815600FE9E92D9D6C3092023-01-012023-12-31815600FE9E92D9D6C3092023-12-31815600FE9E92D9D6C3092022-12-31815600FE9E92D9D6C3092022-01-012022-12-31815600FE9E92D9D6C3092021-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember815600FE9E92D9D6C3092021-12-31ifrs-full:OtherReservesMember815600FE9E92D9D6C3092021-12-31ifrs-full:RetainedEarningsMember815600FE9E92D9D6C3092021-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember815600FE9E92D9D6C3092021-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember815600FE9E92D9D6C3092021-12-31815600FE9E92D9D6C3092022-01-012022-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember815600FE9E92D9D6C3092022-01-012022-12-31ifrs-full:OtherReservesMember815600FE9E92D9D6C3092022-01-012022-12-31ifrs-full:RetainedEarningsMember815600FE9E92D9D6C3092022-01-012022-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember815600FE9E92D9D6C3092022-01-012022-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember815600FE9E92D9D6C3092022-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember815600FE9E92D9D6C3092022-12-31ifrs-full:OtherReservesMember815600FE9E92D9D6C3092022-12-31ifrs-full:RetainedEarningsMember815600FE9E92D9D6C3092022-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember815600FE9E92D9D6C3092022-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember815600FE9E92D9D6C3092023-01-012023-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember815600FE9E92D9D6C3092023-01-012023-12-31ifrs-full:OtherReservesMember815600FE9E92D9D6C3092023-01-012023-12-31ifrs-full:RetainedEarningsMember815600FE9E92D9D6C3092023-01-012023-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember815600FE9E92D9D6C3092023-01-012023-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember815600FE9E92D9D6C3092023-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember815600FE9E92D9D6C3092023-12-31ifrs-full:OtherReservesMember815600FE9E92D9D6C3092023-12-31ifrs-full:RetainedEarningsMember815600FE9E92D9D6C3092023-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember815600FE9E92D9D6C3092023-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMemberiso4217:EUR
1
TREVI – Finanziaria industriale S.p.A.
Relazione Finanziaria al 31 dicembre 2023
Ragione sociale dell'entità controllante
Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A.
Ragione sociale della capogruppo
Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A.
Spiegazione dei cambiamenti relativi alla denominazione dell'entità che redige il bilancio o ad altro mezzo di identificazione dalla chiusura del periodo di riferimento precedente
Nessuna
Sede dell'entità
Cesena (FC) – Via Larga 201 – Italia
Paese di registrazione
Italia
Forma giuridica dell'entità
Società per azioni
Denominazione dell'entità che redige il bilancio o altro mezzo di identificazione
Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A.
Descrizione della natura dell'attività dell'entità e delle sue principali operazioni
Finanziaria Industriale
Indirizzo della sede legale dell'entità
Via Larga 201, Cesena (FC)
Capitale Sociale Euro
123.044.339,55 i.v.
R.E.A. C.C.I.A.A.
Forlì – Cesena N. 201.271
Codice Fiscale, P. IVA e Registro delle Imprese di Forlì – Cesena:
1547370401
Sito Internet:
www.trevifin.com
Principale luogo di attività
Cesena (FC)
2
COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI SOCIETARI
Alla data della redazione della presente relazione, a seguito dell’Assemblea dei Soci dell’11 agosto 2022 e dell’Assemblea dei Soci del 10 maggio 2023, la composizione degli organi sociali è la seguente:
PRESIDENTE
Paolo Besozzi (non esecutivo e indipendente)1
AMMINISTRATORE DELEGATO
Giuseppe Caselli
CONSIGLIERI DI AMMINISTRAZIONE
Davide Contini (non esecutivo e indipendente)
Bartolomeo Cozzoli (non esecutivo e indipendente)
Cristina De Benetti (non esecutivo e indipendente)
Manuela Franchi (non esecutivo e indipendente)
Sara Kraus (non esecutivo e indipendente)
Davide Manunta (non esecutivo)
Elisabetta Oliveri (non esecutivo e indipendente)
Alessandro Piccioni (non esecutivo e indipendente)
1 - In carica con il ruolo di Presidente dal 1° agosto 2023 a seguito delle dimissioni presentate dalla dott.ssa Anna Zanardi.
COLLEGIO SINDACALE
Sindaci effettivi
Marco Vicini (Presidente)
Francesca Parente
Mara Pierini
ALTRI ORGANI SOCIALI
Comitato nomine e remunerazione
Alessandro Piccioni (Presidente)
Bartolomeo Cozzoli
Elisabetta Oliveri
Comitato Parti Correlate
Cristina De Benetti (Presidente)
Sara Kraus
Davide Contini
Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
Manuela Franchi (Presidente)
Elisabetta Oliveri
Davide Manunta
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Direttore Amministrazione Finanza e Controllo
Massimo Sala
Nominato dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari con delibera del Consiglio di Amministrazione del 11 agosto 2022.
Società di Revisione
KPMG S.p.A.
Nominata in data 15 maggio 2017 ed in carica fino alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.
Organismo di Vigilanza Modello Organizzativo 231/01
Floriana Francesconi (Presidente)
Yuri Zugolaro
Valeria Sarti
Il Gruppo Trevi è leader a livello mondiale nell’ingegneria del sottosuolo a 360 gradi (fondazioni speciali, consolidamenti del terreno, recupero siti inquinati), nella progettazione e commercializzazione di tecnologie specialistiche del settore. Nato a Cesena nel 1957, il Gruppo conta circa 65 società e, con dealer e distributori, è presente in circa 90 paesi. Fra le ragioni del successo del Gruppo Trevi ci sono l'internazionalizzazione e l’integrazione e l’interscambio continuo tra le due divisioni: Trevi, che realizza opere di fondazioni speciali e consolidamenti di terreni per grandi interventi infrastrutturali (metropolitane, dighe, porti e banchine, ponti, linee ferroviarie e autostradali, edifici industriali e civili) e Soilmec, che progetta, produce e commercializza macchinari, impianti e servizi per l'ingegneria del sottosuolo.
La capogruppo Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. (TreviFin) è quotata alla Borsa di Milano dal mese di luglio 1999. TreviFin rientra nel comparto Euronext Milan che, a seguito alle attività di rebranding dei mercati susseguenti alle operazioni di acquisizione del gruppo Borsa Italiana da parte di Euronext N.V., sostituisce la vecchia dizione di MTA.
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RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE AL BILANCIO CONSOLIDATO E AL BILANCIO D’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2023
Signori Azionisti,
se nel 2022 avevamo intravisto i primi, concreti, spiragli di ottimismo, nel 2023 abbiamo messo a terra le fondamenta della ripresa. Come sempre sono i numeri a confermarlo. E i numeri di questo Bilancio, che viene sottoposto alla Vostra approvazione, ci incoraggiano a continuare con sempre maggiore determinazione su questa strada. Consapevoli che si tratta di un punto di ripartenza e non certo di arrivo.
Il Gruppo Trevi archivia un 2023 decisamente incoraggiante. Un anno che registra un significativo aumento degli ordini acquisiti giunti nel 2023 a 741,2 milioni di euro e del portafoglio lavori, aumentato del 23% (+42 milioni di euro) a fine 2023 rispetto al 2022, l’incremento dei ricavi conseguiti nell’anno pari al 4,5% ed una crescita dell’EBITDA ricorrente, pari al 15,6%. Questi risultati sono stati resi possibili grazie al pieno supporto dei nostri azionisti e delle banche finanziatrici e all’impegno costante ed incondizionato delle donne e degli uomini della nostra organizzazione, nonostante le tensioni che investono il contesto mondiale.
L’ultimo aggiornamento del Piano Industriale Consolidato 2022-2026 in essere ne ha esteso la durata di un anno portandolo al 2027. Dopo anni complicati e complessi siamo convinti di aver imboccato la strada giusta e ritengo che sia corretto, nonché doveroso, trasmettere questo senso di rinnovata fiducia ai nostri azionisti con un messaggio positivo e con la piena rassicurazione che il Gruppo sta moltiplicando gli sforzi per riacquisire il ruolo che gli compete nel mercato mondiale dell’ingegneria del sottosuolo per esperienza, capacità di innovare, di gestire e risolvere problematiche complesse.
Per attitudine mi piace guardare sempre al futuro, ma credo sia giusto, almeno in questa occasione, volgere lo sguardo al recente passato per condividere alcune riflessioni che hanno caratterizzato il nostro lavoro e il contesto nel quale ci ritroviamo ad operare. Nel 2023 il Gruppo Trevi si è misurato con un mercato condizionato dalle crescenti tensioni in est Europa e in Medio Oriente. Si tratta di aree, è bene sottolinearlo, che non ci vedono presenti con attività legate ai servizi o alla produzione metalmeccanica, ma che irradiano il resto del pianeta con le loro tensioni. Nonostante un quadro oggettivamente complesso, il Gruppo Trevi ha continuato a consolidare la propria posizione di multinazionale di riferimento nell’ingegneria del sottosuolo a 360 gradi (fondazioni speciali, consolidamenti del terreno, recupero siti inquinati, nella progettazione e commercializzazione di tecnologie specialistiche del settore quali macchine per pali, diaframmi e consolidamenti).
La capogruppo, Trevi-Finanziaria Industriale S.p.A., opera attraverso due principali controllate: la Divisione Trevi, attiva nei servizi, e la Divisione Soilmec, operativa nella metalmeccanica. Il crescente effetto sinergico e la stretta collaborazione tecnico/ingegneristica di queste due divisioni fungono da moltiplicatore di benefici, in termini di innovazione, per tutte le attività del Gruppo. Un modello di business che garantisce al Gruppo Trevi la possibilità di mantenere, a dispetto della crescente concorrenza a bassa tecnologia, un consistente vantaggio competitivo e di essere riconosciuto come un operatore innovativo ed altamente specializzato in grado di fornire soluzioni, prodotti e servizi nell’ingegneria del sottosuolo ad alto valore aggiunto per ogni situazione specifica e necessità, anche le più complesse.
5
Anche sull’ampio e articolato fronte della sostenibilità, il Gruppo implementa politiche ESG (Enviroment, Social & Governance) che tracciano nuovi orizzonti e si adopera per adeguarsi alle nuove e sempre più stringenti richieste normative (si veda la direttiva CSRD) sulla sostenibilità e sulla informativa relativa.
Più specificatamente, sul fronte interno, stiamo proseguendo in maniera spedita nel percorso di rinnovamento intrapreso qualche mese addietro. Mi riferisco in modo particolare all’implementazione delle attività finalizzate a rivedere la struttura organizzativa, a favorire la transizione digitale, a promuovere una cultura aziendale che opera per obiettivi ed in modo sostenibile, aumentando la consapevolezza dell’operatività in sicurezza, nel rispetto dell’ambiente e dei diritti umani.
Concludo con il mio personale ringraziamento e, sono certo, anche quello dell’intero Consiglio di Amministrazione, a tutti gli stakeholder del Gruppo Trevi e a tutte le donne e gli uomini della nostra organizzazione. Siamo pronti e sempre più determinati ad affrontare le nuove sfide e soprattutto a cogliere tutte le opportunità che il mercato mondiale delle costruzioni e infrastrutture sta proponendo facendo leva sulla nostra riconosciuta capacità progettuale, tecnologica e realizzativa, sia nelle opere di fondazione che nella costruzione di macchinari per i grandi progetti infrastrutturali.
In attesa che i piani di sviluppo infrastrutturale trovino completa e adeguata attuazione, Vi saluto con il rinnovato augurio che le tensioni a livello mondiale possano trovare una risoluzione al più presto.
Giuseppe Caselli
6
Principali dati e risultati economico finanziari del Gruppo
Nota metodologica
Nella presente Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione sono riportate informazioni relative ai ricavi, alla redditività, alla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2023.
Salvo ove diversamente indicato, tutti i valori sono espressi in migliaia di Euro. I confronti nel documento sono stati effettuati rispetto al 31 dicembre dell’esercizio precedente.
Si precisa che le eventuali differenze rinvenibili in alcune tabelle sono dovute agli arrotondamenti dei valori espressi in migliaia di Euro. La società Capogruppo Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. è indicata con la sua denominazione sociale completa o semplicemente definita Trevifin o Società; il Gruppo facente capo alla stessa è nel seguito indicato come Gruppo Trevi o semplicemente definito il Gruppo.
Principi contabili di riferimento
La Relazione finanziaria al 31 dicembre 2023 è stata redatta in ottemperanza a quanto disposto dall’articolo 154 ter. C.5. del D.lgs 58/98 T.U.F. e successive modificazioni ed integrazioni ed in osservanza dell’articolo 2.2.3. del Regolamento di Borsa.
I principi contabili di riferimento, i principi di consolidamento ed i criteri di valutazione per la redazione della Relazione finanziaria al 31 dicembre 2023 sono conformi ed omogenei a quelli utilizzati per la redazione della Relazione finanziaria al 31 dicembre 2022, disponibile sul sito www.trevifin.com, alla sezione “Investor Relations”.
I principi contabili utilizzati dalla Capogruppo e dal Gruppo sono rappresentati dagli International Financial Reporting Standardsadottati dall’Unione Europea ed in applicazione D.Lgs 38/2005 e dalle altre disposizioni CONSOB in materia di bilancio, secondo il criterio del costo (ad eccezione che per gli strumenti finanziari derivati, per gli strumenti finanziari qualificati per essere valutati al fair value, valutati al valore corrente) nonché nel presupposto della continuità aziendale.
Conto economico consolidato riclassificato
Gli schemi di conto economico del Gruppo, presenti nel prosieguo della presente Relazione degli amministratori sull’andamento della gestione, sono stati riclassificati secondo modalità di presentazione ritenute dal management utili a rappresentare indicatori intermedi di redditività quali Ricavi Totali, Margine Operativo Lordo (EBITDA), Risultato Operativo (EBIT).
Alcuni dei sopracitati indicatori intermedi di redditività non sono identificati come misura contabile nell’ambito dei Principi Contabili IFRS adottati dall’Unione Europea e, pertanto, la determinazione quantitativa di tali indicatori potrebbe non essere univoca. Tali indicatori costituiscono una misura utilizzata dal management per monitorare e valutare l’andamento operativo del Gruppo. Il management ritiene che tali indicatori siano un importante parametro per la misurazione della performance operativa in quanto non influenzati dagli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dall’ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. Il criterio di determinazione di tali indicatori applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri gruppi o società e, pertanto, il loro valore potrebbe non essere comparabile con quello determinato da questi ultimi.
7
Di seguito vengono esposti i principali dati economico-patrimoniali del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2023:
Principali risultati economici consolidati
(in migliaia di Euro)
  20232022VariazioneVariazione %
Ricavi Totali (*) 594.899569.20925.6904,5%
EBITDA Ricorrente (*)74.51964.47110.04915,6%
EBITDA72.30163.8518.45013,2%
Risultato Operativo (EBIT)41.56920.12721.442106,5%
Risultato netto dell’esercizio25.933(15.177)41.110
Risultato netto di Gruppo 19.107(19.127)38.234
(*) Gli importi sono al netto dei costi non ricorrenti come dettagliato nel paragrafo “Principali risultati economici consolidati”
Portafoglio lavori ed ordini acquisiti
 (in migliaia di Euro)
Portafoglio lavori 31/12/202331/12/2022VariazioneVariazione %
Portafoglio lavori 719.806587.364132.44222,5%
Ordini acquisiti 20232022VariazioneVariazione %
Ordini acquisiti 741.227699.19342.0346,0%
Posizione finanziaria netta del Gruppo
 (in migliaia di Euro)
Posizione finanziaria netta del Gruppo Trevi 31/12/202331/12/2022VariazioneVariazione %
Posizione finanziaria netta totale (201.991)(251.180)49.18920%
Organico di gruppo
(valori in unità)
Organico di Gruppo
 
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Variazione %
Numero dipendenti
 
3.189
3.274
(85)
-3%
I ricavi totali nell’esercizio 2023 ammontano a circa 594,9 milioni di Euro, rispetto ai 569,2 milioni di Euro del 31 dicembre 2022, in aumento per circa 25,7 milioni di Euro (+4,5%).
L’EBITDA ricorrente nel 2023 è risultato pari a 74,5 milioni di euro, in aumento del 15,6% rispetto al precedente esercizio e l’EBITDA è stato pari a 72,3 milioni (+13,2% rispetto al 2023).
L’EBITDA ricorrente è al netto dei costi non ricorrenti, pari a complessivi 2,2 milioni, di cui 0,7 milioni di Euro per costi del personale, e 1,5 milioni di Euro di costi per servizi.
L’EBIT al 31 dicembre 2023 è pari a 41,6 milioni di Euro, in miglioramento di 21,4 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente, che presentava un EBIT pari a 20,1 milioni di Euro.
Il risultato dell’esercizio è pari a +25,9 milioni di Euro rispetto a -15,2 milioni di Euro di perdita nel 2022, mentre Il risultato netto di pertinenza del Gruppo al 31 dicembre 2023 è pari a +19,1 milioni di Euro (-19,1 milioni di Euro di perdita nel 2022).
8
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo è pari a 201,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2023, in notevole miglioramento rispetto ai 251,2 milioni di Euro registrati al 31 dicembre 2022.
Gli ordini acquisiti nell’esercizio 2023 sono pari a circa 741,2 milioni di Euro, in aumento di circa 42 milioni rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente (+6 %). Il portafoglio lavori al 31 dicembre 2023 è pari a 719,8 milioni di Euro (al 31 dicembre 2022 era pari a 587,4 milioni di euro). Il significativo incremento degli ordini acquisiti ha permesso di aumentare il portafoglio ordini rispetto alla fine dell’anno precedente, ricostituendolo ad un livello tale da permettere la prosecuzione della fase di recupero economico e finanziario del Gruppo nel corso del 2023.
L’andamento del Gruppo nel corso dell’anno per quanto riguarda acquisizione ordini e backlog è risultato in leggero miglioramento con le previsioni dell’anno 2023, parte del Piano 2022-2026.
Nel mese di gennaio 2023, si è conclusa la complessiva operazione di aumento del capitale sociale eseguita nel contesto della più ampia operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell’indebitamento finanziario finalizzata a riequilibrare la situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo Trevi. Sono state sottoscritte n. 161.317.259 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, per un controvalore complessivo pari a Euro 51.137.571,10 (di cui Euro 25.568.785,55 a titolo di capitale e Euro 25.568.785,55 a titolo di sovrapprezzo). Il nuovo capitale sociale di Trevifin risulta quindi pari a Euro 123.044.339,55, suddiviso in n. 312.172.952 azioni ordinarie.
In particolare:
l’aumento di capitale a pagamento offerto in opzione ai soci ai sensi dell’art. 2441, comma primo, del codice civile, per un importo complessivo massimo pari ad Euro 25.106.155,28, inscindibile fino all'importo di Euro 24.999.999,90 e scindibile per l'eccedenza, comprensivo di sovrapprezzo, è stato sottoscritto in denaro per Euro 24.999.999,90 di cui complessivi Euro 17.006.707 versati per la sottoscrizione di complessive n. 53.648.918 azioni da parte dei soci istituzionali CDPE Investimenti S.p.A. e Polaris Capital Management, LLC. I rimanenti Euro 7.993.292,90 sono stati versati per la sottoscrizione di complessive n. 25.215.435 azioni da parte di altri azionisti sottoscrittori; e
l’aumento di capitale, con esclusione del diritto di opzione, inscindibile e a pagamento, di importo pari ad Euro 26.137.571,21, mediante emissione di n. 82.452.906 azioni ordinarie, riservato ad alcuni creditori finanziari del Gruppo, è stato sottoscritto integralmente tramite conversione di crediti finanziari vantati dai medesimi nei confronti della Società, secondo un rapporto di conversione del credito in capitale di 1,25 a 1 nei modi e nella misura previsti nell’accordo di risanamento in esecuzione di un piano attestato ai sensi degli artt. 56, comma 3, e 284, comma 5, del D.lgs. n. 14/2019.
La complessiva operazione di aumento del capitale sociale è stata posta in essere nell’ambito della complessiva operazione di rafforzamento patrimoniale e di risanamento finalizzata a superare la situazione di crisi e di incertezza in merito alla continuità aziendale, nonché a mettere il Gruppo Trevi nelle condizioni di poter raggiungere i target previsti dal Piano Consolidato 2022-2026.
Nell’ambito del Progetto Neom “The Line”, la controllata Trevi Arabian Soil Contractor Ltd, secondo il processo di punteggio del "NEOM Project Quality Index" si è classificata miglior contractor per qualità, risultando il primo appaltatore di pali nel dicembre 2022.
Come già accaduto nel 2022, il Gruppo Trevi è stato inserito dal Corriere della Sera fra "Le aziende più attente al clima 2023". L'indagine, svolta in collaborazione con Statista, rinomata società tedesca che gestisce uno
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dei principali portali di statistica e business intelligence del mondo, ha coinvolto circa 600 aziende italiane e ha selezionato le più virtuose sulla capacità di ridurre le proprie emissioni aziendali di CO2.
Di seguito si riporta l’andamento del titolo Trevi Finanziaria Industriale in Borsa nel corso dell’anno 2023:
Si riportano di seguito i prospetti riclassificati del conto economico consolidato, della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata e della Posizione Finanziaria Netta del Gruppo.
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Conto Economico Consolidato
(in migliaia di Euro)
 20232022Variazione
RICAVI TOTALI 594.899569.20925.690
Variazioni delle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione (6.740)10.297(17.037)
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 19.2299.4649.765
VALORE DELLA PRODUZIONE1 607.388588.97018.418
Consumi di materie prime e servizi esterni2 (403.287)(403.049)(237)
VALORE AGGIUNTO3204.101185.92118.181
Costo del personale (129.582)(121.450)(8.132)
EBITDA RICORRENTE4 74.51964.47110.049
Oneri straordinari di ristrutturazione (2.218)(620)(1.598)
EBITDA5 72.30163.8518.450
Ammortamenti (31.590)(31.098)(492)
Accantonamenti e svalutazioni 858(12.626)13.484
RISULTATO OPERATIVO (EBIT)641.56920.12721.442
Proventi / (Oneri) finanziari7 (454)(17.130)16.676
Utili / (Perdite) su cambi (4.163)(7.460)3.297
Rettifiche di valore di attività finanziarie (564)(280)(284)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 36.388(4.743)41.131
Risultato netto da attività destinate alla vendita 000
Imposte sul reddito (10.455)(10.434)(21)
RISULTATO NETTO 25.933(15.177)41.110
Attribuibile a:
Azionisti della Capogruppo 19.107(19.127)38.234
Interessi di minoranza 6.8263.9502.876
RISULTATO NETTO 25.933(15.177)41.110
Il Conto Economico sopraesposto è una sintesi riclassificata del Conto Economico Consolidato.
1 Il valore della produzione comprende le seguenti voci di bilancio: ricavi delle vendite e prestazioni, incrementi di immobilizzazioni per lavori interni, altri ricavi operativi e la variazione delle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione.
2 La voce “Consumi di materie prime e servizi esterni” comprende le seguenti voci di bilancio: materie prime e di consumo, variazione rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci, ed altri costi operativi non comprensivi degli oneri diversi di gestione. Tale voce è esposta al netto degli oneri non ricorrenti.
3 Il valore aggiunto è la somma del valore della produzione, dei consumi di materie prime e servizi esterni e degli oneri diversi di gestione.
4 L’EBITDA ricorrente rappresenta l’EBITDA normalizzato eliminando dal calcolo dell’EBITDA i proventi e gli oneri straordinari e/o non ricorrenti nella gestione.
5 L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) è un indicatore economico non definito negli IFRS, adottati dal Gruppo Trevi a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. L’EBITDA è una misura utilizzata dal management di Trevi per monitorare e valutare l’andamento operativo del Gruppo. Il management ritiene che l’EBITDA sia un importante parametro per la misurazione della performance del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dall’ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. Alla data odierna (previo approfondimento successivo connesso alle evoluzioni delle definizioni di misuratori alternativi delle performance aziendali) l’EBITDA (Earnings before interests, taxes, depreciation and amortization) è definito da Trevi come Utile/Perdita d’esercizio al lordo degli ammortamenti di immobilizzazioni materiali e immateriali, accantonamenti e svalutazioni, degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito.
6 L’EBIT (Risultato Operativo) è un indicatore economico non definito negli IFRS, adottati dal Gruppo Trevi a partire dal bilancio consolidato al 31 dicembre 2005. L’EBIT è una misura utilizzata dal management di Trevi per monitorare e valutare l’andamento operativo del Gruppo. Il management ritiene che l’EBIT sia un importante parametro per la misurazione della performance del Gruppo in quanto non è influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dall’ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. L’EBIT (Earnings before interests and taxes) è definito da Trevi come Utile/Perdita d’esercizio al lordo degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito.
7 La voce “Proventi /(oneri) finanziari” è la sommatoria delle seguenti voci di bilancio: proventi finanziari e (costi finanziari)
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Ripartizione dei ricavi per area geografica
(In migliaia di Euro)
Area Geografica2023%2022%Variazioni%
Italia67.56112%49.5359%18.02636%
Europa25.0464%44.5748%(19.528)-44%
U.S.A. e Canada130.29822%83.42515%46.87356%
America Latina34.8666%26.2265%8.64033%
Africa52.7109%79.58714%(26.877)-34%
Medio Oriente e Asia173.01029%166.45729%6.5534%
Estremo Oriente e Resto del mondo111.40819%119.40621%(7.998)-7%
Ricavi totali594.899100%569.209100%25.6905%
Ripartizione dei ricavi per settore produttivo
(in migliaia di Euro)
Ricavi per Settore2023%2022%VariazioneVariazione %
Lavori speciali di fondazioni468.24575,5%438.01376,7%30.2327%
Produzione macchinari speciali per fondazioni152.06124,5%133.31923,3%18.74214%
Elisioni e rettifiche Interdivisionali(25.754) (4.197) (21.557) 
Sub-totale settore Fondazioni 594.552100%567.135100%27.417 
Capogruppo16.537 18.478 (1.941)-11%
Elisioni interdivisionali e con la Capogruppo(16.190)(16.404)214
GRUPPO TREVI594.899100%569.209100%25.6905%
Per ulteriori dettagli per settore produttivo, si rimanda al paragrafo relativo all’informativa settoriale.
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Situazione Patrimoniale Finanziaria Consolidata
Nella tavola seguente è riportata l’analisi della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata riclassificata al 31 dicembre 2023: si specifica che le rimanenze tengono in considerazione la voce lavori in corso su ordinazione.
(in migliaia di Euro)
  31/12/202331/12/2022Variazioni
A)Immobilizzazioni   
- Immobili, impianti e macchinari169.664164.6025.062
- Immobilizzazioni immateriali e Avviamento17.25617.483(227)
- Immobilizzazioni finanziarie - partecipazioni425903(478)
 187.345182.9884.357
B)Capitale d'esercizio netto
- Rimanenze201.123195.2485.876
- Crediti commerciali160.408199.518(39.110)
- Debiti commerciali (-)(118.165)(140.641)22.476
- Acconti(52.757)(42.255)(10.503)
- Altre attività (passività)(18.324)(42.454)24.130
 172.285169.4172.869
C)Attività e passività destinate alla dismissione   
D)Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B+C)359.631352.4057.226
E)Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-)(10.735)(11.347)612
F)CAPITALE INVESTITO NETTO (D+E)348.896341.0587.838
Finanziato da:
G)Patrimonio Netto del Gruppo148.56289.61858.943
H)Patrimonio Netto di pertinenza di terzi(1.657)260(1.918)
I)Indebitamento finanziario netto201.992251.179(49.187)
L)TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO (G+H+I)348.896341.0587.838
La Situazione Patrimoniale sopraesposta, oggetto delle note di commento, è una sintesi riclassificata della Situazione Patrimoniale Finanziaria Consolidata.
(8) Il saldo delle immobilizzazioni materiali tiene conto anche degli investimenti immobiliari non strumentali.
(9) Il saldo delle immobilizzazioni finanziarie comprende le partecipazioni e gli altri crediti finanziari a lungo termine.
(10) Il saldo della voce crediti commerciali comprende: i crediti verso clienti sia non correnti che correnti, i crediti verso collegate
correnti, importi dovuti dai committenti.
(11) Il saldo della voce debiti commerciali comprende: i debiti verso fornitori a breve termine, i debiti verso collegate a breve termine.
(12) Il saldo della voce acconti comprende sia la parte a lungo che quella a breve.
(13) Il saldo della voce altre attività/(passività) comprende: i crediti/(debiti) verso altri, i ratei e risconti attivi/(passivi), importi dovuti
ai committenti i crediti/(debiti) tributari e i fondi rischi sia a breve che a lungo termine.
(14) La Posizione Finanziaria Netta utilizzata come indicatore finanziario dell’indebitamento, viene rappresentata come sommatoria delle seguenti componenti positive e negative dello Stato Patrimoniale, in accordo con la comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, aggiornate con quanto previsto dall’orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021 così come recepito dal richiamo di attenzione CONSOB n. 5/21 del 29 aprile 2021. Tale schema rappresenta la preliminare rappresentazione del Gruppo, alla luce degli attuali orientamenti ed interpretazioni disponibili:
componenti positive a breve e lungo termine: disponibilità liquide (cassa, assegni e banche attive), titoli di pronto smobilizzo dell’attivo circolante e crediti finanziari;
componenti negative a breve e lungo termine: debiti verso banche, debiti verso altri finanziatori (società di leasing e società di factoring) e debiti verso soci per finanziamenti. Per un maggior dettaglio si rimanda ad apposita tabella in nota esplicativa.
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Prospetto di riconciliazione della Situazione Patrimoniale riclassificata con il Bilancio Consolidato in merito alla riclassifica dei lavori in corso su ordinazione:
L’ambito di applicazione dell’IFRS 15 è relativo alla contabilizzazione dei lavori in corso su ordinazione nei bilanci degli appaltatori. Il principio prevede che il valore dei lavori in corso su ordinazione venga espresso al netto dei relativi acconti ricevuti dai committenti e che tale saldo netto trovi rappresentazione tra i crediti commerciali o tra le altre passività rispettivamente a seconda che lo stato di avanzamento dei lavori risulti superiore all’acconto ricevuto o inferiore.
Di seguito si riporta la riconciliazione tra i dati riportati nella situazione patrimoniale riclassificata, sopra esposta, che non tiene in considerazione l’esposizione richiesta dall’IFRS 15, rispetto agli schemi di bilancio consolidato in cui tale effetto è riflesso.
(in migliaia di Euro)
Capitale d'esercizio netto31/12/2023Riclassifica31/12/2023Situazione patrimoniale finanziaria31/12/2022Riclassifica31/12/2022Situazione patrimoniale finanziaria
- Rimanenze201.123(86.464)114.660195.248(74.468)120.779
- Crediti commerciali160.40887.751248.158199.51880.926280.443
- Debiti commerciali (-)(118.165)0(118.165)(140.641)0(140.641)
- Acconti (-)(52.757)35.664(17.093)(42.255)7.586(34.669)
- Altre attività (passività)(18.324)(36.951)(55.275)(42.454)(14.043)(56.496)
Totale172.2850172.285169.4170169.417
Il capitale investito netto consolidato è pari a 348,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2023 in aumento di 7,8 milioni di Euro rispetto al valore di 341,1 milioni di Euro consuntivato al 31/12/2022.
La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2023, confrontata con i dati al 31 dicembre 2022, è riportata nel seguente prospetto:
Posizione Finanziaria Netta consolidata
(in migliaia di Euro)
31/12/202331/12/2022Variazioni
Debiti verso banche correnti(52.278)(149.807)97.529
Debiti verso altri finanziatori correnti(25.815)(136.984)111.169
Strumenti finanziari derivati correnti000
Attività finanziarie correnti17.20117.545(344)
Disponibilità liquide correnti80.83894.965(14.127)
Totale corrente19.946(174.281)194.227
Debiti verso banche non correnti(80.468)(8.007)(72.461)
Debiti verso altri finanziatori non correnti(141.470)(67.602)(73.868)
Strumenti finanziari derivati non correnti000
Debiti commerciali e altri debiti non correnti0(1.290)1.290
Totale non correnti(221.938)(76.899)(145.039)
Indebitamento finanziario netto (definito come da richiamo Consob n.5/21 del 29 aprile 2021)(201.992)(251.180)49.188
Attività finanziarie non correnti000
Posizione finanziaria netta Totale(201.992)(251.180)49.189
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Al 31 dicembre 2023 la Posizione Finanziaria Netta è pari a 201,9 milioni di Euro; confrontata con il valore relativo al 31 dicembre 2022 pari a 251,2 milioni di Euro è in miglioramento di 49,2 milioni di Euro.
Tale miglioramento risente degli effetti del rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell’indebitamento, perfezionato a gennaio 2023, in esecuzione della manovra finanziaria 2022 (la “Manovra Finanziaria 2022”), attraverso (i) l’incasso di Euro 25 milioni a titolo di aumento di capitale per cassa (di cui 6,4 milioni incassati già a dicembre 2022) e (ii) la conversione di debito bancario da parte degli istituti aderenti per Euro 32,7 milioni; unitamente all’applicazione dell’IFRS9 sul debito finanziario riscadenzato al 31/12/2026 che ha comportato un effetto migliorativo al sulla PFN al 31 dicembre di 13,3 milioni di Euro. Si evidenzia, inoltre, che, l’effetto di riduzione dei debiti verso banche a breve termine e dei debiti verso altri finanziatori del Gruppo è prevalentemente dovuto alla riclassifica a lungo termine dovuta al riscadenziamento al 31 dicembre 2026 del debito bancario.
Andamento operativo dell’esercizio 2023
Il contesto di mercato
Come previsto dalle proiezioni, alla fine del 2023, la crescita del mercato delle costruzioni a livello globale ha registrato solo una marginale espansione, pari allo 0.5% in termini reali escludendo Cina ed India. Gli indicatori mostrano altresì che il settore si trova in una situazione di instabilità a causa degli elevati tassi di interesse ed alla conseguente riduzione degli investimenti, oltre evidentemente alle diverse crisi geopolitiche attualmente in atto in varie regioni del mondo.
Quanto sopra si ripercuote sulle previsioni per il nuovo anno, secondo cui le economie più avanzate saranno penalizzate rispetto a quelle meno avanzate ipotizzando una contrazione pari all’1,2%, con il settore residenziale e commerciale che continua a trascinare verso il basso tutto il settore.
Ciononostante, gli analisti prevedono che gli investimenti nei settori delle infrastrutture, dell'energia (in particolare di iniziative legate alle rinnovabili), dei servizi di pubblica utilità e dell’edilizia industriale si confermeranno in crescita, con un’espansione media prevista del 5,5% tra il 2024 ed il 2027, sebbene in ribasso rispetto al 10,7% registrato a fine 2023.
Questo grazie alla concentrazione di investimenti derivanti dai piani di ristrutturazione attuati da molti governi e dedicati a grandi opere infrastrutturali, inclusi i trasporti, ed industriali. La novità è che non solo le grandi potenze economiche mondiali hanno intrapreso tali politiche, ma forti investimenti si sono registrati, e si prevede daranno i loro frutti, anche in regioni generalmente meno avanzate, come l’Africa Sub-Sahariana e attraverso tutta l’Asia Pacifica.
Discorso a parte merita nuovamente il Medio-Oriente, dove gli elevati prezzi dei prodotti petroliferi, ancora superiori a quelli pre-pandemici, continueranno a garantire importanti flussi di redditi per i Paesi del Medio Oriente, che a loro volta contribuiranno a finanziare grandi progetti di sviluppo infrastrutturale e residenziali. Chiaro esempio ne sono i cosiddetti Giga-Projects già in esecuzione nell’ambito del programma SaudiVision 2030 in Arabia Saudita (fonte: GlobalData Plc, 2023).
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Le acquisizioni e il portafoglio
Gli ordini acquisiti al 31 dicembre 2023 a livello di Gruppo ammontano a circa 741 milioni di euro, in aumento del 6% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente (gli ordini acquisiti al 31 dicembre 2022 erano pari a circa 699,2 milioni di Euro) con diversa composizione: 86% di nuovi progetti della Divisione Trevi e 14% della Divisione Soilmec.
Al 31 dicembre 2023 il Gruppo ha raggiunto un consistente portafoglio lavori, pari a circa 720 milioni di euro, raggiungendo il livello record degli ultimi cinque anni; si evidenzia una crescita del 23% rispetto al 31 dicembre 2022 (in cui il portafoglio lavori era pari a 587,4 milioni di euro), con un trend progressivo nel corso dell’anno fino a raggiungere un picco di 800 milioni di euro ad ottobre 2023. A fare da traino sono i numeri della Divisione Trevi che ha registrato un aumento del 96%, la Divisione Soilmec ha registrato un aumento del 4%.
Il robusto portafoglio lavori, congiuntamente all’elevato livello delle acquisizioni, rappresentano due fattori chiave per favorire e supportare il processo di crescita economica intrapreso dal Gruppo negli ultimi anni e per il rafforzamento della situazione finanziaria.
Il processo di aumento di capitale, completato a gennaio 2023, ha inoltre consentito il rafforzamento della struttura patrimoniale e il miglioramento della posizione finanziaria netta del Gruppo, favorito anche dal conseguimento delle buone performance delle commesse.
Gli investimenti
Gli investimenti lordi del Gruppo Trevi relativi al 2023 ammontano a 51,9 milioni di Euro in immobilizzazioni materiali, di cui 17,4 milioni di Euro relativi ad effetti derivanti dall’applicazione dell’IFRS16, e a 4,2 milioni di Euro in immobilizzazioni immateriali.
Sul piano delle immobilizzazioni materiali i principali investimenti effettuati dalla divisione Trevi, sono stati finalizzati all’esecuzione dei progetti delle seguenti aree geografiche:
Arabia Saudita: 3 perforatrici idrauliche SOILMEC, pompe per fanghi di perforazione, utensili di scavo e attrezzature accessorie per pali trivellati;
Italia: due perforatrici SOILMEC per pali e nr. 1 perforatrice micropalo per attività in galleria, modulo idrofresa completo di accessori (motori di cavo, pompa fango, tamburi), aste e utensili di perforazione per pali trivellati e ad elica continua, strumentazione per perforazioni direzionate, varie attrezzature minori;
Tajikistan: impianti ad attrezzature accessorie per attività di iniezione e consolidamento in galleria
Nigeria: gru telescopiche, automezzi ed attrezzature accessorie;
Stati Uniti: perforatrice idraulica SOILMEC per Deep Soil Mixing;
Filippine: nuova idrofresa SOILMEC e relativi accessori.
La restante parte degli investimenti è caratterizzata principalmente da acquisti di attrezzature minori a servizio della produzione ed alcune manutenzioni straordinarie.
Sul piano delle immobilizzazioni immateriali, nel corso del 2023, la funzione Innovation” della divisione Soilmec ha completato la fase di sviluppo di alcuni importanti progetti e verificato lo sviluppo di nuove
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opportunità di business. Le tematiche principali sulle quali sono state investite le risorse, in continuità con gli anni passati, sono: Zero Emission, Digitalization, Sustainability ed Efficiency.
L’attività di ricerca e sviluppo si articola nel perseguimento dei seguenti obiettivi:
Gestire, promuovere e proteggere la proprietà intellettuale ed il know-how aziendale;
Studio di applicazione dell’elettrificazione sulle macchine;
Studio preliminare di sistemi di automatismo delle perforatrici
Un percorso di crescita sostenibile nel lungo periodo che vede al centro innovazione e sviluppo tecnologico, fattori abilitanti ed elementi decisivi che permettono di affrontare, in un contesto in continuo mutamento, le sfide del presente e del futuro e di coglierne le opportunità. I progetti sono orientati allo sviluppo di macchine ed equipaggiamenti elettrici, macchine a guida autonoma e da remoto, alla trasformazione digitale, alla creazione di lavoro qualificato ed allo sviluppo di soluzioni per la sicurezza delle persone e la sostenibilità delle infrastrutture e dei territori.
Gli studi e i concept sono stati effettuati utilizzando le più diffuse tecniche di analisi: megatrend, benchmarking, comparazioni nuovi prodotti e nuove tecnologie, bisogni dei clienti, catena del valore e avendo un approccio orientato a nuove idee per garantire una crescita aziendale sostenibile e una redditività a medio e lungo termine.
Un ammontare pari a circa il 2% dei ricavi della Divisione Soilmec è stato impiegato in progetti di R&D principalmente nelle seguenti aree e attività:
DMS Manager 4.0
È stata ampliata l’offerta dei KPI messi a disposizione dei clienti sulla piattaforma. Gli indicatori inseriti sono stati implementati sia sulla base di specifiche richieste pervenute dal mercato, sia da indicazioni fornite dal cantiere, volte ad ottimizzare i parametri di utilizzo delle macchine ed i processi di lavoro. Sono stati inoltre aggiunti appositi KPI per il monitoraggio delle prestazioni delle macchine elettriche. Sono inoltre continuati gli studi di applicazione di funzionalità di manutenzione predittiva tramite algoritmi di intelligenza artificiale.
DME, Drilling Mate Experience
Il DME è un simulatore di macchine da palo della linea Bluetech di Soilmec, con le finalità legate ad aspetti formativi del personale autorizzato a manovrare le macchine da palo in cantiere.
Fino ad oggi la formazione di nuovo personale era delegata alla esperienza acquisita da personale operante nei cantieri o istruito per effettuare il commissioning. La parte innovativa del DME Soilmec è proprio legata a questi aspetti: rendere strutturale, completa e indipendente dall’istruttore, la formazione da impartire, grazie ad un digital twin capace di simulare software di controllo e comportamenti reali della macchina nell’ambiente di lavoro.
SM-13e “eTech”
È in fase di completamento il progetto che consentirà a Soilmec di rispondere all’esigenza del mercato di attrezzature che non producano localmente CO2 durante la fase operativa (Zero-Emission Local) e che al tempo stesso non debbano operare con un cavo elettrico per l’alimentazione. Soilmec si è distinta dalla concorrenza per aver ricercato una soluzione flessibile e pratica, utilizzabile proficuamente già nei cantieri di oggi.
Progetto “Zero Accident” e Soilmec J-Eye: sistema di visione ad Intelligenza Artificiale
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Sistema di rilevamento persone pensato per migliorare la sicurezza nei cantieri e per essere uno strumento di ausilio all’operatore durante le fasi di lavoro. Le telecamere ad Intelligenza Artificiale applicate sulle macchine da palo Bluetech sono dotate di un sistema di rilevamento di prossimità attivo che garantisce un migliorato controllo della visibilità e consente la localizzazione e il riconoscimento istantanei di più persone. Le segnalazioni sono integrate sul DMS e consentono di visualizzare non solo la tipologia di allarme (da zona gialla a rossa) ma anche di evidenziare la telecamera che ha riscontrato la presenza di persone e la relativa visualizzazione sul monitor.
Attività di sviluppo nelle macchine da perforazione di grande diametro
Nel 2023 è stato realizzato il progetto di una nuova tecnologia di scavo, chiamata Turbojet a 3 assi, che comprende l’installazione su una macchina da perforazione di grande diametro di tre rotary di perforazione e altrettante aste e utensili per la realizzazione di lavori di consolidamento sempre più richiesti dal mercato. Il kit Turbojet a 3 assi è stato installato sulla nuova SR-125 Blue Tech, dotata di impianti elettro-proporzionali, precedentemente presentata al Bauma 2022.
Attività di sviluppo nelle macchine da micropalo
Il settore micropalo ha visto l’introduzione sul mercato della nuova SM-45, macchina per micropali e consolidamenti derivata dalla SR-45. Il primo esemplare ha iniziato le attività di cantiere nella seconda metà del 2023.
Attività di sviluppo nelle macchine gru e idrofrese
Si segnala l’immissione sul mercato, e il conseguente utilizzo nel primo cantiere, del nuovo modulo fresante SH-35, dotato dei nuovi motori di scavo HH-2 e di altre novità impiantistiche. È stata inoltre studiata una nuova versione della SC-130, dotata di macchina base multifunzionale, in grado di poter lavorare sia in tecnologia idrofresa che come escavatore idraulico a fune. Si prevede di completare l’attività di progetto entro il 2024.
I disinvestimenti
Sul piano dei disinvestimenti è continuato il processo di vendita di attrezzature obsolete, con un forte incremento di cessioni minori e della ricambistica presente nei vari magazzini aziendali.
L’area maggiormente coinvolta nell’ambito delle dismissioni è il Far East, in particolar modo Hong Kong, dove è stata finalizzata la vendita di perforatrici, pompe ad alta pressione e attrezzature minori.
Si segnala il completamento della cessione del terreno della società Profuro in Mozambico, oltre a ulteriori attività di dismissione in area Middle East, Italia e Stati Uniti.
Oltre ai disinvestimenti nelle aree sopra indicate, prosegue il processo già avviato di vendita di attrezzature in Sud America.
Analisi Settoriale
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Andamento della Capogruppo
I servizi svolti dalla Capogruppo nei confronti delle controllate comprendono la direzione gestionale e amministrativa, la gestione del servizio delle risorse umane, la gestione del servizio informatico, comprensivo dei diritti all’utilizzo del software di gestione integrata d’impresa, la gestione del servizio di comunicazione di gruppo, la gestione delle partecipazioni e concessione di finanziamenti alle società controllate, oltre che l’attività di noleggio di attrezzature.
Il bilancio separato della Capogruppo dell’esercizio 2023, redatto secondo i principi contabili internazionali IAS / IFRS-EU, si è chiuso con ricavi delle vendite e delle prestazioni per circa 15,2 milioni di Euro (13,7 milioni di Euro nello scorso esercizio, con un incremento di circa 2,5 milioni di Euro), altri ricavi per circa 1,3 milioni di Euro (4,7 milioni di Euro nello scorso esercizio, con un decremento di 3,4 milioni di Euro).
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è negativo per circa 2,2 milioni di Euro (positivo per 1,7 milioni di Euro nell’esercizio precedente), mentre il risultato operativo (EBIT) risulta essere negativo per circa 7,13 milioni di Euro al 31 dicembre 2023 (negativo per -4,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2022), comprende ammortamenti per circa 3,7 milioni di Euro ed accantonamenti e svalutazioni pari a circa 1,14 milioni di Euro.
Per quanto riguarda la gestione finanziaria, si evidenzia che nell’esercizio 2023 sono stati percepiti proventi da partecipazione per Euro 1 milione. I proventi finanziari ammontano a circa 34,9 milioni di Euro (erano stati 7,5 milioni di Euro nel precedente esercizio); l’incremento rispetto all’esercizio precedente deriva principalmente dall’effetto della manovra di ristrutturazione ed in particolare dagli effetti positivi del conteggio IFRS9 sul debito, comprende inoltre interessi attivi relativi ai crediti iscritti tra le immobilizzazioni, principalmente finanziamenti concessi dalla Capogruppo alle sue controllate. Il risultato finanziario è stato altresì caratterizzato dagli oneri per interessi passivi per circa 27,6 milioni di Euro (15 milioni di Euro registrati nel corso dell’esercizio 2022) e da un utile su cambi pari a 0,4 milioni di Euro (perdita di 0,3 milioni di Euro nell’esercizio precedente). Le rettifiche di valore di attività finanziarie sono positive ed ammontano a circa 0,9 milioni di Euro (erano negative per 1,2 milioni di Euro nell’esercizio precedente).
La Capogruppo ha quindi riportato un utile ante imposte per 1,55 milioni di Euro nel 2023 mentre l’utile dell’esercizio 2023 dopo le imposte ammonta a circa 1,45 milioni di Euro (il risultato nel precedente esercizio era stato negativo per 13,34 milioni di Euro).
Per quanto riguarda l’attivo immobilizzato, si evidenziano investimenti netti complessivi pari a circa 0,17 milioni di Euro (-0,5 milioni di Euro nell’esercizio precedente); per quanto riguarda il commento dettagliato alle singole poste di bilancio si rimanda alle Note Esplicative al bilancio d’esercizio individuale della TREVI Finanziaria Industriale S.p.A.
Per il prospetto di raccordo dei risultati di periodo ed il patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo (DEM/6064293 del 28 luglio 2006) si rimanda alla tabella riportata alla fine del presente paragrafo.
Per quanto riguarda la composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, si rimanda ad altre parti della Relazione e alla Relazione sul Governo Societario che fornisce ampi dettagli.
Principali indicatori patrimoniali ed economico-finanziari della Società
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Ad oggi, in estrema sintesi i principali indicatori patrimoniali e economico-finanziari della Società sono i seguenti:
(in unità di Euro)
Descrizione31/12/2023 31/12/2022 Variazione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 15.198.340 13.734.597 1.463.743
Altri ricavi operativi 1.338.722 4.743.158 (3.404.436)
Ricavi Totali 16.537.062 18.477.755 (1.940.693)
Valore Aggiunto 4.585.734 8.299.775 (3.714.041)
% sui Ricavi Totali 27,73%44,92%(17,19)%
Margine Operativo Lordo (EBITDA) (2.257.554)1.764.444 (4.021.998)
% sui Ricavi Totali (13,65)%9,55%N/A
Risultato Operativo (EBIT) (7.133.565)(4.378.222)(2.755.343)
% su Ricavi Totali (43,14)%(23,69)%(19,44)%
Risultato netto delle attività in funzionamento 1.454.833 (13.340.242)14.795.075
% sui Ricavi Totali 8,80%(72,20)%NA
Investimenti/(disinvestimenti) netti 174.816 (509.807)684.623
Capitale investito netto 227.147.349 210.494.950 16.652.399
Posizione finanziaria netta 82.420.609 118.647.980 (36.227.371)
Patrimonio Netto 144.726.742 91.867.416 52.859.326
Risultato operativo netto / Capitale investito netto (R.O.I.) (3,14)%(2,08)%(1,06)%
Risultato netto / Patrimonio netto (R.O.E.) 1,01%(14,52)%NA
Risultato operativo netto / Ricavi Totali (R.O.S.) (43,14)%(23,69)%(19,44)%
Posizione finanziaria netta / Patrimonio netto (Debt / Equity) 56,95%129,13%(72,18)%
Di seguito si riporta la riconciliazione tra patrimonio netto e risultato della Capogruppo e patrimonio netto e risultato di Gruppo:
Riconciliazione Patrimonio netto e risultato da bilancio Capogruppo a Bilancio Consolidato
Divisione Trevi
L’operatività dei cantieri per la Divisione Trevi risulta particolarmente diversificata per area geografica:
il Middle East è stato caratterizzato da una riduzione dei volumi nel 2023 rispetto al 2022, a causa dello slittamento dell’acquisizione del quarto pacchetto di lavori del mega-progetto di Neom in Arabia Saudita. Tuttavia, al di fuori dell’Arabia Saudita, tutto il resto dell’area geografica si è contraddistinto per una forte espansione e crescita dei volumi e per una notevole vivacità di iniziative commerciali, soprattutto nel settore residenziale. Il Middle East rappresenta pertanto un mercato strategico di riferimento per il Gruppo Trevi.
(in migliaia di Euro)
DescrizionePatrimonio netto al 31/12/23Risultato Economico
TREVI-Finanziaria Industriale S.p.A.144.7271.455
Diff.patrimoni netti delle partecipazioni consolidate e loro valore nel bilancio della Capogruppo115.843129.210
Effetto eliminazione rivalutazioni/(svalutazioni) delle partecip.consolidate, finanziamenti e dividendi(50.832)(102.626)
Applicazione principi contabili uniformi e altre rettifiche(66.417)674
Differenza di Conversione(7.923)0
Elisioni margini, plusvalenze e rapporti intragruppo11.505(2.781)
Patrimonio netto e risultato 146.90425.933
Patrimonio netto e risultato di pertinenza di terzi(1.657)6.826
Patrimonio netto e risultato di Gruppo148.56119.107
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Nel Far East i ricavi a livello di area sono aumentati rispetto a dicembre 2022: in forte sviluppo in Australia grazie all’avanzamento del progetto North East Link mentre in leggero calo nelle Filippine, dove si stanno eseguendo numerosi progetti pubblici infrastrutturali, ferroviari e autostradali e di recente sono stati acquisiti anche alcuni lavori relativi alla metropolitana di Manila. I ricavi sono invece in calo ad Hong Kong, dove sono conclusi i progetti per l’ampliamento dell’Aeroporto Internazionale di Hong Kong. Il Gruppo è in attesa della partenza di nuovi progetti infrastrutturali nel paese.
In Africa è stato un anno di flessione rispetto al 2022. Ne 2023 sono terminati i grossi progetti realizzati in Nigeria, in particolare il progetto Berth 3 extension Jetty MOF a Bonny Island, con committente Saipem Daewoo e il progetto PTML Berth11. Numerose le acquisizioni di piccoli progetti nell’area. In Algeria invece i ricavi sono in flessione, in quanto i progetti principali, commissionati da Cosider per la metropolitana di Algeri, si sono conclusi.
In Europa i volumi sono in aumento rispetto al 2022, principalmente grazie allo sviluppo delle attività in Italia, oltre il 20% in più rispetto allo scorso anno. Tali risultati sono stati raggiunti nonostante lo slittamento al 2024 di alcuni progetti (es: lavori per il porto di Genova). Il mercato è estremamente vivace e sarà destinato a diventare nei prossimi anni un’area strategica, dalle grandi potenzialità per il Gruppo Trevi, grazie anche ai progetti infrastrutturali del PNRR. Permane però la criticità di trovare manodopera qualificata disponibile ad operare sui cantieri.
In Germania sono state chiuse tutte le attività operative, così come in Francia, dove i progetti della Metropolitana di Parigi sono stati conclusi dal punto di vista operativo e si è ottenuto recentemente un parziale riconoscimento di claims.
In Tajikistan i ricavi sono aumentati rispetto al 2022, grazie all’avanzamento del progetto Rogun Dam, di cui ci siamo aggiudicati inoltre un addendum per la realizzazione della fase II del contratto.
In ottobre è stato inoltre acquisito un lavoro per il porto di Malta.
Nel Nord America si registra un significativo aumento dei volumi di produzione rispetto al 2022, grazie all’andamento positivo di alcuni importanti progetti, all’acquisizione di nuove grandi opere e alla ripresa del mercato, rimasto fermo a causa del forte incremento del costo dei materiali avvenuto dopo lo scoppio della guerra Russia-Ucraina. Questi fattori riconfermano il Nord America come area strategica per il Gruppo. Rilevanti le buone performance dei progetti di Roxboro, Landmark Phase III, Massachussets General Hospital, mentre sono stati conclusi i progetti per la riabilitazione degli argini del Lago Okeechobee in Florida.
Nel Sud America il valore dei ricavi risulta in leggero aumento rispetto al 2022, in particolare grazie al nuovo progetto Oiltanking - opera portuale del settore petrolifero nel sud del paese -, nonostante le basse performance del progetto della metropolitana di Panama City. Il peso argentino ha vissuto una forte svalutazione a fine 2023 a seguito delle nuove politiche adottate nel paese. Pertanto, il Sud America rimane un’area critica sia dal punto di vista operativo che finanziario.
I principali ordini acquisiti o le variazioni di ordini ottenute nel 2023, per area geografica dalla Divisione Trevi, sono i seguenti:
Italia
MECT Messina con Consorzio Messina Catania Lotto Nord - valore contrattuale superiore ai 10 milioni di Euro. La commessa si inserisce nell’ambito del progetto per il raddoppio della linea ferroviaria nella tratta Messina-Catania per la costruzione di una nuova linea ferroviaria di lunghezza
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complessiva di 28,3 km che si congiungerà a quella preesistente. Il percorso si sviluppa prevalentemente in galleria e a maggior distanza dalla costa rispetto alla linea attuale. L’opera rientra nell'iniziativa per lo sviluppo della mobilità sostenibile promossa dall'Unione Europea, finalizzata alla realizzazione di un sistema di Corridoi europei TEN-T, che collegherà e migliorerà i collegamenti nel continente. Sono stati affidati al nostro Gruppo i lavori relativi alle opere di sottofondazioni di parte dei Viadotti del lotto 2 (Taormina Giampilieri) e consistono nell’esecuzione di pali trivellati di vario diametro e consolidamenti con trattamenti colonnari in jet grouting.
Nuova Arena Santa Giulia a Milano, per conto del cliente EVD, valore contrattuale superiore ai 10 milioni di Euro, il progetto per la realizzazione del nuovo palaghiaccio di Milano Santa Giulia, destinato ad ospitare le gare di hockey nell’ambito delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina nel 2026 e rientra nel Programma Integrato di Intervento Montecity Rogoredo. Trevi ha realizzato la posa in opera di pali di fondazione del tipo a elica. Il lavoro è stato terminato nella prima parte dell’anno nel rispetto dei tempi previsti.
Nuovo passante ferroviario Alta velocità e stazione alta velocità a Firenze valore contrattuale superiore ai 30 milioni di Euro. La committente è il consorzio Florentia, composto da Pizzarotti S.p.A. e Saipem S.p.A., mentre l’ente appaltante è IFR, del Gruppo Ferrovie dello Stato. Il progetto consiste in lavori di completamento del passante Ferroviario per l’Alta Velocità e della stazione Belfiore. L’opera è caratterizzata da lavorazioni molto complesse, trattandosi prevalentemente di iniezioni di consolidamento a protezione delle preesistenze, in particolare a Campo di Marte e alla Fortezza da Basso è prevista l’esecuzione di compensation grouting, per far fronte a eventuali cedimenti indotti dal passaggio della TBM. Sono previsti anche importanti interventi di congelamento del terreno sia per il collegamento del Pozzo Nord con la stazione, sia in corrispondenza dei by pass tra i tunnel.
Metropolitana linea C Piazza Venezia Roma, per conto del cliente Metro C S.c.p.a., progetto prestigioso, che consentirà un rapido collegamento tra zone monumentali e siti archeologici del centro di Roma. Per la realizzazione di queste opere è stata creata una ATI tra Trevi (mandataria), SAOS e Cisterna Pozzi. L’importo complessivo del contratto è superiore ai 20 milioni di Euro, di cui la quota di Trevi S.p.A. ammonta a circa 10 milioni di Euro. Il progetto prevede la realizzazione della Stazione di Piazza Venezia a Roma, sulla linea della Metro C e di un pozzo per i Vigili del Fuoco. Verranno realizzati: consolidamenti a protezione delle preesistenze e consolidamenti propedeutici alla realizzazione dei diaframmi e opere di presidio (pali e micropali). Da evidenziare l’importanza della protezione delle preesistenze, trattandosi di monumenti quali: il Vittoriano, Palazzo Venezia, il complesso Foro Traiano-Augusto-Nerva, chiesa di Santa Maria di Loreto, Basilica di San Marco ed altre. I diaframmi sono eseguiti con idrofresa per innestarsi nelle argille plioceniche, impermeabili e di conseguenza anche le iniezioni raggiungeranno la profondità di 70 m. La durata dei lavori è prevista per un periodo di circa tre anni, suddivisi in fasi legate alla mobilità del traffico cittadino, che non potrà essere interrotto.
Desium Aeroporto Venezia, valore contrattuale superiore ai 10 milioni di Euro, con committente Desium SCARL (Rizzani de Eccher, Manelli e Sacaim), progetto per la realizzazione del collegamento ferroviario tra la stazione centrale e l'aeroporto di Venezia. Verrà realizzato un tampone di fondo in jet grouting e pali di fondazione
AUP 3 banchine, lavoro commissionato dall’ Autorità Portuale di Venezia, del valore contrattuale di circa 10 milioni di Euro, finalizzato all’adeguamento ambientale e alla riqualificazione delle banchine
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Lombardia, Bolzano e Trento nel porto commerciale di Venezia. La realizzazione dell’opera è stata affidata ad una ATI (tra Xodo costruzioni Generali Srl, Trevi S.p.A. e Rossi Renzo Costruzioni);
infine un lavoro presso la Raffineria di Venezia a Porto Marghera per Kianetics Technology S.p.A. del valore contrattuale di circa 3,2 milioni di Euro.
Ulteriori acquisizioni: un progetto per il cliente ST Microelectronics a Catania, del valore contrattuale di circa 5 milioni di Euro, per la realizzazione delle fondazioni di nuovi edifici e di un serbatoio di sicurezza della ST; a Forlì lavori per l’ampliamento della Tangenziale, con committente Forlì 3 SCARL (Amplia Infrastructures): si tratta di opere di sostegno e consolidamento, diaframmi e jet grouting, la lavorazione consiste principalmente in micropali di diametro 250 mm.
Da citare inoltre il progetto Malta Ras Hanzir Harbour, con il cliente ESC Group del valore contrattuale di circa 8 milioni di Euro. Scopo del progetto: ottenere un miglioramento del suolo del fondale marino, per consentire la bonifica dell’area in sicurezza nel porto di Malta. Saranno utilizzate tre tecnologie: jet grouting, miscelazione profonda del terreno e drenaggi verticali prefabbricati.
Filippine
Metro Manila Subway CP102, cliente ND JV, del valore contrattuale superiore ai 10 milioni di Euro. Il progetto prevede la costruzione di due stazioni sotterranee, per le quali Trevi Filippine sarà chiamata a costruire il diaframma in calcestruzzo armato per sostenere le pareti dello scavo. Il Contract Package (CP) 102 rientra nella Fase 1 del Piano Governativo per dotare Metro Manila di una rete di trasporti urbani moderna ed efficiente. Per Trevi Filippine è importante contribuire alla costruzione della prima linea metropolitana del Paese, soprattutto realizzare lavori per conto di contrattisti di alto livello internazionale.
NLEX Candaba Central Infill (3rd Viaduct), cliente Leighton, valore contrattuale superiore ai 5 milioni di Euro. Il progetto consiste nella costruzione di un viadotto autostradale, per il quale Trevi dovrà installare le fondazioni profonde, costituite da pali trivellati in calcestruzzo armato. Oltre alla peculiarità del progetto, considerato che Trevi dovrà operare in un’area confinata tra due viadotti operativi, il lavoro rappresenta un ulteriore attestato di fiducia e stima professionale nella nostra azienda, sia da parte del proprietario dell’opera che del contrattista principale, con cui Trevi ha già operato con successo in altri progetti autostradali a Manila.
Middle East
Arabia Saudita
NEOM Main Piling Arabian Soil Contractor (ASC) si è aggiudicata un ulteriore ordine (Work Order N. 4) del grandioso progetto The Line nell’ambito dell’accordo quadro con il cliente. Il lavoro, che ha un valore contrattuale di circa 150 Milioni di Euro, consiste in fondazioni speciali di pali da 1,5 metri e da 2,5 metri di diametro. A dicembre è iniziata la mobilizzazione e l’inizio dei lavori è previsto nel primo semestre del 2024.
Amiral I002, importante progetto con Tecnimont S.p.A. e cliente finale Aramco, opera del valore contrattuale superiore ai 10 Milioni di Euro. La controllata Arabian Soil Contractors (ASC) eseguirà lavori di pali in CFA nell’ambito del progetto di espansione petrolchimica della raffineria SATORP a
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Jubail, (vicino a Dammam), finalizzata alla conversione delle raffinerie verso prodotti chimici a maggior valore aggiunto.
Emirati Arabi
Keturah Resort, cliente MAG of Life Wellness Real Estate, valore contrattuale superiore ai 10 milioni di Euro. Il progetto ha per oggetto le fondazioni speciali di un centro benessere destinato a diventare uno dei più grandi centri del mondo di un complesso residenziale che comprende: villette, 12 palazzi basati su elementi della natura, con tre stili distinti che ottimizzano l'esperienza complessiva di benessere (terra, acqua e cielo), un hotel della catena Ritz-Carlton con accesso alla spiaggia, un club privato per soli soci, un club per donne, un club per bambini, un centro benessere olistico e immersivo, ristoranti stellati Michelin.
SRG Tower, cliente SRG, valore contrattuale vicino ai 10 milioni di Euro. Il progetto consiste nella progettazione e realizzazione di lavori di abilitazione per realizzare una torre residenziale di 400 metri di altezza, che comprende un edificio a parcheggio adiacente. La parte superiore presenta due turbine eoliche con una piattaforma panoramica, che offre una vista ininterrotta di progetti iconici a Dubai, il Downtown Boulevard e il Golfo Persico. La torre è inoltre dotata di pannelli solari fotovoltaici ad alta efficienza ad ogni piano sulle facciate sud-est e sud-ovest.
Baccarat hotel: opera del valore contrattuale superiore ai 5 milioni di Euro per il cliente Hamal Holding che consiste in attività di shoring di diaframmi, tiranti di ancoraggio, puntoni e pali per la realizzazione di un Hotel a Dubai.
City Walk Phases 5, Central Park 5.06 e 5.07 cliente Dubai Holding. Il Progetto viene eseguito direttamente per il cliente Meraas e consiste in opere di abilitazione (puntellamento, pali, scavi, drenaggi e ground improvement). City Walk è uno spazio elegante e integrato che combina armoniosamente elementi della vecchia e della nuova Dubai. Central Park a City Walk è caratterizzato da appartamenti eleganti, contemporanei e spaziosi che offrono viste uniche sul parco e anche sul famoso skyline di Dubai. Lo sviluppo residenziale offrirà diverse attività quali: aree yoga e meditazione, negozi di Food&Beverage e al dettaglio, sale riunioni, padiglioni da picnic, un asilo nido e una moltitudine di strutture per lo sport e il tempo libero che non possono essere trovate in nessun altro complesso residenziale.
Kuwait
Capital Market Authority Headquarter con il cliente Sayed Hamid Behbehani & Sons Co., valore contrattuale superiore ai 10 milioni di Euro. Il progetto consiste in una torre di 46 piani (240 m) di forma ottagonale per la nuova sede del Capital Market Authority del Kuwait. La sede comprende uffici per una media di 1.000 dipendenti, con i relativi servizi, tra cui un parcheggio automatizzato, caffetteria, sale di preghiera e ingresso VIP privato. Una caratteristica ingegneristica unica dell'edificio è il sistema di parcheggio completamente automatizzato per 800 veicoli, che utilizza 14 piattaforme elettriche per trasferire le auto che entrano nel parcheggio a otto livelli sotterranei. Si tratta di opere di abilitazione per cui Trevi dovrà realizzare pali in benna e trivella elicoidale, diaframmi, ancoraggi, puntoni interni, dewatering e scavi.
Oman
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Construction of Dual Carriage National Road nr. 32 Galfar Engineering & Contracting SAOG valore superiore ai 5 milioni di Euro. Il progetto consiste nella realizzazione della National Road nr. 32 a doppia carreggiata e nella costruzione di 3 ponti per gli svincoli autostradali a Duqum.
Africa
Nigeria
Il mercato nigeriano nel 2023 ha offerto opportunità in termini di progetti infrastrutturali (banchine portuali, protezione delle coste e opere nel settore industriale) ed è stato caratterizzato da dinamicità di iniziative nel settore privato, nonostante i rallentamenti riscontrati a seguito delle elezioni politiche generali del marzo 2023. Per la Trevi Nigeria l’area principale di attività a Lagos rimane l’edilizia residenziale, in particolare il settore delle torri di lusso da 25-30 piani, per cui ha eseguito le opere di fondazioni con la formula D&B (design and Build).
Tra i principali progetti di recente acquisizione in ambito dei lavori portuali rilevante è:
Bua Terminal, a Port Harcourt, del valore contrattuale superiore ai 35 milioni di Euro. Il lavoro consiste nella ricostruzione dei vecchi ormeggi 5-6-7-8 di una banchina a Port Harcourt segmentata in tre allineamenti e allocata a BUA. Il Cliente, con l'approvazione dell'NPA (Nigerian Ports Authorithy), ha optato per rifare gli allineamenti e spostarsi con un nuovo muro metallico (CombiWall) su due allineamenti (200 m e 420 m). Trevi si è aggiudicata il contratto proponendo un combiwall palo/palancola tirantato con ancoraggi di 65 m. Il lavoro consiste in lavori di fondazione, dragaggi, riempimenti, consolidamenti e lavori civili.
Riguardo al settore dell’edilizia residenziale sono da menzionare:
Metropolitan Tower, con il cliente El Alan Nigeria Ltd, lavoro di palificazioni per la conversione del progetto da hotel a 5 stelle a torre di lusso. La torre sarà strutturata su 25 piani e poggerà su 100 pali di grande diametro fino a 56 metri;
Quantum Luxury Tower, con il cliente Cappa & D’alberto Ltd., per cui Trevi Nigeria si è aggiudicata due contratti: il primo è una bonifica del terreno nella laguna con un muro di palancole prefabbricate, il secondo ha per oggetto l'intera area di palificazione per lo sviluppo di due torri di lusso;
Peace Tower, con il cliente El Alan Nigeria Ltd, l’opera consiste in lavori di fondazioni di un'altra importante torre residenziale a Ikoyi, la zona residenziale più esclusiva di Lagos.
Nord America
Tra le nuove acquisizioni di particolare rilevanza è il progetto:
Mid Barataria Sediment Diversion (MBSD), unico nel suo genere, di valore contrattuale superiore ai 70 Milioni di USD, con Main contractor Archer Wester/Alberici JV (AWA) e cliente finale Louisiana Coastal Protection and Restoration Authority (CPRA). Si tratta di un progetto che sfrutterà il piano di costruzione nel territorio del fiume Mississippi per costruire e sostenere fino a 26.000 acri di zone umide costiere critiche nel bacino di Barataria, in un periodo di 50 anni. Lo scopo principale dell’opera è quello di reintrodurre acqua dolce e sedimenti dal fiume Mississippi al bacino, per ristabilire i processi del delta ed evitare l’intrusione di acqua salata, al fine di costruire, sostenere e mantenere il territorio. Gli obiettivi secondari a lungo termine includono il ripristino e la conservazione degli
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ecosistemi costieri critici. Le caratteristiche del progetto includono una struttura a cancello controllato attraverso l'argine del fiume, un canale artificiale e una struttura di scarico nel bacino. Si prevede che i lavori di costruzione dureranno oltre cinque anni e produrranno un impatto economico di oltre 1,5 miliardi di dollari e circa 12.400 posti di lavoro nella regione.
SERL C4 Sacrament, in California. Il quarto contratto del Sacramento River East Levee (SERL), fa parte di cinque segmenti di argini che saranno ricostruiti, per conto del cliente Maloney Odin JV USACE, all'interno della regione metropolitana di Sacramento. Il lavoro prevede la costruzione di circa 2,4 miglia di muro di contenimento delle infiltrazioni utilizzando i metodi di costruzione jet grouting e trincea aperta convenzionale. Il contratto contempla anche la costruzione di argini di infiltrazione e stabilità e 0,37 miglia di rialzo della diga.
Innovation Square Phase III Drilled Shafts (DS) è una proprietà comunale nel Seaport District di Boston, di fronte alla Northern Avenue. Il progetto è finalizzato a realizzare una struttura di ricerca e sviluppo all'avanguardia di 319.000 piedi quadrati, sette piani, completa di servizi in loco, tra cui una caffetteria, un centro fitness, una terrazza sul tetto, un centro conferenze e un centro congressi, con spazio per eventi e posti a sedere pubblici all'aperto. Lo sviluppo fornirà inoltre un nuovo modello di sostenibilità per gli edifici dei laboratori di Boston, attraverso la designazione LEED Platinum e un design a zero emissioni di carbonio netto.
Sud America
In Argentina a inizio dell’anno è stato acquisito un importante progetto:
Oiltanking , del valore contrattuale complessivo di circa 30 milioni di Euro di quota Trevi, che prevede la costruzione in modalità EPC (Engineering, Procurement & Construction), di un terminale portuale per consentire il funzionamento di navi petroliere, localizzato a Puerto Rosales, nella provincia di Buenos Aires, in Argentina. Il cliente, Oil Tanking Ebytem SA, che è un operatore logistico internazionale di idrocarburi, ha assegnato il contratto ad un Consorzio formato da tre imprese, PILOTES TREVI Sacims, (35,5%), DYOPSA (44,5%) e CONCRETE NOR (20%). Lo sviluppo del progetto prevede la costruzione di nuove strutture fisse di attracco, ormeggio e manovra per svolgere i compiti di carico e scarico dei carburanti e il loro collegamento con le attuali strutture del Terminal Puerto Rosales.
Andamento Operativo Portafoglio ordini
Di seguito una descrizione delle principali commesse eseguite o in corso di svolgimento nel corso dell’anno 2023, suddivise per area geografica:
Italia
Galleria Carron Merano (BZ) committente consorzio San Benedetto Scarl, guidato da Carron Bau S.r.l. Il progetto consiste in lavori di fondazione e consolidamento per un nuovo collegamento sotterraneo di circa 3,3 chilometri tra la superstrada Merano-Bolzano e la Val Passiria, elemento principale della nuova circonvallazione nordovest. Si tratta di un intervento importante perché consentirà di ridurre la dimensione del traffico, i tempi di percorrenza e di migliorare la qualità dell’aria.
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Al porto di Ravenna sono stati terminati i lavori per la Ristrutturazione della banchina Marcegaglia, con committente l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale, mentre sono in corso di svolgimento i lavori analoghi per Magazzini Generali.
Il progetto Nuova Arena Santa Giulia a Milano, per conto del cliente EVD è stato completato a fine agosto.
Il progetto, commissionato da Pavimental S.p.a., per i lavori di ampliamento della terza corsia nel tratto Firenze sud Incisa dell’autostrada A1 Milano- Napoli, per cui è stato ottenuto anche un addendum di ordine, è prossimo al completamento.
In Tajikistan, il progetto pluriennale Rogun Dam HPP project, con Webuild Spa TJ Branch è in corso di esecuzione, con buone performance operative. L’opera consiste nella realizzazione del consolidamento, jet grouting e drenaggio della parete della Rogun Main Dam Foundation, che si inserisce nel progetto finalizzato ad incrementare la produzione di energia della Centrale Idroelettrica di Rogun. I lavori della prima fase consistono nella perforazione e stuccatura della roccia attorno alla diga in calcestruzzo, per consolidare e riempire eventuali crepe e fratture. I lavori della seconda fase (tunnels) sono slittati in avanti rispetto alla programmazione prevista.
Filippine
Malolos-Clark Railway NSCR CPN-02 (Zone 2+Zone 4) con Acciona-Daelim JV Il progetto fa parte della nuova linea ferroviaria North-South Commuter Railway di 161 Km, che collegherà le città di Clark e Calamba, situate rispettivamente a nord e sud di Manila. La controllata Trevi Foundations Philippines sta eseguendo le fondazioni profonde del viadotto ferroviario principale della stazione di San Fernando e di altri tre fabbricati di servizio. La tecnologia utilizzata è quella dei pali trivellati.
MRT-7 Stations con SMC MRT-7 Il progetto ferroviario urbano si sviluppa tra l’area nord di Manila e la provincia di Bulacan e prevede l’installazione di pali trivellati di fondazione per sei stazioni della linea ferroviaria urbana e del viadotto principale.
C3-R10 Port Extension cliente SMC SALEX. Si tratta di un'autostrada urbana sopraelevata a 4 corsie di 4,6 Km, che fa parte della Strada Meridionale Access Link Expressway (SALEX), che ha lo scopo di ridurre la congestione del traffico lungo le strade principali di Metro Manila e di collegare la capitale al nuovo aeroporto internazionale di Manila. Oggetto del contratto è la realizzazione di pali trivellati di grande diametro (3,5 m) che sostengono le colonne del viadotto.
205 MLD CAMANA WRF cliente D.M. Consunji, Inc. (DMCI) esecuzione dei lavori di fondazione per l'espansione di un impianto di bonifica delle acque (WRF) di Maynilad Water Services, Inc., situato a Caloocan-Malabon-Navotas (CAMANA). Il lavoro è stato concluso a giugno.
Australia
North East Link Project a Melbourne, per conto del consorzio Spark e in joint venture con Wagstaff Piling, per un valore complessivo come JV di oltre 100 milioni di Euro, la quota della controllata Trevi Australia è del 70%. I lavori di nostra competenza consistono in opere di fondazione e consolidamento. Si tratta del più grande progetto di tunneling dello Stato di Victoria e prevede la realizzazione di due tunnel gemelli a tre corsie che andranno a completare la rete autostradale di Melbourne, allo scopo di ridurre i livelli di congestionamento del traffico e i tempi di viaggio per decine di migliaia di automobilisti.
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Arabia Saudita
NEOM la controllata Arabian Soil Contractor (ASC) ha firmato un contratto con NEOM Company, che si compone di diversi work orders, che fanno capo ad un accordo quadro. Tre ordini sono stati aggiudicati nel corso del 2022 e completati nel corso del 2023 per un valore complessivo di oltre 150 milioni di Euro e un quarto ordine del valore contrattuale di ulteriori 150 milioni di Euro è stato acquisito a fine 2023. Il progetto prevede la realizzazione di pali per le fondazioni di “The Line”, progetto futuristico ed eco-friendly in costruzione nella provincia di Tabuk, di grande portata e di durata pluriennale. L'avveniristica città ospiterà in futuro vari milioni di abitanti e sarà composta da una serie di comunità disposte su una linea retta, “The Line” appunto, lunga 170 chilometri, che corre dalla costa del Mar Rosso nel nord-ovest del Paese fino all'interno, attraversando deserti e montagne.
Doubletree by Hilton - Taiba Investment. Il progetto consiste una serie di attività di fondazioni speciali per l’Hotel Hilton di Jeddah: puntellamento, scavo, diaframmi, pali, dewatering. Il progetto è prossimo alla conclusione.
Emirati Arabi - UAE
I progetti Keturah Resort, cliente MAG of Life Wellness Real Estate e SGR Tower, sono in corso di esecuzione, mentre i contratti City Walk phase 5 e Central Park 5.06 e 5.07 sono stati completati.
Living and Innovation Hub East. diventerà una parte importante dell’Innovation Hub del Dubai International Financial Centre (DIFC), principale centro finanziario globale nella regione del Medio Oriente, la più grande comunità di innovazione della regione. La controllata Swissboring Dubai sta realizzando lavori di fondazioni speciali per l’Hub East per il cliente DIFC: puntellamento, scavi, diaframmi, palificazione, dewatering. Il progetto è terminato a fine anno.
Kuwait
Capital Market Authority, valore contrattuale di oltre 10 milioni di Euro è in corso di esecuzione, mentre è terminato il progetto Hyundai Show Room con Combined Group nella Shuwaikh Industrial Area di Kuwait City, consistente in opere di abilitazione per Hyundai.
In Oman il Construction of Dual Carriage National Road nr. 32 Galfar Engineering & Contracting SAOG, è prossimo al completamento.
Africa
Nigeria
Berth 3 Extension at Jetty 2 MOF a Bonny Island committente Saipem & Daewoo JV - Il progetto, avente per oggetto la realizzazione di lavori di ampliamento del molo di ormeggio n. 3 al MOF Jetty 2 a Bonny Island, è terminato a giugno e PTML Terminal Extension - Ports & Terminal Multiservices Ltd. - lavoro di ampliamento dell'attuale banchina undici di Grimaldi ad Apapa, Lagos, per consentire l’approdo di navi di nuova generazione, sono terminati.
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American Consulate Lagos cliente Kopler, si tratta di lavori di fondazione del Consolato Americano a Lagos.
Algeria
Completamento dei lavori di pali e jet grouting per l’Acciaieria Tosyali di Orano.
Nord America
Roxboro cliente Trans Ash. Il progetto consiste in un intervento preventivo di salvaguardia ambientale finalizzato alla costruzione di argini di contenimento, Deep Material Mixing (DMM), all'interno della discarica della centrale elettrica di Roxboro alimentata a carbone, situata nella Carolina del Nord. Le ceneri esauste di carbone all'interno del bacino rifiuti della discarica devono essere stabilizzate per consentire lo scavo del bacino delle ceneri.
Landmark Phase III - Suffolk Construction Co building. Il progetto della terza fase del Landmark Center Redevelopment a Boston prevede la sostituzione della struttura esistente, situata all'incrocio di Brookline Avenue e Park Drive, con uffici ed un edificio di scienze della vita.
Massachussets General Hospital (MGH) 1st Phase - committente Turner Construction Co., società di costruzioni leader sul mercato americano. Il progetto consiste in opere di fondazione per la prima fase di ampliamento del MGH di Boston, destinata a cambiare l’intero layout dell’ospedale, per accogliere la domanda crescente dei pazienti e sostituire i letti obsoleti con la tecnologia in evoluzione. Il nuovo progetto prevede la costruzione di un edificio a due torri di 12 piani con ponti di collegamento e spazi aperti e di un secondo edificio supporto di sette piani, adiacente all'edificio più grande, per ospitare spazi amministrativi, spazi meccanici e servizi di e comprende anche sei piani di parcheggio sotterraneo. Il progetto è stato completato con buone performance.
Sud America
Metro Panamà Linea 3 committente: Ministero dei lavori Pubblici di Panama, main contractor: Hyundai Engineering & Construction Co. Ltd. Il progetto, finalizzato all’esecuzione della Metro Line 3 di Panama, per connettere la città di Panama con il lato occidentale del canale di Panama, consiste nella realizzazione di fondazioni, mediante la tecnologia di pali trivellati di grande diametro a terra per il viadotto e varie stazioni.
Argentina: Progetto di Aña Cua, cliente Consorcio Aña Cua A.R.T. (Astaldi Italia) Rovella Carranza (Argentina) Tecnoedil (Paraguay). Il progetto prevede l’esecuzione di opere civili e alcune parti elettromeccaniche per l'ampliamento della centrale idroelettrica di Yacyretá nel M.I. dal braccio Aña Cuá. La società controllata Pilotes Trevi si è aggiudicata due contratti di subappalto: il primo per la costruzione di diaframmi in cemento plastico, che penetreranno nei nuclei stagni della diga esistente, al fine di collegare gli organi di tenuta della diga, ed il secondo un contratto di perforazione ed iniezione.
Progetto di Oiltanking, come sopra descritto è un progetto ambizioso per il rifacimento di alcune banchine, nel Puerto Rosales. L’opera è iniziata nel quarto trimestre del 2023.
Divisione Soilmec
L’esercizio 2023 per la divisione Soilmec è stato di consolidamento rispetto al percorso di crescita definito nel piano di ristrutturazione, trasformazione e rilancio del business assieme ad una profonda revisione dell’impianto organizzativo, con miglioramenti dei costi indiretti ed efficienze in corso, già avviato da fine 2021.
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Per quanto riguarda i volumi di vendita, il fatturato ha raggiunto i 152 Milioni di Euro (+8% rispetto al 2022), con un EBITDA ricorrente pari a 12,8 Milioni di Euro, molto superiore ai risultati dell’anno precedente (3,5 milioni di Euro).
L’incremento della marginalità è stato ottenute grazie all’aggiornamento dei prezzi di vendita richiesto a seguito degli incrementi dei costi delle materie prime già avvenuto nel 2022 e dalle migliori performance produttive legate all’implementazione della Lean Production.
Per quanto concerne il mercato, la Divisione Soilmec ha conseguito ordini per circa 128 Milioni di Euro (-18% rispetto all’esercizio 2022), chiudendo l’anno con un portafoglio di 34 Milioni di Euro.
In particolare, nel corso del 2023 si è registrata una flessione del volume di ordini dell’Area EMEA e Asia-Pacifico (-40% e -16% rispettivamente). Al contrario si è registrato un importante aumento degli ordini dal Nord America parti al +41%.
Un ammontare pari a circa il 2% dei ricavi è stato impegnato in progetti di R&D, per i quali si rimanda al paragrafo dedicato.
Altre società
Parcheggi S.p.A.
In data 21 dicembre 2023 la controllata Trevi S.p.A. ha finalizzato l’acquisizione da Sofitre S.r.l. del 40% del capitale della Parcheggi S.p.A., società attiva nella gestione e manutenzione di parcheggi. L’operazione completa l’acquisizione dell’intero capitale della società, già avviata alla fine del 2021, con l’acquisizione del 60% delle azioni.
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Progetto ERP Transformation
Il Gruppo nel secondo trimestre del 2023 ha portato a termine con successo il progetto di ERP Transformation che ha visto coinvolte 25 Società del Gruppo distribuite su 17 paesi in tutti e 5 i continenti e più di 600 utenti che, in occasione della preparazione della relazione semestrale 2023, ha consentito di avere sui nuovi sistemi oltre il 95% dei ricavi del Gruppo.
L’adozione del nuovo ERP SAP S4/HANA ha coinvolto i principali processi aziendali di entrambe le Divisioni Trevi e Soilmec, partendo dalle Operations, passando per la Supply Chain fino ad Amministrazione, Finanza e Controllo e Tesoreria.
Il modello applicativo è stato disegnato e poi implementato in modalità comune a tutte le società del Gruppo coinvolte e questo ha permesso una standardizzazione dei processi aziendali che, come risultato, porta un accurato, rapido ed efficace controllo centrale dell’andamento del business del Gruppo.
Rapporti del Gruppo con imprese controllate non consolidate, collegate, controllanti, imprese sottoposte al controllo di queste ultime e con altre entità correlate
I rapporti in essere del Gruppo Trevi con entità correlate sono costituiti principalmente dai rapporti commerciali della controllata Trevi S.p.A. verso i propri consorzi, regolati a condizioni di mercato, per i cui dettagli si rimanda alla nota 34 della nota integrativa.
 
Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale
Introduzione
La presente sezione ha lo scopo di: (i) esaminare la correttezza dell’applicazione del presupposto relativo alla continuità aziendale ai bilanci (d’esercizio e consolidato) relativi all’esercizio 2023 della Società e del Gruppo, anche alla luce della situazione economica, finanziaria e patrimoniale e delle ulteriori circostanze che possono assumere rilievo a tal fine; e (ii) identificare le incertezze al momento esistenti, valutando la significatività delle stesse e la probabilità che possano essere superate, prendendo in considerazione le misure poste in essere dal management e gli ulteriori fattori di mitigazione.
Si ricorda che, ai fini dell’approvazione della relazione semestrale relativa ai dati consolidati al 30 giugno 2023, la Direzione Aziendale aveva identificato alcuni fattori di rischio per la continuità aziendale su cui erano state svolte specifiche analisi. Tali rischi risultavano essere in particolare: (a) gli eventuali rischi legati all’andamento della liquidità del Gruppo per un periodo di almeno 12 mesi a partire dalla data di riferimento della suddetta relazione semestrale; e (b) il rischio derivante dall’eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi di risanamento, come previsti dal Piano Consolidato 2022-2026 (come infra definito).
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A tale riguardo, si ricorda altresì che, in sede di approvazione della semestrale al 30 giugno 2023, il Consiglio di Amministrazione, dopo aver attentamente ed esaustivamente valutato i rischi a cui la continuità era esposta, come sopra sintetizzati, aveva ritenuto appropriata l’adozione del presupposto della continuità aziendale, pur segnalando la presenza di fisiologici fattori di incertezza legati alla realizzazione del Piano Consolidato 2022-2026 (su cui si richiama quanto esposto nella relativa relazione sulla gestione). Ai fini della presente relazione, la continuità aziendale va dunque valutata tenendo conto delle circostanze predette e degli aggiornamenti disponibili in merito all’evolversi delle stesse successivamente alla data di approvazione della relazione semestrale, da considerarsi fino alla data di formazione del presente bilancio, tenendo conto degli eventi nel frattempo occorsi e, in particolare, dell’aggiornamento del Piano Consolidato 2022-2026, con estensione della relativa durata di un anno al 2027, oltre alle nuove informazioni disponibili in relazione all’andamento della gestione e delle sue prospettive.
Valutazioni circa l’esistenza del presupposto della continuità aziendale
Nel determinare se il presupposto della continuazione dell’attività sia applicabile anche in occasione del presente bilancio, gli Amministratori hanno tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno ma non limitato a dodici mesi dopo la data di riferimento del bilancio consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023. Sono stati presi in considerazione i principali indicatori di rischio che possono far sorgere dubbi in merito alla continuità.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha tenuto in considerazione le valutazioni che erano state effettuate in sede di approvazione della relazione semestrale relativa ai dati consolidati al 30 giugno 2023, ponendo particolare attenzione alle circostanze che erano state identificate quali possibili fattori di rischio in tale sede, al fine di verificarne lo status.
Valutazioni circa il raggiungimento dei target del Piano Consolidato 2022-2026
Al fine di valutare i rischi legati al raggiungimento dei target previsionali del Piano Consolidato 2022-2026, si ricorda che in data 23 aprile 2021 il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato un piano industriale relativo al periodo 2021-2024. Tale piano è stato successivamente aggiornato, in un primo momento, al fine di recepire i dati contabili al 30 giugno 2021 e, successivamente, al fine di estendere il relativo arco temporale al periodo 2022-2026 nonché al fine di tenere conto di alcuni aspetti, tra cui le performance registrate nel corso dell’anno 2021 e alcuni elementi prudenziali che il management ha ritenuto opportuno considerare nei successivi anni di piano. Tale versione finale del piano, aggiornata al fine di tener conto della Manovra Finanziaria (come infra definita) concordata con gli istituti finanziari del Gruppo (le Banche Finanziatrici”), è stata dunque approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 29 settembre 2022 (il “Piano Consolidato 2022-2026”).
In data 22 dicembre 2023, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato un aggiornamento del Piano Consolidato 2022-2026, estendendone la durata di un anno al 2027, e confermando le originarie linee strategiche e gli obiettivi previsti dal piano di risanamento approvato dal Consiglio in data 17 novembre 2022, nei modi e nei tempi ivi previsti (il “Piano Consolidato 2023-2027”).
In coerenza con le valutazioni svolte in sede di approvazione della relazione semestrale, uno degli elementi presi in considerazione al fine di valutare le incertezze sulla continuità aziendale è se le previsioni del Piano
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Consolidato 2022-2026, anche alla luce delle ultime risultanze circa l’andamento del Gruppo, appaiano comunque idonee a consentire, nei modi e nei tempi ivi previsti (come confermati nell’ambito del Piano Consolidato 2023-2027), il raggiungimento di un riequilibrio economico-finanziario.
In particolare, si evidenzia che:
il Piano Consolidato 2022-2026 - il quale è stato successivamente aggiornato e confermato nelle originarie linee strategiche con l’approvazione del Piano Consolidato 2023-2027 - appare redatto secondo criteri ragionevoli e prudenziali che includono sia azioni volte all’incremento dei volumi sia al miglioramento della redditività, e mostra comunque la possibilità di raggiungere, nei modi e nei tempi ivi previsti, una situazione economico-finanziaria e patrimoniale tale da consentire il rifinanziamento dell’indebitamento residuo a condizioni di mercato;
la ragionevolezza e fattibilità del Piano Consolidato 2022-2026 - il quale è stato successivamente aggiornato e confermato nelle originarie linee strategiche con l’approvazione del Piano Consolidato 2023-2027 - è stata confermata mediate l’independent business review svolta da Alvarez & Marsal, finalizzata per l’appunto a verificare la ragionevole fondatezza delle assunzioni industriali e di mercato poste alla base del Piano Consolidato 2022-2026, e condivisa con le Banche Finanziatrici;
la Manovra Finanziaria riflessa all’interno dell’Accordo di Risanamento (come infra definito), sul contenuto della quale si sono pronunciati sia gli azionisti di riferimento (i.e., CDPE e Polaris, come infra definiti) che le Banche Finanziatrici, attraverso l’operazione di rafforzamento patrimoniale ivi prevista, ha consentito di rafforzare ulteriormente la situazione economico-patrimoniale e finanziaria del Gruppo, dando altresì ulteriore impulso al business nonché al raggiungimento dei target di risanamento secondo quanto previsto dal Piano Consolidato 2022-2026, oggi confermati nel Piano Consolidato 2023-2027;
le risultanze dell’aggiornamento del Piano Consolidato 2022-2026 evidenziano che i covenant finanziari previsti dall’Accordo di Risanamento (i.e., rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto ed EBITDA consolidati e rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e Patrimonio Netto consolidati) vengono sempre rispettati nel relativo periodo di piano.
Peraltro, la ragionevolezza e fattibilità del Piano Consolidato 2022-2026 sono state altresì ulteriormente supportate dalla circostanza che lo stesso in data 28 novembre 2022 è stato oggetto di attestazione da parte del professionista attestatore, Dott. Mario Stefano Luigi Ravaccia, dotato dei requisiti previsti dalla legge fallimentare, circostanza che rappresenta un fattore di ulteriore tutela per gli Amministratori e per gli altri stakeholder coinvolti.
Si consideri inoltre che il dott. Gian Luca Lanzotti professionista di gradimento delle Banche Finanziatrici che, ai sensi di quanto richiesto dall’Accordo di Risanamento, è stato incaricato in data 26 gennaio 2023 di svolgere, inter alia, attività di monitoraggio in merito all’attuazione del Piano Consolidato 2022-2026 e dell’Accordo di Risanamento medesimo (il Responsabile Monitoraggio”) ha predisposto due report relativi all’attività dallo stesso svolta, un report datato 3 agosto 2023 e relativo al semestre che va dalla sua nomina sino al 25 luglio 2023, e un report datato 2 febbraio 2024 e relativo al semestre che va dal 26 luglio 2023 sino al 25 gennaio 2024, nell’ambito dei quali ha confermato l’ottemperanza della Società rispetto agli obblighi imposti dall’Accordo di Risanamento.
Inoltre, la fattibilità del Piano Consolidato 2022-2026 - il quale è stato successivamente aggiornato e confermato nelle originarie linee strategiche con l’approvazione del Piano Consolidato 2023-2027 - risulta confermata dai risultati relativi all’esercizio concluso al 31 dicembre 2023, nel quale sia i ricavi che l’EBITDA
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ricorrente del Gruppo Trevi sono risultati superiori a quelli previsti nel Piano Consolidato 2022-2026. Inoltre, gli ordini acquisiti nel 2023 risultano essere pari a circa 741 milioni di Euro, in aumento del 12% rispetto al medesimo periodo del precedente anno, ed il portafoglio ordini è risultato pari a 720 milioni di Euro, in significativo aumento rispetto a quello del 31 dicembre 2022 (pari a 587 milioni di Euro). La Posizione Finanziaria Netta è invece risultata pari a 202 milioni di Euro al 31 dicembre 2023, inferiore a quanto previsto dal Piano Consolidato 2022-2026. Anche l’andamento del Gruppo nei primi mesi dell’anno 2024, così come evidenziato tra i Fatti di Rilievo avvenuti dopo la chiusura al 31/12/2023per quanto riguarda acquisizione ordini, ricavi di produzione e backlog è risultato in linea con le previsioni per l’anno 2024. La prosecuzione dell’esecuzione del Piano Consolidato 2022-2026, pur dipendendo solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla Direzione Aziendale, permetterà di rispettare i parametri finanziari previsti dall’Accordo di Risanamento. Con riferimento alle considerazioni in merito ai potenziali impatti derivanti dal conflitto Russia-Ucraina e dal prolungarsi dell’emergenza sanitaria da Covid-19 si rimanda, rispettivamente, ai paragrafi Impatti del conflitto Russia-Ucraina”, COVID-19e Rischio connesso all’andamento dei prezzi delle materie prime” della presente relazione.
Le incertezze, tutte ricondotte all’interno di una complessiva categoria di rischio finanziario”, si sostanziano quindi nella capacità della Società di rispettare gli impegni finanziari assunti nonché di generare e/o reperire risorse sufficienti per soddisfare le proprie esigenze finanziarie a sostegno del business, del programma di esecuzione per raggiungere gli obiettivi del Piano Consolidato 2022-2026. Il definitivo superamento di tali incertezze, come si vedrà nei successivi paragrafi, va valutato alla luce dell’avvenuto perfezionamento dell’Accordo di Risanamento con le Banche Finanziatrici che recepisce i contenuti della Manovra Finanziaria e tiene conto delle previsioni del Piano Consolidato 2022-2026.
Più in particolare, in data 17 novembre 2022 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha approvato la versione definitiva della manovra finanziaria (la Manovra Finanziaria”), la quale prevedeva, in estrema sintesi:
che la stessa fosse posta in essere in esecuzione di un accordo basato su un piano attestato di risanamento ai sensi dell’art. 56 del codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (“CCII”) (corrispondente al precedente art. 67, comma III, lett.(d) della l.fall.) (l’“Accordo di Risanamento”);
a)un aumento di capitale a pagamento, da offrirsi in opzione ai soci esistenti ai sensi dell’art. 2441, comma primo, cod. civ., per un importo complessivo massimo pari ad Euro 25.106.155,28, inscindibile fino all'importo di Euro 24.999.999,90 importo integralmente garantito dagli impegni di sottoscrizione assunti dai soci CDPE Investimenti S.p.A. (“CDPE”) e Polaris Capital Management LLC (“Polarise, congiuntamente a CDPE, i Soci Istituzionali”) e scindibile per l'eccedenza, comprensivo di sovrapprezzo, mediante emissione di complessive massime n. 79.199.228 nuove azioni ordinarie, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione (da emettersi con godimento regolare), ad un prezzo di emissione per azione di Euro 0,3170, dei quali Euro 0,1585 da imputarsi a capitale ed Euro 0,1585 da imputarsi a sovrapprezzo (l’“Aumento di Capitale in Opzione”);
b)un aumento di capitale inscindibile a pagamento, di importo massimo pari ad Euro 26.137.571,21, mediante emissione di n. 82.452.906 azioni ordinarie, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione (da emettersi con godimento regolare), ad un prezzo di emissione per azione di Euro 0,3170, da offrire, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma 5, cod. civ., ad alcuni dei creditori finanziari individuati nell’Accordo di Risanamento, con liberazione mediante compensazione volontaria, nei modi e nella misura previsti nell’Accordo di Risanamento, in
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relazione alla sottoscrizione dell’aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione, di crediti certi, liquidi ed esigibili, secondo un rapporto di conversione del credito in capitale di 1,25 a 1 (l’“Aumento di Capitale per Conversionee, congiuntamente all’Aumento di Capitale in Opzione, l’“Aumento di Capitale”);
c)la subordinazione e postergazione di una porzione del debito bancario per Euro 6,5 milioni;
d)l’estensione della scadenza finale dell’indebitamento a medio-lungo termine sino al 31 dicembre 2026, con introduzione di un piano di ammortamento a partire dal 2023;
e)la concessione / conferma di linee di credito per firma a supporto dell’esecuzione del piano;
f)l’estensione al 2026 della scadenza del Prestito Obbligazionario.
Sempre in data 17 novembre 2022, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato: (i) la versione finale del piano di risanamento ai sensi degli articoli 56 e 284 CCII, basato sul Piano Consolidato 2022-2026 e sulla Manovra Finanziaria, relativo alla Società nonché al Gruppo Trevi; (ii) in attuazione della delega conferita dall’assemblea dei soci dell’11 agosto 2022, l’operazione di rafforzamento patrimoniale della Società prevista dalla Manovra Finanziaria, come adeguata con successiva delibera del 28 novembre 2022; (iii) la sottoscrizione dell’Accordo di Risanamento; e (iv) la sottoscrizione degli ulteriori accordi previsti nel contesto dell’operazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale in attuazione del suddetto piano attestato, ivi incluso l’accordo con il quale i Soci di Riferimento hanno assunto l’impegno di sottoscrivere l’intera quota di loro spettanza dell’Aumento di Capitale in Opzione, nonché le eventuali azioni che resteranno inoptate in proporzione alle partecipazioni detenute (la “Lettera di Impegno”).
Successivamente, in data 29-30 novembre 2022, la Società ha sottoscritto i contratti relativi all’attuazione della Manovra Finanziaria, quali in particolare l’Accordo di Risanamento e la Lettera di Impegno, i quali sono divenuti successivamente efficaci in data 16 dicembre 2022 a seguito del verificarsi delle relative condizioni sospensive, ivi incluso l’ottenimento avvenuto in tale data dell’autorizzazione da parte di CONSOB alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all’offerta in opzione di azioni Trevi Finanziaria nell’ambito dell’Aumento di Capitale in Opzione, fermo restando che l’esecuzione degli impegni assunti dalle Banche Finanziatrici con riferimento all’Aumento di Capitale per Conversione erano subordinati alla corretta esecuzione dell’Aumento di Capitale in opzione sino alla soglia di inscindibilità pari a Euro 24.999.999,90 condizione che si è verificata in data 10 gennaio 2023, consentendo la conversione in azioni di Trevifin dei crediti delle Banche Finanziatrici e la conseguente esecuzione dell’Aumento di Capitale per Conversione, avvenuta in data 11 gennaio 2023, a seguito della quale l’Aumento di Capitale ha avuto definitiva attuazione.
In data 11 gennaio 2023, la Società ha quindi informato il mercato circa il positivo completamento dell’Aumento di Capitale, nel contesto del quale sono state sottoscritte n. 161.317.259 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, per un controvalore complessivo pari a Euro 51.137.571,10 (di cui Euro 25.568.785,55 a titolo di capitale e Euro 25.568.785,55 a titolo di sovrapprezzo). A seguito dell’esecuzione dell’Aumento di Capitale, il nuovo capitale sociale di Trevifin è risultato, quindi, pari a Euro 123.044.339,55, suddiviso in n. 312.172.952 azioni ordinarie. In particolare: (i) l’Aumento di Capitale in Opzione è stato sottoscritto in denaro per Euro 24.999.999,90, di cui complessivi Euro 17.006.707 versati per la sottoscrizione di complessive n. 53.648.918 azioni da parte dei Soci di Riferimento, e i rimanenti Euro 7.993.292,90 sono stati versati per la sottoscrizione di complessive n. 25.215.435 azioni da parte di altri azionisti sottoscrittori; e (ii) l’Aumento di Capitale per Conversione è stato sottoscritto integralmente per Euro 26.137.571,21, mediante emissione di n. 82.452.906 azioni ordinarie.
Di seguito si riportano i principali dati economici, finanziari e patrimoniali del Gruppo a seguito
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dell’esecuzione dell’operazione di rafforzamento patrimoniale della Società e di ristrutturazione dell’indebitamento finanziario del Gruppo, con la precisazione che i relativi effetti contabili sono stati registrati nel 2023 in quanto l’Aumento di Capitale si è completato, appunto, nel mese di gennaio 2023:
il patrimonio netto del Gruppo, che al 31 dicembre 2022 era pari a 89,6 milioni di Euro, si attestava al 30 giugno 2023 a 153,7 milioni di Euro; sulla variazione positiva di 64,1 milioni di Euro, ha inciso per circa 52 milioni di euro l’effetto della Manovra Finanziaria legata all’Aumento di Capitale. Al 31 dicembre 2023, il patrimonio netto del Gruppo è pari a 146,9 milioni di Euro (in aumento di 57,3 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2022);
sull’indebitamento finanziario netto del Gruppo, che al 31 dicembre 2022 era pari a 251,2 milioni di Euro, ha inciso la riduzione di circa 52 milioni di Euro, registrata nel corso del mese di gennaio 2023, per effetto della Manovra Finanziaria. Al 30 giugno 2023 era risultato pari a 187,1 milioni di Euro, mentre al 31 dicembre 2023, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo è pari a 202 milioni di Euro (in diminuzione di 49,2 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2022);
si ricorda che l’indebitamento residuo del Gruppo è stato quasi integralmente riscadenziatonell’ambito della Manovra Finanziaria. Infatti, una parte sostanziale dell’indebitamento a medio lungo termine del debito residuo nei confronti delle Banche Finanziatrici dopo l’Aumento di Capitale per Conversione, per un ammontare pari circa a 185 milioni di Euro, è stato riscadenziato al 31 dicembre 2026, mentre per circa Euro 6,5 milioni è stato subordinato e riscadenziato al 30 giugno 2027.
Inoltre, si evidenzia che i risultati consuntivi del bilancio consolidato del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2023 rispettano i covenant finanziari previsti dall’Accordo di Risanamento. In particolare, il rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto ed EBITDA recurring consolidati al 31 dicembre 2023 è pari a 2,71x, pertanto inferiore rispetto al parametro definito dall’Accordo di Risanamento a tale data (pari a 3,75x), mentre il rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e Patrimonio Netto consolidati è pari a 1,37x, pertanto inferiore rispetto al parametro definito dall’Accordo di Risanamento a tale data (pari a 2,60x).
Valutazione circa il prevedibile andamento della liquidità nel corso dei prossimi 12 mesi
In coerenza con le valutazioni svolte in sede di approvazione della relazione semestrale relativa ai dati consolidati al 30 giugno 2023, un elemento che è stato valutato con particolare attenzione è l’idoneità dei livelli di cassa previsti nei prossimi 12 mesi a garantire l’ordinaria operatività del Gruppo, il finanziamento delle relative commesse e il regolare pagamento dei fornitori. A questo fine, come si dirà più diffusamente nel prosieguo, la Direzione Aziendale ha aggiornato le previsioni di cassa che erano state effettuate in occasione dell’approvazione della relazione semestrale consolidata sulla base dei dati actual ed ha esteso tali previsioni sino al 31 marzo 2025. Da tale esercizio emerge la ragionevole aspettativa di una situazione positiva di cassa del Gruppo fino ad allora, assumendo, tra le altre cose, l’utilizzo delle linee di credito ivi incluse le linee di credito per firma necessarie nell’ambito delle commesse di cui le Società del Gruppo sono parte previste dall’Accordo di Risanamento, ciò consentendo l’attuazione della Manovra Finanziaria (come di seguito descritta) e del Piano Consolidato 2022-2026.
Con riferimento all’incertezza segnalata in precedenza relativa al rischio che possano verificarsi delle situazioni di tensione di cassa nel corso dei 12 mesi successivi alla data di riferimento del bilancio, va rilevato quanto segue.
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Innanzitutto, va sottolineato che la Direzione Aziendale della Società monitora costantemente l’andamento della cassa del Gruppo, anche a livello delle singole Divisioni Trevi e Soilmec. In particolare, il management predispone un piano di tesoreria fino alla fine dell’anno in corso, che analizza l’andamento della cassa su base settimanale per i primi tre mesi e su base mensile per i mesi successivi, documento che viene aggiornato ogni 4 settimane sulla base dei dati actual a disposizione, provenienti da tutte le legal entity del Gruppo. Tale strumento, i cui risultati vengono analizzati e discussi con il management locale, consente di monitorare la cassa a breve termine, e di avere contezza di eventuali shortfall di cassa con congruo anticipo, in modo da poter adottare le iniziative di volta in volta necessarie. Tale piano di tesoreria è stato da ultimo aggiornato in data 21 marzo 2024 (con dati aggiornati a tale data), esaminando il prevedibile andamento della liquidità sino al 31 marzo 2025. Tale analisi mostra la conservazione di un margine di liquidità adeguato a garantire la normale operatività del Gruppo ed i rimborsi previsti dall’Accordo di Risanamento, durante tutto il periodo oggetto di analisi.
Inoltre, in conformità a quanto previsto dall’Accordo di Risanamento, la Società continua a fornire alle Banche Finanziatrici un piano cassa e analisi del cash flow per ciascuna società del Gruppo relativo al trimestre solare immediatamente precedente. Tale obbligo informativo viene inoltre validato e verificato dal Responsabile Monitoraggio. L’ultimo piano di cassa e analisi del cash flow aggiornato è stato fornito alle Banche Finanziatrici in data 15 febbraio 2024, e lo stesso non ha segnalato criticità relativamente alla situazione di cassa del Gruppo e/o delle singole divisioni nel relativo periodo.
Inoltre, in data 7 marzo 2024, sempre in conformità a quanto richiesto dall’Accordo di Risanamento, la Società ha fornito alle Banche Finanziatrici un budget previsionale per l’anno contabile in corso, e fino alla data del 31 dicembre 2024, suddiviso per trimestri solari.
Tali analisi hanno confermato l’assenza di situazioni critiche dal punto di vista della cassa, ed hanno evidenziato una situazione di liquidità idonea a consentire l’ordinaria operatività del Gruppo nel periodo di riferimento.
Il Consiglio di Amministrazione, ai fini dell’approvazione del presente progetto di bilancio, ha comunque esaminato l’aggiornamento di tale liquidity analysis sino al 31 marzo 2025, che corrisponde all’arco temporale oggetto della presente analisi. Pertanto, sulla base di tali proiezioni, è ragionevolmente prevedibile che, nel periodo, le disponibilità liquide consentano al Gruppo di gestire la propria normale attività corrente secondo criteri di continuità e di fare fronte alle proprie esigenze finanziarie.
Il monitoraggio del management relativamente all’andamento della liquidità del Gruppo appare dunque adeguato alla situazione e le risultanze dell’analisi svolta non mostrano allo stato situazioni di tensioni e/o di shortfall di liquidità fino a fine marzo 2025. Le previsioni appaiono redatte in modo ragionevolmente prudenziale.
In conclusione, tenuto conto che (i) le previsioni di tesoreria vengono svolte con metodologie consolidate nel tempo, (ii) tali previsioni sono oggetto di verifica da parte di soggetti terzi (i.e., il Responsabile Monitoraggio) e condivise periodicamente con le Banche Finanziatrici, e (iii) al 31 dicembre 2023 Divisione Trevi ha acquisito ordini pari a circa il 86% dei ricavi che si prevede di realizzare nell’anno 2024, e Divisione Soilmec ha acquisito ordini pari a circa il 21% dei ricavi che si prevede di realizzare nell’anno 2024, al momento si ritiene che il rischio relativo alle previsioni di tesoreria sia adeguatamente monitorato e mitigato.
Considerazioni conclusive
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In conclusione, alla luce delle considerazioni sopra esposte e dopo aver analizzato i rischi e le incertezze a cui la Società e il Gruppo sono esposti, pur essendo presenti i fisiologici fattori di incertezza legati alla realizzazione del Piano Consolidato 2022-2026 (come aggiornato e confermato nelle originarie linee strategiche con l’approvazione del Piano Consolidato 2023-2027), gli Amministratori ritengono appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio della Società Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. e del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2023.
COVID-19
Nel corso dell’anno 2023 il Gruppo Trevi, al fine di garantire la sicurezza dei dipendenti e la continuità di business, ha proseguito con l’adozione delle misure per il contrasto della pandemia da COVID-19 in relazione alle disposizioni in essere vigenti sul territorio nazionale e nei paesi in cui il Gruppo opera, in un contesto generale di basso rischio.
Inoltre, la gestione del rischio COVID-19 è diventato a tutti gli effetti un processo interamente incorporato nel Sistema di Gestione Salute e Sicurezza ISO45001 implementato dal Gruppo Trevi.
Nei mesi a venire l’azienda si muoverà in relazione alle nuove disposizioni applicabili ed agli scenari di rischio che si verranno a configurare mettendo in atto le misure necessarie.
Gestione dei rischi d’impresa
Obiettivi, politica di gestione e identificazione dei rischi finanziari
Il Gruppo Trevi è soggetto a diverse tipologie di rischio e di incertezza che possono impattare sull’attività operativa, la struttura finanziaria e i risultati economici, tra cui il rischio di liquidità che condiziona le scelte strategiche di investimenti e acquisizione delle commesse.
Improvvisi cambiamenti nei contesti politici dove il Gruppo opera hanno immediate conseguenze sui risultati operativi e sulla posizione finanziaria.
Il Gruppo è altresì esposto al rischio di un peggioramento del contesto macroeconomico internazionale.
L’introduzione di norme più severe in materia di protezione dei dati nell’Unione Europea e la maggiore complessità dell’IT, sottopone il Gruppo al rischio cyber.
Per garantire una gestione organica e trasparente dei principali rischi ed opportunità che possano avere impatto sulla creazione di valore del Gruppo, il risk management, allineandosi con gli obiettivi posti dall’Amministratore Delegato, conferma, sostanzialmente, l’approccio integrato del processo per gestire l’incertezza con metodologie coerenti e strumenti omogenei, pur rispettando la necessaria specificità delle Divisioni.
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Obiettivi delle Commesse
Quest’ambito vuole supportare il top management e i singoli risk owner, fin dalla fase di business development e di negoziazione commerciale, assicurando un’analisi bottom-up e quali-quantitativa per individuare e gestire gli eventi con potenziale impatto sulle performance di commessa e del portfolio di Divisione, quali ricavi, margine operativo, EBITDA, e flussi finanziari.
Obiettivi delle Divisioni
Quest’ambito include gli eventi con potenziale impatto sugli obiettivi delle Divisioni (non specificatamente di commessa) e sulla garanzia di prodotti e servizi di valore per i Clienti, con particolare attenzione ai KPI (Key Performance Indicators) dei principali Dipartimenti. La reportistica periodica è allineata con quella del Bilancio Consolidato mentre per le azioni di monitoraggio e mitigazione hanno frequenza continua, secondo le specifiche scadenze pianificate.
Obiettivi di Piano Industriale
Quest’ambito include la gestione di eventi con potenziale impatto sui target definiti dal Piano Industriale, con particolare riferimento ai ricavi, ai margini industriali e alla creazione di un adeguato portafoglio ordini dell’esercizio di riferimento.
La Funzione Risk Management, basandosi sui dati messi a disposizione e aggiornati dalle società del Gruppo ed affiancando i responsabili commerciali delle Divisioni, definisce alcuni scenari di rischio ed opportunità per supportare il top management nelle valutazioni strategiche.
Rischi di liquidità
Il rischio di liquidità si può manifestare per l’incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l’operatività del Gruppo. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento e, dall’altra, le caratteristiche di scadenza e di rinnovabilità del debito o di liquidità degli impieghi finanziari. I fabbisogni di liquidità sono monitorati dalle funzioni centrali del Gruppo nell’ottica di garantire un efficace reperimento delle risorse finanziarie e/o un adeguato investimento della liquidità.
Il Gruppo a continuo monitoraggio della situazione della liquidità predispone i cash flow rotativi periodici e previsionali predisposti da parte di tutte le Società del Gruppo, i quali, poi, vengono consolidati ed analizzati dalla Capogruppo.
Si segnala che le disponibilità liquide sono parzialmente soggette a vincoli valutari relativamente ad alcuni Paesi in cui il Gruppo opera così come dettagliato nella seguente tabella:
(In milioni di Euro)
DivisioneSocietàPaeseVincolo31/12/2023
TreviTrevi Foundations Nigeria LtdNigeriaRestrizioni Valutarie6,5
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TreviFoundation Construction LtdNigeriaRestrizioni Valutarie0,1
TreviSwissboring Overseas Piling Corp. Ltd (Dubai)DubaiCash Collateral su linea promiscua2,5
Totale   9,1
Ad oggi gran parte degli affidamenti con le Banche Finanziatrici sono regolati dall’Accordo di Risanamento che si è perfezionato il 30 novembre 2022 anche a seguito dell’aumento di capitale e della conversione dei crediti vantati dagli istituti di credito in capitale conclusosi l’11 gennaio 2023 con l’esecuzione dello stesso.
Di seguito viene illustrata la distribuzione geografica delle disponibilità liquide del Gruppo al 31 dicembre 2023:
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazioni
Italia15.98416.139(155)
Europa (esclusa Italia)2.9283.605(677)
Stati Uniti e Canada23.02721.5811.446
Sud America1.7242.884(1.160)
Africa16.67616.846(170)
Medio Oriente e Asia14.28726.845(12.558)
Estremo Oriente e Resto del mondo6.2137.065(852)
Totale80.83994.965(14.126)
I finanziamenti bancari del Gruppo alla fine dell’esercizio sono invece così ripartiti tra breve e lungo termine:
Finanziamenti correnti
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Finanziamenti non correnti
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Italia
38.892
135.713
(96.821)
Italia
77.781
4.935
72.846
Europa (esclusa Italia)
0
0
0
Europa (esclusa Italia)
1.861
1.833
28
Stati Uniti e Canada
6.370
6.563
(193)
Stati Uniti e Canada
0
0
0
Sud America
0
467
(467)
Sud America
0
0
0
Africa
54
110
(56)
Africa
0
0
0
Medio Oriente e Asia
0
0
0
Medio Oriente e Asia
0
0
0
Estremo Oriente
6.962
6.943
19
Estremo Oriente
826
1.238
(412)
Resto del mondo
0
10
(10)
Resto del mondo
0
0
0
Totale
52.278
149.806
(97.528)
Totale
80.468
8.006
72.462
La tabella seguente riporta invece il dettaglio per area geografica di tutte le passività finanziarie, includendo i finanziamenti bancari, i leasing finanziari e debiti verso altri finanziatori:
Passività finanziarie a breve termine
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Passività finanziarie a lungo termine
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Italia
54.803
268.604
(213.801)
Italia
217.296
68.259
149.037
Europa (esclusa Italia)
144
278
(134)
Europa (esclusa Italia)
2.162
2.367
(205)
Stati Uniti e Canada
6.412
7.378
(966)
Stati Uniti e Canada
0
41
(41)
Sud America
1.754
666
1.088
Sud America
127
126
1
Africa
322
938
(616)
Africa
697
967
(270)
Medio Oriente e Asia
2.825
524
2.301
Medio Oriente e Asia
0
1.428
(1.428)
Estremo Oriente
7.936
7.899
37
Estremo Oriente
921
1.344
(423)
Resto del mondo
3.897
504
3.393
Resto del mondo
735
1.077
(342)
Totale
78.093
286.791
(208.698)
Totale
221.938
75.609
146.329
Rischio di mercato
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende quattro tipologie
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di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta, il rischio di prezzo delle commodity e altri rischi di prezzo, così come il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, partecipazioni disponibili per la vendita e strumenti finanziari derivati.
Rischio di tasso di interesse
L’esposizione al rischio delle variazioni dei tassi d’interesse di mercato è connessa ad operazioni di finanziamento sia a breve sia a lungo termine, con un tasso di interesse variabile.
Al 31 dicembre 2023, a seguito della firma dell’Accordo di Risanamento del 30 novembre 2022, buona parte dei finanziamenti del Gruppo risulta essere a tasso variabile, con esclusione del Prestito Obbligazionario e di alcuni finanziamenti delle controllate italiane ed estere, nonché dei contratti di leasing come riportato di seguito:
(In migliaia di Euro)
 31/12/2023 31/12/2023
DescrizioneTasso FissoTasso VariabileTotale
Finanziamenti e Leasing71.126172.047243.173
Prestito Obbligazionario50.00050.000
Totale Passività Finanziarie121.126172.047293.173
Si sottolinea inoltre che, a seguito dell’entrata in vigore dell’Accordo di Risanamento, e in coerenza con la sua applicazione, si è dovuto procedere al ricalcolo degli interessi retroattivamente a partire dal 30 settembre 2022 ad un tasso variabile pari a EURIBOR 6 mesi + 2% di margine (precedentemente a tasso fisso del 2%).
Per ulteriori dettagli relativi alle passività finanziarie si rimanda ai paragrafi della nota integrativa ed in particolare alle note (13), (20) e (21)
Nella valutazione del rischio di fluttuazioni avverse dei tassi di interesse che abbiano impatto sugli oneri finanziari netti e sugli adeguamenti del fair value di attività e passività finanziarie sensibili al tasso di interesse, nell’ottica del rispetto dei covenant, è stata effettuata un’analisi di sensitività basata sui seguenti criteri:
Le attuali aspettative del mercato sull’andamento dei tassi di interesse fino al 2026 sono stabili o al ribasso.
In via prudenziale si è preso in considerazione l’applicazione di un ulteriore 1% di margine sul tasso variabile calcolato semestralmente (EURIBOR 6 mesi + 3% di margine).
Il risultato della sensitivity analisys dimostra che la curva dei tassi di interesse non ha un impatto significativo in termini di utili/perdite di esercizio; pertanto, non si ritiene che si possano avere impatti sul rispetto dei covenant a causa delle fluttuazioni de cambi.
Rischio di cambio
Il Gruppo è esposto al rischio che variazioni nei tassi di cambio possano apportare variazioni ai risultati economici e patrimoniali del Gruppo. L’esposizione al rischio di cambio può essere di natura:
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Transattiva: variazioni del tasso di cambio intercorrenti tra la data in cui un impegno finanziario tra controparti diventa altamente probabile e/o certo o e la data di regolamento dell’impegno, variazioni che determinano uno scostamento tra flussi di cassa attesi e flussi di cassa effettivi;
Traslativa: variazioni del tasso di cambio determinano una variazione del valore delle poste patrimoniali in divisa, a seguito del consolidamento dei dati ai fini di bilancio e della loro traduzione nella moneta di conto della Capogruppo (Euro). Tali variazioni non determinano uno scostamento immediato tra flussi di cassa attesi e flussi di cassa effettivi ma solo un effetto contabile sul patrimonio netto consolidato del Gruppo. L’effetto sui flussi di cassa si manifesta solo qualora siano effettuate operazioni sul patrimonio della società del Gruppo che redige il bilancio in divisa.
Il Gruppo valuta la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio; gli strumenti utilizzati sono la correlazione dei flussi di pari valuta ma di segno opposto, la contrazione di finanziamenti di anticipazione commerciale e di natura finanziaria in pari valuta con il contratto di vendita. Il Gruppo non utilizza per la propria attività di copertura dal rischio di cambio strumenti di tipo dichiaratamente speculativo; tuttavia, nel caso in cui ci fossero e gli strumenti finanziari derivati non soddisfino le condizioni previste per il trattamento contabile degli strumenti di copertura richiesti dallo IFRS 9 o la società decide di non volersi avvalere della possibilità di hedge accounting, le loro variazioni di fair value sono contabilizzate a conto economico come oneri/proventi finanziari.
Nello specifico, il Gruppo ha la possibilità di gestire il rischio transattivo tramite la stipula di Strumenti Derivati non speculativi a seguito della firma dell’Accordo di Risanamento del 30 novembre 2022: al 31 dicembre 2023, tuttavia, non sono ancora in vigore linee di credito dedicate per la gestione di contratti derivati. L’esposizione al rischio di variazioni dei tassi di cambio deriva dall’operatività del Gruppo in una pluralità di Paesi e in monete diverse dall’Euro, in particolare il Dollaro Statunitense e le divise ad esso agganciate. Poiché risultano operazioni significative in Paesi dell’area Dollaro, il bilancio del Gruppo può essere interessato in maniera considerevole dalle variazioni dei tassi di cambio Euro/Usd.
Il fair value di un contratto a termine è determinato come differenza tra il cambio a termine del contratto e quello di un’operazione di segno contrario di importo e scadenza uguale, ipotizzata ai tassi di cambio ed ai differenziali di tasso di interesse al 31 dicembre.
Rischio di credito
Il Gruppo è soggetto al rischio che il merito di credito di una controparte finanziaria o commerciale diventi insolvente.
Per la natura della sua attività, articolata in più settori, con un’accentuata diversificazione geografica delle unità produttive e per la pluralità di Paesi in cui sono venduti gli impianti e attrezzature il Gruppo non presenta una concentrazione del rischio di credito su pochi clienti/Paesi, anzi l’esposizione creditoria è suddivisa su un largo numero di controparti e clienti.
Il rischio di credito connesso al normale svolgimento delle operazioni commerciali è monitorato sia dalle singole società sia dalla direzione Finanziaria del Gruppo.
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L’obiettivo è quello di minimizzare il rischio controparte attraverso il mantenimento dell’esposizione all’interno di limiti coerenti con il merito creditizio assegnato a ciascuna di esse dai diversi Credit Managers del Gruppo sulla base di informazioni storiche sui tassi di insolvenza delle controparti stesse.
Il Gruppo vende prevalentemente all’estero e utilizza per la copertura dei rischi di credito gli strumenti finanziari disponibili sul mercato, in particolare le Lettere di Credito e utilizza per progetti significativi gli strumenti del pagamento anticipato e della lettera di credito.
Rischio connesso alle attività svolte all’estero
L’evoluzione degli scenari economici e geo-politici influenza da sempre le attività finanziarie e industriali del Gruppo.
I ricavi per attività all’estero del Gruppo Trevi confermano un consolidamento sull’estero attestandosi a circa il 90% dell’ammontare totale; la presenza del Gruppo è localizzata principalmente in Medio Oriente, USA, Estremo Oriente ed Africa.
Relativamente ai ricavi localizzati in aree con un rischio politico e commerciale medio-alto, caratterizzati cioè dal rischio di insolvenza di operatori, pubblici e privati, legato all’area geografica di provenienza e indipendente dalla loro volontà, nonché dal rischio legato alla provenienza di un determinato strumento finanziario e dipendente da variabili politiche, economiche e sociali, con specifico riferimento ai paesi in cui Trevi opera, maggiormente esposti a questa tipologia di rischio, si precisa che sono due in particolare le aree con alto rischio politico e basso rischio commerciale in cui opera il Gruppo Trevi.
Tajikistan
Il Tagikistan è diventato indipendente nel 1991 in seguito alla disgregazione dell'Unione Sovietica e ha vissuto una guerra civile tra fazioni politiche, regionali e religiose dal 1992 al 1997.
L'etnia uzbeka costituisce una minoranza sostanziale in Tagikistan e l'etnia tagika una minoranza ancora più numerosa nel vicino Uzbekistan.
Il paese, con una popolazione di poco più di 9,2M di abitanti, rimane il più povero dell'ex repubblica sovietica con un real gdp per capita pari a $ 3.900. Il Tagikistan è diventato membro dell'OMC nel marzo 2013. Tuttavia, la sua economia continua ad affrontare grandi sfide, tra cui la dipendenza dalle rimesse dei lavoratori migranti tagiki che lavorano in Russia e Kazakistan, la corruzione dilagante e il commercio di oppiacei e altre violenze destabilizzanti provenienti dal vicino Afghanistan. Dal 2010 il Tagikistan ha subito diversi incidenti di sicurezza interna, tra cui conflitti armati tra le forze governative e gli uomini forti locali nella valle di Rasht e tra le forze governative e i residenti e i leader informali nell'oblast autonomo di Gorno-Badakhshan. Il Tagikistan ha subito il suo primo attacco rivendicato dall'ISIS nel 2018, quando gli assalitori hanno attaccato un gruppo di ciclisti occidentali con veicoli e coltelli, uccidendone quattro. L'attrito tra le forze al confine tra il Tagikistan e la Repubblica del Kirghizistan è divampato nel 2021, culminato in scontri mortali tra le forze di frontiera nell'aprile 2021 e nel settembre 2022.
(fonte: https: //www.cia.gov/the-world-factbook/countries/tajikistan/#introduction).
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Argentina
L’Argentina, si legge nel report della Banca mondiale, nel 2024 seguirà la tendenza dell’intera America Latina dove l’economia crescerà al 2,3 per cento e al 2,5 per cento nel 2025. È l’effetto, spiegano gli analisti, del miglioramento delle economie dei partner commerciali della regione e dell’allentamento della stretta monetaria. Inoltre, nonostante il calo, i prezzi delle materie prime continueranno a mantenere un livello tale da sostenere la crescita, mentre l’inflazione proseguirà nel suo trend di calo, con l’unica incognita dell’Argentina.
Nel caso specifico della crescita economica dell’Argentina nel 2024, la Banca mondiale segnala che si aggancia all’uscita dall’emergenza siccità che ha colpito il principale settore economico del paese provocando un forte calo dei principali asset dell’export che, da soli, sono alla base della perdita di quasi 3 punti di Pil.
L’Argentina, si legge nel documento dell’organismo di Washington, “si trova tuttavia ad affrontare una situazione economica delicata, con incertezze politiche, in un contesto di inflazione elevata e forte deprezzamento della valuta. Un quadro generale che colpisce la fiducia dei consumatori, ricordando che “l’inflazione annuale ha recentemente ha superato il 150 per cento, senza alcun segno di miglioramento”
Per quanto riguarda I capitali argentini all’estero, questi sono pari a 271,499 miliardi di dollari: è la stima dell’Indec, il locale istituto nazionale di statistica, dall’ultimo aggiornamento della bilancia dei pagamenti. Il dato è aggiornato a settembre del 2023 e indica un aumento del 32 per cento negli ultimi cinque anni, effetto della sfiducia degli argentini davanti alla continua incertezza finanziaria e alla crescente inflazione che condannano la posizione della moneta nazionale come strumento di risparmio.
(fonte: Banca Mondiale. Indec argentino)
L’incidenza dei ricavi delle aree sopraindicate rispetto al totale del Gruppo è inferiore al 3%.
Rischio connesso all’approvvigionamento delle materie prime
I temi pertinenti all’approvvigionamento di materie prime sono articolati nelle seguenti categorie del Modello dei Rischi del Gruppo Trevi:
Supply Chain
Approvvigionamento
Commodity
La revisione del Modello, con particolare attenzione alle tematiche Environment, Social & Governance (d’ora innanzi ESG), sarà avverabile con l’approvazione del Piano di Sostenibilità e della relativa Procedura gestionale, ad oggi in fase di definizione.
Per la Divisione Soilmec, nel corso del 2023, il costo delle materie prime ha intrapreso una tendenza di decrescita che ha portato ad una maggiore stabilità delle quotazioni dei prodotti finiti e degli indici energetici (gas/luce).
Per la Divisione Trevi il tema è altrettanto importante ma essendo l’attività amministrata “a commessa” è possibile mitigare contrattualmente e puntualmente il rischio di fluttuazione del costo delle materie prime
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attraverso la definizione di condizioni di garanzia o addirittura l’esclusione della fornitura delle materie prima dallo scopo del lavoro.
Inoltre, si segnala che mediamente è statisticamente piuttosto breve il periodo intercorrente tra la gara per l’ottenimento della commessa e l’apertura dei cantieri e la durata delle commesse è compresa tra i sei ed i nove mesi e, pertanto, nelle offerte si può tenere conto di costi aggiornati in relazione ai progetti da realizzare.
Rischi climatici
I principali aspetti ambientali associati all’attività del Gruppo Trevi scarsamente probabili ma con impatto potenzialmente alto sono correlati alle attività di perforazioni e fondazioni nei cantieri della Divisione Trevi. Allo scopo di ridurre la significatività di tali potenziali impatti, Trevi applica principi di gestione ambientale in linea con lo standard ISO14001, all’interno dei quali sono effettuate indagini ambientali specifiche prima dell’avvio delle commesse e controlli periodici durante le attività.
Le attività effettuate nei cantieri hanno impatti anche sul clima in quanto richiedono l’utilizzo di macchine operatrici con motore endotermico. Trevi è impegnata a ridurre l’impatto ambientale associato alle emissioni prodotte da tali macchine sia attraverso un uso più efficiente che prevede l’impiego di dispositivi IOT per il controllo e la supervisione da remoto delle attrezzature, il sistema Soilmec DMS e la sensibilizzazione degli operatori verso un uso corretto delle attrezzature, sia attraverso l’aggiornamento del parco macchine che prevede l’introduzione di macchine di nuova generazione più efficienti o elettriche (si veda linea HighTech ed e-Tech di Soilmec), l’utilizzo di carburanti bio-diesel.
Inoltre, va segnalato che, qualora si dovessero verificare danni da eventi metereologici o da danni ambientali diretti, sono presenti assicurazioni CAR (Construction All-Risks) in ogni cantiere, su cui si inseriscono le coperture assicurative RCT (Responsabilità Civile verso Terzi) con estensione alla copertura all’inquinamento accidentale e le coperture assicurative All-Risks sulle macchine ed attrezzature utilizzate.
Nell’ambito degli aspetti ambientali all’interno della rendicontazione di carattere non finanziario 2023 (Dichiarazione Non Finanziaria) che il Gruppo redige dal 2017, sono stati identificati ed analizzati cinque indicatori. Quelli di maggior impatto sono “la gestione delle emissioni e lotta al cambiamento climatico” e “la gestione dei rifiuti e delle sostanze pericolose”. Il primo fa riferimento alla promozione di strategie di riduzione delle emissioni in atmosfera e allo sviluppo dell’utilizzo di energie rinnovabili, con l’obiettivo per il Gruppo di ridurre gradualmente la dipendenza dal settore dei combustibili fossili e diminuire il proprio impatto sull’ambiente. Il secondo fa riferimento ai rifiuti prodotti dal Gruppo (presso le sedi legali, operative e i cantieri) con l’obiettivo di continuare ad incrementare la quota destinata a riutilizzo e di mantenere la percentuale di rifiuti pericolosi inferiore al 0,25% del totale prodotto. Gli altri tre indicatori riguardano l’ “inquinamento dell’acqua, dell’aria e del suolo” una specifica tematica emersa come rilevante nella rendicontazione 2023, la “gestione efficiente delle risorse idriche”, le cui performance per la Divisione Trevi sono strettamente legate alle specifiche tipologie di lavorazioni effettuate, e la “protezione della biodiversità e del capitale naturale” che, pur interessando una parte ridotta delle attività del Gruppo, viene attuata e garantita attraverso il rispetto delle misure precauzionali idonee a mantenere l’armonia con la natura e salvaguardare tutte le specie viventi.
Si segnala infine che il Gruppo Trevi si è contraddistinto nell’attenzione ai temi ESG ricevendo, nel corso del 2023, diversi riconoscimenti:
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Si è qualificato tra le prime 100 aziende che si sono distinte maggiormente nella riduzione della propria intensità di emissioni CO2. La ricerca è stata realizzata dal Corriere della Sera con l’Agenzia Statista e si è basata su un campione di oltre 700 aziende italiane nel corso del 2023.
La rivista inglese di economia e finanza Cfi.co ha conferito al Gruppo Trevi il premio "Sustainability Awards 2023 - Best Sustainable Specialised Construction Solutions - Italy 2023".
Dai risultati dell’indagine "Leader della sostenibilità 2023" condotta da “Il Sole 24 Ore” in collaborazione con Statista è emerso che il Gruppo Trevi è tra le aziende italiane che si sono maggiormente distinte nei temi ESG.
Rischio Cyber
Il Gruppo, anche nel corso del 2023, ha continuato nel percorso di adozione di nuove iniziative, strumenti e procedure volte a garantire livelli di sicurezza ICT sempre più elevati, per rendere sempre più efficaci i processi di ICT Security.
Il Dipartimento DIT Corporate (Digital Innovation & Technology), che eroga servizi per tutte le aziende del Gruppo, sta continuando nel processo di implementazione di infrastrutture con tecnologie Hybrid Cloud, che, unitamente all’adozione di applicazioni Cloud e di un Piano di Disaster Recovery, consentono di aumentare significativamente la probabilità di salvaguardare la piena operatività delle Aziende, anche in caso di attacco hacker o malfunzionamento dei sistemi che sovraintendono all’erogazione dei servizi.
Il Gruppo continua ad erogare percorsi formativi specifici per indurre a comportamenti idonei ad evitare il coinvolgimento in processi «malevoli» di cyber crime. Inoltre, il Dipartimento DIT Corporate prosegue nell’emissione di periodiche «pillole informative» per segnalare esempi di casi concreti di frodi informatiche nelle quali gli utenti potrebbero imbattersi se non seguissero le corrette procedure ed istruzioni ed inoltre testa regolarmente la consapevolezza degli utenti attraverso campagne di phishing interne mirate.
Trevi Finanziaria Industriale S.p.A., attraverso Dipartimento DIT Corporate, sta continuando ad operare compatibilmente al percorso dettato dalla certificazione ISO 27001:2022, ossia la norma che definisce lo standard internazionale che descrive le best practice per un ISMS (sistema di gestione della sicurezza delle informazioni, anche detto SGSI, in italiano). Questa certificazione è la dimostrazione che i servizi erogati dall’Azienda rispettano le best practice sulla sicurezza delle informazioni.
Si ritiene, tuttavia, che le misure adottate ed i presidi esistenti rappresentino adeguati elementi di mitigazione di questo rischio, e che, quindi, non residui un rischio rilevante ai fini della continuità delle attività aziendali.
Impatti del conflitto Russia-Ucraina
In relazione alla guerra in Ucraina si segnala che il Gruppo Trevi non ha attività produttive in Russia o Ucraina, ha esternalizzato lo sviluppo o l’utilizzo di software e data centers nelle zone interessate dal conflitto. Pertanto, non vi è stata necessità di spostare personale fuori dalle zone del conflitto, e al momento non si ritiene che altri paesi impattati in qualche misura dal conflitto generino problematiche alle attività del Gruppo Trevi.
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Gli ordini ancora inclusi nel backlog per l’area russa sono trascurabili. Il Nuovo Piano Consolidato non prevede sviluppi in tali aree.
Non si prevedono difficoltà di finanziamento dal momento che non sono presenti esposizioni verso Russia ed Ucraina.
Il Gruppo, infine, non ritiene che ci possano essere nuovi fattori di rischio di frode legati al conflitto in corso, mentre per quanto riguarda il rischio di attacchi informatici, negli ultimi anni sono state implementate nel Gruppo una serie di iniziative volte ad aumentare il livello di sicurezza dell'intera infrastruttura informatica.
Al momento non si ritiene che i rischi sopra indicati - alla luce dei fattori e delle considerazioni svolte circa il conflitto in corso, e in generale l'area geografica Russo-Ucraina - rappresentino un rischio residuo rilevante ai fini della continuità delle attività aziendali.
 
Analisi di Impairment Test al 31 dicembre 2023
Il Gruppo ha provveduto a verificare la presenza di indicatori che potessero segnalare l’esistenza di perdite durevoli di valore al 31.12.2023. Tale verifica è stata condotta sia in riferimento alle fonti esterne (capitalizzazione di mercato, tassi di attualizzazione e di crescita) sia in relazione alle fonti interne (indicazioni, derivanti dal sistema informativo interno, circa i risultati attesi). Avendo rilevato presunzioni di impairment, la Società ha provveduto ad effettuare il test di impairment al 31 dicembre 2023: si rimanda allo specifico paragrafo “Impairment” inserito nelle Note Esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.
 
Personale e organizzazione
Organico al 31 dicembre 2023
L’organico in essere al 31 dicembre 2023 risulta essere pari a 3.189 risorse con un decremento netto di 85 unità rispetto alle 3.274 risorse in essere al 31 dicembre 2022.
L’organico medio nel 2022 è stato pari a 3.232 risorse.
(valori in Unità)
Descrizione
31/12/2023
31/12/2022
Variazioni
Media
Executive
66
68
(2)
67
di cui Dirigenti
41
42
(1)
42
Employees & Middle Managers
1.112
1.084
28
1.098
Workers
2.011
2.122
(111)
2.067
Totale Dipendenti
3.189
3.274
(85)
3.232
 
La ripartizione per area geografica dei dipendenti è la seguente:
(valori in Unità)
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N° Dipendenti  
Area Geografica
31/12/2023
31/12/2022
Variazioni
Italia
762
709
53
Europa (esclusa Italia)
28
27
1
Stati Uniti e Canada
127
112
15
Sud America
245
295
(50)
Africa
470
535
(65)
Medio Oriente e Asia
792
687
105
Estremo Oriente e resto del mondo
765
909
(144)
Totale 3.1893.274(85)
 
Risorse umane
Il Gruppo pone da sempre molta attenzione alla gestione delle proprie risorse umane, che sono un patrimonio inestimabile di competenze e rappresentano il maggiore fattore di successo del Gruppo.
Il Codice Etico, quale principale strumento di formalizzazione degli impegni aziendali su questi temi, definisce le risorse umane come elemento centrale della strategia aziendale, identificando, nella tutela delle pari opportunità, nella promozione del merito e del talento e nella creazione di un ambiente di lavoro sicuro, sereno, stimolante e gratificante, elementi chiave per tutte le società del mondo Trevi.
Il Performance Management
Il Gruppo Trevi dedica molte energie nello sviluppo del personale e nella costruzione di risorse che soddisfino requisiti di eccellenza, misurandone e valutandone la performance e premiandone il raggiungimento dei risultati;
L’attuale strumento di Performance Management adottato dal Gruppo (Performance Management System PMS) infatti è diventato per il Gruppo Trevi la “spina dorsale” dei processi di sviluppo del personale in quanto, le valutazioni delle prestazioni e degli obiettivi, rappresentano non solo un indicatore dell’andamento aziendale ma anche la leva per la crescita professionale delle risorse e, di conseguenza, dell’intera organizzazione.
Nel 2023 il processo è stato esteso alla controllata di Trevi Foundation Nigeria, contestualmente al roll-out della Società in Oracle HCM, al fine di attuare una copertura quasi totale a livello globale. Le schede di valutazione PMS forniscono una visione completa della performance della persona e della sua aderenza ai valori e delle modalità comportamentali promosse dal Gruppo. Le sezioni dedicate alle segnalazioni di esigenze formative, di sviluppo e di compensation, forniscono gli elementi indispensabili per l’avvio delle politiche di gestione delle risorse umane, in grado di garantire il pieno supporto nello sviluppo della persona, nella continuità aziendale e nell’assicurare soddisfazione reciproca tra azienda e collaboratore. Stiamo inoltre lavorando alla definizione di un nuovo modello di valutazione semplificato per i blue collar al fine di mapparne le principali competenze effettuando la valutazione a Sistema.
Organization & Development
In ambito organizzazione e sviluppo, il Gruppo sta lavorando parallelamente su progetti differenti finalizzati al miglioramento delle abilità, delle conoscenze e delle competenze del personale, contribuendo così alla
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crescita complessiva del Gruppo. I progetti sono tutti orientati allo sviluppo delle risorse, quali: la mappatura dei Talent e dei Key Technical Expert, al fine di definire piani di formazione e sviluppo ad hoc di competenze tecniche e manageriali, offrire percorsi di crescita alle risorse con alto potenziale, in linea con le aspirazioni personali e pianificare la crescita di ruolo all'interno dell'organizzazione in base alle esigenze; incentivare le risorse a prendere iniziativa per migliorare le proprie competenze e conoscenze anche attraverso strumenti che il Gruppo mette a disposizione come la job rotation, che consente di acquisire esperienza in aree diverse ampliando così le competenze trasversali delle risorse.
Le suddette azioni ci permettono di porre al centro il capitale umano come un asset prezioso del Gruppo, investendo quindi nel successo dell’organizzazione.
Per quanto concerne i piani di sviluppo e di successione, è stato attribuito un importante valore all’identificazione delle risorse idonee ad assumere futuri ruoli di responsabilità. Il driver metodologico è basato sulla valutazione del potenziale che permetterà la valorizzazione delle risorse talentuose garantendo la continuità e lo sviluppo aziendale.
Job Catalogue
Sul finire del 2022, il Gruppo Trevi ha revisionato il Job Catalogue di Gruppo, permettendo così di effettuare una razionalizzazione e semplificazione dei job titles validati, allineandone le logiche e standardizzandone le nomenclature.
Compensation
Nel corso del 2023, ad integrazione del progetto di mappatura delle posizioni svoltosi nel 2020, e grazie al completamento della digitalizzazione delle attività relative alle politiche meritocratiche finalizzato nel 2022, è stato possibile procedere all’introduzione prima ed all’implementazione poi, del modulo Compensation sul Software di Human Capital Management adottato dal Gruppo. Inoltre, durante l’anno, grazie ad un approccio metodico teso al perseguimento di obiettivi aurei in tema di ottimizzazione di processi e di continuous improvement, la tematica delle politiche retributive è stata centrale sia da un punto di vista di attraction che retention sia in termini di equità interna ed esterna; grazie a strumenti informatici digitali quali il Software di Human Capital Management adottato dal Gruppo e alla piattaforma fornita da consulente esterno dedicata all’analisi delle retribuzioni e di eventuali gap retributivi, attraverso l’uso di un unico software gestionale, ci ha permesso di svolgere attività coordinate e svolte con il medesimo timing, oltre che all’uso di un unico database. Questo ha consentito l’attuazione per tutti i dipendenti delle medesime logiche standardizzate ed ha garantito modalità operative univoche finalizzate allo sviluppo di una politica retributiva caratterizzata da massima imparzialità ed equità per tutto il Gruppo. Nel corso dell’anno un altro tema che è stato posto al centro di numerose valutazioni è il welfare aziendale, in quanto argomento sempre più importante da approfondire ed attuare nelle sue varie multiforme. L’analisi, e l’aggiornamento continuo delle possibilità in tema welfare continuerà attivamente e si protrarrà per tutto il 2024, in un’ottica dipendente-centrica ed è orientata a generare risultati proficui, oltre a mirare all’ambizioso risultato di massima valorizzazione e soddisfazione delle risorse umane.
Inoltre, i processi informatici sono stati rivisitati in chiave digital & smart, attraverso un’analisi accurata e coerente rispetto alle esigenze aziendali e il perfezionamento di un processo standardizzato worldwide. Sono
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stati revisionati e sviluppati tool di reportistica atti a fornire dati aggiornati secondo logiche e standard comuni. L’implementazione di questi permette sempre di più alle Società del Gruppo di agire, secondo linee guida comuni, attraverso un unico tool, nel rispetto di logiche e format standard ed univoci.
Le informazioni sulle politiche retributive sono fornite all’interno della relazione sulla remunerazione predisposta dalla Società ai sensi dell’art. 123 –ter del D. Lgs. Del 24 febbraio 1998 n. 58, disponibile nei termini della vigente normativa sia presso la sede sociale, Borsa Italiana S.p.A. e sul sito internet www.trevifin.com.
Learning
Il lancio della piattaforma e-learning avvenuta nel corso del 2022 ha permesso lo sviluppo di competenze soft del personale, in coerenza con il modello di Comportamento adottato dal Gruppo. Attraverso la piattaforma di e- learning, in ottica di proattività, ogni dipendente può in autonomia usufruire di un importante catalogo di corsi, accedendo a quelli che ritiene utili allo sviluppo delle proprie soft skills e delle proprie competenze gestionali.
Le Academy interne di Gruppo Trevi - Foundations Technology Academy (FTA), dedicata alla formazione tecnica e Trevi Group Academy (TGA), dedicata alla formazione manageriale - sono attive ormai da diversi anni con lo scopo di potenziare e preservare le competenze delle persone che lavorano nel Gruppo, non solo raccogliendo e valorizzando le best practices ed il know-how, ma sostenendo anche l’innovazione e la gestione del cambiamento continuo. Il Gruppo Trevi si affida inoltre a fornitori esterni per i servizi di formazione quali corsi di lingue, informatica ed aggiornamento professionale. Il costo relativo all’organizzazione ed erogazione dei corsi di formazione offerti ai propri dipendenti, è finanziato in modo parziale o totale attraverso Fondi interprofessionali come Fondimpresa (per impiegati, quadri e operai) e Fondirigenti (per i dirigenti).
La Formazione Tecnica
Il Gruppo Trevi già dal 2004 ha organizzato una Academy Tecnica dedicata alla formazione del personale interno con l’obiettivo di formare il personale ed aggiornarlo continuamente sulle tecnologie ed attrezzature, assicurandosi, dunque, che il know-how aziendale non vada disperso e potenziando le competenze tecniche dei dipendenti, favorendone lo sviluppo aziendale.
Le attività sono concentrate prevalentemente sulle parti tecnico-pratiche, sullo sviluppo e-learning dei percorsi formativi e sulla job site experienceal fine di condividere le lezioni ed esperienze apprese dai cantieri più complessi e sviluppandone dunque le competenze del personale rendendolo patrimonio aziendale. L’obiettivo posto è quello di garantire formazione continua e strutturata per il personale tecnico all’interno di un LifeLong Learningframework. Il catalogo contiene corsi dedicati a: Oleodinamica e impianti oleodinamici delle attrezzature Soilmec; DMS Manager e DMS PC, dedicati agli impianti DMS di Soilmec; Consolidamento di JSE di Trevi, la cui docenza è stata estesa anche alle aree estere della Divisione Trevi.
La Formazione Manageriale
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Nel corso del 2023 è iniziato un processo di revisione ed attualizzazione dei corsi di Trevi Group Academy, creata nel 2016 al fine di rendere più dinamico l’e-learning e rivedere i programmi in aula, promuovendo la formazione di carattere manageriale e gestionale del personale del Gruppo e di svilupparne tutte quelle competenze ritenute strategiche. Quattro sono i pillars principali su cui si basa l’erogazione delle sue attività formative: People Management, Client Management, Project Management e Finance For Non-Financial People.
Responsabilità Sociale
Nel corso dell’anno 2023 è stato istituito questo breve corso dedicato al personale Trevi S.p.A, che si compone di una parte formativa in e-learning e di un test di comprensione in cui viene esplorata l'importanza dei vari aspetti di Responsabilità Sociale per le aziende del Gruppo Trevi, concentrandosi sull'impatto che le nostre attività hanno sulla società, sull'ambiente lavorativo e sulla comunità. Attraverso un'attenta analisi delle norme e linee guida nazionali ed internazionali ad oggi a disposizione, i partecipanti potranno comprendere la portata e l'importanza della responsabilità sociale per il nostro Gruppo, ma anche le proprie responsabilità, in modo da acquisire conoscenze e competenze utili ad attuare comportamenti virtuosi e rispettosi, per un business sempre più sostenibile.
Anticorruzione
Il 2023 ha visto inoltre la realizzazione di un corso relativo all’" Anticorruzione l’implementazione della ISO 37001 " rivolto a Trevi S.p.A. che si compone di una parte formativa in e-learning e di un test di comprensione, in cui viene presentata la norma ISO 37001 (Sistema di gestione per la prevenzione della corruzione).
Sicurezza Informatica
In seguito ai risultati dei test sulla sicurezza informatica effettuati lo scorso anno e alla crescente attenzione dell’azienda per queste tematiche, nel 2023 è stato assegnato a tutta la popolazione impiegatizia il corso “Sicurezza Informatica”. Il suddetto corso è composto da alcune attività e-learning e da un test, che sarà ritenuto superato con il raggiungimento di almeno il 70% di risposte corrette.
Recruitment & Employer Branding
Nel 2023 il Gruppo ha avviato una campagna di reclutamento per il primo corso di formazione tecnica per operatori macchine, denominata Hub Operatori Italia. La selezione ha visto candidati da tutta Italia che sono stati reclutati attraverso campagne sui Social e annunci e su career site. Il progetto ha visto personale tecnico del Gruppo Trevi partecipare alle attività progettuali del corso suddiviso tra ore di aula, ore pratiche in campo prove. I tirocinanti, valutati positivamente nell’arco del 2024, andranno ad acquisire il patentino macchine operatrici obbligatorio per lavorare nei cantieri di Trevi. Obiettivo per il Gruppo è quello di inserire nuove risorse in ottica di affiancamento generazionale.
Il Gruppo nel 2023 continua il suo impegno verso il territorio Nazionale e verso l’occupazione attraverso azioni di reclutamento e training all’interno delle scuole tecniche con l’obiettivo di portare forza lavoro all’interno dei cantieri.
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Per il 2023 l’attività di Recruiting ha visto la ricerca di svariate figure professionali trasversalmente alle due Divisioni e in Corporate. Grazie a investimenti su attività di Career Day, utilizzo della piattaforma Linkedin Recruiter ed utilizzo di Social il Gruppo, ha potuto reclutare e selezionare inserire numerosi blue collars e white collars su tutto il territorio Nazionale e Internazionale.
Informazioni non finanziarie (DNF)
Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. è esonerata dall’obbligo di redigere la Dichiarazione di carattere Non Finanziario individuale di cui all’articolo 3 del D. Lgs. 254/2016 (nel seguito anche “il Decreto”), in quanto la stessa redige una Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario (DNF), ai sensi dell’articolo 4 del Decreto citato. In conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del Decreto, Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. ha predisposto la Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario, che costituisce una relazione distinta. La stessa viene redatta “in conformità” ai Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards (GRI Standards) definiti nel 2016 ed aggiornati nel 2021, con opzione “with referenced to”, sottoposta ad esame limitato da parte di PricewaterhouseCoopers S.p.A., e resa disponibile sul sito internet di Trevi Finanziaria Industriale SpA, sezione Investor Relator, alla voce Relazioni Non Finanziarie e nella sezione Sostenibilità, alla voce Dichiarazione Non Finanziaria.
Il Gruppo Trevi considera la Sostenibilità come parte integrante e imprescindibile della propria strategia di governance e quindi con riflessi diretti nel proprio business in quanto essa rappresenta un modo per assicurare la crescita di lungo periodo e la creazione di valore per tutti gli stakeholders di riferimento.
Il Gruppo Trevi, considerata la natura del business, la complessità delle attività e la presenza globale pone una particolare attenzione agli aspetti legati alla sicurezza del lavoro, ambientali e sociali.
In ottemperanza alla Direttiva Europea 2014/95/UE ed al D.Lgs 254/2016, il Gruppo Trevi ha redatto anche per l’anno 2023 la “Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario” con la quale rendiconta e comunica ai propri stakeholders di riferimento le proprie politiche e performance in relazione a un insieme di temi materiali (prioritizzati tramite il concetto di rilevanza e valutazione di «impatto») che rientrano nei cinque ambiti di riferimento: ambientale, sociale, relativo alla gestione del personale, di tutela dei diritti umani, di lotta alla corruzione attiva e passiva.
In occasione della Dichiarazione 2023, in un’ottica di miglioramento continuo, l’Ufficio Comunicazione & Sostenibilità ha effettuato un aggiornamento più strutturato della materialità d’impatto, partendo dal lavoro svolto nel 2022, in accordo con la metodologia richiesta dallo Standard GRI 3: Material Topic 2021 ed ispirandosi a quanto previsto dallo standard ESRS 1 dell’EFRAG.L’obiettivo dell’aggiornamento è di individuare e dare un ordine di priorità degli aspetti legati alla sostenibilità, i cosiddetti “temi materiali”, più rilevanti per l'azienda e per i suoi stakeholder, tali temi saranno oggetto di un’informativa di dettaglio all’interno della Dichiarazione Non Finanziaria riferita all’anno 2023. Alla luce dei risultati emersi gli scostamenti più significativi riguardano l’introduzione di tre temi che riguardano “l’inquinamento dell’acqua, dell’aria e del suolo”, la “soddisfazione dei clienti” e la “sicurezza e tutela dei dati”, in linea con le best practices e con le richieste degli ESRS. Inoltre sono stati accorpati i temi materiali “Impegno del mantenimento del livello occupazionale” e “Formazione e sviluppo dei dipendenti” in un unico tema di “Gestione e valorizzazione del personale” mentre il tema materiale di “Gestione adeguata e tempestiva delle emergenze sanitarie” è stato escluso in quanto nel corso del 2023 l’emergenza pandemica è scemata e parallelamente anche la rilevanza nella rendicontazione riferita all’anno appena concluso.
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In considerazione di quanto sopra e con riferimento all’anno 2023, la Dichiarazione Non Finanziaria intende così assicurare una comprensione chiara ed esaustiva per tutti gli stakeholders in merito alle attività dell’azienda, al suo andamento, ai suoi risultati ed agli impatti prodotti.
 
Piano di Sostenibilità
In coerenza con la propria mission, con gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati nell’Agenda delle Nazioni Unite e in maniera sinergica rispetto al piano industriale, il Gruppo ha definito, alla fine del 2022, il proprio Piano di Sostenibilità 2022-2024. In tale documento, il Gruppo Trevi intende comunicare, agli stakeholders di riferimento e non solo, la propria strategia di sostenibilità, riassumendola in obiettivi definiti a breve e medio termine nei tre pilastri di riferimento: ambiente, sociale e governance (ESG). Il Piano specifica le modalità di implementazione e le tempistiche di attuazione. Una scelta di trasparenza per dare modo agli stakeholder di comprendere e poter verificare il nostro percorso intrapreso per favorire uno sviluppo sostenibile.
Rapporti con le comunità locali
Il Gruppo Trevi è presente in circa 40 paesi (90 se consideriamo anche i distributori della Divisione Soilmec) e gestisce le proprie attività a stretto contatto con le popolazioni locali, in situazioni geograficamente e culturalmente eterogenee e spesso in scenari sociopolitici delicati. Specialmente nei paesi dove la presenza dei cantieri Trevi è consolidata, il Gruppo svolge un ruolo attivo presso le comunità locali, fornendo un contributo allo sviluppo socio-economico del territorio che non si limita alla creazione di posti di lavoro ma implica relazioni di lungo termine con le comunità basate sul reciproco supporto.
Attraverso il progetto “Social Value”, avviato alla fine del 2007, il Gruppo si propone di promuovere e sostenere, a livello nazionale e internazionale, iniziative di solidarietà soprattutto in favore dei bambini e delle classi più deboli della popolazione con lo scopo di favorirne la crescita sociale e culturale.
Nel corso del 2023, il Gruppo anche attraverso le proprie Società - ha continuato a sostenere progetti di carattere sociale nonostante la contingenza nazionale e internazionale poco favorevole al settore e la fase di ristrutturazione del Gruppo Trevi che ha imposto una significativa riduzione delle risorse destinate alle attività sociali e di solidarietà. Fra i vari progetti d’utilità sociale portati avanti tramite il progetto Social Value segnaliamo:
In Italia, la Capogruppo ha supportato l’iniziativa di solidarietà lanciata dalla Direzione Generale della Divisione Trevi a favore di una dozzina di colleghi della filiale turca che, in seguito al terribile terremoto avvenuto all’inizio del 2023, hanno perso parenti e visto distrutte le proprie abitazioni. La proposta che ha visto la partecipazione di diversi colleghi Trevi e Soilmec ha avuto un impatto positivo non solo sui beneficiari, ma anche all’interno della stessa organizzazione.
Negli Stati Uniti, Treviicos nel corso del 2023 ha sostenuto con donazioni il Boston Children’s Hospital che si dedica a migliorare e a far progredire la salute e il benessere dei bambini di tutto il mondo attraverso un lavoro che cambia la vita nelle cure cliniche, nella ricerca biomedica, nell’educazione medica e nell’impegno per la comunità.
Nelle Filippine, la Trevi Foundations Philippines ha aderito alla raccolta di donazioni su invito di ADJV, l'appaltatore del progetto ferroviario Malolos-Clark (MCRP) CP N-02, la nuova linea ferroviaria di 53,1
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km che collegherà Malolos alla zona economica di Clark e all'aeroporto internazionale di Clark (CIA), nel Luzon centrale, nelle Filippine. L’azienda ha acquistato e donato cibo (ad esempio riso, cibo in scatola e secco, ecc) alla comunità locale di Luzon pesantemente colpita dall'alluvione.
In Argentina, Pilotes Trevi Sacims continua a sostenere ed assistere con donazioni regolari di denaro e iniziative di vario genere il “Jardín de Infantiles Nuestra Señora del Valle”, l’asilo nido che si trova nel quartiere di Bancalari, Don Torcuato ed è l’unico istituto libero di primo livello della zona a tempo pieno e questo permette ai genitori dei 150 bambini, fra i 3 e 5 anni, che lo frequentano di svolgere i rispettivi lavori con la certezza che i propri figli siano accuditi in uno spazio dove sviluppano sia attività educative che ricreative.
Un altro punto di forza del Gruppo in relazione alle comunità locali è rappresentato dal grado sempre crescente di diversità della composizione del proprio personale, inteso come moltitudine di etnie di giovani talenti che entrano a far parte della popolazione aziendale.
L’istruzione all’agire con integrità e professionalità, contenuta a partire dal Codice Etico, e il riferimento alla creazione di un valore sostenibile è pienamente espresso dalla mission del Gruppo: “Progettiamo e realizziamo strutture e fondazioni solide e sicure per le principali infrastrutture per migliorare la qualità della vita delle persone”.
Il modello di Responsabilità Sociale adottato rispecchia questi principi e si esplica concretamente tramite:
la DNF (Dichiarazione Non Finanziaria) che fornisce un resoconto, accurato e trasparente, degli impatti di natura economica, ambientale e sociale dell’attività dell’impresa
i contribuiti allo sviluppo della comunità di riferimento attraverso investimenti in iniziative di rilievo sociale, educative, culturali e sportive. In tal senso, emergono i progetti e Gruppo Trevi ha sviluppato insieme all’Istituto Superiore Pascal Comandini di Cesena, all’Istituto I. Follador U. De Rossi di Agordo (Geotecnica) e più di recente quello con l'istituto tecnico Mottura di Caltanissetta. Superiore Pascal Comandini di Cesena. Si tratta di un innovativo progetto che ha visto alcuni professionisti d’azienda vestire i panni dell’insegnante. In sostanza si è portato in aula, oltre alla conoscenza, l’esperienza lavorativa maturata sul campo per trasferire così ai giovani studenti esperienze e nozioni che solitamente non sono compresi all’interno dei programmi didattici.
I buoni risultati delle precedenti iniziative, ha suggerito al dipartimento HR del Gruppo Trevi di sviluppare un analogo percorso formativo per la specifica figura dell’operatore di macchine complesse, quali sono quelle costruite dalla Divisione Soilmec ed utilizzate nei cantieri dalla Divisione Trevi. Il progetto denominato “Hub Operatori” è stato ideato e organizzato con il supporto di una scuola edile locale che si avvale del Protocollo Aif (Formedil) Patentino perforatori di Piccolo e Grande Diametro (tipologia di macchine da fondazione), requisito indispensabile per operare nei cantieri di fondazioni di Trevi.
la crescente attenzione per l’ambiente grazie ad un programma di monitoraggio e di riduzione degli impatti ambientali della propria attività. Impegno riconosciuto anche dall’indagine annuale “Le Aziende più attente al clima” condotta dal Corriere della Sera con Statista che nel triennio 2021-2022-2023 ha sempre visto il Gruppo presente.
i contributi dell’Organizzazione volti al benessere dei dipendenti sia sul posto di lavoro, sia, nel caso di espatriati, all’ambiente di vita, alla sistemazione logistica della famiglia e all’educazione dei figli
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il pieno rispetto dei principi contenuti nel Codice Etico nello svolgimento della propria attività.
Direttiva (UE) 2022/2464
Con riferimento alla Direttiva (UE) 2022/2464 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022, riguardante la rendicontazione societaria di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD), il Gruppo Trevi nel corso del 2023 ha avviato un progetto interno al fine di recepire ed attuare quanto disposto entro il termine previsto (18 mesi a partire dalla pubblicazione nella Direttiva stessa). Sono state avviate pertanto le attività propedeutiche alla corretta applicazione dei nuovi requisiti indicati nella direttiva CSRD, in particolare:
è stata effettuata una valutazione dell’allineamento dell’attuale disclosure fornita dal Gruppo TREVI rispetto ai nuovi requisiti introdotti dagli standard ESRS dell’EFRAG al fine di identificare gli eventuali principali gap e poter attuare le azioni di miglioramento necessarie.
È stato avviato uno specifico progetto per l’implementazione dei moduli ESG nella Piattaforma Tagetik CPM, per la gestione del processo di redazione della Informativa di Sostenibilità di Gruppo in forma integrata alla Relazione sulla Gestione, al fine di ottenere, a partire dalla informativa riferita all’anno 2024, un’univoca piattaforma di raccolta dei KPI di sostenibilità, di tipo quantitativo e qualitativo, per tutte le società del Gruppo, e per soddisfare i nuovi obblighi introdotti (dati solidi e verificabili, database strutturati, approvazioni e responsabilità tracciate, formato elettronico e tagging delle informazioni ESG).
Altre informazioni
Ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2023 il Gruppo Trevi non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definito dalla comunicazione stessa.
Governance e delibere adottate nel periodo
Con deliberazioni assunte dall’Assemblea ordinaria del 10 maggio 2023, a maggioranza dei presenti: (i) è stato approvato il Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2022 corredato della Relazione del Consiglio d’Amministrazione sulla Gestione, della Relazione del Collegio Sindacale e della Relazione della Società di Revisione ed è stato presentato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 e della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario redatta ai sensi del D. Lgs. 254/2016; (ii) sono state approvate la prima e la seconda sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti; (iii) è stata approvata la nomina di un Amministratore ad integrazione del Consiglio di Amministrazione; (iv) è stata approvata la proposta di approvazione di un piano di incentivazione a medio-lungo termine ai sensi dell’art. 114-bis del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58; è stata approvata l’integrazione dei corrispettivi della società di revisione KPMG S.p.A. per l’incarico di revisione legale dei conti.
In data 22 dicembre 2023 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’approvazione del Piano Industriale Consolidato 2023 – 2027.
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Relazione sulla Remunerazione
In adempimento degli obblighi regolamentari e allo scopo di offrire agli Azionisti una ulteriore informativa utile alla conoscenza della Società, è stata redatta la “Relazione sulla Remunerazione”, ai sensi dell’art. 123-ter del TUF che viene pubblicata congiuntamente alla presente relazione presso la sede sociale e Borsa Italiana, oltre ad essere consultabile sul sito internet www.trevifin.com nella sezione Investor Relations Corporate Governance; tale comunicazione è depositata in Borsa Italiana S.p.A. e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato E Market Storage (http://www.emarketstorage.it), nei termini di regolamento.
La Relazione sulla remunerazione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 28 marzo 2024 e tiene conto delle indicazioni di cui alla Delibera Consob n. 18049 del 23 dicembre 2011, pubblicata nella G.U. n. 303 del 30 dicembre 2011 nonché del decreto legislativo n. 49/2019 di attuazione della direttiva (UE) 2017/828 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2017 (nel prosieguo, il Decreto’) che, in materia di relazione sulla remunerazione, ha emendato: (i) il d.lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 (il TUF’) e (ii) il Regolamento n. 11971 del 14 maggio 1999 recante la disciplina degli emittenti (il Regolamento Emittenti’).
 Informazioni aggiuntive
Composizione del capitale azionario
Il capitale sociale di TREVI Finanziaria Industriale S.p.A. alla data del 31 dicembre 2023 ammonta a Euro 123.044.339,55, interamente sottoscritto e versato, ed è composto da n. 312.172.952 azioni ordinarie senza valore nominale.
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CDPE Investimenti S.p.A., società controllata da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., che detiene una quota pari al 21,276% circa del capitale sociale;
Polaris Capital Management, LLC, che detiene una quota pari al 19,950% circa del capitale sociale anche nella sua qualità di Registered Investment Advisor ai sensi dell’US Investment Advisers Act del 1940, per conto dei propri investitori;
Istituzioni Finanziarie superiori al 5% del capitale sociale:
oKERDOS SPV S.r.l., società controllata da Stichting Angeles, che detiene una quota pari all’8,231% circa del capitale sociale;
Sono detenute da azionisti indistinti, con partecipazioni inferiori al 5%, azioni ordinarie pari a circa il 50% del capitale sociale;
Azioni proprie o azioni e quote di società controllanti
La Società, alla data del 31 dicembre 2022 e alla data di redazione della presente Relazione, detiene n. 20 azioni proprie, rappresentative dello 0,00001% del capitale sociale della Società medesima.
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Internal Dealing
Nel corso dell’anno 2023 la Società non ha ricevuto comunicazioni relative ad operazioni sulla partecipazione azionaria da parte di soggetti rilevanti.
Procedura operazioni con parti correlate
Il Consiglio di Amministrazione del 30 giugno 2021 ha aggiornato, con il parere favorevole del Comitato Parti Correlate, la procedura parti correlate precedentemente approvata nel Consiglio di Amministrazione del 30 maggio 2018, in attuazione di quanto previsto dall’art. 2391 bis c.c., dal Regolamento Operazioni con parti correlate adottato da CONSOB con delibera n. 17221 del 12/03/2010, come successivamente modificato e precisato con successive Comunicazioni della CONSOB.
La procedura operazioni con parti correlate approvata dalla Società è disponibile sul sito internet http://www.trevifin.com.
Ai sensi del regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999, al 31 dicembre 2021 non risultano esserci partecipazioni detenute personalmente da Amministratori e dai Sindaci effettivi e supplenti, nella Società e nelle società controllate.
Attività di direzione e coordinamento di società
Riguardo all’informativa societaria, ex art. 2497 del Cod. Civ., relativa all’attività di direzione e coordinamento eventualmente svolta da società controllanti, si riporta che al 31 dicembre 2023 e alla data della presente Relazione, la Società non ha effettuato alcuna dichiarazione in merito ad eventuali attività di direzione e coordinamento da parte di società controllanti in quanto alla data della presente Relazione non risulta che alcuno degli azionisti eserciti alcuna attività di direzione e coordinamento detenga alcuna partecipazione di controllo.
La Società, alla data di redazione della presente Relazione, è capogruppo del Gruppo TREVI (ed in quanto tale redige il bilancio consolidato di Gruppo) ed esercita, ai sensi dell’art. 2497 del c.c., l’attività di direzione e coordinamento dell’attività delle società direttamente controllate:
Trevi S.p.A., partecipata direttamente al 99,78%;
Soilmec S.p.A., partecipata direttamente al 99,92%;
Parcheggi S.p.A. partecipata indirettamente (detenuta al 100% da Trevi S.p.A.).
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura al 31 dicembre 2023
Nel corso dei primi due mesi dell’anno 2024 il Gruppo ha acquisito ordini per circa 125 milioni di euro, rispetto ai circa 80 milioni di euro acquisiti nel medesimo periodo del 2023. Divisione Trevi ha, in particolare, acquisito ordini per circa 106 milioni (76 milioni nel 2023), mentre Divisione Soilmec ha acquisito ordini per circa 25
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milioni di euro (16 milioni nel primo bimestre 2023). Il portafoglio ordini al 29/2/2024 è risultato pari a 791 milioni di euro, rispetto ai 557 milioni di euro consuntivati al 28/2/2023 (era pari a 587 milioni di euro al 31-12-2022 e pari a 720 milioni al 31-12-2023).
L’andamento del Gruppo nei primi mesi dell’anno per quanto riguarda acquisizione ordini, ricavi di produzione e backlog è risultato in linea con le previsioni dell’anno 2024 .
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 gennaio 2024 è risultata pari a 198,9 milioni di euro rispetto ai 202 milioni registrati al 31-12-2023.
Il 13 febbraio 2024 è stato presentato alla Comunità Finanziaria il Piano Industriale 2023-2027, aggiornamento del Piano Industriale 2022-2026, esaminato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione di Trevi Finanziaria Industriale SpA in data 22 dicembre 2024.
Per il terzo anno consecutivo il Gruppo Trevi rientra fra "Le Aziende più attente al clima 2024", l'indagine condotta fra oltre 600 aziende dal Corriere della Sera e Statista. L'indagine comparirà nel mensile "Pianeta2030" del Corriere della Sera e sul sito www.corriere.it .
Come per l'anno scorso, Trevi - Finanziaria Industriale Spa rientra tra le aziende “Leader della Sostenibilità 2024”. L'indagine che si basa sulla valutazione delle performance ESG ambientali, sociali e di governance delle principali aziende italiane e verrà presentata ufficialmente il prossimo 16 maggio è stata condotta dal quotidiano "Il Sole 24 Ore" in collaborazione con Statista, società tedesca specializzata in analisi statistiche.
La controllata Trevi Foundation Philippines ha ricevuto un riconoscimento (Safety Award) per 1 milione di ore lavorate senza incidenti per il Candaba Viaduct Project. Inoltre, nei primi mesi dell’anno sono state rinnovate le certificazioni ISO 45001, ISO 9001 e ISO14001 per la Società Trevi Spa.
Destinazione del Risultato di Esercizio di Trevi Finanziaria Industriale SpA
L’utile di esercizio dell’esercizio 2023 risultante dal bilancio separato di Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. è pari a 1.454.833 Euro e si propone all’Assemblea dei Soci di:
1) destinare il 5% dell’utile, pari a 72.742 Euro a Riserva Legale ai sensi dell’art.2430 del codice civile;
2) di riportare a nuovo 1.382.091 Euro, corrispondente alla parte dell’utile di esercizio che residua dopo la destinazione a Riserva Legale di cui al punto precedente.
Evoluzione prevedibile della gestione
Nel corso dell’esercizio i ricavi del Gruppo sono attesi in aumento rispetto al 2023 ad un tasso compreso tra il 5 e l’11%, confermando le previsioni per il 2024.
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BILANCIO CONSOLIDATO DELL’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2023
Prospetti contabili consolidati
Situazione patrimoniale finanziaria consolidata (attività)
(in migliaia di Euro)
ATTIVITÀNote31/12/202331/12/2022
Attività non correnti  
Immobili, impianti e macchinari  
Terreni e fabbricati35.15640.226
Impianti e macchinari104.30198.704
Attrezzature Industriali e commerciali20.73518.131
Altri beni5.0025.286
Immobilizzazioni in corso e acconti4.4702.255
Totale immobili, impianti e macchinari(1)169.664164.602
Immobilizzazioni immateriali e avviamento 
Costi di sviluppo9.7108.737
Diritti di brevetto industriale e utilizzo opere dell'ingegno44425
Concessioni, licenze e marchi7.1868.226
Avviamento05
Immobilizzazioni in corso e acconti2970
Altre immobilizzazioni immateriali2090
Totale immobilizzazioni immateriali e avviamento(2)17.25717.483
Partecipazioni(3)425903
- Partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto valutate con il metodo del patrimonio netto0359
- Altre partecipazioni425544
Attività fiscali per imposte anticipate(4)27.88425.420
Strumenti finanziari derivati non correnti(5)00
Altri crediti finanziari non correnti(6)2.2241.987
- Di cui con parti correlate(34)00
Crediti commerciali ed altre attività non correnti(7)02.477
Totale Attività non correnti217.454212.872
Attività destinate alla dismissione00
Attività correnti 
Rimanenze(8)114.660120.779
Crediti commerciali e altre attività correnti(9)271.921307.786
- Di cui con parti correlate(34)3.3263.262
Attività fiscali per imposte correnti(10)11.2416.562
Strumenti finanziari derivati correnti 00
Attività finanziarie correnti(10a)17.20117.545
- Di cui parti correlate(34)2.3124.403
Disponibilità liquide(11)80.83894.965
Totale attività correnti495.861547.637
TOTALE ATTIVITÀ713.315760.509
Le note esplicative sono parte integrante del seguente bilancio consolidato.
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Situazione patrimoniale finanziaria consolidata (patrimonio netto e passività)
(in migliaia di Euro)
 
 
 
 
 
PATRIMONIO NETTONote31/12/202331/12/2022
Capitale sociale e riserve
Capitale sociale122.94297.374
Altre riserve32.22729.031
Risultato portato a nuovo(25.714)(17.660)
Risultato di periodo19.107(19.127)
Patrimonio Netto del Gruppo(12)148.56289.618
Capitale e riserve di terzi(8.483)(3.690)
Utile del periodo di terzi6.8253.950
Patrimonio Netto di terzi(1.658)260
Totale Patrimonio netto146.90489.878
PASSIVITÀNote31/12/2023 31/12/2022
Passività non correnti
Finanziamenti non correnti(13)80.4688.007
Debiti verso altri finanziatori non correnti(13)141.47067.602
Strumenti finanziari derivati non correnti(13)00
Passività fiscali per imposte differite(14)18.00418.751
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro(15)10.73511.347
Fondi non correnti(16)17.47025.631
Altre passività non correnti(17)1.3832.852
Totale passività non correnti269.530134.190
Passività correnti
Debiti commerciali e altre passività correnti(18)203.011231.747
- Di cui con parti correlate(34)3.690881
Passività fiscali per imposte correnti(19)11.65415.940
Finanziamenti correnti(20)52.278149.807
Debiti verso altri finanziatori correnti(21)25.815136.984
Strumenti finanziari derivati correnti(22)00
Fondi correnti (23)4.1231.963
Totale passività correnti296.881536.441
TOTALE PASSIVITÀ566.411670.631
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ713.315760.509
Le note esplicative sono parte integrante del seguente bilancio consolidato.
60
Conto economico consolidato
(in migliaia di Euro)
 Note31/12/202331/12/2022
Ricavi delle vendite e delle prestazioni(24)581.733556.611
- Di cui con parti correlate(34)6601.082
Altri ricavi operativi(24)13.16614.078
- Di cui con parti correlate(34)1437
Sub-Totale Ricavi Totali594.899570.689
Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione(6.740)10.297
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni(25)19.2299.464
Materie prime e di consumo(237.145)(219.779)
Variazione rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci4.652(2.900)
Costo del personale(26)(130.264)(122.951)
Altri costi operativi(27)(172.330)(180.969)
- Di cui con parti correlate(34)(2.370)(174)
Ammortamenti(1 - 2)(31.590)(31.098)
Accantonamenti e svalutazioni(16-23-28)858(12.626)
Risultato operativo41.56920.127
Proventi finanziari(29)45.6407.210
(Costi finanziari)(30)(46.094)(24.340)
Utili/(perdite) su cambi(31)(4.163)(7.460)
Sub-totale proventi/(costi) finanziari e utili/(perdite) su cambi(4.617)(24.590)
Rettifiche di Valore di attività finanziarie(564)(280)
Risultato prima delle Imposte36.388(4.743)
Imposte sul reddito(32)(10.455)(10.434)
Risultato netto derivante dalle attività in funzionamento25.933(15.177)
Risultato netto derivante dalle attività destinate a essere cessate00
Risultato dopo le imposte25.933(15.177)
Attribuibile a:Azionisti della Capogruppo(33)19.107(19.127)
Interessi di minoranza6.8263.950
 Utile/(Perdita) netta del periodo (in migliaia di Euro)  (0,06)(0,13)
Utile/(Perdita) netta rettificata per dilution analysis (in migliaia di Euro) (0,06)(0,11)
Le note esplicative sono parte integrante del seguente bilancio consolidato.
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Conto economico complessivo consolidato
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022
Utile/(perdita) del periodo25.933(15.177)
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Riserva di cash flow hedge00
Imposte sul reddito00
Effetto variazione riserva cash flow hedge 00
Riserva di conversione(16.872)16.217
Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte(16.872)16.217
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Utili/(perdite) attuariali(97)487
Imposte sul reddito27(136)
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte(70)351
Risultato complessivo al netto dell'effetto fiscale8.9911.391
Azionisti della Società Capogruppo5.998(1.872)
Interessi di minoranza2.9933.263
Le note esplicative sono parte integrante del seguente bilancio consolidato.
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Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato
(in migliaia di Euro)
DescrizioneCapitale SocialeAltre RiserveUtile portato a nuovoTotale del GruppoQuota Spettante a TerziTotale Patrimonio Netto
01/01/202297.37434.960(40.778)91.556(1.632)89.924
Risultato del periodo00(19.127)(19.127)3.950(15.177)
Utili/(perdite) attuariali035103510351
Altri utili / (perdite) complessivi 016.880 016.880(663)16.217
Totale utile/(perdita) complessivi 017.231(19.127)(1.896)3.2871.391
Destinazione del risultato e distribuzione dividendi0(23.333)23.3407(1.443)(1.437)
Aumento di Capitale000000
Acquisizione/dismissioni e altri movimenti0173(222)(48)480
31/12/202297.37429.031(36.787)89.61826089.878
(in migliaia di Euro)
DescrizioneCapitale SocialeAltre RiserveUtile portato a nuovoTotale del GruppoQuota Spettante a TerziTotale Patrimonio Netto
01/01/202397.37429.031(36.787)89.61826089.878
Risultato del periodo0019.10719.1076.82625.933
Utili/(perdite) attuariali0(70)0(70)0(70)
Altri utili / (perdite) complessivi 0(13.044) 0(13.044)(3.828)(16.872)
Totale utile/(perdita) complessivi 0(13.114)19.1075.9932.9988.991
Destinazione del risultato e distribuzione dividendi0(1.506)1.5060(3.349)(3.349)
Aumento di Capitale25.56825.815051.383051.383
Acquisizione/dismissioni0(8.000)9.5661.566(1.567)0
31/12/2023122.94232.227(6.607)148.561(1.657)146.904
Le note esplicative sono parte integrante del seguente bilancio consolidato.
Si specifica, così come riportato nel paragrafo “Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale”, che a seguito del mancato rispetto dei covenant finanziari al 31 dicembre 2020 relativi ai debiti bancari facenti capo all’Accordo di Ristrutturazione esistente a quella data, in ottemperanza all’IFRS9, i debiti sono stati rappresentati negli schemi di bilancio con scadenza nel breve periodo, pur rimanendo immutata la scadenza originaria prevista per il 2024. Dopo il completamento dell’Aumento di Capitale nel gennaio 2023 e l’avveramento di tutte le condizioni sospensive del Nuovo Accordo firmato con le Banche Finanziatrici alla fine del mese di novembre 2022, i debiti verso le banche con scadenza a breve termine verranno riclassificati a medio-lungo termine a seguito del loro riscadenziamento al 31 dicembre 2026.
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Rendiconto finanziario consolidato
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022
Risultato netto del periodo di pertinenza della Capogruppo e dei terzi25.933(15.177)
Imposte sul reddito10.45510.434
Risultato ante imposte36.388(4.743)
Ammortamenti e svalutazioni32.65731.797
(Proventi)/Oneri finanziari netti45417.129
Variazioni dei fondi per rischi ed oneri del fondo benefici successivi a cessazione del rapporto di lavoro0(1)
Accontamenti fondi rischi ed oneri(227)12.733
Utilizzo fondi rischi ed oneri(5.474)(11.024)
Rettifiche di Valore di attività finanziarie e attività discontinuate564280
(Plusvalenze)/minusvalenze da realizzo o svalutazione di immobilizzazioni(149)(2.463)
Altre rettifiche per elementi non monetari920 0
(A) Flusso di cassa dell'attività operativa ante variazione del Capitale Circolante65.13343.708
(Incremento)/Decremento Rimanenze914(7.608)
(Incremento)/Decremento Crediti Commerciali18.178(32.964)
(Incremento)/Decremento Debiti Commerciali(27.501)32.330
(Incremento)/Decremento altre attività/passività15.888(43)
(B) Variazione del capitale circolante7.479(8.285)
(C) Incasso proventi finanziari/pagamento interessi passivi(12.922)(2.799)
(D) Imposte pagate(14.694)(10.155)
(E) Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività operativa (A+B+C+D)44.99622.469
  
Attività di investimento  
(Investimenti)/Disinvestimenti operativi(46.604)(18.995)
Variazioni netta delle attività finanziarie(831)3.723
(F) Flusso di cassa generato (assorbito) nelle attività di investimento(47.435)(15.272)
  
Attività di finanziamento  
Incremento/(Decremento) Capitale Sociale e riserve per acquisto di azioni proprie00
Incassi per aumenti di capitale 18.5546.446
Variazioni di prestiti, finanziamenti, strum. fin. derivati, leasing finanz., e altri finanz.(20.310)2.488
Dividendi incassati/(pagati)(3.170)(970)
(G) Flusso di cassa generato (assorbito) dalle attività di finanziamento(4.926)7.964
  
(H) Variazione attività/(passività) discontinuate00
Variazione netta delle disponibilità monetarie (E+F+G+H)(7.365)15.161
  
Disponibilità liquide iniziali94.96577.647
Variazione cassa per attività destinate ad essere cedute00
Effetto variazione dei tassi di cambio sulle disponibilità liquide(6.762)2.204
Effetto variazione di perimetro0(47)
Variazione netta delle disponibilità monetarie(7.365)15.161
Disponibilità liquide finali80.83894.965
Le note esplicative sono parte integrante del seguente bilancio consolidato.
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NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO DELL’ESERCIZIO 2023
TREVI Finanziaria Industriale S.p.A. (di seguito la Società”) e le società da essa controllate (di seguito Gruppo TREVIo il Gruppo”) svolgono la propria attività nel settore dei servizi di ingegneria delle fondazioni per opere civili, infrastrutturali e costruzione di attrezzature per fondazioni speciali (di seguito Fondazioni”).
Tali attività sono coordinate dalle due società operative principali del Gruppo:
Trevi S.p.A., al vertice del campo di attività dell’ingegneria del sottosuolo;
Soilmec S.p.A., che guida la relativa divisione e produce e commercializza attrezzature per l’ingegneria del sottosuolo.
TREVI Finanziaria Industriale S.p.A. è quotata alla Borsa di Milano dal luglio 1999. Comparto Euronext Milan.
Criteri generali di redazione
Il presente progetto di bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2024.
Il bilancio consolidato 2023 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”) e tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”). Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico ad eccezione degli strumenti finanziari derivati che sono stati valutati al fair value. Il bilancio consolidato è redatto in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato. Il bilancio consolidato fornisce informazioni comparative riferite all’esercizio precedente.
Il bilancio consolidato del Gruppo Trevi è stato predisposto applicando il presupposto della continuità aziendale.
In particolare, in sede di approvazione del progetto di bilancio 2023 il Consiglio di Amministrazione ha proceduto a compiere tutte le necessarie valutazioni circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale tenendo conto, a tal fine, di tutte le informazioni disponibili relativamente ai prevedibili accadimenti futuri.
Nel determinare se il presupposto della continuazione dell’attività sia applicabile anche in occasione del presente bilancio, gli Amministratori hanno tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno ma non limitato a dodici mesi dopo la data di riferimento del bilancio consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023. Sono stati presi in considerazione i principali indicatori di rischio che possono far sorgere dubbi in merito alla continuità.
Il Consiglio di Amministrazione, sulla base delle circostanze e delle considerazioni esposte nel paragrafo “Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale”, ritiene
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quindi appropriato redigere il bilancio di esercizio e consolidato adottando il presupposto della continuità aziendale.
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Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale
Introduzione
La presente sezione ha lo scopo di: (i) esaminare la correttezza dell’applicazione del presupposto relativo alla continuità aziendale ai bilanci (d’esercizio e consolidato) relativi all’esercizio 2023 della Società e del Gruppo, anche alla luce della situazione economica, finanziaria e patrimoniale e delle ulteriori circostanze che possono assumere rilievo a tal fine; e (ii) identificare le incertezze al momento esistenti, valutando la significatività delle stesse e la probabilità che possano essere superate, prendendo in considerazione le misure poste in essere dal management e gli ulteriori fattori di mitigazione.
Si ricorda che, ai fini dell’approvazione della relazione semestrale relativa ai dati consolidati al 30 giugno 2023, la Direzione Aziendale aveva identificato alcuni fattori di rischio per la continuità aziendale su cui erano state svolte specifiche analisi. Tali rischi risultavano essere in particolare: (a) gli eventuali rischi legati all’andamento della liquidità del Gruppo per un periodo di almeno 12 mesi a partire dalla data di riferimento della suddetta relazione semestrale; e (b) il rischio derivante dall’eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi di risanamento, come previsti dal Piano Consolidato 2022-2026 (come infra definito).
A tale riguardo, si ricorda altresì che, in sede di approvazione della semestrale al 30 giugno 2023, il Consiglio di Amministrazione, dopo aver attentamente ed esaustivamente valutato i rischi a cui la continuità era esposta, come sopra sintetizzati, aveva ritenuto appropriata l’adozione del presupposto della continuità aziendale, pur segnalando la presenza di fisiologici fattori di incertezza legati alla realizzazione del Piano Consolidato 2022-2026 (su cui si richiama quanto esposto nella relativa relazione sulla gestione). Ai fini della presente relazione, la continuità aziendale va dunque valutata tenendo conto delle circostanze predette e degli aggiornamenti disponibili in merito all’evolversi delle stesse successivamente alla data di approvazione della relazione semestrale, da considerarsi fino alla data di formazione del presente bilancio, tenendo conto degli eventi nel frattempo occorsi e, in particolare, dell’aggiornamento del Piano Consolidato 2022-2026, con estensione della relativa durata di un anno al 2027, oltre alle nuove informazioni disponibili in relazione all’andamento della gestione e delle sue prospettive.
Valutazioni circa l’esistenza del presupposto della continuità aziendale
Nel determinare se il presupposto della continuazione dell’attività sia applicabile anche in occasione del presente bilancio, gli Amministratori hanno tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno ma non limitato a dodici mesi dopo la data di riferimento del bilancio consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023. Sono stati presi in considerazione i principali indicatori di rischio che possono far sorgere dubbi in merito alla continuità.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha tenuto in considerazione le valutazioni che erano state effettuate in sede di approvazione della relazione semestrale relativa ai dati consolidati al 30 giugno 2023, ponendo particolare attenzione alle circostanze che erano state identificate quali possibili fattori di rischio in tale sede, al fine di verificarne lo status.
Valutazioni circa il raggiungimento dei target del Piano Consolidato 2022-2026
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Al fine di valutare i rischi legati al raggiungimento dei target previsionali del Piano Consolidato 2022-2026, si ricorda che in data 23 aprile 2021 il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato un piano industriale relativo al periodo 2021-2024. Tale piano è stato successivamente aggiornato, in un primo momento, al fine di recepire i dati contabili al 30 giugno 2021 e, successivamente, al fine di estendere il relativo arco temporale al periodo 2022-2026 nonché al fine di tenere conto di alcuni aspetti, tra cui le performance registrate nel corso dell’anno 2021 e alcuni elementi prudenziali che il management ha ritenuto opportuno considerare nei successivi anni di piano. Tale versione finale del piano, aggiornata al fine di tener conto della Manovra Finanziaria (come infra definita) concordata con gli istituti finanziari del Gruppo (le Banche Finanziatrici”), è stata dunque approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 29 settembre 2022 (il “Piano Consolidato 2022-2026”).
In data 22 dicembre 2023, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato un aggiornamento del Piano Consolidato 2022-2026, estendendone la durata di un anno al 2027, e confermando le originarie linee strategiche e gli obiettivi previsti dal piano di risanamento approvato dal Consiglio in data 17 novembre 2022, nei modi e nei tempi ivi previsti (il “Piano Consolidato 2023-2027”).
In coerenza con le valutazioni svolte in sede di approvazione della relazione semestrale, uno degli elementi presi in considerazione al fine di valutare le incertezze sulla continuità aziendale è se le previsioni del Piano Consolidato 2022-2026, anche alla luce delle ultime risultanze circa l’andamento del Gruppo, appaiano comunque idonee a consentire, nei modi e nei tempi ivi previsti (come confermati nell’ambito del Piano Consolidato 2023-2027), il raggiungimento di un riequilibrio economico-finanziario.
In particolare, si evidenzia che:
il Piano Consolidato 2022-2026 - il quale è stato successivamente aggiornato e confermato nelle originarie linee strategiche con l’approvazione del Piano Consolidato 2023-2027 - appare redatto secondo criteri ragionevoli e prudenziali che includono sia azioni volte all’incremento dei volumi sia al miglioramento della redditività, e mostra comunque la possibilità di raggiungere, nei modi e nei tempi ivi previsti, una situazione economico-finanziaria e patrimoniale tale da consentire il rifinanziamento dell’indebitamento residuo a condizioni di mercato;
la ragionevolezza e fattibilità del Piano Consolidato 2022-2026 - il quale è stato successivamente aggiornato e confermato nelle originarie linee strategiche con l’approvazione del Piano Consolidato 2023-2027 - è stata confermata mediate l’independent business review svolta da Alvarez & Marsal, finalizzata per l’appunto a verificare la ragionevole fondatezza delle assunzioni industriali e di mercato poste alla base del Piano Consolidato 2022-2026, e condivisa con le Banche Finanziatrici;
la Manovra Finanziaria riflessa all’interno dell’Accordo di Risanamento (come infra definito), sul contenuto della quale si sono pronunciati sia gli azionisti di riferimento (i.e., CDPE e Polaris, come infra definiti) che le Banche Finanziatrici, attraverso l’operazione di rafforzamento patrimoniale ivi prevista, ha consentito di rafforzare ulteriormente la situazione economico-patrimoniale e finanziaria del Gruppo, dando altresì ulteriore impulso al business nonché al raggiungimento dei target di risanamento secondo quanto previsto dal Piano Consolidato 2022-2026, oggi confermati nel Piano Consolidato 2023-2027;
le risultanze dell’aggiornamento del Piano Consolidato 2022-2026 evidenziano che i covenant finanziari previsti dall’Accordo di Risanamento (i.e., rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto ed EBITDA consolidati e rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e Patrimonio Netto consolidati) vengono sempre rispettati nel relativo periodo di piano.
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Peraltro, la ragionevolezza e fattibilità del Piano Consolidato 2022-2026 sono state altresì ulteriormente supportate dalla circostanza che lo stesso in data 28 novembre 2022 è stato oggetto di attestazione da parte del professionista attestatore, Dott. Mario Stefano Luigi Ravaccia, dotato dei requisiti previsti dalla legge fallimentare, circostanza che rappresenta un fattore di ulteriore tutela per gli Amministratori e per gli altri stakeholder coinvolti.
Si consideri inoltre che il dott. Gian Luca Lanzotti professionista di gradimento delle Banche Finanziatrici che, ai sensi di quanto richiesto dall’Accordo di Risanamento, è stato incaricato in data 26 gennaio 2023 di svolgere, inter alia, attività di monitoraggio in merito all’attuazione del Piano Consolidato 2022-2026 e dell’Accordo di Risanamento medesimo (il Responsabile Monitoraggio”) ha predisposto due report relativi all’attività dallo stesso svolta, un report datato 3 agosto 2023 e relativo al semestre che va dalla sua nomina sino al 25 luglio 2023, e un report datato 2 febbraio 2024 e relativo al semestre che va dal 26 luglio 2023 sino al 25 gennaio 2024, nell’ambito dei quali ha confermato l’ottemperanza della Società rispetto agli obblighi imposti dall’Accordo di Risanamento.
Inoltre, la fattibilità del Piano Consolidato 2022-2026 - il quale è stato successivamente aggiornato e confermato nelle originarie linee strategiche con l’approvazione del Piano Consolidato 2023-2027 - risulta confermata dai risultati relativi all’esercizio concluso al 31 dicembre 2023, nel quale sia i ricavi che l’EBITDA ricorrente del Gruppo Trevi sono risultati superiori a quelli previsti nel Piano Consolidato 2022-2026. Inoltre, gli ordini acquisiti nel 2023 risultano essere pari a circa 741 milioni di Euro, in aumento del 12% rispetto al medesimo periodo del precedente anno, ed il portafoglio ordini è risultato pari a 720 milioni di Euro, in significativo aumento rispetto a quello del 31 dicembre 2022 (pari a 587 milioni di Euro). La Posizione Finanziaria Netta è invece risultata pari a 202 milioni di Euro al 31 dicembre 2023, inferiore a quanto previsto dal Piano Consolidato 2022-2026. Anche l’andamento del Gruppo nei primi mesi dell’anno 2024, così come evidenziato tra i Fatti di Rilievo avvenuti dopo la chiusura al 31/12/2023per quanto riguarda acquisizione ordini, ricavi di produzione e backlog è risultato in linea con le previsioni per l’anno 2024. La prosecuzione dell’esecuzione del Piano Consolidato 2022-2026, pur dipendendo solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla Direzione Aziendale, permetterà di rispettare i parametri finanziari previsti dall’Accordo di Risanamento. Con riferimento alle considerazioni in merito ai potenziali impatti derivanti dal conflitto Russia-Ucraina e dal prolungarsi dell’emergenza sanitaria da Covid-19 si rimanda, rispettivamente, ai paragrafi Impatti del conflitto Russia-Ucraina”, COVID-19e Rischio connesso all’andamento dei prezzi delle materie prime” della presente relazione.
Le incertezze, tutte ricondotte all’interno di una complessiva categoria di rischio finanziario”, si sostanziano quindi nella capacità della Società di rispettare gli impegni finanziari assunti nonché di generare e/o reperire risorse sufficienti per soddisfare le proprie esigenze finanziarie a sostegno del business, del programma di esecuzione per raggiungere gli obiettivi del Piano Consolidato 2022-2026. Il definitivo superamento di tali incertezze, come si vedrà nei successivi paragrafi, va valutato alla luce dell’avvenuto perfezionamento dell’Accordo di Risanamento con le Banche Finanziatrici che recepisce i contenuti della Manovra Finanziaria e tiene conto delle previsioni del Piano Consolidato 2022-2026.
Più in particolare, in data 17 novembre 2022 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha approvato la versione definitiva della manovra finanziaria (la Manovra Finanziaria”), la quale prevedeva, in estrema sintesi:
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che la stessa fosse posta in essere in esecuzione di un accordo basato su un piano attestato di risanamento ai sensi dell’art. 56 del codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (“CCII”) (corrispondente al precedente art. 67, comma III, lett.(d) della l.fall.) (l’“Accordo di Risanamento”);
g)un aumento di capitale a pagamento, da offrirsi in opzione ai soci esistenti ai sensi dell’art. 2441, comma primo, cod. civ., per un importo complessivo massimo pari ad Euro 25.106.155,28, inscindibile fino all'importo di Euro 24.999.999,90 importo integralmente garantito dagli impegni di sottoscrizione assunti dai soci CDPE Investimenti S.p.A. (“CDPE”) e Polaris Capital Management LLC (“Polarise, congiuntamente a CDPE, i Soci Istituzionali”) e scindibile per l'eccedenza, comprensivo di sovrapprezzo, mediante emissione di complessive massime n. 79.199.228 nuove azioni ordinarie, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione (da emettersi con godimento regolare), ad un prezzo di emissione per azione di Euro 0,3170, dei quali Euro 0,1585 da imputarsi a capitale ed Euro 0,1585 da imputarsi a sovrapprezzo (l’“Aumento di Capitale in Opzione”);
h)un aumento di capitale inscindibile a pagamento, di importo massimo pari ad Euro 26.137.571,21, mediante emissione di n. 82.452.906 azioni ordinarie, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione (da emettersi con godimento regolare), ad un prezzo di emissione per azione di Euro 0,3170, da offrire, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma 5, cod. civ., ad alcuni dei creditori finanziari individuati nell’Accordo di Risanamento, con liberazione mediante compensazione volontaria, nei modi e nella misura previsti nell’Accordo di Risanamento, in relazione alla sottoscrizione dell’aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione, di crediti certi, liquidi ed esigibili, secondo un rapporto di conversione del credito in capitale di 1,25 a 1 (l’“Aumento di Capitale per Conversionee, congiuntamente all’Aumento di Capitale in Opzione, l’“Aumento di Capitale”);
i)la subordinazione e postergazione di una porzione del debito bancario per Euro 6,5 milioni;
j)l’estensione della scadenza finale dell’indebitamento a medio-lungo termine sino al 31 dicembre 2026, con introduzione di un piano di ammortamento a partire dal 2023;
k)la concessione / conferma di linee di credito per firma a supporto dell’esecuzione del piano;
l)l’estensione al 2026 della scadenza del Prestito Obbligazionario.
Sempre in data 17 novembre 2022, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato: (i) la versione finale del piano di risanamento ai sensi degli articoli 56 e 284 CCII, basato sul Piano Consolidato 2022-2026 e sulla Manovra Finanziaria, relativo alla Società nonché al Gruppo Trevi; (ii) in attuazione della delega conferita dall’assemblea dei soci dell’11 agosto 2022, l’operazione di rafforzamento patrimoniale della Società prevista dalla Manovra Finanziaria, come adeguata con successiva delibera del 28 novembre 2022; (iii) la sottoscrizione dell’Accordo di Risanamento; e (iv) la sottoscrizione degli ulteriori accordi previsti nel contesto dell’operazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale in attuazione del suddetto piano attestato, ivi incluso l’accordo con il quale i Soci di Riferimento hanno assunto l’impegno di sottoscrivere l’intera quota di loro spettanza dell’Aumento di Capitale in Opzione, nonché le eventuali azioni che resteranno inoptate in proporzione alle partecipazioni detenute (la “Lettera di Impegno”).
Successivamente, in data 29-30 novembre 2022, la Società ha sottoscritto i contratti relativi all’attuazione della Manovra Finanziaria, quali in particolare l’Accordo di Risanamento e la Lettera di Impegno, i quali sono divenuti successivamente efficaci in data 16 dicembre 2022 a seguito del verificarsi delle relative condizioni sospensive, ivi incluso l’ottenimento avvenuto in tale data dell’autorizzazione da parte di CONSOB alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all’offerta in opzione di azioni Trevi Finanziaria nell’ambito dell’Aumento di Capitale in Opzione, fermo restando che l’esecuzione degli impegni assunti dalle Banche
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Finanziatrici con riferimento all’Aumento di Capitale per Conversione erano subordinati alla corretta esecuzione dell’Aumento di Capitale in opzione sino alla soglia di inscindibilità pari a Euro 24.999.999,90 condizione che si è verificata in data 10 gennaio 2023, consentendo la conversione in azioni di Trevifin dei crediti delle Banche Finanziatrici e la conseguente esecuzione dell’Aumento di Capitale per Conversione, avvenuta in data 11 gennaio 2023, a seguito della quale l’Aumento di Capitale ha avuto definitiva attuazione.
In data 11 gennaio 2023, la Società ha quindi informato il mercato circa il positivo completamento dell’Aumento di Capitale, nel contesto del quale sono state sottoscritte n. 161.317.259 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, per un controvalore complessivo pari a Euro 51.137.571,10 (di cui Euro 25.568.785,55 a titolo di capitale e Euro 25.568.785,55 a titolo di sovrapprezzo). A seguito dell’esecuzione dell’Aumento di Capitale, il nuovo capitale sociale di Trevifin è risultato, quindi, pari a Euro 123.044.339,55, suddiviso in n. 312.172.952 azioni ordinarie. In particolare: (i) l’Aumento di Capitale in Opzione è stato sottoscritto in denaro per Euro 24.999.999,90, di cui complessivi Euro 17.006.707 versati per la sottoscrizione di complessive n. 53.648.918 azioni da parte dei Soci di Riferimento, e i rimanenti Euro 7.993.292,90 sono stati versati per la sottoscrizione di complessive n. 25.215.435 azioni da parte di altri azionisti sottoscrittori; e (ii) l’Aumento di Capitale per Conversione è stato sottoscritto integralmente per Euro 26.137.571,21, mediante emissione di n. 82.452.906 azioni ordinarie.
Di seguito si riportano i principali dati economici, finanziari e patrimoniali del Gruppo a seguito dell’esecuzione dell’operazione di rafforzamento patrimoniale della Società e di ristrutturazione dell’indebitamento finanziario del Gruppo, con la precisazione che i relativi effetti contabili sono stati registrati nel 2023 in quanto l’Aumento di Capitale si è completato, appunto, nel mese di gennaio 2023:
il patrimonio netto del Gruppo, che al 31 dicembre 2022 era pari a 89,6 milioni di Euro, si attestava al 30 giugno 2023 a 153,7 milioni di Euro; sulla variazione positiva di 64,1 milioni di Euro, ha inciso per circa 52 milioni di euro l’effetto della Manovra Finanziaria legata all’Aumento di Capitale. Al 31 dicembre 2023, il patrimonio netto del Gruppo è pari a 146,9 milioni di Euro (in aumento di 57,3 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2022);
sull’indebitamento finanziario netto del Gruppo, che al 31 dicembre 2022 era pari a 251,2 milioni di Euro, ha inciso la riduzione di circa 52 milioni di Euro, registrata nel corso del mese di gennaio 2023, per effetto della Manovra Finanziaria. Al 30 giugno 2023 era risultato pari a 187,1 milioni di Euro, mentre al 31 dicembre 2023, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo è pari a 202 milioni di Euro (in diminuzione di 49,2 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2022);
si ricorda che l’indebitamento residuo del Gruppo è stato quasi integralmente riscadenziatonell’ambito della Manovra Finanziaria. Infatti, una parte sostanziale dell’indebitamento a medio lungo termine del debito residuo nei confronti delle Banche Finanziatrici dopo l’Aumento di Capitale per Conversione, per un ammontare pari circa a 185 milioni di Euro, è stato riscadenziato al 31 dicembre 2026, mentre per circa Euro 6,5 milioni è stato subordinato e riscadenziato al 30 giugno 2027.
Inoltre, si evidenzia che i risultati consuntivi del bilancio consolidato del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2023 rispettano i covenant finanziari previsti dall’Accordo di Risanamento. In particolare, il rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto ed EBITDA recurring consolidati al 31 dicembre 2023 è pari a 2,71x, pertanto inferiore rispetto al parametro definito dall’Accordo di Risanamento a tale data (pari a 3,75x), mentre il rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e Patrimonio Netto consolidati è pari a 1,37x, pertanto inferiore rispetto al parametro definito dall’Accordo di Risanamento a tale data (pari a 2,60x).
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Valutazione circa il prevedibile andamento della liquidità nel corso dei prossimi 12 mesi
In coerenza con le valutazioni svolte in sede di approvazione della relazione semestrale relativa ai dati consolidati al 30 giugno 2023, un elemento che è stato valutato con particolare attenzione è l’idoneità dei livelli di cassa previsti nei prossimi 12 mesi a garantire l’ordinaria operatività del Gruppo, il finanziamento delle relative commesse e il regolare pagamento dei fornitori. A questo fine, come si dirà più diffusamente nel prosieguo, la Direzione Aziendale ha aggiornato le previsioni di cassa che erano state effettuate in occasione dell’approvazione della relazione semestrale consolidata sulla base dei dati actual ed ha esteso tali previsioni sino al 31 marzo 2025. Da tale esercizio emerge la ragionevole aspettativa di una situazione positiva di cassa del Gruppo fino ad allora, assumendo, tra le altre cose, l’utilizzo delle linee di credito ivi incluse le linee di credito per firma necessarie nell’ambito delle commesse di cui le Società del Gruppo sono parte previste dall’Accordo di Risanamento, ciò consentendo l’attuazione della Manovra Finanziaria (come di seguito descritta) e del Piano Consolidato 2022-2026.
Con riferimento all’incertezza segnalata in precedenza relativa al rischio che possano verificarsi delle situazioni di tensione di cassa nel corso dei 12 mesi successivi alla data di riferimento del bilancio, va rilevato quanto segue.
Innanzitutto, va sottolineato che la Direzione Aziendale della Società monitora costantemente l’andamento della cassa del Gruppo, anche a livello delle singole Divisioni Trevi e Soilmec. In particolare, il management predispone un piano di tesoreria fino alla fine dell’anno in corso, che analizza l’andamento della cassa su base settimanale per i primi tre mesi e su base mensile per i mesi successivi, documento che viene aggiornato ogni 4 settimane sulla base dei dati actual a disposizione, provenienti da tutte le legal entity del Gruppo. Tale strumento, i cui risultati vengono analizzati e discussi con il management locale, consente di monitorare la cassa a breve termine, e di avere contezza di eventuali shortfall di cassa con congruo anticipo, in modo da poter adottare le iniziative di volta in volta necessarie. Tale piano di tesoreria è stato da ultimo aggiornato in data 21 marzo 2024 (con dati aggiornati a tale data), esaminando il prevedibile andamento della liquidità sino al 31 marzo 2025. Tale analisi mostra la conservazione di un margine di liquidità adeguato a garantire la normale operatività del Gruppo ed i rimborsi previsti dall’Accordo di Risanamento, durante tutto il periodo oggetto di analisi.
Inoltre, in conformità a quanto previsto dall’Accordo di Risanamento, la Società continua a fornire alle Banche Finanziatrici un piano cassa e analisi del cash flow per ciascuna società del Gruppo relativo al trimestre solare immediatamente precedente. Tale obbligo informativo viene inoltre validato e verificato dal Responsabile Monitoraggio. L’ultimo piano di cassa e analisi del cash flow aggiornato è stato fornito alle Banche Finanziatrici in data 15 febbraio 2024, e lo stesso non ha segnalato criticità relativamente alla situazione di cassa del Gruppo e/o delle singole divisioni nel relativo periodo.
Inoltre, in data 7 marzo 2024, sempre in conformità a quanto richiesto dall’Accordo di Risanamento, la Società ha fornito alle Banche Finanziatrici un budget previsionale per l’anno contabile in corso, e fino alla data del 31 dicembre 2024, suddiviso per trimestri solari.
Tali analisi hanno confermato l’assenza di situazioni critiche dal punto di vista della cassa, ed hanno evidenziato una situazione di liquidità idonea a consentire l’ordinaria operatività del Gruppo nel periodo di riferimento.
Il Consiglio di Amministrazione, ai fini dell’approvazione del presente progetto di bilancio, ha comunque
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esaminato l’aggiornamento di tale liquidity analysis sino al 31 marzo 2025, che corrisponde all’arco temporale oggetto della presente analisi. Pertanto, sulla base di tali proiezioni, è ragionevolmente prevedibile che, nel periodo, le disponibilità liquide consentano al Gruppo di gestire la propria normale attività corrente secondo criteri di continuità e di fare fronte alle proprie esigenze finanziarie.
Il monitoraggio del management relativamente all’andamento della liquidità del Gruppo appare dunque adeguato alla situazione e le risultanze dell’analisi svolta non mostrano allo stato situazioni di tensioni e/o di shortfall di liquidità fino a fine marzo 2025. Le previsioni appaiono redatte in modo ragionevolmente prudenziale.
In conclusione, tenuto conto che (i) le previsioni di tesoreria vengono svolte con metodologie consolidate nel tempo, (ii) tali previsioni sono oggetto di verifica da parte di soggetti terzi (i.e., il Responsabile Monitoraggio) e condivise periodicamente con le Banche Finanziatrici, e (iii) al 31 dicembre 2023 Divisione Trevi ha acquisito ordini pari a circa il 86% dei ricavi che si prevede di realizzare nell’anno 2024, e Divisione Soilmec ha acquisito ordini pari a circa il 21% dei ricavi che si prevede di realizzare nell’anno 2024, al momento si ritiene che il rischio relativo alle previsioni di tesoreria sia adeguatamente monitorato e mitigato.
Considerazioni conclusive
In conclusione, alla luce delle considerazioni sopra esposte e dopo aver analizzato i rischi e le incertezze a cui la Società e il Gruppo sono esposti, pur essendo presenti i fisiologici fattori di incertezza legati alla realizzazione del Piano Consolidato 2022-2026 (come aggiornato e confermato nelle originarie linee strategiche con l’approvazione del Piano Consolidato 2023-2027), gli Amministratori ritengono appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio della Società Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. e del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2023.
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Prospetti e schemi di bilancio
Lo schema di Conto Economico consolidato riflette l’analisi dei costi e ricavi aggregati per natura in quanto tale classificazione è ritenuta maggiormente significativa ai fini della comprensione del risultato economico del Gruppo.
Lo schema di Conto Economico Complessivo consolidato include oltre all’utile dell’esercizio le altre variazioni dei movimenti di patrimonio netto diverse dalle transazioni con gli azionisti.
La Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è classificata sulla base del ciclo operativo, con la distinzione tra poste correnti e non correnti. Sulla base di questa distinzione le attività e le passività sono considerate correnti se si suppone che siano realizzate o estinte nel normale ciclo operativo del Gruppo entro 12 mesi dalla data del bilancio.
Il Rendiconto Finanziario consolidato è predisposto utilizzando il metodo indiretto per la determinazione dei flussi finanziari derivanti dall’attività di investimento o finanziaria.
Al fine della predisposizione del presente bilancio consolidato la Capogruppo e le società controllate, italiane ed estere, hanno predisposto le singole situazioni patrimoniali, economiche e finanziarie in conformità con gli IAS/IFRS, rettificando i propri bilanci d’esercizio redatti secondo le normative locali. I reporting package delle società controllate, collegate e delle joint venture, sono disponibili presso la sede sociale della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
Principi di Consolidamento
Il bilancio consolidato comprende i bilanci della Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2023.
Società Controllate:
Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l’entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio controllo su tale entità.
Specificatamente, ed ai sensi di quanto disposto dal principio IFRS 10, le società si definiscono controllate se e solo se la Capogruppo ha:
il potere sull’entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell’entità oggetto di investimento);
l’esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l’entità oggetto di investimento;
la capacità di esercitare il proprio potere sull’entità oggetto di investimento per incidere sull’ammontare dei suoi rendimenti.
Quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili) deve considerare tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l’entità oggetto di investimento.
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci
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siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo.
I bilanci di tutte le società controllate hanno data di chiusura coincidente con quella della capogruppo Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
I bilanci delle società controllate sono consolidati con il metodo dell’integrazione globale dal momento dell’acquisizione del controllo fino alla data della sua eventuale cessazione. Il metodo dell’integrazione globale prevede che nella preparazione del bilancio consolidato vengano assunte linea per linea le attività, le passività, nonché i costi e i ricavi delle imprese consolidate nel loro ammontare complessivo, attribuendo alle partecipazioni in apposite voci della situazione patrimoniale finanziaria, del conto economico e del conto economico complessivo la quota del patrimonio netto e del risultato dell’esercizio di loro spettanza.
Ai sensi dell’IFRS 10, la perdita complessiva (comprensiva dell’utile/perdita dell’esercizio) è attribuita ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche quando il patrimonio netto attribuibile alle partecipazioni di minoranza presenta un saldo negativo.
I reciproci rapporti di debito/credito e costo/ricavo, presenti tra le società rientranti nell’area di consolidamento, così come gli effetti di tutte le operazioni di rilevanza significativa intercorse tra le stesse, sono elisi. Sono eliminati gli utili non ancora realizzati con terzi derivanti da operazioni tra le società del Gruppo, inclusi quelli derivanti dalla valutazione alla data di bilancio delle rimanenze di magazzino.
Il valore contabile della partecipazione in ciascuna delle controllate è eliminato a fronte della corrispondente quota di patrimonio netto di ciascuna delle controllate comprensiva degli eventuali adeguamenti al fair value alla data di acquisizione del controllo. In tale data l’avviamento, determinato come nel prosieguo, viene iscritto tra le attività immateriali, mentre l’eventuale “utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli (o avviamento negativo)” è iscritto nel conto economico.
Ai sensi dell’IFRS 10, le variazioni nell’interessenza partecipativa della controllante in una controllata che non comportano, in caso di cessione, la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul patrimonio netto. In tali circostanze, i valori contabili delle partecipazioni di maggioranza e di minoranza sono rettificati per riflettere le variazioni nelle loro relative interessenze nella controllata. Qualsiasi differenza tra il valore in cui vengono rettificate le partecipazioni di minoranza e il fair value del corrispettivo pagato o ricevuto è rilevata direttamente nel patrimonio netto e attribuito ai soci della controllante. Se la controllante perde il controllo di una controllata, essa:
Elimina contabilmente le attività (incluso qualsiasi avviamento) e le passività della controllata in base ai loro valori contabili alla data della perdita del controllo
Elimina i valori contabili di qualsiasi precedente partecipazione di minoranza nella ex controllata alla data della perdita del controllo (inclusa qualsiasi altra componente di conto economico complessivo a essa attribuibile)
Rileva il fair value (valore equo) del corrispettivo eventualmente ricevuto a seguito dell’operazione, dell’evento o delle circostanze che hanno determinato la perdita del controllo
Rileva, se l’operazione che ha determinato la perdita del controllo implica una distribuzione delle azioni della controllata ai soci nella loro qualità di soci, detta distribuzione
Rileva qualsiasi partecipazione precedentemente detenuta nella ex controllata al rispettivo fair value (valore equo) alla data della perdita del controllo
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Riclassifica nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio, o trasferire direttamente negli utili portati a nuovo se previsto da altri IFRS, gli ammontari rilevati tra le altre componenti di conto economico in relazione alla controllata;
Rileva qualsiasi differenza risultante come utile o perdita nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio attribuibile alla controllante.
Società Collegate:
Le società Collegate sono quelle società sulle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole. L’influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. L’influenza si presume quando il Gruppo detiene una quota rilevante (quota compresa tra il 20% - 10% per partecipazioni in società quotate - ed il 50% dei diritti di voto in Assemblea).
Le partecipazioni in imprese collegate sono incluse all’interno del bilancio consolidato applicando il metodo del patrimonio netto previsto dallo IAS 28 (“Partecipazioni in società collegate e joint venture”).
La partecipazione è inizialmente iscritta al costo e successivamente all’acquisizione rettificata in conseguenza delle variazioni nella quota di pertinenza della partecipante nel patrimonio netto della partecipata.
La quota di pertinenza del Gruppo degli utili o delle perdite successive all’acquisizione delle società collegate viene riconosciuta all’interno dell’utile/perdita dell’esercizio.
Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da operazioni con imprese collegate sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in quelle imprese.
Successivamente all’applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nella società collegata. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che la partecipazione nella società collegata abbia subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l’ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell’utile (perdita) d’esercizio nella voce “quota di pertinenza del risultato di società collegate”.
All’atto della perdita dell’influenza notevole sulla collegata, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell’influenza notevole e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.
Joint Venture:
L’IFRS 11 (“Accordi a controllo congiunto”) definisce il controllo congiunto come la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando, per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Una Joint Venture pertanto è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell’accordo. Secondo l’IFRS 11, un joint venturer deve rilevare la propria interessenza nella joint venture come una partecipazione e deve contabilizzarla seguendo il metodo del patrimonio netto in conformità allo IAS 28 (“Partecipazioni in società collegate e joint venture”).
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Conversione in Euro dei bilanci delle società estere:
Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla Capogruppo. La conversione in Euro dei bilanci delle società estere oggetto di consolidamento viene effettuata secondo il metodo dei cambi correnti, che prevede l’utilizzo del cambio in vigore alla chiusura dell'esercizio per la conversione delle poste patrimoniali ed il cambio medio dell'anno per le voci del conto economico. Le differenze derivanti dalla conversione del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine esercizio rispetto al valore di apertura e quelle originate dalla conversione del conto economico ai cambi medi dell'esercizio vengono contabilizzate in una riserva di conversione inclusa nel Conto Economico Complessivo.
Le differenze cambio di conversione risultanti dall’applicazione di questo metodo sono classificate come voce di Conto Economico Complessivo fino alla cessazione della partecipazione, momento nel quale tali differenze vengono iscritte nel conto economico.
I cambi utilizzati per l’esercizio 2023 sono stati i seguenti (valuta estera corrispondente ad 1 Euro, fonte dati Banca d’Italia):
Valuta Cambio medio per il 31/12/2023Cambio corrente alla data di bilancio 31/12/2023Cambio Medio per il 31/12/2022Cambio corrente alla data di bilancio 31/12/2022
 
 
Dirham Emirati ArabiAED3,974,063,873,92
Peso ArgentinoARS314,11892,92136,78188,50
Dollaro AustralianoAUD1,6291,6261,521,57
Real BrasilianoBRL5,405,365,445,64
Franco SvizzeroCHF0,970,931,00470,9847
Peso CilenoCLP908,20977,07917,85913,82
Renminbi CineseCNY7,667,857,087,36
Peso ColombianoCOP4675,004267,524473,395172,47
Corona DaneseDKK7,457,457,447,44
Dinaro AlgerinoDZD146,94148,27149,65146,50
EuroEUR1,001,001,001,00
Lira SterlinaGBP0,86980,86910,850,89
Dollaro Hong KongHKD8,468,638,258,32
Rupia IndianaINR89,3091,9082,6988,17
Yen GiapponeseJPY151,99156,33138,03140,66
Dinaro KuwaitKWD0,330,340,320,33
Dinaro LibicoLYD5,205,275,065,15
Peso MessicanoMXN19,1818,7221,1920,86
Metical MozambicanoMZN69,1470,5967,3868,25
Naira NigerianaNGN695,01974,09445,37477,92
Corona NorvegeseNOK11,4211,2410,1010,51
Rial OmanitaOMR0,420,420,400,41
Peso FilippinoPHP60,1661,2857,3159,32
Rial del QatarQAR3,944,023,833,88
Leu romenoRON4,954,984,934,95
Rublo RussoRUBN.D.N.D.88,39N.D.
Riyal SauditaSAR4,054,143,94914,00
Corona SvedeseSEK11,4811,1010,6311,12
Dollaro Singapore SGD1,451,461,451,43
Baht ThailandeseTHB37,6337,9736,8636,84
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Lira Turca
TRY
25,76
32,65
17,41
19,96
Dollaro Statunitense
USD
1,0813
1,1050
1,0531
1,0666
Peso uruguaiano
UYU
41,98
43,16
43,41
42,50
Area di consolidamento
Rispetto al 31 dicembre 2022, si sono verificate le seguenti variazioni dell’area di consolidamento del Gruppo Trevi.
Nel corso del primo semestre 2023 è stata inclusa nell’area di consolidamento la Dragados Y Obras Portuarias S.A. - Pilotes Trevi S.A. - Concret Nor S.A. - UT., un consorzio in Argentina partecipato a controllo congiunto dalla società Pilotes Trevi al 35,5%. La società è consolidata con il metodo proporzionale.
In data 21 dicembre 2023, Trevi S.p.A., ha finalizzato l’acquisizione da Sofitre S.r.l. del 40% del capitale della Parcheggi S.p.A., società attiva nella gestione e manutenzione di parcheggi. L’operazione completa l’acquisizione dell’intero capitale della società già avviata alla fine del 2021.
In data 23 novembre 2023 si è chiuso il processo di liquidazione, e conseguentemente cancellata dall’area di consolidamento, della controllata italiana 6V Srl.
In data 14 dicembre 2023, si è perfezionato il processo di fusione per incorporazione della RCT Srl e della Holding Olandese, Trevi Contractors BV in Trevi Spa Italia. Entrambe le società sono pertanto uscite dall’area di consolidamento
Nel corso dell’ultimo semestre si registra inoltre il deconsolidamento della JV Americana Trevi Soletanche, che ha terminato le sue attività produttive, ed è stata costituita la società Trevi Bangladesh Ltd partecipata interamente dal Gruppo Trevi per il tramite della controllata italiana Trevi SpA per il 99% e Trevi Construction Co. Ltd per il restante 1%.
Le Società Collegate in cui la Controllante detiene direttamente o indirettamente una partecipazione non di controllo e le Joint Ventures sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Nell’allegato 1a sono indicate le partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto. La valutazione a patrimonio netto viene effettuata prendendo a riferimento l’ultimo bilancio approvato da dette società.
Le partecipazioni di minoranza e le partecipazioni in società consortili minori o non operative, per le quali non è disponibile il fair value, sono iscritte al costo eventualmente rettificato per perdite durevoli di valore. In particolare, le società consortili a responsabilità limitata ed i consorzi, appositamente costituiti quali entità operative per iniziative o lavori acquisiti in raggruppamento temporaneo con altre imprese, che presentano bilanci senza alcun risultato economico in quanto compensano i costi direttamente sostenuti mediante corrispondenti addebiti alle imprese riunite, sono valutate secondo il metodo del costo.
La società Hercules Trevi Foundation A.B. è stata valutata con il metodo del costo, in quanto risulta essere di dimensione non rilevante. Tale società è stata costituita negli scorsi esercizi per l’esecuzione di opere nei relativi Paesi di appartenenza. La percentuale di possesso è la seguente:
Società% di partecipazione
Hercules Trevi Foundation A.B.49,89%
Per un maggiore dettaglio relativo a tutte le partecipazioni valutate con il metodo del costo si rinvia all’organigramma del Gruppo (allegato n. 2).
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Principi contabili e criteri di valutazione
I più significativi principi contabili e criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, conformi a quelli adottati nell’esercizio precedente, sono i seguenti:
Immobilizzazioni materiali e diritti di Utilizzo
Le immobilizzazioni materiali strumentali sono rilevate e valutate con il metodo del “costo” così come stabilito dallo IAS 16. Con l’utilizzo di tale criterio le immobilizzazioni materiali sono rilevate in bilancio al costo di acquisto o di produzione comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e, successivamente, rettificato per tenere in considerazione gli ammortamenti, le eventuali perdite durevoli di valore ed i relativi ripristini di valore.
Gli ammortamenti sono calcolati ed imputati a Conto Economico con il metodo dell’ammortamento a quote costanti durante la vita utile stimata del cespite sul valore ammortizzabile pari al costo di iscrizione dell’attività, detratto il suo valore residuo.
Gli oneri finanziari direttamente imputabili all’acquisizione, costruzione o produzione di un’immobilizzazione materiale sono rilevati a Conto Economico.
La capitalizzazione dei costi inerenti all’ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività.
Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un’immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso.
DescrizioneAnni%
TerreniVita utile illimitata-
Fabbricati Industriali333%
Costruzioni Leggere1010%
Attrezzature Generiche e Accessori205%
Attrezzatura di perforazione137,5%
Attrezzatura varia e minuta520%
Automezzi5-418,75%-25%
Autoveicoli da trasporto1010%
Escavatori e Pale1010%
Mobili e arredi per ufficio8,312%
Macchine elettromeccaniche per ufficio520%
Natanti205%
I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni esercizio per tener conto di eventuali variazioni significative e sono adeguati in modo prospettico ove necessario.
I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e
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ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso. Un bene viene eliminato dal bilancio al momento della vendita o quando non ci si attendono benefici economici futuri dal suo uso o dalla sua dismissione. Eventuali perdite o utili (calcolati come differenza tra il ricavato netto della vendita e il valore contabile) sono inclusi nel conto economico al momento dell’eliminazione.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. Quelli aventi carattere incrementativo, in quanto prolungano la vita utile delle immobilizzazioni tecniche, sono capitalizzati.
I diritti di Utilizzo vengono valorizzati in applicazione dell’IFRS16.
Leasing
Il Gruppo valuta all’atto della sottoscrizione di un contratto se è, o contiene, un leasing. In altri termini, se il contratto conferisce il diritto di controllare l’uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un’operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell’accordo e richiede di valutare se l’adempimento dell’accordo stesso dipenda dall’utilizzo di una o più attività specifiche o se l’accordo trasferisca alla controparte tutti i benefici economici derivanti dall’utilizzo dello stesso.
Il Gruppo in veste di locatario
Il Gruppo adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i leasing, eccetto per i leasing di breve termine ed i leasing di beni di modico valore. Il Gruppo riconosce le passività relative ai pagamenti del leasing e l’attività per diritto d’uso che rappresenta il diritto ad utilizzare il bene sottostante il contratto.
i) Attività per diritto d’uso
Il Gruppo riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti.
Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attività sottostante al locatario al termine della durata del leasing o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di acquisto, il locatario deve ammortizzare l'attività consistente nel diritto d’uso dalla data di decorrenza fino alla fine della vita utile dell'attività sottostante.
ii) Passività legate al leasing
Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati a tale data. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati
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a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dal Gruppo e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del Gruppo dell'opzione di risoluzione del leasing stesso.
I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo (salvo che non siano stati sostenuti per la produzione di rimanenze) in cui si verifica l'evento o la condizione che ha generato il pagamento.
Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, il Gruppo usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d’interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l’importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell’opzione dell’acquisto dell’attività sottostante o per variazioni dei pagamenti futuri che deriva da una modifica dell’indice o del tasso utilizzato per determinare tali pagamenti.
Leasing di breve durata e leasing di attività a modesto valore
Il Gruppo applica l'esenzione per la rilevazione di leasing di breve durata (i.e., i leasing che hanno una durata di 12 mesi o inferiore dalla data di inizio e non contengono un'opzione di acquisto). Il Gruppo ha applicato inoltre l’esenzione per i leasing relativi ad attività a modesto valore in riferimento ai contratti di leasing relativi ad attrezzature il cui valore è considerato basso. I canoni relativi a leasing a breve termine e a leasing di attività a modesto valore sono rilevati come costi in quote costanti lungo la durata leasing.
Il Gruppo in veste di locatore
I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo al Gruppo tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I proventi da leasing derivanti da leasing operativi sono rilevati in quote costanti lungo la durata del leasing, e sono inclusi tra gli altri ricavi nel conto economico data la loro natura operativa. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione.
Aggregazioni Aziendali
Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell’acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo il costo di una acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione (calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell’impresa acquisita e dell’importo della partecipazione di minoranza nell’acquisita). Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.
Alla
 
data
 
di
 
acquisizione,
 
le
 
attività
 
identificabili
 
acquisite
 
e
 
le
 
passività
 
assunte
 
sono
 
rilevate
 
al
 
fair
 
value
alla
 
data
 
di
 
acquisizione;
 
costituiscono
 
un’eccezione
 
le
 
seguenti
 
poste,
 
che
 
sono
 
invece
 
valutate
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secondo il loro principio di
riferimento:
Imposte differite attive e passive;
Attività e passività per benefici ai dipendenti;
Passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell’impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell’impresa acquisita;
Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation.
L’avviamento è determinato come l’eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la
somma
 
dei
 
corrispettivi
 
trasferiti,
 
del
 
valore
 
del
 
patrimonio
 
netto
di
 
pertinenza
 
di
 
interessenze
 
di
 
terzi
 
e
 
del
 
fair
 
value
 
dell’eventuale
 
partecipazione
 
precedentemente
detenuta
 
nell’impresa
 
acquisita,
 
tale
 
eccedenza
 
è
 
rilevata
 
immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa.
Le
 
quote
 
del
 
patrimonio
 
netto
 
di
 
interessenza
 
di
 
terzi,
 
alla
 
data
 
di
 
acquisizione,
 
possono
 
essere
 
valutate
 
al
fair
 
value
 
oppure
 
al
 
pro-quota
 
del
 
valore
 
delle
 
attività
 
nette
 
riconosciute
 
per
 
l’impresa
 
acquisita.
 
La
scelta del metodo di
valutazione è effettuata transazione per transazione.
Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell’avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche
sorte
 
nel
 
periodo
 
di
 
misurazione,
 
sono
 
incluse
 
nell’avviamento
 
in
 
modo
retrospettivo.
 
Le
 
variazioni
 
di
 
fair
 
value
 
qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall’aggregazione aziendale).
Nel
 
caso
 
di
 
aggregazioni
 
aziendali
 
avvenute
 
per
 
fasi,
 
la
 
partecipazione
 
precedentemente
 
detenuta
 
dal
Gruppo
 
nell’impresa acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l’eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata nel conto economico. Eventuali valori derivanti dalla partecipazione precedentemente detenuta e
rilevati
 
negli
 
Altri
 
Utili
 
o
 
Perdite
 
complessivi
 
sono
 
riclassificati
 
nel
 
conto
economico come se la partecipazione fosse
stata ceduta.
Se i valori iniziali di un’aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l’aggregazione aziendale è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività riconosciute a tale data.
Le aggregazioni aziendali avvenute prima del gennaio 2010 sono state rilevate secondo la precedente versione dell’IFRS 3.
Avviamento
L’avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione così
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come definito al precedente paragrafo. L’avviamento, non è ammortizzato, ma sottoposto a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore con periodicità almeno annuale o, più frequentemente, quando vi sia un’indicazione che l’attività possa aver subito una perdita di valore (“impairment test”). Al fine della verifica per riduzione di valore l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell’entità acquisita siano assegnate a tali unità. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.
Al momento della cessione di una parte o dell’intera azienda precedentemente acquisita e dalla cui acquisizione era emerso un avviamento, nella determinazione della plusvalenza o della minusvalenza da cessione si tiene conto del corrispondente valore residuo dell’avviamento.
Immobilizzazioni immateriali
Le attività immateriali acquistate separatamente o prodotte internamente nel caso dei costi di sviluppo sono iscritte nell’attivo, quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell’attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione.
Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote costanti sulla base della loro vita utile stimata come segue:
Costi di sviluppo:
I costi di ricerca sono imputati a Conto Economico nel momento in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo aventi i requisiti richiesti dallo IAS 38 per essere rilevati nell’attivo patrimoniale (la possibilità tecnica di completare l’attività immateriale, in modo tale che sia disponibile all’utilizzo o alla vendita, l’intenzione e la capacità di completare, utilizzare o vendere l’attività, la disponibilità delle risorse necessarie al completamento, la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile durante lo sviluppo e le modalità con cui l’attività genererà benefici economici futuri) sono ammortizzati sulla base della loro prevista utilità futura a decorrere dal momento in cui i prodotti risultano disponibili per l’utilizzazione economica. La vita utile viene riesaminata e modificata al mutare delle previsioni sull’utilità futura.
Diritti di brevetto industriale, utilizzazione delle opere d’ingegno, concessioni, licenze e marchi:
Sono valutati al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso salvo non siano riscontrate significative perdite di valore. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continui a essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
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Perdita di valore delle attività
Il Gruppo verifica, almeno una volta all’anno e comunque ogni qual volta dovessero manifestarsi indicatori di impairment così come definiti dallo IAS 36, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali (inclusi i costi di sviluppo capitalizzati) al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. La recuperabilità del valore contabile di una attività materiale (terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali, altri beni e immobilizzazioni in corso) viene verificata ogniqualvolta sussistano elementi che portino a ritenere la possibilità che si sia verificata una perdita di valore di tali attività.
Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile. La perdita di valore viene allocata alle attività non correnti in proporzione pro-rata alle altre attività non correnti fino ad azzerare il valore contabile o fino al valore di mercato del singolo bene documentato da specifica perizia attestante tale valore di mercato. Il valore recuperabile è testato a livello dell’unità generatrice di flussi di cassa.
Il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d’uso. Per determinare il valore d’uso di unità generatrice di flussi di cassa il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.
Quando, successivamente, una perdita su attività, diverse dall’avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività o dell’unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore.
Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.
Attività e passività finanziarie
Le attività e passività finanziarie sono trattate secondo lo IFRS 9:
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti tre categorie:
(i) costo ammortizzato, per le attività finanziarie detenute con l’obiettivo di incassare i flussi di cassa contrattuali che superano l’SPPI (Solely Payment of Principle and Interests) test in quanto i flussi di cassa rappresentano esclusivamente pagamenti di capitale e interesse. Tale categoria include i crediti commerciali, altri crediti di natura operativa inclusi nelle altre attività correnti e non correnti e crediti di natura finanziaria inclusi nelle altre attività finanziarie correnti e non correnti;
(ii) fair value con contropartita patrimonio netto (FVOCI fair value through other comprehensive income), per le attività finanziarie detenute con l’obiettivo di incassare i flussi di cassa contrattuali, rappresentati esclusivamente dal pagamento di capitale e interesse, sia di realizzarne il valore attraverso la cessione (cd. business model held to collect and sell). Le variazioni di fair value sono rilevate con contropartita OCI, per poi essere rilasciate a Conto economico in sede di derecognition;
(iii) fair value con contropartita Conto economico (FVTPL fair value through profit or loss), categoria
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che include le attività finanziarie che non hanno superato il test SPPI e quelle detenute con finalità di negoziazione. In tal caso, le variazioni di fair value sono rilevate con contropartita il Conto economico.
La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cosiddetto business model held to collect). Secondo il metodo del costo ammortizzato il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell’ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L’ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo che rappresenta il tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale. I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione (cosiddetto business model held to collect and sell), sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI). In tal caso sono rilevati a patrimonio netto, tra le altre componenti dell’utile complessivo, le variazioni di fair value dello strumento. L’ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell’utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all’atto dell’eliminazione contabile dello strumento. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni. Un’attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che è detenuta con finalità di negoziazione o che, pur rientrando nei business model HTC o HTC&S non abbia superato il test SPPI, è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL). Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall’attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all’ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario scadono, ovvero sono trasferiti a terzi. La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto “Expected Credit Loss model”.
Debiti finanziari e prestiti obbligazionari
I debiti finanziari e i prestiti obbligazionari sono rilevati inizialmente al costo, corrispondente al valore equo del corrispettivo ricevuto al netto degli oneri accessori di acquisizione dello strumento. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati utilizzando il metodo del costo ammortizzato; tale metodo prevede che l’ammortamento venga determinato utilizzando il tasso di interesse effettivo, rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale. Gli oneri accessori per le operazioni di finanziamento sono classificati nel passivo di stato patrimoniale a riduzione del finanziamento concesso e il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto di tali oneri e di ogni eventuale sconto o premio, previsti al momento della regolazione. Gli effetti economici della valutazione secondo il metodo del costo ammortizzato sono imputati alla voce “(Oneri)/Proventi finanziari”.
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Attività finanziarie
Il fair value delle attività finanziarie è determinato sulla base dei prezzi di offerta quotati o mediante l’utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotate sono stimati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell’emittente. Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affidabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore.
A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valore e l’eventuale svalutazione è contabilizzata a conto economico. La perdita di valore precedentemente contabilizzata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato la rilevazione.
Azioni proprie
Come previsto dallo IAS 32, qualora vengano riacquistati strumenti rappresentativi del capitale proprio, tali strumenti (azioni proprie) sono dedotti direttamente al patrimonio netto alla voce Azioni proprie. Nessun utile o perdita viene rilevato nel conto economico all’acquisto, vendita o cancellazione delle azioni proprie.
Il corrispettivo pagato o ricevuto, incluso ogni costo sostenuto direttamente attribuibile all’operazione di capitale, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso, viene rilevato direttamente come movimento di patrimonio netto.
I diritti di voto legati alle azioni proprie sono annullati così come il diritto a ricevere dividendi. In caso di esercizio nel periodo di opzioni su azioni, queste vengono soddisfatte con azioni proprie.
Partecipazioni in altre imprese
Le partecipazioni in imprese diverse da quelle controllate, collegate e joint venture, per cui si rimanda all’area di consolidamento, sono classificate al momento dell’acquisto all’interno della voce “Partecipazioni” e valutate al costo qualora la determinazione del Fair Value non risulti attendibile; in tal caso il costo viene rettificato per perdite durevoli di valore secondo quanto disposto dallo IFRS9.
Contributi
I contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formale delibera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previste per la concessione e che i contributi saranno ricevuti, così come stabilito dallo IAS 20 (“Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull’assistenza pubblica”).
Il contributo è accreditato a conto economico in base alla vita utile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da nettare le quote di ammortamento rilevate.
Un contributo riscuotibile come compensazione di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare un immediato aiuto finanziario all’entità senza che vi siano costi futuri a esso correlati è rilevato come provento nell’esercizio nel quale diventa esigibile.
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Rimanenze
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto ed il valore netto di presumibile realizzo; l’eventuale svalutazione contabilizzata in seguito alla perdita di valore viene ripristinata se negli esercizi successivi non sussistono più i presupposti che avevano portato ad operare la svalutazione stessa.
Il costo viene determinato secondo la configurazione del costo medio ponderato per le materie prime, sussidiarie, di consumo ed i semilavorati ed in base al costo specifico per le altre voci di magazzino.
Il valore di presumibile netto realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita nel corso normale delle attività, dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita.
Crediti commerciali ed altre attività a breve termine
I crediti sono iscritti al costo ammortizzato, o se inferiore, al loro presumibile valore di realizzo. Se espressi in valuta i crediti sono valutati al cambio di fine periodo. I crediti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali o che maturano interessi a valori di mercato, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale al netto di un fondo svalutazione, esposto a diretta deduzione dei crediti stessi per portare la valutazione al presunto valore di realizzo.
Inoltre, in tale categoria di bilancio sono iscritte quelle quote di costi e proventi, comuni, per competenza, a due o più esercizi, per riflettere correttamente il principio della competenza temporale.
Cessioni di crediti
Il Gruppo effettua cessioni dei propri crediti commerciali e tributari attraverso operazioni di factoring.
Le operazioni di cessione di crediti possono essere pro-solvendo o pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto includono clausole di pagamento differito (ad esempio, il pagamento da parte del factor di una parte minoritaria del prezzo di acquisto è subordinato al totale incasso dei crediti), richiedono una franchigia da parte del cedente o implicano il mantenimento di una significativa esposizione all’andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti.
Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IFRS9 per l’eliminazione dal bilancio delle attività, dal momento che non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici.
Di conseguenza, tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per l’eliminazione stabiliti dallo IFRS9 rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene siano stati legalmente ceduti; una passività finanziaria di pari importo è contabilizzata nel bilancio consolidato ed iscritta all’interno della voce Debiti verso altri finanziatori. Tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che rispettano i requisiti per l’eliminazione stabiliti dallo IFRS9, dove cioè vengono sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefici, vengono eliminati dalla situazione patrimoniale e finanziaria.
Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo.
Disponibilità liquide
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Le disponibilità liquide sono rappresentate da cassa, depositi a vista presso le banche di relazione e investimenti a breve termine (con scadenza originaria non superiore a 3 mesi) comunque facilmente convertibili in ammontare noti di denaro e soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore rilevati al fair value.
Ai fini della redazione del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista presso le banche e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazione dello stato patrimoniale, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente.
Patrimonio Netto
Capitale emesso
La posta è rappresentata dal capitale della Capogruppo sottoscritto e versato; esso è iscritto al valore nominale. Il riacquisto di azioni proprie, valutate al costo inclusivo degli oneri accessori, è contabilizzato come variazione di patrimonio netto e le azioni proprie sono portate a riduzione del capitale sociale per il valore nominale e a riduzione delle riserve per la differenza fra il costo sostenuto per l’acquisto ed il valore nominale.
Sovrapprezzo azioni:
La posta accoglie l’eccedenza del prezzo di emissione delle azioni rispetto al loro valore nominale; in tale riserva vanno ricomprese anche le differenze che emergono a seguito della conversione delle obbligazioni in azioni.
Altre riserve
Le poste sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica relative alla Capogruppo e dalle rettifiche eseguite in sede di transizione ai principi IAS/IFRS.
Utili (perdite) a nuovo
La posta include i risultati economici degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita accantonata a riserva (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite) e i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo al quale erano sottoposte. All’interno della posta è inoltre incluso il risultato economico dell’esercizio.
Cancellazione di passività
Una passività finanziaria viene cancellata quando l’obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un’altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.
Strumenti derivati
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Il Gruppo Trevi ha adottato una policy di Gruppo approvata dal C.d.A. del febbraio 2008. Gli strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono nuovamente valutati al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.
Il fair value degli strumenti finanziari scambiati in un mercato attivo è determinato, a ogni data di bilancio, con riferimento alle quotazioni di mercato o alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione.
Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere:
l’utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato;
il riferimento al fair value attuale di un altro strumento sostanzialmente analogo;
un’analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.
L’analisi del fair value degli strumenti finanziari e ulteriori dettagli sulla loro valutazione sono riportati nel paragrafo “Informazioni integrative su strumenti finanziari” incluso nel presente documento.
In base allo IFRS9 la rilevazione delle variazioni di fair value varia a seconda della designazione degli strumenti derivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge).
Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamente a conto economico.
In caso di applicazione del Fair Value Hedge sono contabilizzate a conto economico sia le variazioni di fair value dello strumento di copertura che dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazione adottato per quest’ultimo.
In caso di applicazione del Cash Flow Hedge viene sospesa a conto economico complessivo la porzione di variazione del fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, rilevando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a conto economico complessivo sono rilasciate a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi in cui l’attività o la passività coperta influenza il conto economico.
Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di negoziazione.
Debiti
I debiti sono iscritti al costo ammortizzato. Se espressi in valuta sono espressi al cambio di fine periodo.
Debito Warrant
L’aumento di capitale tramite esercizio dei warrant rientra nell’ambito di applicazione del principio contabile internazionale IAS 32 “Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio”.
Il paragrafo 15 dello IAS 32 dispone che “l'emittente di uno strumento finanziario deve classificare lo strumento, o i suoi componenti, al momento della rilevazione iniziale come una passività finanziaria, attività
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finanziaria o uno strumento rappresentativo di capitale in conformità alla sostanza degli accordi contrattuali e alle definizioni di passività finanziaria, di attività finanziaria e di strumento rappresentativo di capitale.
In particolare, il paragrafo 16 dispone che “quando un emittente applica le definizioni di cui al paragrafo 11 (“i diritti, le opzioni o i warrant che danno il diritto di acquisire un numero fisso di strumenti rappresentativi di capitale della entità medesima per un ammontare fisso di una qualsiasi valuta sono da considerare strumenti rappresentativi di capitale se l'entità offre i diritti, le opzioni o i warrant proporzionalmente a tutti i detentori della stessa classe di propri strumenti rappresentativi di capitale”) per determinare se uno strumento finanziario è uno strumento rappresentativo di capitale piuttosto che una passività finanziaria, lo strumento è uno strumento rappresentativo di capitale se, e soltanto se, entrambe le condizioni a) e b) di seguito sono soddisfatte:
a) Lo strumento non include alcuna obbligazione contrattuale:
i) a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria a un'altra entità; o
ii) a scambiare attività o passività finanziarie con un'altra entità a condizioni che sono potenzialmente sfavorevoli all'emittente.
b) Qualora lo strumento sarà o potrà essere regolato tramite strumenti rappresentativi di capitale dell'emittente, è:
i) un non derivato che non comporta alcuna obbligazione contrattuale per l'emittente a consegnare un numero variabile di propri strumenti rappresentativi di capitale; o
ii) un derivato che sarà estinto soltanto dall'emittente scambiando un importo fisso di disponibilità liquide o di altra attività finanziaria contro un numero fisso di strumenti rappresentativi di capitale.
Un'obbligazione contrattuale, inclusa una obbligazione derivante da uno strumento finanziario derivato, che si concretizzerà, o potrà concretizzarsi, in un futuro ricevimento o consegna degli strumenti rappresentativi di capitale dell'emittente, ma che non soddisfa le condizioni (a) e (b) sopra, non è uno strumento rappresentativo di capitale” (c.d. fixed for fixed test).
Il paragrafo 21 ulteriormente chiarisce che il warrant è una passività finanziaria anche se l'entità deve o può estinguerla consegnando i propri strumenti rappresentativi di capitale. Non è uno strumento rappresentativo di capitale perché l'entità utilizza un quantitativo variabile di propri strumenti rappresentativi di capitale come mezzo per regolare il contratto.
Per poter, quindi, considerare un warrant quale strumento rappresentativo di capitale lo stesso deve superare il test c.d. fixed for fixed, cioè il warrant deve prevedere che il numero di azioni sottoscrivibile sia fissato in una quantità determinata (fixed) e che il corrispettivo incassato in caso di esercizio del warrant sia determinato altrettanto in una qualsiasi valuta in una quantità determinata.
Tenuto conto delle difficoltà interpretative del principio IAS 32 e dopo un confronto con gli organismi tecnici della società di revisione, il test del fixed for fixed risulta non superato per la presenza delle azioni bonus. Pertanto, in ossequio all’interpretazione data allo IAS 32, è stata registrata una passività non corrente in base al principio IFRS 9 nello stato patrimoniale al 31 dicembre 2021. Il fair value del warrant è stato misurato utilizzando un modello basato sul valore di mercato delle azioni Trevi Finanziaria e sulla volatilità del valore di borsa delle azioni di un paniere di comparables del Gruppo Trevi. Il fair value è stato aggiornato al 31 dicembre 2023 determinando il valore contabile in circa 2 migliaia di Euro e viene rimisurato ad ogni reporting date.
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Tale passività non è stata classificata come debito finanziario all’interno della posizione finanziaria netta in quanto:
la Società non ha alcuna obbligazione contrattuale a consegnare disponibilità liquide al possessore dei Warrant;
su detta passività non maturano interessi di alcun tipo;
questa passività deriva da uno strumento che al momento dell’eventuale suo futuro esercizio procurerà alla Società un aumento di capitale.
Il management monitora periodicamente la sussistenza dei presupposti che hanno portato all’iscrizione di tale passività.
Nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2023 la valorizzazione della passività ha trovato contropartita nel conto economico tra i proventi finanziari, come indicato nella nota (29).
Benefici ai dipendenti
Benefici a breve termine
I benefici a dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui viene prestata l’attività lavorativa.
Piani a benefici definiti
La Società riconosce ai propri dipendenti benefici a titolo di cessazione del rapporto di lavoro (Trattamento di Fine Rapporto). Tali benefici rientrano nella definizione di piani a benefici definiti determinati nell’esistenza e nell’ammontare ma incerti nella loro manifestazione. La passività è valutata secondo i principi indicati dallo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nell’attualizzazione dell’importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (come il tasso di mortalità ed il tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (come il tasso di sconto). L’ammontare dell’obbligo di prestazione definita è calcolato annualmente da un attuario esterno indipendente. Gli utili e le perdite attuariali relative a programmi a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o da modifiche delle condizioni del piano sono contabilizzati nel conto economico complessivo nell’esercizio in cui si verificano. Per i piani a contribuzione definita la Società versa contributi a fondi pensionistici sia pubblici che privati su base obbligatoria, contrattuale o volontaria. I contributi sono riconosciuti come costo del lavoro.
A partire dal gennaio 2007 la legge finanziaria e relativi decreti attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del T.F.R., tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di T.F.R. possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche integrative da lui prescelte oppure mantenuti in azienda.
Piani a contribuzione definita
Il Gruppo partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica. Il versamento dei contributi esaurisce l’obbligazione del Gruppo nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi del periodo in cui sono dovuti.
Pagamenti basati su azioni
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I principali dirigenti e alcuni managers della Società possono ricevere parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni. Secondo quanto stabilito dall’IFRS 2 gli stessi sono da considerarsi piani regolati con strumenti rappresentativi di capitale (cosiddetti “equity settled”). La maturazione del diritto al pagamento è correlata ad un periodo di vesting durante il quale i managers devono svolgere la loro attività come dipendenti. Pertanto, nel corso del periodo di vesting, il valore corrente dei pagamenti basati su azioni alla data di assegnazione è rilevato a conto economico come costo con contropartita un’apposita riserva del patrimonio netto. Variazioni del valore corrente successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. In particolare, il costo, corrispondente al valore corrente delle opzioni alla data di assegnazione, è riconosciuto tra i costi del personale sulla base di un criterio a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta a patrimonio netto.
Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenziali
I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà l’impiego di risorse economiche. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da eventi passati e per i quali alla data di chiusura del bilancio può essere effettuata una stima attendibile dell’importo derivante dall’adempimento dell’obbligazione. L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere necessario per l’adempimento dell’obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione infrannuale e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente.
Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento l’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione.
Le attività potenziali non sono rilevate in bilancio; le passività potenziali valutati possibili ma non probabili non sono rilevate in bilancio è fornita, tuttavia, informativa a riguardo per quelle di ammontare significativo.
Imposte sul reddito dell’esercizio
Le imposte correnti sono calcolate sulla base del reddito imponibile dell’esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di bilancio.
Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.
Le imposte correnti relative a elementi rilevati al di fuori del conto economico sono rilevate anch’esse al di fuori del conto economico e, quindi, nel prospetto del conto economico complessivo, coerentemente con la rilevazione dell’elemento cui si riferiscono.
Le imposte differite sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di una attività e il relativo valore in bilancio (“liability method”). Le imposte differite sono calcolate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
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Le imposte correnti e differite sono rilevate nel Conto Economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a conto economico complessivo che sono contabilizzate direttamente a conto economico complessivo.
Le attività per imposte anticipate sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo.
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l’utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventati probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Garanzie e passività potenziali
Evidenziano gli impegni assunti, le garanzie prestate nonché i beni ricevuti e dati in deposito a vario titolo nei confronti di terzi non compresi nel perimetro di consolidamento. Le passività potenziali sono esposte al valore nominale. Le garanzie finanziarie sono rilevate al loro fair value fra le passività; le altre garanzie sono rilevate fra i fondi rischi quando rientrano nei criteri per l’iscrizione.
Ricavi e costi
La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela viene effettuata applicando un modello che prevede cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation previste dal contratto; (iii) determinazione del corrispettivo della transazione; (iv) allocazione del corrispettivo della transazione alle performance obligation; (v) rilevazione dei ricavi al momento (o nel corso) della soddisfazione della singola performance obligation.
I ricavi riferiti ai lavori su commessa sono determinati in base alla percentuale di completamento.
I costi sono imputati secondo il principio della competenza temporale.
Parallelamente allo sviluppo del modello a cinque fasi, l’IFRS 15 tratta alcuni argomenti, quali costi contrattuali, modifiche contrattuali e informativa di bilancio.
Di seguito vengono sintetizzate le modalità applicative seguite dal Gruppo nell'applicazione dell’IFRS 15.
Identificazione del contratto con il cliente:
Un contratto verso il committente viene identificato e valutato in base all’IFRS 15 a seguito della firma vincolante del contratto di appalto che determina il sorgere delle obbligazioni reciproche tra il Gruppo TREVI e il committente.
Nell’identificazione del contratto vengono considerate le condizioni previste dal paragrafo 9 dell’IFRS 15, di seguito riportate:
a) le parti del contratto hanno approvato il contratto (per iscritto, oralmente o nel rispetto di altre pratiche commerciali abituali) e si sono impegnate ad adempiere le rispettive obbligazioni;
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b) l'entità può individuare i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o i servizi da trasferire;
c) l'entità può individuare le condizioni di pagamento dei beni o dei servizi da trasferire;
d) il contratto ha sostanza commerciale (ossia il rischio, la tempistica o l'importo dei flussi finanziari futuri dell'entità sono destinati a cambiare a seguito del contratto); e
e) è probabile che l'entità riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni o dei servizi che saranno trasferiti al cliente.
Identificazione delle performance obbligation e ripartizione del corrispettivo contrattuale:
L’IFRS 15 definisce “performance obligation” la promessa prevista nel contratto con il cliente di trasferire:
a) un bene e/o un servizio (o una combinazione di beni e servizi) distinto o
b) una serie di beni o servizi distinti che sono sostanzialmente simili e che sono trasferiti al cliente secondo le stesse modalità.
Nell’ottica dei contratti con i committenti del Gruppo TREVI solitamente la performance obligation è rappresentata dall’opera nel suo complesso. Infatti, nonostante le singole performance obligation previste nel contratto possano essere per loro natura distinte, nel contesto del contratto sono caratterizzate da forte interdipendenza e integrazione finalizzate al trasferimento al committente dell’infrastruttura nel suo complesso. Nei casi in cui vengano identificate più performance obligation nell’ambito del medesimo contratto si rende necessario attribuire alle performance obligation distinte l’appropriata quota di corrispettivo contrattuale in base all’IFRS 15. Nelle pratiche commerciali del Gruppo TREVI, solitamente i contratti con i clienti specificano dettagliatamente le componenti di prezzo per ogni item contrattuale (prezzo osservabile dal contratto).
Determinazione dei termini per l’adempimento delle performance obligation e riconoscimento dei Ricavi:
In base all’IFRS 15 i ricavi devono essere rilevati quando (o man mano che) viene adempiuta la performance obligation trasferendo al cliente il bene o il servizio (ossia l'attività) promesso. L'attività è trasferita quando (o man mano che) il cliente ne acquisisce il controllo. I contratti con i committenti tipicamente sottoscritti nell’ambito del Gruppo TREVI relativi alla realizzazione di commesse pluriennali prevedono obbligazioni adempiute nel corso del tempo sulla base dell’avanzamento graduale delle attività e del trasferimento temporale del controllo dell’opera al committente.
Le ragioni per cui il riconoscimento nel corso del tempo viene considerato maggiormente rappresentativo sono:
il cliente controlla l’opera oggetto del contratto nel momento in cui viene costruita (l’opera viene costruita direttamente all’interno del territorio messo a disposizione dal committente);
l’opera in corso di costruzione non può avere un uso alternativo e TREVI detiene il diritto a incassare il corrispettivo per le prestazioni rese nel corso della realizzazione.
Al fine di rilevare i ricavi, l’IFRS 15 richiede di valutare i progressi dell’adempimento della performance obligation scegliendo il criterio che meglio rappresenta il trasferimento al committente del controllo dell’infrastruttura in corso di costruzione. La valutazione dei progressi deve consentire di riflettere quanto fatto per trasferire al committente il controllo dell’opera. In tal senso, la metodologia appropriata di rilevazione dei ricavi deve essere vista in relazione al settore di riferimento del Gruppo ed alla complessità della combinazione dei beni e servizi forniti.
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L’IFRS 15 prevede due metodologie alternative di rilevazione dei ricavi “over-time”:
a) Metodo basato sugli output;
b) Metodo basato sugli input.
Con il primo metodo, i ricavi sono rilevati sulla base di valutazioni dirette del valore dei beni o servizi trasferiti fino alla data considerata (per esempio avanzamento fisico, milestone contrattuali, numero di unità consegnate, ecc.).
Con il metodo basato sugli input, invece, i ricavi sono rilevati sulla base delle risorse impiegate dall'entità per adempiere la performance obligation contrattuale (per esempio, le risorse consumate, le ore di lavoro dedicate, i costi sostenuti, il tempo trascorso o le ore-macchina utilizzate) rispetto al totale degli input preventivati. Il metodo ritenuto maggiormente rappresentativo per il riconoscimento dei ricavi è il cost-to-cost determinato applicando la percentuale di avanzamento, quale rapporto tra costi sostenuti e costi totali previsti, al ricavo contrattuale complessivo previsto. Nel calcolo del rapporto tra costi sostenuti e costi previsti vengono considerati i soli costi che concorrono al trasferimento effettivo del controllo dei beni e/o servizi. Così facendo, tale metodologia di determinazione, consente una misurazione oggettiva del trasferimento del controllo al cliente in quanto prende in considerazione le variabili quantitative relative al contratto, nella sua completezza. Nella scelta del metodo appropriato di misurazione del trasferimento del controllo al committente, per le commesse del “Settore Fondazioni” la percentuale di completamento viene determinata applicando il criterio delle “misurazioni fisiche”.
Determinazione del corrispettivo contrattuale:
Data la complessità ingegneristica ed operativa, la dimensione e la durata pluriennale di realizzazione delle opere, i corrispettivi contrattuali, oltre al corrispettivo base stabilito nel contratto, includono corrispettivi aggiuntivi che rivestono elementi di cui si deve tenere conto. In particolare, i corrispettivi derivanti da riserve rappresentano corrispettivi aggiuntivi richiesti a fronte di maggiori oneri sostenuti (e/o da sostenere) per cause o eventi non prevedibili e imputabili al committente, a maggiori lavori eseguiti (e/o da sostenere) o a varianti di lavori non formalizzate in atti aggiuntivi. La determinazione dei corrispettivi aggiuntivi è soggetta, per sua natura, ad un certo grado di incertezza sia sugli importi che verranno riconosciuti dal cliente, sia sui tempi d'incasso che, solitamente, dipendono dall’esito di attività di negoziazione tra le parti o da decisioni da parte di organi giudicanti. Tale tipologia di corrispettivo contrattuale viene disciplinata dall’IFRS 15 e ricondotta alla fattispecie delle “Modifiche Contrattuali”. Secondo il principio contabile, una modifica contrattuale esiste se quest’ultima viene approvata da entrambe le parti contraenti; sempre secondo l’IFRS 15, inoltre, l’approvazione può avvenire in forma scritta, tramite accordo orale o attraverso le prassi commerciali del settore. In aggiunta, il principio disciplina che una modifica contrattuale possa esistere pur in presenza di dispute circa l’oggetto e/o il prezzo del contratto. In questo caso, in primo luogo è necessario valutare se i diritti al corrispettivo siano previsti contrattualmente generando il diritto esigibile (enforceable right). Una volta identificato il diritto esigibile, per l’iscrizione delle riserve e degli ammontari delle richieste aggiuntive al committente, è necessario seguire l’IFRS 15 in relazione ai “Corrispettivi Variabili”. Pertanto, ai fini dell’adeguamento del prezzo della transazione per effetto dei corrispettivi aggiuntivi derivanti da riserve verso il committente, è necessario definire se la circostanza che i connessi ricavi non vengano stornati in futuro sia considerata “altamente probabile”. Al fine di queste valutazioni vengono presi in considerazione tutti gli aspetti rilevanti e le circostanze, incluso i termini del contratto stesso, le prassi commerciali e negoziali del settore o altre evidenze a supporto.
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Penali:
Il contratto con il committente può prevedere la maturazione di penali passive derivanti da inadempimento di determinate clausole contrattuali (quali ad esempio il mancato rispetto delle tempistiche di consegna). Nel momento in cui l’entità ha gli elementi per definire come “ragionevolmente prevedibile” la maturazione delle penali contrattuali, queste ultime vengono considerate a riduzione dei corrispettivi contrattuali. Per fare dette valutazioni vengono analizzati tutti gli indicatori, disponibili alla data di riferimento del bilancio, al fine di stimare la probabilità di un inadempimento contrattuale che possa comportare la maturazione di penali passive.
Perdite a finire:
L’IFRS 15 non disciplina esplicitamente il trattamento contabile relativo ai contratti in perdita, ma rinvia al trattamento contabile definito dallo IAS 37, che disciplina la metodologia di misurazione e classificazione (precedentemente dettati dallo IAS 11) dei contratti onerosi. In particolare, secondo la definizione dello IAS 37, un contratto è oneroso quando i costi non discrezionali (“unavoidable costs of meeting the obligation”) eccedono i benefici economici attesi. L’eventuale perdita attesa deve essere stanziata in bilancio in un apposito fondo per rischi nel momento in cui tale perdita risulti probabile sulla base delle ultime stime effettuate dal management. I costi non discrezionali sono tutti quei costi che: Sono direttamente proporzionali al contratto e incrementano la performance obligation trasferita contrattualmente al cliente; Non includono quei costi che saranno sostenuti a prescindere dal soddisfacimento della performance obligation; Non possono essere evitati tramite azioni future. La valutazione di eventuali contratti in perdita (onerous test) deve essere svolta a livello di singola performance obligation. Tale approccio valutativo risulta maggiormente rappresentativo dei differenti margini di commessa, in relazione alla natura dei beni e servizi trasferiti al cliente.
Costi incrementali per l’ottenimento del contratto:
L’IFRS 15 consente la capitalizzazione dei costi per l’ottenimento del contratto, a condizione che essi siano considerati “incrementali” e recuperabili tramite i benefici economici futuri del contratto. I costi incrementali sono tutti quei costi che vengono sostenuti come conseguenza dell’acquisizione della commessa. I costi, invece, che sono stati sostenuti indipendentemente dall’acquisizione della commessa, non potendo essere qualificati come incrementali, vengono spesati a conto economico non concorrendo a fare avanzamento contrattuale. I costi incrementali vengono capitalizzati e contabilizzati in un’apposita voce dell’attivo immobilizzato (Costi contrattuali) e ammortizzati sistematicamente in modo corrispondente al trasferimento del controllo dei beni/servizi al cliente.
Costi per l’adempimento del contratto:
L’IFRS 15 prevede la capitalizzazione dei costi per l’adempimento del contratto, cioè quei costi che rispettino tutti i seguenti criteri: si riferiscono direttamente al contratto; generano e migliorano le risorse che saranno utilizzate per il soddisfacimento della performance obligation contrattuale; sono recuperabili tramite i benefici economici futuri del contratto. Nella prassi del settore in cui opera il Gruppo TREVI, solitamente tale tipologia di costi è rappresentata da costi pre-operativi, che in alcune fattispecie contrattuali sono esplicitamente riconosciuti dal committente tramite specifici item oggetto del contratto, mentre, in altri casi non trovano esplicito riconoscimento e vengono remunerati attraverso il margine complessivo di commessa. Il riconoscimento esplicito di tali costi implica che nel momento del loro sostenimento viene avviato il trasferimento del controllo dell’opera oggetto del contratto. Conseguentemente, tali costi non
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devono essere capitalizzati e devono concorrere alla determinazione dell’avanzamento contrattuale. Nel caso in cui il contratto non ne preveda il riconoscimento esplicito, nel rispetto delle tre condizioni sopra richiamate, i costi pre-operativi vengono capitalizzati e ammortizzati sistematicamente, in modo corrispondente al trasferimento del controllo dei beni/servizi al cliente. In aggiunta a quanto sopra specificato, le nuove disposizioni introdotte dall’IFRS 15 definiscono tutti quei costi che, per loro natura, non possono concorrere ad avanzamento contrattuale in quanto, nonostante siano specificatamente riferibili al contratto e siano considerati recuperabili, non concorrono a generare o migliorare le risorse che verranno impiegate per il soddisfacimento della performance obligation contrattuale, contribuiscono al trasferimento del controllo dei beni e/o servizi al cliente.
Esposizione in bilancio:
Le attività e le passività derivanti dal contratto sono classificate nelle voci della situazione patrimoniale e finanziaria “Crediti commerciali e altre attività a breve termine” e “Debiti commerciali e altre passività a breve termine”, rispettivamente nella sezione dell’attivo e del passivo. La classificazione tra attività e passività contrattuali, in base a quanto stabilito dell’IFRS 15, è in funzione del rapporto tra la prestazione del Gruppo TREVI e il pagamento del cliente: le voci in esame rappresentano, infatti, la somma delle seguenti componenti analizzate singolarmente per ciascuna commessa: (+) Valore dei lavori progressivi, determinato in base alle norme stabilite dall’IFRS 15, secondo il metodo del Cost-to-Cost (-) Acconti ricevuti su lavori certificati (SAL) (-) Anticipi contrattuali. Se il valore risultante è positivo, il saldo netto della commessa è esposto nella voce “Crediti commerciali e altre attività a breve termine”, viceversa, è esposto nella voce “Debiti commerciali e altre passività a breve termine”. Qualora, in base al contratto, i valori in esame esprimano un diritto incondizionato al corrispettivo vengono presentati come crediti. Il conto economico del Gruppo TREVI evidenzia una voce di ricavo denominata “Ricavi delle vendite e delle prestazioni”, presentata e valutata secondo il principio IFRS 15. La voce denominata “Altri ricavi operativi” include i proventi derivanti da transazioni diverse dai contratti verso i committenti ed è valutata secondo quanto stabilito da altri principi o da specifiche “Accounting Policy Election” di Gruppo. In particolare, quest’ultima voce accoglie proventi relativi a: plusvalenze da cessione di immobilizzazioni; proventi per riaddebito di costi, sopravvenienze attive, ricavi per ribalto costi dei consorzi e delle società consortili di diritto italiano. Con riferimento a quest’ultima fattispecie, si segnala che l’attività del Gruppo TREVI è caratterizzata dalla partecipazione in numerose entità di progetto che, soprattutto con riferimento alla realtà italiana, utilizzano la struttura consortile caratterizzata dal funzionamento a ribalto costi. Sotto il profilo della classificazione in base ai principi IFRS 10 e 11, tali entità sono state qualificate come controllate, collegate e joint venture. Considerando che tale fattispecie di ricavo non si riferisce all’esecuzione delle attività previste nel contratto di costruzione e non derivano da transazioni contrattuali con il committente, tali componenti positive di reddito sono state classificate tra gli “Altri ricavi operativi”.
Proventi ed oneri finanziari
I ricavi e gli oneri finanziari sono rilevati a conto economico in base al principio della competenza temporale tenendo conto del tasso effettivo applicabile.
Per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i pagamenti e gli incassi futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento
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finanziario o su un periodo più breve, quando necessario, rispetto al valore netto contabile dell’attività o passività finanziaria. Gli interessi attivi sono classificati tra i proventi finanziari nel conto economico.
Dividendi
Sono rilevati quando sorge il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi.
La distribuzione di dividendi agli Azionisti viene registrata come passività nel bilancio nel periodo in cui la distribuzione degli stessi viene approvata dall’Assemblea degli Azionisti.
Utile per azione
L’utile base per azione è calcolato dividendo la quota di risultato economico del Gruppo, attribuibile alle azioni ordinarie, per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione, escludendo le azioni proprie.
L’utile diluito per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli Azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.
Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate
Un’attività operativa cessata è un componente del Gruppo le cui operazioni e i cui flussi finanziari sono chiaramente distinguibili dal resto del Gruppo che:
rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività;
fa parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un’area geografica di attività; o
è una entità controllata acquisita esclusivamente con l’intenzione di rivenderla.
Un’attività operativa viene classificata come cessata al momento della vendita oppure quando soddisfa le condizioni per la classificazione nella categoria ‘posseduta per la vendita, se antecedente.
Quando un’attività operativa viene classificata come cessata, il conto economico complessivo comparativo viene rideterminato come se l'attività operativa fosse cessata a partire dall’inizio dell’esercizio comparativo.
Criteri di conversione delle poste in valuta
I crediti e debiti espressi in valute non appartenenti all’area Euro sono originariamente convertiti in Euro ai cambi storici alla data delle relative operazioni.
Le differenze cambio realizzate in occasione dell’incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte a conto economico al momento del realizzo.
Le attività e le passività in valuta, ad eccezione delle immobilizzazioni materiali, immateriali e partecipazioni, sono adeguate al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell’esercizio ed i relativi utili o perdite su cambi sono imputati a Conto Economico. I contratti di compravendita a termine di valuta sono posti in essere
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per la copertura del rischio di fluttuazione dei corsi delle divise. Per quanto riguarda la contabilità delle filiali estere della controllata Trevi S.p.A. si rende noto che questa viene tenuta nella valuta dell’ambiente economico primario in cui esse operano (valuta funzionale). Alla chiusura dell’esercizio, si procede alla conversione dei saldi in valuta, in base al cambio puntuale al 31 di dicembre, pubblicato sul sito dell’Ufficio Italiano Cambi e le eventuali differenze di cambio sono riflesse a conto economico.
Uso di stime
La predisposizione dei bilanci consolidati richiede da parte degli Amministratori l’applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull’esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. In considerazione del documento congiunto Banca d’Italia/Consob/Isvap 2 del 6 febbraio 2009 si precisa che le stime sono basate sulle più recenti informazioni di cui gli Amministratori dispongono al momento della redazione del presente bilancio, non intaccandone, pertanto, l’attendibilità.
L’applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la situazione patrimoniale - finanziaria, il conto economico ed il rendiconto finanziario, nonché l’informativa fornita. I risultati finali delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni, possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell’incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.
Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell’elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo:
Svalutazione degli attivi immobilizzati;
Lavori in corso su ordinazione;
Spese di sviluppo;
Imposte differite attive;
Accantonamenti per rischi su crediti;
Benefici ai dipendenti;
Debiti finanziari e prestiti obbligazionari;
Accantonamenti per rischi e oneri.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi nel conto economico nel periodo in cui la variazione è avvenuta.
Impairment della attività finanziarie e delle financial guarantees
L’Impairment si applica a tutte le attività finanziarie valutate al Costo Ammortizzato e al Fair Value con variazioni di valore presentate nella voce Other Comprehensive Income (FVOCI), mentre sono escluse quelle al Fair Value i cui effetti delle variazioni sono rilevati a Conto Economico. Inoltre, rientrano nel perimetro di applicazione anche le seguenti tipologie di strumenti:
Loan Committment;
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Crediti per leasing;
Contract asset;
Garanzie finanziarie incluse nell’IFRS 9.
Le garanzie finanziarie non valutate al Fair Value rilevato a Conto Economico sono incluse nell’ambito di applicazione delle disposizioni dell’IFRS 9 relativamente all’impairment.
La definizione di garanzia finanziaria resta invariata rispetto a quanto già previsto dallo IAS 39 per il quale risultava che:
Una garanzia finanziaria rappresenta un contratto nel quale la Società è tenuta ad onorare gli obblighi contrattuali di una terza parte nel momento in cui questa non rimborsi il proprio creditore”.
La Società iscrive le garanzie finanziarie in Bilancio al fair value alla data di rilevazione iniziale ovvero alla data in cui diventa parte delle clausole contrattuali. Le garanzie finanziarie sono poi soggette ad impairment; pertanto, alle date di valutazione successive, il loro valore d’iscrizione sarà pari al maggiore tra il valore di iscrizione iniziale, al netto di eventuale ammortamento dei costi, e l’expected credit loss determinato secondo le nuove disposizioni dell’IFRS 9.
La regola generale di impairment prevista dall’IFRS 9 ha l’obiettivo di dare rappresentazione del deterioramento o del miglioramento della qualità del credito nel valore delle attività finanziarie detenute dalla Società. La modalità con cui si calcola l’ammontare di perdita attesa riconosciuta dipende, dunque, dalla variazione del rischio di credito dall’iscrizione iniziale dell’attività alla data di valutazione.
Pertanto, ad ogni reporting date, la Società rileverà l’accantonamento per le perdite future attese distinguendo tra differenti stage di collocazione che riflettono il merito creditizio della controparte, in particolare:
Stage 1 - per le attività che non hanno subito un incremento significativo del rischio di credito rispetto a quanto registrato al momento della rilevazione iniziale si dovrà procedere a rilevare un accantonamento che rifletta la 12-months ECL, ovvero la probabilità che si verifichino eventi di default nei successivi 12 mesi (IFRS 9 § par. 5.5.5);
Stage 2 - per le attività che, invece, hanno subito un incremento significativo nel rischio di credito rispetto a quanto registrato al momento della rilevazione iniziale si dovrà procedere a rilevare un accantonamento che rifletta la lifetime ECL, ovvero la probabilità che si verifichino eventi di default nella vita dello strumento (IFRS 9 §par. 5.5.3).
Stage 3 - per le attività che presentano evidenze effettive di impairment, l’accantonamento dovrà riflettere una svalutazione rappresentativa di un ECL su base lifetime, con probabilità di default pari al 100% (IFRS 9 §par. 5.5.3).
In aggiunta, l’IFRS 9 §par. 5.5.15 prevede anche la possibilità di adottare un approccio semplificato per il calcolo delle perdite attese esclusivamente per le seguenti categorie:
Crediti commerciali e Contract Assets che:
oNon contengono una componente finanziaria significativa; o
oContengono una componente finanziaria significativa ma la Società stabilisce a livello di policy contabile di misurare le perdite attese su base lifetime.
Crediti per leasing.
L’approccio semplificato parte dall’impostazione prevista per l’approccio generale, senza tuttavia richiedere
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alla Società di monitorare le variazioni del rischio di credito della controparte in quanto l’expected loss è sempre calcolata su base lifetime.
Il modello di impairment descritto nella presente istruzione operativa è stato applicato a tutte le attività finanziarie come definite dall’IFRS 9. Di seguito si riportano in particolare, le principali caratteristiche degli approcci adottati dal Gruppo e previsti da IFRS 9: Simplified Approach e General Approach.
Simplified Approach
L’approccio semplificato è stato adottato dal Gruppo con riferimento a:
crediti commerciali (incluse le fatture da emettere);
contract assets (“work in progress” attivi al netto degli anticipi ricevuti);
crediti per anticipi erogati a fornitori.
Per tali fattispecie sono state applicate le regole dell’approccio semplificato indicate da IFRS 9, calcolando il valore del fondo svalutazione mediante il prodotto dei seguenti fattori:
EAD - Exposure At Default: esposizione contabile alla data di valutazione;
PD - Probability of Default: la probabilità che l’esposizione oggetto di valutazione possa andare in default e quindi non essere rimborsata. Come driver per la determinazione della probabilità di default dell’esposizione è stata considerata quella specifica della controparte. In particolare, la PD è stata determinata utilizzando fonti esterne (info-provider) e qualora non presente il dato specifico della controparte oggetto di valutazione, è stata applicata una PD espressiva del segmento di mercato di appartenenza della controparte o, in caso di campione poco rappresentativo, come ultima alternativa, la PD media rappresentativa del portafoglio crediti. Per le esposizioni verso controparti governative la PD utilizzata è quella relativa allo Stato di riferimento della controparte;
LGD - Loss Given Default: percentuale attesa di perdita in caso di default del creditore. Il modello di impairment IFRS 9 prevede la possibilità di calcolare internamente il parametro identificato della perdita attesa in caso di default. In alternativa a quest’ultimo, data l’impossibilità di ricostruire una base dati storica congrua al calcolo della LGD, il Gruppo ha deciso di adottare il parametro standard definito per la normativa bancaria e pari al 45%.
Per le attività finanziarie rientranti dell’approccio semplificato è stato identificato il periodo di default sulla base delle statistiche di incasso delle poste attive rientranti nel perimetro. Pertanto:
per le posizioni “in bonis” ovvero quelle non scadute, con riferimento esclusivo ai crediti commerciali ed alle fatture da emettere, la PD è definita su un orizzonte temporale di riferimento di 60 giorni, in coerenza con l’orizzonte medio di dilazione di pagamento che il Gruppo ha concordato sulla base:
odelle diverse aree geografiche in cui operano le singole legal entity di ogni divisione le cui dilazioni medie di pagamento divergono ma si discostano da un orizzonte medio di Gruppo pari a 2 mensilità;
oalle caratteristiche del business in cui la Società opera e sulle caratteristiche dei crediti commerciali che, per la maggior parte dei crediti emessi, richiedono una dilazione di pagamento a breve scadenza;
per le posizioni scadute entro il periodo di default (stabilito ad una soglia di 360 giorni dalla data di scadenza del credito), la PD è espressiva di un orizzonte temporale pari ad 1 anno. Il Gruppo ha concordato l’applicazione di una soglia di default diversa da quella definita dal principio contabile
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IFRS 9 (i.e. 90 giorni di scaduto), rigettando tale presunzione (si veda IFRS 9, par. B5.5.37) sulla base:
odagli evidenti ritardi nei pagamenti da parte dei propri clienti, che molto spesso avvengono oltre i 90 giorni dalla scadenza del documento;
oda eventuali ritardi nei pagamenti dovuti alle caratteristiche del business in cui opera la società e, più in particolare, da potenziali ritardi nella fornitura di beni e servizi che il Gruppo offre ai propri clienti, generando un saldo da parte dei clienti solo a conclusione di un servizio, piuttosto che alla consegna fisica di un bene. Nello specifico:
difficoltà temporanee di pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni;
un rallentamento nelle vendite dei beni oggetto di costruzione;
difficoltà oggettive a ricevere incassi da clienti di alcuni paesi dettate da situazioni contingenti di natura legislativa o valutaria;
intralci temporanei dovuti al rapporto fra cliente e fornitore che si sviluppa nel corso di una commessa;
due date di non facile determinazione nel caso di pagamenti di ritenute a garanzia o somme precedentemente oggetto di contenzioso;
Entrando nel merito delle singole divisioni del gruppo: per la divisione Soilmec le vendite sono principalmente fatte tramite dealer/agenti con i quali esiste una "linea di credito" che viene regolarmente monitorata. Le partite scadute sono comunque oggetto di garanzia mediante le macchine in stock presso la yard del dealer. Sulle vendite, inoltre, salvo pochi casi, il pagamento avviene contestualmente alla consegna dell'attrezzatura o con una dilazione concordata per particolari clienti con cui esiste una "storicità".
Per tali motivi, il Gruppo ha prolungato il riconoscimento di un default optando per l’applicazione di una soglia pari ad 1 anno, ritenendo il superamento di tale soglia come identificativo di una effettiva difficoltà della controparte nel far fronte ai propri impegni debitori, generando un mancato incasso del credito per le società del Gruppo.
per le posizioni scadute oltre il periodo di default, invece, la PD è stata posta pari al 100%.
Il modello di valutazione dell’impairment dei contract assets e degli anticipi a fornitori, similmente a quanto definito per i crediti commerciali scaduti ma non in default, prevede l’applicazione di una PD espressiva di un orizzonte temporale di 1 anno.
Tuttavia, all’applicazione delle regole quantitative per il calcolo del fondo svalutazione dei crediti, può seguire l’applicazione di una percentuale di svalutazione specifica per determinate posizioni (i.e. clienti) sulla base dell’esperienza del management e/o di specifiche informazioni qualitative a disposizione.
General Approach
Per ciò che concerne, invece, le poste oggetto di impairment IFRS 9 che presentano i presupposti per l’applicazione del General Approach, la Società ha provveduto a definire una metodologia di Expected Credit Loss per ogni cluster di merito creditizio definito per tali esposizioni.
Financial Guarantees
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Come anticipato, l’approccio generale prevede che la definizione dei parametri con cui si calcola l’ammontare di perdita attesa riconosciuta dipende dalla variazione del rischio di credito che l’attività ha subito dall’iscrizione iniziale alla data di valutazione.
Per la valutazione dell’incremento del rischio di credito, il Gruppo ha preso in considerazione tutte le informazioni ragionevoli e accettabili che ha a disposizione o che può ottenere senza incorrere in oneri eccessivi.
Il Principio, inoltre, fornisce una lista esemplificativa delle variabili che possono essere considerate come driver per l’incremento del rischio di credito e che possono essere distinte in: dati macro economici (modifiche nella normativa, instabilità politica), dati relativi alla controparte (peggioramento nei risultati economico/finanziari, downgrade del credit rating), dati di mercato (CDS, credit spread, rating) e dati relativi al contratto (perdita di valore nei collateral, modifiche contrattuali sfavorevoli).
Di conseguenza, il calcolo dell’impairment su queste poste è stato effettuato in applicazione delle seguenti regole:
Stage Allocation: l’allocazione in stage delle garanzie finanziarie della Holding è stato guidato da driver qualitativi e quantitativi, utilizzando le informazioni presenti su fonti esterne (info provider), la variazione della probability of default e quanto stabilito dai diversi accordi con gli istituti bancari creditori del Gruppo.
In base ai parametri utilizzati ai fini della stage allocation, le garanzie finanziarie erogate da parte di Trevi Finanziaria SpA nei confronti delle società appartenenti alle divisioni del Gruppo, sono state classificate all’interno del cluster identificativo delle attività con un aumento del rischio di credito rispetto alla data di erogazione iniziale tale da procedere a rilevare un accantonamento che rifletta la lifetime ECL, ovvero la probabilità che si verifichino eventi di default nella vita dello strumento.
Calcolo della perdita attesa: alla stregua di quanto descritto per i crediti commerciali del Gruppo, il calcolo dell’Expected Credit Loss per le posizioni relative alle garanzie finanziarie erogate è stato effettuato mediante il prodotto dei tre parametri di rischio:
oPD Probability of Default come driver per la determinazione della probabilità di default dell’esposizione è stata considerata la divisione di appartenenza della società per la quale è stata prestata la garanzia da parte della Capogruppo. In particolare, la PD è stata determinata utilizzando fonti esterne (info-provider) e qualora non presente il dato specifico della società oggetto di valutazione, è stata applicata una PD espressiva del segmento di mercato di appartenenza della divisione;
oLGD Loss Given Default: il Gruppo ha deciso di adottare il parametro standard definito per la normativa bancaria e pari al 45%, quale parametro identificato della perdita attesa in caso di default.
oEAD – Exposure at Default: pari all’ammontare della garanzia rilasciata.
IAS 29 Rendicontazione contabile in economie iper-inflazionate
Lo IAS 29, Financial reporting in hyperinflationary economies, si applica nei casi in cui la valuta funzionale di un’entità è ″iperinflazionata″. Lo IAS 29 richiede che il bilancio (inclusi i dati corrispondenti riferiti al periodo comparativo) sia esposto nell'unità di misura corrente alla data di chiusura dell'esercizio. Ciò in quanto la
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moneta in una economia iperinflazionata perde significativamente valore d’acquisto da un esercizio all’altro cosicché la presentazione del bilancio su valori storici, anche se di pochi mesi, non fornisce informazioni pertinenti agli utilizzatori del bilancio.
Durante il 2023, l'elenco delle economie iperinflazionate ha continuato a evolversi rapidamente a causa del deterioramento delle condizioni economiche e l'elevata inflazione in diversi paesi. Queste giurisdizioni devono applicare lo IAS 29 e di conseguenza devono rideterminare il bilancio (sia dell'esercizio corrente che del periodo comparativo) per riflettere i tassi di inflazione correnti.
In Argentina e in Venezuela, a seguito di un lungo periodo di osservazione dei tassi di inflazione che nell’arco dell’ultimo triennio ha superato il 100%, è stato raggiunto, nel corso del 2018, un consenso a livello globale relativamente al verificarsi delle condizioni che hanno determinato la presenza di iperinflazione in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS International Financial Reporting Standards). Ne consegue che tutte le Società operanti in Argentina e in Venezuela hanno applicato il principio IAS 29 “Financial reporting in hyperinflationary economies” nella predisposizione delle relazioni finanziarie.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni di nuova applicazione
Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dall’Unione Europea che sono entrati in vigore a partire dall’esercizio iniziato il 1° gennaio 2023.
Con il Regolamento (UE) n. 2022/1392 dell’11 agosto 2022, è stato omologato il documento Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione (Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito). Il Regolamento è stato pubblicato dallo IASB Board il 7 maggio 2021.
Lo IASB Board avendo notato una diversità nei trattamenti contabili adottati dalle entità, al fine di ridurre la diversità di applicazione del principio sopra descritta ha introdotto una modifica allo IAS 12.
Lo IASB Board ha chiarito quanto segue:
l'esenzione alla rilevazione iniziale delle DTA/DTL non è applicabile nelle circostanze in cui da una singola transazione siano rilevate in bilancio un'attività e una passività per le quali sono identificabili delle differenze temporanee di uguale valore
le differenze temporanee deducibili e imponibili devono essere calcolate considerando separatamente l’attività e la passività e non sul loro valore netto. Le DTA sono rilevate in bilancio solo se ritenute recuperabili.
Con riferimento alla presentazione in bilancio, le modifiche allo IAS 12 non fanno venir meno l’obbligo di compensazione delle DTA/DTL già previsto dal principio.
Con il Regolamento (UE) n. 2022/357 del 2 marzo 2022 sono stati adottati i seguenti documenti pubblicati dallo IASB Board il 12 febbraio 2021:
Informativa sui principi contabili (Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio)
Definizione di stime contabili (Modifiche allo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori).
Con le Modifiche allo IAS 1 sono state definite delle linee guida aggiuntive per consentire alle entità di decidere quali principi contabili devono essere descritti nelle note al bilancio.
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Lo IASB Board ha modificato lo IAS 1 per chiarire che un'entità deve inserire nelle note al bilancio le informazioni rilevanti ('material') sui principi contabili adottati e non descrivere tutti i principi contabili significativi. L'entità deve inoltre esercitare un adeguato livello di giudizio per identificare le informazioni rilevanti sui principi contabili adottati, considerando la dimensione ('fattori quantitativi') e la natura ('fattori qualitativi') delle operazioni, degli altri eventi o delle condizioni ad esse correlati.
Per effetto delle Modifiche allo IAS 1, sono stati adeguati anche i seguenti principi contabili al fine di allinearne gli obblighi informativi con le disposizioni dello IAS 1:
IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative
IAS 26 Rilevazione e rappresentazione in bilancio dei fondi pensione
IAS 34 Bilanci intermedi.
Con le Modifiche allo IAS 8 è stata chiarita la distinzione tra un cambiamento nei principi contabili e un cambiamento nelle stime contabili per i quali sono previsti differenti trattamenti contabili:
gli effetti di un cambiamento nelle stime contabili sono generalmente rilevati nel bilancio in modo prospettico
gli effetti di un cambiamento dei principi contabili sono generalmente rilevati in modo retroattivo.
Le Modifiche allo IAS 8 hanno inoltre elaborato una nuova definizione di “stime contabili” sostituendo con tale concetto la definizione di “cambiamento nelle stime contabili”.
Con il Regolamento (UE) n. 2023/2468 dell’8 novembre 2023, la Commissione Europea ha omologato il documento Riforma fiscale internazionale Norme tipo (secondo pilastro) (Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito)”. Per lo IASB la data di pubblicazione del Regolamento è stata il 23 maggio 2023, mentre per l’Unione Europea la data di pubblicazione coincide con il 9 novembre 2023, data di pubblicazione del regolamento di omologazione.
Nell’ottobre 2021, più di 135 paesi, che rappresentano oltre il 90% del PIL mondiale, hanno deciso di attuare una riforma fiscale a livello globale. Questa riforma si basa su due pilastri:
Primo pilastro (“Pillar 1”): ha l’obiettivo di garantire un’equa distribuzione degli utili e dei diritti di tassazione tra i paesi
Secondo pilastro (“Pillar 2”): ha l’obiettivo di garantire che i grandi gruppi multinazionali versino un ammontare minimo di imposte sul reddito del 15% in ciascuna giurisdizione in cui operano mediante l’introduzione di una tassazione integrativa (“Top-up tax”).
Il 14 dicembre 2022 la Commissione Europea ha adottato la Direttiva UE 2022/2523 che introduce la Top-up tax per i gruppi multinazionali e, al fine di garantire la conformità con i Trattati UE, la ha estesa ai gruppi nazionali di imprese.
La scadenza per il recepimento della direttiva dagli stati membri è stata fissata entro il 31 dicembre 2023, in Italia recepita con D.Lgs.209/2023 con decorrenza dal 01/01/2024.
Ai sensi dello IAS 12, un'entità è tenuta a riflettere gli impatti fiscali differiti delle proprie attività e passività sulla base delle norme fiscali emanate o sostanzialmente emanate alla data di riferimento del bilancio.
Sulla base dei meccanismi di funzionamento del modello Pillar 2, sono emerse alcune tematiche applicative dello IAS 12, con riferimento, in particolare, alla contabilizzazione delle imposte differite:
eventuale emersione di ulteriori differenze temporanee;
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necessità di rideterminare le attività e passività per imposte differite per riflettere i potenziali effetti derivanti dalla Top-up tax;
aliquota fiscale da utilizzare per misurare le attività e passività per imposte differite.
Data la complessità delle tematiche contabili, lo IASB Board ha deciso, con un processo di urgenza, di modificare lo IAS 12 al fine di garantire una maggiore comparabilità dei bilanci ed evitare il rischio che le entità definiscano dei trattamenti contabili in contrasto con i requisiti dello IAS 12.
Eccezione temporanea e obbligatoria alla contabilizzazione della fiscalità differita connessa alla legislazione fiscale del Pillar 2.
Per effetto dell’eccezione temporanea e obbligatoria introdotta nello IAS 12, le entità non devono rilevare fornire informazioni sulle attività e passività fiscali differite relative alle imposte sul reddito del Pillar 2. L'entità deve dare informativa nelle note al bilancio dell'applicazione dell'eccezione temporanea.
Nuovi obblighi informativi
Nei periodi in cui la legislazione fiscale del Pillar 2 è emanata o sostanzialmente emanata, ma non è ancora entrata in vigore, l’entità deve fornire un’informativa qualitativa e quantitativa che consenta agli utilizzatori del bilancio di comprendere l’esposizione dell’entità alle imposte sul reddito del Pillar 2 determinate in accordo a tale nuova legislazione.
Qualora le informazioni sull’esposizione non siano conosciute o ragionevolmente stimabili, l’entità deve fornire nelle note al bilancio una specifica attestazione a tale riguardo e una informazione sui progressi compiuti dall’entità nella valutazione della sua esposizione.
Nei periodi in cui la nuova legislazione fiscale è in vigore l’entità deve indicare in modo separato nelle note l'ammontare della Top-up tax contabilizzata nel periodo.
Nuovi principi Contabili, Emendamenti ed Interpretazioni omologati dall’Unione Europea ed efficaci dal gennaio 2024
Nel giugno 2020, l’IFRS Interpretation Committee (“IFRS IC”) ha pubblicato un’Agenda Decision avente ad oggetto la contabilizzazione, in accordo all’IFRS 16, di un’operazione di vendita e retrolocazione (“sale & leaseback”), che prevede il pagamento da parte del venditore-locatario di canoni variabili.
L’IFRS IC ha chiarito che in un’operazione di sale & leaseback il locatario-venditore deve rilevare nel proprio bilancio un’attività per il diritto d’utilizzo, pari alla quota del diritto mantenuto, e una passività del leasing determinata tenendo in considerazione anche gli eventuali pagamenti variabili dovuti per il leaseback. A seguito della pubblicazione dell’Agenda Decision, l’IFRS IC ha raccomandato allo IASB Board di modificare l’IFRS 16 per definire le modalità di contabilizzazione successiva della passività del leasing rilevata a seguito di un’operazione di sale & leaseback.
Con il Regolamento (UE) n. 2023/2579 del 20 novembre 20231, la Commissione Europea ha omologato il
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documento Passività del leasing in un’operazione di vendita e retrolocazione (Modifiche all’IFRS 16 Leasing)”, pubblicato dallo IASB Board il 22 settembre 2022.
Con le Modifiche all’IFRS 16, lo IASB Board ha chiarito il trattamento contabile per le valutazioni successive della passività del leasing derivante da un’operazione di vendita e retrolocazione.
Le Modifiche all’IFRS 16 entrano in vigore con i bilanci degli esercizi aventi inizio a partire dal gennaio 2024. L’applicazione anticipata è consentita fornendo adeguata informativa nelle note al bilancio.
Le disposizioni transitorie prevedono che le Modifiche all’IFRS 16 siano applicate retroattivamente, in accordo con le disposizioni dello IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori, a partire dalla data di prima applicazione dell’IFRS 16.
Con il Regolamento (UE) n. 2023/2822 del 19 dicembre 2023, la Commissione Europea ha omologato i seguenti documenti pubblicati dallo IASB Board:
Classificazione delle passività come correnti o non correnti (Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio), pubblicato il 23 gennaio 2020
Passività non correnti con clausole (Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio), pubblicato il 31 ottobre 2022.
Le Modifiche allo IAS 1 sono il risultato di un lungo progetto dello IASB Board avente l’obiettivo di chiarire le modalità da seguire per la classificazione delle passività come correnti o non correnti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria.
Il primo obiettivo dello IASB Board è stato quello di chiarire i concetti apparentemente discordanti tra di loro espressi nei paragrafi 69(d) e 73 dello IAS 1. Lo IASB Board ha chiarito che:
il diritto a differire l’estinzione di una passività per un periodo di almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio, indicato nel paragrafo 69(d), non deve essere incondizionato, ma è sufficiente che sia “sostanziato e […] deve esistere alla data di chiusura dell’esercizio
la classificazione di una passività come corrente o non corrente non deve essere influenzata dalle intenzioni dell’entità di esercitare o meno il diritto a differire il pagamento oltre 12 mesi e dalle decisioni assunte tra la data di chiusura del bilancio e la data della sua pubblicazione.
Le Modifiche allo IAS 1 hanno inoltre chiarito che, ai fini della classificazione di una passività come corrente o non corrente, il termine estinzione (di cui al paragrafo 69.a), c) e d)) fa riferimento ad un trasferimento alla controparte che determina l’estinzione della passività.
Informativa di bilancio
L’entità deve fornire informativa in bilancio sugli eventi occorsi tra la data di chiusura dell’esercizio e la data in cui è autorizzata la pubblicazione del bilancio, tali obblighi informativi sono specificamente definiti dallo IAS 1 come eventi successivi non-adjusting in accordo alle disposizioni dello IAS 10 Fatti intervenuti dopo la data di chiusura dell’esercizio di riferimento:
a)rifinanziamento a lungo termine di una passività classificata come corrente
b)rettifica della violazione (“breach”) di un contratto di finanziamento a lungo termine classificato come corrente
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c)concessione da parte del finanziatore di un periodo di tolleranza (“grace period”) per sanare la violazione di un contratto di finanziamento a lungo termine classificato come corrente
d)estinzione di una passività classificata come non corrente.
Se la direzione aziendale ha intenzione o prevede di estinguere una passività classificata come non corrente entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio, non modifica la classificazione in bilancio ma deve fornire informativa nelle note sulla tempistica di tale estinzione.
Passività derivanti da contratti di finanziamento con clausole (“covenant”)
Lo IASB Board ha chiarito che, qualora il diritto di differire l’estinzione di una passività derivante da un contratto di finanziamento per almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio sia soggetto al rispetto di specifici covenant, la passività è classificata come non corrente se sono stati rispettati tutti i covenant previsti contrattualmente fino alla data di chiusura dell’esercizio, anche se il loro calcolo è effettuato nei primi mesi dell’esercizio successivo.
Il rispetto dei covenant contrattuali da calcolare dopo la data di chiusura del bilancio non è rilevante ai fini della classificazione della passività nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria.
Informativa di bilancio
Le Modifiche allo IAS 1 hanno introdotto i seguenti obblighi informativi con riferimento alle passività derivanti da contratti di finanziamento, che sono classificati come passività non correnti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, il cui diritto a differire la loro estinzione per almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio è soggetto al rispetto di covenant:
a)informazioni sui covenant (compresa la natura dei covenant e quando l’entità è tenuta a rispettarli) e sul valore contabile delle relative passività
b)informazioni su fatti e circostanze, se esistenti, che indicano che l’entità potrebbe avere difficoltà a rispettare i covenant (ad esempio, azioni attuate prima e/o dopo la data di chiusura dell’esercizio per evitare o attenuare una potenziale violazione dei covenant). Tali fatti e circostanze potrebbero riferirsi anche alla situazione in cui i covenant da rispettare nei 12 mesi successivi alla data del bilancio non sarebbero rispettati utilizzando i dati alla data di chiusura dell’esercizio.
Le Modifiche allo IAS 1 entrano in vigore con i bilanci degli esercizi aventi inizio a partire dal gennaio 2024 e devono essere applicate in modo retroattivo in accordo allo IAS 8 Principi contabili, Cambiamenti nelle stime contabili ed Errori. L’applicazione anticipata è consentita fornendo adeguata informativa nelle note al bilancio.
ll 25 Maggio 2023, lo IASB ha pubblicato il documento denominato Supplier Finance Arrangements, che ha modificato lo IAS 7 Rendiconto finanziario e l’IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative in risposta alle richieste degli investitori finalizzate ad una maggiore trasparenza degli impatti degli accordi di 'supplier finance' (denominati anche 'supply chain financing', 'payable finance' o 'reverse factoring') sul bilancio.
Le modifiche introducono nuovi obblighi di informativa affinché le entità forniscano informazioni sui suddetti accordi che consentano agli utenti di valutare gli effetti di tali accordi sulle passività e sui flussi
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di cassa della società e l'esposizione delle stesse al rischio di liquidità.
In base alle modifiche, le società devono anche indicare il tipo e l'effetto delle variazioni non monetarie dei valori contabili delle passività finanziarie che fanno parte di accordi di 'supplier finance'.
Ai fini dell'informativa richiesta dall'IFRS 7.34(c) sulla concentrazione del rischio di liquidità, l'entità deve tener conto della presenza di accordi di 'supplier finance', che comportano la concentrazione di una parte delle passività finanziarie, originariamente dovute nei confronti di più fornitori, nei confronti di soggetti finanziatori.
Le Modifiche allo IAS 7 e all’IFRS 7 entrano in vigore con i bilanci degli esercizi aventi inizio a partire dal 1° gennaio 2024; l’applicazione anticipata è consentita.
Nel primo anno di applicazione non è richiesta:
l'informativa comparativa dell'esercizio precedente
con riferimento alla data di apertura dell'esercizio corrente, l'indicazione delle passività finanziarie, per le quali il fornitore ha già ricevuto il pagamento e gli intervalli delle date di pagamento
l'informativa nei bilanci intermedi.
Si riporta di seguito la lista dei documenti applicabili a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il gennaio 2024 sopra descritti:
Titolo del documentoData di emissioneData di entrata in vigoreData Regolamento omologazione UE (data pubblicazione GUUE)
Passività del leasing in un'operazione di vendita e retrolocazione (Modifiche all'IFRS 16)22 set 20221° gen 2024(UE) 2023/2579 del 20 nov 2023 (21 nov 2023)
Classificazione delle passività come correnti o non-correnti (Modifiche allo IAS 1) + Passività non correnti con covenants (Modifiche allo IAS 1)23 gen 2020 (*)31 ott 2022 1° gen 2024(UE) 2023/2822 del 19 dic 2023 (20 dic 2023)
Accordi di 'supplier finance'(Modifiche allo IAS 7 e all'IFRS 7)25 mag 20231° gen 2024TBD
(*) Si segnala che in data 15 luglio 2020 lo IASB Board ha pubblicato un ulteriore documento per differire la data di entrata in vigore del primo amendment (pubblicato il 23 gennaio 2020) dal gennaio 2023 al gennaio 2024. Tale modifica è stata poi confermata con il secondo amendment pubblicato il 31 ottobre 2022 e per tale motivo non è indicato separatamente nella tabella.
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Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea
Titolo del documentoData di emissioneData di entrata in vigoreData Regolamento omologazione UE (data pubblicazione GUUE)
Standards
IFRS 14 Regulatory deferral accounts30 gen 20141° gennaio 2016 (*)Non pianificata
Amendments
Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28) + Amendments to effective date11 sett 201417 dic 2015Indefinita (**)Non pianificata
Accordi di 'supplier finance'(Modifiche allo IAS 7 e all'IFRS 7)25 mag 20231° gen 2024TBD
Assenza di scambiabilità (Modifiche allo IAS 21)15 ago 20231° gen 2025TBD
(*) L'IFRS 14 è entrato in vigore a partire dal gennaio 2016, ma la Commissione Europea ha deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities".
(**) Nel dicembre 2015 lo IASB Board ha pubblicato il documento "Effective date of amendments to IFRS 10 and IAS 28" con cui ha eliminato la data di entrata in vigore obbligatoria (che era prevista per il 1° gennaio 2016) in attesa che venga completato il progetto sull'equity method.
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GESTIONE DEL RISCHIO
Il processo di risk management ha lo scopo di assicurare un’adeguata gestione delle principali minacce ed opportunità rispetto agli obiettivi di Piano Industriale del Gruppo e qui di seguito rappresentati.
Obiettivi, politica di gestione e identificazione dei rischi finanziari
Il Gruppo Trevi è soggetto a diverse tipologie di rischio e di incertezza che possono impattare sull’attività operativa, la struttura finanziaria e i risultati economici, tra cui il rischio di liquidità che condiziona le scelte strategiche di investimenti e acquisizione delle commesse.
Improvvisi cambiamenti nei contesti politici dove il Gruppo opera hanno immediate conseguenze sui risultati operativi e sulla posizione finanziaria.
Il Gruppo è altresì esposto al rischio di un peggioramento del contesto macroeconomico internazionale.
L’introduzione di norme più severe in materia di protezione dei dati nell’Unione Europea e la maggiore complessità dell’IT, sottopone il Gruppo al rischio cyber.
Per garantire una gestione organica e trasparente dei principali rischi ed opportunità che possano avere impatto sulla creazione di valore del Gruppo, il risk management, allineandosi con gli obiettivi posti dall’Amministratore Delegato, conferma, sostanzialmente, l’approccio integrato del processo per gestire l’incertezza con metodologie coerenti e strumenti omogenei, pur rispettando la necessaria specificità delle Divisioni.
Obiettivi delle Commesse
Quest’ambito vuole supportare il top management e i singoli risk owner, fin dalla fase di business development e di negoziazione commerciale, assicurando un’analisi bottom-up e quali-quantitativa per individuare e gestire gli eventi con potenziale impatto sulle performance di commessa e del portfolio di Divisione, quali ricavi, margine operativo, EBITDA, e flussi finanziari.
Obiettivi delle Divisioni
Quest’ambito include gli eventi con potenziale impatto sugli obiettivi delle Divisioni (non specificatamente di commessa) e sulla garanzia di prodotti e servizi di valore per i Clienti, con particolare attenzione ai KPI (Key Performance Indicators) dei principali Dipartimenti. La reportistica periodica è allineata con quella del Bilancio Consolidato mentre per le azioni di monitoraggio e mitigazione hanno frequenza continua, secondo le specifiche scadenze pianificate.
Obiettivi di Piano Industriale
Quest’ambito include la gestione di eventi con potenziale impatto sui target definiti dal Piano Industriale, con particolare riferimento ai ricavi, ai margini industriali e alla creazione di un adeguato portafoglio ordini dell’esercizio di riferimento.
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La Funzione Risk Management, basandosi sui dati messi a disposizione e aggiornati dalle società del Gruppo ed affiancando i responsabili commerciali delle Divisioni, definisce alcuni scenari di rischio ed opportunità per supportare il top management nelle valutazioni strategiche.
Rischi di liquidità
Il rischio di liquidità si può manifestare per l’incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l’operatività del Gruppo. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento e, dall’altra, le caratteristiche di scadenza e di rinnovabilità del debito o di liquidità degli impieghi finanziari. I fabbisogni di liquidità sono monitorati dalle funzioni centrali del Gruppo nell’ottica di garantire un efficace reperimento delle risorse finanziarie e/o un adeguato investimento della liquidità.
Il Gruppo a continuo monitoraggio della situazione della liquidità predispone i cash flow rotativi periodici e previsionali predisposti da parte di tutte le Società del Gruppo, i quali, poi, vengono consolidati ed analizzati dalla Capogruppo.
Si segnala che le disponibilità liquide sono parzialmente soggette a vincoli valutari relativamente ad alcuni Paesi in cui il Gruppo opera così come dettagliato nella seguente tabella:
(In milioni di Euro)
DivisioneSocietàPaeseVincolo31/12/2023
TreviTrevi Foundations Nigeria LtdNigeriaRestrizioni Valutarie6,5
TreviFoundation Construction LtdNigeriaRestrizioni Valutarie0,1
TreviSwissboring Overseas Piling Corp. Ltd (Dubai)DubaiCash Collateral su linea promiscua2,5
Totale   9,1
Ad oggi gran parte degli affidamenti con le Banche Finanziatrici sono regolati dall’Accordo di Risanamento che si è perfezionato il 30 novembre 2022 anche a seguito dell’aumento di capitale e della conversione dei crediti vantati dagli istituti di credito in capitale conclusosi l’11 gennaio 2023 con l’esecuzione dello stesso.
Di seguito viene illustrata la distribuzione geografica delle disponibilità liquide del Gruppo al 31 dicembre 2023:
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazioni
Italia15.98416.139(155)
Europa (esclusa Italia)2.9283.605(677)
Stati Uniti e Canada23.02721.5811.446
Sud America1.7242.884(1.160)
Africa16.67616.846(170)
Medio Oriente e Asia14.28726.845(12.558)
Estremo Oriente e Resto del mondo6.2137.065(852)
Totale80.83994.965(14.126)
I finanziamenti bancari del Gruppo alla fine dell’esercizio sono invece così ripartiti tra breve e lungo termine:
Finanziamenti correnti31/12/202331/12/2022VariazioneFinanziamenti non correnti31/12/202331/12/2022Variazione
Italia38.892135.713(96.821)Italia77.7814.93572.846
Europa (esclusa Italia)000Europa (esclusa Italia)1.8611.83328
Stati Uniti e Canada6.3706.563(193)Stati Uniti e Canada000
Sud America0467(467)Sud America000
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Africa
54
110
(56)
Africa
0
0
0
Medio Oriente e Asia
0
0
0
Medio Oriente e Asia
0
0
0
Estremo Oriente
6.962
6.943
19
Estremo Oriente
826
1.238
(412)
Resto del mondo
0
10
(10)
Resto del mondo
0
0
0
Totale
52.278
149.806
(97.528)
Totale
80.468
8.006
72.462
La tabella seguente riporta invece il dettaglio per area geografica di tutte le passività finanziarie, includendo i finanziamenti bancari, i leasing finanziari e debiti verso altri finanziatori:
Passività finanziarie a breve termine 31/12/2023 31/12/2022 VariazionePassività finanziarie a lungo termine 31/12/2023 31/12/2022 Variazione
Italia54.803268.604(213.801)Italia217.29668.259149.037
Europa (esclusa Italia)144278(134)Europa (esclusa Italia)2.1622.367(205)
Stati Uniti e Canada6.4127.378(966)Stati Uniti e Canada041(41)
Sud America1.7546661.088Sud America1271261
Africa322938(616)Africa697967(270)
Medio Oriente e Asia2.8255242.301Medio Oriente e Asia01.428(1.428)
Estremo Oriente7.9367.89937Estremo Oriente9211.344(423)
Resto del mondo3.8975043.393Resto del mondo7351.077(342)
Totale78.093286.791(208.698)Totale221.93875.609146.329
Rischio di mercato
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende quattro tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta, il rischio di prezzo delle commodity e altri rischi di prezzo, così come il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, partecipazioni disponibili per la vendita e strumenti finanziari derivati.
Rischio di tasso di interesse
L’esposizione al rischio delle variazioni dei tassi d’interesse di mercato è connessa ad operazioni di finanziamento sia a breve sia a lungo termine, con un tasso di interesse variabile.
Al 31 dicembre 2023, a seguito della firma dell’Accordo di Risanamento del 30 novembre 2022, buona parte dei finanziamenti del Gruppo risulta essere a tasso variabile, con esclusione del Prestito Obbligazionario e di alcuni finanziamenti delle controllate italiane ed estere, nonché dei contratti di leasing come riportato di seguito:
(In migliaia di Euro)
 31/12/2023 31/12/2023
DescrizioneTasso FissoTasso VariabileTotale
Finanziamenti e Leasing71.126172.047243.173
Prestito Obbligazionario50.00050.000
Totale Passività Finanziarie121.126172.047293.173
Si sottolinea inoltre che, a seguito dell’entrata in vigore dell’Accordo di Risanamento, e in coerenza con la sua applicazione, si è dovuto procedere al ricalcolo degli interessi retroattivamente a partire dal 30 settembre 2022 ad un tasso variabile pari a EURIBOR 6 mesi + 2% di margine (precedentemente a tasso fisso del 2%).
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Per ulteriori dettagli relativi alle passività finanziarie si rimanda ai paragrafi della nota integrativa ed in particolare alle note (13), (20) e (21)
Nella valutazione del rischio di fluttuazioni avverse dei tassi di interesse che abbiano impatto sugli oneri finanziari netti e sugli adeguamenti del fair value di attività e passività finanziarie sensibili al tasso di interesse, nell’ottica del rispetto dei covenant, è stata effettuata un’analisi di sensitività basata sui seguenti criteri:
Le attuali aspettative del mercato sull’andamento dei tassi di interesse fino al 2026 sono stabili o al ribasso.
In via prudenziale si è preso in considerazione l’applicazione di un ulteriore 1% di margine sul tasso variabile calcolato semestralmente (EURIBOR 6 mesi + 3% di margine).
Il risultato della sensitivity analisys dimostra che la curva dei tassi di interesse non ha un impatto significativo in termini di utili/perdite di esercizio; pertanto, non si ritiene che si possano avere impatti sul rispetto dei covenant a causa delle fluttuazioni de cambi.
Rischio di cambio
Il Gruppo è esposto al rischio che variazioni nei tassi di cambio possano apportare variazioni ai risultati economici e patrimoniali del Gruppo. L’esposizione al rischio di cambio può essere di natura:
Transattiva: variazioni del tasso di cambio intercorrenti tra la data in cui un impegno finanziario tra controparti diventa altamente probabile e/o certo o e la data di regolamento dell’impegno, variazioni che determinano uno scostamento tra flussi di cassa attesi e flussi di cassa effettivi;
Traslativa: variazioni del tasso di cambio determinano una variazione del valore delle poste patrimoniali in divisa, a seguito del consolidamento dei dati ai fini di bilancio e della loro traduzione nella moneta di conto della Capogruppo (Euro). Tali variazioni non determinano uno scostamento immediato tra flussi di cassa attesi e flussi di cassa effettivi ma solo un effetto contabile sul patrimonio netto consolidato del Gruppo. L’effetto sui flussi di cassa si manifesta solo qualora siano effettuate operazioni sul patrimonio della società del Gruppo che redige il bilancio in divisa.
Il Gruppo valuta la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio; gli strumenti utilizzati sono la correlazione dei flussi di pari valuta ma di segno opposto, la contrazione di finanziamenti di anticipazione commerciale e di natura finanziaria in pari valuta con il contratto di vendita. Il Gruppo non utilizza per la propria attività di copertura dal rischio di cambio strumenti di tipo dichiaratamente speculativo; tuttavia, nel caso in cui ci fossero e gli strumenti finanziari derivati non soddisfino le condizioni previste per il trattamento contabile degli strumenti di copertura richiesti dallo IFRS 9 o la società decide di non volersi avvalere della possibilità di hedge accounting, le loro variazioni di fair value sono contabilizzate a conto economico come oneri/proventi finanziari.
Nello specifico, il Gruppo ha la possibilità di gestire il rischio transattivo tramite la stipula di Strumenti Derivati non speculativi a seguito della firma dell’Accordo di Risanamento del 30 novembre 2022: al 31 dicembre 2023, tuttavia, non sono ancora in vigore linee di credito dedicate per la gestione di contratti derivati. L’esposizione al rischio di variazioni dei tassi di cambio deriva dall’operatività del Gruppo in una pluralità di Paesi e in monete diverse dall’Euro, in particolare il Dollaro Statunitense e le divise ad esso agganciate. Poiché risultano operazioni significative in Paesi dell’area Dollaro, il bilancio del Gruppo può essere interessato in maniera considerevole dalle variazioni dei tassi di cambio Euro/Usd.
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Il fair value di un contratto a termine è determinato come differenza tra il cambio a termine del contratto e quello di un’operazione di segno contrario di importo e scadenza uguale, ipotizzata ai tassi di cambio ed ai differenziali di tasso di interesse al 31 dicembre.
Rischio di credito
Il Gruppo è soggetto al rischio che il merito di credito di una controparte finanziaria o commerciale diventi insolvente.
Per la natura della sua attività, articolata in più settori, con un’accentuata diversificazione geografica delle unità produttive e per la pluralità di Paesi in cui sono venduti gli impianti e attrezzature il Gruppo non presenta una concentrazione del rischio di credito su pochi clienti/Paesi, anzi l’esposizione creditoria è suddivisa su un largo numero di controparti e clienti.
Il rischio di credito connesso al normale svolgimento delle operazioni commerciali è monitorato sia dalle singole società sia dalla direzione Finanziaria del Gruppo.
L’obiettivo è quello di minimizzare il rischio controparte attraverso il mantenimento dell’esposizione all’interno di limiti coerenti con il merito creditizio assegnato a ciascuna di esse dai diversi Credit Managers del Gruppo sulla base di informazioni storiche sui tassi di insolvenza delle controparti stesse.
Il Gruppo vende prevalentemente all’estero e utilizza per la copertura dei rischi di credito gli strumenti finanziari disponibili sul mercato, in particolare le Lettere di Credito e utilizza per progetti significativi gli strumenti del pagamento anticipato e della lettera di credito.
Rischio connesso alle attività svolte all’estero
L’evoluzione degli scenari economici e geo-politici influenza da sempre le attività finanziarie e industriali del Gruppo.
I ricavi per attività all’estero del Gruppo Trevi confermano un consolidamento sull’estero attestandosi a circa il 90% dell’ammontare totale; la presenza del Gruppo è localizzata principalmente in Medio Oriente, USA, Estremo Oriente ed Africa.
Relativamente ai ricavi localizzati in aree con un rischio politico e commerciale medio-alto, caratterizzati cioè dal rischio di insolvenza di operatori, pubblici e privati, legato all’area geografica di provenienza e indipendente dalla loro volontà, nonché dal rischio legato alla provenienza di un determinato strumento finanziario e dipendente da variabili politiche, economiche e sociali, con specifico riferimento ai paesi in cui Trevi opera, maggiormente esposti a questa tipologia di rischio, si precisa che sono due in particolare le aree con alto rischio politico e basso rischio commerciale in cui opera il Gruppo Trevi.
Tajikistan
Il Tagikistan è diventato indipendente nel 1991 in seguito alla disgregazione dell'Unione Sovietica e ha vissuto una guerra civile tra fazioni politiche, regionali e religiose dal 1992 al 1997.
L'etnia uzbeka costituisce una minoranza sostanziale in Tagikistan e l'etnia tagika una minoranza ancora più numerosa nel vicino Uzbekistan.
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Il paese, con una popolazione di poco più di 9,2M di abitanti, rimane il più povero dell'ex repubblica sovietica con un real gdp per capita pari a $ 3.900. Il Tagikistan è diventato membro dell'OMC nel marzo 2013. Tuttavia, la sua economia continua ad affrontare grandi sfide, tra cui la dipendenza dalle rimesse dei lavoratori migranti tagiki che lavorano in Russia e Kazakistan, la corruzione dilagante e il commercio di oppiacei e altre violenze destabilizzanti provenienti dal vicino Afghanistan. Dal 2010 il Tagikistan ha subito diversi incidenti di sicurezza interna, tra cui conflitti armati tra le forze governative e gli uomini forti locali nella valle di Rasht e tra le forze governative e i residenti e i leader informali nell'oblast autonomo di Gorno-Badakhshan. Il Tagikistan ha subito il suo primo attacco rivendicato dall'ISIS nel 2018, quando gli assalitori hanno attaccato un gruppo di ciclisti occidentali con veicoli e coltelli, uccidendone quattro. L'attrito tra le forze al confine tra il Tagikistan e la Repubblica del Kirghizistan è divampato nel 2021, culminato in scontri mortali tra le forze di frontiera nell'aprile 2021 e nel settembre 2022.
(fonte: https: //www.cia.gov/the-world-factbook/countries/tajikistan/#introduction).
Argentina
L’Argentina, si legge nel report della Banca mondiale, nel 2024 seguirà la tendenza dell’intera America Latina dove l’economia crescerà al 2,3 per cento e al 2,5 per cento nel 2025. È l’effetto, spiegano gli analisti, del miglioramento delle economie dei partner commerciali della regione e dell’allentamento della stretta monetaria. Inoltre, nonostante il calo, i prezzi delle materie prime continueranno a mantenere un livello tale da sostenere la crescita, mentre l’inflazione proseguirà nel suo trend di calo, con l’unica incognita dell’Argentina.
Nel caso specifico della crescita economica dell’Argentina nel 2024, la Banca mondiale segnala che si aggancia all’uscita dall’emergenza siccità che ha colpito il principale settore economico del paese provocando un forte calo dei principali asset dell’export che, da soli, sono alla base della perdita di quasi 3 punti di Pil.
L’Argentina, si legge nel documento dell’organismo di Washington, “si trova tuttavia ad affrontare una situazione economica delicata, con incertezze politiche, in un contesto di inflazione elevata e forte deprezzamento della valuta. Un quadro generale che colpisce la fiducia dei consumatori, ricordando che “l’inflazione annuale ha recentemente ha superato il 150 per cento, senza alcun segno di miglioramento”
Per quanto riguarda I capitali argentini all’estero, questi sono pari a 271,499 miliardi di dollari: è la stima dell’Indec, il locale istituto nazionale di statistica, dall’ultimo aggiornamento della bilancia dei pagamenti. Il dato è aggiornato a settembre del 2023 e indica un aumento del 32 per cento negli ultimi cinque anni, effetto della sfiducia degli argentini davanti alla continua incertezza finanziaria e alla crescente inflazione che condannano la posizione della moneta nazionale come strumento di risparmio.
(fonte: Banca Mondiale. Indec argentino)
L’incidenza dei ricavi delle aree sopraindicate rispetto al totale del Gruppo è inferiore al 3%.
Rischio connesso all’approvvigionamento delle materie prime
I temi pertinenti all’approvvigionamento di materie prime sono articolati nelle seguenti categorie del Modello dei Rischi del Gruppo Trevi:
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Supply Chain
Approvvigionamento
Commodity
La revisione del Modello, con particolare attenzione alle tematiche Environment, Social & Governance (d’ora innanzi ESG), sarà avverabile con l’approvazione del Piano di Sostenibilità e della relativa Procedura gestionale, ad oggi in fase di definizione.
Per la Divisione Soilmec, nel corso del 2023, il costo delle materie prime ha intrapreso una tendenza di decrescita che ha portato ad una maggiore stabilità delle quotazioni dei prodotti finiti e degli indici energetici (gas/luce).
Per la Divisione Trevi il tema è altrettanto importante ma essendo l’attività amministrata “a commessa” è possibile mitigare contrattualmente e puntualmente il rischio di fluttuazione del costo delle materie prime attraverso la definizione di condizioni di garanzia o addirittura l’esclusione della fornitura delle materie prima dallo scopo del lavoro.
Inoltre, si segnala che mediamente è statisticamente piuttosto breve il periodo intercorrente tra la gara per l’ottenimento della commessa e l’apertura dei cantieri e la durata delle commesse è compresa tra i sei ed i nove mesi e, pertanto, nelle offerte si può tenere conto di costi aggiornati in relazione ai progetti da realizzare.
Rischi climatici
I principali aspetti ambientali associati all’attività del Gruppo Trevi scarsamente probabili ma con impatto potenzialmente alto sono correlati alle attività di perforazioni e fondazioni nei cantieri della Divisione Trevi. Allo scopo di ridurre la significatività di tali potenziali impatti, Trevi applica principi di gestione ambientale in linea con lo standard ISO14001, all’interno dei quali sono effettuate indagini ambientali specifiche prima dell’avvio delle commesse e controlli periodici durante le attività.
Le attività effettuate nei cantieri hanno impatti anche sul clima in quanto richiedono l’utilizzo di macchine operatrici con motore endotermico. Trevi è impegnata a ridurre l’impatto ambientale associato alle emissioni prodotte da tali macchine sia attraverso un uso più efficiente che prevede l’impiego di dispositivi IOT per il controllo e la supervisione da remoto delle attrezzature, il sistema Soilmec DMS e la sensibilizzazione degli operatori verso un uso corretto delle attrezzature, sia attraverso l’aggiornamento del parco macchine che prevede l’introduzione di macchine di nuova generazione più efficienti o elettriche (si veda linea HighTech ed e-Tech di Soilmec), l’utilizzo di carburanti bio-diesel.
Inoltre, va segnalato che, qualora si dovessero verificare danni da eventi metereologici o da danni ambientali diretti, sono presenti assicurazioni CAR (Construction All-Risks) in ogni cantiere, su cui si inseriscono le coperture assicurative RCT (Responsabilità Civile verso Terzi) con estensione alla copertura all’inquinamento accidentale e le coperture assicurative All-Risks sulle macchine ed attrezzature utilizzate.
Nell’ambito degli aspetti ambientali all’interno della rendicontazione di carattere non finanziario 2023 (Dichiarazione Non Finanziaria) che il Gruppo redige dal 2017, sono stati identificati ed analizzati cinque indicatori. Quelli di maggior impatto sono “la gestione delle emissioni e lotta al cambiamento climatico” e “la gestione dei rifiuti e delle sostanze pericolose”. Il primo fa riferimento alla promozione di strategie di
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riduzione delle emissioni in atmosfera e allo sviluppo dell’utilizzo di energie rinnovabili, con l’obiettivo per il Gruppo di ridurre gradualmente la dipendenza dal settore dei combustibili fossili e diminuire il proprio impatto sull’ambiente. Il secondo fa riferimento ai rifiuti prodotti dal Gruppo (presso le sedi legali, operative e i cantieri) con l’obiettivo di continuare ad incrementare la quota destinata a riutilizzo e di mantenere la percentuale di rifiuti pericolosi inferiore al 0,25% del totale prodotto. Gli altri tre indicatori riguardano l’ “inquinamento dell’acqua, dell’aria e del suolo” una specifica tematica emersa come rilevante nella rendicontazione 2023, la “gestione efficiente delle risorse idriche”, le cui performance per la Divisione Trevi sono strettamente legate alle specifiche tipologie di lavorazioni effettuate, e la “protezione della biodiversità e del capitale naturale” che, pur interessando una parte ridotta delle attività del Gruppo, viene attuata e garantita attraverso il rispetto delle misure precauzionali idonee a mantenere l’armonia con la natura e salvaguardare tutte le specie viventi.
Si segnala infine che il Gruppo Trevi si è contraddistinto nell’attenzione ai temi ESG ricevendo, nel corso del 2023, diversi riconoscimenti:
Si è qualificato tra le prime 100 aziende che si sono distinte maggiormente nella riduzione della propria intensità di emissioni CO2. La ricerca è stata realizzata dal Corriere della Sera con l’Agenzia Statista e si è basata su un campione di oltre 700 aziende italiane nel corso del 2023.
La rivista inglese di economia e finanza Cfi.co ha conferito al Gruppo Trevi il premio "Sustainability Awards 2023 - Best Sustainable Specialised Construction Solutions - Italy 2023".
Dai risultati dell’indagine "Leader della sostenibilità 2023" condotta da “Il Sole 24 Ore” in collaborazione con Statista è emerso che il Gruppo Trevi è tra le aziende italiane che si sono maggiormente distinte nei temi ESG.
Rischio Cyber
Il Gruppo, anche nel corso del 2023, ha continuato nel percorso di adozione di nuove iniziative, strumenti e procedure volte a garantire livelli di sicurezza ICT sempre più elevati, per rendere sempre più efficaci i processi di ICT Security.
Il Dipartimento DIT Corporate (Digital Innovation & Technology), che eroga servizi per tutte le aziende del Gruppo, sta continuando nel processo di implementazione di infrastrutture con tecnologie Hybrid Cloud, che, unitamente all’adozione di applicazioni Cloud e di un Piano di Disaster Recovery, consentono di aumentare significativamente la probabilità di salvaguardare la piena operatività delle Aziende, anche in caso di attacco hacker o malfunzionamento dei sistemi che sovraintendono all’erogazione dei servizi.
Il Gruppo continua ad erogare percorsi formativi specifici per indurre a comportamenti idonei ad evitare il coinvolgimento in processi «malevoli» di cyber crime. Inoltre, il Dipartimento DIT Corporate prosegue nell’emissione di periodiche «pillole informative» per segnalare esempi di casi concreti di frodi informatiche nelle quali gli utenti potrebbero imbattersi se non seguissero le corrette procedure ed istruzioni ed inoltre testa regolarmente la consapevolezza degli utenti attraverso campagne di phishing interne mirate.
Trevi Finanziaria Industriale S.p.A., attraverso Dipartimento DIT Corporate, sta continuando ad operare compatibilmente al percorso dettato dalla certificazione ISO 27001:2022, ossia la norma che definisce lo standard internazionale che descrive le best practice per un ISMS (sistema di gestione della sicurezza delle informazioni, anche detto SGSI, in italiano). Questa certificazione è la dimostrazione che i servizi erogati dall’Azienda rispettano le best practice sulla sicurezza delle informazioni.
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Si ritiene, tuttavia, che le misure adottate ed i presidi esistenti rappresentino adeguati elementi di mitigazione di questo rischio, e che, quindi, non residui un rischio rilevante ai fini della continuità delle attività aziendali.
INFORMAZIONI INTEGRATIVE SU STRUMENTI FINANZIARI
In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. In particolare, la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:
Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi;
Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi desunti da dati di mercato osservabili;
Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti da dati di mercato osservabili.
Nelle tabelle che seguono sono riportate le attività e le passività al 31 dicembre 2023 in base alle categorie previste dallo IFRS 9.
Legenda Categorie IFRS 9
Fair value a conto economicoFVTPL
Fair value a conto economico complessivoFVOCI
Costo ammortizzatoCA
FV – strumenti di coperturaFVOCI o FVTPL
Di seguito sono riportate le informazioni integrative su strumenti finanziari ai sensi dell’IFRS 9.
DescrizioneClassi IFRS9Note31/12/2023Fair Value a Patrimonio NettoFair Value a Conto EconomicoEffetto a Conto Economico
ATTIVITA'
Attività finanziarie non correnti
Altri crediti finanziari lungo termine CA 6 2.224
Totale Attività finanziarie non correnti 2.224
Attività Finanziarie correnti
Altri crediti finanziari a breve termine CA 12.779
Strumenti finanziari derivati a breve termine FVTPL -
Attività finanziarie correnti CA 11 4.422
Disponibilità liquide CA 12 80.838
Totale Attività finanziarie correnti 98.039
Totale Attività finanziarie 100.263
PASSIVITA’
Passività finanziarie non correnti
Finanziamenti a lungo termine CA 14 80.468 9.407
Debiti verso altri finanziatori a lungo termine CA 14 141.470 741
Strumenti finanziari derivati a lungo termine FV -
Totale passività finanziarie non correnti 221.938
Passività finanziarie correnti
Finanziamenti a breve termine CA 20 52.278 27.9576.111
119
Debiti verso altri finanziatori a breve termine
CA
21
25.815
135
Strumenti finanziari derivati a breve termine
FVTPL
-
Totale passività finanziarie correnti
78.093
Totale passività finanziarie
 
 
300.031
 
 
 
Warrant
FVTPL
 
2
 
 
28,75
In seguito alla misurazione al fair value del Warrant è stato rilevato un provento finanziario pari a circa 2 migliaia di Euro.
IMPAIRMENT TEST
Il Gruppo ha rivisto i propri indicatori di impairment al 31.12.2023. Anche alla luce del perdurare di un contesto di mercato caratterizzato da grande volatilità, è stato effettuato un test di impairment per le 2 Cash Generating Unit (CGU) del Gruppo Trevi (CGU Trevi e CGU Soilmec) e per il Gruppo nel suo complesso.
Il test di impairment, in accordo con lo IAS 36, è inizialmente avvenuto confrontando il valore contabile (carrying amount) dell’attività o del gruppo di attività componenti l’unità generatrice di flussi finanziari (CGU) con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il fair value (al netto degli eventuali oneri di vendita) ed il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall’attività o dal gruppo di attività componenti la CGU (valore d’uso).
Più in particolare, l’impairment test di primo livello sulle CGU Trevi e Soilmec è stato condotto, in continuità di metodo rispetto al 31.12.2022, testando in primo luogo la recuperabilità del carrying amount di ciascuna CGU tramite il valore d’uso (Value in Use), determinato attraverso l’attualizzazione dei flussi di risultato di piano di ciascuna CGU, ovvero mediante il metodo finanziario del Discounted Cash Flow, metodologia direttamente richiamata dallo IAS 36.
Tale metodo si basa sul presupposto che il valore del capitale economico di un’azienda ad una certa data (nel presente caso, il 31 dicembre 2023) sia rappresentato dalla somma algebrica dei seguenti elementi:
valore “operativo”, pari al valore attuale dei flussi di cassa prodotti dalla gestione operativa dell’azienda in un arco di tempo definito;
valore delle attività accessorie non strategiche o strumentali alla data di riferimento.
Ai fini dell’esecuzione dell’impairment test sono stati utilizzati i dati economici e patrimoniali Actual 2023 (desunti dal consuntivo al 31 dicembre 2023) nonché i dati economici e patrimoniali 2024 2027 desumibili dai Piani approvati dalla Capogruppo in data 22 dicembre 2023.
I flussi di pianificazione considerati non considerano gli effetti di ristrutturazioni ed efficientamenti futuri non ancora avviati, che il principio contabile richiede di escludere.
Inoltre, preme rilevare come il Piano 2024 2027, considerato ai fini del test di impairment, tiene conto degli impatti economici riconducibili alle attività che sono e saranno avviate al fine di raggiungere gli obiettivi di «Environmental, social, and corporate governance» (c.d. ESG) posti dal Gruppo. Il Management ha, infatti, identificato puntualmente gli obiettivi di sostenibilità e iniziato a definire un piano prospettico di attuazione per il loro raggiungimento, recepito nel Piano industriale 2024 2027, che sarà implementato nei prossimi esercizi.
Ciò premesso, il flusso monetario è stato costruito partendo dal reddito operativo (EBIT) di ciascun periodo, calcolando e sottraendo allo stesso le imposte dirette figurative ad aliquota piena, sommando i componenti negativi di reddito che non danno luogo a uscite monetarie, quali ammortamenti e accantonamenti, e
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determinando così il flusso finanziario della gestione operativa corrente”, interpretabile come un flusso monetario potenziale”. Successivamente, è stato determinato il flusso monetario della gestione operativa” aggiungendo al predetto flusso le variazioni di Capitale Circolante Netto (infatti, l’ammontare delle risorse monetarie effettivamente liberate dalla gestione caratteristica corrente risente della variazione subita nel periodo dagli elementi del patrimonio che sorgono e si estinguono per effetto dei cicli operativi: crediti commerciali, rimanenze, debiti commerciali, debiti verso il personale, ecc.) e le CAPEX (investimenti al netto dei disinvestimenti in capitale fisso).
Per l'attualizzazione dei flussi di cassa come sopra determinati è stato calcolato un costo medio ponderato del capitale «WACC» calcolato, in continuità di metodo rispetto al 2022, secondo il modello economico del CAPM (Capital Asset Pricing Model). Considerato che le due CGU Trevi e Soilmec operano in settori differenti, seppur strettamente connessi fra loro, si è ritenuto opportuno determinare in linea con lo scorso esercizio uno specifico WACC in considerazione del settore di operatività delle stesse: «Special Foundation/Heavy Construction» per la CGU Trevi e «Industrial Machinery» per la CGU Soilmec.
Il WACC di Trevi S.p.A. è stato determinato nell’11,37% e le singole variabili sono state desunte come segue:
tasso risk-free: 3,96%, tasso di rendimento dei titoli di un Paese maturo (Stati Uniti), pari alla media dei Bond 10Y relativi ai 12 mesi precedenti il 31.12.2023;
beta levered: 0,79, costruito come media del beta unlevered a 3Y di un campione di società comparabili del settore «Special Foundation/Heavy Construction» levereggiato in funzione del rapporto D/E medio dei medesimi comparables;
equity risk premium: è stato utilizzato un tasso pari al 5,50%;
rischio Paese: 3,04%, tale componente è stata aggiunta al Ke dopo aver pesato per il beta l’ERP, ed è stata determinata quale media del rischio Paese dei Paesi di operatività della CGU Trevi ponderata per la percentuale di produzione dell'EBIT 2027 in detti Paesi;
differenziale d’inflazione: 1,82%, tale componente è stata aggiunta al Ke al fine di considerare l’effetto dell’inflazione e determinare il tasso reale;
coefficiente alpha: pari ad 1 punto percentuale, incluso nel calcolo al fine di considerare tra l’altro un premio per small cap e/o un premio di execution risk;
costo del debito lordo: pari al 4,80% (post tax: 3,60%) è stato determinato quale media dei tassi actual delle linee di credito del Gruppo;
struttura finanziaria: D/D+E= 26,47%; E/D+E= 73,53%, determinata quale media dei comparables del settore «Special Foundation/Heavy Construction» già considerati per la definizione del beta.
Si precisa che, ai fini della determinazione del Terminal Value, il predetto WACC è stato aumentato di 1 punto percentuale.
Il WACC di Soilmec S.p.A. è stato determinato nel 10,72% e le singole variabili sono state desunte come segue:
tasso risk-free: 3,96%, tasso di rendimento dei titoli di un Paese maturo (Stati Uniti), pari alla media dei Bond 10Y relativi ai 12 mesi precedenti il 31.12.2023;
beta levered: 1,03, costruito come media del beta unlevered a 3Y di un campione di società comparabili del settore «Industrial Machinery» levereggiato in funzione del rapporto D/E medio dei medesimi comparables;
equity risk premium: è stato utilizzato un tasso pari al 5,50%;
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rischio Paese: 1,57%, tale componente è stata aggiunta al Ke dopo aver pesato per il beta l’ERP, ed è stata determinata quale media del rischio Paese dei Paesi di operatività della CGU Soilmec ponderata per la percentuale di produzione dell'EBIT 2027 in detti Paesi;
differenziale d’inflazione: 0,33%, tale componente è stata aggiunta al Ke al fine di considerare l’effetto dell’inflazione e determinare il tasso reale;
coefficiente alpha: pari ad 1 punto percentuale, incluso nel calcolo al fine di considerare tra l’altro un premio per small cap e/o un premio di execution risk;
costo del debito lordo: pari al 4,80% (post tax: 3,52%) è stato determinato quale media dei tassi actual delle linee di credito del Gruppo;
struttura finanziaria: D/D+E= 20,18%; E/D+E= 79,82%, determinata quale media dei comparables del settore «Industrial Machinery» già considerati per la definizione del beta.
Si precisa che il predetto WACC è stato adottato anche ai fini della determinazione del Terminal Value.
Per gli anni successivi al 2027, i flussi di cassa delle CGU sono stati calcolati sulla base di un Terminal Value determinato proiettando in perpetuity l’EBIT normalizzato dell’ultimo anno di piano esplicito (2027), al netto delle imposte figurative ad aliquota piena. È stato, inoltre, considerato un tasso di crescita g costruito in funzione della media dell’inflazione attesa nei Paesi di operatività di ciascuna CGU, ponderata per la percentuale di EBIT 2027 effettivamente prodotta dalle stesse in tali Paesi. In particolare, il tasso di crescita g della Divisione Trevi è pari al 3,92%; mentre, il tasso di crescita g della Divisione Soilmec è pari al 2,43%.
Di conseguenza, il tasso di attualizzazione adottato per il Terminal Value, scaturente dalla differenza fra i predetti WACC e i tassi di crescita g, è pari all’8,45% per la CGU Trevi e all’8,29% per la CGU Soilmec. Dato preponderante, considerato che il Terminal Value rappresenta mediamente il 70-80,00% dell’Enterprise Value delle CGU.
Il test di impairment effettuato sullo scenario, e con i parametri di base, sopra rappresentato non ha portato all’evidenza di una svalutazione degli attivi delle CGU Trevi e Soilmec, rispetto al valore contabile di iscrizione.
L’impairment test di secondo livello è stato effettuato nella modalità asset side, verificando che il valore recuperabile degli attivi di Gruppo fosse superiore al loro valore contabile. L’Enterprise Value complessivo è stato calcolato con il metodo per somma di parti (SOTP), ovvero mediante la sommatoria de:
(+) l’Enterprise Value delle CGU Trevi e Soilmec;
(+) il valore attuale dei flussi operativi della holding Trevi Finanziaria Industriale;
(+) il valore delle attività afferenti investimenti accessori;
Il valore contabile di confronto è ricavato (per coerenza) sulla base de:
(+) il patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2023;
(+) la posizione finanziaria netta, assunta al valore contabile al 31 dicembre 2023.
Tale confronto porta all’evidenza di una differenza positiva di Euro 173 milioni.
Il Management ha altresì analizzato la variabilità dei risultati delle stime di secondo livello al mutare dei principali input valutativi assunti, ipotizzando alternativamente: l’incremento dei tassi di sconto (WACC) rilevanti per la determinazione del Terminal Value e la varianza dei flussi FCFO rilevanti per la determinazione del Terminal Value.
È stata dapprima svolta un’analisi di sensitività sui tassi di sconto (WACC) adottati per il Terminal Value al fine di identificare la maggiorazione di tasso che porterebbe il valore recuperabile degli attivi di Gruppo ad essere almeno pari al relativo carrying amount (ovvero all’azzeramento dell’headroom riscontrato nel secondo livello del test). In tal circostanza una variazione in incremento puntuale dei WACC per il TV pari al
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6,02 punti percentuali per le CGU Trevi e Soilmec, porterebbe ad una coincidenza tra il valore recuperabile e il valore contabile degli attivi di Gruppo nonché ad un margine di primo livello per la CGU Trevi di Euro 31,66 milioni, rispetto ai 157,93 milioni di Euro del caso base, e per la CGU Soilmec negativo per Euro 7,28 milioni, rispetto ai 39,45 milioni di Euro del caso base. Si precisa che la maggiorazione puntuale di tasso che porterebbe all’azzeramento dell’headroom di primo livello della CGU Soilmec (ovvero alla coincidenza tra il valore recuperabile e il valore contabile degli attivi della CGU) è pari a 4,57 punti percentuali.
Successivamente, è stata svolta un’analisi di sensitività sulla variazione dei flussi FCFO rilevanti per la determinazione del Terminal Value, mantenendo invariati tutti gli altri criteri ed assunzioni di stima, al fine di identificare la percentuale di decremento degli FCFO del Terminal Value che porterebbe il valore recuperabile degli attivi di Gruppo ad uguagliare il relativo carrying amount. Tale percentuale di decremento è stata individuata nel 41,75%. In tale circostanza si otterrebbe un margine positivo di primo livello per la CGU Trevi di Euro 31,28 milioni, rispetto ai 157,93 milioni di Euro del caso base, e per la CGU Soilmec un margine negativo di primo livello di Euro 6,90 milioni, rispetto ai 39,45 milioni di Euro del caso base. Si precisa che la percentuale di decremento degli FCFO del Terminal Value che porterebbe il valore recuperabile degli attivi della CGU Soilmec ad uguagliare i relativi valori contabili è pari al 35,53%.
In linea con quanto già effettuato al 31.12.2022, è stato svolto uno specifico test di impairment sui Progetti di Ricerca e Sviluppo realizzati dalla divisione Soilmec negli anni scorsi. Tale specifico test è stato condotto mediante l’attualizzazione dei flussi riconducibili a ciascun Progetto al tasso WACC determinato nel 10,72%. Il test non ha portato all’evidenza di alcuna perdita di valore. Non è stato svolto alcun test di impairment sui Progetti di Ricerca e Sviluppo realizzati dalla divisione Trevi in quanto al 31.12.2023 i valori contabili risultano completamente ammortizzati.
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COMMENTO DELLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVITA’ NON CORRENTI
(1) Immobili, impianti e macchinari
Le immobilizzazioni materiali a bilancio ammontano al 31 dicembre 2023 a 169,7 milioni di Euro, con un decremento di 5,1 milioni di Euro rispetto al loro valore netto al 31 dicembre 2022 (164,6 milioni di Euro).
I movimenti relativi all’esercizio 2023 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
(in migliaia di Euro)
DescrizioneCosto originario al31/12/2022Ammort. accumulato31/12/2022Valore netto al31/12/2022Increm.Decrem.Ammort.Utilizzo FondoRettifiche di valoreRiclass. Fondo amm.toRiclass var. costo originarioDiff. Cambio costo storicoDiff. CambioFondo amm.toCosto originario31/12/2023Ammort. accumulato31/12/2023Valore netto al31/12/2023
Terreni18.501(3.994)14.5072.146(696)(1.215)30(85)115(1.831)24318.235(5.048)13.187
Fabbricati58.633(32.914)25.7192.189(4.703)(2.713)2.8170230(1.077)(873)38054.169(32.200)21.969
Impianti e macchinari254.520(155.816)98.70427.839(19.899)(16.412)13.977(463)27.043(22.623)(5.730)1.865233.644(129.343)104.301
Attrezzature industriali e commerciali77.828(59.697)18.1319.295(3.868)(5.338)3.2650(20.228)22.345(12.099)9.23193.502(72.767)20.735
Altri beni35.005(29.719)5.2862.780(3.543)(2.135)3.299(4)194(551)(1.484)1.16032.203(27.201)5.002
Immobilizzazioni in corso ed acconti2.25502.2557.69400000(5.363)(116)04.47004.470
TOTALE446.742(282.140)164.60251.944(32.709)(27.813)23.361(467)7.154(7.154)(22.133)12.879436.223(266.559)169.664
Gli incrementi lordi del periodo sono complessivamente pari a 51,9 milioni di Euro mentre i decrementi dell’esercizio al netto dell’utilizzo fondo risultano pari a 9,3 milioni di Euro; i movimenti evidenziati si riferiscono alla normale attività di sostituzione di impianti ed attrezzature.
L’effetto cambio nell’esercizio 2023 è stato negativo per 9,3 milioni di Euro. Alcune immobilizzazioni sono gravate da ipoteche a fronte dei finanziamenti ricevuti, così come descritti nella voce “Debiti”. Nel corso dell’esercizio sono state effettuate alcune rettifiche di valore con un impatto netto negativo di complessivi 0,5 milioni di Euro allineando i saldi di bilancio al valore presumibile di realizzo.
Il valore netto di carico delle immobilizzazioni materiali detenute in leasing al 31 dicembre 2023 a titolo di diritto di utilizzo è pari a 25,8 milioni di Euro (il corrispondente saldo al 31 dicembre 2022 era pari a 24,6 milioni di Euro). L’incremento pari a 1,2 milioni di Euro è ascrivibile prevalentemente alla sottoscrizione di nuovi contratti di leasing che hanno più che compensato il decorso dei contratti di leasing finanziari esistenti; in parte ha inciso anche l’effetto cambio. Di seguito il dettaglio:
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazioni
Terreni e fabbricati8.7859.714(929)
Impianti e macchinari11.3018.3152.986
Attrezzature industriali e commerciali4.0644.520(456)
Altri beni1.6382.050(412)
Totale25.78824.5991.189
Le attività in leasing finanziario sono impiegate come garanzia per le relative passività assunte.
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(2) Immobilizzazioni immateriali e avviamento
Le Immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2023 ammontano a 17,3 milioni di Euro, in diminuzione di 0,2 milioni di Euro rispetto al valore relativo al 31 dicembre 2022 (17,5 milioni di Euro).
I movimenti relativi all’esercizio 2023 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
(in migliaia di Euro)
DescrizioneCosto originario al31/12/2022Ammort. accumulato31/12/2022Valore netto al31/12/2022Increm.Decrem.Ammort.Utilizzo FondoSvalutaz. e rivalutazDiff. Cambio costo storicoDiff. Cambio fondo amm.toRiclass. e altre variazioni valore originarioRiclass e altre variazioni f.do amm.toCosto originario31/12/2023Ammort. accumulato31/12/2023Valore netto al31/12/2023
Avviamento464(459)50000000(5)0459(459)0
Costi di sviluppo47.797(39.060)8.7372.8360(1.579)0(284)00172(172)50.521(40.811)9.710
Diritti di brevetto ind. e di utilizzazione delle opere dell’ingegno3.714(3.289)42500(102)0(303)00224(199)3.635(3.590)44
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili15.343(7.117)8.2261.017(190)(2.028)1850(2)269(94)16.237(9.052)7.185
Immobilizzazioni in corso ed acconti0003040000(7)0002970297
Altre immobilizzazioni3.733(3.643)907(2.124)(67)2.124(14)(397)396823(818)2.028(2.008)20
TOTALE71.051(53.568)17.4834.164(2.314)(3.776)2.309(601)(406)3981.283(1.283)73.177(55.920)17.257
Il valore netto dei costi di sviluppo al 31 dicembre 2023 ammonta a 9,7 milioni di Euro in incremento rispetto all’esercizio precedente per 1 milione di Euro.
La voce “Incrementi”, pari a 4,2 milioni di Euro, si riferisce per circa 2,8 milioni di Euro ai costi capitalizzati per lo sviluppo di tecnologie e attrezzature utilizzate dalla Capogruppo e dalle controllate; tali costi, che rispettano i requisiti richiesti dallo IAS 38, sono stati infatti capitalizzati e successivamente ammortizzati a partire dall’inizio della produzione e lungo la vita economica media dei prodotti correlati.
La voce “Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell’ingegno”, il cui valore netto è pari a 44 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023, decrementa di 381 migliaia rispetto di Euro rispetto l’esercizio precedente, a seguito di svalutazione al netto dell’effetto ammortamento dell’anno.
Le “altre immobilizzazioni immateriali” ammontano al 31 dicembre 2023 a 20 migliaia di Euro, in calo rispetto all’esercizio precedente di 70 migliaia di Euro.
(3) Partecipazioni
Le partecipazioni ammontano a 0,4 milioni di Euro, in decremento rispetto al valore dell’esercizio precedente per 0,5 milioni di Euro.
Di seguito si evidenziano sinteticamente le variazioni intervenute nel 2023 nelle partecipazioni:
(in migliaia di Euro)
DescrizioneSaldo al31/12/2022IncrementiDecrementiRivalutazioniSvalutazioniAltre variazioniSaldo al31/12/2023
Imprese collegate valutate al patrimonio netto3590(406)0(4)510
Altre imprese5440000(119)425
TOTALE9030(406)0(4)(68)425
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La movimentazione del periodo si riferisce esclusivamente all’adeguamento della partecipazione della società Trevi Nicholson JV, valutata con il metodo del patrimonio netto.
(4) Attività fiscali per imposte anticipate e passività fiscali per imposte differite
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazioni
Crediti per imposte differite attive27.88425.4202.464
TOTALE27.88425.4202.464
Passività fiscali per imposte differite(18.004)(18.751)747
TOTALE(18.004)(18.751)747
Posizione netta alla fine dell'esercizio9.8806.6693.211
Le attività fiscali per imposte anticipate si riferiscono in parte a differenze temporanee e a perdite fiscali pregresse che in base alla normativa fiscale potranno essere recuperate nei prossimi esercizi e, per la restante parte, agli effetti fiscali differiti derivanti dalle scritture di consolidamento.
Al 31 dicembre 2023 ammontano a 27,9 milioni di Euro in aumento rispetto all’esercizio precedente per 2,5 milioni di Euro.
Il valore della posizione netta alla fine dell’esercizio è pari a 9,9 milioni di Euro.
Le attività fiscali per imposte differite sono ritenute recuperabili in parte attraverso la compensazione con passività per imposte differite che si riverseranno contestualmente in futuro.
Le passività fiscali per imposte differite si riferiscono principalmente alle differenze tra i valori delle attività e passività esposte nel bilancio consolidato ed i corrispondenti valori fiscalmente riconosciuti nei Paesi ove il Gruppo opera. Al 31 Dicembre 2023 ammontano complessivamente a 18 milioni di Euro, con un decremento di 0,7 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2022.
Di seguito la tabella di movimentazione:
 
 
 
 
(in migliaia di Euro)
Descrizione
Saldo al 31/12/2022
Accantonamenti
Decrementi
Altre Variazioni
Saldo al 31/12/2023
Crediti per imposte differite attive25.4204.875176(2.587)27.884
Fondo imposte differite passive(18.751)663(1.286)1.368(18.004)
Di seguito sono riportati i principali elementi che compongono le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite e la loro movimentazione durante l’esercizio in corso ed in quello precedente:
(in migliaia di Euro)
DescrizioneEliminazione utili infragruppoApplicazione Principi Contabili InternazionaliCosti di sviluppoAdeguamento Aliquote di GruppoBilanci Civilistici e AltreTotale
Saldi al 01/01/20225.667(2.435)(318)(875)2062.246
Effetto a conto economico(437)(113)21305.9605.542
Effetto a patrimonio netto
Differenze cambio(11)8(51)(254)(308)
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Pagamenti ed altre variazioni0(1)69310(1.189)(811)
Saldi al 31/12/20225.219(2.542)(247)(486)4.7226.669
Effetto a conto economico2.087117431263.2085.581
Effetto a patrimonio netto
Differenze cambio(2)3017(837)(792)
Pagamenti ed altre variazioni(0)1.09355343(3.069)(1.578)
Saldi al 31/12/20237.304(1.302)(148)(0)4.0259.880
La voce "Bilanci Civilistici e altre" è principalmente composta da attività per imposte anticipate iscritte a fronte delle perdite fiscali di talune società estere del Gruppo ed al 31 dicembre 2023 ammonta a circa 4 milioni di Euro.
Le perdite pregresse al 31 dicembre 2023 relative alle società italiane aderenti al consolidato fiscale ammontano a 205 milioni di Euro; su tali perdite pregresse sono state iscritte imposte anticipate per circa 5,1 milioni di Euro, calcolate considerando le stime di risultati imponibili futuri coerentemente con le previsioni di redditività del Gruppo nel periodo esplicito del Nuovo Piano Consolidato.
(5) Strumenti finanziari derivati non correnti
Al 31 dicembre 2023 non sono presenti strumenti derivati attivi non correnti
(6) Altri crediti finanziari non correnti
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazioni
Depositi cauzionali2.2231.987236
Altri101
TOTALE2.2241.987237
I crediti finanziari verso altri al 31 dicembre 2023 ammontano a 2,2 milioni di Euro e si riferiscono esclusivamente a depositi cauzionali a lungo termine e sono iscrivibili quasi esclusivamente alla Divisione Trevi, in particolare nell’area del Medio Oriente.
 
(7) Crediti commerciali ed altre attività non correnti
 
 
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazioni
Crediti verso clienti02.476(2.476)
Ratei e Risconti000
Altri crediti a lungo termine01(1)
TOTALE02.477(2.477)
Al 31 dicembre 2023 non sono stati rilevati a bilancio crediti commerciali ed altre attività non correnti.
Rispetto all’esercizio precedente registriamo un decremento di 2,5 milioni di Euro generato dalla chiusura della posizione in capo alla controllata Swissboring Overseas Piling Corporation.
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ATTIVITA’ CORRENTI
(8) Rimanenze
Il totale delle rimanenze al 31 dicembre 2023 ammonta a 114,7 milioni di Euro e risulta così composto:
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazioni
Materie prime sussidiarie e di consumo83.66978.4275.242
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati12.28620.029(7.743)
Prodotti finiti e merci18.02320.110(2.087)
Acconti6822.213(1.531)
TOTALE RIMANENZE114.660120.779(6.119)
Le rimanenze finali del Gruppo afferiscono alla produzione di macchinari per l’ingegneria del sottosuolo e sono rappresentate dai materiali e dai ricambi impiegati dal settore fondazioni; il valore complessivo delle rimanenze esposte a bilancio è in diminuzione per 6,1 milioni di Euro. Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione rimanenze che è pari a 24,1 milioni di Euro (al 31 dicembre 2022 era pari ad Euro 26,4 milioni).
La movimentazione del fondo svalutazione rimanenze è il seguente:
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/2022IncrementiUtilizziAltri movimenti31/12/2023
Materie prime sussidiarie e di consumo24.6851.744(88)(2.479)23.862
Prodotti finiti e merci1.678289(1.034)(645)288
TOTALE FONDO SVALUAZIONE RIMANENZE26.3632.035(1.122)(3.126)24.150
Gli Accantonamenti sono pari a 2 milioni di Euro e riguardano prevalentemente le società controllate della Divisione Trevi, per un totale di 1,2 milioni di Euro e per le società della Divisione Soilmec per complessivi 0,8 milioni di Euro.
Gli Utilizzi del fondo afferiscono integralmente alla Divisione Soilmec ed in particolare alle società Soilmec Singapore Pte Ltd e Soilmec (Suzhou) Machinery Trading Co. Ltd (Cina).
(9) Crediti commerciali ed altre attività correnti
L’ammontare totale al 31 dicembre 2023 è pari a 271,9 milioni di Euro. La voce è così composta:
 
 
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazioni
Crediti verso clienti157.230193.779(36.549)
Importo dovuto dai committenti87.75180.9266.825
Sub Totale Clienti244.981274.705(29.724)
Crediti verso imprese collegate3.3273.26265
Crediti verso l'erario per IVA7.9677.593374
128
Crediti verso altri
11.380
14.251
(2.871)
Ratei e Risconti
4.266
7.975
(3.709)
Totale Clienti ed Altri
271.921
307.786
(35.865)
Di seguito si fornisce il dettaglio delle voci “Attività derivanti da contratto” e “Passività derivanti da contratto”:
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazione
Attivo corrente:   
Attività derivanti da contratto92.10782.8069.302
Totale attività derivanti da contratto92.10782.8069.302
Acconti da committenti(4.356)(1.880)(2.476)
Totale attività derivanti da contratto87.75180.9266.825
Passivo corrente:
Passività derivanti da contratto(5.644)(8.337)2.694
Acconti da committenti(31.308)(5.705)(25.602)
Totale passività derivanti da contratto(36.951)(14.043)(22.909)
Le attività derivanti da contratto sono espresse al netto dei relativi acconti ricevuti dai committenti e riclassificati tra i crediti commerciali o tra le altre passività rispettivamente a seconda che lo stato di avanzamento dei lavori risulti superiore all’acconto ricevuto o inferiore
Il fondo svalutazione crediti ammonta a 62 milioni di Euro. La movimentazione di tale fondo è la seguente:
(in migliaia di Euro)
DescrizioneSaldo al 31/12/2022AccantonamentiDecrementiRilasciAltre variazioni Saldo al 31/12/2023
Fondo svalutazione crediti v\clienti69.069401(4.342)(767)(2.323)62.037
TOTALE69.069401(4.342)(767)(2.323)62.037
Gli accantonamenti pari a 0,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2023 si riferiscono alla valutazione individuale di crediti, basata sull’analisi specifica delle singole posizioni, per i quali si ritiene che ci sia un grado di rischio nella riscossione.
I rilasci sono riconducibili alla valutazione sui crediti commerciali ai sensi dell’IFRS9 mentre alla voce “Altre variazioni”, incidono effetti cambio per circa 2,3 milioni di Euro.
Ratei e risconti attivi
Tale voce risulta composta principalmente da risconti attivi dettagliati come segue:
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazioni
Ratei attivi6196(35)
Risconti attivi4.2057.879(3.674)
TOTALE4.2667.975(3.709)
La voce “ratei e risconti attivi” include costi sostenuti entro la chiusura dell’esercizio ma di competenza di
129
esercizi successivi di diversa natura.
Il decremento rispetto l’esercizio precedente di 3,7 milioni di Euro è principalmente da imputare alla Capogruppo Trevi Finanziaria Industriale S.p.A per 4,9 milioni di Euro che è stato in parte compensato dall’incremento di 1,1 milioni di Euro registrato nella Divisione Trevi, da parte della Trevi Foundations Philippines Inc.
La ripartizione dei crediti per area geografica al 31 dicembre 2023 risulta essere la seguente:
(in migliaia di Euro)
31/12/2023ItaliaEuropa (esclusa Italia)U.S.A. e CanadaAmerica LatinaAfricaMedio Oriente e AsiaEstremo Oriente
Resto del mondo
Totale Crediti
Crediti verso clienti34.02618.30253.85410.02020.25167.32330.67210.533244.981
Crediti verso collegate3.0948900(0)014403.327
Crediti tributari e IVA7.435(1.329)10232329963348607.967
Crediti verso altri3.808572(124)2.8033522.37261698111.380
Ratei e risconti1.6551940195837851.0181474.266
TOTALE50.01817.65353.78013.07421.51570.57632.78412.521271.921
31/12/2022ItaliaEuropa (esclusa Italia)U.S.A. e CanadaAmerica LatinaAfrica
Medio Oriente e Asia
Estremo Oriente
Resto del mondo
Totale Crediti
Crediti verso clienti31.30917.89726.3748.54150.19989.00339.39811.982274.705
Crediti verso collegate2.708893600043003.262
Crediti tributari e IVA5.1311290473651931.664647.593
Crediti verso altri2.0072.798878163.0812.4731.5181.47014.251
Ratei e risconti6.41121108145957460807.975
TOTALE47.56520.93526.6069.41754.24092.41643.01013.597307.786
I crediti verso società collegate al 31 dicembre 2023 ammontano a 3,3 milioni di Euro; il dettaglio è riportato nella Nota (34) – Altre operazioni con parti correlate.
La ripartizione dei Crediti verso clienti per valuta al 31 dicembre 2023 risulta essere la seguente:
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazione
EURO59.44377.824(18.381)
USD67.78537.65630.129
AED25.95816.1459.813
NGN7.55113.598(6.047)
GBP1.504928576
ALTRE82.740128.554(45.814)
Totale244.981274.705(29.724)
Tra le altre valute assumono particolare rilevanza i crediti in Riyal Saudita per un controvalore di 21,1 milioni di Euro, i crediti in Peso Filippino per un controvalore di 19,5 milioni di Euro e i crediti in Dollari Australiani
130
per un controvalore di 7,1 milioni di Euro
Conformemente a quanto previsto dall’IFRS 7, si riporta di seguito un’analisi della dinamica dei crediti scaduti, al netto del fondo svalutazione crediti, suddivisi in classi di rischio omogenee:
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazione
Non scaduto158.898163.466(4.568)
Scaduto da 1 a 3 mesi46.27242.5833.689
Scaduto da 3 a 6 mesi3.4816.287(2.806)
Scaduto da oltre 6 mesi36.33162.369(26.038)
Totale244.981274.705(29.724)
Il decremento dei crediti non scaduti è riconducibile in massima parte agli incassi dei crediti della controllata Arabian Soil Contractor mentre nella divisione Soilmec si rileva un incremento dei crediti non scaduto in capo alla Soilmec North America per 21,7 milioni di Euro.
Nell’ottica di una politica di costante monitoraggio del credito da parte delle singole Società del Gruppo, sono state identificate delle fasce standard di valutazione, esplicitate nella seguente tabella:
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazione
Monitoraggio standard243.426272.558(29.132)
Monitoraggio speciale1.555699856
Monitoraggio per invio a legale01.272(1.272)
Monitoraggio stragiudiziale in corso021(21)
Monitoraggio per causa legale in corso0155(155)
Totale244.981274.705(29.724)
Il dettaglio dei “Crediti verso altri” al 31 dicembre 2023 è il seguente:
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazione
Crediti verso dipendenti815983(168)
Anticipi a fornitori5.3557.875(2.520)
Altri5.2105.393(183)
TOTALE11.38014.251(2.871)
(10) Attività fiscali per imposte correnti
I crediti tributari verso l’Erario pari a 11,2 milioni di Euro sono rappresentati principalmente da crediti per imposte dirette e da acconti di imposta.
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazioni
Crediti verso l’erario per imposte dirette11.2416.5624.679
TOTALE11.2416.5624.679
131
Gli importi maggiormente significativi sono rappresentati dai crediti per imposte assolte all’estero tra cui segnaliamo nella Divisione Trevi i crediti per 4,5 milioni di Euro in capo alla controllata Arabian Soil Contractor e per 1,5 milioni di Euro nella Trevi Foundations Philippines Inc.
Alimentano tale posta anche gli acconti versati in capo alle società controllate in Italia.
(10a) Attività finanziarie correnti
(in migliaia di Euro)
Descrizione
31/12/2023
31/12/2022
Variazioni
Attività finanziarie correnti
17.201
17.545
(344)
TOTALE
17.201
17.545
(344)
Le Attività finanziarie correnti ammontano a 17,2 milioni di Euro in diminuzione di 0,3 milioni di Euro rispetto l’esercizio precedente.
Si riferiscono per 3,8 milioni di Euro a depositi bancari riconducibili prevalentemente alla controllata in Medio Oriente Swissboring Overseas Piling Corp. Ltd (Dubai), per 2,3 milioni di Euro a crediti finanziari verso società collegate non consolidate in capo alla Trevi Spa e, per l’importo rimanente, è da iscrivere prevalentemente al Finanziamento della Capogruppo Trevifin a MEIL Global Holdings BV; tale credito, erogato il 31 marzo 2020 con scadenza a tre anni, a partire dal aprile 2022 è classificato tra le attività finanziarie a breve termine e a tutt’oggi non è stato ancora rimborsato dalla controparte.
All’esito di molteplici solleciti di pagamento rimasti inevasi, la Società ha dato corso alle opportune attività giudiziali per il recupero forzoso del credito presso il Tribunale competente. Sulla base della documentazione contrattuale e della corrispondenza intercorsa, la società ritiene il credito recuperabile.
(11) Disponibilità liquide
La voce è così composta:
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazioni
Depositi bancari e postali80.08294.057(13.975)
Denaro e valori di cassa756908(152)
TOTALE80.83894.965(14.127)
Le disponibilità liquide sono diminuite per 14,1 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2022; per un’analisi della posizione finanziaria netta e alle disponibilità liquide del Gruppo Trevi si rimanda alla relazione sulla gestione ed al rendiconto finanziario.
Inoltre, nel Gruppo sono presenti realtà nelle quali le disponibilità liquide presenti sui conti correnti societari
132
non sono trasferibili nell’immediato per motivi di restrizioni valutarie (principalmente in Nigeria per 8,1 milioni di Euro).
133
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
(12) Patrimonio netto del Gruppo
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato del Gruppo:
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
DescrizioneCapitale SocialeRiserva Sovrapp. AzioniRiserva LegaleAltre RiserveRiserva di Convers.Utile portato a nuovoUtile del periodo di pertin. del GruppoTotale Patrimonio Netto del Gruppo
Saldi al 01/01/202297.37413.05319.4755241.90812.200(52.977)91.557
Destinazione del risultato 2021(13.053)(10.240)(1)(29.683)52.9770
Aumento di Capitale0
Distribuzione di dividendi0
Differenza di conversione16.88116.881
Utili/(perdite) attuariali e stock grant0
Acquisizione/(dismissioni) e altri movimenti173(95)78
Riserva da Cash-Flow Hedge353353
acquisizione (vendita) azioni proprie (125)(125)
Riclassifiche(41)410
Utile del periodo di pertinenza del Gruppo(19.127)(19.127)
Saldi al 31/12/202297.3749.23583518.962(17.660)(19.127)89.618
Destinazione del risultato 2022(19.127)19.1270
Aumento di Capitale25.56823.0952.72151.383
Distribuzione di dividendi0
Differenza di conversione(13.044)(13.044)
Utili/(perdite) attuariali e stock grant0
Acquisizione/(dismissioni) e altri movimenti754(8.757)9.5711.568
Riserva da Cash-Flow Hedge(69,96)(70)
acquisizione (vendita) azioni proprie 0
Riclassifiche(1.504)1.5040
Utile del periodo di pertinenza del Gruppo19.10719.107
Saldi al 31/12/2023122.94223.0959.2352.736(2.839)(25.714)19.107148.561
Capitale Sociale
La società ha emesso n.312.172.952 azioni, di cui detiene come azioni proprie n. 20 azioni. Rispetto al 31/12/2022 le azioni sottoscritte sono aumentate di n. 161.317.259 per effetto dell’aumento di capitale conclusosi favorevolmente a inizio 2023. Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale interamente sottoscritto e versato della Società è pari a 122.942 migliaia di Euro in aumento di 25.568 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2022.
Di seguito viene rappresentata l’attuale composizione del capitale sociale, al netto delle azioni proprie possedute, che ammonta al 31 dicembre 2023 a 122.942.338 Euro:
 
Numero di azioniCapitale SocialeRiserva Azioni Proprie
Saldo al 31/12/2021150.855.693 97.373.554(736.078)
Acquisto e cessione azioni proprie---
Saldo al 31/12/2022150.855.693 97.373.554(736.078)
Acquisto e cessione azioni proprie---
Saldo al 31/12/2023312.172.952 122.942.338(736.078)
134
-Riserva Sovrapprezzo azioni:
Questa riserva, alla data del 31 dicembre 2023, è pari a 23.095 migliaia di Euro a seguito dell’aumento di capitale già citato in precedenza (interamente azzerata al 31 dicembre 2022); tale voce include una variazione in diminuzione per 2.474 migliaia di Euro relativi ai costi legati all’aumento di capitale
-Riserva Legale:
La riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall’art. 2430 del Codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo. Al 31 dicembre 2023 il valore di tale riserva ammonta a 9.235 migliaia di Euro come al 31 dicembre 2022
-Riserva Azioni Proprie in Portafoglio:
La riserva azioni proprie in portafoglio ammonta alla data del 31 dicembre 2023 a -736 migliaia di Euro, invariata rispetto al 31 dicembre 2022.
-Altre riserve:
Le altre riserve sono così composte:
Riserva fair value:
La riserva fair value pari a 70 migliaia di Euro accoglie la contropartita degli strumenti finanziari derivati valutati al Cash flow hedge secondo quanto previsto dallo IAS 39.
Riserva Straordinaria:
Non si segnalano variazioni rispetto all’esercizio precedente.
Riserva transizione I.F.R.S.:
La posta accoglie gli effetti della transizione agli IAS/IFRS delle società del Gruppo effettuata con riferimento al 1° gennaio 2004.
Riserva di conversione:
Tale riserva, pari ad un valore negativo per 2.839 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023, riguarda le differenze cambio da conversione in Euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall’Euro; la fluttuazione dei cambi è avvenuta principalmente tra l’Euro ed il Dollaro Americano e tra l’Euro e le valute dei paesi in Medio Oriente e Africa.
Risultato portato a nuovo:
La posta include i risultati economici consolidati degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita come dividendi agli Azionisti ed ammonta a un valore negativo di Euro 25,714 mila
135
- Nelle Altre Riserve incide la variazione in aumento di 2,7 milioni di Euro afferente ai
costi legati all’aumento di capitale.
PASSIVITA’ NON CORRENTI
(13) Finanziamenti bancari, altri finanziamenti e strumenti derivati
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazione
Debiti verso banche80.4688.00772.461
Debiti verso società di leasing5.0989.779(4.681)
Debiti verso altri finanziatori136.37257.82378.549
Strumenti finanziari derivati000
TOTALE221.93875.609146.329
La suddivisione dei finanziamenti bancari ed altri finanziamenti per scadenza si può così riassumere:
(in migliaia di Euro)
 
 
Descrizione Da 1 a 5 anniOltre 5 anniTotale
Debiti verso banche80.46880.468
Debiti verso società di leasing4.5785205.098
Debiti verso altri finanziatori136.372136.372
TOTALE221.418520221.938
Con l’efficacia della Nuova Manovra Finanziaria avvenuta nel mese di gennaio 2023 i debiti verso le banche oggetto del Nuovo Accordo di Risanamento sono stati riclassificati a medio lungo termine al seguito del loro riscadenziamento al 31 dicembre 2026.
Il Nuovo Accordo di Risanamento prevede il rispetto di due parametri finanziari (covenant) che verranno misurati semestralmente a partire dal bilancio consuntivo al 31 dicembre 2023: il rapporto tra posizione finanziaria netta consolidata ed EBITDA ricorrente consolidato (che al 31/12/2023 dovrà essere inferiore a 3,75) ed il rapporto tra posizione finanziaria netta consolidata ed il patrimonio netto consolidato totale (che al 31/12/2023 dovrà essere inferiore a 2,60). Si prevede che questi parametri finanziari saranno rispettati.
Calcolati al 31/12/2023 i due parametri risultano come segue:
2,71x per il rapporto tra Posizione Finanziaria Netta ed EBITDA ricorrente conseguito nei dodici mesi precedenti
1,37x il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta del Gruppo e il Patrimonio Netto Totale consolidato.
I debiti verso società di leasing, pari a 5,1 milioni di Euro, sono costituiti principalmente dal debito sorto dall’applicazione del principio contabile IFRS 16. I debiti verso altri finanziatori fanno capo alla Capogruppo per 98,9 milioni di Euro e sono rappresentati prevalentemente da debiti verso istituti non bancari derivanti dalla cessione da parte di istituti bancari di loro crediti finanziari per un importo di circa 48,9 milioni di euro e dal prestito obbligazionario pari a 50 milioni di Euro. Si ricorda che tali debiti sono stati oggetto di riscadenziamento al 31/12/2026 in esecuzione della “Manovra Finanziaria 2022”, perfezionata nel mese di gennaio 2023. Il restante importo dei debiti verso altri finanziatori è suddiviso nella Divisione Trevi per 19,6 milioni di Euro e nella Divisione Soilmec per 17,9 milioni di Euro.
Gli strumenti finanziari derivati a lungo termine sono pari a zero.
136
(14) Passività fiscali per imposte differite e fondi non correnti
Le passività fiscali per imposte differite ammontano complessivamente a 18 milioni di Euro, in decremento di 0,8 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2022, in cui ammontavano a 18,8 milioni di Euro.
La movimentazione del fondo passività fiscali per imposte differite è la seguente:
(in migliaia di Euro)
DescrizioneSaldo alAccantonamentiUtilizziRilasciAltre VariazioniSaldo al
31/12/202231/12/2023
Passività fiscali per imposte differite18.751(731)1.28668(1.370)18.004
TOTALE18.751(731)1.28668(1.370)18.004
Le passività fiscali per imposte differite si riferiscono alle differenze tra i valori delle attività e passività esposte nel bilancio consolidato ed i corrispondenti valori fiscalmente riconosciuti nei Paesi ove il Gruppo opera.
La voce “Altre variazioni”, pari a 1,4 milioni di Euro, si riferisce alle riclassifiche ricondotte alle imposte anticipate, all’effetto cambi e alle variazione delle aliquote di imposta avvenute nel corso dell’anno.
Per il dettaglio della composizione delle imposte differite e anticipate si rimanda a quanto già esposto alla nota (4) Attività fiscali per imposte anticipate e passività fiscali per imposte differite.
(15) Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato ed il fondo di trattamento di quiescenza sono piani a benefici definiti ed ammontano al 31 dicembre 2023 a 10,7 milioni di Euro e riflettono l’indennità maturata a fine anno dai dipendenti delle società italiane, in conformità alle disposizioni di legge, e gli accantonamenti effettuati dalle consociate estere per coprire le passività maturate nei confronti dei dipendenti.
Essi sono stati determinati come valore attuale dell’obbligo di prestazione definita rettificato per tener conto degli “utili e perdite attuariali”. L’effetto rilevato è stato calcolato da un attuario esterno ed indipendente in base al metodo della proiezione unitaria del credito.
La movimentazione nel corso dell’esercizio è stata la seguente:
(in migliaia di Euro)
DescrizioneSaldo al31/12/2022AccantonamentiIndennità e acconti liquidatiAltri movimentiSaldo al31/12/2023
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato3.825127(660)1983.490
Fondo di trattamento di quiescenza ed obblighi simili7.522780(635)(422)7.245
TOTALE11.347907(1.295)(224)10.735
Gli altri movimenti del fondo trattamento di quiescenza si riferiscono all’effetto cambio delle controllate estere, nonché gli utili/perdite attuariali.
137
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022
Saldo iniziale3.8254.948
Costi Operativi7777
Interessi passivi13144
Indennità pagate(640)(751)
Utile/(perdita) attuariale e altri movimenti97(493)
Saldo Finale3.4903.825
Le principali assunzioni economico-finanziarie utilizzate dall’attuario sono esposte di seguito
Descrizione31/12/202331/12/2022
Tasso annuo tecnico di attualizzazione3,17%, 3,08%, 3,15%3,77%
Tasso annuo di inflazione2% 5,90%
Tasso annuo aumento retribuzioni complessive3% 6,9%
Tasso annuo incremento Tfr3% 5,9%
Si precisa che ai fini del calcolo attuariale è stato è stato preso come riferimento per la valorizzazione di detto parametro l’indice iBoxx Eurozone Corporates AA 7-10 e 10+ alla data di valutazione, in funzione della permanenza media residua della singola società.
Le ulteriori assunzioni utilizzate alla base del calcolo attuariale sono riportate di seguito:
Per le probabilità di morte sono state assunte quelle determinate dalla Ragioneria Generale dello Stato denominate RG48 distinte per sesso;
Per le probabilità di inabilità sono state assunte quelle distinte per sesso adottate nel modello INPS per le proiezioni al 2010;
Per l’epoca di pensionamento per il generico attivo si è presupposto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l’assicurazione generale obbligatoria;
Per le probabilità di uscita dall’attività lavorativa per cause diverse dalla morte in base a statistiche proprie del Gruppo, sono state considerate delle frequenze annue tra il 2,5 ed il 15%;
Per le probabilità di anticipazione si è presupposto un valore anno per anno pari al 2%.
Viene di seguito riportata un’analisi qualitativa della sensitività per le assunzioni significative al 31 dicembre 2023 per le società sottoposte alla valutazione attuariale:
Past Service Liability  
Tasso annuo di attualizzazione  
 0,50%-0,50%
Trevi S.p.A.1.4341.517
Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.604633
Soilmec S.p.A.1.1241.229
PSM 6268
Parcheggi S.p.A.156157
Totali3.3803.604
138
Past Service Liability
 
 
Tasso di inflazione
 
 
 
0,25%
-0,25%
Trevi S.p.A.
1.487
1.463
Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
622
616
Soilmec S.p.A.
1.190
1.159
PSM
66
64
Parcheggi S.p.A.
156
156
Totali
3.521
3.458
 
 
 
 
 
Past Service Liability
Tasso annuo di turnover
2,00%-2,00%
Trevi S.p.A.1.4781.469
Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.618620
Soilmec S.p.A.1.1831.165
PSM 6665
Parcheggi S.p.A.156156
Totali3.5013.475
(16) Passività potenziali
Il saldo degli Altri Fondi a lungo termine è pari a 17,5 milioni di Euro, in decremento di 8,2 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2022, pari a 25,6 milioni di Euro. Tale saldo è il risultato della seguente movimentazione avvenuta nel corso del 2023:
(in migliaia di Euro)
DescrizioneSaldo al31/12/2022AccantonamentiUtilizziAltre VariazioniSaldo al31/12/2023
Fondi rischi a lungo termine25.631(3.597)(3.602)(962)17.470
La voce “Altre variazioni” si riferisce ad effetti cambio e alle riclassifiche patrimoniali dal fondo rischi a breve termine e a importi dovuti dai committenti.
Riportiamo nella seguente tabella la composizione dettagliata della voce “Fondi rischi a lungo termine”:
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazione
Rischi contrattuali3.4679.468(6.001)
Interventi in garanzia991798193
Copertura perdite società partecipate1.046920126
Rischi su vertenze77483(406)
Altri fondi rischi11.88913.962(2.073)
TOTALE Fondi rischi ed oneri a lungo termine17.47025.631(8.161)
Altri fondi rischi4.1231.9632.160
TOTALE Fondi rischi ed oneri a breve termine4.1231.9632.160
TOTALE21.59327.594(6.001)
Il saldo del fondo rischi contrattuali pari a circa 3,5 milioni di Euro è riconducibile alla Divisione Trevi per 2,8 milioni di Euro e alla Divisione Soilmec per 0,7 milioni di Euro.
Il decremento rispetto il 31 dicembre 2022 è da imputare principalmente al rilascio dell’accantonamento di 7 milioni di Euro su un cantiere in Italia della Trevi Spa, in quanto il rischio verrà coperto dalla polizza assicurativa.
Il fondo per interventi in garanzia pari a 1 milione di Euro è relativo agli accantonamenti per interventi in
139
garanzia tecnica sui prodotti assistibili delle società del settore metalmeccanico.
Il fondo oneri per copertura perdite società partecipate per 1 milione di Euro si riferisce alle “altre imprese” minori della Trevi S.p.A.
Il fondo rischi su vertenze pari a 77 migliaia di Euro si riferisce alla controllata Trevi S.p.A.
Tale fondo rappresenta la miglior stima da parte del management delle passività che devono essere contabilizzate con riferimento a:
Procedimenti legali sorti nel corso dell’ordinaria attività operativa;
Procedimenti legali che vedono coinvolte autorità fiscali o tributarie.
La voce “Altri fondi rischi a lungo termine”, include fondi premi a dipendenti per un importo complessivo di Gruppo pari a 1,8 milioni di Euro, e per contenziosi fiscali per 1,3 milioni di Euro. La voce include inoltre fondi della Capogruppo per oneri futuri relativi al potenziale accollo delle posizioni conseguenti alla cessione della Divisione Oil & Gas per circa 7,5 milioni di Euro.
La voce “Altri fondi rischi a breve termine”, pari a 4,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2023, include prevalentemente fondi premi a dipendenti per 3,7 milioni di Euro e altri rischi ascrivibili prevalentemente alle controllate della divisione Trevi, IDT Fzco di Dubai per circa 0,3 milioni di Euro.
Essendo le vendite di attrezzature e di servizi ripartite annualmente su centinaia di contratti, i rischi a cui il Gruppo è esposto sono ridotti per la natura stessa dell’attività svolta. Gli esborsi relativi a procedimenti in essere o futuri non possono essere previsti con certezza. È possibile che gli esiti giudiziari possano determinare costi non coperti, o non totalmente coperti, da indennizzi assicurativi, aventi pertanto effetti sulla situazione finanziaria e sui risultati del Gruppo. Tuttavia, alla data del 31 dicembre 2023 il Gruppo ritiene di non avere passività potenziali eccedenti quanto stanziato alla voce “Altri Fondi” all’interno della categoria Interventi in garanzia in quanto ritiene che non vi sia un esborso probabile di risorse.
Per quanto concerne le passività potenziali relative ai contenziosi fiscali, sulla base delle informazioni attualmente a disposizione e tenuto conto dei fondi rischi esistenti, si ritiene che non determineranno sul bilancio effetti negativi rilevanti, evidenziando che le società del Gruppo a seguito di verifiche da parte dell’autorità fiscale hanno in essere contestazioni aperte per complessivi 4,8 milioni di Euro, riferiti a periodi di imposta degli anni precedenti e ascrivibili prevalentemente a crediti di imposta per ricerca e sviluppo, imposte sul reddito, with-holding tax. A fronte di tali contestazioni le società del Gruppo hanno aperto puntuali ricorsi, fornendo tutte le informazioni e documenti a supporto, utili a trovare un accordo con l’autorità fiscale; contestualmente sono stati istituiti fondi rischi specifici a copertura, per un controvalore complessivo pari a circa 1,3 milioni di Euro. Di tali posizioni si evidenzia, per significatività, che in data 15 novembre 2022, a seguito di una verifica fiscale ad una società del Gruppo, è pervenuta una notifica in via provvisoria di una formale richiesta di pagamento di maggiori imposte, oltre a sanzioni ed interessi, per un importo di circa 3,8 milioni di Euro, relativi al periodo di imposta 2019. La controllata del Gruppo coinvolta ha presentato ricorso in data 14 dicembre 2022, evidenziando che l’autorità fiscale nel notificare le violazioni sopra indicate non ha considerato, in violazione della legge fiscale vigente, i documenti giustificativi e le memorie difensive già consegnate dalla società in sede di verifica. La controllata, previa consultazione con i consulenti fiscali, ha predisposto per questa posizione, un accantonamento di 200 migliaia di Euro, a copertura delle contestazioni ritenute potenzialmente fondate.
140
(17) Altre passività non correnti
La voce “Altre passività non correnti” al 31 dicembre 2023 ammonta a 1,4 milioni di Euro in diminuzione di 1,4 milioni di Euro rispetto l’esercizio precedente dove erano pari a 2,8 milioni di Euro.
La posta è quasi esclusivamente in capo alla Capogruppo.
PASSIVITA’ CORRENTI
Le passività correnti ammontano a 296,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2023, in diminuzione di 239,6 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente.
Si fornisce di seguito la consistenza della variazione delle varie voci:
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazione
Finanziamenti a breve termine (debiti verso banche)48.463145.200(96.737)
Scoperti di conto corrente3.8164.607(791)
Sub-totale finanziamenti a breve52.279149.807(97.528)
Debiti verso società di leasing14.5778.3926.185
Debiti verso altri finanziatori11.238128.591(117.353)
Sub-totale debiti verso altri finanziatori25.815136.983(111.168)
Debiti verso fornitori114.550139.836(25.284)
Acconti17.06134.598(17.537)
Importi dovuti ai committenti36.95114.04322.908
Debiti verso imprese collegate3.6908812.809
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale3.3673.30067
Ratei e risconti passivi3.2451.8551.390
Altri debiti18.27529.372(11.097)
Debiti verso Erario per IVA5.8717.863(1.992)
Fondi a Breve Termine4.1231.9632.160
Sub-totale altre passività a breve termine207.133233.711(26.578)
Passività fiscali per imposte correnti11.65415.940(4.286)
Sub-totale passività fiscali per imposte correnti11.65415.940(4.286)
TOTALE296.881536.441(239.560)
Relativamente agli scaduti dei rapporti debitori commerciali, finanziari e verso dipendenti al 31 dicembre 2023 si evidenziano scaduti commerciali per un totale di circa 28,2 milioni di Euro.
Non si registrano scaduti riconducibili a debiti verso dipendenti ed istituti previdenziali.
Alla data della chiusura del bilancio non si rilevano decreti ingiuntivi a carico delle società del Gruppo.
(18) Debiti verso fornitori ed acconti: ripartizione per area geografica e valuta
I debiti verso fornitori ammontano a 114,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2023 in decremento rispetto al periodo precedente per 25,3 milioni di Euro.
141
La ripartizione per area geografica dei debiti verso fornitori ed acconti a breve termine risulta essere la seguente:
(in migliaia di Euro)
31/12/2023Italia Europa (esclusa Italia)Stati Uniti e CanadaAmerica LatinaAfrica Medio Oriente e AsiaEstremo OrienteResto del mondoTotale
Fornitori55.6894.70010.9633.4173.27521.98695513.566114.550
Acconti da clienti2.1944781061.0303.4741.9922187.56917.061
Importi dovuti ai committenti4.72206.6879114.53818.89801.19636.951
Debiti verso società collegate3.678000012003.690
TOTALE66.2825.17817.7565.35811.28742.8881.17322.330172.252
(in migliaia di Euro)
31/12/2022Italia Europa (esclusa Italia)Stati Uniti e CanadaAmerica LatinaAfrica Medio Oriente e AsiaEstremo OrienteResto del mondoTotale
Fornitori66,6725,7007,6183,8198,57528,82616,1292,496139,835
Acconti da clienti4,4766181104,87311,2202,7641,2079,33034,598
Importi dovuti ai committenti8,08503,461002,41285014,043
Debiti verso società collegate6960000131730881
TOTALE79,9286,31811,1898,69219,79634,01517,59311,826189,357
La tabella sottostante riporta la ripartizione per valuta dei debiti verso fornitori:
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazione
EURO 62.502 73.885 (11.383)
USD 12.711 9.506 3.205
AED 13.837 7.742 6.095
NGN 1.604 5.966 (4.362)
GBP 144 33 111
DKK-1 5 (6)
ALTRE 23.753 42.698 (18.945)
Totale 114.550 139.835 (25.285)
Debiti commerciali ed altre passività a breve termine:
Importo dovuto ai committenti:
La voce “Importo dovuto ai committenti”, per un importo pari a 37 milioni di Euro, espone i lavori in corso su ordinazione al netto degli acconti relativi.
Debiti verso imprese collegate:
I debiti verso imprese collegate ammontanti a 3,7 milioni di Euro si riferiscono quasi interamente ai debiti di natura commerciale della controllata Trevi S.p.A. nei confronti di consorzi. Si rimanda per il dettaglio di questi valori alla Nota (34) – Altre operazioni con parti correlate.
142
Debiti verso l’Erario per I.V.A.
I debiti verso Erario per I.V.A. ammontano a 5,9 milioni di Euro e sono decrementati rispetto al saldo esposto al 31 dicembre 2022 per 2 milioni di Euro.
Ratei e risconti:
I Ratei e risconti passivi ammontano al 31 dicembre 2023 a 3,2 milioni di Euro. Tale voce risulta così composta:
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazione
Ratei passivi2.8339411.892
Risconti passivi412914(502)
TOTALE3.2451.8551.390
La voce sopraindicata ricomprende poste economiche di competenza dell’esercizio, ma con manifestazione finanziaria nell’esercizio successivo.
l’effetto è prevalentemente riconducibile alla divisione Trevi per un importo pari a circa 2,5 milioni di Euro e per 0,7 milioni di Euro alla divisione Soilmec.
Altri debiti:
Nella voce “Altri debiti” sono principalmente ricompresi:
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazione
Debiti verso dipendenti12.31514.956(2.641)
Altri5.96014.416(8.456)
TOTALE18.27529.372(11.097)
I debiti verso dipendenti sono relativi ai salari e stipendi del mese di dicembre 2023 ed agli accantonamenti per ferie maturate e non godute.
(19) Passività fiscali per imposte correnti
I Debiti tributari ammontano al 31 dicembre 2023 a 11,7 milioni di Euro e risultano così composti:
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazione
Debiti verso erario c/IRES1.172275897
Debiti verso erario c/IRAP1710171
Debiti per Imposte sul reddito delle società estere ed altre passività fiscali10.31115.665(5.354)
TOTALE11.65415.940(4.286)
Il saldo al 31 dicembre 2023 comprende il debito relativo alle imposte stimate di competenza dell’esercizio 2023.
143
(20) Finanziamenti correnti
I Finanziamenti correnti ammontano al 31 dicembre 2023 a 52,3 milioni di Euro e risultano così composti:
(in migliaia di Euro)
Descrizione
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Scoperti di conto corrente3.8164.608(792)
Debiti verso banche35.427135.038(99.611)
Quota dei mutui e finanziamenti scadenti entro i dodici mesi13.03610.1612.875
TOTALE Finanziamenti a breve52.279149.807(97.528)
I finanziamenti correnti sono costituiti da debiti verso banche e dalle rate residue dovute a breve di mutui non correnti.
Nella voce debiti verso banche sono inclusi gli anticipi commerciali il cui valore è da attribuire in prevalenza alle società italiane per un controvalore pari a 25,7 milioni di Euro, in diminuzione di 2,9 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2022 il cui valore era pari a 28,6 milioni di Euro.
Si evidenzia, che l’effetto di riduzione dei debiti verso banche a breve termine del Gruppo è imputabile prevalentemente alla riclassifica a lungo termine dovuta al riscadenziamento al 31 dicembre 2026 del debito bancario, come effetto dell’operazione complessiva di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell’indebitamento, perfezionato a gennaio 2023, in esecuzione della manovra finanziaria 2022 (la “Manovra Finanziaria 2022”).
(21) Debiti verso società di leasing e altri finanziatori correnti
I debiti verso società di Leasing ed altri finanziatori ammontano al 31 dicembre 2023 a 25,8 milioni di Euro e risultano così composti:
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazione
Debiti verso società di leasing14.5778.3926.185
Debiti verso altri finanziatori11.238128.591(117.353)
TOTALE Debiti verso altri finanziatori25.815136.983(111.168)
I debiti verso società di leasing si riferiscono alle quote capitali delle rate scadenti entro 12 mesi ed includono i valori riferiti all’applicazione dell’IFRS16.
La voce “Debiti verso altri finanziatori” al 31 dicembre 2023 include prevalentemente debiti verso istituti non bancari.
Si evidenzia, che l’effetto di riduzione dei debiti verso altri finanziatori a breve termine del Gruppo è imputabile prevalentemente alla riclassifica a lungo termine dovuta al riscadenziamento al 31 dicembre 2026 del debito bancario, come effetto dell’operazione complessiva di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione dell’indebitamento, perfezionato a gennaio 2023, in esecuzione della manovra finanziaria 2022 (la “Manovra Finanziaria 2022”).
 
(22) Strumenti finanziari derivati correnti
Al 31 dicembre 2023 non sono presenti strumenti finanziari derivati a breve termine.
144
(23) Fondi correnti
I fondi classificati correnti al 31 dicembre 2023 ammontano a 4,1 milioni di Euro (2 milioni di Euro al 31 dicembre 2022).
Di seguito si riporta la movimentazione dell’esercizio:
(in migliaia di Euro)
DescrizioneSaldo al 31/12/2022AccantonamentiUtilizziRilasciAltre VariazioniSaldo al 31/12/2023
Altri fondi a breve termine1.9633.617(531)(1.552)6264.123
Il saldo della voce altri fondi a breve è costituito principalmente da fondi per contenziosi fiscali e ad accantonamenti per premi a favore dei dipendenti.
La voce “Altre variazioni” è afferibile per la quasi totalità a differenze cambio.
Posizione Finanziaria Netta
Si riportano di seguito le informazioni finanziarie predisposte secondo lo schema richiesto dalla comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, aggiornate con quanto previsto dall’orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021 così come recepito dal richiamo di attenzione CONSOB n. 5/21 del 29 aprile 2021. Tale schema rappresenta la rappresentazione del Gruppo, alla luce degli attuali orientamenti ed interpretazioni disponibili.
(in migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazione
ADisponibilità liquide80.838 88.519(7.681)
BMezzi equivalenti a disponibilità liquide3.8189.835(6.017)
CAltre attività finanziarie correnti13.38314.156(773)
DLiquidità (A+B+C)98.039112.510(14.471)
E
Debito finanziario corrente (inclusi strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente)
54.830269.127(214.297)
FParte corrente del debito finanziario non corrente23.26317.6645.599
GIndebitamento finanziario corrente (E+F)78.093286.791(208.698)
HIndebitamento finanziario corrente netto (G-D)(19.946)174.281(194.227)
IDebito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito)171.93825.608146.330
JStrumenti di debito50.00050.0000
KDebiti commerciali e altri debiti non correnti01.290(1.290)
LIndebitamento finanziario non corrente (I+J+K)221.93876.898145.040
MTotale indebitamento finanziario (H+L) (come da Richiamo attenzione Consob n.5/21 del 29 aprile 2021)201.992251.179(49.187)
In merito ai dettagli delle parti correlate, si veda il paragrafo Rapporti con le parti correlatedella presente nota integrativa.
Si precisa che nella attività finanziaria non sono considerate, ai fini del calcolo della Posizione Finanziaria
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Netta, i depositi cauzionali.
GARANZIE ED IMPEGNI
Di seguito, si elencano le garanzie prestate:
Fideiussioni Corporate/Mandati di Credito per 279.267,8 migliaia Euro, ossia fideiussioni per obbligazioni emesse da Trevi Finanziaria Industriale SpA, Trevi Spa e Soilmec Spa a garanzia di linee di cassa, di firma e contratti di leasing in capo alle proprie società controllate o messe a disposizione delle controllate.
Rientrano in questa categoria anche le Fideiussioni Corporate a favore US Surety ossia fideiussioni emesse da Trevi Finanziaria Industriale SpA a favore di primarie compagnie assicurative statunitensi per l'emissione di garanzie commerciali per conto delle controllate nordamericane.
Fideiussioni Assicurative
Garanzie prestate da Società di assicurazione per 49.645,3 migliaia di Euro. Si riferiscono in particolare al rilascio di cauzioni per rimborsi di IVA di Trevi Finanziaria Industriale SpA, Trevi Spa e Soilmec Spa e delle principali Società controllate italiane; cauzioni commerciali emesse principalmente per partecipare a gare di appalto, a copertura della buona esecuzione dei lavori e per anticipi contrattuali.
Fanno parte di questa categoria anche le garanzie contratte con Società di Assicurazione locali da parte delle controllate Trevi Foundations Philippines Inc e Trevigalante SA.
Garanzie prestate a terzi per 147.114,8 migliaia di Euro e si riferiscono in particolare a:
Fideiussioni Commerciali emesse da Istituti Bancari per 146.745,2 migliaia di Euro. Si riferiscono principalmente a garanzie bancarie necessarie per la partecipazione a gare di appalto, a copertura della buona esecuzione dei lavori e per anticipi contrattuali.
Fideiussioni Finanziarie per 369,6 migliaia di Euro, rilasciate a Istituti di credito per finanziamenti erogati a favore di società del Gruppo (SBLC) oppure Supplier's Bond (emessi a favore del fornitore a garanzia del pagamento della fornitura).
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO
Vengono di seguito forniti alcuni dettagli ed informazioni relative al conto economico consolidato dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023. Per un’analisi più dettagliata dell’andamento dell’esercizio si rimanda a quanto detto nella Relazione sulla Gestione.
RICAVI
(24) Ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizio e altri ricavi
Ammontano a 594,9 milioni di Euro contro 570,7 milioni di Euro del 2022 con un incremento pari a 24,2 milioni di Euro.
146
Il Gruppo opera in diversi settori di attività ed in diverse aree geografiche.
La ripartizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi e degli altri ricavi è la seguente:
(in migliaia di Euro)
Area Geografica2023%2022%Variazione%
Italia67.56112%51.0159%16.54632%
Europa25.0464%44.5748%(19.528)-44%
U.S.A. e Canada130.29822%83.42515%46.87356%
America Latina34.8666%26.2265%8.64033%
Africa52.7109%79.58714%(26.877)-34%
Medio Oriente e Asia173.01029%166.45729%6.5534%
Estremo Oriente e Resto del mondo111.40819%119.40621%(7.998)-7%
Ricavi totali594.899100%570.689100%24.2104%
L’incremento dei ricavi è da attribuire principalmente ad alcune commesse della Divisione Trevi in U.S.A. e Medio Oriente e da un incremento delle vendite della Divisione Soilmec in Italia.
In Europa e Africa si sono registrati i principali decrementi dei ricavi dovuti rispettivamente alla riduzione di vendite di macchinari da parte della Divisione Soilmec in Europa e dal completamento di importanti commesse di fondazione da parte della Divisione Trevi in Africa.
Si evidenza che sul totale ricavi il progetto “Neom” della controllata Arabian Soil Contractors in Arabia Saudita incide per un controvalore di 85 milioni di Euro.
Viene di seguito evidenziata la ripartizione dei ricavi fra il settore Fondazioni, costituito dalla Divisione Trevi e Divisione Soilmec, e la Capogruppo:
(in migliaia di Euro)
Attività20232022Variazione
Lavori speciali di fondazioni468.245438.01330.232
Produzione macchinari speciali per fondazioni152.942133.31919.623
Elisioni e rettifiche Interdivisionali(25.754)(4.197)(21.556)
Sub-totale settore Fondazioni (Core Business)595.433567.13528.299
Capogruppo16.53718.478(1.941)
Elisioni interdivisionali e con la Capogruppo(17.071)(14.923)(2.148)
GRUPPO TREVI594.899570.69024.210
Altri ricavi operativi
Gli “Altri ricavi operativi” ammontano a 13,2 milioni di Euro nel 2023, in decremento di 0,9 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente. La voce è così composta:
(in migliaia di Euro)
Descrizione20232022Variazione
Contributi in conto esercizio238288(50)
Recuperi spese e riaddebiti a Consorzi519788(269)
Vendite di ricambi e materie prime1.125857268
Plusvalenze da alienazione beni strumentali1.6354.799(3.164)
Risarcimento danni e rimborsi assicurativi178401(223)
Affitti attivi149309(160)
Sopravvenienze attive3.4092.817592
Altri5.9133.8192.094
Totale13.16614.078(912)
147
La voce contributi in conto esercizio è riferita alle società Trevi SpA per 139 migliaia di Euro e Soilmec Spa per 99 migliaia di Euro.
Si rilevano nell’esercizio 2023 un decremento della voce “Recuperi di spese e riaddebiti a Consorzi” per 0,3 milioni di Euro infatti passano da 0,8 milioni di Euro dell’esercizio precedente a 0,5 milioni di Euro.
Le “Vendite di ricambi” ammontano a 1,1 milioni di Euro in aumento di 0,3 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente; le “Plusvalenze da alienazione a terzi di beni strumentali” ammontano a 1,6 milioni di Euro contro 4,8 milioni di Euro del precedente esercizio; valore generato dalla Divisione Trevi per 1,1 milioni di Euro, dalla Divisione Soilmec per 0,3 milioni di Euro e dalla Capogruppo per 0,2 milioni di Euro. L’importante scostamento rispetto all’esercizio precedente è dovuto principalmente dalla cessione di un ramo d’azienda della Parcheggi Spa avvenuto nello scorso esercizio.
Le sopravvenienze attive ammontano a 3,4 milioni di Euro in aumento di 0,6 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente. Tali ricavi sono stati generati dalla Divisione Trevi per 2,9 milioni di Euro e per 0,4 milioni di Euro dalla Divisione Soilmec.
La voce “Altri” ammonta a 5,9 milioni di Euro in aumento rispetto all’esercizio precedente per 2,1 milioni di Euro e sono stati generati dalla Divisione Trevi per 2,6 milioni di euro e dalla Divisione Soilmec per 3,3 milioni di Euro.
(25) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
La voce incrementi di immobilizzazioni per lavori interni ammonta nel 2023 a 19,2 milioni di Euro in aumento rispetto l’esercizio precedente il cui valore era di 9,5 milioni di Euro. L’importo è principalmente dovuto alla produzione di attrezzature realizzata dalla Divisione Soilmec per utilizzo da parte della Divisione Trevi.
COSTI DELLA PRODUZIONE
I costi della produzione ammontano complessivamente a 565,8 milioni di Euro nel 2023 rispetto ai 570,3 milioni di Euro del precedente esercizio, con una diminuzione di 4,5 milioni di Euro; di seguito si analizzano le principali voci.
(26) Costi del personale:
Ammontano a 130,3 milioni di Euro nel 2023, in aumento di 7,3 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente.
(in migliaia di Euro)
Descrizione20232022Variazione
Salari e stipendi104.95795.5479.410
Oneri sociali21.23022.310(1.080)
Trattamento di fine rapporto127639(512)
Trattamento di fine quiescenza7801.238(458)
Altri costi3.1703.217(47)
Totale130.264122.9517.313
148
L’organico dei dipendenti e la variazione rispetto all’esercizio precedente risultano così determinati:
(valori in Unità)
Descrizione31/12/202331/12/2022VariazioneMedia
Executive6668(2)67
-di cui Dirigenti4142(1)42
Impiegati e Quadri1.1121.084281.098
Operai2.0112.122(111)2.067
Totale3.1893.274(85)3.232
(valori in Unità)
  N° Dipendenti
Area Geografica31/12/202331/12/2022
Italia762709
Europa (esclusa Italia)2827
Stati Uniti e Canada127112
Sud America245295
Africa470535
Medio Oriente e Asia792687
Estremo Oriente e Resto del Mondo765909
Totale3.1893.274
(27) Altri costi operativi
Gli altri costi operativi ammontano a 172,3 milioni di Euro nel 2023, in diminuzione di 8,6 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente, per maggiori dettagli si rimanda alle descrizioni di seguito riportate.
(in migliaia di Euro)
Descrizione20232022Variazione
Costi per servizi130.420144.834(14.414)
Costi per godimento beni di terzi33.74024.9338.807
Oneri diversi di gestione8.17011.201(3.031)
Totale172.330180.968(8.638)
Costi per servizi:
Ammontano a 130,4 milioni di Euro nel 2023 contro i 144,8 milioni di Euro dell’esercizio 2022. In questa voce sono principalmente ricompresi:
(in migliaia di Euro)
Descrizione20232022Variazione
Subappalti24.55845.162(20.604)
Consulenze tecniche, legali e fiscali23.28420.3242.960
Altre spese per prestazioni di servizi31.40722.6388.769
Spese di vitto, alloggio e viaggi10.21510.521487
Assicurazioni 6.3986.845(447)
Spese di spedizione, doganali e trasporti17.18315.4481.735
Manutenzioni e riparazioni3.2243.812(588)
Servizi bancari1.1272.028(901)
Spese per energia, telefoniche, gas, acqua e postali2.6912.888(198)
Lavorazioni esterne6.3078.335(2.027)
Assistenza tecnica2.3622.080282
149
Pubblicità e promozioni
662
1.111
(450)
Servizi amministrativi
87
670
(583)
Forza motrice
81
1.051
(970)
Provvigioni ed oneri accessori
530
1.329
(806)
Spese di rappresentanza
304
592
(288)
Totale
130.420
144.834
3.076
I costi per servizi sono diminuiti rispetto l’esercizio precedente per 3,1 milioni di Euro.
I costi per subappalti sono diminuiti per circa 20,6 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente in connessione al completamento di commesse della Divisione Trevi; nella suddivisione di tali costi per aree geografiche si sono registrati i seguenti scostamenti rispetto all’esercizio precedente:
Africa per 3,4 milioni di Euro rispetto ai 16,8 milioni di Euro del 2022, U.S.A. per 5,1 milioni di Euro rispetto ai 15 milioni di Euro del 2022 ed Estremo Oriente per 3,4 milioni di Euro contro i 7,2 milioni di Euro dell’esercizio precedente.
Le Consulenze tecniche, legali e fiscali sono aumentate per 3 milioni di Euro e tale aumento è dovuto principalmente dalla Divisione Trevi in quanto i costi registrati sono stati pari a 18,4 milioni di Euro nel 2023 contro i 15,3 milioni di Euro dell’esercizio precedente. La Divisione Soilmec ha registrato costi per 2,8 milioni di Euro in aumento di 0,2 milioni di Euro rispetto al 2022.
La voce “Altre spese per prestazioni di servizi” è aumentata per circa 8,8 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente; tali costi sono stati generati rispettivamente dalla Divisione Trevi per 23 milioni di Euro, dalla Divisione Soilmec per 3,4 milioni di Euro e per 5 milioni di Euro dalla Capogruppo.
Nella Divisione Trevi tali costi fanno riferimento principalmente ai servizi ricevuti da società terze direttamente sulle commesse e servizi generali.
La voce “Spese di spedizione, doganali e trasporti” è aumentata per 1,7 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente per effetto dell’incremento delle spese registrate dalla Divisione Trevi che ammontano a 11,4 milioni di Euro. L’importo relativo alla Divisione Soilmec è rimasto praticamente invariato rispetto all’esercizio precedendo che ha registrato costi pari a 5,8 milioni di Euro.
Costi per godimento beni di terzi:
Ammontano a 33,7 milioni di Euro nel 2023, in aumento di 8,8 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente.
La voce si riferisce principalmente a:
(in migliaia di Euro)
Descrizione20232022Variazione
Noleggi di attrezzature30.82921.6019.228
Affitti passivi2.9113.331(420)
Totale33.74024.9328.808
Le voci “noleggi di attrezzature” e “affitti passivi” comprendono i costi per noleggi e affitti operativi per l’esecuzione delle commesse in corso; detti costi sono ascrivibili a noleggi e affitti di breve durata che hanno
150
i requisiti per essere esclusi dalla contabilizzazione secondo quanto prescritto dal principio IFRS 16.
L’incremento di queste voci è particolarmente legato alle dinamiche operative ed all’andamento delle commesse della divisione Trevi
Oneri diversi di gestione:
Ammontano a 8,2 milioni di Euro nel 2023, in diminuzione di circa 3 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente. La loro composizione è la seguente:
(in migliaia di Euro)
Descrizione20232022Variazione
Imposte e tasse indirette3.2992.989310
Sopravvenienze passive1.3254.496(3.171)
Altri oneri diversi2.0611.380681
Minusvalenze ordinarie da alienazione cespiti1.4852.336(851)
Totale8.17011.201(3.031)
Le “Sopravvenienze passive” ammontano a 1,3 milioni di Euro e sono state generate dalla Divisione Trevi per 0,8 milioni di Euro, in diminuzione di 3,2 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente, dalla Divisione Soilmec per 0,4 milioni di Euro, in aumento di 0,3 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente, e per 0,1 milione di Euro dalla Capogruppo.
Gli “Altri oneri diversi” ammontano a 2,1 milione di Euro e sono aumentati per 0,7 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente; sono stati generati dalla Divisione Trevi per 1,6 milioni di Euro, di cui 0,9 dalla sola Trevi Spa, dalla Divisione Soilmec per 0,4 milioni di Euro e per 0,1 milione di Euro dalla Capogruppo.
Le “Minusvalenze da alienazione cespiti” ammontano a 1,5 milioni di Euro in diminuzione rispetto all’esercizio precedente per 0,9 milioni di Euro. Sono state generate per 0,9 milioni di Euro dalla Divisione Trevi e per 0,5 milioni di Euro dalla Divisione Soilmec.
(28) Accantonamenti e svalutazioni
(in migliaia di Euro)
Descrizione20232022Variazione
Accantonamenti per rischi(1.705)3.066(9.525)
Accantonamenti per crediti(220)8.861(1.009)
Rettifiche di valore di attività1.067699(169)
Totale(858)12.626(10.704)
Accantonamenti per rischi:
L’importo, come minor costo di 1,7 milioni di Euro, include il rilascio di un fondo rischi contrattuali per 7 milioni di Euro in capo alla Divisione Trevi che ha più che compensato gli accantonamenti del 2023 relativi al fondo premi ai dipendenti per 3,6 milioni di Euro, per rischi contrattuali per 1,1 milioni di Euro, per contenziosi fiscali e per rischi vari per complessivi 0,6 milioni di Euro.
Accantonamenti per crediti compresi nell’attivo circolante:
L’importo, come minor costo di 0,2 milioni di Euro, si riferisce al saldo tra rilasci e accantonamenti per rischi
151
su crediti commerciali di dubbio realizzo delle singole società controllate.
Rettifiche di valore di attività:
L’effetto netto delle rettifiche e delle riprese di valore di attività è pari a 1,1 milioni di Euro generato dalla Divisione Trevi.
(29) Proventi finanziari
I proventi finanziari ammontano a 45,6 milioni di Euro nel 2023, con un incremento di 38,4 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente.
La voce risulta così composta:
(in migliaia di Euro)
Descrizione20232022Variazione
Interessi su crediti verso banche422211211
Interessi su crediti verso la clientela622292330
Proventi finanziari da valutazione al fair value (IFRS9)41.247041.247
Proventi finanziari da manovra finanziaria7610761
Altri proventi finanziari2.5886.707(4.119)
Totale45.6407.21038.430
L’incremento dei proventi finanziari rispetto all’esercizio precedente deriva quasi esclusivamente dall’effetto della manovra di ristrutturazione ed in particolare dagli effetti positivi del ricalcolo dell’IFRS9 sul debito riscadenziato.
(30) Costi finanziari
I costi finanziari ammontano a 46,1 milioni di Euro nel 2023, con un incremento di 21,7 milioni di Euro rispetto al periodo precedente. La voce risulta così composta:
(in migliaia di Euro)
Descrizione20232022Variazione
Interessi su debiti verso banche12.7079.2603.447
Oneri finanziari da valutazione al fair value27.9579.49618.461
Spese e commissioni bancarie2.5832.760(177)
Interessi passivi su mutui22824204
Interessi su debiti per diritto di utilizzo848631217
Altri oneri finanziari1.7712.259(488)
Totale46.09424.43021.664
Gli interessi su debiti verso banche rappresentano i costi legati al reperimento di risorse finanziarie necessarie al funzionamento delle attività del Gruppo sul quale incidono in prevalenza la Capogruppo e le società capodivisione.
Lo scostamento dei costi finanziari rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente risente prevalentemente degli effetti a costo del calcolo dell’IFRS9 sul debito riscadenziato.
Si precisa che l’effetto complessivo dei ricavi e costi finanziari legati alla manovra ed al ricalcolo dell’IFRS9 sul
152
debito, al 31/12/2023, incidono in maniera positiva per complessivi 13,3 milioni di Euro.
(31) Utili / (Perdite) su cambi derivanti da transazioni in valuta estera
Nell’esercizio 2023, le differenze di cambio nette ammontano ad un importo negativo pari a 4,2 milioni di Euro e si originano principalmente dalla fluttuazione del rapporto di cambio dell’Euro con le altre valute straniere tra cui: il Dollaro Statunitense, la Naira Nigeriana, il Dirham degli Emirati Arabi e il Peso Argentino. Gli utili/perdite su cambi derivano per la maggior parte da debiti e crediti intercompany tra società del Gruppo Trevi espressi in valute diverse da quelle di conto, e non hanno dato luogo a effetti per cassa.
Si riporta di seguito la composizione di tale voce:
(in migliaia di Euro)
Descrizione20232022Variazione
Differenza cambio attive realizzate38.60710.0344.833
Differenza cambio passive realizzate(41.851)(10.036)(5.982)
Sub-Totale utili/(perdite) realizzate(3.244)(2)(1.149)
Differenza cambio attive non realizzate15.01718.2702.220
Differenza cambio passive non realizzate(15.936)(25.727)5.593
Sub-Totale utili/(perdite) non realizzate(919)(7.457)7.814
Utile/(perdita) per differenze cambio (4.163)(7.459)6.665
(32) Imposte sul reddito dell’esercizio
Le imposte nette del periodo sono rimaste praticamente inalterate rispetto all’esercizio precedente ed ammontano a 10,5 milioni di Euro nel 2023 e risultano così composte:
(in migliaia di Euro)
 
 
 
Descrizione20232022Variazione
Imposte correnti:
- I.R.A.P.1710171
- Imposte sul reddito15.14916.030(881)
Imposte differite2.122(6.147)8.269
Imposte anticipate(6.987)551(7.538)
Totale Imposte sul Reddito10.45510.43421
Le imposte sul reddito dell’esercizio riguardano la stima delle imposte dirette dovute per l’esercizio, calcolate sulla base del reddito imponibile delle singole società incluse nell’area di consolidamento del Gruppo.
Le imposte per le società estere sono calcolate secondo le aliquote vigenti nei rispettivi Paesi.
(in migliaia di Euro)
Descrizione20232022Variazione
Utile (Perdite) del periodo prima delle imposte e dei terzi36.388(4.741)41.129
I.R.E.S. società italiane128194(66)
Imposte differite società italiane e scritture di consolidamento(2.039)(1.522)(518)
Imposte complessive correnti e differite sul reddito società estere12.96412.728236
I.R.A.P.1710171
Imposte pagate all'estero1.376451.331
Differenze imposte esercizi precedenti I.R.E.S.(2.145)(1.011)(1.134)
Imposte sul reddito riportate nel conto economico consolidato10.45510.43421
Tax-rate28,7%n.d. 
153
(33) Utile/Perdita del Gruppo per azione:
Le assunzioni base per la determinazione dell’utile/perdita base e diluito sono le seguenti:
Descrizione2023Risultato Netto derivante dalle attività in funzionamento2022Risultato Netto derivante dalle attività in funzionamento
“A” Utile/(Perdita) netta del periodo (in migliaia di Euro)19.107(19.127)
“B” Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione dell'utile base per azione307.311.336150.855.693
Utile/(Perdita) per azione base: (A*1000) / B0,06(0,13)
“D” Utile/(Perdita) netta rettificata per dilution analysis (in migliaia di Euro)19.107(19.127)
Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione dell'utile diluito per azione (B)322.947.621166.439.024
Utile/(Perdita) per azione diluito: (D*1000) / E0,06(0,11)
154
RAPPORTI CON LE PARTI CORRELATE
Compensi ad Amministratori
Qui di seguito si indica, relativamente all’anno 2023, l’ammontare dei compensi spettanti agli Amministratori della Capogruppo per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento:
Nominativo
Società
Carica
Emolumenti
Emolumenti
Altri
per la carica
controllate
compensi
Anna Zanardi – fino al 31 luglio 23
Trevi - Fin. Ind. S.p.A
Presidente del Consiglio d'Amministrazione
23,1
0
0
Paolo Besozzi – dal 01 agosto 23
Trevi – Fin. Ind. S.p.A
Consigliere d’Amministrazione non esecutivo e Presidente del Consiglio d'Amministrazione
65
0
0
Giuseppe Caselli
Trevi - Fin. Ind. S.p.A
Consigliere d'Amministrazione e Amministratore Delegato
0
0
531,2
0
Trevi S.p.A.
Presidente del Consiglio d'Amministrazione; Amministratore Delegato
0
0
0
0
Soilmec S.p.A.
Presidente del Consiglio d'Amministrazione; Amministratore Delegato
0
0
0
Davide Contini
Trevi - Fin. Ind. S.p.A
Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente
40
0
0
 0
Trevi - Fin. Ind. S.p.A
Membro del Comitato Parti Correlate
9,5
0
0
Bartolomeo Cozzoli
Trevi – Fin. Ind. S.p.A
Consigliere d’Amministratore non esecutivo e indipendente
40
0
0
0
Trevi – Fin. Ind. S.p.A
Membro del Comitato Nomine e Remunerazione
17
0
0
Cristina De Benedetti
Trevi - Fin. Ind. S.p.A
Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente
40
0
0
0
Trevi - Fin. Ind. S.p.A
Presidente del Comitato Parti Correlate
12,8
0
0
Manuela Franchi
Trevi - Fin. Ind. S.p.A
Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente
40
0
0
0
Trevi - Fin. Ind. S.p.A
Presidente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
29,3
0
0
Sara Kraus
Trevi - Fin. Ind. S.p.A
Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente
40
0
0
0
Trevi - Fin. Ind. S.p.A
Membro del Comitato Parti Correlate
9,5
0
0
Davide Manunta
Trevi – Fin. Ind. S.p.A
Consigliere d’Amministratore non esecutivo
40
0
0
0
Trevi – Fin. Ind. S.p.A
Membro del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
23,3
0
0
0
Trevi S.p.A.
Consigliere d'Amministrazione non esecutivo
0
22,5
0
0
Soilmec S.p.A.
Consigliere d’Amministrazione non esecutivo
0
12,5
0
Elisabetta Oliveri
Trevi - Fin. Ind. S.p.A.
Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente
40
0
0
0
Trevi - Fin. Ind. S.p.A
Membro del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità
23,3
0
0
0
Trevi – Fin. Ind. S.p.A
Membro del Comitato Nomine e Remunerazione
17
0
0
Alessandro Piccioni
Trevi - Fin. Ind. S.p.A
Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente
40
0
0
0
Trevi - Fin. Ind. S.p.A
Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione
23
0
0
0
Trevi S.p.A.
Consigliere d'Amministrazione non esecutivo
0
22,5
0
155
(34) Altre operazioni con parti correlate
I rapporti del Gruppo Trevi con entità correlate sono costituiti principalmente dai rapporti commerciali della controllata Trevi S.p.A. verso i propri consorzi, regolati a condizioni di mercato. Gli importi più significativi di tali crediti al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 sono di seguito esposti:
(In migliaia di Euro)
Crediti finanziari 31/12/202331/12/2022Variazione
Porto Messina S.c.a.r.l.7167133
Pescara Park S.r.l.6326266
Overturning S.c.a.r.l. 7942.964(2.170)
Bologna Park S.r.l.17010070
Totale2.3124.403(2.091)
Gli importi più significativi dei crediti commerciali a breve termine al 31 dicembre 2023 ed al 31 dicembre 2022 compresi all’interno della voce “Crediti commerciali e altre attività a breve termine” sono di seguito esposti:
(In migliaia di Euro)
Crediti commerciali e altre attività a breve termine31/12/202331/12/2022Variazione
Sofitre S.r.l.000
Altri000
Sub-totale02(2)
Porto Messina S.C.A.R.L.1.007826181
Nuova Darsena S.C.A.R.L.1490149
Trevi SGF INC S.C.A.R.L.1.8841.86123
Treviicos-Nicholson JV (USA)036(36)
SEP SEFI (France)89890
Filippella S.C.A.R.L.30264
Overturning S.C.A.R.L.29029
Italthai Trevi 144429(285)
Altri(6)(5)(1)
Sub-totale3.3263.26264
Totale3.3263.26264
% sui crediti commerciali consolidati1,3%1,2%
I ricavi realizzati dal Gruppo verso tali società sono di seguito esposti:
(In migliaia di Euro)
Ricavi vendita e prestazioni e altri servizi20232022Variazione
Parcheggi S.p.A.*01(1)
Sub-totale01(1)
Italthai Trevi 590804(214)
Overturning S.c.a.r.l.80080
Treviicos-Nicholson JV (USA)037(37)
Hercules Trevi Foundation AB0273(273)
Altri440
Sub-totale6741.118(444)
Totale6741.119(445)
% sui ricavi totali 0,1% 0,2%
156
(*) Parcheggi S.p.A. essendo stata acquisita nel 2021 è uscita dal prospetto verso parti correlate nel 2022.
(In migliaia di Euro)
Ricavi Finanziari20232022Variazione
Bologna Park S.r.l.331815
Altri02(2)
Totale332013
Gli importi più significativi dei debiti verso società correlate al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2022 compresi all’interno della voce “Debiti commerciali e altre passività a breve termine” sono di seguito esposti:
(In migliaia di Euro)
Debiti commerciali e altre passività a breve termine31/12/202331/12/2022Variazione
IFC ltd0173(173)
Sofitre S.r.l.000
Sub-totale0173(173)
Filippella S.C.A.R.L.27146225
Nuova Darsena 545173372
Porto Messina S.c.a.r.l.2.2832342.049
Trevi SGF INC S.C.A.R.L.1719081
Overturning S.c.a.r.l.2560256
Altri164165(1)
Sub-totale3.6907082.983
Totale3.6908812.810
% sui debiti commerciali consolidati0,6%0,6%
 
 
 
 
I costi sostenuti dal Gruppo verso tali società correlate sono di seguito esposti:
(In migliaia di Euro)
Consumi di materie prime e servizi esterni20232022Variazione
Porto Messina S.c.a.r.l.180180
Trevi SGF INC S.C.A.R.L.8282
Filippella S.c.a.r.l.225225
Nuova Darsena S.c.a.r.l.372174198
Overturning S.c.a.r.l.1.5101.510
Altri11
Sub-totale2.3701742.196
Totale2.3701742.196
% sui consumi di materie prime e servizi esterni consolidati0,6%0,0%
157
INFORMATIVA SETTORIALE
Al fine della presentazione di un’informativa economica, patrimoniale e finanziaria per divisione (Segment Reporting) il Gruppo ha identificato, quale schema primario di presentazione dei dati settoriali, la distinzione per divisione. Tale rappresentazione riflette l’organizzazione del business del Gruppo e la struttura del reporting interno, sulla base della considerazione che i rischi ed i benefici sono influenzati dai settori di attività in cui il Gruppo opera. Il management monitora separatamente i risultati operativi delle sue unità di business allo scopo di prendere decisioni in merito all’allocazione delle risorse ed alla valutazione delle performance. La performance divisionale è valutata sulla base dell’utile o perdita operativa che in certi aspetti, come riportato nelle tabelle che seguono, è misurato in modo diverso dall’utile o perdita operativa nel bilancio consolidato. Si riportano di seguito i dati patrimoniali ed economici divisionali al 31 dicembre 2023, rinviando a quanto riportato nella Relazione sulla gestione per un commento sull’andamento economico registrato dalle due Divisioni. Si ritiene che il settore primario per identificare l’attività del Gruppo sia la suddivisione per tipologia di attività, mentre per il segmento secondario si fa riferimento all’area geografica; si rimanda alla relazione sulla gestione per il commento relativo alle sintesi economiche fornite dalla Segment information.
158
Divisione Trevi
Sintesi Patrimoniale
(In migliaia di Euro)
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazione
A)Immobilizzazioni139.809128.39311.416
B)Capitale d'esercizio netto
- Rimanenze130.397116.35914.038
- Crediti commerciali105.697154.760(49.063)
- Debiti commerciali (-)(91.299)(116.304)25.005
- Acconti (-)(47.470)(35.586)(11.884)
- Altre attività (passività)(6.905)(27.169)20.264
90.42092.061(1.641)
C)Attività e passività destinate alla dismissione
D)Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B)230.229220.4539.775
E)Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-)(8.439)(8.591)152
F)CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D)221.790211.8629.927
Sintesi Economica
(In migliaia di Euro)
Sintesi Economica Divisione Trevi20232022Variazione
RICAVI TOTALI468.245438.01330.232
Variazioni delle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione5550555
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni9781.015(38)
VALORE DELLA PRODUZIONE469.777439.02830.749
Consumi di materie prime e servizi esterni(302.316)(289.204)(13.112)
VALORE AGGIUNTO167.461149.82417.638
% sui Ricavi Totali35,8%34,2%58,3%
Costo del lavoro(97.677)(87.733)(9.944)
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) RICORRENTE69.78562.0917.694
% sui Ricavi Totali14,9%14,2%25,4%
Proventi - Oneri straordinari(233)(883)650
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA)69.55261.2088.344
% sui Ricavi Totali15%14%28%
Ammortamenti(23.995)(20.786)(3.209)
Accantonamenti e svalutazioni2.714(8.118)10.832
RISULTATO OPERATIVO (EBIT)48.27132.30415.967
% sui Ricavi Totali10,3%7,4%
159
Divisione Soilmec
Sintesi Patrimoniale
(In migliaia di Euro)
Descrizione
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
A)Immobilizzazioni37.67539.975(2.300)
B)Capitale d'esercizio netto
- Rimanenze74.55880.291(5.733)
- Crediti commerciali60.74752.4278.320
- Debiti commerciali (-)(49.136)(51.509)2.373
- Acconti (-)(5.653)(6.520)866
- Altre attività (passività)412811(399)
80.92775.5005.427
C)Attività e passività destinate alla dismissione
D)Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B)118.602115.4753.127
E)Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-)(1.520)(2.022)502
F)CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D)117.082113.4533.628
Sintesi Economica
(In migliaia di Euro)
Sintesi Economica Divisione Soilmec20232022Variazione
RICAVI TOTALI152.061133.31918.742
Variazioni delle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione(4.841)9.832(14.673)
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni5.02110.113(5.093)
VALORE DELLA PRODUZIONE152.241153.265(1.024)
Consumi di materie prime e servizi esterni(115.154)(123.313)8.159
VALORE AGGIUNTO37.08729.9527.135
% sui Ricavi Totali24,4%22,5%38,1%
Costo del lavoro(24.323)(26.428)2.105
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) RICORRENTE12.7643.5249.240
% sui Ricavi Totali8,4%2,6%49,3%
Proventi - Oneri straordinari(556)(617)61
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA)12.2082.9069.301
% sui Ricavi Totali8%2%50%
Ammortamenti(4.912)(7.056)2.144
Accantonamenti e svalutazioni(713)(3.596)2.884
RISULTATO OPERATIVO (EBIT)6.583(7.746)14.328
% sui Ricavi Totali4,3%-5,8%
160
Prospetto di riconciliazione 31/12/2023
Sintesi Patrimoniale
(In migliaia di Euro)
Descrizione
Divisione Trevi
Divisione Soilmec
Trevi Finanziaria Industriale
Rettifiche
Gruppo Trevi
A)Immobilizzazioni139.80937.675231.828(221.966)187.345
B)Capitale d'esercizio netto
- Rimanenze130.39774.5580(3.832)201.123
- Crediti commerciali105.69760.74720.727(26.763)160.408
- Debiti commerciali (-)(91.299)(49.136)(8.990)31.261(118.165)
- Acconti (-)(47.470)(5.653)(132)498(52.757)
- Altre attività (passività)(6.905)412(15.666)3.836(18.324)
90.42080.927(4.061)5.000172.285
C)Attività e passività destinate alla dismissione
D)Capitale investito dedotte le Passività d'esercizio (A+B)230.229118.602227.766(216.966)359.631
E)Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (-)(8.439)(1.520)(619)(156)(10.735)
F)CAPITALE INVESTITO NETTO (C+D)221.790117.082227.147(217.122)348.896
La colonna rettifiche a livello di stato patrimoniale comprende per la voce immobilizzazioni l’elisione delle partecipazioni e l’elisione dei crediti finanziari immobilizzati intercompany, per i crediti e debiti commerciali le restanti elisioni intercompany.
Prospetto di riconciliazione 2023
Sintesi Economica
(In migliaia di Euro)
DescrizioneDivisione TreviDivisione SoilmecTrevi Finanziaria IndustrialeRettificheGruppo Trevi
RICAVI TOTALI468.245152.06116.537(41.944)594.899
Variazioni delle rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione555(4.841)0(2.454)(6.740)
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni9785.021013.23019.229
VALORE DELLA PRODUZIONE469.777152.24116.537(31.168)607.387
Consumi di materie prime e servizi esterni(302.316)(115.154)(10.522)24.706(403.287)
VALORE AGGIUNTO167.46137.0876.015(6.462)204.101
% sui Ricavi Totali35,8%24,4%36,4%34,3%
Costo del lavoro(97.677)(24.323)(6.843)(739)(129.582)
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) RICORRENTE69.78512.764(828)(7.201)74.519
% sui Ricavi Totali14,9%8,4%-5,0%12,5%
Proventi - Oneri straordinari(233)(556)(1.429)0(2.218)
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA)69.55212.208(2.258)(7.201)72.301
% sui Ricavi Totali15%8%-14%12%
Ammortamenti(23.995)(4.912)(3.731)1.048(31.590)
Accantonamenti e svalutazioni2.714(713)(1.145)1858
RISULTATO OPERATIVO (EBIT)48.2716.583(7.134)(6.151)41.569
% sui Ricavi Totali10,3%4,3%-43,1%7,0%
161
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura al 31 dicembre 2023
Nel corso dei primi due mesi dell’anno 2024 il Gruppo ha acquisito ordini per circa 125 milioni di euro, rispetto ai circa 80 milioni di euro acquisiti nel medesimo periodo del 2023. Divisione Trevi ha, in particolare, acquisito ordini per circa 106 milioni (76 milioni nel 2023), mentre Divisione Soilmec ha acquisito ordini per circa 25 milioni di euro (16 milioni nel primo bimestre 2023). Il portafoglio ordini al 29/2/2024 è risultato pari a 791 milioni di euro, rispetto ai 557 milioni di euro consuntivati al 28/2/2023 (era pari a 587 milioni di euro al 31-12-2022 e pari a 720 milioni al 31-12-2023).
L’andamento del Gruppo nei primi mesi dell’anno per quanto riguarda acquisizione ordini, ricavi di produzione e backlog è risultato in linea con le previsioni dell’anno 2024 .
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 gennaio 2024 è risultata pari a 198,9 milioni di euro rispetto ai 202 milioni registrati al 31-12-2023.
Il 13 febbraio 2024 è stato presentato alla Comunità Finanziaria il Piano Industriale 2023-2027, aggiornamento del Piano Industriale 2022-2026, esaminato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione di Trevi Finanziaria Industriale SpA in data 22 dicembre 2024.
Per il terzo anno consecutivo il Gruppo Trevi rientra fra "Le Aziende più attente al clima 2024", l'indagine condotta fra oltre 600 aziende dal Corriere della Sera e Statista. L'indagine comparirà nel mensile "Pianeta2030" del Corriere della Sera e sul sito www.corriere.it .
Come per l'anno scorso, Trevi - Finanziaria Industriale Spa rientra tra le aziende “Leader della Sostenibilità 2024”. L'indagine che si basa sulla valutazione delle performance ESG ambientali, sociali e di governance delle principali aziende italiane e verrà presentata ufficialmente il prossimo 16 maggio è stata condotta dal quotidiano "Il Sole 24 Ore" in collaborazione con Statista, società tedesca specializzata in analisi statistiche.
La controllata Trevi Foundation Philippines ha ricevuto un riconoscimento (Safety Award) per 1 milione di ore lavorate senza incidenti per il Candaba Viaduct Project. Inoltre, nei primi mesi dell’anno sono state rinnovate le certificazioni ISO 45001, ISO 9001 e ISO14001 per la Società Trevi Spa.
Eventi ed operazioni significative non ricorrenti
il giorno 19 dicembre 2023, si è finalizzata, nell’ottica di una semplificazione e riorganizzazione aziendale, la fusione per incorporazione della Holding Olandese Trevi Contractors BV nella controllata italiana Trevi S.p.A., che ne deteneva la totalità delle partecipazioni.
Alla Trevi Contractors BV, facevano capo la quasi totalità delle partecipazioni delle società estere della Divisione Trevi, che ora sono detenute direttamente dalla controllata Trevi S.p.A.
A livello consolidato, tale operazione non ha comportato nessun impatto patrimoniale o economico sul risultato del Gruppo.
Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Il Gruppo Trevi non ha posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.
162
Compensi a Sindaci
Qui di seguito si indica, relativamente all’anno 2023, l’ammontare dei compensi spettanti ai Sindaci della Capogruppo per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento:
NominativoCaricaDurata della carica (in mesi)Emolumenti SocietàAltri compensiTotale
M. Vicini PCS 12502070
F. ParenteSE1240040
M. PieriniSE1240040
Totale 13020150
Corrispettivi di revisione contabile ai sensi dell’art. 160 c. 1-bis n. 303 Legge 262 del 28/12/2005 integrata da D.Lgs. 29/12/2006
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(Importi in Euro)RevisioneServizi di attestazioneAltri servizi Totale
Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
KPMG S.p.A.332.77400332.774
Rete KPMG 0000
332.77400332.774
Società controllate:
KPMG S.p.A.82.0360082.036
Rete KPMG 102.64900102.649
184.68500184.685
Totale517.45900517.459
163
Integrazioni richieste da Consob ai sensi dell’art. 114 del D.Lgs. n. 58/98
In data 10 dicembre 2018 Consob, ai sensi dell’art. 114 del D.Lgs. n. 58/98, ha richiesto alla Società di comunicare, entro la fine di ogni mese, le seguenti informazioni aggiornate alla fine del mese precedente:
a) la posizione finanziaria netta della Società e del Gruppo ad essa facente capo, con l’evidenziazione delle componenti a breve separatamente da quelle a medio-lungo termine;
b) le posizioni debitorie scadute della Società e del Gruppo ad essa facente capo, ripartite per natura (finanziaria, commerciale, tributaria, previdenziale e verso dipendenti) e le connesse eventuali iniziative di reazione dei creditori (solleciti, ingiunzioni, sospensioni nella fornitura etc.);
c) le principali variazioni intervenute nei rapporti verso parti correlate di codesta Società e del Gruppo ad essa facente capo rispetto all’ultima relazione finanziaria annuale o semestrale approvata ex art. 154-ter del TUF;
Relativamente alla situazione al 31 dicembre 2023, le informazioni sono state oggetto di comunicazione al mercato con singoli Comunicati Stampa emessi mensilmente nel corso di tutto l’anno.Tutti i Comunicati Stampa citati sono disponibili nel sito internet della Società al seguente indirizzo https://www.trevifin.com/it/comunicati_stampa .
164
ALLEGATI
I presenti allegati contengono informazioni aggiuntive rispetto a quelle esposte nelle Note esplicative ed integrative, della quale costituiscono parte integrante.
1) Società assunte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 con il metodo dell’integrazione globale.
1a) Società assunte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 con il metodo del patrimonio netto.
1b) Società e consorzi assunti nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 con il metodo del costo.
2) Organigramma del Gruppo;
165
Allegato 1
SOCIETA’ ASSUNTE NEL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023 CON IL METODO DELL'INTEGRAZIONE GLOBALE
DENOMINAZIONE SOCIALEPAESEVALUTACAPITALESOCIALEQUOTA % TOTALE DEL GRUPPO
Arabian Soil Contractors Ltd Arabia Saudita Riyal Saudita 1.000.000 99,78%
Foundation Construction Ltd Nigeria Naira 28.006.440 80,15%
Galante Foundations Sa Repubblica di Panama Dollaro U.S.A. 99,78%
Hyper Servicos de Perfuracao Ltda  Brasile Real Brasiliano 1.200.000 99,78%
Idt Fzco Emirati Arabi Uniti Dirham Emirati Arabi 1.000.000 99,80%
Idt Llc Fzc Emirati Arabi Uniti Dirham Emirati Arabi 6.000.000 94,82%
Parcheggi S.p.A. Italia Euro 307.536 98,78%
Pilotes Trevi Sacims Argentina Peso Argentino 1.217.355.055 99,76%
Pilotes Trevi Sacims - Paraguay Paraguay Guarani 330.000.000 99,76%
Pilotes Uruguay Sa Uruguay Peso Uruguaiano 80.000 99,76%
Profuro Intern. Lda Mozambico Metical 36.000.000 99,29%
PSM SpA Italia Euro 1.000.000 99,92%
Soilmec Algeria - società in liquidazione Algeria Dinaro Algerino 1.000.000 69,94%
Soilmec Australia Pty Ltd Australia Dollaro Australiano 100 99,92%
Soilmec Colombia Sas Colombia Peso Colombiano 371.433.810 99,92%
Soilmec Deutschland Gmbh Germania Euro 100.000 99,92%
Soilmec do Brasil Sa Brasile Real Brasiliano 5.500.000 83,75%
Soilmec F. Equipment Pvt. Ltd  India Rupia Indiana 500.000 79,94%
Soilmec France Sas Francia Euro 1.100.000 99,92%
Soilmec H.K. Ltd Hong Kong Euro 44.743 99,92%
Soilmec Investment Pty Ltd Australia Dollaro Australiano 100 99,92%
Soilmec Japan Co. Ltd Giappone Yen Giapponese 45.000.000 92,93%
Soilmec North America Inc U.S.A. Dollaro U.S.A. 10 89,93%
Soilmec Singapore Pte Ltd Singapore Euro 100.109 99,92%
Soilmec SpA Italia Euro 25.155.000 99,92%
Soilmec U.K. Ltd Regno Unito Sterlina inglese 120.000 99,92%
Soilmec (Suzhou) Machinery Trading Co., Ltd.  Cina Renminbi 58.305.193 99,92%
Swissboring & Co. LLC Oman Rial Omanita 250.000 99,78%
Swissboring Overseas Piling Corp. Ltd (Dubai)  Emirati Arabi Uniti Dirham Emirati Arabi 6.000.000 99,78%
Swissboring Overseas Piling Corporation Svizzera Franco Svizzero 100.000 99,78%
Swissboring Qatar WLL Qatar Rial del Qatar 250.000 99,78%
TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. Italia Euro 123.044.340 Capogruppo
Trevi Algerie EURL Algeria Dinaro Algerino 53.000.000 99,78%
Trevi Arabco JV Egitto Dollaro U.S.A. 99,78%
Trevi Australia Pty & Wagstaff Piling Victoria Pty Ltd JV  Australia Dollaro Australiano 69,85%
Trevi Australia Pty Ltd Australia Dollaro Australiano 10 99,78%
Trevi Chile SpA Chile Peso Cileno 10.510.930 99,76%
Trevi Cimentaciones CA Venezuela Euro 46.008.720 99,78%
Trevi Cimentacones y Consolidaciones Sa  Repubblica di Panama Dollaro U.S.A. 9.387.597 99,78%
Trevi Construction Co. Ltd Hong Kong Dollaro U.S.A. 2.051.668 99,78%
Trevi Fondations Spèciales Sas Francia Euro 100.000 99,78%
Trevi Foundations Canada Inc Canada Dollaro U.S.A. 10 99,78%
Trevi Foundations Denmark A/S  Danimarca Corona Danese 2.000.000 99,78%
Trevi Foundations Kuwait Co. WLL  Kuwait Dinaro Kuwait 100.000 99,78%
Trevi Foundations Nigeria Ltd Nigeria Naira 500.000.000 59,75%
Trevi Foundations Philippines Inc Filippine Peso Filippino 52.500.000 99,78%
Trevi Galante Sa Colombia Peso Colombiano 1.000.000.000 99,78%
Trevi Geotechnik GmbH Austria Euro 100.000 99,78%
Trevi Holding USA Corporation Stati Uniti Dollaro U.S.A. 1 99,78%
Trevi Insaat Ve Muhendislik AS  Turchia Lira Turca 9.660.600 99,78%
Trevi ITT JV Thailandia Dollaro U.S.A.  99,78%
166
Trevi Panamericana Sa
Repubblica di Panama
Dollaro U.S.A.
1.221.366
99,78%
Trevi SpA
Italia
Euro
32.300.000
99,78%
Trevi SpezialTiefBau GmbH
Germania
Euro
50.000
99,78%
TreviGeos Fundacoes Especiais Ltda
Brasile
Real Brasiliano
5.000.000
50,89%
Treviicos Corporation
U.S.A.
Dollaro U.S.A.
23.500
99,78%
Treviicos South Inc
U.S.A.
Dollaro U.S.A.
5
99,78%
Trevi-Trevi Fin.-Sembenelli UTE (Bordeseco)
Venezuela
Dollaro U.S.A.
94,89%
Wagner Constructions LLC
U.S.A.
Dollaro U.S.A.
5.200.000
99,78%
Trevi Bangladesh Ltd
Bangladesh
Taka
1.000.000
99,78%
(*) Soilmec do Brasil Sa appartiene al Gruppo per il 38,25%, tuttavia la percentuale considerata ai fini del consolidamento è pari all’83,75%;
(*) Soilmec WuJiang Co. Ltd appartiene al Gruppo per il 51%, tuttavia viene considerata integralmente nel perimetro di consolidamento del Gruppo;
(*) Swissboring & Co. LLC appartiene al Gruppo per il 70%, tuttavia viene considerata integralmente nel perimetro di consolidamento del Gruppo;
(*) Swissboring Qatar WLL appartiene al Gruppo per il 49%, tuttavia viene considerata integralmente nel perimetro di consolidamento del Gruppo;
(*) Trevi Arabco JV appartiene al Gruppo per il 51%, tuttavia viene considerata integralmente nel perimetro di consolidamento del Gruppo;
(*) Trevi Foundations Kuwait Co. WLL appartiene al Gruppo per il 49%, tuttavia viene considerata integralmente nel perimetro di consolidamento del Gruppo;
(*) Trevi ITT JV appartiene al Gruppo per il 95%, tuttavia viene considerata integralmente nel perimetro di consolidamento del Gruppo.
167
Allegato 1a
SOCIETÀ ASSUNTE NEL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2022 CON IL METODO DELL’INTEGRAZIONE PROPORZIONALE
DENOMINAZIONE SOCIALEPAESEVALUTAPATRIMONIO NETTO TOTALEQUOTA % TOT. DEL GRUPPO
Dragados Y Obras Portuarias S.A. - Pilotes Trevi S.A. - Concret Nor S.A. - UT.ArgentinaPeso Argentino 135.258.237 35,50%
Allegato 1b
SOCIETÀ ASSUNTE NEL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023 CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
DENOMINAZIONE SOCIALE PAESE VALUTACAPITALE SOCIALEQUOTA % TOT. DEL GRUPPOVALORE DI BILANCIO (Euro/000)
J.V. Rodio-Trevi-Arab ContractorEgittoDollaro U.S.A.100.00017,46%0
TOTALE    0
Allegato 1c
SOCIETÀ E CONSORZI ASSUNTI NEL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023 CON IL METODO DEL COSTO
DENOMINAZIONE SOCIALEPAESEVALUTACAPITALE SOCIALEQUOTA % TOT. DEL GRUPPOVALORE DI BILANCIO(Euro/000)
SOCIETA’ CONSORTILI E CONSORZI
Trevi S.G.F Inc. per NapoliItaliaEuro10.00054,88%6
Consorzio Fondav in liquidazioneItaliaEuro25.82337,00%0
Filippella S.c.a.r.l. in liquidazioneItaliaEuro10.000100,00%9
Porto di Messina S.c.a.r.l.ItaliaEuro10.200100,00%0
Consorzio Water Alliance in liquidazioneItaliaEuro60.000100,00%0
Compagnia del Sacro Cuore S.r.l.ItaliaEuro0
Centuria S.c.a.r.l.ItaliaEuro308.0001,58%6
Soilmec ArabiaArabia SauditaRiyal Saudita24,25%0
Overturning S.c.a.r.l.ItaliaEuro10.0006,69%1
Nuova Darsena S.C.A.R.L.ItaliaEuro10.00050,80%0
Drillmec IndiaIndiaEuro24
I.F.CItaliaEuro10.0000,69%0
Comex S.p.A. (in liquidazione)ItaliaEuro7.474.2960,01%0
Credito Cooperativo Romagnolo – BCC di Cesena e GatteoThailandiaBaht80.000.0002,19%1
Italthai Trevi SveziaCorona100.00049,50%136
Hercules Trevi Foundation A.B.GiapponeYen Giapponese5.907.978.0000,00%0
Japan Foundations ItaliaEuro50.00056,13%92
Pescara Park S.r.l.ItaliaEuro10.00034,92%0
Bologna Park S.r.l.Hong KongDollaro U.S.A.18.9330,10%0
OOO Trevi StroyRussiaRublo Russo5.000.000100,00%0
Gemac SrlRomaniaNuovo Leu50.00024,59%0
Sviluppo Imprese Romagna S.p.A.ItaliaEuro1.125.00013,33%150
SEP SEFI JVFranciaEuro50,00%0
TOTALE    425
168
Allegato 2
ORGANIGRAMMA DEL GRUPPO
169
170
171
     
TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A.
Progetto di bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2023
TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A.
Sede Sociale Cesena (FC) – Via Larga 201 – Italia
Capitale Sociale Euro 123.044.339,55 i.v.
R.E.A. C.C.I.A.A. Forlì – Cesena N. 201.271
Codice Fiscale, P. IVA e Registro delle Imprese di Forlì – Cesena: 01547370401
Sito Internet: www.trevifin.com
172
SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA
importi espressi in unità di Euro
ATTIVITA'  Note 31/12/202331/12/2022
Attività non correnti    
Immobili, impianti e macchinari   
Terreni e Fabbricati 6.152.6116.267.334
Impianti, macchinari ed attrezz. industriali e commerciali 5.905.8078.195.291
Altri beni 462.463443.857
Totale Immobili, impianti e macchinari(1)12.520.88114.906.482
    
Immobilizzazioni immateriali    
Concessioni, licenze, marchi  7.141.5888.140.400
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti - 
Totale Immobilizzazioni Immateriali (2)7.141.5888.140.400
Partecipazioni in altre imprese(3)175.594175.594
Partecipazioni in imprese controllate (3)211.989.567192.989.567
Attività per imposte differite(4)--
Altre attività finanziarie non correnti 20.79322.971
Altri crediti finanziari non correnti verso controllate e altre imprese (5)00
- Di cui verso parti correlate --
Crediti commerciali e altri crediti non correnti   
Totale Immobilizzazioni Finanziarie  212.185.954193.188.132
    
Totale Attività non correnti 231.848.423216.235.014
    
Attività Destinate alla dismissIone   
    
Attività correnti    
Crediti commerciali e altri crediti correnti(6)4.927.0699.322.365
- Di cui verso parti correlate --
Crediti commerciali e altri crediti correnti verso controllate(7)29.410.31336.980.146
- Di cui verso parti correlate 29.410.31336.980.146
Attività per imposte correnti (8)466.925545.853
Altre attività finanziarie correnti(9)79.307.95167.410.585
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti(10)3.939.7049.719.175
Totale Attività correnti 118.051.962123.978.124
TOTALE ATTIVITA'  349.900.385340.213.138
173
PATRIMONIO NETTO Note 31/12/202331/12/2022
Capitale sociale e riserve    
Capitale sociale 122.942.340 97.373.554
Altre riserve 33.669.811 7.834.105
Utile portato a nuovo  (13.340.242)
Risultato di periodo 1.454.833 (13.340.242)
Totale Patrimonio Netto(11)144.726.742 91.867.416
    
PASSIVITA'    
    
Passività non correnti   
Finanziamenti non correnti(12)37.390.145 4.949.189
Debiti verso altri finanziatori non correnti(13)99.158.941 58.866.072
Strumenti finanziari derivati non correnti(14) - -
Passività fiscali per imposte differite(15)497.885 411.685
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro(16)618.852 593.881
Fondi non correnti(17)10.204.903 12.290.961
Altre passività non correnti(17.1)1.202.229 1.830.980
Totale Passività non correnti 149.072.955 78.942.768
Passività correnti   
Debiti commerciali e altre passività correnti(18)6.547.703 18.825.078
Debiti commerciali e altre passività correnti verso controllate(19)19.107.994 17.963.165
- Di cui verso parti correlate 19.107.994 17.963.165
Passività fiscali per imposte correnti (20)439.189 672.679
Finanziamenti correnti(21)522.059 44.121.374
Debiti verso altri finanziatori correnti(22)28.595.409 87.820.659
- Di cui verso parti correlate 19.374.778 4.479.835
Fondi correnti(23)888.334 -
Strumenti finanziari derivati correnti(24) - -
Totale Passività correnti 56.100.688 169.402.954
TOTALE PASSIVITA' 205.173.643 248.345.722
    
Passività destinate alla dismissione   -
    
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 349.900.385 340.213.138
174
CONTO ECONOMICO   
importi espressi in unità di Euro   
  Note 31/12/202331/12/2022
Ricavi delle vendite e delle prestazioni(25)15.198.340 13.734.597
- Di cui verso parti correlate 14.999.711 13.584.481
Altri ricavi operativi (26)1.338.722 4.743.158
- Di cui verso parti correlate  - -
Materie prime e di consumo (27)(96.211)(72.741)
- Di cui verso parti correlate   
Costo del personale (28)(6.843.288)(6.535.331)
Altri costi operativi (29)(11.855.117)(10.105.239)
- Di cui verso parti correlate (1.970.163)(1.193.625)
Ammortamenti (30)(3.731.458)(4.142.758)
Accantonamenti e svalutazioni(30.1)(1.144.553)(1.999.908)
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni  - -
Risultato operativo  (7.133.565)(4.378.222)
Proventi finanziari (31)34.957.331 7.560.100
- Di cui verso parti correlate 3.862.642 1.345.173
Costi finanziari (32)(27.648.678)(15.047.252)
Utile (perdita) derivante da transazioni in valute estera (33)421.957 (304.024)
Sub Totale proventi / (costi) finanziari e utile / (perdita) su cambi 7.730.610 (7.791.176)
Rettifiche di valore ad attività finanziarie(34)958.772 (1.241.753)
- Di cui verso parti correlate 958.772 (1.241.753)
Risultato prima delle Imposte 1.555.817 (13.411.151)
Imposte sul reddito (35)(100.984)70.909
    
Risultato Netto derivante dalle attività in funzionamento(35.1)1.454.833 (13.340.242)
Risultato Netto da attività destinate ad essere cessate  - -
    
Risultato netto(36)1.454.833 (13.340.242)
175
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO  
 31/12/202331/12/2022
Utile/(perdita) del periodo1.454.833(13.340.242)
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Riserva di cash flow hedge
Imposte sul reddito
Effetto variazione riserva cash flow hedge  
Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte00
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Utili/(perdite) attuariali20.094815
Imposte sul reddito
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto delle imposte20.094815
Risultato complessivo al netto dell'effetto fiscale1.474.927(13.339.427)
VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO
importi espressi in unità di Euro
DESCRIZIONECapitale SocialeAltre riserveUtili (perdite) accumulatiUtile del periodoTotale Patrimonio Netto
Saldo al 31/12/202197.373.55431.126.859-(23.293.569)105.206.844
Destinazione dell’Utile(23.293.569)23.293.569-
Distribuzione di dividendi-
Aumento di Capitale--
Altre variazioni -
Utile / (Perdita) complessiva815(13.340.242)(13.339.427)
Saldo al 31/12/202297.373.5547.834.105-(13.340.242)91.867.416
Destinazione dell’Utile-(13.340.242)13.340.242-
Distribuzione di dividendi-
Aumento di Capitale25.568.78625.815.61251.384.397
Altre variazioni -
Utile / (Perdita) complessiva20.0941.454.8331.474.927
Saldo al 31/12/2023122.942.34033.669.811(13.340.242)1.454.833144.726.742
176
RENDICONTO FINANZIARIO -
importi espressi in unità di Euro
 Note31/12/202331/12/2022
Risultato del periodo(36)1.454.833 (13.340.242)
Imposte sul reddito(35)100.984 (70.909)
Risultato ante imposte 1.555.817 (13.411.151)
Ammortamenti(30)3.731.458 4.142.758
(Plusvalenze)/Minusvalenze per alienazione cespiti(1) - (2)925 (192.123)
(Proventi)/Costi finanziari(31) - (32) - (33)(6.303.872)7.487.152
(Dividendi)(31) - (32) - (33)(1.004.781) -
Rettifiche di valore di attività finanziarie(34)(958.772)1.241.753
Accantonamenti/Utilizzi fondo rischi e benefici successivi cessazione del rapporto di lavoro(16)45.065 (40.957)
Accantonamenti fondi rischi e oneri e altri movimenti non monetari(22)4.608.970 3.011.713
Utilizzi fondi rischi e oneri(17) - -
(A) Flusso di cassa dell'attività operativa ante variazioni del Capitale Circolante 1.674.810 2.239.145
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali(6)6.008.162 9.297.436
(Incremento)/Decremento altre attività(7) - (8) - (4)(470.897)(1.343.109)
Incremento/ (Decremento) Debiti commerciali (18)(3.030.769)(5.461.769)
Incremento/ (Decremento) Altre passività(15) - (19) - (20) (2.753.585)1.338.325
(B) Variazione del capitale circolante (247.089)3.830.883
( C ) Incassi(Esborsi) finanziari (31) - (32) - (33)(4.290.503)(2.217.173)
(D) Imposte dirette (pagate)/incassate(8) - (8.328)
(E) Flusso di cassa generato (assorbito) dall'attività operativa (A+B+C+D) (2.862.783)3.844.527
(Investimenti) netti in immobilizzazioni materiali(1) - (29)643.428 (143.755)
(Investimenti) netti in immobilizzazioni immateriali(2) - (29)(991.398)(1.098.519)
Variazione netta delle Attività finanziarie(3) - (5) - -
(F) Flusso di cassa generato (assorbito) nelle attività di investimento (347.970)(1.242.275)
Incremento/ (Decremento) Capitale Sociale e riserve (11)18.554.180 6.445.820
Incremento/ (Decremento) finanziamenti e altri finanziatori(9)-(12) - (13) -(14) - (21) -(22)- (23) (21.122.898)(880.554)
    
(G) Flusso di cassa netto della gestione finanziaria (2.568.718)5.565.266
(H) Variazione cassa per attività destinate ad essere cedute  - -
(I) Aumento (Diminuzione) delle disponibilità liquide (E+F+G+H) (5.779.471)8.167.518
Disponibilità liquide iniziali 9.719.175 1.551.657
Disponibilità liquide finali 3.939.704 9.719.175
177
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO DELL’ESERCIZIO CHIUSO IL 31/12/2023
Profilo ed attività della Società
TREVI Finanziaria Industriale S.p.A. (di seguito la Società”) e le società da essa controllate (di seguito Gruppo TREVIo il Gruppo”) svolgono la propria attività principalmente nel settore dei servizi di ingegneria delle fondazioni per opere civili, infrastrutturali e costruzione di attrezzature per fondazioni speciali (di seguito “Fondazioni”).
Tali attività sono coordinate dalle due principali società operative del Gruppo:
Trevi S.p.A., capofila nell’attività dell’ingegneria del sottosuolo;
Soilmec S.p.A., che guida la relativa divisione e realizza e commercializza attrezzature per l’ingegneria del sottosuolo.
Inoltre il Gruppo è anche attivo nella gestione di parcheggi automatizzati.
TREVI – Finanziaria Industriale S.p.A. è quotata alla Borsa di Milano dal luglio 1999.
Per un commento sulle varie aree di attività in cui il Gruppo opera, sui rapporti con società correlate e sui fatti avvenuti successivamente alla data di chiusura dell’esercizio, si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
Struttura e contenuto dei Prospetti Contabili
Il bilancio d’esercizio della Società è stato redatto conformemente agli International Financial Reporting Standard (IFRS) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 così come recepito dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 e successive modificazioni, comunicazioni e delibere CONSOB ed ai relativi principi interpretativi IFRIC emessi dall’International Financial Reporting Interpretation Committee e dai precedenti SIC emessi dallo Standing Interpretations Committee.
Nella sezione “Criteri di valutazione” sono indicati i principi contabili internazionali di riferimento adottati nella redazione del bilancio della Società al 31 dicembre 2023.
Il bilancio d’esercizio della Società al 31 dicembre 2023 presenta, ai fini comparativi, i saldi dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.
Sono state utilizzate le seguenti classificazioni:
la “situazione patrimoniale – finanziaria” per poste correnti/non correnti;
178
il “conto economico” per natura;
il “conto economico complessivo”, che include oltre all’utile dell’esercizio le altre variazioni dei movimenti di patrimonio netto diverse dalle transazioni con gli azionisti;
il “rendiconto finanziario” redatto con il metodo indiretto.
Tali classificazioni si ritiene forniscano informazioni meglio rispondenti a rappresentare la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società.
La valuta funzionale e di presentazione è l’Euro.
Per quanto riguarda i prospetti contenuti nel presente bilancio e le relative note esplicative, ove non diversamente indicato, sono esposti in unità di Euro.
Principi contabili
Il bilancio d’esercizio è stato redatto in base al principio generale del costo storico, fatta eccezione per le voci di bilancio che, in conformità agli IFRS, sono valutate in base al fair value, come indicato di seguito nei criteri di valutazione, nonché sul presupposto della continuità aziendale.
Criteri di valutazione
La preparazione del bilancio richiede agli amministratori di effettuare valutazioni discrezionali, stime ed ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività, e l’indicazione di passività potenziali alla data di bilancio. Le principali voci di bilancio che hanno richiesto l’utilizzo di stime sono:
valutazione delle partecipazioni;
attività per imposte anticipate, relativamente, in particolare, alla probabilità di futuro riversamento delle stesse;
accantonamenti al fondo svalutazione crediti ed ai fondi rischi;
ipotesi principali applicate al ricalcolo attuariale del fondo TFR (benefici ai dipendenti), quali il tasso di turnover futuro e il tasso di sconto.
Il bilancio d’esercizio della Società al 31 dicembre 2023, è stato predisposto applicando il presupposto della continuità aziendale. Si rimanda al Paragrafo “Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale” per ulteriori commenti.
179
Principali rischi ed incertezze cui il Gruppo Trevi è esposto e valutazioni sulla continuità aziendale
Introduzione
La presente sezione ha lo scopo di: (i) esaminare la correttezza dell’applicazione del presupposto relativo alla continuità aziendale ai bilanci (d’esercizio e consolidato) relativi all’esercizio 2023 della Società e del Gruppo, anche alla luce della situazione economica, finanziaria e patrimoniale e delle ulteriori circostanze che possono assumere rilievo a tal fine; e (ii) identificare le incertezze al momento esistenti, valutando la significatività delle stesse e la probabilità che possano essere superate, prendendo in considerazione le misure poste in essere dal management e gli ulteriori fattori di mitigazione.
Si ricorda che, ai fini dell’approvazione della relazione semestrale relativa ai dati consolidati al 30 giugno 2023, la Direzione Aziendale aveva identificato alcuni fattori di rischio per la continuità aziendale su cui erano state svolte specifiche analisi. Tali rischi risultavano essere in particolare: (a) gli eventuali rischi legati all’andamento della liquidità del Gruppo per un periodo di almeno 12 mesi a partire dalla data di riferimento della suddetta relazione semestrale; e (b) il rischio derivante dall’eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi di risanamento, come previsti dal Piano Consolidato 2022-2026 (come infra definito).
A tale riguardo, si ricorda altresì che, in sede di approvazione della semestrale al 30 giugno 2023, il Consiglio di Amministrazione, dopo aver attentamente ed esaustivamente valutato i rischi a cui la continuità era esposta, come sopra sintetizzati, aveva ritenuto appropriata l’adozione del presupposto della continuità aziendale, pur segnalando la presenza di fisiologici fattori di incertezza legati alla realizzazione del Piano Consolidato 2022-2026 (su cui si richiama quanto esposto nella relativa relazione sulla gestione). Ai fini della presente relazione, la continuità aziendale va dunque valutata tenendo conto delle circostanze predette e degli aggiornamenti disponibili in merito all’evolversi delle stesse successivamente alla data di approvazione della relazione semestrale, da considerarsi fino alla data di formazione del presente bilancio, tenendo conto degli eventi nel frattempo occorsi e, in particolare, dell’aggiornamento del Piano Consolidato 2022-2026, con estensione della relativa durata di un anno al 2027, oltre alle nuove informazioni disponibili in relazione all’andamento della gestione e delle sue prospettive.
Valutazioni circa l’esistenza del presupposto della continuità aziendale
Nel determinare se il presupposto della continuazione dell’attività sia applicabile anche in occasione del presente bilancio, gli Amministratori hanno tenuto conto di tutte le informazioni disponibili sul futuro, relativo almeno ma non limitato a dodici mesi dopo la data di riferimento del bilancio consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023. Sono stati presi in considerazione i principali indicatori di rischio che possono far sorgere dubbi in merito alla continuità.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha tenuto in considerazione le valutazioni che erano state effettuate in sede di approvazione della relazione semestrale relativa ai dati consolidati al 30 giugno 2023,
180
ponendo particolare attenzione alle circostanze che erano state identificate quali possibili fattori di rischio in tale sede, al fine di verificarne lo status.
Valutazioni circa il raggiungimento dei target del Piano Consolidato 2022-2026
Al fine di valutare i rischi legati al raggiungimento dei target previsionali del Piano Consolidato 2022-2026, si ricorda che in data 23 aprile 2021 il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato un piano industriale relativo al periodo 2021-2024. Tale piano è stato successivamente aggiornato, in un primo momento, al fine di recepire i dati contabili al 30 giugno 2021 e, successivamente, al fine di estendere il relativo arco temporale al periodo 2022-2026 nonché al fine di tenere conto di alcuni aspetti, tra cui le performance registrate nel corso dell’anno 2021 e alcuni elementi prudenziali che il management ha ritenuto opportuno considerare nei successivi anni di piano. Tale versione finale del piano, aggiornata al fine di tener conto della Manovra Finanziaria (come infra definita) concordata gli istituti finanziari del Gruppo (le Banche Finanziatrici”), è stata dunque approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 29 settembre 2022 (il “Piano Consolidato 2022-2026”).
In data 22 dicembre 2023, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato un aggiornamento del Piano Consolidato 2022-2026, estendendone la durata di un anno al 2027, e confermando le originarie linee strategiche e gli obiettivi previsti dal piano di risanamento approvato dal Consiglio in data 17 novembre 2022, nei modi e nei tempi ivi previsti (il “Piano Consolidato 2023-2027”).
In coerenza con le valutazioni svolte in sede di approvazione della relazione semestrale, uno degli elementi presi in considerazione al fine di valutare le incertezze sulla continuità aziendale è se le previsioni del Piano Consolidato 2022-2026, anche alla luce delle ultime risultanze circa l’andamento del Gruppo, appaiano comunque idonee a consentire, nei modi e nei tempi ivi previsti (come confermati nell’ambito del Piano Consolidato 2023-2027), il raggiungimento di un riequilibrio economico-finanziario.
In particolare, si evidenzia che:
il Piano Consolidato 2022-2026 - il quale è stato successivamente aggiornato e confermato nelle originarie linee strategiche con l’approvazione del Piano Consolidato 2023-2027 - appare redatto secondo criteri ragionevoli e prudenziali che includono sia azioni volte all’incremento dei volumi sia al miglioramento della redditività, e mostra comunque la possibilità di raggiungere, nei modi e nei tempi ivi previsti, una situazione economico-finanziaria e patrimoniale tale da consentire il rifinanziamento dell’indebitamento residuo a condizioni di mercato;
la ragionevolezza e fattibilità del Piano Consolidato 2022-2026 - il quale è stato successivamente aggiornato e confermato nelle originarie linee strategiche con l’approvazione del Piano Consolidato 2023-2027 - è stata confermata mediate l’independent business review svolta da Alvarez & Marsal, finalizzata per l’appunto a verificare la ragionevole fondatezza delle assunzioni industriali e di mercato poste alla base del Piano Consolidato 2022-2026, e condivisa con le Banche Finanziatrici;
la Manovra Finanziaria riflessa all’interno dell’Accordo di Risanamento (come infra definito), sul contenuto della quale si sono pronunciati sia gli azionisti di riferimento (i.e., CDPE e Polaris, come
181
infra definiti) che le Banche Finanziatrici, attraverso l’operazione di rafforzamento patrimoniale ivi prevista, ha consentito di rafforzare ulteriormente la situazione economico-patrimoniale e finanziaria del Gruppo, dando altresì ulteriore impulso al business nonché al raggiungimento dei target di risanamento secondo quanto previsto dal Piano Consolidato 2022-2026, oggi confermati nel Piano Consolidato 2023-2027;
le risultanze dell’aggiornamento del Piano Consolidato 2022-2026 evidenziano che i covenant finanziari previsti dall’Accordo di Risanamento (i.e., rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto ed EBITDA consolidati e rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e Patrimonio Netto consolidati) vengono sempre rispettati nel relativo periodo di piano.
Peraltro, la ragionevolezza e fattibilità del Piano Consolidato 2022-2026 sono state altresì ulteriormente supportate dalla circostanza che lo stesso in data 28 novembre 2022 è stato oggetto di attestazione da parte del professionista attestatore, Dott. Mario Stefano Luigi Ravaccia, dotato dei requisiti previsti dalla legge fallimentare, circostanza che rappresenta un fattore di ulteriore tutela per gli Amministratori e per gli altri stakeholder coinvolti.
Si consideri inoltre che il dott. Gian Luca Lanzotti professionista di gradimento delle Banche Finanziatrici che, ai sensi di quanto richiesto dall’Accordo di Risanamento, è stato incaricato in data 26 gennaio 2023 di svolgere, inter alia, attività di monitoraggio in merito all’attuazione del Piano Consolidato 2022-2026 e dell’Accordo di Risanamento medesimo (il Responsabile Monitoraggio”) ha predisposto due report relativi all’attività dallo stesso svolta, un report datato 3 agosto 2023 e relativo al semestre che va dalla sua nomina sino al 25 luglio 2023, e un report datato 2 febbraio 2024 e relativo al semestre che va dal 26 luglio 2023 sino al 25 gennaio 2024, nell’ambito dei quali ha confermato l’ottemperanza della Società rispetto agli obblighi imposti dall’Accordo di Risanamento.
Inoltre, la fattibilità del Piano Consolidato 2022-2026 - il quale è stato successivamente aggiornato e confermato nelle originarie linee strategiche con l’approvazione del Piano Consolidato 2023-2027 - risulta confermata dai risultati relativi all’esercizio concluso al 31 dicembre 2023, nel quale sia i ricavi che l’EBITDA ricorrente del Gruppo Trevi sono risultati superiori a quelli previsti nel Piano Consolidato 2022-2026. Inoltre, gli ordini acquisiti nel 2023 risultano essere pari a circa 741 milioni di Euro, in aumento del 12% rispetto al medesimo periodo del precedente anno, ed il portafoglio ordini è risultato pari a 720 milioni di Euro, in significativo aumento rispetto a quello del 31 dicembre 2022 (pari a 587 milioni di Euro). La Posizione Finanziaria Netta è invece risultata pari a 202 milioni di Euro al 31 dicembre 2023, inferiore a quanto previsto dal Piano Consolidato 2022-2026. Anche l’andamento del Gruppo nei primi mesi dell’anno 2024, così come evidenziato tra i Fatti di Rilievo avvenuti dopo la chiusura al 31/12/2023per quanto riguarda acquisizione ordini, ricavi di produzione e backlog è risultato in linea con le previsioni per l’anno 2024. La prosecuzione dell’esecuzione del Piano Consolidato 2022-2026, pur dipendendo solo in parte da variabili e fattori interni controllabili dalla Direzione Aziendale, permetterà di rispettare i parametri finanziari previsti dall’Accordo di Risanamento. Con riferimento alle considerazioni in merito ai potenziali impatti derivanti dal conflitto Russia-Ucraina e dal prolungarsi dell’emergenza sanitaria da Covid-19 si rimanda, rispettivamente, ai paragrafi
182
Impatti del conflitto Russia-Ucraina”, COVID-19e Rischio connesso all’andamento dei prezzi delle materie prime” della presente relazione.
Le incertezze, tutte ricondotte all’interno di una complessiva categoria di rischio finanziario”, si sostanziano quindi nella capacità della Società di rispettare gli impegni finanziari assunti nonché di generare e/o reperire risorse sufficienti per soddisfare le proprie esigenze finanziarie a sostegno del business, del programma di esecuzione per raggiungere gli obiettivi del Piano Consolidato 2022-2026. Il definitivo superamento di tali incertezze, come si vedrà nei successivi paragrafi, va valutato alla luce dell’avvenuto perfezionamento dell’Accordo di Risanamento con le Banche Finanziatrici che recepisce i contenuti della Manovra Finanziaria e tiene conto delle previsioni del Piano Consolidato 2022-2026.
Più in particolare, in data 17 novembre 2022 il Consiglio di Amministrazione di Trevifin ha approvato la versione definitiva della manovra finanziaria (la Manovra Finanziaria”), la quale prevedeva, in estrema sintesi:
a)che la stessa fosse posta in essere in esecuzione di un accordo basato su un piano attestato di risanamento ai sensi dell’art. 56 del codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (“CCII”) (corrispondente al precedente art. 67, comma III, lett.(d) della l.fall.) (l’“Accordo di Risanamento”);
b)un aumento di capitale a pagamento, da offrirsi in opzione ai soci esistenti ai sensi dell’art. 2441, comma primo, cod. civ., per un importo complessivo massimo pari ad Euro 25.106.155,28, inscindibile fino all'importo di Euro 24.999.999,90 importo integralmente garantito dagli impegni di sottoscrizione assunti dai soci CDPE Investimenti S.p.A. (“CDPE”) e Polaris Capital Management LLC (“Polarise, congiuntamente a CDPE, i Soci Istituzionali”) e scindibile per l'eccedenza, comprensivo di sovrapprezzo, mediante emissione di complessive massime n. 79.199.228 nuove azioni ordinarie, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione (da emettersi con godimento regolare), ad un prezzo di emissione per azione di Euro 0,3170, dei quali Euro 0,1585 da imputarsi a capitale ed Euro 0,1585 da imputarsi a sovrapprezzo (l’“Aumento di Capitale in Opzione”);
c)un aumento di capitale inscindibile a pagamento, di importo massimo pari ad Euro 26.137.571,21, mediante emissione di n. 82.452.906 azioni ordinarie, prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione (da emettersi con godimento regolare), ad un prezzo di emissione per azione di Euro 0,3170, da offrire, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’art. 2441, comma 5, cod. civ., ad alcuni dei creditori finanziari individuati nell’Accordo di Risanamento, con liberazione mediante compensazione volontaria, nei modi e nella misura previsti nell’Accordo di Risanamento, in relazione alla sottoscrizione dell’aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione, di crediti certi, liquidi ed esigibili, secondo un rapporto di conversione del credito in capitale di 1,25 a 1 (l’“Aumento di Capitale per Conversionee, congiuntamente all’Aumento di Capitale in Opzione, l’“Aumento di Capitale”);
d)la subordinazione e postergazione di una porzione del debito bancario per Euro 6,5 milioni;
e)l’estensione della scadenza finale dell’indebitamento a medio-lungo termine sino al 31 dicembre 2026, con introduzione di un piano di ammortamento a partire dal 2023;
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f)la concessione / conferma di linee di credito per firma a supporto dell’esecuzione del piano;
g)l’estensione al 2026 della scadenza del Prestito Obbligazionario.
Sempre in data 17 novembre 2022, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato: (i) la versione finale del piano di risanamento ai sensi degli articoli 56 e 284 CCII, basato sul Piano Consolidato 2022-2026 e sulla Manovra Finanziaria, relativo alla Società nonché al Gruppo Trevi; (ii) in attuazione della delega conferita dall’assemblea dei soci dell’11 agosto 2022, l’operazione di rafforzamento patrimoniale della Società prevista dalla Manovra Finanziaria, come adeguata con successiva delibera del 28 novembre 2022; (iii) la sottoscrizione dell’Accordo di Risanamento; e (iv) la sottoscrizione degli ulteriori accordi previsti nel contesto dell’operazione di ristrutturazione del debito e di rafforzamento patrimoniale in attuazione del suddetto piano attestato, ivi incluso l’accordo con il quale i Soci di Riferimento hanno assunto l’impegno di sottoscrivere l’intera quota di loro spettanza dell’Aumento di Capitale in Opzione, nonché le eventuali azioni che resteranno inoptate in proporzione alle partecipazioni detenute (la “Lettera di Impegno”).
Successivamente, in data 29-30 novembre 2022, la Società ha sottoscritto i contratti relativi all’attuazione della Manovra Finanziaria, quali in particolare l’Accordo di Risanamento e la Lettera di Impegno, i quali sono divenuti successivamente efficaci in data 16 dicembre 2022 a seguito del verificarsi delle relative condizioni sospensive, ivi incluso l’ottenimento avvenuto in tale data dell’autorizzazione da parte di CONSOB alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all’offerta in opzione di azioni Trevi Finanziaria nell’ambito dell’Aumento di Capitale in Opzione, fermo restando che l’esecuzione degli impegni assunti dalle Banche Finanziatrici con riferimento all’Aumento di Capitale per Conversione erano subordinati alla corretta esecuzione dell’Aumento di Capitale in opzione sino alla soglia di inscindibilità pari a Euro 24.999.999,90 condizione che si è verificata in data 10 gennaio 2023, consentendo la conversione in azioni di Trevifin dei crediti delle Banche Finanziatrici e la conseguente esecuzione dell’Aumento di Capitale per Conversione, avvenuta in data 11 gennaio 2023, a seguito della quale l’Aumento di Capitale ha avuto definitiva attuazione.
In data 11 gennaio 2023, la Società ha quindi informato il mercato circa il positivo completamento dell’Aumento di Capitale, nel contesto del quale sono state sottoscritte n. 161.317.259 azioni ordinarie di nuova emissione della Società, per un controvalore complessivo pari a Euro 51.137.571,10 (di cui Euro 25.568.785,55 a titolo di capitale e Euro 25.568.785,55 a titolo di sovrapprezzo). A seguito dell’esecuzione dell’Aumento di Capitale, il nuovo capitale sociale di Trevifin è risultato, quindi, pari a Euro 123.044.339,55, suddiviso in n. 312.172.952 azioni ordinarie. In particolare: (i) l’Aumento di Capitale in Opzione è stato sottoscritto in denaro per Euro 24.999.999,90, di cui complessivi Euro 17.006.707 versati per la sottoscrizione di complessive n. 53.648.918 azioni da parte dei Soci di Riferimento, e i rimanenti Euro 7.993.292,90 sono stati versati per la sottoscrizione di complessive n. 25.215.435 azioni da parte di altri azionisti sottoscrittori; e (ii) l’Aumento di Capitale per Conversione è stato sottoscritto integralmente per Euro 26.137.571,21, mediante emissione di n. 82.452.906 azioni ordinarie.
Di seguito si riportano i principali dati economici, finanziari e patrimoniali del Gruppo a seguito dell’esecuzione dell’operazione di rafforzamento patrimoniale della Società e di ristrutturazione dell’indebitamento finanziario del Gruppo, con la precisazione che i relativi effetti contabili sono stati registrati
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nel 2023 in quanto l’Aumento di Capitale si è completato, appunto, nel mese di gennaio 2023:
il patrimonio netto del Gruppo, che al 31 dicembre 2022 era pari a 89,6 milioni di Euro, si attestava al 30 giugno 2023 a 153,7 milioni di Euro; sulla variazione positiva di 64,1 milioni di Euro, ha inciso per circa 52 milioni di euro l’effetto della Manovra Finanziaria legata all’Aumento di Capitale. Al 31 dicembre 2023, il patrimonio netto del Gruppo è pari a 146,9 milioni di Euro (in aumento di 57,3 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2022);
sull’indebitamento finanziario netto del Gruppo, che al 31 dicembre 2022 era pari a 251,2 milioni di Euro, ha inciso la riduzione di circa 52 milioni di Euro, registrata nel corso del mese di gennaio 2023, per effetto della Manovra Finanziaria. Al 30 giugno 2023 era risultato pari a 187,1 milioni di Euro, mentre al 31 dicembre 2023, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo è pari a 202 milioni di Euro (in diminuzione di 49,2 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2022);
si ricorda che l’indebitamento residuo del Gruppo è stato quasi integralmente riscadenziatonell’ambito della Manovra Finanziaria. Infatti, una parte sostanziale dell’indebitamento a medio lungo termine del debito residuo nei confronti delle Banche Finanziatrici dopo l’Aumento di Capitale per Conversione, per un ammontare pari circa a 185 milioni di Euro, è stato riscadenziato al 31 dicembre 2026, mentre per circa Euro 6,5 milioni è stata subordinata e riscadenziata al 30 giugno 2027.
Inoltre, si evidenzia che i risultati consuntivi del bilancio consolidato del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2023 rispettano i covenant finanziari previsti dall’Accordo di Risanamento. In particolare, il rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto ed EBITDA recurring consolidati al 31 dicembre 2023 è pari a 2,71x, pertanto inferiore rispetto al parametro definito dall’Accordo di Risanamento a tale data (pari a 3,75x), mentre il rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e Patrimonio Netto consolidati è pari a 1,37x, pertanto inferiore rispetto al parametro definito dall’Accordo di Risanamento a tale data (pari a 2,60x).
Valutazione circa il prevedibile andamento della liquidità nel corso dei prossimi 12 mesi
In coerenza con le valutazioni svolte in sede di approvazione della relazione semestrale relativa ai dati consolidati al 30 giugno 2023, un elemento che è stato valutato con particolare attenzione è l’idoneità dei livelli di cassa previsti nei prossimi 12 mesi a garantire l’ordinaria operatività del Gruppo, il finanziamento delle relative commesse e il regolare pagamento dei fornitori. A questo fine, come si dirà più diffusamente nel prosieguo, la Direzione Aziendale ha aggiornato le previsioni di cassa che erano state effettuate in occasione dell’approvazione della relazione semestrale consolidata sulla base dei dati actual ed ha esteso tali previsioni sino al 31 marzo 2025. Da tale esercizio emerge la ragionevole aspettativa di una situazione positiva di cassa del Gruppo fino ad allora, assumendo, tra le altre cose, l’utilizzo delle linee di credito ivi incluse le linee di credito per firma necessarie nell’ambito delle commesse di cui le Società del Gruppo sono parte previste dall’Accordo di Risanamento, ciò consentendo l’attuazione della Manovra Finanziaria (come di seguito descritta) e del Piano Consolidato 2022-2026.
Con riferimento all’incertezza segnalata in precedenza relativa al rischio che possano verificarsi delle situazioni di tensione di cassa nel corso dei 12 mesi successivi alla data di riferimento del bilancio, va rilevato
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quanto segue.
Innanzitutto, va sottolineato che la Direzione Aziendale della Società monitora costantemente l’andamento della cassa del Gruppo, anche a livello delle singole Divisioni Trevi e Soilmec. In particolare, il management predispone un piano di tesoreria fino alla fine dell’anno in corso, che analizza l’andamento della cassa su base settimanale per i primi tre mesi e su base mensile per i mesi successivi, documento che viene aggiornato ogni 4 settimane sulla base dei dati actual a disposizione, provenienti da tutte le legal entity del Gruppo. Tale strumento, i cui risultati vengono analizzati e discussi con il management locale, consente di monitorare la cassa a breve termine, e di avere contezza di eventuali shortfall di cassa con congruo anticipo, in modo da poter adottare le iniziative di volta in volta necessarie. Tale piano di tesoreria è stato da ultimo aggiornato in data 21 marzo 2024 (con dati aggiornati a tale data), esaminando il prevedibile andamento della liquidità sino al 31 marzo 2025. Tale analisi mostra la conservazione di un margine di liquidità adeguato a garantire la normale operatività del Gruppo ed i rimborsi previsti dall’Accordo di Risanamento, durante tutto il periodo oggetto di analisi.
Inoltre, in conformità a quanto previsto dall’Accordo di Risanamento, la Società continua a fornire alle Banche Finanziatrici un piano cassa e analisi del cash flow per ciascuna società del Gruppo relativo al trimestre solare immediatamente precedente. Tale obbligo informativo viene inoltre validato e verificato dal Responsabile Monitoraggio. L’ultimo piano di cassa e analisi del cash flow aggiornato è stato fornito alle Banche Finanziatrici in data 15 febbraio 2024, e lo stesso non ha segnalato criticità relativamente alla situazione di cassa del Gruppo e/o delle singole divisioni nel relativo periodo.
Inoltre, in data 7 marzo 2024, sempre in conformità a quanto richiesto dall’Accordo di Risanamento, la Società ha fornito alle Banche Finanziatrici un budget previsionale per l’anno contabile in corso, e fino alla data del 31 dicembre 2024, suddiviso per trimestri solari.
Tali analisi hanno confermato l’assenza di situazioni critiche dal punto di vista della cassa, ed hanno evidenziato una situazione di liquidità idonea a consentire l’ordinaria operatività del Gruppo nel periodo di riferimento.
Il Consiglio di Amministrazione, ai fini dell’approvazione del presente progetto di bilancio, ha comunque esaminato l’aggiornamento di tale liquidity analysis sino al 31 marzo 2025, che corrisponde all’arco temporale oggetto della presente analisi. Pertanto, sulla base di tali proiezioni, è ragionevolmente prevedibile che, nel periodo, le disponibilità liquide consentano al Gruppo di gestire la propria normale attività corrente secondo criteri di continuità e di fare fronte alle proprie esigenze finanziarie.
Il monitoraggio del management relativamente all’andamento della liquidità del Gruppo appare dunque adeguato alla situazione e le risultanze dell’analisi svolta non mostrano allo stato situazioni di tensioni e/o di shortfall di liquidità fino a fine marzo 2025. Le previsioni appaiono redatte in modo ragionevolmente prudenziale.
In conclusione, tenuto conto che (i) le previsioni di tesoreria vengono svolte con metodologie consolidate nel tempo, (ii) tali previsioni sono oggetto di verifica da parte di soggetti terzi (i.e., il Responsabile Monitoraggio) e condivise periodicamente con le Banche Finanziatrici, e (iii) al 31 dicembre 2023 Divisione Trevi ha
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acquisito ordini pari a circa il 86% dei ricavi che si prevede di realizzare nell’anno 2024, e Divisione Soilmec ha acquisito ordini pari a circa il 21% dei ricavi che si prevede di realizzare nell’anno 2024, al momento si ritiene che il rischio relativo alle previsioni di tesoreria sia adeguatamente monitorato e mitigato.
Considerazioni conclusive
In conclusione, alla luce delle considerazioni sopra esposte e dopo aver analizzato i rischi e le incertezze a cui la Società e il Gruppo sono esposti, pur essendo presenti i fisiologici fattori di incertezza legati alla realizzazione del Piano Consolidato 2022-2026 (come aggiornato e confermato nelle originarie linee strategiche con l’approvazione del Piano Consolidato 2023-2027), gli Amministratori ritengono appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio della Società Trevi - Finanziaria Industriale S.p.A. e del Gruppo Trevi al 31 dicembre 2023.
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Principali indicatori patrimoniali ed economico-finanziari della Società
Ad oggi, in estrema sintesi i principali indicatori patrimoniali e economico-finanziari della Società sono i seguenti:
(in unità di Euro)
31/12/2023
31/12/2022
Variazione
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
15.198.340
13.734.597
1.463.743
Altri ricavi operativi
1.338.722
4.743.158
(3.404.436)
Ricavi Totali
16.537.062
18.477.755
(1.940.693)
Valore Aggiunto
4.585.734
8.299.775
(3.714.041)
% sui Ricavi Totali
27,73%
44,92%
(17,19)%
Margine Operativo Lordo (EBITDA)
(2.257.554)
1.764.444
(4.021.998)
% sui Ricavi Totali
(13,65)%
9,55%
N/A
Risultato Operativo (EBIT)
(7.133.565)
(4.378.222)
(2.755.343)
% su Ricavi Totali
(43,14)%
(23,69)%
(19,44)%
Risultato netto delle attività in funzionamento
1.454.833
(13.340.242)
14.795.075
% sui Ricavi Totali
8,80%
(72,20)%
NA
Investimenti/(disinvestimenti) netti
174.816
(509.807)
684.623
Capitale investito netto
227.147.349
210.497.631
16.649.718
Posizione finanziaria netta
82.420.609
118.630.215
(36.209.606)
Patrimonio Netto
144.726.742
91.867.416
52.859.326
Risultato operativo netto / Capitale investito netto (R.O.I.)
(3,14)%
(2,08)%
(1,06)%
Risultato netto / Patrimonio netto (R.O.E.)
1,01%
(14,52)%
NA
Risultato operativo netto / Ricavi Totali (R.O.S.)
(43,14)%
(23,69)%
(19,44)%
Posizione finanziaria netta / Patrimonio netto (Debt / Equity)
56,95%
129,13%
(72,18)%
Criteri di redazione del bilancio
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al costo di acquisizione o di produzione. Il costo di acquisizione o di produzione è rappresentato dal fair value del prezzo pagato per acquisire o costruire l’attività e ogni altro costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo. La capitalizzazione dei costi inerenti all’ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività.
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un’immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso. Le vite utili per categoria di beni sono le seguenti:
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CATEGORIA CESPITI
ALIQUOTA
TerreniVita utile illimitata
Fabbricati industriali e civili5%
Mobili e arredi12%
Macchine elettroniche20%
Attrezzature di perforazione e fondazione7,50%
Attrezzature generiche10%
Automezzi18,75%
Attrezzature varie e minute20%
I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.
I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto di utilizzo e la vita utile residua dei beni stessi.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso. Qualora si rilevino indicatori che facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile viene svolto l’impairment test. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni alla base della stessa. I diritti di utilizzo vengono valorizzati in applicazione dell’IFRS 16.
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono rilevate al costo di acquisizione o di produzione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value del prezzo pagato per acquisire l’attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo.
I diritti di brevetto industriale e utilizzazione delle opere d’ingegno, concessioni, licenze, marchi e software sono valutati al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo la vita utile attesa pari a 5 esercizi, salvo non siano riscontrate significative perdite di valore. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative, così come stabilito dallo IAS 38.
Partecipazioni in società controllate e società collegate
Sono imprese controllate le imprese su cui Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. ha autonomamente il potere di determinare le scelte strategiche dell’impresa al fine di ottenerne i relativi benefici. Generalmente si presume l’esistenza del controllo quando si detiene, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto esercitabili nell’assemblea ordinaria considerando anche i cosiddetti voti potenziali, cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili.
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Sono imprese collegate le imprese su cui Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. esercita un’influenza notevole nella determinazione delle scelte strategiche dell’impresa, pur non avendone il controllo, considerando anche i cosiddetti voti potenziali, cioè i diritti di voto derivanti da strumenti convertibili; l’influenza notevole si presume quando Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. detiene, direttamente o indirettamente, più del 20% dei diritti di voto esercitabili nell’assemblea ordinaria.
Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono valutate al costo d’acquisto eventualmente ridotto in caso di distribuzione di capitale o di riserve di capitale ovvero in presenza di perdite di valore determinate applicando il cosiddetto impairment test”. Il costo è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno le ragioni che avevano originato le svalutazioni.
Il valore contabile di queste partecipazioni è sottoposto a verifica per rilevare eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti indicano che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile.
Partecipazioni in altre imprese
Le partecipazioni in altre imprese minori per le quali non è disponibile una quotazione di mercato sono iscritte al costo eventualmente rettificato per perdite durevoli di valore.
Perdita di valore di attività
Una perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un’attività sia superiore al suo valore recuperabile. Ad ogni data di bilancio viene accertata l’eventuale presenza di indicatori che facciano supporre l’esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori si procede alla stima del valore recuperabile dell’attività (impairment test) e alla contabilizzazione dell’eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l’uso e le attività rilevate nell’esercizio in corso, l’impairment test viene condotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza di tali indicatori.
Attività e passività finanziarie
Le attività e passività finanziarie sono trattate secondo lo IFRS 9.
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie, che rappresentano strumenti di debito, sono classificate nelle seguenti tre categorie:
(i)costo ammortizzato, per le attività finanziarie detenute con l’obiettivo di incassare i flussi di cassa contrattuali che superano l’SPPI test in quanto i flussi di cassa rappresentano esclusivamente pagamenti di capitale e interesse. Tale categoria include i crediti commerciali, altri crediti di natura operativa inclusi nelle altre attività correnti e non correnti e crediti di natura finanziaria inclusi nelle altre attività finanziarie correnti e non correnti;
(ii)fair value con contropartita patrimonio netto (FVOCI fair value through other comprehensive income), per le attività finanziarie detenute con l’obiettivo sia di incassare i flussi di cassa contrattuali, rappresentati esclusivamente dal pagamento di capitale e interesse, sia di realizzarne il valore attraverso la cessione (cd. business model hold to collect and sell). Le variazioni di fair
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value sono rilevate con contropartita OCI (Other Comprehensive Income), per poi essere rilasciate a conto economico in sede di derecognition;
(iii)fair value con contropartita conto economico (FVTPL fair value through profit or loss), come categoria residuale, per le attività che non sono detenute in uno dei business model di cui sopra. In tal caso, le variazioni di fair value sono rilevate con contropartita il conto economico.
La rilevazione iniziale avviene al fair value; per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cosiddetto business model hold to collect). Secondo il metodo del costo ammortizzato il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell’ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L’ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo che rappresenta il tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale. I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione (cosiddetto business model hold to collect and sell), sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI). In tal caso sono rilevati a patrimonio netto, tra le altre componenti dell’utile complessivo, le variazioni di fair value dello strumento. L’ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell’utile complessivo, è oggetto di storno a conto economico all’atto dell’eliminazione contabile dello strumento. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni. Un’attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCI è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL). Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall’attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all’ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario scadono, ovvero sono trasferiti a terzi. La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto Expected Credit Loss model”. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nello specifico paragrafo IFRS 9.
Debiti finanziari e prestiti obbligazionari
I debiti finanziari e i prestiti obbligazionari sono rilevati inizialmente al costo, corrispondente al valore equo del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione dello strumento. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati utilizzando il metodo del costo ammortizzato; tale metodo prevede che l’ammortamento venga determinato utilizzando il tasso di interesse effettivo, rappresentato dal tasso che rende
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uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale. Gli oneri accessori per le operazioni di finanziamento sono classificati nel passivo di stato patrimoniale a riduzione del finanziamento concesso e il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto di tali oneri e di ogni eventuale sconto o premio, previsti al momento della regolazione. Gli effetti economici della valutazione secondo il metodo del costo ammortizzato sono imputati alla voce “(Oneri)/Proventi finanziari”.
Crediti commerciali, finanziari ed altre attività finanziarie a lungo termine
I crediti e le altre attività finanziarie a lungo termine sono inizialmente iscritti al fair value e successivamente valutati al costo ammortizzato.
Vengono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che le attività finanziarie, prese singolarmente o nell’ambito di un gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la perdita di valore è rilevata come costo nel conto economico del periodo. Per ulteriori dettagli, si consulti il paragrafo “IFRS 9”.
Crediti commerciali ed altre attività a breve termine
I crediti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali o che maturano interessi a valori di mercato, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale al netto di un fondo svalutazione, esposto a diretta deduzione dei crediti stessi per portare la valutazione al presunto valore di realizzo: tale valore approssima il costo ammortizzato. Se espressi in valuta diversa dall’Euro, i crediti sono valutati al cambio di fine periodo.
Inoltre, in tale categoria di bilancio sono iscritte le quote di costi e proventi, comuni, per competenza, a due o più esercizi, per riflettere correttamente il principio della competenza temporale.
Le operazioni di cessione di crediti pro-solvendo e le cessioni pro-soluto che non rispettano i requisiti richiesti dallo IFRS 9 per l’eliminazione dal bilancio delle attività, in quanto non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici, rimangono iscritti nel bilancio della Società, sebbene siano stati legalmente ceduti a terzi.
Disponibilità liquide
Le disponibilità liquide sono rappresentate dal saldo di cassa, dei depositi a vista presso le banche di relazione e da investimenti a breve termine (con scadenza originaria non superiore a 3 mesi) comunque facilmente convertibili in quantità note di denaro e soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore.
Le disponibilità liquide sono rilevate al fair value.
Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista presso le banche, altre attività finanziarie a breve ad alta liquidità, con scadenza originaria non superiore a 3 mesi.
Patrimonio netto
Capitale sociale
La posta è rappresentata dal capitale sottoscritto e versato; esso è iscritto al valore nominale. Il riacquisto di
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azioni proprie, valutate al costo inclusivo degli oneri accessori, è contabilizzato come variazione di patrimonio netto e le azioni proprie sono portate a riduzione del capitale sociale per il valore nominale e a riduzione delle riserve per la differenza fra il costo e il valore nominale.
Riserva azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. In particolare, il valore nominale delle azioni proprie è contabilizzato in riduzione del capitale sociale emesso, mentre l’eccedenza del valore di acquisto rispetto al valore nominale è rilevato in apposita riserva di patrimonio netto. Nessun utile (perdita) è rilevata a conto economico per l’acquisto, vendita, emissione o cancellazione delle azioni proprie.
Riserva di fair value
La posta accoglie le variazioni di fair value, al netto dell’effetto imposte, delle partite contabilizzate al fair value con contropartita patrimonio netto.
Altre riserve
Le poste sono costituite da riserve di capitale a destinazione specifica, dalla riserva legale, dalla riserva straordinaria e dalla riserva per conversione obbligazioni.
Utili (perdite) portati a nuovo incluso l’utile (perdita) dell’esercizio
La posta include i risultati economici degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita accantonata a riserva, ed i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo al quale erano sottoposte. All’interno della posta è inoltre incluso il risultato economico dell’esercizio.
Finanziamenti a lungo e breve termine
Sono inizialmente rilevati al costo che, alla data di accensione, risulta pari al fair value del corrispettivo ricevuto al netto degli oneri accessori di transazione. Successivamente, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
Benefici ai dipendenti
Piani a benefici definiti
La Società riconosce ai propri dipendenti benefici a titolo di cessazione del rapporto di lavoro (Trattamento di Fine Rapporto). Tali benefici rientrano nella definizione di piani a benefici definiti, determinati nell’esistenza e nell’ammontare ma incerti nella loro manifestazione. La passività è valutata secondo i principi indicati dallo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nell’attualizzazione dell’importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (come il tasso di mortalità ed il tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (come il tasso di sconto). L’ammontare dell’obbligo di prestazione definita è calcolato annualmente da un attuario esterno indipendente. Gli utili e le perdite attuariali sono contabilizzati nel conto economico di esercizio di competenza per l’intero ammontare. La Società non ha infatti usufruito della facilitazione del cosiddetto “metodo del corridoio”.
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A partire dal gennaio 2007 la legge finanziaria e relativi decreti attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del T.F.R., tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di T.F.R. possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche integrative da lui prescelte oppure mantenuti in azienda.
Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenziali
I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà l’impiego di risorse economiche. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere necessario per l’adempimento dell’obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente.
Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l’effetto dell’attualizzazione sia rilevante, l’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione.
Le attività potenziali non virtualmente certe e le passività potenziali non probabili non sono rilevate in bilancio; è fornita tuttavia informativa a riguardo per quelle di ammontare significativo (ove le attività potenziali siano probabili e le passività potenziali siano possibili).
Strumenti derivati
La Società ha adottato una Risk Policy di Gruppo. La rilevazione delle variazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumenti derivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge).
Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamente a conto economico.
In caso di designazione dello strumento di copertura come Fair Value Hedge, sono contabilizzate a conto economico sia le variazioni di fair value dello strumento di copertura che quelle dello strumento coperto, indipendentemente dal criterio di valutazione adottato per quest’ultimo.
In caso di designazione dello strumento di copertura come Cash Flow Hedge viene sospesa a Patrimonio Netto la porzione di variazione del fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, rilevando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a Patrimonio Netto sono rilasciate a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi in cui l’attività o la passività coperta influenza il conto economico.
Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di negoziazione.
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Debito Warrant
L’aumento di capitale tramite esercizio dei warrant rientra nell’ambito di applicazione del principio contabile internazionale IAS 32 “Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio”.
Il paragrafo 15 dello IAS 32 dispone che “l'emittente di uno strumento finanziario deve classificare lo strumento, o i suoi componenti, al momento della rilevazione iniziale come una passività finanziaria, attività finanziaria o uno strumento rappresentativo di capitale in conformità alla sostanza degli accordi contrattuali e alle definizioni di passività finanziaria, di attività finanziaria e di strumento rappresentativo di capitale.
In particolare, il paragrafo 16 dispone che “quando un emittente applica le definizioni di cui al paragrafo 11 (“i diritti, le opzioni o i warrant che danno il diritto di acquisire un numero fisso di strumenti rappresentativi di capitale della entità medesima per un ammontare fisso di una qualsiasi valuta sono da considerare strumenti rappresentativi di capitale se l'entità offre i diritti, le opzioni o i warrant proporzionalmente a tutti i detentori della stessa classe di propri strumenti rappresentativi di capitale”) per determinare se uno strumento finanziario è uno strumento rappresentativo di capitale piuttosto che una passività finanziaria, lo strumento è uno strumento rappresentativo di capitale se, e soltanto se, entrambe le condizioni a) e b) di seguito sono soddisfatte:
a) Lo strumento non include alcuna obbligazione contrattuale:
i) a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria a un'altra entità; o
ii) a scambiare attività o passività finanziarie con un'altra entità a condizioni che sono potenzialmente sfavorevoli all'emittente.
b) Qualora lo strumento sarà o potrà essere regolato tramite strumenti rappresentativi di capitale dell'emittente, è:
i) un non derivato che non comporta alcuna obbligazione contrattuale per l'emittente a consegnare un numero variabile di propri strumenti rappresentativi di capitale; o
ii) un derivato che sarà estinto soltanto dall'emittente scambiando un importo fisso di disponibilità liquide o di altra attività finanziaria contro un numero fisso di strumenti rappresentativi di capitale.
Un'obbligazione contrattuale, inclusa una obbligazione derivante da uno strumento finanziario derivato, che si concretizzerà, o potrà concretizzarsi, in un futuro ricevimento o consegna degli strumenti rappresentativi di capitale dell'emittente, ma che non soddisfa le condizioni (a) e (b) sopra, non è uno strumento rappresentativo di capitale” (c.d. fixed for fixed test).
Il paragrafo 21 ulteriormente chiarisce che il warrant è una passività finanziaria anche se l'entità deve o può estinguerla consegnando i propri strumenti rappresentativi di capitale. Non è uno strumento rappresentativo di capitale perché l'entità utilizza un quantitativo variabile di propri strumenti rappresentativi di capitale come mezzo per regolare il contratto.
Per poter, quindi, considerare un warrant quale strumento rappresentativo di capitale lo stesso deve superare il test c.d. fixed for fixed, cioè il warrant deve prevedere che il numero di azioni sottoscrivibile sia fissato in
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una quantità determinata (fixed) e che il corrispettivo incassato in caso di esercizio del warrant sia determinato altrettanto in una qualsiasi valuta in una quantità determinata.
Tenuto conto delle difficoltà interpretative del principio IAS 32 e dopo un confronto con gli organismi tecnici della società di revisione, il test del fixed for fixed risulta non superato per la presenza delle azioni bonus. Pertanto, in ossequio all’interpretazione data allo IAS 32, è stata registrata una passività non corrente in base al principio IFRS 9 nello stato patrimoniale al 31 dicembre 2021. Il fair value del warrant è stato misurato utilizzando un modello basato sul valore di mercato delle azioni Trevi Finanziaria e sulla volatilità del valore di borsa delle azioni di un paniere di comparables del Gruppo Trevi. Il fair value è stato aggiornato al 31 dicembre 2023 determinando il valore contabile in circa 2 migliaia di Euro e viene rimisurato ad ogni reporting date.
Tale passività non è stata classificata come debito finanziario all’interno della posizione finanziaria netta in quanto:
-la Società non ha alcuna obbligazione contrattuale a consegnare disponibilità liquide al possessore dei Warrant;
-su detta passività non maturano interessi di alcun tipo;
-questa passività deriva da uno strumento che al momento dell’eventuale suo futuro esercizio procurerà alla Società un aumento di capitale.
Il management monitora periodicamente la sussistenza dei presupposti che hanno portato all’iscrizione di tale passività.
Nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2023 la valorizzazione della passività ha trovato contropartita nel conto economico tra i proventi finanziari.
Ricavi e costi
La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela viene effettuata applicando un modello che prevede cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligations previste dal contratto; (iii) determinazione del corrispettivo della transazione; (iv) allocazione del corrispettivo della transazione alle performance obligations; (v) rilevazione dei ricavi al momento (o nel corso) della soddisfazione della singola performance obligation. In applicazione di questi criteri, per la Società questo comporta che i ricavi derivanti dalla cessione dei beni di regola sono rilevati, al momento della soddisfazione della performance obligation che solitamente avviene con la spedizione, mentre i ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati con riferimento allo stadio di completamento, definito sulla base del lavoro svolto.
I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunque secondo il principio della competenza temporale.
Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenendo conto del tasso effettivo applicabile.
I dividendi sono contabilizzati nell’esercizio in cui sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.
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Imposte
Le imposte dell’esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere in applicazione della normativa fiscale vigente.
Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto a nuovo di perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero (estinzione) riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero verificati se tale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. Gli effetti fiscali di operazioni o altri fatti sono rilevati, a conto economico o direttamente a Patrimonio Netto, con le medesime modalità delle operazioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale. Le altre imposte non correlate al reddito sono incluse tra gli “Altri costi operativi”.
A partire dall’esercizio 2006 e alla data odierna, per rinnovi triennali, la Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. e la quasi totalità delle sue controllate italiane, dirette e indirette, hanno deciso di aderire al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.).
Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. funge da società consolidante e determina un’unica base imponibile per il Gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale, che beneficia in tal modo della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un’unica dichiarazione. Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale). Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. rileva un credito nei confronti delle società che apportano redditi imponibili, pari all’IRES da versare. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. iscrive un debito pari all’IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di Gruppo.
Valute
Le operazioni in valuta diversa dall’Euro sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data dell’operazione. Gli utili e le perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni e dalla conversione alla data di rendicontazione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico.
Uso di stime
La predisposizione dei bilanci richiede da parte degli Amministratori l’applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull’esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. In considerazione del documento congiunto Banca d’Italia/Consob/Isvap 2 del 6 febbraio 2009 si precisa che le stime sono basate sulle più recenti informazioni di cui gli Amministratori dispongono al momento della redazione del presente bilancio, non intaccandone, pertanto, l’attendibilità.
L’applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali lo stato patrimoniale, il conto economico ed il rendiconto finanziario, nonché l’informativa fornita. I risultati finali
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delle poste di bilancio per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell’incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulla quali si basano le stime.
Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli Amministratori nell’elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio:
Svalutazione degli attivi immobilizzati;
Valutazione delle partecipazioni;
Valutazione della recuperabilità dei crediti;
Imposte differite attive;
Accantonamenti per rischi su crediti;
Benefici ai dipendenti;
Valutazione degli strumenti finanziari complessi;
Debiti finanziari e prestiti obbligazionari;
Accantonamenti per rischi e oneri, attività e passività potenziali.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi nel conto economico nel periodo in cui la variazione è avvenuta.
Bilancio
Copie del presente Bilancio, del Bilancio Consolidato, della relazione sulla gestione predisposta congiuntamente per il Bilancio di esercizio e il Bilancio Consolidato, della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, della relazione sulla remunerazione e di quella degli organi di controllo, saranno depositate presso la sede sociale, sul sito internet www.trevifin.com, presso la Borsa Italiana S.p.A. e presso il
Registro delle Imprese nei termini di normativa.
IFRS 9
In passato, lo IASB ha ritenuto che le disposizioni dettate dallo IAS 39 in tema di impairment non fossero più sufficienti ad una rapida, oggettiva e predittiva misurazione nella rilevazione delle perdite. Tale criticità ha, pertanto, fatto sorgere l’esigenza di avere delle nuove regole relative alla rilevazione e contabilizzazione delle perdite che permettessero di dare maggiore rilevanza ad una visione forward-looking nella stima, nonché ad una anticipazione dei loro effetti nei Bilanci delle società.
Il board ha dunque da tempo modificato l’approccio di svalutazione passando da un modello definito di Incurred Lossprevisto dallo IAS 39 ad un modello definito di Expected Credit Loss”. Il primo prevedeva la rilevazione della perdita esclusivamente nel momento di cui avveniva l’evento di default; il secondo, al contrario, anticipa la rilevazione della perdita stimando, mediante l’utilizzo di variabili forward-looking, la probabilità che si verifichi l’evento di default.
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Come definito nell’IFRS 9 § 5.5.1 e 5.5.2: l’impairment si applica a tutte le attività finanziarie valutate al Costo Ammortizzato e al Fair Value con variazioni di valore presentate nella voce Other Comprehensive Income (FVOCI), mentre sono escluse quelle al Fair Value i cui effetti delle variazioni sono rilevati a conto economico. Inoltre, rientrano nel perimetro di applicazione anche le seguenti tipologie di strumenti:
Loan Committment;
Crediti per leasing;
Contract asset;
Garanzie finanziarie incluse nell’IFRS 9.
Tra gli elementi di discontinuità rispetto al passato, vi è anche l’inclusione delle garanzie finanziarie non valutate al Fair Value rilevato a conto economico nell’ambito di applicazione delle disposizioni dell’IFRS 9 relativamente all’impairment.
La definizione di garanzia finanziaria resta invariata rispetto a quanto già previsto dallo IAS 39 per il quale risultava che:
Una garanzia finanziaria rappresenta un contratto nel quale la società è tenuta ad onorare gli obblighi contrattuali di una terza parte nel momento in cui questa non rimborsi il proprio creditore”.
La Società iscrive le garanzie finanziarie in Bilancio al fair value alla data di rilevazione iniziale ovvero alla data in cui diventa parte delle clausole contrattuali. Le garanzie finanziarie sono poi soggette ad impairment; pertanto, alle date di valutazione successive, il loro valore d’iscrizione sarà pari al maggiore tra il valore di iscrizione iniziale, al netto di eventuale ammortamento dei costi, e l’expected credit loss determinato secondo le nuove disposizioni dell’IFRS 9.
La regola generale di impairment prevista dall’IFRS 9 ha l’obiettivo di dare rappresentazione del deterioramento o del miglioramento della qualità del credito nel valore delle attività finanziarie detenute dalla Società. La modalità con cui si calcola l’ammontare di perdita attesa riconosciuta dipende, dunque, dalla variazione del rischio di credito dall’iscrizione iniziale dell’attività alla data di valutazione.
Pertanto, ad ogni reporting date, la Società rileverà l’accantonamento per le perdite future attese distinguendo tra differenti stage di collocazione che riflettono il merito creditizio della controparte, in particolare:
Stage 1 - per le attività che non hanno subito un incremento significativo del rischio di credito rispetto a quanto registrato al momento della rilevazione iniziale si dovrà procedere a rilevare un accantonamento che rifletta la 12-months ECL, ovvero la probabilità che si verifichino eventi di default nei successivi 12 mesi (IFRS 9 § 5.5.5);
Stage 2 - per le attività che, invece, hanno subito un incremento significativo nel rischio di credito rispetto a quanto registrato al momento della rilevazione iniziale si dovrà procedere a rilevare un accantonamento che rifletta la lifetime ECL, ovvero la probabilità che si verifichino eventi di default nella vita dello strumento (IFRS 9 § 5.5.3).
Stage 3 - per le attività che presentano evidenze effettive di impairment, l’accantonamento dovrà riflettere una svalutazione rappresentativa di un ECL su base lifetime, con probabilità di default pari al 100% (IFRS 9 § 5.5.3).
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In aggiunta, l’IFRS 9 § 5.5.15 prevede anche la possibilità di adottare un approccio semplificato per il calcolo delle perdite attese esclusivamente per le seguenti categorie:
Crediti commerciali e Contract Assets che:
oNon contengono una componente finanziaria significativa; o
oContengono una componente finanziaria significativa ma la Società stabilisce a livello di policy contabile di misurare le perdite attese su base lifetime.
Crediti per leasing.
L’approccio semplificato parte dall’impostazione prevista per l’approccio generale, senza tuttavia richiedere alla Società di monitorare le variazioni del rischio di credito della controparte in quanto l’expected loss è sempre calcolata su base lifetime.
Il modello di impairment descritto nella presente istruzione operativa è stato applicato a tutte le attività finanziarie come definite dall’IFRS 9. Di seguito si riportano in particolare, le principali caratteristiche degli approcci adottati dal Gruppo e previsti da IFRS 9: Simplified Approach e General Approach.
Simplified Approach
L’approccio semplificato è stato adottato dal Gruppo con riferimento a:
crediti commerciali (incluse le fatture da emettere);
contract assets (“work in progress” attivi al netto degli anticipi ricevuti);
crediti per anticipi erogati a fornitori.
Per tali fattispecie sono state applicate le regole dell’approccio semplificato indicate da IFRS 9, calcolando il valore del fondo svalutazione mediante il prodotto dei seguenti fattori:
EAD - Exposure At Default: esposizione contabile alla data di valutazione;
PD - Probability of Default: la probabilità che l’esposizione oggetto di valutazione possa andare in default e quindi non essere rimborsata. Come driver per la determinazione della probabilità di default dell’esposizione è stata considerata quella specifica della controparte. In particolare, la PD è stata determinata utilizzando fonti esterne (info-provider) e qualora non presente il dato specifico della controparte oggetto di valutazione, è stata applicata una PD espressiva del segmento di mercato di appartenenza della controparte o, in caso di campione poco rappresentativo, come ultima alternativa, la PD media rappresentativa del portafoglio crediti. Per le esposizioni verso controparti governative la PD utilizzata è quella relativa allo Stato di riferimento della controparte;
LGD - Loss Given Default: percentuale attesa di perdita in caso di default del creditore. Il modello di impairment IFRS 9 prevede la possibilità di calcolare internamente il parametro identificato della perdita attesa in caso di default. In alternativa a quest’ultimo, data l’impossibilità di ricostruire una base dati storica congrua al calcolo della LGD, la Società ha deciso di adottare il parametro standard
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definito per la normativa bancaria e pari al 45%.
Per le attività finanziarie rientranti dell’approccio semplificato è stato identificato il periodo di default sulla base delle statistiche di incasso delle poste attive rientranti nel perimetro. Pertanto:
-per le posizioni in bonis” ovvero quelle non scadute, con riferimento esclusivo ai crediti commerciali ed alle fatture da emettere, la PD è definita su un orizzonte temporale di riferimento di 60 giorni, in coerenza con l’orizzonte medio di dilazione di pagamento che il Gruppo ha concordato sulla base:
odelle diverse aree geografiche in cui operano le singole legal entity di ogni divisione le cui dilazioni medie di pagamento divergono ma si discostano da un orizzonte medio di Gruppo pari a 2 mensilità;
oalle caratteristiche del business in cui la Società opera e sulle caratteristiche dei crediti commerciali che, per la maggior parte dei crediti emessi, richiedono una dilazione di pagamento a breve scadenza;
-per le posizioni scadute entro il periodo di default (stabilito ad una soglia di 360 giorni dalla data di scadenza del credito), la PD è espressiva di un orizzonte temporale pari ad 1 anno. La Società ha concordato l’applicazione di una soglia di default diversa da quella definita dal principio contabile IFRS 9 (i.e. 90 giorni di scaduto), rigettando tale presunzione (si veda IFRS 9, par. B5.5.37) sulla base:
odegli evidenti ritardi nei pagamenti da parte dei propri clienti, che molto spesso avvengono oltre i 90 giorni dalla scadenza del documento;
odi eventuali ritardi nei pagamenti dovuti alle caratteristiche del business in cui opera la Società e, più in particolare, da potenziali ritardi nella fornitura di beni e servizi che la Società offre ai propri clienti, generando un saldo da parte dei clienti solo a conclusione di un servizio, piuttosto che alla consegna fisica di un bene. Nello specifico:
difficoltà temporanee di pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni;
un rallentamento nelle vendite dei beni oggetto di costruzione;
difficoltà oggettive a ricevere incassi da clienti di alcuni paesi dettate da situazioni contingenti di natura legislativa o valutaria;
intralci temporanei dovuti al rapporto fra cliente e fornitore che si sviluppa nel corso di una commessa;
due date di non facile determinazione nel caso di pagamenti di ritenute a garanzia o somme precedentemente oggetto di contenzioso;
Entrando nel merito delle singole divisioni del Gruppo: per la divisione Soilmec le vendite sono principalmente fatte tramite dealer/agenti con i quali esiste una "linea di credito" che viene regolarmente monitorata. Le partite scadute sono comunque oggetto di garanzia
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mediante le macchine in stock presso la yard del dealer. Sulle vendite, inoltre, salvo pochi casi, il pagamento avviene contestualmente alla consegna dell'attrezzatura o con una dilazione concordata per particolari clienti con cui esiste una "storicità".
Per tali motivi, la Società ha prolungato il riconoscimento di un default optando per l’applicazione di una soglia pari ad 1 anno, ritenendo il superamento di tale soglia come identificativo di una effettiva difficoltà della controparte nel far fronte ai propri impegni debitori, generando un mancato incasso del credito.
-per le posizioni scadute oltre il periodo di default, invece, la PD è stata posta pari al 100%.
Il modello di valutazione dell’impairment dei contract assets e degli anticipi a fornitori, similmente a quanto definito per i crediti commerciali scaduti ma non in default, prevede l’applicazione di una PD espressiva di un orizzonte temporale di 1 anno.
Tuttavia, all’applicazione delle regole quantitative per il calcolo del fondo svalutazione dei crediti, può seguire l’applicazione di una percentuale di svalutazione specifica per determinate posizioni (i.e. clienti) sulla base dell’esperienza del management e/o di specifiche informazioni qualitative a disposizione.
General Approach
Per ciò che concerne, invece, le poste oggetto di impairment IFRS 9 che presentano i presupposti per l’applicazione del General Approach, la Società ha provveduto a definire una metodologia di Expected Credit Loss per ogni cluster di merito creditizio definito per tali esposizioni.
Financial Guarantees
Come anticipato, l’approccio generale prevede che la definizione dei parametri con cui si calcola l’ammontare di perdita attesa riconosciuta dipende dalla variazione del rischio di credito che l’attività ha subito dall’iscrizione iniziale alla data di valutazione.
Per la valutazione dell’incremento del rischio di credito, la Società ha preso in considerazione tutte le informazioni ragionevoli e accettabili che ha a disposizione o che può ottenere senza incorrere in oneri eccessivi.
Il Principio, inoltre, fornisce una lista esemplificativa delle variabili che possono essere considerate come driver per l’incremento del rischio di credito e che possono essere distinte in: dati macro economici (modifiche nella normativa, instabilità politica), dati relativi alla controparte (peggioramento nei risultati economico/finanziari, downgrade del credit rating), dati di mercato (CDS, credit spread, rating) e dati relativi al contratto (perdita di valore nei collateral, modifiche contrattuali sfavorevoli).
Di conseguenza, il calcolo dell’impairment su queste poste è stato effettuato in applicazione delle seguenti
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regole:
Stage Allocation: l’allocazione in stage delle garanzie finanziarie della Holding è stato guidato da driver qualitativi e quantitativi, utilizzando le informazioni presenti su fonti esterne (info provider), la variazione della probability of default e quanto stabilito dai diversi accordi con gli istituti bancari creditori della Società.
In base ai parametri utilizzati ai fini della stage allocation, le garanzie finanziarie erogate da parte di Trevi Finanziaria SpA nei confronti delle società appartenenti alle divisioni del Gruppo, sono state classificate all’interno del cluster identificativo delle attività con un aumento del rischio di credito rispetto alla data di erogazione iniziale tale da procedere a rilevare un accantonamento che rifletta la lifetime ECL, ovvero la probabilità che si verifichino eventi di default nella vita dello strumento.
Calcolo della perdita attesa: alla stregua di quanto descritto per i crediti commerciali della Società, il calcolo dell’Expected Credit Loss per le posizioni relative alle garanzie finanziarie erogate è stato effettuato mediante il prodotto dei tre parametri di rischio:
oPD Probability of Default come driver per la determinazione della probabilità di default dell’esposizione è stata considerata la divisione di appartenenza della società per la quale è stata prestata la garanzia da parte della Capogruppo. In particolare, la PD è stata determinata utilizzando fonti esterne (info-provider) e qualora non presente il dato specifico della società oggetto di valutazione, è stata applicata una PD espressiva del segmento di mercato di appartenenza della divisione;
oLGD Loss Given Default: la Società ha deciso di adottare il parametro standard definito per la normativa bancaria e pari al 45%, quale parametro identificato della perdita attesa in caso di default.
oEAD – Exposure at Default: pari all’ammontare della garanzia rilasciata.
IFRS 15
Il principio IFRS 15 è stato emanato nel maggio del 2014 dal FASB, con l’intento di sostituire i seguenti principi:
lo IAS 11 “Commesse pluriennali e Interpretazioni”,
lo IAS 18 “Ricavi delle vendite e dei servizi”,
l’IFRIC 13, IFRIC 15, IFRIC 18, SIC 31.
L’obiettivo dell’introduzione del principio contabile IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers”, infatti, è quello di creare un quadro di riferimento completo ed omogeneo per la rilevazione dei ricavi, applicabile a tutti i contratti commerciali (ad eccezione dei contratti di leasing, dei contratti assicurativi e degli strumenti finanziari).
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In questo modo, si crea una concentrazione della disciplina dei ricavi in un unico principio, definito Five step model framework”:
1) Identificazione del contratto con il cliente, per identificare l’insieme di diritti ed obblighi contrattuali a cui applicare il modello. In tale contesto, il Board ha definito i criteri che devono essere rispettati per includere i contratti con i clienti nello scopo dello standard.
2) identificazione delle performance obligations (PO) previste dal contratto, identificando beni e servizi promessi all’interno del contratto per determinare se possano o meno configurarsi come «performance obligations» separate e distinte nel contratto. La valutazione deve essere fatta all’«inception date» per poter identificare le PO e in tale contesto, vanno determinate le PO distinte.
(3) determinazione del corrispettivo della transazione: l’ammontare di corrispettivo che l’entità si aspetta di ricevere a fronte dei beni o servizi trasferiti al cliente, che include al suo interno, qualsiasi tipo di variable consideration.
(4) allocazione del corrispettivo della transazione alle performance obligations;
(5) rilevazione dei ricavi al momento (o nel corso) della soddisfazione della singola performance obligation: in questo caso, la Società deve riconoscersi i ricavi al momento in cui le PO vengono soddisfatte attraverso il trasferimento dei beni o servizi al cliente, e, in tale contesto, gli assets vengono trasferiti al momento in cui il cliente ottiene il controllo del bene.
Il principio stabilisce che tale valutazione debba essere effettuata per ogni PO. Tale modello introduce così un modello basato sul concetto di trasferimento di controllo.
L’IFRS 15.23 richiede, inoltre, ad un’entità di fornire informazioni circa i giudizi fatti, e le loro variazioni, nell’applicazione dello standard che significativamente influenzano la determinazione dell’ammontare e delle tempistiche di riconoscimento dei ricavi da contratti con i clienti.
La Società, nell’ambito dell’informativa dei principi contabili applicati, ha fornito una descrizione dei giudizi che significativamente influenzano la determinazione dell’ammontare e delle tempistiche di riconoscimento dei ricavi da contratti con i clienti. Le entità devono esercitare giudizio professionale nell’assicurarsi che le informazioni fornite siano sufficienti per rispettare gli obiettivi di informativa presenti nello standard.
Applicando il principio, dunque, le entità devono riconoscere i ricavi in modo da rappresentare in maniera fedele il trasferimento dei beni e servizi ceduti al cliente in misura rappresentativa del compenso che l’azienda si attende di ottenere in cambio dei beni e servizi forniti.
1.1 Corrispettivo variabile
Contestualmente viene introdotta anche una specifica disciplina per la contabilizzazione dei corrispettivi “variabili” o “potenziali”.
Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, la Società stima l’importo del corrispettivo al quale avrà diritto in cambio al trasferimento dei beni al cliente.
Il corrispettivo variabile è stimato al momento della stipula del contratto e non ne è possibile la rilevazione fino a quando non sia altamente probabile che sia risolta l’incertezza associata al corrispettivo variabile e che
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non si debba rilevare una significativa rettifica in diminuzione all’importo dei ricavi cumulati che sono stati contabilizzati.
1.2 Corrispettivo non monetario
L’IFRS 15.48 richiede che l’entità, nel determinare il prezzo dell’operazione, debba tener conto degli effetti del corrispettivo variabile, della limitazione delle stime del corrispettivo variabile, dell’esistenza nel contratto di una componente di finanziamento significativa, del corrispettivo non monetario e del corrispettivo da pagare al cliente. Il corrispettivo da pagare al cliente è contabilizzato come una riduzione del prezzo dell’operazione a meno che il pagamento al cliente è effettuato in cambio di un bene o servizio distinto che il cliente trasferisce all’entità (IFRS 15.70). L’entità deve includere tale aspetto nell’informativa dei principi applicati, se significativa.
1.3 Garanzie
La Società fornisce tipicamente delle garanzie per le riparazioni dei difetti esistenti al momento della vendita, così come richiesto dalla legge. Queste garanzie di tipo standard sulla qualità sono contabilizzate come accantonamento a fondi per rischi e oneri.
Se il cliente ha la possibilità di acquistare la garanzia separatamente o se la garanzia fornisce un servizio distinto al cliente, oltre a correggere i difetti esistenti al momento della vendita, l'IFRS 15.B29 stabilisce che l'entità fornisca un servizio che è un’obbligazione di fare separata. In caso contrario, si tratta di una garanzia standard sulla qualità, che fornisce al cliente la certezza che il prodotto è conforme alle specifiche concordate.
La Società, nel corso del 2018, ha deciso di applicare il nuovo standard dalla data di efficacia obbligatoria, utilizzando il metodo della applicazione retrospettica modificata, permesso dal IFRS 15.C3 lettera b.
Usando tale metodo di transizione la Società ha scelto di rilevare l'effetto cumulativo dell'applicazione iniziale del presente principio come rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo (o, a seconda del caso, di altra componente del patrimonio netto) dell'esercizio che include la data dell'applicazione iniziale. In base a questo metodo transitorio, inoltre, la Società ha scelto di applicare il presente Principio retroattivamente solo ai contratti che non sono completati alla data dell'applicazione iniziale.
L’IFRS 15 ha inoltre introdotto un divieto di compensare posizioni creditorie con posizioni debitorie per lavori in corso e relativi acconti, se non riferite alla stessa commessa. Come effetto di tale cambiamento, e dopo che nel 2018 sono state introdotte due nuove voci di stato patrimoniale per la rilevazione separata delle attività per lavori in corso e dei relativi acconti, anche nello stato patrimoniale al 31 dicembre 2021, non sono state effettuate compensazioni generali fra lavori in corso e relativi acconti.
La Società ha applicato il modello IFRS 15 su ciascuno dei revenue stream identificati, accomunati dai medesimi fattori economici tra cui natura, timing e rischi di esecuzione oltre che da condizioni contrattuali (Terms & Conditions) omogenee per categoria di ricavo (IFRS 15 par. 114), rispettivamente:
a)Foundation & Construction contract;
b)Full Package;
205
c)Machine & Equipment;
d)Spare Parts;
e)Technical Assistance;
f)Other Services (Rental);
g)Servizi resi da Trevi Finanziaria Industriale S.p.A.
Ai fini IFRS 15, solo nel caso in cui il contratto non preveda il riconoscimento esplicito di tali costi, questi devono essere oggetto di capitalizzazione e successivo ammortamento in coerenza con il trasferimento del controllo dell’asset, sempre che risultino (i) inerenti alla commessa, (ii) recuperabili e sottoposti regolarmente a processo di impairment per verificarne la recuperabilità.
IFRS 16
Leasing
La Società valuta all’atto della sottoscrizione di un contratto se è, o contiene, un leasing. In altri termini, se il contratto conferisce il diritto di controllare l’uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un’operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell’accordo e richiede di valutare se l’adempimento dell’accordo stesso dipenda dall’utilizzo di una o più attività specifiche o se l’accordo trasferisca alla controparte tutti i benefici economici derivanti dall’utilizzo dello stesso.
La società in veste di locatario
La Società adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i leasing, eccetto per i leasing di breve termine ed i leasing di beni di modico valore. La Società riconosce le passività relative ai pagamenti del leasing e l’attività per diritto d’uso che rappresenta il diritto ad utilizzare il bene sottostante il contratto.
i) Attività per diritto d’uso:
La Società riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti.
Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attività sottostante al locatario al termine della durata del leasing o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di
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acquisto, il locatario deve ammortizzare l'attività consistente nel diritto d’uso dalla data di decorrenza fino alla fine della vita utile dell'attività sottostante.
Le attività per il diritto d'uso sono soggette a impairment. Si rinvia a quanto indicato nella sezione Perdita di valore di attività.
ii) Passività legate al leasing:
Alla data di decorrenza del leasing, la Società rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati a tale data. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dalla Società e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata dello stesso tiene conto dell'esercizio da parte della Società dell'opzione di risoluzione del leasing.
I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo (salvo che non siano stati sostenuti per la produzione di rimanenze) in cui si verifica l'evento o la condizione che ha generato il pagamento.
Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, la Società usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d’interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l’importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell’opzione dell’acquisto dell’attività sottostante o per variazioni dei pagamenti futuri che deriva da una modifica dell’indice o del tasso utilizzato per determinare tali pagamenti.
Le passività per leasing della Società sono incluse nella voce Debito verso altri finanziatori (a breve e lungo termine).
Leasing di breve durata e leasing di attività a modesto valore
La Società applica l'esenzione per la rilevazione di leasing di breve durata (i.e., i leasing che hanno una durata di 12 mesi o inferiore dalla data di inizio e non contengono un'opzione di acquisto). La Società ha applicato inoltre l’esenzione per i leasing relativi ad attività a modesto valore in riferimento ai contratti di leasing relativi ad attrezzature il cui valore è considerato basso. I canoni relativi a leasing a breve termine e a leasing di attività a modesto valore sono rilevati come costi in quote costanti lungo la durata del contratto.
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La Società in veste di locatore
I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo alla Società tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I proventi da leasing derivanti da leasing operativi sono rilevati in quote costanti lungo la durata del leasing, e sono inclusi tra gli altri ricavi nel conto economico data la loro natura operativa. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione.
Principi contabili applicabili
Nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dall’Unione Europea che sono entrati in vigore a partire dall’esercizio iniziato il 1° gennaio 2023
Con il Regolamento (UE) n. 2022/1392 dell’11 agosto 2022, è stato omologato il documento Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione (Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito). Il Regolamento è stato pubblicato dallo IASB Board il 7 maggio 2021.
Lo IASB Board avendo notato una diversità nei trattamenti contabili adottati dalle entità, al fine di ridurre la diversità di applicazione del principio sopra descritta ha introdotto una modifica allo IAS 12.
Lo IASB Board ha chiarito quanto segue:
l'esenzione alla rilevazione iniziale delle DTA/DTL non è applicabile nelle circostanze in cui da una singola transazione siano rilevate in bilancio un'attività e una passività per le quali sono identificabili delle differenze temporanee di uguale valore
le differenze temporanee deducibili e imponibili devono essere calcolate considerando separatamente l’attività e la passività e non sul loro valore netto. Le DTA sono rilevate in bilancio solo se ritenute recuperabili.
Con riferimento alla presentazione in bilancio, le modifiche allo IAS 12 non fanno venir meno l’obbligo di compensazione delle DTA/DTL già previsto dal principio.
Con il Regolamento (UE) n. 2022/357 del 2 marzo 2022 sono stati adottati i seguenti documenti pubblicati dallo IASB Board il 12 febbraio 2021:
Informativa sui principi contabili (Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio)
Definizione di stime contabili (Modifiche allo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori).
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Con le Modifiche allo IAS 1 sono state definite delle linee guida aggiuntive per consentire alle entità di decidere quali principi contabili devono essere descritti nelle note al bilancio.
Lo IASB Board ha modificato lo IAS 1 per chiarire che un'entità deve inserire nelle note al bilancio le informazioni rilevanti ('material') sui principi contabili adottati e non descrivere tutti i principi contabili significativi. L'entità deve inoltre esercitare un adeguato livello di giudizio per identificare le informazioni rilevanti sui principi contabili adottati, considerando la dimensione ('fattori quantitativi') e la natura ('fattori qualitativi') delle operazioni, degli altri eventi o delle condizioni ad esse correlati.
Per effetto delle Modifiche allo IAS 1, sono stati adeguati anche i seguenti principi contabili al fine di allinearne gli obblighi informativi con le disposizioni dello IAS 1:
IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative
IAS 26 Rilevazione e rappresentazione in bilancio dei fondi pensione
IAS 34 Bilanci intermedi.
Con le Modifiche allo IAS 8 è stata chiarita la distinzione tra un cambiamento nei principi contabili e un cambiamento nelle stime contabili per i quali sono previsti differenti trattamenti contabili:
gli effetti di un cambiamento nelle stime contabili sono generalmente rilevati nel bilancio in modo prospettico
gli effetti di un cambiamento dei principi contabili sono generalmente rilevati in modo retroattivo.
Le Modifiche allo IAS 8 hanno inoltre elaborato una nuova definizione di “stime contabili” sostituendo con tale concetto la definizione di “cambiamento nelle stime contabili”.
Con il Regolamento (UE) n. 2023/2468 dell’8 novembre 2023, la Commissione Europea ha omologato il documento Riforma fiscale internazionale Norme tipo (secondo pilastro) (Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito)”. Per lo IASB la data di pubblicazione del Regolamento è stata il 23 maggio 2023, mentre per l’Unione Europea la data di pubblicazione coincide con il 9 novembre 2023, data di pubblicazione del regolamento di omologazione.
Nell’ottobre 2021, più di 135 paesi, che rappresentano oltre il 90% del PIL mondiale, hanno deciso di attuare una riforma fiscale a livello globale. Questa riforma si basa su due pilastri:
Primo pilastro (“Pillar 1”): ha l’obiettivo di garantire un’equa distribuzione degli utili e dei diritti di tassazione tra i paesi
Secondo pilastro (“Pillar 2”): ha l’obiettivo di garantire che i grandi gruppi multinazionali versino un ammontare minimo di imposte sul reddito del 15% in ciascuna giurisdizione in cui operano mediante l’introduzione di una tassazione integrativa (“Top-up tax”).
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Il 14 dicembre 2022 la Commissione Europea ha adottato la Direttiva UE 2022/2523 che introduce la Top-up tax per i gruppi multinazionali e, al fine di garantire la conformità con i Trattati UE, la ha estesa ai gruppi nazionali di imprese.
La scadenza per il recepimento della direttiva dagli stati membri è stata fissata entro il 31 dicembre 2023, in Italia recepito con il D.Lgs. 209/2023 con decorrenza dal 1/1/2024, Ai sensi dello IAS 12, un'entità è tenuta a riflettere gli impatti fiscali differiti delle proprie attività e passività sulla base delle norme fiscali emanate o sostanzialmente emanate alla data di riferimento del bilancio.
Sulla base dei meccanismi di funzionamento del modello Pillar 2, sono emerse alcune tematiche applicative dello IAS 12, con riferimento, in particolare, alla contabilizzazione delle imposte differite:
eventuale emersione di ulteriori differenze temporanee;
necessità di rideterminare le attività e passività per imposte differite per riflettere i potenziali effetti derivanti dalla Top-up tax;
aliquota fiscale da utilizzare per misurare le attività e passività per imposte differite.
Data la complessità delle tematiche contabili, lo IASB Board ha deciso, con un processo di urgenza, di modificare lo IAS 12 al fine di garantire una maggiore comparabilità dei bilanci ed evitare il rischio che le entità definiscano dei trattamenti contabili in contrasto con i requisiti dello IAS 12.
Eccezione temporanea e obbligatoria alla contabilizzazione della fiscalità differita connessa alla legislazione fiscale del Pillar 2
Per effetto dell’eccezione temporanea e obbligatoria introdotta nello IAS 12, le entità non devono rilevare fornire informazioni sulle attività e passività fiscali differite relative alle imposte sul reddito del Pillar 2. L'entità deve dare informativa nelle note al bilancio dell'applicazione dell'eccezione temporanea.
Nuovi obblighi informativi
Nei periodi in cui la legislazione fiscale del Pillar 2 è emanata o sostanzialmente emanata, ma non è ancora entrata in vigore, l’entità deve fornire un’informativa qualitativa e quantitativa che consenta agli utilizzatori del bilancio di comprendere l’esposizione dell’entità alle imposte sul reddito del Pillar 2 determinate in accordo a tale nuova legislazione.
Qualora le informazioni sull’esposizione non siano conosciute o ragionevolmente stimabili, l’entità deve fornire nelle note al bilancio una specifica attestazione a tale riguardo e una informazione sui progressi compiuti dall’entità nella valutazione della sua esposizione.
Nei periodi in cui la nuova legislazione fiscale è in vigore l’entità deve indicare in modo separato nelle note l'ammontare della Top-up tax contabilizzata nel periodo.
Nuovi principi Contabili, Emendamenti ed Interpretazioni omologati dall’Unione Europea ed efficaci dal 1° gennaio 2024
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Nel giugno 2020, l’IFRS Interpretation Committee (“IFRS IC”) ha pubblicato un’Agenda Decision avente ad oggetto la contabilizzazione, in accordo all’IFRS 16, di un’operazione di vendita e retrolocazione (“sale & leaseback”), che prevede il pagamento da parte del venditore-locatario di canoni variabili.
L’IFRS IC ha chiarito che in un’operazione di sale & leaseback il locatario-venditore deve rilevare nel proprio bilancio un’attività per il diritto d’utilizzo, pari alla quota del diritto mantenuto, e una passività del leasing determinata tenendo in considerazione anche gli eventuali pagamenti variabili dovuti per il
leaseback. A seguito della pubblicazione dell’Agenda Decision, l’IFRS IC ha raccomandato allo IASB Board di modificare l’IFRS 16 per definire le modalità di contabilizzazione successiva della passività del leasing rilevata a seguito di un’operazione di sale & leaseback.
Con il Regolamento (UE) n. 2023/2579 del 20 novembre 20231, la Commissione Europea ha omologato il documento Passività del leasing in un’operazione di vendita e retrolocazione (Modifiche all’IFRS 16 Leasing)”, pubblicato dallo IASB Board il 22 settembre 2022.
Con le Modifiche all’IFRS 16, lo IASB Board ha chiarito il trattamento contabile per le valutazioni successive della passività del leasing derivante da un’operazione di vendita e retrolocazione.
Le Modifiche all’IFRS 16 entrano in vigore con i bilanci degli esercizi aventi inizio a partire dal gennaio 2024. L’applicazione anticipata è consentita fornendo adeguata informativa nelle note al bilancio.
Le disposizioni transitorie prevedono che le Modifiche all’IFRS 16 siano applicate retroattivamente, in accordo con le disposizioni dello IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori, a partire dalla data di prima applicazione dell’IFRS 16.
Con il Regolamento (UE) n. 2023/2822 del 19 dicembre 2023, la Commissione Europea ha omologato i seguenti documenti pubblicati dallo IASB Board:
Classificazione delle passività come correnti o non correnti (Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio), pubblicato il 23 gennaio 2020
Passività non correnti con clausole (Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio), pubblicato il 31 ottobre 2022.
Le Modifiche allo IAS 1 sono il risultato di un lungo progetto dello IASB Board avente l’obiettivo di chiarire le modalità da seguire per la classificazione delle passività come correnti o non correnti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria.
Il primo obiettivo dello IASB Board è stato quello di chiarire i concetti apparentemente discordanti tra di loro espressi nei paragrafi 69(d) e 73 dello IAS 1. Lo IASB Board ha chiarito che:
il diritto a differire l’estinzione di una passività per un periodo di almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio, indicato nel paragrafo 69(d), non deve essere incondizionato, ma è
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sufficiente che sia “sostanziato e […] deve esistere alla data di chiusura dell’esercizio
la classificazione di una passività come corrente o non corrente non deve essere influenzata dalle intenzioni dell’entità di esercitare o meno il diritto a differire il pagamento oltre 12 mesi e dalle decisioni assunte tra la data di chiusura del bilancio e la data della sua pubblicazione.
Le Modifiche allo IAS 1 hanno inoltre chiarito che, ai fini della classificazione di una passività come corrente o non corrente, il termine estinzione (di cui al paragrafo 69.a), c) e d)) fa riferimento ad un trasferimento alla controparte che determina l’estinzione della passività.
Informativa di bilancio
L’entità deve fornire informativa in bilancio sugli eventi occorsi tra la data di chiusura dell’esercizio e la data in cui è autorizzata la pubblicazione del bilancio, tali obblighi informativi sono specificamente definiti dallo IAS 1 come eventi successivi non-adjusting in accordo alle disposizioni dello IAS 10 Fatti intervenuti dopo la data di chiusura dell’esercizio di riferimento:
e)rifinanziamento a lungo termine di una passività classificata come corrente
f)rettifica della violazione (“breach”) di un contratto di finanziamento a lungo termine classificato come corrente
g)concessione da parte del finanziatore di un periodo di tolleranza (“grace period”) per sanare la violazione di un contratto di finanziamento a lungo termine classificato come corrente
h)estinzione di una passività classificata come non corrente.
Se la direzione aziendale ha intenzione o prevede di estinguere una passività classificata come non corrente entro dodici mesi dalla data di chiusura dell’esercizio, non modifica la classificazione in bilancio ma deve fornire informativa nelle note sulla tempistica di tale estinzione.
Passività derivanti da contratti di finanziamento con clausole (“covenant”)
Lo IASB Board ha chiarito che, qualora il diritto di differire l’estinzione di una passività derivante da un contratto di finanziamento per almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio sia soggetto al rispetto di specifici covenant, la passività è classificata come non corrente se sono stati rispettati tutti i covenant previsti contrattualmente fino alla data di chiusura dell’esercizio, anche se il loro calcolo è effettuato nei primi mesi dell’esercizio successivo.
Il rispetto dei covenant contrattuali da calcolare dopo la data di chiusura del bilancio non è rilevante ai fini della classificazione della passività nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria.
Informativa di bilancio
Le Modifiche allo IAS 1 hanno introdotto i seguenti obblighi informativi con riferimento alle passività derivanti da contratti di finanziamento, che sono classificati come passività non correnti nel prospetto della
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situazione patrimoniale-finanziaria, il cui diritto a differire la loro estinzione per almeno 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio è soggetto al rispetto di covenant:
c)informazioni sui covenant (compresa la natura dei covenant e quando l’entità è tenuta a rispettarli) e sul valore contabile delle relative passività
d)informazioni su fatti e circostanze, se esistenti, che indicano che l’entità potrebbe avere difficoltà a rispettare i covenant (ad esempio, azioni attuate prima e/o dopo la data di chiusura dell’esercizio per evitare o attenuare una potenziale violazione dei covenant). Tali fatti e circostanze potrebbero riferirsi anche alla situazione in cui i covenant da rispettare nei 12 mesi successivi alla data del bilancio non sarebbero rispettati utilizzando i dati alla data di chiusura dell’esercizio.
Le Modifiche allo IAS 1 entrano in vigore con i bilanci degli esercizi aventi inizio a partire dal gennaio 2024 e devono essere applicate in modo retroattivo in accordo allo IAS 8 Principi contabili, Cambiamenti nelle stime contabili ed Errori. L’applicazione anticipata è consentita fornendo adeguata informativa nelle note al bilancio.
ll 25 Maggio 2023, lo IASB ha pubblicato il documento denominato Supplier Finance Arrangements, che ha modificato lo IAS 7 Rendiconto finanziario e l’IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative in risposta alle richieste degli investitori finalizzate ad una maggiore trasparenza degli impatti degli accordi di 'supplier finance' (denominati anche 'supply chain financing', 'payable finance' o 'reverse factoring') sul bilancio.
Le modifiche introducono nuovi obblighi di informativa affinché le entità forniscano informazioni sui suddetti accordi che consentano agli utenti di valutare gli effetti di tali accordi sulle passività e sui flussi di cassa della società e l'esposizione delle stesse al rischio di liquidità.
In base alle modifiche, le società devono anche indicare il tipo e l'effetto delle variazioni non monetarie dei valori contabili delle passività finanziarie che fanno parte di accordi di 'supplier finance'.
Ai fini dell'informativa richiesta dall'IFRS 7.34(c) sulla concentrazione del rischio di liquidità, l'entità deve tener conto della presenza di accordi di 'supplier finance', che comportano la concentrazione di una parte delle passività finanziarie, originariamente dovute nei confronti di più fornitori, nei confronti di soggetti finanziatori.
Le Modifiche allo IAS 7 e all’IFRS 7 entrano in vigore con i bilanci degli esercizi aventi inizio a partire dal 1° gennaio 2024; l’applicazione anticipata è consentita.
Nel primo anno di applicazione non è richiesta:
l'informativa comparativa dell'esercizio precedente
con riferimento alla data di apertura dell'esercizio corrente, l'indicazione delle passività finanziarie, per le quali il fornitore ha già ricevuto il pagamento e gli intervalli delle date di pagamento
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l'informativa nei bilanci intermedi.
Si riporta di seguito la lista dei documenti applicabili a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il gennaio 2024 sopra descritti:
Titolo del documentoData di emissioneData di entrata in vigoreData Regolamento omologazione UE (data pubblicazione GUUE)
Passività del leasing in un'operazione di vendita e retrolocazione (Modifiche all'IFRS 16)22 set 20221° gen 2024(UE) 2023/2579 del 20 nov 2023 (21 nov 2023)
Classificazione delle passività come correnti o non-correnti (Modifiche allo IAS 1) + Passività non correnti con covenants (Modifiche allo IAS 1)23 gen 2020 (*)31 ott 2022 1° gen 2024(UE) 2023/2822 del 19 dic 2023 (20 dic 2023)
Accordi di 'supplier finance'(Modifiche allo IAS 7 e all'IFRS 7)25 mag 20231° gen 2024TBD
(*) Si segnala che in data 15 luglio 2020 lo IASB Board ha pubblicato un ulteriore documento per differire la data di entrata in vigore del primo amendment (pubblicato il 23 gennaio 2020) dal gennaio 2023 al gennaio 2024. Tale modifica è stata poi confermata con il secondo amendment pubblicato il 31 ottobre 2022 e per tale motivo non è indicato separatamente nella tabella.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea
Titolo del documentoData di emissioneData di entrata in vigoreData Regolamento omologazione UE (data pubblicazione GUUE)
Standards
IFRS 14 Regulatory deferral accounts30 gen 20141° gennaio 2016 (*)Non pianificata
Amendments
Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28) + Amendments to effective date11 sett 201417 dic 2015Indefinita (**)Non pianificata
Accordi di 'supplier finance'(Modifiche allo IAS 7 e all'IFRS 7)25 mag 20231° gen 2024TBD
Assenza di scambiabilità (Modifiche allo IAS 21)15 ago 20231° gen 2025TBD
(*) L'IFRS 14 è entrato in vigore a partire dal gennaio 2016, ma la Commissione Europea ha deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio contabile sui "rate-regulated activities".
(**) Nel dicembre 2015 lo IASB Board ha pubblicato il documento "Effective date of amendments to IFRS 10 and IAS 28" con cui ha eliminato la data di entrata in vigore obbligatoria (che era prevista per il 1° gennaio 2016) in attesa che venga completato il progetto sull'equity method.
Attività di direzione e coordinamento della Società
La Società, alla data di redazione del presente bilancio, è Capogruppo del Gruppo TREVI (ed in quanto tale redige il bilancio consolidato di Gruppo), ed esercita ai sensi dell’art. 2497 del C.C., l’attività di direzione e
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coordinamento dell’attività delle seguenti società:
Trevi S.p.A., partecipata direttamente al 99,78%;
Soilmec S.p.A., partecipata direttamente al 99,92%;
PSM S.p.A., partecipata indirettamente al 99,92% (detenuta da Soilmec S.p.A. al 100%) fino al 31 dicembre 2023, e successivamente oggetto di fusione per incorporazione nella Soilmec stessa;
Parcheggi S.p.A. partecipata indirettamente al 99,78% (detenuta al 100% da TREVI S.p.A.);
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo
La Società ha adottato un modello di organizzazione, gestione e controllo (cosiddetto Modello 231) finalizzato a:
prevenire la commissione di reati ai sensi del D.Lgs 231/01;
definire ed incorporare una cultura aziendale basata sul rispetto e la trasparenza;
incrementare la consapevolezza tra i dipendenti e gli stakeholder.
Il Modello opera attraverso il monitoraggio delle operazioni soggette a rischi di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, introducendo presidi di controllo specifici che sono richiamati e resi operativi all’interno delle procedure/policy aziendali.
Il Modello contiene misure atte a rilevare e ridurre i potenziali rischi di non conformità rispetto alle disposizioni del D.Lgs 231/01. Per quanto attiene ai rischi di corruzione, i controlli previsti dal Modello sono coordinati e coerenti con il Sistema di Compliance Anti-Corruzione.
Un organismo di controllo indipendente, l’Organismo di Vigilanza, controlla l'effettiva attuazione e l'osservanza del Modello. La Società ha messo a disposizione dei dipendenti un software per l’invio di segnalazioni di illeciti o di un’irregolarità commessi all’interno dell’ente, dei quali siano venuti a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, garantendo al segnalante la riservatezza e la protezione da qualunque forma di ritorsione.
Il sistema adottato è conforme alle previsioni della L. 179/2017. (c.d. Whistleblowing).
Privacy e protezione dei dati personali
Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR)
La Società ha approvato e diffuso il seguente set documentale di procedure/policy, che rispondono ai requisiti di legge: (i) Policy Data Breach Management”, con l’obiettivo di fornire gli indirizzi strategici e le linee guida per una gestione efficace ed efficiente degli incidenti di sicurezza che implicano la violazione dei dati personali. È stato definito anche un registro degli incidenti dei dati personali; (ii) Policy “Diritti dell’interessato”, che ha l’obiettivo di gestire eventuali richieste di esercizio dei diritti degli interessati (es. Diritto di recesso, di rettifica, di cancellazione ecc.) stabiliti dal GDPR; (iii) Policy "Visite ispettive Privacy",
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che ha l'obiettivo di gestire le fasi di ispezioni da parte del Garante. Inoltre, nella Società sono stati nominati tutti i dirigenti, quadri ed impiegati come “designati”. I documenti sono stati diffusi a tutto il management e spiegati attraverso sessioni formative in aula a tutti i responsabili di funzione.
Gestione del rischio
Obiettivi, politica di gestione e identificazione dei rischi finanziari
La Direzione Finanziaria della Capogruppo ed i Responsabili Finanziari delle singole Società controllate gestiscono i rischi finanziari cui la Società è esposta, seguendo le direttive contenute nella Treasury Risks Policy di Gruppo.
Le attività finanziarie della Società sono rappresentate principalmente da cassa e depositi a breve, derivanti direttamente dall’attività operativa.
Le passività finanziarie comprendono invece finanziamenti bancari e leasing finanziari, la cui funzione principale è di finanziare l’attività operativa e di sviluppo.
I rischi generati da tali strumenti finanziari sono rappresentati dal rischio di tasso di interesse, dal rischio di tasso di cambio, dal rischio di liquidità e da quello di credito.
Fino al 16 dicembre 2022, data di efficacia del Nuovo Accordo, la Società si è limitata a svolgere un’attività sistematica di monitoraggio dei rischi finanziari sopra illustrati, non potendo, a causa del precedente Accordo di Ristrutturazione non più in vigore, di utilizzare strumenti finanziari derivati al fine di ridurre tali rischi al minimo. A tal proposito, il Nuovo Accordo attualmente in vigore, prevede la possibilità di richiedere e costituire linee bancarie dedicate sia per ridurre il rischio tasso di cambio sia il rischio tasso di interesse.
La definizione della composizione ottimale della struttura di indebitamento tra componente a tasso fisso e componente a tasso variabile viene individuata dalla Società a livello consolidato.
Rischio di liquidità
È il rischio che l’impresa, a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi o di liquidare attività sul mercato, non riesca a far fronte ai pagamenti previsti, determinando così un impatto sul risultato economico nel caso in cui sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a forte rischio l’attività aziendale.
A seguito della sottoscrizione del Nuovo Accordo, efficace dal 16 dicembre 2022 la gestione della liquidità sarà garantita e regolata dallo stesso Accordo.
Sono ormai consolidate le attività propedeutiche dello Steering Committee al fine di valutare mensilmente l’andamento delle disponibilità liquide, dando definitivo impulso alle attività di pianificazione finanziaria.
I finanziamenti bancari di Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. alla fine dell’esercizio sono così ripartiti tra correnti e non correnti termine:
216
 
Finanziamenti correnti
 31/12/202331/12/2022Variazioni
Totale522.05944.121.374-43.599.315
Finanziamenti non correnti
 31/12/202331/12/2022Variazioni
Totale37.390.145 4.949.189 32.440.956
Il valore dei finanziamenti bancari non correnti iscritti a bilancio corrisponde al fair value degli stessi.
La tabella seguente riporta il totale delle passività finanziarie includendo oltre ai finanziamenti bancari anche i derivati passivi, i leasing e debiti verso altri finanziatori:
Passività finanziarie correnti
 31/12/202331/12/2022Variazioni
Totale29.117.468131.942.033-102.824.565
Passività finanziarie non correnti
 31/12/202331/12/2022Variazioni
Totale136.549.08663.815.26172.733.826
Rischio di tasso di interesse
In data luglio 2014 il Consiglio di Amministrazione della Società capogruppo Trevi Finanziaria Industriale SpA ha autorizzato la strutturazione ed esecuzione di un’operazione di emissione di un prestito obbligazionario, attualmente denominato Trevi Finanziaria Industriale 2014-2024”, per un importo pari a Euro 50 milioni. Lo strumento è stato collocato sul mercato EXTRA MOT PRO di Borsa Italiana, dal 28 luglio 2014. Tale prestito obbligazionario e il suo regolamento sono stati nel tempo oggetto di successive modifiche, da ultimo con delibera dell’Assemblea degli Obbligazionisti del 24 ottobre 2022 al fine di adeguarlo all’attuale situazione della Società e al Nuovo Piano Consolidato, e attualmente prevede come data di scadenza il 31 dicembre 2026 e un tasso fisso del 2%.
31/12/2023
 Tasso FissoTasso VariabileTotale
Finanziamenti e Leasing 14.181 98.192 112.373
Prestito Obbligazionario50.000050.000
Totale Passività Finanziarie 64.181 98.192 162.373
% 40% 60%100%
217
Si sottolinea inoltre che a seguito dell’entrata in vigore dell’accordo di risanamento e in coerenza con la sua applicazione si è dovuto procedere al ricalcolo degli interessi retroattivamente a partire dal 30 settembre 2022 ad un tasso variabile pari a EURIBOR 6 mesi + 2% di margine (precedentemente a tasso fisso del 2%).
Rischio di cambio
La Società è esposta al rischio che variazioni nei tassi di cambio possano apportare variazioni ai risultati economici e patrimoniali della stessa. L’esposizione al rischio di cambio della Società è di natura transattiva ovvero derivante da variazioni del tasso di cambio intercorrenti tra la data in cui un impegno finanziario tra controparti diventa altamente probabile e/o certo e la data di regolamento dell’impegno, variazioni che determinano uno scostamento tra flussi di cassa attesi e flussi di cassa effettivi.
La Società valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio; gli strumenti utilizzati sono la correlazione dei flussi di pari valuta ma di segno opposto, la contrazione di finanziamenti in valuta, la vendita/acquisto a termine di valuta e l’utilizzo di strumenti finanziari derivati.
La Società non utilizza per la propria attività di copertura dal rischio di cambio strumenti di tipo dichiaratamente speculativo; tuttavia, nel caso in cui gli strumenti finanziari derivati non soddisfino le condizioni previste per il trattamento contabile degli strumenti di copertura richiesti dall’IFRS 39, le loro variazioni di fair value sono contabilizzate a conto economico come oneri / proventi finanziari.
Nello specifico, la Società gestisce il rischio transattivo di cui si è fornita una descrizione sopra. L’esposizione al rischio di variazioni dei tassi di cambio deriva principalmente da rapporti intragruppo che la Società detiene. In particolare, il rischio maggiore è determinato dalla presenza di rapporti in Dollaro Statunitense e in divise ad esso agganciate.
Il fair value di un contratto a termine è determinato come differenza tra un cambio a termine del contratto e quello di un’operazione di segno contrario di importo e scadenza uguale, ipotizzata ai tassi di cambio ed ai differenziali di tasso di interesse al 31 dicembre.
Rischio di credito
Il rischio di credito rappresenta la possibilità che il debitore non sia in grado di adempiere ai suoi obblighi di pagamento di interessi e di rimborso di capitale.
La quasi totalità dei crediti commerciali della Società è rappresentata da crediti verso società controllate.
Informazioni integrative su strumenti finanziari
In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. In particolare, la scala gerarchica del fair value è composta dai seguenti livelli:
- Livello 1: corrisponde a prezzi quotati su mercati attivi;
- Livello 2: corrisponde a prezzi calcolati attraverso elementi desunti da dati di mercato osservabili;
218
- Livello 3: corrisponde a prezzi calcolati attraverso altri elementi differenti da dati di mercato osservabili.
Nelle tabelle che seguono sono riportate, per le attività e le passività al 31 dicembre 2023 e in base alle categorie previste dallo IFRS 9 le informazioni integrative su strumenti finanziari ai sensi dell’IFRS7 e i prospetti degli utili e delle perdite. Sono escluse le Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute e le Passività direttamente correlate ad Attività cessate/Attività non correnti destinate ad essere cedute.
Legenda Categorie IFRS 9
Costo ammortizzatoCA
Attività possedute fino a scadenza HtM
FV – strumenti di coperturaFVOCI o FVTPL
Valori di bilancio Rilevati secondo IFRS 9
 
Classi IFRS 9
Note
31/12/2023
Costo ammortizzato
Costo
Effetto a Conto Economico
Partecipazioni
HtM
3
175.594
 
175.594
-
 
 
 
 
 
 
 
Altri crediti finanziari lungo termine
CA
5
20.793
20.793
 
3.862.642
Totale Attività Finanziarie non correnti
 
 
196.387
20.793
175.594
3.862.642
Attività finanziarie correnti
CA
9
79.307.951
79.307.951
 
 
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
CA
10
3.939.704
3.939.704
 
-
Totale Attività Finanziarie correnti
 
 
83.247.655
83.247.655
-
-
TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE
 
 
83.444.042
83.268.448
175.594
3.862.642
Finanziamenti non correnti
CA
12
37.390.145
37.390.145
 
5.504.761
Debiti verso altri finanziatori non correnti
CA
13
99.158.941
99.158.941
 
63.357
Strumenti finanziari derivati non correnti
FV
14
-
 
 
-
Totale Passività Finanziarie non correnti
 
 
136.549.086
136.549.086
-
5.568.118
Finanziamenti correnti
CA
21
522.059
522.059
 
76.860
Debiti verso altri finanziatori correnti
CA
22
28.595.409
28.595.409
 
18.271
Strumenti finanziari derivati correnti
FV
23
-
 
 
 
Totale Passività Finanziarie correnti
 
 
29.117.468
29.117.468
-
95.131
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE
 
 
165.666.554
165.666.554
-
5.663.249
Warrant
FV
 
2.229
 
 
28.751
TOTALE
 
 
165.668.783
165.666.554
-
(1.771.856)
Impairment test sulle partecipazioni di controllo in Trevi S.p.A. (99,78%) e in Soilmec S.p.A. (99,92%)
Con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2023 della Capogruppo Trevi Finanziaria Industriale S.p.A., in linea rispetto al 31 dicembre 2022, il Management ha proceduto alla verifica dei valori d’iscrizione delle partecipazioni detenute in Trevi S.p.A. (pari al 99,78%) e in Soilmec S.p.A. (pari al 99,92%).
219
A tal fine, occorre preliminarmente osservare come, di fatto, esista un sostanziale allineamento tra le Cash Generating Unit del Gruppo e le rispettive Legal Entities. Ciò premesso, l’impairment test sulle partecipazioni di controllo iscritte nel bilancio separato di Trevi Finanziaria Industriale S.p.A., è stato condotto partendo dal valore recuperabile nell’accezione di value in use, ovvero mediante il metodo finanziario del Discounted Cash Flow, metodologia direttamente richiamata dallo IAS 36, e stimando gli Equity Value delle singole Legal Entities in considerazione dei Surplus Assets rilevati e della Posizione Finanziaria Netta. Successivamente si è proceduto al confronto fra l’Equity Value così determinato e il valore di carico di ciascuna partecipazione.
Ai fini dell’esecuzione dell’impairment test sono stati utilizzati i dati economici e patrimoniali Actual 2023 (desunti dal consuntivo al 31 dicembre 2023) nonché i dati economici e patrimoniali 2024 2027 desumibili dai Piani 2024 – 2027 redatti dal Management e approvati dalla Capogruppo in data 22 dicembre 2023.
Si precisa che i predetti Piani ricomprendono gli impatti economici riconducibili alle attività che sono e saranno avviate al fine di raggiungere gli obiettivi di «Environmental, social, and corporate governance» (c.d. ESG) posti dal Gruppo. La Società ha, infatti, identificato puntualmente i propri obiettivi di sostenibilità e iniziato a definire un piano prospettico di attuazione per il loro raggiungimento, recepito nel Piano industriale 2024 – 2027.
I flussi di pianificazione considerati non sono inficiati da effetti di ristrutturazioni ed efficientamenti futuri non ancora avviati, che il principio contabile richiede di escludere.
Il flusso monetario atteso è stato costruito partendo dal reddito operativo (EBIT) di ciascun periodo, calcolando e sottraendo allo stesso le imposte dirette figurative ad aliquota piena, sommando i componenti negativi di reddito che non danno luogo a uscite monetarie, quali ammortamenti e accantonamenti, e determinando così il flusso finanziario della gestione operativa corrente”, interpretabile come un flusso monetario potenziale”. Successivamente, è stato determinato il flusso monetario della gestione operativa” aggiungendo al predetto flusso le variazioni di Capitale Circolante Netto (infatti, l’ammontare delle risorse monetarie effettivamente liberate dalla gestione caratteristica corrente risente della variazione subita nel periodo dagli elementi del patrimonio che sorgono e si estinguono per effetto dei cicli operativi: crediti commerciali, rimanenze, debiti commerciali, debiti verso il personale, ecc.), le CAPEX (investimenti al netto dei disinvestimenti in capitale fisso) e le variazioni dei fondi operativi.
Per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato calcolato un costo medio ponderato del capitale «WACC» determinato, in continuità di metodo rispetto al 2022, secondo il modello economico del CAPM (Capital Asset Pricing Model). Considerato che le due Legal Entities Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. operano in settori differenti, seppur strettamente connessi fra loro, in continuità di metodo rispetto al 2022, si è determinato uno specifico WACC in considerazione del settore di operatività delle stesse: «Special Foundation/Heavy Construction» per Trevi S.p.A. e «Industrial Machinery» per Soilmec S.p.A..
Il WACC di Trevi S.p.A. è stato determinato nell’11,37% e le singole variabili sono state desunte come segue:
tasso risk-free: 3,96%, tasso di rendimento dei titoli di un Paese maturo (Stati Uniti), pari alla media dei Bond 10Y relativi ai 12 mesi precedenti il 31.12.2023;
220
beta levered: 0,79, costruito come media del beta unlevered a 3Y di un campione di società comparabili del settore «Special Foundation/Heavy Construction» levereggiato in funzione del rapporto D/E medio dei medesimi comparables;
equity risk premium: è stato utilizzato un tasso pari al 5,50%;
rischio Paese: 3,04%, tale componente è stata aggiunta al Ke dopo aver pesato per il beta l’ERP, ed è stata determinata quale media del rischio Paese dei Paesi di operatività di Trevi S.p.A. ponderata per la percentuale di produzione dell'EBIT 2027 in detti Paesi;
differenziale d’inflazione: 1,82%, tale componente è stata aggiunta al Ke al fine di considerare l’effetto dell’inflazione e determinare il tasso reale;
coefficiente alpha: pari ad 1 punto percentuale, incluso nel calcolo al fine di considerare tra l’altro un premio per small cap e/o un premio di execution risk;
costo del debito lordo: pari al 4,80% (post tax: 3,60%) è stato determinato quale media dei tassi actual delle linee di credito del Gruppo;
struttura finanziaria: D/D+E= 26,47%; E/D+E= 73,53%, determinata quale media dei comparables del settore «Special Foundation/Heavy Construction» già considerati per la definizione del beta.
Si precisa che, ai fini della determinazione del Terminal Value, il predetto WACC è stato aumentato di 1 punto percentuale.
Il WACC di Soilmec S.p.A. è stato determinato nel 10,72% e le singole variabili sono state desunte come segue:
tasso risk-free: 3,96%, tasso di rendimento dei titoli di un Paese maturo (Stati Uniti), pari alla media dei Bond 10Y relativi ai 12 mesi precedenti il 31.12.2023;
beta levered: 1,03, costruito come media del beta unlevered a 3Y di un campione di società comparabili del settore «Industrial Machinery» levereggiato in funzione del rapporto D/E medio dei medesimi comparables;
equity risk premium: è stato utilizzato un tasso pari al 5,50%;
rischio Paese: 1,57%, tale componente è stata aggiunta al Ke dopo aver pesato per il beta l’ERP, ed è stata determinata quale media del rischio Paese dei Paesi di operatività di Soilmec S.p.A. ponderata per la percentuale di produzione dell'EBIT 2027 in detti Paesi;
differenziale d’inflazione: 0,33%, tale componente è stata aggiunta al Ke al fine di considerare l’effetto dell’inflazione e determinare il tasso reale;
coefficiente alpha: pari ad 1 punto percentuale, incluso nel calcolo al fine di considerare tra l’altro un premio per small cap e/o un premio di execution risk;
costo del debito lordo: pari al 4,80% (post tax: 3,52%) è stato determinato quale media dei tassi actual delle linee di credito del Gruppo;
struttura finanziaria: D/D+E= 20,18%; E/D+E= 79,82%, determinata quale media dei comparables del settore «Industrial Machinery» già considerati per la definizione del beta.
Si precisa che il predetto WACC è stato adottato anche ai fini della determinazione del Terminal Value.
221
Per gli anni successivi al 2027, i flussi di cassa delle Legal Entities sono stati calcolati sulla base di un Terminal Value determinato proiettando in perpetuity l’EBIT normalizzato dell’ultimo anno di piano esplicito (2027), al netto delle imposte figurative ad aliquota piena. È stato, inoltre, considerato un tasso di crescita g costruito in funzione della media dell’inflazione attesa nei Paesi di operatività di ciascuna Legal Entity, ponderata per la percentuale di EBIT 2027 effettivamente prodotta dalle stesse in tali Paesi. In particolare, il tasso di crescita g della Legal Entity Trevi S.p.A. è pari al 3,92%; mentre, il tasso di crescita g della Legal Entity Soilmec S.p.A. è pari al 2,43%.
Di conseguenza, il tasso di attualizzazione adottato per il Terminal Value, scaturente dalla differenza fra i predetti WACC e i tassi di crescita g, è pari all’8,45% per Trevi S.p.A. e all’8,29% per Soilmec S.p.A.. Dato preponderante, considerato che il Terminal Value rappresenta mediamente il 70-80,00% dell’Enterprise Value delle CGU.
Successivamente, l’Equity Value delle Società Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. è stato determinato sommando all’Enterprise Value calcolato come sopra i Surplus Assets rilevati e sottraendo le eventuali Minorities e la Posizione Finanziaria Netta al 31.12.2023.
Infine, si è quindi proceduto al confronto fra l’Equity Value, così determinato, e il valore di carico di ciascuna partecipazione.
Il test così operato non ha portato all’evidenza di perdite durevoli del valore delle partecipazioni detenute da Trevi Finanziaria Industriale in Trevi S.p.A. e in Soilmec S.p.A..
Crediti
Conformemente a quanto previsto dall’IFRS 7, si riporta di seguito un’analisi della dinamica dei crediti scaduti, suddivisi in classi di rischio omogenee:
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazioni
Non scaduto5.323.358 13.737.028 (8.413.670)
Scaduto da 1 a 3 mesi2.347.361 2.751.842 (404.481)
Scaduto da 3 a 6 mesi2.430.206 3.155.776 (725.570)
Scaduto da oltre 6 mesi12.858.384 11.968.458 889.927
Totale22.959.309 31.613.104 (8.653.794)
I crediti esposti in tabella si riferiscono principalmente a crediti commerciali verso società controllate per attività commerciali e servizi svolti alle normali condizioni di mercato per circa 17.544 migliaia di Euro e per la restante parte a crediti verso clienti terzi.
Il totale soprariportato non include i crediti per consolidato fiscale, pari a 11.053 migliaia di Euro, ed i risconti attivi per 977 migliaia di Euro, è esposto al lordo del fondo svalutazione crediti.
Si precisa, inoltre, che l’analisi relativa all’ageing dei crediti commerciali è stata svolta sui valori lordi dei medesimi: per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo IFRS 9 - Impairment.
222
Per la dinamica dei crediti scaduti è stato utilizzato il termine di pagamento di fatturazione eventualmente integrato da successivi accordi tra le parti. Per i suddetti crediti non sono state identificate delle fasce di monitoraggio speciali, rientrando tutti nella categoria standard.
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazioni
Monitoraggio standard22.959.30931.613.104(8.653.794)
Totale22.959.30931.613.104(8.653.794)
223
COMMENTO DELLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVITA’ NON CORRENTI
(1) Immobili, impianti e macchinari
Le immobilizzazioni materiali ammontano al 31 dicembre 2023 a 12.521 migliaia di Euro, in diminuzione di 2.385 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente.
I movimenti relativi all’esercizio 2023 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
Descrizione
Costo
Fondo
Valore
Increm.
Decrem.
Ammort.
Utilizzo
Altre var.
Costo
Fondo
Valore
 
originario al
ammort.al
netto al
 
 
 
Fondo
f.do amm.to
originario al
ammort.al
netto al
 
31/12/2022
31/12/2022
31/12/2022
 
 
 
 
 
31/12/2023
31/12/2023
31/12/2023
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Terreni e fabbricati
7.546.211
(1.278.876)
6.267.334
45.984
(16.842)
(143.866)
0
0
7.575.353
(1.422.743)
6.152.611
Impianti e macchinari
17.975.046
(11.069.254)
6.905.793
200.000
(2.644.110)
(1.047.635)
1.548.393
0
15.530.936
(10.568.496)
4.962.440
Attrezzature industriali e commerciali
3.453.335
(2.163.837)
1.289.498
0
0
(346.132)
238.272
(238.272)
3.453.335
(2.509.968)
943.367
Altri beni
2.166.736
(1.722.879)
443.857
563.318
(578.443)
(204.540)
0
238.272
2.151.611
(1.689.147)
462.463
Immobilizzazioni in corso ed acconti
 
 
0
 
 
 
 
0
 
 
0
TOTALE
31.141.327
(16.234.845)
14.906.482
809.302
(3.239.394)
(1.742.173)
1.786.665
0
28.711.235
(16.190.354)
12.520.881
La voce Terreni e Fabbricati si riferisce al valore di alcuni terreni e fabbricati, siti in Via Larga località di Pievesestina (FC), adiacenti allo stabilimento produttivo di Soilmec S.p.A.. L’aggregato ha registrato principalmente incrementi per circa 809 migliaia di Euro e ammortamenti per 1.742 migliaia di Euro; i decrementi al netto dei relativi fondi, per complessivi 1.452 migliaia di Euro, si riferiscono alla vendita di attrezzature principalmente alle società controllate; nell’esercizio in chiusura e in quello precedente non si è proceduto ad alcuna capitalizzazione di oneri finanziari.
(2) Immobilizzazioni immateriali
Le Immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2023 ammontano a 7.142 migliaia di Euro, in decremento di 998 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2022.
I movimenti relativi all’esercizio 2023 sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito:
 CostoFondoValore   Altre var.Altre var.CostoFondoValore
Descrizioneoriginario alammort.alnetto alIncrementiDecrementiAmmortamenticosto origf.do amm.tooriginario alammort.alnetto al
 
31/12/2022
31/12/2022
31/12/2022
 
 
 
 
 
31/12/2023
31/12/2023
31/12/2023
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Concessioni, licenze e marchi
11.454.838
(3.314.438)
8.140.400
991.398
(173.155)
(1.989.285)
 
172.230
12.273.081
(5.131.492)
7.141.589
TOTALE
11.454.838
(3.314.438)
8.140.400
991.398
(173.155)
(1.989.285)
0
172.230
12.273.081
(5.131.492)
7.141.589
224
Gli incrementi pari a 991 migliaia di Euro si riferiscono all’acquisizione di licenze informatiche, software applicativi ed alla consulenza, ricevuta nell’ambito dell’implementazione del nuovo ERP di Gruppo.
(3) Partecipazioni
Le Partecipazioni ammontano al 31 dicembre 2023 a 212.165 migliaia di Euro, con un incremento di 19.000 migliaia di Euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.
Nella tabella seguente si evidenzia la suddivisione delle partecipazioni tra imprese controllate ed altre imprese:
DESCRIZIONESaldo al 31/12/22Incrementi/(Decrementi)SvalutazioniSaldo al 31/12/23
Imprese controllate192.989.567 19.000.000  211.989.567
Altre Imprese175.594 -  175.594
TOTALE193.165.161 19.000.000 - 212.165.161
Il dettaglio delle partecipazioni in imprese controllate e delle movimentazioni rispetto all’esercizio precedente è riportato di seguito:
SOCIETA' CONTROLLATESaldo al 31/12/22Incrementi/(Decrementi)SvalutazioniSaldo al 31/12/23
TREVI S.p.A.158.145.817 - - 158.145.817
SOILMEC S.p.A.34.821.872 19.000.000 - 53.821.872
INTERNATIONAL DRILLING TECHNOLOGIES FZCO21.877 - -21.877
TOTALE SOCIETA' CONTROLLATE192.989.567 19.000.000 - 211.989.567
L’incremento pari a 19.000 migliaia di Euro si riferisce alla conversione parziale del credito finanziario corrente vantato nei confronti della società controllata Soilmec SpA. a titolo di apporto soci in conto futuro aumento di capitale sociale.
L’impairment test effettuato non ha portato all’evidenza perdite di valore, per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo “Impairment test sulle partecipazioni di controllo e valutazione dei crediti finanziari".
Il saldo delle altre partecipazioni è pari a circa 176 migliaia di Euro, secondo il dettaglio riportato di seguito e risulta invariato rispetto all’esercizio precedente:
ALTRE SOCIETA’
Saldo al 31/12/22
Incrementi
Decrementi
Saldo al 31/12/23
COMEX SPA
69
-
-
69
BANCA DI CESENA S.P.A.
1.136
-
-
1.136
DRILLMEC INDIA PRIVATE LTD
24.390
-
-
24.390
SVILUPPO IMPRESE ROMAGNA S.P.A.
150.000
-
-
150.000
TOTALE ALTRE SOCIETA’
175.594
-
-
175.594
Riportiamo l’elenco ed i principali dati delle partecipazioni in società controllate al 31 dicembre 2023:
SOCIETA' CONTROLLATESedeCapitale sociale (1)Patrimonio Netto contabile totale (1) 2023Risultato di esercizio (1) 2023%Valore Contabile (2)Ns. quota Patrimonio Netto (2)
TREVI S.p.A.
Italia
32.300.000
73.309.606
35.676.317
99,78%
158.145.817
73.123.380
225
SOILMEC S.p.A.Italia 25.155.000 18.658.361-3.479.97399,92%53.821.87218.643.434
PILOTES TREVI S.a.c.i.m.s.Argentina 1.217.355.055 -763.641.440-2.044.139.3891,88%0(16.078)
INTERNATIONAL DRILLING TECHNOLOGIES FZCOUAE 1.000.000 36.735.7663.443.77210,00%21.877905.245
TOTALE SOCIETA' CONTROLLATE     211.989.567 
(1) Per Trevi S.p.A. e Soilmec S.p.A. dati espressi in Euro; per Pilotes Trevi S.a.c.i.s.m. dati in peso argentino; per International Drilling Technologies FZCO dati in AED.
(2) Dati in EUR
I dati riportati relativi all’esercizio 2023 per le società indicate nella tabella non sono ancora stati approvati dalle relative Assemblee alla data di stesura del presente documento.
Il controvalore in Euro è stato ottenuto applicando il rapporto di cambio alla data di fine esercizio per il patrimonio netto e il cambio medio dell’esercizio per il risultato di esercizio, come da tabella seguente (fonte Banca d’Italia):
Cambio medio dell'esercizio
 
 
Euro
Euro
1,0000
Dollari USA
US$
1,0813
Riyal Saudita /Saudi Riyal
SAR
4,0548
Peso Argentino
ARS
      314,1127
Dirhams Emirati Arabi
AED
3,9710
 
 
 
Cambio fine esercizio
 
 
Euro
Euro
1,0000
Dollari USA
US$
1,1050
Riyal Saudita /Saudi Riyal
SAR
4,1438
Peso Argentino
ARS
892,9239
Dirhams Emirati Arabi
AED
4,0581
Per il dettaglio delle partecipate, controllate e collegate, sia direttamente che indirettamente, si rinvia e si fa riferimento alla Nota Illustrativa del Bilancio Consolidato.
(4) Attività per imposte differite
Non sono stati contabilizzati crediti per imposte differite.
(5) Altri crediti finanziari non correnti verso controllate e altre imprese
I crediti finanziari non correnti alla data del 31 dicembre 2023 ammontano complessivamente a circa 21 migliaia di Euro, sostanzialmente in linea con l’esercizio passato.
DESCRIZIONESaldo al 31/12/2023Saldo al 31/12/2022Variazioni
Altri Crediti Finanziari   
Depositi cauzionali e altri20.793 22.971 (2.178)
Totale Crediti Finanziari20.79322.971(2.178)
226
ATTIVITA’ CORRENTI
(6) Crediti commerciali e altri crediti correnti
I crediti commerciali e gli altri crediti correnti ammontano alla data del 31 dicembre 2023 a 4.927 migliaia di Euro, con un decremento di 4.395 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente, al termine del quale ammontavano a 9.322 migliaia di Euro. Il decremento è principalmente imputabile alla voce dei risconti attivi, per complessivi 4.948 migliaia di Euro, che nell’esercizio precedente comprendeva i costi sostenuti dalla Società per le operazioni strettamente correlate al Nuovo Accordo di Ristrutturazione ed all’Aumento di Capitale e che furono sospesi all’attivo di Stato Patrimoniale fino alla completa realizzazione dell’evento, avvenuto ad inizio dell’esercizio 2023.
Nella tabella seguente i dettagli di tale voce:
DESCRIZIONE
Saldo al 31/12/2023
Saldo al 31/12/2022
Variazioni
Crediti verso clienti
2.369.532
2.315.154
54.378
Risconti attivi
976.829
5.924.887
(4.948.058)
Iva c/erario
1.501.387
1.082.323
419.063
Crediti diversi
79.320
0
79.320
 
 
 
-
TOTALE
4.927.069
9.322.365
(4.395.296)
(7) Crediti commerciali e altri crediti correnti verso Società controllate
I crediti commerciali e gli altri crediti correnti verso società controllate ammontano alla data del 31 dicembre 2023 a 29.410 migliaia di Euro, con un decremento di circa 7.570 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente; tale decremento è imputabile principalmente agli incassi avvenuti ed alle compensazioni effettuate nel corso dell’esercizio con le società controllate direttamente o indirettamente nei confronti delle società estere e delle società estere.
Di seguito vengono riportati i dettagli relativi a tale voce:
DESCRIZIONESaldo al 31/12/2023Saldo al 31/12/2022Variazioni
Crediti di natura commerciale18.357.25825.878.565(7.521.308)
Crediti derivanti dal regime della tassazione di Gruppo11.053.05511.101.580(48.525)
TOTALE29.410.31336.980.146(7.569.833)
I crediti di natura commerciale nei confronti di società appartenenti al Gruppo Trevi derivano principalmente dall’attività di locazione operativa di immobilizzazioni materiali e dai servizi resi a favore delle società che usufruiscono di tali servizi.
227
I crediti derivanti dal regime di tassazione fiscale si riferiscono ai crediti vantati nei confronti di alcune società italiane del Gruppo in ragione della loro adesione agli accordi di consolidato fiscale.
I valori dei crediti di natura commerciale verso società controllate e verso terze parti, il cui dettaglio è presente nel paragrafo “Altre Informazioni Parti correlate”, sono considerati al netto del relativo fondo svalutazione, al 31 dicembre 2023 pari a circa 3.535 migliaia di Euro (3.506 migliaia di Euro nell’esercizio precedente).
DescrizioneSaldo al 31/12/2022accantonamentirilascialtre variazioniSaldo al 31/12/2023
Fondo svalutazione crediti3.505.91128.749  3.534.660
TOTALE3.505.91128.749003.534.660
(8) Attività per imposte correnti
Le attività per imposte correnti sono pari a 467 migliaia di Euro, con un decremento di circa 79 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente, principalmente dovuto a crediti di imposta; nella tabella seguente si riporta il relativo dettaglio:
DESCRIZIONESaldo al 31/12/2023Saldo al 31/12/2022Variazioni
Crediti di imposta89.934 208.048 (118.114)
Acconti IRAP200.000 200.000 -
Erario c/imposte richieste a rimborso139.389 112.721 26.668
Credito IRES Consolidato33.029 20.374 12.655
altri crediti4.573 4.711 (138)
TOTALE466.925 545.854 (78.929)
(9) Altre attività finanziarie correnti
Le Altre attività finanziarie correnti ammontano alla data del 31 dicembre 2023 a 79.307 migliaia di Euro; l’incremento pari a circa 11.897 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente si riferisce principalmente ai finanziamenti erogati nei confronti delle società del Gruppo, come evidenziato nella tabella sottostante:
DESCRIZIONESaldo al 31/12/2023Saldo al 31/12/2022Variazioni
Trevi S.p.A.29.951.77117.383.03712.568.734
Soilmec S.p.A.39.219.02040.247.782(1.028.762)
Altri crediti finanziari 9.576.5509.626.550(50.000)
Trevi Cimentaciones y Consolidaciones SA153.216153.216-
Trevi Cimentaciones CA (Venezuela)407.395 -407.395
TOTALE79.307.95167.410.58511.897.366
228
(10) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti ammontano alla data del 31 dicembre 2023 a 3.939 migliaia di Euro con un decremento di 5.779 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente, imputabile esclusivamente alle normali dinamiche operative della Società.
Nella tabella seguente i dettagli di tale voce:
DESCRIZIONE Saldo al 31/12/2023 Saldo al 31/12/2022 Variazioni
Depositi bancari 3.860.8859.648.403(5.787.518)
Denaro e valori di cassa78.81870.7728.046
TOTALE3.939.7049.719.175(5.779.472)
Sulle disponibilità sopra indicate non sono presenti pledge né sussistono vincoli sulla cassa.
229
(11) PATRIMONIO NETTO
Le variazioni del patrimonio netto della Società sono riportate nel relativo prospetto contabile e nella seguente tabella:
DESCRIZIONE
Capitale Sociale (al netto di riduzione per azioni proprie)
Riserva sovrapprezzo azioni
Riserva Legale
Riserva per Azioni proprie
Riserva Straordinaria
Riserva IAS
Riserva Fair Value
Riserva IAS 19
Riserva IFRS 9
Utili (perdite) accumulati
Risultato dell'esercizio
Totale Patrimonio Netto
Saldo al 01/01/2022
97.373.554
13.053.151
19.474.711
(736.078)
-
693.901
1.697.767
(5.437)
(3.051.157)
(0)
(23.293.569)
105.206.843
Destinazione dell’Utile e delle riserve
-
(13.053.151)
(10.240.418)
-
-
-
-
-
-
-
23.293.569
-
Aumento di capitale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Utile / (Perdita) complessiva
-
-
-
-
-
-
-
815
-
-
(13.340.242)
(13.339.427)
Saldo al 31/12/2022
97.373.554
-
9.234.293
(736.078)
-
693.901
1.697.767
(4.622)
(3.051.157)
(0)
(13.340.242)
91.867.416
Saldo al 01/01/2023
97.373.554
-
9.234.293
(736.078)
-
693.901
1.697.767
(4.622)
(3.051.157)
(0)
(13.340.242)
91.867.416
Destinazione dell’Utile e delle riserve
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(13.340.242)
13.340.242
-
Aumento di capitale
25.568.786
23.094.666
-
-
-
-
2.720.947
-
-
-
-
51.384.399
Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Utile / (Perdita) complessiva
-
-
-
-
-
-
-
20.094
-
-
1.454.833
1.474.927
Saldo al 31/12/2023
122.942.340
23.094.666
9.234.293
(736.078)
-
693.901
4.418.714
15.472
(3.051.157)
(13.340.242)
1.454.833
144.726.742
-Capitale Sociale:
La Società ha emesso n. 312.172.952 azioni di cui detiene come azioni proprie n.20 azioni. Rispetto al 31 dicembre 2022 le azioni sottoscritte sono aumentate di n. 161.317.259 per effetto dell’aumento di capitale conclusosi favorevolmente ad inizio 2023. Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale della Società, interamente sottoscritto e versato, è pari a 122.942 migliaia di Euro.
-Riserva Sovrapprezzo azioni:
Questa riserva, alla data del 31 dicembre 2023, è pari a 23.095 migliaia di Euro a seguito dell’aumento di capitale già citato in precedenza (interamente azzerata al 31 dicembre 2022); tale voce include una variazione in diminuzione per 2.474 migliaia di Euro relativi ai costi legati all’aumento di capitale
-Riserva Legale:
La Riserva legale rappresenta la parte di utili che, secondo quanto disposto dall’art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo; al 31 dicembre 2023 il valore di tale riserva ammonta a 9.234 migliaia di Euro, invariata rispetto al 31 dicembre 2022.
-Riserva Azioni Proprie in Portafoglio:
La Riserva per azioni proprie in portafoglio ammonta alla data del 31 dicembre 2023 a -736 migliaia di Euro, invariata rispetto al 31 dicembre 2022.
-Riserva Straordinaria:
Tale voce risulta totalmente azzerata, e non si segnalano variazioni rispetto all’esercizio precedente.
-Riserva transizione IAS:
230
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2023 a 694 migliaia di Euro e non ha subito variazioni nel corso dell’esercizio.
-Riserva Fair Value:
La riserva ammonta alla data del 31 dicembre 2023 a 4.419 migliaia di Euro, con una variazione incrementativa pari a 2.721 miglia di Euro.
-Riserva IAS 19:
La riserva alla data del 31 dicembre 2023 è positiva ed ammonta a circa 15 migliaia di Euro (-5 migliaia di Euro nell’esercizio precedente).
-Riserva IFRS 9:
La riserva alla data del 31 dicembre 2023 è negativa per 3.051 migliaia di Euro, e non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2022.
-Utili/(perdite) accumulati:
La posta al 31 dicembre 2023 tiene conto del risultato dell’esercizio precedente.
-Risultato dell’esercizio
Il risultato dell’esercizio 2023 evidenzia un utile pari a 1.455 migliaia di Euro, a fronte di un risultato negativo per -13.340 migliaia di Euro dell’esercizio precedente; si rimanda all’apposito paragrafo “Andamento della Capogruppo” nel Bilancio Consolidato.
Ai sensi dell’art. 2427 comma 1 n. 7 bis si dettaglio delle voci di Patrimonio Netto per origine, possibilità di utilizzazione e distribuzione:
Capitale Sociale
Saldo al 31/12/2023
Possibilità di utilizzazione
Possibilità di distribuzione
Riepilogo utilizzo
Capitale Sociale
122.942.340
 
 
 
Riserva Sovrapprezzo Azioni
23.094.666
B
 
23.094.666
Riserva Legale
9.234.293
B
 
9.234.293
Riserva Straordinaria
-
B
 
-
Riserva differenza cambi positiva
-
B
 
-
Altre Riserve
2.061.458
B
 
2.061.458
Riserva IAS 19
15.472
D
 
 
Utili/(Perdite) riportate a nuovo
(13.340.242)
 
 
 
Riserva per azioni proprie
(736.078)
 
 
 
Utile / (Perdita) di esercizio
1.454.833
 
 
 
TOTALE
144.726.742
 
 
 
Possibilità di utilizzazione
A) Per aumento di capitale B) Per copertura perdite C) Per distribuzione ai soci D) Indisponibile
231
PASSIVITA’
PASSIVITA’ NON CORRENTI
(12) Finanziamenti non correnti
I finanziamenti non correnti ammontano alla data del 31 dicembre 2023 a 37.390 migliaia di Euro, con un incremento rispetto al 31 dicembre 2022 per circa 32.441 migliaia di Euro:
DESCRIZIONESaldo al 31/12/2023Saldo al 31/12/2022Variazioni
Finanziamenti non correnti37.390.1454.949.18932.440.956
TOTALE37.390.1454.949.18932.440.956
Si rimanda all’apposita tabella di dettaglio per la relativa composizione:
DESCRIZIONESaldo al 31/12/2023Saldo al 31/12/2022Variazioni
   -
Debito verso UBAE1.757.770 1.757.770
Debito verso Banca IFIS1.149.651 1.149.651
Debito verso BNL2.323.907 2.323.907
Debito verso Deutsche Bank1.620.255 1.620.255
Debito verso Unicredit7.371.610 7.371.610
Debito verso Illimity17.750.879 17.750.879
Debito verso Industrial and commercial Bank of China4.660.2354.949.189(288.954)
Ratei passivi5.378.1185.378.118
Attualizzazione debito IFRS 9(4.622.281) (4.622.281)
TOTALE37.390.1454.949.18932.440.956
La variazione incrementativa è dovuta al fatto che fino al 31/12/2022 i debiti derivanti dall’accordo di ristrutturazione (ADR) erano stati rappresentati con scadenza nel breve periodo a seguito del mancato rispetto dei parametri finanziari previsti dall’ADR al 31 dicembre 2020, mentre al 31/12/2023 gli stessi sono iscritti in bilancio secondo la loro scadenza (31/12/2026) a seguito del nuovo Accordo di Ristrutturazione.
(13) Debiti verso altri finanziatori non correnti
I debiti verso altri finanziatori non correnti ammontano alla data del 31 dicembre 2023 a 99.159 migliaia di Euro, con un incremento di 34.525 migliaia di Euro rispetto alla stessa data dell’esercizio precedente, in cui si attestavano a 58.866 migliaia di Euro; nella tabella seguente sono elencati i relativi dettagli:
DESCRIZIONESaldo al 31/12/2023Saldo al 31/12/2022Variazioni
   
232
Debiti verso Caterpillar Financial S.A.
 
7.694.241
(7.694.241)
Debiti verso SC Lowy Financial
18.634.736
 
18.634.736
Prestito obbligazionario
50.000.000
50.000.000
Debiti verso Kerdos
23.159.818
 
 
Debiti verso Amco Asset Mgmt. Co. S.p.A.8.987.8238.987.823
Debiti verso Sace S.p.A.15.493.68015.493.680
Debiti verso società di leasing275.1721.171.831(896.659)
Attualizzazione debito IFRS 9(17.392.288)  
TOTALE99.158.94158.866.07234.525.339
Si rimanda a quanto scritto nella nota (12) in merito all’ADR.
Si segnala che al 31/12/2023 i parametri finanziari previsti dal regolamento del Prestito Obbligazionario “Trevi Finanziaria Industriale 2023-2027” sono stati rispettati.
I termini e le condizioni dei finanziamenti in essere sono i seguenti:
 
 
 
 
 
31/12/2023
In migliaia
Valuta
Spread
Indicizzazione
Anno
Valore
Valore
scadenza
nominale
Contabile
Prestiti obbligazionari non garantiti
Euro
2,00%
-
2026
50.000
50.000
Finanziamento bancario non garantito
Euro
5,93%
-
2026
37.390
37.390
Finanziamento da altri finanziatori non garantito
Euro
5,93%
-
2026
99.158
99.158
Finanziamenti bancari non garantiti non correnti
Euro
2,00%
-
2025
4.660
4.660
Finanziamenti bancari non garantiti non correnti
Euro
0,00%
-
2025
289
289
Sub-totale euro passività onerose
 
 
 
 
191.497
191.497
(14) Passività per strumenti finanziari derivati non correnti
Al 31 dicembre 2023, in linea anche con l’esercizio precedente, la Società non presenta strumenti finanziari derivati non correnti.
(15) Passività fiscali per imposte differite
Le passività fiscali per imposte differite ammontano alla data del 31 dicembre 2023 a circa 498 migliaia di Euro, con un incremento di 86 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente, in cui si attestavano a circa 412 migliaia di Euro.
Di seguito viene riportato il dettaglio delle voci componenti il saldo:
DESCRIZIONE
31/12/2023
31/12/2022
Variazioni
Differenze cambi non realizzate
487.624
401.424
86.200
Altre
10.261
10.261
-
233
TOTALE497.885411.68586.200
(16) Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
La posta accoglie la stima della passività, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa al trattamento economico da corrispondere ai dipendenti all’atto della cessazione del rapporto di lavoro.
I benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro ammontano alla data del 31 dicembre 2023 a 619 migliaia di Euro, con un incremento di circa 24 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente.
Nella tabella seguente vengono dettagliate le variazioni di tale voce relativamente all’esercizio 2023:
DESCRIZIONE
Saldo al 31/12/2022
Quota maturata e stanziata a conto economico
Quota trasferita ad altre società ed acconti liquidati
Movimenti a favore di fondi pensionistici integrativi ed altre variazioni
Utili/(perdite) attuariali
Saldo al 31/12/2023
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
593.881
10.708
-46.143
80.500
-20.094
618.852
Le ipotesi principali usate nel determinare l’obbligazione relativa al trattamento di fine rapporto, come precedentemente illustrato nel paragrafo relativo ai principi contabili adottati, sono qui di seguito illustrate:
 
31/12/2023
31/12/2022
 
 
 
Tasso annuo tecnico di attualizzazione
3,17% - 3,08% - 3,15%
3,77% - 3,63%
Tasso di inflazione
2,00%
5,9% per il 2023, 2,3% per il 2024, 2,0% dal 2025
Tasso annuo incremento TFR
3,00%
5,9% per il 2023, 3,2% per il 2024, 3,0% dal 2025
Turnover
15,00%
15,00%
(17) Fondo per rischi ed oneri
Il fondo ammonta a 10.205 migliaia di Euro, con un decremento di circa 2.086 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente.
DESCRIZIONESaldo al 31/12/2023Saldo al 31/12/2022Variazioni
Fondi per rischi ed oneri10.204.90312.290.961-2.086.058
234
TOTALE10.204.90312.290.961-2.086.058
Il saldo è costituito principalmente da un fondo rischi pari a circa 4.670 migliaia di Euro dovuto a rischi contrattuali, dagli eventuali oneri futuri relativi all’accollo delle posizioni riconducibili alla Water Division conseguenti alla cessione della Divisione Oil & Gas avvenuta nell’esercizio 2020 per 2.823 migliaia di Euro, da accantonamenti relativi al fondo garanzie finanziarie prestate a società del Gruppo effettuati in ottemperanza del principio contabile IFRS 9 per 1.072 migliaia di Euro, e dai premi e dagli oneri relativi al piano di incentivazione di lungo termine per 1.293 migliaia di Euro; si rimanda a quanto riportato alla nota (34) rettifiche di valore di attività finanziarie.
(17.1) Altre passività non correnti
La voce include la valutazione al fair value al 31 dicembre 2023 del loyalty warrant pari a 2 migliaia di Euro mentre la restante parte, pari a 1.200 migliaia di Euro, è riconducibile alle indennità riconosciute in via transattiva in favore di alcuni ex amministratori della Società, nel contesto degli accordi raggiunti con la ex controllante Trevi Holding SE (THSE).
DESCRIZIONESaldo al 31/12/2023Saldo al 31/12/2022Variazioni
Warrant2.22930.980-28.751
Quota non corrente accordo THSE
1.200.000
1.800.000
-600.000
 1.202.2291.830.980-628.751
PASSIVITA’ CORRENTI
(18) Debiti commerciali e altre passività correnti
I debiti commerciali e le altre passività correnti ammontano alla data del 31 dicembre 2023 a 6.548 migliaia di Euro, con un decremento di 12.277 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente; la variazione è imputabile sia al debito nei confronti di CDPE Investimenti SpA, sottoscritto e versato per 6.446 migliaia di Euro nell’esercizio precedente, sia ai pagamenti effettuati nel corso dell’esercizio nei confronti dei fornitori.
235
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:
DESCRIZIONE
Saldo al 31/12/2023
Saldo al 31/12/2022
Variazioni
Debiti verso fornitori terzi
4.391.626
9.520.255
(5.128.629)
Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale
476.013
406.388
69.626
Altri Debiti
1.680.064
8.898.435
(7.218.372)
TOTALE
6.547.703
18.825.078
(12.277.375)
Il dettaglio per scadenza dei debiti verso fornitori è evidenziato nella tabella seguente:
Descrizione
Saldo al 31/12/2023
Saldo al 31/12/2022
Variazioni
Non scaduto
2.835.868
6.639.666
(3.803.798)
Scaduto da 1 a 3 mesi
337.024
1.108.438
(771.414)
Scaduto da 3 a 6 mesi
49.015
243.520
(194.505)
Scaduto da oltre 6 mesi
1.169.719
1.528.630
(358.911)
Totale
4.391.626
9.520.255
(5.128.629)
Il dettaglio degli Altri debiti è evidenziato di seguito:
DESCRIZIONE
Saldo al 31/12/2023
Saldo al 31/12/2022
Variazioni
Debiti verso dipendenti per ferie maturate e non godute
824.446
1.683.344
(858.897)
Debiti verso azionisti conto sottoscrizione
0
6.445.820
(6.445.820)
Altri
855.617
769.272
86.346
TOTALE
1.680.064
8.898.435
(7.218.372)
La voce include 600 migliaia di Euro, riconducibili alla parte a breve termine relativa alle indennità riconosciute in via transattiva in favore di alcuni ex amministratori della Società, nel contesto degli accordi raggiunti con la ex controllante THSE.
Alla data della presente relazione non sono stati ricevuti decreti ingiuntivi.
(19) Debiti commerciali e altre passività correnti verso controllate
I debiti commerciali e le altre passività correnti verso controllate ammontano alla data del 31 dicembre 2023 a 19.108 migliaia di Euro, con un incremento rispetto all’esercizio precedente di circa 1.145 migliaia di Euro, ascrivibile principalmente ai debiti di natura commerciale verso controllate.
Nella tabella seguente sono elencati i dettagli di tale voce:
DESCRIZIONESaldo al 31/12/2023Saldo al 31/12/2022Variazioni
236
Debiti di natura commerciale verso controllate e acconti2.357.1371.159.7191.197.418
Debiti ascrivibili alla quota di pertinenza dei risultati di esercizio dell'UTE TREVI S.p.A. TREVI - Finanziaria Industriale S.p.A. Sembenelli S.r.l. per la commessa " Borde Seco"2.343.0392.374.393(31.354)
Altri debiti verso correlate75.00075.000 
Debiti derivanti dal regime della tassazione di Gruppo14.332.81814.354.051(21.233)
TOTALE19.107.99417.963.1651.144.831
I debiti di natura commerciale verso controllate si riferiscono principalmente a partite debitorie correnti nei confronti di Trevi S.p.A. e di Soilmec S.p.A., alle quali si aggiungono i debiti derivanti dall’adesione al consolidato fiscale. L’elenco analitico è disponibile al paragrafo “Altre Informazioni – Parti correlate”.
(20) Passività fiscali per imposte correnti
Le passività fiscali per imposte correnti ammontano alla data del 31 dicembre 2023 a 439 migliaia di Euro (673 migliaia di Euro alla fine dell’esercizio precedente).
(21) Finanziamenti correnti
I finanziamenti correnti ammontano alla data del 31 dicembre 2023 a 522 migliaia di Euro con un decremento di 43.599 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente in cui ammontavano a 44.121 migliaia di Euro.
DESCRIZIONESaldo al 31/12/2023Saldo al 31/12/2022Variazioni
Finanziamenti correnti522.05944.121.374(43.599.315)
TOTALE522.05944.121.374(43.599.315)
Per la variazione, si rimanda a quanto scritto nella nota (12) in merito all’ADR.
(22) Debiti verso altri finanziatori correnti
I debiti verso altri finanziatori a breve termine ammontano alla data del 31 dicembre 2023 a 28.595 migliaia di Euro con un decremento di circa 59.225 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente.
DESCRIZIONESaldo al 31/12/2023Saldo al 31/12/2022Variazioni
Debiti vs. altri finanziatori correnti28.595.40987.820.659(59.225.250)
TOTALE28.595.40987.820.659(59.225.250)
Di seguito si riporta il dettaglio di tale voce con i relativi scostamenti:
DESCRIZIONE
Saldo al 31/12/2023
Saldo al 31/12/2022
Variazioni
 
 
 
 
Debito verso Trevi Icos Corp.
4.343.891
4.500.281
(156.390)
Debito verso Trevi Construction Hong Kong Co Ltd
300.000
 
300.000
237
Debito verso Trevi Arabian Soil Contractor
14.776.816
 
14.776.816
Debiti verso Caterpillar Financial S.A.
7.694.241
 
7.694.241
Debiti verso società di leasing
1.249.297
1.967.706
(718.409)
Caterpillar C/Finanziamento 920.813(920.813)
Debiti Bancari verso SC Lowy Financial 22.828.524(22.828.524)
Debiti verso Amco Asset Mgmt. Co. S.p.A.
231.16312.010.342(11.779.179)
Debiti verso Sace S.p.A. 14.515.741(14.515.741)
Debiti verso Kerdos 31.077.253(31.077.253)
TOTALE28.595.40987.820.659(59.225.250)
Si rimanda a quanto scritto nella nota (12) in merito all’ADR.
(23) Fondi correnti
Sono pari a circa 888 migliaia di Euro (0 al 31 dicembre 2022) e si riferiscono alla quota corrente di premi ed oneri relativi al piano di incentivazione.
(24) Strumenti finanziari derivati correnti
Non vi sono passività relative a strumenti finanziari derivati a breve termine.
Si riporta di seguito il dettaglio dell’indebitamento finanziario netto:
 (importi espressi in Euro)   
 Descrizione31/12/202331/12/2022delta
ADisponibilità liquide3.939.7043.273.355666.349
BMezzi equivalenti a disponibilità liquide 6.445.820(6.445.820)
CAltre attività finanziarie correnti79.307.95167.410.58511.897.366
DLiquidità (A+B+C)83.247.65577.129.7606.117.895
EDebito finanziario corrente (inclusi strumenti di debito)19.929.368129.376.033(109.446.665)
FParte corrente del debito finanziario non corrente9.188.1002.566.0006.622.100
GIndebitamento finanziario netto (E+F)29.117.468131.942.033(102.824.565)
HIndebitamento finanziario corrente netto (G-D)(54.130.187)54.812.273(108.942.460)
IDebito finanziario non corrente86.549.08613.815.26172.733.826
JStrumenti di debito50.000.00050.000.0000
KDebiti commerciali e altri debiti non correnti  0
LIndebitamento finanziario non corrente (I+J+K)136.549.08663.815.26172.733.826
MTotale indebitamento finanziario (H+L) (come da Richiamo attenzione Consob n.5/21 del 29 aprile 2021)82.418.899118.627.533(36.208.634)
Di seguito la rappresentazione che riconcilia con lo schema di indebitamento presente nella relazione sulla gestione:
238
MTotale indebitamento finanziario (H+L) (come da Richiamo attenzione Consob n.5/21 del 29 aprile 2021)82.418.899118.627.533(36.208.634)
NAltre attività finanziarie non correnti(1.710)(2.682)972
OIndebitamento finanziario netto totale (M-N)82.420.609118.630.215(36.209.606)
Come indicato nel paragrafo dei Principi contabili, il Warrant non è stato classificato come debito finanziario all’interno della posizione finanziaria netta in quanto:
- la Società non ha alcuna obbligazione contrattuale a consegnare disponibilità liquide al possessore dei Warrant;
 
- su detta passività non maturano interessi di alcun tipo;
- questa passività deriva da uno strumento che al momento dell’eventuale suo futuro esercizio procurerà alla Società un aumento di capitale.
239
GARANZIE ED IMPEGNI
In conformità con quanto disposto dall’art. 2427, primo comma, n. 9) del codice civile si informa che non sussistono impegni, garanzie e passività potenziali non risultanti dallo stato patrimoniale ulteriori rispetto a quelle di seguito commentate.
Garanzie Corporate/Mandati di Credito per Euro 284.024.971,65; si riferiscono in particolare a:
- Fideiussioni Corporate per Euro 48.914.951,75 emesse da Trevi - Finanziaria Industriale SpA a garanzia delle obbligazioni di fare delle proprie società controllate a seguito della firma di contratti di appalto/fornitura;
- Fideiussioni Corporate su linee di cassa e/o firma per Euro 27.186.567,52 ossia fideiussioni emesse da Trevi - Finanziaria Industriale SpA a garanzia di linee di cassa o di firma in capo alle proprie società controllate;
- Fideiussioni Corporate sul pagamento di rate di leasing per Euro 9.226.694,00 ossia fideiussioni emesse da Trevi - Finanziaria Industriale SpA a garanzia di linee di contratti di leasing in capo alle proprie società controllate;
- Mandati di Credito per cassa e/o firma per Euro 61.994.059,84 ossia linee in capo a Trevi - Finanziaria Industriale SpA messe a disposizione delle proprie società controllate;
- Fideiussioni Corporate a favore US Surety per Euro 136.702.698,53, ossia fideiussioni emesse da Trevi - Finanziaria Industriale SpA a favore di primarie compagnie assicurative statunitensi per l'emissione di garanzie commerciali per conto delle controllate nord americane.
• Fideiussioni Assicurative
Garanzie prestate da Società di assicurazione per Euro 12.431.169,33. Si riferiscono in particolare al rilascio di cauzioni per rimborsi di IVA della Società e delle principali società controllate italiane e a cauzioni commerciali emesse principalmente per partecipare a gare di appalto, a copertura della buona esecuzione dei lavori e per anticipi contrattuali.
Fanno parte di questa categoria anche le garanzie contratte con Società di Assicurazione locali da parte delle controllate Trevi Foundations Philippines Inc e Trevi Galante SA.
Fideiussioni Commerciali emesse da Istituti Bancari per Euro 107.051.558,13. Si riferiscono principalmente a garanzie bancarie necessarie per la partecipazione a gare di appalto, a copertura della buona esecuzione dei lavori e per anticipi contrattuali.
240
ANALISI DELLE VOCI DEL CONTO ECONOMICO
Vengono di seguito forniti alcuni dettagli ed informazioni relativi al conto economico dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.
(25) Ricavi delle vendite e delle prestazioni
I Ricavi delle vendite e delle prestazioni ammontano a 15.198 migliaia di Euro contro i 13.735 migliaia di Euro del 2022, con un incremento pari a 1.464 migliaia; l’incremento è principalmente dovuto a maggiori riaddebiti per prestazioni di servizi alle imprese controllate ed in parte minore ad un incremento dei ricavi per noleggio e per riaddebito commissioni su garanzie; la composizione per natura di tali ricavi è la seguente:
DESCRIZIONE31/12/202331/12/2022Variazioni
Ricavi per noleggio attrezzature2.166.4031.758.324408.079
Ricavi per commissioni su garanzie2.641.8932.434.134207.760
Ricavi per prestazioni di servizi ad imprese controllate10.390.0449.542.139847.905
TOTALE15.198.34013.734.5971.463.743
Di seguito si fornisce la composizione per area geografica dei ricavi delle vendite e delle prestazioni:
RIPARTIZIONE GEOGRAFICA31/12/2023%31/12/2022%
Italia6.916.07545,51%6.675.38348,60%
Europa (esclusa Italia)288.4391,90%260.9701,90%
U.S.A. e Canada916.6176,03%757.0045,51%
America Latina464.3233,06%619.4324,51%
Africa351.3562,31%278.1682,03%
Medio Oriente e Asia3.517.06423,14%3.491.92825,42%
Estremo Oriente e resto del mondo2.744.46618,06%1.651.71212,03%
TOTALE15.198.340100%13.734.597100%
I ricavi sono stati quasi esclusivamente realizzati con società del Gruppo, e come indicato nella tabella precedente hanno riguardato attività di noleggio di attrezzature, servizi di direzione e supporto di natura gestionale ed amministrativa, la gestione del servizio delle risorse umane, la gestione del servizio informatico, comprensivo dei diritti all’utilizzo del software di gestione integrata d’impresa, e la gestione del servizio di comunicazione di Gruppo.
(26) Altri ricavi operativi
Gli altri ricavi operativi ammontano a 1.339 migliaia di Euro contro i 4.743 migliaia di Euro del 2022, con un decremento pari a 3.404 migliaia di Euro; nella tabella seguente il dettaglio di tale voce:
241
DESCRIZIONE
31/12/2023
31/12/2022
Variazioni
Locazioni Attive
17.798
16.407
1.390
Recupero nostre spese
1.019.991
2.404.772
(1.384.781)
Plusvalenze da alienazione cespiti
207.283
729.851
(522.568)
Sopravvenienze attive82.7601.517.680(1.434.920)
Rimborsi assicurativi062.819(62.819)
Altri 10.89111.628(738)
TOTALE1.338.7224.743.158(3.404.435)
Il decremento è principalmente dovuto alla voce “Recupero nostre spese”, che si riferisce principalmente a recuperi di costi sostenuti a vario titolo dalla Società a favore delle sue controllate dirette e indirette, ed alla voce sopravvenienze attive che nell’esercizio precedente principalmente comprendeva 417 migliaia di Euro relativi alla rinuncia del debito da consolidato fiscale nei confronti dell’allora controllata Trevi Energy S.p.A., 354 migliaia di Euro relativi al credito di imposta per innovazione processi, e 150 migliaia di Euro relativi alla fruizione del super ACE.
(27) Materie prime e di consumo
I costi per Materie prime e di consumo ammontano a circa 96 migliaia di Euro, contro 73 migliaia di Euro del 2022 con un decremento pari a circa 23 migliaia di Euro.
(28) Costo del personale
I costi del personale ammontano a 6.843 migliaia di Euro contro i 6.535 migliaia di Euro del 2022, con un incremento pari a circa 308 migliaia di Euro; il dettaglio del costo del lavoro è sintetizzato nella seguente tabella:
DESCRIZIONE
31/12/2023
31/12/2022
Variazioni
Stipendi
5.442.944
4.936.797
506.147
Oneri sociali
1.389.636
1.509.704
(120.067)
Trattamento di fine rapporto
10.708
88.830
(78.122)
 
 
 
-
TOTALE
6.843.288
6.535.331
307.957
Si evidenzia, di seguito, la movimentazione di dettaglio registrata nel corso dell'esercizio:
DESCRIZIONE31/12/2023Variazioni in aumentoVariazioni in diminuzione31/12/2022
Dirigenti16 16
Quadri ed impiegati45  146
     
TOTALE610162
242
(29) Altri costi operativi
Gli altri costi operativi ammontano a 11.855 migliaia di Euro contro i 10.105 migliaia di Euro del 2022 con un incremento pari a 1.750 migliaia di euro.
La voce è così composta:
DESCRIZIONE31/12/202331/12/2022Variazioni
Costi per servizi di terzi9.843.416 8.396.159 1.447.257
Costi per godimento beni di terzi1.116.680 587.814 528.866
Oneri diversi di gestione895.021 1.121.267 (226.246)
TOTALE11.855.117 10.105.239 1.749.877
I costi per servizi di terzi sono così dettagliati:
DESCRIZIONE31/12/202331/12/2022Variazioni
Compensi ad Amministratori598.816689.106(90.290)
Compensi ai Sindaci135.086135.371(284)
Utenze, spese postali e telecomunicazione223.515560.311(336.796)
Prestazioni di terzi, consulenze legali, amministrative e tecniche4.913.4753.254.1531.659.322
Canoni e manutenzioni2.770.4902.518.114252.376
Vitto, Alloggio e Viaggi167.384101.22366.162
Assicurazioni714.934625.16389.771
Pubblicità inserzioni e comunicazioni21.82125.562(3.742)
Contributi associativi133.58989.95043.639
Servizi bancari63.34956.4916.859
Altri100.956340.715(239.759)
TOTALE9.843.4168.396.1591.447.257
I costi per servizi sono pari a circa 9.843 migliaia di Euro (8.396 migliaia di Euro nell’esercizio precedente) con un incremento pari a circa 1.447 migliaia di Euro, principalmente legato alla voce prestazioni di terzi e consulenze. La voce “Compensi ad Amministratori” è comprensiva anche dei compensi erogati ai Consiglieri come membri dei Comitati per la nomina e remunerazione degli Amministratori, Comitato Controllo Rischi e Comitato Parti correlate.
Per maggiori dettagli si rimanda al successivo paragrafo “Altre Informazioni” sui compensi erogati agli Amministratori e Sindaci.
La spesa per canoni e manutenzione si riferisce all’attività svolta da fornitori per la manutenzione e lo sviluppo del Servizio Informatico di Gruppo che è accentrato in capo alla TREVI Finanziaria Industriale S.p.A., e che, come precedentemente sottolineato, fa parte dei vari servizi che la Società rende ed addebita alle controllate.
243
I costi per godimento beni di terzi sono ripartiti come segue:
DESCRIZIONE31/12/202331/12/2022Variazioni
Noleggio di attrezzature60.15860.158-
Canoni licenza uso1.026.945498.078528.866
Locazioni passive29.57729.577-
TOTALE1.116.680587.814528.866
Le voci “Noleggi di attrezzature”, “Canoni licenza uso” e “Locazioni passive” sono ascrivibili a canoni di breve durata che hanno i requisiti per essere esclusi dalla contabilizzazione prevista dal principio IFRS 16.
I dettagli relativi agli oneri diversi di gestione sono riportati nella seguente tabella:
DESCRIZIONE31/12/202331/12/2022Variazioni
Imposte e tasse non sul reddito585.553370.437215.116
Altri oneri diversi9.9653.4286.537
Sopravvenienze passive diverse non deducibili299.503747.402(447.899)
TOTALE895.0211.121.267(226.246)
(30) Ammortamenti
Gli ammortamenti ammontano a 3.731 migliaia di Euro contro i 4.143 migliaia di Euro del 2022, con un decremento pari a 411 migliaia di Euro, come di seguito dettagliato:
DESCRIZIONE31/12/202331/12/2022Variazioni
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali1.989.2851.767.184222.100
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali1.742.1732.375.573(633.400)
TOTALE3.731.4584.142.758(411.300)
Tale voce è relativa sia all’ammortamento relativo all’acquisizione di licenze informatiche e software applicativi ed alla consulenza ricevuta nell’ambito dell’implementazione del nuovo ERP di Gruppo, capitalizzata tra le immobilizzazioni immateriali, sia all’ammortamento di immobili, impianti e macchinari.
(30.1) Accantonamenti, svalutazioni e utilizzi
Al 31 dicembre 2023 sono state effettuate svalutazioni nette pari a circa 1.144 migliaia di Euro, riconducibili principalmente al piano di incentivazione a lungo termine ed ai premi previsti per il personale; la variazione rispetto all’esercizio precedente è indicata nella tabella che segue:
DESCRIZIONESaldo al 31/12/2023Saldo al 31/12/2022Variazioni
Accantonamenti/(rilascio) per rischi diversi(47.765)(2.746.458)2.698.693
Accantonamenti/(rilascio) per rischi su crediti28.7493.085.800(3.057.051)
Altri accantonamenti1.163.5691.660.566(496.997)
244
TOTALE1.144.5531.999.908(855.355)
La variazione complessiva è pari a 855 migliaia di Euro ed è imputabile principalmente ai piani di incentivazione a lungo termine ed ai premi previsti per il personale, mentre, per quanto concerne la parte residuale, è imputabile nel suo complesso all’evoluzione del rischio relativo al riconoscimento di un debito da escussione garanzie.
(31) Proventi finanziari
I proventi finanziari ammontano a 34.957 migliaia di Euro contro i 7.560 migliaia di Euro del 2022, con un incremento pari a 27.397 migliaia di Euro.
I dettagli di tale voce sono riportati di seguito:
DESCRIZIONE
31/12/2023
31/12/2022
Variazioni
Proventi finanziari da crediti iscritti nelle immobilizzazioni
3.862.642
1.547.951
2.314.691
Dividendi da controllate
1.004.781
 
1.004.781
Plusvalenze da partecipazioni
654.805
 
654.805
Proventi finanziari da valutazione al fair value (IFRS9)
28.561.459
 
28.561.459
Proventi Finanziari diversi
873.644
6.012.149
(5.138.505)
TOTALE
34.957.331
7.560.100
27.397.231
L’incremento rispetto all’esercizio precedente deriva principalmente dall’effetto della manovra di ristrutturazione ed in particolare dagli effetti positivi del conteggio IFRS 9, mentre lo scostamento relativo ai proventi finanziari diversi è principalmente imputabile all’effetto derivante dalla misurazione al fair value del Warrant che nell’esercizio precedente aveva avuto un effetto positivo pari a circa 3,6 milioni di Euro.
(32) Costi finanziari
I costi finanziari ammontano a 27.648 migliaia di Euro contro i 15.047 migliaia di Euro del 2022, nella tabella seguente il dettaglio di tale voce:
DESCRIZIONE31/12/202331/12/2022Variazioni
Interessi verso banche5.581.6214.937.327644.294
Oneri finanziari da valutazione al fair value (IFRS 9)17.907.4626.800.11311.107.350
Spese e commissioni su fidejussioni1.756.1261.729.08527.040
Interessi passivi verso società di leasing81.628145.079(63.451)
Altri oneri finanziari2.321.8411.435.648886.193
TOTALE27.648.67815.047.25212.601.426
Gli interessi sui debiti verso banche rappresentano i costi legati al reperimento di risorse finanziarie necessarie al funzionamento delle attività della Società e del Gruppo; l’incremento complessivo rispetto all’esercizio
245
precedente deriva principalmente dall’effetto della manovra di ristrutturazione ed in particolare dagli effetti del conteggio IFRS 9.
(33) Utili (perdite) derivanti da transazioni in valuta estera
Le transazioni in valuta estera per l’anno 2023 hanno comportato un utile netto pari a 422 migliaia di Euro, principalmente non realizzata, rispetto alla perdita netta pari a 304 migliaia di Euro del 2022, con un miglioramento pari a circa 726 migliaia di Euro.
Descrizione31/12/202331/12/2022Variazioni
Utili (Perdite) derivante da transazioni in valuta estera421.957(304.024)725.981
TOTALE421.957(304.024)725.981
(34) Rettifiche di valore ad attività finanziarie
Nel corso dell’esercizio la Società ha effettuato rettifiche di valore ad attività finanziarie positive per complessivi 959 migliaia di Euro (nell’esercizio precedente erano state negative per 1.242 migliaia di Euro), imputabili principalmente al rilascio del fondo garanzie finanziarie dovuto all’andamento sia dei Credit Default Swap (CDS), sia delle Probability of Default (PD) applicate alle controparti cui i crediti si riferiscono.
DESCRIZIONE31/12/202331/12/2022Variazioni
   - -
Svalutazioni Imm. Fin. che non costituiscono partecipazioni701(278.212) 278.913
Rettifica di valore958.071(963.541) 1.921.612
TOTALE958.772(1.241.753) 2.200.525
(35) Imposte sul reddito
L’accantonamento delle imposte sul reddito del periodo è stato calcolato tenendo conto del prevedibile imponibile fiscale. I costi per imposte sul reddito ammontano complessivamente a 101 migliaia di Euro, a fronte di un provento pari a 71 migliaia di Euro del 2022, con un decremento di circa 172 migliaia di Euro; il dettaglio di tale voce è riepilogato nella seguente tabella:
DESCRIZIONE31/12/202331/12/2022Variazioni
Imposta IRES dell'esercizio- (117.613)117.613
Imposte esercizi precedenti14.784284.643(269.859)
Imposte differite86.200(237.939)324.139
TOTALE100.984(70.909)171.893
Le imposte correnti sono state calcolate con le aliquote fiscali del 24% per IRES e 4,82% per IRAP; si riporta nella tabella che segue la riconciliazione dell’onere fiscale effettivo con quello teorico:
Riconciliazione Onere Fiscale Teorico / Effettivo
 31/12/2023%31/12/2022%
246
Risultato prima delle Imposte
1.555.817
 
(13.411.151)
 
Imposte calcolate all'aliquota fiscale in vigore373.39624,00%(3.218.676)24,00%
Differenze Permanenti(359.312)(23,09%)3.385.706(25,25%)
Differenze Temporanee86.9005,59%(237.939)1,77%
Totale Imposte Effettive a Conto Economico(100.984)(6,49%)70.909(0,53%)
(36) Risultato netto
Risultato dell’esercizio
Al 31 dicembre 2023 il risultato netto è risultato positivo per 1.455 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2022 era risultato negativo per 13.340 migliaia di Euro); anche in funzione di tale risultato, il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2023 è positivo ed è pari a 144.727 migliaia di Euro (91.867 migliaia di Euro al 31 dicembre 2022) grazie alla complessiva operazione di aumento del capitale sociale eseguita nel contesto della più ampia operazione di rafforzamento patrimoniale e ristrutturazione dell’indebitamento finanziario finalizzata a riequilibrare la situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo Trevi. L’esercizio 2023 ha segnato un decremento del risultato operativo, risultato negativo per 7.133 migliaia di Euro (il risultato operativo dell’esercizio precedente era negativo per 4.378 migliaia di Euro); il risultato netto derivante dalle attività in funzionamento risulta tuttavia essere positivo per 1.455 migliaia di Euro (nell’esercizio precedente era negativo per 13.340 migliaia di Euro), a fronte del miglioramento derivante dalla gestione finanziaria, come precedentemente osservato.
La Società ha scelto di fornire l’informativa sull’utile per azione esclusivamente nel Bilancio consolidato di Gruppo secondo quanto previsto dallo IAS 33.
Rapporti con parti correlate
La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell’esercizio con parti correlate:
Importi espressi in migliaia di Euro    
Crediti finanziari a breve termine verso controllate31/12/202331/12/2022Variazioni
Trevi S.p.A.29.95217.38312.569
Soilmec S.p.A.39.21940.248(1.029)
Altri10.1379.780357
TOTALE79.30867.41111.897
    
    
Crediti commerciali ed altri crediti a breve termini verso controllate31/12/202331/12/2022Variazioni
Trevi S.p.A.11.22416.267(5.043)
Soilmec S.p.A.5.9444.3541.589
Altri12.24316.359(4.116)
TOTALE29.41036.980(7.570)
247
Check
 
 
 
 
 
Debiti finanziari ed altri debiti a breve termine verso controllate
31/12/2023
31/12/2022
Variazioni
Trevi Icos Corporation
4.344
4.500
(156)
Trevi Construction Co. Ltd (Hong Kong)
300
 
300
Trevi Arabian Soil Contractor
14.777
 
14.777
Altri
(46)
(20)
(25)
 
 
TOTALE19.3754.48014.895
  
  
Debiti commerciali ed altri debiti a breve termini verso controllate31/12/202331/12/2022Variazioni
Trevi S.p.A.9.7709.70367
Soilmec S.p.A.5.8494.4391.410
Altri3.4883.821(332)
TOTALE19.10817.9631.145
Check 
    
Ricavi vendite e prestazioni 31/12/202331/12/2022Variazioni
Trevi S.p.A.4.6633.846817
Soilmec S.p.A.1.9032.529(625)
Altri8.4337.2101.223
TOTALE15.00013.5841.415
Check
 
 
 
 
 
Consumi di materie prime e servizi esterni
31/12/2023
31/12/2022
Variazioni
Trevi S.p.A.
533
293
240
Soilmec S.p.A.
1.374
359
1.015
Altri
63
542
(478)
TOTALE
1.970
1.194
777
Check
 
 
 
 
 
Proventi finanziari
31/12/2023
31/12/2022
Variazioni
Trevi S.p.A.
1.275
370
905
Soilmec S.p.A.
2.487
936
1.552
Altri
100
39
61
TOTALE
3.863
1.345
2.517
Le transazioni effettuate con parti correlate sono concluse alle normali condizioni di mercato.
Compensi ad Amministratori e Sindaci
Il Consiglio di Amministrazione di TREVI Finanziaria Industriale S.p.A. in carica alla data attuale di approvazione del Bilancio 2023 è stato nominato dall’Assemblea degli Azionisti dell’11 agosto 2022, per il
248
triennio 2022-2024,; ai sensi del regolamento Consob si dettagliano gli emolumenti corrisposti e/o liquidati agli Amministratori e Sindaci della Società:
 (importi espressi in unità di Euro)     NominativoCarica Emolumenti Altri    per la carica compensi Anna Zanardi – fino al 31 luglio 23Presidente del Consiglio d'Amministrazione 23.100  Paolo Besozzi – dal 01 agosto 23Consigliere d’Amministrazione non esecutivo e Presidente del Consiglio d'Amministrazione 65.000  Giuseppe CaselliConsigliere d'Amministrazione e Amministratore Delegato - 531.200 Davide Contini Consigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente 40.000   Membro del Comitato Parti Correlate 9.500  Bartolomeo CozzoliConsigliere d’Amministratore non esecutivo e indipendente 40.000   Membro del Comitato Nomine e Remunerazione 17.000  Cristina De BenedettiConsigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente 40.000   Presidente del Comitato Parti Correlate 12.800  Manuela FranchiConsigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente 40.000   Presidente del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità 29.300   Sara KrausConsigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente 40.000   Membro del Comitato Parti Correlate 9.500  Davide ManuntaConsigliere d’Amministratore non esecutivo 40.000   Membro del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità 23.300  Elisabetta OliveriConsigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente 40.000   Membro del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità 23.300   Membro del Comitato Nomine e Remunerazione 17.000  Alessandro PiccioniConsigliere d'Amministrazione non esecutivo ed indipendente 40.000   Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione 23.000  
249
Gli Altri compensi si riferiscono, per gli Amministratori agli importi degli stipendi erogati come dipendenti della Capogruppo.
Per i Sindaci è stato iscritto un costo di complessivi Euro 150 migliaia di Euro.
NominativoCaricaDurata della carica (in mesi)Emolumenti SocietàAltri compensiTotale
Marco Vicini Presidente12 50.000 20.000 70.000
Francesca ParenteSindaco Effettivo12 40.000 - 40.000
Mara PieriniSindaco Effettivo12 40.000 - 40.000
Totale  130.000 20.000 150.000
Nella tabella che segue sono illustrati i corrispettivi complessivamente corrisposti dalla Società alla Società di revisione e la rete della Società di revisione, ai sensi dell’art. 160 c. 1-bis n. 303 Legge 262 del 28/12/2005 integrata da D. Lgs. 29/12/2006.
(in Euro)Soggetto che ha erogato il servizioCorrispettivi di competenza dell'esercizio 2023Totale
Revisione contabileKPMG332.774332.774
Totale 332.774332.774
FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA AL 31 DICEMBRE 2023
Nel corso dei primi due mesi dell’anno 2024 il Gruppo ha acquisito ordini per circa 125 milioni di euro, rispetto ai circa 80 milioni di euro acquisiti nel medesimo periodo del 2023. Divisione Trevi ha, in particolare, acquisito ordini per circa 106 milioni (76 milioni nel 2023), mentre Divisione Soilmec ha acquisito ordini per circa 25 milioni di euro (16 milioni nel primo bimestre 2023). Il portafoglio ordini al 29/2/2024 è risultato pari a 791 milioni di euro, rispetto ai 557 milioni di euro consuntivati al 28/2/2023 (era pari a 587 milioni di euro al 31-12-2022 e pari a 720 milioni al 31-12-2023).
L’andamento del Gruppo nei primi mesi dell’anno per quanto riguarda acquisizione ordini, ricavi di produzione e backlog è risultato in linea con le previsioni dell’anno 2024 .
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 gennaio 2024 è risultata pari a 198,9 milioni di euro rispetto ai 202 milioni registrati al 31-12-2023.
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Il 13 febbraio 2024 è stato presentato alla Comunità Finanziaria il Piano Industriale 2023-2027, aggiornamento del Piano Industriale 2022-2026, esaminato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione di Trevi Finanziaria Industriale SpA in data 22 dicembre 2024.
Per il terzo anno consecutivo il Gruppo Trevi rientra fra "Le Aziende più attente al clima 2024", l'indagine condotta fra oltre 600 aziende dal Corriere della Sera e Statista. L'indagine comparirà nel mensile "Pianeta2030" del Corriere della Sera e sul sito www.corriere.it .
Come per l'anno scorso, Trevi - Finanziaria Industriale Spa rientra tra le aziende “Leader della Sostenibilità 2024”. L'indagine che si basa sulla valutazione delle performance ESG ambientali, sociali e di governance delle principali aziende italiane e verrà presentata ufficialmente il prossimo 16 maggio è stata condotta dal quotidiano "Il Sole 24 Ore" in collaborazione con Statista, società tedesca specializzata in analisi statistiche.
La controllata Trevi Foundation Philippines ha ricevuto un riconoscimento (Safety Award) per 1 milione di ore lavorate senza incidenti per il Candaba Viaduct Project. Inoltre, nei primi mesi dell’anno sono state rinnovate le certificazioni ISO 45001, ISO 9001 e ISO14001 per la Società Trevi Spa
DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO
L’utile dell’esercizio 2023 risultante dal bilancio separato di Trevi Finanziaria Industriale S.p.A. è pari a 1.454.833 Euro e si propone all’Assemblea dei Soci di:
1)destinare il 5% dell’utile, pari a 72.742 Euro a Riserva Legale ai sensi dell’art.2430 del codice civile;
2)di riportare a nuovo 1.382.091 Euro, corrispondente alla parte dell’utile di esercizio che residua dopo la destinazione a Riserva Legale di cui al punto precedente.
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Nel corso dell’esercizio i ricavi del Gruppo sono attesi in aumento rispetto al 2023 ad un tasso compreso tra il 5 e l’11%, confermando le previsioni per il 2024.
Cesena, 28 marzo 2024
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Paolo Besozzi
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