessi, relativo alle somme non contestate. Nel corso del 2012 sono state escusse le prove testimoniali seguite da una consulenza tecnica d’ufficio (“CTU”), disposta su richiesta da Da Lio, per quantificare l’ammontare degli interessi pretesi da Da Lio ed il valore dei materiali in magazzino. Dopo aver invitato le parti a precisare le conclusioni e a depositare i rispettivi scritti finali, il Tribunale di Pisa ha condannato Piaggio al pagamento di un importo complessivo di circa euro 7.600.000 e alla pubblicazione del dispositivo della sentenza su due quotidiani nazionali e due riviste specializzate. Piaggio, supportata dall’opinione dei legali incaricati della difesa in grado di appello, che hanno evidenziato i molteplici motivi di impugnazione della sentenza e il pieno fondamento delle ragioni della società, ha presentato ricorso dinanzi alla Corte d’Appello di Firenze, chiedendo la riforma della sentenza, nonché la sospensione della sua efficacia esecutiva. In data 21.10.2020, la Corte d’Appello di Firenze ha accolto parzialmente l’istanza di sospensione dell’efficacia esecutiva della sentenza avanzata da Piaggio, sino all’importo di euro 2.670.210,26, rigettandola nel resto e confermando l’efficacia esecutiva della sentenza per le somme ulteriori. La Corte d’Appello ha disposto lo scambio delle note scritte contenenti istanze e conclusioni delle Parti in luogo della prima udienza fissata per il 9.06.2021. La causa è stata rinviata alla successiva udienza dell’8.06.2022 per la precisazione delle conclusioni, quando la Corte ha trattenuto la causa in decisione, assegnando alle parti termine per il deposito degli scritti difensivi finali. In data 28.11.2022 la Corte d’appello di Firenze ha parzialmente accolto i motivi d’appello principale (ie di Piaggio) e incidentale (ie di Da Lio) e, per l’effetto, (i) ridotto la condanna di Piaggio al pagamento del minor importo di circa euro 3 milioni quanto alla voce “interessi moratori e penali sulle fatture pagate in ritardo” rispetto al precedente importo di circa euro 4,3 milioni (fatte salve le altre voci di condanna); (ii) dichiarato che la somma dovuta da Piaggio per fatture non pagate ammonta a circa euro 0,36 milioni e (iii) dichiarato che (solo) sulle somme dovute da Piaggio a titolo di penale per fatture pagate in ritardo sono da calcolarsi gli interessi legali con decorrenza dalla domanda giudiziale anziché dalla sentenza. Piaggio ha provveduto, in data 14.03.2023, all’impugnazione della sentenza avanti la Corte di Cassazione, a cui ha fatto seguito il controricorso con ricorso incidentale di Da Lio.
-Nel giugno 2011 Elma S.r.l., concessionario Piaggio dal 1995, ha promosso nei confronti della società due distinti giudizi, richiedendo il pagamento di circa 2 milioni di euro per asserita violazione dell’esclusiva che gli sarebbe stata assicurata da Piaggio sul territorio di Roma e di ulteriori 5 milioni di euro a titolo di danni patiti per l’asserito inadempimento e abuso di dipendenza economica da parte della società. Piaggio si è costituita nei procedimenti instaurati da Elma, contestando integralmente le pretese di quest’ultima e richiedendo la condanna di questa al pagamento dei propri crediti ancora insoluti per circa euro 966.000.
Il Giudice, rigettando ogni domanda avanzata da Elma, ha condannato quest’ultima a pagare in favore di Piaggio la somma di euro 966.787,95 oltre interessi di mora, sotto deduzione della
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somma di euro 419.874,14, già incassati da Piaggio mediante escussione della garanzia fideiussoria. Piaggio ha corrisposto ad Elma (ponendoli in compensazione) la somma di euro 58.313,42 oltre interessi come per legge. In data 14.01.2020 Piaggio ha presentato istanza di fallimento nei confronti di Elma in relazione alle somme da ricevere, mentre in data 15.01.2020 Elma ha presentato ricorso presso la Corte d’Appello di Firenze avverso la già menzionata sentenza. Con sentenza in data 28.02.2023, la Corte d’Appello di Firenze ha rigettato integralmente l’appello di Elma e confermato la sentenza di primo grado; Elma non ha proposto ricorso per Cassazione.
In relazione ai medesimi fatti, Elma ha citato, innanzi al Tribunale di Roma, anche un ex dirigente della società per ottenere anche da quest’ultimo il risarcimento dei danni asseritamente subiti: Piaggio si è costituita nel procedimento in oggetto richiedendo, tra l’altro, la riunione con le cause pendenti, al tempo, innanzi al Tribunale di Pisa. Il Giudice ha ammesso una CTU contabile richiesta da Elma, seppure con oggetto molto più limitato rispetto all’istanza. Con sentenza del 3.06.2019, il Tribunale di Roma ha rigettato la domanda avanzata da Elma S.r.l. condannandola altresì al pagamento delle spese di CTU, compensando le spese di lite. Elma ha presentato ricorso dinanzi alla Corte d’Appello di Roma citando Piaggio all’udienza del 15.04.2020, differita al 31.03.2021 e nuovamente differita al 6.04.2021. Il Collegio ha rigettato, allo stato, la richiesta di annullamento della CTU svoltasi in primo grado, formulata da Elma, ritenendo tale decisione strettamente connessa all’esame dell’appello nel merito, rinviando dunque la causa all’udienza del 2.10.2024 per la precisazione delle conclusioni.
-La società TAIZHOU ZHONGNENG ha citato Piaggio davanti al Tribunale di Torino, richiedendo l’annullamento della frazione italiana del marchio tridimensionale registrato in Italia a protezione della forma della Vespa, nonché una pronuncia che escluda la configurabilità della contraffazione del marchio tridimensionale rispetto ai modelli di scooter sequestrati dalla Guardia di Finanza su istanza di Piaggio in occasione dell’EICMA 2013, oltre al risarcimento dei danni. Alla prima udienza di comparizione delle parti del 5.02.2015, il Giudice ha disposto una CTU volta all'accertamento della validità del marchio tridimensionale Vespa e della contraffazione o meno dello stesso da parte dei modelli di scooter Znen, fissando per il.02.2016 l’udienza per la discussione della perizia, a valle della quale, ritenendo conclusa la fase istruttoria, ha fissato l’udienza di precisazione delle conclusioni per il 26.10.2016. Con sentenza del 6.04.2017 il Tribunale di Torino ha dichiarato la piena validità del marchio tridimensionale Vespa di Piaggio e la contraffazione dello stesso da parte dello scooter “VES” di Znen. Il Tribunale di Torino ha, inoltre, riconosciuto la tutela della Vespa ai sensi del diritto d'autore, confermando il carattere creativo e il valore artistico propri della sua forma, così dichiarando che lo scooter “VES” di Znen costituisce violazione del diritto d'autore di Piaggio. La controparte ha impugnato la sentenza presso la Corte d’Appello di Torino, dove il 24.01.2018 si è celebrata la prima udienza. La causa è stata rinviata all’udienza del 13.06.2018 per la precisazione delle conclusioni, all’esito della quale sono state scambiate le comparse e le memorie di replica. La Corte d’Appello di Torino ha infine respinto il ricorso di Zhongneng con sentenza pubblicata il 16.04.2019. La controparte ha promosso ricorso per Cassazione in cui Piaggio si è costituita depositando il controricorso in data 5.09.2019. A valle dell’udienza, in seduta pubblica, del 17.10.2023, la Corte di Cassazione, con sentenza pubblicata il 29.11.2023, ha confermato la tutela del diritto d’autore sulla forma della Vespa e, per quanto concerne il marchio, ha invece rinviato la decisione alla Corte di Appello di Torino.
-Con atto di citazione del 27.10.2014 Piaggio ha convenuto in giudizio davanti al Tribunale di Impresa di Milano le società PEUGEOT MOTOCYCLES ITALIA S.p.A., MOTORKIT s.a.s. di Turcato Bruno e C., GI.PI. MOTOR di Bastianello Attilio e GMR MOTOR s.r.l. per ottenere il ritiro dal mercato dei motocicli Peugeot “Metropolis”, accertando la violazione e contraffazione di alcuni brevetti europei e modelli ornamentali di titolarità di Piaggio, nonché la condanna al risarcimento danni per concorrenza sleale, con la pubblicazione del dispositivo dell’emananda sentenza su alcuni quotidiani (“Causa 1”).
Alla prima udienza di comparizione del 4.03.2015, il Giudice ha concesso i termini per il deposito delle memorie ex 183.6. c.p.c. e ha, quindi, disposto una CTU. Alla successiva udienza del
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28.02.2018, chiamata per la precisazione delle conclusioni, ha disposto un supplemento di CTU e fissato i nuovi termini per lo scambio delle comparse conclusionali. Con sentenza del 27.05.2020 il Tribunale di Milano ha rigettato le richieste di contraffazione dei brevetti Piaggio n. EP1363794B1, EP1571016B1, IT1357114 e del design comunitario n. 487723-0001, nonché la richiesta di condanna per concorrenza sleale, condannando Piaggio al risarcimento di 3/4 delle spese di CTU e a rifondere alla convenuta le spese di lite (“Sentenza 1”); ha inoltre disposto la separazione della trattazione sulla contraffazione del brevetto n. EP1561612B1 riunendola alla causa promossa da PEUGEOT MOTOCYCLES SAS per ottenere la dichiarazione di nullità erga omnes (“Causa 2”).
Piaggio ha impugnato la Sentenza 1 dinanzi alla Corte d’Appello di Milano. La Corte ha respinto l’eccezione sollevata dalla appellata Peugeot di inammissibilità dell’appello e ha fissato per la precisazione delle conclusioni l’udienza del 10.11.2021, differita per medesimi incombenti all’udienza del 23.03.2022, nella quale sono stati concessi i termini per il deposito delle memorie conclusive e le rispettive repliche, ritualmente scambiate tra le parti. A fronte della richiesta di Piaggio di discussione orale della causa, è stata fissata udienza in data 14.09.2022, a valle della quale la Corte si è riservata. Con sentenza in data 18.01.2023, la Corte d’appello ha confermato la sentenza di primo grado. Ha, in particolare, (i) escluso la sussistenza della contraffazione dei tre brevetti, ritenendo assorbite le eccezioni di invalidità di EP’794, EP’016 e IT’114 sollevate da Peugeot e (ii) rigettato le domande di Piaggio relative alla contraffazione del modello comunitario e di concorrenza sleale, ritenendo corretto quanto statuito sul punto dal Tribunale nella sentenza di primo grado. Nessuna parte ha proposto ricorso per Cassazione.
-PEUGEOT MOTOCYCLES SAS ha notificato un atto di citazione avanti il Tribunale di Milano nei confronti di Piaggio sostenendo che il brevetto su cui si fonda la domanda di contraffazione avanzata da Piaggio in Causa 1, sarebbe annullabile per via di una domanda brevettuale giapponese preesistente (“Causa 2”). Piaggio si è costituita in giudizio eccependo l’improcedibilità dell’azione promossa da Peugeot e comunque l’irrilevanza della domanda brevettuale invocata da Peugeot. All’udienza di comparizione del 20.02.2018, il Giudice ha assegnato i termini per il deposito delle memorie istruttorie; la causa è stata rinviata all’udienza del 22.05.2018, all’esito della quale è stata disposta una CTU, con termine al 15.01.2019 per il deposito. Depositata la CTU (che ha confermato la validità del brevetto Piaggio) e discussa la medesima all’udienza del 29.01.2019, il Giudice ha richiesto al CTU ulteriori precisazioni tecniche, concedendo un termine a Peugeot per la formulazione della richiesta di integrazione della CTU. Il Giudice ha respinto la richiesta di chiarimenti di Peugeot ed ha ritenuto la causa matura per la decisione rinviando all’udienza del 15.12.2020 per la precisazione delle conclusioni delle cause riunite (contraffazione e nullità). Il Giudice ha concesso i termini di legge per il deposito degli scritti conclusionali, ritualmente scambiati tra parti. Su istanza di Peugeot, il Tribunale ha disposto la discussione orale della causa all’udienza del 24.06.2021, trattenendo, poi, la causa in decisione. Il 20.09.2021 il Tribunale di Milano si è pronunciato in favore di Piaggio (i) respingendo la domanda di nullità del brevetto EP di titolarità di Piaggio, (ii) accertando la contraffazione e inibendo, limitatamente al territorio italiano, la produzione, importazione, esportazione, commercializzazione, pubblicizzazione, anche attraverso internet, dei predetti motocicli; (iii) disponendo a carico di Peugeot Italia il ritiro dal commercio dei motocicli in contraffazione; (iv) fissando la penale di euro 6.000 a carico di ciascuna delle parti convenute per ogni motociclo Metropolis commercializzato decorso il termine di trenta giorni dalla comunicazione della sentenza e di euro 10.000 a carico di Peugeot Italia e di Peugeot Motocycles S.A.S. per ogni giorno di ritardo nell’attuazione del comando sub (iii), decorso il termine di novanta giorni dalla comunicazione della presente sentenza; (v) ponendo a carico di Peugeot le spese di lite di Piaggio.
Peugeot ha appellato la predetta sentenza, con contestuale ricorso per sospenderne la provvisoria esecutorietà. Quest’ultimo è stato rigettato il 6.12.2021, con conferma della
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provvisoria esecutorietà della sentenza. Alla udienza tenutasi in appello il 23.03.2022, le parti hanno precisato le proprie conclusioni; la Corte ha concesso i termini per il deposto degli scritti finali. Piaggio ha insistito per la fissazione dell’udienza di discussione orale ai sensi dell’art. 352, comma, c.p.c.. È stata quindi fissata udienza in data 14.09.2022, a valle della quale la Corte si è riservata.
In data 16.01.2023 la Corte d’Appello di Milano ha: (i) confermato la sentenza di primo grado con riferimento all’accertamento della validità di EP’612 e la sussistenza della contraffazione letterale delle rivendicazioni 1, 2 e 5 del brevetto da parte del Metropolis (ii) confermato le misure della inibitoria e del ritiro dal commercio disposte dal Tribunale, ma, a differenza di quanto disposto dal Tribunale, ha limitato l’ordine di ritiro dal commercio solo a carico di Peugeot Motocycles Italia Srl in liquidazione (iii) rigettato altresì il sesto motivo di appello di Peugeot (iv) disposto la condanna generica a carico di Peugeot Motocycles Italia Srl in liquidazione (v) disposto, con separata ordinanza, la prosecuzione della causa per la determinazione del danno risarcibile. Nell’ambito della prosecuzione del giudizio di secondo grado, si è quindi svolta una CTU, a valle della quale si è tenuta l’udienza del 8.11.2023; in tale occasione la Corte d’appello ha concesso alle parti i termini per il deposito degli scritti difensivi finali (9.01.2024 e 29.01.2024, rispettivamente per comparse conclusionali e memorie di replica). Ha quindi fissato udienza per la discussione orale della causa al 24 aprile 2024. Nel frattempo, Peugeot ha proposto ricorso per Cassazione avverso la sentenza non definitiva, cui ha fatto seguito il controricorso di Piaggio.
-Piaggio ha inoltre intrapreso un’azione nei confronti di PEUGEOT MOTOCYCLES SAS avanti il Tribunal de Grande Istance di Parigi. A seguito dell’azione di Piaggio (“Saisie Contrefaçon”) sono stati acquisiti, tramite un ufficiale giudiziario, alcuni documenti ed effettuati alcuni test per dimostrare la contraffazione del motociclo Piaggio MP3 da parte del motociclo Peugeot “Metropolis”. L’8.10.2015 si è tenuta l’udienza per la nomina dell’esperto per l’esame delle risultanze della Saisie Contrefaçon. Il 3.02.2016 si è tenuta l’udienza per la discussione delle memorie istruttorie delle parti. È stata depositata nel febbraio 2018 una CTU preliminare volta a definire i documenti sulla base dei quali sarà deciso il giudizio sulla contraffazione lamentata da Piaggio. La discussione è avvenuta all’udienza del 29.01.2019 e poi all’udienza del 17.10.2019. Successivamente, dopo il deposito di rispettive memorie e lo svolgimento di due udienze (17.09.2020 e 11.03.2021),con sentenza del 7.09.2021 il Tribunale di Parigi si è pronunciato in favore di Piaggio, condannando Peugeot Motocycles ad un risarcimento del danno di euro 1,5 milioni, oltre ulteriori ammende e spese legali e all'inibizione per Peugeot Motocycles sul territorio francese alla produzione, promozione, commercializzazione, importazione, esportazione, uso e/o possesso di un qualsiasi scooter a tre ruote che utilizzi il sistema di controllo brevettato da Piaggio (tra cui il Peugeot Metropolis). Piaggio ha presentato ricorso per ottenere la provvisoria esecutività della sentenza di primo grado; la Corte ha rigettato tale istanza con decisione dell’8.03.2022. Peugeot ha, al contempo, impugnato la sentenza di primo grado e Piaggio si è regolarmente costituita nel giudizio di appello, chiedendo il rigetto del ricorso presentato dalla Peugeot. Peugeot ha, quindi, richiesto che fosse disposta una nuova consulenza tecnica d’ufficio; la richiesta è stata rigettata in data 10.01.2023. La Corte ha quindi fissato l’udienza del 29.05.2024 per la discussione finale.
-In data 7.12.2022 la società francese SCOOTER CENTER S.à.r.l. ha notificato a Piaggio e a Piaggio France un atto di citazione avanti il Tribunal de Commerce di Parigi affinché le due società del gruppo Piaggio siano condannate al risarcimento di asseriti danni causati dalla(altrettanto asserita) rottura brutale e senza congruo preavviso del rapporto di concessione di vendita in essere tra Piaggio e il medesimo concessionario Scooter Center. Tali danni sono stati quantificati nella domanda giudiziale in euro 4,15 milioni (oltre spese legali). Nel corso della prima udienza del 16.02.2023, il Giudice ha fissato il calendario procedurale. Inoltre, nel corso della stessa udienza, il Giudice ha invitato le parti a considerare una conciliazione ed ha concesso termine a Piaggio fino al 24.05.2023 per depositare la propria memoria. Le parti hanno manifestato la propria disponibilità ad
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intavolare una negoziazione. Pertanto, le parti hanno aderito alla procedura di mediazione e partecipando all’incontro con il mediatore in data 13.10.2023. Le parti hanno quindi negoziato e concluso un accordo transattivo in data 8.02.2024.
Gli importi accantonati dalla Piaggio & C. S.p.A. a fronte dei potenziali rischi derivanti dai contenziosi in essere appaiono congrui in relazione al prevedibile esito delle controversie.
-In riferimento ai contenziosi di natura tributaria che vedono coinvolta Piaggio & C. S.p.A., si segnala che risulta pendente il contenzioso avente ad oggetto gli avvisi di accertamento Irap ed Ires notificati a Piaggioin data 22.12.2017, entrambi relativi al periodo d’imposta 2012 e contenenti rilievi in materia di prezzi di trasferimento. A tal riguardo si ricorda che con sentenza depositata il 15.01.2020 Piaggio è risultata vittoriosa in primo grado dinnanzi alla CTP di Firenze; avverso tale decisione l’Agenzia delle Entrate ha presentato appello dinnanzi alla CTR con atto notificato alla società in data 12.10.2020; la società ha pertanto provveduto a costituirsi in giudizio in data 2.12.2020. Con sentenza depositata il marzo 2023, la CTR ha rigettato l’appello presentato dall’Agenzia delle Entrate e confermato la sentenza di primo grado, favorevole alla società. Sono ancora pendenti i termini per un eventuale ricorso in Cassazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
-In relazione ai contenziosi instaurati in esito alle verifiche aventi ad oggetto i redditi prodotti da Piaggio & C. S.p.A. in India nei periodi d’imposta indiani 2010-2011, 2011-2012 e 2012-2013 recanti rilievi, rispettivamente, per circa 1,3 milioni di euro, 1,1 milioni di euro e 0,9 milioni di euro, comprensivi di interessi, si segnala quanto segue:
-per tutte le annualità interessate Piaggio è risultata vittoriosa dinnanzi all’Income Tax Appellate Tribunal;
-in riferimento al contenzioso relativo al periodo d’imposta 2010-2011, l’High Court si è espressa in senso favorevole alla Piaggio con sentenza del 20.12.2023;
-in riferimento ai contenziosi relativi ai periodi d’imposta 2011-2012 e 2012-2013 le autorità fiscali indiane hanno presentato ricorso dinnanzi all’High Court avverso la decisione di primo grado. In relazione a detti contenziosi si è in attesa della fissazione della data dell’udienza.
A seguito delle sentenze favorevoli di primo grado Piaggio ha ottenuto il rimborso degli importi oggetto di contenzioso e precedentemente versati alle autorità fiscali indiane (per complessivi 1,1 milioni di euro) in ottemperanza alle normative locali.
Per le suddette vertenze la società non ha ritenuto di dover effettuare accantonamenti, in considerazione delle sentenze favorevoli ottenute e delle positive indicazioni espresse dai professionisti incaricati della difesa.
-Inoltre, Piaggio & C. S.p.A ha ricevuto da parte dell’Autorità fiscale indiana un VAT assessment order relativo al periodo d’imposta 2010-2011 afferente la mancata applicazione della VAT in relazione alle transazioni infragruppo con Piaggio Vehicles PVT Ltd aventi ad oggetto le royalties. Analogo order è stato notificato anche per i periodi d’imposta 2011-2012, 2012-2013, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016, 2016-2017 e 2017-2018. L’ammontare della contestazione comprensivo di interessi ammonta a circa 0,8 milioni di euro per ognuno dei periodi d’imposta oggetto di contenzioso, di cui una piccola parte già versata alle autorità fiscali indiane in ottemperanza alla legislazione locale. La società ha deciso di impugnare l’order relativo al periodo d’imposta 2010-2011 di fronte all’High Court e successivamente dinnanzi alla Supreme Court; avverso gli order relativi ai periodi d’imposta successivi è stata adita la Departmental Appellate Authority - Joint Commissioner of Sales Tax con ricorsi presentati nel corso del mese di luglio 2020 per il contenzioso inerente il periodo d’imposta 2011-2012, in data 21.06.2021 in relazione al contenzioso concernente il periodo d’imposta 2012-2013 e in data 28.04.2022 con riferimento ai restanti periodi di imposta.
I principali contenziosi di natura fiscale delle altre società del Gruppo riguardano Piaggio Vehicles PVT Ltd, PT Piaggio Indonesia e Piaggio Hellas S.A..
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sulla
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ed
attività
del
Gruppo
Immsi
45
-Con riferimento alla società indiana risultano in essere alcuni contenziosi riguardanti annualità differenti dal 2003 al 2017 che vertono su accertamenti relativi sia ad imposte dirette che ad imposte indirette e per parte dei quali, tenuto conto delle positive indicazioni espresse dai professionisti incaricati della difesa, non è stato operato alcun accantonamento in bilancio. La società indiana ha in parte già corrisposto gli importi contestati, così come previsto dalla normativa locale, che saranno rimborsati qualora il contenzioso si concluda a favore della stessa.
-In riferimento a PT Piaggio Indonesia, la società ha in essere taluni contenziosi relativi ai periodi d’imposta 2017, 2018, 2019, 2022 e 2023.
Con riferimento al periodo d’imposta 2017, la contestazione è afferente alla disciplina dei prezzi di trasferimento e alle Withholding taxes. Avverso l’atto di contestazione, la società ha presentato in data 8.09.2020 ricorso dinnanzi alla Tax Court, la quale si è espressa in senso sfavorevole alla società, che in data 13.07.2022 ha proposto ricorso dinanzi alla Supreme Court; quest’ultima, nel mese di settembre 2023, ha emesso sentenza sfavorevole nei confronti della società indonesiana in relazione alla tematica transfer pricing; si è in attesa della decisione con riferimento alle Withholding taxes.
L’ammontare complessivo attualmente oggetto di contenzioso è pari a 0,1 milioni di euro e laddove dovuto (i.e. laddove non compensato da perdite pregresse della società) è già stato interamente versato alle autorità fiscali indonesiane in conformità alle normative ivi vigenti.
Per quanto riguarda il periodo di imposta 2018, la contestazione, afferente alla disciplina dei prezzi di trasferimento, ha ad oggetto una maggiore imposta pari a circa 0,2 milioni di euro. Avverso l’avviso di accertamento, la società ha proposto ricorso in data 17.09.2021 dinanzi alla Tax Court ed è in attesa della decisione.
In relazione al periodo d’imposta 2019, le autorità fiscali indonesiane ripropongono le medesime contestazioni sui prezzi di trasferimento fatte nel 2018, nonché la pretesa tributaria in materia di Withholding taxes. L’ammontare complessivo attualmente oggetto delle contestazioni, ammonta a circa a 0,9 milioni di euro. Avverso l’avviso di accertamento, la società ha proposto ricorso in data 15.09.2022 dinanzi alla Tax Court e si è in attesa della decisione.
In relazione ai periodi d’imposta 2022 e 2023, la contestazione verte sul mancato riconoscimento dell’esenzione daziaria originariamente riconosciuta su talune importazioni di veicoli originari del Vietnam. L’ammontare complessivo attualmente oggetto delle contestazioni, ammonta a circa a 0,4 milioni di euro per l’anno 2022 e 0,4 milioni di euro per l’anno 2023. In riferimento alla contestazione relativa al periodo 2022, la società ha proposto ricorso dinanzi alla Tax Court, che si è pronunciata nel mese di giugno 2023 con una sentenza sfavorevole alla società; avverso tale decisione, la società indonesiana ha proposto ricorso dinnanzi alla Supreme Court in data 5.09.2023. Avverso la contestazione relativa al periodo 2023, la società ha proposto ricorso dinnanzi alla Tax Court in data 12.10.2023 e si è in attesa della fissazione dell’udienza.
-In riferimento a Piaggio Hellas S.A., in data 8.04.2015 la società ha ricevuto un Tax Report, in esito ad una verifica generale relativa al periodo d’imposta 2008, recante rilievi per circa 0,5 milioni di euro, comprensivi di sanzioni. In data 12.06.2015, avverso tale Tax Report, la società greca ha presentato ricorso presso il Tax Center Dispute Resolution Department. In conseguenza dell’esito sfavorevole del suddetto ricorso, la società ha presentato appello dinanzi l’Administrative Court of Appeal, che, con sentenza del 27.04.2017, si è espressa in senso favorevole alle Autorità fiscali locali. La società ha quindi presentato ricorso presso la Supreme Court. In data 18.01.2023 si è tenuta udienza presso tale organo e attualmente si è in attesa della sentenza. L’importo oggetto di contestazione è stato interamente versato alle Autorità fiscali greche; la società, sulla base delle positive indicazioni dei professionisti incaricati della difesa, ritiene probabile l’esito positivo del ricorso ed il conseguente rimborso delle somme versate.
Per quanto riguarda il settore navale (Intermarine S.p.A.), si segnalano i seguenti contenziosi di carattere legale e fiscale.
Per il contenzioso con il subappaltatore del sistema di condizionamento della commessa finlandese per il mancato funzionamento secondo i requisiti contrattuali, che ha costretto Intermarine S.p.A. al rifacimento dello stesso, come da provvedimento autorizzativo del giudice,
46
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Immsi
la società aveva provveduto a notificare in data 28.02.2020 l’atto di citazione per chiamata in causa della società Gruppo PSC Spa, quale incorporante della newco Atisa Marine Srl, già cessionaria del ramo di azienda HVAC di Atisa Spa. Il Gruppo PSC ha provveduto a costituirsi in giudizio in data 20.05.2020, richiamando sostanzialmente le difese e domande già svolte da Atisa S.p.A. Durante i vari differimenti, le parti hanno tentato di pervenire ad una definizione stragiudiziale della vicenda; tali tentativi non sono andati a buon fine. Nelle more la Gruppo PSC ha presentato domanda di ammissione con riserva alla Procedura di Concordato Preventivo davanti alla Sezione Fallimentare del Tribunale di Lagonegro. All’udienza del 19.01.2023 le parti hanno provveduto a precisare le rispettive conclusioni ed hanno successivamente provveduto al deposito degli scritti difensivi finali nei termini di legge. La causa è stata rimessa in istruttoria per la chiamata a chiarimenti del CTU “sulle questioni relative alla definizione di “Frost Guard Frost Protection” della memoria autorizzata di Intermarine, fissando l’udienza del 20.02.2024, poi rinviata al 16.04.2024. Secondo i legali l’esito del giudizio è al momento indeterminabile.
La società Scoppa Charter S.r.l., acquirente, attraverso Unicredit Leasing, di una imbarcazione Conam 75 WB Alvadis II consegnata nel 2010 per euro 2 milioni, aveva presentato una citazione presso il Tribunale di Napoli per una presunta asserita non conformità del bene alle specifiche di vendita e del manuale del proprietario e la non sicurezza dell'unità; il Tribunale aveva emesso a fine settembre 2016 sentenza di grado con prevalente esito favorevole per Intermarine rispetto alla richiesta di controparte, condannando però la società al pagamento, sulla base di una determinazione equitativa, di euro 0,6 milioni a titolo di risarcimento.
Nel 2017 Scoppa Charter ha presentato ricorso in Appello avverso la sentenza di primo grado, mentre Intermarine ha presentato ricorso ex art. 351 per inibitoria dell’esecuzione della sentenza; in esito all’udienza di inibitoria la Corte di Appello di Napoli ha disposto la sospensione dell’efficacia esecutiva della sentenza 2016 ed ha fissato l’udienza, per la precisazione delle conclusioni al 10 settembre 2020; la stessa è stata successivamente più volte differita sino al 27 giugno 2024, per i medesimi incombenti. Secondo i legali che assistono la società, scongiurato il rischio di un’azione esecutiva in forza della inibitoria come sopra concessa dalla Corte di Appello di Napoli, nonché di una riproposizione da parte di SC della domanda risarcitoria a titolo di mancato guadagno, non si possono allo stato fare previsioni su quello che potrà essere l’esito dell’appello.
Con riferimento all’arbitrato instaurato dalle banche di Taiwan contro Intermarine, il lodo è stato definito con esito favorevole per la società; avendo il Tribunale Arbitrale, nella parte dispositiva del lodo parziale, respinto nella loro interezza le domande delle Banche, in data 7.06.2023, la Camera Arbitrale ha emesso lodo definitivo con il quale ha sancito il rimborso integrale delle spese legali di giudizio a favore di Intermarine per complessivi euro 1,9 milioni. Le banche in data 29.06.2023 hanno provveduto al rimborso di tale somma a favore della società.
Per i contenziosi nei quali Intermarine S.p.A. è stata convenuta in giudizio, con richieste di risarcimento a titolo di presunti di danni morali, biologici e relazionali/esistenziali per malattie di ex dipendenti, per somme di complessivi euro 2 milioni, sono in corso le fasi istruttorie e sono state tenute udienze con escussione di testi per ogni parte e depositi di note scritte. Considerate le fasi preliminari dei procedimenti, le attivazioni di CTU e le necessarie ed opportune azioni di difesa da parte dei legali che assistono la società, non è possibile ad oggi prevedere gli esiti di tali giudizi.
Con riferimento al ricorso in Cassazione del 2021 da parte di Monte dei Paschi di Siena, avverso la sentenza di appello del 2011 favorevole a Intermarine per anatocismo, capitalizzazione anticipata interessi passivi, calcolo anticipato di interessi con addebito, tassi di interessi passivi annui superiori a quelli contrattuali, commissioni di massimo scoperto, applicazione di interessi passivi in misura difforme da quella pattuita, si è in attesa di fissazione dell’udienza in Cassazione.
Per gli altri contenziosi legali con fornitori e clienti e per i contenziosi del lavoro non ci sono stati nell’esercizio sviluppi significativi rispetto a quanto già descritto nel bilancio dell’esercizio 2022, ad eccezione di un contenzioso con un ex dipendente che è stato risolto in via conciliativa; secondo i legali che assistono la società, non dovrebbero comunque emergere significative passività e oneri in eccedenza rispetto ai fondi rischi già stanziati in bilancio.
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sulla
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ed
attività
del
Gruppo
Immsi
47
Per quanto concerne il contenzioso fiscale, si segnala che non ci sono contenziosi fiscali in essere, salvo uno attivo per richiesta di rimborso di un pagamento di accise di euro 38 migliaia, per il quale la Società ha avuto esisti favorevoli in ogni livello di giudizio; ciò nonostante, per una seconda volta, l’Agenzia delle Dogane ha impugnato l’ultima decisione presso la Corte di Cassazione (RG n. 400/2023). La Società si è tempestivamente costituita presentando apposito controricorso ed alla data odierna si è in attesa della fissazione dell’udienza per la relativa discussione.
Fatti
di
rilievo
intervenuti
dopo
la
chiusura
dell’esercizio
ed
evoluzione
prevedibile
della
gestione
nell’esercizio
2024
Con riferimento al settore industriale, Piaggio, grazie ad un portafoglio di marchi iconici, conferma di continuare a perseguire obiettivi di marginalità e produttività nella gestione dei costi di produzione, logistica e procurement e nella gestione di tutti i mercati internazionali. Le attuali difficoltà nei trasporti internazionali legate al conflitto israelo-palestinese ed il correlato incremento dei costi e dei tempi dei trasporti saranno gestiti attraverso un’attenta gestione dei magazzini e della pianificazione degli acquisti e la ricerca di maggiore efficienza.
In ragione di ciò sono confermati gli investimenti previsti in nuovi prodotti nel settore delle due ruote e in quello dei veicoli commerciali e il consolidamento del proprio impegno sulle tematiche ESG.
Per quanto riguarda gli eventi successivi alla chiusura dell’esercizio 2023 si segnala in particolare la pesentazione a marzo 2024 al Modex di Atlanta, da parte di Piaggio Fast Forward (PFF), la società del gruppo Piaggio con sede a Boston, incentrata sulla robotica e mobilità del futuro, di Kilo™, il rivoluzionario robot dotato di tecnologia smart following. Kilo™ ha una capacità di carico fino a 130kg e, grazie agli imaging radar 4D e all’innovativo pacchetto di sensori sviluppati da PFF, è in grado di seguire l’operatore, muoversi in autonomia e percorrere oltre 100 tracciati memorizzati.
Con riferimento al settore navale (Intermarine S.p.A.), nel 2023 si svilupperanno gli avanzamenti di produzione relativi alle commesse e agli studi di fattibilità acquisiti, portando avanti diverse trattative, sia nel settore Difesa che Fast Ferries, volte ad acquisire ulteriori commesse che permetterebbero di incrementare il portafoglio ordini acquisiti e di conseguenza garantire alla società condizioni che permettano di ottimizzare la capacità produttiva per i prossimi anni.
Sotto il profilo commerciale, Intermarine infatti sta presentando nel settore Difesa progetti di cacciamine e pattugliatori a Marine estere, così come sta operando con la Marina Militare Italiana per realizzare gli studi di fattibilità riguardanti i cacciamine di nuova generazione (CNG).
La controllata perseguirà inoltre ogni opportunità per il contenimento dei costi diretti e di quelli indiretti.
Infine con riferimento a settore immobiliare ed holding, ed in particolare la controllata Is Molas, nel corso del 2024 è previsto il proseguo dei lavori di manutenzione straordinaria delle strutture turistico-alberghiere attualmente esistenti, in attesa di poter realizzare il progetto immobiliare complessivo, per adeguare i servizi agli standard del target di clienti individuato per lo sviluppo. In parallelo si sta procedendo con le attività commerciali volte ad individuare possibili acquirenti anche a livello internazionale.
Attestazione
ai
sensi
dell’art.
15
del
Regolamento
Consob
20249/2017
Ai sensi dell’art. 2.6.2 comma 8 del Regolamento Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., Immsi S.p.A. dichiara che sussistono i requisiti richiamati dall’art. 15 del Regolamento CONSOB n. 20249/2017 lettere a), b) e c) relativamente alle società controllate costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all’Unione Europea.
48
Informazioni
sulla
gestione
ed
attività
del
Gruppo
Immsi
Modello
di
organizzazione,
gestione
e
controllo
ex
D.Lgs.
231/2001
Con riferimento ai Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs 231/2001 adottati sia dalla Controllante sia dalle principali controllate, si rinvia a quanto ampiamente commentato nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2023 e sulla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2023, disponibili sul sito internet della Società.
Dichiarazione
del
Dirigente
preposto
alla
redazione
dei
documenti
contabili
societari
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Dott. Stefano Tenucci, dichiara, ai sensi dell’art.154-bis comma 2 del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nella presente Relazione sulla Gestione degli Amministratori al 31 dicembre 2023 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
Sedi
secondarie
La controllante Immsi S.p.A. svolge la propria attività nella sede legale presso Mantova p.zza Vilfredo Pareto, 3 e nelle sedi secondarie presso via Abruzzi, 25 Roma e via Broletto, 13 Milano.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Matteo Colaninno
49
Gruppo
Immsi
Bilancio
al
31
dicembre
2023
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
50
PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA AL 31 DICEMBRE 2023
Importi in migliaia di euro
ATTIVO     31 Dicembre 202331 Dicembre 2022
  
ATTIVITA' NON CORRENTI  
Attività immaterialiF1922.155 897.337
Attività materialiF2376.055 369.668
Investimenti immobiliari0 0
PartecipazioniF38.502 9.948
Altre attività finanziarieF416 16
Crediti verso l'ErarioF59.689 8.831
Imposte anticipateF6141.478 145.597
Crediti commerciali ed altri creditiF719.743 21.837
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI   1.477.638 1.453.234
  
ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONEF80 0
  
ATTIVITA' CORRENTI  
Crediti commerciali ed altri creditiF7127.866 112.400
- di cui verso Parti Correlate971 1.003
Crediti verso l'ErarioF520.802 46.246
RimanenzeF9439.659 491.093
Altre attività finanziarieF413.075 3.770
Disponibilità e mezzi equivalenti   F10196.096 263.577
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI    797.498 917.086
        
TOTALE ATTIVITA'    2.275.136 2.370.320
  
PASSIVO     31 Dicembre 202331 Dicembre 2022
  
PATRIMONIO NETTO  
Patrimonio netto consolidato di Gruppo228.840 240.265
Capitale e riserve di terzi    166.427 168.591
TOTALE PATRIMONIO NETTO   G1395.267 408.856
  
PASSIVITA' NON CORRENTI  
Passività finanziarieG2590.285 595.176
- di cui verso Parti Correlate1.052 852
Debiti commerciali ed altri debitiG312.340 15.603
Fondi per trattamento di quiescenza e obblighi similiG427.512 28.123
Altri fondi a lungo termineG519.137 18.603
Imposte differite    G68.346 8.800
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI   657.620 666.305
  
PASSIVITA' LEGATE AD ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONEF80 0
  
PASSIVITA' CORRENTI  
Passività finanziarieG2445.965 405.443
- di cui verso Parti Correlate408 374
Debiti commercialiG3660.644 775.722
- di cui verso Parti Correlate6.486 10.125
Imposte correntiG717.651 22.491
Altri debitiG380.714 73.645
- di cui verso Parti Correlate111 123
Quota corrente altri fondi a lungo termine  G517.275 17.858
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI    1.222.249 1.295.159
        
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO   2.275.136 2.370.320
  
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
51
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023
Importi in migliaia di euro
 
 
 
 
 
 
Esercizio 2023
Esercizio 2022
Ricavi netti
H1
2.021.128
2.126.127
- di cui verso Parti Correlate
10
0
 
 
Costi per materiali
H2
1.272.745
1.363.309
- di cui verso Parti Correlate
21.208
38.069
Costi per servizi e godimento beni di terzi
H3
301.351
317.979
- di cui verso Parti Correlate
617
564
Costi del personale
H4
272.500
281.779
Ammortamento e costi di impairment delle attività materiali
H5
65.267
64.135
Impairment dell'avviamento
0
0
Ammortamento e costi di impairment delle attività immateriali a vita definita
H6
81.711
79.484
Altri proventi operativi
H7
164.411
154.860
- di cui verso Parti Correlate
281
342
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali ed altri crediti
H8
(3.954)
(3.151)
Altri costi operativi
H9
27.164
27.471
- di cui verso Parti Correlate
 
 
 
 
125
121
RISULTATO OPERATIVO
 
 
 
 
160.847
143.679
Risultato partecipazioni
H10
(772)
(892)
Proventi finanziari
H11
27.308
57.171
Oneri finanziari
H12
96.500
103.109
- di cui verso Parti Correlate
 
 
 
 
48
47
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
 
 
 
90.883
96.849
Imposte
 
 
 
 
H13
36.009
32.951
RISULTATO DOPO LE IMPOSTE DERIVANTE DALLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO
 
54.874
63.898
Utile (perdita) derivante da attività destinate alla dismissione o alla cessazione
H14
0
0
RISULTATO DI PERIODO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI
 
 
54.874
63.898
Risultato di periodo di pertinenza di terzi
 
 
 
35.792
36.811
RISULTATO DI PERIODO DEL GRUPPO
 
 
H15
19.082
27.087
 
 
RISULTATO PER AZIONE
Importi in euro
Da attività in funzionamento e cessate:   31.12.202331.12.2022
Base0,056 0,080
Diluito     0,056 0,080
  
Da attività in funzionamento:    31.12.202331.12.2022
Base0,056 0,080
Diluito     0,056 0,080
  
Numero azioni medio:340.530.000 340.530.000
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
52
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023
Importi in migliaia di euro
 
 
 
 
 
 
Esercizio 2023
Esercizio 2022
RISULTATO DI PERIODO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI
 
 
54.874
63.898
Voci che non potranno essere riclassificate a conto economico
 
 
Utili (perdite) derivanti dalla valutazione a fair value di attività e passività che transitano a conto economico complessivo ("FVTOCI")
3.156
(76)
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti
 
 
 
(1.839)
4.171
Totale
 
 
 
 
 
1.317
4.095
Voci che potranno essere riclassificate a conto economico
 
 
Parte efficace degli utili (perdite) sugli strumenti di copertura di flussi finanziari
(3.831)
(3.100)
Utili (perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere
(5.809)
(12.251)
Quota di componenti delle società partecipate valutate con il metodo del Patrimonio netto
 
(657)
(228)
Totale
 
 
 
 
 
(10.297)
(15.579)
 
 
 
 
 
 
 
 
Altri componenti di Conto Economico Complessivo Consolidato
 
(8.980)
(11.484)
 
 
 
 
 
 
 
 
TOTALE UTILE (PERDITA) COMPLESSIVA DI PERIODO
 
 
45.894
52.414
 
 
Risultato di periodo complessivo di pertinenza di terzi
29.980
30.878
 
 
 
 
 
 
 
 
RISULTATO DI PERIODO COMPLESSIVO DEL GRUPPO
 
 
15.914
21.536
 
 
I valori presentati nella precedente tabella sono tutti esposti al netto del corrispondente effetto fiscale.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
53
PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023
Importi in migliaia di euro
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
31.12.202331.12.2022
Attività operative
Risultato prima delle imposte90.883 96.849
Ammortamento attività materiali (inclusi investimenti immobiliari)H564.910 63.435
Ammortamento attività immaterialiH681.102 77.494
Accantonamento a fondi rischi e per trattamento di quiescenza e similiH4 - H924.899 25.876
Svalutazioni / (Ripristini valutazioni al fair value)H7 - H8 - H94.870 5.130
Minusvalenze / (Plusvalenze) su cessione attività immateriali024
Minusvalenze / (Plusvalenze) su cessione attività materiali (inclusi investimenti immobiliari)H7 - H9(1.279)(237)
Proventi finanziariH11(2.470)(1.821)
Proventi per dividendiH11(34)(15)
Oneri finanziariH1269.588 42.306
Ammortamento dei contributi pubbliciH7(9.462)(11.190)
Quota di risultato prima delle imposte nelle collegate (e altre società valutate al PN)H10772 907
Variazione nel capitale circolante:
(Aumento) / Diminuzione crediti verso clienti e altri creditiF7(21.286)15.195
(Aumento) / Diminuzione delle rimanenzeF951.434 (98.434)
Aumento / (Diminuzione) dei debiti verso fornitori e altri debitiG3(110.033)132.014
(Aumento) / Diminuzione lavori in corso su ordinazioneF74.013 6.539
Aumento / (Diminuzione) fondi rischiG5(14.664)(16.385)
Aumento / (Diminuzione) fondi per trattamento di quiescenza e obblighi similiG4(12.432)(13.455)
Altre variazioni15.993 (37.334)
Disponibilità generate dall'attività operativa236.804 286.898
Interessi passivi pagati(50.916)(33.963)
Imposte pagate(36.752)(33.312)
Flusso di cassa delle attività operative149.136 219.623
Attività d'investimento
Acquisizione di società controllate, al netto delle disponibilità liquideF4(1.411)(5.669)
Investimento in attività materiali (inclusi investimenti immobiliari)F2(67.986)(65.567)
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di attività materiali (inclusi investimenti immobiliari)F23.587 357
Investimento in attività immaterialiF1(108.566)(88.904)
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di attività immaterialiF1222 0
Acquisto partecipazioni non consolidateF3 – F40 (8)
Prezzo di realizzo di partecipazioni non consolidateF3 – F413 0
Interessi incassati1.588 1.096
Prezzo di realizzo di attività destinate alla dismissione o alla cessazioneF80 15.535
Contributi pubblici incassati2.801 1.741
Dividendi da partecipazioniH10 - H110 15
Flusso di cassa delle attività d'investimento(169.752)(141.404)
Attività di finanziamento
Finanziamenti ricevutiG2437.636 117.397
Esborso per restituzione di finanziamentiG2(405.073)(171.947)
Variazione altre attività finanziarieF4(6.205)0
Rimborso diritti d'usoG2(12.081)(12.201)
Esborso per dividendi pagati ad Azionisti della Capogruppo*G1 - N(18.389)(10.216)
Esborso per dividendi pagati a Soci di Minoranza(39.683)(26.504)
Flusso di cassa delle attività di finanziamento(43.795)(103.471)
Incremento / (Decremento) nelle disponibilità liquide(64.411)(25.252)
Saldo iniziale263.513 290.361
Delta cambi(5.550)(1.596)
Saldo finale193.552 263.513
 
 
*di cui 10.680 mila euro ad Omniainvest S.p.A. ed Omniaholding S.p.A.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
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VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023
 
 
 
 
 
 
 
 
In migliaia di euro
Capitale socialeRiserve ed utili (perdite) a nuovoRisultato del periodoPatrimonio netto di GruppoCapitale e riserve di terziPatrimonio netto di Gruppo e di terzi
Saldi al 31 dicembre 2021178.464 41.217 12.267 231.948 158.919 390.867
Destinazione risultato del Gruppo a Riserva Legale0 0
Destinazione risultato del Gruppo a Dividendi(10.216)(10.216)(26.504)(36.720)
Destinazione risultato del Gruppo a Riserva Utili/Perdite2.051 (2.051)0 0
Acquisto azioni proprie da parte di Piaggio & C. S.p.A.(2.867)(2.867)(2.802)(5.669)
Vendita azioni proprie da parte di Piaggio & C. S.p.A.0 0
Costo figurativo di stock options0 0
Altre variazioni(137)(137)8.101 7.964
Risultato complessivo del periodo(5.551)27.087 21.536 30.878 52.414
Saldi al 31 dicembre 2022178.464 34.713 27.087 240.265 168.591 408.856
In migliaia di euro      
Capitale socialeRiserve ed utili (perdite) a nuovoRisultato del periodoPatrimonio netto di GruppoCapitale e riserve di terziPatrimonio netto di Gruppo e di terzi
Saldi al 31 dicembre 2022178.464 34.713 27.087 240.265 168.591 408.856
Destinazione risultato del Gruppo a Riserva Legale 1.022 (1.022)0  0
Destinazione risultato del Gruppo a Dividendi (5.108) (13.281)(18.389)(39.407)(57.796)
Destinazione risultato del Gruppo a Riserva Utili/Perdite 12.784 (12.784)0  0
Acquisto azioni proprie da parte di Piaggio & C. S.p.A. (714) (714)(697)(1.411)
Altre variazioni (8.235) (8.235)7.959 (276)
Risultato complessivo del periodo (3.168)19.082 15.914 29.980 45.894
Saldi al 31 dicembre 2023178.464 31.294 19.082 228.841 166.426 395.267
      
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
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Note
esplicative
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NOTE ESPLICATIVE SUI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2023
NotaDescrizione
AAspetti generali
BArea di consolidamento
CPrincipi di consolidamento
DPrincipi contabili e criteri di valutazione
EInformativa settoriale
FCommento alle principali voci dell’attivo
F1 Attività immateriali
F2 Attività materiali
F3 Partecipazioni
F4 Altre attività finanziarie
F5 Crediti verso l’Erario
F6 Imposte anticipate
F7 Crediti commerciali ed altri crediti
F8 Attività destinate alla dismissione
F9 Rimanenze
F10 Disponibilità e mezzi equivalenti
F11     Ripartizione dei crediti per metodo di valutazione
GCommento alle principali voci del passivo
G1 Patrimonio netto
G2 Passività finanziarie
G3 Debiti commerciali ed altri debiti
G4 Fondi per trattamento di quiescenza ed obblighi simili
G5 Altri fondi a lungo termine
G6 Imposte differite
G7 Imposte correnti
G8 Ripartizione dei debiti per metodo di valutazione
HCommento alle principali voci di Conto economico
H1 Ricavi netti
H2 Costi per materiali
H3 Costi per servizi e godimento beni di terzi
H4 Costi del personale
H5 Ammortamento e costi di impairment delle attività materiali
H6 Ammortamento e costi di impairment delle attività immateriali a vita definita
H7 Altri proventi operativi
H8 Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti
H9 Altri costi operativi
H10 Risultato partecipazioni
H11 Proventi finanziari
H12 Oneri finanziari
H13 Imposte
H14 Utile/Perdita derivante da attività cessate
H15 Risultato del periodo
IImpegni, rischi e garanzie
LRapporti con Parti Correlate
MPosizione finanziaria
NDividendi pagati
ORisultato per azione
PInformazioni integrative relative agli strumenti finanziari
QInformazioni ai sensi della Legge 124/2017
RFatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
SPubblicità dei corrispettivi
TProposta di destinazione dell’utile della Capogruppo
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
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Note
esplicative
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- A - ASPETTI GENERALI
Immsi S.p.A. (la “Società” o la “Capogruppo”) è una Società per Azioni, organizzata secondo l’ordinamento giuridico della Repubblica Italiana, con sede legale presso Mantova P.za Vilfredo Pareto, 3 Centro Direzionale Boma. Le principali attività della Società e delle sue controllate (il “Gruppo Immsi” e il “Gruppo”), l’informativa sui fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio e sulla prevedibile evoluzione della gestione sono descritti nella Relazione sulla Gestione degli Amministratori. Immsi S.p.A., con riferimento alla data del 31 dicembre 2023, è controllata direttamente ed indirettamente, ai sensi dell’art. 93 del TUF, da Omniaholding S.p.A., società interamente posseduta dalla famiglia Colaninno, tramite la società controllata Omniainvest S.p.A.. Si segnala che ai sensi dell’art. 38 comma I del D.Lgs. 127/91 Omniaholding S.p.A., con sede legale in Mantova Via Marangoni 1/E è l’entità che redige il bilancio consolidato dell'insieme più grande di imprese di cui l’emittente fa parte in quanto impresa controllata. Il bilancio consolidato di Omniaholding S.p.A. viene depositato secondo i termini di legge.
Il bilancio consolidato del Gruppo Immsi include i bilanci della società Capogruppo Immsi S.p.A. e delle società italiane ed estere direttamente ed indirettamente controllate, approvati dagli organi sociali competenti delle rispettive società, il cui elenco è riportato nel paragrafo “Elenco delle imprese incluse nel bilancio consolidato e delle partecipazioni” contenuto all’interno della presente Relazione.
Il presente bilancio è espresso in euro che è la valuta funzionale della Capogruppo Immsi S.p.A. e delle controllate in cui il Gruppo opera principalmente.
I valori indicati nei prospetti di cui sopra e nelle Note esplicative sui prospetti contabili consolidati sono espressi in migliaia di euro (se non diversamente indicato).
Il presente bilancio è sottoposto a revisione contabile della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. in base all’incarico conferito con delibera dell’Assemblea del 14 maggio 2020 per il periodo 2021-2029.
CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
Il bilancio consolidato del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2023 è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), in vigore alla data, emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) ed adottati dalla Unione Europea. Con IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, gli International Accounting Standards, tutte le interpretazioni dell’IFRS Interpretation Committee (già IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE.
I principi contabili internazionali sono inoltre stati applicati omogeneamente per tutte le società del Gruppo: i bilanci delle società controllate e quello della joint-venture contabilizzata con il metodo del patrimonio netto, utilizzati per il consolidamento, sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali ed ai criteri di classificazione omogenei nell’ambito del Gruppo.
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto per la valutazione al fair value di alcuni strumenti finanziari, ai sensi dell’IFRS 9 e dell’IFRS 13, come descritto di seguito. Inoltre, il bilancio è stato redatto sul presupposto della continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio contabile internazionale IAS 1, prendendo a riferimento un periodo futuro di 12 mesi dal 31 dicembre 2023.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
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Note
esplicative
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In relazione alle previsioni elaborate in merito al fabbisogno finanziario previsto per i prossimi 12 mesi, derivante prevalentemente dall’attività di investimento e di gestione del capitale circolante netto, tenuto conto delle linee di credito in scadenza nel corso dell’esercizio e degli impegni finanziari cui il Gruppo si è impegnato a far fronte per sostenere lo sviluppo delle proprie iniziative, gli Amministratori hanno intrapreso, e intraprenderanno nei prossimi mesi, azioni volte alla ricerca di soluzioni che garantiscano l’equilibrio finanziario, tra cui il rinnovo delle linee a breve, tenendo anche in considerazione il rischio di un possibile scenario di incertezza dei mercati azionari, con eventuali conseguenze circa il dimensionamento delle linee di credito ad oggi accordate alla capogruppo Immsi S.p.A., per larga parte garantito dalle azioni Piaggio detenute dalla stessa. A tale proposito si segnala che gli attuali corsi azionari del titolo Piaggio permettono di confermare le garanzie in essere per tutti i relativi finanziamenti; inoltre residuano alla data del 31 dicembre 2023 circa 12,6 milioni di azioni Piaggio libere da garanzia e pertanto potenzialmente utilizzabili per l'ottenimento di nuovi fidi.
CONTENUTO E FORMA DEI PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI
Il presente bilancio è costituito dal Conto economico consolidato, dal Conto economico complessivo consolidato, dal Prospetto della situazione patrimoniale finanziaria consolidata, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Prospetto dei flussi di cassa consolidato e dalle presenti Note esplicative sui prospetti contabili consolidati.
Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 si precisa che, in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi di Conto economico e Prospetto della situazione patrimoniale finanziaria con evidenza dei rapporti significativi con Parti Correlate e delle operazioni non ricorrenti.
Conto economico consolidato
Il Conto economico consolidato viene presentato nella sua classificazione per natura. Viene evidenziato l’aggregato Risultato operativo che include tutte le componenti di reddito e di costo, indipendentemente dalla loro ripetitività o estraneità alla gestione caratteristica, fatta eccezione per le componenti della gestione finanziaria iscritte tra Risultato operativo e Risultato prima delle imposte. Inoltre le componenti di ricavo e di costo derivanti da attività destinate alla dismissione o alla cessazione, ivi incluse le eventuali plusvalenze e minusvalenze al netto della componente fiscale, sono iscritte in un’apposita voce di schema che precede il Risultato di periodo inclusa la quota di terzi.
Conto economico complessivo consolidato
Il Conto economico complessivo consolidato viene presentato secondo quanto previsto dalla versione rivista dello IAS 1. Esso prevede l’indicazione del Risultato attribuibile agli azionisti della controllante ed agli azionisti di minoranza al netto del corrispondente effetto fiscale, nonchè di raggruppare tutti i componenti presentati tra gli Altri utili/(perdite) complessivi a seconda che essi possano o meno essere riclassificati successivamente a Conto economico.
Prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata
Il Prospetto della situazione patrimoniale finanziaria consolidata viene presentato a sezioni contrapposte con separata indicazione delle Attività, Passività e Patrimonio Netto. A loro volta le Attività e le Passività vengono esposte nella situazione contabile consolidata sulla base delle loro classificazioni come correnti e non correnti. Inoltre vengono iscritte in un’apposita voce separata dello schema le Attività destinate alla dismissione e le Passività legate alle attività destinate alla dismissione.
Prospetto dei flussi di cassa consolidato
Il Prospetto dei flussi di cassa consolidato viene presentato suddiviso per aree di formazione dei flussi di cassa. Il Prospetto dei flussi di cassa adottato dal Gruppo Immsi è stato redatto applicando
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Note
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il metodo indiretto. Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti inclusi nel Prospetto dei flussi di cassa comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi ed i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti ed imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa. I flussi di casa derivanti dall’acquisto di azioni proprie da parte di controllate sono esposti tra i flussi delle attività di investimento.
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato
Il Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato viene presentato secondo quanto previsto dalla versione rivista dello IAS 1. Esso include il totale Conto economico complessivo, riportando separatamente gli importi attribuibili ai soci della controllante ed alla quota di pertinenza dei terzi, gli importi delle operazioni con soci che agiscono in tale qualità ed eventuali effetti dell’applicazione retroattiva o della determinazione retroattiva ai sensi dello IAS 8. Per ciascuna voce viene presentata una riconciliazione tra il saldo all’inizio e quello alla fine del periodo.
Non si segnalano operazioni atipiche o inusuali nel corso dell’esercizio 2023 e del corrispondente periodo del precedente esercizio, così come definite dalle Comunicazioni Consob n. DEM/6037577 del 28 aprile 2006 e n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
Si segnala che sia nel 2023 che nel 2022 non si sono verificate significative operazioni non ricorrenti, come definite dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
- B - AREA DI CONSOLIDAMENTO
L’area di consolidamento ha subìto le seguenti modificazioni rispetto al bilancio consolidato al 31 dicembre 2022:
la quota di patrimonio netto consolidata del gruppo Piaggio, che al 31 dicembre 2023 risulta essere pari al 50,63%, ammontava al 50,57% al 31 dicembre 2022. La variazione risulta conseguente all’annullamento di n. 3.521.595 azioni proprie in portafoglio della società (mantenendo invariato il capitale sociale) e all’acquisto da parte della stessa controllata Piaggio & C. S.p.A. di n. 426.161 azioni proprie;
con l’approvazione da parte dell’Assemblea del bilancio di liquidazione, in data 27 luglio 2023 si è perfezionata la liquidazione della controllata diretta Pietra S.r.l. (partecipata al 77,78% da Immsi S.p.A. ed al 22,22% da Intesa Sanpaolo S.p.A.).
Per un dettaglio della struttura del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2023 si rinvia al prospetto allegato in calce alle presenti Note esplicative e si intende qui richiamato.
- C - PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO
Le attività e le passività, nonché i proventi e gli oneri, delle società consolidate sono assunti secondo il metodo dell’integrazione globale, eliminando il valore di carico delle partecipazioni consolidate a fronte del relativo patrimonio netto alla data di acquisto o sottoscrizione. È stato eliminato il valore di carico delle partecipazioni contro il patrimonio netto di competenza delle società partecipate, attribuendo ai soci di minoranza in apposite voci la quota del patrimonio netto e del risultato netto di periodo di loro spettanza nel caso delle controllate consolidate con il metodo integrale.
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Note
esplicative
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Imprese controllate
Si tratta di imprese in cui il Gruppo esercita il controllo. Tale controllo sussiste quando il Gruppo ha il potere, direttamente od indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di un’impresa al fine di ottenere benefici dalle sue attività. L’acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell’acquisizione. Il costo dell’acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di ottenimento del controllo delle attività date, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell’impresa acquisita.
Nel caso di acquisizione di aziende, le attività, le passività e le passività potenziali acquisite e identificabili sono rilevate al loro valore corrente (fair value) alla data di acquisizione. La differenza positiva tra il costo di acquisto e la quota di interessenza del Gruppo nel valore corrente di tali attività e passività è classificata come avviamento ed è iscritta in bilancio come attività immateriale. L’eventuale differenza negativa (“avviamento negativo”) è invece rilevata a Conto economico al momento dell’acquisizione.
I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere.
Le quote del patrimonio netto e del risultato attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente rispettivamente nel Prospetto della situazione patrimoniale consolidata e nel Conto economico consolidato.
Imprese collegate ed accordi di compartecipazione
Si definiscono collegate le imprese nelle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole, ma non il controllo, sulle politiche finanziarie ed operative.
Il Gruppo applica l'IFRS 11 a tutti gli accordi di compartecipazione. Secondo l’IFRS 11 gli investimenti in accordi di compartecipazione sono classificati come operazioni congiunte o joint venture a seconda dei diritti e obblighi contrattuali di ciascun investitore. Il Gruppo ha valutato ricadere nella tipologia delle joint venture l’unico accordo di compartecipazione attualmente in essere.
In applicazione del metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata ovvero in una joint venture è inizialmente rilevata al costo e il valore contabile è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza del Gruppo negli utili o nelle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. La quota dell’utile (perdita) d’esercizio della partecipata di pertinenza del Gruppo è rilevata nel conto economico consolidato. I dividendi ricevuti da una partecipata riducono il valore contabile della partecipazione. Le rettifiche al valore contabile della partecipazione sono dovute anche a variazioni nelle voci del prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo della partecipata (ad es. le variazioni derivanti dalle differenze di conversione di partite in valuta estera). La quota di tali variazioni, di pertinenza del Gruppo, è rilevata tra le altre componenti di conto economico complessivo. Se la quota parte delle perdite del Gruppo in una società collegata o in una joint venture è uguale o superiore alla propria interessenza nella società collegata o nella joint venture, il Gruppo interrompe la rilevazione della propria quota delle ulteriori perdite. Dopo aver azzerato la partecipazione, le ulteriori perdite sono accantonate e rilevate come passività, soltanto nella misura in cui il Gruppo abbia contratto obbligazioni legali o implicite oppure abbia effettuato dei pagamenti per conto della società collegata o della joint venture. Se la collegata o la joint venture in seguito realizza utili, il Gruppo riprende a rilevare la quota di utili di sua pertinenza solo dopo che la stessa ha eguagliato la sua quota di perdite non rilevate. Gli utili e le perdite derivanti da operazioni “verso l’alto” e “verso il basso” tra il Gruppo e un’impresa collegata o joint venture sono rilevati nel bilancio consolidato soltanto limitatamente alla quota d’interessenza di terzi nella collegata o nella joint venture. La quota di pertinenza del Gruppo degli utili e delle perdite della collegata o della joint venture risultante da tali operazioni è eliminata alla linea di conto economico consolidato “risultato da partecipazioni” con contropartita il valore dell’attività, nelle operazioni “verso l’alto”, e il valore della partecipazione, nelle operazioni “verso il basso”.
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Note
esplicative
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Transazioni eliminate nel processo di consolidamento
Nella preparazione della situazione contabile consolidata sono eliminati tutti i saldi e le operazioni significative tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzate su operazioni infragruppo. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni con imprese collegate o a controllo congiunto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in quelle imprese.
Operazioni in valuta estera
Le operazioni in valuta estera sono registrate al cambio corrente alla data dell’operazione. Le attività e passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio.
Consolidamento di imprese estere
I bilanci separati di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell’ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna entità estera è espresso in euro, che è la valuta funzionale del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato.
Tutte le attività e le passività di imprese estere in moneta diversa dall’euro che rientrano nell’area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio (metodo dei cambi correnti). Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell’esercizio. Le differenze cambio di conversione risultanti dall’applicazione di questo metodo, nonché le differenze cambio di conversione risultanti dal raffronto tra il patrimonio netto iniziale convertito ai cambi correnti e il medesimo convertito ai cambi storici, transitano dal Conto economico complessivo e vengono accumulate in un’apposita riserva di patrimonio netto fino alla cessione della partecipazione: nella preparazione del Prospetto dei flussi di cassa consolidato sono stati utilizzati i tassi medi di cambio per convertire i flussi di cassa delle imprese controllate estere.
I tassi di cambio utilizzati per la conversione in euro dei bilanci delle società incluse nell’area di consolidamento sono riportati nella seguente tabella:
Cambio puntale
31 dicembre 2023
Cambio medio
2023
Cambio puntale
31 dicembre 2022
Cambio medio
2022
Dollari USA
1,1050
1,08127
1,0666
1,05305
Sterline Gran Bretagna
0,86905
0,869787
0,88693
0,852761
Rupie Indiane
91,9045
89,30011
88,1710
82,68639
Dollari Singapore
1,4591
1,45232
1,43
1,45116
Renminbi Cina
7,8509
7,66002
7,3582
7,07880
Kune Croazia
1,000
1,000
7,5345
7,53487
Yen Giappone
156,33
151,99027
140,66
138,02739
Dong Vietnam
26.808,00
25.770,68627
25.183,00
24.630,01167
Rupie Indonesiane
17.079,71
16.479,61561
16.519,82
15.625,25113
Real Brasile
5,3618
5,40101
5,6386
5,4399
Dinaro Algerino
148,2657
146,9354
146,5049
149,6452
- D - PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE
I principi contabili adottati nella redazione del presente bilancio consolidato del Gruppo Immsi sono gli stessi seguiti nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 ad esclusione di quanto di riportato nel paragrafo dedicato ai nuovi principi contabili.
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esplicative
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I più significativi criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 sono di seguito illustrati:
ATTIVITA’
IMMATERIALI
Un’attività immateriale acquistata e prodotta internamente viene iscritta all’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38, solo se è identificabile, controllabile ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.
Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. Gli oneri finanziari correlabili all’acquisizione, costruzione o produzione di determinate attività che richiedono un significativo periodo di tempo per essere pronte per l’uso o per la vendita (qualifying assets) sono capitalizzati unitamente all’attività stessa.
L’ammortamento è parametrato al periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l’attività è disponibile all’uso.
Si riassumono di seguito i periodi di ammortamento delle diverse voci delle Attività immateriali:
Costi di sviluppoda 3 a 5 anni
Brevetti industriali e diritti di utilizzazione delle opere d’ingegnoda 3 a 5 anni
Licenze10 anni
Marchi20 anni
Certificati ambientaliNon ammortizzati
Altre5 anni
Con riferimento alle Altre attività immateriali ed ai Marchi si precisa che è riportata la media del periodo di ammortamento e sono esclusi i marchi Guzzi e Aprilia che dal 2021 sono classificati come Attività immateriali a vita utile indefinita.
Avviamento
Le operazioni di business combination sono rilevate secondo l’acquisition method. Il corrispettivo trasferito in una business combination è determinato alla data di assunzione del controllo ed è pari al fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dall’acquirente. Il corrispettivo trasferito include anche il fair value delle eventuali attività o passività per corrispettivi potenziali previsti contrattualmente e subordinati al realizzarsi di eventi futuri. I costi direttamente attribuibili all’operazione sono rilevati a conto economico al momento del relativo sostenimento.
Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi identificabili dell’attivo e del passivo patrimoniale il loro fair value, fatti salvi i casi in cui le disposizioni IFRS stabiliscano un differente criterio di valutazione. L’eventuale differenza tra il corrispettivo pagato e il fair value delle attività nette acquisite, se positiva, è iscritta nell’attivo come “avviamento” (di seguito anche goodwill); se negativa, è rilevata a conto economico.
Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo oppure al fair value.
Nel caso di assunzione del controllo in fasi successive, il costo di acquisto è determinato sommando il fair value della partecipazione precedentemente detenuta nell’acquisita e l’ammontare corrisposto per l’ulteriore quota partecipativa. La differenza tra il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e il relativo valore di iscrizione è imputata a conto economico. Inoltre, in sede di assunzione del controllo, eventuali ammontari precedentemente rilevati nelle altre componenti dell’utile complessivo sono imputati a conto economico ovvero in un’altra posta del patrimonio netto, nel caso in cui non sia previsto il rigiro a conto economico.
L’avviamento non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente se
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specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subìto una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione di valore delle attività. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.
Al momento della cessione di una parte o dell’intera azienda precedentemente acquisita e dalla cui acquisizione era emerso un avviamento, nella determinazione della plusvalenza o della minusvalenza da cessione si tiene conto del corrispondente valore residuo dell’avviamento.
Costi
di
sviluppo
I costi di sviluppo sono iscritti all’attivo solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate: i costi possono essere determinati in modo attendibile e la fattibilità tecnica del prodotto, i volumi e i prezzi attesi indicano che i costi sostenuti nella fase di sviluppo genereranno benefici economici futuri. I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo. I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati in base ad un criterio sistematico, a partire dall’inizio della produzione lungo la vita stimata del prodotto.
Tutti gli altri costi di sviluppo sono rilevati a Conto economico quando sostenuti.
Certificati
ambientali
Lo stabilimento Piaggio di Pontedera in Italia rientra nel campo di applicazione della Direttiva “Emission Trading” (Direttiva 2003/87/CE) che prevede l’assegnazione di un quantitativo di permessi di emissione generalmente inferiore rispetto alle emissioni registrate nell’anno di riferimento, con la necessità per Piaggio di acquistare le quote necessarie ai fini della compliance sul mercato delle emissioni.
Ai fini della rilevazione contabile degli oneri derivanti dagli obblighi normativi relativi ai certificati ETS il Gruppo applica il cosiddetto “net liability approach”.
Tale trattamento contabile prevede che i certificati ottenuti gratuitamente dall’Authority siano contabilizzati a valore nominale tra le attività immateriali (nullo).
Inoltre, gli oneri per l’acquisizione a titolo oneroso dei certificati mancanti per adempiere all’obbligo del periodo di riferimento, ovvero quelli acquisiti in eccesso rispetto alla quantità necessaria a soddisfare gli obblighi normativi, sono capitalizzati e rilevati tra le immobilizzazioni immateriali.
Tali attività immateriali:
-sono classificate come attività a vita utile indefinita e non sono soggette ad ammortamento;
-dopo l’iscrizione iniziale sono mantenute al costo;
-vengono riversate a Conto Economico nel periodo di competenza nell’ambito degli oneri diversi di gestione, a fronte della quantificazione necessaria per adempire all’obbligo normativo del periodo di riferimento.
L’eventuale stanziamento per la stima degli oneri che si dovranno sostenere per l’acquisizione a titolo oneroso dei certificati mancanti per adempiere all’obbligo maturato nel periodo di riferimento genera un costo da iscrivere nel periodo di competenza nell’ambito degli oneri diversi di gestione con contropartita fondo rischi.
Nel caso in cui il costo dei certificati da riconsegnare all’Authority risulti diverso da quanto ipotizzato in sede di chiusura di bilancio l’eventuale differenza se negativa (maggior costo) viene iscritta a conto economico tra gli oneri diversi di gestione, come sopravvenienza passiva nell’esercizio in cui tale rilevazione è stata fatta. Nel caso di differenza positiva (minor costo) il differenziale genera una sopravvenienza attiva.
Altre
attività
immateriali
Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte all’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 Attività immateriali, quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell’attività può essere determinato in modo attendibile.
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Note
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Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita.
Le altre attività immateriali rilevate a seguito dell’acquisizione di un’azienda sono iscritte separatamente dall’avviamento, se il loro valore corrente può essere determinato in modo attendibile. Il periodo di ammortamento per un’attività immateriale con una vita utile definita viene rivisto almeno ad ogni chiusura di esercizio: se la vita utile attesa dell’attività si rivela differente rispetto alle stime precedentemente effettuate, il periodo di ammortamento è conseguentemente modificato.
ATTIVITA’
MATERIALI
Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione e non sono rivalutati. Gli oneri finanziari correlabili all’acquisizione, costruzione o produzione di determinate attività che richiedono un significativo periodo di tempo per essere pronte per l’uso o per la vendita (qualifying assets) sono capitalizzati unitamente all’attività stessa.
I costi sostenuti successivamente all’acquisto sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono rilevati a Conto economico quando sostenuti. Le immobilizzazioni materiali in corso di esecuzione sono valutate al costo e sono ammortizzate a partire dall’esercizio nel quale entrano in funzione.
L’ammortamento viene determinato, a quote costanti, sul costo dei beni al netto dei relativi valori residui, in funzione della loro vita utile stimata.
I beni sono ammortizzati applicando le aliquote sotto indicate:
Fabbricatida 1,67% a 5%
Impianti e macchinarida 6,67% a 25%
Attrezzatura varia ed altri benida 5% a 40%
Terreninon ammortizzati
Beni gratuitamente devolvibiliin base alla durata della concessione
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività e sono imputati al Conto economico dell’esercizio.
I beni gratuitamente devolvibili sono beni detenuti da Intermarine S.p.A. per effetto di una convenzione di concessione e, allo scadere della stessa, devono essere ceduti gratuitamente, ed in perfetto stato di funzionamento, all’ente concedente. Tali beni sono ammortizzati in funzione della durata della concessione.
Contratti di locazione in qualità di locatario
I contratti di locazione di immobili, impianti e macchinari e altri beni stipulati in qualità di locatario comportano l’iscrizione di un'attività rappresentativa del diritto d’uso del bene in leasing e della passività finanziaria per l’obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti dal contratto. In particolare la passività per leasing è rilevata inizialmente pari al valore attuale dei pagamenti futuri da effettuare adottando un tasso di sconto pari al tasso d’interesse implicito del leasing ovvero, qualora questo non fosse facilmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento incrementale del locatario. Dopo la rilevazione iniziale la passività per leasing è valutata al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo ed è rideterminata a seguito di rinegoziazioni contrattuali, variazione dei tassi, modifiche nella valutazione di eventuali opzioni contrattualmente previste.
Nel caso in cui il contratto preveda l’opzione del rinnovo a favore del locatario, il Gruppo include nel calcolo del diritto d’uso anche i canoni del periodo di rinnovo se ritenuto altamente probabile.
Il Diritto d’uso è inizialmente rilevato al costo e successivamente è rettificato per tener conto delle
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quote d’ammortamento rilevate, delle eventuali perdite di valore e degli effetti legati ad eventuali rideterminazioni delle passività per leasing.
Il diritto d’uso è ammortizzato in modo sistematico al minore tra il contrattato d’uso e la vita utile residua del bene sottostante.
Il Gruppo ha deciso di adottare alcune semplificazioni, previste dal Principio, escludendo dal trattamento i contratti con una durata inferiore o pari a 12 mesi (c.d. short-term”, calcolata sulla durata residua in sede di prima adozione) e quelli con valore inferiore a 5 mila euro (cd. low-value”).
Il Gruppo per il tramite del gruppo Piaggio ha dei propri impianti produttivi anche in nazioni in cui non è ammesso il diritto alla proprietà. I canoni d’affitto anticipati, pagati per ottenere la disponibilità dei terreni ove sono situati i propri stabilimenti di produzione, sono iscritti tra i diritti d’uso.
Perdita di valore delle attività (Impairment)
Ad ogni data di bilancio, il Gruppo rivede il valore contabile delle proprie attività materiali ed immateriali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subìto riduzioni di valore (“test di impairment”). Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l’ammontare recuperabile di tali attività per determinare l’importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, il Gruppo effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l’attività appartiene.
L’ammontare recuperabile è il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita (se disponibile) ed il valore d’uso. Nella valutazione del valore d’uso, i flussi di cassa futuri stimati sono scontati al loro valore attuale, utilizzando un tasso al netto delle imposte, che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell’attività.
Se l’ammontare recuperabile di una attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell’attività è ridotto al minor valore recuperabile. Una perdita di valore è rilevata nel Conto economico immediatamente, a meno che l’attività sia rappresentata da terreni o fabbricati diversi dagli investimenti immobiliari rilevati a valori rivalutati, nel qual caso la perdita è imputata alla rispettiva riserva di rivalutazione.
Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta il valore contabile dell’attività (o dell’unità generatrice di flussi finanziari), ad eccezione dell’avviamento, è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato immediatamente al Conto economico.
Un’attività immateriale a vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia una indicazione che l’attività possa aver subìto una perdita di valore.
ATTIVITA’
FINANZIARIE
Le disposizioni dell’IFRS 9 prevedono un unico approccio per l’analisi e la classificazione di tutte le attività finanziarie, incluse quelle contenenti derivati incorporati. La classificazione e la relativa valutazione è effettuata considerando sia il modello di gestione dell’attività finanziaria, sia le caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa ottenibili dall’attività. In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, si distinguono le seguenti tre categorie:
(i)attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
(ii)(ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti dell’utile complessivo (di seguito anche FVTOCI);
(iii)attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito anche FVTPL).
L’attività finanziaria è valutata con il metodo del costo ammortizzato qualora entrambe le seguenti condizioni siano soddisfatte:
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- il modello di gestione dell’attività finanziaria consiste nella detenzione della stessa con la sola finalità di incassare i relativi flussi finanziari; e
- l’attività finanziaria genera, a date predeterminate contrattualmente, flussi finanziari rappresentativi esclusivamente del rendimento dell’attività finanziaria stessa.
Secondo il metodo del costo ammortizzato il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell’ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale.
L’ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo che rappresenta il tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale.
I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione.
Le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione (cosiddetto business model hold to collect and sell), sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI.
In tal caso sono rilevati a patrimonio netto, tra le altre componenti dell’utile complessivo, le variazioni di fair value dello strumento. L’ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell’utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all’atto dell’eliminazione contabile dello strumento. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni.
Le attività finanziarie rappresentate da strumenti di equity di altre entità, non detenute con finalità di trading, vengono classificate nella categoria FVOCI. Questa scelta prevede che le variazioni di fair value di questi strumenti siano rilevate a conto economico complessivo e non siano rigirate a conto economico né in sede di cessione né di impairment degli stessi.
Un’attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCI è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.
Con riferimento alla classificazione e valutazione delle attività finanziarie, si evidenzia che il Gruppo adotta i seguenti modelli di business:
- un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie business model “hold to collect and sell”;
- un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali business model “hold to collect”.
Per entrambe le fattispecie i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.
Le attività finanziarie detenute dal gruppo sono valutate:
- al costo ammortizzato nel caso di attività finanziarie relative al business model “hold to collect”;
- al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo nel caso di attività finanziarie relative al business model “hold to collect and sell”.
RIMANENZE
Le rimanenze, ai sensi dello IAS 2, sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato attribuendo ai prodotti i costi direttamente sostenuti oltre alla quota dei costi indiretti ragionevolmente riconducibili allo svolgimento di attività produttive in condizioni di utilizzo normale della capacità produttiva ed il valore di mercato alla data della chiusura di bilancio. Il costo di acquisto o di produzione viene determinato secondo il metodo del costo medio ponderato. Il valore di mercato è rappresentato, quanto alle materie prime ed ai prodotti in corso di lavorazione, dal presunto valore netto di realizzo dei corrispondenti prodotti finiti dedotti i costi di ultimazione; quanto ai prodotti finiti, dal presunto valore netto di realizzo (listini di vendita dedotti i costi di vendita e distribuzione). La
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esplicative
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minore valutazione eventualmente determinata sulla base degli andamenti dei mercati viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa. Le rimanenze obsolete, di lento rigiro e/o in eccesso ai normali fabbisogni sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo futuro mediante appostazione di un fondo svalutazione magazzino.
CREDITI
I crediti commerciali e gli altri crediti sono riconosciuti inizialmente al fair value e successivamente valutati in base al metodo del costo ammortizzato, al netto del fondo svalutazione.
L’IFRS 9 ha introdotto una logica di “perdita attesa” che consente di iscrivere le rettifiche su crediti in modo proporzionale all’aumentare dei rischi. Il modello prevede la classificazione delle attività finanziarie in tre classi a ciascuna delle quali corrispondono una differente rischiosità e specifiche modalità di calcolo delle rettifiche di valore. In particolare: i) esposizioni con buona qualità del credito o con basso rischio. Le rettifiche di valore corrispondono alle perdite attese legate al verificarsi del default nei 12 mesi successivi alla data di bilancio; ii) esposizioni il cui merito creditizio è interessato da un significativo deterioramento, ma per cui le perdite non sono ancora osservabili. Le rettifiche sono calcolate considerando la perdita attesa lungo l’intera vita dell’esposizione ovvero la stima del valore attuale delle perdite che si verificheranno nel periodo tra la data di valutazione e quella di scadenza dello strumento; iii) comprende tutti i crediti deteriorati, ovvero le esposizioni che presentano un’oggettiva evidenza di deterioramento e che devono essere rettificate utilizzando il concetto di perdita attesa.
Per i crediti commerciali il Gruppo adotta un approccio alla valutazione di tipo semplificato (cd. simplified approach) che non richiede la rilevazione delle modifiche periodiche del rischio di credito, quanto piuttosto la contabilizzazione di una Expected Credit Loss (“ECL”) calcolata sull’intera vita del credito (cd. lifetime ECL). In particolare il Gruppo prevede la stratificazione dei crediti commerciali in categorie sulla base dei giorni di scaduto, definendo lo stanziamento basandosi sull’esperienza storica delle perdite su crediti, rettificata per tener conto di fattori previsionali specifici riferiti ai creditori ed all’ambiente economico.
I crediti commerciali vengono interamente svalutati in assenza di una ragionevole aspettativa di recupero, ovvero in presenza di controparti commerciali inattive.
Il valore contabile dell’attività viene ridotto mediante l’utilizzo di un fondo svalutazione e l’importo della perdita viene rilevato a conto economico.
Quando la riscossione del corrispettivo è differita oltre i normali termini commerciali praticati ai clienti, si procede all’attualizzazione del credito.
All’interno della voce altri crediti sono stati classificati anche i Lavori in corso su ordinazione, interamente riferibili al settore navale (Intermarine S.p.A.) e principalmente costituiti da:
lavori in corso per costruzioni in proprio e riparazioni, valutati al minor valore tra costo sostenuto e ricavo realizzabile: a tal fine sono iscritti nell’attivo del Prospetto della situazione patrimoniale finanziaria al netto del fondo svalutazione per imbarcazioni o semilavorati divenuti di problematica commercializzazione;
lavori in corso per costruzioni coperte da regolare contratto, valutati al ricavo sulla base dello stato di avanzamento alla chiusura dell’esercizio, determinato, per quanto riguarda i materiali e gli appalti, in funzione dei costi effettivamente sostenuti in rapporto ai costi previsti in base a preventivi aggiornati, per la manodopera in funzione delle ore dirette effettivamente lavorate in rapporto alle ore dirette previste. La revisione prezzi viene riconosciuta sulla base di criteri prudenziali tenendo conto di quanto riconoscibile dai committenti, proporzionalmente al valore di avanzamento. Date le caratteristiche dei lavori in corso prodotti dalla società questi comprendono anche parti di beni su cui è avvenuto il passaggio di proprietà a garanzia dei pagamenti ricevuti dai clienti. La rilevazione del ricavo, infatti, avviene al momento dell’accettazione da parte del committente dell’opera, in quanto la commessa rappresenta un oggetto unitario e indivisibile.
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del
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Note
esplicative
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OPERAZIONI
DI
FACTORING
Il Gruppo prevalentemente tramite le società del gruppo Piaggio ed Intermarine cede una parte significativa dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di factoring ed in particolare fa ricorso a cessioni pro soluto di crediti commerciali. A seguito di tali cessioni, che prevedono il trasferimento pressoché totale e incondizionato al cessionario dei rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, i crediti stessi vengono rimossi dal bilancio.
Nel caso di cessioni in cui non risultano trasferiti rischi e benefici, i relativi crediti vengono mantenuti nello stato patrimoniale fino al momento del pagamento del debitore ceduto. In tale caso gli anticipi eventualmente incassati dal factor sono iscritti nei debiti verso altri finanziatori.
DISPONIBILITÀ
LIQUIDE
E
MEZZI
EQUIVALENTI
La voce relativa a cassa e mezzi equivalenti include cassa, conti correnti bancari, depositi rimborsabili a domanda ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore. Non comprende gli scoperti bancari rimborsabili a vista.
AZIONI
PROPRIE
Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
PASSIVITÀ
FINANZIARIE
Le passività finanziarie includono i debiti finanziari, comprensivi dei debiti per anticipazioni su cessione di crediti, nonché altre passività finanziarie, ivi inclusi gli strumenti finanziari derivati e le passività a fronte delle attività iscritte nell’ambito dei contratti di locazione finanziaria. Ai sensi del IFRS 9, esse comprendono anche i debiti commerciali e quelli di natura varia. Le passività finanziarie sono rilevate al fair value al netto degli oneri accessori all’operazione. Dopo tale rilevazione iniziale i finanziamenti vengono rilevati con il criterio del costo ammortizzato, calcolato tramite l’applicazione del tasso di interesse effettivo.
Con l’introduzione dell’IFRS 9, in caso di rinegoziazione di una passività finanziaria che non qualifica come “estinzione del debito originario”, la differenza tra i) il valore contabile della passività ante modifica e ii) il valore attuale dei flussi di cassa del debito modificato, attualizzati al tasso (IRR) originario, è contabilizzata a conto economico.
Le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate al valore corrente, secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting: gli utili e le perdite derivanti dalle successive valutazioni al valore corrente sono rilevate a Conto economico e sono compensate dalla porzione efficace della perdita e dell’utile derivante dalle successive valutazioni al valore corrente dello strumento di copertura. Al momento della rilevazione iniziale una passività può essere designata al valore equo rilevato a Conto economico quando tale designazione elimina o riduce significativamente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella rilevazione (talvolta definita come “asimmetria contabile”) che altrimenti risulterebbe dalla valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili e perdite su basi diverse. Tale scelta di designazione al valore equo è esclusivamente applicata ad alcune passività finanziarie in valuta oggetto di copertura del rischio cambio.
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Note
esplicative
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STRUMENTI
FINANZIARI
DERIVATI
E
CONTABILIZZAZIONE
DELLE
OPERAZIONI
DI
COPERTURA
Le attività del Gruppo sono esposte primariamente a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio e nei tassi di interesse. Il Gruppo utilizza strumenti derivati per coprire rischi derivanti da variazioni delle valute estere e dei tassi di interesse in certi impegni irrevocabili ed in operazioni future previste. Con particolare riferimento al gruppo Piaggio, l’utilizzo di tali strumenti è regolato da procedure scritte sull’utilizzo dei derivati coerentemente con le politiche di risk management del gruppo.
Così come stabilito dall’IFRS 9, gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al fair value, rappresentato dal corrispettivo iniziale e adeguati al fair value alle successive date di chiusura. Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati solamente con l’intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di cambio, di tasso e di variazioni nel prezzo di mercato.
Gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l’efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata. Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:
Fair value hedge (coperture del valore di mercato): se uno strumento finanziario derivato è
designato come copertura dell’esposizione alle variazioni del valore corrente di un’attività o di una passività di bilancio, attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul Conto economico, l’utile o la perdita derivanti dalle successive valutazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a Conto economico. L’utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibili al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e vengono rilevati a Conto economico;
Cash flow hedge (copertura dei flussi finanziari): se uno strumento è designato come
copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di un’attività o di una passività iscritta in bilancio o di una operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul Conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata nel Conto economico complessivo. L’utile o la perdita cumulati
sono
stornati dal Conto economico complessivo e contabilizzati a Conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura o a quella parte di copertura diventata inefficace, sono iscritti a Conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino a quel momento iscritti nel Patrimonio netto, sono rilevati a Conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi nel Conto economico complessivo sono rilevati immediatamente a Conto economico.
Se l’hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al valore corrente dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a Conto economico.
FONDI
A
LUNGO
TERMINE
Il Gruppo rileva fondi rischi e oneri quando ha un’obbligazione, legale o implicita, nei confronti di terzi ed è probabile che si renderà necessario l’impiego di risorse del Gruppo per adempiere l’obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione stessa. Le variazioni di stima sono riflesse nel Conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta. Nel caso in cui l’effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere
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Note
esplicative
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le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.
FONDI
PENSIONE
E
BENEFICI
AI
DIPENDENTI
La passività relativa ai benefici riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro per piani a benefici definiti è determinata, separatamente per ciascun piano, sulla base di ipotesi attuariali stimando l’ammontare dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato alla data di riferimento (c.d. ”metodo di proiezione unitaria del credito”). La passività, iscritta in bilancio al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è rilevata per competenza lungo il periodo di maturazione del diritto. La valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti.
Le componenti del costo dei benefici definiti sono rilevate come segue:
i costi relativi alle prestazioni di servizio sono rilevati a Conto economico nell’ambito dei costi del personale;
gli oneri finanziari netti sulla passività o attività a benefici definiti sono rilevati a Conto economico come Proventi/(oneri) finanziari, e sono determinati moltiplicando il valore della passività/(attività) netta per il tasso utilizzato per attualizzare le obbligazioni, tenendo conto dei pagamenti dei contributi e dei benefici avvenuti durante il periodo;
le componenti di rimisurazione della passività netta, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, il rendimento delle attività (esclusi gli interessi attivi rilevati a Conto economico) e qualsiasi variazione nel limite dell’attività, sono rilevati immediatamente negli Altri utili (perdite) complessivi. Tali componenti non devono essere riclassificati a Conto economico in un periodo successivo.
TERMINATION
BENEFIT
I benefici per la cessazione del rapporto di lavoro (“Termination benefit”) sono rilevati alla data più immediata tra le seguenti: i) quando il Gruppo non può più ritirare l’offerta di tali benefici e ii) quando il Gruppo rileva i costi di una ristrutturazione.
ATTIVITA’
FISCALI
E
PASSIVITÀ
FISCALI
Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili esistenti tra il valore di attività e passività ed il loro valore fiscale. Le imposte differite attive sono contabilizzate solo nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati imponibili fiscali futuri a fronte dei quali utilizzare tale saldo attivo. Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l’esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività.
Le imposte differite sono determinate in base alle aliquote fiscali che ci si attende vengano applicate nel periodo in cui tali differimenti si realizzeranno, considerando le aliquote in vigore o quelle di nota successiva emanazione. Le imposte differite sono imputate direttamente al Conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente al Conto economico complessivo, nel qual caso anche le relative imposte differite sono anch’esse imputate al Conto economico complessivo. Per le riserve di utili non distribuiti delle controllate, poiché il Gruppo è in grado di controllare le tempistiche di distribuzione, sono state stanziate imposte differite per le riserve per le quali è prevista la distribuzione nel prevedibile futuro.
Le attività e passività fiscali differite sono esposte al netto quando compensabili nell’ambito di una stessa giurisdizione fiscale.
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esplicative
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DEBITI
I debiti sono iscritti al fair value e successivamente valutati in base al metodo del costo ammortizzato, il quale coincide con il valore nominale per i debiti commerciali le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali.
OPERAZIONI
DI
REVERSE
FACTORING
Al fine di garantire l’accesso facilitato al credito per i propri fornitori, il Gruppo prevalentemente tramite le società del gruppo Piaggio - ha posto in essere accordi di factoring, tipicamente nelle forme tecniche di supply chain financing o reverse factoring. Sulla base delle strutture contrattuali in essere il fornitore ha la possibilità di cedere a propria discrezione i crediti vantati verso il Gruppo ad un istituto finanziatore ed incassarne l’ammontare prima della scadenza.
In taluni casi, i tempi di pagamento previsti in fattura sono oggetto di ulteriori dilazioni concordate tra il fornitore ed il Gruppo; tali dilazioni possono essere sia di natura onerosa che non onerosa.
Il Gruppo, al fine di valutare la natura di tali operazioni di reverse factoring, si è dotato di una specifica policy. In relazione alle caratteristiche contrattuali, peraltro differenziate sulla base del territorio di origine, viene eseguita centralmente dalla funzione Finance un’analisi qualitativa delle clausole contrattuali, nonchè un’analisi legale finalizzata alla valutazione dei riferimenti normativi ed alla natura di “assignment” della transazione (secondo quanto previsto dallo IFRS 9 B3.3.1). Inoltre in taluni casi essendo presenti delle dilazioni, viene eseguita un’analisi quantitativa finalizzata alla verifica della sostanzialità o meno della modifica dei termini contrattuali, tramite predisposizione del test quantitativo in accordo con quanto previsto dallo IFRS 9 B3.3.6.
Ai sensi dello IAS 1 paragrafo 54 i debiti di natura commerciale e gli altri debiti devono essere esposti separatamente rispetto ai debiti di natura finanziaria.
In tale contesto i rapporti, per i quali viene mantenuta la primaria obbligazione con il fornitore e l’eventuale dilazione, ove concessa, non comporti una sostanziale modifica nei termini di pagamento, mantengono la loro natura e pertanto rimangono classificati tra le passività commerciali.
RICONOSCIMENTO
DEI
RICAVI
Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall’IFRS 15, il gruppo procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni e/o servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento versus adempimento nel corso del tempo).
In particolare, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi solo qualora risultino soddisfatti i seguenti requisiti (cd. requisiti di identificazione del “contratto” con il cliente):
a) le parti del contratto hanno approvato il contratto (per iscritto, oralmente o nel rispetto di altre pratiche commerciali abituali) e si sono impegnate a adempiere le rispettive obbligazioni; esiste quindi un accordo tra le parti che crea diritti ed obbligazioni esigibili a prescindere dalla forma con la quale tale accordo viene manifestato;
b) il Gruppo può individuare i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o servizi da trasferire;
c) il Gruppo può individuare le condizioni di pagamento dei beni o servizi da trasferire;
d) il contratto ha sostanza commerciale; ed
e) è probabile che il Gruppo riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni o servizi che saranno trasferiti al cliente.
Qualora i requisiti sopra esposti non risultino soddisfatti, i relativi ricavi vengono riconosciuti quando: (i) il Gruppo ha già trasferito il controllo dei beni e/o erogato servizi al cliente e la totalità, o la quasi totalità, del corrispettivo promesso dal cliente è stata ricevuta e non è rimborsabile; o (ii) il contratto è stato sciolto e il corrispettivo che il Gruppo ha ricevuto dal cliente non è rimborsabile.
Qualora i requisiti sopra esposti risultino invece soddisfatti, il Gruppo applica le regole di riconoscimento di seguito descritte.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
71
I ricavi per la vendita di veicoli e ricambi sono rilevati quando il controllo del bene oggetto della transazione è trasferito all’acquirente, ovvero quando il cliente acquisisce la piena capacità di decidere dell'uso del bene nonché di trarne sostanzialmente tutti i benefici.
I ricavi sono rappresentati al netto di sconti, ivi inclusi, ma non solo, programmi di incentivazione delle vendite e bonus ai clienti, nonchè delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci.
I ricavi da prestazioni di servizi sono rilevati quando questi sono resi con riferimento allo stato di avanzamento.
CONTRIBUTI
I contributi in “conto impianti” sono iscritti in bilancio allorché è certo il titolo al loro incasso e vengono imputati a Conto economico in funzione della vita utile del bene a fronte del quale sono erogati. I contributi in “conto esercizio” sono iscritti in bilancio allorché è certo il titolo all’incasso e sono accreditati a Conto economico in relazione ai costi a fronte dei quali sono erogati.
Con particolare riferimento al settore navale, si segnala che Intermarine beneficia di contributi Ministeriali sulla ricerca, riferiti a fondi nazionali e comunitari maturati sui costi di ricerca e sviluppo sostenuti e capitalizzati, che vengono registrati negli Altri debiti e verranno contrapposti nel Conto economico alla contabilizzazione degli ammortamenti dei costi capitalizzati cui i medesimi si riferiscono. Per i progetti che prevedono la realizzazione di un prototipo, il contributo riconosciuto sui costi realizzati viene contabilizzato a Conto economico in proporzione allo stato d’avanzamento della costruzione.
PROVENTI
FINANZIARI
I proventi finanziari sono rilevati per competenza: includono gli interessi attivi sui fondi investiti, le differenze di cambio attive e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell’ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a Conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.
ONERI
FINANZIARI
Gli oneri finanziari sono rilevati per competenza: includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell’interesse effettivo, le differenze di cambio passive e le perdite sugli strumenti finanziari derivati. La quota di interessi passivi dei canoni dei diritti d’uso leasing - è imputata a Conto economico usando il metodo dell’interesse effettivo.
DIVIDENDI
I dividendi iscritti al Conto economico sono rilevati in base al principio della competenza, vale a dire nel momento in cui, a seguito della delibera di distribuzione da parte della partecipata, è sorto il relativo diritto di credito.
IMPOSTE
SUL
REDDITO
Le imposte rappresentano la somma delle imposte correnti e differite. Sono iscritte nella situazione contabile consolidata le imposte stanziate nelle situazioni contabili civilistiche delle singole società facenti parte dell’area di consolidamento, sulla base della stima del reddito imponibile determinato in conformità alle legislazioni nazionali vigenti alla data di chiusura della situazione contabile, tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti d’imposta spettanti. Le imposte sul reddito sono rilevate nel Conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Conto economico complessivo. Sono esposte nella voce debiti tributari al netto degli acconti e delle ritenute subite. Le imposte dovute in caso di distribuzione delle riserve in sospensione
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
72
d’imposta evidenziate nei bilanci delle singole società del Gruppo non sono accantonate in quanto non se ne prevede la distribuzione.
Immsi S.p.A. ha esercitato, congiuntamente alle società controllate Piaggio & C. S.p.A., Piaggio Concept Store Mantova S.r.l., Aprilia Racing S.r.l., Apuliae S.r.l. in liquidazione, Intermarine S.p.A., RCN Finanziaria S.p.A., ISM Investimenti S.p.A. e Is Molas S.p.A., l’opzione di adesione al regime della tassazione di Gruppo previsto dagli artt. 117 ss. del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Consolidato Fiscale Nazionale). In forza dell’esercizio di tale opzione, ciascuna società aderente al consolidato trasferisce alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale): la consolidante determina quindi un’unica base imponibile per il gruppo di società che aderiscono al Consolidato Fiscale Nazionale, potendo, pertanto, compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un’unica dichiarazione. Quest’ultima rileva un credito nei confronti delle consolidate trasferenti un imponibile fiscale mentre nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, la consolidante iscrive un debito pari all’Ires sulla quota di perdita effettivamente compensata a livello di Gruppo.
RISULTATO
PER
AZIONE
L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio, escludendo le azioni proprie. L’utile diluito per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione rettificato per tener conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo. Come azioni potenzialmente emettibili sono eventualmente considerate quelle legate a piani di stock option. Nel caso, la rettifica da apportare per il calcolo del numero di azioni rettificato è determinata moltiplicando il numero delle stock option per il costo di sottoscrizione e dividendolo per il prezzo di mercato dell’azione.
USO
DI
STIME
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime.
Le stime sono utilizzate, tra l’altro, per valutare gli avviamenti, le attività immateriali e materiali sottoposte ad impairment test oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte (inclusa la recuperabilità delle imposte anticipate), fondi di ristrutturazione, altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a Conto economico.
Si precisa che nell’attuale situazione di perdurante incertezza dello scenario economico e finanziario globale, le assunzioni effettuate circa l’andamento futuro sono caratterizzate da una elevata incertezza. Pertanto non si può escludere il concretizzarsi nel prossimo esercizio di risultati diversi da quanto stimato che quindi potrebbero richiedere rettifiche anche significative ad oggi ovviamente non prevedibili né stimabili.
Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal Gruppo nel processo di applicazione degli IFRS e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere differenze di valore significative rispetto al valore contabile delle attività e passività nel futuro.
Valore recuperabile delle attività non correnti
Le attività non correnti includono gli Immobili, impianti e macchinari, l’avviamento, le altre attività immateriali (a vita utile definita e non), gli investimenti immobiliari, le partecipazioni e le altre attività finanziarie. Il Gruppo rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
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Note
esplicative
73
detenute ed utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Per l’avviamento (e altre attività a vita utile indefinita) tale analisi è svolta almeno una volta l’anno e ogni qualvolta fatti e circostanze lo richiedano. L’analisi della recuperabilità del valore contabile dell’avviamento è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall’utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un’attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una svalutazione pari all’eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l’uso o la vendita dello stesso, determinato con riferimento ai flussi di cassa insiti nei più recenti piani aziendali o al suo fair value.
La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali, immateriali, incluso l’Avviamento, e diritti d’uso implica nella stima del valore d’uso l’utilizzo di alcune assunzioni riguardanti: i) la previsione dei flussi finanziari relativi ad un orizzonte temporale quadriennale desumibile dai dati di budget per l’esercizio 2024 integrati dai dati previsionali relativi al periodo di ciascuna entità; ii) la determinazione di un appropriato tasso di sconto (WACC) e iii) la determinazione di un tasso di crescita di lungo periodo (g-rate).
In aggiunta a quanto sopra, in particolare il gruppo Piaggio sta valutando i rischi e le opportunità correlati al cambiamento climatico e nel corso del 2023 ha presentato un Piano di decarbonizzazione con orizzonte temporale al 2030 ed al 2050, che indica le azioni da perseguire entro il 2030 al fine di raggiungere gli obiettivi fissati in termini di riduzioni delle emissioni di Scope 1 e scope 2 principalmente tramite efficientamento dei processi aziendali ed approvvigionamento da energia da fonti rinnovabili nonché grazie all’installazione di nuovi impianti fotovoltaici di produzione e autoconsumo di energia elettrica. In tale ambito si ricorda che il gruppo Piaggio nel corso del 2023, con il supporto di una primaria società di consulenza ha eseguito un’analisi dei rischi climatici per gli stabilimenti di Pontedera (Italia) e Baramati (India). Tale analisi non ha evidenziato criticità legate ai fattori climatici per entrambi i siti produttivi. I potenziali impatti dei rischi fisici connessi al cambiamento climatico, vengono gestiti da Piaggio tramite il continuo rinnovamento delle strutture nonché mediante la stipula di specifiche coperture assicurative suddivise tra i vari siti in base alla relativa importanza degli stessi. Per maggiori informazioni si rimanda allo specifico paragrafo dedicato alle Attività Immateriali.
Recuperabilità delle attività fiscali differite
Il Gruppo iscrive attività per imposte anticipate su differenze temporanee deducibili e benefici fiscali teorici per perdite riportabili a nuovo. Nella determinazione della stima del valore recuperabile il Gruppo ha preso in considerazione le risultanze degli imponibili fiscali derivanti dai piani aziendali predisposti ai fini dei test d’impairment ed approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione delle società consolidate, o dalle risultanze di eventuali stime di Valori di Mercato (come nel caso della società del Gruppo, Is Molas S.p.A.). E’ doveroso riportare comunque come le imposte anticipate stanziate possano essere recuperate, per loro natura, anche in un arco di tempo non definito, stante la situazione di incertezza del contesto macroeconomico. In relazione ad Immsi S.p.A., Piaggio & C. S.p.A., Piaggio Concept Store Mantova S.r.l., Aprilia Racing S.r.l., Apuliae S.r.l. in liquidazione, Intermarine S.p.A., RCN Finanziaria S.p.A., ISM Investimenti S.p.A. ed Is Molas S.p.A., si segnala che, facendo parte del Consolidato Fiscale Nazionale di Gruppo la recuperabilità delle attività fiscali differite è legata, anche alla proiezione degli imponibili fiscali delle società facenti parte del Consolidato Fiscale Nazionale.
Piani pensione e altri benefici successivi al rapporto di lavoro
I fondi per benefici ai dipendenti e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l’uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell’obbligazione. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto ed i tassi di crescita delle retribuzioni e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l’uso di parametri di natura demografica, come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti. Le ipotesi utilizzate per la valutazione sono dettagliate nel paragrafo Fondi per trattamenti di
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Gruppo
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Note
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quiescenza ed obblighi simili.
Fondo svalutazione crediti
Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management sulle perdite attese connesse al portafoglio crediti. Il Gruppo applica l’approccio semplificato previsto dall’IFRS 9 e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo lo stanziamento basandosi sull’esperienza storica delle perdite su crediti, rettificata per tener conto di fattori previsionali specifici riferiti ai creditori ed all’ambiente economico (concetto di Expected Credit Loss – ECL).
Fondo obsolescenza magazzino
Il fondo obsolescenza magazzino riflette la stima del management sulle perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate sulla base delle esperienze passate. Andamenti anomali dei prezzi di mercato potrebbero ripercuotersi in future svalutazioni del magazzino.
Fondo Garanzia prodotti
Al momento della vendita del prodotto, il Gruppo accantona dei fondi relativi ai costi stimati per garanzia prodotto. La stima di tale fondo è calcolata sulla base delle informazioni storiche circa la natura, frequenza e costo medio degli interventi di garanzia.
Passività potenziali
Il Gruppo accerta una passività a fronte di contenziosi e cause legali in corso, quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l’ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l’ammontare, tale fatto è riportato nelle note esplicative al bilancio. Il Gruppo è soggetto a cause legali e fiscali riguardanti problematiche legali complesse e difficili, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascuna causa, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili. Stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile predire con certezza l’esborso che deriverà da tali controversie ed è quindi possibile che il valore dei fondi per procedimenti legali e contenziosi del Gruppo possa variare a seguito di futuri sviluppi nei procedimenti in corso.
Il Gruppo monitora lo status delle cause in corso e si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale.
Ammortamenti
Il costo delle immobilizzazioni è ammortizzato in quote costanti lungo la loro vita utile stimata, che per i diritti d’uso coincide con la durata ipotizzata del contratto. La vita utile economica delle immobilizzazioni del Gruppo è determinata dagli Amministratori al momento dell’acquisto; essa è basata sull’esperienza storica maturata negli anni di attività e sulle conoscenze circa eventuali innovazioni tecnologiche che possano rendere obsoleta e non più economica l’immobilizzazione.
Il Gruppo valuta periodicamente i cambiamenti tecnologici e di settore per aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.
Imposte sul reddito
Il Gruppo è soggetto a diverse legislazioni fiscali sui redditi in numerose giurisdizioni. La determinazione della passività per imposte del Gruppo richiede l’utilizzo di valutazioni da parte del management con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Il Gruppo riconosce le passività, che potrebbero derivare da future ispezioni dell’autorità fiscale, in base alla stima delle imposte che saranno dovute. Qualora il risultato delle ispezioni sopra indicate fosse diverso da quello stimato dal management, si potrebbero determinare effetti significativi sulle imposte correnti e differite.
RAPPORTI
CON
ENTITA’
CONSOCIATE
E
CORRELATE
I rapporti con entità consociate e correlate sono esposti nella Relazione sulla Gestione e nelle Note esplicative, che si intendono qui richiamate.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
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Note
esplicative
75
INFORMATIVA
RELATIVA
AL
CAMBIAMENTO
CLIMATICO
In un contesto normativo in cui l’Unione Europea ha sviluppato una strategia rivolta a modelli economici più sostenibili, al fine del raggiungimento dell’obiettivo di neutralità climatica al 2050, il Gruppo, ed in particolare il gruppo Piaggio ha avviato un processo finalizzato:
- alla identificazione ed analisi dei rischi e opportunità che derivano dal cambiamento climatico in linea con l’Accordo di Parigi (come meglio descritto nella sezione “Rischi e Incertezze” della relazione sulla gestione e alla Dichiarazione consolidata di Carattere Non Finanziario), che potrebbero influenzare l’applicazione dei principi contabili applicabili;
- alla valutazione di potenziali impatti sulle valutazioni di bilancio.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL GENNAIO 2023
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2023:
In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 Insurance Contracts. Il principio è stato applicato a partire dal gennaio 2023. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi.
In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”. Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare alla data di prima iscrizione, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2023.
In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati Disclosure of Accounting Policies-Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2e Definition of Accounting Estimates - Amendments to IAS 8”. Le modifiche riguardanti lo IAS 1 richiedono ad un’entità di indicare le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati dal Gruppo. Le modifiche sono volte a migliorare l’informativa sui principi contabili applicati dal Gruppo in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche sono state applicate a partire dal gennaio 2023.
In data 23 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 12 Income taxes: International Tax Reform Pillar Two Model Rules”. Il documento introduce un’eccezione temporanea agli obblighi di rilevazione e di informativa delle attività e passività per imposte differite relative alle Model Rules del Pillar Two (la cui norma risulta in vigore in Italia al 31 dicembre 2023, ma applicabile dal gennaio 2024) e prevede degli obblighi di informativa specifica per le entità interessate dalla relativa International Tax Reform. Il documento prevede l’applicazione immediata dell’eccezione temporanea, mentre gli obblighi di informativa sono applicabili ai soli bilanci annuali iniziati al gennaio 2023 (o in data successiva) ma non ai bilanci infrannuali aventi una data chiusura precedente al 31 dicembre 2023.
L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sui valori di bilancio consolidato del Gruppo e la sua informativa.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
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PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS OMOLOGATI DALL’UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2023
In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-currented in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants”. Tali modifiche hanno l’obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Inoltre, le modifiche migliorano altresì le informazioni che un’entità deve fornire quando il suo diritto di differire l’estinzione di una passività per almeno dodici mesi è soggetto al rispetto di determinati parametri (i.e. covenants). Le modifiche entrano in vigore dal gennaio 2024; è comunque consentita un’applicazione anticipata.
In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback”. Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d’uso trattenuto. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2024, ma è consentita un’applicazione anticipata.
 
Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell’introduzione di questo emendamento sul bilancio consolidato.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI NON ANCORA APPLICABILI
Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.
In data 25 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements”. Il documento richiede ad un’entità di fornire informazioni aggiuntive sugli accordi di reverse factoring che permettano agli utilizzatori del bilancio di valutare in che modo gli accordi finanziari con i fornitori possano influenzare le passività e i flussi finanziari dell’entità e di comprendere l'effetto di tali accordi sull’esposizione dell’entità al rischio di liquidità. Le modifiche si applicheranno dal gennaio 2024, ma è consentita un’applicazione anticipata.
In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability”. Il documento richiede ad un’entità di applicare una metodologia da applicare in maniera coerente al fine di verificare se una valuta può essere convertita in un’altra e, quando ciò non è possibile, come determinare il tasso di cambio da utilizzare e l’informativa da fornire in nota integrativa. La modifica si applicherà dal gennaio 2025, ma è consentita un’applicazione anticipata.
Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall’Unione Europea.
Si segnala infine che l’International Sustainability Standards Board (ISSB) ha pubblicato il 26 giugno 2023 i primi 2 “Sustainability Reporting Standards”. Questi riguardano:
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Note
esplicative
77
General Requirements for Disclosure of Sustainability-related Financial Information (IFRS S1), ovvero il quadro di base per la divulgazione di informazioni rilevanti sui rischi e le opportunità relativi alla sostenibilità lungo la catena del valore di un'entità.
Climate-related Disclosures (IFRS S2), il primo standard tematico emesso che stabilisce i requisiti di divulgazione delle informazioni sui rischi e le opportunità legati al clima.
I nuovi standard si applicheranno alla Corporate Sustainability Reporting Directive, che entrerà in vigore per le società quotate europee a partire dal bilancio 2024, che per Immsi sostituirà la Dichiarazione Non Finanziaria a partire dal 1° gennaio 2024.
- E - INFORMATIVA SETTORIALE
Il principio IFRS 8 Settori operativi richiede che i settori operativi siano identificati sulla base del sistema di reportistica interno che il vertice aziendale utilizza per allocare le risorse e per valutare le performance.
L’informativa per settori operativi qui di seguito presentata rispecchia sostanzialmente la reportistica interna utilizzata dal management per prendere le decisioni strategiche. A tal riguardo, con riferimento alle singole aree di business, vengono fornite, ove disponibili, informazioni relative ai tre settori identificati: immobiliare e holding, industriale e navale.
Settore
primario:
aree
di
business
Conto
economico
al
31
dicembre
2023
SettoreSettoreSettoreGruppo
immobiliareindustrialenavaleImmsi
In migliaia di euro  e holding   
    
Ricavi netti verso terzi4.0931.994.58522.4502.021.128
    
RICAVI NETTI   4.0931.994.58522.4502.021.128
    
RISULTATO OPERATIVO  -8.269180.666-11.550160.847
Risultato partecipazioni0-7720-772
Proventi finanziari26926.74229727.308
Oneri finanziari   19.31871.3055.87796.500
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE -27.318135.331-17.13090.883
Imposte   -4.15144.279-4.11936.009
RISULTATO DOPO LE IMPOSTE DERIVANTE DALLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO-23.16791.052-13.01154.874
Utile (perdita) derivante da attività destinate alla dismissione o alla cessazione0000
RISULTATO DI PERIODO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI-23.16791.052-13.01154.874
Risultato di periodo di pertinenza di terzi -5.58544.954-3.57735.792
RISULTATO DI PERIODO DEL GRUPPO -17.58246.098-9.43419.082
  
Bilancio
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del
Gruppo
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e
Note
esplicative
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Situazione
patrimoniale
al
31
dicembre
2023
SettoreSettoreSettoreGruppo
immobiliareindustrialenavaleImmsi
In migliaia di euro  e holding   
    
Attività del settore274.5911.865.708134.6072.274.906
Partecipazioni in collegate021218230
TOTALE ATTIVITA'  274.5911.865.920134.6252.275.136
    
TOTALE PASSIVITA'  291.8961.449.949138.0241.879.869
    
Altre
informazioni
al
31
dicembre
2023
SettoreSettoreSettoreGruppo
immobiliareindustrialenavaleImmsi
In migliaia di euro  e holding   
    
Investimenti materiali ed immateriali 7.019162.8696.664176.552
    
Ammortamenti e svalutazioni  1.462148.2261.194150.882
    
Flussi finanziari da attività operative -26.060185.218-10.022149.136
    
Flussi finanziari da attività d'investimento -7.019-156.899-5.834-169.752
    
Flussi finanziari da attività di finanziamento 28.996-86.17313.382-43.795
    
Settore
secondario:
aree
geografiche
La seguente tabella presenta i dati economici e patrimoniali del Gruppo per l’esercizio 2023 in relazione alle aree geografiche “di origine”, ossia prendendo a riferimento il paese della società che ha effettuato i ricavi o che detiene le attività.
La ripartizione dei ricavi per area geografica di “destinazione”, ossia con riferimento alla nazionalità del cliente, viene analizzata nelle Note esplicative sui prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2023, con riferimento alla voce ricavi netti di Conto economico.
Conto
economico
al
31
dicembre
2023
ItaliaRestoIndiaStatiResto delGruppo
In migliaia di euro  d'Europa UnitiMondoImmsi
      
Ricavi netti verso terzi1.085.83854.409371.861128.049380.9712.021.128
      
RICAVI NETTI  1.085.83854.409371.861128.049380.9712.021.128
      
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
79
Situazione
patrimoniale
al
31
dicembre
2023
ItaliaRestoIndiaStatiResto delGruppo
In migliaia di euro  d'Europa UnitiMondoImmsi
      
Attività del settore1.764.18221.758233.44442.148213.3742.274.906
Partecipazioni in collegate20228000230
TOTALE ATTIVITA' 1.764.38421.786233.44442.148213.3742.275.136
      
ItaliaRestoIndiaStatiResto delGruppo
In migliaia di euro  d'Europa UnitiMondoImmsi
      
Totale crediti *  58.30112.48757.29112.9196.905147.903
      
Totale debiti **  503.57519.479153.4934.04173.110753.698
      
*) Non sono inclusi i Lavori in corso su ordinazione ed i Crediti verso l’Erario.
**) Non sono inclusi i Debiti per Imposte correnti e le Passività finanziarie.
Altre
informazioni
al
31
dicembre
2023
Italia
Resto
India
Stati
Resto del
Gruppo
In migliaia di euro
 
 
d'Europa
 
Uniti
Mondo
Immsi
 
 
 
 
 
 
Investimenti materiali ed immateriali
135.663
81
24.815
814
15.179
176.552
 
 
 
 
 
 
Ammortamenti e svalutazioni
 
114.719
1.632
20.144
3.150
11.237
150.882
 
 
 
 
 
 
Per comparabilità, si riportano di seguito le corrispondenti tabelle riferite al 31 dicembre 2022:
Conto
economico
al
31
dicembre
2022
SettoreSettoreSettoreGruppoimmobiliareindustrialenavaleImmsiIn migliaia di euroe holdingRicavi netti verso terzi4.6262.087.44334.0582.126.127Ricavi netti intercompany0RICAVI NETTI4.6262.087.44334.0582.126.127RISULTATO OPERATIVO-7.298158.740-7.763143.679Risultato partecipazioni0-8920-892Proventi finanziari12156.88616457.171Oneri finanziari12.70487.5152.890103.109RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE-19.881127.219-10.48996.849Imposte-6.72042.330-2.65932.951RISULTATO DOPO LE IMPOSTE DERIVANTE DALLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO-13.16184.889-7.83063.898Utile (perdita) derivante da attività destinate alla dismissione o alla cessazione0000RISULTATO DI PERIODO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI-13.16184.889-7.83063.898Risultato di periodo di pertinenza di terzi-2.99941.963-2.15336.811RISULTATO DI PERIODO DEL GRUPPO-10.16242.926-5.67727.087
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
80
Situazione
patrimoniale
al
31
dicembre
2022
Settore
Settore
Settore
Gruppo
immobiliare
industriale
navale
Immsi
In migliaia di euro
 
 
e holding
 
 
 
 
 
 
 
Attività del settore
283.701
1.958.641
127.754
2.370.096
Partecipazioni in collegate
0
206
18
224
TOTALE ATTIVITA'
 
 
283.701
1.958.847
127.772
2.370.320
 
 
 
 
TOTALE PASSIVITA'
 
 
302.279
1.541.036
118.149
1.961.464
 
 
 
 
Altre
informazioni
al
31
dicembre
2022
SettoreSettoreSettoreGruppo
immobiliareindustrialenavaleImmsi
In migliaia di euroe holding
Investimenti materiali ed immateriali1.995151.675801154.471
Ammortamenti e svalutazioni1.119141.7953.145146.059
Flussi finanziari da attività operative-18.371239.495-1.501219.623
Flussi finanziari da attività d'investimento13.577-154.194-787-141.404
Flussi finanziari da attività di finanziamento-7.124-102.0095.662-103.471
Settore
secondario:
aree
geografiche
La seguente tabella presenta i dati economici e patrimoniali del Gruppo per l’esercizio 2022 in relazione alle aree geografiche “di origine”, ossia prendendo a riferimento il paese della società che ha effettuato i ricavi o che detiene le attività.
La ripartizione dei ricavi per area geografica di “destinazione”, ossia con riferimento alla nazionalità del cliente, viene analizzata nelle Note esplicative sui prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2022, con riferimento alla voce ricavi netti di Conto economico.
Conto
economico
al
31
dicembre
2022
ItaliaRestoIndiaStatiResto delGruppoIn migliaia di euro  d'Europa UnitiMondoImmsi      Ricavi netti verso terzi1.107.18047.821323.559124.352523.2152.126.127RICAVI NETTI  1.107.18047.821323.559124.352523.2152.126.127      
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
81
Situazione
patrimoniale
al
31
dicembre
2022
ItaliaRestoIndiaStatiResto delGruppo
In migliaia di euro  d'Europa UnitiMondoImmsi
      
Attività del settore1.792.30021.687203.92559.156293.0282.370.096
Partecipazioni in collegate19628000224
TOTALE ATTIVITA' 1.792.49621.715203.92559.156293.0282.370.320
      
ItaliaRestoIndiaStatiResto delGruppo
In migliaia di euro  d'Europa UnitiMondoImmsi
      
Totale crediti *  56.66312.01844.0327.18710.618130.518
      
Totale debiti **  554.92621.535139.2156.171143.123864.970
      
*) Non sono inclusi i Lavori in corso su ordinazione ed i Crediti verso l’Erario.
**) Non sono inclusi i Debiti per Imposte correnti e le Passività finanziarie.
Altre
informazioni
al
31
dicembre
2022
ItaliaRestoIndiaStatiResto delGruppo
In migliaia di euro  d'Europa UnitiMondoImmsi
      
Investimenti materiali ed immateriali94.9661.27920.4413.70434.081154.471
      
Ammortamenti e svalutazioni 111.1681.67019.5702.97110.680146.059
      
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
82
- F - COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELL’ATTIVO
Gli importi sono esposti in migliaia di euro se non diversamente indicato.
-
F1
-
ATTIVITA’
IMMATERIALI
922.155
Le attività immateriali nette al 31 dicembre 2023 ammontano a 922.155 mila euro, in aumento di 24.818 mila euro rispetto al 31 dicembre 2022 per effetto principalmente della capitalizzazione di costi di sviluppo per nuovi prodotti e nuove motorizzazioni, nonché all’acquisizione e sviluppo di software e sono di seguito dettagliate:
In migliaia di euroCosti di sviluppoConcessioni, brevetti, diritti industriali e diritti similiMarchi e licenzeAvviamentoAltre attività immaterialiTOTALE
Valori lordi al 31 dicembre 2021434.499 577.912 190.862 625.421 11.275 1.839.969
Incrementi41.408 46.255 0 0 1.241 88.904
Variazioni area di consolidamento0 0 0 0 0 0
Altri movimenti(4.824)(1.030)0 0 76 (5.778)
Valori lordi al 31 dicembre 2022471.083 623.137 190.862 625.421 12.592 1.923.095
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2021330.013 437.196 161.384 11.439 10.975 951.007
Ammortamenti33.149 44.161 66 0 118 77.494
Svalutazioni(1.990)0 0 0 0 (1.990)
Variazioni area di consolidamento0 0 0 0 0 0
Altre variazioni183 (962)0 0 26 (753)
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2022361.355 480.395 161.450 11.439 11.119 1.025.758
Valori netti al 31 dicembre 2022109.728 142.742 29.412 613.982 1.473 897.337
Valori lordi al 31 dicembre 2022471.083 623.137 190.862 625.421 12.592 1.923.095
Incrementi45.561 62.572 0 0 433 108.566
Variazioni area di consolidamento0 0 0 0 0 0
Altri movimenti(6.558)(517)0 0 (604)(7.679)
Valori lordi al 31 dicembre 2023510.086 685.192 190.862 625.421 12.421 2.023.982
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2022361.355 480.395 161.450 11.439 11.119 1.025.758
Ammortamenti34.628 46.237 66 0 171 81.102
Svalutazioni(609)0 0 0 0 (609)
Variazioni area di consolidamento0 0 0 0 0 0
Altre variazioni(3.567)(396)0 0 (461)(4.424)
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2023391.807 526.236 161.516 11.439 10.829 1.101.827
Valori netti al 31 dicembre 2023118.279 158.956 29.346 613.982 1.592 922.155
Nota: nella voce ‘Altri movimenti’ sono incluse le riduzioni per attività immateriali completamente ammortizzate, le differenze cambio da conversione di bilanci in valuta e le riclassifiche.
Costi di sviluppo
La voce costi di sviluppo comprende costi finalizzati a prodotti, imbarcazioni e motorizzazioni riferibili a progetti per i quali si prevedono, per il periodo di vita utile del bene, ricavi tali da consentire il recupero dei costi sostenuti. Sono inoltre comprese immobilizzazioni in corso per 60.255 mila euro, prevalentemente riferibili al gruppo Piaggio, che rappresentano costi per i quali ricorrono le condizioni per la capitalizzazione, ma relativi a prodotti che entreranno in produzione in esercizi successivi.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
83
Con particolare riferimento al settore industriale (gruppo Piaggio), i nuovi progetti capitalizzati nel corso del 2023 si riferiscono allo studio di nuovi veicoli e nuovi motori che costituiscono i prodotti di punta della gamma 2023-2025.
Le svalutazioni riguardano un progetto per il quale sono stati rivisti i piani di produzione nell’ambito dell’aggiornamento del Piano Industriale.
Si precisa che gli oneri finanziari attribuibili allo sviluppo di prodotti che richiedono un rilevante periodo di tempo per essere realizzati vengono capitalizzati come parte del costo dei beni stessi. I costi di sviluppo iscritti nella voce sono ammortizzati a quote costanti, in un periodo da 3 a 5 (prodotti capostipite) esercizi, in considerazione della loro utilità residua.
Nel corso dell’esercizio 2023 sono stati spesati direttamente a conto economico costi di sviluppo per euro 21.968 mila.
Con riferimento al settore navale (Intermarine S.p.A.), i costi di sviluppo complessivamente capitalizzati al 31 dicembre 2023 nelle attività immateriali, al netto di ammortamenti, ammontano a 701 mila euro.
Per ulteriori dettagli in merito alle principali attività di ricerca, sviluppo ed innovazione svolte dalle società appartenenti al Gruppo Immsi si rimanda alla Dichiarazione Non Finanziaria 2023.
Concessioni, brevetti, diritti industriali e diritti simili
Il saldo netto di tale voce, pari a 158.956 mila euro al 31 dicembre 2023, è quasi esclusivamente relativo al gruppo Piaggio e si riferiscono principalmente a nuove tecniche e metodologie di calcolo, di progettazione e di produzione sviluppate dal Gruppo, di cui immobilizzazioni in corso per 85.771 mila euro.
Marchi e licenze
La voce marchi e licenze, pari a 29.346 mila euro, risulta così dettagliata:
In migliaia di euroValore nettoal 31 dicembre 2023Valore nettoal 31 dicembre 2022Variazione
Marchio Guzzi9.7509.7500
Marchio Aprilia19.15819.1580
Licenza Foton433494(61)
Altro 510(5)
Totale marchi29.34629.412(66)
I marchi Moto Guzzi ed Aprilia, in quanto a vita utile indefinita dal 2021, non sono più ammortizzati, ma vengono sottoposti almeno annualmente a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 “Riduzione di valore delle attività” nell’ambito del test di impairment come meglio descritto nella sezione “Avviamento”. Dagli esiti dei test di impairment condotti al 31 dicembre 2023, non emergono svalutazioni dei suddetti marchi a vita utile indefinita.
La licenza Foton è ammortizzata in 10 anni scadenti a febbraio 2031.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
84
Avviamento
L’avviamento iscritto dal Gruppo risulta invariato rispetto al saldo rilevato a fine 2022. La composizione della voce oggetto di commento è dettagliata nella tabella che segue:
In migliaia di euro
Saldo netto al
31.12.2023
Acquisizione 100% di Piaggio & C. S.p.A. da parte di Piaggio Holding N. BV (nell’esercizio 2003)405.985
Acquisizione 2,81% di Piaggio & C. S.p.A. da parte di Piaggio Holding N. BV (nell’esercizio 2006)14.620
Acquisizione 31,25% di Piaggio Holding N. BV da parte di Immsi S.p.A. (nell’esercizio 2003)3.480
Acquisizione 5,23% di Piaggio & C. S.p.A. da parte di Immsi S.p.A. (nell’esercizio 2004) / Vendita 2,32% di Piaggio & C. S.p.A. da parte di Immsi S.p.A. (nell’esercizio 2008)3.643
Acquisizione 17,7% di Piaggio Holding N. BV da parte di Immsi S.p.A. (negli esercizi 2004 e 2006)64.756
Acquisizione 2,22% di Piaggio & C. S.p.A. da parte di Immsi S.p.A. (negli esercizi 2007 e 2008)7.143
Acquisizione 100% di Aprilia S.p.A. da parte di Piaggio & C. S.p.A. (nell’esercizio 2004)79.705
Acquisizione 66,49% di Rodriquez Cantieri Navali S.p.A. da parte di RCN Finanziaria S.p.A. (nell’esercizio 2004)30.337
Acquisizione 33,51% di Rodriquez Cantieri Navali S.p.A. da parte di RCN Finanziaria S.p.A. (nell’esercizio 2005)2.001
Acquisizione 2,37% di RCN Finanziaria S.p.A. da parte di Immsi S.p.A. (nell’esercizio 2007)1.286
Altre acquisizioni / variazioni1.026
TOTALE613.982
-di cui allocato alla cash-generating unit gruppo Piaggio-di cui allocato alla cash-generating unit Intermarine579.49234.428
Tale voce deriva dal maggior valore pagato rispetto alla corrispondente frazione di patrimonio netto delle partecipate all’atto dell’acquisto, diminuito delle relative quote di ammortamento fino alla data del 31 dicembre 2003. In sede di prima adozione dei principi contabili internazionali, infatti, il Gruppo ha scelto di non applicare l’IFRS 3 Aggregazioni di imprese in modo retroattivo alle acquisizioni di aziende avvenute antecedentemente il gennaio 2004: di conseguenza, l’avviamento generato su acquisizioni antecedenti la data di transizione agli IFRS è stato mantenuto al precedente valore determinato secondo i principi contabili italiani, previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore. Dal gennaio 2004 l’avviamento non è più ammortizzato: il valore recuperabile delle cash-generating unit cui i singoli avviamenti sono stati allocati, viene verificato attraverso la determinazione del valore recuperabile (valore d’uso) e sottoposto ad impairment test, in applicazione della metodologia prevista dal Principio Contabile Internazionale IAS 36. Tale valore d’uso è stimato sulla base:
odel valore attuale dei flussi finanziari futuri relativi ad un orizzonte previsionale pluriennale che si stimano deriveranno dall’uso continuativo dei beni riferiti alle singole cash-generating unit (metodologia “Discounted Cash Flow” nella sua versione “Unlevered”); e
odel valore terminale attribuibile alle stesse (stimato sulla base della metodologia della rendita perpetua), al fine di riflettere il valore residuo che ogni cash-generating unit è attesa generare oltre l’orizzonte di piano e rappresentativo del valore attuale dei flussi di cassa futuri successivi al periodo di proiezione esplicita dei dati finanziari previsionali.
Si ricorda, infine, che la recuperabilità degli avviamenti è verificata almeno una volta l’anno (al 31 dicembre) anche in assenza di indicatori di possibile perdita di valore.
L’avviamento è stato integralmente allocato alle unità generatrici di cassa (c.d. cash-generating unit”) “gruppo Piaggio” (579.492 mila euro) ed “Intermarine” (34.428 mila euro). L’impairment test per entrambe le cash-generating unit è stato predisposto internamente dal management aziendale di Immsi S.p.A., per supportare il Consiglio di Amministrazione della Società relativamente all’applicazione della procedura prevista dal principio contabile IAS 36.
Il Gruppo ha pertanto sottoposto a verifica di recuperabilità i valori contabili del Capitale Investito netto (CIN) al 31 dicembre 2023 afferenti ad entrambe le CGU sopra identificate; il CIN, tra le altre, comprende il valore dell’avviamento.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
85
Per quanto riguarda il gruppo Piaggio, si è ritenuto ragionevole considerare la cash-generating unit gruppo Piaggio coincidente con il gruppo Piaggio nel suo complesso (Piaggio & C. S.p.A. e sue controllate). Pertanto tutte le considerazioni relative alla stima del valore d’uso della cash-generating unit ed all’utilizzo dello stesso ai fini dell’impairment test, sono state sviluppate considerando il gruppo Piaggio a livello consolidato. Le principali ipotesi ed assunzioni utilizzate per la determinazione dei flussi finanziari futuri e del conseguente valore recuperabile della cash-generating unit sono relative a:
i)l’utilizzo di dati economici, patrimoniali e finanziari previsionali del gruppo Piaggio;
ii)il tasso di sconto (“WACC”) utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati;
iii)il tasso di crescita atteso (g-rate) per il calcolo del valore terminale, in coerenza con l’approccio dell’attualizzazione della “rendita perpetua”.
Con riguardo ai valori di cui al punto i), le analisi sono state basate su un’ipotesi di flussi finanziari previsionali relativi ad un orizzonte temporale quadriennale desumibili dai dati di budget 2024 (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Piaggio & C. S.p.A. in data 26 gennaio 2024) integrati da dati previsionali relativi al periodo 2025-2027 (approvati dal Consiglio di Amministrazione di Piaggio & C. S.p.A. in data 23 febbraio 2024). Nella predisposizione del budget 2024 e del piano 2025-2027 il Management ha tenuto in considerazione la ricerca di nuove tecnologie pensando alla mobilità del futuro in chiave di una urbanizzazione nuova, il significativo incremento degli investimenti in veicoli elettrici (2-3-4 Ruote), gli investimenti per la sicurezza attiva e passiva di tutti i veicoli e i costi della transizione energetica.
Con riferimento al valore di cui al punto ii), per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati, si è adottato un tasso di sconto (“WACC”) medio ponderato, calcolato a partire dai diversi tassi di sconto determinati dal gruppo Piaggio in continuità con il precedente esercizio per le proprie cash-generating unit interne, che riflettono le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e che tengono conto anche dei rischi specifici dell’attività e dell’area geografica in cui le differenti cash-generating unit del gruppo operano. In particolare, per la determinazione del costo dei mezzi propri (“Ke”) sulla base del modello del CAPM (“Capital Asset Pricing Model”) si è considerato a) un tasso risk-free di lungo periodo variabile in considerazione delle diverse aree di operatività del gruppo Piaggio; b) un market risk premium in forma c.d. unconditional (premio normale di lungo periodo), al fine di evitare il rischio di incorrere in un double countingdel rischio paese associato alle aree di operatività del gruppo; c) coefficienti Beta elaborati tenendo in considerazione i coefficienti Beta delle principali società quotate comparabili al gruppo Piaggio. Il costo del capitale di debito (“Kd”) al netto delle imposte è stato stimato tenendo in considerazione la struttura finanziaria target riferibile alle principali società quotate comparabili al gruppo Piaggio nonché in via prudenziale al fine di mitigare il positivo impatto dell’attuale politica monetaria espansiva un tasso risk-free di lungo periodo. Il tasso di sconto (“WACC”) medio ponderato utilizzato ai fini dell’impairment test al netto delle imposte è risultato stimato pertanto pari circa al 8,16% in incremento rispetto all’esercizio precedente (8,02% al 31 dicembre 2022) in linea con i mutati scenari di riferimento.
Con riguardo al punto iii), si segnala che nell’elaborazione dell’impairment test, il valore terminale è stato determinato utilizzando un tasso di crescita perpetuo (“g rate”) medio ponderato, calcolato a partire dai diversi g ratedeterminati dal gruppo Piaggio per le proprie cash-generating unit interne: tale tasso g ratemedio ponderato è stato stimato pari circa all’1,76% (in incremento rispetto a 1,51% utilizzato al 31 dicembre 2022) considerato ragionevole e conservativo alla luce delle attese degli analisti per il gruppo Piaggio e del trend di crescita del GDP reale di lungo termine previsto per i principali Paesi in cui il Gruppo opera.
Le analisi condotte, approvate dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 19 marzo 2024, non hanno portato ad evidenziare perdite di valore: pertanto, nessuna svalutazione è stata riflessa nei dati del bilancio consolidato del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2023. Si segnala peraltro che, in corrispondenza dei predetti valori degli assunti di base considerati, il test inerente
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
86
l’avviamento relativo alla cash-generating unit gruppo Piaggio è risultato superato con ampio margine. Inoltre, come richiesto dallo IAS 36 e dalle linee guida per l’impairment test redatte dall’O.I.V., si è provveduto ad elaborare un’analisi di sensitività sui risultati del test rispetto alla variazione di assunti di base quali il tasso di crescita perpetuo nell’elaborazione del valore terminale (“g rate”) ed il tasso di sconto (“WACC”), che condizionano la stima del valore d’uso della cash-generating unit gruppo Piaggio: il test di impairment non ha evidenziato perdite di valore anche prevedendo una variazione positiva e negativa dello 0,5% del WACC e del g rate.
Per quanto riguarda la cash-generating unit Intermarine, si segnala come la società coincida con il c.d. “settore navale” identificato dal Gruppo Immsi all’interno della propria informativa settoriale in applicazione del principio contabile IFRS 8 Settori operativi: il valore contabile dell’avviamento allocato a tale cash-generating unit risulta pari a circa 34,4 milioni di euro. Le principali ipotesi ed assunzioni utilizzate per la determinazione dei flussi finanziari futuri e del conseguente valore recuperabile della cash-generating unit sono relative a:
i)l’utilizzo di dati economici, patrimoniali e finanziari previsionali di Intermarine;
ii)il tasso di sconto (WACC) utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati;
iii)il tasso di crescita atteso (g rate) per il calcolo del valore terminale, in coerenza con l’approccio dell’attualizzazione della “rendita perpetua”.
Con riguardo ai valori di cui al punto i) le analisi sono state basate su un’ipotesi di flussi finanziari previsionali relativi ad un orizzonte temporale di cinque anni desumibili dai dati di budget per l’esercizio 2024 integrati da dati previsionali relativi al periodo 2025-2028 elaborati dal management di Intermarine S.p.A., nonché sulla valorizzazione di una commessa che si svilupperà nel lungo periodo, di natura non ricorrente, ed esclusa dalla perpetuity: i dati così elaborati sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione della società Intermarine S.p.A. in data 13 marzo 2024. A riguardo, si sottolinea come i dati previsionali considerati incerti e variabili per natura riflettano l’evoluzione del portafoglio ordini della società nonché le sue future strategie industriali e commerciali: tali dati, in particolare, si basano in maniera rilevante sull’acquisizione di commesse future relativamente alle quali sono ad oggi in essere trattative a diversi stadi di avanzamento. Eventuali aggiornamenti, revisioni, ritardi o sviluppi negativi relativi alle predette assunzioni ed alle proiezioni che dovessero verificarsi in data successiva alla data di riferimento della presente attività di valutazione potrebbero influenzare anche significativamente le risultanze del test di impairment di seguito riportate. Si segnala inoltre che nel corso degli esercizi precedenti i risultati consuntivati dal settore navale hanno mostrato scostamenti rispetto a quanto previsto all’interno dei dati finanziari previsionali utilizzati, anche a seguito di alcuni eventi eccezionali e non prevedibili: data la natura intrinsecamente incerta dei dati previsionali considerati, non si può escludere che tali scostamenti possano continuare a verificarsi anche in futuro rispetto ai dati previsionali utilizzati con riferimento al test di impairment svolto al 31 dicembre 2023.
Con riferimento al valore di cui al punto ii), per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati di Intermarine, si è adottato un tasso di sconto (“WACC”) medio che tenesse in considerazione le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro, i rischi specifici dell’attività e dell’area geografica in cui la società opera e si è tenuto conto del differente profilo di rischio operativo che caratterizza la commessa che si svilupperà nel lungo periodo e di natura non ricorrente.
In particolare, per la determinazione del costo dei mezzi propri si è considerato a) un tasso risk-free di medio-lungo periodo a basso rischio; b) un market risk premium considerato espressivo del livello di rischio associato al mercato italiano; c) un coefficiente Beta elaborato tenendo in considerazione il coefficiente Beta di un campione di società comparabili alla Società, attive nel settore della cantieristica da diporto e difesa, nonchè la c.d. leva operativa che distingue la commessa di natura non ricorrente di cui sopra; d) la struttura finanziaria prospettica di un panel di società quotate comparabili ad Intermarine.
Ai fini della stima dei tassi di sconto è stato inoltre considerato un premio per il rischio specifico ("additional risk premium”) al fine di incorporare - direttamente nel tasso di attualizzazione - le
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Immsi
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Note
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87
incertezze di effettiva realizzazione dei flussi di cassa previsionali.
Il costo del capitale di debito al netto delle imposte è stato stimato tenendo in considerazione i tassi risk free di lungo periodo incrementati del credit spread della CGU Intermarine calcolato come media ponderata dell’attuale indebitamento finanziario, nonché la struttura finanziaria prospettica come sopra definita.
Il tasso di sconto medio utilizzato ai fini dell’impairment test al netto delle imposte è risultato pertanto stimato pari circa al 9,11% (9,22% al 31 dicembre 2022) in linea con i mutati scenari di riferimento.
Con riguardo al punto iii), si segnala che nell’elaborazione dell’impairment test, il tasso di crescita atteso (g rate) per il calcolo del valore terminale c.d. perpetuity in coerenza con l’approccio dell’attualizzazione della “rendita perpetua” è pari al 2% (sostanzialmente allineato al tasso di inflazione implicito nel tasso di sconto).
Le analisi condotte, approvate dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 19 marzo 2023, non hanno portato ad evidenziare perdite di valore con riferimento al test inerente l’avviamento allocato alla cash-generating unit Intermarine: pertanto, nessuna svalutazione di tale avviamento è stata riflessa nei dati del bilancio consolidato del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2023. Inoltre, come richiesto dallo IAS 36 e dalle linee guida per l’impairment test redatte dall’O.I.V., si è provveduto ad elaborare un’analisi di sensitività sui risultati del test rispetto alla variazione di assunti di base quali il tasso di crescita perpetuo nell’elaborazione del valore terminale (“g rate”) ed il tasso di sconto (“WACC”), che condizionano la stima del valore d’uso della cash-generating unit Intermarine: il test inerente l’avviamento allocato alla cash-generating unit in esame non ha evidenziato perdite di valore anche prevedendo una variazione positiva e negativa dello 0,5% del WACC e del g rate. Infatti, il WACC medio che rende uguale il valore recuperabile al valore di carico del capitale investito inclusivo dell’avviamento è stimato a circa il 31,9%.
Considerato che le analisi condotte per la stima del valore recuperabile sia per la cash-generating unit gruppo Piaggio che per la cash-generating unit Intermarine sono state determinate anche sulla base di stime, il Gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri.
Stante l’attuale contesto di incertezza del mercato, i diversi fattori utilizzati nell’elaborazione delle stime potrebbero in futuro essere rivisti. Il Gruppo monitorerà costantemente tali fattori e la possibile esistenza di future perdite di valore.
In aggiunta, si riporta come il titolo Immsi S.p.A. presenta al 31 dicembre 2023 una capitalizzazione di mercato inferiore al valore di Patrimonio Netto consolidato; gli Amministratori, sulla base da un lato delle risultanze dei test di impairment condotti sui CIN delle CGU gruppo Piaggio e Intermarine e dall’altro delle valutazioni al fair value di alcuni asset afferenti il settore Immobiliare e holding (Is Molas), che unitamente rappresentano la sostanziale totalità degli asset del Gruppo, hanno concluso come non vi siano alla data del 31 dicembre 2023 perdite di valore da riflettere nel bilancio consolidato del Gruppo Immsi.
Altre attività immateriali
La voce altre attività immateriali a vita definita, pari a 1.592 mila euro, interamente riferibile al gruppo Piaggio include principalmente la capitalizzazione delle spese per l’aggiornamento del programma gestionale SAP della consociata cinese. All’interno di tale voce sono iscritti inoltre 2 mila euro relativi a certificati ETS effettuati nell’anno ed ancora in portafoglio. Per un approfondimento sul trattamento contabile e sulla Direttiva “Emission Trading” (Direttiva 2003/87/CE) che ha istituito il sistema di scambio dei certificati ETS si rimanda al paragrafo D – Principi contabili e criteri di valutazione.
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F2
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ATTIVITA’
MATERIALI
376.055
Le attività materiali nette che includono i diritti d’suo in accordo con l’IFRS 16 - al 31 dicembre 2023 ammontano a 376.055 mila euro, rispetto a 369.668 mila euro al 31 dicembre 2022, e sono costituite da immobilizzazioni di proprietà del gruppo Piaggio per 324.376 mila euro, di Intermarine S.p.A. per 21.669 mila euro, di Is Molas S.p.A. per 28.274 mila euro ed Immsi S.p.A. per 1.633 mila euro.
Di seguito si dettaglia la composizione della voce in oggetto:
In migliaia di euroTerreniFabbricatiImpianti e macchinariAttrezzature industriali e commercialiBeni gratuitamente devolvibiliAltri beniTOTALE
Valori lordi al 31 dicembre 202150.526 243.945 560.293 532.367 16.517 75.026 1.478.674
Incrementi6.231 26.276 21.553 16.558 15 12.011 82.644
Decrementi0 (913)(7.556)(4.076)0 (1.340)(13.885)
Variazioni area di consolidamento0 0 0 0 0 0 0
Altri movimenti(412)(3.235)(5.562)557 0 149 (8.503)
Valori lordi al 31 dicembre 202256.345 266.073 568.728 545.406 16.532 85.846 1.538.930
Fondi ammortamento al 31 dicembre 20210 121.431 436.705 490.202 15.021 60.031 1.123.390
Ammortamenti0 12.847 24.466 15.620 255 10.218 63.406
Svalutazioni0 (700)0 0 0 0 (700)
Utilizzi0 (658)(7.479)(4.734)0 0 (12.871)
Variazioni area di consolidamento0 0 0 0 0 0 0
Altre variazioni0 1.034 (4.600)685 0 (1.082)(3.963)
Fondi ammortamento al 31 dicembre 20220 133.954 449.092 501.773 15.276 69.167 1.169.262
Valori netti al 31 dicembre 202256.345 132.119 119.636 43.633 1.256 16.679 369.668
Valori lordi al 31 dicembre 202256.345 266.073 568.728 545.406 16.532 85.846 1.538.930
Incrementi75 24.162 31.769 9.498 458 14.914 80.876
Decrementi0 (6.830)(21.606)(1.950)0 (3.987)(34.373)
Variazioni area di consolidamento0 0 0 0 0 0 0
Altri movimenti(314)(3.527)(11.585)(566)0 (233)(16.225)
Valori lordi al 31 dicembre 202356.106 279.878 567.306 552.388 16.990 96.540 1.569.208
Fondi ammortamento al 31 dicembre 20220 133.954 449.092 501.773 15.276 69.167 1.169.262
Ammortamenti0 13.562 23.268 16.136 178 11.766 64.910
Svalutazioni0 (357)0 0 0 0 (357)
Utilizzi0 (4.282)(21.505)(3.995)0 0 (29.782)
Variazioni area di consolidamento0 0 0 0 0 0 0
Altre variazioni0 (548)(7.915)2.086 0 (4.503)(10.880)
Fondi ammortamento al 31 dicembre 20230 142.329 442.940 516.000 15.454 76.430 1.193.153
Valori netti al 31 dicembre 202356.106 137.549 124.366 36.388 1.536 20.110 376.055
Nota: nella voce ‘Altri movimenti’ sono incluse le differenze cambio da conversione di bilanci in valuta e le riclassifiche.
Si ricorda che le attività materiali sono ammortizzate secondo aliquote ritenute idonee a rappresentare la vita utile delle stesse e comunque secondo un piano di ammortamento a quote costanti per il quale si rimanda al paragrafo D – Principi contabili e criteri di valutazione.
Tra le attività materiali al 31 dicembre 2023 sono iscritti circa 1.536 mila euro relativi a beni gratuitamente devolvibili interamente riferibili ad Intermarine rappresentati da costruzioni leggere, fabbricati e relativi costi di ristrutturazione, costruiti sul suolo demaniale nel Comune di Messina. L’ammortamento dei fabbricati costruiti su suolo demaniale è eseguito in funzione della durata residua della concessione (scadente nel 2028). Questi beni, detenuti per effetto di una convenzione di concessione, allo scadere della stessa, devono essere ceduti gratuitamente ed in perfetto stato di funzionamento all’ente concedente.
Si precisa inoltre che gli oneri finanziari sui finanziamenti di scopo acquisiti per finanziare la costruzione di beni che richiedono un rilevante periodo di tempo per essere pronti per l’utilizzo vengono capitalizzati come parte del costo dei beni stessi: a riguardo si evidenzia che il Gruppo ha
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capitalizzato nel corso dell’esercizio oneri finanziari per 930 mila euro, di cui 586 mila afferenti al gruppo Piaggio e 344 mila afferenti ad Is Molas S.p.A..
Terreni e fabbricati
I terreni ed i fabbricati industriali si riferiscono agli insediamenti produttivi del gruppo Piaggio localizzati a Pontedera (PI), Noale e Scorzè (VE), Mandello del Lario (LC), Baramati (India), Vinh Phuc (Vietnam) e Jakarta (Indonesia), al complesso industriale di Intermarine S.p.A. prevalentemente presso Sarzana (SP) ed alla struttura turistico-alberghiera gestita da Is Molas S.p.A. presso il Comune di Pula (CA).
La voce include inoltre un fabbricato sito a Pisa utilizzato come magazzino da Piaggio & C. S.p.A..
Con riferimento al sito turistico-alberghiero gestita da Is Molas S.p.A. si segnala che nel corso dell’esercizio 2023 è stato oggetto di importanti lavori di manutenzione straordinaria, efficientamento energetico e rinnovamento delle strutture attualmente esistenti con investimenti pari a circa 5,5 milioni di euro.
Con riferimento al gruppo Piaggio, il decremento di circa 2,9 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente è principalmente ascrivibile agli effetti congiunti degli ammortamenti e della svalutazione della rupia e del dong solo parzialmente compensato dagli investimenti del periodo.
Si segnala che il Gruppo ha iscritto 12.150 mila euro a fronte di immobilizzazioni in corso su fabbricati di proprietà, in particolare 5,3 milioni di euro sono iscrivibili al settore navale per importanti lavori di adeguamento del sito di Sarzana volti ad aumentare la capacità produttiva futura di Intermarine S.p.A..
Impianti e macchinari
La voce impianti e macchinari si riferisce sostanzialmente agli insediamenti produttivi del gruppo Piaggio localizzati a Pontedera (PI), Noale e Scorzè (VE), Mandello del Lario (LC), Baramati (India) e Vinh Phuc (Vietnam), nonché alle strutture di proprietà di Intermarine S.p.A. ed agli impianti presso il complesso turistico-alberghiero gestito da Is Molas S.p.A., per un valore netto complessivo di 124.366 mila euro. Il Gruppo ha iscritto 26.321 mila euro a fronte di immobilizzazioni in corso.
Attrezzature industriali e commerciali
Il valore della voce attrezzature industriali e commerciali, pari a 36.388 mila euro. Il saldo include immobilizzazioni in corso per circa 6.486 milioni di euro iscrivibili al gruppo Piaggio.
I principali investimenti in attrezzature, principalmente riferibili al gruppo Piaggio, hanno riguardato stampi per i nuovi veicoli lanciati nel corso dell’esercizio, stampi per nuove motorizzazioni e attrezzature specifiche per le linee di montaggio.
Altri beni
La voce altri beni è composta prevalentemente da automezzi, autovetture, mobili, dotazioni d’ufficio e sistemi EDP. Gli altri beni sono iscritti per un valore complessivo di 20.110 mila euro, al netto dei relativi ammortamenti. Il Gruppo ha iscritto immobilizzazioni in corso per 2.815 mila euro.
Diritti d’uso
I diritti d’uso, riferiti ai contratti di leasing operativo, leasing finanziario ed a canoni pagati anticipatamente per l’utilizzo di beni immobili, sono inclusi nelle singole categorie cui si riferiscono.
Il Gruppo ha stipulato contratti d’affitto per uffici, stabilimenti, magazzini, foresterie, auto e carrelli elevatori. I contratti d’affitto hanno tipicamente una durata fissa ma possono anche prevedere una opzione di proroga.
Al 31 dicembre 2023 il valore netto dei beni in diritto d’uso ammonta a 39.218 mila euro (38.515 mila
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euro al 31 dicembre 2022) e sono così dettagliati:
In migliaia di euro
Terreni
Fabbricati
Impianti e macchinari
Attrezzature industriali e commerciali
Beni gratuitamente devolvibili
Altri beni
TOTALE
Valori netti al 31 dicembre 2022
0
26.621
7.275
1.661
558
2.400
38.515
Valori lordi al 31 dicembre 2022
0
50.147
12.839
1.979
1.110
10.239
76.314
Incrementi
0
9.344
0
0
0
3.546
12.890
Decrementi
0
(2.661)
0
(43)
0
(857)
(3.561)
Variazioni area di consolidamento
0
0
0
0
0
0
0
Altri movimenti
0
(1.362)
0
0
0
(27)
(1.389)
Valori lordi al 31 dicembre 2023
0
55.468
12.839
1.936
1.110
12.901
84.254
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2022
0
23.526
5.564
318
552
7.839
37.799
Ammortamenti
0
7.532
856
413
80
1.900
10.781
Utilizzi
0
(2.147)
0
0
0
(856)
(3.003)
Variazioni area di consolidamento
0
0
0
0
0
0
0
Altre variazioni
0
(517)
0
0
0
(24)
(541)
Fondi ammortamento al 31 dicembre 2023
0
28.394
6.420
731
632
8.859
45.036
Valori netti al 31 dicembre 2023
0
27.074
6.419
1.205
478
4.042
39.218
Gli impegni per canoni di leasing a scadere sono dettagliati al paragrafo Passività finanziarie.
Lo schema di Conto Economico include i seguenti ammontari relativamente ai contratti di locazione:
20232022
Ammortamento diritti d'uso10.78110.690
Oneri finanziari per diritti d'uso1.8841.635
Canoni d'affitto (no IFRS 16)17.90116.306
Nel 2023 i contratti di leasing soggetti all’applicazione dell’IFRS 16 hanno comportato una uscita di cassa pari a 12.081 mila euro.
Garanzie
Al 31 dicembre 2023 il Gruppo ha terreni e fabbricati gravati da vincoli di ipoteca o da privilegi verso istituti finanziatori a garanzia di finanziamenti bancari per i quali si rimanda al paragrafo I Impegni, rischi e garanzie.
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del
Gruppo
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Note
esplicative
91
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F3
-
PARTECIPAZIONI
8.502
La voce partecipazioni al 31 dicembre 2023 risulta così composta:
In migliaia di euro
Saldo alDecrementiRivalutazioni /Riclassifiche /Saldo al
31.12.2022SvalutazioniDelta cambi31.12.2023
Partecipazioni in società controllate27 (13)(4)0 10
Partecipazioni in società collegate e joint ventures9.921 0 (772)(657)8.492
TOTALE9.948 8.502
Il decremento della voce oggetto di commento è relativo prevalentemente alla valutazione ad equity della partecipazione nella joint-venture Zongshen Piaggio Foshan Motorcycles Co. Ltd..
Di seguito si riporta la corrispondente tabella relativa alla movimentazione intervenuta nel corso dell’esercizio 2022:
In migliaia di euro
Saldo alIncrementiRivalutazioni /Riclassifiche /Saldo al
31.12.2021SvalutazioniDelta cambi31.12.2022
Partecipazioni in società controllate22 8 (3)0 27
Partecipazioni in società collegate e joint ventures11.055 0 (907)(227)9.921
TOTALE11.077 9.948
Di seguito si mostra il dettaglio della voce in oggetto al 31 dicembre 2023:
Partecipazioni
% part. del Gruppo
Valore di carico al
31 dicembre 2023
Valutate secondo il metodo del costo:
Circolo Golf Is Molas S.S.D. a R.L.
100,00%
10
Totale imprese controllate
10
Valutate secondo il metodo del patrimonio netto:
Zongshen Piaggio Foshan Motorcycle Co. LTD.
45,00%
8.262
Totale joint-venture
8.262
Valutate secondo il metodo del patrimonio netto:
S.A.T. Societé d’Automobiles et Triporteurs S.A.
20,00%
0
Depuradora d’Aigües de Martorelles S.C.C.L.
22,00%
28
Pontedera & Tecnologia S.c.r.l.
22,23%
184
Valutate secondo il metodo del costo:
Consorzio CTMI – Messina
34,21%
18
Totale imprese collegate
230
TOTALE
8.502
La partecipazione in Zongshen Piaggio Foshan Motorcycles Co. Ltd è stata classificata nella voce joint venturesin relazione a quanto convenuto nel contratto siglato in data 15 aprile 2004 fra Piaggio & C. S.p.A. ed il socio Foshan Motorcycle Plant, da una parte, e la società cinese Zongshen Industrial Group Company Limited dall’altra. La partecipazione di Piaggio & C. S.p.A. in Zongshen Piaggio Foshan Motorcycles è pari al 45% di cui il 12,5% tramite la controllata diretta Piaggio China Company Ltd.. Il valore contabile della partecipazione riflette il patrimonio netto pro-quota rettificato per tener conto dei criteri di valutazione adottati dal Gruppo.
La seguente tabella riepiloga i principali dati patrimoniali della joint venture determinati in base alla percentuale di possesso:
Bilancio
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Gruppo
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Note
esplicative
92
Zongshen Piaggio Foshan Motorcycle Co.31.12.202331.12.2022
(in migliaia di euro)
Attività immateriali169208
Immobili, impianti e macchinari3.3494.348
Diritti d'uso1.1371.270
Crediti commerciali3.1703.604
Altri crediti1.0421.121
Crediti verso erario154216
Rimanenze3.7985.523
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti1.2351.245
TOTALE ATTIVITA'14.05417.535
Patrimonio netto9.15010.895
Passività finanziarie2.0551.835
Debiti commerciali2.4384.137
Altri fondi127198
Fondi pensione e benefici a dipendenti134251
Debiti tributari8816
Altri debiti61204
Totale passività4.9046.641
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'14.05417.535
Patrimonio netto di competenza del Gruppo9.15010.895
Eliminazione margini su transazioni interne-888-1.198
Valore della partecipazione8.2629.697
Di seguito si espone il prospetto di movimentazione e riconciliazione del Patrimonio netto rilevato a fine 2022 e quello riportato al 31 dicembre 2023:
Valore di apertura al 1° gennaio 20239.697
Utile/(Perdita) del periodo (1.087)
Other comprehensive income (657)
Eliminazione margini su transazioni interne 309
Valore finale al 31 dicembre 20238.262
-
F4
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ALTRE
ATTIVITA’
FINANZIARIE
13.091
- Quota non corrente
Le Altre attività finanziarie non correnti ammontano a 16 mila euro e sono costituite dalle partecipazioni detenute in altre società minori da parte del gruppo Piaggio.
Le attività finanziarie non correnti includono anche la partecipazione detenuta in Alitalia CAI da Immsi S.p.A. invariata rispetto allo scorso anno al 2,18%. Il management del Gruppo, in considerazione degli eventi occorsi con riferimento alla compagnia aerea ed in particolare l’avvenuto commissariamento a maggio 2017 e la integrale svalutazione della partecipazione in Alitalia SAI da parte di Alitalia – CAI, ha ritenuto di procedere all’azzeramento del valore di carico.
- Quota corrente
Le Altre attività finanziarie correnti ammontano a 13.075 mila euro rispetto a 3.770 mila euro al termine del precedente esercizio.
La voce, relativamente alla capogruppo Immsi S.p.A., include la partecipazione (pari a 279.639 azioni) detenuta in Unicredit S.p.A., valorizzata, come previsto dall’ IFRS 9, al fair value alla data di riferimento del 31 dicembre 2023 pari a 6.869 mila euro, in incremento di 3.158 mila euro rispetto al dato al 31 dicembre 2022. La Capogruppo ha provveduto ad adeguare il valore di carico del pacchetto
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Note
esplicative
93
azionario al valore rilevato al 31 dicembre 2023, iscrivendo l’adeguamento nelle altre componenti di Conto Economico Complessivo. Tali adeguamenti non saranno successivamente trasferiti all'utile (perdita) di esercizio, ma il Gruppo potrà trasferire l'utile cumulato o la perdita cumulata nel patrimonio netto quando sarà oggetto di dismissione.
In riferimento al gruppo Piaggio, la voce, pari a 6.205 mila euro, si riferisce ad un’attività derivante dalla quota dei contributi pubblici riconosciuti e quietanziati dal Governo Indiano per la vendita di veicoli elettrici. Il loro incasso è avvenuto nei primi giorni di gennaio 2024. Lo schema di incentivazione alla mobilità elettrica attualmente in essere in India prevede che il cliente finale benefici del contributo al momento dell’acquisto e che lo stesso contributo sia recuperato dalla casa produttrice dietro presentazione della necessaria documentazione al Ministero competente.
-
F5
-
CREDITI
VERSO
L’ERARIO
30.491
I crediti verso l’Erario correnti e non correnti ammontano complessivamente a 30.491 mila euro, in decremento rispetto allo scorso esercizio sostanzialmente per i minori crediti IVA di Piaggio & C. S.p.A., e sono di seguito dettagliati:
- Quota non corrente
In migliaia di euro
Saldo alSaldo al
31.12.202331.12.2022
Crediti verso l'Erario per IVA283 741
Crediti verso l'Erario per imposte sul reddito6.073 6.270
Altri crediti verso l'Erario3.333 1.820
TOTALE9.689 8.831
I crediti verso l’Erario con scadenza oltre i 12 mesi sono rappresentati principalmente da crediti vantati dal gruppo Piaggio.
- Quota corrente
In migliaia di euro
Saldo alSaldo al
31.12.202331.12.2022
Crediti verso l'Erario per IVA10.292 34.456
Crediti verso l'Erario per imposte sul reddito6.226 3.043
Altri crediti verso l'Erario4.284 8.747
TOTALE20.802 46.246
Si ricorda che Immsi S.p.A. ha in essere contratti di consolidato fiscale con le società controllate Piaggio & C. S.p.A., Piaggio Concept Store Mantova S.r.l., Aprilia Racing S.r.l., Apuliae S.r.l. in liquidazione, Intermarine S.p.A., RCN Finanziaria S.p.A., ISM Investimenti S.p.A. ed Is Molas S.p.A.. A fronte dei contratti sottoscritti con queste società, la Capogruppo Immsi S.p.A., in qualità di consolidante, ha provveduto ad iscrivere nel proprio bilancio crediti verso l’Erario per 124 mila euro, relativi a ritenute subite trasferite dalle società aderenti, iscritti nella porzione corrente in quanto oggetto di cessione alle società controllate ex-art.43-ter DPR 602/73 per essere utilizzati in compensazione a partire dal 2024.
-
F6
-
IMPOSTE
ANTICIPATE
141.478
Al 31 dicembre 2023 le imposte anticipate nette che si rigireranno entro i 12 mesi ammontano a 7.089 mila euro (8.964 mila euro al 31 dicembre 2022) mentre quelle oltre i 12 mesi ammontano a
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
94
134.389 mila euro (136.633 mila euro al 31 dicembre 2022): tali valori risultano iscritti al netto delle imposte differite passive omogenee per scadenza e natura. Le imposte differite sono state determinate applicando l’aliquota fiscale in vigore nell’esercizio nel quale si prevede che le differenze temporanee si riverseranno.
Le imposte anticipate iscritte si riferiscono principalmente al gruppo Piaggio con 70.439 mila euro (71.611 mila euro al 31 dicembre 2022), ad Intermarine S.p.A. con 33.871 mila euro (rispetto a 36.261 mila euro al 31 dicembre 2022) e Is Molas S.p.A. con 20.391 mila euro (invariate rispetto al 31 dicembre 2022).
Nell’ambito delle valutazioni effettuate ai fini della definizione delle attività fiscali differite il Gruppo ha tenuto conto principalmente: i) delle normative fiscali dei diversi paesi nei quali è presente; ii) del loro impatto in termini di emersione di differenze temporanee e di eventuali benefici fiscali derivanti dall’utilizzo di perdite fiscali pregresse; iii) dell’aliquota fiscale in vigore nell’esercizio nel quale le differenze temporanee si riverseranno iv) dei redditi imponibili previsti in un’ottica di medio lungo periodo per ogni singola società appartenente al Gruppo Immsi e degli impatti economici e fiscali; v) degli accordi e piani di Consolidato Fiscale Nazionale in un orizzonte temporale di cinque anni (fino al 2028), per quelle società, incluso la Capogruppo, che vi aderiscono; nonché vi) dalle risultanze derivanti da valutazioni al fair value relativamente ad alcuni asset del Gruppo.
Alla luce di tali considerazioni, ed in un’ottica anche prudenziale si è ritenuto di non riconoscere interamente i benefici fiscali derivanti dalle perdite riportabili e dalle differenze temporanee.
Di seguito si dettaglia la composizione delle imposte anticipate lorde:
In migliaia di euro
ImponibileEffetto fiscaleIscritteNon iscritte
Differenze temporanee per accantonamento a Fondi101.85127.248n/an/a
Altre differenze101.67724.443n/an/a
Totale su fondi ed altre variazioni203.52851.69251.561131
Perdite fiscali520.172122.02889.91732.111
Totale generale al 31 dicembre 2023723.701173.720141.47832.242
Le imposte anticipate non iscritte ammontano a 32.242 mila euro e si riferiscono quasi esclusivamente a perdite pregresse ed altre differenze temporanee riferibili al gruppo Piaggio.
Per comparabilità, di seguito si fornisce la corrispondente tabella al 31 dicembre 2022:
In migliaia di euro
Imponibile
Effetto fiscale
Iscritte
Non iscritte
Differenze temporanee per accantonamento a Fondi
119.554
34.297
n/a
n/a
Altre differenze
99.168
18.373
n/a
n/a
Totale su fondi ed altre variazioni
218.722
52.670
52.615
55
Perdite fiscali
519.900
128.459
92.981
35.478
Totale generale al 31 dicembre 2022
738.622
181.130
145.597
35.533
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
95
-
F7
-
CREDITI
COMMERCIALI
ED
ALTRI
CREDITI
147.609
- Quota non corrente
I crediti commerciali e gli altri crediti compresi nelle attività non correnti ammontano a 19.743 mila euro rispetto a 21.837 mila euro al 31 dicembre 2022. La voce include principalmente risconti attivi per 9.424 mila euro e depositi cauzionali per 1.290 mila euro.
- Quota corrente
I crediti commerciali e gli altri crediti compresi nelle attività correnti sono rappresentati da:
In migliaia di euro
Saldo al
Saldo al
31.12.2023
31.12.2022
Crediti commerciali
63.007
71.694
Crediti verso joint ventures
971
544
Altri crediti
63.888
40.162
TOTALE
127.866
112.400
La voce crediti commerciali e altri crediti al 31 dicembre 2023 è esposta al netto di un fondo svalutazione pari a 35.540 mila euro (33.506 mila euro al 31 dicembre 2022).
La tabella seguente espone la movimentazione del fondo, corrente e non corrente, oggetto di commento nel corso dell’esercizio 2023:
In migliaia di euro
Saldo al 31.12.2022
33.506
Incrementi per accantonamenti
0
Decrementi per utilizzi
3.237
Altre variazioni
(1.203)
Saldo al 31.12.2023
35.540
Il Gruppo cede rotativamente larga parte dei propri crediti commerciali in pro-soluto ed in pro-solvendo. La struttura contrattuale che Piaggio ha formalizzato con importanti società di factoring italiane ed estere persegue diversi obiettivi quali l’ottimizzazione, il monitoraggio e la gestione del credito, la possibilità di offrire ai propri clienti uno strumento per il finanziamento del proprio magazzino e, relativamente alle sole cessioni pro-soluto, il trasferimento sostanziale di rischi e benefici. Al 31 dicembre 2023 i crediti commerciali ancora da scadere ceduti pro-soluto ammontano complessivamente a 118.410 mila euro. Su tali crediti Piaggio ha ricevuto il corrispettivo prima della naturale scadenza per 117.395 mila euro.
Al 31 dicembre 2023 le anticipazioni ricevute, sia da società di factor che da istituti di credito, su cessioni pro-solvendo di crediti commerciali ammontano complessivamente a 7.648 mila euro e trovano contropartita nelle passività correnti.
Anche la controllata Intermarine S.p.A. stipula con importanti società di factoring italiane contratti per la cessione di crediti commerciali pro-soluto. In particolare Banca IFIS ha accordato un plafond di 6,2 milioni di euro per operazioni di anticipazione e/o cessioni pro-soluto di contratti, non utilizzato al 31 dicembre 2023.
Il saldo dei crediti verso joint venture sono relativi a Zongshen Piaggio Foshan Motorcycle Co. Ltd..
Tra gli altri crediti sono inclusi: crediti per circa 23.092 mila euro della consociata indiana del gruppo Piaggio verso enti governativi per contributi sugli investimenti e rimborsi di eco incentivi sui veicoli
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
96
elettrici, anticipi a fornitori per 8.986 mila euro prevalentemente iscritti dalla controllata Intermarine S.p.A., ratei e risconti attivi per complessivi 12.888 mila euro, anticipi a dipendenti per 1.813 mila euro, ed altri crediti di varia natura.
Infine tra gli altri crediti risulta iscritto il controvalore dei lavori in corso su ordinazione al netto degli anticipi ricevuti, riferibili interamente alla controllata Intermarine S.p.A., la cui composizione viene di seguito dettagliata.
In migliaia di euro
Saldo alIncrementiDecrementiSaldo al
31.12.202231.12.2023
Lavori in corso su ordinazione al lordo anticipi29.028 15.458 0 44.486
Anticipi ricevuti da clienti come da contratto25.309 44.780
Lavori in corso su ordinazione al netto anticipi3.719 (294)
Costi sostenuti23.954 26.889
Margini contabilizzati (al netto delle perdite)5.074 6.205
-
F8
-
ATTIVITA’
/
PASSIVITA’
LEGATE
AD
ATTIVITA’
DESTINATE
ALLA
DISMISSIONE
0
Il Gruppo non ha in essere al 31 dicembre 2023 attività/passività legate ad attività destinate alla dismissione.
Nel corso dell’esercizio 2023 si è concluso il processo di liquidazione della controllata Pietra S.r.l. che ha distribuito il patrimonio netto finale di liquidazione di circa 1,2 milioni di euro ripartito pro quota ai soci Immsi S.p.A. per circa 1 milione di euro (15,6 milioni di euro in acconto nel 2022) ed Intesa Sanpaolo per la quota residua di 0,2 milioni di euro (4,5 milioni di euro in acconto nel 2022).
I soci Immsi S.p.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A., con delibera di assemblea straordinaria del 15 giugno 2022 avevano posto in liquidazione volontaria, ai sensi dell’art. 2484 comma 1, n. 6 del Codice Civile, la società Pietra S.r.l. avendo ritenuto esaurito il suo oggetto sociale con la cessione della partecipazione detenuta in Pietra Ligure S.r.l..
-
F9
-
RIMANENZE
439.659
Le rimanenze a magazzino, valutate al minore tra costo e valore di mercato, a fine periodo ammontano a 439.659 mila euro e sono così composte:
In migliaia di euro
Saldo al 31.12.2023
Saldo al 31.12.2022
Costo
Svalutazione
Netto
Costo
Svalutazione
Netto
Materiali di consumo
65
0
65
42
0
42
Materie prime
186.632
(20.653)
165.979
209.104
(15.992)
193.112
Semilavorati e prodotti in corso di lavorazione
140.187
(16.267)
123.920
143.737
(14.404)
129.333
Prodotti finiti
170.800
(21.105)
149.695
188.944
(20.338)
168.606
TOTALE
497.684
(58.025)
439.659
541.827
(50.734)
491.093
Le svalutazioni sopra indicate si sono rese necessarie a fronte di giacenze di materie prime non più utilizzabili per la produzione e di prodotti finiti e merci obsoleti o a lenta rotazione.
Il gruppo Piaggio iscrive al 31 dicembre 2023, al netto del fondo svalutazione, rimanenze per 328.017 mila euro relative a componenti, accessori, veicoli a due, tre e quattro ruote. Intermarine S.p.A. contribuisce per 44.416 mila euro a fronte dell’iscrizione prevalentemente di materie prime e di prodotti in corso di lavorazione per prototipi, costruzioni in proprio e riparazioni. Infine Is Molas S.p.A. rileva a fine esercizio 67.226 mila euro di rimanenze finali relative all’attività alberghiera (valore residuale), prodotti in corso di lavorazione e semilavorati rappresentati da terreni, volumetrie, costi per servizi e consulenze per la realizzazione del progetto di sviluppo immobiliare relativo alla
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
97
lottizzazione in località Is Molas Cagliari, ritenute queste ultime recuperabili dagli Amministratori sulla base delle risultanze di una stima del Valore di mercato del complesso immobiliare predisposta da un esperto indipendente di primario standing.
-
F10
-
DISPONIBILITA’
E
MEZZI
EQUIVALENTI
196.096
Le disponibilità liquide a fine periodo ammontano a 196.096 mila euro rispetto a 263.577 mila euro al 31 dicembre 2022 come risulta dal seguente dettaglio:
In migliaia di euro
Saldo al
Saldo al
31.12.2023
31.12.2022
Denaro contante ed equivalente
78
71
Crediti verso banche con scadenza inferiore a 90 giorni
196.018
263.506
TOTALE
196.096
263.577
L’aggregato oggetto di commento include cassa, conti correnti bancari, depositi rimborsabili a domanda ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.
La voce depositi bancari e postali al 31 dicembre 2023 è riconducibile al gruppo Piaggio per 181.692 mila euro.
Per maggiori dettagli sulle variazioni delle disponibilità liquide intercorsi nell’esercizio, si rimanda al prospetto dei flussi di cassa consolidati al 31 dicembre 2023.
La tabella seguente riconcilia l’ammontare delle disponibilità liquide sopra riportate con quelle risultanti dal Prospetto dei flussi di cassa consolidato.
In migliaia di euro
Saldo al
Saldo al
31.12.2023
31.12.2022
Disponibilità e mezzi equivalenti
196.096
263.577
Scoperti di c/c
(2.544)
(64)
TOTALE
193.552
263.513
-
F12
-
RIPARTIZIONE
DEI
CREDITI
PER
METODO
DI
VALUTAZIONE
Di seguito si forniscono le informazioni sul valore contabile delle attività finanziarie e crediti operativi relativamente ai saldi rilevati al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 con in particolare riferimento alle politiche contabili adottate.
- Attivo operativo
In migliaia di euro
Attività alAttività alStrumenti finanziariAttività al costoTotale
Valori al 31 dicembre 2023FVPLFVOCIderivatiammortizzato
Non correnti
Crediti verso l'Erario9.6899.689
Altri crediti32319.74320.066
Totale crediti operativi non correnti0032329.43229.755
Correnti
Crediti commerciali63.97963.979
Crediti verso l'Erario20.80220.802
Altri crediti4.57359.60964.182
Totale crediti operativi correnti
0
0
4.573
144.390
148.963
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
98
In migliaia di euro
Attività al
Attività al
Strumenti finanziari
Attività al costo
Totale
Valori al 31 dicembre 2022
FVPL
FVOCI
derivati
ammortizzato
Non correnti
Crediti verso l'Erario
8.831
8.831
Altri crediti
970
21.837
22.807
Totale crediti operativi non correnti
0
0
970
30.668
31.638
Correnti
Crediti commerciali
72.238
72.238
Crediti verso l'Erario
46.246
46.246
Altri crediti
5.530
30.913
36.443
Totale crediti operativi correnti
0
0
5.530
149.397
154.927
- Attivo finanziario
In migliaia di euro
Attività alAttività alStrumenti finanziariAttività al costoTotale
Valori al 31 dicembre 2023FVPLFVOCIderivatiammortizzato
Non correnti
Altre attività finanziarie16016
Totale attività finanziarie non correnti1600016
Correnti
Altre attività finanziarie6.8696.20513.074
Disponibilità liquide196.096196.096
Titoli00
Totale attività finanziarie correnti06.8690202.301209.170
In migliaia di euro
Attività alAttività alStrumenti finanziariAttività al costoTotale
Valori al 31 dicembre 2022FVPLFVOCIderivatiammortizzato
Non correnti
Altre attività finanziarie16016
Totale attività finanziarie non correnti1600016
Correnti
Altre attività finanziarie3.711593.770
Disponibilità liquide263.577263.577
Titoli00
Totale attività finanziarie correnti03.71159263.577267.347
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
99
- G - COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL PASSIVO
Gli importi sono esposti in migliaia di euro se non diversamente indicato.
-
G1
-
PATRIMONIO
NETTO
395.267
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2023 ammonta a 395.267 mila euro (408.856 mila euro al 31 dicembre 2022), di cui 228.840 mila euro riferiti al patrimonio netto consolidato di Gruppo e 166.427 mila euro riferiti al capitale e riserve di terzi.
Capitale Sociale
Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale di Immsi S.p.A., interamente sottoscritto e versato, è composto da n. 340.530.000 azioni ordinarie prive del valore nominale, per un totale di 178.464.000,00 euro.
Come già anticipato, si ricorda che alla data del 31 dicembre 2023, Immsi S.p.A. non detiene azioni proprie. Ogni azione ordinaria attribuisce il diritto ad una parte proporzionale degli utili di cui sia deliberata la distribuzione e del patrimonio netto risultante dalla liquidazione. Ogni azione ordinaria attribuisce il diritto di voto senza limitazione alcuna.
Riserva legale
La riserva legale è costituita dagli stanziamenti deliberati a seguito della ripartizione dell’eventuale utile di Immsi S.p.A. in conformità alle disposizioni di legge ed ammonta a fine esercizio 2023 a 10.244 mila euro.
Altre riserve
Si riporta in tabella il dettaglio della voce Altre riserve che ammonta a fine 2023 a 64.096 mila euro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
In migliaia di euro
Riserva da sovrapprezzo azioniRiserve per transizione IASRiserve ex Lege 413/91Riserve di leggeRiserve da conversioneRiserva per attualizzazione TFRRiserve per valutazione strumenti finanziariAltre variazioni nelle altre riserveTot. altre riserve
Saldi al 31 dicembre 202294.874 5.300 4.602 1.153 (22.596)(4.466)(26.482)23.114 75.499
Altre variazioni0 (8.235)(8.235)
Risultato complessivo del periodo(3.269)(945)1.046 (3.168)
Saldi al 31 dicembre 202394.874 5.300 4.602 1.153 (25.865)(5.411)(25.436)14.879 64.096
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La riserva sovrapprezzo azioni include il corrispettivo delle azioni sottoscritte in seguito agli aumenti di capitale di Immsi S.p.A. conclusi nel 2005 e nel 2006, al netto di utilizzi per copertura perdite di 342 mila euro, per un valore complessivo di 94.874 mila euro. Tra le altre riserve è stata iscritta anche la riserva generata dalla transizione ai principi contabili internazionali operata dal Gruppo a partire dal gennaio 2004, pari a 5.300 mila euro, per il cui dettaglio si rimanda alla Relazione di bilancio al 31 dicembre 2005 disponibile anche sul sito www.immsi.it. La riserva stanziata a fronte della valutazione degli strumenti finanziari risulta negativa per 25.436 mila euro per effetto principalmente dell’iscrizione a conto economico complessivo dell’adeguamento del fair value degli strumenti finanziari rappresentativi di capitale detenuti dalla Capogruppo quali la partecipazione in Unicredit, pari a 7.994 mila euro negativi, e Alitalia CAI, pari a 14.778 mila euro. All’interno della
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
100
voce “altre variazioni” è incluso anche l’effetto della rinuncia a crediti da parte della Capogruppo in favore di alcune controllate al fine di rafforzarne il patrimonio netto.
Risultato a nuovo
Il risultato riportato a nuovo ammonta a 43.047 mila euro negativi ed è rappresentativo dei risultati cumulati del Gruppo.
Capitale e riserve di terzi
Al 31 dicembre 2023, il saldo del capitale e delle riserve imputabile agli azionisti terzi ammonta a 166.427 mila euro, in riduzione rispetto al 31 dicembre 2022 di 2.164 mila euro.
Conto Economico Complessivo
Al 31 dicembre 2023, il risultato di periodo complessivo registra un utile pari a 45.894 mila euro, di cui 29.980 mila euro di pertinenza di terzi, a fronte dell’iscrizione di componenti positive che non potranno essere riclassificate in futuro a conto economico per complessivi 1.317 mila euro, principalmente per l’adeguamento al fair value di attività finanziarie al netto delle perdite attuariali su piani a benefici definiti, nonchè componenti negative che potranno essere riclassificate a conto economico per 10.297 mila euro relative sostanzialmente a perdite da conversione iscritte dal gruppo Piaggio.
-
G2
-
PASSIVITA’
FINANZIARIE
1.036.250
Le passività finanziarie al 31 dicembre 2023 ammontano a 1.029.664 mila euro: la quota iscritta tra le passività non correnti ammonta a 590.121 mila euro, rispetto a 595.176 al 31 dicembre 2022, mentre la quota compresa fra le passività correnti ammonta a 439.543 mila euro, rispetto a 400.096 mila euro al 31 dicembre 2022.
Il Gruppo ha iscritto al 31 dicembre 2023 nelle passività finanziarie correnti debiti per interessi per complessivi 6.424 mila euro maturati sui finanziamenti ricevuti e nelle passività finanziarie non correnti il fair value di derivati di copertura pari a circa 164 mila euro, che non concorrono alla determinazione dell’indebitamento finanziario netto, così come definito dal Gruppo Immsi.
Pertanto, alla data del 31 dicembre 2023, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo Immsi ammonta a complessivi 827,4 milioni di euro, in aumento (circa 95,7 milioni di euro) rispetto al saldo di 731,7 milioni di euro del 31 dicembre 2022. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo afferisce per 434 milioni di euro al Settore “Industriale” (gruppo Piaggio) e per i restanti 393,4 milioni di euro ai Settori “Immobiliare e Holding”, e “Navale”.
Tutte le passività finanziarie sono contabilizzate in accordo con i principi contabili secondo il criterio del costo ammortizzato (ad eccezione delle passività su cui insistono derivati di copertura valutati al fair value through profit & loss, per le quali si applicano gli stessi criteri valutativi del derivato). Secondo tale criterio l’ammontare nominale della passività viene diminuito dell’ammontare dei relativi costi di emissione e/o stipula e degli eventuali costi legati al rifinanziamento di precedenti passività. L’ammortamento di tali costi viene determinato secondo il metodo del tasso di interesse effettivo, ovvero il tasso che sconta il flusso futuro degli interessi passivi e dei rimborsi di capitale al valore netto contabile della passività finanziaria.
La seguente tabella riepiloga la movimentazione dell’indebitamento finanziario avvenuta nell’ultimo esercizio:
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
101
In migliaia di euro
 
 
 
 
 
 
 
 
Saldo netto al
Movimenti
Rimborsi
Nuove
Riclassifiche
Delta cambio
Altre variazioni
Saldo netto al
31.12.2022
 
 
emissioni
 
 
 
31.12.2023
Liquidità
(263.577)
55.727
 
 
 
5.550
(202.300)
 
 
 
 
 
 
 
 
Debiti verso banche per scoperti di conto corrente
64
 
(64)
2.544
2.544
Debiti verso banche con scadenza entro 12 mesi
224.063
 
(26.556)
57.220
 
(1.292)
253.435
Parte corrente del debito finanziario non corrente
105.281
 
(112.972)
12.976
111.431
0
421
117.137
Debiti verso banche correnti
329.408
0
(139.592)
72.740
111.431
(1.292)
421
373.116
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Obbligazioni
0
Debiti per diritti d'uso
11.611
 
(11.911)
 
10.699
(210)
440
10.629
Debiti verso società controllate
6
 
(6)
0
Debiti verso altri finanziatori
59.071
 
(12.110)
8.766
70
55.797
Indebitamento finanziario corrente
400.096
0
(163.619)
81.506
122.200
(1.502)
861
439.542
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Indebitamento finanziario corrente netto
136.519
55.727
(163.619)
81.506
122.200
4.048
861
237.242
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Debiti verso banche non correnti
330.344
 
(3.429)
108.673
(111.431)
(1.590)
322.567
Obbligazioni
245.736
 
(250.000)
250.000
164
245.900
Debiti per diritti d'uso
18.920
 
(170)
 
(10.699)
(359)
13.856
21.548
Debiti verso società controllate
0
 
0
Debiti verso altri finanziatori
176
 
(70)
106
Indebitamento finanziario non corrente
595.176
0
(253.599)
358.673
(122.200)
(359)
12.430
590.121
 
 
 
 
 
 
 
 
 
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
731.695
55.727
(417.218)
440.179
0
3.689
13.291
827.363
Le tabelle seguenti riepilogano la composizione per tipologia dell’indebitamento finanziario lordo.
- Quota non corrente
 
 
 
 
 
 
 
 
In migliaia di euro
Saldo alSaldo al
31.12.202331.12.2022
Obbligazioni245.900 245.736
Debiti verso banche322.567 330.344
Debiti per diritti d'uso21.548 18.920
Debiti verso altri finanziatori106 176
TOTALE590.121 595.176
 
 
- Quota corrente
In migliaia di euro
 
 
 
Saldo al
Saldo al
31.12.2023
31.12.2022
Debiti verso banche
 
373.116
329.408
Debiti per diritti d'uso
 
10.629
11.611
Debiti verso società controllate *
 
0
6
Debiti verso altri finanziatori
 
55.797
59.071
TOTALE
 
439.543
400.096
*) non consolidate col metodo dell’integrazione globale
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
102
La composizione dell’indebitamento finanziario lordo è la seguente:
In migliaia di euro    
Saldo contabile alSaldo contabile alValore nominale alValore nominale al
31.12.202331.12.202231.12.202331.12.2022
Obbligazioni245.900 245.736 250.000 250.000
Debiti verso banche695.683 659.752 698.365 663.788
Debiti per diritti d'uso32.177 30.531 32.181 30.531
Debiti verso società controllate *0 6 0 6
Debiti verso altri finanziatori55.904 59.247 55.904 59.247
TOTALE1.029.664 995.272 1.036.450 1.003.572
    
*) non consolidate col metodo dell’integrazione globale
Il prospetto che segue riporta il piano dei rimborsi dell’indebitamento finanziario lordo al 31 dicembre 2023 del Gruppo:
In migliaia di euro
 
 
 
 
 
 
 
Valore nominale al
Quote in scadenza
Quote in scadenza
Quote in scadenza
Quote in scadenza
Quote in scadenza
Quote in scadenza
31.12.2023
entro 1 anno
da 1 a 2 anni
da 2 a 3 anni
da 3 a 4 anni
da 4 a 5 anni
oltre i 5 anni
Obbligazioni
250.000
0
0
0
0
0
250.000
Debiti verso banche
698.365
373.238
92.607
108.880
70.809
26.303
26.528
Debiti per diritti d'uso
32.181
10.667
9.775
4.120
2.069
1.973
3.577
Debiti verso altri finanziatori
55.904
55.798
71
35
0
0
0
TOTALE
1.036.450
439.703
102.453
113.035
72.878
28.276
280.105
 
 
 
 
 
 
 
La seguente tabella analizza l’indebitamento finanziario lordo per valuta e tasso di interesse (al netto dei debiti finanziari per leasing operativi):
In migliaia di euro
 
 
 
 
Saldo contabile al
Saldo contabile al
Valore nominale al
Tasso interesse al
31.12.2022
31.12.2023
31.12.2023
31.12.2023
Euro
954.370
967.756
974.537
6,52%
Dong Vietnam
7.873
17.570
17.570
3,00%
Yen giapponese
2.417
3.070
3.070
2,50%
Franco svizzero
0
4.636
4.636
n/a
Rupie indiane
81
0
0
n/a
Dollaro Singapore
0
4.455
4.455
n/a
TOTALE
964.741
997.487
1.004.268
6,44%
 
 
 
 
I debiti verso banche includono principalmente i seguenti finanziamenti:
Immsi S.p.A.
un finanziamento ricevuto da Bper Banca per nominali 10 milioni di euro con scadenza 31 dicembre 2025, garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia e tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread. Gli accordi prevedono il rimborso in rate semestrali ed è contabilizzato secondo il metodo del costo ammortizzato, pari a 5.042 mila euro, di cui 2.517 mila euro per rate rimborsabili entro 12 mesi. Tale linea prevede due covenants da verificare al 31 dicembre di ogni anno. A copertura del rischio di oscillazione dei tassi d’interesse per i flussi di cassa, Immsi S.p.A. ha sottoscritto un contratto di copertura di tipo Interest Rate Swap (IRS) che prevede la trasformazione del tasso variabile in tasso fisso sull’intero valore nominale del finanziamento correlato;
finanziamento a medio termine accordato a settembre 2021 da Banca Carige (ora Bper Banca) con scadenza settembre 2026 di nominali 4 milioni di euro in ammortamento a rate trimestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2023 per 2.244 mila euro, di cui 804 mila euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
103
una linea di credito accordata sino a dicembre 2025 da Banca Nazionale del Lavoro per nominali 22,5 milioni di euro, garantita da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia e contabilizzata secondo il metodo del costo ammortizzato per 22,3 milioni di euro. Tale linea prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor variabile maggiorato di uno spread. La linea prevede, oltre che una soglia minima della quotazione del titolo Piaggio, il rispetto di due covenants, da verificare al 31 dicembre di ogni anno;
una linea di credito ammortizzata con l’Istituto Monte dei Paschi di Siena per complessivi 15 milioni di euro con scadenza, a dicembre 2028 e garantita da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Gli accordi prevedono un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e un covenant da verificare al 31 dicembre di ogni anno. Il finanziamento è iscritto secondo il metodo del costo ammortizzato pari a 14,8 milioni di euro, di cui 3 milioni di euro per rate rimborsabili entro 12 mesi;
linee di credito, rinnovate a inizio febbraio 2024 con scadenza gennaio 2025 da Intesa Sanpaolo per nominali 15 e 25 milioni di euro oltre ad un finanziamento Bullet Multi Borrower con Intesa Sanpaolo, erogato attualmente per nominali 120 milioni di euro, di cui 77,7 milioni ad Immsi S.p.A., 30 milioni ad ISM Investimenti S.p.A. e 12,3 milioni ad Intermarine S.p.A. e due linee di credito accordate (ex UBI Banca), di 5 milioni di euro cadauna. Tali finanziamenti, garantiti da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia, prevedono un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread;
una linea di credito revolving pari a 20 milioni di euro accordata a dicembre 2023 dall’Istituto Unicredit e utilizzata al 31 dicembre 2023 per 6 milioni di euro, ad un tasso pari all’Euribor variabile maggiorato di uno spread, con scadenza a fine 2024 e garantita da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. La linea di credito è contabilizzata secondo il metodo del costo ammortizzato per 5,9 milioni di euro. Gli accordi prevedono la verifica di un covenant da riscontrare trimestralmente;
una linea di credito ammortizzata accordata a giugno 2023 dal Banco BPM per nominali 20 milioni di euro scadenti a fine giugno 2026. La linea erogata, garantita da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia, ha un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzata al costo ammortizzato a dicembre 2023 per complessivi 19.927 mila euro, di cui 8 milioni di euro per rate rimborsabili entro 12 mesi. Tale linea prevede un covenant da verificare al 31 dicembre di ogni anno. A copertura del rischio di oscillazione dei tassi d’interesse per i flussi di cassa, Immsi S.p.A. ha sottoscritto un contratto di copertura di tipo Interest Rate Swap (IRS) che prevede la trasformazione del tasso variabile in tasso fisso sul 50% del valore nominale del finanziamento correlato;
finanziamento bullet accordato da ING Bank a dicembre 2020 inizialmente scadente a gennaio 2024 e ulteriormente rinnovato, nel corso del mese di gennaio fino a fine luglio 2025, per 10 milioni di euro con un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread, garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale linea prevede un covenant relativo all’indebitamento;
contratto di prestito titoli da Immsi S.p.A. a Banca Akros il quale prevede, a fronte del prestito di 279.639 azioni Unicredit, l’erogazione di un collaterale in denaro per un importo pari a circa 4.122 mila euro equivalente al valore di mercato del titolo alla data di sottoscrizione al netto di uno spread che assorba le eventuali oscillazioni al ribasso del titolo. Il contratto, con scadenza a revoca, prevede una fee pari allo 0,05% ed interessi passivi pari all'Ester maggiorato di uno spread, calcolati sul collaterale in denaro ricevuto da Banca Akros. Si ricorda che Immsi aveva ricevuto in prestito senza collaterale in denaro da Omniaholding S.p.A. 300.852 azioni Unicredit, che erano state impiegate nelle suddette operazioni di prestito con collaterale in denaro e che in luglio 2023 sono state restituite alla controllante;
un finanziamento ricevuto da Banca Ifis per nominali 10 milioni di euro con scadenza fine giugno 2027, garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia ed un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread. L’accordo prevede il rimborso di rate costanti trimestrali ed è contabilizzato secondo il metodo del costo ammortizzato, pari a 9.960
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
104
mila euro, di cui 2.857 per rate rimborsabili entro 12 mesi. Tale finanziamento prevede due covenants, da verificare al 31 dicembre di ogni anno;
due finanziamenti a medio termine accordati a maggio 2021 e a gennaio 2023 da Banca Popolare di Sondrio di originari 5 milioni di euro cadauno, con scadenza giugno 2026 e febbraio 2026, che prevedono piani di ammortamento a rate trimestrali, un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risultano contabilizzati al costo ammortizzato al 31 dicembre 2023 per 6.141 mila euro, di cui 2.654 mila euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
finanziamento a medio termine accordato a giugno 2021 dalla Cassa di Risparmio di Bolzano - Sparkasse di originari 5 milioni di euro con scadenza giugno 2026 in ammortamento a rate trimestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2023 per 2.494 mila euro, di cui 1 milione di euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi. Prevede inoltre due covenants da verificare al 31 dicembre di ogni anno;
finanziamento a medio termine accordato a luglio 2021 da MedioCredito Centrale Banca del Mezzogiorno con scadenza luglio 2026 di originari 20 milioni di euro in ammortamento a rate trimestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2023 per 10.974 mila euro, di cui 4 milioni di euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
finanziamento a medio termine accordato a luglio 2022 da Banco di Desio e della Brianza con scadenza agosto 2026 di originari 5 milioni di euro in ammortamento a rate semestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2023 per 3.775 mila euro, di cui 1.235 mila euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
finanziamento a medio termine accordato a settembre 2022 da BCC Carate Brianza con scadenza settembre 2026 di originari 5 milioni di euro in ammortamento a rate trimestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2023 per 3.461 mila euro, di cui 1.244 mila euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
finanziamento a medio termine sottoscritto a ottobre 2022 con Santander Consumer Bank con scadenza fine 2025 di nominali 15 milioni di euro. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari al 2yrs Swap maggiorato di uno spread e non è stato utilizzato al 31 dicembre 2023.
Ulteriori 4,6 milioni di euro relativi ad una linea di credito revolving accordata da Intesa Sanpaolo S.p.A. e 500 mila euro accordati da Banca Carige (ora Bper Banca) non sono stati utilizzati al 31 dicembre 2023.
Gruppo Piaggio
finanziamento a medio termine di 46.621 mila euro (del valore nominale di 46.666 mila euro) concesso dalla Banca Europea degli Investimenti volto a finanziare il piano degli investimenti in Ricerca e Sviluppo pianificato per il periodo 2019-2021 per i siti italiani del gruppo Piaggio. Il finanziamento scadrà a febbraio 2027 e prevede un piano di ammortamento in 6 rate annuali a tasso fisso. I termini contrattuali prevedono covenants;
finanziamento a medio termine di 25.000 mila euro concesso dalla Banca Europea degli Investimenti a sostegno dei progetti di Ricerca e Sviluppo previsti nel piano di investimenti del triennio 2019-2021 per i siti italiani del gruppo Piaggio. Il finanziamento scadrà a marzo
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
105
2028 e prevede un piano di ammortamento in 6 rate annuali a tasso fisso. I termini contrattuali prevedono covenants;
linea di credito revolving sindacata utilizzata per 284 mila euro (del valore nominale di 2.000 mila euro) per complessivi 200.000 mila euro con scadenza 15 novembre 2027 (con un anno di estensione a discrezione del prenditore). I termini contrattuali prevedono covenants;
finanziamento “Schuldschein” di 114.477 mila euro (del valore nominale di 115.000 mila euro) emesso tra ottobre 2021 e febbraio 2022 e sottoscritto da primari operatori di mercato. Si compone di 7 tranche con scadenze a 3, 5 e 7 anni a tasso fisso e variabile;
finanziamento a medio termine di 17.926 mila euro (del valore nominale di 18.000 mila euro) concesso dalla Bper Banca. Il finanziamento scadrà il 31 dicembre 2027 e prevede un piano di ammortamento a rate semestrali e covenants;
finanziamento di 13.296 mila euro (del valore nominale di 13.333 mila euro) concesso da Banco BPM con un piano di ammortamento a rate semestrali e scadenza ultima nel luglio 2025. Su tale finanziamento è stato posto in essere un Interest Rate Swap per la copertura del rischio di tasso d’interesse. I termini contrattuali prevedono covenants;
finanziamento a medio termine di 20.000 mila euro concesso da Cassa Depositi e Prestiti a sostegno della crescita internazionale in India e Indonesia. Il finanziamento ha una durata di 5 anni con scadenza al 30 agosto 2026 e prevede un piano di ammortamento a rate semestrali con un preammortamento di 12 mesi. I termini contrattuali prevedono covenants;
finanziamento a medio termine di 2.490 mila euro (del valore nominale di 2.500 mila euro) concesso da Banca Popolare di Sondrio con scadenza il giugno 2026 e piano di ammortamento a rate trimestrali;
finanziamento a medio termine di 4.993 mila euro (del valore nominale di 5.000 mila euro) concesso da Cassa di Risparmio di Bolzano con scadenza 30 giugno 2026 e piano di ammortamento a rate trimestrali. I termini contrattuali prevedono covenants;
finanziamento a medio termine di 3.641 (del valore nominale di 3.645 mila euro) concesso da Banca Carige (ora Bper Banca), con scadenza 31 dicembre 2026 e piano di ammortamento a rate trimestrali;
finanziamento a medio termine di 14.981 mila euro (del valore nominale di 15.000 mila euro) concesso da Oldenburgische Landensbank Aktiengesellschaft con scadenza al 30 settembre 2027. I termini contrattuali prevedono covenants;
finanziamento a medio termine di 23.916 mila euro (del valore nominale di 24.000 mila euro) concesso da Banca Nazionale del Lavoro con scadenza 5 gennaio 2027. Su tale finanziamento è stato posto in essere un Interest Rate Swap per la copertura del rischio di tasso d’interesse. I termini contrattuali prevedono covenants.
Piaggio & C. S.p.A. dispone inoltre delle seguenti linee di credito revolving e finanziamenti inutilizzati al 31 dicembre 2023:
linea di credito revolving di 10.000 mila euro concessa da Banca del Mezzogiorno con scadenza 1 luglio 2026;
linea di credito revolving di 12.500 mila euro concessa da Bper Banca con scadenza 2 agosto 2026;
finanziamento di 60.000 mila euro concesso dalla Banca Europea degli Investimenti con scadenza 9 anni dall’erogazione.
Si precisa che tutte le passività finanziarie del gruppo Piaggio qui esposte sono unsecured, ossia non sono assistite da garanzie ipotecarie.
Intermarine S.p.A.
finanziamento rilasciato da Intesa Sanpaolo per 12.300 mila euro nell’ambito di un finanziamento multilinea ottenuto da Immsi S.p.A., garantito da pegno su azioni Piaggio; tale
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
106
finanziamento, in scadenza a fine gennaio 2024, i primi di febbraio 2024 è stato prorogato fino a fine gennaio 2025;
linea di credito revolving sottoscritta con Intesa Sanpaolo fino ad un massimo di 18 milioni di euro, interamente utilizzata al 31 dicembre 2023, assistita da pegno su azioni Piaggio. La linea, in scadenza a fine gennaio 2024, i primi di febbraio è stata trasformata in una linea ammortizzata con scadenza fine gennaio 2028 con rimborso in 6 rate semestrali a partire da fine luglio 2025 ed un baloon finale;
mutuo fondiario ipotecario sottoscritto a settembre 2023 con Banca Popolare di Sondrio di nominali 20 milioni di euro, con una prima tranche erogata di 10 milioni di euro, che è stata utilizzata in parte per l’estinzione anticipata del mutuo in essere con Bper Banca per residui 4,5 milioni di euro e la differenza risulta disponibile per gli investimenti. Il mutuo è assistito da garanzia ipotecaria sul complesso industriale di Sarzana per 34 milioni di euro, da fideiussione Immsi per 20 milioni di euro e vincolo assicurativo. Ha scadenza ad aprile 2035 con un pre-ammortamento di 18 mesi e rimborso in rate semestrali a partire da ottobre 2025;
debiti finanziari verso Banca IFIS per operazione di anticipazione del contratto Gaeta utilizzati per 1,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023, con rimborso entro dicembre 2024 in funzione degli avanzamenti fatturati al cliente. La linea anticipo contratto è supportata da patronage RCN Finanziaria ed Immsi;
linea di credito con Banca IFIS per anticipazione su contratto di originari 6 milioni di euro, utilizzata al 31 dicembre 2023 per euro 777 mila euro, supportata da patronage Immsi, con rimborso in quote annuali entro luglio 2024, attraverso il 40% del valore che verrà via via fatturato fino al completamento del contratto;
linea di credito con Banca IFIS per anticipazione su contratto di originari 7,5 milioni di euro, utilizzata al 31 dicembre 2023 per euro 6,1 milioni di euro, supportata da patronage Immsi, con rimborso in quote annuali entro giugno 2025, attraverso il 50% del valore che verrà via via fatturato fino al completamento del contratto;
linea di credito con Banca IFIS per anticipazione su contratto di originari 1,1 milioni di euro, interamente utilizzata al 31 dicembre 2023, supportata da patronage Immsi, con rimborso entro dicembre 2024, attraverso il 50% del valore che verrà via via fatturato fino al completamento del contratto;
finanziamento ammortizzato verso banca IFIS per originari 3 milioni di euro, in essere al 31 dicembre 2023 per 2,8 milioni di euro, sottoscritto a novembre 2021 con scadenza a sei anni e 24 mesi di preammortamento, supportato da patronage Immsi;
finanziamento di 5 milioni di euro erogato da Banca Nazionale del Lavoro, rotativo per assistenza nella gestione del capitale circolante, interamente utilizzato al 31 dicembre 2023, con scadenze dei singoli tiraggi a 180 giorni, garantito da patronage di Immsi;
linea di credito con Banca Nazionale del Lavoro con plafond di 4,2 milioni di euro per anticipazioni su fatture, utilizzata al 31 dicembre 2023 per 1,7 milioni di euro;
finanziamenti di 2,3 e 5 milioni di euro rilasciati il 3 marzo e il 12 aprile 2022 da Banca Monte dei Paschi di Siena, per gli adeguamenti dei cantieri per la componente individuata come Green”, scadenze rispettivamente fine 2028 e fine marzo 2029, con rimborsi trimestrali, assistiti da garanzia GreenSACE all’80% e da fideiussione Immsi al 100%. I termini contrattuali prevedono covenants. Al 31 dicembre 2023 è stata concessa dalla banca una deroga alla verifica dei covenants;
linea di credito revolving a 1/2/3 mesi concessa da Unicredit per 1 milione di euro, interamente utilizzata a fine 2023;
affidamenti a breve termine per scoperti di cassa per 1,2 milioni di euro, utilizzati al 31 dicembre 2023 per 400 mila euro;
finanziamento di 399 mila euro rilasciato da Medio Credito Centrale su progetto di ricerca, con scadenza giugno 2031 con rimborsi semestrali a partire da dicembre 2023 e con garanzia ex DD 6 agosto 2015;
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
107
Intermarine dispone di una linea di credito con Banca IFIS con plafond di 6,2 milioni di euro per anticipazioni su fatture non utilizzata al 31 dicembre 2023.
Is Molas S.p.A.
finanziamento a tasso variabile accordato da Monte dei Paschi di Siena stipulato a dicembre 2017 con scadenza a 5 anni, in essere per 2.375 mila euro al 31 dicembre 2023, con preammortamento e successivo rimborso in rate semestrali. I termini contrattuali prevedono covenants. A seguito della richiesta di moratoria per l’emergenza Covid-19, la scadenza è stata prorogata fine giugno 2024. Tale finanziamento è assistito da fideiussione rilasciata da Immsi;
mutuo ipotecario accordato a settembre 2022 da Banca Sella per 8.500 mila euro con scadenza 2039 e un periodo di preammortamento di 24 mesi. Il mutuo è garantito da ipoteca di primo grado iscritta su alcune strutture del compendio tra cui l’hotel e club house. A fronte di tale finanziamento la Immsi S.p.A. si è costituita fideiussore nei confronti di Is Molas S.p.A. e ha fornito garanzia reale con pegno su azioni Piaggio.
A garanzia di parte dell’indebitamento della Capogruppo e delle controllate Intermarine S.p.A., ISM Investimenti S.p.A. e Is Molas S.p.A., Immsi S.p.A. al 31 dicembre 2023 ha depositato circa 166,7 milioni di azioni Piaggio a garanzia di finanziamenti e di linee di credito per complessivi 308,1 milioni di euro, mentre ulteriori circa 12,6 milioni di azioni Piaggio sono libere da vincoli.
A tale proposito si segnala che gli attuali corsi azionari del titolo Piaggio permettono di confermare le garanzie in essere, e quindi il rispetto dei Valori di Garanzia.
La voce Obbligazioni per 245.900 mila euro (del valore nominale di 250.000 mila euro) si riferisce al prestito obbligazionario High Yield emesso in data 5 ottobre 2023 per un importo di 250.000 mila euro, con scadenza 5 ottobre 2030 e cedola semestrale con tasso nominale annuo fisso. Il 5 ottobre 2023 Piaggio ha rimborsato l’intero importo capitale del prestito obbligazionario con scadenza 2025, secondo i termini indicati nella Conditional Notice of Redemption.
L’operazione ha generato l’iscrizione nel conto economico del 2023 di oneri finanziari correlati ai costi non ancora ammortizzati del prestito rimborsato per 2.783 mila euro.
Le agenzie di rating Standard & Poor’s e Moody’s hanno assegnato alla nuova emissione rispettivamente un rating di BB- con outlook positivo e Ba3 con outlook stabile.
Si segnala che la società potrà rimborsare in via anticipata l’intero ammontare o parte del prestito obbligazionario High Yield alle condizioni specificate nell’indenture. Il valore di tali opzioni di prepayments non è stato scorporato dal contratto originario, in quanto tali opzioni sono state considerate “closely related” all’host instrument secondo quanto previsto dall’IFRS 9 b4.3.5.
I Debiti verso altri finanziatori pari complessivamente a 55.903 mila euro, di cui 55.797 mila euro scadenti entro l’anno, sono articolati principalmente come segue:
due finanziamenti soci rispettivamente di 6.000 e 11.216 mila euro, erogati a RCN Finanziaria S.p.A. da parte di Intesa Sanpaolo (azionista della società), rinnovati in giugno 2019 e rimborsabili entro i 3 anni in funzione degli accordi parasociali siglati tra i soci; a fine 2023 sono in corso interlocuzioni tra la società ed il socio Intesa Sanpaolo per l’eventuale rinnovo dei due finanziamenti sopra citati;
finanziamento soci per 30.558 mila euro riconosciuto da Intesa Sanpaolo S.p.A. (già IMI Investimenti S.p.A.), azionista della società, ad ISM Investimenti S.p.A. Tale linea risulta contrattualmente scaduta a fine 2018 ma non esigibile in quanto subordinata, come da clausola inserita nel contratto, al rimborso del finanziamento bancario multilinea erogato a ISM Investimenti da Intesa Sanpaolo per 30 milioni di euro (in scadenza al 31 gennaio 2024 e successivamente rinnovato fino al 31 gennaio 2025), anche in virtù dell’accordo di coinvestimento e parasociale esistente tra i soci di ISM Investimenti S.p.A., ovvero Intesa Sanpaolo S.p.A. e Immsi S.p.A.. Si segnala che nel corso del mese di aprile 2022 in una
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
108
ottica di rafforzamento patrimoniale di ISM Investimenti S.p.A. Intesa Sanpaolo ha rinunciato parzialmente a 12,4 milioni di euro del finanziamento soci apportandolo a patrimonio netto di ISM Investimenti S.p.A. in una riserva in conto futuro aumento di capitale targata Intesa. Inoltre si rileva che, allo scopo di garantire la futura stabilità patrimoniale della Società, con l’accordo quadro del 27 maggio 2022 i Soci, Immsi S.p.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A. hanno convenuto di sospendere la maturazione degli oneri finanziari del Finanziamento Soci Intesa e dei Finanziamenti Immsi a decorrere dal 30 aprile 2022 e pertanto a partire da tale data è stata così sospesa la maturazione degli interessi sulle somme erogate fino al momento in cui si manifesterà un cosiddetto “Evento Liquidità” (così come definito all’interno dei menzionati accordi). Alla data del presente bilancio gli Amministratori hanno valutato come non probabile il verificarsi di un evento di liquidità e pertanto non sono state stanziate passività relativamente agli interessi passivi sui suddetti finanziamenti soci, successivi al 30 aprile 2022;
anticipi finanziari ricevuti, sia da società di factor che da istituti di credito, su cessioni pro-solvendo di crediti commerciali, ammontano complessivamente a 7.952 mila euro riferibili al gruppo Piaggio;
finanziamento agevolato a medio-lungo termine pari a 177 mila euro, di cui 71 mila euro come quota corrente, concesso dalla Regione Toscana a Piaggio a valere di normative per incentivazione agli investimenti in ricerca e sviluppo.
Covenants
I principali contratti di finanziamento stipulati dalle società del Gruppo (descritti all’interno della predetta Nota Esplicativa), prevedono, in linea con le prassi di mercato per debitori di standing creditizio similare, il rispetto di:
1)parametri finanziari (financial covenants) in base ai quali la società si impegna a rispettare determinati livelli di indici finanziari definiti contrattualmente. Fra i più ricorrenti e significativi si segnala il covenant che mette in relazione l’Indebitamento finanziario netto con l’EBITDA, e il parametro che mette in relazione la Posizione Finanziaria netta con il Patrimonio Netto, misurati sui parametri societari e/o consolidati secondo definizioni concordate con le controparti finanziatrici;
2)impegni di negative pledge ai sensi dei quali la società che ha contratto tali finanziamenti non può creare diritti reali di garanzia o altri vincoli sugli asset aziendali o non può assumere nuovo indebitamento finanziario;
3)clausole di pari passu, in base alle quali i finanziamenti avranno lo stesso grado di priorità nel rimborso rispetto alle altre passività finanziarie;
4)clausole di change of control, che si attivano nel caso di perdita del controllo societario da parte dell’azionista di maggioranza;
5)clausole di cross default, in base alle quali in caso di inadempimento su un finanziamento, automaticamente l’inadempimento si estende ad altre linee;
6)limitazioni alle operazioni straordinarie che la società finanziata può effettuare.
Il prestito obbligazionario high-yield emesso da Piaggio in ottobre 2023 prevede il rispetto di covenants tipici della prassi internazionale del mercato high-yield. In particolare la società è tenuta a rispettare l’indice EBITDA/Oneri Finanziari Netti, secondo la soglia prevista dal Regolamento, per incrementare l’indebitamento finanziario definito in sede di emissione. In aggiunta il Regolamento prevede alcuni obblighi per l’emittente che limitano, inter alia, la capacità di:
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
109
1)pagare dividendi o distribuire capitale;
2)effettuare alcuni pagamenti;
3)concedere garanzie reali a fronte di finanziamenti;
4)fondersi o consolidare alcune imprese;
5)cedere o trasferire i propri beni.
La misurazione dei financial covenants e degli altri impegni contrattuali è costantemente monitorata da tutte le società del Gruppo: alla data del 31 dicembre 2023 la valutazione del rispetto di tali requisiti non ha evidenziato alcuna criticità. L’eventuale mancato rispetto di tali covenants e degli altri impegni contrattuali applicati ai finanziamenti sopra menzionati qualora non adeguatamente rimediato nei termini concordati potrebbe comportare l’obbligo di rimborso anticipato del relativo debito residuo.
-
G3
-
DEBITI
COMMERCIALI
ED
ALTRI
DEBITI
753.698
I debiti commerciali e gli altri debiti ammontano a 753.698 mila euro, di cui 741.358 mila euro con scadenza entro l’anno e 12.340 mila euro con scadenza oltre l’esercizio.
I debiti commerciali ed altri debiti non correnti si riferiscono principalmente a depositi cauzionali per 4.414 mila euro e per 7.377 mila euro a risconti passivi relativi a contributi da imputare al conto economico in correlazione agli ammortamenti ed il risconto iscritto dalla consociata indiana di un contributo ottenuto dal Governo locale sugli investimenti effettuati negli anni passati per la parte non ancora ammortizzata.
I debiti commerciali ed altri debiti correnti vengono di seguito dettagliati:
In migliaia di euro
 
 
 
Saldo al
Saldo al
31.12.2023
31.12.2022
Debiti commerciali
 
654.240
765.778
Debiti verso società collegate
 
80
87
Debiti verso società controllanti
 
342
339
Debiti verso joint ventures
 
5.982
9.518
Altri debiti
 
80.714
73.645
TOTALE
 
741.358
849.367
 
 
Con particolare riferimento al gruppo Piaggio, si evidenzia come lo stesso al fine di agevolare l’accesso al credito ai propri fornitori a partire dall’esercizio 2012 ha implementato alcuni accordi di factoring, tipicamente nelle forme tecniche di supply chain financing e reverse factoring come più ampiamente descritto al paragrafo “Principi contabili e criteri di valutazione”, a cui si rinvia.
Tali operazioni, poiché non hanno comportato una modifica dell’obbligazione primaria e non hanno comportato una sostanziale modifica nei termini di pagamento, mantengono la loro natura e pertanto rimangono classificate tra le passività commerciali.
Al 31 dicembre 2023, il valore dei debiti commerciali oggetto di adesione a schemi di reverse factoring o supply chain financing è pari a 256.318 mila euro (297.231 mila euro al 31 dicembre 2022).
I debiti verso joint ventures al 31 dicembre 2023, pari a 5.982 mila euro, si riferiscono agli acquisti effettuati da parte del gruppo Piaggio da Piaggio Foshan Motorcycles.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
110
Di seguito si dettaglia la voce altri debiti correnti:
In migliaia di euro   
Saldo alSaldo al
31.12.202331.12.2022
Passività verso il personale 27.392 30.425
Passività legate a strumenti di copertura 5.927 3.062
Anticipi da clienti 19 26
Passività verso organi sociali 925 878
Passività verso Istituti previdenziali ed assistenziali 9.489 10.222
Altre passività verso terzi 495 554
Altre passività verso società collegate 0 114
Ratei passivi 9.564 5.491
Risconti passivi 10.191 4.788
Altri debiti 16.712 18.085
TOTALE 80.714 73.645
  
Le passività verso il personale includono la valorizzazione al 31 dicembre 2023 delle ferie maturate e non godute ed altre retribuzioni da liquidare, mentre le passività verso istituti previdenziali ed assistenziali comprendono sostanzialmente gli importi dovuti per le quote a carico delle società ed a carico dei dipendenti relativi ai salari ed agli stipendi nonché ai ratei maturati e non goduti.
La voce Passività legate a strumenti di copertura include il fair value di strumenti derivati di copertura in particolare di copertura sul rischio di cambio e rischio commodities nonchè al fair value di un Interest Rate Swap designato di copertura (contabilizzati secondo il principio del cash flow hedge).
-
G4
-
FONDI
PER
TRATTAMENTO
DI
QUIESCENZA
ED
OBBLIGHI
SIMILI
27.512
Il fondo per trattamento di quiescenza ed obblighi simili ammonta al 31 dicembre 2023 a 27.512 mila euro, in diminuzione di 611 mila euro rispetto al dato al 31 dicembre 2022.
Di seguito se ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
 
In migliaia di euro       Saldo alService costActuarial (gain)Interest costUtilizzi ed altriSaldo al31.12.2022 loss movimenti31.12.2023Fondi per trattamento di fine rapporto27.352 9.788 1.818 916 (13.277)26.597
Altri fondi
 
771
144
0
0
0
915
TOTALE 28.123 9.932 1.818 916 (13.277)27.512       
La voce altri fondi è interamente riconducibile al gruppo Piaggio ed include i) fondi per il personale accantonati dalle società estere del gruppo; ed ii) il fondo indennità suppletiva di clientela, che rappresenta le indennità dovute agli agenti in caso di scioglimento del contratto di agenzia per fatti non imputabili agli stessi.
Gli utilizzi ed altri movimenti si riferiscono alla liquidazione di indennità già accantonate in esercizi precedenti e trasferimenti a fondi pensione, mentre gli accantonamenti corrispondono alle indennità maturate nel periodo.
La voce fondo trattamento di fine rapporto è costituita dal fondo TFR a favore dei dipendenti delle società italiane appartenenti al Gruppo Immsi ed include i benefici successivi al rapporto di lavoro identificati come piani a benefici definiti.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
111
Le ipotesi economico tecniche utilizzate per l’attualizzazione del valore da parte delle società del Gruppo Immsi operanti in Italia sono descritte di seguito:
 
Tasso annuo tecnico di attualizzazione da +2,95% a +3,17%;
Tasso annuo di inflazione2,00%;
Tasso annuo incremento TFR3,00%.
In merito al tasso di attualizzazione sono stati presi come riferimento per la valutazione l’indice iBoxx Corporates AA (gruppo Piaggio duration 7-10 e Intermarine con duration 5-7) e l’indice iBoxx Corporates A (Immsi con duration 10+ e Is Molas con duration 7-10).
La seguente tabella mostra gli effetti, in termini assoluti, al 31 dicembre 2023, che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi attuariali ritenute ragionevolmente possibili:
Fondo TFR
In migliaia di euro
Tasso di turnover +2%26.732
Tasso di turnover -2%26.435
Tasso di inflazione + 0,25%26.925
Tasso di inflazione - 0,25%26.270
Tasso di attualizzazione + 0,50%25.614
Tasso di attualizzazione - 0,50%27.634
La durata finanziaria media dell’obbligazione oscilla tra i 5,3 ed i 23 anni mentre le erogazioni future stimate nel Gruppo sono pari a:
AnnoErogazioni future
In migliaia di euro
12.122
21.380
31.882
4789
52.048
Trattandosi di una valutazione attuariale, i risultati dipendono dalle basi tecniche adottate quali tra le altre il tasso di interesse, il tasso di inflazione ed il turnover atteso. Una variazione di tali parametri potrebbe condurre ad una significativa variazione della passività ad oggi stimata: impatti analoghi potrebbero avere variazioni inattese delle altre basi tecniche.
Si segnala inoltre che anche le consociate tedesca ed indonesiana del gruppo Piaggio hanno in essere fondi a beneficio del personale identificati come piani a benefici definiti: il loro valore in essere al 31 dicembre 2023 è rispettivamente pari a 77 e 426 mila euro. L’ammontare degli utili/(perdite) imputati a conto economico complessivo relativi a società estere è pari a -4 mila euro.
-
G5
-
ALTRI
FONDI
A
LUNGO
TERMINE
36.412
Il saldo degli altri fondi a lungo termine, inclusa la quota con scadenza entro 12 mesi, a fine dicembre 2023 è pari a 36.412 mila euro, in linea rispetto al 31 dicembre 2022.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
112
Di seguito si propone il dettaglio degli altri fondi iscritti a bilancio:
In migliaia di euro       
Saldo alAccantonamentiUtilizziAltriSaldo alDi cui quota
31.12.2022  movimenti31.12.2023corrente
Fondo garanzia prodotti 23.208 11.688 (12.237)(1.234)21.425 13.490
Fondo rischi su partecipazioni 17 0 0 (17)0 0
Fondo rischi contrattuali 7.012 2.000 0 (33)8.979 979
Altri fondi rischi ed oneri 6.224 787 (616)(387)6.008 2.806
TOTALE 36.461 14.475 (12.853)(1.671)36.412 17.275
      
Il fondo garanzia prodotti è relativo agli accantonamenti per interventi in garanzia tecnica sui prodotti assistibili che si stima saranno effettuati nel periodo di garanzia contrattualmente previsto ed è riferibile al gruppo Piaggio per 20.542 mila euro e da Intermarine S.p.A. per 883 mila euro per interventi in garanzia tecnica sui prodotti assistibili che si stima saranno effettuati nel periodo di garanzia contrattualmente previsto. Per quanto riguarda in particolare le previsioni effettuate dal gruppo Piaggio, tale periodo varia in funzione della tipologia di bene venduto e del mercato di vendita ed è inoltre determinato dall’adesione della clientela ad un impegno di manutenzione programmata.
Con riferimento ad Intermarine S.p.A. si segnala che la società stanzia tale fondo per manutenzioni in garanzia da effettuare negli esercizi futuri relativamente alle imbarcazioni in costruzione, consegnate nel corso dell’esercizio e/o in esercizi precedenti, determinato sulla base della stima dei costi sostenuti nel passato per imbarcazioni similari.
Il fondo rischi contrattuali si riferisce per la gran parte ad oneri che potrebbero derivare dai contratti di fornitura in corso nel gruppo Piaggio.
Negli altri fondi rischi ed oneri risulta iscritto il fondo rischi per contenziosi sia di natura giuslavoristica che altre cause legali e fiscali ed il fondo rischi per certificati ETS riferito all’accantonamento effettuato da Piaggio a fronte degli oneri che dovrà sostenere per l’acquisizione dei certificati ETS da restituire all’Autorità entro il prossimo settembre. Per un maggior dettaglio sul funzionamento della Direttiva “Emission Trading” (Direttiva 2003/87/CE) che ha istituito il sistema di scambio dei certificati ETS si rimanda al paragrafo Principi Contabili e criteri di valutazione ed al commento ai Costi Operativi.
-
G6
-
IMPOSTE
DIFFERITE
8.346
La voce imposte differite, in leggero decremento rispetto a quanto iscritto a fine 2022 pari a 8.800 mila euro, si riferisce al fondo stanziato dalle singole società sulla base delle legislazioni nazionali applicabili. Il saldo risulta compensato per 351 mila euro con imposte anticipate, omogenee per scadenza e per natura.
Le imposte differite risultano iscritte dal gruppo Piaggio per 7.087 mila euro, dalla Capogruppo Immsi S.p.A. per 728 mila euro e da Intermarine S.p.A. per 531 mila euro.
-
G7
-
IMPOSTE
CORRENTI
17.651
La voce imposte correnti, che accoglie i debiti d’imposta iscritti nei bilanci delle singole società consolidate, stanziati in relazione agli oneri di imposta sulla base delle legislazioni nazionali applicabili, decrementa rispetto all’esercizio 2022 di 4.840 mila euro e risulta così dettagliata:
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
113
In migliaia di euro   
Saldo alSaldo al
31.12.202331.12.2022
Debiti per imposte sul reddito 9.936 13.819
Debiti per IVA 957 1.498
Debiti per ritenute d'acconto 5.882 6.396
Debiti per imposte locali 122 227
Altri debiti 754 551
TOTALE 17.651 22.491
  
I debiti per ritenute d’acconto si riferiscono principalmente a ritenute su redditi di lavoro dipendente, su emolumenti di fine rapporto e su redditi da lavoro autonomo.
-
G8
-
RIPARTIZIONE
DEI
DEBITI
PER
METODO
DI
VALUTAZIONE
Di seguito si forniscono le informazioni sul valore contabile delle passività finanziarie e debiti operativi al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 con particolare riferimento alle politiche contabili adottate.
- Passivo operativo
In migliaia di euro     
Passività alStrumenti finanziariPassività al costoTotale
Valori al 31 dicembre 2023 FVPLderivatiammortizzato 
Non correnti
Debiti verso l'Erario0
Altri debiti16412.17612.340
Totale debiti operativi non correnti 016412.17612.340
Correnti
Debiti commerciali660.644660.644
Debiti verso l'Erario17.65117.651
Altri debiti5.92774.78780.714
Totale debiti operativi correnti 05.927753.082759.009
In migliaia di euro     
Passività alStrumenti finanziariPassività al costoTotale
Valori al 31 dicembre 2022 FVPLderivatiammortizzato 
Non correnti
Debiti verso l'Erario0
Altri debiti015.60315.603
Totale debiti operativi non correnti 0015.60315.603
Correnti
Debiti commerciali775.722775.722
Debiti verso l'Erario22.49122.491
Altri debiti3.06270.58373.645
Totale debiti operativi correnti 03.062868.796871.858
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
114
- Passivo finanziario
In migliaia di euro
 
 
 
 
 
 
Passività al
Adeguamento
Strumenti finanziari
Passività al costo
Totale
Valori al 31 dicembre 2023
 
FVPL
al FV
derivati
ammortizzato
 
Non correnti
Finanziamenti bancari
322.567
322.567
Obbligazioni
245.900
245.900
Altri finanziamenti
106
106
Leasing
21.548
21.548
Derivati di copertura
0
Totale passività finanziarie non correnti
 
0
0
0
590.121
590.121
Correnti
Finanziamenti bancari
373.116
373.116
Obbligazioni
0
0
Altri finanziamenti
62.219
62.219
Leasing
10.629
10.629
Totale passività finanziarie correnti
 
0
0
0
445.964
445.964
In migliaia di euro
 
 
 
 
 
 
Passività al
Adeguamento
Strumenti finanziari
Passività al costo
Totale
Valori al 31 dicembre 2022
 
FVPL
al FV
derivati
ammortizzato
 
Non correnti
Finanziamenti bancari
330.344
330.344
Obbligazioni
245.736
245.736
Altri finanziamenti
176
176
Leasing
18.920
18.920
Derivati di copertura
0
Totale passività finanziarie non correnti
 
0
0
0
595.176
595.176
Correnti
Finanziamenti bancari
329.408
329.408
Obbligazioni
0
0
Altri finanziamenti
64.424
64.424
Leasing
11.611
11.611
Totale passività finanziarie correnti
 
0
0
0
405.443
405.443
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
115
- H - COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
Gli importi sono esposti in migliaia di euro se non diversamente indicato.
Prima di procedere all’analisi delle singole voci si rammenta che i commenti sull’andamento generale dei costi e dei ricavi sono esposti, a norma dell’art. 2428 c.c., nell’ambito della Relazione sulla gestione.
-
H1
-
RICAVI
NETTI
2.021.128
I ricavi delle vendite e delle prestazioni al 31 dicembre 2023 risultano pari a 2.021.128 mila euro, in riduzione del 4,9% (-104.999 mila euro) rispetto al precedente esercizio. La variazione è attribuibile al settore industriale (-92.858 mila euro) cui si somma il settore navale con una flessione di 11.608 mila euro ed il settore immobiliare e holding in decremento di 533 mila euro.
Tale voce è esposta al netto dei premi riconosciuti ai clienti del gruppo Piaggio (dealer) mentre non include i costi di trasporto riaddebitati alla clientela ed i recuperi di costi di pubblicità addebitati in fattura, che vengono esposti tra gli altri proventi operativi.
Di seguito si fornisce la ripartizione dei ricavi netti per settore di attività e per area geografica di destinazione, ovvero con riferimento alla nazionalità del cliente:
Per settore d'attività
In migliaia di euro
Esercizio
2023
Esercizio
2022
 
Importo
%
Importo
%
 
 
 
Settore immobiliare e holding
4.093
0,2%
4.626
0,2%
 
 
 
Settore industriale
1.994.585
98,7%
2.087.443
98,2%
di cui settore 2 ruote
1.535.892
76,0%
1.683.743
79,2%
di cui settore Veicoli Commerciali
458.693
22,7%
403.700
19,0%
 
 
 
Settore navale
22.450
1,1%
34.058
1,6%
 
 
 
 
 
TOTALE
2.021.128
100,0%
2.126.127
100,0%
 
 
 
Per area geografica
In migliaia di euro
Esercizio
2023
Esercizio
2022
 
Importo
%
Importo
%
 
 
 
Italia
353.741
17,5%
350.643
16,5%
 
 
 
Altri paesi europei
776.017
38,4%
793.629
37,3%
 
 
 
Resto del Mondo
891.370
44,1%
981.855
46,2%
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
TOTALE
2.021.128
100,0%
2.126.127
100,0%
 
 
 
Per una analisi più approfondita degli andamenti nelle singole aree geografiche si rimanda a quanto descritto nell’ambito della Relazione sulla gestione.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
116
-
H2
-
COSTI
PER
MATERIALI
1.272.745
I costi per materiali ammontano complessivamente a 1.272.745 mila euro, rispetto a 1.363.309 mila euro dell’esercizio precedente. L’incidenza percentuale sui ricavi netti di tale voce si riduce rispetto a quella del precedente esercizio, passando dal 64,1% dell’esercizio 2022 al 63% del corrente periodo.
La voce include 21.208 mila euro (38.069 mila euro nel 2022) relativi agli acquisti di scooter dalla consociata cinese Zongshen Piaggio Foshan, che vengono commercializzati sui mercati europei ed asiatici.
Si ricorda che la voce in esame non include i costi riaddebitati per pari importo a clienti.
Nella tabella seguente viene dettagliato il contenuto della voce di bilancio:
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
In migliaia di euroEsercizioEsercizio20232022
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso di lavorazione
 
 
7.335
(70.282)
Acquisto materie prime e materiali di consumo1.228.106 1.464.232 Variazione materie prime e materiali di consumo37.304 (30.641)TOTALE1.272.745 1.363.309
 
 
- H3 -COSTI PER SERVIZI E GODIMENTO BENI DI TERZI 301.351
I costi per servizi e godimento beni di terzi ammontano complessivamente a 301.351 mila euro, in riduzione di 16.628 mila euro sul precedente esercizio. La voce in oggetto risulta così dettagliata:
In migliaia di euro    
EsercizioEsercizio
20232022
Prestazioni di trasporto  49.080 58.185
Spese di garanzia prodotti  2.279 2.039
Pubblicità e promozione  50.986 44.583
Lavorazioni di terzi  34.981 38.799
Spese esterne per manutenzioni e pulizie  10.971 11.087
Spese per il personale  15.393 14.356
Consulenze tecniche, legali, tributarie, amministrative, etc.  32.633 30.325
Spese commerciali diverse  6.970 8.293
Spese per energia, telefoniche, postali, etc.  17.108 28.869
Prestazioni varie rese nell'esercizio dell'impresa  794 849
Assicurazioni  6.024 5.855
Spese per il funzionamento degli organi sociali  5.650 6.187
Provvigioni di vendita  1.088 1.596
Lavoro interinale e per personale di altre imprese  2.139 1.654
Spese bancarie e commissioni  7.728 7.287
Incidenti di qualità  2.275 3.271
Spese per relazioni esterne  2.611 3.730
Spese per servizi in outsourcing  19.360 18.112
Altre spese  15.380 16.596
TOTALE COSTI PER SERVIZI  283.450 301.673
     
Canoni di locazione per beni immobili ad uso strumentale  17.570 16.080
Canoni di noleggio per autoveicoli, macchine da ufficio, etc.  293 221
Altri canoni  38 5
TOTALE COSTI PER GODIMENTO BENI DI TERZI  17.901 16.306
TOTALE COSTI PER SERVIZI E GODIMENTO BENI DI TERZI  301.351 317.979
  
La riduzione nell’esercizio 2023 della voce Costi per servizi e godimento di beni di terzi rispetto al precedente esercizio del 5,2% è coerente con la diminuzione dei volumi di vendita.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
117
All’interno della voce oggetto di commento sono inclusi rapporti con Parti Correlate per 617 mila euro, per un dettaglio dei quali si rimanda al relativo paragrafo contenuto all’interno della presente Relazione.
-
H4
-
COSTI
DEL
PERSONALE
272.500
La composizione dei costi sostenuti per il personale risulta la seguente:
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
In migliaia di euro
EsercizioEsercizio
20232022
Salari e stipendi207.089 215.809
Oneri sociali51.754 52.771
Trattamento di fine rapporto9.788 10.000
Trattamento di quiescenza e simili144 0
Costi di ristrutturazione per il personale2.548 2.106
Altri costi1.177 1.093
TOTALE272.500 281.779
 
 
Di seguito si dettaglia la media dei dipendenti in forza per categoria. Per un approfondimento sull’organico dipendente si rimanda al relativo paragrafo inserito nella Relazione sulla gestione:
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
EsercizioEsercizio
20232022
Dirigenti126 122
Quadri e impiegati2.483 2.457
Operai3.904 4.218
TOTALE6.513 6.798
 
 
Il costo del personale si è ridotto in valore assoluto di 9.279 mila euro rispetto ai valori registrati nello scorso esercizio (-3,3%) principalmente in relazione al minor numero medio di dipendenti in forza.
Si precisa che nel 2023, nell’ambito del costo del personale sono stati registrati 2.548 mila euro relativi agli oneri connessi ai piani di mobilità applicati principalmente ai siti produttivi di Pontedera e Noale, mentre nel 2022 tali oneri, relativi ai medesimi siti di produzione, furono pari a 2.106 mila euro.
Si ricorda che la consistenza media dell’organico risulta influenzata dalla presenza nei mesi estivi degli addetti stagionali (tramite contratti a termine e contratti di somministrazione a tempo determinato) cui si ricorre al fine di far fronte ai picchi di richiesta tipici dei mesi estivi.
I dipendenti medi 2023 del Gruppo risultano pari a 6.513 unità, con un decremento complessivo di 285 unità (-4,2%) rispetto all’esercizio 2022.
Così come richiesto dai principi contabili internazionali, si precisa da ultimo che nell’ambito del costo del personale non sono stati registrati oneri per stock option così come nel 2022.
-
H5
-
AMMORTAMENTO
E
COSTI
DI
IMPAIRMENT
DELLE
ATTIVITA’
MATERIALI
65.267
Di seguito si riporta il riepilogo degli ammortamenti e costi di impairment iscritti al 31 dicembre 2023 per le attività materiali, le cui aliquote di ammortamento sono indicate nel commento al paragrafo relativo ai principi contabili adottati dal Gruppo:
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
118
In migliaia di euro    
EsercizioEsercizio
20232022
Ammortamento fabbricati  13.919 13.547
Ammortamento impianti e macchinari  23.268 24.466
Ammortamento attrezzature industriali e commerciali  16.136 15.620
Ammortamento beni gratuitamente devolvibili  178 284
Ammortamento altri beni  11.766 10.218
AMMORTAMENTO DELLE ATTIVITA' MATERIALI  65.267 64.135
  
Le analisi di impairment hanno portato all’iscrizione di oneri, relativi alla voce fabbricati, per un ammontare pari a 357 mila euro da Piaggio ed Is Molas, mentre nel 2022 non sono stati contabilizzati costi di impairment.
Nella voce ammortamento e costi di impairment delle attività materiali risultano iscritti ammortamenti per diritti d’uso nel 2023 pari a 10.781 mila euro (10.690 mila euro nel 2022).
- H6 -AMMORTAMENTO E COSTI DI IMPAIRMENT DELLE ATTIVITA’ IMMATERIALI A VITA DEFINITA 81.711
La composizione degli ammortamenti e dei costi di impairment di attività immateriali a vita definita risulta essere la seguente:
In migliaia di euro
EsercizioEsercizio
20232022
Ammortamento costi di sviluppo35.237 35.139
Ammortamento concessioni, brevetti, diritti industriali e diritti simili46.132 44.032
Ammortamento marchi e licenze66 66
Ammortamento software105 129
Ammortamento altre attività immateriali a vita definita171 118
AMMORTAMENTO DELLE ATTIVITA' IMMATERIALI81.711 79.484
Come meglio specificato nel paragrafo relativo alle attività immateriali, dal gennaio 2004 l’avviamento non è più ammortizzato ma viene sottoposto annualmente ad impairment test: per maggiori dettagli a riguardo, si rimanda alla Nota integrativa ed esplicativa F1 – Attività immateriali.
In questa sede si ricorda che tra gli ammortamenti delle attività immateriali non figurano iscritti impairment di avviamenti sia nel corso dell’esercizio 2022 che nel precedente esercizio, in quanto sulla base dei test effettuati non è emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione dal momento che tali avviamenti sono stati ritenuti recuperabili attraverso i flussi finanziari futuri relativi alle cash-generating unit a cui tali avviamenti sono stati allocati.
La voce include, nell’esercizio 2023, costi di impairment, relativi a costi di sviluppo, per 609 mila euro (1.990 mila euro nel 2022) e si riferiscono al gruppo Piaggio, in particolare, al progetto di un nuovo veicolo per il quale sono stati rivisti i piani di produzione nell’ambito dell’aggiornamento del piano industriale predisposto.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
119
-
H7
-
ALTRI
PROVENTI
OPERATIVI
164.411
La composizione della voce altri proventi operativi è così dettagliata:
In migliaia di euro
 
 
 
 
Esercizio
Esercizio
2023
2022
Plusvalenze da alienazione immobilizzazioni materiali
 
 
2.419
239
Sponsorizzazioni
 
 
7.438
5.364
Contributi
 
 
9.462
11.190
Recupero costi diversi
 
 
55.758
52.144
Diritti di licenza
 
 
3.025
4.088
Vendite di materiali ed attrezzature varie
 
 
1.273
1.567
Indennizzi assicurativi
 
 
2.493
1.340
Incrementi per immobilizzazioni di lavori interni
 
 
60.085
59.721
Storno accantonamenti per rischi ed altri accantonamenti
 
 
1.088
37
Canoni attivi
 
 
3.168
8
Altri proventi operativi diversi
 
 
18.202
19.162
TOTALE
 
 
164.411
154.860
 
 
La voce contributi, principalmente afferente al gruppo Piaggio, comprende:
per 1.453 mila euro i crediti d’imposta riconosciuti principalmente sui consumi di elettricità e di gas;
per 1.484 mila euro i contributi pubblici e comunitari a sostegno di progetti di ricerca e i contributi statali correlati ad attività di Ricerca e Sviluppo, Innovazione tecnologica e Design ed Ideazione estetica. I suddetti contributi sono contabilizzati a conto economico in stretta correlazione agli ammortamenti delle spese capitalizzate per le quali sono stati ricevuti;
per 1.283 mila euro i contributi alle esportazioni ricevuti dalla consociata indiana;
per 4.112 mila euro i contributi per la partecipazione alle gare del MotoGP erogati dagli organizzatori.
Tra gli altri proventi sono iscritti per 3.320 mila euro i contributi riconosciuti dal Governo indiano alla consociata Piaggio Vehicles Private Limited per gli investimenti effettuati nel corso degli esercizi precedenti ed iscritti a conto economico in proporzione all'ammortamento delle attività su cui è stato concesso il contributo. L’iscrizione di tali importi è supportata da adeguata documentazione ricevuta dal Governo Indiano, che ne attesta il riconoscimento del diritto e quindi la ragionevole certezza dell’incasso.
La voce Sponsorizzazioni è relativa all’attività della squadra corse Aprilia Racing.
La voce recupero costi diversi (dedotto quanto previsto a riduzione dei costi sostenuti) si riferisce a costi riaddebitati ai clienti a fronte principalmente di spese di trasporto.
Infine si segnala che il conto economico ha beneficiato del provento iscritto da Intermarine per il rimborso integrale delle spese legali sostenute per l’arbitrato promosso dalle banche di Taiwan per complessivi 1,9 milioni di euro.
All’interno della voce oggetto di commento sono inoltre inclusi rapporti con Parti Correlate per 281 mila euro, per un dettaglio dei quali si rimanda al relativo paragrafo contenuto all’interno della presente Relazione.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
120
-
H8
-
RIPRESE
DI
VALORE
(SVALUTAZIONI)
NETTE
DI
CREDITI
COMMERCIALI
ED
ALTRI
CREDITI
(3.954)
La voce ammonta al 31 dicembre 2023 a 3.954 mila euro per svalutazioni nette ed è di seguito dettagliata la composizione:
In migliaia di euro    
EsercizioEsercizio
20232022
Rilascio fondi  30 0
Perdite su crediti  (84)(714)
Svalutazione crediti attivo circolante  (3.900)(2.437)
TOTALE  (3.954)(3.151)
  
-
H9
-
ALTRI
COSTI
OPERATIVI
27.164
La voce altri costi operativi al 31 dicembre 2023 ammonta a 27.164 mila euro ed è di seguito dettagliata la composizione:
In migliaia di euro
 
 
 
 
Esercizio
Esercizio
2023
2022
Minusvalenze da alienazione immobilizzazioni materiali
 
 
1.140
2
Minusvalenze da alienazione immobilizzazioni immateriali
 
 
0
24
Imposte e tasse non sul reddito
 
 
4.984
6.370
Accantonamenti per garanzia prodotti
 
 
11.688
11.728
Accantonamenti per rischi futuri ed altri rischi
 
 
2.787
3.622
Altri costi operativi diversi
 
 
6.565
5.725
TOTALE
 
 
27.164
27.471
 
 
Negli altri costi operativi diversi sono iscritti agli accantonamenti correlati agli oneri per l’acquisto dei certificati ETS. Tali accantonamenti sono effettuati sulla base della migliore stima del numero di certificati che la Piaggio dovrà restituire all’Autorità valorizzati al prezzo di mercato rilevato alla data di chiusura dell’esercizio. Infatti, lo stabilimento di Pontedera in Italia rientra nel campo di applicazione della Direttiva Emission Trading(Direttiva 2003/87/CE) che prevede l’assegnazione di un quantitativo di permessi di emissione generalmente inferiore rispetto alle emissioni registrate nell’anno di riferimento, con la necessità per la Società di acquistare le quote necessarie ai fini della compliance sul mercato delle emissioni.
Gli accantonamenti per garanzia prodotti rappresenta l’accantonamento al momento della vendita del veicolo, sulla base della stima, del valore attuale del costo previsto per adempiere alle obbligazioni contrattuali durante il periodo di garanzia
Gli accantonamenti per rischi futuri includono la migliore stima del management delle passività probabili alla data di riferimento del bilancio.
-H10-
RISULTATO
PARTECIPAZIONI
(772)
La voce oggetto di commento evidenzia un saldo negativo al 31 dicembre 2023 pari a 772 mila euro e si riferisce principalmente alla valutazione ad equity della partecipazione detenuta dal gruppo Piaggio nella joint venture Zongshen Piaggio Foshan Motorcycle Co. Ltd..
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
121
-H11
-
PROVENTI
FINANZIARI
27.308
Di seguito si riporta il dettaglio dei proventi finanziari rilevati dal Gruppo nell’esercizio 2023:
In migliaia di euro
 
 
 
 
Esercizio
Esercizio
2023
2022
Interessi attivi
 
 
2.190
1.556
Commissioni attive
 
 
0
3
Utili su cambi
 
 
24.804
55.350
Proventi da coperture su fair value e tassi d'interesse
 
 
2
13
Dividendi
 
 
34
0
Altri proventi
 
 
278
249
TOTALE
 
 
27.308
57.171
 
 
La riduzione, nel 2023, della voce proventi finanziari è principalmente riconducibile ai minori utili su cambi, che comunque sono più che compensati con minori perdite su cambi iscritte negli oneri finanziari.
-
H12
-
ONERI
FINANZIARI
96.500
Di seguito si riporta il dettaglio degli oneri finanziari al 31 dicembre 2023:
In migliaia di euro    
EsercizioEsercizio
20232022
Interessi passivi su finanziamenti bancari  35.808 19.391
Interessi passivi su finanziamenti da terzi  10.078 6.981
Interessi passivi su prestiti obbligazionari  16.036 10.838
Altri interessi passivi  7.146 3.176
Commissioni passive  2.032 1.683
Perdite su cambi  26.912 60.803
Componente finanziaria fondi pensione e TFR  855 527
Oneri finanziari su diritti d'uso  1.884 1.635
Altri oneri  (3.257)(1.925)
TOTALE  96.500 103.109
  
Si segnala nel corso del 2023 un incremento degli oneri finanziari correlati all’innalzamento dei tassi di interesse amplificato dall’effetto del rifinanziamento del prestito obbligazionario “€250,000,000 3.625% Senior Notes due 2025” che oltre ad un coupon più elevato in relazione alle attuali condizioni di mercato include anche gli oneri una-tantum legati all’operazione di pre-rimborso dell’intero importo capitale dei titoli in circolazione, effettuata da Piaggio & C. S.p.A. il 5 ottobre 2023, secondo i termini indicati nella Conditional Notice of Redemption. Tale operazione ha infatti generato l’iscrizione nel conto economico del 2023 di oneri finanziari correlati ai costi non ancora ammortizzati del prestito rimborsato per 2.783 mila euro. La variazione incrementale è stata mitigata dall’impatto positivo della gestione valutaria e dalla maggiore capitalizzazione degli oneri sulle immobilizzazioni per 4.688 mila euro (nell’esercizio precedente erano stati capitalizzati oneri finanziari per 2.465 mila euro).
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
122
-
H13
-
IMPOSTE
36.009
L’onere fiscale previsto sui redditi delle società consolidate con il metodo integrale iscritto a bilancio al 31 dicembre 2023 ammonta a 36.009 mila euro e la composizione risulta essere la seguente:
In migliaia di euro    
EsercizioEsercizio
20232022
Imposte correnti  47.015 41.210
Imposte differite  (11.006)(8.259)
TOTALE  36.009 32.951
  
Le imposte di periodo risultano in crescita di 3.058 mila euro rispetto al 31 dicembre 2022. Il tax rate si attesta a circa il 39% rispetto al 34% del 2022.
L’adesione al Consolidato Fiscale Nazionale da parte della Capogruppo Immsi S.p.A., Piaggio & C. S.p.A., Piaggio Concept Store Mantova S.r.l., Intermarine S.p.A., Apuliae S.r.l. in liquidazione, RCN Finanziaria S.p.A., ISM Investimenti S.p.A., Is Molas S.p.A. ed Aprilia Racing S.r.l. ha consentito ad alcune delle suddette società di compensare circa 17,1 milioni di euro di perdite dell’esercizio con pari imponibili.
Di seguito si riporta la riconciliazione dell’onere fiscale teorico e dell’onere fiscale effettivo:
TOTALE
Risultato ante imposte90.883
Aliquota teorica (24%)
Imposte sul reddito teoriche21.812
Effetto derivante dalle variazioni fiscali e dalla differenza tra aliquote fiscali estere e aliquota teorica-1.881
Effetto fiscale derivante da perdite dell'anno non compensate5.576
Effetto fiscale derivante dalle imposte differite4.762
Imposte su redditi prodotti all'estero5.614
Oneri (Proventi) da consolidato-1.313
Altre differenze-3.371
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (IRES)31.199
IRAP4.810
Imposte sul reddito iscritte in bilancio36.009
Le imposte teoriche sono state determinate applicando al risultato ante imposte l’aliquota dell’IRES vigente in Italia (24,0%).
L’impatto derivante dall’aliquota IRAP è stato determinato separatamente in quanto tale imposta non viene calcolata sulla base del risultato ante imposte.
A partire dal periodo 2024, il Gruppo Immsi S.p.A., come parte del più ampio Gruppo Omniaholding S.p.A. (di seguito anche il “Gruppo Omnia”), è tenuto ad applicare la normativa di cui al D. Lgs. 27 dicembre 2023, n. 209 che recepisce in ambito nazionale la Direttiva UE 2022/2523, in conformità con quanto stabilito dall’OCSE con il progetto denominato Tax Challenges Arising from the Digitalisation of the Economy – Global Anti-Base Erosion Model Rules” (cd. Pillar Two).
Tale normativa internazionale è volta a garantire che i gruppi multinazionali con ricavi consolidati pari o superiori ai 750 milioni di euro siano soggetti ad un’aliquota fiscale effettiva (Effective Tax Rate - ETR) non inferiore al 15% in ciascuna giurisdizione in cui operano; qualora l’ETR calcolato in
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
123
base alle regole Pillar Two per una giurisdizione risultasse inferiore al 15%, il gruppo è tenuto a pagare un’imposta integrativa (la cosiddetta top-up tax”) per raggiungere la soglia di tassazione minima.
In tale contesto normativo, Immsi S.p.A. è qualificabile come società partecipante parzialmente posseduta (“Partially-Owned Parent Entityo "POPE"), ed Omniaholding S.p.A. risulta qualificabile come “Ultimate Parent Entity” o “UPE”.
Le regole Pillar Two prevedono, inoltre, un periodo transitorio durante il quale i gruppi soggetti alla citata normativa hanno la possibilità di essere esentati dai complessi calcoli per la determinazione dell’l’ETR eseguendo alcuni test, denominati Transitional CbCR Safe Harbors("TSH"), applicabili nei primi tre periodi d’imposta successivi all’entrata in vigore della normativa. E’ sufficiente che almeno uno dei TSH risulti soddisfatto per la giurisdizione in cui opera il gruppo affinché l’imposta integrativa dovuta per tale giurisdizione sia pari a zero.
Nonostante le norme Pillar Two siano applicabili a decorrere dal periodo di imposta 2024 il Gruppo Omnia, come richiesto dal principio contabile IAS 12 (in particolare per effetto dell’ Amendments to IAS 12 Income Taxes International Tax Reform- Pillar Two model Rules”), ha effettuato un’analisi, con il supporto di un consulente esterno, al fine di identificarne il perimetro di applicazione e valutare la potenziale esposizione alla top-up tax.
Tale valutazione è stata effettuata sulla base dei dati desunti dai rendiconti utilizzati nel processo di preparazione del bilancio consolidato del 2022 (cd. financial reporting package).
Sulla base delle risultanze del calcolo dei TSH relativo al periodo d’imposta 2022, il Gruppo Omnia si attende di non essere esposto ad alcuna imposta integrativa.
-
H14
-
UTILE/PERDITA
DERIVANTE
DA
ATTIVITA’
CESSATE
0
Alla data di chiusura del bilancio non si registrano utili o perdite da attività destinate alla dismissione o alla cessazione, come pure nel precedente esercizio.
-
H15
-
RISULTATO
DEL
PERIODO
19.082
Il risultato del periodo del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2023 risulta positivo per 19.082 mila euro, dopo aver attribuito ai terzi un utile di 35.792 mila euro.
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
124
- I - IMPEGNI, RISCHI E GARANZIE
Le principali garanzie rilasciate da istituti di credito per conto di Piaggio & C. S.p.A. a favore di terzi sono le seguenti:
TipologiaIn migliaia di euro
Fidejussione BCC-Fornacette rilasciata a favore di Motoride S.p.A. per rimborso IVA a seguito eccedenza imposta detraibile298
Fidejussione Banco di Brescia rilasciata a favore del Comune di Scorzè a garanzia urbanizzazione e costruzione stabilimento di Scorzè166
Fidejussione Intesa Sanpaolo rilasciata a favore della Consip S.p.A. a garanzia degli obblighi contrattuali per fornitura di veicoli227
Fideiussione Bper rilasciata a favore del Comune di Pisa a garanzia degli obblighi contrattuali per la buona esecuzione relativa alla riconversione di un’area industriale5.266
Di seguito si riportano le principali garanzie prestate a terzi rilevate da Intermarine S.p.A.:
SoggettoIn migliaia di euro
Enti pubblici italiani per Cacciamine e Vedette e altre imbarcazioni per organi dello Stato12.320
Operatore italiano per la fornitura di piattaforme cacciamine integrate2.271
Operatore privato per costruzione nave passeggeri17.210
Altre minori2.176
Le garanzie prestate a terzi di cui sopra si riferiscono principalmente a garanzie rilasciate sulle commesse in corso con i clienti (performance bond e garanzie sugli incassi ricevuti).
A garanzia del mutuo fondiario ipotecario sottoscritto con Banca Popolare di Sondrio è stata iscritta una garanzia ipotecaria sul complesso industriale di Sarzana per 34 milioni di euro.
Con riferimento alla società Is Molas S.p.A. si rilevano 4,5 milioni di euro relativi al valore degli impegni assunti con il Comune di Pula in data 26 marzo 2015 e 16 ottobre 2020 a seguito della stipula di Atti Integrativi della Convenzione Urbanistica.
Inoltre a garanzia del mutuo ipotecario accordato da Banca Sella è stata iscritta una ipoteca di primo grado su alcune strutture del compendio tra cui l’hotel e club house.
Con riferimento alla Capogruppo Immsi S.p.A. e alle garanzie da essa rilasciate a favore delle società del Gruppo, si rinvia al paragrafo “Impegni, rischi e garanzie” contenuto all’interno delle “Note esplicative sui prospetti contabili al 31 dicembre 2023” del bilancio separato di Immsi S.p.A..
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
125
- L - RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
Per quanto riguarda i principali rapporti economico-patrimoniali intrattenuti dalle società del Gruppo
con entità correlate si fa rinvio al relativo paragrafo riportato nella Relazione sulla gestione.
- M - POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
Di seguito si riporta l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 del Gruppo Immsi. Per maggiori dettagli delle sue principali componenti si fa rinvio alle tavole riportate nella Relazione sulla gestione ed ai relativi commenti riportati in calce alle stesse:
(in migliaia di euro)   31.12.202331.12.2022
Totale liquidità-202.301-263.577
Totale indebitamento finanziario corrente439.543400.096
Indebitamento finanziario corrente netto237.242136.519
Indebitamento finanziario non corrente590.121595.176
Indebitamento finanziario netto  827.363731.695
L’Indebitamento finanziario netto è esposto nel rispetto di quanto definito negli Orientamenti ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021, rettificato di quanto segue: attività e passività finanziarie originate dalla valutazione al fair value, gli strumenti finanziari derivati designati di copertura e non, l’adeguamento al fair value delle relative poste coperte, pari a -0,3 milioni di euro al 31 dicembre 2023; debiti e ratei per interessi maturati su finanziamenti bancari per complessivi 8,3 milioni di euro; interessi maturati sui finanziamenti verso soci terzi per complessivi 6,3 milioni di euro. Per un dettaglio si rinvia al paragrafo Passività finanziarie all’interno delle Note esplicative.
- N - DIVIDENDI PAGATI
L'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Immsi S.p.A. tenutasi il 28 aprile 2023 ha deliberato di distribuire mediante l’utilizzo delle riserve di risultato disponibili un dividendo di euro 3,9 centesimi lordo da imposte, a tutte le azioni ordinarie aventi diritto (n. 340.530.000) per complessivi massimi euro 13.280.670. Inoltre nella seduta del 14 novembre 2023 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di distribuire un acconto sui dividendi in conformità all’art. 2433-bis del codice civile per euro 1,5 centesimi lordo da imposte, a tutte le azioni ordinarie aventi diritto (n. 340.530.000) per complessivi massimi euro 5.107.950.
Nell’esercizio 2022 Immsi S.p.A. ha distribuito un dividendo di euro 3 centesimi lordo da imposte, a tutte le azioni ordinarie aventi diritto (n. 340.530.000) per complessivi massimi euro 10.215.900, mediante l’utilizzo delle riserve di risultato disponibili.
- O - RISULTATO PER AZIONE
Risultato per azione
Il risultato per azione si ottiene dividendo l’utile/perdita netta dell’anno attribuibile agli azionisti ordinari
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
126
della Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni in circolazione durante l’anno, dalle quali vengono escluse le azioni proprie eventualmente detenute.
La media ponderata delle azioni in circolazione è calcolata utilizzando il principio di applicazione retrospettica dei cambiamenti del numero di azioni in circolazione.
 
 
 
 
 
 
 
EsercizioEsercizio
20232022
Risultato netto attribuibile agli azionisti ordinari (in migliaia di euro)19.082 27.087
Media ponderata di azioni in circolazione durante il periodo340.530.000 340.530.000
Risultato base per azione0,056 0,080
 
 
Risultato diluito per azione
Il risultato diluito per azione si ottiene dividendo l’utile/perdita netta dell’anno attribuibile agli Azionisti Ordinari della Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni in circolazione durante l’anno, rettificato dagli effetti diluitivi di azioni potenziali. Dal computo delle azioni in circolazione vengono escluse le eventuali azioni proprie detenute.
La Società non ha alcuna categoria di azioni ordinarie potenziali al 31 dicembre 2023, pertanto l’utile diluito per azione coincide con l’utile base per azione sopra indicato.
- P - INFORMAZIONI INTEGRATIVE RELATIVE AGLI STRUMENTI FINANZIARI
Di seguito si riepilogano le informazioni relative agli strumenti finanziari, i rischi ad essi connessi, nonché la sensitivity analysisin accordo a quanto richiesto dall’IFRS 7 entrato in vigore dal gennaio 2007.
Le Attività e le passività, finanziarie ed operative, sono ampiamente commentate nell’ambito della sezione F e G della Nota illustrativa alla quale si rimanda.
Linee di credito
Al 31 dicembre 2023 il Gruppo Immsi ha a disposizione linee di credito irrevocabili fino a scadenza che ammontano a 1.266,9 milioni di euro, per il cui dettaglio si rimanda alla Nota integrativa ed esplicativa G2, relativa alle Passività finanziarie.
Gestione dei rischi finanziari
I rischi finanziari a cui il Gruppo Immsi ritiene di essere potenzialmente esposto sono:
il rischio di gestione dei capitali e rischio di liquidità;
il rischio di cambio;
il rischio di tasso d’interesse; ed
il rischio di credito.
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Gestione dei capitali e rischio liquidità
Il rischio di liquidità deriva sostanzialmente dall’eventualità che le risorse finanziarie disponibili non siano sufficienti a coprire, nei tempi e nei modi dovuti, gli esborsi futuri generati da obbligazioni finanziarie e/o commerciali.
La Capogruppo Immsi S.p.A. interviene con finanziamenti a favore delle controllate afferenti ai settori “Immobiliare e Holding” settore di appartenenza della stessa - e “Navale” e/o attraverso il rilascio di garanzie finalizzate ad agevolare la provvista da parte delle stesse: le suddette operazioni sono regolate a normali condizioni di mercato.
Con particolare riferimento al gruppo Piaggio, per far fronte a tale rischio i flussi di cassa e le necessità di linee di credito delle società del gruppo sono monitorati e/o gestiti centralmente sotto il controllo della Tesoreria di gruppo con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie oltre che di ottimizzare il profilo delle scadenze del debito. Inoltre, Piaggio & C. S.p.A. finanzia le temporanee necessità di cassa delle società del gruppo attraverso l’erogazione diretta di finanziamenti a breve termine regolati a condizioni di mercato o per il tramite di garanzie. Tra Piaggio & C. S.p.A. e le società controllate europee è anche attivo un sistema di cash pooling zero balance che consente l’azzeramento quotidiano dei saldi attivi e passivi delle controllate, con il risultato di avere una più efficace ed efficiente gestione della liquidità in area euro.
A maggior copertura del rischio di liquidità, al 31 dicembre 2023 il Gruppo Immsi ha a disposizione linee di credito inutilizzate per 517 milioni di euro (536 milioni di euro al 31 dicembre 2022) di cui 221,5 milioni con scadenza entro 12 mesi e 295,5 milioni con scadenza successiva.
In relazione alle previsioni elaborate in merito al fabbisogno finanziario previsto per i prossimi 12 mesi, derivante prevalentemente dall’attività di investimento e di gestione del capitale circolante netto, tenuto conto delle linee di credito in scadenza nel corso dell’esercizio e degli impegni finanziari cui il Gruppo si è impegnato a far fronte per sostenere lo sviluppo delle proprie iniziative, gli Amministratori hanno intrapreso, e intraprenderanno nei prossimi mesi, azioni volte alla ricerca di soluzioni che garantiscano l’equilibrio finanziario, tra cui il rinnovo delle linee a breve, tenendo anche in considerazione il rischio di un possibile scenario di incertezza dei mercati azionari, con eventuali conseguenze circa il dimensionamento delle linee di credito ad oggi accordate alla capogruppo Immsi S.p.A., per larga parte garantito dalle azioni Piaggio detenute dalla stessa. A tale proposito si segnala che gli attuali corsi azionari del titolo Piaggio permettono di confermare le garanzie in essere per tutti i relativi finanziamenti; inoltre residuano alla data del 31 dicembre 2023 circa 12,6 milioni di azioni Piaggio libere da garanzia e pertanto potenzialmente utilizzabili per l'ottenimento di nuovi fidi.
Gestione del rischio di cambio
Il Gruppo Immsi in particolare tramite le società facenti capo al gruppo Piaggio e tramite la controllata Intermarine S.p.A. opera in un contesto internazionale in cui le transazioni sono condotte anche in valute diverse dall’euro e ciò lo espone al rischio derivante dalle fluttuazioni nei tassi di cambio: contratti di copertura dei rischi di cambio sono stipulati esclusivamente da società appartenenti ai predetti gruppi.
In particolare, il gruppo Piaggio ha in essere una policy sulla gestione del rischio di cambio con l’obiettivo di neutralizzare i possibili effetti negativi delle variazioni dei tassi di cambio sul cash-flow aziendale. Tale policy prende in analisi:
il rischio di cambio transattivo: la policy prevede la copertura integrale di tale rischio che
deriva dalle differenze tra il cambio di registrazione in bilancio dei crediti o debiti in divisa e quello di registrazione del relativo incasso o pagamento. Per la copertura di tale tipologia di rischio di cambio si ricorre in primo luogo alla compensazione naturale
dell’esposizione
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(netting tra vendite ed acquisti nella stessa divisa estera) e, se necessario, alla sottoscrizione di contratti derivati di vendita o acquisto a termine di divisa estera oltre che ad anticipi di crediti denominati in divisa estera;
il rischio di cambio traslativo: deriva dalla conversione in euro di bilanci di società controllate
redatti in valute diverse dall’euro effettuata in fase di consolidamento: la policy adottata dal gruppo non impone la copertura di tale tipo di esposizione;
il rischio di cambio economico: deriva da variazioni di redditività aziendale rispetto a quanto
pianificato annualmente nel budget economico sulla base di un cambio di riferimento (il c.d. “cambio di budget”) e viene coperto mediante il ricorso a contratti derivati. Le poste oggetto di queste operazioni di copertura sono, quindi, rappresentate dai costi e ricavi in divisa estera previsti dal budget delle vendite e degli acquisti dell’anno. Il totale dei costi e ricavi previsti viene mensilizzato e le relative coperture vengono posizionate esattamente sulla data media ponderata di manifestazione economica ricalcolata in base a criteri storici. La manifestazione economica dei crediti e debiti futuri avverrà dunque nel corso dell’anno di budget.
Coperture di flussi di cassa (cash flow hedge) relativamente al gruppo Piaggio
Al 31 dicembre 2023 risultano in essere le seguenti operazioni di acquisto e vendita a termine (contabilizzate in base alla data di regolamento) rispettivamente su debiti e crediti già iscritti a copertura del rischio di cambio transattivo:
SocietàSegno operazioneDivisaImporto in divisaControvalore in valuta locale (a cambio a termine)Scadenza Media
   In migliaiaIn migliaia 
Piaggio & C.AcquistoCNY192.00024.54528/01/2024
Piaggio & C.AcquistoJPY235.0001.48418/02/2024
Piaggio & C.AcquistoSEK8.00069011/01/2024
Piaggio & C.AcquistoUSD33.95031.15105/02/2024
Piaggio & C.VenditaCNY115.00014.50901/02/2024
Piaggio & C.VenditaJPY195.0001.24204/02/2024
Piaggio & C.VenditaSEK2.00017708/01/2024
Piaggio & C. VenditaUSD15.99014.88821/02/2024
Piaggio & C.VenditaVND1.211.600.00045.05509/04/2024
Piaggio VietnamVenditaUSD19.345468.916.07214/02/2024
Piaggio Vespa BVVenditaVND687.644.58525.43607/04/2024
Piaggio IndonesiaAcquistoUSD6.755106.360.33707/02/2024
Piaggio Vehicles Private LimitedVenditaUSD1.300108.48531/01/2024
Al 31 dicembre 2023 risultano in essere sul gruppo le seguenti operazioni di copertura sul rischio di cambio economico:
SocietàSegno operazioneDivisa Importo in divisaControvalore in valuta locale (a cambio a termine) Scadenza Media
In migliaiaIn migliaia
Piaggio & C.AcquistoCNY900.000119.97601/08/2024
Piaggio & C.AcquistoINR4.151.85543.57315/03/2025
Piaggio & C.VenditaUSD90.00085.30913/05/2024
Piaggio & C.VenditaGBP14.70016.90518/06/2024
Alle sole coperture sul rischio di cambio economico viene applicato il metodo contabile del cash flow hedge con imputazione della porzione efficace degli utili e delle perdite in una apposita riserva di Patrimonio netto: la determinazione del fair value avviene basandosi su quotazioni di mercato fornite dai principali trader.
Al 31 dicembre 2023 il fair value complessivo degli strumenti di copertura sul rischio di cambio economico contabilizzati secondo la metodologia contabile dell’hedge accounting è negativo per 949 mila euro. Nel corso dell’esercizio 2023 sono state rilevate perdite nel prospetto delle altre componenti del Conto economico complessivo per 2.668 mila euro e sono state riclassificate perdite dalle altre componenti del Conto economico complessivo all’utile/perdita di esercizio per 1.479 mila
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euro.
Di seguito viene evidenziato il saldo netto dei cash flow manifestatisi nel corso dell’anno 2023 per le principali divise:
 
Cash Flow 2023
 
In milioni di euro
Dollaro Canadese13,7
Sterlina Inglese24,3
Corona Svedese(2,9)
Yen Giapponese(3,2)
Dollaro USA122,5
Rupia Indiana(5,1)
Yuan Cinese *(120,7)
Dong Vietnamita(226,4)
Dollaro Singapore(11,4)
Rupia Indonesiana93,7
Totale cash flow in divisa estera(115,5)
*) flusso regolato parzialmente in euro
Anche la controllata Intermarine provvede alla copertura dei rischi derivanti dalle fluttuazioni nei tassi di cambio attraverso operazioni specifiche legate alle singole commesse che prevedono la fatturazione in divisa diversa dall’euro. Al 31 dicembre 2023 non sono attive operazioni di copertura di tassi di interesse di copertura cambi in quanto non sono in essere contratti verso clienti in valute estere e non sono in essere contratti rilevanti verso fornitori in valute diverse dall’euro.
In considerazione di quanto sopra esposto, un ipotetico apprezzamento/deprezzamento del 3% dell’euro avrebbe generato, rispettivamente, potenziali utili per 3.359 mila euro e perdite per 3.567 mila euro.
Gestione del rischio di tasso d’interesse
L’esposizione al rischio di tasso d’interesse deriva dalla necessità di finanziare le attività operative, sia industriali che finanziarie, delle società del Gruppo oltre che di impiegare la liquidità disponibile. La variazione dei tassi d’interesse può influenzare i costi ed i rendimenti delle operazioni di finanziamento e di investimento: tale rischio infatti scaturisce dalla variabilità dei tassi d’interesse e dall’impatto che questa può avere sui flussi di cassa futuri derivanti da attività e passività finanziarie a tasso variabile. Il Gruppo, pertanto, misura e controlla regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse con l’obiettivo di ridurre l’oscillazione degli oneri finanziari contenendo il rischio di un potenziale rialzo dei tassi di interesse: tale obiettivo è perseguito sia attraverso un adeguato mix tra esposizione a tasso fisso e a tasso variabile, sia attraverso l’utilizzo di strumenti derivati, principalmente Interest Rate Swap e Cross Currency Swap.
Con riferimento al gruppo Piaggio, al 31 dicembre 2023 risultano in essere i seguenti strumenti derivati con finalità di copertura:
Derivati a copertura del flusso finanziario (cash flow hedge)
Interest Rate Swap a copertura del finanziamento a tasso variabile per nominali 13.333 mila euro concesso da Banco BPM. Lo strumento ha come obiettivo la gestione e mitigazione dell’esposizione al rischio di tasso d’interesse; dal punto di vista contabile lo strumento è contabilizzato con il principio del cash flow hedge con accantonamento degli utili/perdite derivanti dalla valorizzazione a fair value in apposita riserva di Patrimonio Netto; al 31
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dicembre 2023 il fair value dello strumento è positivo per 336 mila euro; la sensitivity analysis sullo strumento, ipotizzando uno shift della curva dei tassi variabili dell’1% in aumento e in riduzione, evidenzia un potenziale impatto a Patrimonio Netto, al netto del relativo effetto fiscale, pari rispettivamente a 57 mila euro e -58 mila euro;
Interest Rate Swap a copertura del finanziamento a tasso variabile per nominali 24.000 mila euro concesso da Banca Nazionale del Lavoro. Lo strumento ha come obiettivo la gestione e mitigazione dell’esposizione al rischio di tasso d’interesse; dal punto di vista contabile lo strumento è contabilizzato con il principio del cash flow hedge con accantonamento degli utili/perdite derivanti dalla valorizzazione a fair value in apposita riserva di Patrimonio Netto; al 31 dicembre 2023 il fair value dello strumento è negativo per 79 mila euro; la sensitivity analysis sullo strumento, ipotizzando uno shift della curva dei tassi variabili dell’1% in aumento e in riduzione, evidenzia un potenziale impatto a Patrimonio Netto, al netto del relativo effetto fiscale, pari rispettivamente a 376 mila euro e -393 mila euro.
Si segnala altresì che la Capogruppo Immsi S.p.A. ha attivi due contratti di Interest Rate Swap per trasformare da variabile a fisso i flussi degli interessi relativi alle linee di finanziamento. Al 31 dicembre 2023, tra le attività non correnti, è incluso il fair value, positivo per complessivi 155 mila euro di un contratto di Interest rate swap sottoscritto con Banca Bper per un valore nominale attualmente in essere per 5.070 milioni di euro a copertura specifica del rischio variazioni del tasso d’interesse con riferimento al 100% del contratto di finanziamento sempre sottoscritto con Bper. Le passività non correnti includono il fair value, negativo per complessivi 112 mila euro di un contratto di Interest rate swap sottoscritto con Banco BPM per un nozionale iniziale di 10 milioni di euro a copertura specifica del rischio variazioni del tasso d’interesse con riferimento al 50% del contratto di finanziamento sempre sottoscritto con Banco BPM. Nel 2023 sono state rilevate perdite nette nel prospetto delle altre componenti del Conto Economico Complessivo per 345 mila euro.
Rischio di prezzo delle Commodities
Tale rischio scaturisce dalla possibilità che si verifichino variazioni di redditività aziendale in funzione delle oscillazioni del prezzo dei metalli e degli energetici (nello specifico platino, palladio, alluminio e gas). L’obiettivo perseguito del Gruppo è quindi quello di neutralizzare tali possibili variazioni avverse derivanti da transazioni future altamente probabili compensandole con le opposte variazioni legate allo strumento di copertura.
A questa tipologia di coperture viene applicato il principio contabile del cash flow hedge con imputazione della porzione efficace degli utili e delle perdite in una apposita riserva di Patrimonio Netto. La determinazione del fair value avviene basandosi su quotazioni di mercato fornite dai principali trader.
Al 31 dicembre 2023 il fair value complessivo degli strumenti di copertura sul rischio di prezzo delle Commodities, detenuti dal gruppo Piaggio, contabilizzati secondo il principio dell’hedge accounting è negativo per 547 mila euro. Nel corso dell’esercizio 2023 sono state rilevate perdite nel prospetto delle altre componenti del Conto Economico Complessivo per 547 mila euro e sono stati riclassificati utili dalle altre componenti del Conto Economico Complessivo all’utile/perdita di esercizio per 671 mila euro.
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FAIR VALUE
In migliaia di euro
Immsi. S.p.A.
Interest Rate Swap43
Piaggio & C. S.p.A.
Interest Rate SwapCoperture Commodities257(547)
Gestione del rischio di credito
Il Gruppo considera la propria esposizione al rischio di credito essere la seguente:
In migliaia di euro     31 Dicembre 202331 Dicembre 2022
  
Disponibilità bancarie e Titoli196.018 263.506
Attività finanziarie13.091 3.786
Crediti tributari30.491 55.077
Crediti commerciali e altri crediti147.609 134.237
  
Totale     387.209 456.606
In particolare, il gruppo Piaggio monitora e gestisce il credito a livello centrale per mezzo di policy e linee guida formalizzate. Il portafoglio dei crediti commerciali non presenta concentrazioni di rischio di credito in relazione alla buona dispersione verso la rete dei propri concessionari o distributori. In aggiunta la maggior parte dei crediti commerciali ha un profilo temporale di breve termine. Per ottimizzare la gestione, Piaggio & C. S.p.A. ha in essere con alcune primarie società di factoring programmi revolving di cessione pro-soluto dei crediti commerciali sia in Europa che negli Stati Uniti d’America.
Con riferimento alla controllata Intermarine, che per tipologia di business può presentare concentrazioni dei crediti nei confronti di pochi clienti, si rileva che i clienti più significativi sotto il profilo quantitativo sono rappresentati da Enti pubblici: la produzione su commessa prevede inoltre in generale consistenti acconti dal cliente all’avanzamento lavori riducendo in tal modo il rischio credito. Per minimizzare il rischio di credito infine Intermarine stipula con importanti società di factoring italiane contratti per la cessione di crediti commerciali pro-soluto.
Con riferimento alle altre società del Gruppo Immsi, non si ravvisa ad oggi una significativa esposizione al rischio credito.
Livelli gerarchici di valutazione del fair value
Dal 1 gennaio 2013 è entrato in vigore il principio IFRS 13 Misurazione del fair value, il quale definisce il fair value come il prezzo che si riceverebbe per la vendita di un’attività o si pagherebbe in caso di trasferimento di una passività in una libera transazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. In caso di assenza di un mercato attivo o di irregolare funzionamento dello stesso, la determinazione del fair value deve essere effettuata mediante tecniche valutative. Il principio definisce quindi una gerarchia dei fair value:
livello 1: quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
livello 2: input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili
direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
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livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
Le tecniche valutative riferite ai livelli 2 e 3 dovranno tener conto di fattori di aggiustamento che misurino il rischio di fallimento di entrambe le parti: a tal fine il principio introduce i concetti di Credit Value Adjustment (“CVA”) e Debit Value Adjustment (“DVA”). Il CVA permette di includere nella determinazione del fair value il rischio di credito di controparte mentre il DVA riflette il rischio di insolvenza delle società.
Il principio IFRS 7 richiede inoltre che, ai soli fini della disclosure, venga determinato il fair value dei debiti contabilizzati secondo il metodo del costo ammortizzato.
La tabella qui di seguito evidenzia tali valori relativamente all’indebitamento finanziario del gruppo Piaggio:
 
Valore Nominale
Valore Contabile
Fair Value *
In migliaia di euro
 
 
 
Prestito Obbligazionario high-yield
250.000
245.900
264.093
BEI RDI
46.667
46.622
44.488
BEI RDI step-up
25.000
25.000
23.523
Finanziamento B. Pop. Emilia Romagna
18.000
17.926
16.522
Finanziamento CDP
20.000
20.000
21.105
Finanziamento Banco BPM
13.333
13.296
13.057
Finanziamento Banca CARIGE
3.645
3.642
3.472
Finanziamento BPop Sondrio
2.500
2.490
2.566
Finanziamento CariBolzano
5.000
4.993
5.069
Finanziamento OLB
15.000
14.981
15.985
Finanziamento BNL
24.000
23.916
22.782
SSD loans**
87.000
86.539
92.672
* il valore sconta il DVA relativo a Piaggio, ossia include il suo rischio di insolvenza.
**Non include le tranche in scadenza entro i 18 mesi.
Per le altre passività finanziarie del Gruppo Immsi, si ritiene che il valore contabile sia sostanzialmente assimilabile al fair value.
La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2023, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
In migliaia di euro
Livello 1
Livello 2
Livello 3
 
 
Attività finanziarie valutate a fair value
6.869
 
Strumenti finanziari derivati di copertura
 
4.896
Investimenti Immobiliari
 
Altre attività
 
16
Totale attività
6.869
4.896
16
Passività finanziarie valutate a fair value
 
 
Strumenti finanziari derivati di copertura
 
(6.091)
Altre passività
 
 
Totale passività
0
(6.091)
0
 
Saldo al 31 dicembre 2023
6.869
(1.195)
16
Il livello gerarchico 1 include il valore di carico della partecipazione detenuta da Immsi S.p.A. in
Unicredit S.p.A., in crescita di 3.158 mila euro rispetto al dato al 31 dicembre 2022 a seguito dell’incremento del prezzo di borsa del titolo registrato nel corso dell’esercizio.
Il livello gerarchico 2 include tra le attività il valore positivo di strumenti finanziari derivati di copertura
di pertinenza del gruppo Piaggio ed il valore positivo degli strumenti finanziari derivati (Interest Rate Swap) di pertinenza della Capogruppo Immsi S.p.A., così come nelle passività è iscritto il valore negativo di strumenti finanziari derivati di copertura del gruppo Piaggio e di Immsi S.p.A..
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Da ultimo, si precisa che il livello gerarchico 3 include il fair value di partecipazioni in altre imprese
di pertinenza del gruppo Piaggio.
La seguente tabella evidenzia le variazioni intervenute all’interno dei vari livelli nel corso dell’anno 2023:
In migliaia di euro
Livello 1
Livello 2
Livello 3
 
 
 
Saldo al 31 dicembre 2022
3.711
3.437
16
Utili e (perdite) rilevate a conto economico
 
350
0
Utili e (perdite) rilevate a conto economico complessivo
3.158
(4.982)
0
Incrementi / (Decrementi)
0
0
0
Saldo al 31 dicembre 2023
6.869
(1.195)
16
- Q - INFORMAZIONI AI SENSI DELLA LEGGE 124/2017
La legge n.124 del 4 agosto 2017 prevede l’obbligo di fornire informazioni relative a sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e a vantaggi economici di qualunque genere ricevuti a livello nazionale da pubbliche amministrazioni.
A tale proposito, si evidenziano nella tabella seguente le erogazioni incassate dal Gruppo Immsi nel corso dell’esercizio 2023:
Ente beneficiarioProgettoEnte erogatoreErogazioni(in migliaia di euro)
gruppo PiaggioSAFEInea18,2
gruppo PiaggioDrive2theFutureCommissione europea3,0
gruppo PiaggioSTAN4SWAPCommissione europea150,0
IntermarineSostengo alle imprese-aumento prezzi energiaRegione Sicilia30,0
Totale201,2
Con riferimento al gruppo Piaggio nell’esercizio sono stati inoltre acquisiti contributi a fronte di investimenti in beni materiali finanziati dal Piano Nazionale Industria 4.0. di 394 mila euro e per 2.416 mila euro a fronte di investimenti in Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design.
Si ritiene che ai fini della legge n. 124/2017, tenuto conto anche degli specifici obblighi di trasparenza che già esistono per i contratti pubblici, la disciplina del comma 125 relativa all’informativa da riportare in nota integrativa, debba applicarsi solo alle attribuzioni che non costituiscono un corrispettivo per le prestazioni dell’impresa ma che, viceversa, rientrano nel novero dei vantaggi economici / liberalità.
- R – FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
L’informativa sui fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio e sulla prevedibile evoluzione della gestione sono descritti nella Relazione degli Amministratori sull’Andamento della Gestione.
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Immsi
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esplicative
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- S – PUBBLICITÀ DEI CORRISPETTIVI
In relazione agli obblighi informativi previsti dall’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti n. 11971/99, in ordine alla pubblicità dei corrispettivi di competenza dell’esercizio, corrisposti dalla Capogruppo Immsi S.p.A. e dalle sue controllate, a fronte dei servizi forniti:
d)dalla società di revisione, per la prestazione di servizi di revisione contabile;
e)dalla società di revisione, per la prestazione di servizi diversi dalla revisione, suddivisi tra servizi di verifica finalizzati all’emissione di un’attestazione ed altri servizi, distinti per tipologia;
f)dalle entità appartenenti alla rete della società di revisione, per la prestazione di servizi, suddivisi per tipologia.
Per il dettaglio dei corrispettivi, si rimanda alla tabella riportata nella Relazione degli Amministratori sulla gestione.
- T – PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL’UTILE DELLA CAPOGRUPPO
Per la proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio della capogruppo, si rimanda alla “Nota I Proposta di destinazione del risultato di esercizio” del bilancio d’esercizio della Capogruppo Immsi S.p.A.
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ELENCO DELLE IMPRESE INCLUSE NEL BILANCIO CONSOLIDATO E DELLE PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2023
Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento), di seguito viene fornito l’elenco delle imprese e delle partecipazioni rilevanti del Gruppo Immsi: nell’elenco sono indicate le imprese suddivise per modalità di consolidamento.
Per ogni impresa vengono inoltre esposti: la ragione sociale, la relativa sede sociale e nazione di appartenenza nonché il capitale sociale nella valuta originaria. Sono inoltre indicate le quote percentuali di possesso detenute da Immsi S.p.A. o da altre imprese del Gruppo. In apposita colonna è anche indicata la percentuale di voto nell’Assemblea Ordinaria dei soci qualora diversa dalla percentuale di partecipazione sul capitale sociale.
Ragione Sociale
Valuta
Capitale Sociale (sottoscritto e versato)
% di partecipazione sul Capitale Sociale
% di voto
(se diversa)
IMPRESE INCLUSE NEL BILANCIO CONSOLIDATO CON IL METODO DELL’INTEGRAZIONE GLOBALE
Immsi S.p.A.
Euro
178.464.000,00
Mantova (MN) – Italia
Società Capogruppo
Apuliae S.r.l. in liquidazione
Euro
220.000,00
85,69%
Lecce (LE) – Italia
Partecipazione di Immsi S.p.A.: 85,69%
ISM Investimenti S.p.A.
Euro
6.654.902,00
72,64%
Mantova (MN) – Italia
Partecipazione di Immsi S.p.A.: 72,64%
Is Molas S.p.A.
Euro
10.398.437,00
92,59%
Pula (CA) – Italia
Partecipazione di ISM Investimenti S.p.A.: 92,59%
Immsi Audit S.c.a r.l.
Euro
40.000,00
100,00%
Mantova (MN) – Italia
Partecipazione di Immsi S.p.A.: 25,00%
Partecipazione di Is Molas S.p.A.: 25,00%
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 25,00%
Partecipazione di Intermarine S.p.A.: 25,00%
RCN Finanziaria S.p.A.
Euro
1.000.000,00
63,18%
Mantova (MN) – Italia
Partecipazione di Immsi S.p.A.: 63,18%
Intermarine S.p.A.
Euro
2.060.214,00
100,00%
Sarzana (SP) – Italia
Partecipazione di RCN Finanziaria S.p.A.: 100,00%
Piaggio & C. S.p.A.
Euro
207.613.944,37
50,57%
Pontedera (PI) – Italia
Partecipazione di Immsi S.p.A.: 50,57%
Aprilia Brasil Industria de Motociclos S.A.
R$
2.020.000,00
51,00%
Manaus – Brasile
Partecipazione di Aprilia World Service Holding do Brasil Ltda.: 51,00%
Aprilia Racing S.r.l.
Euro
250.000,00
100,00%
Pontedera (PI) – Italia
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 100,00%
Aprilia World Service Holding do Brasil Ltda.
R$
2.028.780,00
99,99995%
San Paolo – Brasile
Partecipazione di Piaggio Group Americas Inc.: 99,99995%
Foshan Piaggio Vehicles Technology Research & Development Co. Ltd
RMB
10.500.000,00
100,00%
Foshan City – Cina
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 100,00%
Nacional Motor S.A.
Euro
60.000,00
100,00%
Barcellona – Spagna
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 100,00%
Piaggio Asia Pacific PTE Ltd.
SGD
100.000,00
100,00%
Singapore – Singapore
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 100,00%
Piaggio Advanced Design Center Corp.
USD
100.000,00
100,00%
Pasadena – USA
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 100,00%
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
136
Ragione SocialeValutaCapitale Sociale (sottoscritto e versato)% di partecipazione sul Capitale Sociale% di voto(se diversa)
IMPRESE INCLUSE NEL BILANCIO CONSOLIDATO CON IL METODO DELL’INTEGRAZIONE GLOBALE
Piaggio China Co. LTDUSD12.166.000,00100,00%
Hong Kong – Cina
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 100%
Piaggio Concept Store Mantova S.r.l.Euro100.000,00100,00%
Mantova – Italia
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 100%
Piaggio Deutschland GmbhEuro250.000,00100,00%
Düsseldorf – Germania
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 100,00%
Piaggio Espana S.L.U.Euro426.642,00100,00%
Alcobendas – Spagna
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 100,00%
Piaggio Fast Forward Inc.USD15.135,9883,91%
Boston – USA
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 83,91%
Piaggio France S.A.S.Euro250.000,00100,00%
Clichy Cedex – Francia
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 100,00%
Piaggio Group Americas Inc.USD2.000,00100,00%
New York – USA
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 100,00%
Piaggio Group JapanYEN99.000.000,00100,00%
Tokyo – Giappone
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 100,00%
Piaggio Hellas S.A.Euro1.004.040,00100,00%
Atene – Grecia
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 100,00%
Piaggio Hrvatska D.o.o.Euro53.089,12100,00%
Spalato – Croazia
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 100,00%
Piaggio LimitedGBP250.000,00100,00%
Bromley Kent – Gran Bretagna
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 99,9996%
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 0,0004%
Piaggio Vehicles Private LimitedINR340.000.000,00100,00%
Maharashtra – India
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 99,9999971%
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 0,0000029%
Piaggio Vespa B.V.Euro91.000,00100,00%
Breda – Olanda
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 100%
Piaggio Vietnam Co. Ltd.VND186.866.666.666,00100,00%
Hanoi – Vietnam
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 63,50%
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 36,50%
PT Piaggio IndonesiaRupiah10.254.550.000,00100,00%
Jakarta – Indonesia
Partecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 70,71%
Partecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 29,29%
Bilancio
consolidato
del
Gruppo
Immsi
e
Note
esplicative
137
Ragione Sociale
Valuta
Capitale Sociale (sottoscritto e versato)
% di partecipazione sul Capitale Sociale
% di voto
(se diversa)
PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE, COLLEGATE ED A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTOZongshen Piaggio Foshan Motorcycle Co. Ltd.RMB255.942.515,0045,00%Foshan City – CinaPartecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 32,50%Partecipazione di Piaggio China Co. Ltd.: 12,50%Depuradora d’Aigües de Martorelles S.C.C.L.Euro60.101,2122,00%Barcellona – Spagna Partecipazione di Nacional Motor S.A.: 22,00%Pontedera & Tecnologia S.c.r.l.Euro469.069,0022,23%Pontedera (PI) – ItaliaPartecipazione di Piaggio & C. S.p.A.: 22,23%S.A.T. Societé d’Automobiles et Triporteurs S.A.TND210.000,0020,00%Tunisi – TunisiaPartecipazione di Piaggio Vespa B.V.: 20,00%PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL COSTOCircolo Golf Is Molas S.S.D.AEuro10.000,00100,00%Pula (CA) – ItaliaPartecipazione di Is Molas S.p.A.: 100,00%Consorzio CTMI – MessinaEuro53.040,0034,21%Messina (ME) – ItaliaPartecipazione di Intermarine S.p.A.: 34,21%Fondazione Piaggio Onlusn/aPontedera (PI) – ItaliaPartecipazione di Piaggio & C. S.p.A.
* * *
Questo documento è stato pubblicato in data 5 aprile 2024 su autorizzazione del Presidente della Società, Matteo Colaninno.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Matteo Colaninno
138
139
140
141
142
143
144
145
146
147
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
148
IMMSI
S.p.A.
Bilancio
al
31
dicembre
2023
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
149
Di seguito si espongono il Prospetto della Situazione Patrimoniale Finanziaria, il Conto Economico, il Conto Economico Complessivo, il Prospetto dei Flussi di Cassa ed il Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto con evidenza degli ammontari riconducibili ad operazioni con Parti Correlate ed infragruppo:
Prospetto
della
Situazione
Patrimoniale
Finanziaria
In
migliaia
euro
ATTIVONote31/12/202331/12/2022
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali0 0
Attività materialiC11.633 938
Investimenti immobiliariC20 0
Partecipazioni in società controllate e collegateC3301.301 293.800
Altre attività finanziarieC4280.686 272.578
- di cui parti correlate e infragruppo280.686 272.578
Crediti verso l'ErarioC50 0
Imposte anticipateC61.542 1.587
Crediti commerciali ed altri creditiC714.229 13.580
- di cui parti correlate e infragruppo13.944 13.063
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI599.392 582.483
ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE0 0
ATTIVITA' CORRENTI
Crediti commerciali ed altri creditiC72.977 3.138
- di cui parti correlate e infragruppo2.242 2.164
Crediti verso l'ErarioC5261 486
Rimanenze0 0
Lavori in corso su ordinazione0 0
Altre attività finanziarieC47.886 4.854
- di cui parti correlate e infragruppo1.017 1.143
Disponibilità liquide e mezzi equivalentiC88.070 6.309
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI19.194 14.787
TOTALE ATTIVITA'618.586 597.270
PASSIVONote31/12/202331/12/2022
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale178.464 178.464
Riserve e risultato a nuovo161.439 156.591
Risultato netto di periodoE916.475 20.433
TOTALE PATRIMONIO NETTOD1356.378 355.487
PASSIVITA' NON CORRENTI
Passività finanziarieD278.885 41.524
- di cui parti correlate e infragruppo499 413
Debiti commerciali ed altri debitiD5112 0
Fondi per trattamento di quiescenza e obblighi similiD3368 330
Altri fondi a lungo termine0 0
Imposte differiteD4728 3.057
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI80.093 44.910
PASSIVITA' LEGATE AD ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE0 0
PASSIVITA' CORRENTI
Passività finanziarieD2176.097 191.182
- di cui parti correlate e infragruppo177 121
Debiti commercialiD5946 1.159
- di cui parti correlate e infragruppo104 151
Imposte correntiD63.078 2.406
Altri debitiD51.993 2.125
- di cui parti correlate e infragruppo0 141
Quota corrente altri fondi a lungo termine0 0
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI182.115 196.872
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO618.586 597.270
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
150
Conto
Economico
In
migliaia
di
euro
NoteEsercizio 2023Esercizio 2022
Proventi finanziariE156.963 37.289
- di cui parti correlate e infragruppo56.610 37.132
Oneri finanziariE2(36.133)(12.650)
- di cui parti correlate e infragruppo(19.660)(3.177)
Risultato partecipazioni0 0
Proventi operativi0 0
- di cui parti correlate e infragruppo0 0
Costi per materiali(27)(25)
Costi per servizi e godimento beni di terziE3(3.279)(3.665)
- di cui parti correlate e infragruppo(288)(336)
Costi del personaleE4(1.344)(1.756)
Ammortamento delle attività materialiE5(400)(384)
Ammortamento dell'avviamento0 0
Ammortamento delle attività immateriali a vita definita0 0
Altri proventi operativiE6203 205
- di cui parti correlate e infragruppo122 107
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti
Altri costi operativiE7(307)(282)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE15.677 18.732
ImposteE8798 1.701
- di cui parti correlate e infragruppo0 0
RISULTATO DOPO IMPOSTE DA ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO16.475 20.433
Utile (perdita) derivante da attività destinate alla dismissione o alla cessazione0 0
RISULTATO NETTO DI PERIODOE916.475 20.433
Conto
Economico
Complessivo
In
migliaia
di
euro
NoteEsercizio 2023Esercizio 2022
RISULTATO NETTO DI PERIODOE916.47520.433
Voci che potranno essere riclassificate a Conto economico:
Parte efficace degli utili (perdite) sugli strumenti di copertura di flussi finanziari (345)438
Voci che non potranno essere riclassificate a Conto economico:
Utili (perdite) da valutazione al fair value di attività finanziarie3.158(76)
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti(8)56
TOTALE UTILE (PERDITA) COMPLESSIVO DI PERIODOD119.28020.851
I valori presentati nella precedente tabella sono esposti al netto del corrispondente effetto fiscale.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
151
Prospetto
dei
Flussi
di
Cassa
In
migliaia
di
euro
Il presente schema evidenzia le determinanti della variazione delle disponibilità liquide, al netto degli eventuali scoperti bancari a breve termine, non presenti a fine dicembre 2023 che a fine dicembre 2022.
Note31/12/202331/12/2022
Attività operative
Risultato prima delle imposte 15.678 18.732
Ammortamento attività materiali E5 400 384
Accantonamento a fondi rischi e per trattamento di quiescenza e similiD3 72 103
Svalutazioni / (Rivalutazioni)C3-C4 19.629 3.151
Minusvalenze / (Plusvalenze) su cessione attività materiali-(21)
Proventi finanziari (1)E1 (16.615) (10.389)
Proventi per dividendi (2)E1 (40.349) (26.899)
Oneri finanziariE2 16.503 9.789
Variazione nel capitale circolante
(Aumento) / Diminuzione crediti verso clienti (3)C7 (204) 659
Aumento / (Diminuzione) dei debiti verso fornitori (4)D5 (400) 742
Aumento / (Diminuzione) fondi per trattamento di quiescenza e obblighi similiD3 (34) (176)
Altre variazioni (583) (641)
Disponibilità generate dall’attività operativa (5.903) (4.566)
Oneri finanziari pagatiE2 (15.326) (8.557)
Imposte pagate - -
Flusso di cassa delle attività operative (21.229) (13.123)
Attività d’investimento
Prezzo di realizzo di società controllate, al netto delle disponibilità liquideC396615.626
Investimento in attività materiali (incl. Investimenti immob.)C1 (31) (163)
Prezzo di realizzo, o valore di rimborso, di attività materiali-37
Finanziamenti erogati (5)C4 (17.850) (13.233)
Rimborso di finanziamenti concessi (5)C4-6.204
Proventi finanziari incassati (5)-1.777
Dividendi da partecipazioni (2)E1 40.349 26.899
Flusso di cassa delle attività d’investimento 23.434 37.147
Attività di finanziamento
Finanziamenti ricevutiD2 89.056 20.238
Esborso per restituzione di finanziamentiD2 (70.430) (41.267)
Rimborso diritti d’usoD2 (681) (414)
Esborso per dividendi pagati dalla Società (6)D1-H (18.389) (10.216)
Flusso di cassa delle attività di finanziamento (444) (31.659)
Incremento / (Decremento) nelle disponibilità liquide 1.761 (7.635)
Saldo iniziale 6.309 13.944
Delta cambi - -
Saldo finale 8.070 6.309
(1) di cui 16.614 mila euro derivanti da finanziamenti, sublocazioni di diritti d’uso e garanzie concesse a società del Gruppo;
(2) dividendi erogati da Piaggio & C. S.p.A.;
(3) di cui 153 mila euro in decremento per crediti verso società del Gruppo;
(4) di cui 47 mila euro in decremento relativi a debiti verso società del Gruppo ed altre Parti Correlate;
(5) interamente riferiti a finanziamenti concessi a società controllate;
(6) di cui nell’esercizio 2023 10.680 mila euro ad Omniainvest S.p.A. ed Omniaholding S.p.A..
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
152
Variazioni
del
Patrimonio
Netto
Nota D1
In migliaia di euro
Capitale socialeRiserva da sovrapprezzo azioni A - BRiserve per valutazione al fair value attività finanziarieRiserve per valutazione al fair value strumenti di coperturaRiserva valutazione entità Under Common ControlRiserva per valutazione attuariale piani a benefici definitiRiserve di rivalutazioneA - B - DRiserva legale AAltre riserve di legge A - B - DRiserva transizione IASRiserve di risultato A – B - CRisultato del periodoPatrimonio netto
Saldi al 31 dicembre 2021178.464 94.874 (25.854)(50)65.087 (66)4.602 9.223 1.153 (1.614)50.299 (31.264)344.853
Destinazione risultato a Riserva Legale0
Destinazione risultato a Dividendi(10.217)(10.217)
Destinazione risultato a Utili/Perdite a nuovo(31.264)31.2640
Risultato netto complessivo di periodo(76)4385620.43320.851
Saldi al 31 dicembre 2022178.464 94.874 (25.930)38865.087 (10)4.602 9.223 1.153 (1.614)8.81820.433355.487
In migliaia di euro
Capitale socialeRiserva da sovrapprezzo azioni A - BRiserve per valutazione al fair value attività finanziarieRiserve per valutazione al fair value strumenti di coperturaRiserva valutazione entità Under Common ControlRiserva per valutazione attuariale piani a benefici definitiRiserve di rivalutazioneA - B - DRiserva legale AAltre riserve di legge A - B - DRiserva transizione IASRiserve di risultato A – B - CRisultato del periodoPatrimonio netto
Saldi al 31 dicembre 2022178.464 94.874 (25.930)38865.087 (10)4.602 9.223 1.153 (1.614)8.81820.433355.487
Destinazione risultato a Riserva Legale1.021(1.021)0
Destinazione risultato a Dividendi(13.281)(13.281)
Destinazione risultato a Utili/Perdite a nuovo6.131(6.131)0
Acconto dividendi(5.108)(5.108)
Risultato netto complessivo di periodo3.158(345)(8)16.47519.280
Saldi al 31 dicembre 2023178.46494.874(22.772)4365.087(18)4.60210.2441.153(1.614)9.84116.475356.378
Disponibile per:
A: Copertura perdite B: Aumento di capitale
C: Distribuzione ai sociD: Distribuzione ai soci in sospensione di imposta
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
153
Note
esplicative
sui
prospetti
contabili
al
31
dicembre
2023
Nota Descrizione
AAspetti generali
BPrincipi contabili e criteri di valutazione
CCommento alle principali voci dell’attivo
C1 Attività materiali
C2 Investimenti immobiliari
C3 Partecipazioni in società controllate e collegate
C4 Altre attività finanziarie
C5 Crediti verso l’Erario
C6 Imposte anticipate
C7 Crediti commerciali ed altri crediti
C8 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
DCommento alle principali voci del passivo
D1 Patrimonio Netto
D2 Passività finanziarie
D3 Fondi per trattamento di quiescenza ed obblighi simili
D4 Imposte differite
D5 Debiti commerciali ed altri debiti
D6 Imposte correnti
ECommento alle principali voci di Conto Economico
E1 Proventi finanziari
E2 Oneri finanziari
E3 Costi per servizi e godimento beni di terzi
E4 Costi del personale
E5 Ammortamento delle attività materiali
E6 Altri proventi operativi
E7 Altri costi operativi
E8 Imposte
E9 Risultato netto di periodo
FImpegni, rischi e garanzie
GPosizione finanziaria netta
HDividendi pagati
IProposta di destinazione del risultato d’esercizio
LOperazioni con società del Gruppo e Parti Correlate
MRischi ed incertezze
NCosti di revisione
OFatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
154
A
Aspetti
generali
Immsi S.p.A. (la “Società” o la “Capogruppo”) è una Società per Azioni, organizzata secondo l’ordinamento giuridico della Repubblica Italiana, con sede legale presso Mantova p.zza Vilfredo Pareto, 3 e sedi secondarie presso via Abruzzi, 25 Roma e via Broletto, 13 Milano. Le principali attività della Società e delle sue controllate (il “Gruppo Immsi” o il “Gruppo”) l’informativa sui fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio e sulla prevedibile evoluzione della gestione sono descritti nella Relazione sulla Gestione degli Amministratori.
Immsi S.p.A., con riferimento alla data del 31 dicembre 2023, è controllata direttamente ed indirettamente, ai sensi dell’art. 93 del TUF, da Omniaholding S.p.A., società interamente posseduta dalla famiglia Colaninno, tramite la società controllata Omniainvest S.p.A.. Si segnala che ai sensi dell’art. 2427 comma I del codice civile Omniaholding S.p.A., con sede legale in Mantova Via Marangoni 1/E è l’entità che redige il bilancio consolidato dell'insieme più grande di imprese di cui la Società fa parte in quanto impresa controllata. Il bilancio consolidato di Omniaholding S.p.A. è disponibile presso la sede legale della società.
In seguito all’entrata in vigore del Regolamento europeo n. 1606 del luglio 2002, Immsi S.p.A. ha adottato gli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) ed adottati dalla Unione Europea. Con IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, gli International Accounting Standards, tutte le interpretazioni dell’IFRS Interpretation Committee (già IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dalla Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE..
Il bilancio di Immsi S.p.A. viene redatto in conformità a quanto disposto dal D. Lgs. n. 58/1998 in vigore alla data, nonché in conformità ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs n. 38/2005 (Delibera Consob n. 15519 del 27/07/06 recante “Disposizioni in materia di schemi di bilancio”, Delibera Consob n. 15520 del 27/07/06 recante “Modifiche e integrazione al Regolamento Emittenti adottato con Delibera n. 11971/99”, Comunicazione Consob n. 6064293 del 28/07/06 recante “Informativa societaria richiesta ai sensi dell’art. 114, comma 5, D. Lgs. 58/98”). La Società non ha ritenuto significativa l’esposizione di una informativa settoriale così come prevista dall’IFRS 8.
La valuta utilizzata nella redazione del presente bilancio è l’euro ed i valori indicati sono espressi e arrotondati alle migliaia di euro (se non diversamente indicato).
L’informativa sugli eventuali fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio e sulla prevedibile evoluzione della gestione è riportata, come detto, all’interno della Relazione degli Amministratori sulla gestione al 31 dicembre 2023.
Gli Amministratori della Società sono responsabili per l’applicazione del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF European Single Electronic Format) (nel seguito “Regolamento Delegato”) al bilancio d’esercizio, incluso nella relazione finanziaria annuale.
Il bilancio d’esercizio di Immsi S.p.A. è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato ed è stato approvato dal Consiglio d’Amministrazione in data 19 marzo 2024.
Il presente bilancio è sottoposto a revisione contabile della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. in base all’incarico conferito con delibera dell’Assemblea del 14 maggio 2020 per il periodo 2021-2029.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
155
Presentazione
del
bilancio
Il bilancio di Immsi S.p.A. è costituito dal Prospetto della Situazione Patrimoniale Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Prospetto dei Flussi di Cassa, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto e dalle Note esplicative.
Come previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, all’interno degli schemi di bilancio, è stata inserita una specifica evidenza dei rapporti con Parti Correlate ed infragruppo.
Nell’ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 Presentazione del Bilancio, Immsi S.p.A. ha optato per le seguenti tipologie di schemi contabili:
-Prospetto della Situazione Patrimoniale Finanziaria: il Prospetto della Situazione Patrimoniale Finanziaria viene presentato a sezioni contrapposte con separata indicazione delle Attività, Passività e Patrimonio Netto. Le Attività e le Passività sono esposte in bilancio in base alla loro classificazione come correnti e non correnti. Inoltre, vengono iscritte in un’apposita voce separata dello schema le attività destinate alla dismissione e le passività legate alle attività destinate alla dismissione;
-Conto Economico: il Conto Economico viene presentato nella sua classificazione per natura dei costi. La Società ha ritenuto, in considerazione della rilevanza economica della componente finanziaria rispetto alla componente immobiliare e di servizi, di adottare una struttura espositiva di Conto Economico che evidenzi nella parte superiore del prospetto l’attività prevalente di Immsi S.p.A.;
- Conto Economico Complessivo: il Conto Economico Complessivo viene presentato secondo quanto previsto dalla versione rivista dello IAS 1, al netto dell’eventuale componente fiscale. I componenti presentati tra gli Altri utili/(perdite) complessivi sono raggruppati a seconda che possano o meno essere riclassificati successivamente a Conto Economico;
- Prospetto dei Flussi di Cassa: il Prospetto dei Flussi di Cassa viene presentato suddiviso per aree di formazione dei flussi di cassa così come indicato dai principi contabili internazionali. Il Prospetto adottato da Immsi impiega il metodo indiretto;
- Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto: viene presentato il Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, così come richiesto dalla versione rivista dello IAS 1. Esso include il totale Conto Economico Complessivo. Per ciascuna voce viene presentata una riconciliazione tra il saldo all’inizio e quello alla fine del periodo.
B
Principi
contabili
e
criteri
di
valutazione
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto per la valutazione al fair value di alcuni strumenti finanziari, ai sensi dell’IFRS 9 e dell’IFRS 13, come descritto di seguito. Inoltre, il bilancio è stato redatto sul presupposto della continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio contabile internazionale IAS 1, prendendo a riferimento un periodo futuro di 12 mesi dal 31 dicembre 2023.
In relazione alle previsioni elaborate in merito al fabbisogno finanziario previsto per i prossimi 12 mesi, derivante prevalentemente dall’attività di investimento e di gestione del capitale circolante netto, tenuto conto delle linee di credito in scadenza nel corso dell’esercizio e degli impegni finanziari cui la Società si è impegnata a far fronte per sostenere lo sviluppo delle proprie iniziative, gli Amministratori hanno intrapreso, e intraprenderanno nei prossimi mesi, azioni volte alla ricerca di soluzioni che garantiscano l’equilibrio finanziario, tra cui il rinnovo delle linee a breve, tenendo anche in considerazione il rischio di un possibile scenario di incertezza dei mercati azionari, con eventuali conseguenze circa il dimensionamento delle linee di credito ad oggi accordate alla Società, per larga parte garantito dalle azioni Piaggio detenute dalla stessa.
A tale proposito si segnala che gli attuali corsi azionari del titolo Piaggio permettono di confermare le garanzie in essere per tutti i relativi finanziamenti; inoltre residuano alla data del 31 dicembre 2023
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
156
circa 12,6 milioni di azioni Piaggio libere da garanzia e pertanto potenzialmente utilizzabili per l'ottenimento di nuovi fidi.
Tuttavia, la dinamica futura di tali fattori richiede che le circostanze vengano costantemente monitorate dalla Direzione della Società.
I principi contabili utilizzati per la redazione del presente bilancio sono gli stessi adottati per la stesura del bilancio annuale al 31 dicembre 2022.
Non si segnalano operazioni atipiche o inusuali nel corso dell’esercizio 2023 e del corrispondente periodo del precedente esercizio, così come definite dalle Comunicazioni Consob n. DEM/6037577 del 28 aprile 2006 e n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.
Si segnala che nel 2023 come nel 2022 non si sono verificate significative operazioni non ricorrenti.
Di seguito si richiamano ed espongono sinteticamente i principali principi contabili internazionali adottati.
Attività
immateriali
Un’attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, se è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile finita. Le attività immateriali con una vita utile indefinita non sono ammortizzate ma sono sottoposte a test di impairment.
Il periodo di ammortamento per un’attività immateriale con una vita utile definita viene rivisto almeno ad ogni chiusura di esercizio: se la vita utile attesa dell’attività si rivela differente rispetto alle stime precedentemente effettuate, il periodo di ammortamento è conseguentemente modificato.
Attività
materiali
Le attività materiali sono iscritte al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore cumulati. Per un bene che ne giustifica la capitalizzazione, il costo include anche gli oneri finanziari che sono direttamente attribuibili all’acquisizione, costruzione o produzione del bene stesso.
I costi sostenuti successivamente all’acquisto sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri legati al bene a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono rilevati a Conto Economico quando sostenuti.
Le attività materiali in corso di esecuzione sono valutate al costo e sono ammortizzate a partire dall’esercizio nel quale entrano in funzione.
L’ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività oppure, in caso di dismissione, fino al termine dell’esercizio completo precedente.
I terreni non sono ammortizzati.
Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività e sono imputati al Conto Economico dell’esercizio.
Gli altri beni materiali sono ammortizzati applicando le aliquote sotto indicate, ridotte della metà per i cespiti acquisiti in corso d’anno:
Impianti e macchinarida 15% a 30%
Mobili e arredi, macchine elettriche12%
Personal computer, hardware, edp e sistemi telefonici20%
Automezzi25%
Attrezzatura varia e minuta15%
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
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Contratti
di
locazione
in
qualità
di
locatario
I contratti di locazione di immobili, automezzi, impianti e macchinari stipulati in qualità di locatario comportano l’iscrizione di un'attività rappresentativa del diritto d’uso del bene in leasing e della passività finanziaria per l’obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti dal contratto. In particolare, la passività per leasing è rilevata inizialmente pari al valore attuale dei pagamenti futuri da effettuare adottando un tasso di sconto pari al tasso d’interesse implicito del leasing ovvero, qualora questo non fosse facilmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento incrementale del locatario. Dopo la rilevazione iniziale la passività per leasing è valutata al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo ed è rideterminata a seguito di rinegoziazioni contrattuali, variazione dei tassi, modifiche nella valutazione di eventuali opzioni contrattualmente previste.
Il Diritto d’uso, incluso nella voce “Attività Materiali”, è inizialmente rilevato al costo e successivamente è rettificato per tener conto delle quote d’ammortamento rilevate, delle eventuali perdite di valore e degli effetti legati ad eventuali rideterminazioni delle passività per leasing.
La Società ha deciso di adottare alcune semplificazioni, previste dal Principio, escludendo dal trattamento i contratti con una durata inferiore o pari a 12 mesi (c.d. short-term”, calcolata sulla durata residua in sede di prima adozione) e quelli con valore inferiore a 5 mila euro (cd. low-value”).
In caso di sublocazione parziale di contratti di locazione di immobili la Società non iscrive il relativo diritto d’uso nelle “Attività Materiali” ma evidenzia una attività finanziaria per leasing corrispondente alla quota parte del contratto principale sublocato ad una terza parte.
Partecipazioni
Le partecipazioni in società controllate e in società collegate sono contabilizzate al costo.
Secondo l’IFRS 10, una società viene considerata controllata quando l’investitore è esposto a rendimenti variabili (o detiene diritti su tali rendimenti) derivanti dal proprio rapporto con la società e nel contempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti, esercitando il proprio potere sulla società. Un investitore ha potere su un’entità oggetto di investimento quando detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti, ossia le attività che incidono in maniera significativa sui rendimenti dell’attività oggetto di investimento.
Una collegata è una società su cui la Società esercita un’influenza notevole, intesa quale potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata, senza averne il controllo o il controllo congiunto. Si suppone la presenza di influenza notevole laddove la Società possieda, direttamente o indirettamente, il 20% o una quota maggiore dei voti esercitabili nell’assemblea della partecipata, a meno che non possa essere chiaramente dimostrato il contrario. Il valore contabile delle partecipazioni è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico eccede il valore presumibile di realizzo: in tal caso le partecipazioni vengono svalutate fino a riflettere quest’ultimo valore che coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita dell’attività ed il suo valore d’uso.
Il valore in uso è determinato applicando il criterio del “Discounted Cash Flow equity side”, che consiste nel calcolo del valore attuale dei flussi di cassa futuri che si stima saranno generati dalla controllata, inclusi i flussi derivanti dalle attività operative ed il valore terminale che è stato determinato con il metodo della “rendita perpetua”, al netto della posizione finanziaria netta della controllata alla data di bilancio.
Perdita
di
valore
In corrispondenza di ogni bilancio d’esercizio si procede a rivedere il valore contabile delle proprie attività materiali e immateriali, dell’avviamento (se presente) e delle partecipazioni, per verificare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Il valore recuperabile viene determinato per ciascuna attività laddove possibile, ovvero si effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari cui l’attività fa riferimento. In particolare, il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d’uso, dove per quest’ultimo i flussi di cassa sono stimati sulla base del valore attualizzato, ad un tasso specifico,
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
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dei flussi di cassa futuri riferibili all’attività ovvero all’unità generatrice di flussi finanziari cui appartiene.
Se l’ammontare recuperabile di un’attività (o di un’unità generatrice di flussi finanziari) è inferiore rispetto al relativo valore contabile, quest’ultimo è ridotto al minor valore recuperabile. La perdita di valore è rilevata immediatamente nel Conto Economico.
Successivamente, se la perdita di valore di un’attività viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile (che non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore). Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a Conto Economico.
Crediti
I crediti commerciali e gli altri crediti sono riconosciuti inizialmente al fair value e successivamente valutati in base al metodo del costo ammortizzato, al netto del fondo svalutazione. Le disposizioni dell’IFRS 9 introducono una modalità di svalutazione che tiene conto delle perdite attese (cd. expected credit losses).
Per i crediti commerciali, la Società applica l’approccio semplificato consentito dal nuovo principio, valutando il fondo a copertura perdite per un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito.
Disponibilità
liquide
e
mezzi
equivalenti
Le disponibilità liquide ed i mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, i depositi a vista e gli altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata liquidità, che sono prontamente convertibili in cassa e sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.
Attività
finanziarie
Le attività finanziarie sono rilevate e cancellate dal bilancio sulla base della data di negoziazione.
L’IFRS 9 prevede che l’entità verifichi sia il business model relativo alla gestione delle attività finanziarie sia le caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa e, sulla base di tali analisi, classifichi coerentemente l’attività finanziaria. Lo standard definisce le tre categorie nelle quali classificare le attività finanziarie:
a)attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (AC);
b)attività finanziarie valutate al fair value con contropartita nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVTOCI);
c)attività finanziarie valutate al fair value con contropartita nel conto economico (FVTPL).
L’IFRS 9 prevede che vengano effettuati alcuni test volti a verificare il soddisfacimento dei requisiti per classificare un’attività finanziaria tra le AC oppure tra le FVTOCI, mentre un’attività finanziaria che non può essere classificata né tra le AC né tra le FVTOCI è classificata tra le FVTPL.
A tale proposito si informa che Immsi S.p.A. adotta i seguenti modelli di business:
- un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (c.d. business model “hold to collect and sell”), valutate al costo ammortizzato;
- un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (c.d. business model “hold to collect”), valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo.
Le attività finanziarie rappresentate da strumenti di equity di altre entità, non detenute con finalità di trading, vengono classificate nella categoria FVOCI. Questa scelta prevede che le variazioni di fair value di questi strumenti siano rilevate a conto economico complessivo e non siano rigirate a conto economico né in sede di cessione né di impairment degli stessi.
In merito modalità di svalutazione delle attività finanziarie prevista dal IFRS 9, il fondo da rilevare a copertura delle perdite su crediti viene determinato tenendo conto delle perdite attese lungo tutta la vita del credito, con una metodologia che tiene in considerazione se alla data di riferimento del
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
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Note
esplicative
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bilancio, il rischio di credito relativo a uno strumento finanziario è aumentato significativamente dopo la rilevazione iniziale o meno.
Passività
finanziarie
Le passività finanziarie includono i finanziamenti rilevati in base agli importi originariamente ricevuti e sono registrate e stornate dal bilancio sulla base della data di negoziazione. Le passività finanziarie non correnti, diverse dalle passività finanziarie valutate al fair value con imputazione a Conto Economico, sono iscritte al netto degli oneri accessori di acquisizione e, successivamente, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato calcolato tramite l’applicazione del tasso di interesse effettivo.
Le attività della Società sono esposte primariamente a rischi finanziari da variazioni nei tassi di interesse. La Società utilizza strumenti derivati per coprire rischi derivanti da variazioni dei tassi d’interesse in certi impegni irrevocabili ed in operazioni future previste. Gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al fair value rappresentato dal corrispettivo iniziale.
Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati solamente con l’intento di copertura, al fine di proteggersi dalle oscillazioni dei tassi di interesse. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l’efficacia può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.
Le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting, applicabili al cash flow hedge: la parte di utili e di perdite sullo strumento di copertura che è considerata una copertura effettiva viene imputata nel prospetto di Conto Economico Complessivo, l’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a Conto Economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l’operazione oggetto di copertura. La porzione inefficace degli utili e delle perdite sullo strumento di copertura viene iscritta a Conto Economico.
Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino a quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a Conto Economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a Conto Economico.
Debiti
I debiti sono iscritti al fair value e successivamente valutati in base al metodo del costo ammortizzato, il quale coincide con il valore nominale per i debiti commerciali le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali.
Benefici
ai
dipendenti
Con l’adozione degli IFRS, il TFR maturato fino al 31 dicembre 2006 destinato a rimanere in azienda, è considerato un’obbligazione a benefici definiti da contabilizzare secondo lo IAS 19 Benefici a dipendenti, pertanto è stato calcolato applicando il metodo della proiezione unitaria del credito, effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni periodo, per il tramite di attuari indipendenti.
Le passività per benefici successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio rappresentano il valore attuale delle passività per piani a benefici definiti rettificate per tener conto degli utili e delle perdite attuariali e dei costi non rilevati relativi alle prestazioni di lavoro passate.
Le componenti del costo dei benefici definiti sono rilevate come segue:
i costi relativi alle prestazioni di servizio sono rilevati a Conto Economico nell’ambito dei costi del personale;
gli oneri finanziari netti sulla passività o attività a benefici definiti sono rilevati a Conto Economico come Proventi/(oneri) finanziari, e sono determinati moltiplicando il valore della
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
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passività/(attività) netta per il tasso utilizzato per attualizzare le obbligazioni, tenendo conto dei pagamenti dei contributi e dei benefici avvenuti durante il periodo;
le componenti di rimisurazione della passività netta, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, il rendimento delle attività (esclusi gli interessi attivi rilevati a Conto Economico) e qualsiasi variazione nel limite dell’attività, sono rilevati immediatamente negli Altri utili (perdite) complessivi. Tali componenti non devono essere riclassificati a Conto Economico in un periodo successivo.
Imposte
differite
attive
(anticipate)
e
passive
Le imposte differite attive e passive sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile ai fini fiscali ed il valore contabile nel bilancio d’esercizio.
Le imposte anticipate a fronte di perdite fiscali sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro di Gruppo a fronte del quale possano essere recuperate. Il valore delle imposte anticipate riportabile in bilancio è oggetto di una verifica annuale e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l’esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto od in parte il recupero di tali attività.
Le attività per imposte anticipate ed il fondo imposte differite sono compensati quando si riferiscono ad imposte sul reddito applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale alla compensazione.
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi in cui le differenze temporanee saranno realizzate od estinte.
Esse non possono essere attualizzate e sono classificate tra le attività e le passività non correnti.
Proventi
ed
oneri
finanziari
I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati per competenza.
I proventi finanziari includono i dividendi, gli interessi attivi sui fondi investiti ed i proventi derivanti dagli strumenti finanziari.
Gli oneri finanziari includono oltre agli interessi passivi e commissioni di carattere finanziario anche eventuali svalutazioni di partecipazioni e crediti finanziari.
Gli interessi attivi sono imputati a Conto Economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo. Gli interessi passivi sui debiti finanziari sono calcolati adottando il metodo dell’interesse effettivo.
I dividendi iscritti a Conto Economico sono rilevati nel momento in cui, a seguito della delibera di distribuzione da parte della partecipata, sorge il relativo diritto di credito.
Costi
e
ricavi
operativi
I costi e ricavi per cessione di beni sono esposti in bilancio solo quando si ritengono trasferiti i rischi e i benefici correlati alla proprietà dei beni mentre, per quanto riguarda i servizi, i costi ed i ricavi vengono imputati a Conto Economico con riferimento al loro avanzamento ed ai benefici conseguiti alla data del bilancio.
I criteri di rilevazione previsti dall’IFRS 15 sono applicati ad una o più operazioni nel loro complesso quando esse sono così strettamente legate che il risultato commerciale non può essere valutato senza fare riferimento a tali operazioni come ad un unico insieme, pertanto i ricavi derivanti dal riaddebito di costi per materiali e servizi sostenuti da Immsi S.p.A. per conto di società del Gruppo o terzi non vengono esposti a Conto Economico in quanto compensati con i relativi costi che li hanno generati.
Imposte
correnti
Le imposte d’esercizio sono calcolate utilizzando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio e sono
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
161
rilevate a Conto Economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate od accreditate a Patrimonio netto nel cui caso l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente a riduzione od incremento della voce di Patrimonio netto in oggetto.
Le altre imposte non correlate al reddito sono incluse tra gli altri costi operativi.
Le imposte sul reddito per Irap vengono contabilizzate nei debiti tributari al netto degli acconti. Con riferimento all’Ires dal 2007 la Società ha sottoscritto con alcune società del Gruppo un contratto di consolidato fiscale nazionale, pertanto il debito, gli acconti e le ritenute subite risultano ceduti a fine esercizio al consolidato fiscale. Immsi, in qualità di consolidante, ha provveduto a rilevare nel proprio bilancio l’effetto netto del debito nei confronti delle società trasferenti perdite fiscali e crediti di imposta e del credito nei confronti delle società trasferenti un imponibile fiscale con contropartita rispettivamente il credito o il debito cumulativo nei confronti dell’Erario.
Uso
di
stime
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IAS/IFRS richiede da parte della Direzione l’effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime.
Le stime, tra l’altro, sono utilizzate per valutare le attività sottoposte ad impairment test (incluso quindi le partecipazioni), nonché per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte (inclusa la recuperabilità delle imposte anticipate), altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a Conto Economico.
Si precisa che, in particolare nell’attuale situazione di tensione politica, economica e finanziaria globale le assunzioni effettuate circa l’andamento futuro sono caratterizzate da una elevata incertezza. Pertanto non si può escludere il concretizzarsi nel prossimo esercizio di risultati diversi da quanto stimato che quindi potrebbero richiedere rettifiche anche significative ad oggi non prevedibili e non stimabili.
Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal Immsi nel processo di applicazione degli IFRS e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio o per le quali esiste il rischio che possano emergere differenze di valore significative rispetto al valore contabile delle attività e passività nel futuro.
Valore recuperabile delle attività non correnti
Le attività non correnti includono attività materiali, le partecipazioni e crediti verso controllate. Immsi rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione.
Le partecipazioni in imprese controllate, per le quali le stime sono utilizzate in maniera rilevante al fine di determinare eventuali svalutazioni e ripristini di valore, sono state attentamente analizzate da parte della Direzione della Società per individuare elementi possibili di impairment. In particolare, tra le partecipazioni in imprese controllate assoggettate a test di impairment, sono incluse le partecipazioni nelle società Piaggio & C. S.p.A. e RCN Finanziaria S.p.A., per il cui processo di valutazione la Direzione si è basata sul criterio del discounted cash flow Equity sideattraverso la stima dei flussi di cassa attesi desumibili dai più recenti piani industriali approvati dai Consigli di Amministrazione di Piaggio & C. S.p.A. e di Intermarine S.p.A., unica società detenuta da RCN Finanziaria S.p.A. che esercita attività di holding di investimenti –, di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate), al netto della loro posizione finanziaria netta.
Con riferimento alla partecipazione detenuta in ISM Investimenti S.p.A. che esercita attività di holding di investimenti –, il processo di valutazione della Direzione circa la recuperabilità dei relativi valori (partecipazioni e crediti finanziari) iscritti nell’attivo del bilancio della Società, è stato condotto mediante confronto con il valore di mercato (“fair value”) degli asset riferiti allo
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
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Note
esplicative
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sviluppo immobiliare (immobilizzazioni e rimanenze) di Is Molas S.p.A. (unico investimento di ISM Investimenti S.p.A.).
Recuperabilità delle attività fiscali differite
Immsi S.p.A. iscrive attività per imposte anticipate su differenze temporanee e perdite fiscali. Nella determinazione della stima del valore recuperabile Immsi S.p.A., aderendo al Consolidato Fiscale Nazionale in qualità di consolidante, ha preso in considerazione le risultanze degli imponibili fiscali derivanti dalle proprie proiezioni e dai piani aziendali predisposti ai fini dei test d’impairment ed approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione delle società consolidate fiscalmente. E’ doveroso riportare comunque come le imposte anticipate stanziate possano essere recuperate, per loro natura, anche in un arco di tempo non definito, quindi compatibile con un eventuale contesto in cui l’uscita dalla situazione attuale di difficoltà e incertezza e la ripresa economica dovessero prolungarsi oltre l’orizzonte temporale esplicito nelle previsioni sopra citate.
Piani pensione e altri benefici successivi al rapporto di lavoro
I fondi per benefici ai dipendenti e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l’uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell’obbligazione. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto ed i tassi di crescita delle retribuzioni e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l’uso di parametri di natura demografica, come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti. Le ipotesi utilizzate per la valutazione sono dettagliate nel paragrafo Fondi per trattamenti di quiescenza ed obblighi simili.
Fondo svalutazione crediti
Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management sulle perdite attese connesse al portafoglio crediti. Immsi applica l’approccio semplificato previsto dall’IFRS 9 e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo lo stanziamento basandosi sull’esperienza storica delle perdite su crediti, rettificata per tener conto di fattori previsionali specifici riferiti ai creditori ed all’ambiente economico (concetto di Expected Credit Loss – ECL).
Passività potenziali
Immsi accerta una passività a fronte di contenziosi e cause legali in corso, quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l’ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l’ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.
Immsi monitora lo status delle cause in corso e si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale.
Ammortamenti
Il costo delle immobilizzazioni è ammortizzato in quote costanti lungo la loro vita utile stimata, che per i diritti d’uso coincide con la durata ipotizzata del contratto. La vita utile economica delle immobilizzazioni è determinata dagli Amministratori al momento dell’acquisto; essa è basata sull’esperienza storica maturata negli anni di attività e sulle conoscenze circa eventuali innovazioni tecnologiche che possano rendere obsoleta e non più economica l’immobilizzazione. Immsi valuta periodicamente tali circostanze per aggiornare la vita utile residua. Tale aggiornamento periodico potrebbe comportare una variazione nel periodo di ammortamento e quindi anche della quota di ammortamento degli esercizi futuri.
Imposte sul reddito
La determinazione della passività per imposte di Immsi richiede l’utilizzo di valutazioni da parte del management con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Immsi riconosce le passività, che potrebbero derivare da future ispezioni dell’autorità fiscale, in base alla stima delle imposte che saranno dovute. Qualora il risultato delle ispezioni sopra indicate fosse diverso da quello stimato dal management, si potrebbero determinare effetti significativi sulle imposte correnti e differite.
Bilancio
di
Immsi
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esplicative
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PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL GENNAIO 2023
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2023:
In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 Insurance Contracts. Il principio è stato applicato a partire dal gennaio 2023. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi.
In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction”. Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare alla data di prima iscrizione, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche sono state applicate a partire dal 1° gennaio 2023.
In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati Disclosure of Accounting Policies-Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2e Definition of Accounting Estimates - Amendments to IAS 8”. Le modifiche riguardanti lo IAS 1 richiedono ad un’entità di indicare le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati dalla Società. Le modifiche sono volte a migliorare l’informativa sui principi contabili applicati dalla Società in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche sono state applicate a partire dal gennaio 2023.
In data 23 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 12 Income taxes: International Tax Reform Pillar Two Model Rules”. Il documento introduce un’eccezione temporanea agli obblighi di rilevazione e di informativa delle attività e passività per imposte differite relative alle Model Rules del Pillar Two (la cui norma risulta in vigore in Italia al 31 dicembre 2023, ma applicabile dal gennaio 2024) e prevede degli obblighi di informativa specifica per le entità interessate dalla relativa International Tax Reform. Il documento prevede l’applicazione immediata dell’eccezione temporanea, mentre gli obblighi di informativa sono applicabili ai soli bilanci annuali iniziati al gennaio 2023 (o in data successiva) ma non ai bilanci infrannuali aventi una data chiusura precedente al 31 dicembre 2023.
L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sui valori di bilancio della Società e la sua informativa.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS OMOLOGATI DALL’UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DALLA SOCIETA’ AL 31 DICEMBRE 2023
In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-currented in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants”. Tali modifiche hanno l’obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Inoltre, le modifiche migliorano altresì le informazioni che un’entità deve fornire quando il suo diritto di differire l’estinzione di una passività per almeno dodici mesi è soggetto al rispetto di determinati parametri (i.e. covenants). Le modifiche entrano in vigore dal gennaio 2024; è comunque consentita un’applicazione anticipata.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
164
In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback”. Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d’uso trattenuto. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2024, ma è consentita un’applicazione anticipata.
 
Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell’introduzione di questo emendamento sul bilancio della Società.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI NON ANCORA APPLICABILI
Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.
In data 25 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements”. Il documento richiede ad un’entità di fornire informazioni aggiuntive sugli accordi di reverse factoring che permettano agli utilizzatori del bilancio di valutare in che modo gli accordi finanziari con i fornitori possano influenzare le passività e i flussi finanziari dell’entità e di comprendere l'effetto di tali accordi sull’esposizione dell’entità al rischio di liquidità. Le modifiche si applicheranno dal gennaio 2024, ma è consentita un’applicazione anticipata.
In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability”. Il documento richiede ad un’entità di applicare una metodologia da applicare in maniera coerente al fine di verificare se una valuta può essere convertita in un’altra e, quando ciò non è possibile, come determinare il tasso di cambio da utilizzare e l’informativa da fornire in nota integrativa. La modifica si applicherà dal gennaio 2025, ma è consentita un’applicazione anticipata.
La Società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall’Unione Europea.
Si segnala infine che l’International Sustainability Standards Board (ISSB) ha pubblicato il 26 giugno 2023 i primi 2 “Sustainability Reporting Standards”. Questi riguardano:
General Requirements for Disclosure of Sustainability-related Financial Information (IFRS S1), ovvero il quadro di base per la divulgazione di informazioni rilevanti sui rischi e le opportunità relativi alla sostenibilità lungo la catena del valore di un'entità.
Climate-related Disclosures (IFRS S2), il primo standard tematico emesso che stabilisce i requisiti di divulgazione delle informazioni sui rischi e le opportunità legati al clima.
I nuovi standard si applicheranno alla CSRD che per Immsi sostituirà la Dichiarazione Non Finanziaria a partire dal gennaio 2024.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
165
C
Commento
alle
principali
voci
dell’attivo
C1Attività materiali1.633
I movimenti delle attività materiali sono così dettagliati:
Consistenza al 31.12.22938
- Valore capitale3.648
- F.do ammortamento -2.710
Incrementi per diritti d'uso 1.064
Incrementi per investimenti31
Decrementi per ammortamenti-400
Decrementi per dismissioni0
- (Valore capitale)0
- F.do ammortamento 0
Consistenza al 31.12.231.633
- Valore capitale4.743
- F.do ammortamento -3.110
La voce include diritti d’uso, impianti, mobili e arredi, macchine d’ufficio ed elettroniche, autovetture ed attrezzatura varia.
Di seguito si dettaglia la movimentazione della voce diritti d’uso, quasi interamente riferiti a uffici in locazione:
Saldo inizialeAcquisti e/oVendite e/oAmmortamentoAltre var.Saldo finale
Alincrementidecremential
31.12.202231.12.2023
Costo storico2.2081.0640003.272
Ammortamento-1.43100-3530-1.784
Totale diritti d’uso7771.0640-35301.488
Lo schema di Conto Economico include i seguenti ammontari relativamente ai contratti di locazione:
20232022
Ammortamento diritti d'uso353358
Oneri finanziari per diritti d'uso8783
Canoni d'affitto (no IFRS 16)7166
Nel 2023 i contratti di leasing soggetti all’applicazione dell’IFRS 16 hanno comportato un’uscita di cassa lorda pari a 1.783 mila euro (1.516 mila euro nell’esercizio precedente).
C2Investimenti immobiliari-
La Società non detiene al 31 dicembre 2023 nessun investimento immobiliare così come al 31 dicembre del precedente periodo.
Si ricorda che la Società a fine dicembre 2019 aveva ceduto al fondo immobiliare Investire SGR S.p.A. la proprietà dell’immobile sito in Roma Via Abruzzi. Il corrispettivo di vendita era stato pari a 62,5 milioni di euro.
Nell’ambito degli accordi di vendita è stato contrattualizzato di depositare parte del prezzo di cessione (1,5 milioni di euro) su un conto corrente vincolato, intestato e gestito dal notaio rogante, a titolo di deposito a garanzia di obbligazioni post closing interamente a carico della Società. Al 31
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
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dicembre 2023 il notaio rogante ha complessivamente svincolato a favore della Società 0,8 milioni di euro in seguito all’adempimento entro i termini stabiliti di parte delle obbligazioni concordate. Gli adempimenti relativi allo sblocco dei restanti 0,7 milioni di euro sono in corso e si prevede vengano formalizzati entro il termine concordato tra le parti.
C3Partecipazioni in società controllate e collegate301.301
Il valore complessivo delle partecipazioni in società controllate e collegate ammonta a 301,3 milioni di euro, in incremento di circa 7,5 milioni di euro rispetto al valore iscritto al 31 dicembre 2022 principalmente per le operazioni di rinuncia a crediti netti da parte della Capogruppo con conversione in riserve in conto futuro aumento di capitale (per complessivi 20,6 milioni di euro) a favore delle controllate ISM Investimenti S.p.A. e RCN Finanziaria S.p.A. parzialmente compensati dalle svalutazioni effettuate sulla partecipazione nella controllata ISM Investimenti S.p.A. (12,1 milioni di euro) e dall’incasso di circa 1 milione di euro, nel mese di agosto 2023, del piano di riparto finale della liquidazione della partecipata Pietra S.r.l..
Di seguito si riportano i principali dati riportati negli ultimi bilanci approvati (2023) dai rispettivi Consigli di Amministrazione delle società controllate.
Denominazione e Sede
Capitale Sociale
Patrimonio Netto
Risultato netto
% di partecipazione al capitale sociale
Patrimonio Netto pro-quota
Differenza Patrimonio Netto pro-quota vs Valore di carico
N. azioni totali
Valore di carico
Apuliae S.r.l. in liquidazione Lecce
220
181
-115
85,69%
155
-1.375
n/a
1.530
ISM Investimenti S.p.A. Mantova
6.655
-1.456
-19.596
72,64%
-1.058
-1.058
6.654.902
0
Piaggio & C. S.p.A. Pontedera (Pisa) *
207.614
344.526
90.604
50,63%
174.428
-68.827
354.632.049
243.255
RCN Finanziaria S.p.A. Mantova *
1.000
1.044
-10.263
72,51%
757
-55.749
2.000.000
56.506
Immsi Audit S.C. a R.L.
Mantova
40
40
0
25,00%
10
0
n/a
10
* percentuale partecipazione al netto delle azioni proprie
APULIAE
S.r.l.
in
liquidazione
La partecipazione nella società Apuliae S.r.l., sottoposta a procedura di messa in liquidazione volontaria dal mese di aprile 2023, è iscritta a bilancio al valore sottoscritto in sede di costituzione, avvenuta nel mese di dicembre 2003 ed incrementato di quanto versato in conto futuro aumento di capitale nel mese di gennaio 2004 per 2 milioni di euro, dicembre 2012 per 92 mila euro nonché per 191 mila euro a dicembre 2022 in seguito alla rinuncia a crediti per interessi maturati su finanziamenti concessi a favore della controllata. A seguito del protrarsi della sospensione delle attività di ristrutturazione dell’immobile “ex Colonia Scarciglia” sito in Santa Maria di Leuca (LE), Immsi ha provveduto nel corso del 2006 a svalutare la partecipazione per 2.453 mila euro. L’Assemblea Straordinaria di Apuliae nel 2008 ha deliberato la copertura parziale delle perdite cumulate al 31 dicembre 2007 pari a 2.490 mila euro mediante riduzione del capitale sociale ed azzeramento della riserva di 2 milioni di euro versata da Immsi. La stessa Assemblea a fine 2012 ha deliberato la copertura parziale delle perdite cumulate al 30 settembre 2012 pari a 620 mila euro mediante
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
167
riduzione del capitale sociale. Si informa infine che, alla luce delle perdite accumulate a causa del perdurare della sospensione delle attività, l’Assemblea Straordinaria di Apuliae S.p.A. tenutasi nel mese di febbraio 2017 ha ritenuto opportuno ridurre ulteriormente il capitale sociale per l’importo corrispondente alle perdite cumulate al 31 dicembre 2016 pari a 497 mila euro e contemporaneamente trasformare la società in Società a Responsabilità Limitata in attesa del possibile esito favorevole delle controversie e della ripresa dell’attività. In data 9 marzo 2020 l’Assemblea Straordinaria della società ha deliberato un’ulteriore riduzione del capitale sociale, passato da 500 mila euro a 220 mila euro, corrispondente all’importo delle perdite cumulate alla data del 31 dicembre 2019 pari a 272 mila euro nonché ad uno stanziamento dei residui 8 mila euro alla voce di bilancio “Altre Riserve”.
Per un aggiornamento in merito all’evoluzione degli accertamenti disposti dall’Autorità Giudiziaria che hanno comportato la sospensione dell’attività di ristrutturazione a far data dal marzo 2005, si rimanda a quanto indicato nei paragrafi relativi al Settore immobiliare e holding e Vertenze in corso contenuti all’interno della Relazione degli Amministratori al 31 dicembre 2023.
ISM
INVESTIMENTI
S.p.A.
La società ISM Investimenti S.p.A., che vede quale socio di minoranza Intesa Sanpaolo (già IMI Investimenti S.p.A.), successivamente ad una operazione di capitalizzazione, ha acquisito da Immsi S.p.A. le quote, pari al 60% del capitale, relative alla partecipazione in Is Molas S.p.A., precedentemente detenute direttamente da Immsi S.p.A., versando un corrispettivo pari a 84 milioni di euro. L’operazione rispondeva alla strategia di Immsi di concentrare in una società ad hoc parte delle attività di sviluppo turistico-immobiliare del Gruppo, con l’obiettivo di associare a tali iniziative partners che ne rafforzassero la capacità patrimoniale. Sulla base di quanto previsto negli accordi tra i soci, Immsi S.p.A. ha mantenuto il controllo in Is Molas S.p.A..
A valle della conversione in azioni avvenuta nel 2013 degli strumenti finanziari convertibili emessi e sottoscritti dai soci nel 2010, Immsi S.p.A. detiene n. 4.834.175 azioni di Cat. A mentre IMI Investimenti S.p.A. detiene n. 1.820.727 azioni di Cat. B e le quote di partecipazione (in termini di diritti di voto) risultano rispettivamente pari al 72,64% ed al 27,36%.
Con l’intento di rafforzare patrimonialmente ISM Investimenti S.p.A., la Società ha rinunciato a partire da dicembre 2019 fino al 31 dicembre 2023 ad un importo cumulativo di 80,6 milioni di euro di crediti finanziari (sia crediti per interessi maturati che quote di capitale di finanziamenti concessi), apportando a patrimonio netto della controllata tali rinunce ed iscrivendole in una apposita riserva in conto sottoscrizione futuro aumento di capitale “targata” Immsi.
Al 31 dicembre 2023 la controllata ISM Investimenti S.p.A. presenta un patrimonio netto negativo pari a 1.456 mila euro determinato da una perdita d’esercizio di 19.594 mila euro che include per un importo di circa 18,7 milioni di euro la svalutazione della partecipazione della società controllata Is Molas S.p.A.. Gli Amministratori della controllata ISM Investimenti S.p.A., hanno verificato la recuperabilità del valore di carico della partecipazione detenuta in Is Molas S.p.A. tramite il confronto con il valore di mercato (“fair value”), conferendo un mandato ad un valutatore terzo di primario rilievo affinché venisse predisposta una valutazione del Valore di Mercato del compendio immobiliare (ovvero dell’insieme degli immobili - terreni, fabbricati, impianti fissi e opere edili esterne), iscritto nel bilancio di Is Molas S.p.A. al 31 dicembre 2023, e assunta come base per la determinazione del valore recuperabile della partecipazione iscritta nel bilancio della Società riferita a ISM Investimenti S.p.A..
L’oggetto della stima operata dall’esperto indipendente è il Valore di Mercato che “rappresenta l’ammontare stimato a cui una proprietà, dovrebbe essere ceduta ed acquistata, da un venditore e da un acquirente privi di legami particolari, entrambi interessati alla compravendita, a condizioni concorrenziali, dopo un’adeguata commercializzazione in cui le Parti abbiano agito entrambe in modo informato, consapevole e senza coercizioni”. Nello specifico il valore di mercato è stato stimato sulla base del “Metodo della Trasformazione” che si basa sull'attualizzazione, alla data della valutazione, dei flussi di cassa generati dall’operazione immobiliare (relativa alla proprietà) nell’arco di tempo corrispondente alla sua durata. A tale Metodo è associabile un modello valutativo finanziario
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
168
(attualizzazione dei flussi di cassa) basato su un progetto di sviluppo definito in quantità edificabili, destinazioni d’uso, costi di trasformazione e ricavi sostenibili. In altri termini, si utilizza una analisi costi/ricavi per individuare il valore di mercato della proprietà oggetto di indagine. Il modello si articola in uno schema di flussi di cassa (entrate ed uscite) relative al progetto immobiliare di trasformazione. Le uscite sono costituite dai costi di costruzione, demolizione, urbanizzazione, progettazione, direzione lavori, profitto del promotore immobiliare e altri eventuali costi; le entrate sono formate dai ricavi relativi alle vendite delle destinazioni d’uso previste. La distribuzione temporale dei costi e dei ricavi consente di ottenere uno schema di flussi di cassa, al netto del profitto del promotore immobiliare, che vanno portati all’attualità con un opportuno tasso di sconto che rappresenta il costo del capitale. Secondo tale metodologia gli elementi chiave della valutazione sono:
l’entità del flusso di cassa netto, ovvero i costi stimati di costruzione ed altri oneri accessori al netto dei proventi che si stima deriveranno dalle vendite;
la distribuzione nel tempo dei suddetti flussi;
il tasso di attualizzazione;
il tasso di capitalizzazione (exit cap-rate).
Dall’analisi dei risultati emerge che, rettificando il patrimonio netto della controllata Is Molas S.p.A. al fine di incorporare il valore di mercato delle attività immobiliari e turistico-alberghiere così come precedentemente definiti, al netto dei corrispondenti effetti fiscali, il valore pro-quota della partecipazione Is Molas detenuta da ISM Investimenti risulta inferiore rispetto al valore di carico iscritto nel bilancio di quest’ultima.
Sulla base delle considerazioni sopra esposte la Società ha provveduto ad azzerare al 31 dicembre 2023 il valore di carico della partecipazione in ISM Investimenti S.p.A. iscrivendo a conto economico una svalutazione pari a 12.114 mila euro, oltre alla svalutazione di crediti finanziari detenuti verso la controllata per 7.515 mila euro.
Immsi S.p.A., nel corso del mese di marzo 2024, ha ripristinato l’equilibrio patrimoniale e finanziario della controllata ricapitalizzando ISM Investimenti S.p.A. per evitare il verificarsi delle condizioni previste dagli artt. 2446 e 2447 del codice civile; per tale motivo Immsi S.p.A. ha provveduto ad iscrivere al 31 dicembre 2023 un fondo svalutazione sui crediti finanziari vantati verso la controllata per un importo pari a circa 1,5 milioni di euro che rappresentano i crediti cui si è rinunciato ed apportato a patrimonio netto di ISM per realizzare quanto sopra descritto.
Con particolare riguardo alla valutazione degli investimenti immobiliari sopra citati, va notato che la valutazione del fair value effettuata, come detto, con il supporto di esperti indipendenti, deriva da variabili e assunzioni attinenti l’andamento futuro che possono variare sensibilmente e pertanto produrre variazioni sul valore di mercato degli investimenti immobiliari e dunque su valore di carico della partecipazione - ad oggi non prevedibili né stimabili.
Le principali variabili e assunzioni caratterizzate da significativa incertezza sono:
I flussi di cassa netti attesi dagli immobili e le relative tempistiche di realizzazione degli investimenti e le tempistiche di assorbimento delle vendite da parte del mercato;
I tassi di inflazione, i tassi di attualizzazione e i tassi di capitalizzazione.
Inoltre, si segnala che, l’attuale incertezza dei mercati potrebbe avere un impatto significativo, ad oggi non quantificabile, sugli input utilizzati dall’esperto indipendente per la valutazione degli assets immobiliari della Is Molas al 31 dicembre 2023. In particolar modo gli input ritenuti più significativi e che potrebbero subire delle variazioni rilevanti anche a causa delle incertezze sopra descritte sono i tassi di attualizzazione e le tempistiche di assorbimento del progetto immobiliare.
Pertanto, è possibile che nei prossimi esercizi, al concretizzarsi di risultati diversi rispetto alle stime effettuate per il bilancio al 31 dicembre 2023, si possano rendere necessarie rettifiche ai valori di bilancio oggetto di valutazione.
Per un aggiornamento in merito all’evoluzione del progetto immobiliare Is Molas, si rimanda a quanto indicato nel paragrafo relativo al Settore immobiliare e holding contenuto all’interno della Relazione degli Amministratori e Bilancio del Gruppo Immsi al 31 dicembre 2023.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
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PIAGGIO
&
C.
S.p.A.
La partecipazione di Immsi S.p.A. in Piaggio & C. S.p.A. risulta iscritta nell’attivo patrimoniale al 31 dicembre 2023 per 243.255 mila euro, invariata rispetto al 31 dicembre dello scorso esercizio. A seguito dell’acquisto di 426.161 azioni proprie e all’annullamento di 3.521.595 azioni proprie da parte della stessa Piaggio & C. S.p.A. avvenuto nel corso del 2023, la quota di partecipazione di Immsi passa dal 50,57% al 31 dicembre 2022 al 50,63% al 31 dicembre 2023.
Il valore della partecipazione calcolato in base alla quotazione puntuale del titolo Piaggio a fine 2023 risulta pari a 534.041 mila euro.
La quota di partecipazione al 31 dicembre 2023 risulta superiore per 68.827 mila euro rispetto al patrimonio netto pro-quota: tale differenza è ritenuta dagli Amministratori recuperabile in relazione ai piani di sviluppo del gruppo Piaggio come supportato dal test di impairment (condotto come “discounted cash flow Equity side”) eseguito al 31 dicembre 2023. Si segnala infatti come le analisi svolte non abbiano portato ad evidenziare alcuna perdita di valore con riferimento al valore di carico della partecipazione detenuta da Immsi S.p.A. in Piaggio & C. S.p.A..
Con riguardo all’utilizzo di dati economici, patrimoniali e finanziari previsionali del gruppo Piaggio, le analisi sono state basate su un’ipotesi di flussi finanziari previsionali relativi ad un orizzonte temporale quadriennale desumibili dai dati di budget 2024 (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Piaggio & C. S.p.A. in data 26 gennaio 2024) integrati da dati previsionali relativi al periodo 2025-2027 (approvati dal Consiglio di Amministrazione di Piaggio & C. S.p.A. in data 23 febbraio 2024).
Con riferimento al tasso di sconto (“WACC”) utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati, si è adottato un tasso di sconto medio ponderato, calcolato a partire dai diversi tassi di sconto determinati dal gruppo Piaggio in continuità con il precedente esercizio - per le proprie cash-generating unit interne: il tasso di sconto medio ponderato utilizzato ai fini dell’impairment test al netto delle imposte è risultato stimato pertanto pari circa all’8,16%, in incremento rispetto all’esercizio precedente (8,02% al 31 dicembre 2022).
Da ultimo si segnala come nell’elaborazione dell’impairment test, il valore terminale è stato determinato utilizzando un tasso di crescita perpetuo (“g rate”) medio ponderato, calcolato a partire dai diversi g ratedeterminati dal gruppo Piaggio per le proprie cash-generating unit interne: tale tasso “g rate” medio ponderato è stato stimato pari circa all’1,76% (1,51% al 31 dicembre 2022).
Come detto, le analisi condotte, approvate dal Consiglio di Amministrazione della Società, in data 19 marzo 2024, non hanno portato ad evidenziare perdite di valore.
Inoltre, come richiesto dallo IAS 36 e dalle linee guida per l’impairment test redatte dall’O.I.V., si è provveduto ad elaborare un’analisi di sensitività sui risultati del test rispetto alla variazione di assunti di base quali il tasso di crescita perpetuo nell’elaborazione del valore terminale (“g rate”) ed il tasso di sconto (“WACC”), che condizionano la stima del valore d’uso della cash-generating unit gruppo Piaggio: il test di impairment non ha evidenziato perdite di valore anche prevedendo una variazione positiva e negativa dello 0,5% del WACC e del g rate.
Stante l’attuale contesto di incertezza dei mercati di riferimento, i diversi fattori utilizzati nell’elaborazione delle stime potrebbero essere rivisti; la Società monitorerà costantemente tali fattori e l’eventuale esistenza di perdite di valore.
Si segnala infine che, delle 179.328.621 azioni Piaggio detenute da Immsi S.p.A. alla data del 31 dicembre 2023, 166.749.962 mila azioni Piaggio risultano depositate a garanzia di finanziamenti accordati da Istituti di credito a società del Gruppo.
RCN
Finanziaria
S.p.A.
La partecipazione in RCN Finanziaria S.p.A., è iscritta a bilancio a fine periodo al valore di 56.506 mila euro, pari al 72,51%, in incremento di 8,5 milioni di euro rispetto al valore registrato al 31 dicembre 2022.
Con l’intento di rafforzare patrimonialmente RCN Finanziaria S.p.A., la Società ha rinunciato a partire da dicembre 2015 fino al 31 dicembre 2023 ad un importo cumulativo di circa 27 milioni di euro di
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
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Note
esplicative
170
crediti finanziari per interessi maturati, apportando a patrimonio netto della controllata tali rinunce ed iscrivendole in una apposita riserva in conto sottoscrizione futuro aumento di capitale “targata” Immsi.
La quota di partecipazione al 31 dicembre 2023 risulta superiore per 55.749 mila euro rispetto al patrimonio netto pro-quota: tale differenza è ritenuta dagli Amministratori recuperabile in relazione ai piani di sviluppo della controllata indiretta Intermarine S.p.A., come supportato dal test di impairment (condotto come “discounted cash flow – Equity side”) eseguito al 31 dicembre 2023.
A riguardo, la Società ha verificato la recuperabilità del valore di carico della suddetta partecipazione confrontando il relativo valore contabile con il valore recuperabile (valore d’uso): quest’ultimo è stato calcolato attualizzando i flussi di cassa attesi di Intermarine S.p.A. in continuità con il modello metodologico utilizzato negli scorsi anni (Discounted Cash Flow). La Direzione della Società ha quindi redatto una relazione a supporto del proprio Consiglio di Amministrazione relativamente alla verifica del suddetto valore di carico. Le principali ipotesi ed assunzioni utilizzate per la determinazione dei flussi finanziari futuri e del conseguente valore recuperabile della partecipata sono relative a:
i)l’utilizzo di dati economici, patrimoniali e finanziari previsionali di Intermarine;
ii)il tasso di sconto (WACC) utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati;
iii)il tasso di crescita atteso (g rate) per il calcolo del valore terminale, in coerenza con l’approccio dell’attualizzazione della “rendita perpetua”.
 
Con riguardo ai valori di cui al punto i) le analisi sono state basate su un’ipotesi di flussi finanziari
previsionali relativi ad un orizzonte temporale di cinque anni desumibili dai dati di budget per l’esercizio 2024 integrati da dati previsionali relativi al periodo 2025-2028 elaborati dal management di Intermarine S.p.A., nonché sulla valorizzazione di una commessa che si svilupperà nel lungo periodo, di natura non ricorrente, ed esclusa dalla perpetuity: i dati così elaborati sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione della società in data 13 marzo 2024. A riguardo, si sottolinea come i dati previsionali considerati incerti e variabili per natura riflettano l’evoluzione del portafoglio ordini della società nonché le sue future strategie industriali e commerciali: tali dati, in particolare, si basano in maniera rilevante sull’acquisizione di commesse future relativamente alle quali sono ad oggi in essere trattative a diversi stadi di avanzamento. Eventuali aggiornamenti, revisioni, ritardi o sviluppi negativi relativi alle predette assunzioni ed alle proiezioni che dovessero verificarsi in data successiva alla data di riferimento della presente attività di valutazione potrebbero influenzare anche significativamente le risultanze del test di impairment di seguito riportate. Si segnala inoltre che nel corso degli esercizi precedenti i risultati consuntivati dal settore navale hanno mostrato scostamenti rispetto a quanto previsto all’interno dei dati finanziari previsionali utilizzati, anche a seguito di alcuni eventi eccezionali e non prevedibili: data la natura intrinsecamente incerta dei dati previsionali considerati, non si può escludere che tali scostamenti possano continuare a verificarsi anche in futuro rispetto ai dati previsionali utilizzati con riferimento al test di impairment svolto al 31 dicembre 2023.
Con riferimento al valore di cui al punto ii), per l’attualizzazione dei flussi di cassa attesi stimati di Intermarine, si è adottato un tasso di sconto (“WACC”) medio che tenesse in considerazione le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro, i rischi specifici dell’attività e dell’area geografica in cui la società opera e si è tenuto conto del differente profilo di rischio operativo che caratterizza la commessa che si svilupperà nel lungo periodo e di natura non ricorrente.
In particolare, per la determinazione del costo dei mezzi propri si è considerato a) un tasso risk-free di medio-lungo periodo a basso rischio; b) un market risk premium considerato espressivo del livello di rischio associato al mercato italiano; c) un coefficiente Beta elaborato tenendo in considerazione il coefficiente Beta di un campione di società comparabili alla Società, attive nel settore della cantieristica da diporto e difesa, nonchè la c.d. leva operativa che distingue la commessa non ricorrente di cui sopra; d) la struttura finanziaria prospettica di un panel di società quotate comparabili ad Intermarine.
Ai fini della stima dei tassi di sconto è stato inoltre considerato un premio per il rischio specifico ("additional risk premium”) al fine di incorporare - direttamente nel tasso di attualizzazione - le
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Immsi
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incertezze di effettiva realizzazione dei flussi di cassa previsionali.
Il costo del capitale di debito al netto delle imposte è stato stimato tenendo in considerazione i tassi risk free di lungo periodo incrementati del credit spread della CGU Intermarine calcolato come media ponderata dell’attuale indebitamento finanziario, nonché la struttura finanziaria prospettica come sopra definita.
Il tasso di sconto medio utilizzato ai fini dell’impairment test al netto delle imposte è risultato pertanto stimato pari circa al 9,11% (9,22% al 31 dicembre 2022) in linea con i mutati scenari di riferimento.
Con riguardo al punto iii), si segnala che nell’elaborazione dell’impairment test, il tasso di crescita atteso (g rate) per il calcolo del valore terminale c.d. perpetuity in coerenza con l’approccio dell’attualizzazione della “rendita perpetua” è pari al 2% (sostanzialmente allineato al tasso di inflazione implicito nel tasso di sconto).
Le analisi condotte hanno evidenziato un valore d’uso della partecipazione in oggetto superiore al relativo valore di carico al 31 dicembre 2023, non ravvisando quindi la necessità di apportare riduzioni al valore di carico della partecipazione detenuta da Immsi S.p.A. in RCN Finanziaria S.p.A..
Inoltre si è provveduto ad elaborare un’analisi di sensitività sui risultati del test rispetto alla variazione di assunzioni rilevanti quali il tasso di sconto (“WACC”) medio, il tasso di crescita perpetuo atteso (“g rate”) e i livelli di marginalità attesa della commessa non ricorrente esclusa dalla perpetuity che condizionano la stima del valore d’uso della partecipazione oggetto di test. Le summenzionate analisi di sensitività non hanno evidenziato indicatori di impairment anche in presenza di un incremento/decremento combinato dello 0,50% sia del tasso di attualizzazione medio che del g-rate”, in particolare, il WACC medio che rende uguale il valore recuperabile al valore di carico della partecipazione è pari a circa il 10%.
Inoltre, per quanto riguarda la sensitivity sulla marginalità attesa della commessa non ricorrente esclusa dalla peprpetuity si segnala che non si sono evidenziati indicatori di impairment nel range di analisi preso in considerazione.
Fermo restando quanto riportato in precedenza, va tenuto conto che le analisi condotte per la determinazione del valore recuperabile sono state svolte sulla base di stime e che la sussistenza di flussi di cassa adeguati a consentire il recupero del valore contabile della partecipazione nonché il periodo entro cui tali flussi saranno prodotti, dipende dall’esito delle iniziative previste all'interno dei dati previsionali di Intermarine S.p.A. A riguardo, si sottolinea come i dati previsionali considerati incerti e variabili per natura riflettano l’evoluzione del portafoglio ordini della controllata nonché le sue future strategie industriali e commerciali: tali dati, in particolare, si basano in maniera rilevante sull’acquisizione di commesse future relativamente alle quali sono ad oggi in essere trattative a diversi stadi di avanzamento. Eventuali aggiornamenti, revisioni o sviluppi negativi relativi alle predette assunzioni ed alle proiezioni che dovessero verificarsi in data successiva alla data di riferimento della presente attività di valutazione potrebbero influenzare le risultanze del test di impairment. Si segnala inoltre che nel corso degli esercizi precedenti i risultati consuntivati dal settore navale hanno mostrato scostamenti rispetto a quanto previsto all’interno dei dati finanziari previsionali utilizzati, anche a seguito di alcuni eventi eccezionali e non prevedibili: data la natura intrinsecamente incerta dei dati previsionali considerati, non si può escludere che tali scostamenti possano continuare a verificarsi anche in futuro rispetto ai dati previsionali utilizzati con riferimento al test di impairment svolto al 31 dicembre 2023.
Stante l’alea d’incertezza insita nel processo di predisposizione dei dati previsionali, il management della Società non può assicurare che non si verifichino perdite di valore della partecipazione in periodi futuri: in considerazione, inoltre, del fatto che i diversi fattori sia interni che esterni ad Intermarine considerati nell’elaborazione delle stime potrebbero in futuro essere rivisti, la Società monitorerà costantemente tali fattori e la possibile esistenza di future perdite di valore.
Da ultimo, si ricorda che il valore della partecipazione è stato oggetto di svalutazioni in passato per complessivi 22,6 milioni di euro, determinate sulla base delle risultanze dei test di impairment condotti nel corso degli esercizi 2010, 2011, 2012 e 2013, ripristinate nel 2017 e 2018 per complessivi 11,5 milioni di euro.
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PIETRA
S.r.l.
in
liquidazione
Immsi S.p.A. ha acquisito a fine esercizio 2006 una partecipazione pari al 77,78% della società Rodriquez Pietra Ligure S.r.l. poi trasformata in Pietra S.r.l., che risultava iscritta a bilancio al 31 dicembre 2022 ad un valore complessivo pari a 999 mila euro corrispondente al patrimonio netto pro quota nella partecipata.
La suddetta società è stata originariamente costituita da Rodriquez Cantieri Navali S.p.A. (oggi Intermarine S.p.A.) al fine di poter sottoscrivere un contratto di cessione del credito futuro relativo al progetto sul cantiere di Pietra Ligure con la stessa Rodriquez Cantieri Navali S.p.A. ed è stata successivamente ceduta ai due attuali soci (Immsi S.p.A. ed Intesa Sanpaolo S.p.A.).
Parallelamente alla cessione del credito, Rodriquez Cantieri Navali S.p.A. ha concesso a Pietra S.r.l. il diritto d’opzione per l’acquisizione dell’intera partecipazione in Pietra Ligure S.r.l., Newco conferitaria del complesso industriale unitamente all’area sdemanializzata, al prezzo di 300 mila euro. L’opzione è stata esercitata a fine maggio 2015.
Il progetto si riferiva all’area cantieristica sita in Pietra Ligure (Savona) che nelle intenzioni della controllata doveva essere trasformata in un complesso immobiliare costituito da appartamenti, un hotel, posti barca, negozi ed altri servizi. L’area interessata è stata acquisita attraverso l’assegnazione in sede di asta pubblica nel 2007.
Con riferimento al progetto Pietra Ligure, si segnala che, a giugno 2022, facendo seguito al contratto preliminare sottoscritto a luglio 2021, la controllante diretta Pietra S.r.l., ha siglato con Chorus Life Pietra Ligure S.p.A. (controllata interamente da Polifin S.p.A.), il closing dell’operazione di vendita per un corrispettivo complessivo di 30 milioni di euro relativo all’intera partecipazione detenuta in Pietra Ligure S.r.l.. A seguito del perfezionamento di tale cessione, è stato avviato il processo di messa in liquidazione della società Pietra S.r.l. terminato in data 27 luglio 2023 con l’approvazione da parte dell’Assemblea del relativo bilancio di liquidazione.
Nel corso dell’esercizio 2023 la Società adeguando il valore di carico della partecipazione al pro-quota del patrimonio netto finale di liquidazione, ha iscritto a conto economico una svalutazione pari a 33 mila euro. Dalla liquidazione di Pietra S.r.l., Immsi S.p.A., ha incassato complessivamente 16,6 milioni di euro, di cui 15,6 milioni di euro nell’esercizio 2022 e 966 mila euro nell’esercizio 2023.
Si segnala infine che nel 2008 è stata costituita la società IMMSI Audit Società Consortile di Internal Auditing del Gruppo Immsi a R.L. (IMMSI Audit S.c.a r.l.), con sottoscrizione del 25% del capitale sociale da parte di Immsi S.p.A. pari a 10 mila euro.
C4Altre attività finanziarie288.572
Di seguito si dettaglia la composizione delle altre attività finanziarie detenute da Immsi S.p.A.:
Esercizio 2023Esercizio 2022
Altre attività finanziarie non correnti: 280.686 272.578
Crediti finanziari verso società del Gruppo 282.143 275.438
Fondo svalutazione crediti finanziari (1.456) (2.860)
Altre attività finanziarie correnti: 7.886 4.854
Attività finanziarie fair value to OCI 6.869 3.711
Crediti finanziari verso società del Gruppo 1.017 1.143
Totale Altre attività finanziarie 288.572 277.432
Le attività finanziarie non correnti includono principalmente i finanziamenti accordati da Immsi S.p.A. a società del Gruppo, oltre ai relativi interessi maturati, per i quali le previsioni di budget
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173
formulate dalle stesse controllate non consentono ragionevolmente il rimborso nel corso del 2024. Tali crediti finanziari ammontano a 280.686 mila euro e includono 50.552 mila euro rappresentati da interessi maturati e non liquidati a fine 2023.
Si ricorda che i crediti per interessi maturati a fine 2023 su finanziamenti accordati a società del Gruppo, nonostante la natura finanziaria, non concorrono alla determinazione della posizione finanziaria netta.
Nei confronti di ISM, la Società vanta al 31 dicembre 2023 crediti lordi per 27.465 mila euro. Tali crediti includono anche 7 milioni di euro di crediti per interessi vantati dalla Società verso Is Molas S.p.A. e ceduti nel mese di dicembre 2023 a ISM; la controllata titolare del 92,6% del capitale di Is Molas ha rinunciato a tali crediti apportandoli al patrimonio netto di Is Molas costituendo una riserva facoltativa per la sottoscrizione di futuri aumenti di capitale.
Il finanziamento soci (di originari 18 milioni di euro) risulta contrattualmente scaduto a fine 2018 ma non risulta esigibile in quanto subordinato, unitamente al finanziamento dell’altro socio di minoranza Intesa Sanpaolo S.p.A. (già IMI Investimenti S.p.A.), come da clausola inserita nei rispettivi contratti, al rimborso del finanziamento bancario erogato a ISM Investimenti da Intesa Sanpaolo S.p.A. di 30 milioni di euro.
La Società ha iscritto al 31 dicembre 2023 un fondo svalutazione crediti finanziari detenuti verso la controllata ISM Investimenti S.p.A. di circa 1,5 milioni di euro che rappresentano l’ammontare che Immsi S.p.A. ha rinunciato ed apportato a patrimonio netto a marzo 2024, per ripristinare l’equilibrio patrimoniale e finanziario della controllata ed evitare il verificarsi delle condizioni previste dagli artt. 2446 e 2447 del codice civile.
Come commentato alla precedente voce “Partecipazioni”, inoltre, la Società nel corso dell’esercizio 2023 ha rinunciato a quote capitale di finanziamenti concessi per un importo complessivo di 14,4 milioni di euro (di cui svalutati a conto economico al 30 settembre 2023 per 6,1 milioni di euro che si aggiungono agli 1,5 milioni di euro svalutati al 31 dicembre 2023 sopra commentati) e a crediti finanziari per interessi maturati per un importo complessivo di 6,6 milioni di euro (di cui già svalutati alla fine dell’esercizio precedente per 2,9 milioni di euro) apportando gli stessi a patrimonio netto della controllata in conto sottoscrizione futuro aumento di capitale.
Si ricorda che con decorrenza 30 aprile 2022, con lo scopo di garantire una futura stabilità patrimoniale ad ISM Investimenti S.p.A., i soci Immsi S.p.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A. hanno siglato un accordo quadro che fa cessare la maturazione a partire dalla data sopra indicata degli interessi che maturano sui finanziamenti soci concessi e sulla linea di credito Immsi erogata, vincolando ISM Investimenti S.p.A. a riconoscerli in futuro nel caso in cui avvengano in capo ad ISM Investimenti S.p.A. stessa determinati eventi di liquidità, previsti nell’accordo, che comportino la sussistenza di fondi sufficienti a coprire interamente tutti gli interessi sospesi.
La Società vanta crediti nei confronti di RCN Finanziaria S.p.A. per 141.587 mila euro (di cui 27.233 mila euro per interessi maturati sui finanziamenti accordati, oltre a interessi di mora) rappresentati, tra gli altri, da due finanziamenti soci sottoscritti da Immsi S.p.A., rispettivamente di 35,5 milioni di euro e di 12 milioni di euro scaduti a giugno 2022 sulla base di accordi parasociali raggiunti nel mese di giugno 2019 con il socio di minoranza Intesa Sanpaolo S.p.A. (già IMI Investimenti S.p.A.); alla data odierna sono in corso trattative tra i soci per regolarizzare la posizione di RCN Finanziaria S.p.A.. La Società nei mesi di maggio e settembre 2023 ha rinunciato a 8,5 milioni di euro di crediti per interessi maturati sui finanziamenti in essere verso RCN Finanziaria apportando gli stessi a patrimonio netto della controllata in conto sottoscrizione futuro aumento di capitale.
Risultano iscritti nei confronti di Is Molas S.p.A. crediti per 90.188 mila euro (di cui 77.796 mila euro per finanziamenti e 12.392 mila euro per interessi maturati sui finanziamenti accordati).
La Società, inoltre, al 31 dicembre 2023, vanta nei confronti di Intermarine S.p.A. crediti per complessivi 17.907 mila euro di valore nominale (di cui 16.500 mila euro per finanziamenti e 1.407 mila euro per interessi maturati sui finanziamenti accordati), mentre nei confronti di Apuliae S.r.l. crediti per 1.116 mila euro (di cui 1.020 mila euro per finanziamenti e 96 mila euro per interessi).
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S.p.A.
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esplicative
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Le altre attività finanziarie non correnti includono per 3.880 mila euro crediti finanziari verso le società controllate Piaggio & C. S.p.A. e Intermarine S.p.A. che rappresentano, in virtù dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 Leasing”, il valore attualizzato di canoni di sub-locazione per diritti d’uso immobiliari scadenti oltre il 31 dicembre 2024.
Si precisa che il valore dei canoni di sub-locazione, relativo ai contratti su cui è stato applicato l’IFRS 16, è stato pari a 1.168 mila euro nel corso dell’esercizio 2023.
Inoltre, nelle altre attività finanziarie non correnti è iscritta la partecipazione detenuta in Alitalia CAI da Immsi S.p.A. la cui quota di partecipazione è rimasta invariata rispetto al 31 dicembre 2022 e pari al 2,18%. Il management della Società, in considerazione degli eventi occorsi con riferimento alla compagnia aerea ed in particolare l’avvenuto commissariamento a maggio 2017 e la integrale svalutazione della partecipazione in Alitalia SAI da parte di Alitalia CAI, ha ritenuto di procedere all’azzeramento del valore di carico.
Le altre attività finanziarie correnti ammontano al 31 dicembre 2023 a 7.886 mila euro ed includono per 1.017 mila euro crediti finanziari verso le società controllate Piaggio & C. S.p.A. e Intermarine S.p.A. che rappresentano, in virtù dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 Leasing”, il valore attualizzato di canoni di sub-locazione di diritti d’uso immobiliari scadenti entro il 31 dicembre 2024, nonché per 6.869 mila euro una partecipazione in Unicredit.
In relazione alla partecipazione in Unicredit, la Società detiene al 31 dicembre 2023 n. 279.639 azioni ed ha provveduto ad adeguare il valore di carico del pacchetto azionario al valore rilevato al 31 dicembre 2023, iscrivendo la rettifica nelle altri componenti di Conto Economico Complessivo per positivi 3.158 mila euro valutazione al FVTOCI. Come previsto dall’IFRS9 tali adeguamenti non saranno successivamente trasferiti all'utile (perdita) di esercizio, ma la Società potrà trasferire l'utile cumulato o la perdita cumulata nel patrimonio netto quando sarà oggetto di dismissione.
Si segnala che le azioni Unicredit di cui sopra risultano al 31 dicembre 2023 vincolate per effetto di un contratto di prestito titoli garantito da collaterale in denaro che la Società ha sottoscritto con Banca Akros dal dicembre 2007 e periodicamente rinnovato. Contrattualmente gli accordi trasferiscono esclusivamente i diritti e doveri derivanti dal possesso per la durata del contratto, pertanto, la partecipazione risulta iscritta nell’attivo patrimoniale di Immsi a fronte di una passività corrispondente alla liquidità erogata dall’Istituto a titolo di collaterale.
C5Crediti verso l’Erario261
La Società ha esercitato l’opzione di adesione al regime della tassazione di Gruppo previsto dagli artt. 117 ss. del Testo Unico delle Imposte sui Redditi congiuntamente alle società controllate Piaggio & C. S.p.A., Aprilia Racing S.r.l., Apuliae S.r.l. in liquidazione, Intermarine S.p.A., RCN Finanziaria S.p.A., ISM Investimenti S.p.A., Is Molas S.p.A. e Piaggio Concept Store Mantova S.r.l.. A fronte dei contratti sottoscritti con queste società, Immsi S.p.A., in qualità di consolidante, ha provveduto ad iscrivere nel proprio bilancio crediti correnti verso l’Erario per 124 mila euro, relativi a ritenute subite e trasferite dalle società aderenti. Per la parte residua risultano iscritti crediti IVA pari a 121 mila euro e crediti IRAP per 11 mila euro.
C6Imposte anticipate1.542
La Società ha iscritto attività per imposte anticipate lorde per complessivi 1.893 mila euro, di cui 351 mila euro a fronte di differenze temporanee per costi deducibili in esercizi successivi, compensate con le imposte differite passive in quanto riferite alle medesime imposte sul reddito verso l’Erario e recuperabili in via previsionale con tempistiche simili, nonché 1.542 mila euro corrispondenti a perdite fiscali pregresse della Società recuperabili sulla base delle stime di imponibili futuri che saranno
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Note
esplicative
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apportati dalle società aderenti al consolidato fiscale nazionale del Gruppo Immsi.
C7Crediti commerciali ed altri crediti17.206
I crediti commerciali e gli altri crediti sono rappresentati da crediti commerciali verso terzi e verso società del Gruppo maturati a fronte di contratti di servizi, compensi riversati per incarichi conferiti a dipendenti della Società, interessi, commissioni di garanzia e spese riaddebitate per attività gestite da Immsi S.p.A. per conto delle controllate. Tale voce include crediti verso società appartenenti al Gruppo Immsi per 15.814 mila euro vantati nei confronti di Is Molas per 6.346 mila euro, RCN Finanziaria per 6.869 mila euro, Piaggio per 191 mila euro, ISM Investimenti per 717 mila euro, Intermarine per 1.679 mila euro e per il residuo verso altre società del Gruppo.
La Società ha prudenzialmente iscritto nella porzione non corrente crediti commerciali ed altri crediti per 13.944 mila euro vantati nei confronti di alcune società del Gruppo le cui previsioni di budget non consentono ragionevolmente il rimborso nel corso del 2024.
Tra gli altri crediti correnti Immsi S.p.A., in qualità di consolidante, come definito dal contratto di consolidato fiscale nazionale di cui sopra, ha iscritto inoltre il credito netto nei confronti delle società aderenti per un importo complessivo pari a 373 mila euro.
I crediti commerciali risultano rilevati al netto del fondo svalutazione crediti prudenzialmente stanziato per 703 mila euro a fronte della incerta recuperabilità in particolare dei crediti vantati da Immsi S.p.A. nei confronti di Volare Group per circa 690 mila euro relativi alla locazione di una porzione dell’immobile di via Pirelli Milano ceduto da Immsi nel corso del 2005. A tale proposito si informa che Volare Group risulta sottoposta ad amministrazione straordinaria da fine 2004 ed Immsi, insinuatasi al passivo, è stata ammessa al privilegio. Si è in attesa del deposito dei piani di riparto dell’attivo patrimoniale relativo ai creditori privilegiati ex art. 2764 c.c. (crediti del locatore di immobili).
Tra gli altri crediti non correnti è incluso il fair value positivo, pari a 155 mila euro, di un contratto IRS sottoscritto nel mese di dicembre 2021 con Banca Bper a copertura specifica del rischio variazioni del tasso d’interesse con riferimento al 100% del contratto di finanziamento sempre sottoscritto con Bper. Essendo il contratto designato in hedge accounting la relativa variazione di fair value è iscritta nel Conto Economico Complessivo in una apposita riserva di Patrimonio Netto.
Come indicato alla precedente nota “Investimenti immobiliari” si segnala che al 31 dicembre 2023 parte del prezzo di cessione dell’immobile situato a Roma in Via Abruzzi è depositato presso un conto corrente vincolato intestato e gestito dal Notaio rogante (0,7 milioni di euro su originari 1,5 milioni di euro) a garanzia di obbligazioni post closing a carico della Società da adempiere entro dicembre 2024 ed iscritti tra gli altri crediti correnti.
La Società non ha in essere crediti verso società estere e crediti di durata residua superiore a cinque anni.
C8Disponibilità liquide e mezzi equivalenti8.070
La voce include cassa e conti correnti bancari. L’incremento di circa 1,7 milioni di euro rispetto al saldo al 31 dicembre 2022 è principalmente dovuto al flusso in entrata di dividendi della controllata Piaggio & C. S.p.A. solo parzialmente compensato dai flussi di cassa in uscita per il pagamento di dividendi ad azionisti della Società e per il pagamento di maggiori oneri finanziari rispetto all’esercizio precedente ed altri oneri di gestione operativa.
Bilancio
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S.p.A.
e
Note
esplicative
176
D
Commento
alle
principali
voci
del
passivo
D1Patrimonio netto356.378
Capitale
sociale
Il capitale sociale di Immsi S.p.A. ammonta al 31 dicembre 2023 a 178.464.000,00 euro, interamente sottoscritto e versato, e risulta diviso in numero 340.530.000 azioni senza indicazione del valore nominale.
Ogni azione ordinaria attribuisce il diritto ad una parte proporzionale degli utili di cui sia deliberata la distribuzione e del patrimonio netto risultante dalla liquidazione. Ogni azione ordinaria attribuisce il diritto di voto senza limitazione alcuna.
Per quanto concerne le deleghe ad aumentare il capitale sociale e le autorizzazioni all’acquisto di azioni proprie, si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari.
Altre
riserve
e
risultati
a
nuovo
La composizione della voce Altre riserve al 31 dicembre 2023 risulta essere la seguente:
riserva legale per 10.244 mila euro costituita dagli stanziamenti deliberati a seguito della ripartizione dell’utile d’esercizio;
riserve di legge per complessivi 1.153 mila euro;
riserva di rivalutazione delle attività materiali eseguita in base alla Legge 413/91 da Sirti e trasferita ad Immsi in seguito all’atto di scissione per 4.602 mila euro;
riserva sovrapprezzo azioni che accoglie il corrispettivo degli aumenti di capitale ultimato nei primi mesi del 2005, per 44.880 mila euro, e nel 2006, per 50.336 mila euro, al netto dell’utilizzo per 342 mila euro a copertura della perdita 2014;
riserva per valutazione di entità Under Common Control pari a 65.087 mila euro, conformemente all’orientamento di cui all’OPI (orientamenti preliminari Assirevi in tema di IFRS) n. 1, la cui operazione sottostante avente ad oggetto le controllate Is Molas S.p.A. ed ISM investimenti S.p.A. risulta commentata alla voce Partecipazioni.
Tra le altre riserve sono iscritte, con segno negativo, la componente derivante dalla valutazione retrospettiva dell’utile/perdita attuariale riferiti alle obbligazioni a benefici definiti per 18 mila euro, l’adeguamento del fair value delle attività finanziarie per 22.772 mila euro, la riserva di transizione ai principi contabili internazionali per 1.614 mila euro nonché, con segno positivo, la riserva relativa al fair value degli strumenti di copertura di tipo Interest Rate Swap per 43 mila euro.
A seguito di quanto sopra riportato, il Patrimonio Netto della Società include risultati a nuovo per positivi 9.841 mila euro; nel corso dell’esercizio 2023 si evidenzia che:
-In data 28 aprile 2023 l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti della Società ha deliberato di distribuire un dividendo di 3,9 centesimi di euro, lordo da imposte, per ciascuna azione ordinaria avente diritto, pari a complessivi euro 13.280.670 a valere sull’utile di esercizio 2022, pagato in data 24 maggio 2023 e destinato alle riserve di utili a nuovo la parte residua dell’utile di esercizio 2022, pari a circa 6,1 milioni di euro, al netto della quota destinata alla riserva legale che ammontava a circa 1 milione di euro;
-In data 14 novembre 2023 il Consiglio di Amministrazione della società, con l’approvazione del Prospetto Contabile al 30 settembre 2023 e la Relazione degli Amministratori ai sensi dell’art. 2433-bis del Codice Civile, nonché avendo ricevuto il Parere della società di revisione, ha deliberato di distribuire un acconto sul dividendo ordinario dell’esercizio 2023 pari a 1,5 centesimi di euro, lordo da imposte, per ciascuna azione ordinaria avente diritto, per un ammontare complessivo di Euro 5.107.950, pagato in data 22 novembre 2023.
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Note
esplicative
177
Conto
Economico
Complessivo
Nel corso dell’esercizio 2023 il Conto Economico Complessivo registra un utile di periodo pari a 19.279 mila euro che include, oltre all’utile dell’esercizio registrato a conto economico e pari a 16.475 mila euro, il maggior valore della partecipazione detenuta in Unicredit rispetto al valore rilevato a fine esercizio precedente per 3.158 mila euro, la variazione negativa del fair value degli strumenti di copertura di tipo Interest Swap per 345 mila euro e la rettifica negativa per 8 mila euro della valutazione dei piani a benefici definiti relativamente alla perdita attuariale generatosi nel 2023.
D2Passività finanziarie254.982
La voce al 31 dicembre 2023 comprende debiti bancari per complessivi 248.812 mila euro, di cui 174.993 mila contabilizzati nelle passività correnti, e debiti per diritti d’uso, iscritti sulla base del principio contabile IFRS 16 Leasing”, per complessivi 6.170 mila euro, di cui 1.105 mila scadenti entro il 31 dicembre 2024.
Di seguito si dettaglia la composizione dell’indebitamento bancario:
un finanziamento ricevuto da Bper Banca per nominali 10 milioni di euro con scadenza 31 dicembre 2025, garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia e tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread. Gli accordi prevedono il rimborso in rate semestrali ed è contabilizzato secondo il metodo del costo ammortizzato, pari a 5.042 mila euro, di cui 2.517 mila euro per rate rimborsabili entro 12 mesi. Tale linea prevede due covenants da verificare al 31 dicembre di ogni anno. A copertura del rischio di oscillazione dei tassi d’interesse per i flussi di cassa, Immsi S.p.A. ha sottoscritto un contratto di copertura di tipo Interest Rate Swap (IRS) che prevede la trasformazione del tasso variabile in tasso fisso sull’intero valore nominale del finanziamento correlato;
finanziamento a medio termine accordato a settembre 2021 da Banca Carige (ora Bper Banca) con scadenza settembre 2026 di nominali 4 milioni di euro in ammortamento a rate trimestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2023 per 2.244 mila euro, di cui 804 mila euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
una linea di credito accordata sino a dicembre 2025 da Banca Nazionale del Lavoro per nominali 22,5 milioni di euro, garantita da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia e contabilizzata secondo il metodo del costo ammortizzato per 22,3 milioni di euro. Tale linea prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor variabile maggiorato di uno spread. La linea prevede, oltre che una soglia minima della quotazione del titolo Piaggio, il rispetto di due covenants, da verificare al 31 dicembre di ogni anno;
una linea di credito ammortizzata con l’Istituto Monte dei Paschi di Siena per complessivi 15 milioni di euro con scadenza, a dicembre 2028 e garantita da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Gli accordi prevedono un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e un covenant da verificare al 31 dicembre di ogni anno. Il finanziamento è iscritto secondo il metodo del costo ammortizzato pari a 14,8 milioni di euro, di cui 3 milioni di euro per rete rimborsabili entro 12 mesi;
linee di credito, rinnovate a inizio febbraio 2024 con scadenza gennaio 2025 da Intesa Sanpaolo per nominali 15 e 25 milioni di euro oltre ad un finanziamento Bullet Multi Borrower con Intesa Sanpaolo, erogato attualmente per nominali 120 milioni di euro, di cui 77,7 milioni ad Immsi S.p.A., 30 milioni ad ISM Investimenti S.p.A. e 12,3 milioni ad Intermarine S.p.A. e due linee di credito accordate (ex UBI Banca), di 5 milioni di euro cadauna. Tali finanziamenti, garantiti da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia, prevedono un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread;
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
178
una linea di credito revolving pari a 20 milioni di euro accordata a dicembre 2023 dall’Istituto Unicredit e utilizzata al 31 dicembre 2023 per 6 milioni di euro, ad un tasso pari all’Euribor variabile maggiorato di uno spread, con scadenza a fine 2024 e garantita da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. La linea di credito è contabilizzata secondo il metodo del costo ammortizzato per 5,9 milioni di euro. Gli accordi prevedono la verifica di un covenant da riscontrare trimestralmente;
una linea di credito ammortizzata accordata a giugno 2023 dal Banco BPM per nominali 20 milioni di euro scadenti a fine giugno 2026. La linea erogata, garantita da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia, ha un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzata al costo ammortizzato a dicembre 2023 per complessivi 19.927 mila euro, di cui 8 milioni di euro per rate rimborsabili entro 12 mesi. Tale linea prevede un covenant da verificare al 31 dicembre di ogni anno. A copertura del rischio di oscillazione dei tassi d’interesse per i flussi di cassa, Immsi S.p.A. ha sottoscritto un contratto di copertura di tipo Interest Rate Swap (IRS) che prevede la trasformazione del tasso variabile in tasso fisso sul 50% del valore nominale del finanziamento correlato;
finanziamento bullet accordato da ING Bank a dicembre 2020 inizialmente scadente a gennaio 2024 e ulteriormente rinnovato, nel corso del mese di gennaio fino a fine luglio 2025, per 10 milioni di euro con un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread, garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale linea prevede un covenant relativo all’indebitamento;
contratto di prestito titoli da Immsi S.p.A. a Banca Akros il quale prevede, a fronte del prestito di 279.639 azioni Unicredit, l’erogazione di un collaterale in denaro per un importo pari a circa 4.122 mila euro equivalente al valore di mercato del titolo alla data di sottoscrizione al netto di uno spread che assorba le eventuali oscillazioni al ribasso del titolo. Il contratto, con scadenza a revoca, prevede una fee pari allo 0,05% ed interessi passivi pari all'Ester maggiorato di uno spread, calcolati sul collaterale in denaro ricevuto da Banca Akros. Si ricorda che Immsi aveva ricevuto in prestito senza collaterale in denaro da Omniaholding S.p.A. 300.852 azioni Unicredit, che erano state impiegate nelle suddette operazioni di prestito con collaterale in denaro e che in luglio 2023 sono state restituite alla controllante;
un finanziamento ricevuto da Banca Ifis per nominali 10 milioni di euro con scadenza fine giugno 2027, garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia ed un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread. L’accordo prevede il rimborso di rate costanti trimestrali ed è contabilizzato secondo il metodo del costo ammortizzato, pari a 9.960 mila euro, di cui 2.857 per rate rimborsabili entro 12 mesi. Tale finanziamento prevede due covenants, da verificare al 31 dicembre di ogni anno;
due finanziamenti a medio termine accordati a maggio 2021 e a gennaio 2023 da Banca Popolare di Sondrio di nominali 5 milioni di euro cadauno, con scadenza giugno 2026 e febbraio 2026, che prevedono piani di ammortamento a rate trimestrali, un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risultano contabilizzati al costo ammortizzato al 31 dicembre 2023 per 6.141 mila euro, di cui 2.654 mila euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
finanziamento a medio termine accordato a giugno 2021 dalla Cassa di Risparmio di Bolzano - Sparkasse di nominali 5 milioni di euro con scadenza giugno 2026 in ammortamento a rate trimestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2023 per 2.494 mila euro, di cui 1 milione di euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi. Prevede inoltre due covenants da verificare al 31 dicembre di ogni anno;
finanziamento a medio termine accordato a luglio 2021 da MedioCredito Centrale Banca del Mezzogiorno con scadenza luglio 2026 di nominali 20 milioni di euro in ammortamento a rate trimestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
179
risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2023 per 10.974 mila euro, di cui 4 milioni di euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
finanziamento a medio termine accordato a luglio 2022 da Banco di Desio e della Brianza con scadenza agosto 2026 di nominali 5 milioni di euro in ammortamento a rate semestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2023 per 3.775 mila euro, di cui 1.235 mila euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
finanziamento a medio termine accordato a settembre 2022 da BCC Carate Brianza con scadenza settembre 2026 di nominali 5 milioni di euro in ammortamento a rate trimestrali e garantito da pegno su azioni Piaggio sino ad un Valore di Garanzia. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari all’Euribor maggiorato di uno spread e risulta contabilizzato al costo ammortizzato a fine dicembre 2023 per 3.461 mila euro, di cui 1.244 mila euro per rate rimborsabili nei prossimi 12 mesi;
finanziamento a medio termine sottoscritto a ottobre 2022 con Santander Consumer Bank con scadenza fine 2025 di nominali 15 milioni di euro. Tale finanziamento prevede un tasso di riferimento pari al 2yrs Swap maggiorato di uno spread e non è stato utilizzato al 31 dicembre 2023.
Ulteriori 4,6 milioni di euro relativi ad una linea di credito revolving accordata da Intesa Sanpaolo S.p.A. e 500 mila euro accordati da Banca Carige (ora Bper Banca) non sono stati utilizzati al 31 dicembre 2023.
La misurazione dei financial covenants e degli altri impegni contrattuali è costantemente monitorata dalla Società: alla data del 31 dicembre 2023 la valutazione del rispetto di tali requisiti non ha evidenziato alcuna criticità. L’eventuale mancato rispetto di tali covenants e degli altri impegni contrattuali applicati ai finanziamenti sopra menzionati qualora non adeguatamente rimediato nei termini concordati potrebbe comportare l’obbligo di rimborso anticipato del relativo debito residuo.
A garanzia di parte dell’indebitamento della Società e delle controllate Intermarine S.p.A. e ISM Investimenti S.p.A., Is Molas S.p.A., Immsi S.p.A. al 31 dicembre 2023 ha depositato circa 166,7 milioni di azioni Piaggio a garanzia di finanziamenti e di linee di credito per complessivi 308,1 milioni di euro, di cui 239,3 milioni di euro relativi ai finanziamenti della sola Capogruppo, mentre ulteriori circa 12,6 milioni di azioni Piaggio sono libere da vincoli.
A tale proposito si segnala che gli attuali corsi azionari del titolo Piaggio permettono di confermare le garanzie in essere, e quindi il rispetto dei Valori di Garanzia.
Di seguito si riporta il dettaglio dei debiti finanziari nominali distinti per scadenza contrattuale:
In migliaia di euroEntro 1 Da 1 a 2 Da 2 a 3 Da 3 a 4 Da 4 a 5 Oltre 5 Totale
annoanniannianniannianni
Debiti verso istituti bancari175.13349.98617.0364.4293.0000249.584
Debiti per diritti d’uso1.0791.2879699709788886.171
Totale176.21251.27318.0055.3993.978888255.755
D3Fondi per trattamento di quiescenza ed obblighi simili368
La passività include esclusivamente il fondo Trattamento di Fine Rapporto pari a 368 mila euro valutato a fine 2023. Come previsto dal D. Lgs. 252/2005 e dalla L. 27 dicembre 2006 n. 296, avendo Immsi meno di 50 dipendenti, il TFR dei dipendenti che non hanno optato per destinarlo a forme di previdenza complementare, continua ad essere gestito in azienda sino a diversa indicazione da parte del personale.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
180
La rendicontazione contabile IFRS individua la passività relativa al TFR con il metodo della valutazione attuariale. Per ogni dipendente si è quindi stimata la probabile permanenza in azienda. Per questo periodo è stato rivalutato lo stipendio annuo in base ad un tasso di inflazione del 2% ed una quota parte (aliquota di legge) è stata accantonata a titolo di TFR.
La quota di TFR già maturata, e quella che maturerà sino alla presumibile data di cessazione del rapporto di lavoro, viene rivalutata come da previsioni di legge per poi essere attualizzata ad un tasso pari allo 3,17%. In merito al tasso di attualizzazione è stato preso come riferimento per la valutazione di detto parametro l’indice iBoxx Corporate A con duration 10+ al 31 dicembre 2023.
Il tasso annuo di incremento TFR utilizzato è pari al 3%, mentre quello di incremento salariale è pari al 1,50%.
La seguente tabella mostra gli effetti, al 31 dicembre 2023, che ci sarebbero stati a seguito delle variazioni delle ipotesi attuariali ragionevolmente possibili:
 In migliaia di euroFondo TFR
Tasso di turnover +2%368
Tasso di turnover -2%368
Tasso di inflazione + 0,25%373
Tasso di inflazione – 0,25%363
Tasso di attualizzazione + 0,50%361
Tasso di attualizzazione – 0,50%376
Le erogazioni future stimate sono di seguito rappresentate:
In migliaia di euroErogazioni future
Anno 125
Anno 225
Anno 3110
Anno 419
Anno 519
La durata finanziaria media dell’obbligazione è stimata pari a 10,4 anni.
Trattandosi di una valutazione attuariale, i risultati dipendono dalle basi tecniche adottate quali, tra le altre, il tasso d’interesse, il tasso di inflazione e il turnover atteso. Una variazione di tali parametri potrebbe condurre ad una significativa variazione della passività ad oggi stimata; impatti analoghi potrebbero avere variazioni inattese delle altre basi tecniche.
Di seguito si espone l’evoluzione del fondo nel corso dell’esercizio:
In migliaia di euro
Saldo al 31.12.2022330
Service cost17
Interest cost13
Benefici pagati0
Actuarial (gain)/loss8
Saldo al 31.12.2023368
Come previsto dall’emendamento allo IAS 19, le componenti di costo legate alla prestazione lavorativa e gli oneri finanziari netti, pari a 30 mila euro, sono state rilevate direttamente a Conto Economico mentre la perdita attuariale che deriva dalla rimisurazione in ogni esercizio della passività, pari a 8 mila euro, è stata iscritta nel Conto Economico Complessivo.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
181
D4Imposte differite passive728
La voce Imposte differite lorde al 31 dicembre 2023 ammonta a 1.078 mila euro e sono esposte al netto delle imposte anticipate stanziate a fronte di differenze temporanee in quanto omogenee per natura e per ente impositore.
Le imposte differite lorde risultano iscritte per interessi di mora maturati ma non incassati nei confronti della società controllata RCN Finanziaria S.p.A..
Nel corso dell’esercizio 2023 la Società ha riversato a conto economico per un importo pari a 2.512 mila euro l’IRES di competenza relativa all’ultimo quinto residuo della plusvalenza fiscale realizzata sulla vendita dell’investimento immobiliare locato a Roma in Via Abruzzi, che era tassabile a norma di legge nei cinque futuri esercizi a partire dall’anno 2019.
 D5Debiti commerciali ed altri debiti3.051
I debiti commerciali correnti si riferiscono a fatture ricevute non ancora pagate ed a fatture da ricevere accertate secondo il principio della competenza ed ammontano a 946 mila euro, di cui verso Parti Correlate e altre società del Gruppo per 104 mila euro.
Tra gli altri debiti correnti sono iscritti principalmente debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale per 96 mila euro, debiti verso il personale dipendente e organi sociali per 1.077 mila euro e ratei e risconti passivi per 816 mila euro.
Tra gli altri debiti non correnti è incluso il fair value negativo, pari a 112 mila euro, di un contratto IRS sottoscritto nel mese di giugno 2023 con Banco Bpm a copertura specifica del rischio variazioni del tasso d’interesse con riferimento al 50% del contratto di finanziamento sempre sottoscritto con Banco Bpm. Essendo il contratto designato in hedge accounting la relativa variazione di fair value è iscritta nel Conto Economico Complessivo in una apposita riserva di Patrimonio Netto.
D6Imposte correnti3.078
Le imposte correnti al 31 dicembre 2023 sono rappresentate dalle ritenute operate sui redditi da lavoro dipendente ed autonomo per 136 mila euro e per 2.943 mila euro dalla stima al 31 dicembre 2023 del debito IRES emerso dall’eccedenza netta di imponibili fiscali non compensata da perdite apportata dalle società aderenti al consolidato fiscale del Gruppo Immsi.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
182
E
Commento
alle
principali
voci
di
Conto
Economico
E1Proventi finanziari56.963
Di seguito si riporta il dettaglio dei proventi finanziari dell’esercizio 2023 ed il relativo confronto con quelli realizzati nell’esercizio precedente:
Esercizio 2023Esercizio 2022
Dividendi da imprese controllate 40.349 26.899
Interessi e commissioni da imprese controllate 16.261 10.234
Altri proventi finanziari 353 156
Totale 56.963 37.289
L’incremento dei proventi finanziari rispetto al precedente esercizio è principalmente riconducibile al maggior flusso di dividendi erogato dalla società controllata Piaggio & C. S.p.A. e all’incremento, della voce “Interessi e commissioni da imprese controllate” riconducibile all’incremento dei tassi base di interesse variabili applicati alle linee di credito concesse alle società controllate.
E2Oneri finanziari36.133
Gli oneri finanziari al 31 dicembre 2023 ammontano complessivamente a 36.133 mila euro (12.650 mila euro al 31 dicembre 2022) e includono, come precedentemente commentato alla voce “Partecipazioni” e “Altre attività finanziarie”, le rettifiche di valore delle partecipazioni per complessivi 12,1 milioni di euro (291 mila euro nel 2022) delle controllate ISM investimenti S.p.A. e Pietra S.r.l. nonché la svalutazione crediti finanziari detenuti verso la controllata ISM investimenti S.p.A. per 7,5 milioni di euro (2,9 milioni di euro nel 2022).
L’ammontare nell’esercizio 2023 degli interessi passivi ed altri oneri finanziari, pari a circa 16,5 milioni di euro, risulta in incremento rispetto al valore dell’esercizio precedente (9,5 milioni di euro) per effetto principalmente dell’incremento dei tassi base di interesse variabili applicati alle linee di credito concesse alla Società e dal più alto livello di indebitamento bancario.
E3Costi per servizi e godimento beni di terzi3.279
I costi per servizi e godimento beni di terzi, al netto dei costi riaddebitati per effetto dell’applicazione dell’IFRS 15 come sopra descritto, ammontano a 3.279 mila euro (3.665 mila euro nell’esercizio precedente), di cui circa 288 mila euro derivanti da operazioni infragruppo e con altre Parti Correlate, i cui dettagli sono forniti in calce alla presente Nota esplicativa.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
183
I costi per servizi e godimento beni di terzi vengono di seguito dettagliati:
Esercizio 2023Esercizio 2022
Spese per manutenzioni e pulizie 95 113
Spese per il personale 70 228
Consulenze tecniche, legali, tributarie, amministrative, ecc. 622 611
Spese per utenze energetiche, telefoniche, postali, ecc. 65 65
Assicurazioni 37 43
Spese per il funzionamento del Consiglio di Amministrazione 1.677 2.035
Spese per il funzionamento del Collegio Sindacale 150 148
Spese comunicazione e pubblicazione 12 11
Spese di certificazione 190 112
Diritti di quotazione e Montetitoli 167 139
Spese condominali, vigilanza e portierato 50 45
Spese bancarie 13 17
Spese gestione e manutenzione sito web 41 10
Spese per locazioni immobiliari 2 2
Spese per canoni e noleggi diversi 69 64
Spese diverse 19 22
Totale 3.279 3.665
E4Costi del personale1.344
I costi del personale iscritti nel 2023 si riferiscono a stipendi per circa 995 mila euro, oneri sociali per 277 mila euro e ad accantonamenti a titolo di TFR per 72 mila euro. Per un approfondimento di quest’ultima voce si rimanda alla voce Fondi per trattamento di quiescenza ed obblighi simili.
Immsi S.p.A. non ha in corso alcun piano di stock options a favore del personale dipendente.
Si informa inoltre, come richiesto dal comma 1-bis dell’art.78 del Regolamento Emittenti, che la Società non ha posto in essere operazioni atte a favorire l’acquisto o la sottoscrizione di azioni da parte dei dipendenti ai sensi dell’art. 2358 del codice civile.
La forza media retribuita nell’esercizio è pari a 10 dipendenti, di cui 2 dirigenti.
E5Ammortamento delle attività materiali400
Gli ammortamenti delle attività materiali iscritti nel 2023 ammontano a 400 mila euro e si riferiscono a macchine elettroniche, hardware, automezzi, mobili ed arredi ed attrezzatura varia nonché all’ammortamento dei diritti d’uso (353 mila euro) iscritti in forza dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 “Leasing”.
Per gli investimenti effettuati nel corso dell’esercizio si è ritenuto opportuno applicare le aliquote di ammortamento ridotte del 50% in quanto considerate rappresentative del limitato utilizzo degli stessi cespiti. La Società ha inoltre ammortizzato totalmente quei beni di esiguo valore la cui utilità risulta sostanzialmente esaurita nel corso dell’esercizio.
E6Altri proventi operativi203
Tale voce ammonta a fine periodo a 203 mila euro, al netto dei proventi generati da riaddebiti di costi come disposto dall’IFRS 15, ed include sostanzialmente proventi per compensi riversati dai dipendenti della Società per cariche sociali ricoperte all’interno del Gruppo e sopravvenienze.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
184
E7Altri costi operativi307
Di seguito si propone il dettaglio degli altri costi operativi:
Esercizio 2023Esercizio 2022
oneri accessori alla vendita investimento immobiliare 5 6
altre imposte e tasse 232 238
oneri vari di gestione 70 38
Totale 307 282
E8Imposte(798)
La Società ha iscritto nell’esercizio 2023 alla linea “Imposte” un provento netto di 798 mila euro.
La stima al 31 dicembre 2023 dell’IRES di competenza della Società ha comportato l’iscrizione a conto economico di imposte correnti passive pari a circa 1,5 milioni di euro compensato per 2,3 milioni di euro dal beneficio del riversamento a conto economico di imposte differite stanziate negli anni precedenti. In particolare, si ricorda che la plusvalenza fiscale realizzata sulla cessione dell’immobile di Roma a fine 2019, pari a 52,3 milioni di euro, risulta imponibile ai soli fini IRES in quote costanti ripartibili su cinque esercizi fiscali dal 2019 al 2023.
Si ricorda che il risultato ante imposte, per la parte costituita da poste finanziarie, concorre in minima parte alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sul reddito in quanto le maggiori componenti sono costituite da poste fiscalmente neutre, per il cui commento si rimanda alla voce Proventi Finanziari.
Si precisa che la Società, aderendo al consolidato fiscale nazionale di Gruppo in qualità di consolidante, ha aggregato l’imponibile fiscale ai fini IRES, sopra menzionato, con imponibili e perdite fiscali apportate dalle altre società controllate aderenti.
La Società nell’esercizio 2023 ha contabilizzato a conto economico proventi per circa 0,1 milioni di euro (0,7 milioni di euro nell’esercizio precedente) maturati in ambito di consolidato fiscale e riconosciuti per la cessione a favore di società aderenti di eccedenze fiscali che hanno consentito a livello di gruppo la deducibilità di oneri finanziari netti altrimenti indeducibili.
Di seguito si riporta la riconciliazione tra onere fiscale teorico ed onere fiscale da bilancio:
IMPOSTERedditoImposte
RisultatoComponenti temporaneeCorrentiDifferite
Risultato ante imposte15.626
Onere (beneficio) fiscale teorico3.750
Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi-806-806-193193
Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi744-744179-179
Effetto fiscale cessione investimento immobiliare10.465-10.4652.512-2.512
Annullamento differenze temporanee sorte in precedenti esercizi-699699-168168
Differenze permanenti che non si annulleranno negli esercizi successivi-19.1480-4.5960
Totale differenze-9.444-11.316-2.267-2.329
Imponibile fiscale6.182
Totale onere (beneficio) fiscale sul reddito di competenza1.484-2.329
Altre rettifiche470
Totale onere (beneficio) fiscale iscritto a bilancio1.531-2.329
A partire dal periodo 2024, il Gruppo Immsi S.p.A., come parte del più ampio Gruppo Omniaholding
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
185
S.p.A. (di seguito anche il “Gruppo Omnia”), è tenuto ad applicare la normativa di cui al D. Lgs. 27 dicembre 2023, n. 209 che recepisce in ambito nazionale la Direttiva UE 2022/2523, in conformità con quanto stabilito dall’OCSE con il progetto denominato Tax Challenges Arising from the Digitalisation of the Economy – Global Anti-Base Erosion Model Rules” (cd. Pillar Two).
Per gli effetti derivanti dall’applicazione del Pillar Two si veda quanto già riportato nel paragrafo Imposte delle Note esplicative ed integrative alla situazione contabile consolidata.
E9Risultato netto di periodo16.475
Immsi S.p.A. realizza un utile netto pari a 16.475 mila euro (utile netto di 20.433 mila euro nel 2022).
Il decremento di circa 4 milioni di euro è principalmente dovuto alle maggiori svalutazioni di partecipazioni e crediti finanziari verso società controllate, ai maggiori oneri finanziari netti solo parzialmente compensato dai maggiori dividendi erogati dalla controllata Piaggio & C. S.p.A., rispetto a quanto contabilizzato nel precedente esercizio.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
186
F
Impegni,
rischi
e
garanzie
Nell’ambito degli accordi di vendita dell’immobile di Roma con la controparte acquirente Investire SGR S.p.A. è stato contrattualizzato di depositare parte del prezzo di cessione pari a 1,5 milioni di euro su un conto corrente vincolato, intestato e gestito dal notaio rogante, a titolo di deposito a garanzia di obbligazioni post closing interamente a carico della Società. In caso di adempimento o meno delle suddette obbligazioni l’importo verrà svincolato dal notaio rogante o a favore della Società o a favore della controparte acquirente. Sono stati svincolati a favore della Società 0,8 milioni di euro nel 2020.
A dicembre 2019 la Società ha sottoscritto con Investire SGR S.p.A. un contratto di locazione per una porzione immobiliare (adibita uso uffici) sita al piano dell’immobile di Roma Via Abruzzi; a titolo di deposito cauzionale la Società ha versato ad Investire SGR S.p.A. un importo pari a 125 mila euro corrispondenti a quattro mensilità del canone di locazione.
Intesa Sanpaolo ha rilasciato una linea di credito per firma revocabile pari a 400 mila euro che Immsi ha utilizzato per 350 mila euro a favore del Fondo Pensione a prest. def. del Gruppo Intesa Sanpaolo, con il quale Immsi ha stipulato nel mese di dicembre 2008 un contratto di locazione per l’immobile sito in Milano – via Broletto 13.
A garanzia di parte dell’indebitamento della Società e delle controllate Intermarine S.p.A. e ISM Investimenti S.p.A., Is Molas S.p.A., Immsi S.p.A. al 31 dicembre 2023 ha depositato circa 166,7 milioni di azioni Piaggio a garanzia di finanziamenti e di linee di credito per complessivi 308,1 milioni di euro, di cui 239,3 milioni di euro relativi ai finanziamenti della sola Capogruppo, mentre ulteriori circa 12,6 milioni di azioni Piaggio sono libere da vincoli.
Immsi ha rilasciato fideiussioni a favore del Banco BPM per anticipo su contratto e a controgaranzia delle fidejussioni post delivery che lo stesso istituto di credito ha rilasciato alla Marina Militare Italiana. L’importo complessivo garantito a fine 2023 è pari a 0,9 milioni di euro.
Immsi ha rilasciato fideiussione a favore della Banca Popolare di Sondrio per il mutuo fondiario ipotecario concesso ad Intermarine di nominali 20 milioni di euro con una prima tranche erogata di 10 milioni di euro.
Immsi S.p.A. ha inoltre rilasciato patronage a garanzia del finanziamento concesso da BNL a Intermarine in essere al 31 dicembre 2023 per 5 milioni di euro e una ulteriore patronage a garanzia di anticipo su contratto in essere al 31 dicembre 2023 per 1,7 milioni di euro.
In relazione alla linea di credito in essere tra Intermarine S.p.A. e Banca IFIS, nella forma di anticipo su contratto con la Marina Militare Italiana riveniente dalla commessa Gaeta, è stata rilasciata a banca IFIS patronage dalla controllante diretta RCN Finanziaria S.p.A., confermata da Immsi S.p.A.. Il valore della garanzia a fine 2023 è pari a 1,1 milioni di euro in totale. Ulteriori linee di credito per anticipazioni su contratti utilizzate al 31 dicembre 2023 per 8 milioni di euro ed un finanziamento ammortizzato di 3 milioni di euro, in essere al 31 dicembre 2023 per 2,8 milioni di euro, risultano supportati da patronage rilasciate da Immsi.
Immsi ha inoltre rilasciato patronage a garanzia delle rate di avanzamento sulla Commessa Snav 2 in favore di Reale Mutua con un’esposizione al 31 dicembre 2023 pari a 4,2 milioni di euro.
Immsi ha rilasciato due fideiussioni a garanzia di due finanziamenti concessi da Banca Monte dei Paschi di Siena a Intermarine per adeguamenti dei cantieri per la componente individuata come ‘Green’ pari a 2,3 milioni di euro e 5 milioni di euro.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
187
La controllata corrisponde ad Immsi una remunerazione per il rilascio delle suddette fideiussioni proporzionata agli importi garantiti.
Nel mese di dicembre 2017, Immsi ha rilasciato fidejussione per 10 milioni di euro a favore di MPS a garanzia del finanziamento erogato dallo stesso istituto di credito a Is Molas per 20 milioni di euro. Il finanziamento risulta in essere al 31 dicembre 2023 per 2,4 milioni di euro.
Nel mese di settembre 2022, Immsi ha rilasciato fidejussione per 8,5 milioni di euro a favore di Banca Sella a garanzia del finanziamento di pari importo erogato dallo stesso istituto di credito a Is Molas.
La controllata corrisponde ad Immsi una remunerazione proporzionata agli importi garantiti per entrambe le fideiussioni rilasciate.
Si segnala infine che Immsi, a fronte del finanziamento di 30 milioni di euro accordato da Intesa Sanpaolo a ISM Investimenti S.p.A., si è impegnata nell’interesse del socio IMI Investimenti S.p.A. (ora Intesa Sanpaolo S.p.A.) ad erogare un finanziamento soci per l’importo che risulterà necessario affinché ISM proceda al rimborso integrale del proprio indebitamento, qualora non fosse in grado di rifinanziare sul mercato la passività verso Intesa Sanpaolo.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
188
G
Posizione
finanziaria
netta
Di seguito, l’Indebitamento finanziario netto di Immsi S.p.A. al 31 dicembre 2023, esposto nel rispetto di quanto definito negli Orientamenti ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021, è analizzato e messo a confronto con l’analogo dato al 31 dicembre 2022.
La posizione finanziaria netta è rappresentata dalle passività finanziarie (correnti e non correnti), ridotte della cassa e delle altre disponibilità liquide equivalenti, nonché delle altre attività finanziarie correnti. A riguardo, si segnala che l’indicatore così formulato rappresenta quanto monitorato dal management della Società e che lo stesso, rispetto a quanto suggerito dagli Orientamenti ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021, include anche la quota non corrente dei crediti finanziari; non concorrono alla determinazione della posizione finanziaria netta gli strumenti finanziari derivati designati di copertura, al 31 dicembre 2023 negativi per 112 mila euro e gli interessi passivi non liquidati, maturati sui finanziamenti, che ammontano al 31 dicembre 2023 a 812 mila euro.
In migliaia di euro31.12.202331.12.2022
A Disponibilità liquide-8.070-6.309
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
C Altre attività finanziarie-1.017-1.143
D Totale liquidità (A + B + C)-9.087-7.452
E Debiti finanziari correnti (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa
la parte corrente del debito finanziario non corrente)
- Obbligazioni
- Debiti verso banche146.055146.821
- Debiti per leasing1.1051.378
- Debiti verso altri finanziatori
F Parte corrente del debito finanziario non corrente28.93742.983
G Totale indebitamento finanziario corrente (E + F)176.097191.182
H Indebitamento finanziario corrente netto (G + D)167.010183.730
I Debiti finanziari non correnti (esclusi la parte corrente e
gli strumenti di debito
- Debiti verso banche73.81940.383
- Debiti per leasing5.0661.141
- Debiti verso altri finanziatori
J Strumenti di debito
K Debiti commerciali ed altri debiti non correnti
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K)78.88541.524
M Indebitamento finanziario netto (H + L)245.895225.254
Crediti finanziari verso società controllate a medio lungo termine-234.014-224.718
Indebitamento finanziario netto delle Capogruppo11.881536
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2023 è negativa per 11.881 mila euro in peggioramento rispetto a negativi 536 mila euro registrati alla fine dell’esercizio precedente.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
189
In migliaia di euro31/12/202331/12/2022
Autofinanziamento13.57117.876
Variazione del capitale circolante netto(8.174)25
Flusso monetario netto generato dalla gestione6.10917.901
Pagamento Dividendi da parte della Società(18.389)(10.216)
Acquisizione di attività materiali ed investimenti immobiliari(31)(163)
Decremento netto da cessioni immobiliari016
Acquisizione partecipazioni controllate, al netto dismissioni96615.491
Variazione posizione finanziaria netta(11.345)23.029
Posizione finanziaria netta a inizio periodo(536)(23.565)
Posizione finanziaria netta a fine periodo(11.881)(536)
H
-
Dividendi
pagati
Immsi S.p.A. nel corso dell’esercizio 2023:
-come da delibera dell’Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 28 aprile 2023, ha distribuito un dividendo di 3,9 centesimi di euro, lordo da imposte, per ciascuna azione ordinaria avente diritto, pari a complessivi euro 13.280.670 a valere sull’utile di esercizio 2022, pagato in data 24 maggio 2023;
-come da delibera del Consiglio di Amministrazione del 14 novembre 2023, con l’approvazione del Prospetto Contabile al 30 settembre 2023 e la Relazione degli Amministratori ai sensi dell’art. 2433-bis del Codice Civile, nonché avendo ricevuto il Parere della società di revisione, ha distribuito un acconto sul dividendo ordinario dell’esercizio 2023 pari a 1,5 centesimi di euro, lordo da imposte, per ciascuna azione ordinaria avente diritto, per un ammontare complessivo di Euro 5.107.950, pagato in data 22 novembre 2023.
Nel corso dell’esercizio 2022, la Società ha distribuito un dividendo di euro 3 centesimi lordo da imposte, a tutte le azioni ordinarie aventi diritto (n. 340.530.000) per complessivi massimi euro 10.215.900, mediante l’utilizzo delle riserve di risultato disponibili.
I
Proposta
di
destinazione
del
risultato
d’esercizio
Il Bilancio al 31 dicembre 2023 evidenzia un utile d’esercizio pari ad euro 16.474.803,22;
Il Consiglio di Amministrazione di Immsi S.p.A. propone di destinare tale risultato come segue:
per il 5%, pari ad euro 823.740,16 a Riserva Legale;
per euro 13.621.200,00 agli azionisti a titolo di dividendo, e
per la parte residua, pari ad euro 2.029.863,06, alle Riserve di Risultato.
Come deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 14 novembre 2023, la Società ha già pagato, in data 22 novembre 2023, un acconto sul dividendo per azione pari a euro 0,015 lordo da imposte, per ciascuna azione ordinaria avente diritto, con data di stacco della cedola n. 15 il giorno 20 novembre 2023.
Vi proponiamo quindi di distribuire, a saldo dell’acconto già versato, un dividendo pari a euro 0,025 lordo da imposte, per ciascuna azione ordinaria avente diritto (n. 340.530.000), per complessivi massimi euro 8.513.250,00 da prelevare dall’utile di esercizio disponibile; nonché di fissare, quale data di stacco della cedola n. 16 il giorno 20 maggio 2024, record date dividendo il giorno 21 maggio 2024 e, quale data a partire dalla quale viene posto in pagamento il dividendo, il giorno 22 maggio 2024.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
190
L
-
Operazioni
con
società
del
Gruppo
e
Parti
Correlate
In merito all’informativa riguardante i rapporti con Parti Correlate di cui allo IAS 24 intrattenute da Immsi S.p.A., si segnala che le operazioni effettuate con tali soggetti sono state concluse secondo le normali condizioni di mercato o specifiche disposizioni normative.
Si informa che, in conformità al Regolamento n. 17221 in materia di operazioni con Parti Correlate emanato da Consob in data 12 marzo 2010 e successivamente integrato e modificato, la Società ha adottato una procedura diretta a disciplinare le modalità di approvazione delle operazioni con Parti Correlate, per il cui approfondimento si rimanda al sito www.immsi.it alla sezione Governance.
In dettaglio sono proposti i principali effetti economici (esclusi i ricavi da riaddebiti a controllate e controllanti conformemente a quanto indicato dall’IFRS 15) e patrimoniali delle operazioni con Parti Correlate e la loro incidenza sul totale di ciascuna voce di bilancio di Immsi S.p.A. al 31 dicembre 2023, comparato con quanto rilevato per le medesime parti correlate nel bilancio 2022:
Principali partite economiche e patrimonialiImporti 2023 in migliaia di Euro% incidenza su voce di bilancioDescrizione della natura delle operazioniImporti 2022 in migliaia di Euro
Operazioni con Parti Correlate:
Debiti commerciali correnti272,9%Servizi di assistenza fiscale forniti dallo Studio Girelli e Associati27
Costi per servizi e godimento beni di terzi57731,7%2,2%Servizi assistenza fiscale forniti dallo Studio Girelli e Associati Servizi di assistenza legale forniti a favore di organi sociali57116
Operazioni verso Società Controllanti:
Passività finanziarie non correnti4990,6%Passività finanziarie su diritti d’uso locazioni Omniaholding S.p.A.413
Passività finanziarie correnti1770,1%Passività finanziarie su diritti d’uso locazioni Omniaholding S.p.A.121
Costi per servizi e godimento beni di terzi290,9%Spese condominiali uffici siti in Mantova forniti da Omniaholding S.p.A. 30
Oneri finanziari310,1%Oneri finanziari diritti d’uso e Commissioni su Prestito Titoli Omniaholding26
Operazioni verso Società Controllate:
Crediti commerciali ed altri crediti non correnti6.8686.3467171348,3%44,6%5,0%0,1%Crediti verso RCN Finanziaria S.p.A. per spese riaddebitateCrediti verso Is Molas S.p.A. per spese riaddebitate, contratto di consulenzaCrediti verso ISM Investimenti S.p.A. per spese riaddebitateCrediti verso Apuliae S.r.l. per spese riaddebitate6.0546.30569112
Crediti commerciali ed altri crediti correnti1.67956,4%Crediti verso Intermarine S.p.A. per spese riaddebitate, locazione uffici siti in Roma, commissioni e contratto di consulenza 1.380
1916,4%Crediti verso Piaggio & C. S.p.A. per spese riaddebitate, contratto di consulenza e riversamento compensi231
37212,5%Crediti da consolidato fiscale nazionale552
Altre attività finanziarie non correnti141.58790.18826.0081.11617.9073.00850,4%32,1%9,8%0,4%6,4%1,0%Finanziamenti concessi a RCN Finanziaria S.p.A e interessiFinanziamenti concessi a Is Molas S.p.A. e interessiFinanziamenti concessi a ISM Investimenti S.p.A. e interessiFinanziamenti concessi ad Apuliae S.r.l. e interessiFinanziamenti concessi ad Intermarine S.p.A. e interessiCrediti finanziari sub-locazione verso Piaggio & C. S.p.A. e Intermarine S.p.a.141.48581.77436.32598111.357657
Attività finanziarie correnti1.01712,9%Crediti finanziari sub-locazione verso Piaggio & C. S.p.A. e Intermarine S.p.a.1.143
Debiti commerciali e altri debiti correnti606,3%Debito verso Piaggio & C. S.p.A. per spese riaddebitate200
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
191
Principali partite economiche e patrimonialiImporti 2023 in migliaia di Euro% incidenza su voce di bilancioDescrizione della natura delle operazioniImporti 2022 in migliaia di Euro
Proventi finanziari40.349529.3481.3255.4627470,8%0,1%16,4%2,3%9,6%0,1%Dividendi da Piaggio & C. S.p.A.Interessi sub-locazione diritti d’uso verso Piaggio & C. S.p.a.Interessi attivi verso RCN Finanziaria S.p.A.Interessi sub-locazione diritti d’uso, Interessi attivi e Commissioni di garanzia verso Intermarine S.p.A.Interessi attivi e commissioni di garanzia verso Is Molas S.p.A.Interessi attivi verso Apuliae S.r.l.26.899565.056583  2.97740
Oneri finanziari19.62954,3%Svalutazioni partecipazioni e crediti finanziari verso società controllate3.151
Costi per servizi e godimento beni di terzi69592,1%1,8%Attività di internal audit prestata da Immsi Audit S.c.a r.l.Riaddebiti da Piaggio & C. S.p.A.7459
Altri proventi operativi12159,9%Riversamento compensi da controllate104
Valori economici inclusivi dell’IVA indetraibile.
Con riferimento ai rapporti, alle garanzie ed agli impegni in essere con le società del Gruppo si rimanda a quanto commentato alla voce F - Impegni, Rischi e Garanzie.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
192
M
-
Rischi
ed
incertezze
Strumenti Finanziari
Con riferimento agli strumenti finanziari, già commentati all’interno delle Note esplicative, la Capogruppo non ha rilevato differenze tra il fair value ed il valore di carico per tutte le poste in oggetto, ad esclusione delle partecipazioni in Unicredit per il cui dettaglio si rimanda al paragrafo relativo alle attività finanziarie. Al 31 dicembre 2023, la Società non ha in essere poste attive e/o passive a tasso fisso ed a lungo termine per cui sia necessario procedere ad un ricalcolo del relativo valore in base ai tassi correnti di mercato.
In migliaia di euro31.12.202331.12.2022
ATTIVO
ATTIVITA’ NON CORRENTI
Altre attività finanziarie280.636272.578
Crediti finanziari280.636272.578
Attività finanziarie00
ATTIVITA’ CORRENTI
Altre attività finanziarie7.8864.854
Crediti finanziari1.0171.143
Attività finanziarie6.8693.711
PASSIVO
PASSIVITA’ NON CORRENTI
Passività finanziarie78.88541.523
Debiti verso banche73.81940.382
Altri debiti finanziari5.0661.141
PASSIVITA’ CORRENTI
Passività finanziarie176.097191.182
Debiti verso banche174.992189.804
Altri debiti finanziari1.1051.378
Rischio tassi di interesse
Come noto, le variazioni dei tassi di interesse sul mercato possono modificare il fair value di un’attività o passività finanziaria.
L’esposizione al rischio di mercato derivante dalla variazione dei tassi di interesse è principalmente collegata alle operazioni di finanziamento a medio e lungo termine.
La seguente tabella illustra il valore nominale degli strumenti finanziari attivi e passivi della Società che sono esposti al rischio di tasso di interesse, suddivisi a seconda che siano contrattualmente assoggettati a tasso fisso o variabile (al netto di eventuali strumenti di copertura specifici della variazione del tasso di interesse).
In migliaia di euroTotale
Totale a tasso fisso-15.070
Totale a tasso variabile-24.844
Un incremento o decremento del 1% dell’Euribor con riferimento all’esposizione puntuale netta di Immsi S.p.A. avrebbe generato maggiori o minori interessi per circa 248 mila euro per anno.
Rischio prezzo
Relativamente al rischio prezzo sugli investimenti detenuti dalla Società e classificati tra le altre attività finanziarie disponibili per la vendita, si rimanda a quanto già commentato all’interno della presente Nota.
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
193
Rischio credito
La seguente tabella riporta l’analisi per scadenza della voce Crediti commerciali, inclusi i crediti svalutati o garantiti per il cui commento si rimanda alle relative Note di bilancio.
In migliaia di euro31.12.202331.12.2022
Crediti scaduti:
0-30 gg.-184
30-60 gg.-1
60-90 gg.-4
> 90 gg.2.3851.960
Totale crediti scaduti2.3852.149
Totale crediti a scadere192175
Totale2.5772.324
Gli altri crediti sono rappresentati sostanzialmente da ratei e risconti e per 700 mila euro dal deposito vincolato istituito presso il notaio rogante a garanzia di adempimenti post-closing la vendita dell’investimento immobiliare di Via Abruzzi in Roma.
Rischio liquidità
La Società potrebbe risentire di eventuali situazioni di criticità che riguardassero le controllate, in particolar modo quelle a cui ha accordato linee di finanziamento. Immsi S.p.A. infatti interviene con finanziamenti ed il rilascio di garanzie a favore delle controllate del Gruppo finalizzate ad agevolare la provvista da parte delle stesse; le suddette operazioni sono regolate a normali condizioni di mercato.
Con riferimento alla posizione debitoria, la Società nel corso del 2023, così come nel corso del 2022, ha rinnovato le linee di credito scadute e sottoscritto nuovi finanziamenti a medio lungo termine.
Il rischio di liquidità deriva dall’eventualità che le risorse finanziarie disponibili non siano sufficienti a coprire, nei tempi e nei modi dovuti, gli esborsi futuri generati da obbligazioni finanziarie.
La Società ha a disposizione a fine 2023, linee di credito non utilizzate per complessivi 34,1 milioni di euro relative a linee di credito accordate da Intesa Sanpaolo, Unicredit, Santander e Banca Carige.
In relazione alle previsioni elaborate in merito al fabbisogno finanziario previsto per i prossimi 12 mesi, derivante prevalentemente dall’attività di investimento e di gestione del capitale circolante netto, tenuto conto delle linee di credito in scadenza nel corso dell’esercizio e degli impegni finanziari cui la Società si è impegnata a far fronte per sostenere lo sviluppo delle proprie iniziative, gli Amministratori hanno intrapreso, e intraprenderanno nei prossimi mesi, azioni volte alla ricerca di soluzioni che garantiscano l’equilibrio finanziario, tra cui il rinnovo delle linee a breve, tenendo anche in considerazione il rischio di un possibile scenario di incertezza dei mercati azionari, con eventuali conseguenze circa il dimensionamento delle linee di credito ad oggi accordate alla Società, per larga parte garantito dalle azioni Piaggio detenute dalla stessa.
A tale proposito si segnala che gli attuali corsi azionari del titolo Piaggio permettono di confermare le garanzie in essere per tutti i relativi finanziamenti; inoltre residuano alla data del 31 dicembre 2023 circa 12,6 milioni di azioni Piaggio libere da garanzia e pertanto potenzialmente utilizzabili per l'ottenimento di nuovi fidi.
Tuttavia, la dinamica futura di tali fattori richiede che le circostanze vengano costantemente monitorate dalla Direzione della Società.
Livelli gerarchici di valutazione del fair value
In relazione agli strumenti finanziari rilevati al fair value nel Prospetto della Situazione Patrimoniale Finanziaria, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
194
seguenti livelli:
livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
Con riferimento alle attività valutate al fair value che presentano quotazioni rilevate su un mercato attivo possedute da Immsi S.p.A. (livello 1), si segnalano le azioni Unicredit in portafoglio al 31 dicembre 2023, pari a 279.639 titoli, per un controvalore complessivo a tale data pari a 6.869 mila euro. Il fair value della partecipazione, rappresentato dalla quotazione del titolo a fine 2023, risulta in incremento rispetto alla fine dell’esercizio precedente per circa 3.158 mila euro.
Al 31 dicembre 2023, tra le attività non correnti, è incluso il fair value, positivo per complessivi 155 mila euro di un contratto di Interest rate swap (IRS) sottoscritto nel mese di dicembre 2021 con Banca Bper per un nozionale iniziale di 10 milioni di euro ed attualmente in essere per 5.070 milioni di euro a copertura specifica del rischio variazioni del tasso d’interesse con riferimento al 100% del contratto di finanziamento sempre sottoscritto con Bper. Nelle passività non correnti, è incluso il fair value, negativo per complessivi 112 mila euro di un contratto di Interest rate swap (IRS) sottoscritto nel mese di giugno 2023 con Banco BPM per un nozionale iniziale di 10 milioni di euro a copertura specifica del rischio variazioni del tasso d’interesse con riferimento al 50% del contratto di finanziamento sempre sottoscritto con Banco BPM.
Le attività finanziarie valutate al fair value per le quali non sussistono dati di mercato osservabili includono la partecipazione detenuta in Alitalia Compagnia Aerea Italiana S.p.A., il cui valore risulta interamente svalutato come precedentemente descritto.
Come richiesto dal principio IFRS 7, che richiede ai soli fini della disclosure che venga determinato il fair value dei debiti contabilizzati secondo il metodo del costo ammortizzato, si ritiene che sostanzialmente tale fair value eguagli il valore nominale della passività.
N
-
Costi
di
revisione
In relazione agli obblighi di informativa previsti dall’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti, in materia di corrispettivi di competenza dell’esercizio per gli incarichi conferiti da Immsi S.p.A. alla società di revisione, si segnala che i compensi di competenza dell’esercizio 2023 riconosciuti a Deloitte & Touche S.p.A. ammontano a 130.511 euro, di cui 95.480 euro per attività relative alla revisione contabile, 15.531 euro all’esame limitato della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario e 19.500 euro per servizi di attestazione (oltre ad oneri e spese accessorie).
Si ricorda che l’Assemblea del 14 maggio 2020 ha conferito per il periodo 2021-2029 l’incarico per la revisione legale dei conti alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A..
Bilancio
di
Immsi
S.p.A.
e
Note
esplicative
195
O
Fatti
di
rilievo
intervenuti
dopo
la
chiusura
dell’esercizio
Non si segnalano fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio.
La Società sta monitorando i propri mercati di riferimento e la formulazione di previsioni per il prossimo futuro rimane comunque complessa.
* * *
Questo documento è stato pubblicato in data 5 aprile 2024 su autorizzazione del Presidente della Società, Matteo Colaninno.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Matteo Colaninno
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