In conformità a quanto disposto dallo IAS 12, in seguito alla rideterminazione del valore della
Collezione Storica, la Società ha dovuto rilevare la connessa fiscalità differita. Nello specifico,
con riferimento ai beni sui quali si è rilevato un incremento di valore, è necessario rilevare la
fiscalità differita passiva, in quanto si tratta di differenze temporanee imponibili. Con
riferimento ai beni sui quali è emerso un decremento di valore, trattandosi di una differenza
temporanea deducibile, la Società ha valutato l’iscrivibilità di attività per imposte anticipate.
Valutazione delle attività e passività derivanti da contratti
La Società opera in settori di business e con schemi contrattuali generalmente rilevati in
bilancio attraverso il metodo della percentuale di completamento. In tali casi i margini
riconosciuti a conto economico sono funzione sia dell’avanzamento della commessa sia dei
margini che si ritiene verranno rilevati sull’intera opera al suo completamento: pertanto, la
corretta rilevazione dei lavori in corso e dei margini relativi ad opere o servizi non ancora
conclusi presuppone la corretta stima da parte del management dei costi a finire, delle
variazioni contrattuali, nonché dei ritardi, degli extra-costi e delle penali che potrebbero
comprimere il margine atteso. Per meglio supportare le stime del management, la Società si
è dotata di schemi di gestione e di analisi dei rischi di commessa, finalizzati a identificare,
monitorare e quantificare i rischi relativi allo svolgimento di tali contratti. I valori iscritti in
bilancio rappresentano la miglior stima alla data operata dal management, con l’ausilio di
detti supporti procedurali.
Recuperabilità dei crediti commerciali
Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite connesse al portafoglio crediti della
Società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di perdite attese su crediti, stimati in
base all’esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia, a
importi insoluti correnti e storici, storni e incassi, nonché all’attento monitoraggio della qualità
del portafoglio crediti e delle condizioni correnti e previste dell’economia e dei mercati di
riferimento. Il fondo svalutazione è commisurato sia all’entità dei rischi relativi a specifici
crediti, sia all’entità del rischio generico di mancato incasso incombente sulla generalità dei
crediti, prudenzialmente stimato in base all’esperienza del passato ed al grado di equilibrio
finanziario noto della generalità dei debitori.
Con specifico riferimento alle posizioni verso controparti che sono o sono state recentemente
interessate da tensioni di carattere geopolitico o finanziario, i valori iscritti in bilancio
rappresentano la miglior stima alla data operata dal management con il supporto dei propri
esperti legali, tenuto conto della solvibilità di detti debitori.
Accantonamenti al fondo per rischi e oneri, passività e attività potenziali
I fondi per rischi e oneri sono delle passività rilevate nel bilancio, di scadenza e ammontare
incerti. La loro quantificazione dipende dalle stime degli Amministratori sui costi da sostenere
alla data di chiusura del bilancio, per estinguere l’obbligazione.
Le passività e le attività potenziali non sono contabilizzate in bilancio, in accordo
rispettivamente ai paragrafi n. 27 e n. 31 dello IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività
potenziali.
Le passività potenziali derivano da un’obbligazione possibile, frutto di fatti passati e la cui
esistenza sarà confermata solo dal verificarsi, o dal non verificarsi, di uno o più fatti futuri
incerti, non totalmente sotto il controllo dell’impresa, oppure da un’obbligazione attuale che
deriva da fatti passati ma non è rilevata perché non è probabile un esborso o perché
l’importo di quest’ultima non può essere attendibilmente determinato.
Le attività potenziali sono delle attività possibili non rilevate in bilancio, che derivano da
eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente al verificarsi, o al non verificarsi,
di uno o più fatti futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell’impresa.
Nell’effettuare le proprie stime, gli Amministratori si avvalgono, ove ritenuto necessario,
anche dei pareri di consulenti legali ed esperti.