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INDICE
1RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 20243
1.1CONSIDERAZIONI SUL VALORE DI BORSA DEL TITOLO................................................10
1.2IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE...........................................................................11
1.3MERCATI DI RIFERIMENTO................................................................................................12
1.4DATI ECONOMICI E PATRIMONIALI.................................................................................18
1.5DATI ECONOMICI E PATRIMONIALI DEL BILANCIO D’ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO LU-VE S.P.A...............................................................................................22
1.6INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE................................................................26
1.7SOCIETÀ INDUSTRIALI.......................................................................................................28
1.8SOCIETÀ COMMERCIALI....................................................................................................29
1.9INVESTIMENTI.....................................................................................................................30
2RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’31
2.1INFORMAZIONI GENERALI................................................................................................31
2.2INFORMAZIONI AMBIENTALI............................................................................................85
2.2.1 TASSONOMIA PER LE ATTIVITÀ ECOSOSTENIBILI.........................................................85
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1).........................................................................................96
2.2.3 INQUINAMENTO (E2)......................................................................................................111
2.2.4 ACQUE E RISORSE MARINE (E3).....................................................................................114
2.2.5 BIODIVERSITÀ (E4)...........................................................................................................118
2.2.6 USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE (E5)................................................120
2.3INFORMAZIONI SOCIALI..................................................................................................125
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1).......................................................................................125
2.3.2 LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE (S2)..........................................................139
2.3.3 CONSUMATORI E UTILIZZATORI FINALI (S4)................................................................146
2.4INFORMAZIONI SULLA GOVERNANCE..........................................................................152
2.4.1 CONDOTTA DELLE IMPRESE (G1)..................................................................................152
3OSSERVAZIONI SUL PROFILO FINANZIARIO E SULLA CONTINUITA’ AZIENDALE157
3.1PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE...............................................................................157
3.2ATTIVITA’ DI SVILUPPO....................................................................................................171
3.3DEROGA AGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATIVI IN IPOTESI DI OPERAZIONI SIGNIFICATIVE (C.D. OPT-OUT)............................................172
3.4ANDAMENTO PRIMI MESI 2025: FATTI DI RILIEVO ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE..............................................................................................................172
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
2
3.5ATTIVITA’ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO.............................................................174
3.6RAPPORTI CON PARTI CORRELATE................................................................................174
3.7AZIONI PROPRIE...............................................................................................................174
3.8INFORMATIVA SULLE RISORSE IMMATERIALI ESSENZIALI..........................................174
3.9ATTESTAZIONE AI SENSI DELL’ART. 15 DEL REGOLAMENTO CONSOB 20249/2017............................................................................................................................................175
3.10MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D. LGS. 231/2001175
3.11DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI.....................................................................................................176
3.12SEDI SECONDARIE............................................................................................................176
3.13PROPOSTE DI DELIBERAZIONE ALL’ASSEMBLEA.........................................................176
3.14ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE..........................................................178
4APPENDICE A180
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1RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
13 marzo 2025
Signori Azionisti,
il 2024 è stato un anno assai complesso sotto il profilo geopolitico. Non solo non si sono risolte le ostilità nel conflitto tra Russia e Ucraina, ma nuovi focolai di guerra si sono accesi in Medio Oriente e hanno coinvolto diversi Stati, fino alla Siria con la caduta del regime al potere da oltre cinquant’anni, peraltro pochi mesi dopo il cambio della presidenza iraniana.
Negli Stati Uniti, le elezioni di novembre hanno dato al neo presidente Donald Trump un mandato molto chiaro, a valle di una campagna elettorale non priva di colpi di scena, dal ritiro del Presidente uscente fino all’attentato fortunatamente fallito al Presidente eletto. È probabile che la nuova presidenza non sarà nel segno della continuità sotto il profilo politico sotto quello economico, con un’attenzione prioritaria agli interessi della principale economia del mondo.
L’Europa conclude un anno molto difficile caratterizzato da una pluralità di eventi, in parte inattesi: il rinnovo della Commissione Europea con lo spostamento dell’asse politico verso destra pur nella continuità della presidenza; la Francia priva di un governo stabile e in profonda crisi politica (con un inedito taglio del rating da parte di Moody’s), la Germania con la caduta del governo e l’indizione di elezioni anticipate per il febbraio del nuovo anno. Da ultimo, Il Regno Unito, con il nuovo governo laburista che sembra almeno riavvicinare l’isola al Continente.
Sullo sfondo, Cina e India che, in un quadro di stabilità, hanno comunque garantito insieme agli Stati Uniti una crescita economica mondiale del 3,2%, identica a quella del 2023. Per la Cina l’anno si è concluso con un +4,9%, in linea con le attese del governo, mentre l’India si è confermata come economia trainante con un +6,7%. Anche gli Stati Uniti, con un +2,6% e stante i valori elevati di partenza, hanno ottimamente performato, in un contesto di inflazione moderatamente in calo e con i tassi di interesse in rallentata e prudente discesa rispetto all’anno precedente. Per l’Eurozona, dopo la crescita asfittica del 2023 (+0,5%) anche il 2024 ha registrato un modesto +0,7%, con la Germania “ferma” per il secondo anno consecutivo. Meglio la Francia e il Regno Unito,
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entrambi con un +1,1%, mentre l’Italia ha chiuso in media e in forte rallentamento rispetto al biennio precedente, in particolare nella seconda parte dell’anno.
Con riferimento alle politiche monetarie, oltre alla menzionata prudenza americana, anche la Banca Centrale Europea si è mossa nella stessa direzione, malgrado un’economia stagnante e un’inflazione prossima al target del 2%. I tassi sono scesi più volte durante il 2024 per un taglio complessivo di 100 punti base, al 3% di fine esercizio.
Sul fronte dei cambi, con l’elezione del nuovo presidente americano, il dollaro si è rafforzato in modo significativo verso tutte le altre valute. Nel rapporto con l’euro, la moneta americana si è portata vicino ai massimi degli ultimi 5 anni e sfiorando la parità, con un rialzo di quasi il 6% nell’anno. Le previsioni sono molto legate alle scelte di politica economica della nuova presidenza e alla capacità degli Stati Uniti di mantenere gli attuali tassi di crescita.
Le previsioni per l’anno in corso, ipotizzando qualche novità nella direzione di una minore tensione geopolitica, sono orientate a confermare la crescita mondiale al 3,2%, quella degli Stati Uniti all’1,6%, la Cina al 4,5% (ma con maggiori contributi statali e una crescita del deficit) e l’India al sempre ottimo 6,8%. Per l’Eurozona, sempre alle prese con una demografia che non aiuta, la crescita prevista è dell’1,3%, meglio del 2024, ma ancora fiacca e soprattutto legata alla ripresa prevista della Germania (+1% previsto), per nulla scontata anche in relazione ai costi dell’energia e alla crisi del settore automotive. L’Italia non dovrebbe discostarsi dalla media europea, ben supportata dai servizi, in particolare dal turismo nell’anno del Giubileo.
Sul fronte dei prezzi delle materie prime, le previsioni al rialzo si sono realizzate nel corso del 2024. Confrontando i valori medi delle principali materie prime, Il rame ha fatto segnare un +8,7%, l’alluminio un +7,4%, l’argento un +21%, mentre il petrolio, in un contesto molto volatile, ha chiuso l’anno con un ritracciamento complessivo del 5%. Ne consegue un quadro in cui inflazione in calo, tassi di interessi ancora elevati, aumenti delle materie prime e congiuntura stagnante determinano, soprattutto per i mercati europei, l’erosione dei margini delle imprese manifatturiere.
In un tale quadro globale è opportuno segnalare gli eventi che possono essere rilevanti soprattutto per le aziende che hanno un presidio su tutti i mercati e che accompagnano le transizioni in atto.
Sul fronte dei mercati, Cina e India che crescono insieme agli Stati Uniti e senza dimenticare le dinamiche interessanti della Turchia e del Sud America, portano significative opportunità di sviluppo per chi, come LU-VE, è presente in modo importante e crescente. Relativamente alle transizioni, in particolare quella delle nuove tecnologie dell’intelligenza artificiale e quella green, il settore dei data center e la ripresa
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degli investimenti sul nucleare rappresentano fattori capaci di più che compensare i rallentamenti delle politiche di supporto europee, in particolare per le pompe di calore e per l’abbandono dei motori endotermici nell’automotive.
In sintesi, si può sperare in un anno che, insieme alle tante incognite relative ai cambiamenti del contesto geopolitico, sia anche foriero di nuove opportunità per le imprese capaci di presidiare le filiere in sviluppo e la presenza su tutti i mercati. Si tratta di elementi che ben si intonano con il posizionamento del gruppo LU-VE.
A conferma di quanto già evidenziato nel corso dell’esercizio, l’anno 2024 ha registrato un risultato netto dell’esercizio migliore rispetto al 2023 nonostante un calo delle vendite di prodotto del 4,3% per un valore di fatturato di fine anno pari a 581 milioni di Euro. Questo risultato, frutto di iniziative di contenimento dei costi già avviate nella seconda parte del 2023, è stato reso possibile dalla revisione di alcuni processi e dell’assetto organizzativo, ma soprattutto da un’importante riduzione dei costi degli acquisti, favorita non solo dalla congiuntura economica generale, ma anche dal grande sforzo di ampliamento del parco fornitori a livello globale e dalla rinegoziazione degli accordi in essere.
Alla fine dell’esercizio il valore del portafoglio ordini è stato pari a 174,2 milioni di Euro in significativo progresso (+11,5%) rispetto al dato di chiusura dell’esercizio precedente e in leggero incremento (+1,2%) rispetto al valore del terzo trimestre del 2024.
L’EBITDA ha raggiunto il valore record di 82,5 milioni di Euro, pari al 14,0% delle vendite ed in aumento del 4,7% rispetto al 2023 (78,8 milioni di Euro, pari al 12,8% delle vendite) mentre il risultato netto dell’esercizio è stato pari a 35,8 milioni di Euro pari al 6,1% delle vendite (31,4 milioni di Euro nel 2023, pari al 5,1% delle vendite). Il risultato netto adjusted (per maggior dettagli in merito si rimanda al successivo paragrafo 1.6 Indicatori alternativi di perfomance) è pari 37,4 milioni di Euro rispetto a 37,0 milioni di Euro nel 2023.
Dal punto di vista delle vendite l’anno è stato fortemente penalizzato dal protrarsi della crisi del mercato degli scambiatori per le pompe di calore (-65,2% rispetto all’esercizio precedente), ma è importante notare che, al netto dell’impatto negativo generato dal calo delle vendite delle pompe di calore, il fatturato prodotti del Gruppo è cresciuto del 2,5%.
Il diverso andamento delle singole applicazioni ha comportato un significativo cambio del mix delle vendite che, per la prima volta nella storia del Gruppo, alla fine dell’anno ha portato la SBU Cooling Systemsa conseguire un volume di vendite superiore rispetto alla SBU “Components”.
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Con una crescita del 3,8% la SBU Cooling Systemsha infatti raggiunto un fatturato di 296 milioni di Euro grazie a nuovi progetti nel mondo dei data centerdi ultima generazione nonostante il perdurare del rallentamento del canale della distribuzione e una riduzione del numero di progetti di dimensioni più importanti sia nella refrigerazione sia nel condizionamento.
Con un buon recupero nell’ultimo trimestre la SBU Componentsha ridotto il calo delle vendite rispetto al 2023 all’11,4% con un valore pari a 285 milioni di Euro che, al netto del già menzionato calo nel segmento delle pompe di calore, avrebbe significato comunque una leggera crescita (+1,1%).
Riguardo al segmento degli scambiatori per pompe di calore, nonostante il venir meno dei sussidi all’installazione delle caldaie a gas, permane tuttora a livello europeo un elevato livello di incertezza relativamente ai nuovi sistemi di incentivazione che si abbina alla lenta riduzione degli elevati volumi di scorte di prodotti finiti tuttora presenti lungo la catena di distribuzione. In considerazione dell’importanza rivestita dalla tecnologia delle pompe di calore all’interno del programma “Repower UE” sarebbe lecito aspettarsi una ripresa della domanda nel medio periodo, anche se al momento prevale una grande incertezza che il Gruppo ha riflesso nelle previsioni relative all’esercizio 2025, nella consapevolezza che nel momento in cui la domanda dovesse avere una ripresa o una forte accelerazione improvvisa sarebbe disponibile capacità produttiva in più stabilimenti.
Di seguito la composizione del fatturato per SBU:
Ricavi per SBU
2024
%
2023
%
Variazione
% Variazione
(in migliaia di Euro)
 
 
 
 
SBU COOLING SYSTEMS
295.978
50,9%
285.198
47,0%
10.780
3,8%
SBU COMPONENTS
285.024
49,1%
321.645
53,0%
-36.621
-11,4%
TOTALE FATTURATO PRODOTTI
581.002
100,0%
606.843
100,0%
-25.841
-4,3%
Nel corso dell’anno sono stati completati i lavori di ampliamento del sito produttivo cinese di LU-VE Tianmen, situato nella Provincia dell’Hubei con l’inaugurazione ufficiale
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che ha avuto luogo in data 3 dicembre 2024 alla presenza delle autorità locali e del top management del Gruppo.
Nel corso dell’anno sono stati completati con successo l’implementazione di SAP sia presso lo stabilimento indiano di Bhiwadi (il primo aprile, in concomitanza con la chiusura dell’esercizio fiscale locale) sia presso la filiale tedesca (alla fine del mese di settembre).
In data 30 settembre 2024 è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione nella capogruppo LU-VE S.p.A. delle società italiane interamente controllate Sest S.p.A. e Air Hex Alonte S.r.l., in esecuzione delle deliberazioni assunte in data 24 giugno 2024, rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione di LU-VE S.p.A. e dalle Assemblee Straordinarie di Sest S.p.A. e di AHA S.r.l.. Gli effetti civilistici della Fusione decorreranno dal 31 dicembre 2024 e gli effetti contabili e fiscali dal gennaio 2024. Si segnala che tale operazione non produce impatti contabili sul bilancio consolidato del Gruppo LU-VE, in quanto si tratta di business combination under common controlai sensi dell’IFRS 3.
Il 3 ottobre LU-VE S.p.A. ha completato l’acquisto del rimanente 25% delle quote (per un valore di 7,4 milioni di Euro) della controllata Refrion S.r.l., tramite l’esercizio dell’opzione call prevista dall’accordo di acquisizione (nel quale era prevista anche l’opzione put a favore del venditore).
Nel mese di ottobre sono partiti i lavori di ampliamento dello stabilimento produttivo di LU-VE US Inc. in Texas, principalmente mirato alla produzione di apparecchi da esterno per la SBU Cooling Systems”, anche alla luce delle attese di introduzione di nuovi dazi da parte della nuova amministrazione americana. L’avviamento della produzione è previsto nel primo trimestre del 2026.
Nel corso del 2024 è proseguita l’implementazione della nuova struttura organizzativa globale su base regionale (“Cluster”), che, attraverso la definizione di un modello matriciale e la ridefinizione dei ruoli e delle deleghe operative, ha l’obiettivo di migliorare l'efficienza e la produttività complessiva nonché di snellire i processi aziendali del Gruppo per meglio soddisfare le esigenze degli stakeholders, garantendo un livello di servizio coerente. La nuova struttura è stata realizzata con il contributo fondamentale di ogni Cluster e di ogni Funzione, rappresentando un esempio straordinario e appassionato di lavoro di squadra.
Il 2024 è stato il secondo anno di implementazione del “Piano di Sostenibilità 2023-2025” del Gruppo LU-VE, elaborato dallo Steering Committee di Sostenibilità, esaminato dal Comitato Controllo e Rischi e approvato dal Consiglio di Amministrazione nel febbraio 2023.
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Il Piano di Sostenibilità, del quale si riportano indicatori e target nella tabella sintetica, traccia le direttrici che il Gruppo LU-VE intende perseguire per migliorare i suoi impatti, ridurre i rischi e perseguire opportunità rilevanti, in materia di temi ambientali e sociali. Tutti i target prefissati per il 2024 sono stati raggiunti.
DIMENSIONE DEL POSIZIONAMENTO
E INDICATORE CHIAVE
2022
2023
2024
TARGET
2024
A. Sostenibilità integrata nel piano industriale e B. Prodotti all’avanguardia
Fatturato da prodotti con fluidi refrigeranti naturali e/o motori ad alta efficienza (% sul tot)
50,7%
53,6%
56%
>54%
Fornitori rilevanti che hanno sottoscritto il Supplier Form (% sul totale)
57%
67%
70%
>69%
Audit ai fornitori (n.)
4
10
11
11
C. Neutralità climatica
Riduzione delle emissioni climalteranti Scope 1 e Scope 2 (% su baseline 2022)
-
-6,39%
-15%
-10%
D. Alto coinvolgimento delle persone
Dipendenti valutati nel processo di Performance Management (ex Skills Development, % sul totale dipendenti ammissibili)
-
74%
87%
>75%
Indice di frequenza degli infortuni
5,21
3,08
3,65
< 4,14
Indice di gravità degli infortuni
0,20
0,09
0,12
< 0,15
Con riferimento al Regolamento UE 2020/852, nel 2024 le attività economiche ammissibili ai criteri della Tassonomia Europea per le attività ecosostenibili rappresentano il 36,4% del turnover del Gruppo LU-VE. Questo dato considera il turnover della Strategic Business Unit “Cooling System” relativo alle soluzioni del Gruppo con motori ad alta efficienza energetica e/o progettate per l’impiego di fluidi refrigeranti naturali caratterizzati da impatto sul riscaldamento globale nullo o minimo, rispetto ai fluidi tradizionali. Guardando ai dati di CAPEX e OPEX, il Gruppo mostra una quota percentuale di attività ammissibili pari rispettivamente al 40,9% e al 36,4%.
Il Gruppo LU-VE ha raggiunto alcuni traguardi in materia di obiettivi climatici nel 2024:
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ha ridotto del -15% le sue emissioni di gas a effetto serra Scope 1 e Scope 2 calcolate secondo la metodologia Market-based considerando la baseline 2022. Il raggiungimento del target definito attraverso la metodologia science-based- è stato possibile principalmente grazie a all’uso di energia elettrica da fonti rinnovabili certificate attraverso Garanzie di Origine o prodotta grazie a impianti fotovoltaici in sito, nonché attraverso iniziative di efficienza energetica.
si è impegnato a definire un piano di riduzione delle emissioni climalteranti Scope 3 nell’arco del prossimo biennio. Per la prima volta, inoltre, nella Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità dell'esercizio 2024, il Gruppo riporta i dati delle proprie emissioni climalteranti Scope 3, ossia relativi alla sua catena del valore, principalmente riconducibili all’uso dei prodotti da parte dei clienti e alle materie acquistate.
Tra le principali milestone di sostenibilità, si segnala nel 2024 il completamento della prima fase del Sustainability Ambassadors’s Journey”, un programma globale per aumentare la cultura di sostenibilità nel Gruppo LU-VE e accelerare il cambiamento sostenibile in azienda. Tra le varie candidature spontanee ricevute, 80 collaboratori - provenienti dalle diverse società del Gruppo e da diverse funzioni e direzioni aziendali sono stati selezionati per seguire attività di formazione, confronto e dialogo su cinque ambiti principali: crisi climatica, mercato energetico, diritti umani, economia circolare, comunicazione di sostenibilità.
Nel 2024 è altresì stata lanciata la seconda fase del programma globale che prevede due obiettivi principali: 1) aumentare l’empowerment di singoli Ambassador, perché possano diventare facilitatori del workshop Climate Fresk”, poi erogato ai colleghi e 2) convogliare idee e risorse per sviluppare progetti di sostenibilità nel Gruppo, attraverso il Sustainability Lab.
In materia di rendicontazione, il Gruppo LU-VE ha predisposto la sua prima Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità per l’esercizio 2024, in recepimento alla Direttiva Europea 2022/2464, del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022 (cosiddetta Corporate Sustainability Reporting Directive”), recepita in Italia con il Decreto Legislativo n. 125/2024 che ha abrogato il decreto legislativo n. 254/2016. La Rendicontazione è stata inserita in un’apposita sezione della presente Relazione Unica sulla Gestione, a differenza di quanto avveniva in relazione alla Dichiarazione Non Finanziaria (DNF), che era contenuta in un apposito Report di Sostenibilità.
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Con riferimento ai contratti di finanziamento, nel corso del 2024 sono intervenute le seguenti variazioni:
-Nel mese di gennaio è stato erogato in un’unica soluzione l’importo di 30.000 migliaia di Euro relativo al finanziamento chirografario sottoscritto, per lo stesso importo, a dicembre 2023 con Unicredit S.p.A.. Il finanziamento della durata di 60 mesi (di cui 9 mesi di preammortamento) è finalizzato a supportare le generali esigenze finanziarie connesse allesercizio dellattività del Gruppo LU-VE. Il finanziamento prevede il rispetto di covenants finanziari;
-Nel mese di gennaio è stato sottoscritto un finanziamento chirografario per 30.000 migliaia di Euro con BPER S.p.A. completamente erogato al momento della sottoscrizione, della durata di 60 mesi (di cui 12 mesi di preammortamento). Tale finanziamento prevede il rispetto di covenants finanziari;
-Nel mese di novembre è stato sottoscritto con B.N.L. S.p.A. un finanziamento chirografario per 35.000 migliaia di Euro completamente erogato alla data di sottoscrizione, della durata di 72 mesi (di cui 6 mesi di preammortamento). Tale finanziamento prevede il rispetto di covenants finanziari;
-Nel mese di novembre, con Intesa Sanpaolo S.p.A., è stato sottoscritto un finanziamento chirografario per 25.000 migliaia di Euro della durata di 72 mesi (di cui 6 di preammortamento) rimborsabile in rate trimestrali a capitale costante. Il finanziamento, finalizzato al sostegno dell’espansione dei volumi operativi del Gruppo e prevede il rispetto di covenants finanziari;
-Nel mese di novembre, con Intesa Sanpaolo S.p.A., è stato sottoscritto un finanziamento chirografario per 15.000 migliaia di Euro della durata di 72 mesi (di cui 6 di preammortamento) rimborsabile in rate trimestrali a capitale costante. Il finanziamento, finalizzato al sostegno dell’espansione dei volumi operativi del Gruppo, prevede il rispetto di covenants finanziari.
Infine, in data 29 aprile 2024 l’Assemblea degli Azionisti della capogruppo LU-VE S.p.A.:
-ha preso visione dei dati consolidati e della dichiarazione di carattere non finanziario relativi al 2023 del Gruppo LU-VE;
-ha approvato il bilancio d’esercizio 2023 di LU-VE S.p.A., corredato della Relazione Unica sulla Gestione, così come approvato dal Consiglio di Amministrazione di LU-VE il 13 marzo 2024 e già comunicato al Mercato. Si evidenzia che il risultato d’esercizio del 2023, pari a 6,1 milioni di Euro, è stato
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destinato come segue: (i) alla Riserva legale per 0,3 milioni di Euro e (ii) alla distribuzione di un dividendo ordinario lordo di Euro 0,40 per ciascuna azione in circolazione, utilizzando per la quota residua, riserve disponibili.
Con riferimento alla verifica dell’Agenzia delle Entrate sulla Capogruppo relativa agli esercizi 2016, 2017, 2018 e 2019 ed al processo verbale di constatazione relativo all’anno 2019, non sono state avanzate ulteriori richieste e non ci sono state ulteriori attività da parte delle Autorità fiscali.
Per quanto riguarda la verifica fiscale a cui è sottoposta la società controllata LU-VE Iberica S.l. per i periodi d’imposta 2013, 2018 e 2019, è stata consegnata tutta la documentazione richiesta di volta in volta all’Autorità fiscale spagnola.
Con riferimento allo schema d’atto notificato dall’Agenzia delle Entrate di Udine alla controllata Refrion S.r.l. relativo alla verifica di crediti d’imposta per gli anni 2016, 2017, 2018 riferiti a costi di ricerca e sviluppo, nel corso del terzo trimestre 2024 si è avviato un percorso difensivo che ha portato in prima battuta ad una riduzione degli importi contestati e poi all’adesione da parte della controllata alla proposta transattiva dell’Agenzia delle Entrate (con il riversamento parziale dei crediti utilizzati e con una rinuncia ad alcuni crediti iscritti in bilancio e non ancora utilizzati, senza sanzioni ed interessi). Si segnala che con riferimento alle passività, trattandosi di crediti di imposta sorti in data antecedente all’acquisizione del Gruppo LU-VE, il Gruppo è protetto dalle garanzie rilasciate dai precedenti soci della sopra citata controllata.
Nella seconda metà del 2024, la Direzione Centrale Grandi Contribuenti e Internazionale ha inviato alla Controllante LU-VE S.p.A. richieste di informazioni per poter avviare l’attività istruttoria con riferimento all’istanza presentata in data 28 dicembre 2020 per l’accesso alla procedura finalizzata alla stipula di accordi preventivi (“Advanced Pricing Agreement” o APA”), prevista dall’art. 31 ter del Dpr. 600/73. La Società ha prontamente risposto a tutte le richieste documentali ricevute.
In data 10 dicembre 2024, l’Autorità fiscale polacca ha fatto pervenire alla controllata Sest-LUVE-Polska Sp.z.o.o. richieste di documentazione in merito all’istanza presentata in data 30 dicembre 2021 per l’accesso alla procedura finalizzata alla stipula di accordi preventivi (“APA”), includendo anche richieste relative ai servizi di Gruppo riaddebitati. La documentazione deve essere presentata entro febbraio 2025.
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1.1CONSIDERAZIONI SUL VALORE DI BORSA DEL TITOLO
Nella prima parte del 2024 il titolo LU-VE si è mantenuto quasi costantemente al di sotto dell’indice FTSE Italia Star, per poi portarsi decisamente al di sopra a partire da metà maggio. Alla fine del periodo, mostrava circa 25 punti percentuali di crescita in più rispetto al medesimo indice. Il valore medio del titolo del secondo semestre ha registrato un incremento del 16% rispetto al valore medio del primo semestre. Al 31 dicembre 2024 il valore del titolo mostrava un incremento di circa il 20% rispetto all’inizio dell’anno.
Di seguito si riportano i dati principali e l’andamento dei prezzi del titolo:
Prezzo al 1° gennaio 2024: Euro 23,10Prezzo al 31 dicembre 2024: Euro 27,75Variazione dell’esercizio: 20,13%
Prezzo Massimo: Euro 29,10 (15 ottobre 2024)Prezzo Minimo: Euro 20,45 (5 marzo 2024)Prezzo Medio Ponderato: Euro 24,20Volumi scambiati: 3.134.295 azioni
Capitalizzazione di Borsa al 31 dicembre 2024: 617,0 milioni di Euro.
Alla data del 12 marzo 2025 (ultima chiusura prima dell’approvazione della bozza di bilancio) il prezzo era pari a 29,80 Euro, corrispondente ad una capitalizzazione (da calcolare su 22,23 milioni di azioni) di 662,6 milioni di Euro, in ogni caso superiore al valore del patrimonio netto contabile del Gruppo (249,4 milioni di Euro).
Di seguito l’andamento dell’indice FTSE STAR Index e del titolo LU-VE durante il 2024:
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1.2IMPRESE CONTROLLATE E COLLEGATE
Al 31 dicembre 2024 il Gruppo LU-VE risulta così composto:
Società controllate industriali:
SEST-LUVE-POLSKA Sp.z.o.o. di Gliwice (Polonia), controllata al 95% da LU-VE S.p.A. (a seguito della fusione della controllata SEST S.p.A. in LU-VE S.p.A.): produce e commercializza scambiatori per banchi e vetrine refrigerate ed altre applicazioni e apparecchi ventilati (evaporatori e condensatori);
“OOO” SEST-LUVE di Lipetsk (Russia), controllata al 95% da LU-VE S.p.A. (a seguito della fusione della controllata SEST S.p.A. in LU-VE S.p.A.), svolge l’attività di produzione e commercializzazione di scambiatori e di apparecchi ventilati per il mercato della Russia e dei paesi limitrofi;
HEAT TRANSFER SYSTEM (HTS) s.r.o. di Novosedly (Repubblica Ceca), controllata al 100%: produce e commercializza scambiatori per i settori del condizionamento, della refrigerazione e per applicazioni speciali;
LUVE HEAT EXCHANGERS (Tianmen) Co, Ltd, controllata al 100%, è attiva nella produzione e commercializzazione di prodotti ventilati per il mercato cinese e dei paesi limitrofi;
LU-VE SWEDEN AB di Asarum (Svezia), controllata al 100%: produce e commercializza prodotti ventilati (principalmente grandi condensatori e dry coolers utilizzando il marchio “AIA”) nei mercati scandinavi;
THERMO GLASS DOOR S.p.A. di Travacò Siccomario (PV), controllata al 100% da LU-VE S.p.A. (a seguito della fusione della controllata SEST S.p.A. in LU-VE S.p.A.), produce e commercializza porte di vetro e telai per vetrine ed espositori refrigerati;
SPIROTECH HEAT EXCHANGERS PRIVATE LIMITED di New Delhi (India), controllata al 100%: produce e commercializza scambiatori di calore (per le applicazioni domestiche, la refrigerazione ed il condizionamento) ed apparecchi ventilati per il settore della refrigerazione;
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LU-VE US INC di Jacksonville (Texas - USA), controllata al 100%, produce e commercializza scambiatori di calore, apparecchi ventilati e componenti per i settori del condizionamento, della refrigerazione e per applicazioni speciali per il mercato degli Stati Uniti;
MANIFOLD S.r.l. di Uboldo (VA), controllata al 99%: produce componenti in rame (collettori e gruppi distributori) per le società del Gruppo;
LUVEDIGITAL S.r.l. di Uboldo (VA), detenuta al 50%: si occupa dello sviluppo di software e soluzioni informatiche dedicate alla preventivazione e promozione dei prodotti del Gruppo;
FINCOIL LU-VE Oy di Vantaa (Finlandia), controllata al 100%: produce apparecchi ventilati destinati principalmente ai mercati del raffreddamento dei processi industriali o “power gen” e della refrigerazione;
REFRION S.r.l. di Flumignano (UD), controllata al 100%: produce e commercializza scambiatori di calore ed apparecchi ventilati per i mercati del condizionamento dell’aria e del raffreddamento di processi industriali;
RMS S.r.l. di Flumigano (UD), posseduta al 100% da Refrion S.r.l.: è specializzata nella lavorazione e nella commercializzazione di parti in lamiera.
Società controllate commerciali:
LU-VE France s.a.r.l. di Lione (Francia), controllata al 100%: società operante sul mercato francese e del Nord Africa per la vendita diretta e le attività di supporto commerciale e tecnico ai distributori di apparecchi ventilati e scambiatori di calore;
LU-VE Deutschland GmbH di Stoccarda (Germania), controllata al 100%: esercita attività di vendita diretta o tramite distributori di apparecchi ventilati su tutto il mercato tedesco;
LU-VE Iberica s.l. di Madrid (Spagna), controllata all’85%: svolge attività di vendita diretta o tramite distributori nei mercati della penisola iberica e del Centro e Sud America;
LU-VE Contardo Pacific pty. Ltd. di Thomastown (Australia), controllata al 75,5%: società di commercializzazione di apparecchi ventilati nel mercato dell’Oceania. La società ha terminato la sua operatività al 31 marzo 2021 e sono tuttora in corso le formalità di liquidazione;
LU-VE Asia Pacific Ltd. di Hong Kong, controllata al 100%, non è più operativa;
LU-VE Austria GmbH di Vienna (Austria), controllata al 100%: esercita attività di vendita ed agenzia per apparecchi ventilati principalmente nei paesi di lingua tedesca;
LU-VE Netherlands B.V. di Breda (Paesi Bassi), controllata al 100%: svolge attività di vendita di apparecchi ventilati nei paesi del Benelux;
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«OOO» LU-VE Moscow, di Mosca (Russia), controllata al 100%: svolge attività di vendita di apparecchi ventilati unicamente sul mercato russo;
LU VE Middle East DMCC di Dubai (Emirati Arabi Uniti), controllata al 100%: svolge attività di vendita di apparecchi ventilati nei mercati del Medio Oriente;
LU-VE SOUTH KOREA di Seul (South Korea), controllata al 100%: esercita attività di vendita ed agenzia per apparecchi ventilati;
REFRION Deutschland GmbH di Francoforte (Germania), controllata al 100% da Refrion S.r.l., esercita attività di vendita diretta di apparecchi ventilati su tutto il mercato tedesco;
LU-VE UK Ltd con sede a Londra, controllata al 100%, esercita attività di vendita ed agenzia per apparecchi ventilati principalmente nel Regno Unito.
1.3MERCATI DI RIFERIMENTO
Nella presente relazione si riporta la suddivisione nelle tre principali categorie di prodotti in cui opera il Gruppo, che presentano distinte caratteristiche tecniche e produttive:
i)scambiatori di calore ad aria;
ii)apparecchi ventilati;
iii)porte di vetro per banchi e vetrine refrigerate.
SCAMBIATORI DI CALORE AD ARIA
Gli scambiatori di calore cosiddetti “a pacco alettato” sono componenti fondamentali dei circuiti frigoriferi e sono costruiti accoppiando meccanicamente tubi speciali (generalmente in rame), che costituiscono la cosiddetta superficie di scambio primario, con “alette specializzate” stampate (generalmente in alluminio), che costituiscono la cosiddetta superficie di scambio secondario.
In sintesi, la funzione svolta da uno scambiatore di calore si sostanzia nella sottrazione o nella cessione di calore ad un determinato ambiente e il principio di funzionamento si basa sul cambiamento di stato di speciali miscele o fluidi refrigeranti che scorrono all’interno dei tubi, combinato al passaggio dell’aria calda o fredda che attraversa le alette.
Nella maggior parte dei casi, gli scambiatori di calore rappresentano un componente di un apparecchio o di una macchina completa progettata e costruita da un Original Equipment Manufacturer” (“OEM”) (nel caso del Gruppo LU-VE si tratta principalmente di costruttori di banchi e armadi refrigerati, chiller, pompe di calore, asciugabiancheria, macchine per aria compressa, armadi elettrici speciali, ecc.).
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I ricavi delle vendite degli scambiatori di calore, in calo dell’11,5% rispetto all’esercizio precedente (per il già citato tema degli scambiatori per pompe di calore), hanno rappresentato il 45,8% dei ricavi consolidati del Gruppo.
APPARECCHI VENTILATI
Gli apparecchi ventilati (aeroevaporatori, condensatori, gas cooler e raffreddatori di liquido) sono prodotti finiti costituiti da scambiatori di calore di varia foggia e dimensione (possono arrivare fino a oltre 12 metri di lunghezza e 3 metri di altezza), a cui vengono accoppiate: (i) carenature, opportunamente studiate e sagomate per massimizzare le prestazioni degli scambiatori in esse contenute e per agevolarne la movimentazione e l’installazione in cantiere; (ii) ventilatori elettronici o elettrici, appositamente studiati e dimensionati per ottimizzare lo scambio termico, ridurre il consumo elettrico e i livelli di rumorosità generati; (iii) vari altri accessori elettrici, elettronici e meccanici (studiati, ad esempio, per aumentare le potenze erogate al verificarsi di determinate condizioni ambientali estreme, per ridurre ulteriormente i livelli di inquinamento acustico, per modulare sia i consumi elettrici sia la silenziosità a seconda che si tratti di un funzionamento diurno o notturno, ovvero per permettere la gestione a distanza di alcuni parametri di funzionamento).
La funzione specifica svolta da tali apparecchi, in presenza di determinati parametri e condizioni di funzionamento, è rappresentata dal garantire l’erogazione di una potenza frigorifera (espressa principalmente in kW), all’interno di vincoli dati in termini di energia elettrica assorbita, di inquinamento acustico generato e di spazi di ingombro.
Comunemente gli apparecchi ventilati si dividono in due macrocategorie: a) macchine indoor” che vengono montate all’interno di celle refrigerate a temperature positive o negative; b) macchine outdoor” installate all’aperto (tipicamente sui tetti o su apposite strutture di supporto) in prossimità di locali refrigerati e/o condizionati o degli impianti industriali di processo o di generazione di energia.
I ricavi delle vendite degli apparecchi ventilati hanno rappresentato nel 2024 il 50,2% dei ricavi consolidati del Gruppo, in crescita del 3,8%.
PORTE DI VETRO PER BANCHI E VETRINE REFRIGERATE
La produzione di porte di vetro per banchi frigoriferi viene realizzata accoppiando e isolando fino a tre diverse lastre di vetro speciale, al cui interno viene iniettato un gas isolante.
La funzione d’uso specifica svolta da questa tipologia di porte montate su armadi e banchi frigoriferi a temperature sia positive, sia negative, è rappresentata dal garantire,
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anche se sottoposte a numerosi o continui cicli di apertura e chiusura: (i) il mantenimento della temperatura all’interno dei banchi e degli armadi refrigerati riducendone in maniera significativa il consumo energetico evitando dispersioni in ambiente di aria fredda; (ii) la massima visibilità della merce esposta/contenuta in qualsiasi condizione (evitando l’appannamento della porta stessa, anche attraverso l’applicazione di speciali pellicole nanotecnologiche), (iii) l’illuminazione degli interni e (iv) in alcuni casi, anche l’illuminazione di loghi pubblicitari sulla superficie vetrata.
I ricavi delle vendite delle porte di vetro, in discesa dell’8,6% rispetto all’anno 2023, hanno rappresentato solo il 2,6% dei ricavi complessivi del Gruppo.
Il grafico seguente indica la suddivisione del fatturato per tipologia di prodotti al 31 dicembre 2024:
La seguente tabella indica il confronto tra i due esercizi dell’andamento del fatturato per tipologia di prodotti:
PRODOTTI
2024
%
2023
%
Delta %
(in migliaia di Euro)
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18
Scambiatori di calore
269.822
45,8%
305.007
49,4%
-11,5%
Apparecchi Ventilati
295.978
50,2%
285.198
46,2%
3,8%
Porte
15.202
2,6%
16.638
2,7%
-8,6%
TOTALE PRODOTTI
581.002
98,6%
606.843
98,3%
-4,3%
Altro
8.086
1,4%
10.414
1,7%
-22,4%
TOTALE
589.088
100%
617.257
100%
-4,6%
Dal punto di vista dell’applicazione dei prodotti, l’attività del Gruppo può essere oggi riferita principalmente a quattro differenti segmenti di mercato:
(i) il settore della refrigerazione, che comprende le attività relative alla filiera legata ai prodotti alimentari (il “Segmento Refrigerazione”);
(ii) il settore del condizionamento dell'aria, che riguarda il trattamento dell’aria domestica, di locali pubblici e “tecnologici” (il Segmento Condizionamento dell’Aria”);
(iii) il settore delle “applicazioni speciali” che comprende principalmente scambiatori di calore particolari impiegati in diversi campi di attività che spaziano dalle asciugabiancheria ad alta efficienza energetica, alle applicazioni “mobili” (trasporto refrigerato, condizionamento ferroviario e di veicoli di grandi dimensioni) fino alle macchine ad aria compressa e ad altre applicazioni industriali (il “Segmento Applicazioni Speciali”);
(iv) il settore industrial coolingche comprende principalmente prodotti ventilati di grande potenza impiegati per il raffreddamento di motori per la generazione di energia e di processi industriali in genere (il “Segmento Industrial Cooling”).
Il grafico seguente riporta la suddivisione del totale fatturato per segmento al 31 dicembre 2024:
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La seguente tabella indica l’andamento del fatturato per tipologia di applicazioni nei due anni a confronto:
APPLICAZIONI
2024
%
2023
%
Delta %
(in migliaia di Euro)
Refrigerazione
298.822
50,7%
285.480
46,2%
4,7%
Condizionamento
130.399
22,2%
171.756
27,8%
-24,1%
Applicazioni Speciali
91.573
15,5%
78.762
12,8%
16,3%
Industrial cooling
60.208
10,2%
70.845
11,5%
-15,0%
TOTALE APPLICAZIONI
581.002
98,6%
606.843
98,3%
-4,3%
Altro
8.086
1,4%
10.414
1,7%
-22,4%
TOTALE
589.088
100%
617.257
100%
-4,6%
Nonostante un lento avvio la refrigerazione ha chiuso l’anno 2024 in aumento del 4,7% grazie alla finalizzazione di alcuni importanti progetti nelle applicazioni industriali ed al progressivo aumento nel corso dell’anno della domanda di scambiatori per banchi frigo e unità condensatrici legate al mondo della refrigerazione commerciale della GDO.
Il forte calo nel condizionamento (-24,1%) è principalmente riconducibile al già citato tema del crollo delle vendite per il mercato delle pompe di calore (al netto di questo effetto il decremento sarebbe stato inferiore al 2%), poiché la crescita nelle applicazioni per data center è riuscita a compensare solo parzialmente il negativo andamento del settore frenato anche dal basso livello degli investimenti nell’edilizia nel mercato europeo.
Ottima la performance nel segmento delle “applicazioni speciali” grazie ad un andamento molto positivo della domanda di scambiatori per asciugabiancheria ad alta efficienza energetica e alla crescita costante nel trasporto refrigerato.
Infine, il decremento registrato nel segmento Industrial Coolingha scontato il rinvio di alcune commesse la cui consegna era inizialmente prevista entro la fine dell’esercizio, mentre il dato relativo al portafoglio ordini e al costante ampliamento della base clienti lasciano intravedere buone prospettive per il 2025.
Anche la ripartizione geografica delle vendite è stata impattata dal forte calo delle vendite nel segmento delle pompe di calore (che ha colpito principalmente i clienti localizzati in Germania, Austria ed Italia) determinando un calo di quasi il 6% del fatturato nell’Unione Europea (pari a 426,7 milioni di Euro) nonostante gli ottimi risultati realizzati in Polonia, in Scandinavia e nel Benelux. L’incidenza sul totale del fatturato è scesa di conseguenza poco più del 73%, mentre la quota delle vendite all’export ha segnato il valore più alto nella storia del Gruppo (80,6%) con la Francia come primo mercato di esportazione.
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
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Il grafico seguente riporta la suddivisione geografica del fatturato nel 2024:
Il fatturato del Gruppo non dipende in misura significativa da singoli contratti commerciali o industriali. Al 31 dicembre 2024, i ricavi di vendita relativi ai primi 10 clienti hanno rappresentato complessivamente una percentuale del fatturato pari al 28,9% (era pari al 29,9% alla fine del 2023) con il principale cliente che ha inciso solo per il 4,1% sul totale delle vendite.
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
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1.4DATI ECONOMICI E PATRIMONIALI
Di seguito, il conto economico e lo stato patrimoniale riclassificati:
Conto Economico Consolidato
31/12/2024
% Ricavi
31/12/2023
% Ricavi
Variazione %
Riclassificato (in migliaia di Euro)
2024 su 2023
Ricavi e proventi operativi
589.088
100%
617.257
100%
(4,6%)
 
 
Acquisti di materiali
(283.969)
48,2%
(302.368)
49,0%
 
Variazione delle rimanenze
(9.852)
1,7%
(21.440)
3,5%
 
Servizi
(75.542)
12,8%
(80.654)
13,1%
 
Costi del personale
(132.532)
22,5%
(129.413)
21,0%
 
Altri costi operativi e accantonamenti
(4.674)
0,8%
(4.543)
0,7%
 
Totale costi operativi
(506.569)
86,0%
(538.418)
87,2%
(5,9%)
Margine Operativo Lordo (EBITDA)
82.519
14,0%
78.839
12,8%
4,7%
 
 
Ammortamenti
(31.817)
5,4%
(32.371)
5,2%
 
Plus./Svalutaz. Attività non correnti
(150)
0,0%
(41)
0,0%
 
Risultato Operativo (EBIT)
50.552
8,6%
46.427
7,5%
8,9%
 
 
Proventi e oneri finanziari netti ed effetto cambi
(3.486)
(0,6%)
(10.057)
(1,6%)
 
Utili/(Perdite) da partecipazioni
-
             -
-
-
 
Risultato prima delle imposte (EBT)
47.066
8,0%
36.370
5,9%
29,4%
 
 
Imposte sul reddito
(11.245)
1,9%
(5.007)
0,8%
 
Risultato netto dell'esercizio
35.821
6,1%
31.363
5,1%
14,2%
Risultato netto di pertinenza di terzi
1.324
 
1.618
 
 
Risultato netto di pertinenza del gruppo
34.497
5,9%
29.745
4,8%
16,0%
I “Ricavi e proventi operativi” registrano un decremento rispetto all’anno precedente pari al 4,6%. A cambi costanti la diminuzione dei ricavi sarebbe stata pari al 4,4%. Il decremento è sostanzialmente dovuto alla diminuzione dei volumi e al cambiamento del mix di vendita.
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
22
Il totale dei costi operativi si riduce, passando da 538,4 milioni di Euro (incidenza dell’87,2% sui ricavi) a 506,6 milioni di Euro (incidenza dell’86,0% sui ricavi). Il decremento complessivo è del 5,9% (31,8 milioni di Euro) ed è sostanzialmente dovuto ai seguenti fattori:
il consumo delle materie è diminuito di 30,0 milioni di Euro con un’incidenza sui ricavi che scende dal 52,5% al 49,9%. Tale decremento è dovuto principalmente alla diminuzione dei prezzi di acquisto delle principali materie prime;
i costi per servizi (incidenza sulle vendite del 12,8%, lo scorso anno era pari al 13,1%) mostrano un decremento di 5,1 milioni di Euro legato principalmente alla diminuzione per 1,7 milioni di Euro dei costi di energia elettrica, per 1,1 milioni di Euro di costi per servizi esterni e per 2,3 milioni di Euro di costi per servizi attinenti alla produzione;
il costo del personale aumenta di 3,1 milioni di Euro principalmente dovuto alla dinamica salariale ed agli effetti inflazionistici. Al 31 12 2023 la voce includeva 1,0 milioni di Euro relativi alle attività di start-up del sito produttivo ex ACC Wanbao, non rientranti nella gestione ordinaria. L’incidenza del costo del personale sui ricavi aumenta, passando dal 21,0% al 22,5%.
La voce “Altri costi operativi” includeva al 31 12 2023 costi non rientranti nella gestione ordinaria relativi alla donazione per 0,3 milioni di Euro alla regione Emilia-Romagna. La voce include 0,8 milioni di Euro di imposte non sul reddito, 0,4 milioni di Euro di accantonamenti per rischi e 4 milioni di Euro di altri oneri di gestione.
Il “Margine Operativo Lordo (EBITDA)” è stato pari a 82,5 milioni di Euro (14,0% dei ricavi) rispetto a 78,8 milioni di Euro (12,8% dei ricavi) del 2023. Al 31 dicembre 2024 non si registrano costi non rientranti nella gestione ordinaria. Al netto dell’impatto dei costi non rientranti nella gestione ordinaria descritti in precedenza, l’EBITDA adjusted al 31 dicembre 2023 sarebbe stato pari a 80,1 milioni di Euro (per maggiori dettagli si veda il paragrafo 1.6 “Indicatori alternativi di performance”). La variazione rispetto all’EBITDA adjusted con il precedente esercizio (aumento di 2,4 milioni di Euro, +3,0%) è generata per 13,5 milioni di Euro al decremento nei costi delle principali materie prime e degli altri costi della produzione al netto della diminuzione dei prezzi di vendita, per 3,4 milioni di Euro e alla diminuzione della contribuzione relativa al calo dei volumi e del delta mix dei prodotti venduti per 7,7 milioni di Euro.
Gli ammortamenti mostrano una riduzione di 0,6 milioni di Euro.
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
23
Il “Risultato Operativo (EBIT)” è pari a 50,6 milioni di Euro (8,6% dei ricavi) rispetto a 46,4 milioni di Euro (7,5% dei ricavi) del 2023, con un incremento dell’ 8,9%. Al netto dei costi non rientranti nella gestione ordinaria l’EBIT adjusted” al 31 12 2023 sarebbe stato pari a 47,7 milioni di Euro, 7,7% dei ricavi.
Il saldo dei “Proventi e degli oneri finanziari netti” risulta negativo per 3,5 milioni di Euro (negativo per 10,1 milioni di Euro nel 2023). La significativa diminuzione per 6,6 milioni di Euro degli oneri finanziari netti è dovuta: per 2,6 milioni di Euro alla variazione positiva del fair value dei contratti derivati di copertura gestionale dei finanziamenti, per 4,0 milioni di Euro all’aumento dei proventi finanziari, per 0,3 milioni di Euro alla variazione positiva dei delta cambi, al netto di 0,3 milioni di Euro di maggiori oneri finanziari. In aggiunta si segnala che all’interno della voce è stata rilevata la variazione negativa, rispetto al debito precedentemente iscritto in bilancio, del valore dell’opzione put and call relativa all’acquisizione del restante 25% della partecipazione nella controllata Refrion S.r.l., pari a 0,9 milioni di Euro.
Il “Risultato prima delle imposte (EBT)” è pari a 47,1 milioni di Euro (8,0% dei ricavi) contro un valore di 36,4 milioni di Euro del 2023 (5,9% dei ricavi). L’EBT del 2024 normalizzato (“EBT adjusted”) per l’effetto netto della variazione negativa del fair value dei derivati e dell’impatto del costo ammortizzato (1,0 milioni di Euro) e dell’impatto per l’acquisto del restante 25% della società Refrion S.r.l. (0,9 milioni di Euro) sarebbe stato pari a 48,9 milioni di Euro (8,3% dei ricavi). Lo scorso anno era pari a 43,8 milioni di Euro (7,1% dei ricavi).
Il “Risultato netto dell’esercizio” è pari a 35,8 milioni di Euro (6,1% dei ricavi) rispetto a 31,4 milioni di Euro (5,1% dei ricavi) del 2023. Applicando l’effetto fiscale ai costi e ricavi non ricorrenti sopra descritti, il risultato netto del 2024 (“Risultato netto dell’esercizio “adjusted”) sarebbe stato pari a 37,4 milioni di Euro, 6,4% dei ricavi (lo scorso anno era pari a 37,0 milioni di Euro, 6,0% dei ricavi).
Stato patrimoniale Consolidato
Variazione %
Riclassificato (in migliaia di Euro)
31/12/2024
% su capitale investito netto
31/12/2023
% su capitale investito netto
2024 su 2023
 
 
Immobilizzazioni immateriali nette
88.080
92.863
(4.783)
Immobilizzazioni materiali nette
213.621
205.412
8.209
Imposte anticipate
11.227
11.039
188
Altre attività non correnti
424
 
969
 
(545)
Attività non correnti (A)
313.352
88,8%
310.283
87,3%
3.069
 
 
Rimanenze di magazzino
101.061
110.831
(9.770)
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
24
Crediti commerciali
102.961
87.790
15.171
Altri crediti ed attività correnti
13.631
 
14.116
 
(485)
Attività correnti (B)
217.653
 
212.737
 
4.916
 
 
Debiti commerciali
108.291
95.659
12.632
Altri debiti e passività correnti
44.641
 
46.577
 
(1.936)
Passività correnti (C)
152.932
 
142.236
 
10.696
 
 
 
 
 
 
Capitale d'esercizio netto (D=B-C)
64.721
18,3%
70.501
19,8%
(5.780)
 
 
Fondi relativi al personale
5.390
5.363
27
Imposte differite
13.698
14.109
(411)
Fondi per rischi e oneri
6.012
 
5.735
 
277
Passività a medio e lungo termine (E)
25.100
7,1%
25.207
7,1%
(107)
 
 
Capitale Investito Netto (A+D-E)
352.973
100,0%
355.577
100,0%
(2.604)
 
 
Patrimonio netto del Gruppo
249.434
223.677
25.757
Patrimonio netto di pertinenza di terzi
6.003
 
5.554
 
449
Totale Patrimonio Netto Consolidato
255.437
72,4%
229.231
64,5%
26.206
 
 
Pos. Finanziaria Netta a Medio Termine
279.756
264.632
15.124
Pos. Finanziaria Netta a Breve Termine
(182.220)
 
(138.286)
 
(43.934)
Totale Posizione Finanziaria Netta
97.536
27,6%
126.346
35,5%
(28.810)
 
 
Mezzi propri e indebitam. Finanziario netto
352.973
100,0%
355.577
100,0%
(2.604)
L’aumento della voce “Attività non correnti” (pari a 3,1 milioni di Euro) è legato principalmente agli investimenti netti dell’esercizio in immobilizzazioni materiali e immateriali (3,4 milioni di Euro) al netto della diminuzione delle altre voci per 0,3 milioni di Euro.
Il capitale circolante operativo del Gruppo LU-VE (dato dalla somma delle rimanenze e dei crediti commerciali al netto dei debiti commerciali) al 31 dicembre 2024 ammonta a 95,7 milioni di Euro, pari a 16,3% delle vendite (era pari a 103,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2023, 16,7% delle vendite).
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
25
Il patrimonio netto consolidato ammonta a 255,4 milioni di Euro rispetto a 229,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2023. L’incremento (pari a 26,2 milioni di Euro) è sostanzialmente dovuto al risultato dell’esercizio (35,8 milioni di Euro), all’effetto positivo della riserva di conversione (0,1 milioni di Euro) rettificato dalla distribuzione di dividendi per complessivi 9,7 milioni di Euro.
La posizione finanziaria netta è negativa per 97,5 milioni di Euro (126,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2023) con una diminuzione di 28,8 milioni di Euro principalmente dovuta per 19,9 milioni di Euro agli investimenti in immobilizzazioni, per 9,1 milioni di Euro legati all’incremento delle altre passività finanziarie (IFRS16), per 9,7 milioni di Euro alla distribuzione di dividendi, per 1,0 milioni di Euro alla variazione degli altri crediti e debiti, per 0,9 milioni di Euro alla variazione del prezzo di esercizio della Put and call, al netto di 7,2 milioni di Euro dovuto al decremento del capitale circolante operativo e di circa 62,2 milioni di Euro di flusso di cassa positivo della gestione operativa. Nell’esercizio 2024 il flusso di cassa della gestione rettificato delle componenti non operative è stato di 56,4 milioni di Euro (per maggiori dettagli, si rimanda al paragrafo 1.6, Indicatori alternativi di performance). L’indebitamento è tutto posizionato sul medio e lungo termine e la disponibilità liquida presente al 31 dicembre 2024 ammonta a circa 316,1 milioni di Euro.
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
26
1.5DATI ECONOMICI E PATRIMONIALI DEL BILANCIO D’ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO LU-VE S.P.A.
Di seguito si riporta il conto economico e lo stato patrimoniale riclassificati:
Conto Economico LU-VE S.p.A.
Variazione %
Riclassificato (in migliaia di Euro)
31/12/2024
% Ricavi
31/12/2023 – Unaudited (*)
% Ricavi
2024 su 2023
Ricavi e proventi operativi
200.841
100,0%
200.578
100,0%
0,1%
 
 
Acquisti di materiali
(91.595)
45,6%
(96.378)
48,1%
 
Variazione delle rimanenze
(1.244)
0,6%
(9.370)
4,7%
 
Servizi
(37.306)
18,6%
(35.422)
17,7%
 
Costi del personale
(55.626)
27,7%
(51.418)
25,6%
 
Altri costi operativi e accantonamenti
(1.272)
0,6%
(1.517)
0,8%
 
Totale costi operativi
(187.043)
93,1%
(194.105)
96,8%
(3,6%)
Margine Operativo Lordo (EBITDA)
13.798
6,9%
6.473
3,2%
113,2%
 
 
Ammortamenti
(12.474)
6,2%
(12.954)
6,5%
 
Plus./Svalutaz. Attività non correnti
(87)
0,0%
(66)
0,0%
 
Risultato Operativo (EBIT)
1.237
0,6%
(6.547)
(3,3%)
(118,9%)
 
 
Proventi e oneri finanziari netti ed effetto cambi
18.705
9,3%
11.877
5,9%
 
Utili/(Perdite) da partecipazioni (e altre interessenze)
(3.085)
-1,5%
                       -
0%
 
Risultato prima delle imposte (EBT)
16.857
8,4%
5.330
2,7%
216,3%
 
 
Imposte sul reddito
804
0,4%
2.826
1,4%
 
Risultato netto dell'esercizio
17.661
8,8%
8.156
4,1%
116,5%
* A seguito della fusione per incorporazione in LU-VE S.p.A. delle società SEST.S.p.A. ed Air Hex Alonte S.r.l., è stato predisposto un bilancio proforma al 31 dicembre 2023, al fine di fornire una maggiore comparabilità tra i valori al 31 dicembre 2024 e quelli al 31 dicembre 2023, come se la fusione avesse già avuto luogo all’inizio del periodo precedente. Per maggiori informazioni, si rimanda all’Appendice A della presente Relazione ed al paragrafo "Premessa" delle Note Esplicative al Bilancio d'esercizio.
Al 31 dicembre 2024 i ricavi dei prodotti finiti registrano una diminuzione del 6,6% (da 198,9 milioni di Euro nel 2023 a 185,7 milioni di Euro nel 2024). Nella voce “Ricavi e proventi operativi” sono inclusi i maggior riaddebiti intragruppo a seguito dei cambiamenti avvenuti nella struttura organizzativa di Gruppo (per maggiori informazioni si rimanda alle Note esplicative del bilancio d’esercizio).
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
27
Il totale dei costi operativi passa da 194,1 milioni di Euro (incidenza del 96,8% sui ricavi) a 187,6 milioni di Euro (incidenza del 93,1% sui ricavi). Il decremento complessivo è del 3,6% (7,1 milioni di Euro) ed è principalmente riconducibile a:
un decremento del consumo di materiali con un impatto totale per 12,9 milioni di Euro. L’incidenza sui ricavi migliora passando dal 52,7% a 46,1% a seguito della diminuzione dei prezzi di acquisto delle principali materie prime e del mix di produzione e vendita;
un aumento dei costi per servizi per 1,9 milioni di Euro (con un’incidenza sui ricavi che passa dal 17,7% al 18,6%) riconducibile all’incremento dei costi attinenti alla produzione per 1,2 milioni ed all’aumento dei costi per servizi per 0,7 milioni di Euro;
un aumento del costo del personale per 4,2 milioni di Euro, con incidenza sui ricavi che passa da 25,6% a 27,6%), dovuto principalmente alla diversa contabilizzazione dei riaddebiti infragruppo a seguito del cambiamento organizzativo del Gruppo;
Il “Margine Operativo Lordo (EBITDA)” dell’esercizio 2024 è pari a 13,8 milioni di Euro (6,9% dei ricavi) rispetto a 6,5 milioni di Euro (3,2% dei ricavi) dell’esercizio 2023.
Il “Risultato Operativo (EBIT)” è pari a 1,2 milioni di Euro, con un’incidenza dello 0,6% dei ricavi (negativo per 6,5 milioni di Euro nel 2023, con un’incidenza sui ricavi di -3,3%).
Il saldo della voce “Proventi ed oneri finanziari netti” nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 risulta positivo per 18,7 milioni di Euro rispetto a 11,9 milioni di Euro dell’esercizio 2023. La differenza, positiva per 6,8 milioni di Euro, deriva principalmente: dall’aumento del rendimento della liquidità investita per 1,9 milioni di Euro, dalla diminuzione della valutazione negativa del fair value dei contratti di derivati per 2,6 milioni di Euro, dalla variazione positiva del costo ammortizzato per 2,6 milioni di Euro, dall’aumento degli utili su cambi per 2,5 milioni di Euro, dall’aumento dei dividendi per 0,1 milioni di Euro, al netto della variazione negativa degli oneri finanziari per 2,9 milioni di Euro
La voce Utili e perdite da partecipazioni e (altre interessenze) include la svalutazione della partecipazione sulla controllata Thermo Glass Door S.p.A. per 1,8 milioni di Euro e della svalutazione dei crediti finanziari intragruppo per il finanziamento erogato alla controllata LU-VE US inc. per 1,3 milioni di Euro.
Il “Risultato prima delle imposte (EBT)” nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è pari a 16,9 milioni di Euro (8,4% dei ricavi) contro un valore di 5,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2023 (2,7% dei ricavi).
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
28
Il “Risultato netto dell’esercizio” 2024 è pari a 17,7 milioni di Euro (8,8% dei ricavi) rispetto a 8,2 milioni di Euro (4,1% dei ricavi) dell’esercizio 2023.
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
29
Stato patrimoniale LU-VE S.p.A.
Variazione %
Riclassificato (in migliaia di Euro)
31/12/2024
% su capitale investito netto
31/12/2023 - Unaudited (*)
% su capitale investito netto
2024 su 2023
 
 
Immobilizzazioni immateriali nette
18.569
19.852
(1.283)
Immobilizzazioni materiali nette
72.746
70.227
2.519
Imposte anticipate
11.412
11.875
(463)
Partecipazioni
152.243
145.383
6.860
Altre attività non correnti
41
 
1.317
 
(1.276)
Attività non correnti (A)
255.011
93,9%
248.654
95,9%
6.357
 
 
Rimanenze di magazzino
27.220
28.464
(1.244)
Crediti commerciali
60.210
51.936
8.274
Altri crediti ed attività correnti
8.281
 
6.835
 
1.446
Attività correnti (B)
95.711
 
87.235
 
8.476
 
 
Debiti commerciali
44.719
40.677
4.042
Altri debiti e passività correnti
23.725
 
24.569
 
(844)
Passività correnti (C)
68.444
 
65.246
 
3.198
 
 
 
 
 
 
Capitale d'esercizio netto (D=B-C)
27.267
10,0%
21.989
8,5%
5.278
 
 
Fondi relativi al personale
2.120
2.357
(237)
Imposte differite
5.897
6.570
(673)
Fondi per rischi e oneri
2.639
 
2.506
 
133
Passività a medio e lungo termine (E)
10.656
3,9%
11.433
4,4%
(777)
Capitale Investito Netto (A+D-E)
271.622
100,0%
259.210
100,0%
12.412
 
 
Capitale sociale
62.704
62.704
0
Riserve e utili/(perdite) a nuovo
40.214
40.910
(696)
Utile/(perdita) dell'esercizio
17.661
 
8.156
 
9.505
Totale Patrimonio Netto
120.579
44,4%
111.770
43,1%
8.809
 
 
Pos. Finanziaria Netta a Medio Termine
270.219
253.038
17.181
Pos. Finanziaria Netta a Breve Termine
(110.542)
 
(94.357)
 
(16.185)
Totale Posizione Finanziaria Netta
159.677
58,8%
158.681
61,2%
996
 
 
Totale Altre attività finanziarie non correnti
(8.634)
-3,2%
(11.241)
-4,3%
2.607
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
30
 
 
Mezzi propri e indebitam. Finanziario netto
271.622
100,0%
259.210
100,0%
12.412
* A seguito della fusione per incorporazione in LU-VE S.p.A. delle società SEST.S.p.A. ed Air Hex Alonte S.r.l., è stato predisposto un bilancio proforma al 31 dicembre 2023, al fine di fornire una maggiore comparabilità tra i valori al 31 dicembre 2024 e quelli al 31 dicembre 2023, come se la fusione avesse già avuto luogo all’inizio del periodo precedente. Per maggiori informazioni, si rimanda all’Appendice A della presente Relazione ed al paragrafo "Premessa" delle Note Esplicative al Bilancio d'esercizio.
La voce “Attività non correnti” aumenta di 6,4 milioni di Euro rispetto al 2023, dovuto principalmente alla voce “Partecipazioni”, a seguito dell’acquisto del rimanente 25% della partecipazione in Refrion S.r.l. (già commentato nell’introduzione della Relazione Unica).
Il capitale circolante operativo (dato dalla somma delle rimanenze e dei crediti verso clienti al netto dei debiti verso fornitori) ha avuto un incremento di circa 3,0 milioni di Euro (passando dal 19,8% al 21,2% delle vendite).
Il patrimonio netto ammonta a 120,6 milioni di Euro rispetto a 111,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2023. L’incremento (pari a 8,8 milioni di Euro) è dovuto al risultato netto dell’esercizio (17,7 milioni di Euro), al netto della distribuzione di dividendi per 8,9 milioni di Euro.
La posizione finanziaria netta è negativa per 159,7 milioni di Euro (negativa per 158,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2023) con un peggioramento di 1,0 milioni di Euro. L’indebitamento è tutto posizionato sul medio e lungo termine e la disponibilità liquida presente al 31 dicembre 2024 ammonta a circa 252,6 milioni di Euro.
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
31
1.6INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE
In conformità a quanto indicato nella raccomandazione ESMA in materia di indicatori alternativi di performance (ESMA/2015/1415), nella seguente tabella sono evidenziati i principali indicatori alternativi di performance utilizzati per monitorare l’andamento economico e finanziario del Gruppo LU-VE:
In migliaia di Euro gli importi monetari
2024
2023
 
 
Giorni medi di giacenza delle rimanenze (1)
62
65
Indice di rotazione delle rimanenze (2)
                    5,83
                    5,57
Indice di rotazione dei crediti (3)
                    5,72
                    7,03
Giorni medi di incasso dei crediti commerciali (4)
                       63
                        51
Indice di rotazione dei debiti (5)
3
4
Giorni medi di pagamento dei debiti commerciali (6)
                     104
                        84
Capitale investito netto
             352.973
              355.577
EBITDA
               82.519
                78.839
EBITDA adjusted (7)
               82.519
                80.139
EBITDA/Oneri finanziari
5
4
Risultato operativo (EBIT) adjusted (8)
               50.552
                47.727
Risultato prima delle imposte (EBT) adjusted (9)
               48.906
                43.812
Risultato netto d’esercizio adjusted (10)
               37.361
                36.968
Utile per azione base (11)
1,55
1,34
Utile per azione diluito (12)
1,55
1,34
Dividendi per azione (13)
0,40
0,38
Posizione finanziaria netta
(97.536)
(126.346)
Posizione finanziaria netta/EBITDA
                    1,18
                    1,60
Indice di indebitamento (14)
                    0,38
                    0,55
Capitale circolante operativo (15)
95.731
102.962
Capitale d’esercizio netto (16)
64.721
70.501
Flusso di cassa della gestione rettificato delle componenti non operative (17)
56.440
45.100
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
32
Avviamento e Altre attività immateriali/Totale attivo
                    0,10
                    0,12
Avviamento e Altre attività immateriali/Patrimonio netto
                    0,34
                    0,41
Nota:
Le modalità di calcolo degli indicatori sopra riportati è la seguente:
(1)Rimanenze di magazzino/Ricavi ed altri proventi operativi*360;
(2)Ricavi ed altri proventi operativi/Rimanenze di magazzino;
(3)Ricavi/crediti commerciali;
(4)Crediti Commerciali/ricavi*360;
(5)Costi operativi di natura commerciale/debiti commerciali. I costi operativi di natura commerciale includono gli acquisti di materiale e variazione delle rimanenze, costi per servizi ed altri costi ed oneri. La voce non include il costo del personale;
(6)Debiti commerciali/costi operativi di natura commerciale*360;
(7)EBITDA rettificato dei costi e ricavi non rientranti nella gestione ordinaria:
(8)Risultato operativo (EBIT) rettificato dei costi e ricavi non rientranti nella gestione ordinaria (“base” EBITDA adjusted - vedasi tabella precedente);
(9)Risultato prima delle imposte (EBT) rettificato dei costi e ricavi non rientranti nella gestione ordinaria:
Valori in milioni di Euro
2024
2023
EBT
47,1
36,4
Proventi e oneri finanziari netti (*)
1,0
6,1
Spese di start-up sito produttivo ex ACC Wanbao
-
1,0
Contributo straordinario per Emilia-Romagna
-
0,3
Variazione del debito per l'acquisto 25% della partecipazione Refrion S.r.l. (**)
0,9
-
EBT adjusted
48,9
43,8
Valori in milioni di Euro
2024
2023
EBITDA
82,5
78,8
Spese di start-up sito produttivo ex ACC Wanbao
-
1,0
Contributo straordinario per Emilia-Romagna
-
0,3
EBITDA adjusted
82,5
80,1
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
33
(*) Variazione negativa del valore del fair value dei contratti derivati di copertura gestionale dei finanziamenti (5,1 milioni di Euro) al netto dell'effetto positivo sul costo ammortizzato riveniente dall'aggiornamento delle curve dei tassi di interesse (4,1 milioni di Euro), come meglio descritto al paragrafo 1.5 Dati economici e patrimoniali.
(**) Derivante dall'acquisizione del restante 25% della partecipazione Refrion S.r.l., come descritto in Relazione.
(10)Risultato netto di esercizio rettificato dei costi e ricavi non rientranti nella gestione ordinaria (“base” EBT adjusted - vedasi tabella precedente) al netto degli effetti fiscali:
Valori in milioni di Euro
2024
2023
Risultato Netto d'esercizio
35,8
31,4
Proventi e oneri finanziari netti al netto del carico fiscale (*)
0,7
4,7
Spese di start-up sito produttivo ex ACC Wanbao
-
0,8
Contributo straordinario per Emilia-Romagna
-
0,2
Variazione del debito per l'acquisto 25% della partecipazione Refrion S.r.l. (**)
0,9
-
Risultato Netto d'esercizio adjusted
37,4
37,0
(*) Variazione negativa del valore del fair value dei contratti derivati di copertura gestionale dei finanziamenti (5,1 milioni di Euro) al netto dell'effetto positivo sul costo ammortizzato riveniente dall'aggiornamento delle curve dei tassi di interesse (4,1 milioni di Euro), come meglio descritto al paragrafo 1.5 Dati economici e patrimoniali.
(**) Derivante dall'acquisizione del restante 25% della partecipazione Refrion S.r.l., come descritto in Relazione.
(11)Risultato netto dell’esercizio/Numero medio ponderato di azioni ordinarie;
(12)Risultato netto dell’esercizio/(Numero medio ponderato di azioni ordinarie + numero potenziale di ulteriori azioni ordinarie);
(13)Valore nominale del dividendo per azione pagato in ciascun esercizio.
(14)Posizione finanziaria netta/Patrimonio netto.
(15)Somma delle rimanenze di magazzino e dei crediti verso clienti al netto dei debiti verso fornitori;
(16)Attività correnti al netto delle passività correnti.
(17)Flusso di cassa della gestione rettificato delle componenti non operative e della differenza tra capitale circolante operativo effettivo/atteso:
Valori in milioni di Euro
31/12/2024
31/12/2023
Variazione della Posizione Finanziaria Netta
28,8
15,9
Investimenti non ordinari (*)
7,9
21,7
Dividendi distribuiti (**)
9,7
9,1
Variazione del debito per l'acquisto 25% della partecipazione Refrion S.r.l. (**)
0,9
-
Variazione debiti finanziari per lease ai sensi dell'IFRS 16
9,1
(2,9)
Costi non rientranti nella gestione ordinaria
-
1,3
Flusso di cassa della gestione rettificato delle componenti non operative
56,4
45,1
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
34
(*) Trattasi di investimenti con apporto differito sulla generazione di cassa del Gruppo LU-VE, principalmente immobili, anche inclusi nella voce Attività materiali in corso.
(**) Come da "Prospetto dei movimenti di Patrimonio Netto", paragrafo 1.4 delle Note Esplicative.
(***) Derivante dall'acquisizione del restante 25% della partecipazione Refrion S.r.l., come descritto in Relazione.
1.7SOCIETÀ INDUSTRIALI
Si riporta come i dati successivi riflettano per le singole società i valori riportati nei reporting package predisposti ai fini del consolidamento.
Sest-LUVE-Polska Sp.z.o.o. ha raggiunto un fatturato di 114,7 milioni di Euro, (133,7 milioni di Euro nel 2023). Il risultato netto è stato di 10,5 milioni di Euro (19,4 milioni di Euro nel 2023) dopo ammortamenti per 6,1 milioni di Euro ed imposte per 1,8 milioni di Euro.
“OOO” Sest LU-VE ha realizzato un fatturato di 42,0 milioni di Euro (36,3 milioni di Euro nel 2023). Il risultato netto è stato positivo per circa 14,6 milioni di Euro (positivo per 12,2 milioni di Euro nel 2023) dopo ammortamenti per 0,8 milioni di Euro ed imposte per 2,9 milioni di Euro.
HTS S.r.o. ha realizzato un fatturato di 53,3 milioni di Euro (73,0 milioni di Euro nel 2023). Il risultato netto è stato di 4,6 milioni di Euro (7,8 milioni di Euro nel 2023) dopo ammortamenti per 1,2 milioni di Euro ed imposte per 1,3 milioni di Euro.
LU-VE Sweden AB ha realizzato un fatturato di 31,6 milioni di Euro (23,7 milioni di Euro nel 2023) con un risultato positivo di 3,2 milioni di Euro, dopo ammortamenti per 0,6 milioni di Euro e imposte per 0,8 milioni di Euro.
LU-VE Tianmen LTD ha realizzato un fatturato di 16,9 milioni di Euro (15,0 milioni di Euro nel 2023) ed ha registrato un risultato positivo di 1,0 milioni di Euro, dopo ammortamenti per 0,4 milioni di Euro ed imposte per 0,2 milioni di Euro.
Thermo Glass Door S.p.A. ha realizzato un fatturato di 15,6 milioni di Euro (16,9 milioni di Euro nel 2023) ed un risultato negativo di 0,9 milioni di Euro (negativo per 0,7 milioni di Euro nel 2023) dopo ammortamenti per 1,0 milioni di Euro ed un effetto fiscale positivo per 0,3 milioni di Euro.
Manifold S.r.l., ha realizzato un fatturato di 1,4 milioni di Euro (1,5 milioni di Euro nel 2023), con un risultato netto positivo di 0,1 milioni di Euro dopo ammortamenti ed imposte per un totale di 13 migliaia di Euro.
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
35
Spirotech Heat Exchangers Private Limited ha realizzato ricavi totali per 58,0 milioni di Euro (41,9 milioni di Euro nel 2023) con un risultato netto positivo pari a 7,0 milioni di Euro (4,4 milioni di Euro nel 2023) dopo ammortamenti per 1,6 milioni di euro e imposte per 2,4 milioni di Euro.
LU-VE US Inc., ha realizzato un fatturato di 20,3 milioni di Euro (19,4 milioni di Euro nel 2023), con un risultato negativo di 5,3 milioni di Euro, dopo ammortamenti per 1,1 milioni di Euro.
Fincoil LU-VE OY ha realizzato un fatturato di 43,7 milioni di Euro (41,3 milioni di Euro nel 2023), con un risultato netto positivo di 3,6 milioni di Euro (2,5 milioni di Euro lo scorso anno), dopo ammortamenti e imposte per 2,4 milioni di Euro.
Refrion S.r.l. ha realizzato un fatturato di 34,8 milioni di Euro (in linea con l’anno precedente) , con un risultato positivo di 2,4 milioni di Euro (3,1 milioni di Euro lo scorso anno), dopo ammortamenti e imposte per 2,8 milioni di Euro.
RMS S.r.l. ha realizzato un fatturato di 6,9 milioni di Euro (7,5 milioni di Euro lo scorso anno), con un risultato positivo per 0,6 milioni di Euro, dopo ammortamenti e imposte per 0,6 milioni di Euro.
1.8SOCIETÀ COMMERCIALI
La situazione per ogni società è la seguente:
LU-VE France s.a.r.l. ha realizzato un fatturato di 21,1 milioni di Euro (23,4 milioni di Euro nel 2023), con un risultato netto positivo di 0,3 milioni di Euro, dopo ammortamenti ed imposte per 0,2 milioni di Euro.
LU-VE Deutschland GmbH ha realizzato un fatturato di 2,9 milioni di Euro (4,5 milioni di Euro nel 2023) con un risultato netto negativo di 0,3 milioni di Euro, dopo ammortamenti ed imposte per 0,1 milioni di Euro.
LU-VE Iberica SL ha realizzato un fatturato di 13,5 milioni di Euro (14,5 milioni nel 2023), con un risultato netto positivo di 0,4 milioni di Euro, dopo ammortamenti ed imposte per 0,2 milioni di Euro.
LUVEDIGITAL S.r.l. ha realizzato un fatturato di 0,5 milioni di Euro, con un risultato netto positivo di circa 12 migliaia di Euro, dopo ammortamenti ed imposte per 16 migliaia di Euro.
RELAZIONE UNICA SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2024
36
LU-VE Austria GmbH ha realizzato un fatturato di 0,3 milioni di Euro, con un risultato netto positivo di 64 migliaia di Euro, dopo ammortamenti e imposte per 10 migliaia di Euro.
LU-VE Netherlands B.V. ha realizzato un fatturato di 4,6 milioni di Euro, con un risultato netto positivo di 0,5 milioni di Euro, dopo ammortamenti ed imposte per 0,2 milioni di Euro.
LU VE Middle East DMCC ha realizzato un fatturato di 0,9 milioni di Euro, con un risultato positivo di 60 migliaia di Euro, dopo ammortamenti per 62 migliaia di Euro.
“OOO” LU-VE Moscow ha realizzato un fatturato di 2,3 milioni di Euro, con un risultato positivo di 0,1 milioni di Euro, dopo ammortamenti e imposte per 0,1 milioni di Euro.
LU-VE South Korea ha chiuso l’anno con un fatturato di 0,1 milioni di Euro ed un risultato netto negativo pari a 15 migliaia di Euro.
Refrion Deutschland GmbH ha realizzato un fatturato pari a 2,5 milioni di Euro ed un risultato netto negativo di 0,1 milioni di Euro.
LU-VE UK Ltd ha realizzato un fatturato pari a 0,4 milioni di Euro e un risultato netto positivo di 0,1 milioni di Euro.
LU-VE Contardo Pacific pty. Ltd. e LU-VE Asia Pacific Ltd. non sono attualmente operative, in attesa di formalizzare la liquidazione delle società.
1.9INVESTIMENTI
Gli investimenti del Gruppo nell’anno 2024 sono stati pari a 35,6 milioni di Euro (44,1 milioni di Euro nel 2023), a fronte di ammortamenti per 31,8 milioni di Euro. Di seguito un riepilogo degli investimenti per società:
Dati in migliaia di Euro
 
 
INVESTIMENTI
 
 
 
 
 
 
Categoria
LU-VE
SEST LUVE POLSKA
HTS
SPIROTECH
TGD
LU-VE US
LU-VE HEAT EXCHANGERS (Tianmen)
FINCOIL
GRUPPO REFRION
ALTRE
Totale
Terreni e fabbricati
767
256
225
7
-
-
-
-
906
110
2.271
Impianti e macchinari
3.971
249
5
656
63
-
33
1
316
247
5.541
Diritti d'uso
7.289
125
-
-
196
123
886
6.575
455
538
16.187
Altro
2.189
388
137
117
160
95
62
67
470
348
4.033
Imm. in corso
436
312
1.066
1.238
72
1.125
944
56
592
1.758
7.599
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
37
TOTALE
14.652
1.330
1.433
2.018
491
1.343
1.925
6.699
2.739
3.001
35.631
È proseguito il programma di investimenti per l’ampliamento e la razionalizzazione di alcuni siti produttivi e per il potenziamento delle capacità produttive installate. I principali investimenti dell’esercizio hanno riguardato:
L’ampliamento del sito produttivo ed il potenziamento della capacità produttiva esistente da parte della controllata Refrion S.r.l;
L’ampliamento del sito produttivo ed il potenziamento della capacità produttiva esistente da parte di LU-VE S.p.A., in particolare dell’immobile situato a Borgo Valbelluna (Belluno), relativamente al progetto ex ACC – Wanbao;
L’ampliamento del sito produttivo ed il potenziamento della capacità produttiva esistente da parte della controllata LU-VE HEAT EXCHANGERS (Tianmen) Co, Ltd;
L’ampliamento della capacità produttiva esistente della controllata SPIROTECH Heat Exchangers Pvt. Ltd;
L’ampliamento della capacità produttiva esistente (per 4,0 milioni di Euro) e l’acquisto di software gestionali e tecnici per una miglior operatività a livello di Gruppo (1,1 milioni di Euro) principalmente da parte della capogruppo LU-VE S.p.A.;
L’ampliamento del sito produttivo ed il potenziamento della capacità produttiva esistente da parte della controllata ceca;
L’incremento dei right-of-useper 16 milioni di Euro di cui 13,8 milioni di Euro relativi a uffici e immobili (principalmente l’immobile Fincoil LU-VE OY per 6,4 milioni di Euro e l’immobile LU-VE S.p.A situato ad Alonte per 6,3 milioni di Euro) e 1,2 milioni relativi ad auto;
Il Gruppo ha inoltre sostenuto costi di sviluppo per 0,4 milioni di Euro.
2RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
2.1INFORMAZIONI GENERALI
2.1.1 CRITERI GENERALI PER LA REDAZIONE DELLA RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITÀ (BP1)
La presente rendicontazione consolidata di sostenibilità (di seguito “Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità” o “Rendicontazione”), redatta in conformità al Decreto Legislativo 125/2024, emanato in attuazione della Direttiva 2022/2464/EU (“Corporate
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
38
Sustainability Reporting Directive”), intende fornire una rappresentazione completa e accurata sulle performance e modalità di gestione del Gruppo LU-VE dei temi di sostenibilità ritenuti rilevanti. Per gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti sono state rendicontate politiche, strategie, azioni, obiettivi e metriche con l’intento di indicare il percorso di sostenibilità condotto finora dal Gruppo e dare visibilità delle prospettive future. I dati e le informazioni riportati nel presente documento fanno riferimento alle attività svolte dal Gruppo LU-VE nel corso dell’esercizio 2024 (da gennaio a dicembre 2024), laddove non diversamente specificato.
La Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità è stata redatta in conformità agli European Sustainability Reporting Standards (di seguito anche “ESRS”) promulgati dalla Commissione Europea; il perimetro di rendicontazione include la Capogruppo LUVE S.p.A. e tutte le società del Gruppo LU-VE consolidate integralmente e l'ambito di consolidamento è lo stesso usato per il bilancio consolidato finanziario. La Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità riporta le informazioni significative relative agli impatti, i rischi e le opportunità ritenute rilevanti lungo la catena del valore del Gruppo LU-VE, sia a monte sia a valle. Nello specifico rendiconta con riferimento alla catena a monte, impatti, rischi e opportunità connessi a temi ambientali e sociali (in particolare i temi relativi all’inquinamento, alla biodiversità e alla tutela dei diritti umani); mentre con riferimento alla catena a valle, i principali ambiti di rendicontazione sono correlati alla gestione dei prodotti e dei clienti, in particolare le emissioni, l’accesso a informazioni (di qualità) e le pratiche commerciali responsabili. In tale contesto, le informazioni inerenti alla catena del valore rendicontate nel presente documento si riferiscono alle politiche adottate dal Gruppo in relazione agli impatti, rischi e opportunità identificati come rilevanti nella catena del valore e alla metrica relativa alle emissioni di gas a effetto serra Scope 3.
Il Gruppo non si è avvalso dell'opzione di omettere una specifica informazione corrispondente a proprietà intellettuale, know-how o a risultati dell'innovazione e non si è avvalso dell’esenzione della comunicazione di informazioni concernenti gli sviluppi imminenti o le questioni oggetto di negoziazione, a norma dall'articolo 19 bis, paragrafo 3, e dell'articolo 29 bis, paragrafo 3, della direttiva 2013/34/UE.
La frequenza di rendicontazione sarà annuale e il Gruppo ha applicato le disposizioni di applicazione graduale (phase-in) in conformità con l'Allegato C dell'ESRS 1 per tutti gli effetti finanziari attesi dei rischi e delle opportunità rilevanti.
Per maggiori dettagli circa l’applicazione dei phase-in si prega di fare riferimento alla Sezione IRO-2 Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
39
Per le azioni adottate in relazione agli aspetti di sostenibilità indicate in ciascun capitolo, il Gruppo ha definito come significativi gli importi delle spese operative e in conto capitale che superano la soglia di 1 milione di euro.
2.1.2 INFORMATIVA IN RELAZIONE A CIRCOSTANZE SPECIFICHE (BP2)
L'effetto di circostanze specifiche sulla redazione della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità è indicato puntualmente nella descrizione delle informative a cui tali circostanze attengono.Si segnala che il Gruppo applica i medesimi orizzonti temporali di breve, medio e lungo periodo definiti dall’ESRS 1, sezione 6.4.
Per fornire una corretta rappresentazione delle performance, il ricorso a stime è stato limitato il più possibile; ove ne sia stato fatto ricorso, queste sono fondate sulle migliori metodologie disponibili e opportunamente segnalate. In tale contesto, si segnala che il Gruppo ha avuto la necessità di avvalersi di stime riguardanti dati ed informazioni afferenti alla catena del valore per il calcolo delle emissioni di Scopo 3 (maggiormente dettagliate nel seguito). Si segnala in ogni caso che le stime effettuate ai fini della presente Rendicontazione non sono nel complesso caratterizzate da un livello di incertezza elevato, ad eccezione di quelle relative alle emissioni di Scopo 3, come dettagliato di seguito.
Le metodologie di stima sono state impiegate nei seguenti casi:
i)nel calcolo delle emissioni di gas a effetto serra Scope 3, in relazione a un insieme di Categorie come dettagliato nella Sezione “2.2.2 Cambiamenti Climatici E1-6 Emissioni lorde di gas a effetto serra di scopo 1,2,3 ed emissioni totali di gas a effetto serra”;
ii)nella stima degli investimenti previsti (CAPEX) per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico, come dettagliato nella sezione “E1-3 Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici”;
iii)nel calcolo delle emissioni inquinanti generate per gli stabilimenti in India, Stati Uniti, Cina e Finlandia, in assenza di misurazioni puntuali effettuate presso i singoli stabilimenti, per la stima delle emissioni inquinanti, nello specifico, è stato quantificato un dato di emissioni inquinanti medie sulla base delle analisi effettuate presso lo stabilimento di Uboldo, poi moltiplicato tenendo in considerazione la presenza di macchinari/processi produttivi presso gli stabilimenti oggetto di stima. I dati non sono comunque stati inseriti all’interno della presente Rendicontazione in quanto, al completamento della stima, le emissioni risultavano essere inferiori ai limiti previsti dalla norma, come dettagliato nella Sezione “E2-4 – inquinamento di aria, acqua e suolo”
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
40
iv)nel calcolo dei materiali biologici e tecnici, come dettagliato nella sezione “E5-4 Flussi di risorse in entrata”.
Le cause di incertezze nelle stime sono riconducibili ai seguenti dati relativi alle emissioni Scope 3:
i)Categoria 1: le emissioni calcolate secondo il metodo spend-based, pari al 30% della spesa totale e pari al 4% delle emissioni sul totale, presentano un livello di incertezza maggiore rispetto al metodo physical-based;
ii)Categoria 2: tutte le emissioni sono state stimate con l’approccio spend-based;
iii)Categoria 7: il calcolo è stato effettuato sulla base dei risultati di un’indagine che ha raccolto dati su circa il 50% della popolazione aziendale, campione rappresentativo dei commuting habit dei dipendenti ma che introduce un margine di incertezza;
iv)Categoria 11: le assumptions alla base del calcolo associate alla durata della vita del prodotto, al consumo medio durante l’utilizzo e alle perdite di gas refrigeranti durante il ciclo di vita introducono un margine di incertezza;
v)Categoria 12: in assenza di dati specifici sui diversi scenari di smaltimento dei componenti dei prodotti a fine vita (es. discarica, incenerimento, riciclo), è stato necessario adottare un’ipotesi conservativa selezionando fattori emissivi corrispondenti a scenari di smaltimento conservativi dai database Ecoinvent 3.11 e DEFRA 2024.
Essendo il primo anno di predisposizione della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità in accordo al Regolamento UE 2023/2772, il Gruppo si è avvalso dell’esenzione di comunicare le informazioni comparative ai sensi dell’ESRS 1 par. 10.3.
Con riferimento alle informazioni rendicontate relative alla catena del valore, si rendicontano: i) politiche e obiettivi in relazione ad alcuni impatti, rischi ed opportunità rilevanti; ii) i dati di emissione di gas a effetto serra Scope 3, come dettagliato nella sezione E1-6.
Il Gruppo non include nella propria Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità informazioni derivanti da altre normative che richiedono la divulgazione di informazioni sulla sostenibilità o da altri standard e quadri di riferimento generalmente accettati per la rendicontazione della sostenibilità, ad eccezione delle richieste del Regolamento UE 2020/852 del Parlamento Europeo e del Consiglio e relativi Regolamenti delegati, in relazione alla Tassonomia Europea per le attività ecosostenibili.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
41
2.1.3 RUOLO DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DIREZIONE E CONTROLLO (GOV1) E INFORMAZIONI FORNITE AGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DIREZIONE E CONTROLLO DELL'IMPRESA E QUESTIONI DI SOSTENIBILITÀ DA QUESTI AFFRONTATE (GOV2)
La governance della Capogruppo LU-VE S.p.A. (società emittente titoli quotati sul mercato Euronext Star di Milano) è caratterizzata da un sistema di governo societario “tradizionale” (c.d. modello latino) e si pone come obiettivo di garantire il successo sostenibile del Gruppo, attraverso un corretto funzionamento della Società, in primis, e del Gruppo in generale, nonché la valorizzazione su scala globale della compatibilità ambientale e dell’affidabilità dei suoi prodotti e l’attenzione alle persone, così da realizzare la massimizzazione del valore creato per gli azionisti e per tutti gli altri portatori di interessi che potrebbero essere influenzati dalle attività dell’impresa e dai suoi rapporti commerciali diretti e indiretti lungo la catena del valore. Il sistema di governo societario è connotato dalla presenza:
i)del Consiglio di Amministrazione (“CdA”), investito dei poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della società; all’interno del Consiglio di Amministrazione sono stati costituiti tre comitati (il Comitato Remunerazioni e Nomine, il Comitato Controllo e Rischi e per l’Operatività con Parti Correlate e il Comitato Indipendenti) che, con un ruolo istruttorio, consultivo e propositivo, hanno lo scopo di supportare il Consiglio di Amministrazione, migliorando l’efficienza e l’efficacia dell’attività dello stesso;
ii)del Collegio Sindacale, chiamato a vigilare: (i) sull’osservanza della legge e dello Statuto Sociale; (ii) sul rispetto dei principi di corretta amministrazione; (iii) sull’adeguatezza della struttura organizzativa della Società per gli aspetti di competenza del Collegio, del sistema di controllo interno e di un sistema amministrativo-contabile adeguato e affidabile nel rappresentare correttamente i fatti di gestione e, in particolare: il processo di informativa finanziaria e Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità; l’efficacia dei Sistemi di controllo interno, di revisione interna, se applicabile, e di gestione del rischio, per quanto attiene all’informativa finanziaria e alla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità; (iv) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Corporate Governance al quale la Società ha comunicato di aderire, nonché a quelle di eventuali ulteriori codici di comportamento redatti da società di gestione di mercati regolamentati o da associazioni di categoria cui la Società, mediante informativa al pubblico, dichiari di attenersi; nonché (v) sull’adeguatezza delle disposizioni impartite alle Società Controllate ai sensi dell’art. 114, comma 2°, del TUF;
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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iii)dell’Assemblea dei Soci che, in sede ordinaria e straordinaria, delibera sulle materie ad essa riservate dalla legge e dallo Statuto Sociale.
La governance della Società prevede inoltre la presenza del Direttore Generale, dirigente a cui è affidata la gestione ordinaria delle attività del Gruppo, a supporto del CEO, e l’attuazione delle linee strategiche, anche in materia di Successo Sostenibile, identificate dal Consiglio di Amministrazione.
In conformità alla normativa applicabile, negli organi di amministrazione, direzione e controllo non è prevista alcuna rappresentanza dei dipendenti e degli altri lavoratori.
In merito alle questioni di sostenibilità LU-VE ha informato i rappresentanti dei lavoratori attivi presso la propria sede amministrativa, illustrando alle RSU in uno specifico incontro, svoltosi nel mese di dicembre 2024, i principali impatti, rischi e opportunità alla base delle strategie di sostenibilità del Gruppo, attinenti alle tematiche di interesse per i lavoratori, nonché i mezzi per ottenere e verificare le connesse informazioni sulla responsabilità. I lavoratori non hanno ritenuto di esprimere alcun parere in merito e l’incontro è stato oggetto di verbale sottoscritto dai partecipanti.
Di seguito, in forma grafica, è riassunta la composizione degli organi sociali attualmente in carica.
Composizione del Consiglio di Amministrazione (CdA)
Matteo Liberali
CEO e Presidente CdA
Esecutivo
Pier Luigi Faggioli
Vice Presidente
Esecutivo
Michele Faggioli *
CSDO
Esecutivo
Raffaella Cagliano *
Amministratore
Non Esecutivo
Indipendente
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
43
Anna Gervasoni
Amministratore
Non Esecutivo
Indipendente
Fabio Liberali
Amministratore (CICO)
Non Esecutivo
Laura Oliva *
Amministratore
Non Esecutivo
Stefano Paleari
Amministratore
Non Esecutivo
Indipendente
Carlo Paris *
Amministratore
Non Esecutivo
Indipendente
Roberta Pierantoni *
Amministratore
Non Esecutivo
* Membri che hanno specifiche competenze tecniche in materia di sostenibilità
Marco Claudio Vitale
Presidente Onorario CdA
Composizione del Comitato Controllo e Rischi e per l’Operatività con Parti Correlate
Stefano Paleari
Presidente
Anna Gervasoni
Membro
Laura Oliva
Membro
Composizione del Comitato Remunerazioni e Nomine
Stefano Paleari
Anna Gervasoni
Roberta Pierantoni
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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Presidente
Membro
Membro
Composizione del Comitato Indipendenti
Stefano Paleari
Presidente
Raffaella Cagliano
Membro
Carlo Paris
Membro
Composizione del Collegio Sindacale
Mara Palacino
Presidente
Paola Mignani
Membro
Domenico A. M. Fava
Membro
Composizione dell’Organismo di Vigilanza
Marco Romanelli
Presidente
Elena Negri
Membro
Andrea Colombo
Membro
Riccardo Quattrini
Direttore Generale (DG)
Michele Garulli
Investor Relator
Elena Negri
Internal Audit & ERM Director
Eligio Macchi
Dirigente Preposto
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
45
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: COMPOSIZIONE
Il Consiglio di Amministrazione in carica, nominato dall’Assemblea dei Soci del 28 aprile 2023 in conformità delle disposizioni di legge e dello Statuto Sociale in materia di voto di lista, alla data della presente Relazione è composto da 10 (dieci) membri, di cui:
- 3 (tre), pari al 30% del numero complessivo dei membri, si qualificano quali amministratori esecutivi ai sensi del Codice di Corporate Governance; e
- 7 (sette), pari al 70% del numero complessivo dei membri, si qualificano quali amministratori non esecutivi, di cui 4 (quattro), pari al 40% del numero complessivo dei membri, sono in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi del combinato disposto degli articoli 147-ter, comma 4 e 148, comma 3 del TUF e dell’art. 2, Raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance;
Rispetto al numero complessivo dei membri del Consiglio di Amministrazione, sei membri appartengono al genere maschile (60% del numero complessivo dei membri) e quattro al genere femminile che risulta, pertanto, quello meno rappresentato (40% del numero complessivo dei membri).
Nel Consiglio di Amministrazione non sono rappresentati dipendenti e altri lavoratori, in quanto sia l’ordinamento italiano che lo Statuto sociale di LU-VE S.p.A. non prevedono la rappresentanza degli stessi all’interno di tale organo.
I componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale sono nominati dall’Assemblea sulla base del meccanismo del voto di lista. Tale sistema di votazione, che prevede il ricorso a liste di candidati tra loro concorrenti, garantisce la nomina di esponenti della minoranza azionaria.
Tutti gli amministratori hanno professionalità e competenze per contribuire efficacemente alla discussione consiliare e sono dotati di competenze diversificate così da garantire l’adeguata ponderazione delle decisioni consiliari e assicurare un monitoraggio efficace della gestione. Il Consiglio così nominato resterà in carica fino alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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Si riportano sinteticamente di seguito le principali competenze in materia di sostenibilità dei consiglieri. Si segnala tuttavia che, per ciò che concerne la mancanza, per taluni consiglieri, di specifiche competenze in materia di sostenibilità o di esperienza nello stesso settore in cui opera il Gruppo, questi sono comunque dotati di conoscenze organizzative, finanziarie, accademiche e di governance diversificate; tale elemento risulta essere di fondamentale importanza al fine di arricchire la discussione e garantire che le decisioni assunte siano frutto di una pluralità di qualificati ed eterogenei punti di vista in grado di esaminare le tematiche in discussione da prospettive diverse.
Inoltre, i membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale sono stati oggetto di sezioni di induction specificamente dedicate ai temi della sostenibilità: in data 28 novembre 2023 è stata organizzata una sessione di formazione in materia di strategie e innovazioni per la sostenibilità, condotta da un docente universitario con ruoli di rilievo a livello nazionale e internazionale in materia di sostenibilità, finanza e innovazione a impatto sociale. Tale incontro ha permesso di approfondire alcuni aspetti chiave per l’attuale e futura strategia di sostenibilità del Gruppo LU-VE; in data 6 novembre 2024 è stata effettuata una sessione di formazione in merito alle strategie del Gruppo per il recepimento della direttiva CSRD “Corporate Sustainability Reporting Directive”, che prevede l’adozione dei nuovi standard di rendicontazione “European Sustainability Reporting Standards”, sessione condotta dai consulenti che supportano la Società nelle attività di recepimento della normativa in materia di Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità; infine, in data 7 febbraio 2025,è stata tenuta una ulteriore sessione di formazione in merito alla direttiva CSRD, approfondendo in particolare lo stato di avanzamento dell’analisi di doppia materialità del Gruppo LU-VE.
I membri del Consiglio di Amministrazione che hanno acquisito competenze ed esperienze connesse alle tematiche di sostenibilità sono i seguenti:
Michele Faggioli, consigliere con Delega (Chief Strategic Development Officer - CSDO” con decorrenza dal 28 novembre 2023), membro del Consiglio di Amministrazione dal 18 luglio 2014. Da Luglio 2014 partecipa al capitale di LU-VE tramite la società G4 S.r.l. e sino al 28 novembre 2023 è stato Amministratore Delegato Operations del Gruppo LU-VE; con decorrenza dal 28 novembre 2023 ha assunto il ruolo di Chief Strategic Development Officer CSDO, occupandosi in prima persona della necessaria integrazione delle attività ESG nelle strategie di sviluppo del Gruppo LU-VE.
Raffaella Cagliano, Amministratrice indipendente in carica dal 29 aprile 2020, è Professoressa Ordinaria di Gestione e Organizzazione Aziendale e Professoressa e coordinatrice dell’area di People Management & Organization e dell’area Sustainability presso la School of Management del Politecnico di Milano. É direttrice del Master in
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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Sustainability Management and Corporate Social Responsibility del MIP Graduate School of Business, Politecnico di Milano, e condirettrice dell’Osservatorio Food Sustainability della School of Management del Politecnico di Milano.
Laura Oliva, Amministratrice non esecutiva in carica dal 10 marzo 2017. Esperta di tecnologie FinTech e di gestione dei rischi finanziari e di sostenibilità (ESG), è co-autrice del libro “Sostenibilità per scettici” edito da Mondadori e pubblicato nel 2022.
Carlo Paris, Amministratore indipendente in carica dal 28 aprile 2023.Ha acquisito competenze certificate in Sostenibilità, riconosciute nell’ambito dei contesti aziendali. Ricopre infatti il ruolo di Presidente del Comitato Sostenibilità per Enav (secondo mandato); dal 27 aprile 2021 è componente del Comitato Controllo Rischi, Sostenibilità e Parti Correlate di F.I.L.A. FABBRICA ITALIANA LAPIS ED AFFINI S.P.A., oltre che essere membro del Consiglio di Amministrazione e Presidente del Comitato Remunerazione.
Roberta Pierantoni, Amministratrice non esecutiva in carica dal 10 marzo 2017. Opera principalmente nei settori del diritto commerciale, della corporate & sustainability governance, della contrattualistica e dell’arbitrato, presso uno studio Legale e Tributario di cui è Partner. Nel 2022 ha frequentato il corso “Sustainability Strategy and Governance. Integrare i fattori ESG in azienda” presso la SDA Bocconi School of Management, superando a pieni voti l’esame finale. Tiene relazioni in seminari, convegni e corsi di perfezionamento anche in materia di corporate & sustainability governance.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: COMPETENZE E ATTIVITÀ CON RIFERIMENTO ALLE QUESTIONI DI SOSTENIBILITÀ
Il Consiglio di Amministrazione svolge un ruolo centrale nella guida strategica della Società e del Gruppo così come nella supervisione della complessiva attività di impresa: infatti è investito - nei rispetti dei limiti di legge e di statuto dell’ordinaria e straordinaria gestione della Società e allo stesso fanno capo le funzioni e la responsabilità degli indirizzi strategici e organizzativi della Società e del Gruppo in coerenza con il perseguimento del Successo Sostenibile, il monitoraggio dell’attuazione delle strategie definite, nonché la verifica dell’esistenza dei controlli necessari per monitorare l’andamento della Società e delle sue Controllate.
In tale ottica, il Consiglio:
(a)definisce le strategie della Società e del Gruppo in coerenza con il perseguimento del successo sostenibile e ne monitora l’attuazione;
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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(b)definisce il sistema di governo societario più funzionale allo svolgimento dell’attività dell’impresa e al perseguimento delle sue strategie, tenendo conto degli spazi di autonomia offerti dall’ordinamento. Se del caso, valuta e promuove le modifiche opportune, sottoponendole, quando di competenza, all’Assemblea;
(c)promuove, nelle forme più opportune, il dialogo con gli azionisti e gli altri stakeholder rilevanti per la Società.
Le responsabilità del Consiglio di Amministrazione e i compiti attribuiti allo stesso, anche in materia di impatti, rischi e opportunità, sono definite nel “Regolamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati Endoconsiliari di LU-VE S.p.A.” (di seguito “Regolamento”) e nelle Linee di Indirizzo sul Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (di seguito “Linee di Indirizzo SCIGR”).
Tali responsabilità erano già state attribuite ai sopra citati organi di governance prima dell’entrata in vigore del D.Lgs. 125/2024; si segnala che a seguito dell’introduzione del Decreto sono state apportate alcune modifiche al fine di recepire le disposizioni cogenti.
In particolare, in coerenza con la missione allo stesso attribuito, è stabilito che, fra l’altro, il Consiglio di Amministrazione:
(a)esamina e approva il Piano Industriale integrato della Società e del Gruppo, anche in base all’analisi degli impatti, dei rischi e delle opportunità rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine effettuata, con l’eventuale supporto del Comitato Controllo e Rischi;
(b)monitora periodicamente l’attuazione del Piano Industriale integrato e valuta il generale andamento della gestione, confrontando periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati;
(c)definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società, individuando e valutando tutti gli elementi che possono assumere rilievo nell’ottica del Successo Sostenibile della Società;
(d)monitora periodicamente, con il supporto del CCR, gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti per la Società e il Gruppo, l’attuazione della procedura di dovuta diligenza della Società e del Gruppo ai fini della sostenibilità (c.d. Dovere di Diligenza”), nonché i risultati e l’efficacia delle politiche, delle azioni, delle metriche e degli obiettivi adottati per affrontarli;
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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(e)definisce il sistema di governo societario della Società e la struttura del Gruppo LU-VE e valuta l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, anche in relazione al processo di formazione della relazione finanziaria annuale contenente la rendicontazione consolidata di sostenibilità (c.d. “Relazione Annuale Integrata”);
(f)con il supporto del Comitato Remunerazioni e Nomine: (i) elabora, nel rispetto della normativa, anche regolamentare, pro tempore vigente nonché dei principi e delle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, la politica di remunerazione degli amministratori, del direttore generale, dei sindaci e del Top Management, applicando una procedura trasparente e assicurando che la stessa sia funzionale al perseguimento del Successo Sostenibile e tenga conto della necessità di disporre, di trattenere e motivare persone dotate della competenza e della professionalità richieste dal ruolo ricoperto nella Società; (ii) assicura che la remunerazione erogata e maturata sia coerente con i principi e i criteri definiti nella politica, alla luce dei risultati conseguiti e delle altre circostanze rilevanti per la sua attuazione;
Inoltre, nell’ottica di garantire un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi che concorra ad assicurare, tra l’altro, l’efficacia ed efficienza dei processi aziendali, l’affidabilità, l’accuratezza e l’attendibilità delle informazioni fornite agli organi sociali e al mercato, inclusa l’informazione economica, finanziaria e di sostenibilità, e l’effettiva ed efficace identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali impatti, rischi e opportunità rilevanti per la Società e per il Gruppo, al fine di contribuire al Successo Sostenibile, ai sensi delle sopracitate Linee di Indirizzo SCIGR, il Consiglio stesso:
(a)definisce e aggiorna i principi e le indicazioni contenuti nelle Linee di Indirizzo SCIGR, con il supporto e previo parere del Comitato Controllo e Rischi, in modo che i principali rischi, impatti e opportunità rilevanti afferenti all’Emittente e alle sue Controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre il grado di compatibilità di tali fattori con una gestione dell’impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati, includendo nelle proprie valutazioni tutti gli elementi che possono assumere rilievo al fine di contribuire al Successo Sostenibile dell’Emittente e del Gruppo;
(b)individua al suo interno (i) il Chief Executive Officer incaricato dell’istituzione e del mantenimento di un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi,
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nonché (ii) il Comitato Controllo e Rischi, con il compito: (x) di supportare, con un’adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al SCIGR, e quelle relative all’approvazione della Relazione Annuale Integrata e delle altre relazioni periodiche finanziarie; (y) di provvedere alla sorveglianza degli impatti, dei rischi e delle opportunità rilevanti per la Società e per il Gruppo;
(c)periodicamente, e di regola in occasione della (o precedentemente alla) riunione del Consiglio di Amministrazione convocata per l’approvazione della Relazione Annuale Integrata, approva le strategie e le politiche di gestione dei principali impatti, rischi e opportunità rilevanti dell’Emittente e del Gruppo LU-VE, con particolare attenzione alle Società Controllate aventi rilevanza strategica, sulla base dell’analisi dei rischi aziendali e dei relativi processi di controllo effettuata dal Chief Executive Officer e con il supporto e previo parere del Comitato Controllo e Rischi, che a tal fine riferisce al Consiglio di Amministrazione sullo stato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi anche in relazione ai fattori da cui possono derivare rischi alla Società e al Gruppo; nelle proprie valutazioni il Consiglio di Amministrazione include tutti gli elementi che possono assumere rilievo al fine del Successo Sostenibile dell’Emittente e del Gruppo; si segnala che, con particolare riferimento agli impatti, rischi e opportunità rilevanti in materia di sostenibilità, emersi dall’analisi di doppia materialità, viene condotta una approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione a partire dall’esercizio 2024;
(d)periodicamente, e di regola in occasione dell’approvazione del piano industriale integrato, monitora, con il supporto e previo parere del Comitato Controllo e Rischi, che la strategia del Gruppo e le sue decisioni in merito ad operazioni rilevanti per la Società e per il Gruppo tengano conto dei rischi, degli impatti e delle opportunità rilevanti per la Società e per il Gruppo;
(e)periodicamente, e di regola in occasione delle (o precedentemente alle) riunioni del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della Relazione Annuale Integrata e di quella finanziaria semestrale, verifica con il supporto e previo parere del Comitato Controllo e Rischi - l’adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell’impresa e al profilo di rischio assunto, anche con riferimento alla gestione dei rischi, degli impatti e delle opportunità rilevanti per la Società e per il Gruppo, nonché la sua efficacia, assicurandosi che:
-i compiti e le responsabilità siano allocati in modo chiaro e appropriato;
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-le funzioni di controllo, ivi incluso il Responsabile della funzione di Internal Audit, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154-bis del TUF (anche il Dirigente Preposto”) e l’Organismo di Vigilanza, siano fornite di professionalità e risorse adeguate per l’autonomo svolgimento dei loro compiti, così da garantire l’efficacia e l’imparzialità di giudizio; al Responsabile della funzione di Internal Audit deve comunque essere assicurata l’indipendenza da ciascun responsabile di aree operative sottoposte alla sua attività di monitoraggio;
(f)descrive con il supporto del Comitato Controllo e Rischi le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e le modalità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti, nella Relazione sulla Corporate Governance indicando i modelli e le best practice nazionali e internazionali di riferimento ed esprimendo la propria valutazione sull’adeguatezza dello stesso, dando conto delle scelte effettuate in merito alla composizione dell’Organismo di Vigilanza; nell’ambito di tale descrizione è inclusa l’illustrazione delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria e di Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità;
(g)con il supporto del Comitato Controllo e Rischi, nomina e revoca i componenti dell’Organismo di Vigilanza dell’Emittente, costituito e funzionante ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001, valutando, nel caso in cui l’Organismo medesimo non coincida con il Collegio Sindacale, l’opportunità di nominare quali membri almeno un amministratore non esecutivo e/o un sindaco e/o il titolare di funzioni legale e di controllo della Società; ciò al fine di assicurare il coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
(h)adotta il Modello Organizzativo di Gestione e Controllo predisposto ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 e ne approva tutti gli adeguamenti alle disposizioni normative di volta in volta vigenti.
Nel caso in cui emergano carenze o anomalie, il Consiglio di Amministrazione adotta tempestivamente le misure opportune.
Il Consiglio di Amministrazione ha identificato nel Comitato Controllo e Rischi, costituito al suo interno, il comitato preposto alla sorveglianza degli impatti, dei rischi e delle opportunità, curando che almeno uno dei suoi membri avesse competenze in materia di sostenibilità.
Le competenze maturate dai membri del Consiglio di Amministrazione consentono agli stessi di monitorare e gestire tutte le tematiche legate agli impatti, ai rischi e alle
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opportunità aziendali: infatti la solida esperienza maturata dai membri esecutivi del Consiglio consentono loro una profonda conoscenza, una visione di sviluppo chiara e una rapida capacità di reazione in relazione alle tematiche ambientali, sociali e di cultura aziendale con cui la vita del Gruppo si confronta; dall’altro lato, le competenze dei membri non esecutivi consentono un confronto ed un dialogo in sede consiliare, atto a garantire la ponderazione delle scelte adottate.
IL CHIEF EXECUTIVE OFFICER E IL CHIEF STRATEGIC DEVELOPMENT OFFICER
Il Consiglio di Amministrazione esplica la propria attività, oltre che direttamente e collegialmente, mediante il Chief Executive Officer (“CEO”), e il Chief Strategic Development Officer (“CSDO”).
Il CEO è stato identificato dal Consiglio come il responsabile della gestione dell’impresa e come soggetto incaricato dell’istituzione e del mantenimento di un efficace Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. In base alle Linee di Indirizzo SCIGR al CEO spettano, fra gli altri, i seguenti compiti in ambito di sostenibilità:
a) curare l’identificazione dei principali impatti, rischi e opportunità aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dall’Emittente e dalle sue Controllate, con particolare attenzione alle società aventi rilevanza strategica, e loro sottoposizione all’esame del Consiglio di Amministrazione almeno una volta l’anno, e di regola in occasione della (o precedentemente alla) riunione del Consiglio di Amministrazione convocata per l’approvazione della Relazione Annuale Integrata;
b) dare esecuzione alle presenti Linee di Indirizzo, curando la progettazione, la realizzazione e la gestione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e verificandone costantemente l’adeguatezza e l’efficacia, nonché curandone l’adattamento alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare. In particolare:
- identificare i fattori di rischio per l’Emittente o le altre società del Gruppo LU-VE, con particolare attenzione alle società aventi rilevanza strategica ferma la responsabilità primaria dei rispettivi amministratori delegati delle singole società anche alla luce dei mutamenti delle condizioni interne ed esterne in cui operano, nonché degli andamenti gestionali, degli scostamenti dalle previsioni e del panorama legislativo e regolamentare di volta in volta vigente, includendo tutti gli impatti, i rischi, e le opportunità che possono assumere rilievo nell’ottica del Successo Sostenibile della Società e del Gruppo;
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- definire i compiti delle unità operative dedicate alle funzioni di controllo, assicurando che le varie attività siano dirette, con efficacia e imparzialità di giudizio, da personale qualificato, in possesso di esperienza e conoscenze specifiche. In tale ambito, vanno individuate e ridotte al minimo le aree di potenziale conflitto di interesse;
c) almeno una volta l’anno, di regola in occasione della (o precedentemente alla) riunione del Consiglio di Amministrazione convocata per l’approvazione della Relazione Annuale Integrata nonché tutte le volte in cui comunque lo ritenga necessario o opportuno in relazione alle circostanze, come nel caso in cui sorgano nuovi rischi rilevanti o vi siano incrementi rilevanti delle possibilità di rischio sottoporre all’esame e alla valutazione del Consiglio di Amministrazione i rischi aziendali (inclusi quelli che possono assumere rilievo nell’ottica del Successo Sostenibile della Società e del Gruppo) e l’insieme dei processi di controllo attuati e progettati per la loro prevenzione, la loro riduzione e la loro efficace ed efficiente gestione, al fine di consentire al Consiglio di Amministrazione una informata e consapevole decisione in merito alle strategie e alle politiche di gestione dei principali rischi dell’Emittente e del Gruppo LU-VE, con particolare attenzione alle società aventi rilevanza strategica;
Il Consiglio di Amministrazione, nell’ambito della riorganizzazione del Gruppo comunicata a fine 2023, ha individuato la figura del CSDO, cui è attribuito il compito di coordinare, a supporto del CEO, l’attuazione delle politiche industriali strategiche, occupandosi dello sviluppo dei singoli plant del Gruppo con riferimento ai profili sia immobiliari, sia industriali in stretta collaborazione con il Direttore Generale del Gruppo LU-VE e specificando che tale funzione dovrà essere condotta nell’ottica del perseguimento del Successo Sostenibile: in particolare il CSDO, in esecuzione delle linee guida approvate dal Consiglio di Amministrazione, cura: (i) lo sviluppo di tutte le attività connesse alle strategie di sostenibilità; e (ii) l’integrazione delle strategie stesse nel piano industriale, a tal fine organizzando l’ufficio sostenibilità del Gruppo LU-VE e coordinandone le attività.
Il COMITATO CONTROLLO E RISCHI: COMPOSIZIONE
Il Comitato Controllo e Rischi in carica, nominato dal Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2023, è attualmente composto da 3 (tre) membri, nelle persone di Stefano Paleari (Presidente), Anna Gervasoni e Laura Oliva, di cui:
a)3 (pari al 100% della composizione) sono non esecutivi;
b)2 (pari al 66,66% della composizione) sono indipendenti;
c)2 (pari al 66,66% della composizione) appartengono al genere femminile e 1 (pari al 33,33% della composizione) appartiene al genere maschile.
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Il funzionamento del Comitato Controllo e Rischi è disciplinato nel Regolamento CdA e Comitati e le sue attribuzioni sono dettagliate nelle Linee di Indirizzo SCIGR.
IL COMITATO CONTROLLO E RISCHI: COMPETENZE CON RIFERIMENTO ALLE QUESTIONI DI SOSTENIBILITÀ
Il Comitato Controllo e Rischi, in conformità con le raccomandazioni dettate dal Codice di Corporate Governance, svolge funzioni propositive e consultive, supportando, con un’adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, nonché quelle relative all’approvazione della Relazione Annuale Integrata e delle altre relazioni periodiche finanziarie. Al Comitato Controllo e Rischi, sulla base di quanto previsto dal Regolamento del CdA e Comitati è attribuita anche la competenza in materia di supervisione dei processi e delle attività in materia di sostenibilità.
In particolare, con riferimento alle tematiche di sostenibilità, il Comitato Controllo e Rischi:
(a)valuta, sentiti il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, la società di revisione e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi applicabili e la loro omogeneità ai fini della redazione della Relazione Annuale Integrata;
(b)supporta, anche rilasciando eventuali pareri, il Consiglio di Amministrazione nella valutazione dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo aziendale volto a gestire gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti per la Società e per il Gruppo;
(c)supporta, anche rilasciando eventuali pareri, il Consiglio di Amministrazione nel monitoraggio in merito al fatto che la strategia del Gruppo e le relative decisioni su operazioni rilevanti per la Società e per il Gruppo, tengano conto degli impatti, dei rischi e delle opportunità rilevanti per la Società e per il Gruppo;
(d)periodicamente, e di regola precedentemente alla riunione del Consiglio di Amministrazione convocata per l’approvazione della Relazione Annuale Integrata, monitora le risultanze della valutazione del rischio e dei controlli interni per quanto riguarda il processo di Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità;
(e)monitora l’elaborazione e l’attuazione del piano industriale integrato della Società e del Gruppo LU-VE finalizzato al perseguimento del Successo Sostenibile e supporta il Consiglio di Amministrazione nell’analisi degli impatti, dei rischi e delle opportunità rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine a beneficio di
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tutti i soggetti i cui interessi sono o potrebbero essere influenzati dalle attività rilevanti per la Società e per il Gruppo;
(f)valuta la correttezza del processo della rendicontazione finanziaria e di quella di sostenibilità contenute nella Relazione Annuale Integrata, affinché le stesse siano funzionali a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della Società, l’impatto della sua attività e le performance conseguite e prende atto dell’informativa resa dagli organi delegati e dal Dirigente Preposto in merito alla sua idoneità a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della Società, l’impatto della sua attività e le performance conseguite;
(g)valuta la correttezza del processo di formazione della rendicontazione finanziaria e di quella di sostenibilità contenute nella Relazione Annuale Integrata, affinché le stesse siano funzionali a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della Società, l’impatto della sua attività e le performance conseguite, e prende atto dell’informativa resa dagli organi delegati e dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in merito alla sua idoneità a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della Società, l’impatto della sua attività e le performance conseguite;
(h)supporta con adeguata attività istruttoria le ulteriori valutazioni e decisioni del Consiglio di Amministrazione in materia di sostenibilità;
(i)monitora la diffusione della cultura della sostenibilità presso tutti gli stakeholder, in linea con i valori, le politiche e il piano industriale integrato;
(j)promuove dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder;
(k)supporta il Consiglio di Amministrazione, anche rilasciando eventuali pareri, nel monitoraggio degli impatti, dei rischi e delle opportunità rilevanti per la Società e il Gruppo, dell’attuazione del Dovere di Diligenza, nonché dei risultati e dell’efficacia delle politiche, delle azioni, delle metriche e degli obiettivi adottati per affrontarli;
(l)supporta il Comitato Remunerazioni e Nomine nelle valutazioni relative all’introduzione e alla definizione di obiettivi di performance non finanziari legati alla corporate social responsibility, per la determinazione della remunerazione variabile degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategiche.
IL COLLEGIO SINDACALE: COMPOSIZIONE
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Il Collegio Sindacale in carica, nominato dall’assemblea del 28 aprile 2023, è attualmente composto da 3 (tre) membri effettivi, tutti (pari al 100% della composizione) indipendenti, di cui 2 (pari al 66,66% della composizione) appartengono al genere femminile e 1 (pari al 33,33% della composizione) appartiene al genere maschile. Nel Collegio Sindacale non sono rappresentati dipendenti e altri lavoratori.
Mara Palacino, Presidente del Collegio Sindacale, è responsabile interna della politica CSR dello studio Pirola Pennuto Zei & Associati e partecipa da anni al Club CSR della Camera di commercio francese che ha l’obiettivo di diffondere una cultura della sostenibilità di impresa tramite il dialogo, lo scambio di idee e la riflessione sulle tematiche dello sviluppo sostenibile. Ha partecipato nel 2024 a corsi e seminari sul tema della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità e sul ruolo del collegio sindacale in ambito CSRD; con riferimento alle competenze in ambito di impatti, rischi e opportunità rilevanti dell'impresa ha partecipato a sessione di Induction organizzate da LU-VE S.p.A. e conta di sviluppare, anche nel corso del corrente anno, capacità e conoscenze adeguate attraverso approfondimenti personali, scambi di esperienze e considerazioni su questioni di sostenibilità con altri professionisti, interni ed esterni a LU-VE S.p.A., nonché partecipazione a giornate-studio in materia. Può avvalersi, all’interno della propria struttura, delle esperienze e competenze di colleghi appartenenti alla Practice ESG & CSR specializzati in materia di sostenibilità, con particolare riguardo all’implementazione e al monitoraggio dei sistemi organizzativi e di compliance, alla gestione degli aspetti giuslavoristici, fiscali e di corporate finance.
Paola Mignani, Sindaco Effettivo, è membro del Comitato rischi e sostenibilità di Cairo Communication S.p.A. (avendo ricoperto anche il ruolo di presidente) e di Piaggio & C. S.p.A.. In tale qualità, ha maturato esperienza diretta in ambito di rispetto dei c.d. obiettivi ESG (anche in paesi dove ancora la sensibilità al riguardo deve ulteriormente svilupparsi), già dalla fase di ricerca e sviluppo sui nuovi prodotti/servizi. In Cairo Communication S.p.A. è anche presidente del Comitato Remunerazioni, avendo dunque maturato esperienza nell’individuazione e nell’assegnazione, poi, di obiettivi ai manager legati ai temi ESG. In ambito finanziario, è amministratore indipendente in Clessidra SGR S.p.A. (private equity). la quale gestisce fondi assegnatari di rating elevati in materia ESG, l’ultimo dei quali è classificato “art. 9”. L’aggiornamento con riguardo all’evoluzione della normativa in area ESG/CSRD è costante anche grazie alle sessioni di induction offerte dalle citate Società, oltre che da LU-VE S.p.A. stessa, e agli incontri periodici con i relativi amministratori, manager e revisori. È docente nel corso di Economia Aziendale impartito presso la Libera Università di Lingue e Comunicazione (occupandosi, tra l’altro, di tematiche inerenti l’ambito ESG e CSRD), e in precedenza, è stata docente presso l’Università Luigi Bocconi.
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Domenico Angelo Magno Fava, Sindaco Effettivo, ha partecipato nel 2024 a corsi e seminari sul tema della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità e sul ruolo del collegio sindacale in ambito CSRD; con riferimento alle competenze in ambito di impatti, rischi e opportunità rilevanti dell'impresa ha partecipato a sessione di Induction organizzate da LU-VE S.p.A e da altre società. In qualità di membro dell’ODV di primaria società, ha partecipato alle attività di aggiornamento del Modello Organizzativo 231, volte ad incorporare nel Modello Organizzativo le Procedure in materia di ESG ed in materia di CSRD. Nel corso del corrente anno l’attività di aggiornamento prosegue mediante la partecipazione a Seminari ed attraverso approfondimenti personali e scambi di esperienze su questioni di sostenibilità con altri professionisti, interni ed esterni a LU-VE S.p.A.. Le attribuzioni e le competenze del Collegio Sindacale sono definite dalla normativa applicabile e dettagliate, per quanto riguarda il ruolo dello stesso nell’ambito del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, nelle Linee di Indirizzo SCIGR.
IL COLLEGIO SINDACALE: COMPETENZE CON RIFERIMENTO ALLE QUESTIONI DI SOSTENIBILITÀ
Le Linee di Indirizzo SCIGR prevedono che al Collegio Sindacale spetti di verificare l’adeguatezza della struttura organizzativa dell’Emittente per gli aspetti di competenza, del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione e, in particolare:
i)il processo di informativa finanziaria e Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità;
ii)l’efficacia dei Sistemi di controllo interno, di revisione interna, se applicabile, e di gestione del rischio, per quanto attiene all’informativa finanziaria e alla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità.
Le Linee di Indirizzo SCIGR prevedono inoltre che il Collegio Sindacale vigili su:
i)la revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, nonché l’attività di attestazione della conformità della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità;
ii)l’indipendenza della società di revisione legale dei conti (nel seguito, “Società di Revisione”) e del revisore incaricato dell’attestazione della conformità della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità (nel seguito, “Revisore della Sostenibilità”), in particolare per quanto concerne la prestazione di servizi non di revisione all’Emittente, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa, anche europea, applicabile.
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e che, anche al fine di espletare i suddetti compiti:
a) il Collegio Sindacale partecipa alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e, ove costituito, del Comitato Esecutivo;
b) ai lavori del Comitato Controllo e Rischi partecipa almeno il Presidente del Collegio Sindacale o altro Sindaco da lui designato; possono comunque partecipare anche gli altri Sindaci; per maggiore efficienza, le riunioni possono tenersi anche in forma congiunta;
c) il Collegio Sindacale provvede ad autonome valutazioni sulla efficacia e sul funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, e può formulare, ogni qualvolta lo ritenga necessario od opportuno, eventuali raccomandazioni agli organi competenti allo scopo di promuovere il rafforzamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi;
d) il Collegio Sindacale può invitare a partecipare alle proprie riunioni ovvero convocare l’Organismo di Vigilanza e formulare richieste di informazioni e/o chiarimenti;
e) il Collegio Sindacale riceve le relazioni del Responsabile della funzione di Internal Audit (in occasione delle riunioni del Comitato Controllo e Rischi) e può invitarlo ad esporre i risultati dell’attività svolta alle periodiche riunioni di controllo, al fine di valutare direttamente e autonomamente l’efficienza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, ogni qualvolta lo ritenga necessario od opportuno;
h) il Collegio Sindacale è responsabile della procedura volta alla selezione della Società di Revisione e del Revisore della Sostenibilità e valuta le proposte formulate dalla Società di Revisione e dal Revisore della Sostenibilità per ottenere l’affidamento del relativo incarico, nonché il piano di lavoro predisposto per la revisione legale dei conti e i risultati esposti dalla Società di Revisione nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione aggiuntiva;
l) ferma restando l’autonomia del Revisore della Sostenibilità nell’espletamento del proprio incarico e, in particolare, nella verifica della corretta applicazione dei criteri di conformità della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione, gli obblighi di marcatura e di informativa con la tempistica di volta in volta ritenuta adeguata in relazione alle circostanze del caso concreto, il Collegio Sindacale invita il Revisore della Sostenibilità a riferire circa l’attività di revisione svolta, al fine di segnalare eventuali criticità;
m) il Collegio Sindacale viene sentito dal Consiglio di Amministrazione in occasione della valutazione dei risultati esposti dalla Società di Revisione e dal Revisore della
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Sostenibilità nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione aggiuntiva indirizzata al Collegio Sindacale e da questi trasmessa al Consiglio di Amministrazione;
n) con la tempistica di volta in volta ritenuta adeguata in relazione alle circostanze del caso concreto, il Collegio Sindacale verifica che la Società di Revisione e il Revisore della Sostenibilità ricevano tutte le informazioni richieste per l’espletamento dei loro compiti, invitando il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari a riferire circa la completezza e la esaustività dei flussi diretti alla Società di Revisione e al Revisore della Sostenibilità;
p) viene sentito dal Comitato Controllo e Rischi in merito al corretto utilizzo dei principi applicabili e alla loro omogeneità ai fini della redazione della Relazione Annuale Integrata.
L’ALTA DIRIGENZA E LO STEERING COMMITTEE AZIENDALE DI SOSTENIBILITÀ
IL DIRIGENTE PREPOSTO
LU-VE ha nominato Eligio Macchi (Chief Financial and Legal Officer del Gruppo LU-VE) quale Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari (nel seguito, anche il “Dirigente Preposto”), cui è attribuito il compito di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione dell’informativa finanziaria e della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità, nonché delle altre comunicazioni di carattere finanziario e di sostenibilità.
Al Dirigente Preposto è attribuito il compito:
a) di progettare, gestire e monitorare i processi riguardanti i flussi informativi di natura amministrativo-contabile, inclusi i sistemi di elaborazione automatica dei dati e di rilevazione contabile e di sostenibilità, anche al fine di rendere nelle forme previste dalla legge e dalla inerente regolamentazione di attuazione le attestazioni sulla loro adeguatezza ed effettiva applicazione;
b) di identificare e valutare i rischi sull’informativa finanziaria e sulla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità e di identificare e realizzare gli opportuni controlli, diretti a mitigare la possibilità che tali rischi si concretizzino;
c) di monitorare e valutare l’effettività dei controlli nel contesto di un sistema di gestione dei rischi e di controllo interno, in relazione al processo di informativa finanziaria e di Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità, adeguato e funzionante.
d) di concerto con il Chief Executive Officer , di dare istruzioni anche alle Società Controllate appartenenti al Gruppo LU-VE, affinché adottino tutti i provvedimenti, le
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procedure amministrative, contabili, di controllo e ogni altro atto e misura funzionali alla corretta formazione dell’informativa finanziaria e della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità, nonché comunque ogni misura comunicata dallo stesso Dirigente Preposto ai sensi e per gli effetti della L. n. 262/05 e dell’ulteriore normativa applicabile in materia, che assicuri la massima affidabilità dei flussi informativi diretti al Dirigente Preposto relativi alla redazione dei documenti contabili societari e della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità.
LO STEERING COMMITTEE AZIENDALE DI SOSTENIBILITÀ
Al fine di agevolare l’integrazione dei temi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance all’interno della strategia aziendale, della gestione dei rischi e dei processi di remunerazione, fin dal 2022 LU-VE ha proceduto a rafforzare il suo presidio di sostenibilità con la creazione di uno Steering Committee aziendale di Sostenibilità, per condividere gli stati di avanzamento delle performance di sostenibilità di Gruppo e discutere le linee strategiche di intervento, che sono poi sottoposte dai consiglieri delegati al Comitato Controllo e Rischi e al Consiglio di Amministrazione per le opportune valutazioni e delibere. Nel corso del 2022, lo Steering Committee aziendale di Sostenibilità ha svolto attività di analisi per validare il posizionamento del Gruppo LU-VE sui temi ambientali e sociali e definito una proposta per un insieme di azioni da intraprendere nel successivo triennio, in linea con il piano industriale, identificando impegni e obiettivi e definendo un sistema di raccolta dati efficiente per misurare e monitorare i progressi delle strategie di sostenibilità nel tempo, che sono stati oggetto di discussione e formalizzazione nel Piano di Sostenibilità approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 23 febbraio 2023 (il “Piano di Sostenibilità”). Lo Steering Committee aziendale di Sostenibilità è partecipato stabilmente da CEO, CSDO, GGM, CFLO, l’Investor Relation e il Sustainability Office. In tale Comitato vengono condivisi gli stati di avanzamento delle performance di sostenibilità di Gruppo e discusse le linee strategiche di intervento, che sono poi sottoposte dai consiglieri delegati al Consiglio di Amministrazione per le opportune valutazioni e delibere. Il Sustainability Office, operativo dal 2021 e a diretto riporto del CSDO, ha l’obiettivo di assicurare una gestione capillare dei progetti a livello internazionale.
LE ATTIVITÀ DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DIREZIONE E CONTROLLO NEL CORSO DELL’ESERCIZIO: IL COMITATO CONTROLLO E RISCHI
Nel corso dell’esercizio 2024, in conformità a quanto previsto dalla normativa pro tempore vigente, dal Regolamento e dalle Linee di Indirizzo SCIGR in vigore prima delle modifiche apportate nel corso del mese di novembre 2024, il Comitato Controllo e
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Rischi ha supervisionato le attività di redazione della dichiarazione non finanziaria 2023, redatta ai sensi del D.Lgs. 254/2016.
Ha inoltre svolto, nell’ambito della predisposizione della Relazione Finanziaria Annuale 2023 e della dichiarazione non finanziaria 2023 attività istruttoria in merito alle analisi di impatto dei rischi climatici preparate dalla Società con il supporto di un consulente esterno, verificando insieme al Dirigente Preposto, anche attraverso un supporto documentale di dettaglio, le specifiche tematiche inerenti al climate change e ai rischi connessi collegati al Piano Industriale approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 21 febbraio 2024.
Ha inoltre monitorato le attività preparatorie per l’identificazione dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine e i criteri di redazione del Piano industriale 2024-2027, anche in considerazione degli esti delle citate analisi e matrici e ha periodicamente monitorando l’andamento delle attività di attuazione dei progetti previsti nel Piano di Sostenibilità approvato dal Gruppo.
Il Comitato Controllo e Rischi ha inoltre chiesto informazioni, unitamente al Comitato Remunerazioni e Nomine, in merito alle modalità di raccolta e rendicontazione dei dati relativi alle emissioni Scope 1 e Scope 2, la cui riduzione a parità di EBITDA costituisce uno dei parametri ai quali è legata una parte della remunerazione variabile degli amministratori esecutivi e di alcuni manager del Gruppo.
Nell’ambito delle proprie riunioni, il Comitato Controllo e Rischi ha altresì potuto verificare con continuità l’effettivo funzionamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia dell’Emittente, sia del Gruppo, esprimendo semestralmente parere favorevole in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della relazione finanziaria semestrale e della relazione finanziaria annuale.
Successivamente all’entrata in vigore del D.Lgs 125/2024, il Comitato Controllo e Rischi ha svolto attività di supervisione in merito alle attività di recepimento di quanto previsto dalla nuova normativa.
In particolare, ha svolto attività istruttoria in relazione alle modifiche proposte al Regolamento e alla Linee Guida per recepire le nuove disposizioni, è stato informato dalle strutture responsabili in merito alla gap analysis effettuata, con il supporto di un consulente esterno, per valutare i contenuti previsti dalla nuova disciplina sulla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità non presenti nella dichiarazione non finanziaria 2023, redatta ai sensi del D.Lgs. 256 e sulle attività poste in essere in relazione ai suddetti gap.
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Ha, inoltre, esaminato la metodologia seguita per la redazione dell’analisi di doppia materialità e visionato la procedura predisposta per la redazione della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità, nonché supervisionato le attività di redazione della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità, monitorando altresì le attività di recepimento relativamente all’identificazione dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine e i criteri di redazione del Piano industriale 2025-2028, anche in considerazione degli esti delle citate analisi e matrici.
Ha inoltre svolto, nell’ambito della predisposizione della Relazione Annuale Integrata 2024 attività istruttoria in merito alle analisi di impatto dei rischi climatici preparate dalla Società con il supporto di un consulente esterno, verificando insieme al Dirigente Preposto, anche attraverso un supporto documentale di dettaglio, le specifiche tematiche inerenti al climate change e ai rischi connessi collegati al Piano Industriale approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 20 febbraio 2025.
LE ATTIVITÀ DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DIREZIONE E CONTROLLO NEL CORSO DELL’ESERCIZIO: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Nel corso dell’esercizio 2024, in conformità a quanto previsto dalla normativa pro tempore vigente, dal Regolamento e dalle Linee di Indirizzo SCIGR pro tempore in vigore, il Consiglio di Amministrazione ha:
(a)esaminato e approvato i piani strategici, industriali e finanziari dell’Emittente e del Gruppo, monitorandone periodicamente l’attuazione; in particolare, in data 21 febbraio 2024, ha approvato: (i) i temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine; (ii) l’aggiornamento del Piano di Sostenibilità 2023-2025; (iii) il piano industriale 2024-2027 di Gruppo.
In occasione del Consiglio di Amministrazione del 21 febbraio 2024, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano industriale 2024-2027 dopo un’analisi complessiva delle strategie del Gruppo e del suo posizionamento in relazione ai temi e alle attività da porre in essere ai fini del raggiungimento del Successo Sostenibile: in tale occasione infatti il Consiglio di Amministrazione: (i) ha verificato l’attuazione del Piano di Sostenibilità 2023-2025 che, sulla scorta dell’individuazione dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine, definisce un piano di azione triennale fondato su quattro macro-obiettivi (neutralità climatica, prodotti a impatto positivo, alto engagement e sostenibilità integrata nel piano industriale) e specifica le attività pianificate nel triennio per il loro raggiungimento; e (ii) ha verificato gli assunti strategici del piano industriale (anch’essi già oggetto di analisi da parte del Comitato Controllo e Rischi), che ricomprendono espressamente il riferimento alla tematica del cambiamento
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climatico e gli esiti del connesso risk assessment sui rischi fisici, dettagliando le principali ipotesi considerate nella redazione del piano stesso;
(b)valutato periodicamente (con cadenza non superiore al trimestre), il generale andamento della gestione, tenendo in considerazione le informazioni ricevute dagli amministratori delegati e confrontando i risultati conseguiti con quelli programmati;
(c)approvato, nella propria riunione del 13 marzo 2024, la dichiarazione non finanziaria 2023, redatta ai sensi del D.Lgs. 254/2016, inclusivo della matrice di materialità; in tale sede, ha analizzato i dati riportati nella dichiarazione stessa, relativi agli impatti rischi ed opportunità rilevanti, il cui elenco è pubblicato nella nota metodologica alla presente Relazione Consolidata di Sostenibilità;
(d)definito la natura e il livello dei rischi compatibile con gli obiettivi strategici individuati, in occasione delle riunioni di approvazione della relazione finanziaria annuale e della relazione finanziaria semestrale;
(e)valutato, da ultimo, nella riunione del 13 marzo 2024 e del 5 settembre 2024, l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale dell’Emittente e delle Controllate aventi rilevanza strategica, in occasione delle riunioni di approvazione della relazione finanziaria annuale e della relazione finanziaria semestrale. Tale attività è stata condotta con l’ausilio del Comitato Controllo e Rischi che, nell’ambito delle proprie riunioni, ha potuto verificare con continuità l’effettivo funzionamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia dell’Emittente, sia del Gruppo, esprimendo semestralmente parere favorevole in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della relazione finanziaria semestrale e della relazione finanziaria annuale.
(f)In tutte le proprie riunioni è stato relazionato dal Presidente del Comitato Controllo e Rischi in merito alle attività svolte dal Comitato stesso, anche con specifico riferimento alle attività svolte in relazione alle questioni di sostenibilità; per l’elenco degli impatti, rischi ed opportunità rilevanti di rinvia alla sezione dedicata “Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale”;
(g)Nella propria riunione del 13 novembre 2024 ha approvato le modifiche proposte al Regolamento e alla Linee Guida per recepire le nuove disposizioni contenute nel D.Lgs 125/2024;
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(h)Nella stessa riunione, ha verificato la metodologia seguita per l’analisi di doppia materialità;
(i)È stato informato in merito alla gap analysis effettuata, con il supporto di un consulente esterno, per valutare i contenuti previsti dalla nuova disciplina sulla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità non presenti nella dichiarazione non finanziaria 2023, redatta ai sensi del D.Lgs. 256 e sulle attività poste in essere in relazione ai suddetti gap e ha monitorato le attività necessarie alla redazione della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità, prendendo atto della procedura predisposta per la redazione della stessa.
Nella seduta del 20 febbraio 2025, il Consiglio di Amministrazione ha esaminato e approvato:(i) gli impatti, rischi e opportunità di sostenibilità materiali, secondo quanto previsto dagli ESRS di riferimento e (ii) il piano industriale 2025-2028 di Gruppo. Ha preso atto della rendicontazione, con riferimento all’esercizio 2024, degli obiettivi previsti nel Piano di Sostenibilità, che proseguirà in continuità anche per l’esercizio 2025.
LE ATTIVITÀ DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DIREZIONE E CONTROLLO NEL CORSO DELL’ESERCIZIO: IL COLLEGIO SINDACALE
Nel corso del 2024 e nell’ambito del proprio ruolo, il Collegio sindacale confrontandosi con l’Internal Audit, la responsabile ERM interna, i membri del Sustainability Office e i consulenti esterni ha verificato come la struttura organizzativa di LU-VE S.p.A. sia stata interessata e coinvolta nell’implementazione dei nuovi obblighi, con quali modalità la preparazione della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità è stata affrontata, quali ruoli e responsabilità sono stati rivisti a tale riguardo.
In particolare, il Collegio sindacale ha esaminato i processi e i flussi informativi aggiornati o integrati ai fini della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità, i controlli introdotti, le responsabilità delineate ai fini della raccolta e validazione dei dati con lo scopo di ottenere comprensione delle attività poste in essere da LU-VE S.p.A. nel processo di identificazione della doppia materialità e di rendicontazione in generale.
Il Collegio sindacale ha altresì incontrato la società di revisione per avere informazioni circa il piano delle attività programmate nell’ambito dei controlli da attuare ai fini della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità, le relative tempistiche e l’approccio metodologico attuato.
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2.1.4 INTEGRAZIONE DELLE PRESTAZIONI IN TERMINI DI SOSTENIBILITÀ NEI SISTEMI DI INCENTIVAZIONE (GOV3)
Il Gruppo ha strutturato la propria politica di remunerazione prevedendo che gli Amministratori Esecutivi, il Direttore Generale e i Dirigenti con Responsabilità Strategiche percepiscano una percentuale della loro remunerazione in forma variabile, legata al raggiungimento di obiettivi annuali (MBO) o di medio periodo (LTI), sia qualitativi che quantitativi, al fine fra l’altro di:
i)di orientare le azioni del management verso obiettivi strategici in armonia con le priorità fissate dal Consiglio di Amministrazione;
ii)di incentivare il contributo di ciascuno su indicatori non solo finanziari, ma anche non finanziari e di sostenibilità;
iii)permettere la correlazione fra remunerazione del management e creazione di valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo coniugando crescita e sostenibilità.
In particolare, la remunerazione variabile degli Amministratori Esecutivi e del Direttore Generale è approvata dal Consiglio di Amministrazione in coerenza con la politica di remunerazione approvata dall’assemblea, su proposta del Comitato Remunerazioni e Nomine, sentito il Collegio Sindacale; con riferimento ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche, la remunerazione è definita dal CEO in accordo con il Direttore Generale, sulla base della politica di remunerazione approvata dall’assemblea.
Per quanto riguarda gli Amministratori Esecutivi e il Direttore Generale, tenendo conto dei compiti e delle responsabilità assegnate a ciascun beneficiario, gli obiettivi quantitativi degli MBO fissati per gli Amministratori Esecutivi sono basati sui seguenti parametri:
i)EBITDA consolidato (50%);
ii)FATTURATO consolidato (10%);
iii)RAPPORTO POSIZIONE FINANZIARIA NETTA/EBITDA (25% e, limitatamente al CSDO, 15%).
Il restante 15% e, limitatamente al CSDO, 25% della componente variabile di breve termine è legato al raggiungimento di obiettivi riconducibili ai temi della sostenibilità:
i)INCIDENTALITÀ (10%, e limitatamente al CSDO, 15%) che sarà registrata nel corso dell’esercizio 2025, considerata da tre distinti punti di vista (a livello complessivo di Gruppo, negli stabilimenti italiani e negli altri europei), da valutarsi sulla base dell’andamento degli indicatori infortunistici quali incidenza, frequenza e gravità;
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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ii)RIDUZIONE DELLE EMISSIONI Scope 1 e Scope 2 a parità di EBITDA consolidato (5% e, limitatamente al CSDO, 10%).
I sopra citati obiettivi riconducibili ai temi della sostenibilità sono stati inseriti anche nella componente variabile a breve termine per alcuni dei dirigenti strategici.
Con riferimento alla remunerazione variabile di medio termine, rivolta agli amministratori esecutivi, al direttore generale, ai dirigenti con responsabilità strategiche e ad altri dirigenti specificamente individuati, gli obiettivi di performance cui è subordinata l’erogazione del premio monetario sono stati individuati dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Remunerazioni e Nomine e sentito il parere del Collegio Sindacale, nei parametri e nei pesi seguenti:
i)EBITDA consolidato (valore cumulato triennale) – 50%;
ii)FATTURATO consolidato (valore cumulato triennale) – 20%;
iii)RAPPORTO POSIZIONE FINANZIARIA NETTA/EBITDA (valore medio del triennio e valore 2025) – 15%;
iv)EBITDA della controllata LU-VE US (valore cumulato triennale) – 5%;
v)RIDUZIONE DELLE EMISSIONI Scope 1 e Scope 2 a parità di EBITDA consolidato 10%.
2.1.5 DICHIARAZIONE SUL DOVERE DI DILIGENZA (GOV4)
Per individuare e quindi conseguentemente prevenire e mitigare i propri impatti negativi effettivi e potenziali, sull'ambiente e sulle persone, il Gruppo LU-VE conduce una valutazione degli impatti connessi alle proprie operation e lungo l’intera catena del valore, nell’ambito dell’analisi di doppia materialità. L’analisi degli impatti è guidata dal Sustainability Office di Gruppo con il supporto di una società di consulenza esterna. La valutazione degli esiti della doppia materialità e pertanto anche degli impatti negativi è valutata nell’ambito dello Steering Committee Aziendale di sostenibilità. L’analisi e valutazione degli impatti negativi ha confermato l’importanza di dare continuità agli obiettivi individuati nel Piano di Sostenibilità 2023-2025, anche con riferimento all’anno 2025.
L’efficacia degli interventi è monitorata periodicamente con la valutazione dello stato di avanzamento nel raggiungimento dei target del piano nell’ambito degli Steering Committee Aziendali di sostenibilità, nonché nel Consiglio di Amministrazione e Comitato Controllo e Rischi. I target relativi alla riduzione delle emissioni sono altresì monitorati nell’ambito degli incontri periodici condotti a livello di stabilimento. Ulteriori informazioni sui ruoli degli organi di amministrazione, direzione e controllo sono disponibili nelle precedenti sezioni del presente capitolo.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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Elementi fondamentali del dovere di diligenza
Sezioni di riferimento nella Rendicontazione di sostenibilità
a) Integrare il dovere di diligenza nella governance, nella strategia e nel modello aziendale
2.1.7 STRATEGIA, MODELLO AZIENDALE E CATENA DEL VALORE (SBM-1)
b) Coinvolgere i portatori di interesse in tutte le fasi fondamentali del dovere di diligenza
2.1.8 INTERESSI E OPINIONI DEI PORTATORI DI INTERESSI (SBM-2)
c) Individuare e valutare gli impatti negativi
2.1.10 DESCRIZIONE DEL PROCESSO PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI (IRO-1);
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | IRO-1 - DESCRIZIONE DEL PROCESSO PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI LEGATI AL CLIMA;2.2.3 INQUINAMENTO (E2) | IRO-1 – DESCRIZIONE DEI PROCESSI PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI LEGATI ALL’INQUINAMENTO;2.2.4 ACQUE E RISORSE MARINE (E3) | IRO-1 - DESCRIZIONE DEI PROCESSI PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI LEGATI ALLE ACQUE E ALLE RISORSE MARINE;2.2.6- USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE (E5) | IRO-1 – DESCRIZIONE DEI PROCESSI PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI CONNESSI ALL'USO DELLE RISORSE E ALL'ECONOMIA CIRCOLARE
d) Intervenire per far fronte agli impatti negativi
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | E1-3 – AZIONI E RISORSE RELATIVE ALLE POLITICHE IN MATERIA DI CAMBIAMENTI CLIMATICI;
2.2.3 INQUINAMENTO (E2) | E2-2 – AZIONI E RISORSE CONNESSE ALL'INQUINAMENTO;
2.2.4 ACQUE E RISORSE MARINE (E3) | E3-2 – AZIONI E RISORSE CONNESSE ALLE ACQUE E ALLE RISORSE MARINE;
2.2.5 BIODIVERSTÀ (E4) | E4-3 — AZIONI E RISORSE RELATIVE ALLA BIODIVERSITÀ E AGLI ECOSISTEMI;
2.2.6- USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE (E5) | E5-2 — AZIONI E RISORSE RELATIVE ALL'USO DELLE RISORSE E ALL'ECONOMIA CIRCOLARE;
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-4 – INTERVENTI SU IMPATTI E APPROCCI RILEVANTI PER LA MITIGAZIONE DEI RISCHI RILEVANTI E IL PERSEGUIMENTO DI OPPORTUNITÀ RILEVANTI IN RELAZIONE ALLA FORZA LAVORO PROPRIA, NONCHÉ EFFICACIA DI TALI AZIONI E APPROCCI;
2.3.2 LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE (S2) | S2-4 –INTERVENTI SU IMPATTI RILEVANTI PER I LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE E APPROCCI PER LA GESTIONE DEI RISCHI RILEVANTI E IL CONSEGUIMENTO DI OPPORTUNITÀ RILEVANTI PER I LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE, NONCHÉ EFFICACIA DI TALI AZIONI;
2.3.3 CONSUMATORI E UTILIZZATORI FINALI (S4) | S4-4 – INTERVENTI SU IMPATTI RILEVANTI SUI CONSUMATORI E GLI UTILIZZATORI FINALI, APPROCCI PER GESTIRE RISCHI RILEVANTI E CONSEGUIRE OPPOR­TUNITÀ RILEVANTI IN RELAZIONE AI CONSUMATORI E AGLI UTILIZZATORI FINALI, E EFFICACIA DI TALI AZIONI
e) Monitorare l'efficacia degli interventi e comunicare
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2.1.6 GESTIONE DEL RISCHIO E CONTROLLI INTERNI SULLA RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITÀ (GOV5)
Il sistema di controllo interno e di gestione del rischio in relazione alla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità è declinato in specifiche responsabilità presso gli organi di amministrazione, direzione e controllo, con l’obiettivo di assicurare, tra l’altro, l’efficacia ed efficienza dei processi aziendali, l’integrità, l’affidabilità, l’accuratezza e l’attendibilità delle informazioni di sostenibilità fornite agli organi sociali e al mercato, nonché assicurare una effettiva ed efficace identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali impatti, rischi e opportunità rilevanti per il Gruppo LU-VE. Il sistema di governo societario è definito e valutato per la sua adeguatezza anche con riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in merito alla rendicontazione consolidata di sostenibilità da parte del Consiglio di Amministrazione.
Il CEO è stato identificato dal Consiglio come il responsabile della gestione dell’impresa e come soggetto incaricato dell’istituzione e del mantenimento di un efficace Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. Il Comitato Controllo e Rischi ha il compito di supportare, con un’adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, con competenza specifica in materia di supervisione dei processi e delle attività in materia di sostenibilità, come previsto dal Regolamento del CdA e Comitati e nelle Linee Guida SCIGR. Il Collegio Sindacale è chiamato a vigilare sull’adeguatezza del sistema di controllo interno e di un sistema amministrativo-contabile adeguato e affidabile nel rappresentare correttamente i fatti di gestione e, in particolare: il processo di informativa finanziaria e Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità; l’efficacia dei Sistemi di controllo interno, di revisione interna, se applicabile, e di gestione del rischio, per quanto attiene all’informativa finanziaria e alla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità. L’Internal Audit è incaricato di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia funzionante e adeguato. Per ulteriori dettagli si rimanda alla descrizione sulla governance presente nelle sezioni precedenti.
Le caratteristiche principali e gli elementi dei processi e dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio in relazione alla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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sono formalizzate in una apposita procedura di reporting, che mappa attività, ruoli e responsabilità, nonché il sistema di controllo interno e gestione del rischio relativo a specifici dati per il quali vengono rafforzate le procedure di controllo. La procedura dettaglia attività e responsabilità relative all’individuazione del perimetro di rendicontazione, l’analisi della catena del valore, la valutazione della doppia materialità, la raccolta dei dati e i relativi controlli a supporto della completezza e dell’accuratezza degli stessi, la verifica dell’adeguatezza dell’informativa, nonché la relativa coerenza e la connettività con l’informativa finanziaria. Specifiche attestazioni da parte del Direttori di Gruppo e da parte degli Head of Cluster sono rilasciate al Chief Strategic Development Officer ai fini dell’accuratezza delle informazioni fornite. Il Chief Strategic Development Officer rilascia a sua volta una successiva lettera al Dirigente Preposto e al CEO, che attesta l'accuratezza e la completezza delle informazioni inserite nella rendicontazione consolidata di sostenibilità.
La valutazione dei rischi è condotta secondo la metodologia sviluppata nel modello di Enterprise Risk Management (ERM) già sviluppato dal Gruppo, che considera la magnitudo, ossia l’effetto economico-finanziario che ciascun rischio può generare sul Gruppo, e la probabilità che si verifichi il rischio. Identificato il rischio lordo, derivante dalla moltiplicazione dei due fattori sopra citati, il modello ERM del Gruppo prevede la valutazione di azioni di controllo che permettono di mitigare la magnitudo dei rischi - e identificare così il rischio netto o residuo. La prioritizzazione dei rischi è condotta sulla base del punteggio di rischio netto o residuo. Nello specifico vengono valutati come prioritari i rischi che superano il valore soglia pari alle media di tutte le valutazioni dei rischi netti. Specifiche valutazioni possono poi essere condotte per affinare la prioritizzazione. Ai fini dell’analisi di doppia materialità, inoltre, in conformità con gli Standard ESRS, anche gli impatti, le azioni e le dipendenze sono stati considerati come fonti di rischio e valutati in un modello dedicato, sulla base della medesima metodologia usata nell’ERM.
Con specifico riferimento all’analisi del processo di predisposizione della reportistica di sostenibilità, l'analisi dei processi di rendicontazione sottostanti, con relativa mappatura delle fonti primarie dei dati e dei data owner, ha permesso di identificare in modo appropriato i rischi di rendicontazione nei processi, i controlli di mitigazione in essere e le relative verifiche sul loro funzionamento.
Complessivamente, i rischi legati all’informativa di sostenibilità si riferiscono alla possibilità che le informazioni divulgate in un bilancio di sostenibilità siano incomplete, non trasparenti, poco rappresentative o addirittura false. Con l’obiettivo di migliorare l'accuratezza, la completezza e la coerenza delle informazioni sulla sostenibilità e limitare la possibilità di rischi di rendicontazione, è stata sviluppata una matrice di controllo del rischio (Risk Control Matrix) relativa ai dati considerati di maggior rilievo -
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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quali consumi energetici ed emissioni, ed infortuni in quanto espressione di impatti rilevanti del Gruppo, nonché correlati a MBO/LTI per Amministratori e Dirigenti Strategici. Con riferimento a questi dati, i principali rischi mappati riguardano errori nell'aggregazione o nell'inserimento dei dati nei vari sistemi di monitoraggio e reporting impiegati a livello locale. Nella matrice di rischio e controllo (RCM), sono mappati, per i dati sensibili, i principali rischi che incidono sul processo di reporting, i controlli attuati su tali rischi, gli attributi dei controlli quali, ad esempio, la tipologia e la frequenza e i controlli.
La matrice di controllo del rischio (RCM) è opportunamente indicata nella procedura di reporting, pubblicata e diffusa internamente. Si segnala inoltre che nel 2024, l’Internal Audit ha condotto un audit dedicato al processo di redazione della Dichiarazione Non Finanziaria; i risultati hanno permesso complessivamente di rafforzare il processo, con l’emissione della procedura di reporting aggiornata alla luce dei cambiamenti organizzativi e delle novità normative, nonché di definire di nuovi controlli interni per l’esercizio di rendicontazione relativo all’anno 2024, con l’obiettivo complessivo di aumentare l’accountability e assicurare la correttezza, accuratezza, completezza e tempestività delle informazioni rendicontate. L’audit condotto da parte dell’Internal Audit fa parte del piano di audit interno 2023, parte integrante del “piano di audit interno 2023-2025”, sottoposto all’approvazione del CdA a marzo 2023.
Il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Controllo e Rischi sono aggiornati periodicamente delle risultanze emerse a valle della valutazione del rischio e dello stato di avanzamento del piano di audit, da parte dell’Internal Audit.
2.1.7 STRATEGIA, MODELLO AZIENDALE E CATENA DEL VALORE (SBM-1)
Informazioni sul Gruppo
Il Gruppo LU-VE è una realtà internazionale (con headquarter a Uboldo, Varese, Italia) composta da stabilimenti produttivi situati in diversi paesi, quali Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Finlandia, Svezia, India, Cina e Stati Uniti. Del Gruppo LU-VE fanno parte anche uffici commerciali in diversi paesi, quali Austria, Francia, Germania, Spagna, Emirati Arabi Uniti, Paesi Bassi, Sud Corea, UK.
Il Gruppo opera nel settore della produzione e commercializzazione di scambiatori di calore e apparecchi ventilati. Le tre principali categorie di prodotto vendute dal Gruppo sono le seguenti:
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i)scambiatori di calore ad aria: componenti fondamentali dei circuiti frigoriferi costruiti accoppiando meccanicamente tubi speciali (generalmente in rame), che costituiscono la cosiddetta superficie di scambio primario, con “alette specializzate” stampate (generalmente in alluminio), che costituiscono la cosiddetta superficie di scambio secondario;
ii)apparecchi ventilati (aeroevaporatori, condensatori, gas cooler e raffreddatori di liquido): sono prodotti finiti costituiti da scambiatori di calore di varia foggia e dimensione (possono arrivare fino a oltre 12 metri di lunghezza e 3 metri di altezza), a cui vengono accoppiate: (i) carenature, opportunamente studiate e sagomate per massimizzare le prestazioni degli scambiatori in esse contenute e per agevolarne la movimentazione e l’installazione in cantiere; (ii) ventilatori elettronici o elettrici, appositamente studiati e dimensionati per ottimizzare lo scambio termico, ridurre il consumo elettrico e i livelli di rumorosità generati; (iii) vari altri accessori elettrici, elettronici e meccanici (studiati, ad esempio, per aumentare le potenze erogate al verificarsi di determinate condizioni ambientali estreme);
iii)porte di vetro per banchi e vetrine refrigerate: tipologia di porte speciali montate su armadi e banchi frigoriferi che garantiscono il mantenimento della temperatura, la visibilità della merce esposta, l’illuminazione degli interni e l’illuminazione pubblicitaria;
Il modello di business del Gruppo si basa su un’organizzazione matriciale costituita da sette cluster principali organizzati per aree geografiche e da Direzioni Funzionali.
Le Strategic Business Unit – SBU – di prodotto del Gruppo LU-VE sono articolate in:
i)SBU Cooling Systems, che include gli apparecchi ventilati (aeroevaporatori, condensatori, gas cooler e raffreddatori di liquido);
ii)SBU Components, che include gli scambiatori di calore e le porte di vetro speciali per banchi vetrine refrigerate.
Dal punto di vista dell’applicazione dei prodotti, l’attività del Gruppo può essere oggi riferita principalmente a quattro distinti segmenti di mercato:
i)il settore della refrigerazione, che comprende le attività legate alla filiera dei prodotti alimentari (il “Segmento Refrigerazione”);
ii)il settore del condizionamento dell'aria, che riguarda il trattamento dell’aria domestica, dei locali pubblici e “tecnologici” (il “Segmento Condizionamento dell’Aria”);
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iii)il settore delle “applicazioni speciali”, che include principalmente scambiatori di calore utilizzati in vari ambiti, come asciugabiancheria ad alta efficienza energetica, applicazioni mobili (trasporto refrigerato, condizionamento ferroviario e di veicoli di grandi dimensioni), macchine ad aria compressa e altre applicazioni industriali (il “Segmento Applicazioni Speciali”);
iv)il settore “industrial cooling”, che riguarda principalmente prodotti ventilati di grande potenza utilizzati per il raffreddamento di motori per la generazione di energia e per processi industriali in generale (il “Segmento Industrial Cooling”).
Non si segnalano modifiche significative nei gruppi di prodotti nei gruppi di mercato nel periodo di riferimento.
La catena del valore del Gruppo LU-VE è suddivisa in due segmenti principali: a monte e a valle. La catena del valore a monte è costituita dall’insieme delle risorse e delle attività che consentono al Gruppo di produrre e vendere i propri prodotti. Essa include: i) l’estrazione dei materiali (principalmente rame), ii) l’approvvigionamento e la lavorazione delle materie prime, quali rame, alluminio, ferro iii) la lavorazione del prodotto finito e iv) la logistica in ingresso verso gli stabilimenti del Gruppo. La catena del valore a valle comprende: i) la vendita, l’installazione e la manutenzione delle soluzioni sviluppate dal Gruppo, ii) l’utilizzo dei prodotti, iii) lo smaltimento del prodotto a fine vita.
Il Gruppo LU-VE non opera direttamente nei settori dei combustibili fossili, produzioni chimiche, armi controverse, coltivazione e produzione di tabacco, e conseguentemente non presenta ricavi associati a tali attività.
Il numero di dipendenti del Gruppo LU-VE, pari a 3.086, è così suddiviso: Italia 1.135, Paesi UE 1.185 e Paesi Extra UE 766.
Il Gruppo LU-VE non ha sede in uno Stato membro dell'UE che consente un'esenzione dalla comunicazione delle informazioni di cui all'articolo 18, paragrafo 1, lettera a), della direttiva 2013/34/UE (22) e conseguentemente non si è avvalsa di tale esenzione.
Le attività sono indirizzate alla generazione di valore a lungo termine per clienti, investitori e tutti gli altri stakeholder. L'impegno del Gruppo punta al miglioramento continuo della qualità dei propri prodotti e a promuovere uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale, offrendo opportunità di sviluppo per i dipendenti e per clienti e consumatori finali.
Strategia relativa a questioni di sostenibilità, catena del valore e modello di business
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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La strategia di sostenibilità del Gruppo LU-VE è stata sviluppata tenendo in considerazione lo scenario globale e conducendo un’analisi sulle specificità del proprio business e degli impatti, rischi e opportunità rilevanti.
La crisi climatica continua a generare, a livello globale, effetti negativi sempre più forti sull’economia, sull’ambiente e sulla vita delle persone, come l’aumento della povertà, le migrazioni, la scarsità di risorse idriche e alimentari e la riduzione della biodiversità. Inoltre, il contesto attuale è caratterizzato da due tendenze principali: l'incremento della domanda di condizionamento e refrigerazione e la crescente necessità di ridurre i consumi energetici e le emissioni climalteranti. In risposta a queste situazioni, il Gruppo LU-VE vuole promuovere soluzioni tecnologicamente avanzate e a ridotto impatto ambientale con l’obiettivo di contribuire alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (sia dirette che indirette), mitigare gli impatti ambientali e realizzare prodotti sempre più efficienti, ottimizzando i consumi energetici, le prestazioni e l’impiego di fluidi refrigeranti naturali.
La strategia di sostenibilità è stata sintetizzata, per la prima volta, nel Piano di Sostenibilità 2023-2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel febbraio 2023. In linea con le priorità strategiche del Gruppo per contribuire a uno sviluppo sostenibile, è stato delineato un piano di azione triennale basato su quattro elementi chiave:
i)Sostenibilità integrata nel piano industriale: integrazione delle leve e degli obiettivi di sostenibilità nel piano industriale;
ii)Prodotti all’avanguardia: sviluppare soluzioni progettate per fluidi refrigeranti naturali e ad alta efficienza e promuovere l’impatto positivo dei prodotti, attraverso la proposizione di soluzioni per la decarbonizzazione;
iii)Neutralità climatica: identificare azioni e obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti lungo le proprie operation e lungo la catena del valore, in linea con gli Accordi di Parigi;
iv)Alto engagement: adottare politiche di promozione del benessere dei collaboratori e valorizzare la diversità, assicurando un alto coinvolgimento delle persone.
Per ciascuna dimensione sopra citata sono stati identificati degli indicatori chiave e degli obiettivi quantitativi, che vengono riportati nella tabella sottostante.
OBIETTIVI
INDICATORI CHIAVE
2024
TARGET 2024
TARGET 2025
Sostenibilità integrata nel piano industriale e Prodotti all’avanguardia
Fatturato da prodotti disegnati per fluidi refrigeranti naturali e/o motori ad alta efficienza (% sul totale del fatturato)
56%
>54%
>56%
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
74
Fornitori con Supplier Form completato (% sul totale dei fornitori rilevanti)
70%
>69%
>71%
Audit ai fornitori (n.)
11
11
15
Neutralità climatica
Riduzione emissioni climalteranti Scope 1 e Scope 2 (% su baseline 2022)
-15%
-10%
-19%
Dipendenti valutati nel Performance Management (% sul totale dei dipendenti ammissibili)
87%
>75%
>80%
Indice di frequenza degli infortuni
3,65
<4,14
<=3,25
Alto engagement
Indice di gravità degli infortuni
0,12
<0,15
<=0,12
Il Gruppo ha valutato e fissato gli obiettivi di sostenibilità, senza fare specifica distinzione tra gruppi di prodotti e servizi, categorie di clienti, aree geografiche e rapporti con i portatori di interessi.
Con specifico riferimento alle categorie di prodotti, si segnala che i prodotti disegnati per fluidi refrigeranti naturali e/o motori ad alta efficienza concorrono a contribuire al raggiungimento degli obiettivi in materia di sostenibilità del Gruppo. Per motori ad alta efficienza (“EC”, Electronically Commuted o Electronically Controlled) si intendono i motori dotati di magneti permanenti che, insieme alla corrente nell’avvolgimento statorico, generano una coppia sul rotore, senza dissipare energia. Come diretta conseguenza, l’efficienza del motore elettronico risulta maggiore rispetto ai tradizionali motori asincroni (“AC”), in cui il rotore ha un avvolgimento.
Ai fini dei finanziamenti, si segnala che il Gruppo ha valutato di adottare lo stesso indicatore di turnover utilizzato nel Piano di Sostenibilità, che nell’esercizio 2024 risulta essere in crescita del 2% rispetto all’anno precedente, passando dal 54% al 56%.
2.1.8 INTERESSI E OPINIONI DEI PORTATORI DI INTERESSI (SBM-2)
Il confronto e dialogo con gli stakeholder permette al Gruppo di migliorare la qualità della comprensione e della gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità correlate alle attività aziendali. La fiducia reciproca e la comunicazione trasparente favoriscono la crescita dell'azienda e la capacità di adattarsi rapidamente a un contesto in continua evoluzione, massimizzando i benefici nel medio-lungo termine.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
75
Nell’ambito delle attività condotte dal Sustainability Office, nel tempo sono state sviluppate alcune indagini mirate a categorie di stakeholder chiave, i cui risultati sono stati condivisi in occasione degli Steering Committee aziendali di sostenibilità, che discute le linee strategiche di intervento, poi sottoposte dai consiglieri delegati al Comitato Controllo e Rischi e al Consiglio di Amministrazione per le opportune valutazioni e delibere.
Tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 le indagini sono state condotte attraverso questionari online agli investitori e a un gruppo selezionato di clienti. La survey per i clienti ha avuto l’obiettivo di raccogliere aspettative e punti di vista sui principali impatti di sostenibilità e condividere obiettivi di sostenibilità e opportunità di cooperazione; agli investitori invece è stata chiesta una valutazione sui piani di sostenibilità e la governance, nonché i principali impatti che dovrebbero guidare la strategia di business sostenibile. Tali risultati sono già stato oggetto di analisi da parte dello Steering Committee aziendale di sostenibilità.
A inizio 2025 sono invece stati raccolti i risultati legati a una survey promossa dal Gruppo a fine dicembre 2024, dedicata a raccogliere il punto di vista di un insieme di fornitori selezionati e rappresentativi della catena di fornitura del Gruppo, in merito agli impatti, effettivi e potenziali, delle attività del Gruppo LU-VE nell’ambito del coinvolgimento degli stakeholder nel processo di doppia materialità in conformità a quanto previsto dalle linee guida dell’EFRAG e dall’ESRS 1. I risultati raccolti tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 sono stati valutati dal Sustainability Office e tenuti in considerazione nell’identificazione di impatti, rischi ed opportunità materiali, nonché saranno attenzionati da parte delle Direzioni competenti e dello Steering Committee aziendale di sostenibilità al fine di valutare interventi futuri.
Si segnala altresì che a fine 2024, in merito alle questioni di sostenibilità, il Gruppo LU-VE ha informato i rappresentanti dei lavoratori attivi presso la propria sede amministrativa, illustrando alle RSU in uno specifico incontro, svoltosi nel mese di dicembre 2024, i principali impatti, rischi e opportunità alla base delle strategie di sostenibilità del Gruppo, attinenti alle tematiche di interesse per i lavoratori, nonché i mezzi per ottenere e verificare le connesse informazioni sulla responsabilità. I lavoratori non hanno ritenuto di esprimere alcun parere in merito e l’incontro è stato oggetto di verbale sottoscritto dai partecipanti.
In aggiunta al processo di Gruppo sopra strutturato, il Gruppo LU-VE ha adottato poi un insieme di altri strumenti di ascolto e coinvolgimento dei portatori di interesse, come indicato nella tabella di riferimento. Gli esiti dell’ascolto e coinvolgimento sono gestiti direttamente da parte delle Direzioni aziendali di competenza, ossia la Direzione HR per i collaboratori, le Direzioni Sales per i clienti e altri enti regolatori e associazioni
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
76
legate al prodotto, la funzione Investor relation per azionisti e investitori, la Direzione Finance per banche ed enti finanziatori e associazioni di categoria, la Direzione Procurement e Quality & Assurance per i fornitori, le singole direzioni generali degli stabilimenti per le comunità locali, la Direzione Technical & Innovation per i centri accademici e Università, la Direzione Comunicazione per i media.
STAKEHOLDER
OBIETTIVI DEL COINVOLGIMENTODEGLI STAKEHOLDER
PRINCIPALI STRUMENTI DI ASCOLTO E COINVOLGIMENTO
Collaboratori
Rispetto dei diritti dei lavoratori
Contributo al benessere della persona
Tutela della salute e la sicurezza sul lavoro
Sviluppo delle competenze professionali
Incontri di formazione
Intranet aziendale
Comunicazione interna dedicata
Incontri dedicati a tematiche specifiche
Sustainability Ambassadors’ Journey
Clienti
Valutazione della soddisfazione
Miglioramento e sviluppo dei servizi e soluzioni a ridotto consumo energetico
Co-progettazione
Analisi della soddisfazione dei clienti
Servizio Customer Care di Gruppo
Sito web – sezione Prodotti
Social network
Newsletter Clienti
Survey
Azionisti e Investitori
Condivisione dei driver di crescita e sostenibilità
Profittabilità
Riduzione dei rischi legati all’investimento
Registro Insider
Incontri one-to-one
Roadshow
Comunicazioni dedicate
Comunicati stampa
Sito web – sezione Investor relations
Newsletter Investors
Survey
Banche ed enti finanziatori
Sostegno alla crescita e allo sviluppo sostenibile del Gruppo
Comunicati stampa
Comunicazioni e incontri dedicati
Documentazione ufficiale di bilancio
Fornitori
Rispetto delle condizioni contrattuali
Tutela dei lavoratori e rispetto dei diritti umani
Valutazione dell’impatto dei fornitori sulle emissioni di CO2
Questionari di selezione, qualifica e valutazione dei fornitori
Meeting e incontri dedicati
Comunicazioni dedicate
Survey
Enti regolatori e altre associazioni
Certificazioni di processo e prodotto
Miglioramento delle performance e impatti di processi e prodotti
Audit di certificazione
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
77
STAKEHOLDER
OBIETTIVI DEL COINVOLGIMENTODEGLI STAKEHOLDER
PRINCIPALI STRUMENTI DI ASCOLTO E COINVOLGIMENTO
Comunità locali
Sviluppo di progetti di valore per il territorio
Trasparenza e condivisione di informazione sui temi del business
Condivisione di capacità e competenze
Sito web
Social network
Comunicati stampa
Associazioni di categoria
Informazioni aggiornate e tempestive su scenari e performance
Promozione congiunta di temi chiave per sostenibilità e business
Confronti con i rappresentanti
Centri accademici e Università
Potenziamento delle attività di ricerca
Condivisione di know-how tecnico
Collaborazioni di ricerca
Sessioni formative
Workshop
Media
Informazioni trasparenti, chiare e tempestive
Sito web
Social network
Comunicati stampa e Newsletter dedicate
Nel corso del 2024, non si sono registrate modifiche significative alla strategia e al modello aziendale, in quanto le azioni di coinvolgimento degli stakeholder non hanno generato cambiamenti sostanziali nelle scelte e nelle priorità aziendali. Tuttavia, il processo di dialogo e confronto con gli stakeholder ha continuato a fornire importanti feedback, che sono stati presi in considerazione per migliorare la gestione operativa e per garantire che la strategia rimanga allineata con le esigenze del mercato e gli sviluppi normativi.
2.1.9 IMPATTI RISCHI E OPPORTUNITÀ RILEVANTI E LORO INTERAZIONE CON LA STRATEGIA E IL MODELLO AZIENDALE (SBM-3)
Gli impatti, rischi e opportunità rilevanti sono rendicontati nelle tre tabelle seguenti. Per ogni impatto, rischio ed opportunità materiale si esplicita una breve descrizione e l’indicazione della fase del valore in cui si concentra (se è indicato “diretto” si fa riferimento al fatto che si concentra nelle operation proprie del Gruppo LU-VE, se “indiretto” si fa riferimento alle fasi della catena del valore a monte o a valle). Per ogni impatto, inoltre, si indica nella descrizione in che modo incide sulle persone o sull’ambiente, in che modo tali impatti sono collegati al modello di business o alla strategia aziendale nonché la natura dei rapporti commerciali che causano l’impatto.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
78
Gli effetti attuali e previsti degli impatti, rischi e opportunità rilevanti sul modello aziendale, sulla catena del valore, sulla strategia e sul processo decisionale, nonché il modo in cui il Gruppo LU-VE ha risposto o prevede di rispondere a tali effetti è indicato nei capitoli di riferimento (vedasi ESRS di riferimento nelle tabelle).
Il Gruppo ha applicato le disposizioni di applicazione graduale (phase-in) in conformità con l'Allegato C dell'ESRS 1 per tutti gli effetti finanziari attuali e attesi dei rischi e delle opportunità rilevanti, che pertanto non sono rendicontati nel presente documento.
Nell’ambito dell’analisi dei rischi vengono effettuate analisi sul livello di controllo del Gruppo per tutti i rischi individuati; il rischio netto risultante esprime la capacità di resilienza del Gruppo. Con riferimento alle opportunità, specifiche analisi vengono fatte nell’ambito del Piano Industriale valutando il modello del Gruppo rispetto all’orizzonte triennale del Piano, con particolare riferimento agli effetti positivi e negativi sul business legati al cambiamento climatico. Per gli impatti rilevanti vengono condotte valutazioni da parte della Direzioni di riferimento.
Essendo il primo anno di redazione della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità in accordo al Regolamento UE 2023/2772, il Gruppo si è avvalso dell’esenzione di comunicare le informazioni comparative ai sensi dell’ESRS 1 par. 10.3.
La presente Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità non ricorre all'informativa aggiuntiva specifica per l'entità.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
79
TABELLA DEGLI IMPATTI RILEVANTI DEL GRUPPO LU-VE
ESRS
SOTTO TEMA
SOTTO-SOTTO TEMA
IMPATTO
DESCRIZIONE
IMPATTO POSITIVO / NEGATIVO
TIPOLOGIA IMPATTO
IMPATTO ATTUALE / POTENZIALE
IMPATTO DIRETTO / INDIRETTO
ORIZZONTE TEMPORALE
E1 Cambiamenti climatici
Mitigazione dei cambiamenti climatici
-
Incapacità di promuovere la diffusione di tecnologie per la decarbonizzazione
L'Incapacità di promuovere la diffusione di tecnologie per la decarbonizzazione può avere conseguenze sfavorevoli per l'ambiente. Senza un impegno verso soluzioni a basso impatto di carbonio, l'azienda rischia di contribuire in modo significativo alle emissioni di gas serra, aggravando il problema del cambiamento climatico e del riscaldamento globale.
Negativo
Generato dal Gruppo
A cui il Gruppo contribuisce
Potenziale
Diretto
Medio periodo
E1 Cambiamenticlimatici
Energia
-
Consumi energetici
La produzione industriale che avviene all'interno degli stabilimenti del Gruppo genera un impatto ambientale legato ai consumi energetici.
Negativo
Generato dal Gruppo
Attuale
Diretto
Breve periodo
E1 Cambiamenti climatici
Energia
-
Consumi energetici nelle fasi upstream della catena del valore
Le attività che avvengono lungo la catena di fornitura, quali l'estrazione e la lavorazione delle materie prime, generano un impatto in termini di consumi energetici.
Negativo
A cui il Gruppo contribuisce
Attuale
Indiretto (Upstream)
Breve periodo
E1 Cambiamenti climatici
Mitigazione dei cambiamenti climatici
-
Generazione di emissioni di GHG (Scope 1 e Scope 2) in atmosfera
La produzione industriale genera un impatto in termini di emissioni GHG Scope1, Scope 2 derivanti da risorse controllate o possedute direttamente dall’organizzazione.
Negativo
Generato dal Gruppo
A cui il Gruppo contribuisce
Attuale
Diretto
Breve periodo
E1 Cambiamenti climatici
Mitigazione dei cambiamenti climatici
-
Generazione di emissioni di GHG (Scope 3) in atmosfera nelle fasi upstream e downstream della catena del valore
Le attività svolte lungo la catena del valore generano un impatto in termini di emissioni GHG Scope 3 derivanti da attività non controllate direttamente dal Gruppo, ma che si verificano nell’ambito della sua catena del valore. Le emissioni GHG Scope 3 maggiormente significative fanno riferimento all’utilizzo dei prodotti da parte dei clienti e all’impiego di materie prime non rinnovabili.
Negativo
Generato dal Gruppo
A cui il Gruppo contribuisce
Attuale
Indiretto (Upstream e Downstream)
Breve periodo
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
80
ESRS
SOTTO TEMA
SOTTO-SOTTO TEMA
IMPATTO
DESCRIZIONE
IMPATTO POSITIVO / NEGATIVO
TIPOLOGIA IMPATTO
IMPATTO ATTUALE / POTENZIALE
IMPATTO DIRETTO / INDIRETTO
ORIZZONTE TEMPORALE
E1 Cambiamenti climatici
Mitigazione dei cambiamenti climatici
-
Diffusione dell'utilizzo di gas refrigeranti naturali nelle fasi downstream della catena del valore
Nei prodotti commercializzati, la sostituzione dei gas refrigeranti tradizionali con gas refrigeranti naturali - come la CO2, l'ammoniaca e gli idrocarburi - e l’impiego di drycoolers – che impiegano acqua glicolata - rappresenta un impatto ambientale positivo in quanto questi gas, a differenza dei tradizionali refrigeranti tradizionali, hanno un potenziale di riscaldamento globale (GWP) molto basso o nullo.
Positivo
Generato dal Gruppo
Attuale
Indiretto (Downstream)
Breve periodo
E1 Cambiamenti climatici
Energia
-
Sostegno di soluzioni per la decarbonizzazione nella fase downstream della catena del valore
La progettazione e sviluppo di soluzioni sempre più innovative dal punto di vista del complessivo bilancio energetico e a vantaggio di tecnologie di decarbonizzazione da parte degli attori che operano a valle della catena del valore del Gruppo, comporta una riduzione delle emissioni GHG generate dall'utilizzo delle soluzioni.
Positivo
Generato dal Gruppo
Attuale
Indiretto (Downstream)
Breve periodo
E2 Inquinamento
Inquinamento dell’aria
-
Danni all'ambiente dovuti all’emissione di inquinanti in aria
I processi produttivi presso gli stabilimenti del Gruppo generano emissioni nell'aria di inquinanti.
Negativo
Generato dal Gruppo
Attuale
Diretto
Breve periodo
E2 Inquinamento
Inquinamento dell’aria
-
Danni all'ambiente dovuti all’emissione di inquinanti in aria nelle fasi upstream della catena del valore
Le fasi di estrazione delle materie prime, come rame e altri metalli, rilasciano sostanze inquinanti che generano emissioni di inquinanti atmosferici, contribuendo all'inquinamento dell'aria e rappresentando un rischio per l'ambiente e la salute umana.
Negativo
A cui il Gruppo contribuisce
Attuale
Indiretto (Upstream)
Breve periodo
E2 Inquinamento
Inquinamento dell’acqua
-
Danni all'ambiente dovuti all’inquinamento della risorsa idrica nelle fasi upstream della catena del valore
Durante le fasi di estrazione e lavorazione delle materie prime quali il rame, l'alluminio, l'acciaio e il ferro la risorsa idrica può essere inquinata a causa di scarichi industriali, scorrimento superficiale di sostanze inquinanti, percolazione nel suolo che contamina le falde acquifere, gestione impropria dei rifiuti minerari, incidenti e fuoriuscite, e processi di raffinazione che non trattano adeguatamente le acque utilizzate. L'inquinamento della risorsa idrica può danneggiare gli ecosistemi, la salute umana e la biodiversità.
Negativo
A cui il Gruppo contribuisce
Potenziale
Indiretto (Upstream)
Breve periodo
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
81
ESRS
SOTTO TEMA
SOTTO-SOTTO TEMA
IMPATTO
DESCRIZIONE
IMPATTO POSITIVO / NEGATIVO
TIPOLOGIA IMPATTO
IMPATTO ATTUALE / POTENZIALE
IMPATTO DIRETTO / INDIRETTO
ORIZZONTE TEMPORALE
E3 Acque e risorse marine
Acque
Consumo idrico
Sfruttamento della risorsa idrica presso il Gruppo
Le attività produttive del Gruppo generano un impatto in termini di consumi idrici.
Negativo
Generato dal Gruppo
Attuale
Diretto
Medio periodo
E3 Acque e risorse marine
Acque
Consumo idrico
Sfruttamento della risorsa idrica nelle fasi upstream della catena del valore
Le attività di estrazione e lavorazione delle materie prime come il rame, l'alluminio, l'acciaio e il ferro generano un impatto in termini di consumi idrici.
Negativo
A cui il Gruppo contribuisce
Attuale
Indiretto (Upstream)
Medio periodo
E3 Acque e risorse marine
Acque
Prelievi idrici
Sfruttamento della risorsa idrica
Le attività produttive del Gruppo generano un impatto in termini di prelievi idrici.
Negativo
Generato dal Gruppo
Attuale
Diretto
Medio periodo
E3 Acque e risorse marine
Acque
 
Prelievi idrici
Sfruttamento della risorsa idrica nelle fasi upstream della catena del valore
Le attività di estrazione e lavorazione delle materie prime come il rame, l'alluminio, l'acciaio e il ferro generano un impatto in termini di prelievi idrici.
Negativo
A cui il Gruppo contribuisce
Attuale
Indiretto (Upstream)
Medio periodo
E3 Acque e risorse marine
Acque
 
Scarichi di acque
Danni degli ecosistemi in cui vengono scaricate acque non compatibili
Le attività produttive del Gruppo generano un impatto in termini di scarichi idrici.
Negativo
Generato dal Gruppo
Attuale
Diretto
Breve periodo
E4 Biodiversità ed ecosistemi
Fattori di impatto diretto sulla perdita di biodiversità
Sfruttamento diretto; Inquinamento
Danneggiamento degli ecosistemi e perdita della biodiversità dovuto alle attività produttive nelle fasi upstream della catena del valore
L'estrazione di materie prime, come il rame, richiede operazioni di miniera a cielo aperto o sotterranea, che possono causare l'alterazione degli habitat naturali e perdita di biodiversità.
Negativo
A cui il Gruppo contribuisce
Potenziale
Indiretto (Upstream)
Medio periodo
E5 Economia circolare
Afflussi di risorse, compreso l'uso delle risorse
-
Sfruttamento di risorse non rinnovabili
L'uso irresponsabile di materie prime non rinnovabili nella produzione degli impianti di condizionamento avrà un impatto negativo sulla loro disponibilità futura.
Negativo
Generato dal Gruppo
Attuale
Diretto
Medio periodo
E5 Economia circolare
Rifiuti
-
Danni ambientali dovuti alla produzione di rifiuti e al loro scorretto smaltimento nella fase downstream della catena del valore
Le attività nelle fasi di fine di vita di prodotto, recupero di materiali minerali generano un impatto in termini di produzione di rifiuti inclusi scarti metallici, materiali di imballaggio, e componenti difettosi che se scorrettamente smaltiti generano un impatto negativo sull'ambiente.
Negativo
A cui il Gruppo contribuisce
Attuale
Indiretto (Downstream)
Medio periodo
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
82
ESRS
SOTTO TEMA
SOTTO-SOTTO TEMA
IMPATTO
DESCRIZIONE
IMPATTO POSITIVO / NEGATIVO
TIPOLOGIA IMPATTO
IMPATTO ATTUALE / POTENZIALE
IMPATTO DIRETTO / INDIRETTO
ORIZZONTE TEMPORALE
E5 Economia circolare
Rifiuti
-
Danni ambientali dovuti alla produzione di rifiuti e al loro scorretto smaltimento
La produzione industriale e le attività a essa correlate generano un impatto in termini di produzione di rifiuti inclusi scarti metallici, materiali di imballaggio, e componenti difettosi.
Negativo
Generato dal Gruppo
Attuale
Diretto
Medio periodo
S1 Forza lavoro propria
Condizioni di lavoro
Salute e sicurezza
Mancata tutela della salute e sicurezza dei lavoratori
L'attività comporta un insieme di impatti in materia di salute e sicurezza del lavoro, in particolare legati agli infortuni. È responsabilità dell'industria tutelare la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Negativo
Generato dal Gruppo
Attuale
Diretto
Breve periodo
S1 Forza lavoro propria
Parità di trattamento e di opportunità per tutti
Parità di genere e parità di retribuzione per un lavoro di pari valore
Discriminazione nei confronti dei lavoratori
La mancanza di politiche e linee guida precise e stringenti in termini di selezione e remunerazione delle persone può portare al verificarsi di episodi di discriminazione basati su vari fattori (genere, orientamento sessuale, etnia, appartenenza religiosa, ecc.).
Negativo
Generato dal Gruppo
Potenziale
Diretto
Breve periodo
S1 Forza lavoro propria
Parità di trattamento e di opportunità per tutti
Formazione e sviluppo delle competenze
Sviluppo delle competenze dei dipendenti grazie ad attività formative
Le imprese del settore attuano programmi specifici per aggiornare periodicamente le competenze del personale così da garantire stabilità, restare attrattivi sul mercato e continuare a creare posti di lavoro.
Positivo
Generato dal Gruppo
Attuale
Diretto
Breve periodo
S1 Forza lavoro propria
Condizioni di lavoro
Occupazione sicura; Orario di lavoro; Salari adeguati; Equilibrio tra vita professionale e vita privata
Promozione e tutela del benessere lavorativo
La creazione di condizioni lavorative sane e stimolanti per le persone consente loro la possibilità di affermarsi e crescere professionalmente e personalmente.
Positivo
Generato dal Gruppo
Attuale
Diretto
Breve periodo
S1 Forza lavoro propria
Condizioni di lavoro
Dialogo sociale
Impatto negativo dovuto alla mancanza di dialogo sociale in azienda
La mancanza di dialogo sociale all'interno dell'azienda può avere un impatto significativo sulla coesione e sul morale dei dipendenti. Senza un adeguato canale di comunicazione tra la direzione e i lavoratori, possono sorgere incomprensioni e conflitti che riducono la produttività e aumentano il tasso di turnover.
Negativo
Generato dal Gruppo
Potenziale
Diretto
Breve periodo
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
83
ESRS
SOTTO TEMA
SOTTO-SOTTO TEMA
IMPATTO
DESCRIZIONE
IMPATTO POSITIVO / NEGATIVO
TIPOLOGIA IMPATTO
IMPATTO ATTUALE / POTENZIALE
IMPATTO DIRETTO / INDIRETTO
ORIZZONTE TEMPORALE
S1 Forza lavoro propria
Condizioni di lavoro
Libertà di associazione, esistenza di comitati aziendali e diritti di informazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori;
Impatto negativo dovuto all'assenza di libertà di associazione e diritti di partecipazione dei Lavoratori
Senza la possibilità di adesione/creazione di sindacati o comitati, i lavoratori non hanno un mezzo efficace per esprimere le loro preoccupazioni e difendere i loro diritti, il che può portare a un clima di insoddisfazione e conflitto, con conseguente diminuzione della motivazione e della produttività, e aumento del tasso di turnover.
Negativo
Generato dal Gruppo
Potenziale
Diretto
Breve periodo
S1 Forza lavoro propria
Condizioni di lavoro
Contrattazione collettiva, inclusa la percentuale di lavoratori coperti da contratti collettivi
Impatto negativo sui dipendenti dovuto all'assenza di Contrattazione Collettiva
Senza la contrattazione collettiva, i lavoratori hanno meno potere negoziale per ottenere condizioni di lavoro eque, salari adeguati e benefici. Questo può portare a una maggiore insoddisfazione e a un aumento del conflitto tra dipendenti e management.
Negativo
Generato dal Gruppo
Potenziale
Diretto
Breve periodo
S1 Forza lavoro propria
Parità di trattamento e di opportunità per tutti
Misure contro la violenza e le molestie sul luogo di lavoro
Impatto negativo dovuto alla mancanza di misure contro la violenza e le molestie sul luogo di lavoro
Senza politiche e procedure adeguate a prevenire e affrontare questi comportamenti, i lavoratori possono sentirsi insicuri e non protetti, e portare a stress, ansia e riduzione della produttività, con conseguente aumento del tasso di turnover.
Negativo
Generato dal Gruppo
Potenziale
Diretto
Breve periodo
S1 Forza lavoro propria
Parità di trattamento e di opportunità per tutti
Diversità
Assenza di misure e procedure a favore della diversità e inclusione
Un ambiente di lavoro poco diversificato può limitare la varietà di prospettive e idee, riducendo l'innovazione e la creatività. Inoltre, la mancanza di diversità può creare un ambiente meno inclusivo e accogliente, riducendo il morale e la soddisfazione dei dipendenti.
Negativo
Generato dal Gruppo
Potenziale
Diretto
Breve periodo
S1 Forza lavoro propria
Condizioni di lavoro
Salari adeguati
Impatto negativo potenziale dovuto a salari inadeguati
L'adozione di politiche salariali inadeguate all'interno dell'azienda potrebbe generare impatti negativi. Salari insufficienti possono ridurre la motivazione e la produttività dei dipendenti, aumentare il turnover, compromettendo l'efficienza operativa.
Negativo
Generato dal Gruppo
Potenziale
Diretto
Breve periodo
S1 Forza lavoro propria
Altri diritti connessi al lavoro
Lavoro minorile; Lavoro forzato
Violazione dei diritti umani dei lavoratori
In mancanza di condizioni lavorative adeguate, il Gruppo potrebbe non garantire il pieno rispetto dei diritti umani dei propri dipendenti.
Negativo
Generato dal Gruppo
Potenziale
Diretto
Breve periodo
S2 Lavoratori nella catena del valore
Condizioni di lavoro
Salute e sicurezza
Mancata tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nelle fasi downstream della catena del valore
Le attività svolte lungo la catena del valore a valle del Gruppo comportano un insieme di impatti in materia di salute e sicurezza del lavoro, in particolare legati agli infortuni.
Negativo
A cui il Gruppo contribuisce
Attuale
Indiretto (Upstream e Downstream)
Breve periodo
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
84
ESRS
SOTTO TEMA
SOTTO-SOTTO TEMA
IMPATTO
DESCRIZIONE
IMPATTO POSITIVO / NEGATIVO
TIPOLOGIA IMPATTO
IMPATTO ATTUALE / POTENZIALE
IMPATTO DIRETTO / INDIRETTO
ORIZZONTE TEMPORALE
S2 Lavoratori nella catena del valore
Parità di trattamento e di opportunità per tutti
Parità di genere e parità di retribuzione per un lavoro di pari valore; Misure contro la violenza e le molestie sul luogo di lavoro; Diversità
Discriminazione nei confronti dei lavoratori, nelle fasi upstream della catena del valore
La mancanza di politiche e linee guida precise e stringenti in termini di remunerazione dei lavoratori lungo la catena del valore può portare al verificarsi di episodi di discriminazione basati su vari fattori (genere, orientamento sessuale, etnia, appartenenza religiosa, ecc.).
Negativo
A cui il Gruppo contribuisce
Potenziale
Indiretto (Upstream)
Breve periodo
S2 Lavoratori nella catena del valore
Condizioni di lavoro
Dialogo sociale
Impatto negativo dovuto alla mancanza di dialogo sociale nelle fasi upstream della catena del valore
La mancanza di dialogo sociale lungo la catena del valore può avere un impatto significativo sulla coesione e sul morale dei lavoratori. Senza un adeguato canale di comunicazione tra la direzione e i lavoratori, possono sorgere incomprensioni e conflitti che riducono la produttività e aumentano il tasso di turnover.
Negativo
A cui il Gruppo contribuisce
Potenziale
Indiretto (Upstream)
Breve periodo
S2 Lavoratori nella catena del valore
Condizioni di lavoro
Contrattazione collettiva, inclusa la percentuale di lavoratori coperti da contratti collettivi
Impatto negativo sui lavoratori nelle fasi upstream della catena del valore dovuto all'assenza di Contrattazione Collettiva
Senza la contrattazione collettiva, i lavoratori della catena del valore hanno meno potere negoziale per ottenere condizioni di lavoro eque, salari adeguati e benefici. Questo può portare a una maggiore insoddisfazione e a un aumento del conflitto tra lavoratori e management.
Negativo
A cui il Gruppo contribuisce
Potenziale
Indiretto (Upstream)
Breve periodo
S2 Lavoratori nella catena del valore
Condizioni di lavoro
Salari adeguati
Impatto negativo potenziale dovuto a salari inadeguati dei lavoratori nelle fasi upstream della catena del valore
La mancata adozione di politiche che garantiscano salari adeguati lungo la catena del valore può generare impatti negativi. Salari insufficienti possono contribuire a peggiorare le condizioni di vita dei lavoratori, amplificando le disuguaglianze socio-economiche e causando malcontento o proteste. Questo potrebbe portare a interruzioni operative, ridotta produttività e aumento del turnover.
Negativo
A cui il Gruppo contribuisce
Potenziale
Indiretto (Upstream)
Breve periodo
S2Lavoratori nella catena del valore
Condizioni di lavoro
Libertà di associazione, esistenza di comitati aziendali e diritti di informazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori;
Impatto negativo dovuto all'assenza di libertà di associazione e diritti di partecipazione dei Lavoratori nelle fasi upstream della catena del valore
Senza la possibilità di formare sindacati o comitati, i lavoratori della catena del valore non hanno un mezzo efficace per esprimere le loro preoccupazioni e difendere i loro diritti, portando a un clima di insoddisfazione e conflitto, con conseguente diminuzione della motivazione e della produttività, e aumento del tasso di turnover.
Negativo
A cui il Gruppo contribuisce
Potenziale
Indiretto (Upstream)
Breve periodo
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
85
ESRS
SOTTO TEMA
SOTTO-SOTTO TEMA
IMPATTO
DESCRIZIONE
IMPATTO POSITIVO / NEGATIVO
TIPOLOGIA IMPATTO
IMPATTO ATTUALE / POTENZIALE
IMPATTO DIRETTO / INDIRETTO
ORIZZONTE TEMPORALE
S2Lavoratori nella catena del valore
Condizioni di lavoro
Occupazione sicura; Orario di lavoro; Salari adeguati; Equilibrio tra vita professionale e vita privata
Mancata tutela del benessere lavorativo nelle fasi upstream della catena del valore
Senza la sicurezza del lavoro, i dipendenti dei fornitori possono sperimentare ansia e incertezza, che possono ridurre la loro produttività e il loro impegno. Orari di lavoro eccessivi e non regolamentati possono portare a stress, esaurimento e problemi di salute, compromettendo ulteriormente la performance lavorativa.
Negativo
A cui il Gruppo contribuisce
Potenziale
Indiretto (Upstream)
Breve periodo
S2 Lavoratori nella catena del valore
Condizioni di lavoro
Lavoro minorile; Lavoro forzato
Violazione dei diritti umani nelle fasi upstream della catena del valore
Potenziale violazione delle normative relative ai diritti umani lungo la catena di fornitura.
Negativo
A cui il Gruppo contribuisce
Potenziale
Indiretto (Upstream)
Breve periodo
S4 Consumatori e utilizzatori finali
Inclusione sociale dei consumatori e/o degli utilizzatori finali
Pratiche commerciali responsabili
Conseguenze negative sui clienti legate alla qualità del prodotto e all'etichettatura nella fase downstream della catena del valore
Eventuale insoddisfazione del cliente in seguito ai difetti nel prodotto causati da potenziali molteplici fattori: errori o mancanze durante le fasi di sviluppo e controllo qualità, mancata risposta alle esigenze del mercato o caratteristiche del prodotto comunicate che non corrispondono alla realtà.
Negativo
A cui il Gruppo contribuisce
Attuale
Indiretto (Downstream)
Breve periodo
S4 Consumatori e utilizzatori finali
Impatti legati alle informazioni per i consumatori e/o per gli utilizzatori finali
Accesso a informazioni (di qualità)
Ascolto e soddisfazione dei clienti nella fase downstream della catena del valore
Commercializzazione di soluzioni all’avanguardia ed erogazione di servizi orientati ad accompagnare ed ascoltare i clienti nelle fasi di progettazione, sviluppo e consegna e comunicazione di informazioni trasparenti e certificate sulla performance.
Positivo
A cui il Gruppo contribuisce
Attuale
Indiretto (Downstream)
Medio periodo
G1 Condotta delle imprese
Gestione dei rapporti con i fornitori, comprese le prassi di paga-mento
-
Impatto legato al ritardo nel pagamento dei fornitori nella fase upstream della catena del valore
I ritardi nei pagamenti ai fornitori possono avere ripercussioni significative sull'intera catena di approvvigionamento e sul funzionamento dell'azienda quali interruzione della fornitura, costi aggiuntivi e ripercussioni della qualità del prodotto.
Negativo
A cui il Gruppo contribuisce
Attuale
Indiretto (Upstream)
Breve periodo
G1 Condotta delle imprese
Cultura d'impresa
-
Assenza di politiche di cultura d'impresa
L'impresa potrebbe non comunicare adeguatamente le sue politiche in materia di condotta delle imprese e le modalità con cui promuove la propria cultura d'impresa, causando una mancanza di trasparenza e potenziali incomprensioni tra i dipendenti e gli altri stakeholder.
Negativo
Generato dal Gruppo
Potenziale
Diretto
Breve periodo
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
86
 
TABELLA DEI RISCHI RILEVANTI DEL GRUPPO LU-VE
ESRS
SOTTO TEMA
SOTTO-SOTTO TEMA
RISCHIO
DESCRIZIONE
ORIZZONTE TEMPORALE
IMPATTO DIRETTO O INDIRETTO
E1Cambiamenti climatici
Adattamento ai cambiamenti climatici
-
Fermo produzione o danneggiamento ai siti o ai prodotti dovuto ad eventi naturali/catastrofali con effetti sui plant
Rischio che eventi naturali o catastrofali, come terremoti, inondazioni, uragani, incendi boschivi, ondate di calore, freddo intenso, tempeste di neve, siccità, ecc., possano causare l'interruzione delle attività produttive nei plant del Gruppo o l'interruzione delle forniture.
Breve periodo
Diretto
E1 Cambiamenti climatici
Mitigazione dei cambiamenti climatici
-
Incapacità di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione prefissati o che gli stessi non siano in linea con le aspettative di mercato e gli standard internazionali
Rischio che gli obiettivi di decarbonizzazione non siano in linea con le aspettative di mercato e gli standard internazionali. La mancata realizzazione di questi obiettivi può avere conseguenze economiche negative dovute all'interruzione dei finanziamenti da parte di investitori o al pagamento di multe e sanzioni per mancato rispetto delle normative vigenti nonché conseguenze reputazionali.
Medio periodo
Diretto
E1Cambiamenti climatici
Energia
-
Incremento dei costi legati all'acquisto o alla produzione di energia e all'interruzione dell'attività dei produttori e fornitori a causa di scarsità di risorse energetiche
L'aumento dei costi energetici, come quelli del gas, e le interruzioni delle attività di produttori e fornitori dovute alla scarsità di risorse energetiche possono generare significative difficoltà operative e finanziarie. Tali circostanze possono determinare un incremento delle spese operative, una riduzione della produttività e ritardi lungo la catena di approvvigionamento. Inoltre, la dipendenza da risorse energetiche limitate espone l'azienda a fluttuazioni dei prezzi, incidendo negativamente sulla redditività e compromettendo la sostenibilità a lungo termine.
Breve periodo
Diretto
E1 Cambiamenti climatici
Mitigazione dei cambiamenti climatici
-
Incapacità di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione prefissati o che gli stessi non siano in linea con le aspettative di mercato e gli standard internazionali, in relazione alle emissioni Scope 1 e 2 e 3
Rischio che l'organizzazione non riesca a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione che si è prefissata. La mancata realizzazione di questi obiettivi può avere conseguenze economiche negative dovute all'interruzione dei finanziamenti da parte di investitori o al pagamento di multe e sanzioni per mancato rispetto delle normative vigenti nonché conseguenze reputazionali.
Medio periodo
Diretto
E1 Cambiamenti climatici
Mitigazione dei cambiamenti climatici
-
Aumento del costo del lavoro a seguito di ondate di calore
Aumento del costo del lavoro dovuto ad un aumento dell'assenteismo / ridotta produttività per ondate di calore o, in generale, aumento delle temperature medie.
Medio periodo
Diretto
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
87
ESRS
SOTTO TEMA
SOTTO-SOTTO TEMA
RISCHIO
DESCRIZIONE
ORIZZONTE TEMPORALE
IMPATTO DIRETTO O INDIRETTO
E1Cambiamenti climatici
Mitigazione dei cambiamenti climatici
-
Emissioni ambientali oltre i limiti previsti da normativa
Rischio economico e reputazionale che l'organizzazione rilasci emissioni nell'ambiente in quantità superiori ai limiti stabiliti dalle normative vigenti e che può comportare multe e sanzioni e/o interruzioni operative nonché costi per ripristinare le condizioni ambientali precedenti.
Breve periodo
Diretto
E1Cambiamenti climatici
Energia
-
Gestione non adeguata dei consumi energetici
Rischio economico legato alla possibilità che l'organizzazione non gestisca in modo efficiente i propri consumi energetici, portando a un uso eccessivo o inefficiente dell'energia con conseguente aumento dei costi operativi, danni reputazionali e perdita di competitività.
Breve periodo
Diretto
E5 Economia circolare
Afflussi di risorse, compreso l'uso delle risorse
-
Incremento del prezzo delle materie prime oltre le aspettative di Piano
Rischio economico dovuto all'aumento di prezzo delle materie prime in misura superiore alle aspettative mappate dall'azienda, a causa della scarsità delle stesse.
Breve periodo
Diretto
S1 Forza lavoro propria
Condizioni di lavoro
Salari adeguati
Politica retributiva non adeguata / non allineata agli obiettivi aziendali / piani di retention non adeguati
Rischio economico legato alla possibilità che l'organizzazione adotti una politica retributiva non adeguata o non allineata agli obiettivi aziendali, e che i piani di retention del personale siano inefficaci, con conseguente turnover elevato, bassa motivazione e produttività, nonché difficoltà di attrazione.
Breve periodo
Diretto
G1 Condotta delle imprese
Corruzione attiva e passiva
Prevenzione e individuazione compresa la formazione; Incidenti
Rischio di attuazione di pratiche di concorrenza sleale e corruzione
Il coinvolgimento del Gruppo in episodi di corruzione provocherebbe un danno finanziario causato dalle sanzioni subite e dalle possibili conseguenze giudiziarie. Inoltre, la reputazione del Gruppo potrebbe essere danneggiata.
Breve periodo
Diretto
TABELLA DELLE OPPORTUNITÀ RILEVANTI DEL GRUPPO LU-VE
ESRS
SOTTO TEMA
SOTTO-SOTTOTEMA
OPPORTUNITÀ
DESCRIZIONE
ORIZZONTE TEMPORALE
IMPATTO DIRETTO O INDIRETTO
E1 Cambiamenticlimatici
Mitigazione dei cambiamenti climatici
-
Sviluppo di soluzioni con fluidi refrigeranti naturali e ad alta efficienza
Incremento dei volumi di vendita legato alla maggiore richiesta di prodotti a ridotti impatto climatico, anche a seguito di normative più stringenti e livello di ambizione più elevato dei clienti del Gruppo.
Medio periodo
Diretto
E1 Cambiamenticlimatici
Mitigazione dei cambiamenti climatici
-
Sviluppo di soluzioni per la transizione energetica
La transizione energetica passerà da un sempre maggiore elettrificazione del sistema energetico; le soluzioni del Gruppo permettono di sostenere l'elettrificazione, con riferimento a soluzioni per la ricarica di veicoli elettrici, raffrescamento delle centrali elettriche, sistemi di back-up per centrali nucleari, etc.
Medio periodo
Indiretto (Downstream)
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
88
E1 Cambiamenticlimatici
Mitigazione dei cambiamenti climatici
-
Maggiori volumi di vendita per aumento mercato pompe di calore
Il segmento degli scambiatori per pompe di calore è fortemente influenzato dalle attuali politiche ambientali ed energetiche. Infatti, i sistemi a pompa di calore rappresentano una valida soluzione tecnologica per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione a livello globale. Di conseguenza, ci si aspetta un aumento dei ricavi generati da questo specifico segmento.
Medio periodo
Indiretto (Downstream)
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
89
2.1.10 DESCRIZIONE DEL PROCESSO PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI (IRO-1)
Il processo di doppia materialità inizia con una fase di comprensione del contesto in cui il Gruppo LU-VE opera; in particolare attraverso un’analisi dei fattori interni ed esterni con l’identificazione delle risorse, delle dipendenze, della presenza geografica e degli stakeholder interessati. Come già previsto, il coinvolgimento degli stakeholder è stato tenuto in considerazione nel processo di doppia materialità.
In linea con gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), il Gruppo LU-VE ha identificato gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti tenendo in considerazione l’elenco dei temi, dei sotto-temi e dei sotto-sotto temi riportati nel Requisito Applicativo 16 dell’ESRS. Ogni impatto, rischio e opportunità sono correlati alle proprie attività e alle fasi della propria catena del valore, preliminarmente definite e mappate.
Nell’identificazione degli impatti, rischi ed opportunità, il Gruppo ha condotto le seguenti attività:
i)Analisi di materialità d'impatto (impact materiality), che valuta gli impatti esterni ovvero generati dalla società secondo la cosiddetta logica inside-out”, effettivi e potenziali, negativi e positivi generati dall’azienda, dalle sue relazioni commerciali e dalle attività lungo la sua catena del valore sull'ambiente e sulla società.
ii)Analisi della materialità finanziaria (financial materiality) considera i rischi e le opportunità che influenzano o potrebbero influenzare il risultato economico, i flussi di cassa e la reputazione dell’azienda nel breve, medio o lungo periodo secondo un approccio outside-in.
L’analisi di materialità è stata condotta dal Sustainability Office con il supporto di una società esterna. I risultati sono stati valutati e discussi nell’ambito degli Steering Committee aziendali di sostenibilità, e da parte del Comitato Controllo e Rischi e del Consiglio di Amministrazione, che poi ha approvato formalmente i risultati nella seduta di febbraio 2025.
Per ogni impatto, rischio ed opportunità è stato individuato un orizzonte temporale entro il quale l’evento potrebbe manifestare i suoi effetti, secondo la seguente classificazione:
i)Breve termine: entro un anno dall’esercizio di riferimento della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità;
ii)Medio termine: periodo che si estende fino a cinque anni successivi dall’esercizio di riferimento della di Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità;
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
90
iii)Lungo termine: oltre i cinque anni dall’esercizio di riferimento della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità.
Ogni impatto è stato classificato nelle seguenti categorie:
i)Negativo: impatto che causa danni agli individui, alla comunità e all'ambiente, e pertanto non contribuisce allo sviluppo sostenibile;
ii)Positivo: impatto che contribuisce allo sviluppo sostenibile;
iii)Potenziale: impatto che potrebbe verificarsi in futuro, ma non si è ancora manifestato;
iv)Attuale: impatto che si è già verificato, quindi non vi è più incertezza riguardo al suo accadimento, essendo un evento certo.
L’analisi della materialità d’impatto ha tenuto in considerazione gli impatti derivanti dalle operazioni dirette dell'impresa e dalla sua catena del valore, sia a monte che a valle, e si estendono ai suoi prodotti, servizi e relazioni commerciali. Le relazioni commerciali comprendono tutti i soggetti presenti nella catena del valore dell'impresa, non limitandosi ai soli rapporti contrattuali diretti. Per poter considerare adeguatamente gli impatti, il Gruppo LU-VE ha proceduto a una mappatura delle varie fasi della catena del valore. Nel processo di valutazione della materialità d’impatto sono stati considerati gli impatti lordi, ossia prima delle azioni di mitigazione posti in essere dal Gruppo, al fine di fornire agli utilizzatori della Rendicontazione una distinzione tra l’impatto lordo e la gestione dello stesso (politiche, azioni e obiettivi).
L’analisi della materialità d’impatto è stata condotta tenendo in considerazione le seguenti dimensioni:
i)Gravità (severity), a sua volta calcolata come la media tra: a) scala (scale) che determina quanto è grave l’impatto; b) portata (scope) che valuta quanto è diffuso l'impatto; c) carattere di irrimediabilità (irremediable character) che definisce la misura in cui l’impatto può essere rimediato (questo parametro è stato valutato per i soli impatti negativi). Si segnala che i tre parametri di scala, portata e carattere di irrimediabilità sono stati valutati separatamente, in una scala da 0 a 5.
ii)Probabilità (likelihood), dove per gli impatti attuali è stato calcolato un punteggio pari a 1, mentre per gli impatti potenziali è stato indicato un punteggio in una scala di valori decimale, da 0 a 1.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
91
Lo score finale di materialità d’impatto è determinato dalla moltiplicazione della gravità e della probabilità. Nel caso di un potenziale impatto negativo riconducibile a violazioni dei diritti umani, la gravità dell'impatto prevale sulla sua probabilità.
Per poter prioritizzare gli impatti identificati, si è fatto ricorso a una soglia quantitativa: tutti gli impatti che superano il valore medio della valutazione della totalità degli impatti, sia postivi, sia negativi sono considerati materiali. Questo approccio precauzionale garantisce che le questioni di sostenibilità più significative siano adeguatamente considerate e riportate.
In conformità con l’EFRAG Implementation Guidance 1 e come richiamato dall’ESMA nelle European Common Enforcement Priorities for 2024 corporate reporting” emesse in data 24 ottobre 2024, il Gruppo ha deciso di rafforzare ulteriormente le analisi effettuate coinvolgendo alcune categorie di stakeholder nella valutazione degli impatti identificati. Per i dettagli sul coinvolgimento ai fini della doppia materialità si rimanda alla sezione “SBM-2 – Interessi e opinioni dei portatori di interessi”.
Nella valutazione della materialità finanziaria, il Gruppo LU-VE ha identificato i rischi e le opportunità legati alla sostenibilità che potrebbero generare un impatto finanziario negativo o positivo sul Gruppo. Sono stati considerati anche i rischi e le opportunità derivanti dagli impatti del Gruppo sulle persone e sull'ambiente, nonché dalle sue dipendenze.
Per l’individuazione dei rischi, il Gruppo ha adottato come base di riferimento il proprio modello di Enterprise Risk Management (ERM). Tuttavia, l'ERM non è stata l'unica fonte di identificazione; infatti, in conformità con gli Standard ESRS, anche gli impatti, le azioni e le dipendenze sono stati considerati come fonti di rischi o opportunità. Per l’individuazione delle opportunità sono state tenute in considerazione le opportunità alla cui base di struttura il Piano Industriale ed è stata fatta una valutazione sulla correlazione ai temi di sostenibilità da parte del Sustainability Office.
L’analisi della materialità finanziaria per i rischi e le opportunità è stata condotta secondo le seguenti dimensioni:
i)Magnitudo, che rappresenta l’effetto economico-finanziario che ciascun rischio può generare sul Gruppo, in un range da 1 a 5, sulla base dell’incidenza che ciascun rischio ha sul business aziendale, in termini di effetto economico, potenziale o effettivo, sull’EBITDA di Gruppo.
ii)Probabilità (likelihood), che si verifichi l'evento a cui il rischio o l'opportunità sono collegati, in un range da 1 per rischio improbabile a 5 per un rischio atteso.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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Sia per il calcolo della magnitudo sia per il calcolo della probabilità dell’evento, si è ricorsi alla metodologia già adottata ai fini del modello ERM. In aggiunta, per quanto concerne i rischi, il risultato ottenuto dalla moltiplicazione di questi due fattori ha portato alla determinazione del rischio lordo; a seguito della valutazione delle azioni di controllo, si determina conseguentemente il rischio netto o residuo. Specifici aggiustamenti sono poi stati condotti sulla base delle conoscenze degli effetti economico-finanziari da parte della Direzione Finance.
Al fine di determinare quali rischi ed opportunità fossero rilevanti è stata fissata una soglia quantitativa di rilevanza finanziaria, identificata nel valor medio delle valutazioni dei rischi e delle opportunità. Sono risultati, pertanto, materiali tutti i rischi e le opportunità con score superiore al valor medio di tutti i punteggi ottenuti. Questo approccio ha assicurato un'adeguata considerazione dei rischi e delle opportunità più significative, migliorando l'affidabilità e la trasparenza della rendicontazione.
Essendo questo il primo anno di redazione della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità, non vi sono cambiamenti nel processo rispetto al periodo di riferimento precedente. La valutazione della materialità è stata stabilita quest'anno e verrà aggiornata su base annuale per intercettare tempestivamente eventuali cambiamenti. Pertanto, la prossima revisione della valutazione della rilevanza è prevista per l'anno successivo.
Gli impatti, rischi e le opportunità rilevanti identificati rispetto al periodo di riferimento precedente derivano dall’aggiornamento dell’analisi di doppia materialità svolto nel 2024, che recepisce le novità introdotte dal D.Lgs. 125/2024. Il Gruppo ha adottato un processo di analisi di doppia materialità nel rispetto dei requisiti previsti dalla nuova normativa, tenuto conto delle indicazioni contenute dai nuovi standard di rendicontazione ESRS. L’approccio metodologico seguito integra le indicazioni fornite dall’EFRAG nelle Implementation Guidance relative all’analisi di doppia materialità e alla catena del valore. I principali cambiamenti attengono all’integrazione del concetto di catena del valore nell’analisi di doppia rilevanza, che dunque prende in considerazione non solo le attività proprie ma anche le fasi a monte e a valle di queste ultime. Inoltre, rispetto allo scorso esercizio, sono state introdotte le analisi su rischi e opportunità, al fine di rispondere alle richieste degli standard ESRS.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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2.1.11 OBBLIGHI DI INFORMATIVA DEGLI ESRS OGGETTO DELLA DICHIARAZIONE SULLA SOSTENIBILITÀ DELL’IMPRESA (IRO-2)
Il Gruppo LU-VE ha incluso nella presente Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità tutti i temi emersi come materiali in accordo alla materialità di impatto o alla materialità finanziaria, anche solo per una delle due dimensioni emersa come materiale.
Nella tabella sottostante sono indicati puntualmente gli obblighi di informativa rendicontati e i capitoli il cui titolo corriponde al tema di riferimento, in questo modo le informazioni sono facilmente tracciate.
Obbligo di informativa
Sezione di riferimento
BP-1 - Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla sostenibilità
2.1.1 CRITERI GENERALI PER LA REDAZIONE DELLA RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITÀ (BP-1)
BP-2 - Informativa in relazione a circostanze specifiche
2.1.2 INFORMATIVA IN RELAZIONE A CIRCOSTANZE SPECIFICHE (BP-2)
GOV-1 - Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo
GOV 2 - Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate
2.1.3 RUOLO DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DIREZIONE E CONTROLLO (GOV-1) E INFORMAZIONI FORNITE AGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DIREZIONE E CONTROLLO DELL'IMPRESA E QUESTIONI DI SOSTENIBILITÀ DA QUESTI AFFRONTATE (GOV-2)
GOV-3 - Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di incentivazione
2.1.4 INTEGRAZIONE DELLE PRESTAZIONI IN TERMINI DI SOSTENIBILITÀ NEI SISTEMI DI INCENTIVAZIONE (GOV-3)
GOV-4 - Dichiarazione sul dovere di diligenza
2.1.5 DICHIARAZIONE SUL DOVERE DI DILIGENZA (GOV-4)
GOV-5 - Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di sostenibilità
2.1.6 GESTIONE DEL RISCHIO E CONTROLLI INTERNI SULLA RENDICONTAZIONE DI SOSTENIBILITÀ (GOV-5)
SBM-1 - Strategia, modello aziendale e catena del valore
2.1.7 STRATEGIA, MODELLO AZIENDALE E CATENA DEL VALORE (SBM-1)
SBM-2 - Interessi e opinioni dei portatori di interessi
2.1.8 INTERESSI E OPINIONI DEI PORTATORI DI INTERESSI (SBM-2)
SBM-3 - Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale
2.1.9 IMPATTI, RISCHI E OPPORTUNITÀ RILEVANTI E LORO INTERAZIONE CON LA STRATEGIA E IL MODELLO AZIENDALE (SBM-3)
IRO-1 - Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti
2.1.10 DESCRIZIONE DEL PROCESSO PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI (IRO-1)
IRO-2 - Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa
2.1.11 OBBLIGHI DI INFORMATIVA DEGLI ESRS OGGETTO DELLA DICHIARAZIONE SULLA SOSTENIBILITÀ DELL'IMPRESA (IRO-2)
GOV-3 - Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | E1-GOV3 - INTEGRAZIONE DELLE PRESTAZIONI IN TERMINI DI SOSTENIBILITÀ NEI SISTEMI DI INCENTIVAZIONE
E1-1 - Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | E1-1 - PIANO DI TRANSIZIONE PER LA MITIGAZIONE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI
IRO-1 - Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati al clima
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | IRO-1 - DESCRIZIONE DEL PROCESSO PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI LEGATI AL CLIMA
E1-2 - Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | E1-2 - POLITICHE RELATIVE ALLA MITIGAZIONE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI E ALL'ADATTAMENTO AGLI STESSI
E1-3 - Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | E1-3 - AZIONI E RISORSE RELATIVE ALLE POLITICHE IN MATERIA DI CAMBIAMENTI CLIMATICI
E1-4 - Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | E1-4 - OBIETTIVI RELATIVI ALLA MITIGAZIONE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI E ALL'ADATTAMENTO AGLI STESSI
E1-5 - Consumo di energia e mix energetico
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | E1-5 - CONSUMO DI ENERGIA E MIX ENERGETICO
E1-6 - Emissioni lorde di GES di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | E1-6 - EMISSIONI LORDE DI GAS A EFFETTO SERRA DI SCOPO 1, 2, 3 ED EMISSIONI TOTALI DI GAS A EFFETTO SERRA
E1-7 - Assorbimenti di GES e progetti di mitigazione delle emissioni di GES finanziati con crediti di carbonio
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | E1-7 - ASSORBIMENTI DI GAS EFFETTO SERRA E PROGETTI DI MITIGAZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS EFFETTO SERRA FINANZIATI CON CREDITI DI CARBONIO
E1-8 - Fissazione del prezzo interno del carbonio
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | E1-8 - FISSAZIONE DEL PREZZO INTERNO DEL CARBONIO
IRO-1 - Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati all'inquinamento
2.2.3 INQUINAMENTO (E2) | IRO-1 - DESCRIZIONE DEI PROCESSI PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITA’ RILEVANTI LEGATI ALL’INQUINAMENTO
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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Obbligo di informativa
Sezione di riferimento
E2-1 - Politiche relative all'inquinamento
2.2.3 INQUINAMENTO (E2) | E2-1 - POLITICHE RELATIVE ALL'INQUINAMENTO
E2-2 - Azioni e risorse connesse all'inquinamento
2.2.3 INQUINAMENTO (E2) | E2-2 - AZIONI E RISORSE CONNESSE ALL'INQUINAMENTO
E2-3 - Obiettivi connessi all'inquinamento
2.2.3 INQUINAMENTO (E2) | E2-3 - OBIETTIVI CONNESSI ALL'INQUINAMENTO
E2-4 - Inquinamento di aria, acqua e suolo
2.2.3 INQUINAMENTO (E2) | E2-4 - INQUINAMENTO DI ARIA, ACQUA E SUOLO
IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati alle acque e alle risorse marine
2.2.4 ACQUE E RISORSE MARINE (E3) | IRO-1 - DESCRIZIONE DEI PROCESSI PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI LEGATI ALLE ACQUE E ALLE RISORSE MARINE
E3-1 - Politiche connesse alle acque e alle risorse marine
2.2.4 ACQUE E RISORSE MARINE (E3) | E3-1 - POLITICHE CONNESSE ALLE ACQUE E ALLE RISORSE MARINE
E3-2 - Azioni e risorse connesse alle acque e alle risorse marine
2.2.4 ACQUE E RISORSE MARINE (E3) | E3-2 - AZIONI E RISORSE CONNESSE ALLE ACQUE E ALLE RISORSE MARINE
E3-3 - Obiettivi connessi alle acque e alle risorse marine
2.2.4 ACQUE E RISORSE MARINE (E3) | E3-3 - OBIETTIVI CONNESSI ALLE ACQUE E ALLE RISORSE MARINE
E3-4 - Consumo idrico
2.2.4 ACQUE E RISORSE MARINE (E3) | E3-4 - CONSUMO IDRICO
E4-1 Piano di transizione e attenzione alla biodiversità e agli ecosistemi nella strategia e nel modello aziendale
2.2.5 BIODIVERSITÀ (E4) | E4-1 PIANO DI TRANSIZIONE E ATTENZIONE ALLA BIODIVERSITÀ E AGLI ECOSISTEMI NELLA STRATEGIA E NEL MODELLO AZIENDALE
E4-2 — Politiche relative alla biodiversità e agli ecosistemi
2.2.5 BIODIVERSITÀ (E4) | E4-2 POLITICHE RELATIVE ALLA BIODIVERSITÀ E AGLI ECOSISTEMI
E4-3 Azioni e risorse relative alla biodiversità e agli ecosistemi
2.2.5 BIODIVERSITÀ (E4) | E4-3 AZIONI E RISORSE RELATIVE ALLA BIODIVERSITÀ E AGLI ECOSISTEMI
E4-4 — Obiettivi relativi alla biodiversità e agli ecosistemi
2.2.5 BIODIVERSITÀ (E4) | E4-4 OBIETTIVI RELATIVI ALLA BIODIVERSITÀ E AGLI ECOSISTEMI
IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti connessi all'uso delle risorse e all'economia circolare
2.2.6 USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE (E5) | IRO-1 - DESCRIZIONE DEI PROCESSI PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI CONNESSI ALL'USO DELLE RISORSE E ALL'ECONOMIA CIRCOLARE
E5-1 Politiche relative all'uso delle risorse e all'economia circolare
2.2.6 USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE (E5) | E5-1 POLITICHE RELATIVE ALL'USO DELLE RISORSE E ALL'ECONOMIA CIRCOLARE
E5-2 Azioni e risorse relative all'uso delle risorse e all'economia circolare
2.2.6 USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE (E5) | E5-2 AZIONI E RISORSE RELATIVE ALL'USO DELLE RISORSE E ALL'ECONOMIA CIRCOLARE
E5-3 - Obiettivi relativi all'uso delle risorse e all'economia circolare
2.2.6 USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE (E5) | E5-3 - OBIETTIVI RELATIVI ALL'USO DELLE RISORSE E ALL'ECONOMIA CIRCOLARE
E5-4 - Flussi di risorse in entrata
2.2.6 USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE (E5) | E5-4 - FLUSSI DI RISORSE IN ENTRATA
E5-5 - Flussi di risorse in uscita
2.2.6 USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE (E5) | E5-5 - FLUSSI DI RISORSE IN USCITA (RIFIUTI)
S1-1 - Politiche relative alla forza lavoro propria
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-1 - POLITICHE RELATIVE ALLA FORZA LAVORO PROPRIA
S1-2 - Processi di coinvolgimento della forza lavoro propria e dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-2 - PROCESSI DI COINVOLGIMENTO DELLA FORZA LAVORO PROPRIA E DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI IN MERITO AGLI IMPATTI
S1-3 - Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alla forza lavoro propria di sollevare preoccupazioni
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-3 - PROCESSI PER PORRE RIMEDIO AGLI IMPATTI NEGATIVI E CANALI CHE CONSENTONO AI LAVORATORI PROPRI DI SOLLEVARE PREOCCUPAZIONI
S1-4 - Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-4 - INTERVENTI SU IMPATTI E APPROCCI RILEVANTI PER LA MITIGAZIONE DEI RISCHI RILEVANTI E IL PERSEGUIMENTO DI OPPORTUNITÀ RILEVANTI IN RELAZIONE ALLA FORZA LAVORO PROPRIA, NONCHÉ EFFICACIA DI TALI AZIONI E APPROCCI
S1-5 - Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-5 - OBIETTIVI LEGATI ALLA GESTIONE DEGLI IMPATTI NEGATIVI RILEVANTI, AL POTENZIAMENTO DEGLI IMPATTI POSITIVI E ALLA GESTIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ RILEVANTI
S1-6 - Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-6 - CARATTERISTICHE DEI DIPENDENTI DELL’IMPRESA
S1-7 - Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria dell'impresa
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-7 - CARATTERISTICHE DEI LAVORATORI NON DIPENDENTI NELLA FORZA LAVORO PROPRIA DELL'IMPRESA
S1-8 - Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-8 - COPERTURA DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA E DIALOGO SOCIALE
S1-9 - Metriche della diversità
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-9 - METRICHE DELLA DIVERSITÀ
S1-10 - Salari adeguati
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-10 - SALARI ADEGUATI
S1-11 - Protezione sociale
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-11 - PROTEZIONE SOCIALE
S1-13 - Metriche di formazione e sviluppo delle competenze
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-13 - METRICHE DI FORMAZIONE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
95
Obbligo di informativa
Sezione di riferimento
S1-14 - Metriche di salute e sicurezza
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-14 - METRICHE DI SALUTE E SICUREZZA
S1-15 - Metriche dell'equilibrio tra vita professionale e vita privata
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-15 - METRICHE DELL'EQUILIBRIO TRA VITA PROFESSIONALE E VITA PRIVATA
S1-16 - Metriche di remunerazione (divario retributivo e remunerazione totale)
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-16 - METRICHE DI REMUNERAZIONE (DIVARIO RETRIBUTIVO E REMUNERAZIONE TOTALE)
S1-17 - Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-17 - INCIDENTI, DENUNCE E IMPATTI GRAVI IN MATERIA DI DIRITTI UMANI
S2-1 - Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore
2.3.2 LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE (S2) | S2-1 POLITICHE CONNESSE AI LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE
S2-2 - Processi di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore in merito agli impatti
2.3.2 LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE (S2) | S2-2 - PROCESSI DI COINVOLGIMENTO DEI LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE IN MERITO AGLI IMPATTI
S2-3 - Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori nella catena del valore di esprimere preoccupazioni
2.3.2 LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE (S2) | S2-3 - PROCESSI PER PORRE RIMEDIO AGLI IMPATTI NEGATIVI E CANALI CHE CONSENTONO AI LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE DI ESPRIMERE PREOCCUPAZIONI
S2-4 - Interventi su impatti rilevanti per i lavoratori nella catena del valore e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti per i lavoratori nella catena del valore, nonché efficacia di tali azioni
2.3.2 LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE (S2) | S2-4 - INTERVENTI SU IMPATTI RILEVANTI PER I LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE E APPROCCI PER LA GESTIONE DEI RISCHI RILEVANTI E IL CONSEGUIMENTO DI OPPORTUNITÀ RILEVANTI PER I LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE, NONCHÉ EFFICACIA DI TALI AZIONI
S2-5 - Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
2.3.2 LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE (S2) | S2-5 - OBIETTIVI LEGATI ALLA GESTIONE DEGLI IMPATTI NEGATIVI RILEVANTI, AL POTENZIAMENTO DEGLI IMPATTI POSITIVI E ALLA GESTIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ RILEVANTI
S4-1 - Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali
2.3.3 CONSUMATORI ED UTILIZZATORI FINALI (S4) | S4-1 - POLITICHE CONNESSE AI CONSUMATORI E AGLI UTILIZZATORI FINALI
S4-2 - Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori finali in merito agli impatti
2.3.3 CONSUMATORI ED UTILIZZATORI FINALI (S4) | S4-2 - PROCESSI DI COINVOLGIMENTO DEI CONSUMATORI E DEGLI UTILIZZATORI FINALI IN MERITO AGLI IMPATTI
S4-3 - Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai consumatori e agli utilizzatori finali di esprimere preoccupazioni
2.3.3 CONSUMATORI ED UTILIZZATORI FINALI (S4) | S4-3 - PROCESSI PER PORRE RIMEDIO AGLI IMPATTI NEGATIVI E CANALI CHE CONSENTONO AI CONSUMATORI E AGLI UTILIZZATORI FINALI DI ESPRIMERE PREOCCUPAZIONI
S4-4 - Interventi su impatti rilevanti per i consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per la mitigazione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e agli utilizzatori finali, nonché efficacia di tali azioni
2.3.3 CONSUMATORI ED UTILIZZATORI FINALI (S4) | S4-4 - INTERVENTI SU IMPATTI RILEVANTI SUI CONSUMATORI E GLI UTILIZZATORI FINALI, APPROCCI PER GESTIRE RISCHI RILEVANTI E CONSEGUIRE OPPORTUNITÀ RILEVANTI IN RELAZIONE AI CONSUMATORI E AGLI UTILIZZATORI FINALI, E EFFICACIA DI TALI AZIONI
S4-5 - Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
2.3.3 CONSUMATORI ED UTILIZZATORI FINALI (S4) | S4-5 - OBIETTIVI LEGATI ALLA GESTIONE DEGLI IMPATTI RILEVANTI NEGATIVI, AL POTENZIAMENTO DEGLI IMPATTI POSITIVI E ALLA GESTIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ RILEVANTI
G1-1 - Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese
2.4.1 CONDOTTA DELLE IMPRESE (G1) | G1-1 - POLITICHE IN MATERIA DI CULTURA D'IMPRESA E CONDOTTA DELLE IMPRESE
G1-2 - Gestione dei rapporti con i fornitori
2.4.1 CONDOTTA DELLE IMPRESE (G1) | G1-2 - GESTIONE DEI RAPPORTI CON I FORNITORI
G1-3 - Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e passiva
2.4.1 CONDOTTA DELLE IMPRESE (G1) | G1-3 - PREVENZIONE E INDIVIDUAZIONE DELLA CORRUZIONE ATTIVA E PASSIVA
G1-4 - Casi di corruzione attiva o passiva
2.4.1 CONDOTTA DELLE IMPRESE (G1) | G1-4 - CASI DI CORRUZIONE ATTIVA O PASSIVA
G1-6 - Prassi di pagamento
2.4.1 CONDOTTA DELLE IMPRESE (G1) | G1-6 - PRASSI DI PAGAMENTO
ELENCO DEGLI ELEMENTI D'INFORMAZIONE DI CUI AI PRINCIPI TRASVERSALI E TEMATICI DERIVANTI DA ALTRI ATTI LEGISLATIVI DELL'UE
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
96
Obbligo di informativa ed elemento d'informazione corrispondente
Riferimento SFDR[1]
Riferimento terzo pilastro[2]
Riferimento regolamento sugli indici di riferimento[3]
Riferimento normativa dell'UE sul clima[4]
Materiale Si/No
Sezione di riferimento
ESRS 2 GOV-1 Diversità di genere nel consiglio, paragrafo 21, lettera d)
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 13
 
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione[5], allegato
II
 
2.1.3 RUOLO DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DIREZIONE E CONTROLLO (GOV1) E INFORMAZIONI FORNITE AGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DIREZIONE E CONTROLLO DELL'IMPRESA E QUESTIONI DI SOSTENIBILITÀ DA QUESTI AFFRONTATE (GOV2)
ESRS 2 GOV-1 Percentuale di membri indipendenti del consiglio di amministrazione, paragrafo 21, lettera e)
 
 
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II
 
2.1.3 RUOLO DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DIREZIONE E CONTROLLO (GOV1) E INFORMAZIONI FORNITE AGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DIREZIONE E CONTROLLO DELL'IMPRESA E QUESTIONI DI SOSTENIBILITÀ DA QUESTI AFFRONTATE (GOV2)
ESRS 2 GOV-4 Dichiarazione sul dovere di diligenza, paragrafo 30
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 10
 
 
 
2.1.5 DICHIARAZIONE SUL DOVERE DI DILIGENZA (GOV4)
ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività collegate ad attività nel settore dei combustibili fossili, paragrafo 40, lettera d), punto i)
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 4
Articolo 449 bis del regolamento (UE) n.575/2013; regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione[6]
tabella 1 – Informazioni qualitative sul rischio ambientale e tabella 2 – Informazioni qualitative sul rischio sociale
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II
 
 
No
-
ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività collegate alla produzione di sostanze chimiche, paragrafo 40, lettera d), punto ii)
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 9
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II
No
-
ESRS 2 SBM-1 Partecipazione ad attività connesse ad armi controverse, paragrafo 40, lettera d), punto iii)
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 14
Articolo 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818 e allegato II del Regolamento delegato (UE) 2020/1816
No
-
ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività collegate alla coltivazione e alla produzione di tabacco, paragrafo 40, lettera d), punto iv)
Articolo 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818[7] e
allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1816
No
-
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
97
Obbligo di informativa ed elemento d'informazione corrispondente
Riferimento SFDR[1]
Riferimento terzo pilastro[2]
Riferimento regolamento sugli indici di riferimento[3]
Riferimento normativa dell'UE sul clima[4]
Materiale Si/No
Sezione di riferimento
ESRS E1-1 Piano di transizione per conseguire la neutralità climatica entro il 2050, paragrafo 14
 
Articolo 2, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/1119
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | E1-1 – PIANO DI TRANSIZIONE PER LA MITIGAZIONE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI
ESRS E1-1 Imprese escluse dagli indici di riferimento allineati con l'accordo di Parigi, paragrafo 16, lettera g)
Articolo 449 bis del regolamento (UE) n. 575/2013; regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione, modello 1: Portafoglio bancario – Indicatori del potenziale rischio di transizione connesso ai cambiamenti climatici: Qualità creditizia delle esposizioni per settore, emissioni e durata residua
Articolo 12, paragrafo 1, lettere a d) a g), e paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2020/1818
 
No
-
ESRS E1-4 Obiettivi di riduzione delle emissioni di GES, paragrafo 34
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 4
Articolo 449 bis del regolamento (UE) n. 575/2013; regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione, modello 3: Portafoglio bancario – Indicatori del potenziale rischio di transizione connesso ai cambiamenti climatici: metriche di allineamento
Articolo 6 del regolamento delegato (UE) 2020/1818
 
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | E1-4 – OBIETTIVI RELATIVI ALLA MITIGAZIONE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI E ALL'ADATTAMENTO AGLI STESSI
ESRS E1-5 Consumo di energia da combustibili fossili disaggregato per fonte (solo settori ad alto impatto climatico), paragrafo 38
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 5 e allegato I, tabella 2, indicatore n. 5
 
 
 
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | E1-5 – CONSUMO DI ENERGIA E MIX ENERGETICO
ESRS E1-5 Consumo di energia e mix energetico, paragrafo 37
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 5
 
 
 
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | E1-5 – CONSUMO DI ENERGIA E MIX ENERGETICO
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
98
Obbligo di informativa ed elemento d'informazione corrispondente
Riferimento SFDR[1]
Riferimento terzo pilastro[2]
Riferimento regolamento sugli indici di riferimento[3]
Riferimento normativa dell'UE sul clima[4]
Materiale Si/No
Sezione di riferimento
ESRS E1-5 Intensità energetica associata con attività in settori ad alto impatto climatico, paragrafi da 40 a 43
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 6
 
 
 
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | E1-5 – CONSUMO DI ENERGIA E MIX ENERGETICO
ESRS E1-6 Emissioni lorde di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES, paragrafo 44
Allegato I, tabella 1, indicatori nn. 1 e 2
Articolo 449 bis del
regolamento (UE)
n. 575/2013; regolamento di esecuzione
(UE) 2022/245
3 della Commissione, modello 1:
Portafoglio bancario – Indicatori del
potenziale rischio di transizione connesso ai cambiamenti climatici: Qualità creditizia delle esposizioni per settore, emissioni e durata residua
Articolo 5, paragrafo 1, articolo 6 e articolo 8, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818
 
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | E1-6 – EMISSIONI LORDE DI GAS A EFFETTO SERRA DI SCOPO 1, 2, 3 ED EMISSIONI TOTALI DI GAS A EFFETTO SERRA
ESRS E1-6 Intensità delle emissioni lorde di GES, paragrafi da 53 a 55
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 3
Articolo 449 bis del regolamento (UE) n. 575/2013; regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione, modello 3: Portafoglio bancario – Indicatori del potenziale rischio di transizione connesso ai cambiamenti climatici: metriche di allineamento
Articolo 8, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818
 
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1) | E1-6 – EMISSIONI LORDE DI GAS A EFFETTO SERRA DI SCOPO 1, 2, 3 ED EMISSIONI TOTALI DI GAS A EFFETTO SERRA
ESRS E1-7 Assorbimenti di GES e crediti di carbonio, paragrafo 56
 
Articolo 2, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/1119
No
-
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
99
Obbligo di informativa ed elemento d'informazione corrispondente
Riferimento SFDR[1]
Riferimento terzo pilastro[2]
Riferimento regolamento sugli indici di riferimento[3]
Riferimento normativa dell'UE sul clima[4]
Materiale Si/No
Sezione di riferimento
ESRS E1-9 Esposizione del portafoglio dell'indice di riferimento verso rischi fisici legati al clima, paragrafo 66
Allegato II del
regolamento delegato (UE) 2020/1818 e allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1816
 
ESRS E1-9 Disaggregazione degli importi monetari per rischio fisico acuto e cronico, paragrafo 66, lettera a)
 
ESRS E1-9
Posizione delle attività significative a rischio fisico rilevante, paragrafo 66, lettera c)
Articolo 449 bis del regolamento (UE) n. 575/2013; punti 46 e 47 del regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione; modello 5: Portafoglio bancario – Indicatori del potenziale rischio fisico connesso ai cambiamenti climatici: esposizioni soggette al rischio fisico
 
 
ESRS E1-9 Ripartizione del valore contabile dei suoi attivi immobiliari per classi di efficienza energetica, paragrafo 67, lettera c)
Articolo 449 bis del regolamento (UE) n. 575/2013; punto 34 del regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione; Modello 2: Portafoglio bancario – Indicatori del potenziale rischio di transizione connesso ai cambiamenti climatici: prestiti garantiti da beni immobili – Efficienza energetica delle garanzie reali
 
 
ESRS E1-9 Grado di esposizione del portafoglio a opportunità legate al clima, paragrafo 69
Allegato II del Regolamento delegato (UE) 2020/1818
 
No
Per l'anno fiscale 2024, che corrisponde al primo anno di rendicontazione sulla sostenibilità in conformità con gli ESRS, LU-VE ha scelto di utilizzare l'opzione di phase-in per quanto riguarda la comunicazione degli effetti finanziari previsti derivanti dai rischi di transizione fisici e materiali.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
100
Obbligo di informativa ed elemento d'informazione corrispondente
Riferimento SFDR[1]
Riferimento terzo pilastro[2]
Riferimento regolamento sugli indici di riferimento[3]
Riferimento normativa dell'UE sul clima[4]
Materiale Si/No
Sezione di riferimento
ESRS E2-4 Quantità di ciascun inquinante che figura nell'allegato II del regolamento E-PRTR (registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti) emesso nell'aria, nell'acqua e nel suolo, paragrafo 28
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 8; allegato I, tabella 2, indicatore n. 2; allegato 1,
tabella 2, indicatore n. 1; allegato I, tabella 2, indicatore n. 3
 
 
 
2.2.3 INQUINAMENTO (E2) | E2-4 – INQUINAMENTO DI ARIA, ACQUA E SUOLO
ESRS E3-1 Acque e risorse marine, paragrafo 9
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 7
 
 
 
2.2.4 ACQUE E RISORSE MARINE (E3) | E3-1 – POLITICHE CONNESSE ALLE ACQUE E ALLE RISORSE MARINE
ESRS E3-1 Politica dedicata, paragrafo 13
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 8
 
 
 
2.2.4 ACQUE E RISORSE MARINE (E3) | E3-1 – POLITICHE CONNESSE ALLE ACQUE E ALLE RISORSE MARINE
ESRS E3-1 Sostenibilità degli oceani e dei mari paragrafo 14
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 12
 
 
 
No
ESRS E3-4 Totale dell'acqua riciclata e riutilizzata, paragrafo 28, lettera c)
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 6.2
 
 
 
2.2.4 ACQUE E RISORSE MARINE (E3) | E3-4 – CONSUMO IDRICO
ESRS E3-4 Consumo idrico totale in m3 rispetto ai ricavi netti da operazioni proprie, paragrafo 29
 
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 6.1
 
 
 
 
2.2.4 ACQUE E RISORSE MARINE (E3) | E3-4 – CONSUMO IDRICO
ESRS 2 IRO-1 – E4 paragrafo 16, lettera a), punto i)
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 7
 
 
 
2.2.5 BIODIVERSITÀ (E4)
ESRS 2 IRO-1 – E4 paragrafo 16, lettera b)
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 10
 
 
 
2.2.5 BIODIVERSITÀ (E4)
ESRS 2 IRO-1 – E4 paragrafo 16, lettera c)
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 14
 
 
 
2.2.5 BIODIVERSITÀ (E4)
ESRS E4-2 Politiche o pratiche agricole/di utilizzo del suolo sostenibili, paragrafo 24, lettera b)
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 11
 
 
 
No
-
ESRS E4-2 Pratiche o politiche di utilizzo del mare/degli oceani sostenibili, paragrafo 24, lettera c)
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 12
 
 
 
No
-
ESRS E4-2 Politiche volte ad affrontare la deforestazione, paragrafo 24, lettera d)
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 15
 
 
 
No
-
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
101
Obbligo di informativa ed elemento d'informazione corrispondente
Riferimento SFDR[1]
Riferimento terzo pilastro[2]
Riferimento regolamento sugli indici di riferimento[3]
Riferimento normativa dell'UE sul clima[4]
Materiale Si/No
Sezione di riferimento
ESRS E5-5 Rifiuti non riciclati, paragrafo 37, lettera d)
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 13
 
 
 
2.2.6 USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE (E5) | E5-5 – FLUSSI DI RISORSE IN USCITA (RIFIUTI)
ESRS E5-5 Rifiuti pericolosi e rifiuti radioattivi, paragrafo 39
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 9
 
 
 
2.2.6 USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE (E5) | E5-5 – FLUSSI DI RISORSE IN USCITA (RIFIUTI)
ESRS 2 – SBM3 – S1 Rischio di lavoro forzato, paragrafo 14, lettera f)
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 13
 
 
 
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1)
ESRS 2 – SBM3 – S1 Rischio di lavoro minorile, paragrafo 14, lettera g)
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 12
 
 
 
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1)
ESRS S1-1 Impegni politici in materia di diritti umani, paragrafo 20
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 9 e allegato I, tabella 1, indicatore n. 11
 
 
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-1 – POLITICHE RELATIVE ALLA FORZA LAVORO PROPRIA
ESRS S1-1 Politiche in materia di dovuta diligenza sulle questioni oggetto delle convenzioni fondamentali da 1 a 8 dell'Organizzazione internazionale del lavoro, paragrafo 21
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II
 
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-1 – POLITICHE RELATIVE ALLA FORZA LAVORO PROPRIA
ESRS S1-1 Procedure e misure per prevenire la tratta di esseri umani, paragrafo 22
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 11
 
 
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-1 – POLITICHE RELATIVE ALLA FORZA LAVORO PROPRIA
ESRS S1-1 Politica di prevenzione o sistema di gestione degli infortuni sul lavoro, paragrafo 23
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 1
 
 
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-1 – POLITICHE RELATIVE ALLA FORZA LAVORO PROPRIA
ESRS S1-3 Meccanismi di trattamento dei reclami/delle denunce, paragrafo 32, lettera c)
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 5
 
 
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-3 – PROCESSI PER PORRE RIMEDIO AGLI IMPATTI NEGATIVI E CANALI CHE CONSENTONO AI LAVORATORI PROPRI DI SOLLEVARE PREOCCUPAZIONI
ESRS S1-14 Numero di decessi e numero e tasso di infortuni connessi al lavoro, paragrafo 88, lettere b) e c)
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 2
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II
 
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-14 – METRICHE DI SALUTE E SICUREZZA
ESRS S1-14 Numero di giornate perdute a causa di ferite, infortuni, incidenti mortali o malattie,
paragrafo 88, lettera e)
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 3
 
 
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-14 – METRICHE DI SALUTE E SICUREZZA
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
102
Obbligo di informativa ed elemento d'informazione corrispondente
Riferimento SFDR[1]
Riferimento terzo pilastro[2]
Riferimento regolamento sugli indici di riferimento[3]
Riferimento normativa dell'UE sul clima[4]
Materiale Si/No
Sezione di riferimento
ESRS S1-16 Divario retributivo di genere non corretto, paragrafo 97, lettera a)
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 12
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II
 
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-16 – METRICHE DI REMUNERAZIONE (DIVARIO RETRIBUTIVO E REMUNERAZIONE TOTALE)
ESRS S1-16 Eccesso di divario retributivo a favore dell'amministratore delegato, paragrafo 97, lettera b)
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 8
 
 
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-16 – METRICHE DI REMUNERAZIONE (DIVARIO RETRIBUTIVO E REMUNERAZIONE TOTALE)
ESRS S1-17 Incidenti legati alla discriminazione, paragrafo 103, lettera a)
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 7
 
 
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-17 – INCIDENTI, DENUNCE E IMPATTI GRAVI IN MATERIA DI DIRITTI UMANI
ESR S1-17 Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e OCSE, paragrafo 104, lettera a)
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10 e allegato I, tabella 3, indicatore n. 14
Allegato II del regolamento delegato (UE) 20201816 e articolo 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818
 
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1) | S1-17 – INCIDENTI, DENUNCE E IMPATTI GRAVI IN MATERIA DI DIRITTI UMANI
ESRS 2 SBM-3 – S2 Grave rischio di lavoro minorile o di lavoro forzato nella catena del lavoro, paragrafo 11, lettera b)
Allegato I, tabella 3, indicatori nn. 12 e 13
 
 
2.3.2 LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE (S2)
ESRS S2-1 Impegni politici in materia di diritti umani, paragrafo 17
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 9 e allegato I, tabella 1, indicatore n. 11
 
 
2.3.2 LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE (S2) | S2-1 POLITICHE CONNESSE AI LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE
ESRS S2-1 Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore, paragrafo 18
Allegato I, tabella 3, indicatori nn. 11 e 4
 
 
2.3.2 LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE (S2) | S2-1 POLITICHE CONNESSE AI LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE
ESRS S2-1 Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e delle linee guida dell'OCSE, paragrafo 19
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10
Allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1816 e articolo 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818
 
2.3.2 LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE (S2) | S2-1 POLITICHE CONNESSE AI LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE
ESRS S2-1 Politiche in materia di dovuta diligenza sulle questioni oggetto delle convenzioni fondamentali da 1 a 8 dell'Organizzazione internazionale del lavoro, paragrafo 19
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II
 
2.3.2 LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE (S2) | S2-1 POLITICHE CONNESSE AI LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
103
Obbligo di informativa ed elemento d'informazione corrispondente
Riferimento SFDR[1]
Riferimento terzo pilastro[2]
Riferimento regolamento sugli indici di riferimento[3]
Riferimento normativa dell'UE sul clima[4]
Materiale Si/No
Sezione di riferimento
ESRS S2-4 Problemi e incidenti in materia di diritti umani nella sua catena del valore a monte e a valle, paragrafo 36
Allegato I, tabella 3, indicatore n.14
 
 
 
2.3.2 LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE (S2) | S2-4 – INTERVENTI SU IMPATTI RILEVANTI PER I LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE E APPROCCI PER LA GESTIONE DEI RISCHI RILEVANTI E IL CONSEGUIMENTO DI OPPORTUNITÀ RILEVANTI PER I LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE, NONCHÉ EFFICACIA DI TALI AZIONI
ESRS S3-1 Impegni politici in materia di diritti umani, paragrafo 16
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 9 e allegato I, tabella 1, indicatore n. 11
 
 
No
-
ESRS S3-1 Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, dei principi dell'OIL o delle linee guida dell'OCSE, paragrafo 17
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10
Allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1816 e articolo 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818
 
No
-
ESRS S3-4Problemi e incidenti in materia di diritti umani, paragrafo 36
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 14
 
 
No
-
ESRS S4-1 Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali, paragrafo 16
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 9 e allegato I, tabella 1, indicatore n. 11
 
 
2.3.3 CONSUMATORI E UTILIZZATORI FINALI (S4) | S4-1 – POLITICHE CONNESSE AI CONSUMATORI E AGLI UTILIZZATORI FINALI
ESRS S4-1 Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e delle linee guida dell'OCSE, paragrafo 17
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10
Allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1816 e articolo 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818
 
2.3.3 CONSUMATORI E UTILIZZATORI FINALI (S4) | S4-1 – POLITICHE CONNESSE AI CONSUMATORI E AGLI UTILIZZATORI FINALI
ESRS S4-4 Problemi e incidenti in materia di diritti umani, paragrafo 35
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 14
 
 
2.3.3 CONSUMATORI E UTILIZZATORI FINALI (S4) | S4-4 – INTERVENTI SU IMPATTI RILEVANTI SUI CONSUMATORI E GLI UTILIZZATORI FINALI, APPROCCI PER GESTIRE RISCHI RILEVANTI E CONSEGUIRE OPPORTUNITÀ RILEVANTI IN RELAZIONE AI CONSUMATORI E AGLI UTILIZZATORI FINALI, E EFFICACIA DI TALI AZIONI
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
104
Obbligo di informativa ed elemento d'informazione corrispondente
Riferimento SFDR[1]
Riferimento terzo pilastro[2]
Riferimento regolamento sugli indici di riferimento[3]
Riferimento normativa dell'UE sul clima[4]
Materiale Si/No
Sezione di riferimento
ESRS G1-1 Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, paragrafo 10, lettera b)
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 15
 
 
2.4.1 CONDOTTA DELLE IMPRESE (G1) | G1-1 – POLITICHE IN MATERIA DI CULTURA D'IMPRESA E CONDOTTA DELLE IMPRESE
ESRS G1-1 Protezione degli informatori, paragrafo 10, lettera d)
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 6
 
 
2.4.1 CONDOTTA DELLE IMPRESE (G1) | G1-1 – POLITICHE IN MATERIA DI CULTURA D'IMPRESA E CONDOTTA DELLE IMPRESE
ESRS G1-4 Ammende inflitte per violazioni delle leggi contro la corruzione attiva e passiva, paragrafo 24, lettera a)
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 17
Allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1816
 
2.4.1 CONDOTTA DELLE IMPRESE (G1) | G1-4 CASI DI CORRUZIONE ATTIVA O PASSIVA
ESRS G1-4 Norme di lotta alla corruzione attiva e passiva, paragrafo 24, lettera b)
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 16
 
 
 
2.4.1 CONDOTTA DELLE IMPRESE (G1) | G1-4 CASI DI CORRUZIONE ATTIVA O PASSIVA
[1] Regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2019, relativo all'informativa sulla
sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR) (GU L 317 del 9.12.2019, pag. 1).
[2] Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, relativo ai requisiti prudenziali per
gli enti creditizi e che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 (regolamento sui requisiti patrimoniali) (GU L 176 del 27.6.2013, pag. 1).
[3] Regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 giugno 2016, sugli indici usati come indici di
riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014 (GU L 171 del 29.6.2016, pag. 1).
[4] Regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 giugno 2021, che istituisce il quadro per il
conseguimento della neutralità climatica e che modifica il regolamento (CE) n. 401/2009 e il regolamento (UE) 2018/1999 ("Normativa europea sul clima") (GU L 243 del 9.7.2021, pag. 1).
[5] Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione del 17 luglio 2020 che integra il regolamento (UE) 2016/1011 del
Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la spiegazione nella dichiarazione sull'indice di riferimento del modo in cui i fattori ambientali, sociali e di governance si riflettono in ciascun indice di riferimento fornito e pubblicato (GU L 406 del 3.12.2020, pag. 1).
[6] Regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione, del 30 novembre 2022, che modifica le norme tecniche di
attuazione stabilite dal regolamento di esecuzione (UE) 2021/637 per quanto riguarda l'informativa sui rischi ambientali, sociali e di governance (GU L 324 del 19.12.2022, pag. 1).
[7] Regolamento delegato (UE) 2020/1818 della Commissione, del 17 luglio 2020, che integra il regolamento (UE) 2016/1011 del
Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme minime per gli indici di riferimento UE di transizione climatica e per gli indici di riferimento UE allineati con l'accordo di Parigi (GU L 406 del 3.12.2020, pag. 17).
2.2INFORMAZIONI AMBIENTALI
2.2.1 TASSONOMIA PER LE ATTIVITÀ ECOSOSTENIBILI
La Tassonomia dell’Unione Europea, introdotta dal Regolamento (UE) 2020/852 (di seguito anche “Regolamento”), ha istituito un sistema unificato di classificazione volto
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
105
a definire le attività economiche che possono essere considerate ecosostenibili. L’obiettivo di tale sistema è supportare l’implementazione del Green Deal Europeo e orientare gli investimenti verso attività che favoriscano la transizione verso un’economia a zero emissioni nette di carbonio entro il 2050.
Un'attività economica può essere classificata come ecosostenibile (c.d. attività ammissibile) solo se contribuisce in modo sostanziale ad almeno uno dei sei obiettivi ambientali seguenti:
i.Mitigazione dei Cambiamenti Climatici (CCM)
ii.Adattamento ai Cambiamenti Climatici (CCA)
iii.Uso Sostenibile e Protezione delle Risorse Idriche e Marine (WTR)
iv.Transizione verso l’Economia Circolare (CE)
v.Prevenzione e Controllo dell'Inquinamento (PPC)
vi.Protezione e Ripristino della Biodiversità e degli Ecosistemi (BIO)
Nel 2021 la Commissione Europea ha adottato il “Disclosure Delegated Act” (Regolamento Delegato (UE) 2021/2178), che definisce gli obblighi di rendicontazione delle imprese in merito all’allineamento delle loro attività economiche alla Tassonomia UE, stabilendo KPI e modelli standardizzati per garantire trasparenza e comparabilità. Contestualmente, è stato introdotto il Climate Delegated Act”, che stabilisce i criteri tecnici per la valutazione delle attività che contribuiscono agli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Successivamente, nel corso del 2023, la Commissione Europea ha pubblicato:
i.il Regolamento Delegato 2023/2485 che ha modificato il “Climate Delegated Act” introducendo nuove attività e stabilendo ulteriori criteri di vaglio tecnico per determinare le condizioni alle quali determinate attività economiche possono contribuire in modo sostanziale ai primi due obiettivi esistenti - Mitigazione dei Cambiamenti Climatici e l'Adattamento ai Cambiamenti Climatici.
ii.l'"Environmental Delegated Act" (Regolamento delegato 2023/2486), che definisce negli Allegati I, II, III e IV, le attività economiche rispetto ai quattro restanti obiettivi non climatici ed i relativi criteri di vaglio tecnico. Inoltre, l'Allegato V definisce le modifiche al Regolamento Delegato (UE) 2021/2178, noto anche come "Disclosure Delegated Act", comprese le modifiche ai modelli da utilizzare per la pubblicazione degli indicatori fondamentali di prestazione (KPI).
Un’attività economica può essere considerata ammissibile alla Tassonomia se è inclusa in almeno uno dei regolamenti delegati della Tassonomia UE.
Inoltre, un'attività ammissibile può essere considerata allineata alla tassonomia se:
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
106
iii.è conforme a una serie di criteri di vaglio tecnico (TSC) che definiscono le condizioni in base alle quali l'attività:
ofornisce un contributo sostanziale a uno dei sei obiettivi ambientali del regolamento sulla tassonomia
onon arreca un danno significativo a nessuno degli altri cinque obiettivi (Do Not Significant Harm – DNSH)
iv.l'azienda rispetta le garanzie minime di salvaguardia (MS), riconoscendo l'importanza dei diritti umani e degli standard internazionali.
VALUTAZIONE DELL'AMMISSIBILITÀ DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE DI LU-VE GROUP
Il Gruppo LU-VE ha condotto una valutazione di ammissibilità delle proprie attività principali, confrontando queste ultime con le attività economiche elencate nei Regolamenti Delegati (Climate Delegated Act, Complementary Climate Delegated Act (Regolamento Delegato 2022/1214, che ha introdotto attività economiche nel settore dell'energia, tra cui il nucleare e il gas), Environmental Delegated Act e il Regolamento Delegato 2023/2485) del Regolamento sulla Tassonomia Europea.
Le attività economiche individuate come ammissibili in relazione ai ricavi fanno riferimento all’obiettivo “Mitigazione dei cambiamenti climatici” (CCM) e sono le seguenti:
Attività della Tassonomia Europea
Obiettivo
Attività economiche di LU-VE Group
3.5. Fabbricazione di dispositivi per l'efficienza energetica degli edifici
CCM
Prodotti ventilati con motori ad alta efficienza energetica
3.6. Fabbricazione di altre tecnologie a basse emissioni di carbonio
CCM
Prodotti ventilati che utilizzano fluidi refrigeranti naturali
Inoltre, è stato identificato un elenco di ulteriori attività ammissibili ai sensi degli investimenti “Capex” (Allegato I del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178, paragrafo 1.1.2.2, punto (c)) e dei costi operativi o “Opex” (Allegato I del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178, paragrafo 1.1.3.2, punto (c)), con riferimento all'acquisizione di output derivante da attività economiche conformi ai criteri di ammissibilità, nonché a singole misure che possono essere classificate come investimenti ammissibili ai sensi della Tassonomia.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
107
Nello specifico, sono state identificate le seguenti attività:
Attività della Tassonomia Europea
Obiettivo
Attività economiche di LU-VE Group
3.2 Fabbricazione di apparecchiature per la produzione e l'utilizzo di idrogeno
CCM
Impianto per la produzione di idrogeno
7.1 Costruzione di nuovi edifici
CCM
CE
Nuove costruzioni finalizzate all'espansione dei siti produttivi, in particolare in Russia e negli USA
7.2 Ristrutturazione di edifici esistenti
CCM
CE
Interventi di ristrutturazione
7.3 Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi per l'efficienza energetica
CCM
Installazione, manutenzione e riparazione di sistemi di ventilazione
7.5 Installazione, manutenzione e riparazione di strumenti e dispositivi per la misurazione, la regolazione e il controllo delle prestazioni energetiche degli edifici
CCM
Installazione, manutenzione e riparazione di Building Management Systems (BMS)
7.6 Installazione, manutenzione e riparazione di tecnologie per le energie rinnovabili
CCM
Installazione, manutenzione e riparazione di impianti fotovoltaici
6.5 Trasporto mediante moto, autovetture e veicoli commerciali
CCM
Leasing o acquisto di autoveicoli facenti parte della flotta aziendale
Il Gruppo ha effettuato una valutazione delle attività economiche identificate al fine di determinarne la rilevanza rispetto ai sei obiettivi ambientali. Dall’analisi, l’obiettivo relativo alla mitigazione dei cambiamenti climatici (CCM) è risultato essere quello più rilevante per le operazioni del Gruppo. Tutte le attività sopra elencate (3.5, 3.6, 3.2, 7.1, 7.2, 7.3, 7.5, 7.6 e 6.5) contribuiscono al raggiungimento di tale obiettivo. Per quanto
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
108
riguarda l’Adattamento ai Cambiamenti Climatici, non sono state identificate attività ammissibili, poiché non sono state sostenute spese relative a misure di adattamento, ossia interventi finalizzati alla riduzione dei rischi climatici. Con riferimento alle attività 7.1 e 7.2, si evidenzia che esse contribuiscono anche al conseguimento dell’obiettivo ambientale "Transizione verso un’economia circolare" (CE). Di conseguenza, è stata svolta l’analisi di ammissibilità anche rispetto a questo obiettivo.
Il Regolamento Delegato 2022/1214 ha ampliato il perimetro delle attività ammissibili, includendo, in particolare nel settore energetico, attività connesse all'energia nucleare e al gas. Tuttavia, il Gruppo non ha classificato alcuna attività di tale settore come ammissibile, come riportato nella Tabella A Attività relative all'energia nucleare e ai gas fossili.
VALUTAZIONE DELL'ALLINEAMENTO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE DI LU-VE GROUP – CRITERI PER IL CONTRIBUTO SOSTANZIALE E DNSH
Il Gruppo LU-VE ha effettuato una valutazione dei criteri di contributo sostanziale e dei criteri "Do No Significant Harm" (DNSH) per garantire che le attività economiche classificate come ammissibili in relazione a un obiettivo non compromettano negativamente altri obiettivi ambientali.
Nel corso del 2022, il Gruppo LU-VE aveva già intrapreso un insieme di azioni nella prospettiva di soddisfare i criteri di vaglio tecnico richiesti per poter considerare le proprie attività economiche, oltre che ammissibili, anche allineate rispetto ai requisiti fissati dalla Tassonomia. Questi criteri prevedono, tra gli altri, la presenza di carbon footprint certificate da terza parte secondo norme internazionali ISO. Nel 2023 sono proseguiti specifici studi di Life Cycle Assessment. Nel corso del 2022, il Gruppo aveva altresì approfondito i criteri correlati alla gestione delle sostanze chimiche (relativi al criterio Do No Significant Harm- DNSH) e ha avviato un insieme di valutazioni per definire come gestire e tracciare - a titolo volontario e proattivo - specifiche sostanze, la cui tracciabilità non è richiesta a livello normativo.
Alla data di redazione della Relazione Consolidata di Sostenibilità, il Gruppo ha concluso che non tutti i criteri di vaglio tecnico previsti dalla normativa siano al momento soddisfatti e che, di conseguenza, le attività identificate come ammissibili (“eligible”) non possano essere considerate anche allineate (“aligned”).
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
109
Per quanto riguarda le spese in conto capitale ed i costi operativi non capitalizzati (attività 3.2, 6.5, 7.1, 7.2, 7.3, 7.5, 7.6), in mancanza di informazioni sufficienti da parte dei fornitori per verificare la conformità ai criteri di contributo sostanziale ed i criteri di DNSH, e adottando un approccio precauzionale, il Gruppo ha deciso di classificare queste attività come non allineate.
VALUTAZIONE DELLE GARANZIE MINIME DI SALVAGUARDIA
Nel 2024 il Gruppo LU-VE ha avviato una analisi per valutare la corrispondenza delle sue attività nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia, in conformità ai Principi guida delle Nazioni Unite su Imprese e Diritti Umani e Linee Guida OCSE per le Imprese Multinazionali, nonché dei principi e diritti fondamentali elencati nelle otto convenzioni centrali della dichiarazione dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro e della Carta internazionale dei diritti dell'uomo, così come disciplinato dall’art. 18 del Regolamento. L’analisi ha altresì considerato le direttive espresse dalla Platform on Sustainable Finance (PSF) nel suo Final Report on Minimum Safeguards, pubblicato in data ottobre 2022, e dalla Comunicazione della Commissione Europea di giugno 2023, per quanto concerne i cosiddetti “indicatori degli effetti negativi sulla sostenibilità”.
Nello specifico, le disposizioni presenti nel Regolamento e nella PSF possono essere ricondotte a nove aree tematiche che includono le politiche per i diritti umani, l'analisi di rischio e la due diligence per il rispetto dei diritti umani, la gestione degli impatti sui diritti umani, la comunicazione e informazione sulle tematiche relative ai diritti umani, i meccanismi di reclamo, la tutela del consumatore, l'anticorruzione, la competizione e la tassazione.
Il Gruppo presidia le tematiche sopra elencate attraverso diverse politiche, procedure e strumenti coerenti con i requisiti delle Garanzie Minime di Salvaguardia, tra cui la propria Politica sulle risorse umane, il Supplier form, le condizioni generali d’acquisto, il Codice Etico di Gruppo, il Canale di whistleblowing conforme al D.lgs. 24/2023 attuativo della Direttiva UE 2019/1937, l’Informativa sulla privacy e il Modello 231/01 per prevenire illeciti di tipo corruttivo. Il Gruppo inoltre mappa i rischi relativi alle risorse umane all’interno dell’Enterprise Risk Management (ERM).
Nonostante le misure e i controlli adottati, il Gruppo non dispone di attività allineate alla Tassonomia UE. Tuttavia, l’azienda continua a monitorare e rafforzare i propri presidi per garantire la conformità ai principi di sostenibilità sociale e governance responsabile.
METODOLOGIA DI CALCOLO - ACCOUNTING POLICY
Per la determinazione dei KPI (Fatturato, CapEx, OpEx), sono stati coinvolti il
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
110
Sustainability Office e la Direzione Finance & Legal. In conformità con i requisiti stabiliti nell'Allegato 1 del Disclosure Delegated Act, tali dipartimenti hanno individuato i valori da includere nei KPI, facendo riferimento alle voci pertinenti del bilancio consolidato, come illustrato nel paragrafo seguente.
Per quanto riguarda il calcolo dei numeratori, sono state prese in considerazione esclusivamente le voci di bilancio correlate alle attività individuate. Relativamente ai denominatori, sono stati inclusi tutti gli elementi prescritti dal regolamento, facendo riferimento al bilancio consolidato del Gruppo LU-VE.
Nello specifico, relativamente al fatturato sono stati considerati i ricavi netti consolidati relativi ai prodotti (scambiatori di calore, apparecchi ventilati, porte, ricambi, etc.).
Per il calcolo delle spese in conto capitale (CapEx) sono stati inclusi gli incrementi consolidati dell’anno relativi a immobilizzazioni materiali, immateriali e contratti di locazione contabilizzati secondo IFRS16.
Il denominatore delle spese operative (OpEx) è stato determinato considerando i costi diretti legati agli investimenti del Gruppo, quali misure di ristrutturazione di edifici, manutenzioni, riparazioni, costi di pulizia e affitti a breve termine.
CALCOLO DEI KPI
La percentuale del fatturato totale, delle spese in conto capitale (CapEx) e delle spese operative (OpEx) relative alle attività economiche ammissibili e non ammissibili è riportata in forma aggregata per il Gruppo all'interno di ciascuna categoria di riferimento.
Al fine di prevenire il rischio di doppio conteggio nel calcolo dei KPI, i valori sono stati determinati direttamente a partire dalle voci del bilancio consolidato del Gruppo, escludendo tutte le transazioni infragruppo.
KPI relativo al fatturato
Il presente KPI è stato calcolato come il rapporto tra i ricavi delle vendite di prodotti o servizi ammissibili (numeratore) e il totale dei ricavi (denominatore). In linea con il Disclosure Delegated Act”, per il calcolo del numeratore, il Gruppo LU-VE ha considerato i seguenti valori:
i)Il denominatore è stato determinato sulla base dei ricavi consolidati del Gruppo LU-VE dell’esercizio 2024. Il denominatore corrisponde alla voce "Ricavi" riportati nella Nota 4.1 “Ricavi” delle Note Esplicative al bilancio consolidato, per un importo pari a 581.012 migliaia di Euro.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
111
ii)Il numeratore è stato determinato includendo i ricavi delle vendite relative alla commercializzazione di apparecchiature dotate di refrigeranti naturali, rientranti nell’attività 3.6 del Regolamento Delegato, nonché di apparecchiature con refrigeranti non naturali ma equipaggiate con motore ad alta efficienza, classificate nell’attività 3.5 del Regolamento Delegato.
KPI relativo alle spese in conto capitale (CapEx)
Come precedentemente indicato, il calcolo delle spese in conto capitale (CapEx) è stato effettuato sulla base degli incrementi complessivi relativi alle attività materiali e immateriali, inclusi quelli derivanti dall’applicazione dell’IFRS 16.
In linea con il “Disclosure Delegated Act”, per il calcolo della quota di CapEx, il Gruppo LU-VE ha preso in considerazione i seguenti valori:
i)Per il calcolo del denominatore, il Gruppo ha considerato gli incrementi del periodo relativi alle immobilizzazioni materiali e immateriali, inclusi quelli relativi ai diritti d’uso. Come previsto dal Regolamento, i valori presi in esame corrispondono alla voce "incrementi" delle tabelle riportate nelle Note 3.1 “Avviamento e altre attività immateriali” e 3.2 “Attività Materiali e diritti d’uso” della Relazione Integrale Annuale , Il valore consolidato risultante dagli incrementi delle immobilizzazioni materiali (pari a 17.827 migliaia di Euro), immateriali (pari a 1.617 migliaia di Euro) e dei diritti d’uso (pari a 16.187 migliaia di Euro) ammonta a 35.631 migliaia di Euro.
ii)Il numeratore corrisponde alle spese in conto capitale, incluse nel denominatore, attribuibili per destinazione d’uso alle attività generatrici di ricavi identificate (CapEx A) e agli investimenti relativi all’acquisto di output derivante da attività conformi alla Tassonomia Europea (CapEx C). Per la quota di ammissibilità delle attività identificate, si rimanda alla tabella C.
Nel calcolo dei CapEx A relativi alle attività 3.5 e 3.6, il Gruppo ha adottato un criterio di allocazione basato su un'assunzione metodologica. In particolare, sono stati identificati gli investimenti riconducibili alle attività generatrici di ricavi, tuttavia, non è stato possibile determinare con precisione se tali investimenti fossero attribuibili in misura prevalente a una specifica attività piuttosto che all'altra. Pertanto, il Gruppo ha ripartito gli investimenti applicando le stesse percentuali di ammissibilità determinate per i ricavi.
KPI relativo alle spese operative (OpEx)
In linea con il Disclosures Delegated Act”, il calcolo della quota di spesa operativa, il Gruppo LU-VE ha considerato i seguenti valori:
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
112
i)Il denominatore comprende tutti i costi operativi non capitalizzati relativi alla manutenzione, alle misure di ristrutturazione edilizia, alle locazioni a breve termine, agli affitti per veicoli industriali e a qualsiasi altra spesa diretta relativa alla manutenzione quotidiana di beni di immobili, impianti e macchinari. Il valore consolidato ammonta a € 9.320 mila.
ii)Il numeratore corrisponde alla quota dei costi operativi non capitalizzati, inclusi nel denominatore, attribuibile per destinazione alle attività generatrici di ricavi identificate (OpEx A) e ai costi diretti relativi all’acquisto di output derivante da attività conformi alla Tassonomia Europea (OpEx C). Per il livello di ammissibilità delle attività elencate di seguito, si rimanda alla Tabella D.
Per il calcolo degli OpEx A relativi alle attività 3.5 e 3.6, il Gruppo ha seguito lo stesso criterio di allocazione utilizzato per i CapEx A. In assenza di un criterio oggettivo per attribuire i costi diretti non capitalizzati a una specifica attività, è stata applicata la stessa ripartizione percentuale di ammissibilità definita per il turnover.
All'interno delle voci CapEx e OpEx, non vi sono voci relative a un piano volto ad espandere le attività economiche allineate alla tassonomia o a consentire alle attività economiche ad essa ammissibili di allinearsi alla tassonomia.
Le tabelle nelle pagine seguenti contengono informazioni relative alle quote di fatturato, spese in conto capitale e spese operative identificate come ammissibili e non ammissibili secondo la Tassonomia Europea.
Si precisa che, nel condurre le attività di analisi e predisposizione delle disclosure relative alla Tassonomia, il top management ha adottato nel complesso un approccio prudenziale e basato sulla propria comprensione ed interpretazione, allo stato delle attuali conoscenze, dei requisiti normativi applicabili. L’intervento di ulteriori evoluzioni nell’interpretazione della normativa, potrebbero pertanto portare a modifiche sostanziali nelle valutazioni e nel processo di calcolo dei KPI. Pertanto, il Gruppo LU-VE si riserva di aggiornare e modificare, anche in maniera sostanziale, il processo e le modalità di calcolo degli indicatori al fine di garantirne il corretto allineamento con la normativa europea.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
113
TABELLA A – ATTIVITÀ RELATIVE ALL'ENERGIA NUCLEARE E AI GAS FOSSILI
Attività relative all'energia nucleare
1
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni a attività di ricerca, sviluppo, dimostrazione e implementazione di impianti innovativi di generazione di energia elettrica che producono energia da processi nucleari con scarti minimi dal ciclo del combustibile.
No
2
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni alla costruzione e all'operazione sicura di nuove installazioni nucleari per la produzione di energia elettrica o calore da processo, inclusi per il riscaldamento urbano o processi industriali come la produzione di idrogeno, nonché ai relativi aggiornamenti di sicurezza, utilizzando le migliori tecnologie disponibili.
No
3
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni all'operazione sicura di impianti nucleari esistenti per la produzione di energia elettrica o calore da processo, inclusi per il riscaldamento urbano o processi industriali come la produzione di idrogeno da energia nucleare, nonché ai relativi aggiornamenti di sicurezza.
No
Attività relative al gas fossile
4
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni alla costruzione o all'operazione di impianti di generazione di energia elettrica che producono elettricità utilizzando combustibili gassosi fossili.
No
5
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni alla costruzione, ristrutturazione e operazione di impianti di generazione combinata di calore/freddo e energia utilizzando combustibili gassosi fossili.
No
6
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni alla costruzione, ristrutturazione e operazione di impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili.
No
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
114
TABELLA B – FATTURATO
A screenshot of a computer

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A blue and white rectangular object with white text

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RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
115
TABELLA C – SPESE IN CONTO CAPITALE
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
116
TABELLA D – COSTI OPERATIVI
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
117
2.2.2 CAMBIAMENTI CLIMATICI (E1)
Nella presente sezione sono rendicontati gli aspetti relativi agli impatti, rischi e opportunità materiali identificati dal Gruppo LU-VE in relazione all’adattamento ai cambiamenti climatici, alla mitigazione dei cambiamenti climatici ed ai consumi energetici.
Per emissioni climalteranti Scope 1 si fa riferimento alle emissioni dirette generate dall’impiego di combustibili fossili, quali ad esempio gas metano e GPL per i processi produttivi e il riscaldamento; mentre per emissioni climalteranti Scope 2 si fa riferimento alle emissioni indirette correlate ai consumi di energia elettrica. Per emissioni Scope 3 si fa riferimento a tutte le emissioni indirette generate lungo l’intera catena del valore a monte e valle correlate alle attività del Gruppo.
E1-GOV3 - INTEGRAZIONE DELLE PRESTAZIONI IN TERMINI DI SOSTENIBILITÀ NEI SISTEMI DI INCENTIVAZIONE
Il Gruppo ha definito la presenza, sia negli incentivi a breve termine (MBO - Management by Objectives) che in quelli di medio termine (LTI - Long-Term Incentive) per il triennio 2023-2025, di un parametro legato alla riduzione delle emissioni climalteranti Scope 1 e Scope 2 calcolato con metodologia Market-based, a parità di EBITDA consolidato.
Con riferimento all’incidenza di tale parametro nella remunerazione variabile complessiva, il parametro legato alla riduzione delle emissioni climalteranti Scope 1 e Scope 2 a parità di EBITDA consolidato incide per il 5% sull’MBO per il Direttore Generale e per il Chief Excecutive Officer (CEO) e il 10% per il Chief Strategic Development Officer (CSDO). Per quanto riguarda il piano LTI per il triennio 2023-2025, il parametro legato alla riduzione delle suddette emissioni incide per il 10% per i Consiglieri con Delega (CEO e CSDO), il Direttore Generale, i Dirigenti con Responsabilità Strategiche e selezionati manager del Gruppo. Con riferimento all’incidenza della quota variabile legata alla riduzione delle emissioni, rispetto alla remunerazione totale, nel 2024 si è registrata la seguente incidenza: 2% per CEO, 5% per CSDO e 3% per Vice Presidente.
Per ulteriori informazioni sui sistemi di remunerazione connessi ai temi di sostenibilità si rimanda al capitolo “2.1 Informazioni generali”, sezione “2.1.4 Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione”.
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IRO-1 - DESCRIZIONE DEL PROCESSO PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI
Il Gruppo LU-VE ha condotto un’analisi di doppia materialità per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità di sostenibilità, come dettagliato nel capitolo “Informazioni generali”.Con particolare riferimento agli impatti, rischi e opportunità legati al clima,
i)in materia di emissioni climalteranti: il Gruppo LU-VE ha considerato le emissioni generate nelle proprie operation (emissioni climalteranti Scope 1 e Scope 2) e lungo la catena del valore a monte e a valle (emissioni Scope 3). Per i dettagli sui dati quantitativi si rimanda alla sezione “E1-6 emissioni lorde di gas a effetto serra di scopo 1, 2, 3 ed emissioni totali di gas a effetto serra”.
ii)in materia di rischi climatici fisici: il Gruppo LU-VE ha condotto una analisi puntuale relative ai rischi climatici fisici dei propri stabilimenti produttivi. Non sono state ad oggi invece condotte analisi puntuali relative alla catena del valore a monte e valle, considerando ad esempio fornitori e clienti. L’analisi dei rischi climatici fisici degli stabilimenti è stata condotta nel 2022 e tale analisi si considera aggiornata e applicabile anche per l'esercizio 2024 in quanto basata su scenari IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), categorie di rischi climatici fisici, metodologie di calcolo e orizzonti temporali ancora in linea con lo stato dell'arte e con il contesto in cui il Gruppo opera. L’analisi è stata condotta considerando diversi scenari futuri correlati a modelli climatici riconosciuti a livello internazionale e basati sui percorsi di concentrazione di emissioni di gas a effetto serra (Representative Concentration Pathways - RPC) sviluppati dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), ossia gli scenari RCP 2.6 e RCP 4.5 e considerando un orizzonte temporale al 2035. Si precisa inoltre che l'analisi è stata sviluppata combinando dati scientifici a livello di asset e rischio climatico, valutato secondo le dimensioni di i) probabilità di accadimento del rischio secondo i diversi modelli climatici, ii) esposizione dell’asset e iii) vulnerabilità, ossia perdite attese in caso di accadimento dell’evento. Tra i principali risultati emerge che i rischi che influenzeranno maggiormente il Gruppo sono la variabilità della temperatura, le precipitazioni intense e le ondate di calore. Al contrario, l’esposizione ad alcuni altri rischi, come ad esempio la siccità e il rischio incendi, non si prevede sia rilevante sugli asset operativi del Gruppo.
iii)in materia di opportunità e rischi di transizione legati al clima: il Gruppo LU-VE nel 2024 ha aggiornato l’analisi dei rischi climatici di transizione. Le varie tipologie di rischio di mercato, tecnologici, legali/di policy e di reputazione - sono state valutate in funzione del loro potenziale impatto sul business e della
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capacità del Gruppo di farvi fronte nel tempo. A titolo di esempio, sono stati valutati i rischi di mercato correlati a incrementi nei costi di produzione e trasporto, dovuti a specifiche condizioni di mercato e a introduzione di nuove normative (come ad esempio Carbon Border Adjustment Mechanism a livello europeo), nonché la richiesta di prodotti a sempre minore impatto emissivo in virtù dell'evoluzione di regolamenti e normative allineate alle politiche climatiche, quali ad esempio il Regolamento F-Gas (la cui nuova revisione è stata pubblicata a febbraio 2024). Le opportunità e i rischi di transizione, a differenza dei rischi climatici fisici, non sono stati individuati scientificamente considerando differenti scenari climatici, considerando quello specifico legato alla limitazione del riscaldamento globale a 1,5 °C.
E1-1 – PIANO DI TRANSIZIONE PER LA MITIGAZIONE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI
Il Gruppo LU-VE, alla data della presente rendicontazione, non ha definito un piano strutturato di transizione climatica integrato e allineato con la strategia aziendale complessiva e la pianificazione finanziaria dell'impresa.
Complessivamente, il Gruppo LU-VE è impegnato a sviluppare un piano di transizione strutturato e allineato alla programmazione finanziaria, nell’arco del prossimo biennio. Ulteriori informazioni relative agli obiettivi di riduzione delle emissioni sono indicate nella sezione E1-4.
E1-2 POLITICHE RELATIVE ALLA MITIGAZIONE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI E ALL'ADATTAMENTO AGLI STESSI
Il Gruppo LU-VE dispone di una Politica Ambientale che formalizza i principi e le azioni con riferimento alle seguenti questioni di sostenibilità rilevanti:
i)mitigazione dei cambiamenti climatici: la Politica esplicita l’importanza di ridurre le emissioni di gas a effetto serra sia per le proprie operation sia per le soluzioni commercializzate. Gli impatti, rischi e opportunità correlati ai seguenti obiettivi fanno riferimento alla generazione di emissioni climalteranti Scope 1, Scope 2 e Scope 3, diffusione di soluzioni progettate per gas refrigeranti naturali e diffusione di tecnologie per la decarbonizzazione;
ii)energia: la Politica esplicita l’importanza di ridurre i consumi energetici presso gli stabilimenti produttivi e progettare prodotti che minimizzano i consumi energetici. Gli impatti, rischi e opportunità correlati ai seguenti obiettivi fanno riferimento ai consumi energetici presso gli stabilimenti e ai consumi energetici dei prodotti commercializzati. La Politica non fa riferimento esplicito alle tematiche correlate ai consumi energetici lungo la catena del valore a monte.
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Con riferimento alle politiche per l’adattamento ai cambiamenti climatici, il Gruppo LU-VE intende garantire la continuità produttiva attraverso alcune ridondanze produttive, grazie alla standardizzazione delle produzioni e dei prodotti. Nella Politica Ambientale non sono ad oggi esplicitati obiettivi correlati all’adattamento ai cambiamenti climatici delle proprie operation. La Politica Ambientale si applica a tutto il Gruppo, senza esclusioni in termini di attività o aree geografiche.
Nell’arco del prossimo anno, si prevede un aggiornamento della Politica Ambientale con l’inclusione esplicita delle questioni di sostenibilità rilevanti attualmente non indicate formalmente, applicabili a tutte le società del Gruppo. Il massimo livello dirigenziale nel Gruppo LU-VE, promotore e responsabile dell’attuazione della Politica Ambientale è il Chief Strategic and Development Officer.
In aggiunta alla Politica Ambientale di Gruppo, si segnala altresì che le società produttive con certificazione ISO 14001 dispongono di una Politica Ambientale sito-specifica, gestita dall’alta direzione a livello locale. Gli stabilimenti con certificazione ISO 14001 sono Alonte (Vicenza, Italia), Limana (Belluno, Italia), Travacò Siccomario (Pavia, Italia), Uboldo (Varese, Italia), Tianmen (Cina), Vantaa (Finlandia), Bhiwadi (India), Sarole (India) e Novosedly (Repubblica Ceca).
Nella Politica Ambientale non sono attualmente indicate specifiche norme o iniziative di terzi che il Gruppo si impegna a rispettare attraverso l'attuazione della politica, sono riportati gli interessi dei portatori di interessi.
La Politica Ambientale è pubblicata nei sistemi aziendali e così resa disponibile ai collaboratori.
E1-3 AZIONI E RISORSE RELATIVE ALLE POLITICHE IN MATERIA DI CAMBIAMENTI CLIMATICI
Nel contesto del Piano di Sostenibilità e con riferimento alla riduzione delle emissioni di gas serra Scope 1 e Scope 2, nel corso del 2024 il Gruppo LU-VE operato secondo due direttici principali:
i)uso di energia da fonti rinnovabili: nel 2024, il 46% del totale di energia elettrica consumata proviene da fonti di energia rinnovabile, prodotta con impianti fotovoltaici in sito o acquistata con Garanzie di Origine.
L’energia elettrica acquistata da fonti rinnovabili certificate attraverso Garanzie di Origine corrisponde a 15.056 MWh, e ha rappresentato il 42% del totale dell’energia elettrica consumata. Questo ha permesso di ridurre le emissioni di
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7.674 tCO2e. Le Garanzie di Origine sono state acquistate per la totalità dei consumi di energia elettrica da rete nazionale per gli stabilimenti di Asarum (Svezia), Limana (Belluno, Italia), Novosedly (Repubblica Ceca), Uboldo (Varese, Italia) e Travacò Siccomario (Pavia, Italia), in continuità con gli anni precedenti e, a partire dal 2024, anche per gli stabilimenti di Alonte (Vicenza, Italia) e Mel (Belluno, Italia).
L’energia rinnovabile prodotta complessivamente nel 2024 da parte degli impianti fotovoltaici di Gruppo ammonta a 1.547 MWh, e ha rappresentato il 4% del totale dell’energia elettrica consumata. Questo ha permesso di ridurre le emissioni di 1.011 tCO2e. Gli impianti fotovoltaici sono presenti presso gli stabilimenti di Uboldo (Varese, Italia), Limana (Belluno, Italia), Travacò Siccomario (Pavia, Italia), Vantaa (Finlandia) e Bhiwadi (India).
ii)efficienza energetica: sono state implementate iniziative di ottimizzazione dei consumi energetici per stabilimenti produttivi e uffici. Nello stabilimento in Polonia, sono state attivate misura di recupero dell’energia per riscaldare e raffrescare gli spazi produttivi. Tali misure hanno permesso di risparmiare oltre 180 MWh, pari a 142 tCO2e evitate. Nello stabilimento in Repubblica Ceca, sono state apportate delle migliorie nell’impianto di illuminazione che hanno permesso di migliorare il sistema di controllo della luminosità e ridurre i consumi elettrici di circa 80MWh. Inoltre, lo stabilimento di Uboldo (Varese, Italia), sede dell’headquarter e tra i siti a maggiore consumo energetico, ha condotto le proprie attività in piena conformità con la norma internazionale di gestione dell’energia ISO 50001.
Inoltre, nel 2024, il Gruppo LU-VE ha avviato alcuni studi preliminari per sviluppare un piano di decarbonizzazione strutturato.
Il Gruppo è altresì consapevole che la quasi totalità delle emissioni correlate alla sua attività risiede lungo la sua catena del valore: le emissioni Scope 3 sono infatti pari al 99% del totale delle emissioni Scope 1, Scope 2 e Scope 3. Ad oggi non sono state identificate azioni specifiche di riduzione delle emissioni Scope 3, per quanto si preveda un progressivo aumento dell’incidenza del turnover derivante da prodotti con fluidi naturali e/o motori ad alta efficienza, sulle emissioni totali del Gruppo.
Con riferimento alle opportunità rilevanti emerse in occasione dell’analisi di doppia materialità, si segnala che il Gruppo ha promosso commercialmente soluzioni per sostenere la decarbonizzazione nel contesto della propria catena del valore a valle, quali ad esempio:
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i)pompe di calore a uso domestico e industriale, contribuendo altresì allo sviluppo della nuova gamma di pompe di calore per uno dei principali player europei nel settore delle applicazioni di riscaldamento domestico;
ii)sistemi di raffreddamento delle turbine eoliche;
iii)sistemi di elettrificazione ad alta tensione per sostenere i piani europei di elettrificazione, fondamentali per la transizione energetica;
iv)stazioni di ricarica per i veicoli elettrici, soprattutto quelle per rapida carica, che necessitano di uno scambiatore di calore per il raffreddamento dell'unità;
v)soluzioni di “retrofitting” (adeguamento) dei banchi refrigerati, per ridurre gli impatti energetici presso i punti vendita/supermercati, attraverso l’installazione di porte a vetro e sistemi a illuminazione LED, in sostituzione alla luce neon, a partire dal mercato Europeo. Questa attività è stata resa possibile attraverso lo sviluppo di un reparto di service dedicato costituito in TGD nel 2024.
Nell’ambito delle soluzioni per la decarbonizzazione, si segnala anche l’accordo per la fornitura di soluzioni di raffreddamento per la centrale nucleare Hinkley Point C nel Somerset, in Inghilterra. Nello specifico, la fornitura del Gruppo, attraverso la controllata Refrion, consiste nei sistemi di raffreddamento dei generatori diesel di emergenza EDG dell’isola nucleare. Il progetto ha iniziato la fase realizzativa e nel 2024 si sono avviati i processi che porteranno alla produzione degli scambiatori nel 2025.
Nell’ottica di sviluppare progressivamente anche azioni volte alla riduzione delle emissioni di Scope 3, con riferimento alla Strategic Business Unit Cooling Systems, il Gruppo LU-VE, nel 2024 ha continuato a promuovere soluzioni con fluidi refrigeranti naturali e con motori ad alta efficienza energetica (EC). Tale impegno continuerà negli anni successivi specialmente per diffondere la cultura della sostenibilità e del risparmio energetico nei confronti di tutti i livelli del mercato: clienti, installatori e progettisti.
Invece, con riferimento alla Business Unit Components, il Gruppo LU-VE, nel 2024, ha promosso nuove soluzioni con carica di fluido refrigerante ridotta. Nello specifico, il Gruppo LU-VE ha proseguito le attività di industrializzazione degli scambiatori con diametro di tubo refrigerante di 4 mm, una importante alternativa alle attuali gamme prodotto a 5mm nel settore pompe di calore domestiche e i sistemi per le asciugatrici domestiche. Questa soluzione permette ai clienti di ridurre la quantità di refrigerante e aumentare l'efficienza della macchina, con conseguente riduzione dell’impatto emissivo.
Inoltre, con riferimento alle azioni pianificate, il Gruppo ha previsto:
i)di completare le attività di retrofitting, per almeno 500 punti vendita di clienti nel periodo compreso tra il 2025 e il 2030, con porte a vetro e illuminazione dei banchi a LED anziché con le attuali luci a neon;
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ii)di accelerare la sostituzione degli scambiatori per pompe di calore e asciugatrici domestiche con la soluzione a minore carica di refrigerante;
iii)di aumentare la commercializzazione di scambiatori (a minore impatto ambientale, con tubo da 5mm e 4 mm) per pompe di calore domestiche e refrigerazione commerciale, nel periodo compreso tra il 2025 e il 2030;
iv)di sostenere lo sviluppo delle tecnologie per la decarbonizzazione, nello specifico le pompe di calore domestiche, nel mercato degli Stati Uniti.
Con riferimento alle azioni intraprese nel 2024, il Gruppo non ha sostenuto costi operativi (OPEX) né investimenti (CAPEX) significativi.
Nell’ambito del Piano Industriale 2025-2028, con riferimento a partire dall’anno 2026, il Gruppo ha previsto investimenti (CAPEX) con l’obiettivo di mitigare gli impatti derivanti dalla mitigazione e all’adattamento al cambiamento climatico per un valore complessivo stimato pari a 8,5 milioni di Euro, di cui:
i)7 milioni di Euro per azioni di riduzione delle emissioni Scope 1 e Scope 2, attraverso investimenti in tecnologie avanzate per processi produttivi a ridotto impatto climatico il cui sviluppo è previsto nel 2025;
ii)e 1,5 milioni di Euro per l’adattamento degli stabilimenti agli effetti del cambiamento climatico, con particolare riferimento alle opere di adeguamento per mitigare rischi di allagamento e aumentare la protezione dei siti in caso di precipitazioni intense e con riferimento al raffrescamento dei siti per mitigare gli effetti negativi delle ondate di calore.
Il Gruppo LU-VE ha la capacità di perseguire le sopra citate azioni in funzione delle risorse finanziarie pianificate. Tale processo verrà revisionato periodicamente nell’ambito della definizione dei piani industriali e dei budget annuali, e pertanto i risultati che si consuntiveranno negli esercizi futuri potrebbero differire da tali stime. Nel Piano Industriale 2025-2028 non sono previsti costi operativi (OPEX) significativi in materia di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.
Non sono presenti CAPEX e OPEX allineati rispetto alla Tassonomia Europea per le attività ecosostenibili, in accordo al Regolamento (UE) 2021/2178 che integra il Regolamento 2020/852 EU Taxonomy Regulation. Per maggiori dettagli inerenti alla Tassonomia Europea si rimanda alla sezione dedicata 2.2.1 nel presente capitolo.
In riferimento alle norme internazionali ISO 14001 e ISO 9001 - che nel 2024 sono state emendate includendo requisiti specifici per il cambiamento climatico - si segnala che il Gruppo LU-VE detiene le certificazioni per le seguenti società del Gruppo:
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i)gestione ambientale ISO 14001 per gli stabilimenti di: Alonte (Vicenza, Italia), Limana (Belluno, Italia), Travacò Siccomario (Pavia, Italia), Uboldo (Varese, Italia), Tianmen (Cina), Vantaa (Finlandia), Bhiwadi (India), Sarole (India) e Novosedly (Repubblica Ceca);
ii)gestione della qualità ISO 9001 per gli stabilimenti di: Alonte (Vicenza, Italia), Flumignano di Talmassons (Udine, Italia), Limana (Belluno, Italia), Mel (Belluno, Italia), Travacò Siccomario (Pavia, Italia), Uboldo (Varese, Italia), Tianmen (Cina), Vantaa (Finlandia), Bhiwadi (India), Sarole (India), Gliwice (Polonia), Novosedly (Repubblica Ceca), Asarum (Svezia) e Jacksonville (USA).
Con riferimento alla mitigazione dei cambiamenti climatici, il Gruppo ha altresì partecipato ad alcuni tavoli di lavoro e network di settore:
i)In qualità di membro dell’Unione del Caldo e del Freddo Green - una coalizione di aziende del settore della refrigerazione e del riscaldamento ha promosso incontri sull’utilizzo di fluidi refrigeranti naturali;
ii)nel Gruppo ESG di Asercom, associazione di tecnici esperti del settore - sono stati condotti momenti di approfondimento sulle normative ambientali e sono stati avviati i lavori per definire alcune linee guida per il calcolo delle emissioni Scope 3 per il settore.
E1-4 OBIETTIVI RELATIVI ALLA MITIGAZIONE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI E ALL'ADATTAMENTO AGLI STESSI
Per quanto riguarda la mitigazione dei cambiamenti climatici, il Gruppo LU-VE:
i)ha definito target di riduzione delle emissioni climalteranti Scope 1 e Scope 2;
ii)non ha ad oggi definito target di riduzione delle emissioni climalteranti Scope 3, per lo più relative ai consumi energetici dei prodotti da parte dei clienti finali e relative all’approvvigionamento dei materiali per la realizzazione dei prodotti. Il Gruppo LU-VE intende definire un piano di riduzione delle emissioni climalteranti Scope 3 nell’arco del prossimo biennio. Le leve di decarbonizzazione relative alle emissioni Scope 3 non sono state individuate, in quanto non sono ancora stati definiti target.
Per quanto riguarda l’adattamento ai cambiamenti climatici, il Gruppo LU-VE, ad oggi, non ha definito obiettivi.
Con riferimento agli obiettivi di riduzione delle emissioni Scope 1 e Scope 2- calcolati con metodologia “market-based”, il Gruppo ha definito i seguenti target, considerando la baseline del 2022 (ossia l’ultimo esercizio consuntivo precedente al piano di sostenibilità 2023 – 2025):
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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i)riduzione del 10% per il 2024;
ii)riduzione del 19% per il 2025.
Il target di riduzione del 10% per il 2024 risulta essere stato raggiunto, con una riduzione complessiva del 15% rispetto alla baseline del 2022.
Il target di riduzione risulta combinato e la riduzione complessiva è ottenuta attraverso la riduzione delle emissioni Scope 2 e non Scope 1. Il valore base (2022) rappresenta non solo l’ultimo anno consuntivo precedente all’elaborazione del piano di sostenibilità 2023-2025, ma anche il primo anno di omogeneità di perimetro di consolidamento del Gruppo, in quanto nel corso degli esercizi precedenti si sono verificate diverse operazioni di business combination (tra cui l’ultima in ordine cronologico il Gruppo Refrion, appunto nel 2022).
I sopra citati target di riduzione, relativi al triennio 2023-2025, sono parte integrante del Piano di Sostenibilità del Gruppo LU-VE, definito per gli anni 2023-2025, elaborato dallo Steering Committee aziendale di Sostenibilità, esaminato dal Comitato Controllo e Rischi e approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nel febbraio 2023. Si segnala altresì che questi target fanno parte di un più ampio percorso che prevede per l’anno 2030 una riduzione del 42% rispetto alla baseline, tenendo in considerazione l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Con riferimento alla neutralità climatica non sono state condotte ad oggi analisi specifiche su come ridurre le emissioni residue al di fuori del periodo esplicito definito nel piano di sostenibilità.
Gli specifici target di riduzione delle emissioni climalteranti Scope 1 e Scope 2 sono stati definiti in accordo alle metodologie di riduzione basate sulla scienza (science-based targets), sulla base degli strumenti messi a disposizione pubblicamente dalla Science-based Targets Initiative, affinché tali target siamo compatibili con la limitazione del riscaldamento globale a 1,5 °C in linea con l'accordo di Parigi. I target di riduzione sono assoluti, non settoriali. Questo impegno non è stato formalizzato con l’adesione all’iniziativa Science-Based Target Initiative; pertanto, non c’è stato un controllo esterno dei target individuati.
Nella valutazione dei potenziali futuri impatti sull’aumento o riduzione delle emissioni con la previsione di un aumento della produzione del Gruppo LU-VE, non si registrano ad oggi criticità relative all’incapacità di raggiungere i target di riduzione delle emissioni, in quanto circa due terzi delle emissioni del Gruppo derivano dai consumi di energia elettrica, che non contribuiscono a generare emissioni climalteranti se generati da fonti rinnovabili. Allo stesso tempo, la sempre maggiore spinta internazionale all’aumento di energia rinnovabile, migliorerà progressivamente i fattori emissivi dell’energia elettrica dei vari Paesi entro i quali il Gruppo opera. Per l’ottenimento di questi target non risulta
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necessaria l’adozione di nuove tecnologie, che sarà invece fondamentale per gli obiettivi futuri di riduzione.
Per quanto riguarda le leve di decarbonizzazione per raggiungere i sopra citati obiettivi di riduzione per le emissioni Scope 1 e Scope 2, il Gruppo prevede:
i)uso di energia da fonti rinnovabili, attraverso l'acquisto di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili certificate (Garanzie di Origine) e/o l'installazione di nuovi impianti fotovoltaici, probabilmente attraverso la cessione dell’uso di superficie senza potenziali impatti di CAPEX. Con riferimento alle risorse future allocate si veda sezione “E1-3 Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici”;
ii)miglioramento dell’efficienza energetica tramite azioni di ottimizzazione dei processi industriali, definiti a livello di singolo stabilimento.
Nell’ambito del piano di sostenibilità è inoltre presente un obiettivo all’aumento dell’incidenza percentuale di turnover derivante da prodotti disegnati con fluidi naturali e/o ad alta efficienza energetica, ossia a minore impatto emissivo (con riferimento alle missioni Scope 3 categoria 11 del GHG Protocol).
I target di incidenza delle vendite sul totale delle vendite sono indicati come segue:
o>54% ricavi dalle vendite di prodotti con fluidi naturali e/o ad alta efficienza energetica, entro la fine del 2024;
o>56% ricavi dalle vendite di prodotti con fluidi naturali e/o ad alta efficienza energetica, entro la fine del 2025.
Il target di incidenza >54% a fine 2024 risulta essere stato raggiunto, con una incidenza complessiva del 56%.
Si precisa che il Gruppo non ha coinvolto i propri stakeholder nel processo di definizione di tutti gli obiettivi sopra menzionati.
E1-5 – CONSUMO DI ENERGIA E MIX ENERGETICO
Nel corso del 2024 il consumo di energia totale all’interno delle società del Gruppo, sia produttive sia commerciali, è stato pari 79.105 MWh. Tali consumi includono l’energia elettrica e i combustibili, impiegati per il riscaldamento dei locali, per i processi produttivi e per la flotta aziendale.
L’allocazione del mix energetico, indicato nella tabella, è stata condotta come segue:
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-Consumo da fonti rinnovabili: si tiene in considerazione l’energia elettrica autoprodotta da impianti fotovoltaici e consumata e l’energia elettrica coperta da Garanzie di Origine.
-Consumo da fonti nucleari: per ogni Paese di consumo delle società del Gruppo LU-VE, la quota parte di energia elettrica non coperta da Garanzie di Origine è stata moltiplicata per la componente generata da nucleare nel residual electricity generation mix del paese di riferimento, tenendo in considerazione le fonti AIB e dell’International Energy Agency (IEA).
-Consumo da fonti fossili: si indicano i combustibili fossili impiegati e, per l’energia elettrica consumata nei vari Paesi delle società del Gruppo LU-VE, si indica anche la quota parte residuale a valle dell'allocazione di energia elettrica non coperta da Garanzie di Origine e dell'allocazione della quota prodotta da nucleare.
CONSUMO DI ENERGIA E MIX ENERGETICO
2024
1) Consumo di combustibile da carbone e prodotti del carbone (MWh)
-
2) Consumo di combustibile da petrolio grezzo e prodotti petroliferi (MWh)
11.828
3) Consumo di combustibile da gas naturale (MWh)
28.256
4) Consumo di combustibili da altre fonti non rinnovabili (MWh)
-
5) Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti fossili, acquistati o acquisiti (MWh)
21.111
6) Consumo totale di energia da fonti fossili (MWh) (Somma delle righe da 1) a 5)
61.196
Quota di fonti fossili sul consumo totale di energia (%)
77%
7) Consumo da fonti nucleari (MWh)
1.307
Quota di fonti nucleari sul consumo totale di energia (%)
2%
8) Consumo di combustibili per le fonti rinnovabili, compresa la biomassa (include anche i rifiuti industriali e urbani di origine biologica, il biogas, l'idrogeno rinnovabile, ecc.) (MWh)
-
9) Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti rinnovabili, acquistati o acquisiti (MWh)
15.056
10) Consumo di energia rinnovabile autoprodotta senza ricorrere a combustibili (MWH)
1.547
11) Consumo totale di energia da fonti rinnovabili (Somma delle righe da 8 a 10) (MWh)
16.603
Quota di fonti rinnovabili sul consumo totale di energia (%)
21%
Consumo totale di energia (MWh) (Somma delle righe 6 e 11)
79.105
Il Gruppo LU-VE produce energia attraverso i propri impianti fotovoltaici, la cui energia in parte è consumata per soddisfare le esigenze energetiche dello stabilimento (vedi tabella “Consumo di energia e mix energetico”), mentre in parte viene ceduta alla rete nazionale di riferimento.
PRODUZIONE DI ENERGIA (in MWh)
2024
Produzione di energia da fonti non rinnovabili
-
Produzione di energia da fonti rinnovabili
1.684
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
128
Nella tabella seguente si riportano i consumi totali di energia rapportati al totale dei ricavi netti del Gruppo.
L’attività del Gruppo LU-VE rientra tra i settori ad alto impatto climatico, ovvero tra i settori di cui all'allegato I, sezioni da A ad H e L, del regolamento (CE) n. 1893/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (come definiti nel regolamento delegato (UE) 2022/1288 della Commissione; il fatturato consuntivato nell’esercizio 2024 in relazione alle attività del Gruppo relativamente a tali settori è pari al totale del fatturato consolidato riportato nella Nota “4.1 Ricavi”, inclusa nel bilancio consolidato del Gruppo LU-VE al 31 dicembre 2024. Infatti, le attività del Gruppo LU-VE rientrano tra i settori della sezione C ATTIVITÀ MANIFATTURIERE del regolamento; nello specifico: i) fabbricazione di attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione; ii) lavori di meccanica generale; iii) fabbricazione di altre macchine di impiego generale n.c.
 TASSO DI INTENSITÀ ENERGETICA
2024
Consumo totale di energia delle attività in settori ad alto impatto climatico (MWh)
79.105
Ricavi netti delle attività in settori ad alto impatto climatico (migliaia di Euro)
587.205
Consumo totale di energia delle attività in settori ad alto impatto climatico rispetto ai ricavi netti derivanti da tali attività (MWh/migliaia di Euro)
0,135
E1-6 – EMISSIONI LORDE DI GAS A EFFETTO SERRA DI SCOPO 1, 2, 3 ED EMISSIONI TOTALI DI GAS A EFFETTO SERRA
Per emissioni climalteranti Scope 1 si fa riferimento alle emissioni dirette generate dall’impiego di combustibili fossili, quali ad esempio gas metano e GPL per i processi produttivi e il riscaldamento; mentre per emissioni climalteranti Scope 2 si fa riferimento alle emissioni indirette correlate ai consumi di energia elettrica. Per emissioni Scope 3 si fa riferimento a tutte le emissioni indirette generate lungo l’intera catena del valore a monte e valle correlate alle attività del Gruppo.
EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA (in tCO2eq)
2024
Emissioni di gas a effetto serra Scopo 1
7.920
Emissioni di gas a effetto serra Scopo 2, metodologia Market-based
12.695
Emissioni di gas a effetto serra Scopo 2, metodologia Location-based
16.875
Emissioni di gas a effetto serra Scopo 3
2.478.379
Le emissioni di gas a effetto serra sono state calcolate secondo la seguente metodologia, a seconda della tipologia di emissione:
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
129
i)emissioni di gas a effetto serra Scopo 1: le emissioni derivanti dall’impiego di gas naturale (metano) e diesel per il riscaldamento e dall’impiego di combustibili per la flotta aziendale e le emissioni legate alle perdite di gas refrigeranti, sono state determinate utilizzando i fattori di emissione riportati in UK Government GHG Conversion Factors for Company Reportingdel DEFRA, nell’edizione 2024. Le emissioni sono state calcolate in CO2 equivalente, in quanto sono presi in considerazione i gas CO2, CH4 e N2O.
ii)emissioni di gas a effetto serra Scopo 2, metodologia Market-based: sono stati tenuti in considerazione i fattori di emissione per l’energia elettrica presenti nella Figura 4 del documento European Residual Mixes(edizione 2023), pubblicati dall’Association of Issuing Bodies, per i paesi europei, e i fattori pubblicati dal Center for Resource Solutions nel documento Green-e Energy Residual Mix Emissions Rates(edizione2023), per gli Stati Uniti d’America. Per i Paesi per cui i fattori di emissione residual mix non sono disponibili, in accordo con quanto previsto dagli standard di rendicontazione, sono stati utilizzati gli stessi fattori del metodo “location-based”.
iii)emissioni di gas a effetto serra Scopo 2, metodologia Location-based: si sono presi in considerazione i fattori di emissione per l’energia elettrica presenti nella “Tabella 49 - Principali indicatori socio-economici ed energetici”, pubblicata da Terna nella sezione Confronti Internazionali, e disponibili nella loro versione più recente al momento della pubblicazione del presente documento (Terna 2020, dati 2019).
Per entrambi i calcoli di emissioni di gas a effetto serra Scopo 2 (sia metodologia Location-based, sia Market-based), le emissioni relative al consumo da teleriscaldamento sono state definite utilizzando i coefficienti riportati in UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting” del DEFRA, nell’edizione 2024.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
130
Il Gruppo LU-VE non rientra nei sistemi regolamentati di scambio di quote di emissioni.
EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA (in tCO2eq)
 
Retrospettiva
Traguardi e anni-obiettivo
2024
2025
2030
% Delta 2024/2022
Emissioni di GHG di Scope 1 e di Scope 2
Emissioni lorde di GHG di Scope 1 (tCO2eq) e di Scope 2 secondo la metodologia Market Based (tCO2eq)
20.615
  -19% (*)
 -42% (*)
-15%
Emissioni lorde di GHG di Scope 1 (tCO2eq) e di Scope 2 secondo la metodologia Location Based (tCO2eq)
24.795
Emissioni indirette lorde totali di GHG (Scope 3) (tCO2eq)  
1. Beni e servizi acquistati – Purchased good and services
329.520
2. Beni strumentali – Capital goods
10.987
3. Attività legate ai combustibili e all'energia (non incluse nello Scope 1 o 2) – Fuel and energy-related Activities (not included in Scope 1 or Scope 2)
4.172
4. Trasporto e distribuzione a monte – Upstream transportation and distribution
7.562
5. Rifiuti generati nel corso delle operazioni – Waste generated in operations
800
6. Viaggi d'affari – Business traveling
1.218
7. Spostamenti casa-lavoro– Employee commuting
4.618
8. Attivi in leasing a monte – Upstream leased assets
n.a
9. Trasporto a valle – Downstream transportation
12.584
10. Trasformazione dei prodotti venduti – Processing of sold products
n.a
11. Uso dei prodotti venduti – Use of sold products
2.097.749
12. Trattamento di fine vita dei prodotti venduti – End-of-life treatment of sold products
9.169
  
13. Attivi in leasing a valle – Downstream leased assets
n.a.
14. Franchising – Franchises
 n.a
15. Investimenti – Investments
-
Emissioni totali di GHG
Emissioni totali di GHG
(secondo la metodologia market-based) (tCO2eq)
2.498.994
Emissioni totali di GHG
(secondo la metodologia location-based) (tCO2eq)
2.503.174
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
131
(*) Il target di riduzione delle emissioni Scope 1 e Scope 2 è combinato.
Le emissioni rappresentate si riferiscono alla totalità del Gruppo nel suo complesso che, rispetto all’anno precedente, non ha subito variazioni di perimetro. Infine, il Gruppo ha iniziato a rendicontare e conseguentemente pubblicare i dati relativi alle proprie emissioni Scope 3 con riferimento al presente anno di rendicontazione.
Con riferimento alle emissioni Scope 3 si segnala che le categorie “8. Attivi in leasing a monte”, “13 Attivi in leasing a valle”, “14. Franchising” non sono state calcolate in quanto non applicabili per il Gruppo LU-VE. In accordo al framework internazionale GHG Protocol è stata condotta un’analisi di significatività delle categorie di Scope 3 e sono state considerate le seguenti due esclusioni: a) per la categoria “10. Trasformazione dei prodotti venduti” è stata considerata non rilevante per il Gruppo LU-VE, in quanto dopo la vendita, i prodotti del Gruppo LU-VE non subiscono rilavorazioni (si tratta per lo più di attività di assemblaggio); b) la categoria “15. Investimenti” è stata considerata non rilevante (meno di 20 tonnellate di CO2eq). Tutte le altre categorie sono state considerate materiali, in considerazione del fatto che ciascuna di queste presenta delle dimensioni pressoché uguali o maggiori rispetto alle fonti energetiche di generazione delle emissioni Scope 1.
Nel corso del 2023, il Gruppo LU-VE aveva già avviato alcuni calcoli preliminari delle emissioni climalteranti Scope 3 (con riferimento ai dati effettivi dell’anno 2022), in accordo alle categorie del GHG Protocol, per disporre di una prima stima delle emissioni per le categorie considerate applicabili e allo stesso tempo identificare le azioni necessarie per migliorare l’accuratezza e la completezza dei dati per alcune specifiche categorie. Tale esercizio preliminare ha permesso di consolidare la metodologia di calcolo nel corso del 2024 in sede di prima rendicontazione consolidata di sostenibilità ai sensi degli ESRS per le categorie ritenute significative.
Si riportano di seguito le metodologie di calcolo per le categorie di emissioni Scope 3 rendicontate dal Gruppo LU-VE:
i)Categoria 1 “Beni e servizi acquistati”: sono state calcolate attraverso l’approccio physical-based il 95% delle emissioni, pari al 70% del totale degli acquisti di materiali. Nello specifico, è stato adottato un approccio ibrido tra physical-based e spend-based con riferimento ai costi diretti, e spend-based per i costi indiretti, ossia quei costi di materiali e servizi non direttamente riconducibili al prodotto finito. Per le voci calcolate con approccio physical-based le quantità acquistate sono state convertite utilizzando i fattori emissivi desumibili dal database Ecoinvent 3.11, mentre per le voci calcolate con un approccio spend-based, sono
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
132
stati utilizzati i fattori di conversione desumibili dal database DEFRA 2021 (ultimo dato disponibile per questo tipo di fattori).
ii)Categoria 2 “Beni strumentali”: le voci di spesa utilizzate come input per il calcolo corrispondono agli investimenti in beni strumentali (CAPEX) sostenuti dal Gruppo LU-VE e rendicontati nell’ambito della Tassonomia UE (a cui si rimanda alla Sezione 2.2.1). Per il calcolo sono stati impiegati fattori di emissione estratti dal database DEFRA 2021 - per asset clusterizzati.
iii)Categoria 3 “Attività legate ai combustibili e all'energia (non incluse nello Scope 1 o 2)”: per il calcolo dell’energia elettrica è stata fatta una distinzione tra energia da fonti rinnovabili (acquisto di Garanzie di Origine e autoproduzione da impianto fotovoltaico) ed energia prelevata dalla rete, basata sul mix nazionale. Per tutti i consumi elettrici, espressi in kWh, sono stati applicati fattori emissivi specifici per ciascun Paese, estratti dai database AIB 2022 e DEFRA 2024. Per quanto riguarda i combustibili, le emissioni sono state stimate considerando i consumi di benzina, diesel, gas naturale e GPL, applicando i fattori emissivi DEFRA 2024.
iv)Categoria 4 “Trasporto e distribuzione a monte” e Categoria 9 “Trasporto e distribuzione a valle”: le emissioni sono state calcolate utilizzando un approccio basato sulla distanza (distance-based). La distinzione tra le emissioni relative alle spedizioni a carico di LU-VE e quelle non a suo carico è stata effettuata in base agli Incoterms e ai movimenti intragruppo. Le distanze sono state determinate considerando la città e il Paese di origine e di destinazione delle spedizioni. Nei casi specifici in cui i chilometri effettivi o i pesi non fossero disponibili, è stato utilizzato un valore medio basato sulla distanza media delle spedizioni simili; il peso è stato stimato per il 2,6% dei casi, mentre i chilometri sono stati stimati per l’1.9% dei casi nelle tratte via camion e per l’1,8% dei casi nelle tratte aeree. Per le spedizioni prive di informazioni sulla modalità di trasporto utilizzata, sono state formulate delle ipotesi, privilegiando il trasporto via strada e ricorrendo al trasporto aereo solo quando l'opzione via terra non risultava verosimile. I fattori emissivi per i trasporti via terra, via aerea e via mare sono stati estratti dal database DEFRA 2024. In particolare, sono stati costruiti fattori emissivi Well-to-Wheel (WTW), che includono sia le emissioni legate al consumo dei combustibili per il trasporto (Tank-to-Wheel, TTW) sia quelle derivanti dall'estrazione e dalla produzione dei combustibili stessi (Well-to-Tank, WTT).
v)Categoria 5 “Rifiuti generati nel corso delle operazioni”: le emissioni derivanti dai rifiuti generati sono state calcolate utilizzando i fattori emissivi presenti nel database Ecoinvent 3.11 e DEFRA 2024. A ciascuna tipologia di rifiuto è stato assegnato un fattore emissivo specifico, determinato sia in base al materiale di composizione sia alla modalità di smaltimento adottata. Nei casi in cui il destino del rifiuto non fosse indicato, pari all’11% del peso totale, si è adottato un
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
133
approccio conservativo assumendo la discarica come destinazione del rifiuto in questione in qualità di worst case scenario.
vi)Categoria 6 “Viaggi d'affari”: le emissioni legate ai viaggi di lavoro sono state calcolate utilizzando i fattori emissivi DEFRA 2024 sulla base dei dati raccolti presso le singole società del Gruppo. Sei segnala che: a) per i voli è stata presa in esame la lunghezza complessiva della tratta senza considerare eventuali scali, b) per i viaggi in treno i chilometri sono stati stimati sulla base dell’utilizzo dell’auto; c) per le auto a noleggio è stata considerata una percorrenza media di 100 km al giorno; d) per gli hotel, nei casi in cui i fattori emissivi non fossero disponibili, sono state utilizzate le medie europee o generali. I dati sulle sistemazioni riguardano esclusivamente le società italiane, poiché per le altre non erano disponibili informazioni.
vii)Categoria 7 “Spostamenti casa-lavoro”: le emissioni legate agli spostamenti casa-lavoro della forza lavoro si basano sui risultati di un questionario indirizzato ai collaboratori del Gruppo condotto nel 2022 e compilato dal 50% della popolazione coinvolta; pertanto le emissioni sono state calcolate utilizzando fattori emissivi DEFRA 2022. Per calcolare i dati per l’esercizio 2024 è stato considerato un valore emissivo medio per dipendente per società, moltiplicato in funzione del numero di collaboratori dell’esercizio 2024.
viii)Categoria 11 “Uso dei prodotti venduti”: le emissioni fanno riferimento alla somma delle emissioni connesse alle perdite di refrigeranti utilizzati nei prodotti venduti e quelle connesse ai consumi energetici dei prodotti venduti dalla Strategic Business Unit Cooling System. Sono infatti stati considerati solo i prodotti ventilati (prodotti con motore), in linea con il perimetro previsto e impiegato per la Tassonomia Europea.
Per quanto riguarda le emissioni relative alle perdite di refrigeranti utilizzati nei prodotti venduti, il calcolo è stato effettuato utilizzando la formula seguente: quantità di prodotti venduti * volume interno (dm3) * 1,1 (kg/dm3) * 0,3 (fattore riempimento liquido/gas)) * 0,15 (perdita percentuale) * GWP del gas (Global Warming Potential). Con riferimento al fattore “0,15”, si intende il 15% di perdita complessiva, calcolato come il prodotto di 1,2% di perdita/anno per 12,5 anni di vita utile ipotizzata dei macchinari che il Gruppo commercializza.
Per quanto riguarda le emissioni relative ai consumi energetici dei prodotti venduti, il calcolo è stato effettuato utilizzando la formula seguente: quantità di prodotti venduti * consumi energetici dovuti ai motori * Ore annue di utilizzo * Anni di utilizzo * Fattore emissivo del paese di vendita. Per quanto riguarda le ore di utilizzo, sono stati assunti valori differenti tra motori standard (“AC”) e motori ad alta efficienza “EC”. Per quanto riguarda gli anni di utilizzo, è stata effettuata un’assunzione di 12,5 anni di vita media dei macchinari venduti dal Gruppo. Per quanto riguarda i fattori emissivi, sono stati utilizzati fattori specifici
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
134
per i consumi elettrici location-based di ogni paese, provenienti da database Terna 2019, EEA, EPA o da database nazionali dove disponibili. I dati sui volumi interni e sui consumi energetici sono stati estrapolati dal database Eurovent con specifico riferimento ai prodotti del Gruppo. Complessivamente, le modalità di calcolo della categoria permettono di ricondurre 59% dei prodotti venduti alle caratteristiche tecniche legate alle emissioni del prodotto durante la propria vita utile. Le emissioni legate al restante 41% dei prodotti venduti vengono calcolate tramite una riproporzione lineare delle emissioni.
ix)Categoria 12 “Trattamento di fine vita dei prodotti venduti”: in assenza di informazioni di dettaglio sul fine vita dei prodotti venduti, è stato adottato uno scenario ipotetico. L’approccio di calcolo si basa sui dati raccolti per la categoria 1 (Beni e servizi acquistati) e utilizza i fattori emissivi dei database Ecoinvent 3.11 e DEFRA 2024, che considerano diversi scenari di smaltimento (es. discarica, incenerimento, riciclo) a seconda del tipo di rifiuto. Poiché la categoria 1 viene calcolata sia attraverso dati quantitativi (kg) sia in base alla spesa (€), le emissioni della categoria 12 sono state stimate in modo puntuale solo per i materiali per cui erano disponibili dati espressi in kg, in quanto i fattori emissivi adottati sono in tCO₂eq/kg. A partire da queste voci, è stata derivata un’intensità emissiva rispetto alla spesa (tCO₂eq/€), utilizzata poi per stimare le emissioni delle voci-materiale per cui era disponibile solo il valore monetario. Mediante questo metodo, è stato possibile calcolare con precisione il 95% delle emissioni della categoria 12, corrispondente al 70% della spesa totale, mentre per il restante il calcolo è stato riparametrato.
INTENSITÀ DI GAS A EFFETTO SERRA IN BASE AI RICAVI NETTI
2024
Ricavi netti (in migliaia di Euro)
587.205
Intensità dei gas serra (Scope 1, Scope 2 Market-based e Scope 3) ((tCO2eq)/migliaia di Euro)
4,256
Intensità dei gas serra (Scope 1, Scope 2 Location-based e Scope 3) ((tCO2eq)/migliaia di Euro)
4,263
E1-7 ASSORBIMENTI DI GAS EFFETTO SERRA E PROGETTI DI MITIGAZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS EFFETTO SERRA FINANZIATI CON CREDITI DI CARBONIO
Il Gruppo LU-VE non effettua attività di assorbimento o stoccaggio di gas serra e non ha acquistato crediti di carbonio.
Non avendo ancora un piano strutturato di transizione, il Gruppo LU-VE, ad oggi, non ha identificato come neutralizzare le emissioni residue di gas a effetto serra per le proprie operation e per quelle a monte e a valle della catena del valore.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
135
E1-8 – FISSAZIONE DEL PREZZO INTERNO DEL CARBONIO
Il Gruppo LU-VE, ad oggi, non ha definito sistemi di fissazione del prezzo interno del carbonio.
2.2.3 INQUINAMENTO (E2)
Nella presente sezione sono rendicontati gli aspetti correlati:
i)alle emissioni inquinanti in atmosfera. I processi produttivi di LU-VE e i processi di produzione della catena di fornitura, per via della lavorazione dei metalli, ad esempio attraverso le attività di brasatura/saldatura e di verniciatura, generano emissioni nell'aria di inquinanti, con conseguenti danni all’ambiente e rappresentando un rischio per la salute umana quando si superano determinate concentrazioni di inquinanti nell’aria;
ii)all’inquinamento della risorsa idrica dei fornitori. Durante le fasi di estrazione e lavorazione delle materie prime quali il rame, l'alluminio, l'acciaio e il ferro la risorsa idrica può essere inquinata a causa di scarichi industriali, scorrimento superficiale di sostanze inquinanti, percolazione nel suolo che contamina le falde acquifere, gestione impropria dei rifiuti minerari, incidenti e fuoriuscite, e processi di raffinazione che non trattano adeguatamente le acque utilizzate. L'inquinamento della risorsa idrica può danneggiare gli ecosistemi, la salute umana e la biodiversità. A seguito dell’analisi di doppia materialità, tale aspetto è stato ritenuto rilevante per alcuni fornitori del Gruppo, mentre non è stato ritenuto rilevante per il Gruppo LU-VE. Dal momento che l’impatto è potenzialmente rilevante solo per i fornitori, lo standard non prevede rendicontazione di metriche quantitative.
IRO-1 DESCRIZIONE DEI PROCESSI PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITA’ RILEVANTI LEGATI ALL’INQUINAMENTO
Il Gruppo LU-VE, attraverso l’analisi della doppia materialità ha valutato impatti, rischi e opportunità legati al tema rilevante dell’inquinamento.
L’analisi ha tenuto in considerazione gli stabilimenti del Gruppo e le sue attività, nonché le fasi della catena del valore e sono emersi alcuni impatti rilevanti negativi.
Tra gli impatti rilevanti legati all’attività degli stabilimenti del Gruppo si rilevano: i) danni all’ambiente dovuti all’emissione di inquinanti in aria, a causa delle attività di lavorazione dei metalli, quali ad esempio attività di saldatura/brasatura, e impianti di
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
136
verniciatura. Considerando la catena del valore, gli impatti rilevanti insistono nella catena del valore a monte e sono relativi a: i) danni all'ambiente dovuti all’emissione di inquinanti in aria, anche in questo caso derivante delle attività di lavorazione dei metalli e ii) danni all'ambiente dovuti all’inquinamento della risorsa idrica, derivante dalle attività di estrazione e lavorazione dei metalli; la risorsa idrica infatti può essere inquinata a causa di scarichi industriali, scorrimento superficiale di sostanze inquinanti, percolazione nel suolo che contamina le falde acquifere, gestione impropria dei rifiuti minerari, incidenti e fuoriuscite, e processi di raffinazione che non trattano adeguatamente le acque utilizzate, generando un impatto negativo. L'inquinamento della risorsa idrica può danneggiare gli ecosistemi, la salute umana e la biodiversità.
I rischi e le opportunità in materia di inquinamento non sono stati valutati come rilevanti dal punto di vista dell’effetto finanziario per il Gruppo.
Ai fini dell’individuazione di impatti, rischi e opportunità legati al tema rilevante dell’inquinamento sono state raccolte informazioni strutturate da parte di fornitori, clienti e investitori, come descritto nel capitolo “2.1 Informazioni Generali” - Sezione “2.1.8. SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi”. Non sono state svolte consultazioni con le comunità interessate.
Per la descrizione del processo per identificare e valutare impatti, rischi e opportunità correlati al tema in oggetto si rimanda al capitolo “2.1 Informazioni generali”, Sezione 2.1.9.
E2-1 – POLITICHE RELATIVE ALL'INQUINAMENTO
Il Gruppo LU-VE dispone di una Politica Ambientale e di un Codice Etico che formalizza i principi e le azioni con riferimento alle seguenti questioni di sostenibilità rilevanti:
i)inquinamento dell’aria dovuto alle proprie operation: nella Politica Ambientale del Gruppo LU-VE è formalizzato l’impegno nella mitigazione degli impatti ambientali degli stabilimenti, quali la tutela degli ambienti limitrofi ai propri stabilimenti, evitando ogni forma di inquinamento ed ogni possibile incidente di tipo ambientale. Gli impatti correlati a questi obiettivi fanno riferimento alla generazione di emissioni inquinanti in atmosfera a causa dei processi produttivi e potenziali danni ambientali. In aggiunta alla Politica Ambientale di Gruppo, si segnala altresì che le società produttive con certificazione ISO 14001 dispongono di una Politica Ambientale sito-specifica, come indicato nella sezione E1-3 del presente capitolo.
ii)inquinamento dell’aria e dell’acqua dovuto alle attività della catena del valore: tra i principi comportamentali del Codice Etico quindi applicabili anche a fornitori e business partner è riportata la protezione e la salvaguardia dell’ambiente in tutte le sue componenti dell’atmosfera, delle acque, del suolo e del sottosuolo,
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
137
della flora, della fauna e degli ecosistemi. Gli impatti correlati a questi obiettivi fanno riferimento ai danni all'ambiente dovuti all’inquinamento della risorsa idrica e dell’atmosfera, derivanti ad esempio dalle fasi di estrazione e lavorazione delle materie prime.
Il massimo livello dirigenziale nel Gruppo LU-VE, promotore e responsabile dell’attuazione della Politica Ambientale è il Chief Strategic and Development Officer. Il Codice Etico viene recepito attraverso formale adozione da parte dell’organo amministrativo di ciascuna società del Gruppo e si applica ai dipendenti e a collaboratori esterni, quali ad esempio Partner, agenti, distributori, fornitori.
Nella Politica Ambientale e nel Codice Etico non sono attualmente indicate specifiche norme o iniziative di terzi che il Gruppo si impegna a rispettare attraverso l'attuazione della politica, sono riportati gli interessi dei portatori di interessi. La Politica Ambientale è pubblicata nei sistemi aziendali, oltre che sul sito internet del Gruppo, e resa disponibile ai collaboratori tramite modalità di condivisione, mentre il Codice Etico è pubblicato sul sito internet del Gruppo.
In aggiunta, si segnala la presenza Condizioni Generali di Acquisto - impiegate nella gestione dei fornitori delle società del Gruppo in Italia, Polonia, Repubblica Ceca e India - in cui è indicato il riferimento al Codice Etico e in cui si richiede che il fornitore impieghi “tutte le risorse e strutture necessarie alla produzione dei Prodotti (inclusi materiali, energia e acqua) in modo efficiente e tale da ridurre al minimo l'impatto ambientale di tale produzione (in particolare per quanto attiene a rifiuti, acque reflue, inquinamento dell'aria e rumore).” Si prevede nel tempo l’estensione della Condizioni Generali di Acquisto anche a società con stabilimenti a minore produzione, quali Cina, Stati Uniti e Nord Europa.
E2-2 – AZIONI E RISORSE CONNESSE ALL'INQUINAMENTO
Con riferimento alle emissioni inquinanti degli stabilimenti produttivi del Gruppo, i piani d'azione per la gestione dell'inquinamento sono sviluppati per rispettare le legislazioni in forza nei Paesi di riferimento. Questi piani possono comprendere il controllo puntuale dei parametri quantitativi delle emissioni inquinanti rilasciate in atmosfera attraverso monitoraggi periodici e la definizione di misure specifiche per il loro contenimento al di sotto dei limiti definiti dalle normative locali. Le attività si intendono come continuative, nell’ambito della gestione delle proprie attività; pertanto, non vi sono precisi orizzonti temporali.
Oltre alla richiesta di sottoscrizione delle Condizioni Generali di Acquisto, il Gruppo LU-VE monitora periodicamente la sottoscrizione da parte dei suoi fornitori rilevanti del cd. Supplier Form”, una auto-dichiarazione che attesta la conformità del fornitore alla
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
138
normativa ambientale vigente applicabile alla realtà aziendale, come già indicato nelle precedenti sezioni. I fornitori rilevanti vengono definiti annualmente sulla base di analisi di Pareto che tengono in considerazione soglie di fatturato, analisi di criticità di fornitura e di copertura degli stabilimenti produttivi.
Nell’ambito dei piani di azione attuali e futuri non si registrano spese operative (OPEX) e spese in conto capitale (CAPEX) rilevanti.
E2-3 – OBIETTIVI CONNESSI ALL'INQUINAMENTO
Per quanto concerne gli obiettivi, il Gruppo LU-VE:
a) con riferimento alle emissioni inquinanti degli stabilimenti produttivi, il Gruppo intende continuare a rispettare i limiti stabiliti dalla legislazione in vigore nei Paesi dove risiedono i propri stabilimenti produttivi. Non sono presenti obiettivi di riduzione quantitativi di carattere volontario con riferimento all’immissione di sostanze inquinanti in atmosfera da parte degli stabilimenti del Gruppo; pertanto, non sono stati definiti baseline, orizzonti temporali e metodologie di verifica del raggiungimento degli obiettivi. Si segnala che alla data della presente relazione il Gruppo LU-VE non ha ricevuto provvedimenti relativi a violazioni di normative in ambito ambientale;
b) per quanto riguarda i propri fornitori, il Gruppo ha definito l’obiettivo di aumentare la percentuale di fornitori rilevanti che hanno sottoscritto il Supplier Form, contenente la dichiarazione del rispetto delle normative ambientali, fissando un target pari ad almeno il 69% entro il 2024 e pari ad almeno il 71% entro il 2025. Il target relativo al 2024 risulta essere stato raggiunto con una percentuale di risposta del 70%.
E2-4 – INQUINAMENTO DI ARIA, ACQUA E SUOLO
Le emissioni sono state calcolate a partire dalle misurazioni dirette effettuate da società di consulenza e laboratori accreditati, nonché tramite stime basate sulle attività produttive dei diversi stabilimenti.
Il Gruppo ha elaborato stime per gli stabilimenti in India, Stati Uniti, Cina e Finlandia in assenza di misurazioni puntuali effettuate presso i singoli stabilimenti. La stima delle emissioni inquinanti per questi stabilimenti è stata condotta prendendo come riferimento le misurazioni condotte presso lo stabilimento di Uboldo (Varese, Italia), sede della Capogruppo. Per ogni processo produttivo/macchinario è stato quantificato un dato di emissioni inquinanti medie sulla base delle analisi effettuate presso lo stabilimento di Uboldo; il valore risultante per ogni processo/macchinario è stato moltiplicato tenendo in considerazione la presenza di macchinari/processi produttivi presso gli stabilimenti oggetto di stima. La metodologia è stata sviluppata con il supporto di una società esterna specializzata e non fa riferimento a norme specifiche.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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Il grado di incertezza, seppure mitigato dalla metodologia impiegata basata sui singoli processi produttivi, risente del perimetro di misurazione delle emissioni campionate presso il sito di Uboldo.
Sulla base dei calcoli e delle misurazioni effettuate si segnala che, a livello aggregato, nessun inquinante in atmosfera supera la soglia riportata nell’Annex II del Regolamento EU 166/2006.
In relazione alle emissioni inquinanti in acqua, non materiali per il Gruppo LU-VE ma unicamente nell’ambito della catena di fornitura, il Gruppo al momento non prevede di avviare nei prossimi esercizi un processo di monitoraggio e raccolta delle informazioni quali/quantitative richieste dagli standard ESRS di riferimento.
2.2.4 ACQUE E RISORSE MARINE (E3)
Nella presente sezione sono rendicontati gli aspetti correlati al consumo idrico, prelievi idrici, scarichi di acque sia relativi agli stabilimenti produttivi del Gruppo, sia in relazione alla catena di fornitura. Per quanto il Gruppo LU-VE non abbia fornitori diretti attivi nel campo dell’estrazione e della raffinazione delle materie prime, si segnala che le attività di estrazione e lavorazione delle materie prime come il rame, l'alluminio, l'acciaio e il ferro hanno tradizionalmente un impatto rilevante in termini di prelievi e consumi idrici e conseguente corretta gestione degli scarichi idrici.
IRO-1 - DESCRIZIONE DEI PROCESSI PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI LEGATI ALLE ACQUE E ALLE RISORSE MARINE
Il Gruppo LU-VE, attraverso l’analisi della doppia materialità ha valutato impatti, rischi e opportunità legati al tema rilevante delle acque.
L’analisi ha tenuto in considerazione gli stabilimenti del Gruppo e le sue attività, nonché le fasi della catena del valore e sono emersi alcuni impatti rilevanti negativi.
Tra gli impatti rilevanti legati all’attività degli stabilimenti del Gruppo si rileva lo sfruttamento della risorsa idrica, impiegata dal Gruppo presso gli stabilimenti per alcuni processi produttivi, quali il test dei prodotti in vasche dedicate, negli impianti di verniciatura, nonché per un settore produttivo dello stabilimento di Uboldo che impiega acqua per il raffreddamento degli impianti. Considerando la catena del valore, gli impatti rilevanti insistono nella catena del valore a monte e sono relativi allo sfruttamento della risorsa idrica nelle fasi a monte della catena del valore, in quanto le attività di estrazione e lavorazione delle materie prime
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
140
come il rame, l'alluminio, l'acciaio e il ferro generano un impatto negativo in termini di consumi idrici.
I rischi e le opportunità in materia di risorsa idrica non sono stati valutati come rilevanti dal punto di vista dell’effetto finanziario per il Gruppo, pertanto non saranno oggetto di rendicontazione.
Ai fini dell’individuazione di impatti, rischi e opportunità legati al tema rilevante della risorsa idrica sono state raccolte informazioni strutturate da parte di fornitori, clienti e investitori, come descritto nel capitolo “2.1 Informazioni Generali” - Sezione “SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi”. Non sono state invece svolte consultazioni con le comunità interessate.
Per la descrizione del processo per identificare e valutare impatti, rischi e opportunità correlati al tema in oggetto si rimanda al capitolo “2.1 Informazioni generali”.
E3-1 – POLITICHE CONNESSE ALLE ACQUE E ALLE RISORSE MARINE
Il Gruppo LU-VE dispone di una Politica Ambientale e di un Codice Etico che formalizza i principi e le azioni con riferimento alle seguenti questioni di sostenibilità rilevanti:
i)Prelievi, consumi e scarichi idrici presso le proprie operation: nella Politica Ambientale sono indicati riferimenti espliciti all’utilizzo e ottimizzazione dei consumi idrici, mentre non sono inclusi aspetti specifici relativi al trattamento delle acque, alla prevenzione e riduzione dell’inquinamento idrico, in quanto non rappresentano tematiche significative per il Gruppo LU-VE. In aggiunta, gli stabilimenti certificati ISO 14001 dispongono di una propria Politica sito-specifica. Non sono esplicitati aspetti specifici relativi all'impegno a ridurre il consumo idrico rilevante nelle zone a rischio idrico, in quanto non significativo (meno di 12.000 metri cubi di consumo annuo complessivo in aree a rischio idrico). Gli impatti correlati a questi obiettivi fanno riferimento allo sfruttamento della risorsa idrica nei processi produttivi del Gruppo, quali il test dei prodotti in vasche dedicate, gli impianti di verniciatura, nonché per un settore produttivo dello stabilimento di Uboldo che impiega acqua per il raffreddamento degli
impianti.
ii)Prelievi, consumi e scarichi idrici presso la catena del valore: tra i principi comportamentali del Codice Etico quindi applicabili anche a fornitori e business partner è riportata la protezione e la salvaguardia dell’ambiente in tutte le sue componenti dell’atmosfera, delle acque, del suolo e del sottosuolo, della flora, della fauna e degli ecosistemi. Gli impatti correlati a questi obiettivi fanno riferimento allo sfruttamento della risorsa idrica nei processi produttivi lungo la catena del valore a monte. Per quanto il Gruppo LU-VE non abbia fornitori diretti attivi nel campo dell’estrazione e della raffinazione delle materie prime, le attività
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
141
di estrazione e lavorazione delle materie prime come il rame, l'alluminio, l'acciaio e il ferro hanno tradizionalmente un impatto rilevante in termini di consumi idrici.
Il massimo livello dirigenziale nel Gruppo LU-VE, promotore e responsabile dell’attuazione della Politica Ambientale è il Chief Strategic and Development Officer. Il Codice Etico invece viene recepito attraverso formale adozione da parte dell’organo amministrativo di ciascuna società del Gruppo e si applica ai dipendenti e a collaboratori esterni, quali ad esempio Partner, agenti, distributori, fornitori.
Nella Politica Ambientale e nel Codice Etico non sono attualmente indicate specifiche norme o iniziative di terzi che il Gruppo si impegna a rispettare attraverso l'attuazione della politica, sono riportati gli interessi dei portatori di interessi. La Politica Ambientale è pubblicata nei sistemi aziendali e resa disponibile ai collaboratori, mentre il Codice Etico è pubblicato sul sito del Gruppo.
In aggiunta, si segnala la presenza delle Condizioni Generali di Acquisto - impiegate nella gestione dei fornitori delle società del Gruppo in Italia, Polonia, Repubblica Ceca e India - in cui è indicato il riferimento al Codice Etico e in cui si richiede che il fornitore impieghi “tutte le risorse e strutture necessarie alla produzione dei Prodotti (inclusi materiali, energia e acqua) in modo efficiente e tale da ridurre al minimo l'impatto ambientale di tale produzione (in particolare per quanto attiene a rifiuti, acque reflue, inquinamento dell'aria e rumore).” Non sono esplicitati aspetti specifici relativi all'impegno a ridurre il consumo idrico rilevante nelle zone a rischio idrico lungo la catena di fornitura. Si prevede nel tempo l’estensione della Condizioni Generali di Acquisto anche a società con stabilimenti a minore produzione, quali Cina, Stati Uniti e Nord Europa.
Guardando allo sviluppo dei prodotti, si segnala inoltre che lo sviluppo di soluzioni adiabatiche permette ai clienti del Gruppo di ridurre il consumo idrico in maniera molto significativa, rispetto ad esempio all’impiego delle tradizionali torri evaporative. ln questo senso, il Gruppo ha sviluppato una progettazione di prodotti per preservare la risorsa idrica. Non sono esplicitate particolari politiche al riguardo.
E3-2 – AZIONI E RISORSE CONNESSE ALLE ACQUE E ALLE RISORSE MARINE
Con riferimento alla gestione idrica presso gli stabilimenti produttivi, il Gruppo monitora i propri prelievi e scarichi idrici, attraverso risorse definite a livello locale, per ciascun stabilimento, sulla base della natura dei processi produttivi, delle caratteristiche specifiche del sito e delle normative ambientali applicabili nel paese di riferimento.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
142
A partire dall’esercizio 2022, il Gruppo ha effettuato un’analisi dei rischi climatici fisici specifica per gli stabilimenti situati in aree di stress idrico. Questa analisi è molto più precisa rispetto a quelle condotte in passato, in quanto tiene in considerazione l’area in cui opera lo stabilimento, sulla base delle coordinate GPS, mentre le analisi precedenti tenevano in considerazione le caratteristiche di stress idrico del Paese. L’analisi si basa su scenari IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), categorie di rischi climatici fisici, metodologie di calcolo e orizzonti temporali ancora in linea con lo stato dell'arte e con il contesto in cui il Gruppo opera.
Sulla base dell’analisi effettuata, confermata anche con riferimento all’esercizio 2024, gli stabilimenti del Gruppo sono stati classificati in diverse aree di rischio di stress idrico, come segue:
i)India (per gli stabilimenti di Bhiwadi e Sarole): rischio estremamente elevato;
ii)Italia (per lo stabilimento di Alonte), Finlandia e Russia (per lo stabilimento di Lipetsk); rischio alto;
iii)tutti gli altri stabilimenti del Gruppo: rischio medio, basso o molto-basso.
Con riferimento agli stabilimenti in India, non sono state condotte azioni particolari per il risparmio idrico; il Gruppo intende valutare l’implementazione di azioni specifiche nell’orizzonte temporale di breve e di medio periodo.
Con riferimento ai propri fornitori, il Gruppo LU-VE monitora periodicamente la sottoscrizione da parte dei fornitori rilevanti del Supplier Form, una auto-dichiarazione relativa alla “conformità alla normativa ambientale vigente applicabile alla realtà aziendale”.
Nell’ambito dei piani di azione attuali e futuri non si registrano spese operative (OPEX) e spese in conto capitale (CAPEX) rilevanti.
E3-3 – OBIETTIVI CONNESSI ALLE ACQUE E ALLE RISORSE MARINE
Il Gruppo LU-VE, ad oggi, non ha definito obiettivi connessi all’impiego idrico per i propri stabilimenti produttivi, in relazione alla gestione degli impatti rilevanti connessi alle zone a rischio idrico, in relazione alla riduzione del consumo idrico. Similmente, non ha definito obiettivi specifici per i propri fornitori. Il Gruppo valuterà nei prossimi esercizi l’opportunità di definire obiettivi misurabili inerenti alla gestione idrica.
E3-4 – CONSUMO IDRICO
Le seguenti tabelle riportano le metriche riguardanti i prelievi, il consumo idrico e altri aspetti riguardanti l’utilizzo di risorse idriche da parte del Gruppo LU-VE nell’esercizio 2024.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
143
PRELIEVO DI ACQUA PER FONTE (in m3) 
2024 
  
Tutte le zone
Zone a rischio idrico, comprese le zone ad elevato stress idrico
Prelievi idrici totali 
229.702
65.593
Acqua dolce  
125.292
65.593
Altre acque  
104.410
0
SCARICHI IDRICI PER FONTE (in m3) 
2024 
  
Tutte le zone
Zone a rischio idrico, comprese le zone ad elevato stress idrico
Scarichi idrici totali 
214.593
54.508
Acqua dolce  
206.197
54.508
Altre acque  
8.396
0
CONSUMI IDRICI
(in m3) 
2024 
  
Tutte le zone
Zone a rischio idrico, comprese le zone ad elevato stress idrico
Acqua di superficie (totale) 
15.109
11.085
ACQUA RIUTILIZZATA, RICICLATA E IMMAGAZZINATA (in m3) 
2024
Totale acqua riciclata e riutilizzata 
655
di cui riciclata 
0
di cui riutilizzata 
655
Totale acqua immagazzinata
0
INTENSITÀ IDRICA
2024
Consumo idrico (m3)
15.109
Ricavi netti (in milioni di Euro)
587
Intensità idrica (m3/milioni di Euro)
25,73
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
144
Si segnala che nel processo di raccolta e gestione delle informazioni relative alla qualità e quantità dei consumi idrici sono state eseguite misurazioni dirette con frequenza periodica, in conformità con le normative locali dei Paesi dove il Gruppo opera.
2.2.5 BIODIVERSITÀ (E4)
La presente sezione rendiconta gli aspetti correlati alla biodiversità lungo la catena di fornitura; mentre non sono rendicontati gli aspetti correlati alla biodiversità in relazione alle proprie operation svolte negli stabilimenti del Gruppo LU-VE. Infatti, sia l’attuale presenza sia l'espansione della capacità produttiva del Gruppo in diversi Paesi quali ad esempio Stati Uniti, India e Polonia, non provoca l'alterazione degli habitat naturali e la perdita di biodiversità, in quanto gli stabilimenti sono situati in aree a scarso valore ambientale e non in aree sensibili sotto il profilo della biodiversità.
Il Gruppo LU-VE ha identificato un potenziale impatto negativo di perdita di biodiversità con riferimento allo sfruttamento diretto e inquinamento nell’ambito dell’analisi di doppia materialità riconducibile alla sola catena di fornitura, in particolare nei confronti delle società operanti nell’estrazione delle principali materie prime, in particolare rame. Infatti, le operazioni di miniera a cielo aperto o sotterranea, possono causare l'alterazione degli habitat naturali e perdita di biodiversità.
Per la descrizione del processo per identificare e valutare impatti, rischi e opportunità correlati al tema in oggetto si rimanda al capitolo “2.1 Informazioni generali”.
E4-1 PIANO DI TRANSIZIONE E ATTENZIONE ALLA BIODIVERSITÀ E AGLI ECOSISTEMI NELLA STRATEGIA E NEL MODELLO AZIENDALE
L'utilizzo nella propria attività produttiva di materie prime, quali metalli (in particolare rame ed alluminio) richiedono, a monte della propria catena di fornitura, operazioni di estrazione all’interno di miniere a cielo aperto o sotterranee, che possono causare l'alterazione degli habitat naturali e perdita di biodiversità. Per quanto il Gruppo LU-VE non abbia fornitori diretti che operano nelle attività di estrazione dei metalli, l’impatto risulta rilevante considerando l’intera catena di fornitura.
Il Gruppo monitora i rischi correlati all’aumento dei costi delle materie prime, in quanto materie non rinnovabili potenzialmente soggette a scarsità. Tuttavia, ad oggi non ha formalizzato una valutazione della resilienza della strategia e del modello aziendale attuali ai rischi fisici, di transizione e sistemici legati alla biodiversità e agli ecosistemi.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
145
E4-2 – POLITICHE RELATIVE ALLA BIODIVERSITÀ E AGLI ECOSISTEMI
Il Gruppo LU-VE dispone di un Codice Etico che formalizza alcuni principi parzialmente riconducibili alla seguente questione di sostenibilità rilevante:
i)biodiversità: tra i principi comportamentali del Codice Etico quindi applicabili anche a fornitori e business partner è riportata la protezione e la salvaguardia dell’ambiente in tutte le sue componenti dell’atmosfera, delle acque, del suolo e del sottosuolo, della flora, della fauna e degli ecosistemi. Gli impatti correlati a questi obiettivi fanno riferimento al danneggiamento degli ecosistemi e perdita della biodiversità dovuto alle attività produttive lungo la catena del valore a monte. Per quanto il Gruppo LU-VE non abbia fornitori diretti attivi nel campo dell’estrazione e della raffinazione delle materie prime, le attività di estrazione e lavorazione delle materie prime come il rame, richiede operazioni di miniera a cielo aperto o sotterranea, che possono causare l'alterazione degli habitat naturali e perdita di biodiversità.
La Politica Ambientale e il Codice Etico si applicano a tutto il Gruppo, senza alcuna esclusione in termini di attività o aree geografiche. In aggiunta, il Codice Etico si applica anche a tutti coloro che operano per il conseguimento dei legittimi obiettivi della Società e del Gruppo, sia in qualità di esponenti aziendali (amministratori, componenti degli organi societari, ecc.) sia dei collaboratori esterni che a qualunque titolo ed in base a qualunque rapporto giuridico operano nell’interesse o a vantaggio della Società e del Gruppo, quali ad esempio Partner, agenti, distributori, fornitori. Il massimo livello dirigenziale nel Gruppo LU-VE, promotore e responsabile dell’attuazione della Politica Ambientale è il Chief Strategic and Development Officer. Il Codice Etico viene invece recepito attraverso formale adozione da parte dell’organo amministrativo di ciascuna società del Gruppo. Nella Politica Ambientale e nel Codice Etico non sono attualmente indicate specifiche norme o iniziative di terzi che il Gruppo si impegna a rispettare attraverso l'attuazione della politica, sono riportati gli interessi dei portatori di interessi. La Politica Ambientale è pubblicata nei sistemi aziendali e resa disponibile ai collaboratori, mentre il Codice Etico è pubblicato sul sito del Gruppo.
In aggiunta al Codice Etico, si segnala altresì che nelle Condizioni Generali di Acquisto, impiegate nella gestione dei fornitori delle società del Gruppo in Italia, Polonia, Repubblica Ceca e India, si richiede che il fornitore impieghi “tutte le risorse e strutture necessarie alla produzione dei Prodotti (inclusi materiali, energia e acqua) in modo efficiente e tale da ridurre al minimo l'impatto ambientale di tale produzione (in particolare per quanto attiene a rifiuti, acque reflue, inquinamento dell'aria e rumore).”
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
146
Non sono ad oggi previste politiche specifiche per la catena di fornitura a monte dei fornitori diretti del Gruppo LU-VE.
E4-3 – AZIONI E RISORSE RELATIVE ALLA BIODIVERSITÀ E AGLI ECOSISTEMI
Oltre alla richiesta di sottoscrizione delle Condizioni Generali di Acquisto, il Gruppo LU-VE monitora periodicamente la sottoscrizione da parte dei suoi fornitori rilevanti del cd. Supplier Form”, una auto-dichiarazione che attesta la conformità del fornitore alla normativa ambientale vigente applicabile alla realtà aziendale. Non sono ad oggi previste azioni specifiche in materia di biodiversità.
E4-4 – OBIETTIVI RELATIVI ALLA BIODIVERSITÀ E AGLI ECOSISTEMI
Il Gruppo ad oggi non ha fissato obiettivi specifici in materia di biodiversità, che riguardano potenzialmente la catena di fornitura a monte dei fornitori del Gruppo (tier 1). Complessivamente, il Gruppo ha definito l’obiettivo di aumentare la percentuale di fornitori rilevanti che hanno sottoscritto il Supplier Form, contenente la dichiarazione del rispetto delle normative ambientali, fissando un target pari ad almeno il 69% entro il 2024 e pari ad almeno il 71% entro il 2025. Il target relativo al 2024 risulta essere stato raggiunto con una percentuale di risposta del 70%.
Nell’ambito dei piani di azione attuali e futuri non si registrano spese operative (OPEX) e spese in conto capitale (CAPEX) rilevanti.
2.2.6 USO DELLE RISORSE ED ECONOMIA CIRCOLARE (E5)
Nella presente sezione sono rendicontati gli aspetti correlati:
i)agli afflussi di risorse, in quanto il Gruppo LU-VE impiega risorse non rinnovabili, come il rame e altri metalli, con conseguente impatto sulla disponibilità futura, nonché con un rischio economico dovuto all'aumento di prezzo delle materie prime in misura superiore alle aspettative mappate dall'azienda;
ii) ai rifiuti, in quanto la produzione industriale genera rifiuti con potenziali danni ambientali legati al loro scorretto smaltimento, sia con riferimento ai rifiuti prodotti presso gli stabilimenti, sia con riferimento alla gestione del fine vita dei prodotti commercializzati.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
147
IRO-1 DESCRIZIONE DEI PROCESSI PER INDIVIDUARE E VALUTARE GLI IMPATTI, I RISCHI E LE OPPORTUNITÀ RILEVANTI CONNESSI ALL'USO DELLE RISORSE E ALL'ECONOMIA CIRCOLARE
Il Gruppo LU-VE, attraverso l’analisi della doppia materialità, ha valutato impatti, rischi e opportunità legati al tema rilevante dell’uso delle risorse ed economia circolare.
L’analisi ha tenuto in considerazione gli stabilimenti del Gruppo e le sue attività, nonché le fasi della catena del valore e sono emersi alcuni impatti rilevanti negativi.
Tra gli impatti rilevanti legati all’attività del Gruppo si rileva: i) lo sfruttamento di risorse non rinnovabili, che avrà un impatto negativo sulla loro disponibilità futura; ii) danni ambientali dovuti alla produzione di rifiuti - relativi alla prodizione industriale, quali ad esempio scarti metallici, rifiuti speciali - e al loro scorretto smaltimento. Considerando la catena del valore, gli impatti rilevanti insistono nella catena del valore a valle e sono relativi a: i) danni ambientali dovuti alla produzione di rifiuti e al loro scorretto smaltimento, in relazione alla gestione del fine vita del prodotto, che, se non correttamente gestito e smaltito genera un impatto negativo sull’ambiente.
Con riferimento ai rischi, si rileva un rischio economico dovuto all'aumento di prezzo delle materie prime in misura superiore alle aspettative mappate dall'azienda, a causa della scarsità delle stesse.
Ai fini dell’individuazione di impatti, rischi e opportunità legati al tema rilevante dell’uso delle risorse sono state raccolte informazioni strutturate da parte di fornitori, clienti e investitori, come descritto nel capitolo “2.1 Informazioni Generali” - Sezione “2.1.8 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi”. Non sono state svolte consultazioni con le comunità interessate.
Per la descrizione del processo per identificare e valutare impatti, rischi e opportunità correlati al tema in oggetto si rimanda al capitolo “2.1 Informazioni generali”.
E5-1 – POLITICHE RELATIVE ALL'USO DELLE RISORSE E ALL'ECONOMIA CIRCOLARE
Il Gruppo LU-VE dispone della Politica Ambientale che formalizza alcuni principi riconducibili alla seguente questione di sostenibilità rilevante:
i)afflussi di risorse: nella Politica Ambientale è indicato esplicitamente quanto la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti sia “guidata dai principi di ‘economia circolare’ e di ottimizzazione dei materiali lungo tutto il ciclo di vita del prodotto”. Tra le principali direzioni che hanno da sempre caratterizzato l’innovazione di prodotto, vi è la riduzione dell’impiego di materia prima, ad esempio, mediante lo studio di tecnologie di scambio termico ottimizzate: le soluzioni sviluppate dal Gruppo LU-VE negli ultimi anni utilizzano infatti tubi di diametro sempre più
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
148
piccolo e spessore minore consentendo la riduzione del peso (e pertanto dell’utilizzo) di materia prima a parità di performance. Gli impatti correlati a questi obiettivi fanno riferimento allo sfruttamento di risorse non rinnovabili: il Gruppo è consapevole dell’impatto relativo all’impiego di risorse naturali non rinnovabili, come rame e atri metalli, sia per quanto riguarda l’impatto ambientale legato alle attività di estrazione e lavorazione e gestione del fine vita, sia in un’ottica di disponibilità dei medesimi materiali in futuro;
ii)rifiuti: nella Politica Ambientale è esplicitata l’importanza di ridurre la generazione dei rifiuti pericolosi e non pericolosi. Gli impatti correlati a questi obiettivi fanno riferimento ai danni ambientali dovuti alla produzione di rifiuti e al loro scorretto smaltimento sia con riferimento alle proprie operation, sia con riferimento alla gestione del fine vita del prodotto commercializzato. Ad oggi, il Gruppo non ha definito una politica specifica relativa all’abbandono progressivo di risorse vergini.
La Politica Ambientale e il Codice Etico si applicano a tutto il Gruppo, senza alcuna esclusione in termini di attività o aree geografiche. In aggiunta, il Codice Etico si applica anche a tutti coloro che operano per il conseguimento dei legittimi obiettivi della Società e del Gruppo, sia in qualità di esponenti aziendali (amministratori, componenti degli organi societari, ecc.) sia dei collaboratori esterni che a qualunque titolo ed in base a qualunque rapporto giuridico operano nell’interesse o a vantaggio della Società e del Gruppo, quali ad esempio Partner, agenti, distributori, fornitori.
Il massimo livello dirigenziale nel Gruppo LU-VE, promotore e responsabile dell’attuazione della Politica Ambientale è il Chief Strategic and Development Officer. Il Codice Etico viene invece recepito attraverso formale adozione da parte dell’organo amministrativo di ciascuna società del Gruppo.
Nella Politica Ambientale non sono attualmente indicate specifiche norme o iniziative di terzi che il Gruppo si impegna a rispettare attraverso l'attuazione della politica, sono riportati gli interessi dei portatori di interessi. La Politica Ambientale è pubblicata nei sistemi aziendali e resa disponibile ai collaboratori.
E5-2 AZIONI E RISORSE RELATIVE ALL’USO DELLE RISORSE E ALL’ECONOMIA CIRCOLARE
In linea con la politica sopra menzionata, nel 2024, il Gruppo LU-VE ha condotto le seguenti attività:
i)revisione del processo di sviluppo di nuovi prodotti: il Gruppo ha avviato la revisione del processo di sviluppo di nuovi prodotti per ottimizzare il flusso di attività e potenziare la capacità di innovazione. Nell’ambito di questa revisione,
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
149
sono stati integrati alcuni aspetti per migliorare e tracciare il livello di circolarità nella progettazione delle soluzioni del Gruppo. L’indicatore di efficienza del materiale, espresso in kW/m2, intende misurare la capacità di scambio termico per unità di superficie alettata; maggiore è il numero, migliore è la prestazione con consumo ridotto di materiale. Inoltre, sono state integrate alcune attività specifiche quali, nella fase di identificazione del concept, una prima valutazione del fine vita del prodotto e riusabilità, mentre nella fase di analisi della fattibilità tecnica, si richiede la valutazione dell’utilizzo di materiali riciclati o riciclabili e il livello di riparabilità del prodotto per estenderne la durata, con l'obiettivo di aumentare la longevità del prodotto e ridurre la produzione di rifiuti. Il nuovo processo verrà testato a inizio 2025;
ii)sviluppo nuovi prodotti: il Gruppo ha proseguito le proprie attività per ridurre l’impego di materia prima a parità di prestazione energetica della soluzione. In quest’ottica, il Gruppo ha proseguito nelle attività di industrializzazione di tubi a minore diametro, come descritto nel capitolo dedicato al Cambiamento climatico. Il passaggio di molti prodotti dal tubo 9.52 mm e 7.94 mm verso il 5 mm sta portando molti gas cooler ad essere più efficienti e con l’utilizzo di minore materia prima rispetto ad altri prodotti. Altre attività in quest’ottica sono le riduzioni degli spessori delle alette di alluminio così come, ad esempio, l’utilizzo nel segmento delle porte a vetro di profili misti plastica/alluminio che riducono i consumi in utenza, riducendo i ponti termici nei banchi refrigerati. Nuove soluzioni tecniche sono state lanciate sul mercato dal Gruppo in occasione di Chillventa 2024. Il lancio del tubo di alluminio con diametro 7mm rigato, assoluta novità, offre un’elevata performance oltre alla riduzione del peso che per il settore dei trasporti refrigerati, soprattutto con la transizione in atto verso i veicoli elettrici, rappresenta un grande vantaggio competitivo;
iii)valutazione della catena di fornitura: il Gruppo ha avviato inchieste pilota rivolte ad alcuni fornitori di alluminio e rame per iniziare a mappare il contenuto di materiale proveniente da riciclo, la disponibilità di un’etichetta ambientale di prodotto (EPD) ed eventuale carbon footprint.
Nell’ambito dei piani di azione attuali e futuri non si registrano spese operative (OPEX) e spese in conto capitale (CAPEX) rilevanti.
E5-3 – OBIETTIVI RELATIVI ALL'USO DELLE RISORSE E ALL'ECONOMIA CIRCOLARE
In materia di gestione dei rifiuti, il Gruppo intende continuare a rispettare la normativa relativa alla gestione e smaltimento in accordo alle leggi locali vigenti.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
150
Il Gruppo LU-VE, ad oggi, non ha definito altri obiettivi specifici relativi alle materie prime e alla gestione dei rifiuti degli stabilimenti e gestione del fine vita dei prodotti. Tale aspetto sarà oggetto di valutazione strategica nel prossimo biennio; sulla base di queste analisi il Gruppo valuterà la definizione di obiettivi specifici.
E5-4 – FLUSSI DI RISORSE IN ENTRATA
I principali materiali impiegati per i prodotti del Gruppo LU-VE sono rame, alluminio, acciaio e ferro; per gli imballi possono essere film di plastica e/o cartone per proteggere il prodotto e pallet oppure gabbie di legno, a seconda della tipologia di prodotto.
Nella tabella sottostante si riporta il peso totale complessivo dei prodotti e dei materiali tecnici e biologici. Per materiali biologici si intendono materiali naturali e biodegradabili che provengono da fonti organiche, mentre per materiali tecnici si intendono materiali non biodegradabili e di natura sintetica che sono utilizzati nei prodotti per garantirne il funzionamento, la durata e la performance.
PESO TOTALE COMPLESSIVO DEI PRODOTTI E DEI MATERIALI TECNICI E BIOLOGICI (in kg)
2024
Materiali biologici (carta e cartone)
771.047
Materiali tecnici
42.028.064
Totale (materiali biologici e tecnici)
47.799.112
Il dato è stato calcolato ricorrendo a una stima pari al 18% dello spesato per i materiali biologici e al 7% di spesato per i materiali tecnici.
Con riferimento alla provenienza di materie prime, il Gruppo LU-VE ha avviato nel 2024 alcune indagini iniziali presso i fornitori per valutare il livello di materiale proveniente da riciclo dei materiali approvvigionati e la presenza di materiale proveniente da filiere certificate (es. Forest Stewardship Council - FSC); al momento non si hanno certificazioni specifiche sulla sostenibilità dei materiali.
E5-5 – FLUSSI DI RISORSE IN USCITA (RIFIUTI)
Con riferimento ai flussi di risorse in uscita, e in particolare per quanto riguarda la generazione dei rifiuti presso i singoli stabilimenti produttivi, si riportano di seguito i dati per l’esercizio 2024.
Complessivamente, i rifiuti destinati a recupero nell’esercizio 2024 sono circa l’86% del totale dei rifiuti prodotti. Per quanto riguarda i rifiuti pericolosi, le principali tipologie derivanti dalle attività del Gruppo sono i composti chimici (es. oli lubrificanti e solventi), mentre per quanto riguarda i rifiuti non pericolosi le principali tipologie sono rappresentate dagli scarti di lavorazione (es. alluminio, rame, ferro, cartone da imballo),
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
151
mentre nel caso di alcune società del Gruppo le acque reflue risultanti dalle attività produttive sono smaltite come rifiuti.
RIFIUTI PER COMPOSIZIONE (in t)
2024 
  
Rifiuti prodotti  
Rifiuti non destinati a smaltimento  
Rifiuti destinati allo smaltimento  
Rifiuti non pericolosi (totale) 
8.538
7.667
871
Scarti di alluminio  
1.969
1.969
0
Scarti di rame  
458
458
0
Scarti di acciaio  
762
762
0
Scarti di ferro  
1.441
1.438
4
Carta e cartone  
900
900
0
Plastica  
152
152
0
Altro *
2.855
1.988
867
Rifiuti pericolosi (totale) 
670
232
438
Rifiuti contaminati da olio  
253
77
177
Chimici  
234
98
136
Radioattivi 
0
0
0
Altro *
183
57
125
Totale (rifiuti pericolosi e non pericolosi)
9.208
7.899
1.309
*La categoria “Altro” dei rifiuti pericolosi e non pericolosi include principalmente i rifiuti smaltiti tramite trattamento chimico-fisico e trattamento biologico.
 
COMPOSIZIONE RIFIUTI PER DESTINAZIONE(in t) 
2024
  
Rifiuti non pericolosi  
Rifiuti pericolosi  
Totale 
Operazioni di recupero (totale) 
7.667
232
7.899
Riciclaggio 
5.270
122
5.392
Altre operazioni di recupero  
2.396
110
2.505
Preparazione al riutilizzo 
1
0
1
Operazioni di smaltimento (totale)
871
438
1.309
Incenerimento 
104
1
104
Smaltimento in discarica 
182
17
199
Altre operazioni di smaltimento
585
421
1.006
Totale (operazioni di recupero e smaltimento)
8.538
670
9.208
RICICLABILITÀ
2024
Totale rifiuti non riciclati (ton)
1.309
Totale rifiuti non riciclati (%)
14%
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
152
2.3INFORMAZIONI SOCIALI
2.3.1 FORZA LAVORO PROPRIA (S1)
Nella presente sezione sono rendicontati gli aspetti relativi agli impatti, rischi e opportunità della forza lavoro del Gruppo LU-VE, con riferimento a:
i)condizioni di lavoro, per quanto riguarda l’occupazione sicura, orario di lavoro, equilibrio tra vita professionale e vita privata, salari adeguati, salute e sicurezza, dialogo sociale, libertà di associazione, esistenza di comitati aziendali e diritti di informazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori e contrattazione collettiva;
ii)parità di trattamento e di opportunità per tutti, per quanto riguarda la parità di genere e parità di retribuzione per un lavoro di pari valore, formazione e sviluppo delle competenze, misure contro la violenza e le molestie sul luogo di lavoro e diversità;
iii)altri diritti connessi al lavoro, per quanto riguarda il lavoro minorile e il lavoro forzato.
S1-1 – POLITICHE RELATIVE ALLA FORZA LAVORO PROPRIA
Il Gruppo LU-VE promuove una governance aziendale diretta a garantire la parità di genere, la parità di retribuzione, evitare le discriminazioni e valorizzare la diversità e l’inclusione, applicando una politica di gestione aziendale che garantisce l'applicazione dei contratti collettivi e dei minimi salariali, ove presenti, supportando la libertà di associazione e i diritti di partecipazione dei lavoratori.
In particolare, il Gruppo opera evitando qualsiasi forma di discriminazione, inclusa quella basata su appartenenza sindacale o attività di associazione, promuovendo un dialogo aperto tra la direzione e i rappresentanti dei lavoratori per lo sviluppo di una cultura aziendale inclusiva, che valorizzi la partecipazione attiva dei lavoratori e il rispetto dei diritti.
Il Gruppo LU-VE formalizza gli impegni relativi alla forza lavoro propria nella “LU-VE Group Human Resources Policy” (di seguito “Politica HR”) e nel proprio Codice Etico, entrambi validi a livello di Gruppo.
Nella Politica HR e nel Codice Etico vengono formalizzati i principi e le azioni connesse alle seguenti questioni di sostenibilità rilevanti:
i)condizioni di lavoro: viene esplicitata l’importanza di preservare la salute e sicurezza dei lavoratori, di rispettare le normative locali vigenti nei Paesi dove il
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
153
Gruppo risiede, di stimolare il confronto costruttivo con i sindacati dei lavoratori, con le associazioni imprenditoriali e di categoria e di garantire una corretta gestione della retribuzione e delle compensazioni. Gli impatti, rischi e opportunità correlati ai seguenti obiettivi fanno riferimento alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, alla promozione del benessere lavorativo, al sostegno al dialogo sociale in azienda, alla libertà di associazione, ai diritti di partecipazione dei lavoratori e alla contrattazione collettiva e al rispetto dei salari adeguati;
ii)parità di trattamento e di opportunità per tutti: viene esplicitata l’importanza di promuovere una formazione adeguata dei dipendenti, valorizzando le competenze e lo sviluppo delle capacità individuali, di offrire a tutti pari opportunità senza alcuna discriminazione fondata su motivi politici, di genere, sindacali, religiosi, razziali, linguistici o di orientamento sessuale e di assicurare un ambiente di lavoro inclusivo. Gli impatti, rischi e opportunità correlati ai seguenti obiettivi fanno riferimento allo sviluppo delle competenze attraverso attività di formazione, all’attrazione dei talenti, alla discriminazione nei confronti dei lavoratori, alle misure contro la violenza e le molestie sul luogo di lavoro e alla diversità e inclusione;
iii)altri diritti connessi al lavoro: viene esplicitata l’importanza di promuovere il rispetto dei diritti umani e prevenire ogni forma di violazione in riferimento all’impatto correlato di violazione dei diritti umani dei lavoratori.
La Politica HR si applica a tutti i collaboratori del Gruppo LU-VE, mentre il Codice Etico si applica a tutti coloro che operano per il conseguimento dei legittimi obiettivi della Società e del Gruppo, sia in qualità di esponenti aziendali (amministratori, componenti degli organi societari, ecc.) sia dei collaboratori esterni, quali ad esempio partner, agenti, distributori, fornitori. Gli interessi di tali destinatari sono stati considerati nella fase di definizione delle politiche.
La responsabilità di attuazione della Politica HR spetta alla Direzione People and Organization, sotto la guida del Chief People & Organization Officer. Il Codice Etico viene invece recepito attraverso formale adozione da parte dell’organo amministrativo di ciascuna società del Gruppo.
Le Politica HR e il Codice Etico richiedono il rispetto e adeguamento alle normative locali e internazionali di riferimento in materia giuslavoristica.
Il Gruppo non ha adottato processi e meccanismi formali atti a verificare l'osservanza dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, della dichiarazione dell'OIL sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e delle linee guida dell'OCSE destinate alle imprese multinazionali.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
154
Gli impegni del Gruppo in materia di diritti umani sono ispirati ai principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, della dichiarazione dell'OIL sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e delle linee guida dell'OCSE che prevedono, tra gli altri, a) i principi di libertà di associazione e riconoscimento effettivo del diritto di contrattazione collettiva; b) eliminazione di ogni forma di lavoro forzato o obbligatorio; c) abolizione effettiva del lavoro minorile; d) eliminazione della discriminazione in materia di impiego e professione; e) un ambiente di lavoro sicuro e salubre.
Nella Politica HR e nel Codice Etico non sono menzionate in maniera esplicita le tematiche di tratta degli esseri umani, lavoro forzato o coatto e lavoro minorile; in ogni caso, l’impegno in essere viene formalizzato nelle politiche attraverso l’esplicita conformità alle leggi e normative del lavoro vigenti all’interno di ciascun paese in cui il Gruppo opera, che richiedono il pieno rispetto di tali tematiche.
La prevenzione degli infortuni è disciplinata nell’ambito della Politica HR e del Codice Etico. La Politica HR richiede esplicitamente di tutelare la salute e sicurezza dei collaboratori attraverso l'adozione di misure di protezione e prevenzione, l'applicazione delle procedure aziendali e la promozione di attività di informazione e formazione. Nel Codice Etico si richiede di diffondere la cultura della sicurezza sviluppando la consapevolezza dei rischi e promuovendo comportamenti responsabili, di preservare, in particolar modo con azioni preventive, la salute e la sicurezza dei lavoratori, di favorire il continuo miglioramento delle prestazioni in tema di sicurezza e salute dei lavoratori, definendo opportune modalità di misurazione per la loro sistematica valutazione e di ricercare i migliori standard di sicurezza disponibili ed applicabili alle attività aziendali sulla base delle conoscenze scientifiche e tecnologiche consolidate.
Tutte le società del Gruppo dispongono di un sistema interno di gestione degli infortuni. Inoltre, gli stabilimenti di Alonte (Vicenza, Italia), Limana (Belluno, Italia), Travacò Siccomario (Pavia, Italia), Sarole (India) e Tianmen (Cina) dispongono di un sistema di gestione di salute e sicurezza certificato secondo la norma internazionale ISO 45001.
In riferimento alla creazione di un ambiente di lavoro inclusivo, nella Politica HR e nel Codice Etico sono citati il rispetto delle diversità in termini di razza e origine etnica, sesso, orientamento sessuale, religione e opinioni politiche. Non viene menzionato in maniera esplicita il riferimento alla diversità in termini di colore della pelle, identità di genere, disabilità, età, ascendenza nazionale ed estrazione sociale.
Il Gruppo non ha assunto specifici impegni nella Politica HR relativi all'inclusione e/o ad azioni positive per le persone appartenenti a gruppi particolarmente a rischio di vulnerabilità nella forza lavoro propria.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
155
S1-2 PROCESSI DI COINVOLGIMENTO DELLA FORZA LAVORO PROPRIA E DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI IN MERITO AGLI IMPATTI
Il Gruppo LU-VE ha previsto processi strutturati per il coinvolgimento dei lavoratori e dei rappresentanti degli stessi, al fine di integrare le loro aspettative nei piani di sviluppo aziendali, garantendo un ambiente di lavoro positivo. I rappresentanti dei lavoratori sono coinvolti nei paesi in cui la legislazione locale prevede tali figure.
Il coinvolgimento avviene in diverse fasi, a seconda della natura del processo e delle normative locali e può essere di tipo consultivo, partecipativo o informativo. La frequenza del coinvolgimento può essere periodica o occasionale, in base alla natura dei temi trattati.
Le attività di coinvolgimento possono svolgersi sia a livello di organizzazione, mediante iniziative definite dalla Direzione di Gruppo, sia a livello di sito specifico, attraverso, ad esempio, riunioni sindacali svolte nel singolo stabilimento. Le informazioni derivanti dalle attività di coinvolgimento a livello di sito vengono centralizzate tenendo conto dei punti emersi da parte dei coordinatori di funzione. Nel Gruppo LU-VE la responsabilità di definire le strategie di coinvolgimento della forza lavoro propria e dei rappresentanti dei lavoratori è in capo alla Direzione People & Organization, guidata a livello di Gruppo dal Chief People & Organization Officer. La responsabilità operativa di implementare e supportare tali strategie e azioni spetta ai Responsabili Risorse Umane dei Cluster e delle singole società, nonché risorse umane allocate per il coinvolgimento dei lavoratori.
A livello di Gruppo, nel 2023 è stato inoltre avviato un processo di coinvolgimento delle persone chiamato Sustainability Ambassadors’ Journeyguidato dal Sustainability Office, proseguito anche nel 2024 - che ha permesso ai lavoratori selezionati sulla base di autocandidature di partecipare ad attività di formazione, confronto e dialogo su vari temi, tra cui anche in relazione ai diritti umani. Al termine della prima fase, il Sustainability Ambassadors’ Journeysi è evoluto in un Sustainability Labdove i lavoratori hanno potuto sviluppare proposte in materia di sostenibilità. L’attività è ad oggi in corso. Il ruolo di livello più elevato all'interno dell'impresa a cui spetta la responsabilità operativa di assicurare che tale coinvolgimento abbia luogo e che i risultati orientino l'approccio del Gruppo LU-VE è il Chief Strategic and Development Officer. All’interno del programma del Sustainability Ambassadors’ Journey”, in particolare nelle sessioni dedicate alla crisi climatica e al mercato dell’energia e transizione energetica, è stato possibile condividere con i partecipanti gli impatti positivi sulle persone che possono derivare dalla riduzione delle emissioni di carbonio e dalla transizione energetica.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
156
Non è prevista l'esistenza di un accordo quadro globale o di altri accordi tra l'impresa e i rappresentanti dei lavoratori in relazione al rispetto dei diritti umani della forza lavoro propria, ma sono presenti accordi di contrattazione collettiva come descritto in dettaglio nella sezione S1-8 Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale”.
L'efficacia del coinvolgimento della propria forza lavoro è esaminata attraverso incontri di valutazione e analisi delle performance aziendali.
Il Gruppo ad oggi non adotta misure specifiche per comprendere meglio le prospettive dei lavoratori propri che possono essere particolarmente vulnerabili agli impatti e/o emarginati, quali ad esempio donne, migranti, persone con disabilità.
S1-3 PROCESSI PER PORRE RIMEDIO AGLI IMPATTI NEGATIVI E CANALI CHE CONSENTONO AI LAVORATORI PROPRI DI SOLLEVARE PREOCCUPAZIONI
Il Gruppo LU-VE ha in essere un insieme di azioni e di processi con la finalità: i) di garantire il benessere dei dipendenti in un ambiente di lavoro positivo ed inclusivo, ii) porre in essere azioni mitigative agli impatti negativi sui lavoratori ritenuti rilevanti.
Il principale canale formale con il quale i lavoratori possono far conoscere le proprie preoccupazioni ed esigenze, nonché segnalare comportamenti in contrasto ai principi etici e professionali definiti dal Gruppo è il canale di whistleblowing.
Il canale di whistleblowing prevede che le segnalazioni possano essere effettuate sia da parte di dipendenti del Gruppo, sia da parte di soggetti esterni (consulenti, fornitori, clienti, altri stakeholder), e prevede la tutela di coloro che segnalano comportamenti scorretti. Pur nell’unitarietà del modello adottato dal Gruppo LU-VE, ciascuna società europea ha adottato procedure specifiche per la gestione delle segnalazioni in ragione della normativa locale applicabile.
Per ulteriori informazioni sul canale di whistleblowing, con riferimento ai processi attraverso cui il Gruppo sostiene la disponibilità di questo canale, il modo in cui controlla e monitora le problematiche sollevate, il processo per porre rimedio alle problematiche e il modo in cui valuta la consapevolezza dei lavoratori circa l’esistenza di questo canale sono dettagliati nel capitolo “Condotta delle imprese”.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
157
S1-4 INTERVENTI SU IMPATTI E APPROCCI RILEVANTI PER LA MITIGAZIONE DEI RISCHI RILEVANTI E IL PERSEGUIMENTO DI OPPORTUNITÀ RILEVANTI IN RELAZIONE ALLA FORZA LAVORO PROPRIA, NONCHÉ EFFICACIA DI TALI AZIONI E APPROCCI
Con riferimento ai principali impatti, rischi e opportunità, si riportano di seguito le principali azioni condotte dal Gruppo per: i) affrontare gli impatti negativi e positivi rilevanti, ii) gestire i rischi rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché l’efficacia di tali azioni. A livello di risorse, il Gruppo adotta una governance dedicata e alloca risorse definite per gestire tali impatti. Nello specifico il Gruppo LU-VE ha perseguito nel corso del 2024 diverse azioni in vari ambiti:
i)per la tutela dei diritti umani dei lavoratori dipendenti, il Gruppo LU-VE ha a) attuato un controllo attraverso la struttura HR locale del rispetto delle normative di riferimento nazionali ed internazionali; b) definito politiche e procedure specifiche per la segnalazione e la gestione delle violazioni dei diritti umani, garantendo la riservatezza e la protezione dei denuncianti (cd. whistleblowing”). Per gli anni futuri, si prevedono le seguenti azioni: c) redazione di una dichiarazione formale, da recepire anche nell'aggiornamento del Codice Etico, che espliciti l'impegno dell'azienda a rispettare i diritti umani, basandosi su standard internazionali come la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e le linee guida dell'ONU; d) aggiornamento delle analisi di risk assessment per identificare ulteriori potenziali aree di vulnerabilità rispetto a quelle ad oggi identificate e sviluppare piani di azione per mitigare tali ulteriori rischi;
ii)per la libertà di associazione e i diritti di partecipazione dei lavoratori, il Gruppo ha: a) perseguito l’applicazione di una politica di gestione aziendale in applicazione ai CCNL, ove presenti, e supportato la libertà di associazione e i diritti di partecipazione dei lavoratori; b) promosso politiche di non discriminazione, che proibiscono la discriminazione basata su appartenenza sindacale o attività di associazione, c) promosso un dialogo aperto tra la direzione e i rappresentanti dei lavoratori e d) promosso una cultura aziendale che valorizzi la partecipazione attiva dei lavoratori e il rispetto dei diritti. Per gli anni futuri, si prevedono le seguenti azioni: e) rinnovo e/o estensione della contrattazione di secondo livello e delle condizioni di miglior favore rispetto alla normativa nazionale; f) garanzia dei diritti di partecipazione dei lavoratori in ogni stabilimento del Gruppo;
iii)per lo sviluppo di un ambiente di lavoro sicuro, sano e produttivo, riducendo il rischio infortuni, il Gruppo ha: a) implementato misure preventive e formative, con un monitoraggio periodico attraverso KPI mensili; b) implementato piani di
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
158
formazione continua ai dipendenti su pratiche di sicurezza, uso corretto di attrezzature e procedure di emergenza ed organizzazione di workshop e seminari per sensibilizzare i collaboratori; c) attuato azioni di monitoraggio delle postazioni di lavoro. Per il 2025 si prevedono azioni volte ad incrementare la partecipazione dei collaboratori ai programmi di formazione e sicurezza;
iv)per la promozione e tutela del benessere lavorativo, il Gruppo si è operato per garantire orari di lavoro in linea con la normativa o migliorativi, oltre a mitigare il rischio derivante da eventuali salari inadeguati e per affrontare gli impatti derivanti da un eventuale inadeguato work-life balance. Tali finalità sono state perseguite attraverso: a) l’implementazione di contratti di lavoro in forma prevalentemente stabile ove non legati a stagionalità, b) la definizione di orari di lavoro flessibili per adattarsi alle esigenze personali dei dipendenti e monitoraggio e gestione delle ore straordinarie; c) la conduzione di ricerche di mercato per garantire la competitività dei salari e l'adeguatezza al costo della vita ed implementazione di salary review annuali per allineare le retribuzioni alle performance e all'inflazione; d) introdotto forme di orario di lavoro sperimentali (es. "time for you") per migliorare la flessibilità in ingresso e uscita e garantire un maggior bilanciamento vita-lavoro. Nel 2025 si prevede di procedere in continuità nel perseguimento di obiettivi e iniziative già implementate nell’esercizio di riferimento, migliorando inoltre il bilanciamento vita-lavoro, attraverso part-time verticali e part-time post maternità/paternità;
v)in materia di formazione e sviluppo delle competenze, anche con l’obiettivo di attrarre e trattenere i talenti, assicurare competenze adeguate a tutti i lavoratori e rispettare le leggi in materia di obblighi formativi, il Gruppo ha costruito un Learning Modelaziendale, e più specificatamente: a) ha definito Programmi di Formazione Aziendale a livello di Gruppo (contenuti di Leadership, Programma Tecnico e Professionale Comune per le funzioni, piattaforma comune di e-learning, soluzione comune per l'apprendimento delle lingue), b) ha identificato le priorità del Programma di Apprendimento di Gruppo, c) ha raccolto e supportato i programmi a livello di singole società. Nel 2025 si prevedono azioni volte a sviluppare internamente una Corporate Academy di Gruppo, con l'obiettivo di potenziare le competenze e le conoscenze dei propri collaboratori.
Nell’ambito dei piani di azione attuali e futuri non si registrano spese operative (OPEX) e spese in conto capitale (CAPEX) rilevanti.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
159
S1-5 OBIETTIVI LEGATI ALLA GESTIONE DEGLI IMPATTI NEGATIVI RILEVANTI, AL POTENZIAMENTO DEGLI IMPATTI POSITIVI E ALLA GESTIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ RILEVANTI
Con riferimento agli impatti connessi alla formazione e allo sviluppo delle competenze, nonché alla salute e sicurezza relativi alla forza lavoro propria, il Gruppo ha definito due obiettivi principali, rispettivamente:
i.incremento della percentuale di dipendenti coinvolti ne processo di Performance management (ex Skill Assessment”), per potenziare l’impatto positivo legato alla valutazione delle performance, alla formazione e sviluppo delle persone nell’organizzazione;
ii.riduzione degli indici infortunistici, per ridurre gli impatti negativi correlati alla salute e sicurezza nel luogo di lavoro.
Nello specifico, il Gruppo ha definito i seguenti target di coinvolgimento dei dipendenti nel processo di Performance management (ex Skill Assessment”) considerando la baseline del 2022, come segue:
i)almeno il 75% dei dipendenti coinvolti (sul totale dei dipendenti ammissibili) per il 2024;
ii)almeno l’80% dei dipendenti coinvolti (sul totale dei dipendenti ammissibili) per il 2025.
Per dipendenti ammissibili si intendono tutti coloro ritenuti idonei a una valutazione delle performance e delle competenze per l’esercizio 2024. In tale ambito sono stati ritenuti ammissibili tutti i dipendenti del Gruppo ad eccezione di talune società per il quale non vi sono ad oggi strumenti idonei per poter porre in essere un processo accurato di valutazione.
I dipendenti ammissibili rappresentano l’84% dei dipendenti totali al 2024.
Con riferimento alle performance 2024, sono stati coinvolti l’87% dei dipendenti ammissibili, raggiungendo pertanto il target sopra citato.
Per quanto riguarda gli infortuni, il Gruppo LU-VE annualmente aggiorna anche gli obiettivi in funzione dei risultati degli esercizi precedenti. Nel 2023, ha definito i seguenti target, comprendenti sia i dipendenti sia i collaboratori, con riferimento all’esercizio 2024:
i)l’indice di frequenza degli infortuni minore del tasso 4,14;
ii)l’indice di gravità degli infortuni minore del tasso 0,15.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
160
Entrambi i target relativi agli infortuni sono stati raggiunti nell’esercizio 2024, registrando un indice di frequenza degli infortuni pari a 3,65 e un indice di gravità degli infortuni pari a 0,12.
Per approfondire le metriche e i dati quantitativi, si rimanda alle sezioni “S1-13 Metriche di formazione e sviluppo delle competenze” e “S1-14 Metriche di salute e sicurezza”.
Per tutti gli altri sotto-sottotemi valutati come materiali a seguito dell’analisi di doppia materialità, non sono stati ad oggi definiti obiettivi quantitativi specifici.
I presenti obiettivi con specifici target misurabili sono parte del Piano di Sostenibilità 2023-2025 del Gruppo LU-VE, elaborato dallo Steering Committee aziendale di Sostenibilità, esaminato dal Comitato Controllo e Rischi e approvato dal Consiglio di Amministrazione nel febbraio 2023. Il raggiungimento dei target è monitorato periodicamente in occasione degli Steering Committee aziendali di sostenibilità e in occasione dei Comitati endoconsiliari, quali Comitato Controllo e Rischi e Comitato Remunerazione e Nomine. Il target degli infortuni è altresì monitorato in occasione delle riunioni specifiche di monitoraggio delle performance delle società produttive e relativi cluster.
I presenti obiettivi non sono stati definiti sulla base del coinvolgimento diretto della forza lavoro.
S1-6 – CARATTERISTICHE DEI DIPENDENTI DELL’IMPRESA
Al 31 dicembre 2024 il Gruppo LU-VE è composto da 3.915 persone, di cui 3.086 dipendenti.
Tra la popolazione dipendente, circa il 31% sono donne. Il divario di genere è dovuto principalmente alla peculiarità dell’industria metalmeccanica che, specialmente negli anni passati, ha attratto prevalentemente manodopera maschile.
NUMERO DI DIPENDENTI(in numero di persone)
2024
Uomini
2.143
Donne
943
Altro
-
Non comunicato
-
Totale dipendenti
3.086
Nella tabella sottostante si riportano i dipendenti e la ripartizione per paese.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
161
NUMERO DI DIPENDENTI (in numero di persone)
2024
Italia
1.135
Polonia
686
Repubblica Ceca
277
Svezia
64
Finlandia
108
India
210
Cina
58
Russia
406
Stati Uniti d'America
84
Altri Paesi
58
Totale
3.086
Negli “Altri Paesi” sono indicati i dipendenti dei vari uffici commerciali, situati in Austria, Germania, Francia, Spagna, Paesi Bassi, Emirati Arabi Uniti, Corea del Sud e Regno Unito. Nella tabella si riportano i dipendenti per tipologia contrattuale e tipologia di impiego e loro ripartizione per genere.
NUMERO DI DIPENDENTI(in numero di persone)
2024
Donne
Uomini
Altro
Non comunicato
Totale
Totale numero di dipendenti
943
2.143
-
-
3.086
A tempo indeterminato
815
1.924
-
-
2.739
A tempo determinato
128
219
-
-
347
A orario variabile
-
-
-
-
-
A tempo pieno
880
2.122
-
-
3.002
A tempo parziale
63
21
-
-
84
Si segnala che, nel corso del 2024, il numero dei dipendenti che hanno lasciato il Gruppo è pari a 433 persone, con un tasso di turnover in uscita del 14%.Per la quantificazione delle tabelle di cui sopra è stata utilizzata la metodologia di calcolo dell’headcount puntuale dei dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2024.
Si rimanda alle Nota 4.5 del Bilancio Consolidato.
S1-7 CARATTERISTICHE DEI LAVORATORI NON DIPENDENTI NELLA FORZA LAVORO PROPRIA DELL'IMPRESA
Al 31 dicembre 2024 il Gruppo LU-VE è composto da 3.915 persone, di cui 829 non dipendenti.
Tra i lavoratori non dipendenti vi sono:
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
162
i)amministratori, ovvero persone che prendono decisioni strategiche per l’organizzazione;
ii)lavoratori interinali, ovvero lavoratori assunti a tempo determinato o indeterminato tramite agenzie per il lavoro;
iii)apprendisti, ovvero lavoratori che stanno acquisendo competenze specifiche per una professione attraverso un periodo di formazione pratica sul posto di lavoro;
iv)consulenti, ovvero lavoratori con ruoli aziendali definiti e condivisi.
Nella tabella sottostante si riportano i lavori non dipendenti. Tali dati si riferiscono al 31 dicembre 2024.
Lavoratori non dipendenti (collaboratori)
2024
Amministratori
6
Lavoratori interinali
811
Apprendisti
1
Consulenti
11
Totale lavoratori non dipendenti
829
S1-8 – COPERTURA DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA E DIALOGO SOCIALE
L'adozione della contrattazione collettiva e della rappresentanza nel dialogo sociale può variare da paese a paese all'interno del Gruppo LU-VE, in base alla legislazione locale.
La percentuale dei dipendenti coperti da contratti collettivi rispetto al totale dei dipendenti è pari al 45%.
Nella tabella sottostante si riportano le informazioni dettagliate sia per la copertura della contrattazione collettiva che per il dialogo sociale per i paesi con più di 50 dipendenti.
Tasso di copertura
Copertura della contrattazione collettiva
Dialogo sociale
C2 Lavoratori dipendenti SEE (per i paesi con > 50 dip. che rappresentano > 10 % dei dipendenti totali)
C2 Lavoratori dipendenti non SEE (stima per le regioni con > 50 dip. che rappresentano > 10 % dei dipendenti totali)
C2 Rappresentanza sul luogo di lavoro (soltanto SEE) (per i paesi con > 50 dip. che rappresentano > 10 % dei dipendenti totali)
0-19%
PoloniaRepubblica Ceca
IndiaRussiaStati Uniti d'America
Repubblica Ceca
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
163
20-39%
 
 
 
40-59%
 
 
 
60-79%
 
 
 
80-100%
FinlandiaItaliaSvezia
Cina
FinlandiaItaliaPoloniaSvezia
Con riferimento alla tabella, l’acronimo SEE indica spazio economico europeo.
Sia per i lavoratori dipendenti che non dipendenti non coperti da contratti collettivi di lavoro, il Gruppo LU-VE determina le condizioni di lavoro sulla base della legislazione locale.
Non sono presenti accordi con i dipendenti per la rappresentanza da parte di un comitato aziendale europeo (CAE), un comitato aziendale di una Società europea (SE) o un comitato aziendale di una Società cooperativa europea.
S1-9 – METRICHE DELLA DIVERSITÀ
Nelle tabelle sottostanti si riportano le informazioni dettagliate di dipendenti per categoria professionale, ripartiti per genere e fasce di età.
Si segnala che per “Dirigenti” in accordo alla classificazione interna del Gruppo - si fa riferimento alle prime linee che hanno responsabilità a livello di Gruppo o di Cluster e che rispondono direttamente al Group General Manager, come definito dal Gruppo nella classificazione dei dipendenti per categoria professionale all’interno dei sistemi informativi.
2024
NUMERO DI DIPENDENTI PER CATEGORIA PROFESSIONALE E GENERE (in numero di persone)
Numero
Percentuale
Dirigenti
32
Uomini
30
94%
Donne
2
6%
Quadri e impiegati
1.009
Uomini
684
68%
Donne
325
32%
Operai
2.045
Uomini
1.429
70%
Donne
616
30%
2024
NUMERO DI DIPENDENTI PER CATEGORIA PROFESSIONALE E FASCE D'ETÀ (in numero di persone)
Numero
Percentuale
Dirigenti
32
Meno di 30 anni
0
0%
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
164
2024
NUMERO DI DIPENDENTI PER CATEGORIA PROFESSIONALE E GENERE (in numero di persone)
Numero
Percentuale
Tra 30 e 50 anni
9
28%
Più di 50 anni
23
72%
Quadri e impiegati
1.009
Meno di 30 anni
134
13%
Tra 30 e 50 anni
657
65%
Più di 50 anni
218
22%
Operai
2.045
Meno di 30 anni
344
17%
Tra 30 e 50 anni
1.174
57%
Più di 50 anni
527
26%
Totale
3.086
Meno di 30 anni
478
15%
Tra 30 e 50 anni
1.840
60%
Più di 50 anni
768
25%
S1-10 – SALARI ADEGUATI
Il Gruppo LU-VE garantisce un salario adeguato nei vari Paesi, in linea con i parametri di riferimento vigenti nei paesi in cui il Gruppo è presente.
Per salario adeguato si intende il rispetto dei parametri condivisi negli accordi di contrattazione collettiva, rendicontati nella sezione “S1-8 Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale”, e dei parametri definiti dalle normative vigenti e dagli standard di mercato dei paesi dove il Gruppo opera.
S1-11 – PROTEZIONE SOCIALE
I dipendenti delle società del Gruppo situati in Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Svezia, Finlandia, Austria, Germania, Francia, Spagna, Paesi Bassi e Regno Unito sono coperti da meccanismi di protezione e previdenza sociale, mediante programmi pubblici o prestazioni offerte dall'impresa, contro la perdita di reddito dovuta a uno degli eventi importanti della vita elencati, quali malattia, disoccupazione (a partire dal momento in cui il lavoratore proprio lavora per l'impresa), infortunio sul lavoro e disabilità acquisita, congedo parentale e pensionamento.
Con riferimento alla Russia, Corea del Sud e Stati Uniti d’America esiste il riconoscimento di un Sussidio Sociale o Sussidio di Disoccupazione (Weekly Benefit Amount WBA) le cui modalità di erogazione e tempistiche variano in funzione del Paese.
Nei restanti Paesi in cui il Gruppo opera, in India e negli Emirati Arabi Uniti, non sono previsti sussidi in caso di perdita del lavoro. Tuttavia, in India, viene riconosciuta una
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
165
pensione di invalidità qualora l'invalidità si verifichi a seguito di cause legate all'attività lavorativa.
S1-13 – METRICHE DI FORMAZIONE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE
I piani di formazione e sviluppo professionale sono presidiati dalla governance della Direzione People and Organization, sotto la guida del Chief People & Organization Officer, al quale risponde il team dedicato di Talent Acquisition & Development.
La figura di coordinamento di Gruppo "Talent Acquisition & Development Manager" è responsabile di integrare le strategie di sviluppo delle persone a livello globale, assicurando che i piani di formazione siano allineati ai fabbisogni formativi. Inoltre, si occupa di progettare e implementare programmi di sviluppo professionale mirati, promuovendo percorsi di crescita per i dipendenti, sia in termini di competenze tecniche che di leadership, per supportare il loro potenziale e favorire lo sviluppo delle competenze.
Nel corso del 2024, sono state condotte le seguenti attività:
i.definizione dei programmi di formazione aziendale a livello di Gruppo (contenuti di leadership, programma tecnico e professionale comune per le funzioni, piattaforma comune di e-learning);
ii.definizione delle priorità del programma di apprendimento di Gruppo;
iii.raccolta e supporto dei programmi di formazione a livello delle società locali.
Nel corso del 2024 è proseguito il programma del Sustainability Ambassadors’s Journey”, una iniziativa avviata nel 2023 a livello globale per aumentare la cultura di sostenibilità nel Gruppo LU-VE e accelerare il cambiamento sostenibile in azienda. Tra le varie candidature spontanee ricevute, erano stati selezionati complessivamente 80 collaboratori, provenienti dalle diverse società del Gruppo e da diverse funzioni e direzioni aziendali. L’attività di formazione, confronto e dialogo ha riguardato cinque ambiti principali: crisi climatica, mercato energetico, diritti umani, economia circolare, comunicazione di sostenibilità.
Al termine della prima fase, il Sustainability Ambassadors’s Journey” è proseguito con due moduli principali: i) attraverso il Climate Fresk Path, i collaboratori possono partecipare a un training intensivo per diventare facilitatori certificati Climate Fresk, con l'obiettivo di facilitare i propri colleghi in workshop sul cambiamento climatico e conseguenti impatti sociali; ii) partecipando al Sustainability Lab, i collaboratori si sono uniti in gruppi di lavoro per generare idee e proposte di progetti di sostenibilità da sviluppare in azienda. Le attività sono in corso.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
166
Nelle tabelle sottostanti si riportano le informazioni dettagliate delle ore medie di formazione pro-capite ripartite per genere e categoria professionale dei dipendenti.
ORE MEDIE DI FORMAZIONE PRO-CAPITE PER GENERE DEI DIPENDENTI
2024
Totale
8,40
Uomini
9,02
Donne
7,09
ORE MEDIE DI FORMAZIONE PRO-CAPITE PER CATEGORIA PROFESSIONALE DEI DIPENDENTI
2024
Totale
8,40
Dirigenti
14,94
Quadri e impiegati
15,49
Operai
5,19
Per quanto riguarda le revisioni periodiche e lo sviluppo della carriera, nel 2024 il Gruppo LU-VE ha condotto un importante evoluzione del sistema di Skill Assessment”, già avviato dal Gruppo nel 2021. Il nuovo sistema di Performance Managementè un processo strategico volto a favorire la soddisfazione e lo sviluppo delle persone in azienda. Il sistema di Performance Managementsi sviluppa attraverso una valutazione delle performance e la definizione di obiettivi, attraverso un sistema globale condiviso delle persone.
Con riferimento alle performance del 2024, il processo di Performance Managementè stato portato a termine dall’87% del totale delle persone ammissibili, con una distribuzione analoga tra uomini e donne.
Il target previsto nel piano di sostenibilità per il 2024, pari al 75% come descritto nella sezione “S1-5 Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti”, è stato raggiunto.
S1-14 – METRICHE DI SALUTE E SICUREZZA
I sistemi di gestione della salute e della sicurezza sono guidati dagli uffici HSE e dalla Direzione Operations a livello locale. Si segnala altresì che gli stabilimenti di Alonte (Vicenza, Italia), Limana (Belluno, Italia), Travacò Siccomario (Pavia, Italia), Sarole (India) e Tianmen (Cina) - che corrispondono al 19% del totale della popolazione aziendale del Gruppo - dispongono di un sistema di gestione di salute e sicurezza certificato secondo la norma internazionale ISO 45001.
Relativamente agli infortuni, nel corso del 2024, per il Gruppo, si rileva quanto segue:
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
167
i)non si sono verificate morti sul lavoro;
ii)non vi sono stati addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti.
Si riportano nelle tabelle sottostanti le informazioni relative agli indici e dati di infortuni della forza lavoro dipendente e non dipendente.
INDICI E DATI INFORTUNI DIPENDENTI 
2024
Numero totale di infortuni
20
Numero infortuni in itinere
-
Numero totale di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze
-
Giornate perse a causa di infortuni sul lavoro
616
Tasso di infortuni sul lavoro
3,82
Tasso di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze
-
Tasso di gravità
117,81
Ore lavorate
5.228.938
Numero di decessi dovuto a lesioni e malattie connesse al lavoro
-
Numero di casi riguardanti malattie connesse al lavoro registrabili, salvo restrizioni giuridiche in materia di raccolta dei dati
-
INDICI E DATI INFORTUNI NON DIPENDENTI 
2024
Numero totale di infortuni
7
Numero infortuni in itinere
-
Numero totale di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze
-
Tasso di infortuni sul lavoro
3,09
Tasso di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze
-
Tasso di gravità
126,12
Ore lavorate
2.267.699
Numero di decessi dovuto a lesioni e malattie connesse al lavoro
-
Si riportano di seguito le opportune indicazioni metodologiche:
i)per “infortunio in itinere” si intende un incidente che si verifica nel tragitto tra il luogo di lavoro e un luogo appartenente alla sfera privata (es. luogo di residenza, luogo dove consuma abitualmente i suoi pasti), solo quando il trasporto è stato organizzato dal Gruppo LU-VE.
ii)per “infortunio sul lavoro con gravi conseguenze” si intende un infortunio sul lavoro che porta a un decesso o a un danno da cui il lavoratore non può riprendersi, non si riprende o non è realistico prevedere che si riprenda completamente tornando allo stato di salute antecedente l’incidente entro 6 mesi.
iii)il “tasso di infortunio sul lavoro” è calcolato come numero di infortuni sul lavoro/ore lavorate*1.000.000.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
168
iv)il “tasso di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze” è calcolato come numero di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze/ore lavorate*1.000.000.
v)il “tasso di gravità” è calcolato come giorni persi a causa di un infortunio sul lavoro/ore lavorate*1.000.000.
S1-15 – METRICHE DELL'EQUILIBRIO TRA VITA PROFESSIONALE E VITA PRIVATA
Il Gruppo rispetta le normative vigenti in materia di congedi ai dipendenti per motivi familiari, finalizzati a promuovere l'equilibrio tra vita professionale e vita privata, comunicando la misura del congedo a cui hanno diritto e come possono usufruirne. Il congedo per motivi familiari è un periodo di assenza dal lavoro riconosciuto per prendersi cura di familiari in determinate circostanze.
Il 100% dei dipendenti del Gruppo LU-VE ha diritto a congedi familiari.
Nel corso del 2024, complessivamente il 25% del totale dei dipendenti ha usufruito di congedi familiari. Nello specifico, la percentuale di dipendenti uomini che ha usufruito di congedi è pari al 20% sul totale degli uomini, mentre la percentuale di dipendenti donne che ha usufruito di congedi è pari al 36% sul totale delle donne.
Il diritto a congedi per motivi familiari è promosso dalle politiche aziendali e dagli accordi contrattuali stipulati con i dipendenti.
S1-16 METRICHE DI REMUNERAZIONE (DIVARIO RETRIBUTIVO E REMUNERAZIONE TOTALE)
Si riportano nelle tabelle sottostanti le informazioni relative al divario retributivo per il salario base e per la remunerazione complessiva per genere e categoria professionale.
Quando l’indice del rapporto è pari a 100, allora si registra una parità nel salario base e nella remunerazione complessiva tra uomini e donne. Si precisa che nella tabella sono compresi inquadramenti e mansioni molto diversi, che, insieme alla differente numerosità di uomini e donne, rende difficilmente confrontabili i dati.
RAPPORTO TRA IL SALARIO BASE DI DONNE E UOMINI
2024
Dirigenti
Quadri e impiegati
Operai
Italia
95,4
80,0
94,0
Paesi UE
-
68,4
78,5
Paesi Extra UE
-
85,7
119,2
RAPPORTO TRA REMUNERAZIONE COMPLESSIVA DI DONNE E UOMINI
2024
Dirigenti
Quadri e impiegati
Operai
Italia
92,4
78,1
92,3
Paesi UE
-
66,7
79,7
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
169
Paesi Extra UE
-
84,5
110,5
Con riferimento a salario e retribuzione, si tiene in considerazione dei seguenti dati:
i)“Salario base”: Stipendio annuo lordo + ogni potenziale pagamento mensile incluso nel contratto;
ii)“Remunerazione complessiva”: Salario base + qualsiasi altra remunerazione effettiva (MBO, spot bonus, straordinari, benefit, indennità).
Il Gruppo ha altresì identificato il rapporto tra la remunerazione della persona che percepisce il salario più elevato e la remunerazione mediana tra i dipendenti, tenendo in considerazione i dipendenti in forza al 31 dicembre 2024 presso le società del Gruppo.
Il rapporto tra la retribuzione totale annua della persona che percepisce il salario più elevato (CEO) e la remunerazione totale annua mediana di tutti i dipendenti del Gruppo LU-VE (esclusa la persona con il salario più elevato) in riferimento al 2024 è pari a 40,57. Con riferimento a questo calcolo, la retribuzione della persona con il salario più elevato (CEO) non tiene in considerazione la quota legata ai dividendi.
Inoltre, il Gruppo LU-VE rendiconta nella “Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti” l’andamento dei rapporti tra la retribuzione degli Amministratori Esecutivi e la media della remunerazione annua lorda dei dipendenti del Gruppo in Italia. La retribuzione dei dipendenti tiene conto del salario base e di qualsiasi altra remunerazione effettiva (MBO, spot Bonus, straordinari, benefit, indennità).
S1-17 – INCIDENTI, DENUNCE E IMPATTI GRAVI IN MATERIA DI DIRITTI UMANI
Con riferimento al 2024, non sono stati registrati episodi di discriminazione, comprese le molestie; conseguentemente non risultano essere registrate ammende, sanzioni e/o risarcimento di danni. In riferimento ai canali di whistleblowing del Gruppo, nel corso del 2024 è stata ricevuta una segnalazione anonima nel sistema di whistleblowing predisposto da LU-VE S.p.A.: essa però non aveva attinenza con le attività aziendali di LU-VE S.p.A. ed è stata archiviata per mancanza di dettagli ed elementi utili a promuovere i necessari approfondimenti.
Inoltre, non sono stati registrati casi in materia di diritti umani (ad esempio lavoro forzato, tratta di esseri umani o lavoro minorile); conseguentemente non risultano essere state registrate ammende, sanzioni e/o risarcimento di danni.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
170
2.3.2 LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE (S2)
Nella presente sezione sono rendicontati gli aspetti correlati ai lavoratori della catena di fornitura del Gruppo LU-VE. Analizzati gli impatti dell’attività del Gruppo LU-VE lungo l’intera catena del valore, sono stati identificati i seguenti impatti rilevanti per i lavoratori lungo la catena del valore a monte:
i)condizioni di lavoro, nelle varie dimensioni della salute e sicurezza, salari adeguati, dialogo sociale, libertà di associazione e contrattazione collettiva, dei fornitori, occupazione sicura; orario di lavoro ed equilibrio tra vita professionale e vita privata;
ii)parità di trattamento e di opportunità per tutti, ossia parità di genere e parità di retribuzione per un lavoro di pari valore; misure contro la violenza e le molestie sul luogo di lavoro, diversità;
iii)lavoro minorile e lavoro forzato.
Tra i principali fornitori del Gruppo si registrano aziende che lavorano rame, alluminio, acciaio e ferro e costruttori di motoventilatori. L’intera catena del valore a monte dei fornitori del Gruppo è particolarmente estesa e localizzata in varie parti del mondo. Ad esempio, le principali miniere di rame a livello globale sono situate in Centro-America e America del Sud, nonché in Africa e Sud-Est Asiatico, con potenziale rischio di violazione dei diritti umani.
Si segnala tuttavia come il Gruppo LU-VE non si approvvigioni direttamente da fornitori attivi nell’estrazione dei metalli.
Per quanto riguarda il rame, il Gruppo si approvvigiona dai principali fornitori di tubi di rame a livello globale, mentre per gli altri fornitori il Gruppo ha attuato una politica di diversificazione geografica. Complessivamente, trattandosi di attività produttive, le attività a monte della catena del valore del Gruppo sono caratterizzate dalla presenza di potenziali impatti in materia di salute e sicurezza del lavoro, in particolare in relazione agli infortuni. In virtù della varietà geografica dei fornitori del Gruppo LU-VE definita per minimizzare i rischi di forniture si rilevano potenziali impatti collegati all’assenza di condizioni di lavoro favorevoli per i lavoratori dei fornitori.
L’attività di estrazione è emersa come una attività potenzialmente a rischio di violazione dei diritti umani, anche in funzione della presenza di miniere in aree geografiche attenzionate in materia di diritti umani, quali Sud America, Africa e Sud Est Asiatico, come emerso da alcune analisi di scenario nell’ambio delle analisi di doppia materialità.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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S2-1 POLITICHE CONNESSE AI LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE
Nel Codice Etico e nelle Condizioni Generali di Acquisto sono formalizzati i principi comportamentali che guidano l’attività del Gruppo e i principi etici e le regole di condotta, rilevanti anche nell’ambito delle relazioni con tutti i lavoratori lungo la catena del valore, con riferimento anche ai fornitori e business partner. Si riportano di seguito i principi relativi alle questioni di sostenibilità rilevanti per la catena di fornitura nel suo complesso:
i)condizioni di lavoro: la promozione attiva di un luogo di lavoro dignitoso, sicuro e inclusivo, basato sul rispetto dei diritti dei lavoratori è esplicitato quale elemento essenziale nelle Condizioni Generali di Acquisto, inoltre nel Codice Etico sono richiamati i principi di tutela della sicurezza e della salute, dell’integrità fisica e morale nonché più in generale dei diritti dei lavoratori. Si indica inoltre che il Gruppo non instaura alcun rapporto di lavoro, alcuna forma di collaborazione con soggetti privi di regolare permesso di soggiorno, si avvale di società che utilizzino manodopera irregolare o in violazione degli standard lavorativi generalmente applicati o previsti dalle norme internazionali;
ii)parità di trattamento e di opportunità per tutti: nel Codice Etico è esplicitata l’importanza per il rispetto dei lavoratori e l’impegno a valorizzarne le capacità professionali;
iii)lavoro minorile e lavoro forzato: nelle Condizioni generali di acquisto si richiama l’importanza del fornitore nel conformarsi alla normativa applicabile in materia di lavoro minorile.
Rilevante trasversalmente per le sopra citate questioni di sostenibilità rilevanti, nelle Condizioni Generali di Acquisto si richiede altresì che il fornitore ispiri la propria condotta alle principali norme internazionali di riferimento in materia di responsabilità sociale, quali la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, la Dichiarazione tripartita di principi sulle imprese multinazionali e la politica sociale dell’International Labour Organization (ILO), i Principi Guida delle Nazioni Unite e le Linee Guida dell’OCSE per le Imprese Multinazionali.
Le politiche del Gruppo in relazione ai lavoratori nella catena di fornitura non affrontano esplicitamente la tratta degli esseri umani e il lavoro forzato o coatto. Le Condizioni Generali di Acquisto regolano le relazioni commerciali con i fornitori sotto l’aspetto legale e assicurativo e integrano anche altre linee guida fungendo da codice di condotta.
Per individuare, valutare, gestire e/o porre rimedio agli impatti rilevanti per i lavoratori dei propri fornitori, il Gruppo LU-VE nel 2024, seppur non avendo coinvolto direttamente i lavoratori della propria catena del valore, ha attuato procedure di
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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monitoraggio e verifiche sui propri fornitori attraverso il seguente insieme di strumenti: i) le Condizioni Generali di Acquisto; ii) il Supplier Form; iii) specifici audit presso i fornitori, anche con il coinvolgimento dei lavoratori dei fornitori.
Le Condizioni Generali di Acquisto contengono un insieme di principi che richiedono al fornitore di rispettare i diritti dei lavoratori; assicurare a tutti i propri dipendenti un ambiente di lavoro dignitoso, sicuro e inclusivo; ispirare la propria condotta alle principali norme internazionali di riferimento in materia di responsabilità sociale; conformarsi alla normativa applicabile in materia di lavoro minorile e in merito al rispetto delle condizioni di lavoro in cui i propri collaboratori operano. Ai fornitori viene chiesto di sottoscrivere le Condizioni Generali di Acquisto al momento dell’attivazione delle forniture o appena possibile.
Le Condizioni Generali di Acquisto sono impiegate nella gestione dei fornitori delle società del Gruppo in Italia, Polonia, Repubblica Ceca e India; si prevede nel tempo l’estensione della Condizioni Generali di Acquisto anche a società con stabilimenti a minore produzione, quali Cina, Stati Uniti e Nord Europa. Il Supplier Formè una auto-dichiarazione del fornitore che, in tutte le sedi e attività, nazionali e internazionali, siano rispettate le norme ambientali di riferimento in materia di salute e sicurezza, viga il divieto di lavoro minorile e forzato, di punizioni fisiche, mentali e di abusi verbali, che vi sia pieno diritto alla libertà di associazione, che sia attivato un sistema di prevenzione della discriminazione, che ci sia conformità alle normative su orario di lavoro e sulla retribuzione salariale e in materia ambientale. Nel Supplier Form, il fornitore auto-dichiara la sua adesione al rispetto dei diritti umani internazionali esistenti, comprese tutte le convenzioni fondamentali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), la dichiarazione generale sui diritti umani e la convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei bambini. Il Supplier Form viene richiesto prima del momento di attivazione della fornitura.
Nel corso dell’anno, il 70% dei fornitori rilevanti del Gruppo LU-VE ha compilato il Supplier Form”, raggiungendo il target previsto nel piano di sostenibilità. I fornitori rilevanti vengono definiti annualmente sulla base di analisi di Pareto - che tiene in considerazione soglie di fatturato e rappresentatività delle classi merceologiche che hanno portato a incrementare il numero di fornitori rispetto all’anno precedente - e di analisi di criticità di fornitura.
Per ulteriori informazioni in merito a politiche e approccio generale in materia di coinvolgimento dei lavoratori nella catena del valore e relativo alle misure volte a porre rimedio e/o consentire di porre rimedio agli impatti sui diritti umani, si rimanda alle sezioni “S2-2” e “S2-4”.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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Considerando le informazioni ricevute direttamente dai fornitori tramite strumenti messi in atto per garantire il rispetto delle politiche nell’ambito dei lavoratori nella catena del valore, non sono stati segnalati casi di inosservanza dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, della dichiarazione dell'OIL sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro o delle linee guida dell'OCSE. La percentuale di sottoscrizione del Supplier Form e delle Condizioni Generali di Acquisto viene monitorata da parte del Gruppo; non sono condotte altre attività specifiche per valutare l’inosservanza di principi guida sopra indicati.
Il Gruppo si impegna a rispettare i diritti umani e a prevenire impatti negativi nelle proprie operazioni, promuovendo catene di approvvigionamento minerario responsabili in linea con le linee guida dell'OCSE. Questo include il monitoraggio dei rischi legati a minerali come tantalio, stagno, tungsteno, oro, cobalto e mica, e il coinvolgimento dei fornitori in un processo continuo di due diligence per mitigare i rischi. Il sistema di gestione adottato dalle società europee del Gruppo sarà gradualmente esteso a livello globale, con l'obiettivo di migliorare continuamente la sostenibilità delle catene di approvvigionamento.
S2-2 PROCESSI DI COINVOLGIMENTO DEI LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE IN MERITO AGLI IMPATTI
Nel 2024 è stata progettata una specifica survey per raccogliere il punto di vista di un insieme di fornitori selezionati e rappresentativi della catena di fornitura del Gruppo, in merito agli impatti, effettivi e potenziali, delle attività del Gruppo LU-VE. Tali questionari sono stati inviati al referente del fornitore selezionato. I risultati, raccolti a inizio 2025, hanno confermato gli impatti rendicontati nella presente Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità. I risultati raccolti tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 saranno valutati da parte delle Direzioni competenti e dello Steering Committee aziendale di sostenibilità al fine di valutare interventi futuri.
Generalmente, nel Gruppo LU-VE, la responsabilità del coinvolgimento e del dialogo con i fornitori è in capo a:
i)la Direzione Procurement, guidata dal Chief Group Procurement Officer che si occupa della scelta del fornitore (sourcing). Nella Direzione Procurement, sono inoltre presenti i Global Commodity Managerche operano a livello globale nelle attività di approvvigionamento ed i Cluster Procurement Manager” che presidiano le attività di sourcing a livello di Cluster;
ii)la Direzione Quality & Assurance, guidata dal Chief Group Quality Director, responsabile del presidio e del monitoraggio delle performance qualitative e regolatorie del fornitore.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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È inoltre presente una figura di coordinamento interna al Gruppo Purchasing process development and compliance specialist”, in essere dal 2021 e con l’obiettivo di integrare e monitorare aspetti di responsabilità sociale (CSR) all’interno di processi e procedure del Gruppo, collaborare ai progetti di sostenibilità, monitorare i KPI della Direzione Procurement e seguire le tematiche di compliance. Non sono presenti accordi quadro globali o accordi tra l'impresa e le associazioni sindacali mondiali in relazione al rispetto dei diritti umani dei lavoratori dei fornitori.
Ogni sei mesi o a seconda delle evoluzioni del contesto esterno, principalmente in Europa, i referenti di alcuni stabilimenti delle Direzioni Procurement, Quality & Assurance e Operations-Supply Chain si riuniscono per esaminare le performance dei fornitori principali nel semestre precedente, esaminare eventuali punti di attenzione della fornitura e definire di conseguenza eventuali opportuni piani di miglioramento e aggiornare il piano di audit da effettuare sui fornitori nuovi o storici del Gruppo.
In occasione degli audit in loco sono indagati i sistemi di gestione e le performance dei fornitori in materia di qualità e sono valutate macro-linee guida legate ad aree ambiente, salute e sicurezza dei lavoratori, in funzione delle competenze del team di audit e relative caratteristiche organizzative/produttive del fornitore.
Nel 2024 sono stati condotti 11 Audit presso fornitori, raggiungendo il target previsto nel piano di sostenibilità. Per maggiori dettagli sulle azioni intraprese con riferimento a tali audit, si rimanda a quanto descritto nella sezione S2-4 “Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori nella catena del valore di esprimere preoccupazioni”.
Il Gruppo LU-VE ad oggi non ha definito misure specifiche per comprendere meglio il punto di vista dei lavoratori che possono essere particolarmente vulnerabili agli impatti e/o emarginati, quali ad esempio, lavoratrici donne, lavoratori migranti, lavoratori con disabilità. Non si prevedono iniziative specifiche al riguardo nei prossimi anni.
S2-3 PROCESSI PER PORRE RIMEDIO AGLI IMPATTI NEGATIVI E CANALI CHE CONSENTONO AI LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE DI ESPRIMERE PREOCCUPAZIONI
Il Gruppo LU-VE, nell’ambito dei rapporti con i fornitori, ha previsto misure da adottare in caso di anomalie o non conformità rispetto ai principi richiesti. Nello specifico,
i)con riferimento al Condizioni Generali di Acquisto, in caso di non conformità o di inerzia del fornitore nell’intraprendere le opportune misure correttive, la società del Gruppo coinvolta potrebbe cessare il rapporto commerciale, anche prima del termine contrattuale previsto;
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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ii)con riferimento al Supplier Form, in caso di non conformità a tali principi, è richiesto al fornitore di intraprendere tutte le misure correttive necessarie al fine di migliorare la situazione e soddisfare i requisiti entro un periodo di tempo ragionevole. Le misure correttive sono definite sulla base delle specifiche casistiche del fornitore e monitorate internamente dalla funzione Procurement.
Inoltre, il Gruppo LU-VE ha direttamente messo a disposizione il proprio canale di whistleblowing anche ai lavoratori della propria catena di fornitura, affinché quest’ultimi possano comunicare le proprie preoccupazioni o esigenze al Gruppo.
Il sistema permette di segnalare, anche in forma anonima, al Soggetto competente alla ricezione e gestione delle Segnalazioni incaricato dalla singola Società, le violazioni, anche di natura omissiva, che ledono l’integrità della Società e che rientrino nel perimetro normativo di riferimento. Il Gruppo non richiede esplicita disponibilità del canale nel luogo di lavoro dei lavoratori dei fornitori. La procedura generale e i processi interni delle società che applicano il whistleblowing sono tutti consultabili, compresi i fornitori, sulla sezione dedicata del sito della società (https://whistleblowing.luvegroup.com/it/). In calce alla prima schermata sono
disponibili tutti i documenti, anche senza effettuare alcuna segnalazione.
Nel corso del 2024 è stata ricevuta una segnalazione anonima nel sistema di whistleblowing predisposto da LU-VE S.p.A.: essa però non aveva attinenza con le attività aziendali di LU-VE S.p.A. ed è stata archiviata per mancanza di dettagli ed elementi utili a promuovere i necessari approfondimenti.
Il Gruppo ha reso pubbliche nel proprio sito aziendale le procedure dedicate all’applicazione di segnalazioni sull’applicazione di norme e del Codice Etico e al processo interno di valutazione delle segnalazioni, oltre al canale stesso di segnalazione, al fine di rendere consapevoli tutti i lavoratori nella catena del valore di tali strutture. Per i dettagli sul funzionamento del sistema di whistleblowing, si veda il capitolo “2.4 Informazioni sulla governance”.
S2-4 INTERVENTI SU IMPATTI RILEVANTI PER I LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE E APPROCCI PER LA GESTIONE DEI RISCHI RILEVANTI E IL CONSEGUIMENTO DI OPPORTUNITÀ RILEVANTI PER I LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE, NONCHÉ EFFICACIA DI TALI AZIONI
Il Gruppo attraverso i sopracitati meccanismi di due diligence, quali la sottoscrizione delle Condizioni Generali di Acquisto, la sottoscrizione dell’auto-dichiarazione del Supplier Form, gli audit intrapresi nei confronti dei propri fornitori, presidia gli impatti ambientali e sociali, e interviene in misura limitata e parziale, per evitare di causare o
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contribuire agli impatti negativi rilevanti sui lavoratori nella propria catena di fornitura. Le conseguenze in relazione alle anomalie rilevanti sono riportate precedentemente.
Come già specificato nella sezione S2-2, nel 2024 il Gruppo ha condotto 11 Audit sui fornitori che hanno permesso di approfondire, tra gli altri, aspetti legati alla sicurezza dei lavoratori dei propri fornitori e alle certificazioni in essere. Nello specifico, per prevenire o mitigare gli impatti potenziali negativi sui lavoratori dei fornitori, il Gruppo intende ampliare nel 2025 il questionario di audit con nuovi elementi relativi alla tutela delle condizioni di lavoro e dei diritti umani. Sulla base delle evidenze emerse attraverso gli audit già condotti, non sono emersi impatti rilevanti effettivi.
La Direzione responsabile della gestione complessiva del processo di audit ai fornitori è la Direzione Quality & Assurance, guidata dal Chief Group Quality Director, che sviluppa il piano di audit annuale. A valle dell’effettuazione dell’audit, il Lead Auditor del Gruppo LU-VE (che può essere accompagnato da un team di audit composto da varie figure degli uffici Procurement, Quality & Assurance e HSE, selezionati in funzione degli ambiti di indagine dell’audit) rilascia un insieme di osservazioni classificate sulla base della gravità delle anomalie riscontrate e identifica possibili azioni correttive. Per monitorare l'efficacia di tali azioni e iniziative nel produrre i risultati auspicati per i lavoratori, il Lead Auditor del Gruppo LU-VE è tenuto a verificare l’adozione da parte del fornitore delle azioni correttive identificate; follow up successivi sono condotti per valutare lo stato di avanzamento delle azioni correttive fino alla chiusura da parte del fornitore. In caso di necessità, si può valutare l’effettuazione di un nuovo audit con il fornitore stesso.
Il compito per identificare l’azione necessaria e idonea in risposta a un particolare impatto negativo, effettivo o potenziale, emerso in occasione dell’audit è a carico del team di audit del Gruppo LU-VE, che riassume le osservazioni e relative azioni correttive in un apposito piano di audit condiviso con il fornitore.
Nel caso in cui emergano specifici impatti negativi rilevanti in occasione dell’audit, il Gruppo LU-VE monitora l’attività del fornitore perché possa procedere nel più breve tempo possibile a rimuovere le cause scatenanti gli eventuali impatti negativi.
Gli esiti degli audit e i follow up successivi sono raccolti attraverso database aziendali accessibili alle funzioni partecipanti agli audit, con l’obiettivo di rendere disponibili i risultati e valutare l’efficacia nel recepimento delle azioni correttive da parte dei fornitori.
Inoltre, il Gruppo LU-VE ha in essere attività in materia di dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento dei “Conflict Minerals”.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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Nel 2012, la United States Securities and Exchange Commission (SEC) ha approvato la legge sull'approvvigionamento di minerali di conflitto come definiti nel Dodd-Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act, Sezione 1502 ("SEC’s Conflict Mineral Rule"), provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo (DRC) e dalle aree limitrofe. Nel 2017, l'Unione Europea ha adottato il Regolamento (UE) 2017/821 che stabilisce obblighi in materia di dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori dell'Unione di stagno, tantalio, tungsteno, oro e loro derivati, originari di zone di conflitto o ad alto rischio.
Nel periodo di riferimento di questo report, il Gruppo LU-VE non è soggetto agli obblighi definiti da questo quadro normativo, tuttavia, volontariamente, il Gruppo sceglie di adottare una politica di approvvigionamento responsabile di metalli, seguendo l’approccio previsto dal documento OCSE "Due Diligence Guidance for Responsible Supply Chains of Minerals from Conflict-Affected and High-Risk Areas". Nel periodo di riferimento il Gruppo applica la dovuta diligenza per l’approvvigionamento di stagno, tantalio, tungsteno e oro (“3TG”), cobalto e mica. La procedura adottata implica la gestione della tracciabilità attraverso il coinvolgimento diretto e periodico dei nostri fornitori, utilizzando il Conflict Minerals Reporting Template (CMRT) per i "3TG" e l'Extended Minerals Reporting Template (EMRT) per il cobalto e mica, per identificare i rischi associati al loro approvvigionamento al fine di mitigarli. . Il Gruppo LU-VE non è ad oggi membro di una organizzazione industriale che supporta le aziende in questa tematica, ma ha fatto riferimento ai dati pubblicati dalla Responsible Minerals Initiative (RMI) ai fini della valutazione delle informazioni ottenute dai fornitori. Nei casi di rischio individuato, ad esempio l’assenza di informazioni circa l’adeguatezza della due diligence attuata da una fonderia identificata nella propria catena di fornitura, il Gruppo LU-VE ha attivato il meccanismo di segnalazione previsto dalla linea guida OCSE.
Con riferimento ai rischi ed opportunità relativi alla catena di fornitura, sono stati valutati i rischi ed opportunità di natura economica, reputazionale e legale derivante dal mancato rispetto dai requisiti di salute e sicurezza dei lavoratori, occupazione sicura, orario di lavoro, contrattazione collettiva equilibrio vita privata-lavoro, mancato dialogo sociale, assenza di garanzie, assenza di misure di welfare e violazioni dei diritti umani per i lavoratori dei fornitori, lavoro minorile e forzato, parità di genere e diversità, nonché rischio di inefficienza operativa e mancata adozione delle soluzioni sostenibili a causa della formazione inadeguata dei fornitori.
Nessuno di questi rischi è stato valutato come capace di determinare un effetto economico-finanziario rilevante per il Gruppo LU-VE. Allo stesso tempo, non sono emerse opportunità connesse alla catena di fornitura capaci di determinare impatti economico-finanziari positivi. Nell’ambito dell’ERM, si registra un rischio per il Gruppo legati alle dipendenze di specifici fornitori.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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Il Gruppo non interviene in maniera strutturata per evitare di causare, o contribuire a causare, impatti negativi rilevanti sui lavoratori dei fornitori.
Considerando informazioni raccolte in occasione degli audit e attraverso i canali di whistleblowing messi a disposizione dal Gruppo, non sono stati rilevati segnalazioni di gravi problemi e violazioni inerenti alla materia dei diritti umani connessi alla sua catena di fornitura.
La gestione degli impatti sopramenzionati rientra nella tradizionale gestione delle attività delle Direzioni Procurement e Quality e con il supporto specialistico di altre funzioni aziendali (quali Finance e HSE per esempio), come sopra riportato.
Nell’ambito dei piani di azione attuali e futuri non si registrano spese operative (OPEX) e spese in conto capitale (CAPEX) rilevanti.
S2-5 OBIETTIVI LEGATI ALLA GESTIONE DEGLI IMPATTI NEGATIVI RILEVANTI, AL POTENZIAMENTO DEGLI IMPATTI POSITIVI E ALLA GESTIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ RILEVANTI
Con l’obiettivo di ridurre gli impatti negativi sui lavoratori nella catena del valore, il Gruppo LU-VE ha definito i seguenti obiettivi:
i)aumentare il numero di audit ai fornitori: 15 audit entro la fine del 2025;
ii)aumentare la percentuale di fornitori rilevanti che hanno sottoscritto il Supplier Form: >71% entro il 2025
Questi obiettivi sono stati definiti e formalizzati nel piano di sostenibilità 2023-2025 approvato dal Consiglio di Amministrazione nel febbraio 2023. I target indicati sono stati definiti per migliorare nel tempo le performance del Gruppo.
Nella definizione degli obiettivi, il Gruppo non ha interagito in modo diretto con i lavoratori nella catena del valore.
2.3.3 CONSUMATORI E UTILIZZATORI FINALI (S4)
Nella presente sezione sono rendicontati gli aspetti relativi a clienti del Gruppo LU-VE, con riferimento a
i)accesso a informazioni (di qualità),
ii)pratiche commerciali responsabili.
RENDICONTAZIONE CONSOLIDATA DI SOSTENIBILITA’
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Tra gli impatti rilevanti del Gruppo LU-VE considerando la catena del valore a valle, infatti, si rileva: i) ascolto e soddisfazione dei clienti nello sviluppo di soluzioni all’avanguardia e con prestazioni certificate, ii) potenziale insoddisfazione del cliente per difettosità di prodotto o performance non in linea con quanto dichiarato.
S4-1 – POLITICHE CONNESSE AI CONSUMATORI E AGLI UTILIZZATORI FINALI
Nel Codice Etico sono formalizzati i principi con riferimento alle seguenti questioni di sostenibilità rilevanti quali accesso a informazioni (di qualità) e pratiche commerciali responsabili. Gli impatti di riferimento sono correlati alle conseguenze negative sui clienti legate alla qualità del prodotto e all'etichettatura e ascolto e soddisfazione dei clienti.
Nello specifico, il Codice Etico esplicita:
i)l’importanza di una condotta integra nella conduzione delle attività di business;
ii)la richiesta di basare i propri comportamenti sui principi di onestà, trasparenza, lealtà, integrità e correttezza, nel rispetto delle politiche aziendali, nonché delle leggi e dei regolamenti vigenti.
Gli impatti correlati ai seguenti obiettivi fanno riferimento alle eventuali conseguenze negative sui clienti legate alla qualità del prodotto e all'etichettatura e all’ascolto e soddisfazione dei clienti.
Il Codice Etico viene recepito attraverso formale adozione da parte dell’organo amministrativo di ciascuna società del Gruppo.
Nella Politica Ambientale adottata dal Gruppo, è inoltre indicata l’importanza di condividere e coinvolgere i clienti nella definizione e nel perseguimento degli obiettivi posti dalla società per massimizzare gli impatti positivi e minimizzare gli impatti negativi. Il massimo livello dirigenziale nel Gruppo LU-VE, promotore e responsabile dell’attuazione della Politica Ambientale è il Chief Strategic and Development Officer.
Nella Politica Ambientale e nel Codice Etico non sono attualmente indicate specifiche norme o iniziative di terzi che il Gruppo si impegna a rispettare attraverso l'attuazione della politica, sono menzionati gli interessi dei principali stakeholders. La Politica Ambientale è pubblicata nei sistemi aziendali e resa disponibile ai collaboratori, mentre il Codice Etico è pubblicato sul sito del Gruppo.
S4-2 PROCESSI DI COINVOLGIMENTO DEI CONSUMATORI E DEGLI UTILIZZATORI FINALI IN MERITO AGLI IMPATTI
Il processo di coinvolgimento dei clienti in merito agli impatti del Gruppo viene attuato secondo due diverse direttrici:
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i)nell'ambito delle relazioni quotidiane tra cliente e referente commerciale oppure tra cliente e referente del Customer Service si affrontano direttamente aspetti legati all’ascolto e soddisfazione dei clienti e alla qualità del prodotto. Il dialogo avviene con il referente del cliente (solitamente i responsabili o gli addetti alle funzioni di procurement) e la frequenza è variabile in funzione delle richieste ed esigenze di contatto del cliente stesso. I due Direttori Commerciali delle rispettive Strategic Business Unit- Chief Commercial Officer Cooling System e Chief Commercial Officer Components - rappresentano i livelli più alti nel Gruppo a cui spetta la responsabilità operativa di assicurare che il coinvolgimento abbia luogo. La responsabilità operativa del coinvolgimento spetta ai Responsabili Vendite e Responsabili Customer Service di cluster. L’efficacia del coinvolgimento può essere valutata attraverso richieste di analisi del livello di soddisfazione da parte del cliente;
ii)attraverso indagini periodiche: tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, nonché nell’ambito del processo di definizione della “doppia materialità”, il Gruppo LU-VE ha sviluppato un processo di coinvolgimento di un gruppo selezionato di clienti, con l’obiettivo di raccogliere aspettative e punti di vista sui principali impatti di sostenibilità e condividere obiettivi di sostenibilità e opportunità di cooperazione. Nello specifico sono stati coinvolti i referenti dei clienti con i quali il Gruppo intrattiene già relazioni commerciali. I risultati hanno contribuito alla valutazione degli impatti del Gruppo LU-VE nell’ambito dell’analisi della doppia materialità. Il coinvolgimento è avvenuto con la richiesta di risposta a un questionario di approfondimento online. La frequenza è periodica e valutata da parte del Sustainability Office in funzione dell’esigenza di approfondimento di determinati impatti del Gruppo LU-VE. Il ruolo di livello più alto nel Gruppo LU-VE a cui spetta la responsabilità operativa di assicurare che il coinvolgimento abbia luogo e che i risultati orientino l'approccio dell'impresa è il Chief Strategic and Development Officer, occupandosi in prima persona della necessaria integrazione delle attività ESG nelle strategie di sviluppo del Gruppo LU-VE.
S4-3 PROCESSI PER PORRE RIMEDIO AGLI IMPATTI NEGATIVI E CANALI CHE CONSENTONO AI CONSUMATORI E AGLI UTILIZZATORI FINALI DI ESPRIMERE PREOCCUPAZIONI
Il Gruppo adotta un insieme di processi per facilitare il dialogo e porre rimedio a potenziali impatti negativi, legati all’ascolto e soddisfazione dei clienti e alla qualità del prodotto e al rispetto delle specifiche tecniche richieste dal cliente e riportate nell’apposita etichettatura. Questo sistema prevede la presenza di referenti commerciali e referenti del Customer Service di riferimento, specializzati per tipologia di applicazione e area geografica.
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Il Servizio Customer Service di Gruppo è un canale dedicato e diretto di comunicazione per raccogliere tempestivamente le esigenze e preoccupazioni dei clienti e attuare eventuali azioni migliorative in modo rapido ed efficace. A ogni Cliente è assegnato un referente di Customer Service, che viene comunicato al cliente in fase di commercializzazione del prodotto. Nella specifica gestione dei reclami, sono stati definiti i ruoli e le responsabilità a livello locale attraverso la figura del Claim Coordinator, incaricato di coordinare e gestire l’intero processo. I reclami significativi vengono valutati e monitorati nell’ambito di incontri periodici a livello di singolo stabilimento/cluster, a cui partecipa, in caso di necessità, il management aziendale. Sulla base delle analisi effettuate sul reclamo vengono coinvolti i referenti commerciali dei clienti per valutare lo stato di risoluzione delle non conformità e l’attuazione di specifici action plan per porre rimedio a tali inefficienze.
Il Gruppo LU-VE ha definito una apposita procedura formalizzata relativa alla gestione della qualità del prodotto e dei relativi reclami da parte del cliente, pubblicata nei sistemi informativi aziendali. Tale procedura stabilisce le fasi da seguire per la registrazione interna dei reclami all’interno dei sistemi aziendali, la comunicazione e informazione al cliente e la successiva gestione del reclamo, con l’obiettivo di arrivare ad una risoluzione efficace e soddisfacente delle problematiche segnalate. La fase di gestione del reclamo è seguita in prima istanza dal Customer Service, che riceve il primo contatto dal cliente e raccoglie tutte le informazioni relative al problema segnalato, e in secondo luogo dal Claim Coordinator che ha la responsabilità di filtrare e valutare le richieste di assistenza ricevute dal Customer Service e verificare la necessità di ulteriori informazioni tecniche necessarie per l'indagine del reclamo. Inoltre, il Claim Coordinator è responsabile della gestione del reclamo registrato, dal momento dell'accettazione fino all'assegnazione per la risoluzione. Il reclamo si considera chiuso non solo quando il problema è risolto, ma anche quando tutti i costi sono stati raccolti e registrati all'interno dei sistemi gestionali. Una volta che i costi sono stati recuperati e il problema risolto, sotto la supervisione del Claim Coordinator, si può chiudere il reclamo. Infine, tutti i costi vengono inclusi nei report mensili.
In aggiunta, si segnala che anche i clienti possono inviare segnalazioni attraverso il canale di whistleblowing, come descritto nel capitolo “Informazioni sulla governance”.
S4-4 INTERVENTI SU IMPATTI RILEVANTI SUI CONSUMATORI E GLI UTILIZZATORI FINALI, APPROCCI PER GESTIRE RISCHI RILEVANTI E CONSEGUIRE OPPORTUNITÀ RILEVANTI IN RELAZIONE AI CONSUMATORI E AGLI UTILIZZATORI FINALI, E EFFICACIA DI TALI AZIONI
Complessivamente, per far fronte agli impatti rilevanti verso i clienti, con particolare riferimento alla mitigazione della difettosità dei prodotti commercializzati per
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minimizzare la difettosità dei prodotti commercializzati, il Gruppo LU-VE persegue un insieme di azioni in varie fasi:
i)a valle della fase di progettazione e sviluppo del prodotto: la Direzione Technical & Innovation redige una guida dettagliata (Installation and Maintenance Manual) che contiene le specifiche tecniche e le spiegazioni sul corretto utilizzo della soluzione. Il documento riporta le informazioni sull’eventuale presenza di sostanze potenzialmente dannose per l’ambiente, sulla sicurezza del prodotto e sulle modalità di smaltimento e sugli impatti ambientali, in funzione delle normative applicabili;
i)nella fase di commercializzazione: tutti i prodotti del Gruppo LU-VE vengono testati prima della loro immissione nel mercato. I controlli sono effettuati tramite test di fine linea atti a garantire la resistenza meccanica, l’ermeticità e la funzionalità dei prodotti e relativi componenti. Tutto il materiale è progettato, realizzato e identificato nel rispetto della direttiva 2014/68/UE (direttiva PED). Per le categorie di prodotto riconducibili a ventilati e vetrocamere, prodotti in Italia, il Gruppo effettua delle valutazioni di impatto sulla salute e la sicurezza. Nello specifico, vengono effettuate delle valutazioni di rischio relative alla sicurezza elettrica e ulteriori test di sicurezza in accordo con le direttive europee, quale ad esempio la “Direttiva Macchine 2006/42/EC”, la quale si applica a tutti i macchinari immessi sul mercato europeo;
ii)a valle della commercializzazione: il Customer Service della Direzione Sales è a disposizione del cliente, per qualunque successiva esigenza di manutenzione e richiesta di assistenza. Nei casi in cui si accertano difettosità del prodotto, la società del procede a concordare con il cliente le azioni correttive, attivando, ove necessario, le assicurazioni a tal fine stipulate. Le eventuali non conformità esterne vengono monitorate durante gli incontri periodici a livello di stabilimento con l’obiettivo di risolvere la problematica al cliente e in parallelo la relativa causa coinvolgendo tutte le funzioni aziendali interessate.
Per conseguire impatti rilevanti positivi sui clienti, con riferimento all’ascolto e soddisfazione dei clienti nello sviluppo di soluzioni allineate rispetto alle aspettative e con prestazioni certificate, il Gruppo LU-VE opera nella progettazione con risorse e tecnologie all’avanguardia:
i)La Direzione Technical & Innovation guida la progettazione, con l’obiettivo di massimizzare le prestazioni e la qualità del prodotto, oltre che il rispetto e la salvaguardia delle risorse e dell’ambiente e la massimizzazione dell’efficienza energetica, in accordo alla Direttiva Europea ErP - Energy related Products.
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ii)La progettazione del Gruppo LU-VE è condotta grazie alla presenza di quattro laboratori di Ricerca & Sviluppo (“R&D”) a Uboldo (Varese, Italia), Alonte (Vicenza, Italia), Flumignano di Talmassons (Udine, Italia) e Vantaa (Finlandia). Il laboratorio di R&D a Uboldo rappresenta un polo d’avanguardia in Europa per dimensioni e per competenza, essendo tra i pochi al mondo in grado di condurre test prestazionali sugli apparecchi che utilizzano la l’anidride carbonica come fluido refrigerante. Il laboratorio è dotato di un’area dedicata alla progettazione termodinamica degli scambiatori di calore: il cuore dei prodotti del Gruppo. Una seconda sezione è riservata alla progettazione sperimentale dove viene condotta ricerca di medio e lungo termine, in collaborazione con il Politecnico di Milano e altre università e poli scientifici. Infine, il laboratorio ha un’area specificatamente destinata alla CFD - Computational Fluid Dynamics, che studia e analizza i fenomeni fluidodinamici e i processi di scambio termico. I laboratori R&D del Gruppo sono stati i primi del settore a utilizzare questa tecnologia applicata allo studio dei processi termofluidodinamici degli scambiatori di calore. L’utilizzo dei codici CFD applicati agli scambiatori alettati ha consentito una migliore comprensione dei fenomeni fluidodinamici e dei processi di scambio termico. Conseguentemente è stato possibile aumentare ulteriormente le già elevatissime caratteristiche di scambio delle diverse geometrie utilizzate, rinnovando continuamente gli strati di aria a contatto con le alette specializzate e aumentando la turbolenza generata da queste ultime. La maggiore uniformità del flusso d’aria ottenuta grazie allo studio delle alette degli aeroevaporatori consente una minore deposizione di umidità sull’aletta e quindi minore formazione di brina riducendo la deumidificazione. I risultati dell’analisi CFD sono stati puntualmente confermati dalle prove sperimentali. Per la progettazione, il laboratorio utilizza un software sviluppato appositamente dal Gruppo e calibrato con i dati del laboratorio stesso.
iii)La Refrion Climatic Chamber (R.C.C) presso Flumignano di Talmassons si caratterizza per essere una tra le camere climatiche di proprietà più grandi d’Europa e il primo laboratorio dedicato ai test prestazionali dei raffreddatori di liquido. Nell’R.C.C. è possibile misurare le prestazioni degli apparecchi ventilati anche più grandi e potenti ed è frazionabile trasversalmente per potersi adeguare alla taglia dell’unità oggetto di test. A supporto del reparto Ricerca & Sviluppo, uno specifico settore è dedicato ai test dei prototipi. Nel laboratorio è possibile eseguire le misurazioni non solo secondo lo standard EN 1048, ma soprattutto nelle esatte condizioni operative ed ambientali definite dal cliente in fase di dimensionamento dell’unità. Potendo controllare sia la temperatura sia l’umidità relativa dell’aria all’interno della camera, è inoltre possibile testare le unità non coperte dal programma di certificazione Eurovent, come quelle dotate di sistemi di saturazione adiabatica. Nell’R.C.C. vengono misurate le temperature
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all’ingresso e all’uscita del liquido circolante nell’apparecchio, la portata volumetrica e la relativa perdita di carico. Sono poi misurate le tensioni e le correnti elettriche ed il fattore di potenza. È quindi possibile calcolare accuratamente la potenza di scambio termico, la potenza elettrica assorbita e l’indice di efficienza energetica dell’unità oggetto di test. È infine possibile misurare il livello di potenza sonora degli apparecchi ventilati attraverso sonda intensimetrica secondo gli standard EN 13487 ed ISO 9614-1.
Complessivamente, con l’obiettivo di assicurare la trasparenza e correttezza delle performance dei prodotti commercializzati, il Gruppo LU-VE:
i)ha rinnovato, anche per il 2024, la sua adesione al programma di certificazione Eurovent, a cui aderisce da oltre vent’anni. Eurovent è l’associazione europea che certifica le performance di componenti per il riscaldamento, ventilazione, condizionamento d’aria, il raffreddamento di processo e per le tecnologie della catena del freddo alimentare. Sottoporre i prodotti ai test e ai controlli di un ente terzo riconosciuto come Eurovent consente infatti di monitorare in modo concreto, preciso e trasparente le prestazioni dei prodotti, garantendo soluzioni affidabili in termini di efficienza energetica e qualità del prodotto conservato per i partner commerciali e gli utilizzatori finali. L’attestato “Eurovent Certified Performance” (ECP) verifica la conformità dei prodotti rispetto a precisi standard relativi alla prestazione del prodotto, come potenze, portate d’aria, consumi energetici, livelli sonori e caratteristiche costruttive. L’efficacia dell’azione è misurabile dalla registrazione delle prove condotte da parte di Eurovent sui prodotti certificati.
In materia di qualità di prodotto, inoltre, prosegue l’impegno del Gruppo LU-VE nella gestione delle sostanze chimiche presenti nei prodotti commercializzati, attraverso una gestione proattiva nella tracciabilità delle sostanze pericolose attraverso indagini rivolte ai propri fornitori.
In relazione ai rischi e opportunità correlati ai temi di riferimento non si registrano effetti finanziari rilevanti. Attraverso le segnalazioni pervenute al Customer Care e attraverso il canale di whistleblowing non risultano essere stati segnalati problemi o incidenti in materia di diritti umani connessi ai clienti. Le risorse del Gruppo per la gestione degli impatti rilevanti afferiscono a diverse direzioni aziendali, quali Direzioni Sales, Direzione Technical & Innovation, Direzione Quality & Assurance, come descritto nei paragrafi precedenti.
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Nell’ambito dei piani di azione attuali e futuri non si registrano spese operative (OPEX) e spese in conto capitale (CAPEX) rilevanti.
S4-5 OBIETTIVI LEGATI ALLA GESTIONE DEGLI IMPATTI RILEVANTI NEGATIVI, AL POTENZIAMENTO DEGLI IMPATTI POSITIVI E ALLA GESTIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ RILEVANTI
Il Gruppo intende continuare a rinnovare la sua adesione al programma di Certificazione Eurovent per gli anni futuri. Per aumentare l’ascolto e la soddisfazione del cliente, il Gruppo prevede di realizzare nel corso del 2025 un’indagine di soddisfazione rivolta ai clienti del settore Components”. Complessivamente, il Gruppo LU-VE non ha definito obiettivi misurabili specifici.
2.4INFORMAZIONI SULLA GOVERNANCE
2.4.1 CONDOTTA DELLE IMPRESE (G1)
In questo capitolo si rendicontano gli aspetti relativi a cultura d'impresa, gestione dei rapporti con i fornitori, comprese le prassi di pagamento, e corruzione attiva e passiva.
Per la descrizione del processo per identificare e valutare impatti, rischi e opportunità correlati al tema in oggetto si rimanda al paragrafo “2.1 - Informazioni generali”.
G1-1 POLITICHE IN MATERIA DI CULTURA D'IMPRESA E CONDOTTA DELLE IMPRESE
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Codice Etico del Gruppo LU-VE e ha dato mandato al CEO di curarne la diffusione a tutte le controllate. Lo stesso Consiglio di Amministrazione è altresì l’organo che ha approvato l’adozione da parte della società del modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (ex D.Lgs. 231/2001) per prevenire e contrastare il rischio di commissione dei reati previsti dal Decreto stesso, inclusi quindi i delitti contro la personalità individuale, reati ambientali e corruttivi (di seguito “Modello 231”).
Il Consiglio di Amministrazione nomina l’Organismo di Vigilanza (di seguito “OdV”) previsto dal citato decreto e disciplinato nel Modello 231 stesso, preposto a monitorare e verificare l’efficacia del Modello 231, e a segnalare eventuali necessità di aggiornamento del Modello 231 in seguito a modifiche normative od organizzative. Il Consiglio di Amministrazione è destinatario, su base semestrale, della relazione dell’OdV in merito alle attività svolte dallo stesso.
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Il Comitato Controllo e Rischi e il Collegio Sindacale esaminano a loro volta detta relazione ed interloquiscono su base regolare con l’OdV e il suo Presidente per coordinare le attività e scambiare informazioni.
Oltre alla capogruppo LU-VE S.p.A., anche le controllate Sest S.p.A. e Air Hex Alonte S.r.l. fuse per incorporazione in LU-VE S.p.A. con efficacia giuridica a partire dal 31 dicembre 2024 avevano adottato un Modello 231. Alla luce delle modifiche organizzative intercorse a seguito della sopra citata fusione, il Gruppo LU-VE ha dato mandato a un consulente esterno di procedere all’aggiornamento del proprio Modello 231.
LU-VE S.p.A. ha adottato il Modello 231 con decisione del Consiglio di Amministrazione del 30 giugno 2016; il Modello 231 è stato redatto a seguito di una analisi del rischio di commissione dei reati previsti nel D.Lgs. 231/2001, anche in relazione al settore di attività e agli strumenti di mitigazione posti in essere per prevenirli, sottoposta al Consiglio di Amministrazione in occasione della sua approvazione. In occasione delle modifiche della legislazione applicabile, il Modello 231 è stato successivamente aggiornato (da ultimo a novembre 2023), sempre sulla base di un‘analisi del rischio di commissione dei reati previsti nel D.Lgs. 231/2001, anche in relazione al settore di attività e agli strumenti di mitigazione posti in essere per prevenirli, sempre sottoposti al Consiglio di Amministrazione in occasione dell’approvazione dell’aggiornamento.
Tutti i dipendenti di LU-VE, con modalità differenziate a seconda del ruolo rivestito in azienda, hanno ricevuto all’atto dell’adozione del Modello 231, o in occasione dell’assunzione, una specifica formazione in merito al Codice Etico e ai contenuti del Modello 231, con particolare riferimento ai reati legati alla sicurezza sul lavoro e alla corruzione. Con riferimento a tale ultimo aspetto, a seguito delle analisi condotte internamente dal Gruppo, è emerso che le funzioni maggiormente a rischio di corruzione attiva e passiva sono le funzioni acquisti e commerciale.
Il Modello 231 prevede anche un sistema sanzionatorio nel caso siano rilevate violazioni al Modello stesso. Il Gruppo non ha una politica formalizzata allineata alla Convezione delle Nazioni Unite contro la corruzione, di cui al Regolamento (EU) 2019/2088.
Il Gruppo non ha adottato ulteriori specifiche procedure che disciplinino specificamente la prevenzione di casi di corruzione attiva e passiva, ritenendo che la tipologia di business condotto, raramente rivolta ad amministrazioni pubbliche, non si presti facilmente alla commissione di tali reati. Non è attualmente prevista l’adozione di tali procedure.
Con riferimento alla Direttiva 2019/1937, tutte le società europee aventi sede in stati in cui tale direttiva è stata recepita hanno adottato le procedure whistleblowing per
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tutelare coloro che segnalano comportamenti non in linea con il Codice Etico e con il Modello 231 adottato dal Gruppo.
Il modello adottato dal Gruppo prevede l’adozione da parte degli organi amministrativi di ogni singola società del Gruppo di una procedura generale, uniforme per tutte le società, che contiene i principi fondanti la tutela dei segnalanti, e di una procedura speciale, differenziata per società, che disciplina le modalità concrete di segnalazione a disposizione, dei processi investigativi in merito alle segnalazioni ricevute e della protezione dei segnalanti, in conformità alla normativa locale applicabile e alla struttura organizzativa della società coinvolta.
In particolare, le segnalazioni possono essere effettuate sia da dipendenti del Gruppo, sia da soggetti esterni, e possono riguardare violazioni delle disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea, incluse le norme relative alla corruzione attiva e passiva - e/o delle disposizioni procedurali e regolamentari e/o del Codice Etico del Gruppo LU-VE che ledono l’integrità di LU-VE o anche delle altre società del Gruppo, di cui si è venuti a conoscenza in ragione delle funzioni svolte.
Il soggetto segnalante gode del regime di protezione previsto dal D. Lgs. n. 24/2023, in recepimento alla direttiva UE 2019/1937 e possono essere effettuate anche segnalazioni in forma anonima; è previsto il divieto di atti ritorsivi o discriminatori nei confronti del segnalante.
Le segnalazioni prevedono forme differenziate fra le società in ragione anche della normativa applicabile; nel Gruppo LU-VE tali segnalazioni possono essere effettuate o tramite mezzi tradizionali (email, fax) oppure tramite mail indirizzata all’Organismo di Vigilanza, o tramite l’accesso ad un portale riservato alle segnalazioni whistleblowing, che garantisce la separazione fra le diverse società del Gruppo, l’anonimato e la gestione della procedura nei tempi dovuti.
Le indagini in merito alle segnalazioni, compresi i casi di corruzione attiva e passiva, nonché la valutazione dell’efficacia dello strumento, sono affidate a soggetti dotati di specifiche competenze. In particolare, in LU-VE tale soggetto è stato individuato nell’Organismo di Vigilanza.
Tutti i dipendenti sono stati informati in merito all’adozione della procedura di whistleblowing e per il 2025 sono in corso di approvazione ulteriori sessioni formative in materia di prevenzione dei reati ambientali.
L'impresa non ha predisposto ulteriori procedure per indagare su incidenti riguardanti la condotta dell'impresa, compresi casi di corruzione attiva e passiva.
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G1-2 – GESTIONE DEI RAPPORTI CON I FORNITORI
Il Gruppo LU-VE applica un approccio basato sulla trasparenza e sulla responsabilità nella gestione dei rapporti con i fornitori, con l'obiettivo di intensificare la collaborazione e il mutuo supporto, in particolare con quelli ritenuti strategici. Continua così il percorso virtuoso di creazione del valore attraverso partnership e sinergie interne al Gruppo, promuovendo la razionalizzazione del parco fornitori e un maggiore utilizzo di fornitori con una presenza globale.
I principali impatti, rischi ed opportunità relativi alla catena di approvvigionamento individuati nell’analisi di doppia materialità sono descritti nel capitolo “2.1 Informazioni generali”, sezione “2.1.9 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale”.
Il Gruppo adotta un modello di governance strutturato nella gestione del processo di approvvigionamento presidiato dalla Direzione Procurement, guidata dal Chief Group Procurement Officer che si occupa della scelta del fornitore (sourcing) e dalla la Direzione Quality & Assurance, guidata dal Chief Group Quality Director, responsabile del presidio e del monitoraggio delle performance qualitative e regolatorie del fornitore.
Nella Direzione Procurement, sono inoltre presenti i Global Commodity Managerche operano a livello operano a livello globale nelle attività di approvvigionamento ed i Cluster Procurement Managersche presidiano le attività di sourcing a livello di Cluster. Nella gestione dei rapporti con i fornitori, i Global Commodity Manager e i Cluster Procurement Manager beneficiano di incentivi economici in funzione della capacità di contrattare prezzi favorevoli da parte dei fornitori e della qualità del prodotto. Non sono presenti incentivi economici per le persone della Direzione Procurement in relazione a caratteristiche di sostenibilità dei fornitori o dei prodotti.
Il processo di approvvigionamento si sviluppa in diverse fasi che vanno dalla ricerca e valutazione di potenziali fornitori, alla selezione, all’emissione dell’ordine, alla gestione delle relazioni con i fornitori fino alla valutazione delle performance e monitoraggio. Nella fase di gestione delle relazioni con i fornitori, si garantisce il mantenimento di comportamenti corretti nei loro confronti, favorendo la costruzione di rapporti solidi, fondati sulla fiducia reciproca, sul potenziamento delle sinergie e sul rispetto degli accordi contrattuali.
In un’ottica di gestione e mitigazione del supply riski nuovi fornitori vengono omologati con l’intento di ridurre la dipendenza geografica da singoli Paesi e di poter suddividere le quote d’acquisto su un numero maggiore di controparti, permettendo di distribuire eventuali picchi della domanda, mirando a garantire una catena di approvvigionamento
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solida, resiliente e sostenibile. I processi di approvvigionamento del Gruppo sono strutturati in modo da minimizzare i rischi legati alla supply chain.
Gli addetti agli acquisti e alla catena di approvvigionamento della Direzione Procurement vengono aggiornati sulle procedure in essere e sull’impegno e dialogo con i fornitori attraverso formazioni interne. Nel 2024, la figura di coordinamento Procurement Process Compliance Specialist”, dedicata all’integrazione degli aspetti di responsabilità sociale e ambientale all’interno di processi e procedure del Gruppo e alla collaborazione ai progetti di sostenibilità, ha frequentato un corso in materia di "Acquisti sostenibili e qualifica fornitori" tenuto da esperti del tema.
L'esame e la valutazione delle prestazioni sociali e ambientali dei fornitori viene monitorata attraverso: i) la raccolta dei Supplier Form una autodichiarazione del fornitore al rispetto di leggi in materia ambientale e sociale sottoscritti da parte dei fornitori rilevanti; ii) la raccolta delle Condizioni Generali di Acquisto dove si richiede attenzione alla riduzione degli impatti ambientali sottoscritte da parte dei fornitori, iii) audit dove possono essere analizzate macro aree legate a ambiente, salute e sicurezza dei lavoratori, in funzione delle competenze del team di audit e relative caratteristiche organizzative/produttive del fornitore. Con riferimento ai primi due punti la raccolta dei Supplier Form e delle Condizioni Generali di Acquisto viene monitorata attraverso indicatori relativi al tasso di compilazione.
Con l’obiettivo di evitare ritardi nei pagamenti e garantire una gestione efficace dei rapporti professionali, il Gruppo stabilisce fin dall'inizio della collaborazione i termini di pagamento con i propri fornitori, formalizzandoli mediante Ordini di Acquisto e/o la sottoscrizione congiunta delle Condizioni Generali di Acquisto. Il Gruppo non ha censito nei propri sistemi la dimensione finanziaria dei propri fornitori e pertanto non differenzia le tempistiche di pagamento in base alle dimensioni finanziarie del fornitore. Le fasi di richiesta d’acquisto, emissione dell’ordine e pagamento al fornitore sono gestite tramite sistemi informatizzati e seguono procedure chiare, definite a livello di Gruppo e condivise con tutti i collaboratori, al fine di assicurare puntualità in ogni fase del processo.
Complessivamente, una gran parte degli acquisti provengono da fornitori Europei e Asiatici. Ad oggi, in fase di selezione non vengono condotte valutazioni particolari rispetto alla vicinanza dei fornitori. Le certificazioni ISO 9001, ISO 14001 e ISO 45001 per i fornitori di materie prime sono tracciate e mappate nei sistemi aziendali. Il Gruppo non tiene conto in maniera strutturata dei criteri sociali e ambientali per la selezione dei suoi fornitori. È considerato un valore aggiunto la disponibilità delle certificazioni da parte del fornitore.
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Gli strumenti sopra citati, ossia la sottoscrizione dei Supplier Form e delle Condizioni Generali di Acquisto e l’effettuazione degli audit, sono impiegati dal Gruppo altresì per valutare e gestire i rischi dell’impresa connessi alla catena di approvvigionamento e gli impatti in merito alle questioni di sostenibilità.
Non vengono condotte particolari pratiche di gestione da parte del Gruppo nei confronti dei fornitori “vulnerabili”, ossia i fornitori esposti a rischi economici, ambientali e/o sociali significativi.
I principali obiettivi legati alla gestione dei rapporti con fornitori consistono nell’aumento della percentuale di compilazione da parte dei fornitori rilevanti del Supplier Form e dell’aumento del numero di audit, come previsto nel piano di sostenibilità.
Per ulteriori informazioni relative ai rapporti con i fornitori si rimanda al capitolo “S2 Lavoratori nella catena del valore”.
G1-3 – PREVENZIONE E INDIVIDUAZIONE DELLA CORRUZIONE ATTIVA E PASSIVA
Per ciò che riguarda l’adozione da parte del Gruppo LU-VE di un codice etico e del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001, si rimanda a quanto già descritto nella sezione G1-1.
Il Gruppo non ha adottato ulteriori specifiche procedure che disciplinino specificamente la prevenzione di casi di corruzione attiva e passiva, ritenendo che la tipologia di business condotto, raramente rivolta ad amministrazioni pubbliche, non si presti facilmente alla commissione di tali reati. Non è attualmente prevista l’adozione di tali procedure.
G1-4 CASI DI CORRUZIONE ATTIVA O PASSIVA
Nel corso del 2024 il Gruppo non ha ricevuto condanne ammende per violazioni delle leggi contro la corruzione attiva e passiva, si segnalano casi di corruzione che coinvolgono membri della catena del valore in cui il Gruppo o i suoi dipendenti sono direttamente coinvolti.
G1-6 – PRASSI DI PAGAMENTO
Il Gruppo LU-VE si impegna a rispettare le prassi di pagamento, garantendo che i tempi di pagamento siano trasparenti e puntuali; si consideri che il Gruppo non ha censito nei propri sistemi la dimensione finanziaria dei propri fornitori.
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Il Gruppo si avvale di una rete di fornitori altamente diversificata, che include partner per l'approvvigionamento di materie prime, apparecchiature industriali, oltre a fornitori di soluzioni Capex, servizi e supporto per le transazioni commerciali.
I termini contrattuali di pagamento standard del Gruppo LU-VE prevedono il pagamento delle fatture dei propri fornitori entro 120 giorni dalla data della fattura. Tale standard di pagamento si applica a circa il 75% della popolazione delle fatture passive. I giorni medi che intercorrono tra la data di emissione della fattura e la data di pagamento è pari a circa 100 giorni. Questa è una media indistinta, indipendentemente dalla dimensione finanziaria dei fornitori (non censita nei sistemi del Gruppo LU-VE).
Questi dati si riferiscono a tutte le transazioni di pagamento effettuate nel 2024 ai fornitori terzi da parte delle società del Gruppo LU-VE, ad eccezione delle transazioni effettuate da talune società controllate del Gruppo, quali le controllate Refrion S.r.l. e R.M.S. S.r.l., in considerazione del fatto che queste ultime società sono state acquisite nel 2022 e l’integrazione dei sistemi aziendali delle suddette società con quelli del Gruppo è ancora in corso (si segnala che l’ammontare degli acquisti delle suddette società in confronto a quelle del Gruppo è da ritenersi trascurabile).
Al 31 dicembre 2024, non vi erano procedimenti giudiziari in corso per pagamenti in ritardo.
Il Gruppo LU-VE non ha una politica formale riguardo ai pagamenti in ritardo, tuttavia, adotta procedure chiare e ben definite per la gestione dei pagamenti ai fornitori.
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OSSERVAZIONI SUL PROFILO FINANZIARIO E SULLA CONTINUITA’ AZIENDALE
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3OSSERVAZIONI SUL PROFILO FINANZIARIO E SULLA CONTINUITA’ AZIENDALE
Il bilancio consolidato del Gruppo LU-VE ed il bilancio d’esercizio della Capogruppo LU-VE S.p.A. al 31 dicembre 2024 sono stati redatti sul presupposto della continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio contabile internazionale IAS 1, in quanto gli Amministratori hanno verificato l’insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo e della Capogruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro.
Alla data del 31 dicembre 2024 sia il Gruppo LU-VE che la Capogruppo mostrano una struttura finanziaria solida ed equilibrata, con un rapporto Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto (Indice di indebitamento) rispettivamente pari a 0,38 ed a 1,31 ed una posizione finanziaria netta a breve positiva rispettivamente per 182,2 milioni di Euro e per 110,5 milioni di Euro. Pertanto, il rimborso del debito a medio e lungo termine in scadenza nell’anno 2025 è garantito dalla liquidità attuale. Inoltre, non sussistono sostanziali vincoli allo smobilizzo della liquidità investita, pari a 43,2 milioni di Euro (in aggiunta alle disponibilità liquide e ai mezzi equivalenti pari a 272,2 milioni di Euro), che quindi, in caso di necessità, può essere utilizzata a fronte di eventuali impegni di pagamento.
Si riporta inoltre come la valutazione del rispetto dei requisiti patrimoniali-economici (“covenants”) su base consolidata, prevista dai contratti di finanziamento del Gruppo LU-VE, al 31 dicembre 2024, non ha evidenziato alcuna criticità. Inoltre, si evidenzia che le stime del Budget 2025 portano ad attendersi che anche per il prossimo esercizio non vi siano criticità in merito al rispetto di tali requisiti.
Permane notevole incertezza con riferimento alle tensioni geopolitiche ed il Gruppo ne rimane esposto in quanto detiene società controllate in Russia (7,7% del fatturato consolidato 2024). Questa parte del business potrebbe essere soggetta a limitazioni a causa delle potenziali sanzioni attuabili da parte delle altre autorità governative. Gli Amministratori, data la limitata incidenza del business russo sul bilancio consolidato, unitamente alle considerazioni sopra riportate, ritiene che il Gruppo sia in grado di operare in continuità aziendale.
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3.1PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE
RISCHI CONNESSI ALL’ANDAMENTO DEI PREZZI DELLE MATERIE PRIME
I costi di produzione del Gruppo LU-VE sono influenzati dai prezzi delle materie prime, principalmente il rame e l’alluminio. I relativi rischi sono connessi sia alla fluttuazione delle quotazioni di tali materie sui mercati di riferimento (su cui sono quotate in USD) sia alla fluttuazione del cambio Euro/USD (poiché il Gruppo acquista in Euro, mentre le quotazioni sono effettuate in USD), sia all’affidabilità e alle politiche delle società di estrazione mineraria e/o di trasformazione.
La fluttuazione della disponibilità e del prezzo delle suddette materie può risultare significativa, in funzione di diversi fattori, tra cui la ciclicità economica dei mercati di riferimento, le condizioni di fornitura e altri fattori non controllabili da parte del Gruppo LU-VE e difficilmente prevedibili (quali ad esempio: problematiche inerenti la capacità estrattiva o di trasformazione dei singoli fornitori che potrebbero ostacolare o ritardare la consegna delle materie prime ordinate; scelte gestionali e/o industriali da parte di singoli fornitori che comportino l’interruzione dell'estrazione o della lavorazione delle materie prime e la conseguente maggior difficoltà di reperire nell’immediato tali materie prime sul mercato di riferimento; il verificarsi di ritardi significativi nella fase di trasporto e consegna di tali materie prime alle società del Gruppo, la possibile introduzione di dazi e gli impatti dei cambiamenti climatici sulle attività estrattive). Con riferimento alla transizione energetica, in particolare, saranno necessarie quantità addizionali di rame ed alluminio, che potrebbero richiedere però tecniche estrattive a ridotta intensità energetica.
Al fine di gestire tali rischi, il Gruppo LU-VE monitora costantemente le disponibilità di materie prime sul mercato, nonché l’andamento del relativo prezzo (anche tenendo conto della fluttuazione della divisa USD rispetto all’Euro), al fine di identificare tempestivamente eventuali situazioni di carenze nella disponibilità delle materie prime e di attivare azioni idonee a garantire la necessaria autonomia produttiva, nonché di mantenere competitiva la propria attività produttiva anche sotto questo profilo. Vengono effettuate costantemente analisi per identificare alternative ai fornitori strategici per ridurre la relativa dipendenza ed anche attività di diversificazione geografica sia con l’obiettivo di ridurre i costi di acquisto a parità di qualità che di non avere eccessiva dipendenza geografica da alcune aree del mondo. In particolare, per quanto riguarda la principale materia prima acquistata il rame il Gruppo LU-VE, da diversi anni, si relaziona, per la maggior parte del proprio fabbisogno, con i medesimi fornitori, selezionati e periodicamente valutati sulla base di criteri di affidabilità commerciale e con i quali nel tempo si sono consolidati anche rapporti di reciproca
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fiducia. Inoltre, il Gruppo, quando lo ritiene opportuno in relazione alle tendenze previste, stipula contratti di copertura del rischio dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime.
L’anno in corso ha registrato un innalzamento del costo delle materie prime rispetto alla media del 2023, in particolare per il rame, toccando i valori massimi di sempre nel mese di maggio. Si ricorda che il Gruppo ha in essere sistemi di pass throughche permettono di trasferire ai clienti finali gli incrementi nei costi garantendo la salvaguardia della marginalità.
A differenza dei problemi sorti negli anni precedenti, legati alla disponibilità dei materiali, che hanno obbligato a rivedere le logiche di approvvigionamento e ad incrementare le giacenze di materie prime e componenti per poter rispondere alle richieste del mercato in tempi adeguati, nel corso del 2024 le logiche di stoccaggio sono tornate ad essere ispirate ai principi del just in time”, con effetti positivi sulla riduzione delle giacenze di magazzino e rispondendo al mercato con tempi di consegna in linea con le aspettative.
Si segnala, infine, che la volatilità del prezzo del petrolio incide (oltre che sul prezzo delle materie prime) sugli investimenti effettuati a livello globale nel mercato power gen, rendendo difficilmente prevedibile l’andamento di questo segmento di mercato, soprattutto in vista della transizione energetica, che potrebbe limitarne nel tempo l’operatività.
RISCHI CONNESSI ALL’INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
In relazione ai contratti di finanziamento in essere il Gruppo LU-VE si è impegnato a rispettare determinati parametri finanziari (c.d. covenant), principalmente i) Indebitamento finanziario netto/EBITDA, ii) Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto. Inoltre, una parte significativa dei contratti di finanziamento del Gruppo prevedono clausole di cross default cross acceleration, clausole di negative pledge e clausole di pari passu. In futuro, qualora non fossero rispettati i sopra citati covenant finanziari o altri impegni previsti nei contratti di finanziamento in essere, il Gruppo potrebbe essere tenuto a rimborsare anticipatamente il relativo indebitamento.
Infine, una parte significativa dei contratti di finanziamento del Gruppo LU-VE prevede, a carico della società del Gruppo che ha contratto il finanziamento, adempimenti informativi in varie occasioni, l’obbligo di richiedere il preventivo consenso in caso di nuovi finanziamenti o particolari operazioni straordinarie, nonché l’obbligo di non costituire nuove ipoteche.
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Per mitigare questo rischio il Gruppo LU-VE monitora attentamente il rispetto dei covenant finanziari, di tutte le clausole previste nei contratti di finanziamento e degli obblighi di informativa attraverso procedure formalizzate che coinvolgono la funzione legale e finanza. Inoltre, mantiene sempre una quantità significativa di disponibilità finanziarie liquide o liquidabili in tempi brevi e di linee di credito di breve termine per far fronte ad eventuali, ancorché considerati remoti, obblighi di rimborso anticipato di finanziamenti a medio e lungo termine.
Gli strumenti finanziari in cui il Gruppo LU-VE investe la liquidità disponibile sono principalmente rappresentati dai Time Deposit, liberamente smobilizzabili, depositi vincolati per un breve periodo determinato di tempo e remunerati ad un tasso prestabilito. Il rischio prevalente di questi strumenti finanziari è la solidità patrimoniale e il rating degli istituti bancari con cui il Gruppo LU-VE li sottoscrive.
Il Gruppo LU-VE sceglie i propri investimenti privilegiando quelli a basso rischio e li effettua con primarie istituzioni bancarie. Inoltre, con un’attenta politica di gestione della liquidità e l’esistenza di linee di credito a breve termine mitiga il rischio di dover procedere a repentini e non previsti smobilizzi della liquidità.
RISCHI CONNESSI ALLA FLUTTUAZIONE DEI TASSI DI CAMBIO
Il Gruppo è esposto al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute derivante da diverse circostanze.
(i) In primo luogo, il Gruppo LU-VE è esposto al rischio di cambio “di natura traslativa”.
Infatti, il Gruppo redige il proprio bilancio consolidato in Euro, mentre detiene partecipazioni di controllo in società che redigono il bilancio in valute diverse dall’Euro (rublo russo, zloty polacco, dollaro americano, rupia indiana, corona ceca, corona svedese, yuan renminbi cinese, dirham degli emirati arabi, sterlina inglese e won sudcoreano). Il Gruppo è esposto quindi al rischio che le fluttuazioni dei tassi di cambio utilizzati per convertire i dati di bilancio delle controllate, originariamente espressi in valuta estera, influenzino in modo significativo sia i risultati del Gruppo, sia l’indebitamento finanziario netto consolidato, sia il patrimonio netto consolidato. Le principali esposizioni sono monitorate, ma non rientra tra le attuali politiche del Gruppo la copertura di tali rischi di cambio di natura traslativa.
(ii) In secondo luogo, il Gruppo LU-VE è esposto al rischio di cambio c.d. “di natura transattiva” sia per acquisti di beni e di materiali dai fornitori, sia per le vendite ai clienti.
A livello di acquisti, la principale valuta di esposizione del Gruppo LU-VE è il dollaro americano (USD, valuta a cui è legato il costo delle principali materie prime): infatti, le
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materie prime sui mercati di riferimento sono quotate in USD e il costo viene convertito in Euro applicando alla quotazione in dollari il tasso di cambio USD/Euro del giorno, così facendo ricadere il rischio di cambio sull'acquirente. Inoltre, le società del Gruppo localizzate in paesi in cui la moneta di riferimento è diversa dall'Euro (che pure acquistano le materie prime con contratti che prevedono quale moneta per il pagamento l'Euro e, quindi, subiscono il rischio di cambio USD/Euro evidenziato), sono esposte anche al rischio di fluttuazione del cambio dell'Euro rispetto alle valute locali.
A livello di vendite, le stesse sono principalmente effettuate in Euro. Peraltro, le società Sest-LUVE Polska Sp.z.o.o., HTS, Spirotech e LU-VE Sweden, pur essendo localizzate in paesi che non hanno l'Euro come valuta di riferimento, effettuano la quasi totalità delle loro vendite in Euro e, pertanto, sono esposte al rischio di fluttuazione del cambio dell'Euro rispetto alle valute locali.
Con un’attività svolta a livello centralizzato, al fine di proteggere il risultato d’esercizio e la situazione patrimoniale e finanziaria da tali fluttuazioni e, pertanto, di ridurre il rischio derivante dalla variazione dei tassi di cambio, il Gruppo valuta la sottoscrizione di strumenti finanziari derivati con l’intento di copertura dei rischi sottostanti: in particolare nel corso del 2024, sono stati sottoscritti strumenti finanziari per proteggere il cambio EUR/USD, quali swap, tarf e forward. Tuttavia, da un punto di vista meramente contabile, tali strumenti, pur garantendo sostanzialmente la copertura dei rischi menzionati, non soddisfano tutti i requisiti richiesti dal principio IFRS 9 per essere designati in hedge accounting; in considerazione di ciò, il Gruppo ha ritenuto opportuno trattare tali strumenti quali operazioni di negoziazione, e non di copertura e di conseguenza tali strumenti sono stati valutati al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Per ulteriori dettagli si rimanda all’appendice A delle Note Esplicative del Bilancio Consolidato.
Su alcune valute (yuan cinese, corona svedese, rupia indiana, rublo russo e dollaro americano) in cui sono espressi ricavi e costi operativi sussiste anche un cosiddetto hedging naturale (i ricavi espressi in una determinata valuta sono naturalmente coperti da costi operativi espressi nella medesima valuta).
RISCHI CONNESSI ALLE CONDIZIONI GENERALI DELL’ECONOMIA
I risultati economici e la situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo LU-VE, che opera a livello internazionale in vari Paesi, sono influenzati da vari fattori che riflettono l’andamento macroeconomico, inclusi l’andamento dei consumi, il costo delle materie prime, l’oscillazione dei tassi di interesse e dei mercati valutari.
Come già riportato nella parte iniziale del presente documento, il 2024 è stato un anno assai complesso sotto il profilo geopolitico. Non solo non si sono risolte le ostilità nel
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conflitto tra Russia e Ucraina, ma nuovi focolai di guerra si sono accesi in Medio Oriente e hanno coinvolto diversi Stati, fino alla Siria con la caduta del regime al potere da oltre cinquant’anni, peraltro pochi mesi dopo il cambio della presidenza iraniana.
Negli Stati Uniti, le elezioni di novembre hanno dato a Trump un mandato molto chiaro, a valle di una campagna elettorale non priva di colpi di scena, dal ritiro del Presidente uscente fino all’attentato fortunatamente fallito al Presidente eletto. È probabile che la nuova presidenza non sarà nel segno della continuità sotto il profilo politico sotto quello economico, con un’attenzione prioritaria agli interessi della principale economia del mondo.
L’Europa conclude un anno molto difficile caratterizzato da una pluralità di eventi, in parte inattesi: il rinnovo della Commissione Europea con lo spostamento dell’asse politico verso destra pur nella continuità della presidenza; la Francia priva di un governo stabile e in profonda crisi politica (con un inedito taglio del rating da parte di Moody’s), la Germania con la caduta del governo e l’indizione di elezioni anticipate per il febbraio del nuovo anno. Da ultimo, Il Regno Unito, con il nuovo governo laburista che sembra almeno riavvicinare l’isola al Continente.
Sullo sfondo, Cina e India che, in un quadro di stabilità, hanno comunque garantito insieme agli Stati Uniti una crescita economica mondiale del 3,2%, identica a quella del 2023. Per la Cina l’anno si è concluso con un +4,9%, in linea con le attese del governo, mentre l’India si è confermata come economia trainante con un +6,7%. Anche gli Stati Uniti, con un +2,6% e stante i valori elevati di partenza, hanno ottimamente performato, in un contesto di inflazione moderatamente in calo e con i tassi di interesse in rallentata e prudente discesa rispetto all’anno precedente. Per l’Eurozona, dopo la crescita asfittica del 2023 (+0,5%) anche il 2024 ha registrato un modesto +0,7%, con la Germania “ferma” per il secondo anno consecutivo. Meglio la Francia e il Regno Unito, entrambi con un +1,1%, mentre l’Italia ha chiuso in media e in forte rallentamento rispetto al biennio precedente, in particolare nella seconda parte dell’anno.
Con riferimento alle politiche monetarie, oltre alla menzionata prudenza americana, anche la Banca Centrale Europea si è mossa nella stessa direzione, malgrado un’economia stagnante e un’inflazione prossima al target del 2%. I tassi sono scesi più volte durante il 2024 per un taglio complessivo di 100 punti base, al 3% di fine esercizio.
Sul fronte dei cambi, con l’elezione del nuovo presidente americano, il dollaro si è rafforzato in modo significativo verso tutte le altre valute. Nel rapporto con l’euro, la moneta americana si è portata vicino ai massimi degli ultimi 5 anni e sfiorando la parità, con un rialzo di quasi il 6% nell’anno. Le previsioni sono molto legate alle scelte di politica economica della nuova presidenza e alla capacità degli Stati Uniti di mantenere gli attuali tassi di crescita.
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Le previsioni per l’anno in corso, ipotizzando qualche novità nella direzione di una minore tensione geopolitica, sono orientate a confermare la crescita mondiale al 3,2%, quella degli Stati Uniti all’1,6%, la Cina al 4,5% (ma con maggiori contributi statali e una crescita del deficit) e l’India al sempre ottimo 6,8%. Per l’Eurozona, sempre alle prese con una demografia che non aiuta, la crescita prevista è dell’1,3%, meglio del 2024, ma ancora fiacca e soprattutto legata alla ripresa prevista della Germania (+1% previsto), per nulla scontata anche in relazione ai costi dell’energia e alla crisi del settore automotive. L’Italia non dovrebbe discostarsi dalla media europea, ben supportata dai servizi, in particolare dal turismo nell’anno del Giubileo.
Sul fronte dei prezzi delle materie prime, le previsioni al rialzo si sono realizzate nel corso del 2024. Confrontando i valori medi delle principali materie prime, Il rame ha fatto segnare un +8,7%, l’alluminio un +7,4%, l’argento un +21%, mentre il petrolio, in un contesto molto volatile, ha chiuso l’anno con un ritracciamento complessivo del 5%. Ne consegue un quadro in cui inflazione in calo, tassi di interessi ancora elevati, aumenti delle materie prime e congiuntura stagnante determinano, soprattutto per i mercati europei, l’erosione dei margini delle imprese manifatturiere.
In un tale quadro globale è opportuno segnalare gli eventi che possono essere rilevanti soprattutto per le aziende che hanno un presidio su tutti i mercati e che accompagnano le transizioni in atto.
Sul fronte dei mercati, Cina e India che crescono insieme agli Stati Uniti e senza dimenticare le dinamiche interessanti della Turchia e del Sud America, portano significative opportunità di sviluppo per chi, come LU-VE, è presente in modo importante e crescente. Relativamente alle transizioni, in particolare quella delle nuove tecnologie dell’intelligenza artificiale e quella green, il settore dei data center e la ripresa degli investimenti sul nucleare rappresentano fattori capaci di più che compensare i rallentamenti delle politiche di supporto europee, in particolare per le pompe di calore e per l’abbandono dei motori endotermici nell’automotive.
In sintesi, si può sperare in un anno che, insieme alle tante incognite relative ai cambiamenti del contesto geopolitico, sia anche foriero di nuove opportunità per le imprese capaci di presidiare le filiere in sviluppo e la presenza su tutti i mercati. Si tratta di elementi che ben si intonano con il posizionamento del gruppo LU-VE.
RISCHI INERENTI ALLA STRATEGIA DI CRESCITA PER LINEE ESTERNE
La strategia del Gruppo LU-VE, finalizzata all’espansione su nuovi mercati e allo sviluppo e diversificazione del proprio portafoglio prodotti, si fonda su una crescita anche per
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linee esterne, prevalentemente attraverso acquisizioni. Pertanto, il Gruppo è esposto ai rischi tipici inerenti ad iniziative di crescita per linee esterne.
Sebbene prima di perfezionare acquisizioni, joint-venture o investimenti, il Gruppo LU-VE ponga in essere un’attività di due diligence finanziaria, contabile, fiscale e legale, cionondimeno potrebbe verificarsi il caso in cui tale attività non consenta comunque di identificare tutte le passività potenziali o attuali significative del soggetto acquisito, di portare a una determinazione adeguata del prezzo di acquisto.
L’integrazione di nuovi soggetti oggetto di acquisizione è poi un processo organizzativamente complesso, che può non avvenire secondo le tempistiche inizialmente ipotizzate e può comportare costi imprevisti e, quindi, può compromettere o dilazionare i benefici attesi dall’acquisizione.
Al fine di mitigare questi rischi il Gruppo pone in essere, sulle società oggetto di possibile acquisizione, un’attenta attività di due diligence (di business, contabile, finanziaria, fiscale, legale ed ambientale) con il supporto di consulenti molto qualificati e ben conosciuti. Il Gruppo attiva, inoltre, processi di integrazione strutturati mettendo in campo team interfunzionali dedicati per rispettare al meglio le tempistiche e sfruttare al massimo tutte le possibili sinergie.
RISCHIO DI LIQUIDITÀ
Il rischio di liquidità cui il Gruppo LU-VE potrebbe essere soggetto è il mancato reperimento di adeguati mezzi finanziari necessari per la sua operatività, nonché per lo sviluppo delle proprie attività industriali e commerciali.
La liquidità del Gruppo LU-VE è fornita principalmente, da un lato, dalle risorse generate o assorbite dalle attività operative o di investimento, dall’altro dalle caratteristiche delle scadenze dei debiti finanziari a medio/lungo termine.
In relazione a tale ultimo aspetto, le linee guida adottate dal Gruppo nella gestione della liquidità consistono nel:
mantenimento di finanziamenti a medio/lungo termine adeguati rispetto al livello di attività immobilizzate;
mantenimento di un adeguato livello di linee di credito a breve termine (sia di cassa, sia per lo smobilizzo dei crediti domestici e all’esportazione).
Anche grazie all’applicazione di tale politica, ad oggi, il Gruppo LU-VE dispone di linee di credito, concesse da primarie istituzioni bancarie italiane ed internazionali, adeguate
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alle attuali esigenze. Per maggiori informazioni, si veda il paragrafo 4.16 “Informazioni su rischi finanziari” delle Note Esplicative del Bilancio Consolidato.
RISCHI CONNESSI ALL’ELEVATO GRADO DI COMPETITIVITA’ DEI SETTORI IN CUI OPERA IL GRUPPO ED ALLA CAPACITÀ DI CONTINUARE A REALIZZARE INNOVAZIONI DI PRODOTTO ANCHE IN RELAZIONE ALLA CONTINUA EVOLUZIONE TECNOLOGICA DEL SETTORE ED AGLI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO
I segmenti di mercato in cui opera il Gruppo sono caratterizzati da un elevato livello concorrenziale in termini di qualità di prodotti, innovazione, condizioni economiche, efficienza energetica nonché di affidabilità e sicurezza prestazionale e dalla presenza di concorrenza portata da altri gruppi industriali di rilievo internazionale.
La capacità del Gruppo di produrre valore dipende anche dalla capacità delle sue società di proporre prodotti innovativi per tecnologia e in linea con i trend del mercato, in particolare con riferimento all’utilizzo dei refrigeranti naturali (anche con riferimento alle normative in essere o in via di applicazione in molte aree del mondo).
Sotto questo profilo, il Gruppo ha dimostrato in passato di essere un operatore di riferimento in termini di innovazione tecnologica, anche grazie ad una politica di promozione delle risorse dedicate allo sviluppo dei propri prodotti che intende mantenere in futuro, continuando ad avvalersi di consolidati rapporti di collaborazione con Università prestigiose sia in Italia sia all’estero.
Peraltro, qualora il Gruppo non fosse in grado di sviluppare e continuare ad offrire prodotti innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti in termini, tra l’altro, di prezzo, qualità, funzionalità, o qualora vi fossero dei ritardi nell’uscita sul mercato di modelli strategici per il proprio business, le quote di mercato del Gruppo potrebbero ridursi, con un impatto negativo sulla attività, sulla situazione patrimoniale e/o finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive del Gruppo.
Per mitigare l’esposizione a tali rischi, il Gruppo monitora costantemente il mercato di riferimento ed i risultati intermedi generati nelle varie fasi del processo di ricerca e sviluppo, al fine di selezionare e portare avanti esclusivamente le iniziative più affidabili, o con più elevata probabilità di successo e ritorno economico-finanziario perseguendo anche una politica di progressiva diversificazione e arricchimento del proprio portafoglio prodotti e di continuo sviluppo della gamma. Con riferimento all’innovazione tecnologica, il Gruppo svolge un’intensa attività di sviluppo per offrire al mercato prodotti sempre più avanzati ed a minor impatto ambientale (elemento distintivo chiave della propria strategia competitiva), suddivisa su numerosi progetti diversi di cui alcuni
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vengono svolti in collaborazione con prestigiose Università europee. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 3.2 “Attività di sviluppo”.
RISCHI CONNESSI ALLA CONCENTRAZIONE DELLE VENDITE
Nonostante non vi sia alcun cliente del Gruppo LU-VE che, da solo, rappresenti più del 5% (4,1% nel 2024, 4,1% nel 2023) del fatturato consolidato e i primi 10 clienti rappresentino complessivamente una percentuale del fatturato consolidato pari al 28,9% (29,9% nel 2023), il segmento delle heat pumps(che quest’anno rappresenta il 3,6% del fatturato dei prodotti, rispetto al 10,0% del 2023), il segmento dei costruttori di banchi frigoriferi (nel quale il Gruppo è fornitore di tutti i più importanti attori europei ed ha rappresentato nel 2024 il 14,9% del fatturato totale), quello delle domestic appliances(nel quale il Gruppo fornisce tutti i più importanti marchi europei con un fatturato in forte aumento nel periodo ed un’incidenza, in aumento, al 6,0% sul totale) e quello delle applicazioni power generation(5,4% del fatturato) sono caratterizzati dalla forte leadership commerciale esercitata da alcuni grandi clienti.
Conseguentemente, qualora venisse meno la fornitura ad uno dei clienti cui il Gruppo vende nei predetti segmenti, le società del Gruppo che vi operano potrebbero avere delle difficoltà a recuperare il fatturato perso rivolgendosi ad altri clienti, con un impatto negativo sui risultati economici e/o sulla situazione patrimoniale e/o finanziaria.
Il Gruppo pone regolarmente in essere azioni volte a diversificare il rischio legato alla concentrazione delle vendite, svolgendo regolarmente indagini commerciali volte alla ricerca di sempre nuova clientela e di nuovi campi di applicazione sia in Italia che all’estero.
RISCHI CONNESSI AD EVENTUALI DIFFICOLTÀ DI APPROVVIGIONAMENTO ED AI RAPPORTI CON I FORNITORI
Il Gruppo acquista da soggetti esterni, oltre alle materie prime, anche materiali e componenti semilavorati (tra cui motori, componenti elettronici, collettori, lamierati, gruppi distributori) ed è pertanto esposto ai rischi derivanti dai rapporti con tali produttori e fornitori terzi, i quali potrebbero non garantire, in futuro, l’attuale continuità nella fornitura di tali materiali e componenti. In particolare, il Gruppo è esposto al rischio di difficoltà di approvvigionamento per quanto riguarda la fornitura dei motori elettronici di tecnologia “EC” di grandi dimensioni, a causa della forte concentrazione dell’offerta mondiale di tali motori nelle mani di due costruttori, che potrebbero non essere in grado di continuare a garantire un’offerta di tali componenti capace di soddisfare le richieste del mercato.
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Il Gruppo gestisce i rischi sopra menzionati mediante: (a) un modello di valutazione permanente dell’affidabilità di ciascun fornitore ricorrente, in termini sia di qualità, sia di economicità dei prodotti fabbricati; (b) verifiche sulla valutazione economica dei fornitori e, conseguentemente, sul rispettivo affidamento a ciascuno di adeguati volumi di produzione; (c) valutazione dei servizi resi dai fornitori in ragione delle loro prestazioni in termini logistici e di tempestività delle rispettive consegne e sulle conseguenti decisioni di volta in volta adottate; (d) ricerca continua di possibili soluzioni di fornitura da fornitori alternativi per ridurre la relativa dipendenza anche geografica. Ciononostante, non si può escludere l’inadempimento degli obblighi contrattuali da parte di uno o più fornitori da cui si approvvigionano le società del Gruppo, o comunque il venir meno della continuità nella loro fornitura; eventualità, queste, che potrebbero comportare costi aggiuntivi oppure impedire la consegna ai clienti nel rispetto dei tempi e/o delle specifiche concordate, con conseguenti effetti negativi sull’operatività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo.
Nel corso del 2024 il Gruppo LU-VE ha monitorato i possibili rischi di “shortage” nella disponibilità di materiali e componenti critici per la corretta alimentazione dei processi produttivi con riferimento sia alle principali materie prime (rame, alluminio ed acciaio in particolare) che ai componenti (in particolari i motori elettrici), minimizzando gli eventuali impatti negativi, grazie alle adeguate politiche di diversificazione delle fonti (sia per numero che per localizzazione geografica).
RISCHI RELATIVI A TEMATICHE AMBIENTALI
La produzione industriale svolta dal Gruppo con i propri stabilimenti ed impianti potrebbe, in talune ipotesi di guasti o rotture gravi a detti impianti o di eventi catastrofici, determinare danni a terzi, incidenti o danni ambientali. Tale rischio è altresì collegato alla presenza negli impianti di prodotti potenzialmente pericolosi per l’ambiente, quali materiali infiammabili e prodotti chimici.
Benché il Gruppo si adoperi per prevenire questo tipo di rischi, nel caso in cui si verificassero incidenti o danni ambientali, sarebbe esposto ad imprevedibili ed ingenti obblighi risarcitori e a responsabilità, anche di natura penale, nei confronti dei soggetti danneggiati e/o delle autorità competenti, e potrebbe subire interruzioni dell'attività produttiva con conseguenti possibili effetti negativi sull’attività, sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive di redditività future.
Sebbene le società del Gruppo abbiano stipulato polizze assicurative a copertura della responsabilità civile derivante da tali eventi, i cui massimali sono ritenuti congrui in relazione alla stima del rischio in oggetto, non si può tuttavia escludere il verificarsi di eventuali danni il cui risarcimento superi i massimali previsti dalle stesse polizze.
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Il Gruppo, tramite uffici dedicati, continua tutte le attività necessarie al fine di garantire il rispetto dell’ambiente e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle fonti energetiche e delle risorse naturali. Inoltre, l’attività di ricerca e sviluppo è sempre orientata verso prodotti a minor impatto ambientale sia a livello di consumi energetici che di utilizzo di gas refrigeranti e riduzione del rumore.
RISCHI RELATIVI ALLE CONSEGUENZE DI EVENTUALI INTERRUZIONI DELL’OPERATIVITA’ AZIENDALE
Il Gruppo opera con un processo produttivo a cui sono associati costi fissi connessi all’operatività degli stabilimenti. Il Gruppo è pertanto esposto al rischio derivante dall’interruzione delle attività produttive in uno o più dei propri stabilimenti, a seguito di eventi quali - a puro titolo esemplificativo - incidenti, guasti degli impianti, malfunzionamenti di sistemi informatici, revoca o contestazione dei permessi o delle licenze da parte delle competenti autorità pubbliche, scioperi o mancanza della forza lavoro, catastrofi naturali, pandemie (come nel caso dei provvedimenti di lock downlocali legati all’emergenza COVID-19), interruzioni significative dei rifornimenti di materie prime o di energia, o infine disastri causati dall’uomo quali sinistri, incendi, atti di terrorismo. In particolare, l’interruzione delle attività produttive potrebbe comportare un parziale mancato assorbimento dei costi fissi associati alla produzione e/o rendere il Gruppo temporaneamente non in grado di soddisfare puntualmente la domanda dei clienti.
Tutti gli stabilimenti del Gruppo sono tra loro indipendenti e nel corso del recentissimo passato sono stati effettuati investimenti per avere a disposizione linee di produzione di back-up localizzate in altri stabilimenti ed in paesi diversi. Per tali ragioni, sono in continuo aumento sia la flessibilità produttiva che il livello di servizio ai clienti.
Sebbene le società del Gruppo abbiano stipulato polizze assicurative loss of profit e all risk contro i danni da incendio e da calamità naturali (ma non contro i soli danni indiretti derivanti da cause di forza maggiore), i cui massimali e franchigie sono ritenuti congrui in considerazione dei possibili danni ipotizzabili, eventuali interruzioni significative dell’attività presso i propri stabilimenti industriali, dovute sia agli eventi sopra menzionati, sia ad altri eventi al di fuori del controllo del Gruppo e non previsti nelle polizze di assicurazione, potrebbero comportare effetti negativi sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive.
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RISCHI CONNESSI ALLA QUALITA’ DEI PRODOTTI ED ALLA RESPONSABILITÀ DA PRODOTTO
I prodotti del Gruppo sono principalmente destinati alla refrigerazione commerciale ed industriale e debbono rispettare standard qualitativi e di sicurezza differenti con riferimento alle diverse giurisdizioni in cui gli stessi vengono commercializzati. Vi è dunque il rischio che un prodotto risulti non conforme agli standard qualitativi e di sicurezza previsti dalle normative vigenti nelle suddette giurisdizioni. Ciò potrebbe legittimare la restituzione di tale prodotto, con aggravio di costi di produzione.
La ricorrenza di eventi di difettosità dei prodotti è stata storicamente molto contenuta ed assolutamente fisiologica per il settore di attività; nei casi in cui si sono verificati, la società del Gruppo coinvolta ha proceduto a concordare con il Cliente le azioni correttive, attivando, ove del caso, le assicurazioni a tal fine stipulate.
Inoltre, poiché i prodotti del Gruppo entrano di solito a far parte di prodotti più complessi, il malfunzionamento del componente fornito dal Gruppo potrebbe comportare azioni di richiamo di una serie di prodotti venduti e/o installati da parte di clienti del Gruppo.
Va segnalato, poi, che il Gruppo realizza categorie di prodotti che utilizzano quale gas refrigerante l’anidride carbonica (anziché il freon). L’anidride carbonica, se da un lato è caratterizzata da un minor impatto ambientale rispetto ai refrigeranti di uso più comune, dall’altro, a causa delle elevate pressioni di esercizio, presenta dei profili di rischio più elevati sia in fase di produzione e di collaudo, sia in caso di difetti di fabbricazione che emergano durante l’installazione e/o il funzionamento sul campo.
Infine, va segnalato che alcuni prodotti del Gruppo sono destinati alle applicazioni su impianti power gen, i cui contratti di fornitura prevedono abitualmente, in caso di malfunzionamento o difetti, l’assunzione da parte dei fornitori di responsabilità anche per i danni conseguenziali al predetto malfunzionamento o difetto, di difficile stima e non proporzionati al valore della fornitura effettuata. Sinora in un numero esiguo di casi i clienti hanno segnalato malfunzionamenti dei prodotti, che sono stati risolti con interventi in loco dei tecnici del Gruppo.
Al riguardo, il Gruppo applica severi standard di controllo dei propri prodotti: è dotato di un protocollo di gestione del rischio qualità che prevede varie attività e procedure a tutela della qualità dei prodotti; esiste, inoltre, una struttura dedicata al controllo qualità, effettuato direttamente presso le unità produttive e presso i fornitori.
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Per far fronte a tali potenziali responsabilità, peraltro storicamente piuttosto modeste, il Gruppo ha stipulato coperture assicurative su tutti i prodotti in commercio il cui massimale è ritenuto adeguato ai rischi e costantemente monitorato.
In aggiunta, ha stanziato un apposito fondo garanzia prodotti a copertura delle loro potenziali difettosità, basato su criteri di prudenza e su dati statistici.
Inoltre, l’ingresso nel mercato delle commesse nucleari espone il Gruppo, soprattutto nelle fasi iniziali del progetto, al rischio di difettosità delle forniture o alla fornitura di prodotti non pienamente conformi, con conseguenti ripercussioni non solo in termini di significativi costi di garanzia ma anche da un punto di vista reputazionale. Al fine di mitigare il rischio, il Gruppo ha affidato il progetto ad un team interno dedicato, con competenze estremamente specifiche per questa tipologia di vendite. Infine, in procinto dell’avvio dei progetti verranno stipulati specifici contratti assicurativi che sono in fase di negoziazione.
RISCHI CONNESSI ALL’ANDAMENTO DEI TASSI DI INTERESSE
Il Gruppo ricorre all’indebitamento bancario sia a breve, che, principalmente, a medio-lungo termine, secondo modalità e forme tecniche adeguate alla propria struttura degli investimenti.
L’esposizione al rischio di tasso di interesse deriva dal fatto che il Gruppo detiene attività e passività sensibili alle variazioni dei tassi d’interesse che sono necessarie per la gestione della liquidità e dei fabbisogni finanziari.
In particolare, la principale fonte di esposizione al rischio in oggetto per il Gruppo deriva dall’indebitamento finanziario espresso per la quasi totalità a tasso variabile. La gestione di tale rischio viene effettuata stipulando contratti derivati (principalmente Interest Rate Swap) di copertura del rischio in base alle proprie esigenze. Tale politica di copertura consente al Gruppo una ridotta esposizione al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse. Nel corso del 2024, si è assistito ad una riduzione dei tassi di interesse rispetto al 2023. Eventuali cambiamenti di politiche dei tassi d’interesse possono portare ad una variazione, anche significativa, sul fair value di tali strumenti con conseguente impatto nel conto economico degli esercizi successivi.
Al 31 dicembre 2024 la copertura di tali rischi rappresenta il 93,1% dei finanziamenti residui in essere.
Tuttavia, da un punto di vista meramente contabile, tali strumenti, pur garantendo sostanzialmente la copertura dei rischi menzionati, non soddisfano tutti i requisiti richiesti dal principio IFRS 9 per essere designati in hedge accounting; in considerazione
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di ciò, il Gruppo ha ritenuto opportuno trattare tali strumenti quali operazioni di negoziazione, e non di copertura e di conseguenza tali strumenti sono stati valutati al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Per ulteriori dettagli si rimanda all’appendice A delle Note esplicative del Bilancio Consolidato.
RISCHI CONNESSI AL CREDITO
Il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante dai rapporti commerciali con l’esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali. Il rischio di credito commerciale è monitorato sulla base di procedure formalizzate per la selezione e valutazione del portafoglio clienti, per la definizione dei limiti di affidamento per singolo cliente, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero. In alcuni casi si attiva la richiesta ai clienti di ulteriori garanzie, principalmente nella forma di forme di pagamento garantite o di fideiussioni.
Eventuali allungamenti nei tempi di pagamento da parte dei clienti, inoltre, potrebbero comportare per il Gruppo la necessità di ottenere finanziamenti per soddisfare il connesso fabbisogno di capitale circolante.
Prova dei buoni risultati raggiunti sono i livelli storicamente minimi delle perdite su crediti contabilizzate negli esercizi precedenti anche in presenza degli impatti della pandemia e dell’attuale contesto macroeconomico.
RISCHI SOCIO-POLITICI CONNESSI ALL’OPERATIVITÀ DEL GRUPPO A LIVELLO GLOBALE, INCLUSO IN PAESI EMERGENTI
Il Gruppo opera su base globale, con una forte presenza in diversi mercati geografici.
In particolare, il Gruppo:
(i) ha una forte vocazione all’esportazione, essendo il suo fatturato realizzato prevalentemente in mercati diversi dal mercato italiano (negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2024, 2023 e 2022, i ricavi delle vendite realizzati all’estero dal Gruppo sono stati, rispettivamente l’80,6%, l’80,2% e l’80,2% delle vendite complessive);
(ii) è presente all’estero non solo tramite filiali commerciali, ma anche con società industriali e stabilimenti produttivi localizzati in diverse aree geografiche (Polonia, Russia, Cina, Svezia, Finlandia, Repubblica Ceca, India, USA).
Questa diversità geografica espone il Gruppo a rischi derivanti dall’operatività su più mercati internazionali, tra i quali il rischio che il mutamento delle condizioni politiche e
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socio-economiche di un’area geografica si riverberi sulla produzione e sulla distribuzione da parte del Gruppo in quell’area.
Inoltre, il Gruppo conduce il proprio business anche in Paesi con sistemi economici e politici in cui sono presenti differenti fattori di potenziale instabilità, tra cui: (i) instabilità politica ed economica; (ii) boicottaggi ed embarghi che potrebbero essere imposti dalla comunità internazionale; (iii) cambiamenti sfavorevoli nelle politiche governative, in particolare nei confronti degli investimenti esteri; (iv) fluttuazioni significative dei tassi di interessi e di cambio; (v) espropri o acquisti forzosi di beni; (vi) requisiti burocratici di difficile attuazione; (vii) impossibilità di proteggere alcuni diritti di natura legale e contrattuale in alcune giurisdizioni; (viii) imposizione di tasse, dazi o altri pagamenti imprevisti; (ix) controlli valutari che potrebbero limitare la rimessa di fondi o la conversione di valuta; (x) corruzione diffusa.
L’operatività nei mercati emergenti potrebbe, altresì, essere influenzata da difficoltà tipiche delle economie dei Paesi in via di sviluppo, quali, a titolo esemplificativo, difficoltà nei trasporti, mancanza di infrastrutture, maggiore difficoltà nel reperimento di manodopera qualificata.
Inoltre, la normativa primaria o secondaria dei Paesi emergenti, o la loro interpretazione, potrebbero essere soggette a modifiche anche imprevedibili ovvero potrebbero esserci un numero limitato di precedenti legati all’interpretazione, all’attuazione e all’applicazione di tali normative.
In definitiva, nonostante la diffusione a livello globale e l’operatività anche in Paesi emergenti rappresentino evidentemente per il Gruppo significative opportunità di cogliere le potenzialità di sviluppo delle varie aree geografiche interessate, non si può escludere che il verificarsi di uno o più dei rischi sopra esposti comporti conseguenze negative sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive del Gruppo. Pertanto, il Gruppo monitora con attenzione la situazione in essere nei diversi paesi con l’obiettivo di intervenire tempestivamente in caso di significativi mutamenti negativi degli scenari di riferimento.
Il Gruppo LU-VE continua a monitorare con grande attenzione l’evoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina che sta avendo significative ripercussioni sull’economia mondiale anche a seguito delle sanzioni che sono state imposte o potranno essere ulteriormente imposte alla Russia. L’estrema diversificazione geografica delle vendite fa che l’esposizione del Gruppo in quest’area in termini di fatturato sia pari solamente al 7,9% (6,3% lo scorso anno). Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo “Impatti conflitto russo-ucraino” delle Note Esplicative.
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Il Gruppo LU-VE ha attivato un’attività di monitoraggio in relazione alle misure restrittive che vengono adottate dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti nei confronti della Russia e di singoli soggetti sanzionati, per garantire il loro integrale rispetto. Il Gruppo si è dotato, anche avvalendosi del supporto di consulenti esterni, di linee guida volte a disciplinare i rapporti con le proprie controllate russe e le attività commerciali in Russia. Ha inoltre istituito procedure di verifica in merito alla possibilità di esportare in Russia propri prodotti e componenti e, qualora sia necessario con il supporto di consulenti esterni, verifica con le autorità competenti la corretta interpretazione della normativa applicabile. Ha altresì istituito procedure per la verifica, anche tramite appositi software sviluppati da società specializzate, degli Ultimate Beneficial Owner dei propri clienti e fornitori in aree sensibili, per verificare che non rientrino fra i soggetti oggetto di sanzioni. Ha acquisito consulenze anche per garantire che i propri collaboratori di nazionalità europea che prestano la propria attività in Russia ed in Cina non possano essere oggetto di sanzioni in Europa e negli Stati Uniti in ragione di tale attività. Ha inoltre programmato, con il supporto di consulenti esterni, verifiche annuali massive su tutto il proprio parco fornitori e clienti, al fine di garantire che nessuno di loro, a prescindere dalla sede, sia oggetto di sanzioni o riconducibile ad un soggetto sanzionato.
Con riferimento alla possibile introduzione di dazi doganali in ingresso negli Stati Uniti, il Gruppo ritiene che l’eventuale impatto non sarà materiale.
RISCHI INFORMATICI (c.d. CYBER RISK)
Il Gruppo è esposto al rischio che possa accadere un attacco informatico che generi una significativa interruzione nelle attività operative, la perdita, il furto o l’appropriazione indebita di dati sensibili, la violazione o contraffazione di e-mail aziendali e/o la violazione delle vigenti normative in materia di privacycon i conseguenti effetti negativi sia di tipo economico che di tipo reputazionale.
Le infrastrutture IT del Gruppo sono mantenute costantemente aggiornate in base alle necessità che emergono dalla veloce evoluzione tecnologica. Pertanto, considerato che il buon funzionamento dell’IT rappresenta una componente cardine per la continuità del business, il Gruppo ha avviato un percorso, progressivo sui diversi sistemi aziendali, di valutazione delle minacce e del grado di resistenza dei sistemi di protezione in essere ad attacchi informatici, anche attraverso l’esecuzione di assessment di vulnerabilità. Le infrastrutture e le piattaforme utilizzate dal Gruppo sono in gran parte gestite da società esterne che svolgono gli assessment di vulnerabilità dando riscontro dei risultati ottenuti ed attivandosi per rimediare alle potenziali falle riscontrate.
Il modello di continuous improvementsulla sicurezza adottato dal gruppo infrastrutture permette un aggiornamento costante delle minacce ed una proattività
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nell’adottare misure strategiche. Il modello Zero-Trust Microsoft, coadiuvato dalla piattaforma Office365, è stato distribuito sulla totalità del gruppo. Nuove funzionalità di sicurezza delle reti esterne sono in fase di valutazione per migliorare ulteriormente la tutela da attacchi esterni ma anche eventuali interni.
Sono in fase di valutazione nuovi modelli organizzativi che dedichino risorse con responsabilità diretta sul gruppo includendo i network operations definendo perimetri di sicurezza dedicati.
Sebbene siano stati adottati, da parte del Gruppo, rigidi protocolli a tutela dei dati acquisiti nel corso della propria operatività ed in materia di protezione delle informazioni e privacy, non si può escludere che il verificarsi di uno o più dei rischi sopra esposti comporti conseguenze negative sull’attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive del Gruppo. Alla data della presente Relazione Finanziaria, non sono state registrate violazioni dei sistemi informativi del Gruppo da parte di terzi.
Il conflitto venutosi a creare nel 2022 tra Russia ed Ucraina ha ulteriormente evidenziato che la rete internet e i sistemi informativi delle autorità coinvolte siano stati utilizzati come campo di battaglia e come obiettivi strategici nell’evoluzione del conflitto. Con il prolungamento del conflitto e le tensioni geopolitiche che si stanno generando tra Stati Uniti e Cina, il rischio di attacchi informatici si è incrementato. Pertanto, il Gruppo LU-VE ha attivato ulteriori procedure per la mitigazione del rischio, eliminando la possibilità di accedere alla rete intranet dallo stabilimento russo ed abilitando gli utenti russi all’accesso ai servizi necessari solo dal cloud attraverso autenticazione e profilazione. Al fine di mitigare l’impatto economico di possibili attacchi informatici, il Gruppo ha deciso di sottoscrivere nel corso del mese di giugno (con decorrenza luglio 2024), per una durata di 18 mesi, una polizza di assicurazione contro il Cyber risk.
Si segnala infine che il Gruppo non ha subito danni significativi malfunzionamenti a seguito dell’interruzione tecnologica dovuta all’aggiornamento dei sistemi Windows e dei conseguenti incidenti informatici insorti su scala globale durante la fine di luglio.
RISCHI CONNESSI AL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Gli Amministratori, avendo a riferimento le best practices del settore di appartenenza nonché la più autorevole letteratura in materia (tra cui le linee guida TCFD), hanno effettuato specifiche valutazioni al fine di identificare nel dettaglio i fattori di rischio relativi al cambiamento climatico, sia fisico che di transizione, più rilevanti per le attività del Gruppo (avendo a riguardo, per gli aspetti ritenuti di interesse, anche la catena di fornitura, come raccomandato dalle linee guida dell’Unione Europea relative al reporting delle climate-related information).
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Il Gruppo LU-VE ha condotto un’analisi in merito ai rischi fisici e di transizione rilevanti i cui potenziali impatti sulla performance economica e sulla situazione patrimoniale e finanziaria attesa del Gruppo sono stati inclusi nel Piano Industriale 2025-2028 approvato dal Consiglio di Amministrazione di LU-VE S.p.A. il 20 febbraio 2025.
Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo “Uso di stime” delle Note Esplicative al Bilancio consolidato e al Bilancio separato, nonché al capitolo 2 - Rendicontazione consolidata di sostenibilità, della presente Relazione.
3.2ATTIVITA’ DI SVILUPPO
Il Gruppo ha condotto un’importante attività di ricerca e sviluppo per offrire al mercato prodotti sempre più avanzati ed a minor impatto ambientale, ponendo un accento particolare sulle tecnologie digitali e sulle soluzioni legate alla decarbonizzazione, con numerosi progetti svolti anche in collaborazione con prestigiose università europee.
Da un lato la Capogruppo ha sviluppato una rinnovata gamma di raffreddatori di liquido per applicazioni Datacenter, in grado di migliorare l’efficienza di scambio termico e di ridurre il consumo energetico. Da un altro la Capogruppo ha presentato una rinnovata gamma di controllori elettronici che, adottando innovative tecniche di AI, consentono un deciso miglioramento dell’interfaccia uomo – macchina.
In parallelo sono proseguiti i progetti legati allo sviluppo di nuove soluzioni dedicate all’applicazione pompe di calore, coprendo diversi ambiti applicativi, che vanno dalle soluzioni per pompe di calore residenziali, alle tecnologie destinate alle pompe di calore per le reti di teleriscaldamento, alle pompe di calore per produrre calore da impiegare all’interno di processi industriali. Un focus particolare è legato all’applicazione dei fluidi naturali.
In tale ambito la Capogruppo ha continuato il lavoro sul progetto TESSERE, sostenuto da un Contributo a fondo perduto legato al Bando a cascata ai sensi dell’art. 5 dell’Avviso MUR n. 341 del 15/03/2022, per il finanziamento di attività di ricerca svolte da Micro, Piccole e Medie (MPMI), e Grandi imprese (GI) nell’ambito del PE NEST “Network 4 Energy Sustainable Transition” (D.D. Rep. n. 1865/2024, Prot. n. 33106/2024 del 13/02/2024 e successiva rettifica).
Parte di questi progetti sono tuttora in corso e per il loro sviluppo, il Gruppo ha sostenuto, nel corso dell’esercizio, costi relativi ad attività di sviluppo per 0,6 milioni di Euro (di cui 0,4 milioni di Euro capitalizzati tra le Immobilizzazioni Immateriali con il consenso del Collegio Sindacale).
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3.3DEROGA AGLI OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATIVI IN IPOTESI DI OPERAZIONI SIGNIFICATIVE (c.d. opt-out)
In data 13 marzo 2017, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo LU-VE S.p.A. ha scelto di aderire, ai sensi dell’art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, al regime di opt-out previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1- bis, del Regolamento Consob n. 11971/99 e seguenti modifiche ed integrazioni, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
3.4ANDAMENTO PRIMI MESI 2025: fatti di rilievo ed evoluzione prevedibile della gestione
Nel corso del mese di febbraio 2025, la Capogruppo ha sottoscritto un contratto di finanziamento con Intesa Sanpaolo S.p.A., per un importo di 25 milioni di Euro, completamente erogato alla data di sottoscrizione.
Con riferimento alla verifica dell’Agenzia delle Entrate relativa agli esercizi 2016, 2017, 2018 e 2019, sono state avanzate alcune ulteriori richieste relative all’anno 2017 alle quali la Capogruppo LU-VE S.p.A. ha prontamente risposto. Con riferimento al processo verbale di constatazione notificato a novembre 2023, non ci sono state ulteriori attività da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Per quanto riguarda la verifica fiscale a cui è sottoposta la società controllata LU-VE Iberica S.l. per i periodi d’imposta 2013, 2018 e 2019, si è conclusa con il pagamento di 120 migliaia di Euro tra interessi, sanzioni e maggiori imposte.
Per quanto riguarda la verifica da parte della Direzione Centrale Grandi Contribuenti e Internazionale in merito all’istanza presentata in data 28 dicembre 2020 per l’accesso alla procedura finalizzata alla stipula di accordi preventivi (“APA”), prevista dall’art. 31 ter del Dpr. 600/73, la Società ha prontamente risposto a tutte le richieste documentali ricevute.
Per quanto riguarda la verifica dell’Autorità fiscale polacca sulla controllata Sest-LUVE-Polska Sp.z.o.o. in merito all’istanza presentata in data 30 dicembre 2021 per l’accesso
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alla procedura finalizzata alla stipula di accorti preventivi (“APA”), la controllata ha prontamente risposto a tutte le richieste documentali ricevute entro i termini previsti.
Il Gruppo LU-VE mantiene elevata l’attenzione sull’evoluzione della crisi tra Russia e Ucraina, che potrà avere ulteriori significative ripercussioni sull’economia mondiale anche a seguito delle sanzioni. L’estrema diversificazione geografica delle vendite fa che al 31 dicembre 2024 l’esposizione del Gruppo in quest’area sia pari al 7,9% circa in termini di fatturato e al 2,5% del capitale investito netto. Al 28 febbraio 2025 l’esposizione in termini di portafoglio ordini è pari al 8,8%.
Si prevede che il fatturato tornerà a crescere nella seconda metà del 2025, grazie al rafforzamento della domanda, all’impatto degli investimenti chiave ed all’atteso miglioramento delle turbolenze internazionali, che si pensa creeranno un ambiente stabile per la crescita. L’incertezza a breve termine rimane alta e continua ad aumentare, rendendo difficili le stime a più corto raggio.
La performance finanziaria record nel 2024 è stata guidata dall'efficienza operativa, dalla gestione disciplinata dei costi e dagli investimenti strategici, consentendo all'azienda di espandere la redditività e il flusso di cassa, anche se le vendite hanno registrato un modesto calo. Guardando al futuro, il Gruppo LU-VE si concentra sulla ripresa della crescita dei ricavi mantenendo al contempo la resilienza finanziaria e margini sostenibili.
La performance finanziaria conferma la validità della strategia perseguita nella costruzione di un modello di business resiliente (diversificazione delle applicazioni dei prodotti in settori con andamenti non correlati), supportato da fattori di lungo periodo quali: elettrificazione, decarbonizzazione, digitalizzazione e adozione di gas refrigeranti naturali a basso o nullo impatto ambientale. Il Gruppo è stato il primo a cogliere molti di questi sviluppi tecnologici chiave, rafforzando il proprio vantaggio competitivo e posizionandosi per una crescita a lungo termine. Questi progressi rimangono un elemento cruciale nella strategia dell'azienda per aumentare l'efficienza, espandere la quota di mercato e sostenere la redditività in un contesto in evoluzione.
Il pieno potenziale di questa strategia sarà realizzato quando i due nuovi stabilimenti dell'azienda in Cina e negli Stati Uniti diventeranno pienamente operativi. Questi impianti miglioreranno la capacità produttiva e rafforzeranno la presenza del Gruppo in due dei principali mercati globali, sostenendo ulteriormente le sue ambizioni di crescita a lungo termine.
La crescita prevista sarà trainata principalmente dalla forte domanda nel mercato dei data center, in forte espansione, nonché dalla refrigerazione commerciale e dal
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trasporto refrigerato, dove l'azienda continua a rafforzare la propria posizione con soluzioni avanzate ed efficienti dal punto di vista energetico. Questi settori in forte crescita presentano opportunità significative poiché è in costante aumento la domanda globale di raffreddamento, efficienza energetica e logistica sostenibile a temperatura controllata.
Tuttavia, permane un alto grado di incertezza dovuto alle condizioni macroeconomiche, agli sviluppi normativi e alle turbolenze geopolitiche, che potrebbero influenzare il ritmo di crescita e le dinamiche generali del mercato. L'azienda rimane cauta e adattabile nel gestire questi fattori esterni, pur perseguendo le sue priorità strategiche.
Nella prosecuzione del suo cammino, il Gruppo continuerà a dare priorità ai miglioramenti operativi e alle iniziative di crescita mirate per sostenere un'espansione sostenibile, mantenendo al contempo una solida base finanziaria.
3.5ATTIVITA’ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO
La Capogruppo LU-VE S.p.A. non è soggetta all’attività di direzione e coordinamento da parte di Finami S.p.A., né di alcun altro soggetto, ai sensi degli artt. 2497 e ss. c.c.
La Capogruppo LU-VE S.p.A. esercita attività di direzione e coordinamento su tutte le società controllate ai sensi degli artt. 2497 e ss. c.c.
3.6RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
Con riferimento ai rapporti con le parti correlate si rimanda alle tabelle di dettaglio inserite nelle Note Esplicative del bilancio d’esercizio di LU-VE S.p.A. e del bilancio consolidato del Gruppo LU-VE. Tutte le transazioni con le parti correlate sono state svolte a condizioni di mercato.
3.7AZIONI PROPRIE
Ai sensi di legge si ricorda che alla data del 31 dicembre 2024 il Gruppo possiede n. 28.027 azioni proprie (invariate rispetto al 31 dicembre 2023), pari allo 0,1261% del capitale sociale, acquistate ad un prezzo medio di 10,2827 Euro ai sensi della delibera
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autorizzativa assunta dall’Assemblea degli Azionisti in data 29 aprile 2019. In applicazione dei principi contabili internazionali tali strumenti sono portati in deduzione del patrimonio netto del Gruppo.
3.8INFORMATIVA SULLE RISORSE IMMATERIALI ESSENZIALI
Il Gruppo LU-VE nel processo di creazione del valore considera dei capitali che rappresentano risorse immateriali essenziali, non riflesse in bilancio, quali:
a)il suo capitale intellettuale e i beni immateriali corrispondenti al capitale organizzativo, con le sue conoscenze implicite ed il suo know how;
b)il capitale umano, che riguarda le competenze, capacità ed esperienza della forza lavoro del Gruppo, la condivisione dei valori etici che caratterizzano il Gruppo e la capacità di comprendere, sviluppare e implementare la strategia definita;
c)il capitale relazionale che ha permesso negli anni al Gruppo di conquistare quote di mercato sempre maggiori e acquisire leadership nel mercato di riferimento.
In particolare, il capitale intellettuale aiuta a sviluppare e a generare valore per gli stakeholders, in maniera trasversale con il capitale umano e con il capitale relazionale.
L'innovazione dei prodotti, le caratteristiche tecniche e la forza commerciale hanno infatti guidato la crescita e hanno consentito di accrescere la posizione di leadership del Gruppo.
Con riferimento al capitale umano, la qualità dello stesso è fondamentale per la crescita del Gruppo e, di conseguenza, per alimentare la creazione di valore nel tempo. Le persone, con il loro bagaglio di conoscenze, le competenze sviluppate e consolidate nel tempo, le loro capacità manageriali, la loro motivazione e il senso di appartenenza, sono un elemento centrale di tutte le attività aziendali, da tutelare e a cui garantire i diritti.
Il benessere e la crescita, sia personale che professionale, delle persone sono tra gli obiettivi primari del Gruppo LU-VE.
I fattori connessi alle risorse immateriali essenziali costituiscono un valore distintivo e fondante per il Gruppo LU-VE.
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3.9ATTESTAZIONE AI SENSI DELL’ART. 15 DEL REGOLAMENTO CONSOB 20249/2017
Ai sensi dell’art. 2.6.2 comma 8 del Regolamento Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., LU-VE S.p.A. dichiara che sussistono i requisiti richiamati dall’art. 15 del Regolamento CONSOB n. 20249/2017 lettere a), b) e c) relativamente alle società controllate costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all’Unione Europea.
3.10MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D. LGS. 231/2001
Nel corso dell’esercizio, il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. n. 231/2001 adottato da LU-VE S.p.A. è stato aggiornato in relazione alle novità normative ed alle modifiche organizzative delle società. Inoltre, successivamente all'efficacia della fusione delle controllate Sest S.p.A. e Air Hex Alonte S.r.l., la capogruppo LU-VE ha dato incarico ai propri consulenti di procedere all'aggiornamento del proprio Modello, per tener conto della nuova struttura aziendale.
3.11DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Dott. Eligio Macchi, dichiara, ai sensi dell’art.154-bis comma 2 del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nella presente Relazione Unica sulla Gestione al 31 dicembre 2024 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
3.12SEDI SECONDARIE
La controllante LU-VE S.p.A. continua a svolgere la propria attività nella sede di Uboldo, via Caduti della Liberazione, 53 e, a seguito della fusione, anche nelle sedi operative di
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Alonte (VI) via delle Albere 5, di Limana (BL), via Baorche n. 39, di Borgo Valbelluna (BL), via Vasco Salvatelli 5.
Sono inoltre state aperte le seguenti sedi secondarie, utilizzati quali magazzini e deposito: in Origgio (VA), via Achille Grandi, 5; in Origgio (VA), via Papa Giovanni XXIII 135; in Borgo Valbelluna (BL), via Vasco Salvatelli n°4; in Alonte (VI), via Enrico Fermi n. 4.
3.13PROPOSTE DI DELIBERAZIONE ALL’ASSEMBLEA
1) Proposta di deliberazione in relazione al punto 1 all’ordine del giorno dell’Assemblea convocata per il 18 aprile 2025 (“Approvazione del Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024 corredato della Relazione degli Amministratori sulla gestione, della Relazione del Collegio Sindacale e della Relazione della Società di Revisione. Presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 e della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità ex D. Lgs. n. 125/2024. Deliberazioni inerenti e conseguenti.”).
Signori Azionisti,
nel sottoporre all’approvazione dell’Assemblea il Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2024 di LU-VE S.p.A., Vi invitiamo ad approvare la seguente proposta di deliberazione:
«L’Assemblea ordinaria degli Azionisti di LU-VE S.p.A., esaminata la Relazione degli amministratori sulla gestione e i dati del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024 di LU-VE S.p.A., la relazione del Collegio Sindacale e la relazione della Società di Revisione, nonché l’ulteriore documentazione prevista dalla legge
delibera
1)di approvare il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024 di LU-VE S.p.A. che evidenzia un utile netto di esercizio 17.660.752,67 (diciassette milioni seicento sessantamila settecento cinquantadue/67), nonché la Relazione degli amministratori sulla gestione;
2)di conferire al Consiglio di Amministrazione e per esso al suo Presidente e Amministratore Delegato ogni potere occorrente per dare esecuzione, con facoltà di subdelega, alla presente delibera e depositarla per l’iscrizione presso il competente Registro delle Imprese, apportando le modifiche, aggiunte o soppressioni formali che si dovessero rendere necessarie».
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2) Proposta di deliberazione in relazione al punto 2 all’ordine del giorno dell’Assemblea convocata per il 18 aprile 2025 (“Proposta di destinazione dell’utile d’esercizio e di distribuzione del dividendo. Deliberazioni inerenti e conseguenti”)
L’Assemblea ordinaria degli Azionisti di LU-VE S.p.A., approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024, che evidenzia un utile netto di esercizio di Euro 17.660.752,67 (diciassette milioni seicento sessantamila settecento cinquantadue/67)
delibera
1.di accantonare una parte dell’utile netto d’esercizio a “Riserva legale”, per un importo pari ad Euro 883.037,63 (ottocento ottantatremila zero trentasette/63)”;
2.di distribuire un dividendo ordinario lordo di Euro 0,42 (zero/42) per ciascuna azione avente diritto alla record date ex art. 83-terdecies del D. Lgs. n. 58/98;
3.di accantonare a “Riserva straordinaria” l’importo dell’utile di esercizio che residua;
4.di stabilire che il pagamento del dividendo avvenga, per ciascuna azione avente diritto, il 30 aprile 2025, con data stacco della cedola n. 10, il 28 aprile 2025, in conformità al calendario di Borsa Italiana, e record date ex art. 83-terdecies del D. Lgs. n. 58/98 il 29 aprile 2025».
Il Presidente e Amministratore Delegato
Matteo Liberali
3.14ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 1
Presidente Matteo Liberali
Vice Presidente Pierluigi Faggioli
ConsiglieriMichele Faggioli
Stefano Paleari (*)
OSSERVAZIONI SUL PROFILO FINANZIARIO E SULLA CONTINUITA’ AZIENDALE
224
Anna Gervasoni (*)
Fabio Liberali
Laura Oliva
Roberta Pierantoni
Raffaella Cagliano (*)
Carlo Paris (*)
*In possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi del D. Lgs. N. 58/1998 (TUF) e del Codice di Corporate Governance
COLLEGIO SINDACALE 1
Presidente Mara Palacino
Sindaci effettiviPaola Mignani
Domenico Angelo Magno Fava
Sindaci supplentiMichaela Rita Marcarini
Alessia Fulgeri
1) Gli organi sociali sono stati nominati dall’Assemblea del 28 aprile 2023 e sono in carica fino all’approvazione del bilancio di esercizio 2025. Per tutte le informazioni di dettaglio relative agli organi societari, si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari redatta ai sensi dell’art 123 bis del D.Lgs. 58/1998, disponibile sul sito internet della Società.
SOCIETÀ DI REVISIONE
Deloitte & Touche S.p.A.
SEDE LEGALE E DATI SOCIETARI
LU-VE S.p.A.
Via Vittorio Veneto n° 11 Varese
I - 21100 Varese (VA) Italia
Tel: +39 02 96716270
OSSERVAZIONI SUL PROFILO FINANZIARIO E SULLA CONTINUITA’ AZIENDALE
225
Capitale sociale Euro 62.704.488,80 i.v.
Codice Fiscale e Partita Iva: 01570130128
APPENDICE A
226
4APPENDICE A
Di seguito si riportano i prospetti del bilancio proforma:
Situazione Patrimoniale - Finanziaria(in Euro)
Note
LU-VE S.p.A 31/12/2023(a)
SEST S.p.A. 31/12/2023
(***)
Air Hex Alonte S.r.l. 31/12/2023
(****)
Elisioni saldi IC
Allocazione disavanzo fusione SEST (*)
Allocazione disavanzo fusione Air Hex Alonte (**)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA 31/12/2023c=(a+b)
31/12/2024
 
 
ATTIVO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Avviamento
3.1
14.629.431
-
-
-
-
667.564
667.564
15.296.995
15.296.995
 
Altre attività immateriali
3.1
3.820.594
1.720
732.927
-
-
-
734.647
4.555.241
3.272.042
 
Immobili, impianti e macchinari
3.2
35.001.865
15.856.180
5.700.654
-
-
-
21.556.834
56.558.699
58.603.829
 
Diritto d'uso
3.2
1.089.709
611.210
1.994.852
-
-
-
2.606.062
3.695.771
8.770.716
 
Altre attività materiali
3.2
2.898.803
3.916.056
3.156.644
-
-
-
7.072.700
9.971.503
5.371.138
 
Imposte anticipate
3.19
11.020.910
264.020
590.395
-
-
-
854.415
11.875.325
11.411.735
 
Partecipazioni
3.3
176.131.960
8.404.844
-
-
(23.720.549)
(15.433.477)
(30.749.183)
145.382.777
152.242.779
 
Altre attività finanziarie non correnti
3.4
11.241.290
-
-
-
-
-
-
11.241.290
8.633.958
 
Altre attività non correnti
3.5
1.303.292
3.635
10.360
-
-
-
13.995
1.317.287
41.411
 
Attività non correnti
 
257.137.854
29.057.665
12.185.832
-
(23.720.549)
(14.765.913)
2.757.035
259.894.889
263.644.603
 
Rimanenze
3.6
11.214.283
6.805.295
10.444.916
-
-
-
17.250.210
28.464.493
27.220.287
 
Crediti commerciali
3.7
36.853.453
8.869.973
13.723.539
(7.511.296)
-
-
15.082.215
51.935.669
60.209.576
 
Crediti verso erario per imposte correnti
3.8
2.721.371
166.871
272.878
-
-
-
439.749
3.161.120
4.785.133
 
Attività finanziarie correnti
3.9
65.985.360
-
-
(9.959.463)
-
-
(9.959.463)
56.025.897
25.934.961
 
Altre attività correnti
3.10
5.015.293
1.318.021
588.730
(3.247.756)
-
-
(1.341.005)
3.674.288
3.495.873
 
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
3.11
162.581.278
2.890.579
5.206.282
-
-
-
8.096.860
170.678.138
226.659.817
 
Attività correnti
 
284.371.038
20.050.738
30.236.345
(20.718.515)
-
-
29.568.567
313.939.606
348.305.647
 
Attività destinate alla vendita
 
-
-
-
-
-
-
-
-
 
APPENDICE A
227
Attività destinate alla vendita
 
-
-
-
-
-
-
-
-
 
TOTALE ATTIVO
 
541.508.892
49.108.402
42.422.177
(20.718.515)
(23.720.549)
(14.765.913)
32.325.601
573.834.494
611.950.250
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(*) L'eliminazione della partecipazione di SEST di Euro 44.894.885 contro il Patrimonio Netto di SEST per Euro 23.720.549 (ove il valore delle attività e passività risulta allineato a quello del bilancio consolidato del Gruppo LU-VE) ha generato una differenza di Euro 21.174.336 allocato sul valore della partecipazione SEST-LUVE-Polska.
(**) L'eliminazione della partecipazione di AHA di Euro 15.433.477 contro il Patrimonio Netto di AHA per Euro 14.765.913 (ove il valore delle attività e passività risulta allineato a quello del bilancio consolidato del Gruppo LU-VE) ha generato una differenza di Euro 667.564 è stato allocato al valore dell'avviamento.
(***) Bilancio assoggettato a revisione da parte di Deloitte & Touche S.p.A. che ha emesso la propria relazione il 17 aprile 2024.
(****) Bilancio assoggettato a revisione da parte di Deloitte & Touche S.p.A. che ha emesso la propria relazione il 19 aprile 2024.
Situazione Patrimoniale - Finanziaria(in Euro)
Note
LU-VE S.p.A 31/12/2023(a)
SEST S.p.A. 31/12/2023
(***)
Air Hex Alonte S.r.l. 31/12/2023
(****)
Elisioni saldi IC
Allocazione disavanzo fusione SEST*
Allocazione disavanzo fusione Air Hex Alonte**
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA 31/12/2023c=(a+b)
31/12/2024
 
 
PASSIVO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Capitale Sociale
3.12
62.704.489
1.000.000
2.010.000
-
(1.000.000)
(2.010.000)
-
62.704.489
62.704.489
 
Riserve e utili (perdite) portati a nuovo
3.12
42.985.439
13.067.403
10.333.743
-
(13.067.403)
(10.333.743)
(2.075.316)
40.910.123
40.213.847
 
Risultato d'esercizio
3.12
6.080.565
9.653.146
2.422.170
-
(9.653.146)
(2.422.170)
2.075.316
8.155.881
17.660.753
 
TOTALE PATRIMONIO NETTO
111.770.493
23.720.549
14.765.913
-
(23.720.549)
(14.765.913)
-
111.770.493
120.579.089
 
Finanziamenti
3.13
250.222.200
-
-
-
-
-
-
250.222.200
263.258.407
 
Fondi
3.14
1.463.168
240.225
802.274
-
-
-
1.042.498
2.505.666
2.639.319
 
Benefici ai dipendenti
3.15
782.174
887.077
687.838
-
-
-
1.574.916
2.357.090
2.119.644
 
Imposte differite
3.19
5.630.671
348.188
591.071
-
-
-
939.260
6.569.931
5.897.383
 
Altre passività finanziarie
3.16
1.673.769
384.232
757.651
-
-
-
1.141.882
2.815.651
6.960.991
 
Passività non correnti
259.771.982
1.859.722
2.838.834
-
-
-
4.698.556
264.470.538
280.875.744
 
Debiti commerciali
3.17
24.085.344
9.456.616
14.646.435
(7.511.296)
-
-
16.591.754
40.677.098
44.719.403
 
Finanziamenti
3.13
118.619.506
-
-
-
-
-
-
118.619.506
129.252.290
 
APPENDICE A
228
Fondi
3.14
-
-
-
-
-
-
-
-
 
Debiti per imposte
3.18
1.169.614
520.607
598.023
-
-
-
1.118.630
2.288.244
2.387.742
 
Altre passività finanziarie
3.16
12.225.844
7.752.122
3.708.944
(9.959.463)
-
-
1.501.603
13.727.447
12.800.594
 
Altre passività correnti
3.20
13.866.109
5.798.786
5.864.029
(3.247.756)
-
-
8.415.059
22.281.168
21.335.388
 
Passività correnti
169.966.417
23.528.131
24.817.430
(20.718.515)
-
-
27.627.047
197.593.464
210.495.417
 
TOTALE PASSIVO
541.508.892
49.108.402
42.422.177
(20.718.515)
(23.720.549)
(14.765.913)
32.325.603
573.834.495
611.950.250
 
(*) L'eliminazione della partecipazione di SEST di Euro 44.894.885 contro il Patrimonio Netto di SEST per Euro 23.720.549 (ove il valore delle attività e passività risulta allineato a quello del bilancio consolidato del Gruppo LU-VE) ha generato una differenza di Euro 21.174.336 allocato sul valore della partecipazione SEST-LUVE-Polska.
(**) L'eliminazione della partecipazione di AHA di Euro 15.433.477 contro il Patrimonio Netto di AHA per Euro 14.765.913 (ove il valore delle attività e passività risulta allineato a quello del bilancio consolidato del Gruppo LU-VE) ha generato una differenza di Euro 667.564 è stato allocato al valore dell'avviamento.
(***) Bilancio assoggettato a revisione da parte di Deloitte & Touche S.p.A. che ha emesso la propria relazione il 17 aprile 2024.
(****) Bilancio assoggettato a revisione da parte di Deloitte & Touche S.p.A. che ha emesso la propria relazione il 19 aprile 2024.
Conto Economico(in Euro)
Note
LU-VE S.p.A 31/12/2023(a)
SEST S.p.A. 31/12/2023
(***)
Air Hex Alonte S.r.l. 31/12/2023
(****)
Elisioni saldi IC
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA 31/12/2023c=(a+b)
31/12/2024
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI
 
 
 
 
 
 
 
 
Ricavi
4.1
93.784.873
46.972.345
60.676.127
(2.503.704)
105.144.768
198.929.641
185.733.057
Altri ricavi
4.2
2.079.495
40.266
107.710
(578.929)
(430.953)
1.648.542
15.108.299
Totale ricavi e proventi operativi
 
95.864.368
47.012.611
60.783.837
(3.082.633)
104.713.815
200.578.183
200.841.356
COSTI OPERATIVI
 
Acquisti di materiali
4.3
(42.021.860)
(27.786.650)
(29.156.140)
2.587.068
(54.355.722)
(96.377.582)
(91.594.989)
Variazione delle rimanenze
3.6
(5.479.437)
(511.142)
(3.379.533)
(3.890.675)
(9.370.112)
(1.244.206)
Costo per servizi
4.4
(25.161.409)
(5.755.605)
(9.538.849)
5.033.482
(10.260.972)
(35.422.381)
(37.305.917)
Costo del personale
4.5
(21.663.576)
(14.061.209)
(11.134.339)
(4.558.601)
(29.754.149)
(51.417.725)
(55.625.979)
Ripristino/(svalutazione) netta di attività finanziarie
4.6
-
(209.447)
100.000
-
(109.447)
(109.447)
(50.000)
Altri costi operativi
4.7
(973.734)
(382.154)
(72.432)
20.684
(433.902)
(1.407.636)
(1.221.565)
Totale costi operativi
 
(95.300.016)
(48.706.207)
(53.181.293)
3.082.633
(98.804.867)
(194.104.883)
(187.042.656)
APPENDICE A
229
Ammortamenti
3.1 - 3.2
(7.041.427)
(2.532.273)
(3.380.280)
-
(5.912.553)
(12.953.980)
(12.473.905)
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti
3.1 - 3.2
(52.536)
1.872
5.700
-
7.572
(44.964)
16.749
Svalutazioni di valore di attività non correnti
3.1
-
-
(21.639)
-
(21.639)
(21.639)
(104.361)
RISULTATO OPERATIVO
 
(6.529.611)
(4.223.997)
4.206.325
-
(17.672)
(6.547.283)
1.237.183
Proventi finanziari
4.8
27.124.609
13.783.852
-
(10.577.824)
3.206.028
30.330.637
31.752.050
Oneri finanziari
4.9
(16.578.903)
(611.473)
(329.287)
577.824
(362.936)
(16.941.839)
(14.050.922)
Utili (perdite) su cambi
4.10
(1.243.657)
(238.791)
(29.125)
(267.916)
(1.511.573)
1.003.029
Utili (perdite) da partecipazioni (ed altre interessenze)
3.3 - 3.4
-
-
-
-
-
-
(3.084.566)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
 
2.772.438
8.709.591
3.847.913
(10.000.000)
2.557.504
5.329.942
16.856.774
Imposte sul reddito
4.12
3.308.127
943.555
(1.425.743)
(482.188)
2.825.939
803.979
RISULTATO NETTO
 
6.080.565
9.653.146
2.422.170
(10.000.000)
2.075.316
8.155.881
17.660.753
Risultato derivanti da attività/passività destinate alla vendita
-
-
-
-
-
-
-
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO
 
6.080.565
9.653.146
2.422.170
(10.000.000)
2.075.316
8.155.881
17.660.753
(***) Bilancio assoggettato a revisione da parte di Deloitte & Touche S.p.A. che ha emesso la propria relazione il 17 aprile 2024.
(****) Bilancio assoggettato a revisione da parte di Deloitte & Touche S.p.A. che ha emesso la propria relazione il 19 aprile 2024.
Conto Economico Complessivo(in Euro)
Note
LU-VE S.p.A 31/12/2023(a)
SEST S.p.A. 31/12/2023
(***)
Air Hex Alonte S.r.l. 31/12/2023
(****)
Elisioni saldi IC
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA 31/12/2023c=(a+b)
31/12/2024
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO
1.2
6.080.565
9.653.146
2.422.170
(10.000.000)
2.075.316
8.155.881
17.660.753
Componenti che non saranno successivamente riclassificati nel risultato di esercizio
 
APPENDICE A
230
 
 
Utili/(perdite) attuariali da passività per benefici ai dipendenti
(8.791)
(28.414)
(4.403)
-
(32.817)
(41.608)
39.972
Effetto fiscale
3.15
2.110
6.819
1.057
-
7.876
9.986
(9.593)
Totale componenti che non saranno successivamente riclassificati nel risultato di esercizio
 
(6.681)
(21.595)
(3.346)
-
(24.941)
(31.622)
30.379
 
 
TOTALE RISULTATO NETTO COMPLESSIVO
1.4
6.073.884
9.631.551
2.418.824
(10.000.000)
2.050.375
8.124.259
17.691.132
(***) Bilancio assoggettato a revisione da parte di Deloitte & Touche S.p.A. che ha emesso la propria relazione il 17 aprile 2024.
(****) Bilancio assoggettato a revisione da parte di Deloitte & Touche S.p.A. che ha emesso la propria relazione il 19 aprile 2024.
Si segnala che i dati finanziari proforma di LU-VE S.p.A. al 31 dicembre 2023 riportati nelle precedenti tabelle non sono stati soggetti a revisione contabile.
BILANCIO CONSOLIDATOE NOTE ESPLICATIVE AL 31 DICEMBRE 2024
INDICE
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
1
INDICE
INDICE1
1SCHEMI DI BILANCIO3
1.1SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA CONSOLIDATA.........................................3
1.2CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO...............................................................................5
1.3UTILE PER AZIONE E CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO................6
1.4PROSPETTO DEI MOVIMENTI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO........................7
1.5RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO....................................................................8
2.NOTE ESPLICATIVE9
2.1PRINCIPI CONTABILI.............................................................................................................9
2.2NUOVI PRINCIPI CONTABILI..............................................................................................31
3COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA CONSOLIDATA35
3.1AVVIAMENTO E ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI..............................................................35
3.2ATTIVITÀ MATERIALI E DIRITTI D’USO..............................................................................41
3.3PARTECIPAZIONI.................................................................................................................43
3.4ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI......................................................................................43
3.5RIMANENZE.........................................................................................................................43
3.6CREDITI COMMERCIALI......................................................................................................44
3.7CREDITI VERSO ERARIO PER IMPOSTE CORRENTI.........................................................46
3.8ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI....................................................................................46
3.9ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI...............................................................................................49
3.10DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI............................................................49
3.11PATRIMONIO NETTO..........................................................................................................50
3.12FINANZIAMENTI..................................................................................................................50
3.13FONDI..................................................................................................................................53
3.14BENEFICI AI DIPENDENTI...................................................................................................53
3.15ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE.........................................................................................55
3.16DEBITI COMMERCIALI........................................................................................................56
3.17DEBITI PER IMPOSTE..........................................................................................................57
3.18ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI.............................................................................................57
3.19IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE...................................................................................58
3.20POSIZIONE FINANZIARIA NETTA......................................................................................60
4COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO61
4.1RICAVI...................................................................................................................................61
4.2ALTRI RICAVI........................................................................................................................62
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
2
4.3ACQUISTI DI MATERIALI.....................................................................................................62
4.4COSTI PER SERVIZI..............................................................................................................63
4.5COSTO DEL PERSONALE....................................................................................................64
4.6RIPRISTINO / (SVALUTAZIONE) NETTA ATTIVITÁ FINANZIARIE.....................................65
4.7ALTRI COSTI OPERATIVI.....................................................................................................65
4.8PROVENTI FINANZIARI.......................................................................................................65
4.9ONERI FINANZIARI..............................................................................................................66
4.10UTILI E PERDITE SU CAMBI................................................................................................67
4.11UTILI E PERDITE DA PARTECIPAZIONI..............................................................................67
4.12IMPOSTE SUL REDDITO.....................................................................................................67
4.13UTILI PER AZIONE...............................................................................................................69
4.14DIVIDENDI...........................................................................................................................69
4.15INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ.......................................................................69
4.16INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI..........................................................................70
4.17COMPENSI AD AMMINISTRATORI E SINDACI.................................................................78
4.18PAGAMENTI BASATI SU AZIONI........................................................................................78
4.19IMPEGNI E GARANZIE........................................................................................................79
5AREA DI CONSOLIDAMENTO E PARTECIPAZIONI RILEVANTI80
5.1SOCIETÀ CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE.................................................80
6OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI81
7TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI81
8EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 202481
9APPENDICE A83
10APPENDICE B88
11APPENDICE C90
SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
3
1SCHEMI DI BILANCIO
1.1SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA CONSOLIDATA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Situazione Patrimoniale - Finanziaria Consolidata(in migliaia di Euro)Note31/12/202431/12/2023
ATTIVO   
Avviamento3.1 64.526 63.961
Altre attività immateriali3.123.55428.902
Immobili, impianti e macchinari3.2 167.151 164.469
Diritto d'uso3.2 22.705 13.476
Altre attività materiali3.223.76527.467
Imposte anticipate3.1911.22711.039
Partecipazioni 3.3141141
Altre attività non correnti3.4283828
Attività non correnti  313.352 310.283
Rimanenze3.5 101.061 110.831
Crediti commerciali3.6 102.961 87.790
Crediti verso erario per imposte correnti3.7 10.391 9.356
Attività finanziarie correnti3.8 44.941 50.387
Altre attività correnti3.9 3.240 4.760
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti3.10 271.191 212.059
Attività correnti  533.785 475.183
Attività destinate alla vendita  - -
Attività destinate alla vendita  - -
TOTALE ATTIVO  847.137 785.466
SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
4
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Situazione Patrimoniale - Finanziaria Consolidata(in migliaia di Euro)Note31/12/202431/12/2023
PASSIVO   
Capitale Sociale3.11 62.704 62.704
Riserve e utili (perdite) portati a nuovo3.11 152.233 131.228
Risultato dell'esercizio3.11 34.497 29.745
Totale patrimonio netto di Gruppo  249.434 223.677
Interessi di minoranza 6.003 5.554
PATRIMONIO NETTO  255.437 229.231
Finanziamenti3.12 263.258 250.222
Fondi3.13 6.012 5.735
Benefici ai dipendenti3.14 5.390 5.363
Imposte differite3.19 13.698 14.109
Altre passività finanziarie3.2 - 3.15 16.498 14.410
Passività non correnti  304.856 289.839
Debiti commerciali3.16 108.291 95.659
Finanziamenti3.12 129.252 119.005
Debiti per imposte3.17 6.361 8.653
Altre passività finanziarie3.2 - 3.15 - 3.8 4.660 5.155
Altre passività correnti3.18 38.280 37.924
Passività correnti  286.844 266.396
Passività destinate alla vendita  - -
Passività destinate alla vendita  - -
TOTALE PASSIVO  847.137 785.466
SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
5
1.2CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Conto Economico Consolidato(in migliaia di Euro)Note31/12/202431/12/2023 
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI    
Ricavi4.1587.205615.823 
Altri ricavi4.21.8831.434 
Totale ricavi e proventi operativi 589.088617.257 
COSTI OPERATIVI  
Acquisti di materiali4.3(283.969)(302.368) 
Variazione delle rimanenze3.5(9.852)(21.440) 
Costi per servizi4.4(75.542)(80.654) 
Costi del personale4.5(132.532)(129.413) 
Ripristino/(Svalutazione) netta di attività finanziarie4.6(652)(771) 
Altri costi operativi4.7(4.022)(3.772) 
Totale costi operativi (506.569)(538.418) 
Ammortamenti3.1 - 3.2(31.817)(32.371) 
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti131(19) 
Svalutazioni di valore di attività non correnti3.1(281)(22) 
RISULTATO OPERATIVO 50.55246.427 
Proventi finanziari3.8 - 3.15 - 4.79.4995.548 
Oneri finanziari4.9(15.685)(17.988) 
Utili (Perdite) su cambi4.102.7002.383 
Utili (Perdite) da partecipazioni4.11-- 
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 47.06636.370 
Imposte sul reddito4.12(11.245)(5.007) 
RISULTATO NETTO 35.82131.363 
Risultato netto di pertinenza di terzi3.111.3241.618 
RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 34.49729.745 
SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
6
1.3UTILE PER AZIONE E CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO
Utile per azione
Utile per azione(in unità di Euro)Note31/12/202431/12/2023 
UTILI PER AZIONE4.13   
Base  1,55 1,34 
Diluito  1,55 1,34 
Conto economico complessivo consolidato
Conto Economico Complessivo Consolidato(in migliaia di Euro)Note31/12/202431/12/2023 
RISULTATO NETTO               35.821              31.363 
Componenti che non saranno successivamente riclassificati nel risultato dell'esercizio:   
  
  
Utili/(perdite) attuariali da passività per benefici ai dipendenti3.1429(110) 
Effetto fiscale(7)27 
  22(83) 
Componenti che saranno successivamente riclassificati nel risultato dell'esercizio: 
 
  
Differenze cambio da traduzioni bilancio in valuta estera1.4121(4.295) 
TOTALE RISULTATO NETTO COMPLESSIVO 35.96426.985 
  
Risultato netto complessivo di pertinenza di terzi3.111.3241.618 
RISULTATO NETTO COMPLESSIVO DI PERTINENZA DEL GRUPPO34.64025.367 
SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
7
1.4PROSPETTO DEI MOVIMENTI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Prospetto dei movimenti di Patrimonio Netto Consolidato(in migliaia di Euro)
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Riserva Legale
Azioni proprie
Riserva di traduzione
Riserva da attualizzazione TFR
Altre riserve
Risultato dell'esercizio
 
Totale patrimonio netto del Gruppo
 
Interessi di minoranza
 
Totale patrimonio netto
SALDO AL 01/01/2023
62.704
24.762
3.745
(288)
(13.643)
(8)
81.762
47.714
206.748
4.712
211.460
Destinazione risultato 2022
Dividendi pagati
-
-
-
-
-
-
(8.438)
-
(8.438)
(710)
(9.148)
A nuovo
-
-
812
-
-
-
46.902
(47.714)
-
-
-
Acquisto azioni proprie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Altro
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(66)
(*)
(66)
Conto economico compl. al 31/12/2023
-
-
-
-
(4.295)
(83)
-
29.745
25.367
1.618
26.985
SALDO AL 31/12/2023
62.704
24.762
4.557
(288)
(17.938)
(91)
120.226
29.745
223.677
5.554
229.231
(*) La riga "Altro" riporta l'effetto netto della movimentazione della riserva di traduzione di pertinenza degli azionisti di minoranza delle società controllate SEST LUVE-Polska Sp.z.o.o. per positivi 269 migliaia di Euro e della società controllata "OOO" SEST LU-VE per negativi 335 migliaia di Euro.
Prospetto dei movimenti di Patrimonio Netto Consolidato(in migliaia di Euro)
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Riserva Legale
Azioni proprie
Riserva di traduzione
Riserva da attualizzazione TFR
Altre riserve
Risultato dell'esercizio
 
Totale patrimonio netto del Gruppo
 
Interessi di minoranza
 
Totale patrimonio netto
SALDO AL 01/01/2024
62.704
24.762
4.557
(288)
(17.938)
(91)
120.226
29.745
223.677
5.554
229.231
Destinazione risultato 2023
Dividendi pagati
-
-
-
-
-
-
(8.883)
-
(8.883)
(812)
(9.695)
A nuovo
-
-
304
-
-
-
29.441
(29.745)
-
-
-
Acquisto azioni proprie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Altro
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(63)
(**)
(63)
SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
8
Conto economico compl. al 31/12/2024
-
-
-
-
121
22
-
34.497
34.640
1.324
35.964
SALDO AL 31/12/2024
62.704
24.762
4.861
(288)
(17.817)
(69)
140.784
34.497
249.434
6.003
255.437
(**) La riga "Altro" riporta l'effetto netto della movimentazione della riserva di traduzione di pertinenza degli azionisti di minoranza delle società controllate SEST LUVE-Polska Sp.z.o.o. per positivi 67 migliaia di Euro e della società controllata "OOO" SEST LU-VE per negativi 130 migliaia di Euro.
SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
9
1.5RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
Rendiconto Finanziario Consolidato(in migliaia di Euro)Note31/12/202431/12/2023
A.Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di inizio periodo212.059 177.258 
 Risultato dell'esercizio 35.82131.363
 Rettifiche per: 
  - Ammortamenti3.1 - 3.231.81732.371
  - (Plus)/minusvalenze, svalutazioni di attività non correnti 15041
  - (Plus)/minusvalenze su vendita partecipazioni4.10--
  - Oneri finanziari netti4.7 - 4.81.3915.607
  - Imposte sul reddito4.1111.2455.007
  - Variazione fair value4.7 - 4.85.1876.063
 Variazione TFR3.14(118)(193)
 Variazione fondi3.13277243
 Variazione crediti commerciali3.6(15.171)(4.525)
 Variazione delle rimanenze3.59.85221.440
 Variazione dei debiti commerciali3.1612.632(10.928)
 Variazione del capitale circolante netto 7.3135.987
 Variazione altri crediti e debiti, imposte differite 5.1235.599
 Pagamento imposte4.11(14.085)(12.270)
 Oneri finanziari netti pagati4.7 - 4.8(7.069)(8.580)
B.Flussi finanziari generati/assorbiti dall'attività operativa 77.05271.238
 Investimenti in attività non correnti: 
  - immateriali 3.1(1.617)(2.599)
  - materiali3.2(18.289)(33.434)
  - finanziarie --
 Investimenti netti realizzati in attività finanziarie a breve3.825970.423
C.Flussi finanziari generati/assorbiti dall'attività di investimento(19.647)34.390
 Rimborso finanziamenti3.12(147.338)(103.292)
 Accensione di finanziamenti3.12175.00050.385
 Pagamento di Contingent consideration successive ad un’aggregazione aziendale3.15(7.360)-
 Variazione di altre passività finanziarie (*) (6.620)(6.001)
 Vendita/(acquisto) di azioni proprie --
 Apporti/rimborsi di capitale proprio --
 Pagamento di dividendi3.11(9.695)(9.148)
 Altre variazioni --
D.Flussi finanziari generati/assorbiti dall'attività finanziaria3.987(68.056)
 Differenze cambio di traduzione3.1158(4.361)
 Altre variazioni non monetarie (**) (2.318)1.590
E.Altre variazioni  (2.260)(2.771)
F.Flussi finanziari netti dell'esercizio (B+C+D+E) 59.13234.801
 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio (A+F)271.191212.059
 Indebitamento finanziario corrente  88.97173.773
 Indebitamento finanziario non corrente 279.756264.632
 Indebitamento finanziario netto 97.536126.346
NOTE ESPLICATIVE
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
10
(*) L'importo si riferisce principalmente ai pagamenti dei canoni su diritti d’uso contabilizzati ai sensi dell’IFRS 16.(**) L'importo è principalmente composto dall'effetto dell'esercizio dei delta cambi netti delle immobilizzazioni immateriali (negativi 559 migliaia di Euro), materiali (negativi 1.640 migliaia di Euro) e del magazzino (negativi 82 migliaia di Euro). Al 31 dicembre 2023 l'importo era principalmente composto dall'effetto dell'esercizio dei delta cambi netti delle immobilizzazioni immateriali (positivi 462 migliaia di Euro), materiali (negativi 897 migliaia di Euro) e del magazzino (positivi 1.966 migliaia di Euro).
2NOTE ESPLICATIVE
2.1PRINCIPI CONTABILI
Dichiarazione di conformità e criteri di redazione
La Capogruppo LU-VE S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l’ordinamento della Repubblica Italiana. La Società è attiva nel settore della produzione e commercializzazione di scambiatori di calore e apparecchi ventilati. La sede legale della Società è in Varese (Italia), Via Vittorio Veneto 11. L’azionista di controllo è Finami S.p.A..
Il bilancio consolidato dell’esercizio 2024 del Gruppo LU-VE è stato preparato in conformità ai principi contabili emanati dall’International Accounting Standard Board ed adottati dall’Unione Europea, in vigore al 31 dicembre 2024. Con “IFRS Accounting Standards” si intendono anche gli International Accounting Standards (“IAS®”) tuttora in vigore, nonché tutti i documenti interpretativi emessi dall’IFRS Interpretation Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC®”), e ancora dallo Standing Interpretations Committee (“SIC®”).
Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo LU-VE S.p.A. e delle controllate in cui il Gruppo LU-VE opera principalmente, arrotondando gli importi alle migliaia, e viene comparato con il bilancio consolidato dell’esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri. Le informazioni numeriche contenute all’interno delle note esplicative sono state esposte principalmente in migliaia di Euro. Il bilancio consolidato è costituito dai prospetti (i) della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, (ii) del conto economico consolidato, (iii) del conto economico complessivo consolidato, (iv) dei movimenti del patrimonio netto consolidato, (v) del rendiconto finanziario consolidato e dalle presenti Note Esplicative.
Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto per la valutazione al fair value di alcuni strumenti finanziari, ai sensi dell’IFRS 9 e dell’IFRS 13, delle attività oggetto dell’esercizio di Purchase Price Allocation, ai sensi dell’IFRS 3, come descritto di seguito. Inoltre, il bilancio è stato redatto sul presupposto della continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio contabile internazionale IAS 1, in quanto gli Amministratori hanno verificato l’insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo LU-VE di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro.
NOTE ESPLICATIVE
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
11
I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione Unica sulla Gestione.
In particolare, con riferimento a tale ultimo presupposto, alla data del 31 dicembre 2024 il Gruppo LU-VE mostra una struttura finanziaria solida ed equilibrata, con un rapporto Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto (Indice di indebitamento) pari a 0,38 ed una posizione finanziaria netta a breve positiva per 182,2 milioni di Euro. Pertanto, il rimborso del debito a medio/lungo termine in scadenza nell’anno 2025 è garantito dalla liquidità attuale. Inoltre, non sussistono sostanziali vincoli allo smobilizzo della liquidità investita, pari a 43,2 milioni di Euro, costituita da (i) Time deposit per 32,6 milioni di Euro (ii) polizze di capitalizzazione per 10,3 milioni di Euro, e (iii) altri titoli per 0,3 milioni di Euro, (Nota 3.8), che quindi, in caso di necessità, può essere utilizzata a fronte di eventuali impegni di pagamento (Nota 3.20).
Si riporta inoltre come la valutazione del rispetto dei requisiti patrimoniali-economici (covenants) su base consolidata, prevista dal debito finanziario del Gruppo LU-VE, al 31 dicembre 2024, non ha evidenziato alcuna criticità. Inoltre, si evidenzia che le stime del Budget 2025, portano ad attendersi che anche per il prossimo esercizio non vi siano criticità in merito al rispetto di tali requisiti.
Permane notevole incertezza con riferimento alle tensioni geopolitiche ed il Gruppo ne rimane esposto in quanto detiene società controllate in Russia (7,7% del fatturato consolidato 2024). Questa parte del business potrebbe essere soggetta a limitazioni a causa delle potenziali sanzioni attuabili da parte delle altre autorità governative. Gli Amministratori, data la limitata incidenza del business russo sul bilancio consolidato, unitamente alle considerazioni sopra riportate, ritengono che il Gruppo sia in grado di operare in continuità aziendale.
Alla luce di quanto sopra esposto, il bilancio consolidato del Gruppo LU-VE al 31 dicembre 2024 è stato redatto sulla base del presupposto della continuità aziendale, ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio contabile internazionale IAS 1.
La Direttiva 2013/50/UE, che ha modificato la Direttiva 2004/109/CE (Transparency Directive), ha stabilito che tutte le Relazioni Finanziarie Annuali degli Emittenti, i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato, devono essere redatte in un formato elettronico unico di comunicazione. La Commissione Europea ha recepito tali regole nel Regolamento Delegato 2019/815 (European Single Electronic Format - Regolamento ESEF). Ciò al fine di rendere le relazioni finanziarie annuali leggibili sia da utenti umani che da dispositivi automatici e migliorare la comparabilità e l’analisi delle informazioni incluse nelle relazioni finanziarie annuali. Il Regolamento ESEF prevede che gli emittenti che redigono il bilancio consolidato in conformità agli IAS/IFRS devono redigere e pubblicare la loro relazione finanziaria annuale nel formato eXtensible HyperText Markup Language (“XHTML”), utilizzando il linguaggio inline eXtensible Business Reporting Language (“iXBRL”) per la marcatura dei Prospetti Contabili Consolidati (prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, prospetto
NOTE ESPLICATIVE
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dei movimenti di patrimonio netto consolidato, prospetto di conto economico consolidato, prospetto di conto economico complessivo consolidato e il rendiconto finanziario consolidato) a partire dall’esercizio finanziario che inizia il 1°gennaio 2021, ragion per cui la presente relazione finanziaria è stata predisposta utilizzando il linguaggio XHTML e gli schemi del bilancio consolidato sono stati marcati utilizzando il linguaggio XBRL. Inoltre, in linea a quanto previsto dalla normativa, a partire dal 2022 sono state marcate con tale linguaggio anche le informazioni contenute nelle Note Esplicative. Pertanto, anche il presente bilancio e le Note Esplicative sono stati redatti secondo il sopra citato formato.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della capogruppo LU-VE S.p.A. in data 13 marzo 2025.
Schemi di bilancio
Il Gruppo LU-VE ha adottato i seguenti schemi di bilancio:
un prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidato, che espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
un prospetto di conto economico consolidato, che espone i costi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi;
un prospetto di conto economico complessivo consolidato, che espone le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nel risultato dell’esercizio come richiesto dai principi IFRS;
un prospetto dei movimenti di patrimonio netto consolidato;
un prospetto di rendiconto finanziario consolidato che presenta i flussi finanziari derivanti dall’attività operativa utilizzando il metodo indiretto.
L’adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo LU-VE.
NOTE ESPLICATIVE
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Area di consolidamento
Il bilancio consolidato del Gruppo LU-VE include i dati annuali della Capogruppo LU-VE S.p.A. e delle sue società controllate, sia direttamente che indirettamente, desumibili dalle situazioni economiche e patrimoniali approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione opportunamente rettificate, ove necessario, al fine di uniformarle ai principi contabili IAS/IFRS adottati dal Gruppo LU-VE (“Reporting Package”) nella predisposizione del bilancio consolidato:
Denominazione socialeSede% di partecipaz.neValutaCapitale sociale
Controllate dirette: 
SEST-LUVE-Polska SP.z.o.o.Gliwice (Polonia)95,00%PLN16.000.000
«OOO» SEST LU-VELipetsk (Russia)95,00%RUB136.000.000
Thermo Glass Door S.p.A. Travacò Siccomario (PV)100,00%EUR100.000
Heat Transfer Systems s.r.o. (HTS)Novosedly (Rep. Ceca)100,00%CZK133.300.000
LU-VE Sweden ABAsarum (Svezia)100,00%SEK50.000
LU-VE France S.a.r.l.Lione (Francia)100,00%EUR84.150
NOTE ESPLICATIVE
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LU-VE Pacific Pty Ltd (*)
Thomastown (Australia)
75,50%
AUD
200.000
LU-VE Deutschland GmbH
Stoccarda (Germania)
100,00%
EUR
230.000
LU-VE Iberica S.L.
Madrid (Spagna)
85,00%
EUR
180.063
LU-VE HEAT EXCHANGERS (Tianmen) Co, Ltd
Tianmen (Cina)
100,00%
CNY
61.025.411
LU-VE Asia Pacific Limited (*)
Wan Chai (Hong Kong)
100,00%
HKD
10.000
LuveDigital S.r.l.
Uboldo (VA)
50,00%
EUR
10.000
MANIFOLD S.r.l.
Uboldo (VA)
99,00%
EUR
10.000
SPIROTECH Heat Exchangers Pvt. Ltd
Ghaziabad, Uttar Pradesh (India)
100,00%
INR
25.729.600
LU-VE AUSTRIA GmbH
Vienna (Austria)
100,00%
EUR
17.500
LU-VE US Inc.
Jacksonville (USA, Texas)
100,00%
USD
10.001.000
Fincoil LU-VE OY
Vantaa (Finland)
100,00%
EUR
1.190.000
LU-VE Netherlands B.V.
Breda (Netherlands)
100,00%
EUR
10.000
«OOO» LU-VE Moscow
Moscow (Russia)
100,00%
RUB
100.000
LU VE MIDDLE EAST DMCC
Dubai (UAE)
100,00%
AED
50.000
LU-VE SOUTH KOREA LLC
Seul (South Korea)
100,00%
KRW
100.000.000
Refrion S.r.l.
Flumignano di Talmassons (UD)
100,00%
EUR
1.000.000
LU-VE UK Ltd
London (United Kindom)
100,00%
GBP
10.000
Controllate indirette:
 
 
 
RMS S.r.l. (posseduta al 100% da Refrion S.r.l.)
Flumignano di Talmassons (UD)
100,00%
EUR
40.000
Refrion Deutschland GmbH (posseduta al 100% da Refrion S.r.l.)
Frankfurt am Main (Germania)
100,00%
EUR
150.000
(*) Sono in corso le formalità di liquidazione.
Ai sensi dell’IFRS 10, sono considerate controllate le società sulle quali LU-VE S.p.A. possiede contemporaneamente i seguenti tre elementi: (a) potere sull’impresa; (b) esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa; (c) capacità di utilizzare il potere per influenzare l’ammontare di tali rendimenti variabili. Le controllate, sono consolidate a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa.
Si segnala che nel corso del 2024, nonostante le seguenti operazioni, non si sono verificate variazioni al perimetro di consolidamento:
-fusione per incorporazione delle società controllate SEST S.p.A. e Air Hex Alonte S.r.l. nella Capogruppo LU-VE S.p.A.. Per maggiori dettagli si rinvia alla nota in premessa del bilancio dell’esercizio di LU-VE S.p.A.. Tale operazione non comporta tuttavia impatti all’area di consolidamento in quanto le due società
NOTE ESPLICATIVE
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erano detenute al 100% dalla Capogruppo LU-VE S.p.A., pertanto l’operazione rientra nella definizione di “business combination under common control”;
-esercizio della call option a favore di LU-VE per l’acquisto del 25% residuo di Refrion S.r.l.., per un ammontare pari 7.360 migliaia di Euro. Pertanto, a partire dal mese di luglio 2024, la controllata Refrion S.r.l. è detenuta al 100% da LU-VE S.p.A. (la Società aveva concesso al venditore una corrispondente put option). Si rinvia alla nota 3.15 “Altre passività finanziarie” per maggiori dettagli. Tale operazione non comporta una variazione del perimetro di consolidamento per i motivi riportati al termine del presente paragrafo.
Gli utili o le perdite e tutte le componenti del conto economico complessivo sono attribuiti al Gruppo e alle interessenze di pertinenza di terzi. Il reddito complessivo delle controllate è attribuito al Gruppo e alle interessenze di pertinenza di terzi, anche se ciò dovesse comportare un saldo negativo delle interessenze di terzi.
In caso di rilevazione iniziale di una passività finanziaria riveniente da put options/forward concessi alle minoranze di società controllate (come nel caso di Refrion S.r.l. citato poc’anzi), il Gruppo ha definito la policy contabile di ridurre il patrimonio netto di terzi e solo in subordine, per l’importo in eccesso, il patrimonio netto di Gruppo. Le variazioni successive della sopra citata passività finanziaria sono rilevate a conto economico.
Criteri di consolidamento
I dati utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali approvate dagli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell’ambito del Gruppo LU-VE.
I criteri adottati per il consolidamento sono i seguenti:
a) le attività e le passività, i proventi e gli oneri dei bilanci oggetto di consolidamento con il metodo integrale sono inseriti nel bilancio di Gruppo LU-VE, prescindendo dall’entità della partecipazione. È stato inoltre eliminato il valore di carico delle partecipazioni contro il patrimonio netto di pertinenza delle società partecipate;
b) le partite di debito/credito, costi/ricavi tra le società consolidate e gli utili/perdite risultanti da operazioni infragruppo sono eliminate. Similmente vengono eliminati i dividendi e le svalutazioni di partecipazioni contabilizzate nei bilanci dell’esercizio;
c) qualora fossero presenti soci o azionisti di minoranza, la quota del patrimonio netto e del risultato dell’esercizio di loro spettanza sarebbe loro attribuita in apposite voci della situazione patrimoniale-finanziaria e del conto economico consolidati;
NOTE ESPLICATIVE
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d) le rimanenze finali, per i prodotti acquistati da società del Gruppo LU-VE, vengono rettificate per i margini infragruppo in esse contenuti, perché non ancora realizzati verso terzi;
e) le plusvalenze realizzate dalle vendite infragruppo relative a immobilizzazioni immateriali e materiali vengono eliminate al netto degli ammortamenti contabilizzati sulle plusvalenze stesse.
Conversione in Euro delle situazioni economico-patrimoniali redatte in valuta estera
I bilanci individuali di ciascuna società appartenente al Gruppo LU-VE vengono preparati nella valuta dell’ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Ai fini del bilancio consolidato, il Reporting Package di ciascuna entità estera è espresso in Euro, che è la valuta funzionale della Capogruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato.
La conversione delle poste della situazione patrimoniale-finanziaria dei Reporting Package espressi in moneta diversa dall’Euro è effettuata applicando i cambi correnti a fine esercizio. Le poste di conto economico sono invece convertite ai cambi medi dell’esercizio.
Le differenze cambio di conversione risultanti dal raffronto tra il patrimonio netto iniziale convertito ai cambi correnti e il medesimo convertito ai cambi finali, nonché la differenza tra il risultato economico espresso ai cambi medi e quello espresso ai cambi correnti, sono imputate alla voce di patrimonio netto “Riserva di traduzione”.
I tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro dei bilanci delle società controllate estere, predisposti in valuta locale, sono riportati nella seguente tabella:
Valuta
Cambio al 31/12/2024
Cambio medio 2024
Cambio al 31/12/2023
Cambio medio 2023
AUD
1,6772
1,6397
1,6263
1,6288
PLN
4,2750
4,3058
4,3395
4,5420
CZK
25,1850
25,1198
24,7240
24,0043
RUB (*)
106,1028
100,2801
99,1919
92,8741
SEK
11,4590
11,4325
11,0960
11,4788
HKD
8,0686
8,4454
8,6314
8,4650
CNY
7,5833
7,7875
7,8509
7,6600
INR
88,9335
90,5563
91,9045
89,3001
USD
1,0389
1,0824
1,1050
1,0813
AED
3,8154
3,9750
4,0581
3,9710
GBP
0,8292
0,8466
0,8691
0,8698
KRW
1.532,15
1.475,40
1.433,66
1.412,88
(*) Per le società Russe, nell'esercizio 2024 e 2023, sono state utilizzate le quotazioni della Banca Centrale Russa.
NOTE ESPLICATIVE
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Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato dell’esercizio della capogruppo e il patrimonio netto e il risultato dell’esercizio consolidato
 
2024
2023
PROSPETTO DI RACCORDO PN(in migliaia di Euro)
Risultato netto dell'esercizio
Patrimonio Netto
Risultato netto dell'esercizio
Patrimonio Netto
 
Risultato e Patrimonio netto di LU-VE S.p.A.
17.661
120.579
6.081
111.770
 
 
Differenza fra valore di carico delle partecipazioni consolidate e valore pro-quota di patrimonio netto e risultati delle controllate consolidate
14.662
134.136
23.796
119.270
 
Eliminazione degli utili intersocietari
1.338
(5.302)
(167)
(6.548)
 
Altro
836
21
35
(815)
 
Risultato e Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo
34.497
249.434
29.745
223.677
 
Criteri di valutazione
Le informazioni rilevanti sui principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, invariati rispetto all’esercizio precedente, sono di seguito riportati:
ATTIVITÀ IMMATERIALI
Avviamento e aggregazioni di imprese
Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell’acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un’aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo LU-VE alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell’impresa acquisita. Alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al loro fair value alla data di acquisizione.
L’avviamento è determinato come l’eccedenza tra la somma del fair value dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell’impresa acquisita rispetto al fair value delle attività
NOTE ESPLICATIVE
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nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, sono state valutate al pro-quota del fair value delle attività nette riconosciute per l’impresa acquisita, ad eccezione delle acquisizioni di Spirotech Heat Exchangers Private Ltd. e di Refrion S.r.l., per le quali le interessenze di terzi sono state valutate direttamente al fair value.
Relativamente alle acquisizioni antecedenti alla data di adozione degli IFRS (1° gennaio 2014), il Gruppo LU-VE si è avvalso della facoltà prevista dal principio IFRS 1 di non applicare il principio IFRS 3 relativo alle aggregazioni di imprese alle acquisizioni intervenute prima della data di transizione. Di conseguenza, gli avviamenti emersi in relazione ad acquisizioni intervenute in passato non sono stati rideterminati e sono stati rilevati al valore determinato sulla base dei precedenti principi contabili, al netto degli ammortamenti contabilizzati fino al 31 dicembre 2013 e delle eventuali perdite per riduzione di valore.
Per maggiori informazioni si rimanda al successivo paragrafo “Perdite di valore (“Impairment”) delle attività”.
Si riporta inoltre come la Direzione non ha considerato l’acquisizione della controllata Brener a.s. una business combination ai sensi dell’IFRS 3. La controllata, detentrice principalmente di terreni e fabbricati industriali affittati ad un’altra società del Gruppo LU-VE, è pertanto inclusa nel bilancio consolidato del Gruppo LU-VE come una acquisition of assets”.
Altre attività immateriali
Marchi
La voce include gli oneri a natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione dei marchi del Gruppo LU-VE. Tali oneri sono iscritti nell'attivo, secondo quanto disposto dal principio IAS 38 "Attività immateriali", quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.
Il Gruppo LU-VE ha identificato, tra le altre, la voce Marchi, quale Primary Income Generating Asset (PIGA) dallesercizio di purchase price allocation di “Al Air” (allocazione definitiva alla data del 31 dicembre 2020) e del gruppo Refrion (allocazione definitiva alla data del 31 dicembre 2022); il relativo ammortamento per entrambi i marchi è stato stimato dagli Amministratori in 10 anni.
Costi di sviluppo
I costi di sviluppo sostenuti per progetti per la produzione di nuovi prodotti o componenti sono iscritti nell'attivo solo se: (i) i costi possono essere determinati in modo attendibile, (ii) se il Gruppo LU-VE ha l'intenzione e la disponibilità di risorse per completare detta attività, (iii) se esiste la possibilità tecnica di realizzare il progetto in
NOTE ESPLICATIVE
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modo da renderlo disponibile per l'uso e (iv) i volumi e i prezzi attesi indicano che i costi sostenuti nella fase di sviluppo potranno generare benefici economici futuri.
I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo.
I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati in base ad un criterio sistematico, a partire dall'inizio dal momento in cui l’output del progetto è disponibile all’uso lungo la vita stimata del prodotto o processo, che è stato valutato in quattro anni. Tutti gli altri costi di sviluppo che non soddisfano i sopra citati requisiti, così come i relativi costi di ricerca, sono rilevati a conto economico quando sostenuti.
Altre attività immateriali
Le altre attività immateriali sono iscritte nell’attivo, secondo quanto disposto dal principio IAS 38, quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell’attività può essere determinato in modo attendibile. Il venir meno della sussistenza di tali benefici economici futuri, con riferimento ai costi di sviluppo, determina la loro svalutazione nell’esercizio in cui si accerta tale fattispecie.
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita.
In particolare, gli investimenti in software sono ammortizzati in 3 esercizi.
Per maggiori informazioni si rimanda al successivo paragrafo “Perdite di valore (“Impairment”) delle attività”.
Lista clienti (“Customer relationship”)
Il Gruppo LU-VE ha identificato la relazione con la clientela, o Customer Relationship, quale PIGA dallesercizio di purchase price allocation della società statunitense LU-VE US (conclusa nel 2018) e della società indiana Spirotech (conclusa nel 2017). Inoltre, si ricorda che anche parte del fair value del corrispettivo trasferito dall’aggregazione aziendale del business “AI Air” è stato allocato alla customer relationship (conclusa nel 2020).
Inoltre, a seguito delle attività periodiche di revisione delle vite utili economico-tecniche delle immobilizzazioni materiali e immateriali, nel corso dell’esercizio 2023 è stata rivista la vita utile residua della lista clienti riferita alla società statunitense LU-VE US Inc. (acquisita nel 2018 e inizialmente ammortizzata in 20 anni). La vita utile complessiva stimata è stata rideterminata in 10 anni.
La Customer Relationship della di “Al Air” è invece ammortizzata in 10 anni.
La movimentazione dell’esercizio riferita alla Lista clienti fa riferimento principalmente all’ammortamento dell’esercizio.
NOTE ESPLICATIVE
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Un'attività immateriale viene eliminata dal bilancio al momento della dismissione o quando non sono attesi benefici economici futuri dall'uso o dalla dismissione. Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale, misurati come la differenza fra i proventi netti della vendita e il valore contabile del bene, sono rilevati a conto economico nel momento in cui tale attività viene eliminata.
Per maggiori informazioni si rimanda al successivo paragrafo “Perdite di valore (“Impairment”) delle attività”.
ATTIVITÀ MATERIALI
Tali attività includono terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature e altre attività materiali.
Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione, o al loro fair value in caso di acquisto tramite aggregazione d’imprese. Nel costo sono compresi gli oneri accessori di diretta imputazione. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote omogenee per categorie di cespiti similari e ritenute idonee a ripartire il valore di carico delle attività materiali nell’arco di vita utile delle stesse. La vita utile stimata, in anni, è la seguente:
Attività Materiali
Anni
Fabbricati
33
Costruzioni leggere
10
Impianti e Macchinari
6 – 10
Attrezzature industriali e commerciali
3 – 10
Altri Beni
4 – 8
I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del valore o della vita utile dell’immobilizzazione sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni alle quali si riferiscono.
Se vi sono indicatori di perdita di valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (impairment test). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo “Perdite di valore (“Impairment”) delle attività”. Le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore laddove venissero meno le cause che hanno indotto il Gruppo LU-VE a rettificare tali beni; i ripristini di valore si effettueranno nei limiti del valore che l’attività avrebbe avuto ove la rettifica di valore non avesse mai avuto luogo.
I terreni non sono ammortizzati.
NOTE ESPLICATIVE
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Per maggiori informazioni si rimanda al successivo paragrafo “Perdite di valore (“Impairment”) delle attività”.
Contratti di lease e diritti d’uso
Il Gruppo LU-VE deve valutare se il contratto è, o contiene un lease, alla data di stipula dello stesso. Il Gruppo LU-VE iscrive il Diritto d’uso e la relativa Passività finanziaria per il lease per tutti i contratti di lease in cui assume il ruolo di locatario, ad eccezione di quelli di breve termine (contratti di lease di durata uguale o inferiore ai 12 mesi) e dei lease relativo a beni di basso valore (vale a dire, i beni il cui fair value risulta essere inferiore ad Euro 5.000). I contratti per i quali è stata applicata quest’ultima esenzione ricadono principalmente all’interno delle seguenti categorie:
oComputers, telefoni e tablet;
oStampanti;
oAltri dispositive elettronici;
oMobilio e arredi.
Relativamente a tali esenzioni, il Gruppo LU-VE iscrive i relativi pagamenti sotto forma di costi operativi rilevati a quote costanti lungo la durata del contratto.
Al contrario, per i contratti di lease, la passività finanziaria iniziale è rilevata al valore attuale dei pagamenti futuri alla data di decorrenza del contratto. Il tasso di attualizzazione da applicare ai pagamenti futuri dei canoni di affitto è stato determinato come il tasso privo di rischio di ogni Paese in cui i contratti sono stati stipulati, con scadenze commisurate alla durata dello specifico contratto di affitto, aumentato per il credit spread specifico della società controllata del Gruppo LU-VE che ha sottoscritto il contratto.
I lease payments inclusi nel valore della Passività finanziaria per il lease comprendono:
oLa componente fissa dei canoni di lease, al netto di eventuali incentivi ricevuti;
oI pagamenti di canoni di lease variabili sulla base di un indice o di un tasso, inizialmente valutati utilizzando l’indice o il tasso alla data di decorrenza del contratto;
oL’ammontare delle garanzie per il valore residuo che il locatario si attende di dover corrispondere;
oIl prezzo di esercizio dell’opzione di acquisto, che dev’essere incluso solamente qualora l’esercizio di tale opzione sia ritenuto ragionevolmente certo.
Successivamente alla rilevazione iniziale, il valore di carico della passività finanziaria per il lease si incrementa per effetto degli interessi maturati (utilizzando il metodo
NOTE ESPLICATIVE
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dell’interesse effettivo) e si riduce per tener conto dei pagamenti effettuati in forza del contratto di lease.
L’attività per Diritto d’uso comprende la valutazione iniziale della passività finanziaria per il lease, i pagamenti per il lease effettuati prima o alla data di decorrenza del contratto e qualsiasi altro costo diretto iniziale. Il Diritto d’uso è iscritto in bilancio al netto degli ammortamenti e di eventuali perdite di valore.
Gli incentivi collegati al lease (ad esempio i periodi di locazione gratuita) sono rilevati come parte del valore iniziale del diritto d’uso e della passività per il lease lungo il periodo contrattuale.
Il Diritto d’uso è ammortizzato in modo sistematico al minore tra il lease term e la vita utile residua del bene sottostante. Se il contratto di lease trasferisce la proprietà del relativo bene o il costo del diritto d’uso riflette la volontà del Gruppo LU-VE di esercitare l’opzione di acquisto, il relativo diritto d’uso è ammortizzato lungo la vita utile del bene in oggetto. L’inizio dell’ammortamento parte dalla decorrenza del lease.
Il Diritto d’uso è incluso come voce separata della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata.
Il Gruppo LU-VE applica lo IAS 36 Impairment of Assets” al fine di identificare la presenza di eventuali perdite di valore.
Nel prospetto del rendiconto finanziario consolidato il Gruppo LU-VE suddivide l’ammontare complessivamente pagato tra quota capitale (rilevata nel flusso monetario derivante da attività finanziaria) e quota interessi (iscritta negli oneri finanziari netti pagati, contenuti nel flusso monetario derivante dalla gestione operativa).
Perdite di valore (“Impairment”) delle attività
Almeno annualmente, il Gruppo LU-VE rivede il valore contabile degli avviamenti e delle proprie attività immateriali e materiali per verificare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito perdite di valore. L’attività di impairment test ha come obiettivo quello di verificare che il valore contabile delle sopra citate attività non sia superiore al loro valore recuperabile. Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un’attività individualmente, il Gruppo LU-VE effettua la stima del valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (“cash generating unito “CGU”) a cui l’attività appartiene.
In particolare, il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi è verificato attraverso la determinazione del valore d’uso. Nella determinazione del valore d’uso, i flussi di cassa futuri al netto delle imposte, stimati sulla base delle esperienze passate, sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al netto delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Le principali assunzioni utilizzate per il calcolo del valore d’uso
NOTE ESPLICATIVE
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riguardano il tasso di sconto, il tasso di crescita, le attese di variazione dei prezzi di vendita e dell’andamento dei costi diretti durante il periodo assunto per il calcolo. I tassi di crescita adottati si basano su previsioni di crescita del settore industriale di appartenenza. Le variazioni dei prezzi di vendita sono basate sulle passate esperienze e sulle aspettative future di mercato. Il Gruppo LU-VE prepara previsioni dei flussi di cassa operativi derivanti dal piano industriale predisposto dalla Direzione della Capogruppo LU-VE S.p.A. e approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 20 febbraio 2025 e determina il valore terminale (valore attuale della rendita perpetua) sulla base di un tasso di crescita di medio e lungo termine in linea con quello dello specifico settore di appartenenza.
Se il valore recuperabile di un’attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell’attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando immediatamente la perdita di valore nel conto economico.
Successivamente, se la perdita di valore di un’attività viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività (o della unità generatrice di flussi finanziari) ad eccezione dell’avviamento, è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è iscritto immediatamente nel conto economico.
STRUMENTI FINANZIARI
Strumenti finanziari derivati
Gli strumenti finanziari derivati sono sottoscritti principalmente con l’intento di copertura gestionale, al fine di ridurre i rischi di tasso di cambio, di tasso di interesse e di oscillazione del costo delle materie prime. Coerentemente con quanto stabilito dal principio IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati vengono contabilizzati secondo le modalità dell’hedge accounting solo quando:
a)all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa;
b)si presume che la copertura sia altamente efficace;
c)l’efficacia può essere attendibilmente valutata;
d)la copertura stessa risulta altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.
Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dal principio IFRS 9.
NOTE ESPLICATIVE
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Se l’hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti a conto economico.
Alla data di presentazione del bilancio, peraltro, non tutti i requisiti richiesti dal principio IFRS 9 per l’applicazione dell’hedge accounting sono soddisfatti. Pertanto, il Gruppo ha ritenuto opportuno trattare tali strumenti quali operazioni di negoziazione, non di copertura, rilevando pertanto la variazione del fair value dello strumento finanziario direttamente a conto economico.
I relativi effetti sono stati registrati nella voce “Oneri finanziari” del conto economico.
Con riferimento agli strumenti derivati sottoscritti per la copertura gestionale del rischio sui tassi di interesse dei finanziamenti, il Gruppo presenta nella voce “Interessi passivi verso banche” il differenziale scambiato con la controparte nel corso dell’esercizio, mentre la variazione del fair value di tali strumenti derivati è presentata invece nella voce “Altri proventi finanziari”, se positiva, ovvero nella voce “Altri oneri finanziari” se negativa.
RIMANENZE
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per i materiali di acquisto e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati, calcolato tendendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. La svalutazione delle rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.
CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI
I crediti sono iscritti inizialmente al fair value.
Successivamente i crediti sono valutati con il metodo del costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione.
Ai sensi dell’IFRS 9 i crediti commerciali sono classificati nelle categorie Held to collect e Held to collect and sell. Il loro valore è adeguato a fine esercizio al presumibile valore di realizzo e svalutato in caso d’impairment valutando l’expected credit loss lungo tutta la durata del credito, unitamente al grado di solvibilità dei singoli debitori, anche in funzione delle specifiche caratteristiche del rischio creditizio sotteso, tenuto conto delle informazioni disponibili.
NOTE ESPLICATIVE
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CESSIONE DEI CREDITI
I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall’attivo della situazione patrimoniale e finanziaria solo se i rischi e i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al cessionario.
FINANZIAMENTI
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, corrispondente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione.
Dopo tale rilevazione iniziale i finanziamenti vengono rilevati con il criterio del costo ammortizzato calcolato tramite l’applicazione del tasso di interesse effettivo.
Il metodo dell’interesse effettivo è il metodo di calcolo del costo ammortizzato di una passività finanziaria e di allocazione degli interessi passivi lungo il periodo rilevante. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza i pagamenti futuri (inclusivo di tutte le commissioni, i costi di transazione e altri premi o sconti) lungo la durata della passività finanziaria o, qualora più appropriato, lungo un periodo più breve. Per la determinazione del tasso d’interesse effettivo sui finanziamenti a tasso variabile, il Gruppo aggiorna i flussi finanziari sulla base delle curve prospettiche dei tassi di riferimento estratte ad ogni chiusura periodica, rilevando il differenziale rispetto alla stima del periodo precedente a conto economico.
I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo LU-VE abbia il diritto incondizionato di differire l’estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di chiusura dell’esercizio.
FONDI
I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere necessario per l’adempimento dell’obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente.
Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l’effetto dell’attualizzazione è rilevante, l’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione.
NOTE ESPLICATIVE
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Le attività e passività potenziali non sono rilevate in bilancio; è fornita tuttavia adeguata informativa a riguardo.
BENEFICI AI DIPENDENTI
Benefici a breve termine
I benefici a dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nell’esercizio in cui viene prestata l’attività lavorativa.
Benefici successivi al rapporto di lavoro
Dal gennaio 2007 la Legge Finanziaria (legge 296/2006) ed i relativi decreti attuativi hanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (c.d. TFR), tra cui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, le nuove disposizioni hanno imposto, per le società aventi un organico superiore a 50 dipendenti alla data di introduzione della riforma, di versare i nuovi flussi di TFR a forme pensionistiche prescelte dal lavoratore oppure, nel caso in cui lo stesso lavoratore abbia optato per il mantenimento in azienda di tali flussi, ad un conto di tesoreria istituito presso l’INPS.
Per i collaboratori delle società italiane con più di 50 dipendenti solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i “piani a benefici definiti”, mentre quello maturato successivamente a tale data viene configurato come un “piano a contribuzione definita” e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società si esauriscono con il versamento periodico di un contributo a terze entità. Pertanto, a conto economico non vengono più accantonate le quote attualizzate, ma sono rilevati tra i costi del personale gli esborsi effettuati alle diverse forme pensionistiche scelte dal collaboratore o al servizio di tesoreria separata istituito presso l’INPS, calcolati in base all’art. 2120 c.c.
Per i collaboratori delle società italiane con meno di 50 dipendenti (Manifold S.r.l. e R.M.S. S.r.l.) il TFR al 31 dicembre 2024 si configura come un piano a benefici definiti. L’obbligazione del Gruppo LU-VE relativa ai piani a benefici definiti ed il costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method).
DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI
I debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività sono iscritti inizialmente al fair value incrementato di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente sono rilevati al valore nominale, non ritenendosi di dover effettuare alcuna attualizzazione e imputazione separata a conto economico degli interessi passivi espliciti o scorporati in quanto non materiali in considerazione dei tempi previsti di pagamento.
CRITERI DI CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA
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I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in Euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell’incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.
A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell’esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non distribuibile fino al suo effettivo realizzo.
RICONOSCIMENTO DEI RICAVI
I ricavi sono iscritti al momento del trasferimento al cliente del controllo sui beni o servizi promessi. I ricavi sono esposti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.
I contratti con i clienti includono generalmente un’unica performance obligation, ossia la vendita del bene, generalmente soddisfatta alla consegna del bene al cliente.
Si segnala che il Gruppo, tramite la sua controllata Refrion S.r.l., ha iniziato a realizzare ricavi anche attraverso la realizzazione di progetti di durata pluriennale (i.e: la fornitura di sistemi di raffreddamento dei generatori diesel di emergenza EDG dell’isola nucleare della centrale Hinkley Point C nel Sommerset - UK). Tali progetti prevedono, oltre alla fornitura di prodotti finiti, anche la remunerazione a consuntivo dei servizi di progettazione e di ingegneria propedeutiche allo sviluppo e all’installazione dei prodotti venduti. I ricavi relativi a tali progetti sono riconosciuti over time”, secondo lo stato di avanzamento dei costi sostenuti rispetto al totale dei costi di progetto stimati (in quanto rappresentano una valida proxy dell’entità dei lavori in corso già eseguiti rispetto al completamento del progetto). Eventuali corrispettivi fatturati in eccedenza rispetto al metodo di riconoscimento dei ricavi sopra citato sono sospesi e riconosciuti a titolo di contract liabilities e classificate tra le “Altre passività correnti”.
RICONOSCIMENTO DEI COSTI
I costi e gli oneri sono rilevati in bilancio secondo il principio della competenza economica.
PROVENTI FINANZIARI
I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, unitamente all’effetto del fair value relativamente agli strumenti finanziari derivati. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al
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momento della loro maturazione, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
ONERI FINANZIARI
Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo del tasso di interesse effettivo (al netto o ad incremento dei differenziali scambiati con la controparte nel corso dell’esercizio relativi agli strumenti derivati IRS sottoscritti per la copertura gestionale del rischio sui tassi d’interesse dei finanziamenti), le spese bancarie e gli oneri derivanti dagli strumenti finanziari unitamente all’effetto del fair value degli strumenti finanziari derivati.
IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo LU-VE. Le imposte sul reddito sono rilevate a conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte e le tasse relative agli immobili, sono incluse tra gli altri costi operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell’avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l’annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d’imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le differenze temporanee imponibili non danno luogo a passività differite per partecipazioni in imprese controllate, collegate e joint venture quando il Gruppo LU-VE è in grado di controllare i tempi dell’annullamento delle differenze temporanee imponibili ed è probabile che tali differenze non si annulleranno nel prevedibile futuro
Qualora fosse concessa dalla legislazione fiscale italiana la possibilità di riallineare il valore fiscale dell’avviamento al suo valore contabile, la policy contabile stabilita dagli Amministratori è di non procedere alla rilevazione immediata a conto economico del beneficio fiscale futuro connesso all’affrancamento in contropartita a delle imposte anticipate.
NOTE ESPLICATIVE
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DIVIDENDI
I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.
AZIONI PROPRIE
Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i plusvalori derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
UTILE PER AZIONE
L’utile base per azione è calcolato dividendo la quota del risultato netto dell’esercizio del Gruppo LU-VE per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio. L’utile diluito per azione coincide con l’utile base per azione non essendovi in circolazione opzioni che potrebbero potenzialmente portare all’emissione di nuove azioni della controllante e pertanto comportare effetti diluitivi.
CONTRATTO DI CONSOLIDATO FISCALE
È in essere il Consolidato Fiscale Nazionale (di cui agli artt.117 e seguenti del DPR 917/86 TUIR), il cui perimetro comprende, oltre alla consolidante LU-VE S.p.A., altre quattro società italiane controllate: Thermo Glass Door S.p.A. (TGD), Manifold S.r.l., quest’ultime per gli esercizi 2023-2025, e, a partire dall’esercizio 2024, il sopracitato perimetro, include anche le società Refrion S.r.l. ed RMS S.r.l. (il contratto di consolidato fiscale stipulato tra LU-VE S.p.A. e tali società comprende il periodo 2024-2026).
Il consolidato fiscale nazionale consente di determinare l’IRES corrente su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle società partecipanti. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci sono regolati da specifici accordi tra le parti secondo i quali, in caso di imponibile positivo, le controllate trasferiscono alla controllante le risorse finanziarie corrispondenti alla maggiore imposta da esse dovuta per effetto della partecipazione al consolidato nazionale, in caso di imponibile negativo, ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d’imposta realizzato dalla controllante, se e nella misura in cui vi sono prospettive di redditività che consentano al Gruppo LU-VE l’effettiva riduzione delle imposte correnti o la rilevazione di imposte differite attive.
USO DI STIME
La redazione del bilancio consolidato e delle relative Note Esplicative in applicazione dei principi IFRS richiede da parte della Direzione l’utilizzo di stime e di assunzioni che hanno effetti anche significativi, sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Tali stime e assunzioni sono basate sull’esperienza storica e su altri fattori esogeni ed endogeni
NOTE ESPLICATIVE
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ritenuti rilevanti dalla Direzione. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime.
Le stime e le assunzioni sottostanti sono riviste periodicamente dalla Direzione (almeno annualmente). Eventuali cambiamenti di stima sono rilevati prospetticamente a partire dal periodo in cui tale stima viene rivista.
Nella predisposizione del bilancio consolidato, non sono stati adottati significant judgements durante il processo di applicazione dei principi contabili del Gruppo, ad accezione di quelle che riguardano le stime che abbiano avuto un effetto significativo sugli importi rilevati in bilancio. Le principali assunzioni riguardanti il futuro e le principali cause di incertezza nella stima alla data di chiusura dell’esercizio che presentano un rischio rilevante di dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili delle attività e passività entro l’esercizio successivo sono riportate di seguito.
Recuperabilità del valore degli avviamenti, delle attività immateriali e materiali
La procedura di determinazione delle perdite di valore degli avviamenti, delle attività immateriali e materiali descritta nel paragrafo “Perdite di valore (“Impairment”) delle attività” implica nella stima del valore d’uso l’utilizzo di assunzioni riguardanti: i) la previsione dei flussi di cassa attesi delle cash generating unit (“CGU”) identificate, facendo riferimento al Piano Industriale 2025-2028, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 20 febbraio 2025 ii) la determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC) e iii) la determinazione di un tasso di crescita di lungo periodo (g-rate).
Tali assunzioni si basano sulle prospettive della Direzione: i) di focalizzarsi sul prodotto core(scambiatori di calore ad aria) attraverso l’innovazione di prodotto e processo, gli avanzamenti tecnologici e l’aumento dell’efficienza produttiva degli impianti anche grazie alla specializzazione e alla localizzazione delle produzioni; ii) di focalizzarsi sul miglioramento della redditività e sulla tutela della generazione di cassa attraverso l’incremento dell’efficienza produttiva, la modernizzazione dei processi di selezione e configurazione dei prodotti, di gestione degli ordini ed un’attenta gestione delle spese fisse; iii) Riduzione del profilo di rischio attraverso l’ulteriore sviluppo delle applicazioni in settori non correlati ed all’aumento della copertura territoriale con l’obiettivo nel medio periodo di una riduzione della concentrazione delle vendite nel continente europeo; iv) Migliore sfruttamento della capacità produttiva installata con riduzione dei capex rispetto alla media storica, ma con un focus particolare sull’automazione di tutti i processi aziendali; v) Sfruttamento delle opportunità di crescita principalmente legate:
a scambiatori che utilizzano refrigeranti naturali in linea con quanto previsto dall’ultima revisione della regolamentazione europea F-GAS;
al rafforzamento della presenza negli Stati Uniti in particolare con priorità al segmento datacenter, con crescita nella refrigerazione sia commerciale sia
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industriale e con avvio della produzione in loco di apparecchi ventilati di grande potenza;
rafforzamento della presenza in Cina sia per la sempre maggior attenzione agli scambiatori con refrigeranti naturali, sia grazie all’avvio della produzione locale della gamma outdoorche da un lato aumenta la competitività nel segmento già presidiato della refrigerazione completando il pacchetto di offerta esistente e dall’altro dovrebbe permettere l’ingresso in nuove applicazioni nel campo dei datacenter e delle applicazioni industriali in particolare;
allo sviluppo della catena del freddo, specialmente nei paesi meno avanzati (India e nel medio/lungo periodo Africa) anche a seguito alla progressiva introduzione di normative sempre più stringenti in termini di corretta conservazione degli alimenti lungo tutta la filiera;
alla maggiore attenzione e sensibilità a livello globale ai temi legati all’efficientamento energetico e alla riduzione dell’impatto ambientale di ogni attività umana;
all’elettrificazione: dalla sostituzione di caldaie tradizionali a gas con impianti a pompa di calore eventualmente integrati con pannelli solari, ai forti investimenti attesi a livello mondiale per l’aumento della produzione di energia di qualsiasi tipologia con un focus particolare su quelle provenienti da fonti rinnovabili e per il bisogno di ammodernamento di alcune delle infrastrutture esistenti nei paesi più sviluppati;
Nel campo energetico, in generale, l’obiettivo è l’ampliamento del parco clienti con una particolare attenzione alle applicazioni nei segmenti dei raffreddatori di olio per i trasformatori elettrici, al recupero della C02, alla produzione di idrogeno oltre che nell’ambito dell’energia nucleare.
Le azioni immaginate sui prezzi di vendita fanno ritenere ragionevole il ribaltamento al mercato delle maggiorazioni dei costi attesi negli anni di Piano di materie prime, energia e costo del lavoro consentendo di salvaguardare l’EBITDA in valore assoluto (come abbondantemente fatto in passato). Tali assunzioni tengono conto di una valutazione dei possibili impatti legati al trascinamento delle tensioni geopolitiche attualmente in corso (conflitto russo-ucraino e situazione in Medio Oriente) ed a fenomeni o trend legati al cambiamento climatico o a novità normative, anche di prossima entrata in vigore (es. Carbon Border Adjustment Mechanism).
Come previsto dal principio contabile internazionale IAS 36, poiché le suddette CGU includono un avviamento, la Direzione del Gruppo LU-VE ha effettuato una verifica (Impairment test) volta a determinare che i valori di carico relativi alle attività delle singole CGU siano iscritte in bilancio al 31 dicembre 2024 ad un valore non superiore rispetto a quello recuperabile. In particolare, il Gruppo LU-VE iscrive nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 avviamenti pari ad Euro 64,5 milioni. Tali avviamenti sono attribuiti a due cash generating unit (“CGU”): Componentsper Euro 27,5 milioni e Cooling Systemsper Euro 37,0 milioni, alle quali sono allocate anche immobilizzazioni
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immateriali a vita utile definita per Euro 23,5 milioni, diritti d’uso per Euro 22,7 milioni e immobilizzazioni materiali per Euro 190,9 milioni.
Data la particolare situazione di incertezza del contesto macroeconomico russo dovuta alle sanzioni conseguenti alla guerra in corso tra Russia e Ucraina, e l’esposizione diretta del Gruppo LU-VE nei confronti delle aree interessate dal conflitto, la Direzione del Gruppo LU-VE ha effettuato una verifica (Impairment test) volta a determinare se il valore del Capitale Investito Netto (“CIN”) della società produttiva russa del Gruppo LU-VE, “OOO” SEST LUVE, sia iscritto in bilancio al 31 dicembre 2024 ad un valore non superiore rispetto a quello recuperabile. In particolare, il CIN afferente alla società russa iscritto nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 ammonta complessivamente a 9,6 milioni di Euro (1.017 milioni di Rubli), di cui 6,2 milioni di Euro (660 milioni di Rubli) relativi ad attività materiali ed il residuo valore relativo sostanzialmente al capitale circolante operativo.
Per maggiori informazioni si rimanda allo specifico paragrafo nella successiva Nota 3.2 Attività materiali e diritti d’uso.
Accantonamenti per rischi su crediti
I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell’ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l’esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull’esperienza e sui trend storici e prospettici (forward looking) di incasso.
Si riporta come solo per i crediti della controllata produttiva Russa “OOO” SEST LUVE è stata svolta un’analisi specifica cliente per cliente, data la particolare situazione di incertezza del contesto macroeconomico russo dovuta alle sanzioni conseguenti la guerra in atto.
Imposte sul reddito ed imposte anticipate
Il Gruppo LU-VE è soggetto a diverse legislazioni fiscali sui redditi. La determinazione della passività per imposte del Gruppo LU-VE richiede l’utilizzo di stime da parte della Direzione con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese dalle singole società appartenenti al Gruppo LU-VE negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
Nella verifica circa l’iscrivibilità e la recuperabilità delle imposte anticipate iscritte in bilancio al 31 dicembre 2024 pari a 11,2 milioni di Euro, sono stati presi in considerazione i risultati imponibili derivati dal piano industriale 2025-2028 e dell’esercizio 2029, ottenuto attraverso trascinamento dei valori desumibili dall’ultimo
NOTE ESPLICATIVE
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anno di periodo esplicito del Piano della LU-VE S.p.A. e delle altre società italiane incluse nel perimetro di consolidato fiscale, mediante estrapolazione da quest’ultimi dei redditi imponibili attesi per gli esercizi successivi.
Nella verifica circa la possibilità di iscrivere tali imposte anticipate sono considerati anche gli effetti derivanti dalle differenze temporanee su cui sono contabilizzate imposte differite passive.
Tuttavia, la dinamica futura di vari fattori, tra cui l’evoluzione del difficile contesto economico e finanziario globale, unitamente agli effetti che deriveranno dalle recenti tensioni geopolitiche, richiede che le circostanze e gli eventi che potrebbero determinare una mancata recuperabilità delle imposte anticipate iscritte dal Gruppo vengano costantemente monitorate dal management del Gruppo stesso.
Impatti del cambiamento climatico
Il Gruppo LU-VE ha condotto un’analisi in merito ai rischi fisici e di transizione rilevanti (per maggiori dettagli si rimanda alla Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità) i cui potenziali impatti sulla performance economica e sulla situazione patrimoniale e finanziaria attesa del Gruppo sono stati inclusi nel Piano Industriale 2025-2028 approvato dal Consiglio di Amministrazione di LU-VE S.p.A. il 20 febbraio 2025.
In materia di rischi climatici fisici il Gruppo LU-VE ha condotto una analisi puntuale relativa ai rischi climatici fisici dei propri stabilimenti produttivi; tale analisi, condotta nel 2022, si considera aggiornata e applicabile anche per l'esercizio 2024 in quanto basata su scenari IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), categorie di rischi climatici fisici, metodologie di calcolo e orizzonti temporali ancora in linea con lo stato dell'arte e con il contesto in cui il Gruppo opera. L’analisi è stata condotta considerando diversi scenari futuri correlati a modelli climatici riconosciuti a livello internazionale e basati sui percorsi di concentrazione di emissioni di gas a effetto serra (Representative Concentration Pathways - RPC) sviluppati dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), ossia gli scenari RCP 2.6 e RCP 4.5 e considerando un orizzonte temporale al 2035. Si precisa inoltre che l'analisi è stata sviluppata combinando dati scientifici a livello di asset e rischio climatico, valutato secondo le dimensioni di i) probabilità di accadimento del rischio secondo i diversi modelli climatici, ii) esposizione dell’asset e iii) vulnerabilità, ossia perdite attese in caso di accadimento dell’evento. Tra i principali risultati emerge che i rischi che influenzeranno maggiormente il Gruppo sono la variabilità della temperatura, le precipitazioni intense e la variabilità delle precipitazioni. Al contrario, l’esposizione ad alcuni altri rischi, come ad esempio la siccità e il rischio incendi, non si prevede sia rilevante sugli asset operativi del Gruppo.
In particolare, gli stabilimenti a maggiore rischio climatico fisico sono stati identificati essere quelli in India, Stati Uniti e Italia, per la sede di Flumignano di Talmassons (Udine), ove l’unico rischio potenzialmente materiale è stato identificato per gli stabilimenti in India. Nel Piano Industriale 2025-2028 non è stato inserito alcun effetto
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negativo riveniente da tale rischio fisico; tuttavia, è stata effettuata un’analisi di sensitivity considerando un possibile impatto negativo quantificabile in una diminuzione dell’EBITDA di ognuno degli anni del periodo esplicito di Piano Industriale e del terminal value di 1 milione di Euro per la CGU Components. Tale diminuzione nei flussi futuri del Piano Industriale ridurrebbe la cover del test di impairment della CGU Components di circa il 17%.
Inoltre, ad oggi, nessuno stabilimento è stato oggetto di azioni dedicate per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Nell’ambito del Piano Industriale 2025-2028, il Gruppo ha previsto investimenti (CAPEX) con l’obiettivo di mitigare gli impatti derivanti dalla mitigazione e all’adattamento al cambiamento climatico per un valore complessivo pari a 8,5 milioni di Euro, di cui:
iii)7 milioni di Euro per azioni di riduzione delle emissioni Scope 1 e Scope 2, attraverso investimenti in tecnologie avanzate per processi produttivi a ridotto impatto climatico il cui sviluppo è previsto nel 2025;
iv)e 1,5 milioni di Euro per l’adattamento degli stabilimenti agli effetti del cambiamento climatico, con particolare riferimento opere di adeguamento per mitigare rischi di allagamento e aumentare la protezione dei siti in caso di precipitazioni intense e al raffrescamento dei siti, per mitigare gli effetti negativi delle ondate di calore (Tali importi sono gestiti nel complesso del monte totale Capex previsti a piano per l’adeguamento degli immobili per un totale di circa 6 milioni di Euro).
In materia di rischi di transizione legati al clima il Gruppo LU-VE nel 2024 ha aggiornato l’analisi dei rischi climatici di transizione. Le varie tipologie di rischio di mercato, tecnologici, legali/di policy e di reputazione - sono state valutate in funzione del loro potenziale impatto sul business e della capacità del Gruppo di farvi fronte nel tempo. A titolo di esempio, sono stati valutati i rischi di mercato correlati a incrementi nei costi di produzione e trasporto, dovuti a specifiche condizioni di mercato e a introduzione di nuove normative (come ad esempio Carbon Border Adjustment Mechanism a livello europeo), nonché la richiesta di prodotti a sempre minore impatto emissivo dell'evoluzione di regolamenti e normative allineate alle politiche climatiche, quali ad esempio il Regolamento F-Gas (la cui nuova revisione è stata pubblicata a febbraio 2024). Le opportunità e i rischi di transizione, a differenza dei rischi climatici fisici, non sono stati individuati scientificamente considerando differenti scenari climatici, quello specifico legato alla limitazione del riscaldamento globale a 1,5 °C.
In tale contesto, si rileva come le assunzioni alla base del Piano Industriale 2025-2028 riflettano gli investimenti, circa 97 milioni di Euro, richiesti dall’ampliamento atteso della quota di mercato dei prodotti a refrigeranti naturali e a motori ad alta efficienza (nel piano è stata immaginata una crescita degli scambiatori che utilizzano refrigeranti naturali del 6% nel 2025, dell’11% nel 2026, del 9% nel 2027 e del 7% nel 2028, con conseguente impatto sulla stima dei ricavi), nonché i target incrementali fissati dai contratti di finanziamento bancario in essere in relazione a tali tipologie di prodotto.
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Con riferimento ai costi di approvvigionamento, tematica significativa considerando che le principali materie prime utilizzate dal Gruppo sono frutto di processi produttivi ad alto consumo di energia, gli stessi sono attesi costanti lungo tutto l’arco di Piano, analogamente ai prezzi di vendita applicati dal Gruppo; la marginalità complessiva è in ogni caso assunta costante ed invariante anche in presenza di ulteriori aumenti di tali costi, stante la capacità del Gruppo di trasferire tali incrementi alla clientela tramite rialzo dei prezzi senza effetto sulla domanda, come storicamente avvenuto e consentito dalle condizioni contrattuali applicate generalmente alla clientela. Non sono stati identificati pertanto impatti differenziali sul terminal value rispetto a quelli sull’ultimo anno esplicito di piano (2028)
Da ultimo, si ritiene che ad oggi non sussistano indicatori di impairment con riferimento agli asset impiegati nella produzione di tecnologie tradizionali, stanti le previsioni normative che ne consentiranno la commercializzazione, seppur con vincoli alla quota di mercato complessiva, perlomeno lungo tutto il prossimo decennio. A tale proposito il Piano Industriale prevede investimenti annui per circa 8 milioni di Euro dedicati al mantenimento in efficienza degli impianti, per consentire la continuità produttiva anche sulla linea di prodotto a refrigeranti tradizionali.
Si segnala infine come nel presente bilancio non sono stato stati rilevati componenti di reddito negativi relativi a rilevazione di fondi rischi, svalutazioni di prodotti finiti/merci, impairment di attività immateriali rivenienti dagli impatti del climate change (né con riferimento a rischi fisici che di transizione). Si ricorda che nell’esercizio 2023 il Gruppo aveva rilevato impairment di attività rivenienti da eventi climatici estremi di 1,6 milioni e relativi rimborsi assicurativi di 1,4 milioni di Euro.
Impatti conflitto russo-ucraino
Il Gruppo LU-VE continua a monitorare con grande attenzione l’evoluzione del conflitto tra Russia ed Ucraina. L’estrema diversificazione geografica delle vendite fa che l’esposizione del Gruppo in quest’area in termini di fatturato sia pari solamente al 7,9% ed al 2,5% del capitale investito netto (9,0 milioni di Euro). Il capitale investito netto include circa 2,5 milioni di Euro di capitale dell’esercizio netto, di cui 10,2 milioni di Euro di rimanenze di magazzino. Al 31 dicembre 2024 l’esposizione in termini di portafoglio ordini è pari al 8,8%.
Al 31 dicembre 2024 la situazione patrimoniale-finanziaria delle società controllate con sede in Russia (dove OOO SEST LU-VE è una società produttiva e commerciale, mentre OOO LU-VE Moscow una pura società commerciale) è principalmente composta da:
-Attività non correnti (che oltre alle immobilizzazioni materiali e immateriali include le imposte anticipate) pari a 6.663 migliaia di Euro (5.217 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023);
-Capitale dell’esercizio netto pari a 2.465 migliaia di Euro;
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-Disponibilità liquide e attività finanziarie correnti (Time Deposit) per 31.235 migliaia di Euro (21.473 migliaia di euro al 31 dicembre 2023). L’incremento è al netto dell’effetto negativo di circa 1,4 milioni di Euro dell’impatto del cambio EUR/RUB;
-Debiti intercompany per 1.387 migliaia di Euro (1.400 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023).
Nell’estrema ipotesi di perdita del controllo delle due società residenti in Russia (OOO SEST LU-VE e OOO LU-VE Moscow) a causa di eventi fuori dalla discrezionalità del Gruppo LU-VE, oltre agli effetti già quantificati sulle vendite, sul capitale investito netto, sulla perdita delle disponibilità liquide e delle attività finanziarie correnti il Gruppo LU-VE sarebbe obbligato a contabilizzare a conto economico la riserva di traduzione negativa relativa alle due società che redigono il bilancio con valuta funzionale in rubli pari a 11,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2024. I crediti intragruppo vantati dalle altre società del Gruppo LU-VE verso le due controllate russe sono pari a 1,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2024 (1,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2023). Nessuna società del Gruppo LU-VE al 31 dicembre 2024 ha garantito i debiti delle due società russe nei confronti di terze parti.
Con specifico riferimento all’operatività delle società russe, si conferma che, considerando che la produzione in Russia è esclusivamente orientata al mercato domestico e si riferisce a prodotti ad uso civile legati ai bisogni primari dei clienti, il Gruppo LU-VE ha deciso di mantenere operativo il plant di Lipetsk.
Le attività di fornitura intragruppo allo stabilimento russo rimangono sostanzialmente sospese e sostituite con forniture dirette da parte dei fornitori terzi. Le società russe del Gruppo LU-VE hanno inoltre attivato un’adeguata diversificazione dei servizi logistici al fine di assicurare continuità di fornitura. Le stesse società lavorano solo su basi attive e quindi non è stato necessario fare alcun intervento dal punto di vista finanziario.
Il Gruppo LU-VE ha attivato inoltre un’attività di monitoraggio in relazione alle misure restrittive che vengono adottate dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti nei confronti della Russia e di singoli soggetti sanzionati, per garantire il loro integrale rispetto. Il Gruppo ha mantenuto le linee guida volte a disciplinare i rapporti con le proprie controllate russe e le attività commerciali in Russia.
Il Gruppo ha inoltre istituito procedure di verifica in merito alla possibilità di esportare in Russia propri prodotti e componenti e mantenuto procedure per la verifica degli Ultimate Beneficial Owner dei propri clienti e fornitori in aree sensibili, per verificare che non rientrino fra i soggetti oggetto di sanzioni.
Infine, il Gruppo ha ottenuto da UAMA (Unità per le Autorizzazioni dei Materiali di Armamento): (i) l’autorizzazione per proseguire, a favore delle proprie controllate russe, l’attività di licenza di software nonché (ii) l’autorizzazione affinché il Direttore Generale
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delle due società russe, cittadino italiano, potesse continuare a prestare, a favore delle stesse, i propri servizi direzionali.
2.2NUOVI PRINCIPI CONTABILI
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2024
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo LU-VE a partire dal 1° gennaio 2023:
oIn data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-currented in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants”. Tali modifiche hanno l’obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Inoltre, le modifiche migliorano altresì le informazioni che un’entità deve fornire quando il suo diritto di differire l’estinzione di una passività per almeno dodici mesi è soggetto al rispetto di determinati parametri (i.e. covenants). L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
oIn data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback”. Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d’uso trattenuto. L’adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
oIn data 25 maggio 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements”. Il documento richiede ad un’entità di fornire informazioni aggiuntive sugli accordi di reverse factoring che permettano agli utilizzatori del bilancio di valutare in che modo gli accordi finanziari con i fornitori possano influenzare le passività e i flussi finanziari dell’entità e di comprendere l'effetto di tali accordi sull’esposizione dell’entità al rischio di liquidità.
NOTE ESPLICATIVE
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PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS OMOLOGATI DALL’UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO LU-VE AL 31 DICEMBRE 2024
Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell’Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti, ma tali principi non sono obbligatoriamente applicabili e non sono stati adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2024:
oIn data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability”. Il documento richiede ad un’entità di applicare una metodologia da applicare in maniera coerente al fine di verificare se una valuta può essere convertita in un’altra e, quando ciò non è possibile, come determinare il tasso di cambio da utilizzare e l’informativa da fornire in nota integrativa. La modifica si applicherà dal gennaio 2025, ma è consentita un’applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall’adozione di tale emendamento.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL’UNIONE EUROPEA AL 31 DICEMBRE 2024
Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.
oIn data data 30 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento “Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments—Amendments to IFRS 9 and IFRS 7″. Il documento chiarisce alcuni aspetti problematici emersi dalla post-implementation review dell’IFRS 9, tra cui il trattamento contabile delle attività finanziarie i cui rendimenti variano al raggiungimento di obiettivi ESG (i.e. green bonds). In particolare, le modifiche hanno l’obiettivo di:
-Chiarire la classificazione delle attività finanziarie con rendimenti variabili e legati ad obiettivi ambientali, sociali e di governance aziendale (ESG) ed i criteri da utilizzare per l’assessment del SPPI test;
-determinare che la data di regolamento delle passività tramite sistemi di pagamento elettronici è quella in cui la passività risulta estinta. Tuttavia, è consentito ad un’entità di adottare una politica contabile per consentire di eliminare contabilmente una passività finanziaria prima di consegnare
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liquidità alla data di regolamento in presenza di determinate condizioni specifiche.
Con queste modifiche, lo IASB ha inoltre introdotto ulteriori requisiti di informativa riguardo in particolare ad investimenti in strumenti di capitale designati a FVOCI.
Le modifiche si applicheranno a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal gennaio 2026. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell’introduzione di questo emendamento sul bilancio consolidato del Gruppo.
oIn data 18 luglio 2024 lo IASB ha pubblicato un documento denominato “Annual Improvements Volume 11”. Il documento include chiarimenti, semplificazioni, correzioni e cambiamenti volti a migliorare la coerenza di diversi IFRS Accounting Standards. I principi modificati sono:
-IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards;
-IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures e le relative linee guida sull'implementazione dell'IFRS 7;
-IFRS 9 Financial Instruments;
-IFRS 10 Consolidated Financial Statements; e
-IAS 7 Statement of Cash Flows.
Le modifiche si applicheranno dal gennaio 2026, ma è consentita un’applicazione anticipata. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell’introduzione di questi emendamenti sul bilancio consolidato del Gruppo.
oIn data 18 dicembre 2024 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato Contracts Referencing Nature-dependent Electricity Amendment to IFRS 9 and IFRS 7”. Il documento ha l’obiettivo di supportare le entità nel rendicontare gli effetti finanziari dei contratti di acquisto di elettricità prodotta da fonti rinnovabili (spesso strutturati come Power Purchase Agreements). Sulla base di tali contratti, la quantità di elettricità generata ed acquistata può variare in base a fattori incontrollabili quali le condizioni meteorologiche. Lo IASB ha apportato emendamenti mirati ai principi IFRS 9 e IFRS 7. Gli emendamenti includono:
-un chiarimento riguardo all’applicazione dei requisiti di own usea questa tipologia di contratti;
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-dei criteri per consentire la contabilizzazione di tali contratti come strumenti di copertura;
-dei nuovi requisiti di informativa per consentire agli utilizzatori del bilancio di comprendere l'effetto di questi contratti sulle performance finanziarie e sui flussi di cassa di un’entità.
La modifica si applicherà dal gennaio 2026, ma è consentita un’applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall’adozione di tale emendamento.
oIn data 9 aprile 2024 lo IASB ha pubblicato un nuovo principio IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements” che sostituirà il principio IAS 1 Presentation of Financial Statements”. Il nuovo principio si pone l’obiettivo di migliorare la presentazione degli schemi di bilancio, con particolare riferimento allo schema del conto economico. In particolare, il nuovo principio richiede di:
-classificare i ricavi e i costi in tre nuove categorie (sezione operativa, sezione investimento e sezione finanziaria), oltre alle categorie imposte e attività cessate già presenti nello schema di conto economico;
-Presentare due nuovi sub-totali, il risultato operativo e il risultato prima degli interessi e tasse (i.e. EBIT).
Il nuovo principio inoltre:
-richiede maggiori informazioni sugli indicatori di performance definiti dal management;
-introduce nuovi criteri per l'aggregazione e la disaggregazione delle informazioni;
-introduce alcune modifiche allo schema del rendiconto finanziario, tra cui la richiesta di utilizzare il risultato operativo come punto di partenza per la presentazione del rendiconto finanziario predisposto con il metodo indiretto e l’eliminazione di alcune opzioni di classificazione di alcune voci attualmente esistenti (come ad esempio interessi pagati, interessi incassati, dividendi pagati e dividendi incassati).
Il nuovo principio entrerà in vigore dal gennaio 2027, ma è consentita un’applicazione anticipata. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell’introduzione di questo nuovo principio sul bilancio consolidato del Gruppo.
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA
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oIn data 30 gennaio 2024 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate (“Rate Regulation Activities”) secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.
3COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA CONSOLIDATA
3.1AVVIAMENTO E ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI
Avviamento ed altre attività immateriali(in migliaia di Euro)
Avviamento
 
Altre attività immateriali
 
Totale
 
Storico
 
Al 31 dicembre 2022
77.346
93.707
171.053
 
Incrementi
-
2.599
2.599
 
Decrementi
-
(51)
(51)
 
Riclassificazioni
-
-
-
 
Differenze cambio
(470)
(31)
(501)
 
Al 31 dicembre 2023
76.876
96.224
173.100
 
Incrementi
-
1.617
1.617
 
Decrementi
-
(287)
(287)
 
Riclassificazioni
-
-
-
 
Differenze cambio
565
(41)
524
 
Al 31 dicembre 2024
77.441
97.513
174.954
 
Fondo
 
Al 31 dicembre 2022
12.915
59.664
72.579
 
Incrementi
-
7.702
7.702
 
Decrementi
-
(5)
(5)
 
Riclassificazioni
-
-
-
 
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA
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42
Differenze cambio
-
(39)
(39)
 
Al 31 dicembre 2023
12.915
67.322
80.237
 
Incrementi
-
6.681
6.681
 
Decrementi
-
(9)
(9)
 
Riclassificazioni
-
-
-
 
Differenze cambio
-
(35)
(35)
 
Al 31 dicembre 2024
12.915
73.959
86.874
 
Valore contabile Netto
 
Al 31 dicembre 2023
63.961
28.902
92.863
 
Al 31 dicembre 2024
64.526
23.554
88.080
 
Avviamento
L’incremento della voce “Avviamento” per 565 migliaia di Euro è riconducibile alla conversione ai cambi al 31 dicembre 2024 degli avviamenti generatisi nei precedenti esercizi dalle acquisizioni della società indiana Spirotech Ltd e della società statunitense LU-VE US Inc.
Come già riportato al paragrafo Criteri di valutazionedella nota 2.1 Principi contabili”, si segnala che Il fondo ammortamento dell'avviamento si riferisce all'importo rilevato all' 01 gennaio 2014 secondo i precedenti principi contabili e non più movimentato da tale data.
Ai sensi del principio IAS 36, l’avviamento non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica almeno annuale per riduzione di valore, o più frequentemente, qualora si verifichino specifiche circostanze che possano richiedere un’immediata valutazione di eventuali perdite di valore (Impairment Test).
Il Gruppo LU-VE ha sottoposto a verifica di recuperabilità il valore contabile del Capitale Investito Netto (CIN) al 31 dicembre 2024, il quale include, tra le altre, il valore dell’avviamento. Per quanto riguarda l’avviamento, ai fini del test d’impairment, il valore è stato allocato a due unità generatrici di flussi finanziari (CGU Cash Generating Unit) identificate (“Componentse Cooling Systems”), in linea con i settori operativi identificati secondo l’IFRS 8. Il management non ha individuato altre unità generatrici di flussi finanziari di livello inferiore con flussi di cassa largamente indipendenti da considerare nell’allocazione dell’avviamento.
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In particolare, il Gruppo LU-VE iscrive nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 avviamenti pari ad Euro 64,5 milioni, attribuiti alla CGU Componentsper 27,5 milioni di Euro (27,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2023) e alla CGU Cooling Systemsper 37,0 milioni di Euro (invariato rispetto al 31 dicembre 2023) alle quali sono allocate anche immobilizzazioni immateriali a vita utile definita per Euro 23,5 milioni, diritti d’uso per Euro 22,7 milioni e immobilizzazioni materiali per Euro 190,9 milioni.
Nel determinare il valore recuperabile di tali CGU, individuato nel valore d’uso come sommatoria dei flussi di cassa attualizzati generati in futuro ed in modo continuativo del CIN (metodo Discounted Cash Flow Unlevered), la Direzione ha fatto riferimento al Piano Industriale 2025-2028 di Gruppo approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 20 febbraio 2025, le cui assunzioni sono riportate in maniera dettagliata nel paragrafo “Uso di stime - Recuperabilità del valore degli avviamenti, delle attività immateriali e materiali” cui si rimanda.
Il costo medio ponderato del capitale calcolato ai fini dell’attualizzazione dei flussi si basa su una ponderazione tra il costo del debito e il costo dell’equity, elaborato sulla base dei valori di aziende comparabili a LU-VE e operanti quindi nello stesso settore di attività.
I valori utilizzati nel calcolo del costo medio del capitale (estrapolati dalle principali fonti finanziarie) sono i seguenti:
-struttura finanziaria di settore: 8,25% (capitale di terzi) e 91,75% (capitale proprio) per entrambe le CGU, considerando la media di un panel di società comparabili;
-beta relevered di settore: 1,093 per la “CGU Componentse 1,095 per la “CGU Cooling Systems”;
-tasso risk free: 4,85% per la “CGU Componentse 3,27% per la “CGU Cooling Systems–determinati considerando il rendimento medio degli ultimi 6 mesi dei government bond con scadenza dieci anni, in considerazione dei Paesi in cui ciascuna CGU opera (in linea con il test effettuato per l’esercizio 2023);
-premio per il rischio: 5,50% (attribuibile ai Paesi con rating AAA – da fonte prof. P. Fernandez, Survey: Market Risk Premium and Risk-Free Rate used for 96 countries in 2024);
-gross cost of debt: determinato considerando il rendimento medio dei Corporate Bond con rating BBB con scadenza a 10 anni relativi al settore Industrials (Fonte: Capital IQ).
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Il valore recuperabile include anche il valore terminale dei flussi di reddito (Terminal Value) che è stato calcolato con il metodo della “rendita perpetua” considerando un tasso di crescita (g-rate) pari al 2,53% e al 2,05% rispettivamente per la “CGU Componentse per la “CGU Cooling System. Tale tasso è stato calcolato come media ponderata tra l’inflazione di lungo periodo dei paesi in cui le CGU operano (fonte “IMF”) e i relativi ricavi. Nel Terminal Value è stato considerato un flusso di cassa operativo pari all’ultimo anno esplicito di piano (2028), al netto dei flussi finanziari generati nell’ultimo anno esplicito dalla controllata “OOO” SEST LUVE, come descritto nella Nota 3.2; il Terminal Value risultante è inoltre rettificato in modo da riflettere una situazione “a regime”. È stato infatti bilanciato il livello di ammortamenti e degli investimenti e si è ipotizzata una variazione di capitale circolante pari a zero. È stato inoltre considerato un tax rate ponderato in considerazione dei Paesi in cui operano le due CGU.
In maggior dettaglio, ai fini della determinazione del valore recuperabile del Capitale Investito Netto, l’attualizzazione dei flussi di cassa è stata effettuata utilizzando un tasso di attualizzazione (WACC) che tiene conto dei rischi specifici dell’attività e che rispecchia le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro. Sono stati calcolati due differenti WACC, pari a 10,21% per la CGU Components e 8,77% per la CGU Cooling Systems.
Dagli impairment test effettuati, approvati dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo tenutosi in data 13 marzo 2025, non sono emerse perdite di valore, risultando il valore d’uso delle CGU ottenuto, sempre superiore al valore contabile per entrambe le CGU.
Come richiesto dallo IAS 36 e dalle linee guida per l’impairment test redatte dall’O.I.V., il Gruppo LU-VE ha effettuato un’analisi di sensitività relativamente al valore recuperabile delle suddette CGU, analizzando l’effetto di una variazione del tasso di sconto utilizzato per attualizzare i flussi di cassa attesi (WACC) e del g-rate, mantenendo inalterate le principali ipotesi sottostanti il piano.
È stata condotta un’ulteriore analisi di sensitività, analizzando la variazione del valore recuperabile al variare del tasso di sconto utilizzato per attualizzare i flussi di cassa attesi (WACC) (+1%/-1%) e al variare degli ammortamenti/investimenti di Terminal Value, sempre mantenendo inalterate tutte le altre principali ipotesi sottostanti il piano.
Tali analisi di sensitività non hanno mostrato criticità, confermando le risultanze in termini di tenuta del test.
In aggiunta, il management ha provveduto a determinare il WACC di break-even, l’abbattimento dell’EBITDA e il g-rate di break-even (che eguagliano Value in Use e Carrying Amount), ottenendo i risultati riportati di seguito:
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA
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-incremento del WACC (mantenendo inalterate tutte le altre assunzioni di piano) pari a circa +2,53% per la CGU Components e circa +8,40% per la “CGU Cooling Systems”;
-abbattimento dell’EBITDA nel periodo esplicito di Piano e in Terminal Value (mantenendo inalterate tutte le altre assunzioni di piano) pari a -17,83% per la “CGU Components” e -39,68% per la “CGU Cooling Systems”;
-g-rate di break even (mantenendo inalterate tutte le altre assunzioni di piano): riduzione del g-rate di TV parametro non significativo. Pur portando lo stesso ad un valore nullo per entrambe le CGU, la Cover non si azzererebbe.
Infine, con riferimento agli impatti dei rischi rinvenienti dal climate change sulla determinazione dei flussi di cassa del periodo esplicito di piano e del terminal value, predisposti per le due CGU al fine del test di impairment, si segnala che:
Per quanto riguarda i rischi di transizione, non si ritiene ci possano essere impatti differenziali rispetto a quelli previsti dal piano approvato dagli Amministratori;
Per quanto riguarda i rischi fisici, non si ritiene ci possano essere impatti differenziali rispetto a quelli previsti dal piano approvato dagli Amministratori, tranne che per la CGU components. Tale impatto negativo è quantificabile in una riduzione dei flussi di cassa sia nel sopracitato periodo esplicito sia nel terminal value per un importo pari a 1 milioni di Euro per la CGU components (1 milione di Euro legati ai maggiori costi da sostenersi per mitigare con impianti di condizionamento le aree produttive indiane dagli effetti derivanti dalle Heatwave”). La menzionata riduzione dei flussi di cassa porterebbe a una riduzione della cover della CGU components del 17,3%.
Sulla base degli impatti identificati e rivenienti dal rischio di climate change non si ritengono applicabili ulteriori analisi di sensitività (ad esempio incremento +1/- 1 gradi centigradi rispetto all’accordo di Parigi).
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA
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Altre attività immateriali
La seguente tabella illustra il maggior dettaglio delle informazioni relative alle altre attività immateriali:
Dettaglio altre attività immateriali(in migliaia di Euro)
Lista Clienti
 
Marchi
 
Costi di sviluppo
Costi di sviluppo in corso
Software
Altre
Totale
 
Storico
 
Al 31 Dicembre 2022
20.579
26.889
17.384
2.044
26.587
224
93.707
 
Incrementi
-
15
303
676
1.226
379
2.599
 
Decrementi
-
-
-
(22)
(5)
(24)
(51)
 
Riclassificazioni
-
-
600
(698)
101
(3)
-
 
Differenze cambio
-
-
9
11
(35)
(16)
(31)
 
Al 31 Dicembre 2023
20.579
26.904
18.296
2.011
27.874
560
96.224
 
Incrementi
-
-
20
356
1.171
70
1.617
 
Decrementi
-
-
-
(241)
(9)
(37)
(287)
 
Riclassificazioni
-
-
1.533
(1.533)
369
(369)
-
 
Differenze cambio
-
(7)
(7)
(2)
(17)
(8)
(41)
 
Al 31 dicembre 2024
20.579
26.897
19.842
591
29.388
216
97.513
 
Fondo
 
Al 31 Dicembre 2022
6.227
15.463
15.265
-
22.699
10
59.664
 
Incrementi
1.678
2.129
1.218
-
2.674
3
7.702
 
Decrementi
-
-
-
-
(5)
-
(5)
 
Riclassificazioni
-
-
-
-
-
-
-
 
Differenze cambio
-
-
(5)
-
(34)
-
(39)
 
Al 31 Dicembre 2023
7.905
17.592
16.478
-
25.334
13
67.322
 
Incrementi
1.678
1.591
1.319
-
2.090
3
6.681
 
Decrementi
-
-
-
-
(9)
-
(9)
 
Riclassificazioni
-
-
-
-
-
-
-
 
Differenze cambio
-
(4)
(12)
-
(19)
-
(35)
 
Al 31 dicembre 2024
9.583
19.179
17.785
-
27.396
16
73.959
 
Valore contabile Netto
 
Al 31 dicembre 2023
12.674
9.312
1.818
2.011
2.540
547
28.902
 
Al 31 dicembre 2024
10.996
7.718
2.057
591
1.992
200
23.554
 
Lista clienti
La movimentazione dell’esercizio della Lista clienti fa riferimento principalmente all’ammortamento dell’esercizio.
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47
Marchi
La movimentazione di tale voce fa riferimento principalmente all’ammortamento dell’esercizio.
Costi di sviluppo e costi di sviluppo in corso
Il totale dei Costi di sviluppo sostenuti nell’esercizio sono stati 376 migliaia di Euro riferibili a progetti per lo sviluppo di nuovi prodotti.
In particolare l’attività di sviluppo si è concentrata su una rinnovata gamma di raffreddatori di liquido per applicazioni Datacenter, su una rinnovata gamma di controllori elettronici (adottando innovative tecniche di AI, consentendo un deciso miglioramento dell’interfaccia uomo macchina) e in parallelo sono proseguiti i progetti legati allo sviluppo di nuove soluzioni dedicate all’applicazione pompe di calore, coprendo diversi ambiti applicativi, che vanno dalle soluzioni per pompe di calore residenziali, alle tecnologie destinate alle pompe di calore per le reti di teleriscaldamento, alle pompe di calore per produrre calore da impiegare all’interno di processi industriali. Inoltre, rimane importante lo sviluppo legato all’applicazione dei fluidi naturali.
Nel corso dell’esercizio sono stati inoltre riclassificati da “Costi di sviluppo in corso” a “Costi di sviluppo” 1.533 migliaia di Euro di progetti conclusisi con esito positivo nel 2024.
I decrementi dell’esercizio, pari a 241 migliaia di Euro, si riferiscono a svalutazioni di progetti di sviluppo in corso che, sulla base delle informazioni acquisite nel corso dell’esercizio, non sono stati ritenuti più realizzabili.
Software
I software si sono incrementati di 1.171 migliaia di Euro; i progetti principali sviluppati nell’esercizio sono relativi all’implementazione e al miglioramento di nuove evolutive in SAP, al software per la quotazione dei prodotti, al software per la gestione del prodotto e ad altri software gestionali per una miglior operatività a livello di Gruppo.
Altre attività immateriali
Le Altre attività immateriali si sono incrementate per 70 migliaia di Euro (379 migliaia di Euro nel precedente esercizio) e si riferiscono prevalentemente a sviluppi di software, e di database al momento non ancora entrati in funzione.
Gli incrementi in immobilizzazioni immateriali hanno comportato un assorbimento di cassa per 1.617 migliaia di Euro.
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48
Le attività immateriali sono state ricomprese nelle considerazioni sul test di impairment soprariportate in quanto allocate alle due CGU identificate dalla Direzione.
3.2ATTIVITÀ MATERIALI E DIRITTI D’USO
Altre attività materiali(in migliaia di Euro)
Immobili
Impianti e Macchinari
Diritti d'uso
Altre attività materiali
Attività materiali in corso
Totale
Storico
 
 
 
 
 
 
Al 31 dicembre 2022
127.789
176.783
30.149
42.397
12.758
389.876
Incrementi
12.119
10.314
3.039
5.303
10.708
41.483
Decrementi
(355)
(2.586)
(2.171)
(486)
(325)
(5.923)
Riclassificazioni
6.938
1.848
-
721
(9.507)
-
Differenze cambio
(351)
(973)
(72)
55
513
(828)
Al 31 dicembre 2023
146.140
185.386
30.945
47.990
14.147
424.608
Incrementi
2.272
5.541
16.187
2.842
7.172
34.014
Decrementi
(831)
(1.102)
(10.660)
(551)
(679)
(13.823)
Riclassificazioni
1.569
7.128
-
1.694
(10.391)
-
Differenze cambio
853
888
102
174
50
2.067
Al 31 dicembre 2024
150.003
197.841
36.574
52.149
10.299
446.866
Fondo
Al 31 dicembre 2022
32.853
122.977
13.761
31.021
-
200.612
Incrementi
3.268
11.776
5.573
4.055
-
24.672
Decrementi
(2)
(2.099)
(1.852)
(410)
-
(4.363)
Riclassificazioni
-
-
-
-
-
-
Differenza cambio
(414)
(1.301)
(13)
3
-
(1.725)
Al 31 dicembre 2023
35.705
131.353
17.469
34.669
-
219.196
Incrementi
3.690
11.537
5.543
4.368
-
25.138
Decrementi
(831)
(1.009)
(9.196)
(479)
-
(11.515)
Riclassificazioni
-
-
-
-
-
-
Differenza cambio
(45)
293
52
127
-
427
Al 31 dicembre 2024
38.519
142.174
13.868
38.685
-
233.246
Valore contabile netto
Al 31 dicembre 2023
110.435
54.033
13.476
13.321
14.147
205.412
Al 31 dicembre 2024
111.484
55.667
22.706
13.464
10.299
213.620
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49
Al 31 dicembre 2024, gli incrementi del costo storico delle immobilizzazioni materiali e dei diritti d’uso ammontano a 34.014 migliaia di Euro riconducibili principalmente come segue:
o2.272 migliaia di Euro si riferiscono all’incremento degli investimenti in terreni e fabbricati, in particolare relativi allo stabilimento di proprietà della controllata Refrion S.r.l e agli stabilimenti di proprietà della Capogruppo LU-VE S.p.A. di Limana e Borgo Valbelluna;
o5.541 migliaia di Euro si riferiscono all’ampliamento della capacità produttiva esistente tramite l’acquisto di nuovi impianti e macchinari (per ulteriori informazioni si rimanda al paragrafo “Investimenti” riportato all’interno della Relazione Unica sulla Gestione);
o16.187 migliaia di Euro relativi all’iscrizione degli effetti dell’IFRS 16 di cui 13.894 migliaia di Euro riferiti all’incremento di immobili in locazione (in particolare ai siti produttivi in locazione di Fincoil LU-VE OY (rinnovo per ulteriori 5 anni), di Alonte (rinnovo per ulteriori 6 anni) e LU-VE HEAT EXCHANGERS (TIANMEN) Co. Ltd (ampliamento del sito produttivo), 1.212 migliaia di Euro per l’uso di autoveicoli in locazione e 1.136 migliaia di Euro per l’uso di carrelli elevatori e altri macchinari.
o10.014 migliaia di Euro relativi al programma di investimenti tecnologici in Italia e all’estero principalmente per l’ampliamento e la razionalizzazione dei siti produttivi delle società del gruppo SPIROTECH Heat Exchangers Pvt. Ltd. e LU-VE HEAT EXCHANGERS (Tianmen) Co, Ltd.
Nell’esercizio gli investimenti in immobilizzazioni materiali hanno generato un assorbimento delle disponibilità liquide per complessivi 18.289 migliaia di Euro (pari al totale degli incrementi di gruppo per 34.014 migliaia di Euro, al netto degli incrementi riferiti all’IFRS 16 di 16.187 migliaia di Euro e all’effetto netto rispetto al 31 dicembre 2023 degli investimenti non ancora pagati di 642 migliaia di Euro, classificati all’interno della voce “Altre passività correnti”).
Per un maggiore dettaglio degli investimenti dell’esercizio, si rimanda a quanto riportato nella Relazione Unica sulla Gestione.
Tali immobilizzazioni materiali sono state ricomprese nel test di impairment sopra descritto in quanto allocate alle due CGU identificate dalla Direzione.
A tal proposito si riporta come, data la particolare situazione di incertezza del contesto macroeconomico russo dovuta alle sanzioni conseguenti alla guerra in corso tra Russia ed Ucraina, e l’esposizione diretta del Gruppo LU-VE nei confronti delle aree interessate dal conflitto, la Direzione del Gruppo LU-VE ha effettuato una verifica (Impairment test) volta a determinare che il valore del Capitale Investito Netto (“CIN”) della società produttiva russa del Gruppo LU-VE, “OOO” SEST LUVE, sia iscritto in bilancio al 31 dicembre 2024 ad un valore non superiore rispetto a quello recuperabile. In particolare,
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50
il CIN afferente alla società russa iscritto nel bilancio del Gruppo LU-VE al 31 dicembre 2024 ammonta complessivamente a circa 9,6 milioni di Euro (1.017 milioni di Rubli), di cui circa 6,2 milioni di Euro (659 milioni di Rubli) relativi ad attività materiali ed il residuo valore relativo sostanzialmente al capitale circolante operativo.
In particolare, nel determinarne il valore recuperabile, individuato nel valore d’uso come sommatoria dei flussi di cassa attualizzati (metodo Discounted Cash Flow Unlevered), la Direzione ha fatto riferimento al Piano Industriale della “OOO” SEST LUVE (approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo della LU-VE S.p.A. il 20 febbraio 2025), sviluppato lungo un orizzonte temporale finito (2025-2028), coerentemente con il periodo esplicito del Piano Industriale di Gruppo non includendo nel valore recuperabile il valore terminale dei flussi di reddito (Terminal Value), al fine di riflettere l’incertezza da parte del Gruppo di poter beneficiare dei flussi di cassa della controllata nel lungo periodo. Il piano riflette l’ipotesi che “OOO” SEST LUVE svolga il proprio business esclusivamente per clienti russi, senza il coinvolgimento diretto delle società del Gruppo LU-VE nella catena di approvvigionamento.
Ai fini della determinazione del valore recuperabile del Capitale Investito Netto, stante la situazione di estrema incertezza, l’attualizzazione dei flussi di cassa è stata effettuata utilizzando un tasso di attualizzazione (WACC= Ke, in quanto è stata prevista una struttura finanziaria full equity) che si ritiene tenga conto dei rischi specifici dell’attività e del contesto geo-politico di riferimento, pari al 17,51%, determinato con il metodo dell’unconditional adjustment partendo dal tasso risk free degli Stati Uniti ed aggiungendo l’Equity Risk Premium della Russia (Fonte: Damodaran).
Dall’ impairment test effettuato, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo tenutosi in data 13 marzo 2025, non sono emerse perdite di valore.
3.3PARTECIPAZIONI
Il Gruppo LU-VE possiede le seguenti partecipazioni:
Partecipazioni(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Altre partecipazioni
141
141
-
Totale
141
141
-
Le altre partecipazioni non hanno subito variazioni nell’esercizio e si riferiscono principalmente a partecipazioni di minoranza (non di controllo) rinvenienti dall’apporto del gruppo Refrion, tra cui le società Refrion D.o.o. con sede in Serbia e Refrion Schweiz GmbH, con sede in Svizzera.
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3.4ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI
La voce in oggetto al 31 dicembre 2024 è così composta:
Altre attività non correnti(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Altre attività non correnti
283
828
(545)
Totale
283
828
(545)
La voce “Altre attività non correnti” si riferisce principalmente a depositi cauzionali versati a fronte di forniture di servizi (276 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023). La variazione dell’esercizio, di 545 migliaia di Euro, è riconducibile principalmente all’estinzione dei crediti del gruppo Refrion garantiti dai precedenti soci.
3.5RIMANENZE
La voce in oggetto al 31 dicembre 2024 è così composta:
Rimanenze(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Materie prime, sussidiarie e di consumo
78.645
83.748
(5.103)
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
10.309
9.999
310
Prodotti finiti e merci
22.637
27.444
(4.807)
Fondo svalutazione magazzino
(10.530)
(10.360)
(170)
Totale
101.061
110.831
(9.770)
Il decremento delle rimanenze di 9.770 migliaia di Euro è dovuto ai seguenti fattori:
o9.852 migliaia di Euro (generazione netta di cassa) è principalmente legato alle logiche di stoccaggio che sono tornate ad essere ispirate ai principi del just in time”, con effetti positivi sulla riduzione delle giacenze di magazzino per una risposta al mercato con tempi di consegna in linea con le aspettative;
o82 migliaia di Euro di effetto delta cambi positivi nell’esercizio.
Le rimanenze delle controllate, per i prodotti acquistati da società del Gruppo LU-VE, sono state rettificate per i margini infragruppo ed è stato calcolato il relativo effetto fiscale.
L’incremento del fondo svalutazione magazzino per 170 migliaia di Euro è dovuto a:
-incremento netto di 119 migliaia di Euro per maggiori accantonamenti contabilizzati a conto economico alla voce “Variazione delle rimanenze”;
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA
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52
-incremento per effetto delta cambio per 51 migliaia di Euro.
3.6CREDITI COMMERCIALI
La voce in oggetto a fine esercizio è così composta:
Crediti Commerciali(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Crediti verso clienti
113.424
97.828
15.596
Fondo svalutazione crediti clienti
(10.463)
(10.038)
(425)
Totale
102.961
87.790
15.171
Così come maggiormente dettagliato nel seguito, l’incremento dei crediti verso clienti di 15.171 migliaia di Euro è dovuto principalmente ad un minor ricorso alla cessione dei crediti pro soluto nel corso del 2024 rispetto al 2023 e un aumento dei giorni medi di incasso, di cui per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo “1.6 Indicatori alternativi di performance” della Relazione Unica sulla Gestione.
Le sopra menzionate variazioni dei Crediti commerciali hanno portato ad un assorbimento di cassa di 15.171 migliaia di Euro.
L’incremento del fondo svalutazione crediti per 425 migliaia di Euro è dovuto a:
-incremento netto di 652 migliaia di Euro per maggiori accantonamenti, contabilizzati a conto economico alla voce “Ripristino/(Svalutazione) netta di attività finanziarie” (Nota 4.6);
-decremento per 186 migliaia di Euro per utilizzi;
-decremento per 41 migliaia di Euro per delta cambi.
Si rimanda alla Relazione Unica sulla gestione per gli effetti prezzo e volume riferiti al fatturato.
Inoltre, il totale dei crediti ceduti alle società di Factoring è di 21.081 migliaia di Euro (32.167 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023) di cui 18.002 migliaia fanno riferimento ai crediti ceduti nel mese di dicembre 2024 (28.107 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023). Tutte le cessioni sono di natura pro-soluto. L’incidenza dei crediti ceduti nel mese di dicembre rispetto al fatturato degli ultimi 12 mesi è pari al 3,07% (4,56% al 31 dicembre 2023).
Tutti i crediti verso clienti sono esigibili entro i successivi 12 mesi e derivano da normali operazioni di vendita.
Tra i crediti commerciali sono stati registrati contract assets (fatture da emettere relativi a prestazioni già effettuate dal Gruppo LU-VE) per un importo pari a 32 migliaia di Euro
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53
ed una riduzione dei crediti commerciali per compensi variabili (prevalentemente riferiti a note credito da emettere per bonus concessi ai clienti) pari a 1.699 migliaia di Euro.
Di seguito la suddivisione dei crediti commerciali per area geografica:
Crediti commerciali per area geografica(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Italia
28.886
21.029
7.857
Paesi UE
60.007
53.325
6.682
Paesi Extra UE
24.531
23.474
1.057
Fondo svalutazione crediti
(10.463)
(10.038)
(425)
Totale
102.961
87.790
15.171
Di seguito lo scadenziario dei crediti commerciali:
Crediti commerciali per scadenza(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Crediti correnti (non scaduti)
96.604
77.703
18.901
Scaduto fino a 30 gg
8.168
10.451
(2.283)
Scaduto da 30 a 60 gg
1.900
1.980
(80)
Scaduto da 60 a 90 gg
546
711
(165)
Scaduto da più di 90 gg
6.206
6.983
(777)
Totale
113.424
97.828
15.596
Il Gruppo LU-VE valuta il fondo svalutazione crediti commerciali ad un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito. Le perdite attese sui crediti commerciali sono stimate utilizzando una matrice di accantonamento per fasce di scaduto, facendo riferimento alla propria esperienza storica in materia di perdite su crediti, ad un’analisi della posizione finanziaria dei creditori, corretta per comprendere fattori specifici del creditore, le condizioni economiche generali dell’industria in cui opera il creditore e ad una valutazione dell’evoluzione corrente e prevista di tali condizioni alla data di riferimento del bilancio.
Anche al 31 dicembre 2024 si riporta come la stima delle perdite attese include prudenzialmente i potenziali impatti forward-looking sul possibile peggioramento del merito creditizio dei clienti e dei Paesi in cui operano e sulle loro capacità di far fronte alle proprie obbligazioni. Solo per i clienti della controllata produttiva russa “OOO” SEST LUVE è stata svolta un’analisi specifica circa la solvibilità di ogni singolo cliente a causa della situazione di incertezza dovuta alle sanzioni economiche conseguenti alla situazione di guerra.
Per i termini medi di incasso si rimanda alla Relazione Unica sulla Gestione, paragrafo “Indicatori alternativi di performance”.
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54
La seguente tabella, in base all’IFRS 9, dettaglia il profilo di rischio dei crediti commerciali in base alla matrice di accantonamento rivista dal Gruppo LU-VE nel 2024. Siccome l’esperienza storica del Gruppo LU-VE non mostra profili di perdite su crediti significativamente diversi per segmento di clientela, il fondo svalutazione crediti basato sul livello dello scaduto non è ulteriormente suddiviso in base a raggruppamenti della propria base clienti.
31/12/2024(in migliaia di Euro)
Non scaduto
<30
31 – 60
61 - 90
>90
Totale
Tasso di perdita attesa
3,77%
3,89%
8,5%
24,9%
100,0%
9,2%
Stima del valore contabile lordo al momento dell'inadempimento
96.604
8.168
1.900
546
6.206
113.424
Perdite attese lungo tutta la vita del credito
              3.641
              318
                162
                   136
               6.206
10.463
Non sono iscritti in bilancio crediti commerciali di durata residua superiore ai 5 anni.
3.7CREDITI VERSO ERARIO PER IMPOSTE CORRENTI
Tale voce risulta così composta:
Crediti verso Erario per imposte correnti(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Crediti verso l'Erario per IVA
5.343
5.405
(62)
Crediti verso l’Erario
4.849
3.798
1.051
Altri
199
153
46
Totale
10.391
9.356
1.035
I crediti verso l’Erario per IVA risultano sostanzialmente in linea con l’anno precedente.
I crediti verso l’erario per 4.849 migliaia di Euro si riferiscono principalmente a (i) 2.990 migliaia di Euro a crediti non direttamente o immediatamente compensabili con le imposte dirette (1.829 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023), (ii) 1.495 migliaia di Euro per imposte sostitutive su interessi di Time deposit (811 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023), (iii) acconti di imposta versati nel 2024 per 325 migliaia di Euro (1.133 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023).
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55
3.8ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI
Le attività finanziarie correnti incluse in questa voce fanno parte della categoria “FVTPL”prevista dall’IFRS 9. Si tratta di strumenti finanziari, i cui flussi finanziari contrattuali non sono costituiti unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull’importo del capitale da restituire, e sono detenuti dal Gruppo nel quadro di una strategia pro-tempore, il cui obiettivo, a parità di rischio, è l’ottimizzazione del costo netto del debito. I Time deposit, che appartengono alla categoria “Held to collect” prevista dell’IFRS 9, sono valutati al costo ammortizzato. Tale voce risulta così composta:
Attività finanziarie correnti(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Time deposit
32.596
32.855
(259)
Polizze di capitalizzazione
10.351
10.169
182
Fair Value derivati
1.722
7.100
(5.378)
Altri titoli
272
263
9
Totale
44.941
50.387
(5.446)
Al 31 dicembre 2024 i contratti di Time deposit sottoscritti dalle società del Gruppo ammontano a 167.305 migliaia di Euro (118.354 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023), di cui 32.596 migliaia di Euro (32.855 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023, smobilizzati nel corso del 2024) nella sezione “Attività finanziarie correnti” in quanto aventi scadenza superiore ai tre mesi, e 134.709 migliaia di Euro (85.499 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023, anch’essi interamente smobilizzati nel corso del 2024) classificate nella voce “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”, in quanto aventi scadenza inferiore ai tre mesi, per maggiori dettagli si rinvia alla nota 3.10 “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti” e alla nota 3.20 “Posizione finanziaria netta”. Le società del Gruppo che al termine dell’esercizio presentano liquidità investita in Time deposit il cui termine è superiore ai tre mesi sono: la controllata russa “OOO” SEST LU-VE per 23.345 migliaia di Euro, e la controllata indiana SPIROTECH Heat Exchangers Pvt. Ltd per complessivi 9.251 migliaia di Euro. Tutti i contratti di Time deposit prevedono la remunerazione del capitale investito e degli interessi maturati alla scadenza dei termini contrattuali.
Al 31 dicembre 2024 gli investimenti Time deposit hanno generato proventi finanziari per 8.496 migliaia di Euro rilevati a Conto Economico nelle voci “Proventi finanziari” di cui incassati 6.305 migliaia di Euro. I disinvestimenti e gli investimenti in Time Deposit con durata superiore a tre mesi ma comunque inferiore all’anno, nel corso del 2024, hanno comportato una generazione netta di cassa di 259 migliaia di Euro.
La voce “Polizze di capitalizzazione” al 31 dicembre 2024 accoglie i seguenti strumenti finanziari:
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56
-polizze Ramo I emesse da ARCA Vita S.p.A., sottoscritte nel corso del 2023, per 5.000 migliaia di Euro al netto di commissioni non materiali di sottoscrizione, il cui fair value al 31 dicembre 2024 al fair value per un valore pari a 5.266 migliaia di Euro. Tali polizze consentono, dopo il conferimento di un premio unico, l’eventuale rivalutazione annuale, ovvero al 31 dicembre di ogni anno, del capitale in funzione del rendimento ottenuto dalla gestione. Le polizze ARCA Vita sono vincolate per i primi 12 mesi dalla loro sottoscrizione avvenuta, a decorrere dei quali la liquidità investita potrà esser smobilizzata senza alcun vincolo. La valutazione al fair value al 31 dicembre 2024, ha comportato la contabilizzazione di una variazione positiva pari a 181 migliaia di Euro (si rimanda alla nota 4.8 - Proventi finanziari);
-polizze Ramo I e Ramo III emesse dalla società SOGELIFE SA, sottoscritte nel corso del 2023, per 5.000 migliaia di Euro, al netto delle commissioni non materiali di sottoscrizione (quest’ultime contabilizzate a Conto Economico nella voce “Oneri finanziari”) e il cui fair value 31 dicembre al fair value per un valore pari a 5.085 migliaia di Euro. Tali polizze prevedono un rendimento minimo garantito e consentono, dopo il conferimento di un premio unico, l’eventuale rivalutazione annuale del capitale in funzione del rendimento ottenuto dalla gestione. Le polizze SOGELIFE SA, non prevedono vincoli per il riscatto anticipato.
La voce Fair Value derivati” rappresenta il fair value al 31 dicembre 2024 dei contratti derivati stipulati dalle società del Gruppo.
La tabella seguente riepiloga gli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2024 suddiviso per tipologia:
Strumenti finanziari derivati al 31/12/2024(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
31/12/2024
31/12/2023
TIPOLOGIA
NOZIONALE ORIGINARIO
NOZ. Breve
NOZ. M/L
NOZ. Breve
NOZ. M/L
FAIR VALUE
FAIR VALUE
IRS su finanziamenti
563.000
110.353
246.110
102.438
221.463
1.200
6.306
Opzioni su valute
42.286
43.105
-
13.734
-
410
794
Commodities Swap
2.718
2.718
-
-
-
112
-
Totale
608.004
156.176
246.110
116.172
221.463
1.722
7.100
Totale Nozionale
402.286
337.635
Al 31 dicembre 2024 gli strumenti finanziari derivati sugli IRS stipulati dalle società del Gruppo LU-VE presentano un fair value positivo per 1.200 migliaia di Euro (6.306 migliaia di Euro al 31 dicembre 2024), mentre gli strumenti finanziari derivati su valute, detenuti dal Gruppo LU-VE presentano un fair value positivo per 410 migliaia di Euro (positivo per 794 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023). Si segnala che il Gruppo al 31 dicembre 2024 detiene strumenti finanziari derivati su commodities che presentano un fair value positivo per 112 migliaia di Euro (al 31 dicembre 2023 il Gruppo non deteneva strumenti
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57
finanziari derivati su commodities). Si rinvia all’ Appendice A per il dettaglio al 31 dicembre 2024 degli strumenti finanziari derivati in essere suddiviso per tipologia.
La variazione negativa del fair value dei derivati per 5.378 migliaia di Euro rispetto al precedente esercizio è principalmente così determinata:
-variazione negativa del fair value per 5.106 migliaia di Euro per strumenti finanziari derivati su tassi d’interesse (nota 4.9 - Oneri finanziari);
-variazione netta negativa del fair value degli strumenti finanziari derivati su operazioni in valuta per 384 migliaia di Euro (nota 4.10 Utili e perdite su cambi);
-variazione netta positiva del fair value per 112 migliaia di Euro degli strumenti finanziari derivati su acquisti delle principali materie prime rame e alluminio;
Gli Altri titoli si riferiscono ad investimenti in certificati assicurativi, con Unicredit, per complessivi 300 migliaia di Euro. La valutazione al fair value al 31 dicembre 2024 ha comportato la contabilizzazione di una variazione positiva pari a 9 migliaia di Euro (si rimanda alla nota 4.8 - Proventi finanziari).
3.9ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI
La voce è così dettagliata:
Altre attività correnti(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Verso dipendenti
172
176
(4)
Anticipi e crediti diversi
3.068
4.584
(1.516)
Totale
3.240
4.760
(1.520)
Il decremento per 1.516 migliaia di Euro della voce anticipi e crediti diversi, si riferisce principalmente al decremento dei crediti diversi iscritti nelle varie società del Gruppo.
3.10DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
La voce è così dettagliata:
Disponibilità Liquide e mezzi equivalenti(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
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58
Disponibilità liquide
136.482
126.560
9.922
Mezzi equivalenti
134.709
85.499
49.210
Totale
271.191
212.059
59.132
Per informazioni in merito alle dinamiche dei flussi di cassa si rimanda al paragrafo 1.5 – “Rendiconto Finanziario Consolidato”.
Le disponibilità liquide sono principalmente concentrate in Italia per un ammontare di 230.956 migliaia di Euro. Il Gruppo LU-VE non ha restrizioni e/o vincoli all’utilizzo di tali importi. Con riferimento alle disponibilità liquide situate nella Federazione Russa, soggette a restrizioni, (in totale circa 7,9 milioni di Euro di cui circa 5,0 nominati in Rubli russi) è prevista la possibilità di una distribuzione rateale di dividendi per un importo massimo mensile di 10 milioni di Rubli (94 migliaia di Euro al cambio del 31 dicembre 2024).
Nella tabella seguente si riporta la ripartizione delle disponibilità liquide per area geografica: le disponibilità liquide dei paesi Extra UE si riferiscono a saldi di conto corrente nominati in Dollari statunitensi (9,9 milioni di Euro), in Rubli russi (5,0 milioni di Euro), in Yuan cinesi (2,0 milioni di Euro), e in Rupie indiane (3,2 milioni di Euro).
Disponibilità liquide per area geografica(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Italia
105.955
93.338
12.617
Paesi UE
11.905
12.051
(146)
Paesi Extra UE
18.622
21.171
(2.549)
Totale
136.482
126.560
9.922
I mezzi equivalenti, si riferiscono alla liquidità investita in Time deposit con durata inferiore ai tre mesi dalle società del Gruppo e si riferiscono principalmente alla Capogruppo LU-VE S.p.A. per 125.000 migliaia di Euro e per 9.709 migliaia di Euro per alle altre società del Gruppo (di cui per 4.790 migliaia di Euro alla controllata cinese LU-VE HEAT EXCHANGERS (Tianmen) Co.Ltd, 4.400 migliaia alla controllata indiana Spirotech Heat Exchangers Private Ltd, e per 519 migliaia di Euro alla controlla russa «OOO» SEST LU-VE Russia, per maggiori dettagli si rimanda alla Nota 3.8 “Attività finanziarie correnti”).
3.11PATRIMONIO NETTO
Il capitale sociale della Capogruppo LU-VE S.p.A. ammonta a 62.704 migliaia di Euro (invariato rispetto al 31 dicembre 2023). Nel corso dell’esercizio 2024 sono stati
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distribuiti dividendi da parte della Capogruppo LU-VE S.p.A. per 8.883 migliaia di Euro utilizzando le riserve di utili.
Al 31 dicembre 2024 la Capogruppo detiene n. 28.027 azioni proprie (0,13% del capitale sociale), acquistate nel corso degli esercizi precedenti ed iscritte in bilancio consolidato a rettifica del patrimonio netto per un valore totale di 288 migliaia di Euro. Nell’esercizio non sono state vendute/acquistate azioni proprie.
Gli interessi di minoranza ammontano a 6.003 migliaia di Euro (5.554 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023). Il risultato di pertinenza di terzi dell’esercizio è stato positivo per 1.324 migliaia di Euro (positivo per 1.618 migliaia di Euro nell’esercizio 2023). L’incremento degli interessi di minoranza è compensato dalla distribuzione di dividendi per 750 migliaia di Euro da parte della SEST LU-VE POLSKA Sp.z.o.o. e dalla distribuzione per 62 migliaia di Euro da parte della società del Gruppo «OOO» SEST LU-VE Russia tutti completamente pagati.
Si evidenzia come al 31 dicembre 2024 la riserva di traduzione pari a negativi 17,8 milioni di Euro (17,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2023) fa riferimento alle seguenti valute: 11,8 milioni di Euro per Rubli russi (8,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2023), 4,7 milioni di Euro per Rupie indiane (6,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2023), 0,4 milioni di Euro per Zloty polacchi (1,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2023), e 1,7 milioni di Euro per altre valute.
Si segnala infine che per le società russe, come riportato nel paragrafo “Conversione in Euro delle situazioni economico-patrimoniali redatte in valuta estera” sono stati utilizzati i cambi indicati dalla Banca Centrale Russa.
3.12FINANZIAMENTI
Tale voce risulta così composta:
 
31/12/2024
31/12/2023
Finanziamenti(in migliaia di Euro)
Correnti
Non correnti
Correnti
Non correnti
Finanziamenti
119.252
263.258
118.620
250.222
Anticipi da banche su fatture
10.000
-
385
-
Totale
129.252
263.258
119.005
250.222
Al 31 dicembre 2024, i finanziamenti bancari ammontano a 382.510 migliaia di Euro (368.842 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Per la composizione della voce, contabilizzata secondo il metodo del costo ammortizzato, l’evoluzione rispetto all’esercizio precedente e le caratteristiche dei finanziamenti bancari detenuti dal Gruppo LU-VE si rimanda alla tabella al paragrafo 9 “Appendice B”. Si ricorda che per i finanziamenti a tasso variabile il Gruppo LU-VE ha
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calcolato al 31 dicembre 2024 il costo ammortizzato sulla base della curva di mercato dei tassi forward alla data di reporting.
In relazione ad alcuni contratti di finanziamento il Gruppo LU-VE si è impegnato a rispettare determinati parametri finanziari ed economici (c.d. covenant), il cui rispetto tuttavia è richiesto solo annualmente in sede di predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre di ogni esercizio. In ottemperanza alla comunicazione Orientamenti ESMA 2021/32-382-1138, sono riportati, alla relativa Appendice cui si rimanda, i finanziamenti in essere al 31 dicembre 2024 per i quali è prevista l’osservanza di requisiti patrimoniali ed economici (covenants) su base consolidata, nonché le caratteristiche dei requisiti stessi (importi in migliaia di Euro).
Di seguito la movimentazione dei finanziamenti nell’esercizio:
Finanziamenti: movimentazione del periodo(in migliaia di Euro)
Saldo iniziale
Accensioni
Rimborsi
Variazione del Costo Ammortizzato (*)
Delta cambio
Saldo finale
Finanziamenti
368.842
135.000
(116.940)
(4.392)
-
382.510
Anticipi da banche su fatture
385
40.000
(30.398)
-
13
10.000
Totale
369.227
175.000
(147.338)
(4.392)
13
392.510
(*) Impatto generato dal calcolo dei flussi di cassa futuri in uscita per interessi sulla base delle curve forward di mercato per i finanziamenti a tasso variabile di cui 2.641 migliaia di Euro si riferiscono all’impatto a conto economico (determinato dall’effetto positivo derivante dall’aggiornamento delle curve dei tassi per 4.128 migliaia di Euro e dall’effetto netto positivo degli interessi di competenza dell’esercizio, ma non ancora pagati pari a 1.487 migliaia di Euro, nota 4.9) e 1.751 migliaia di Euro al rimborso degli interessi di cui parte di competenza dell’esercizio 2023 e pagati nel 2024.
Nel corso dell’anno 2024 relativamente ai finanziamenti sono intervenute le seguenti variazioni:
oErogazione avvenuta a gennaio 2024 di 30.000 migliaia di Euro del finanziamento chirografario sottoscritto a dicembre 2023 con Unicredit S.p.A. per complessivi 30.000 migliaia di Euro. Il finanziamento della durata di 60 mesi (di cui 9 mesi di preammortamento) è finalizzato a supportare le generali esigenze finanziarie connesse allesercizio dellattività del Gruppo LU-VE. Il finanziamento prevede il rispetto di covenants finanziari (cui si rimanda all’Appendice B);
osottoscrizione di un finanziamento chirografario per 30.000 migliaia di Euro con BPER S.p.A. completamente erogato alla data di sottoscrizione, della durata di 60 mesi (di cui 12 mesi di preammortamento). Tale finanziamento, prevede il rispetto di covenants finanziari (cui si rimanda all’Appendice B);
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oNel mese di novembre è stato sottoscritto con B.N.L. S.p.A. un finanziamento chirografario per 35.000 migliaia di Euro completamente erogato alla data di sottoscrizione, della durata di 72 mesi (di cui 6 mesi di preammortamento). Tale finanziamento finalizzato alle generiche necessità aziendali, prevede il rispetto di covenants finanziari. Tale finanziamento, non prevede condizioni migliorative al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità;
oNel mese di novembre, con Intesa Sanpaolo S.p.A. è stato sottoscritto un finanziamento chirografario per 25.000 migliaia di Euro della durata di 72 mesi (di cui 6 di preammortamento) rimborsabile in rate trimestrali a capitale costante. Il finanziamento, finalizzato a sostegno ed espansione volumi operativi del Gruppo, prevede il rispetto di covenants finanziari;
oNel mese di novembre, con Intesa Sanpaolo S.p.A. è stato sottoscritto di un finanziamento chirografario per 15.000 migliaia di Euro con Intesa Sanpaolo S.p.A. della durata di 72 mesi (di cui 6 di preammortamento) rimborsabile in rate trimestrali a capitale costante. Il finanziamento, finalizzato al sostegno dell’espansione dei volumi operativi del Gruppo, prevede il rispetto di covenants finanziari.
orimborsi dell’anno per 116.940 migliaia di Euro interamente riconducibili a rimborsi avvenuti nell’esercizio di rate correnti dei finanziamenti in essere, nessuna estinzione anticipata è avvenuta nel corso del 2024.
oLe nuove accensioni sono state stipulate tenendo conto del costo medio del debito del Gruppo LU-VE e in linea con i tassi di mercato.
Il totale del flusso di cassa assorbito per rimborsi ammonta a 116.940 migliaia di Euro (102.786 migliaia di Euro nel 2023), le sottoscrizioni hanno apportato una generazione di cassa per 135.000 migliaia di Euro.
Si segnala che sui finanziamenti in essere, sottoscritti con Deutsche Bank nel corso del 2020, operano le seguenti garanzie:
ocon riferimento al finanziamento di 5.500 migliaia di Euro con scadenza 11 novembre 2026, opera una garanzia del 90% concessa dal Fondo Centrale di Garanzia PMI ai sensi della Legge n. 40 del 5 giugno 2020, al fine di agevolare le piccole e medie imprese richiedenti, la cui attività è stata danneggiata dall’emergenza Covid-19;
ocon riferimento al finanziamento di 10.000 migliaia di Euro con scadenza 11 novembre 2025, opera una garanzia di pagamento rilasciata da SACE S.p.A. a beneficio della banca a copertura del 50% di quanto dovuto a titolo di capitale e
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interessi corrispettivi da LU-VE S.p.A.. La Garanzia SACE è da intendersi quale intervento di sostegno pubblico per lo sviluppo delle attività produttive beneficiante della controgaranzia dello Stato italiano nell’ambito di applicazione del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 123, “Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese” a norma dell’articolo 4 c. 4 lett. c) della L. 15 marzo 1997 n. 59.
Tutti i finanziamenti bancari in essere sono denominati in Euro, principalmente a tasso variabile indicizzato all’Euribor. Nella successiva Nota 4.16 sono fornite le informazioni sui rischi finanziari.
Nel corso del 2024 relativamente alle voci “Altri anticipi su fatture” sono intervenute le seguenti variazioni:
outilizzi di linee di credito a breve per 40.000 migliaia di Euro;
oestinzioni di linee di credito a breve ammontano a 30.000 migliaia di Euro;
oanticipi su fatture ricevuti dalla controllata indiana SPIROTECH Heat Exchangers Pvt. Ltd per 385 migliaia di Euro. La stessa società nel corso dell’esercizio ha rimborsato 506 migliaia di Euro.
3.13FONDI
La voce è così dettagliata:
Movimentazione Fondi(In migliaia di Euro)
31/12/2023
Acc.ti/(Rilasci)
Utilizzi
Delta cambi
31/12/2024
Fondo indennità suppletiva di clientela
30
90
-
-
120
Fondo garanzia prodotti
5.165
277
(97)
8
5.353
Altri fondi rischi ed oneri
540
-
-
(1)
539
Totale
5.735
367
(97)
7
6.012
Il fondo indennità suppletiva di clientela copre gli importi da corrispondere agli agenti in caso di risoluzione del rapporto di agenzia da parte del Gruppo LU-VE. Nel corso del 2024, il fondo è stato incrementato di 90 migliaia di euro tenendo conto dell’aggiornamento dei margini provvigionali riconosciuti.
Il fondo garanzia prodotti copre il rischio di resi o addebiti da clienti per prodotti già venduti e soggetti a non conformità. Il fondo è stato adeguato a fine esercizio sulla base delle analisi effettuate e dell’esperienza passata. La variazione per 188 migliaia di Euro è spiegata per 180 migliaia di Euro da maggiori accantonamenti al netto di rilasci e utilizzi, frammentati nelle diverse società produttive del Gruppo LU-VE sulla base delle migliori stime effettuate dalle stesse, e per 8 migliaia di Euro da delta cambi positivi.
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63
Gli altri fondi rischi ed oneri sono sostanzialmente rimasti invariati rispetto allo scorso esercizio.
Gli accantonamenti iscritti nei fondi, che rappresentano la stima degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell’esperienza storica, sono stati assoggettati a valutazione attuariale alla data del 31 dicembre 2024. Poiché l’effetto è stato ritenuto trascurabile, lo stesso non è stato recepito nel bilancio consolidato del Gruppo LU-VE al 31 dicembre 2024.
3.14BENEFICI AI DIPENDENTI
I Benefici ai dipendenti ammontano complessivamente a 5.390 migliaia di Euro (5.363 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023) con un incremento netto di 27 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente. La voce si riferisce, per l’intero ammontare al Fondo Trattamento di Fine rapporto (T.F.R.).
Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto si riferisce solo alle società italiane del Gruppo LU-VE ed include sostanzialmente le indennità di fine rapporto di lavoro maturate dal personale in servizio al 31 dicembre, al netto delle anticipazioni concesse ai collaboratori.
Secondo quanto previsto dalla normativa nazionale, l’importo spettante a ciascun dipendente matura in funzione del servizio prestato ed è erogato nel momento in cui il dipendente lascia la società. Il trattamento dovuto alla cessazione del rapporto di lavoro è calcolato in base alla sua durata ed alla retribuzione imponibile di ciascun dipendente. La passività viene annualmente rivalutata sulla base dell’indice ufficiale del costo della vita e degli interessi di legge.
Si ricorda che, a seguito delle modifiche apportate al “Fondo trattamento di fine rapporto” dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007, per le aziende con almeno 50 dipendenti (LU-VE S.p.A., Thermo Glass Door S.p.A., Refrion S.r.l.), le quote maturate a partire dall’1° gennaio 2007 sono destinate, su opzione dei collaboratori, o al Fondo di Tesoreria presso l’INPS o alle forme di previdenza complementare, assumendo la natura di “piani a contributi definiti”. Tali quote non sono, pertanto, soggette a valutazione attuariale e non vengono più accantonate al “Fondo trattamento di fine rapporto”. Il “Fondo trattamento di fine rapporto” maturato al 31 dicembre 2006 rimane un “piano a benefici definiti” con la conseguente necessità di effettuare conteggi attuariali, che però non terranno più conto della componente relativa agli incrementi salariali futuri. Per le società con meno di 50 dipendenti (Manifold S.r.l., RMS S.r.l.), ai sensi dello IAS 19 il fondo al 31 dicembre 2024 è contabilizzato interamente come “Piano a benefici definiti” quindi soggetto a valutazione con tecnica attuariale.
La composizione e la movimentazione della voce al 31 dicembre 2024 è la seguente:
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64
Benefici ai dipendenti(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Passività al 1° gennaio
5.363
5.299
Accantonamenti
383
305
Oneri finanziari
132
154
Pagamenti effettuati
(459)
(505)
(Utili)/Perdite attuariali
(29)
110
Passività al 31 dicembre
5.390
5.363
L’adeguamento a patrimonio netto accoglie una perdita attuariale netta di 29 migliaia di Euro, così determinato:
-Utile attuariale derivante dalla variazione delle principali assunzioni attuariali utilizzate al 31 dicembre 2024 rispetto alla precedente valutazione e dall’effetto della variazione che il collettivo oggetto di valutazione ha subito tra una valutazione e l’altra: 36 migliaia di Euro;
-Perdita attuariale derivante dall’effetto della variazione che le ipotesi finanziare hanno subito tra un esercizio e l’altro: 65 migliaia di Euro.
Gli utili e le perdite attuariali sono iscritti a patrimonio netto tramite il prospetto di conto economico complessivo.
I valori rilevati a conto economico sono inclusi nella voce “Costi del personale” (Nota 4.5).
Le principali ipotesi finanziarie e demografiche utilizzate alla data dell’ultima valutazione di riferimento del 31 dicembre 2024 sono le seguenti:
Ipotesi Finanziarie
31/12/2024%
31/12/2023%2
Tasso di sconto (indice IBOXX Eurozone Corporate AA 10+)
3,18 - 3,38
3,08 - 3,17
Inflazione
2,00
2,00
Tasso incremento salari
1,00 - 2,50
1,00 - 2,50
Tasso incremento TFR
3,00
3,00
Ipotesi demografiche
31/12/2024
31/12/2023
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65
Tasso di mortalità
ISTAT 2022
Tabella RG48 della Ragioneria Generale dello Stato
Invalidità
Tavole INPS
Tavole INPS
Turnover del personale
2,0% - 7,0%
2,0% - 7,0%
Anticipi
1,50% - 5,0%
1,50% - 5,0%
Età in pensionamento
100% al raggiungimento dei requisiti AGO
100% al raggiungimento dei requisiti AGO
Di seguito si riporta l’analisi di sensitività per il fondo trattamento di fine rapporto. La seguente tabella riporta la variazione del fondo al variare dell’ipotesi attuariale più significativa, vale a dire il tasso di sconto:
Sensitivity fondo T.F.R. al 31/12/2024(in migliaia di Euro)
0,25%
-0,25%
Tasso di attualizzazione
(114)
79
3.15ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE
La voce “Altre passività finanziarie” si riferisce ai debiti finanziari legati all’applicazione dell’FRS 16.
Di seguito il dettaglio della voce per la parte non corrente:
Altre passività finanziarie non correnti(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Debiti finanziari IFRS 16
16.498
6.920
9.578
Altri debiti finanziari non correnti
-
7.490
(7.490)
Totale
16.498
14.410
2.088
Nella voce “debiti finanziari IFRS16” sono riportati tutti i debiti finanziari a lungo dei contratti rientranti nell’applicazione del principio contabile IFRS 16.
Il decremento della voce “Altri debiti finanziari non correnti” di 7.490 migliaia di Euro e dovuta al:
odecremento di 6.500 migliaia di Euro per l’esercizio della call option per l’acquisto del residuo 25% di REFRION S.r.l.; era stata concessa al socio di minoranza una analoga put option (valore al 31 dicembre 2023, calcolato secondo una precisa formula contrattuale). Il prezzo per l’esercizio dell’opzione è stato definito tra le parti nel mese di luglio 2024 nella misura di 7.360 migliaia di Euro, e la differenza
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66
di 860 migliaia di Euro è stata iscritta a conto economico negli oneri finanziari (Nota 4.9 Oneri finanziari);
odecremento di 990 migliaia di Euro dovuto all’estinzione di quota parte di corrispettivo differito riferito all’acquisto del 75% del Gruppo Refrion.
Di seguito il dettaglio della voce per la parte corrente:
Altre passività finanziarie correnti(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Debiti finanziari IFRS 16
4.656
5.147
(491)
Altre passività finanziarie
4
8
(4)
Totale
4.660
5.155
(495)
Nella voce “debiti finanziari IFRS16” sono riportati tutti i debiti finanziari a breve dei contratti rientranti nell’applicazione del principio contabile IFRS 16.
3.16DEBITI COMMERCIALI
La ripartizione per area geografica dei debiti commerciali è la seguente:
Debiti commerciali(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Italia
43.962
47.586
(3.624)
Paesi UE
21.940
20.688
1.252
Paesi Extra UE
42.389
27.385
15.004
Totale
108.291
95.659
12.632
L’incremento di 12.632 migliaia di Euro è dovuto principalmente all’aumento dei giorni medi di pagamento (di cui per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nella Relazione annuale sulla gestione).
La variazione dei “Debiti commerciali” ha pertanto comportato un incremento di cassa 12.632 migliaia di Euro.
Tra i debiti commerciali sono stati registrati contract liabilities (anticipi ricevuti da clienti prima di aver effettuato alcuna prestazione) per un importo pari a 15.179 migliaia di Euro derivanti dalle vendite di prodotti.
Al 31 dicembre 2024 non sono presenti debiti scaduti di importo significativo, il Gruppo LU-VE ha ricevuto decreti ingiuntivi per debiti scaduti. Si segnala che il Gruppo non ha in essere contratti di supplier financing e/o di reverse factoring.
Non sono iscritti in bilancio debiti commerciali di durata residua superiore ai 5 anni.
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67
Gli Amministratori ritengono che il valore d’iscrizione dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.
3.17DEBITI PER IMPOSTE
La voce è così dettagliata:
Debiti per imposte(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Verso Erario per imposte sul reddito
1.638
3.922
(2.284)
Ritenute Fiscali
2.942
2.948
(6)
Verso Erario per IVA
1.781
1.783
(2)
Totale
6.361
8.653
(2.292)
La riduzione del debito verso l’Erario per 2.284 migliaia di Euro è principalmente legata all’effetto netto fra conti e carico fiscale dell’esercizio.
3.18ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI
La voce è così dettagliata:
Altre passività correnti(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Verso il personale
18.082
17.595
487
Verso istituti previdenziali
7.970
8.033
(63)
Verso amministratori e sindaci
2.538
2.277
261
Altri debiti correnti
9.690
10.019
(329)
Totale
38.280
37.924
356
Le “Altre passività correnti” sono sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente. L’incremento per 356 migliaia di Euro è dovuto principalmente a:
oaumento netto del debito verso il personale e istituti previdenziali per 424 migliaia di Euro, per premi di risultato, mensilità aggiuntive e incentivi all’esodo;
odecremento per altre passività “Verso amministratori e sindaci” e “Altri debiti correnti” rispettivamente per 261 migliaia di Euro e 329 migliaia di Euro che riflette il decremento del debito per investimenti in acquisto di immobilizzazioni;
All’inizio dell’esercizio 2025 i debiti verso il personale e verso istituti previdenziali sono stati liquidati secondo le scadenze di pagamento previste.
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68
3.19IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE
La voce è così dettagliata:
Imposte anticipate e differite(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Imposte anticipate
11.227
11.039
188
Imposte differite passive
(13.698)
(14.109)
411
Posizione netta
(2.471)
(3.070)
599
Di seguito è analizzata la natura delle differenze temporanee che determinano l’iscrizione di imposte differite e anticipate e la loro movimentazione durante l’esercizio in corso e quello precedente.
Imposte differite e anticipate: movimentazione dell'esercizio(in migliaia di Euro)
PERDITE FISCALI
AMM.TI
FUSIONI/ACQUISIZIONI GROSS UP
VALUTAZIONE ATTUARIALE TFR
ACCANTONAMENTI E RETTIFICHE DI VALORE
ALTRE DIFFERENZE
TOTALI
01.01.2023
(530)
      1.807
11.857
39
(5.203)
(8)
       7.962
A conto economico
(3.067)
216
(856)
(2)
(823)
(385)
(4.917)
A patrimonio netto
-
-
-
(27)
-
-
(27)
Riclassifche
-
(21)
-
-
310
(289)
-
Delta cambi
-
(28)
-
-
33
47
52
31.12.2023
(3.597)
1.974
11.001
10
(5.683)
(635)
3.070
A conto economico
512
(354)
(960)
-
(260)
404
(658)
A patrimonio netto
-
-
-
7
-
-
7
Riclassifiche
-
26
(12)
-
13
(27)
-
Delta cambi
-
42
-
-
5
(5)
42
31.12.2024
(3.085)
1.688
10.029
17
(5.925)
(263)
2.461
Al 31 dicembre 2024, le imposte anticipate si riferiscono:
- alla rilevazione nel conto economico dell’esercizio delle perdite fiscali delle società italiane presenti nel perimetro di consolidato fiscale per le quali si prevede il loro utilizzo in compensazione di redditi imponibili futuri nell’arco dei prossimi cinque esercizi sulla base dei redditi imponibili futuri previsti dalle stesse società;
- all’impatto fiscale differito della valutazione attuariale del trattamento di fine rapporto delle società italiane a seguito dell’applicazione del principio IAS 19;
- alle differenze fiscali sugli accantonamenti ai fondi delle società del Gruppo;
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69
- ad altre differenze fiscali, che riguardano le riprese temporanee nette quali ad esempio emolumenti non pagati e differenze cambi.
Al 31 dicembre 2024 le imposte differite sono relative:
- a differenze fiscali su ammortamenti contabili e quelli riconosciuti fiscalmente sulle immobilizzazioni in alcune società del Gruppo;
- allo stanziamento di imposte sul disavanzo di fusione del 2008 allocato ai terreni e all’effetto fiscale derivante dall’allocazione dei plusvalori rispetto ai valori contabili per l’acquisizione di Spirotech (2016), LU-VE US (2018), “AL Air” (2019) e del gruppo Refrion (2022).
- allo stanziamento di imposte differite passive relative ad eventuali future distribuzioni di utili o di riserve da parte delle controllate del Gruppo.
In ottemperanza all’emendamento Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transactionpubblicato da IASB in data 7 Maggio 2021, si segnala che le imposte anticipate e differite generate dai contratti di lease, principalmente riconducibili alla controllata finlandese Fincoil LU-VE OY, sono rispettivamente pari a 1.984 migliaia di Euro e 2.056 migliaia di Euro presentati al netto nel bilancio.
Come riportato nella precedente nota 2.2 “Uso di stime”, nella verifica circa l’iscrivibilità e la recuperabilità delle imposte anticipate iscritte in bilancio al 31 dicembre 2024, sono stati presi in considerazione i risultati imponibili derivati dal piano industriale 2025-2028 della Capogruppo e delle società italiane aderenti al consolidato fiscale per il periodo esplicito e, mediante estrapolazione da quest’ultimi dei redditi imponibili attesi per l’esercizio successivo a quello dell’ultimo periodo esplicito. Nella verifica di iscrivibilità sono considerati anche gli effetti derivanti dalle differenze temporanee su cui sono contabilizzate imposte differite passive.
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70
3.20POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
In conformità a quanto previsto dagli Orientamenti ESMA 2021 / 32-382-1138, si segnala che la
posizione finanziaria netta del Gruppo LU-VE è la seguente:
Posizione finanziaria netta(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
A. Disponibilità liquide (Nota 3.10)
136.482
126.560
9.922
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide (Nota 3.8 e 3.10) (*)
134.709
85.499
49.210
C. Altre attività finanziarie correnti (Nota 3.8)
44.941
50.387
(5.446)
D. Totale Liquidità (A+B+C)
316.132
262.446
53.686
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente (Nota 3.12 e 3.15)
4.660
5.155
(495)
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente (Nota 3.12)
129.252
119.005
10.247
G. Indebitamento finanziario corrente (E+F)
133.912
124.160
9.752
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G-D)
(182.220)
(138.286)
(43.934)
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) (Nota 3.12 e 3.15)
279.756
264.632
15.124
J. Strumenti di debito
-
-
-
K. Debiti commerciali ed altri debiti non correnti
-
-
-
L. Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K)
279.756
264.632
15.124
M. Indebitamento finanziario netto (H+L)
97.536
126.346
(28.810)
I mezzi equivalenti (alla lettera B. della tabella riportata sopra) si riferiscono alla liquidità investita in Time deposit dalle società del Gruppo con scadenza inferiore ai 3 mesi (Nota 3.10). L'importo si riferisce per 125.000 migliaia di Euro alla liquidità investita da parte della Capogruppo LU-VE S.p.A., per 4.790 migliaia di Euro alla controllata cinese LU-VE HEAT EXCHANGERS (Tianmen) Co.Ltd 4.400 migliaia di Euro della controllata dal Gruppo
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71
SPIROTECH Heat Exchangers Pvt. Ltd., e per 519 migliaia di Euro alla controlla russa «OOO» SEST LU-VE Russia.
La voce “Altre attività finanziarie correnti” (alla lettera C. della tabella riportata sopra) include 32.596 migliaia di Euro in investimenti in Time deposit, con scadenza superiore ai 3 mesi (Nota 3.8), di cui 23.345 migliaia di Euro relativi alla controllata russa «OOO» SEST LU-VE, e 9.251 migliaia di Euro alla controllata indiana del Gruppo SPIROTECH Heat Exchangers Pvt. Ltd.
La voce “Debito finanziario corrente” (alla lettera E. della tabella riportata sopra) sostanzialmente in linea con l’anno precedente comprende 4.656 migliaia di Euro riferiti ai contratti rientranti nell’applicazione del principio contabile IFRS16.
La voce "Debito finanziario non corrente" alla lettera I. della tabella riportata sopra) comprende 263.258 migliaia di Euro di debiti per finanziamenti valutati al costo ammortizzato, e 16.498 migliaia di Euro riferiti ai contratti rientranti nell’applicazione del principio contabile IFRS 16. L’incremento della voce rispetto all’anno precedente, di 15.124 migliaia di Euro include 13.036 migliaia di Euro di incremento del debito su finanziamenti valutati al costo ammortizzato a medio e lungo termine (nota “3.12 Finanziamenti”), l’incremento di 9.578 migliaia di Euro del debito IFRS16 a medio e lungo termine e il decremento per 7.490 migliaia di Euro delle “altre passività finanziarie non correnti” di cui maggior dettaglio alla nota “3.15 - Altre passività finanziarie”.
Nel paragrafo “1.5 - Rendiconto finanziario consolidato è esposta la movimentazione delle disponibilità liquide e “mezzi equivalenti” (lettera A e B del presente prospetto).
4COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
4.1RICAVI
Nel 2024, i ricavi di vendita sono stati pari a 587.205 migliaia di Euro (615.823 migliaia di Euro nel 2023).
Ricavi per famiglia di prodotto:
Ricavi per prodotto(in migliaia di Euro)
2024
%
2023
%
Variazione
% Variazione
Scambiatori di calore
269.822
45,8%
305.007
49,4%
(35.185)
-11,5%
Apparecchi Ventilati
295.978
50,2%
285.198
46,2%
10.780
3,8%
Porte
15.202
2,6%
16.638
2,7%
(1.436)
-8,6%
Subtotale
581.002
98,6%
606.843
98,3%
(25.841)
-4,3%
Altro
6.203
1,4%
8.980
1,7%
(2.777)
-30,9%
TOTALE
587.205
100,0%
615.823
100,0%
(28.618)
-4,6%
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
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72
Ricavi per area geografica:
Ricavi per area geografica(in migliaia di Euro)
2024
%
2023
%
Variazione
% Variazione
Italia
112.468
19,2%
120.052
19,5%
(7.584)
(6,3%)
Germania
34.184
5,8%
71.594
11,6%
(37.410)
(52,3%)
Francia
44.341
7,6%
45.995
7,5%
(1.654)
(3,6%)
Repubblica Ceca
38.173
6,5%
36.144
5,9%
2.029
5,6%
Polonia
41.563
7,1%
29.458
4,8%
12.105
41,1%
Finlandia
26.705
4,5%
28.118
4,6%
(1.413)
(5,0%)
USA
25.466
4,3%
25.719
4,2%
(253)
(1,0%)
Svezia
25.725
4,4%
20.299
3,3%
5.426
26,7%
Olanda
19.968
3,4%
17.259
2,8%
2.709
15,7%
Austria
10.576
1,8%
16.536
2,7%
(5.960)
(36,0%)
Spagna
18.327
3,1%
15.801
2,6%
2.526
16,0%
Cina
11.602
2,0%
13.759
2,2%
(2.157)
(15,7%)
India
6.918
1,2%
6.289
1,0%
629
10,0%
Altri paesi
171.189
29,2%
168.800
27,4%
2.389
1,4%
TOTALE
587.205
100,0%
615.823
100,0%
(28.618)
(4,6%)
Si rinvia alla Relazione Unica sulla gestione per un commento approfondito in merito ai trend che hanno caratterizzato i mercati di riferimento nel corso dell’esercizio 2024.
Il valore dei corrispettivi delle transazioni con performance obligation non soddisfatte (o non completamente soddisfatte dal Gruppo LU-VE e pertanto non inclusi nei ricavi dell’esercizio 2024) al termine dell’esercizio ammonta a 2.299 migliaia di Euro (1.489 migliaia di Euro nel 2023). Gli Amministratori stimano saranno riconosciuti come ricavo nell’esercizio successivo.
Si segnala che nell’esercizio 2024 non sono stati riconosciuti ricavi significativi attraverso la realizzazione di progetti di durata pluriennale (i.e: la fornitura di sistemi di raffreddamento dei generatori diesel di emergenza EDG dell’isola nucleare della centrale Hinkley Point C nel Sommerset - UK), in quanto la fase produttiva del progetto come previsto inizierà dal 2025.
Il Gruppo, lavorando con operazioni principalmente con una sola performance obligation, non ha, come sopra riportato, valori rilevanti riferiti a performance obligation non soddisfatte alla chiusura dell’esercizio.
4.2ALTRI RICAVI
Altri Ricavi(in migliaia di Euro)20242023Variazione
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
73
Altri ricavi
1.883
1.434
449
Totale
1.883
1.434
449
Gli “altri ricavi” si riferiscono per 500 migliaia di Euro agli incentivi all’export della controllata Spirotech, per 184 migliaia di Euro per i contributi governativi ricevuti dalla controllata cinese LU-VE HEAT EXCHANGERS (Tianmen) Co.Ltd e per 1.199 migliaia di Euro ad altri ricavi marginali distribuiti omogeneamente tra le altre società del Gruppo LU-VE.
4.3ACQUISTI DI MATERIALI
Acquisti di materiali(in migliaia di Euro)
2024
2023
Variazione
Materie prime e componenti di acquisto
274.830
291.264
(16.434)
Materiale di consumo
9.139
11.104
(1.965)
Totale
283.969
302.368
(18.399)
Si rinvia alla Relazione Unica sulla Gestione per un commento approfondito in merito ai costi e ai consumi dell’esercizio.
4.4COSTI PER SERVIZI
Costi per Servizi(in migliaia di Euro)
2024
2023
Variazione
Spese per utilities
10.590
12.162
(1.572)
Spese generali e consulenze
19.719
19.542
177
Spese di pubblicità e promozionali
1.883
1.347
536
Spese per trasporti
13.864
13.451
413
Spese per manutenzioni
7.409
7.841
(432)
Lavorazioni esterne
6.861
7.984
(1.123)
Provvigioni
1.419
1.149
270
Emolumenti agli organi sociali
4.133
4.731
(598)
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
74
Altri costi per servizi
6.842
9.308
(2.466)
Altri costi della produzione
2.822
3.139
(317)
Totale
75.542
80.654
(5.112)
Il decremento di 5.112 migliaia di Euro è dovuto principalmente:
oalla riduzione per 3.127 migliaia di Euro migliaia di Euro dei costi per l’energia, telefoniche e connessioni, alle lavorazioni esterne e manutenzioni;
oalla riduzione di 2.783 migliaia di Euro per altri costi per servizi e altri costi della produzione;
oalla riduzione degli emolumenti agli organi sociali per 598 migliaia di Euro.
Tali riduzioni sono parzialmente compensate da:
oincrementi per 983 migliaia di Euro dei costi per spese generali e consulenze, provvigioni e promozionali;
oincrementi per 413 migliaia di Euro per costi di trasporto.
Pubblicità dei corrispettivi di revisione
Ai sensi dell’articolo 149-duodecies del regolamento emittenti CONSOB si riporta di seguito la tabella riassuntiva dei corrispettivi della revisione contabile prestata dalla società Deloitte & Touche S.p.A., cui è stato conferito l’incarico di effettuare la revisione contabile del bilancio consolidato di Gruppo LU-VE.
Tipologia di Servizi
Soggetto che eroga il servizio
Destinatario
Compensi(in migliaia di Euro)
Revisione Contabile
Capogruppo
205
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
75
Deloitte & Touche S.p.A.
Controllate Italiane
150
Rete della Deloitte & Touche S.p.A.
Controllate Estere
160
Attestazione limitata della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità
Deloitte & Touche S.p.A.
Capogruppo
100
 
45
Altri servizi diversi dalla revisione
Deloitte & Touche S.p.A.
Capogruppo
 
Totale
660
4.5COSTO DEL PERSONALE
Costo del personale(in migliaia di Euro)
2024
2023
Variazione
Salari e stipendi
102.762
100.907
1.855
Oneri sociali
26.530
25.455
1.075
TFR
3.240
3.051
189
Totale
132.532
129.413
3.119
L’incremento della voce “Salari e stipendi” è dovuto principalmente alla normale dinamica salariale e agli effetti dell’adeguamento dei salari all’inflazione.
Il numero medio dei collaboratori del Gruppo LU-VE nel 2024 è stato pari a 3.981 (il numero medio dei collaboratori nel corso del 2023 è stato pari a 4.042). Al 31 dicembre 2024 il numero dei collaboratori del Gruppo è di 3.915 (2.850 operai, 1.027 impiegati e quadri, 38 dirigenti) contro 4.024 unità nel 2023 (2.950 operai, 1.044 impiegati e quadri, 30 dirigenti).
Al 31 dicembre 2024 il numero di collaboratori temporanei è di 829 unità (755 unità nel 2023).
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
76
4.6RIPRISTINO / (SVALUTAZIONE) NETTA ATTIVITÁ FINANZIARIE
Ripristino/(Svalutazione) netta attività finanziarie
2024
2023
Variazione
Ripristino / (Svalutazione) netta di attività finanziarie
(652)
(771)
119
Totale
(652)
(771)
119
La voce accoglie gli accantonamenti netti effettuati nel corso del 2024 secondo l’applicazione del principio IFRS9, riflettendo la stima dei potenziali impatti forward-looking della situazione macroeconomica mondiale sul possibile peggioramento del merito creditizio dei clienti e dei paesi in cui operano e sulle loro capacità di fare fronte alle proprie obbligazioni.
Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota “3.6 – Crediti Commerciali”.
4.7ALTRI COSTI OPERATIVI
Altri costi operativi(in migliaia di Euro)
2024
2023
Variazione
Imposte non sul reddito
                                                          832
                                 814
                                18
Accantonamenti per rischi
                                                          373
                                 276
                                97
Altri oneri di gestione
                                                      2.817
                              2.682
                             135
Totale
4.022
3.772
250
Le imposte non sul reddito includono principalmente imposte sugli immobili di proprietà e le imposte di bollo su polizze e certificati assicurativi.
La voce “Accantonamenti per rischi” accoglie l’incremento dei fondi rischi al netto dei rilasci delle eccedenze. Si rimanda alla Nota “3.13 - Fondi”.
4.8PROVENTI FINANZIARI
Proventi finanziari(in migliaia di Euro)
2024
2023
Variazione
Interessi attivi
9.300
4.705
4.595
Altri proventi finanziari
199
843
(644)
Totale
9.499
5.548
3.951
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77
Il dettaglio degli interessi attivi è il seguente:
o8.496 migliaia di Euro si riferiscono agli interessi maturati su Time deposit nel corso dell’esercizio. Al 31 dicembre 2024 risultano incassati 6.305 migliaia di Euro, la differenza si riferisce alla parte maturata che verrà incassata nel corso del nuovo esercizio (per maggiori dettagli si rimanda alla Nota “3.8 Attività finanziarie correnti”);
o804 migliaia di Euro si riferiscono principalmente agli interessi attivi di conto corrente maturati dalla Capogruppo LU-VE S.p.A. per la gestione della liquidità del Gruppo.
Il dettaglio degli “Altri proventi finanziari” è il seguente:
o192 migliaia di Euro si riferiscono al fair value delle polizze di capitalizzazione e certificati assicurativi, di cui 181 migliaia di Euro si riferiscono alla variazione positiva del fair value al 31 dicembre 2024 delle polizze ARCA VITA e 9 migliaia di Euro alla valutazione al fair value al 31 dicembre 2024 dei certificati assicurativi Unicredit Cash Collect (si rimanda alla Nota “3.8 Attività finanziarie correnti”);
o7 migliaia di Euro relativi ad altri proventi finanziari.
Nell’esercizio risultano incassati proventi finanziari per 6.619 migliaia di Euro pari ai proventi finanziari da conto economico di 9.499 migliaia di Euro al lordo degli interessi su Time deposit ancora da incassare per 2.191 migliaia di Euro, di interessi attivi bancari e altri interessi da incassare per 499 migliaia di Euro e della variazione netta di fair value delle polizze di capitalizzazione per 190 migliaia di Euro in quanto poste non monetarie.
4.9ONERI FINANZIARI
Oneri finanziari(in migliaia di Euro)
2024
2023
Variazione
Interessi passivi verso banche
8.390
8.614
(224)
Altri oneri finanziari
7.295
9.374
(2.079)
Totale
15.685
17.988
(2.303)
Gli “Interessi passivi verso banche” di 8.390 migliaia di Euro si riferiscono agli interessi sui finanziamenti per 16.685 migliaia di Euro, parzialmente compensati dai differenziali scambiati con le controparti su strumenti finanziari IRS per 5.654 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023, e dall’effetto del costo ammortizzato pari a 2.641 migliaia di Euro al 31 dicembre 2024 (determinato dall’effetto positivo derivante dall’aggiornamento delle
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78
curve dei tassi per 4.128 migliaia di Euro e dall’effetto negativo degli interessi di competenza contabilizzati nell’esercizio, ma non ancora pagati pari a 1.487 migliaia di Euro).
La variazione monetaria degli interessi passivi verso banche è negativa per 11.026 migliaia di Euro e la differenza si riferisce principalmente ai ratei interessi passivi di competenza dell’esercizio non ancora pagati al 31 dicembre 2024 e all’effetto del costo ammortizzato.
Il dettaglio degli “Altri oneri finanziari” è il seguente:
-5.106 migliaia di Euro si riferiscono al fair value negativo su strumenti finanziari derivati sottostanti a finanziamenti in essere della LU-VE. S.p.A. (per cui si rimanda alla Nota “3.8 – Attività finanziarie correnti”);
-1.329 migliaia di Euro si riferiscono principalmente agli altri interessi passivi ed oneri finanziari, di cui pagati 933 migliaia di Euro.
-860 migliaia di Euro si riferiscono all’effetto a conto economico dell’aggiornamento del prezzo di esercizio dell'opzione put & call (il cui valore al 30 giugno 2024 è pari 7.360 migliaia di Euro, 6.500 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023) del restante 25% del gruppo Refrion di cui si rimanda alla Nota 3.15 “Altre passività finanziarie” e alla Nota 3.20 – “Posizione finanziaria netta”.
4.10UTILI E PERDITE SU CAMBI
Nel corso del 2024 il Gruppo LU-VE ha consuntivato utili netti su cambi per circa 2.700 migliaia di Euro (utili netti per 2.383 migliaia di Euro nel 2023) dovuti all’indebolimento dell’Euro sulle altre valute (principalmente sul Dollaro Statunitense, sui Renmimbi Yuan cinesi, sulla Rupia indiana e sugli Zloty polacchi).
L’utile netto su cambi non realizzato ammonta a 2.853 migliaia di Euro, ed è composto da 384 migliaia di Euro di delta fair value negativi su strumenti di copertura per rischio di cambi in valuta (per maggiori dettagli si rimanda alla nota 3.8 “Attività finanziarie correnti”), e delta cambi non realizzati positivi per 2.469 migliaia di Euro
La perdita netta su cambi realizzata ammonta a 153 migliaia di Euro.
4.11UTILI E PERDITE DA PARTECIPAZIONI
Nel corso del 2024 non si rilevano per utili e/o perdite derivanti dalla cessione di partecipazioni di alcuna delle società del Gruppo.
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4.12IMPOSTE SUL REDDITO
Imposte sul reddito(in migliaia di Euro)
2024
2023
Variazione
Imposte correnti
                                                    11.870
                              9.965
                          1.905
Imposte differite
(658)
(4.917)
                          4.259
Conguaglio esercizio precedente
                                                            33
(41)
                                74
Totale
11.245
5.007
6.238
Per un’analisi dettagliata delle imposte differite si rimanda alla tabella sulla movimentazione delle imposte anticipate e differite riportata in Nota 3.19 “Imposte anticipate e differite”.
L’incremento delle imposte correnti è legato prevalentemente al maggior risultato ante imposte realizzato nel periodo e al minor ricorso a incentivi fiscali locali rispetto allo stesso periodo del 2023.
Le imposte pagate nell’esercizio ammontano a 14.085 migliaia di Euro.
Con riferimento alla verifica dell’Agenzia delle Entrate sulla Capogruppo relativa agli esercizi 2016, 2017, 2018 e 2019 ed al processo verbale di constatazione relativo all’anno 2019, non sono state avanzate ulteriori richieste e non ci sono state ulteriori attività da parte delle Autorità fiscali.
Per quanto riguarda la verifica fiscale a cui è sottoposta la società controllata LU-VE Iberica S.l. per i periodi d’imposta 2013, 2018 e 2019, è stata consegnata tutta la documentazione richiesta di volta in volta all’Autorità fiscale spagnola.
Con riferimento allo schema d’atto notificato dall’Agenzia delle Entrate di Udine alla controllata Refrion S.r.l. relativo alla verifica di crediti d’imposta riferiti a costi di ricerca e sviluppo, nel corso del terzo trimestre 2024 si è avviato un percorso difensivo che ha portato in prima battuta ad una riduzione degli importi contestati e poi all’adesione da parte della controllata alla proposta transattiva formulata dall’Agenzia delle Entrate (con il riversamento parziale dei crediti utilizzati e con una rinuncia ad alcuni crediti iscritti in bilancio e non ancora utilizzati, senza sanzioni ed interessi) per un ammontare complessivo pari a 245 migliaia di Euro. Si segnala che con riferimento alle passività, trattandosi di crediti di imposta sorti in data antecedente all’acquisizione del Gruppo LU-VE, il Gruppo è protetto dalle garanzie rilasciate dai precedenti soci della sopra citata controllata.
Nella seconda metà del 2024, la Direzione Centrale Grandi Contribuenti e Internazionale dell’Agenzia delle Entrate ha inviato alla Controllante LU-VE S.p.A. richieste di informazioni per poter avviare l’attività istruttoria con riferimento all’istanza
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80
presentata in data 28 dicembre 2020 per l’accesso alla procedura finalizzata alla stipula di accordi preventivi (“Advanced Pricing Agreement” o APA”), prevista dall’art. 31 ter del Dpr. 600/73. La Società ha prontamente risposto a tutte le richieste documentali ricevute.
In data 10 dicembre 2024, l’Autorità fiscale polacca ha fatto pervenire alla controllata Sest-LUVE-Polska Sp.z.o.o. richieste di documentazione in merito all’istanza presentata in data 30 dicembre 2021 per l’accesso alla procedura finalizzata alla stipula di accordi preventivi (“APA”), includendo anche richieste relative ai servizi di Gruppo riaddebitati. La documentazione deve essere presentata entro febbraio 2025.
Per ulteriori dettagli si rimanda alla Nota 8 - “Eventi successivi al 31 dicembre 2024”
Imposte sul reddito(in migliaia di Euro)
2024
2023
 
Imposte sul reddito teoriche
11.296
8.729
 
Effetto fiscale differenze permanenti
574
1.236
 
Imposte sul reddito iscritte in bilancio
11.870
9.965
 
Così ripartite:
 
IRES società controllate italiane
-
721
 
Di cui IRES Capogruppo:
-
-
 
IRAP
588
770
 
Riallineamento fiscale
 
Imposte società estere
11.282
8.474
 
Totale
11.870
9.965
 
Le imposte teoriche sono state determinate applicando l’aliquota fiscale vigente nei vari paesi in cui operano le società del Gruppo LU-VE ai relativi redditi imponibili.
4.13UTILI PER AZIONE
Il calcolo dell’utile per azione base e diluito è basato sui seguenti dati:
Calcolo Utile di base diluito(in migliaia di Euro)20242023 
UTILE (Valori in migliaia di Euro) 
Utile netto dell'esercizio34.49729.745 
NUMERO DI AZIONI 
Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione dell'utile per azione base22.206.34122.206.341 
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81
Effetto di diluizione derivante da azioni ordinarie potenziali
-
-
 
Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione dell'utile per azione diluito
22.206.341
22.206.341
 
 
UTILE PER AZIONE (Valori in unità di Euro)
2024
2023
 
Utile per azione base
1,55
1,34
 
Utile per azione diluito
1,55
1,34
 
4.14DIVIDENDI
Nel mese di maggio 2024, sono stati distribuiti, da LU-VE S.p.A., dividendi pari a 8.883 migliaia di Euro, corrispondente alla distribuzione di un dividendo lordo di Euro 0,40 (zero/40) per ciascuna delle 22.206.341 azioni in circolazione, al netto delle azioni proprie.
In aggiunta sono stati deliberati 812 migliaia di Euro di cui 750 migliaia di Euro a favore degli azionisti di minoranza della controllata polacca SEST LUVE POLSKA Sp.z.o.o. e 62 migliaia di Euro a favore degli azionisti di minoranza della controllata russa «OOO» SEST LU-VE Russia, tutti completamente pagati al 31 dicembre 2024.
Relativamente allesercizio in corso, gli Amministratori hanno proposto il pagamento di un dividendo di 0,42 Euro (zero/42) per azione. Tale dividendo è soggetto all’approvazione degli azionisti nell’assemblea annuale convocata per l’approvazione del bilancio della Capogruppo e non è stato pertanto incluso tra le passività in questo bilancio.
Leventuale dividendo proposto sarà messo in pagamento a partire dal 30 aprile 2025, con stacco cedola n.10 il 28 aprile 2025 (c.d. record date il 29 aprile 2025).
4.15INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ
Il Gruppo LU-VE ha applicato in materia di informativa di settore il principio IFRS 8, che pone lattenzione sulla reportistica utilizzata internamente dal management aziendale, richiedendo di basare le informazioni riportate nellinformativa di settore sugli elementi che il management utilizza per prendere le proprie decisioni operative.
Le Strategic Business Unit (SBU) del Gruppo LU-VE ai sensi del principio IFRS 8 sono identificate nei settori di attività che generano ricavi e costi, i cui risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale ai fini della valutazione delle performance e delle decisioni in merito all’allocazione delle risorse, in linea con le CGU. Le SBU del Gruppo LU-VE sono i seguenti:
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SBU Cooling Systems che include gli apparecchi ventilati (aeroevaporatori, condensatori, gas cooler e raffreddatori di liquido);
SBU Components che include gli scambiatori di calore e le porte di vetro speciali per banchi e vetrine refrigerate.
Il dettaglio del fatturato per SBU nei due esercizi in esame è fornito nella tabella che segue:
Ricavi per SBU(in migliaia di Euro)
2024
%
2023
%
Variazione
% Variazione
Apparecchi Ventilati
295.978
50,9%
285.198
47,0%
10.780
3,8%
SBU COOLING SYSTEM
295.978
50,9%
285.198
47,0%
10.780
3,8%
Scambiatori di calore
269.822
46,5%
305.007
50,3%
(35.185)
-11,5%
Porte
15.202
2,6%
16.638
2,7%
(1.436)
-8,6%
SBU COMPONENTS
285.024
49,1%
321.645
53,0%
(36.621)
-11,4%
TOTALE FATTURATO PRODOTTI
581.002
100,0%
606.843
100,0%
(25.841)
-4,3%
Le SBU sono pertanto individuate come componenti di unimpresa le cui informazioni finanziarie sono disponibili e sono valutate regolarmente dal top management nel decidere come allocare le risorse e nella valutazione delle performance.
Di seguito si forniscono le informazioni suddivise per SBU al 31 dicembre 2024 e 31 dicembre 2023:
 
2024
2023
Segment(in migliaia di Euro)
Components
Cooling System
Costi non allocati
Totale
Components
Cooling System
Costi non allocati
Totale
RICAVI
285.024
295.978
-
581.002
321.639
285.204
-
606.843
EBITDA
30.110
52.409
-
82.519
34.974
43.865
-
78. 839
4.16INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI
Il principio IFRS 7 prescrive alle società di fornire in bilancio informazioni integrative che consentano agli utilizzatori di valutare:
a)la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico delle società stesse;
b)la natura e l’entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari cui le società siano esposte nel corso dell’esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui questi vengono gestiti.
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Il Gruppo LU-VE è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività, in particolare riferibili alle seguenti fattispecie:
-rischio di credito, con particolare riferimento ai normali rapporti commerciali con i clienti
-rischio di mercato (in particolare rischio di cambio, relativo all’operatività in valute diverse da quella funzionale; rischio di tasso di interesse, relativo all’esposizione finanziaria del Gruppo LU-VE; rischio di volatilità dei prezzi delle materie prime);
-rischio di liquidità, che si può manifestare con l’incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l’operatività del Gruppo LU-VE.
Il coordinamento ed il monitoraggio dei principali rischi finanziari sono centralizzati nella Direzione. Il Gruppo LU-VE segue attentamente in maniera specifica ciascuno dei predetti rischi finanziari, intervenendo con l’obiettivo di minimizzarli tempestivamente anche attraverso l’utilizzo di strumenti derivati di copertura.
Fa parte delle politiche del Gruppo LU-VE proteggere l’esposizione alla variazione dei prezzi, dei cambi e dei tassi tramite strumenti finanziari derivati. La copertura può essere effettuata utilizzando contratti a termine, opzioni e interest rate swap.
Si sottolinea come tutti gli strumenti derivati siano stati sottoscritti con finalità di copertura gestionale dei rischi sottostanti. Alla data di presentazione del presente bilancio, tuttavia, non tutti i requisiti richiesti dal principio IFRS 9 per trattare tali derivati secondo le regole dell’hedge accounting sono soddisfatti. Pertanto, la Direzione del Gruppo LU-VE ha ritenuto opportuno trattare tali strumenti quali operazioni di negoziazione, non di copertura.
Categorie di strumenti finanziari
Le seguenti tabelle aggregano informazioni relative a:
-Classi di strumenti finanziari sulla base della loro natura e caratteristiche;
-Valore di carico degli strumenti finanziari;
-Fair value degli strumenti finanziari (ad eccezione degli strumenti finanziari il cui valore di carico approssima il fair value); e
-Gerarchia dei livelli di fair value per le attività e passività finanziarie il cui fair value è riportato.
I livelli da 1 a 3 della gerarchia del fair value sono basati sul grado di osservabilità delle informazioni:
-Valutazioni di fair value di Livello 1 sono quelle derivate da prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi per identiche attività o passività;
-Valutazioni di fair value di Livello 2 sono quelle derivate da inputs diversi dai prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per attività e passività, sia
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direttamente (ad esempio prezzi) o indirettamente (ad esempio derivati dai prezzi);
-Valutazioni di fair value di Livello 3 sono quelle derivate dall’applicazione di tecniche di valutazione che includono inputs per attività o passività che non sono basati su dati di mercato osservabili (inputs non-osservabili).
Attività finanziarie valutate al fair value al 31/12/2024(in migliaia di Euro)
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Totale
Altre attività finanziarie
 
 
 
 
Attività finanziarie correnti
-
10.623
-
10.623
Derivati
-
1.722
-
1.722
Totale
-
12.345
-
12.345
Alcune delle altre attività finanziarie del Gruppo LU-VE sono valutate al fair value ad ogni data di riferimento del bilancio. Alla data di chiusura dell’esercizio non risultano altre passività finanziarie valutate al fair value.
In particolare, il fair value dei contratti di opzione su valute estere, gli interest rate swaps, è calcolato attualizzando i flussi di cassa futuri sulla base dei tassi di cambio forward, dei tassi di interesse forward contrattuali, attualizzati alla data di bilancio (fair value di livello 2).
Il fair value delle altre attività finanziarie deriva dal controvalore degli investimenti in strumenti quotati, aggiustati sulla base della rendita contrattuale, rientrando pertanto nella categoria 2 del fair value.
Di seguito si riportano le categorie di strumenti finanziari:
Strumenti finanziari per categorie IFRS 9(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
 
Attività finanziarie
 
 
 
Costo ammortizzato
 
 
 
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*)
271.191
212.059
 
Time deposit (**)
32.596
32.855
 
Crediti commerciali
102.961
87.790
 
Attività finanziarie non correnti
-
-
 
Fair Value
 
Derivati di negoziazione
1.722
7.100
 
Attività finanziarie correnti
10.623
10.432
 
Passività finanziarie
 
Costo ammortizzato
 
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Finanziamenti
(392.510)
(369.227)
 
Debiti commerciali
(108.291)
(95.659)
 
Debiti finanziari IFRS 16
(21.154)
(12.067)
 
Altri debiti finanziari non correnti
-
(990)
 
(*) Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono 134.709 migliaia di Euro di Time deposit di durata inferiore ai tre mesi e 136.482 migliaia di Euro in denaro depositato presso conti correnti bancari. Si rinvia alla Nota "3.10 - Disponibilità liquide”.
(**) I Time deposit per 32.596 migliaia di Euro rientrano tra le categorie IFRS 9 per la valutazione al costo ammortizzato e si riferiscono agli investimenti della liquidità in conti correnti a deposito vincolato di durata superiore a novanta giorni e comunque inferiore all'anno classificati tra le "Attività finanziarie correnti". Si rinvia alla Nota “3.8 – Attività finanziarie correnti”.
Gestione del rischio di credito
Il Gruppo LU-VE è esposto al rischio di credito derivante dai rapporti commerciali con l’esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali. Il rischio di credito commerciale è monitorato sulla base di procedure formalizzate per la selezione e valutazione del portafoglio clienti, per la definizione dei limiti di affidamento per singolo cliente, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero. In alcuni casi si attiva la richiesta ai clienti di ulteriori garanzie, principalmente nella forma di forme di pagamento garantite o di fideiussioni.
Eventuali allungamenti nei tempi di pagamento da parte dei clienti, inoltre, potrebbero comportare per il Gruppo LU-VE la necessità di finanziare il connesso fabbisogno di capitale circolante.
Prova dei buoni risultati raggiunti sono i livelli storicamente minimi delle perdite su crediti contabilizzate nell’attuale contesto macroeconomico.
La Capogruppo LU-VE S.p.A. è anche esposta al rischio di credito degli emittenti di strumenti finanziari.
Gestione del rischio di cambio
Il Gruppo è esposto al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute derivante da diverse circostanze.
(i) In primo luogo, il Gruppo LU-VE è esposto al rischio di cambio “di natura traslativa”.
Infatti, il Gruppo redige il proprio bilancio consolidato in Euro, mentre detiene partecipazioni di controllo in società che redigono il bilancio in valute diverse dall’Euro (Rublo russo, Zloty polacco, Dollaro americano, Rupia indiana, Corona ceca, Corona svedese, Yuan renminbi cinese, Dirham degli emirati arabi, Dollaro australiano, Sterlina inglese, Won sudcoreano e Dollaro di Hong Kong). Il Gruppo è esposto quindi al rischio
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che le fluttuazioni dei tassi di cambio utilizzati per convertire i dati di bilancio delle controllate, originariamente espressi in valuta estera, influenzino in modo significativo sia i risultati del Gruppo, sia l’indebitamento finanziario netto consolidato, sia il patrimonio netto consolidato. Le principali esposizioni sono monitorate, ma non rientra tra le attuali politiche del Gruppo la copertura di tali rischi di cambio di natura traslativa.
(ii) In secondo luogo, il Gruppo LU-VE è esposto al rischio di cambio c.d. “di natura transattiva” sia per acquisti di beni e di materiali dai fornitori, sia per le vendite ai clienti.
A livello di acquisti, la principale valuta di esposizione del Gruppo LU-VE è il dollaro americano (USD, valuta a cui è legato il costo delle principali materie prime): infatti, le materie prime sui mercati di riferimento sono quotate in USD e il costo viene convertito in Euro applicando alla quotazione in dollari il tasso di cambio USD/Euro del giorno, così facendo ricadere il rischio di cambio sull'acquirente. Inoltre, le società del Gruppo localizzate in paesi in cui la moneta di riferimento è diversa dall'Euro (che pure acquistano le materie prime con contratti che prevedono quale moneta per il pagamento l'Euro e, quindi, subiscono il rischio di cambio USD/Euro evidenziato), sono esposte anche al rischio di fluttuazione del cambio dell'Euro rispetto alle valute locali.
A livello di vendite, le stesse sono principalmente effettuate in Euro. Peraltro, le società Sest-LUVE Polska Sp.z.o.o., HTS, Spirotech e LU-VE Sweden, pur essendo localizzate in paesi che non hanno l'Euro come valuta di riferimento, effettuano la quasi totalità delle loro vendite in Euro e, pertanto, sono esposte al rischio di fluttuazione del cambio dell'Euro rispetto alle valute locali.
Con un’attività svolta a livello centralizzato, al fine di proteggere il risultato dell’esercizio e la situazione patrimoniale e finanziaria da tali fluttuazioni e, pertanto, di ridurre il rischio derivante dalla variazione dei tassi di cambio, il Gruppo valuta la sottoscrizione di strumenti finanziari derivati con l’intento di copertura dei rischi sottostanti: in particolare nel corso del 2024, sono stati sottoscritti strumenti finanziari per proteggere il cambio EUR/USD, quali swap, tarf e forward. Tuttavia, da un punto di vista meramente contabile, tali strumenti, pur garantendo sostanzialmente la copertura dei rischi menzionati, non soddisfano tutti i requisiti richiesti dal principio IFRS 9 per essere designati in hedge accounting; in considerazione di ciò, il Gruppo ha ritenuto opportuno trattare tali strumenti quali operazioni di negoziazione, e non di copertura e di conseguenza tali strumenti sono stati valutati al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Per ulteriori dettagli si rimanda all’appendice A delle Note Esplicative del Bilancio Consolidato.
Su alcune valute (yuan cinese, corona svedese, rupia indiana, rublo russo e dollaro americano) in cui sono espressi ricavi e costi operativi sussiste anche un cosiddetto hedging naturale (i ricavi espressi in una determinata valuta sono naturalmente coperti da costi operativi espressi nella medesima valuta).
Sensitivity analysis
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87
Con riferimento alle attività e passività finanziarie in valuta estera al 31 dicembre 2024, un’ipotetica ed immediata rivalutazione del 10% dell’euro nei confronti delle altre valute avrebbe comportato un’ulteriore perdita su cambi di 5.901 migliaia di euro da rilevarsi nel conto economico complessivo consolidato al 31 dicembre 2024.
Dato il contesto internazionale, gli Amministratori hanno ritenuto opportuna un’analisi di sensitività sulle attività e passività finanziarie in rubli al 31 dicembre 2024. L’analisi ha evidenziato che un’immediata rivalutazione del 40% dell’euro nei confronti del rublo a parità di cambio con le altre valute, avrebbe comportato una perdita su cambi per 8.163 migliaia di euro da rilevarsi nel conto economico complessivo consolidato al 31 dicembre 2024.
Gestione del rischio di tasso di interesse
Il Gruppo ricorre all’indebitamento bancario sia a breve, che, principalmente, a medio-lungo termine, secondo modalità e forme tecniche adeguate alla propria struttura degli investimenti.
L’esposizione al rischio di tasso di interesse deriva dal fatto che il Gruppo detiene attività e passività sensibili alle variazioni dei tassi d’interesse che sono necessarie per la gestione della liquidità e dei fabbisogni finanziari.
In particolare, la principale fonte di esposizione al rischio in oggetto per il Gruppo deriva dall’indebitamento finanziario espresso per la quasi totalità a tasso variabile. La gestione di tale rischio viene effettuata stipulando contratti derivati (principalmente Interest Rate Swap) di copertura del rischio in base alle proprie esigenze. Tale politica di copertura consente al Gruppo una ridotta esposizione al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse.Nel corso del 2024, si è assistito ad una riduzione dei tassi di interesse rispetto al 2023. A seguito del suddetto cambiamento del trend dei tassi di interesse a medio termine, nell’anno 2024 è stato contabilizzato a conto economico consolidato una variazione di fair value negativa pari a 5,1 milioni di Euro (7,7 milioni di Euro nel 2023). Eventuali cambiamenti di politiche dei tassi d’interesse possono portare ad una variazione negativa, anche significativa, sul fair value di tali strumenti con conseguente impatto nel conto economico degli esercizi successivi.
Al 31 dicembre 2024 la copertura di tali rischi rappresenta il 93,1% dei finanziamenti residui in essere.
Tuttavia, da un punto di vista meramente contabile, la gestione di tali strumenti, (che pur garantiscono sostanzialmente la copertura dei rischi menzionati), non soddisfano tutti i requisiti richiesti dal principio contabile IFRS 9 per essere designati in Hedge Accounting e pertanto la loro variazione di Fair Value viene rilevata a Conto Economico.
Sensitivity analysis
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Con riferimento alle attività e passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2024 un ipotetico incremento dei tassi di interesse di 100 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali in essere in pari data, in una situazione di costanza di altre variabili, avrebbero comportato un incremento degli oneri finanziari pari a 3.806 migliaia di Euro da rilevarsi nel conto economico del Gruppo LU-VE al 31 dicembre 2024, e pari a 7.420 migliaia di Euro sull’intera durata contrattuale residua.
Gestione del rischio di prezzo delle materie prime
I costi di produzione del Gruppo LU-VE sono influenzati dai prezzi delle materie prime, principalmente il rame e l’alluminio. I relativi rischi sono connessi sia alla fluttuazione delle quotazioni di tali materie sui mercati di riferimento (su cui sono quotate in USD) sia alla fluttuazione del cambio Euro/USD (poiché il Gruppo acquista in Euro, mentre le quotazioni sono effettuate in USD), sia all’affidabilità e alle politiche delle società di estrazione mineraria e/o di trasformazione.
La fluttuazione della disponibilità e del prezzo delle suddette materie può risultare significativa, in funzione di diversi fattori, tra cui la ciclicità economica dei mercati di riferimento, le condizioni di fornitura e altri fattori non controllabili da parte del Gruppo LU-VE e difficilmente prevedibili (quali ad esempio: problematiche inerenti la capacità estrattiva, o di trasformazione dei singoli fornitori che potrebbero ostacolare o ritardare la consegna delle materie prime ordinate; scelte gestionali e/o industriali da parte di singoli fornitori che comportino l’interruzione dell'estrazione o della lavorazione delle materie prime e la conseguente maggior difficoltà di reperire nell’immediato tali materie prime sul mercato di riferimento; il verificarsi di ritardi significativi nella fase di trasporto e consegna di tali materie prime alle società del Gruppo, la possibile introduzione di dazi e gli impatti dei cambiamenti climatici sulle attività estrattive). Con riferimento alla transizione energetica, in particolare, saranno necessarie quantità addizionali di rame ed alluminio, che ci si aspetta richiederanno però tecniche estrattive a ridotta intensità energetica.
Al fine di gestire tali rischi, il Gruppo LU-VE monitora costantemente le disponibilità di materie prime sul mercato, nonché l’andamento del relativo prezzo (anche tenendo conto della fluttuazione della divisa USD rispetto all’Euro), al fine di identificare tempestivamente eventuali situazioni di carenze nella disponibilità delle materie prime e di attivare azioni idonee a garantire la necessaria autonomia produttiva, nonché di mantenere competitiva la propria attività produttiva anche sotto questo profilo. Vengono effettuate costantemente analisi per identificare alternative ai fornitori strategici per ridurre la relativa dipendenza ed anche attività di diversificazione geografica sia con l’obiettivo di ridurre i costi di acquisto a parità di qualità che di non avere eccessiva dipendenza geografica da alcune aree del mondo. In particolare, per quanto riguarda la principale materia prima acquistata il rame il Gruppo LU-VE, da diversi anni, si relaziona, per la maggior parte del proprio fabbisogno, con i medesimi fornitori, selezionati e periodicamente valutati sulla base di criteri di affidabilità commerciale e con i quali nel tempo si sono consolidati anche rapporti di reciproca
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fiducia. Inoltre, il Gruppo, quando lo ritiene opportuno in relazione alle tendenze previste, stipula contratti di copertura del rischio dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime.
L’anno in corso ha registrato innalzamento del costo delle materie prime rispetto alla media del 2023, in particolare per il rame, toccando i valori massimi di sempre nel mese di maggio. Si ricorda che il Gruppo ha in essere sistemi di pass throughche permettono di trasferire ai clienti finali gli incrementi nei costi garantendo la salvaguardia della marginalità.
A differenza dei problemi sorti negli anni precedenti, legati alla disponibilità dei materiali, che hanno obbligato a rivedere le logiche di approvvigionamento e ad incrementare le giacenze di materie prime e componenti per poter rispondere alle richieste del mercato in tempi adeguati, nel corso del 2024 le logiche di stoccaggio sono tornate ad essere ispirate ai principi del just in time”, con effetti positivi sulla riduzione delle giacenze di magazzino e rispondendo al mercato con tempi di consegna in linea con le aspettative.
Si segnala, infine, che la volatilità del prezzo del petrolio incide (oltre che sul prezzo delle materie prime) sugli investimenti effettuati a livello globale nel mercato power gen, rendendo difficilmente prevedibile l’andamento di questo segmento di mercato, soprattutto in vista della transizione energetica, che potrebbe limitarne nel tempo l’operatività.
Gestione del rischio di liquidità
Il rischio di liquidità cui il Gruppo LU-VE potrebbe essere soggetto è il mancato reperimento di adeguati mezzi finanziari necessari per la sua operatività, nonché per lo sviluppo delle proprie attività industriali e commerciali.
La liquidità del Gruppo LU-VE è fornita principalmente, da un lato, dalle risorse generate o assorbite dalle attività operative o di investimento, dall’altro dalle caratteristiche delle scadenze dei debiti finanziari a medio/lungo termine.
In relazione a tale ultimo aspetto, le linee guida adottate dal Gruppo LU-VE nella gestione della liquidità consistono nel:
mantenimento di finanziamenti a medio/lungo termine adeguati rispetto al livello di attività immobilizzate;
mantenimento di un adeguato livello di finanziamenti bancari a breve termine (sia di cassa, sia per lo smobilizzo dei crediti domestici e all’esportazione).
Inoltre, il Gruppo LU-VE, al 31 dicembre 2024, dispone di linee di credito a breve termine non utilizzate per 43,3 milioni di Euro. Al fine di minimizzare il rischio di liquidità, inoltre, la Direzione Amministrativa e Finanziaria:
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-verifica costantemente i fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere tempestivamente le eventuali azioni correttive;
-mantiene una corretta composizione dell’indebitamento finanziario netto, finanziando gli investimenti con i mezzi propri ed eventualmente con debiti a medio-lungo termine.
Si riporta di seguito un’analisi per scadenza delle passività finanziarie al 31 dicembre 2024:
Analisi per scadenza delle passività finanziarie al 31/12/2024(in migliaia di Euro)
Valore contabile
Flussi finanziari contrattualizzati
Entro 1 anno
Da 1 a 5 anni
Oltre 5 anni
Finanziamenti bancari
382.510
382.864
118.771
264.093
-
Altri anticipi su fatture
10.000
10.000
10.000
-
-
Debiti Finanziari IFRS 16*
21.154
21.154
6.271
11.440
3.443
Financial Liabilities
413.664
414.018
135.042
275.533
3.443
Debiti commerciali
108.291
108.291
108.291
-
-
Totale
521.955
522.309
243.333
275.533
3.443
(*) I "debiti Finanziari IFRS 16" includono l’attualizzazione dei rimborsi delle quote capitali dei canoni di lease rientranti nell’applicazione dell’IFRS 16.
Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni, i valori indicati nella tabella corrispondono ai flussi di cassa non attualizzati. I flussi finanziari includono le quote capitale e le quote interessi; per le passività a tasso variabile le quote interessi sono determinate sulla base del valore del parametro di riferimento alla data di chiusura dell’esercizio aumentato dello spread previsto per ogni contratto.
Gestione del rischio sul capitale
Il Gruppo LU-VE gestisce il proprio capitale al fine di assicurarsi che le entità del Gruppo LU-VE siano in grado di garantire la propria continuità aziendale massimizzando al contempo il ritorno per gli azionisti, attraverso l’ottimizzazione del rapporto tra debito e patrimonio netto.
La struttura del capitale del Gruppo LU-VE consiste nell’indebitamento finanziario netto (i finanziamenti descritti nella nota 3.12, al netto dei saldi relativi alle disponibilità liquide) e nel patrimonio netto del Gruppo LU-VE (che comprende il capitale versato, le riserve, gli utili a nuovo e le interessenze di minoranza, come descritto nella Nota 3.11).
Il Gruppo LU-VE non è soggetto ad alcun requisito imposto esternamente in relazione al proprio capitale.
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Operazioni con parti correlate
La Capogruppo e le altre società appartenenti al Gruppo LU-VE intrattengono con Parti Correlate alcuni rapporti di natura commerciale e finanziaria, regolati a condizioni di mercato sotto il profilo sia economico che finanziario, ovvero alle medesime condizioni che sarebbero state applicate a controparti indipendenti. A tale riguardo, non vi è tuttavia garanzia che, ove tali operazioni fossero state concluse fra, o con, parti terze, le stesse avrebbero negoziato e stipulato i relativi contratti, ovvero eseguito le operazioni stesse, alle stesse condizioni e con le stesse modalità.
In conformità a quanto disposto dal principio IAS 24, si considerano Parti Correlate le seguenti entità: (a) le società che direttamente, o indirettamente attraverso una o più imprese intermedie, controllano, o sono controllate dalla o sono sotto un comune controllo con l’impresa che redige il bilancio; (b) le società collegate; (c) le persone fisiche che hanno direttamente o indirettamente un potere di voto nell’impresa che redige il bilancio che conferisca loro un’influenza dominante sull’impresa ed i loro stretti familiari; (d) i dirigenti con responsabilità strategiche, cioè coloro che hanno il potere e la responsabilità della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività dell’impresa che redige il bilancio, compresi amministratori e funzionari della società e gli stretti familiari di tali persone; (e) le imprese nelle quali è posseduto, direttamente, o indirettamente, una rilevante potere di voto da qualsiasi persona fisica descritta sub c) o sub d) o sulle quali tale persona fisica è in grado di esercitare una influenza notevole. Il caso sub e) include le imprese possedute dagli amministratori o dai maggiori azionisti della impresa che redige il bilancio e le imprese che hanno un dirigente con responsabilità strategiche in comune con l’impresa che redige il bilancio.
La seguente tabella illustra i rapporti economici e patrimoniali intrattenuti dalle Società del Gruppo LU-VE con parti correlate nell’esercizio 2024:
Società Correlate(in migliaia di Euro)
Crediti commerciali
Debiti commerciali
Crediti finanziari
Debiti finanziari
Ricavi commerciali
Costi commerciali
Ricavi finanziari
Costi finanziari
ARCA SAS DI CERANA MANUELA & C.
-
-
-
-
-
(7)
-
-
Finami S.p.A.
-
(23)
-
-
-
(225)
-
-
ISIDE SNC DI ISABELLA CASETTA & C.
-
(4)
-
-
-
(28)
-
-
Limmo S.r.l
-
-
-
-
-
(32)
-
-
Marco Aurelio Tanci
-
-
-
-
-
(12)
-
-
Mauro Cerana
-
(30)
-
-
-
(52)
-
-
Totale
-
(57)
-
-
-
(356)
-
-
I rapporti sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato.
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
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Si segnala che i principali rapporti con Parti Correlate intrattenuti dal Gruppo LU-VE sono i contratti di natura pluriennale di seguito indicati:
-TGD ha in essere con FINAMI un contratto di sub-locazione per lo stabilimento e gli uffici ubicati a Travacò Siccomario (PV), di cui Finami S.p.A. è a sua volta utilizzatrice in virtù di due contratti di leasing finanziario con Selmabipiemme Leasing S.p.A.; il contratto iniziato nel 2010 è stato rivisto negli anni e l’ultima ri-stipula è avvenuta nel 2021 con efficacia dal gennaio 2022 per una durata di 3 anni e rinnovabile tacitamente per altri 3 anni;
4.17COMPENSI AD AMMINISTRATORI E SINDACI
I benefici economici degli Amministratori della Controllante e dei componenti del Collegio Sindacale sono riportati al paragrafo 11 “Appendice C” delle presenti note al Bilancio Consolidato.
Con riferimento ai compensi relativi ai Dirigenti con ruolo strategico, si rimanda alla “Relazione sulla remunerazione 2024”.
4.18PAGAMENTI BASATI SU AZIONI
Al 31 dicembre 2024 non sono in essere piani di incentivazione azionaria a favore di Amministratori e collaboratori del Gruppo LU-VE.
4.19IMPEGNI E GARANZIE
La tabella che segue riporta il dettaglio degli impegni e delle garanzie prestate dal Gruppo LU-VE:
Impegni(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Fidejussioni
6.644
6.786
(142)
Totale
6.644
6.786
(142)
Al 31 dicembre 2024, non risultano finanziamenti per i quali è stata concessa ipoteca sugli immobili di proprietà del Gruppo LU-VE.
La tabella che segue riporta il dettaglio delle Fidejussioni prestate dal Gruppo LU-VE:
Fidejussioni al 31/12/2024(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
Variazione
Fidejussioni a favore di terzi
3.667
5.000
(1.333)
AREA DI CONSOLIDAMENTO E PARTECIPAZIONI RILEVANTI
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93
Fidejussioni a banche nei confronti di clienti di nostre controllate
308
903
(595)
Fidejussioni a banche nei confronti di clienti
2.360
658
1.702
Fidejussioni assicurative
309
225
84
Totale
6.644
6.786
(142)
Le Fidejussioni a favore di terzi si riferiscono alla garanzia bancaria autonoma a prima richiesta rilasciata a favore di Wanbao ACC SRL a garanzia degli impegni assunti in occasione dell'acquisto del ramo di azienda.
Le fidejussioni rilasciate alle banche nei confronti di clienti delle società del Gruppo si riferiscono alle garanzie concesse ai clienti di Fincoil LU-VE OY.
AREA DI CONSOLIDAMENTO E PARTECIPAZIONI RILEVANTI
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
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5AREA DI CONSOLIDAMENTO E PARTECIPAZIONI RILEVANTI
5.1SOCIETÀ CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE
Denominazione sociale
Sede
% di partecipaz.ne
Valuta
Capitale sociale
Patrimonio Netto al 31/12/2024
Risultato al 31/12/2024
Controllate dirette:
 
 
 
 
 
 
SEST-LUVE-Polska SP.z.o.o.
Gliwice (Polonia)
95,00%
PLN
16.000.000
328.214.463
45.236.059
«OOO» SEST LU-VE
Lipetsk (Russia)
95,00%
RUB
136.000.000
4.249.402.335
1.468.858.176
Thermo Glass Door S.p.A. (posseduta al 100% da SEST S.p.A.)
Travacò Siccomario (PV)
100,00%
EUR
100.000
528.159
(857.710)
Heat Transfer Systems s.r.o. (HTS)
Novosedly (Rep. Ceca)
100,00%
CZK
133.300.000
497.979.984
115.140.112
LU-VE Sweden AB
Asarum (Svezia)
100,00%
SEK
50.000
67.848.930
36.958.943
LU-VE France S.a.r.l.
Lione (Francia)
100,00%
EUR
84.150
1.911.934
319.703
LU-VE Pacific Pty Ltd (*)
Thomastown (Australia)
75,50%
AUD
200.000
2.170
-
LU-VE Deutschland GmbH
Stoccarda (Germania)
100,00%
EUR
230.000
(1.817.934)
(335.908)
LU-VE Iberica S.L.
Madrid (Spagna)
85,00%
EUR
180.063
1.004.695
399.259
LU-VE HEAT EXCHANGERS (Tianmen) Co, Ltd
Tianmen (Cina)
100,00%
CNY
61.025.411
71.954.033
7.671.632
LU-VE Asia Pacific Limited (*)
Wan Chai (Hong Kong)
100,00%
HKD
10.000
-
739.055
LuveDigital S.r.l.
Uboldo (VA)
50,00%
EUR
10.000
66.629
12.384
MANIFOLD S.r.l.
Uboldo (VA)
99,00%
EUR
10.000
218.478
63.313
SPIROTECH Heat Exchangers Pvt. Ltd
Ghaziabad, Uttar Pradesh (India)
100,00%
INR
25.729.600
4.353.832.432
632.192.247
LU-VE AUSTRIA GmbH
Vienna (Austria)
100,00%
EUR
17.500
185.394
63.822
LU-VE US Inc
Jacksonville (USA, Texas)
100,00%
USD
1.000
(9.383.371)
(5.722.417)
Fincoil LU-VE OY
Vantaa (Finland)
100,00%
EUR
1.190.000
8.522.228
3.553.578
LU-VE Netherlands B.V.
Breda (Netherlands)
100,00%
EUR
10.000
186.925
538.290
«OOO» LU-VE Moscow
Moscow (Russia)
100,00%
RUB
100.000
21.985.385
10.786.558
LU VE MIDDLE EAST DMCC
Dubai (UAE)
100,00%
AED
50.000
771.205
240.432
OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI
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95
LU-VE SOUTH KOREA LLC
Seul (South Korea)
100,00%
KRW
100.000.000
24.908.385
(22.732.246)
Refrion S.r.l.
Flumignano di Talmassons (UD)
100,00%
EUR
1.000.000
8.744.326
2.397.797
LU-VE UK Ltd
London (United Kindom)
100,00%
GBP
10.000
58.091
117.838
Controllate indirette:
 
 
 
RMS S.r.l. (posseduta al 100% da Refrion S.r.l.)
Flumignano di Talmassons (UD)
100,00%
EUR
40.000
2.367.131
565.705
Refrion Deutschland GmbH (posseduta al 100% da Refrion S.r.l.)
Frankfurt am Main (Germania)
100,00%
EUR
150.000
1.967
(127.935)
(*) Sono in corso le formalità di liquidazione.
6OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI
Nel corso dell’esercizio 2024 non sono state effettuate operazioni significative non ricorrenti.
7TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI
Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2024 il Gruppo LU-VE non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, ossia operazioni che per significatività, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo e tempistica dell’accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza della informazione in bilancio, al conflitto di interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale o alla tutela degli azionisti di minoranza.
8EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2024
Nel corso del mese di febbraio 2025, la Capogruppo ha sottoscritto un contratto di finanziamento con Intesa Sanpaolo S.p.A., per un importo di 25 milioni di Euro, completamente erogato alla data di sottoscrizione.
EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2024
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96
Con riferimento alla verifica dell’Agenzia delle Entrate relativa agli esercizi 2016, 2017, 2018 e 2019, sono state avanzate alcune ulteriori richieste relative all’anno 2017 alle quali la Capogruppo LU-VE S.p.A. ha prontamente risposto. Con riferimento al processo verbale di constatazione notificato a novembre 2023, non ci sono state ulteriori attività da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Per quanto riguarda la verifica fiscale a cui è sottoposta la società controllata LU-VE Iberica S.l. per i periodi d’imposta 2013, 2018 e 2019, si è conclusa con il pagamento di 120 migliaia di Euro tra interessi, sanzioni e maggiori imposte.
Per quanto riguarda la verifica da parte della Direzione Centrale Grandi Contribuenti e Internazionale dell’Agenzia delle Entrate in merito all’istanza presentata in data 28 dicembre 2020 per l’accesso alla procedura finalizzata alla stipula di accordi preventivi (“APA”), prevista dall’art. 31 ter del Dpr. 600/73, la Società ha prontamente risposto a tutte le richieste documentali ricevute.
Per quanto riguarda la verifica dell’Autorità fiscale polacca sulla controllata Sest-LUVE-Polska Sp.z.o.o. in merito all’istanza presentata in data 30 dicembre 2021 per l’accesso alla procedura finalizzata alla stipula di accorti preventivi (“APA”), la controllata ha prontamente risposto a tutte le richieste documentali ricevute entro i termini previsti.
Il Gruppo LU-VE mantiene elevata l’attenzione sull’evoluzione della crisi tra Russia e Ucraina, che potrà avere ulteriori significative ripercussioni sull’economia mondiale anche a seguito delle sanzioni. L’estrema diversificazione geografica delle vendite fa che al 31 dicembre 2024 l’esposizione del Gruppo in quest’area sia pari al 7,9% circa in termini di fatturato e al 2,5% del capitale investito netto. Al 28 febbraio 2025 l’esposizione in termini di portafoglio ordini è pari al 8,8%.
Si prevede che il fatturato tornerà a crescere nella seconda metà del 2025, grazie al rafforzamento della domanda, all’impatto degli investimenti chiave ed all’atteso miglioramento delle turbolenze internazionali, che si pensa creeranno un ambiente stabile per la crescita. L’incertezza a breve termine rimane alta e continua ad aumentare, rendendo difficili le stime a più corto raggio.
La performance finanziaria record nel 2024 è stata guidata dall'efficienza operativa, dalla gestione disciplinata dei costi e dagli investimenti strategici, consentendo all'azienda di espandere la redditività e il flusso di cassa, anche se le vendite hanno registrato un modesto calo. Guardando al futuro, il Gruppo LU-VE si concentra sulla ripresa della crescita dei ricavi mantenendo al contempo la resilienza finanziaria e margini sostenibili.
La performance finanziaria conferma la validità della strategia perseguita nella costruzione di un modello di business resiliente (diversificazione delle applicazioni dei
EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2024
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
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prodotti in settori con andamenti non correlati), supportato da fattori di lungo periodo quali: elettrificazione, decarbonizzazione, digitalizzazione e adozione di gas refrigeranti naturali a basso o nullo impatto ambientale. Il Gruppo è stato il primo a cogliere molti di questi sviluppi tecnologici chiave, rafforzando il proprio vantaggio competitivo e posizionandosi per una crescita a lungo termine. Questi progressi rimangono un elemento cruciale nella strategia dell'azienda per aumentare l'efficienza, espandere la quota di mercato e sostenere la redditività in un contesto in evoluzione.
Il pieno potenziale di questa strategia sarà realizzato quando i due nuovi stabilimenti dell'azienda in Cina e negli Stati Uniti diventeranno pienamente operativi. Questi impianti miglioreranno la capacità produttiva e rafforzeranno la presenza del Gruppo in due dei principali mercati globali, sostenendo ulteriormente le sue ambizioni di crescita a lungo termine.
La crescita prevista sarà trainata principalmente dalla forte domanda nel mercato dei data center, in forte espansione, nonché dalla refrigerazione commerciale e dal trasporto refrigerato, dove l'azienda continua a rafforzare la propria posizione con soluzioni avanzate ed efficienti dal punto di vista energetico. Questi settori in forte crescita presentano opportunità significative poiché è in costante aumento la domanda globale di raffreddamento, efficienza energetica e logistica sostenibile a temperatura controllata.
Tuttavia, permane un alto grado di incertezza dovuto alle condizioni macroeconomiche, agli sviluppi normativi e alle turbolenze geopolitiche, che potrebbero influenzare il ritmo di crescita e le dinamiche generali del mercato. L'azienda rimane cauta e adattabile nel gestire questi fattori esterni, pur perseguendo le sue priorità strategiche.
Nella prosecuzione del suo cammino, il Gruppo continuerà a dare priorità ai miglioramenti operativi e alle iniziative di crescita mirate per sostenere un'espansione sostenibile, mantenendo al contempo una solida base finanziaria.
Presidente e Amministratore Delegato
Matteo Liberali
APPENDICE A
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9APPENDICE A
IRS su finanziamenti (in migliaia di Euro)
SOCIETA' DEBITRICE
CONTROPARTE
ACCENSIONE
SCADENZA
NOZIONALE ORIGINARIO
31/12/2024
31/12/2024
NOZ. Breve
NOZ. M/L
FAIR VALUE
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
20/05/2020
30/09/2025
12.500
2.083
-
27
LU-VE S.P.A.
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
28/05/2020
28/05/2025
40.000
5.000
-
70
LU-VE S.P.A.
Deutsche Bank S.p.A.
30/10/2020
30/10/2026
5.500
1.123
1.178
65
LU-VE S.P.A.
Deutsche Bank S.p.A.
30/10/2020
30/10/2025
10.000
2.000
-
30
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
31/03/2021
31/03/2026
30.000
7.500
1.875
177
LU-VE S.P.A.
Banco BPM S.p.A.
14/06/2021
31/03/2026
12.000
2.824
706
67
LU-VE S.P.A.
Banco BPM S.p.A.
14/06/2021
31/03/2026
18.000
4.235
1.059
97
LU-VE S.P.A.
Unicredit S.p.A.
30/09/2021
31/03/2025
30.000
4.286
-
69
LU-VE S.P.A.
Banco BPM S.p.A.
17/12/2021
30/09/2026
40.000
10.667
8.000
405
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
31/05/2022
31/05/2029
20.000
4.000
14.000
291
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
31/05/2022
31/05/2029
20.000
4.000
14.000
232
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
31/05/2022
31/03/2029
15.000
3.000
9.750
182
LU-VE S.P.A.
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
22/07/2022
22/07/2027
40.000
8.000
16.000
442
LU-VE S.P.A.
BPER Banca S.p.A.
22/07/2022
22/07/2027
25.000
6.250
10.938
120
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
28/07/2022
28/07/2027
15.000
3.750
6.563
112
LU-VE S.P.A.
Deutsche Bank S.p.A.
25/10/2022
28/10/2028
15.000
3.333
10.000
(67)
LU-VE S.P.A.
Unicredit S.p.A.
24/11/2022
31/12/2026
25.000
6.250
6.250
(45)
LU-VE S.p.A.
Banco BPM S.p.A.
20/12/2022
30/09/2027
25.000
5.882
10.292
(197)
LU-VE S.p.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
26/10/2023
26/10/2028
30.000
6.667
20.000
(383)
LU-VE S.p.A.
Unicredit S.p.A.
11/01/2024
31/12/2025
15.000
3.529
11.471
(101)
LU-VE S.p.A.
Unicredit S.p.A.
16/01/2024
31/12/2028
15.000
3.529
11.471
(38)
LU-VE S.p.A.
BPER
23/01/2024
22/01/2026
15.000
2.813
12.188
(115)
LU-VE S.p.A.
BPER
23/01/2024
22/01/2029
15.000
2.813
12.188
(80)
LU-VE S.p.A.
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
17/12/2024
28/11/2030
35.000
3.182
31.818
(60)
LU-VE S.p.A.
Intesa San Paolo
18/12/2024
29/11/2030
25.000
2.273
22.727
(62)
LU-VE S.p.A.
Intesa San Paolo
18/12/2024
29/11/2030
15.000
1.364
13.636
(38)
Totali
563.000
110.353
246.110
1.200
APPENDICE A
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
99
 
Opzioni su valute (in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2024
SOCIETA'
CONTROPARTE
TIPOLOGIA
OGGETTO DELLA COPERTURA
ACCENSIONE
SCADENZA
NOZ. ORIG.
NOZ. Breve
NOZ. M/L
FAIR VALUE
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
SWAP di ACQUISTO
Tasso di Cambio €/USD
18/06/2024
31/01/2025
921
963
-
40
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
SWAP di ACQUISTO
Tasso di Cambio €/USD
18/06/2024
28/02/2025
920
963
-
40
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
SWAP di ACQUISTO
Tasso di Cambio €/USD
18/06/2024
31/03/2025
919
963
-
40
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
SWAP di ACQUISTO
Tasso di Cambio €/USD
18/06/2024
30/04/2025
918
963
-
39
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
FORWARD di VENDITA
Tasso di Cambio €/USD
18/11/2024
30/06/2025
4.675
4.767
-
(92)
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
FORWARD di VENDITA
Tasso di Cambio €/USD
22/11/2024
30/06/2025
2.847
2.860
-
(13)
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
FORWARD di VENDITA
Tasso di Cambio €/USD
13/12/2024
30/06/2025
2.358
2.384
-
(26)
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
FORWARD di VENDITA
Tasso di Cambio €/USD
27/12/2024
30/06/2025
4.754
4.769
-
(15)
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
TARF
Tasso di Cambio €/USD
18/06/2024
18/06/2025
1.474
1.477
-
3
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
TARF
Tasso di Cambio €/USD
18/06/2024
18/06/2025
10.000
10.098
-
98
SEST LUVE POLSKA SP. Z O.O.
Bank BNP Paribas S.A.
FX Option
Tasso di Cambio €/PLN
16/04/2024
07/01/2025
1.000
1.036
-
36
SEST LUVE POLSKA SP. Z O.O.
Bank BNP Paribas S.A.
FX Option
Tasso di Cambio €/PLN
16/04/2024
05/02/2025
1.000
1.038
-
36
SEST LUVE POLSKA SP. Z O.O.
Bank BNP Paribas S.A.
FX Option
Tasso di Cambio €/PLN
16/04/2024
05/03/2025
1.000
1.040
-
35
SEST LUVE POLSKA SP. Z O.O.
Bank BNP Paribas S.A.
FX Option
Tasso di Cambio €/PLN
16/04/2024
07/04/2025
1.000
1.043
-
35
APPENDICE A
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
100
31/12/2024
31/12/2024
SOCIETA'
CONTROPARTE
TIPOLOGIA
OGGETTO DELLA COPERTURA
ACCENSIONE
SCADENZA
NOZ. ORIG.
NOZ. Breve
NOZ. M/L
FAIR VALUE
SEST LUVE POLSKA SP. Z O.O.
Bank BNP Paribas S.A.
FX Option
Tasso di Cambio €/PLN
07/06/2024
05/05/2025
1.000
1.027
-
16
SEST LUVE POLSKA SP. Z O.O.
Bank BNP Paribas S.A.
FX Option
Tasso di Cambio €/PLN
07/06/2024
05/06/2025
1.000
1.029
-
15
SEST LUVE POLSKA SP. Z O.O.
Bank BNP Paribas S.A.
FX Option
Tasso di Cambio €/PLN
03/10/2024
03/07/2025
1.000
1.029
-
12
SEST LUVE POLSKA SP. Z O.O.
Bank BNP Paribas S.A.
FX Option
Tasso di Cambio €/PLN
03/10/2024
05/08/2025
1.000
1.032
-
11
SEST LUVE POLSKA SP. Z O.O.
Bank BNP Paribas S.A.
FX Option
Tasso di Cambio €/PLN
03/10/2024
05/09/2025
1.000
1.034
-
11
SEST LUVE POLSKA SP. Z O.O.
Bank BNP Paribas S.A.
FX Option
Tasso di Cambio €/PLN
03/10/2024
03/10/2025
1.000
1.036
-
10
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
07/03/2024
28/02/2025
100
101
-
3
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
11/03/2024
31/01/2025
100
101
-
4
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
21/03/2024
28/02/2025
100
101
-
4
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
21/03/2024
28/02/2025
100
101
-
4
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
15/05/2024
28/03/2025
100
102
-
3
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
04/06/2024
25/04/2025
100
102
-
3
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
06/06/2024
28/03/2025
100
102
-
3
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
01/07/2024
30/05/2025
100
102
-
2
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
04/07/2024
27/06/2025
100
103
-
2
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
05/07/2024
30/04/2025
100
102
-
2
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
05/07/2024
30/04/2025
100
102
-
2
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
05/07/2024
30/04/2025
100
102
-
2
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
08/07/2024
30/04/2025
100
102
-
2
APPENDICE A
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
101
31/12/2024
31/12/2024
SOCIETA'
CONTROPARTE
TIPOLOGIA
OGGETTO DELLA COPERTURA
ACCENSIONE
SCADENZA
NOZ. ORIG.
NOZ. Breve
NOZ. M/L
FAIR VALUE
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
12/07/2024
30/06/2025
100
103
-
3
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
12/07/2024
30/06/2025
100
103
-
3
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
15/07/2024
30/05/2025
100
102
-
3
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
15/07/2024
30/05/2025
100
102
-
3
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
22/07/2024
30/05/2025
100
102
-
3
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
07/08/2024
31/07/2025
100
103
-
3
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
12/08/2024
31/07/2025
100
103
-
3
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
14/08/2024
31/07/2025
100
103
-
4
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
14/08/2024
31/07/2025
100
103
-
4
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
14/08/2024
28/03/2025
100
102
-
4
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
21/08/2024
27/06/2025
100
103
-
5
SPIROTECH Ltd
CITI BANK
FX Option
Tasso di Cambio €/INR
22/08/2024
31/07/2025
100
103
-
5
Totali
 
 
 
 
 
42.286
43.105
-
410
APPENDICE A
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
102
Commodities Swap (in migliaia di Euro)
CONTRAENTE
CONTROPARTE
N. CONTRATTO
MATERIE PRIME
N. IDENTIFICATIVO
NOTIONALE
ACCENSIONE
SCADENZA
QUANTITÀ
Nozionale orig.
Noz.a breve
Noz.a M/L termine
Fair Value 31/12/2024
LU-VE S.P.A.
Unicredit S.p.A.
549300TRUWO2CD2G5692
Copper
MSO_605426907
635
30/07/2024
31/05/2025
75
635
635
-
12
LU-VE S.P.A.
Unicredit S.p.A.
549300TRUWO2CD2G5692
Aluminium
MSO_605427897
161
30/07/2024
31/05/2025
75
161
161
-
23
LU-VE S.P.A.
Unicredit S.p.A.
549300TRUWO2CD2G5692
Aluminium
MSO_605428474
270
30/07/2024
31/07/2025
125
270
270
-
36
LU-VE S.P.A.
Unicredit S.p.A.
549300TRUWO2CD2G5692
Copper
MSO_605427581
1.060
30/07/2024
31/07/2025
125
1.060
1.060
-
20
LU-VE S.P.A.
Unicredit S.p.A.
549300TRUWO2CD2G5692
Aluminium
MSO_606272401
171
30/07/2024
31/07/2026
75
171
171
-
11
LU-VE S.P.A.
Unicredit S.p.A.
549300TRUWO2CD2G5692
Copper
MSO_606272051
421
30/07/2024
31/07/2026
50
421
421
-
10
Totali
 
 
 
 
 
 
 
 
2.718
2.718
-
112
APPENDICE B
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
103
10APPENDICE B
COSTO AMMORTIZZATO
Finanziamenti Bancari(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
SOCIETA' DEBITRICE
CONTROPARTE
TIPOLOGIA DI FINANZIAMENTO
ACCENSIONE
SCADENZA
TASSO APPLICATO
COVENANTS FINANZIARI
IMPORTO ORIGINARIO
IMPORTO RESIDUO
DI CUI QUOTA CORRENTE
IMPORTO RESIDUO
DI CUI QUOTA CORRENTE
LU-VE
Mediocredito Italiano S.p.A.
Finanziamento chirografario
28/11/2018
30/06/2024
Euribor 6 mesi + Spread
PFN/EBITDA <3; PFN/PN<=1
12.500
-
-
1.298
1.298
LU-VE
Mediocredito Italiano S.p.A.
Finanziamento chirografario
28/11/2018
30/06/2024
Euribor 6 mesi + Spread
PFN/EBITDA <3; PFN/PN<=1
12.500
-
-
1.298
1.298
LU-VE
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
Finanziamento chirografario
20/12/2018
24/09/2024
Euribor 6 mesi + Spread
PFN/EBITDA <=3; PFN/PN<=1,25
10.000
-
-
2.047
2.047
LU-VE
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
Finanziamento chirografario
20/12/2018
24/09/2024
Euribor 6 mesi + Spread
PFN/EBITDA <=3; PFN/MEZZI PROPRI<=1,25
10.000
-
-
5.047
5.047
LU-VE
Banco BPM S.p.A.
Finanziamento chirografario
16/06/2019
28/06/2024
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
-
10.000
-
-
1.051
1.051
LU-VE
Unicredit S.p.A.
Finanziamento chirografario
12/07/2019
30/06/2024
Euribor 6 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA <=3; PFN/MEZZI PROPRI<=1
12.000
-
-
1.237
1.237
LU-VE
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Finanziamento chirografario
23/03/2020
23/09/2025
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA <=3; PFN/PN<=1
25.000
4.178
4.178
9.850
5.671
LU-VE
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
Finanziamento chirografario
28/05/2020
28/05/2025
Euribor 6 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA <=3; PFN/PN<=1,25
40.000
5.021
5.021
15.212
10.180
LU-VE
UniCredit S.p.A.
Finanziamento chirografario
04/11/2020
30/11/2024
Euribor 6 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA <= 3;PFN/MEZZI PROPRI <=1
20.000
-
-
5.792
5.792
LU-VE
Deutsche Bank S.p.A.
Finanziamento chirografario
11/11/2020
11/11/2026
EURIBOR 3 mesi base 360 + spread
PFN/EBITDA <= 3,2PFN/EQUITY <=1,15
5.500
2.309
1.129
3.424
1.104
LU-VE
Deutsche Bank S.p.A.
Finanziamento chirografario
11/11/2020
11/11/2025
EURIBOR 3 mesi base 360 + spread
PFN/EBITDA <= 3,2PFN/EQUITY <=1,15
10.000
2.007
2.007
4.060
2.052
LU-VE
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Finanziamento chirografario
31/03/2021
31/03/2026
EURIBOR 3 mesi base 360 + spread
PFN/MOL< 3; PFN/Patrimonio netto<1
30.000
9.409
7.535
17.133
7.721
APPENDICE B
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
104
COSTO AMMORTIZZATO
Finanziamenti Bancari(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
SOCIETA' DEBITRICE
CONTROPARTE
TIPOLOGIA DI FINANZIAMENTO
ACCENSIONE
SCADENZA
TASSO APPLICATO
COVENANTS FINANZIARI
IMPORTO ORIGINARIO
IMPORTO RESIDUO
DI CUI QUOTA CORRENTE
IMPORTO RESIDUO
DI CUI QUOTA CORRENTE
LU-VE
Banco BPM S.p.A.
Finanziamento chirografario
14/06/2021
31/03/2026
EURIBOR 3 mesi base 360 + spread
-
12.000
3.541
2.835
6.445
2.903
LU-VE
Banco BPM S.p.A.
Finanziamento chirografario
14/06/2021
31/03/2026
EURIBOR 3 mesi base 360 + spread
PFN/EBITDA <= 3,0PFN/EQUITY <=1,25
18.000
5.334
4.274
9.738
4.402
LU-VE
Unicredit S.p.A.
Finanziamento chirografario
30/09/2021
31/03/2025
EURIBOR 6 mesi base 360 + spread
PFN/EBITDA <= 3,0PFN/PN <=1,0
30.000
4.302
4.302
13.013
8.680
LU-VE
Banco BPM S.p.A.
Finanziamento chirografario
17/12/2021
30/09/2026
EURIBOR 3 mesi base 360 + spread
PFN/EBITDA <= 3,0PFN/EQUITY <=1,25
40.000
18.727
10.731
29.780
11.040
LU-VE
Cassa Depositi e Prestiti
Finanziamento chirografario
28/04/2022
05/05/2029
Euribor 6 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,15
40.000
36.018
8.053
40.511
4.373
LU-VE
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Finanziamento chirografario
28/04/2022
29/03/2029
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,0
15.000
12.717
3.014
15.142
2.404
LU-VE
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Finanziamento chirografario
31/05/2022
29/03/2029
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,0
15.000
12.701
3.008
15.118
2.396
LU-VE
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
Finanziamento chirografario
22/07/2022
22/07/2027
Euribor 6 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,0
40.000
24.192
8.048
32.542
8.144
LU-VE
BPER Banca S.p.A.
Finanziamento chirografario
22/07/2022
22/07/2027
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,0
25.000
17.214
6.266
23.693
6.423
LU-VE
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Finanziamento chirografario
28/07/2022
28/07/2027
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,0
15.000
10.351
3.785
14.208
3.850
LU-VE
Deutsche Bank S.p.A.
Finanziamento chirografario
25/10/2022
25/10/2028
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,15
30.000
26.615
6.694
30.261
3.601
LU-VE
Unicredit S.p.A.
Finanziamento chirografario
24/11/2022
31/12/2026
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,0
25.000
12.416
6.198
18.774
6.345
APPENDICE B
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
105
COSTO AMMORTIZZATO
Finanziamenti Bancari(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
SOCIETA' DEBITRICE
CONTROPARTE
TIPOLOGIA DI FINANZIAMENTO
ACCENSIONE
SCADENZA
TASSO APPLICATO
COVENANTS FINANZIARI
IMPORTO ORIGINARIO
IMPORTO RESIDUO
DI CUI QUOTA CORRENTE
IMPORTO RESIDUO
DI CUI QUOTA CORRENTE
LU-VE
Banco BPM S.p.A.
Finanziamento chirografario
21/12/2022
30/09/2027
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3,25PFN/PN </=1,25
5.000
15.994
5.805
22.008
5.982
LU-VE
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Finanziamento chirografario
26/10/2023
26/10/2028
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,0
30.000
26.580
6.704
30.160
3.579
LU-VE
Unicredit S.p.A.
Finanziamento chirografario
21/12/2023
31/12/2028
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,0
30.000
27.944
7.000
-
-
LU-VE
BPER Banca S.p.A.
Finanziamento chirografario
22/01/2024
22/01/2029
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,25
30.000
29.933
5.661
-
-
LU-VE
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
Finanziamento chirografario
28/11/2024
28/11/2030
Euribor 6 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,25
35.000
34.992
3.264
-
-
LU-VE
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Finanziamento chirografario
29/11/2024
29/11/2030
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,00
25.000
25.010
2.337
-
-
LU-VE
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Finanziamento chirografario
29/11/2024
29/11/2030
Euribor 6 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,00
15.000
15.006
1.403
-
-
Totali
382.510
119.252
368.842
118.620
Note:
PFN: posizione finanziaria netta;
PN: patrimonio netto;
DSCR: debt service coverage ratio
LR: leverage ratio (PFN/Ebitda)
GR: gearing ratio (PFN/PN)
F.C. Finanziamento Chirografario
F.I. Finanziamento Ipotecari
APPENDICE C
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
106
11APPENDICE C
(A)
(B)
(C)
(D)
(1)
 
(2)
 
(3)
(4)
(5)
 
(6)
(7)
(8)
 
 
Compensi variabili non equity
 
Nome e cognome
Carica
Periodo per cuiè stataricoperta lacarica
Scadenza della carica*
Compensi fissi
 
Compensi per Ia partecipazione a comitati
 
Bonus e altri incentivi
 
Partecipazione agli utili
Benefici non monetari
Altri compensi
 
Totale
Fair Value dei compensi equity
Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro
Matteo Liberali
Presidente del Consiglio di Amministrazione e CEO
01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
725.000
(1)'(2)
 
 
541.458
(3)
 
6.212
 
 
1.272.670
 
 
(II) Compensi da controllate e collegate
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(llI) Totale
725.000
 
 
 
541.458
 
 
6.212
 
 
1.272.670
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Pier Luigi Faggioli
Vice Presidente
01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
285.000
(1)'(4)
 
 
256.555
 
 
6.434
 
 
547.989
 
 
(II) Compensi da controllate e collegate
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(llI) Totale
285.000
 
 
 
256.555
 
 
6.434
 
 
547.989
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Michele Faggioli
CSDO
01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
550.000
(1)'(5)
 
 
541.301
(3)
 
11.704
 
 
1.103.005
 
 
(II) Compensi da controllate e collegate
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(llI) Totale
550.000
 
 
 
541.301
 
 
11.704
 
 
1.103.005
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Raffaella Cagliano
Consigliere
01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
25.000
'(1)'
4.000
(7)
 
 
 
 
 
 
29.000
 
 
(II) Compensi da controllate e collegate
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(llI) Totale
25.000
 
4.000
 
 
 
 
 
 
 
29.000
 
 
 
 
 
 
 
Anna Gervasoni
Consigliere
01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
25.000
'(1)'
16.000
(6)'(8)
 
 
 
 
 
 
41.000
 
 
(II) Compensi da controllate e collegate
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
APPENDICE C
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
107
(A)
(B)
(C)
(D)
(1)
 
(2)
 
(3)
(4)
(5)
 
(6)
(7)
(8)
 
 
Compensi variabili non equity
 
Nome e cognome
Carica
Periodo per cuiè stataricoperta lacarica
Scadenza della carica*
Compensi fissi
 
Compensi per Ia partecipazione a comitati
 
Bonus e altri incentivi
 
Partecipazione agli utili
Benefici non monetari
Altri compensi
 
Totale
Fair Value dei compensi equity
Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro
(llI) Totale
25.000
 
16.000
 
 
 
 
 
 
 
41.000
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Fabio Liberali
Consigliere
01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
25.000
'(1)'
 
 
 
 
 
7.362
100.000
 
132.362
 
 
(II) Compensi da controllate e collegate
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(llI) Totale
25.000
 
 
 
 
 
 
7.362
100.000
 
132.362
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Laura Oliva
Consigliere
01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
25.000
'(1)'
8.000
(6)
 
 
 
 
 
 
33.000
 
 
(II) Compensi da controllate e collegate
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(llI) Totale
25.000
 
8.000
 
 
 
 
 
 
 
33.000
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Stefano Paleari
Consigliere
01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
25.000
'(1)'
27.500
(11)(1)
 
 
 
 
 
 
52.500
 
 
(II) Compensi da controllate e collegate
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(llI) Totale
25.000
 
27.500
 
 
 
 
 
 
 
52.500
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Carlo Paris
Consigliere
01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
25.000
'(1)'
4.000
(7)
 
 
 
 
 
 
29.000
 
 
(II) Compensi da controllate e collegate
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(llI) Totale
25.000
 
4.000
 
 
 
 
 
 
 
29.000
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Roberta Pierantoni
Consigliere
01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
25.000
'(1)'
8.000
(6)
 
 
 
 
 
 
33.000
 
 
(II) Compensi da controllate e collegate
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(llI) Totale
25.000
 
8.000
 
 
 
 
 
 
 
33.000
 
 
 
 
APPENDICE C
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
108
(A)
(B)
(C)
(D)
(1)
 
(2)
 
(3)
(4)
(5)
 
(6)
(7)
(8)
 
 
Compensi variabili non equity
 
Nome e cognome
Carica
Periodo per cuiè stataricoperta lacarica
Scadenza della carica*
Compensi fissi
 
Compensi per Ia partecipazione a comitati
 
Bonus e altri incentivi
 
Partecipazione agli utili
Benefici non monetari
Altri compensi
 
Totale
Fair Value dei compensi equity
Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro
Marco Vitale
Presidente Onorario
01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
25.000
'(1)(13)
 
 
 
 
 
 
 
 
25.000
 
 
(II) Compensi da controllate e collegate
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(llI) Totale
25.000
 
 
 
 
 
 
 
 
 
25.000
 
 
 
 
 
 
 
Mara Palacino
Presidente Collegio Sindacale
01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
45.000
(14)'
 
 
 
 
 
 
 
 
45.000
 
 
(II) Compensi da controllate e collegate
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(llI) Totale
45.000
 
 
 
 
 
 
 
 
 
45.000
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Paola Mignani
Sindaco Effettivo
01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
30.000
(14)'
 
 
 
 
 
 
 
 
30.000
 
 
(II) Compensi da controllate e collegate
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(llI) Totale
30.000
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
30.000
 
Domenico A.M. Fava
Sindaco Effettivo
01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
30.000
(14)'
 
 
 
 
 
 
 
 
30.000
 
 
(II) Compensi da controllate e collegate
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(llI) Totale
30.000
 
 
 
 
 
 
 
 
 
30.000
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Riccardo Quattrini
Direttore Generale
01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
390.000
(14)'
 
 
173.975
(15)
 
9.201
 
 
573.177
 
 
(II) Compensi da controllate e collegate
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(llI) Totale
390.000
 
 
 
173.975
 
 
9.201
 
 
573.177
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Dirigenti Strategici
5
01/01/2023-31/12/2023
Approvazione Bilancio 2025
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
887.507
 
 
 
397.661
(16)
 
36.318
 
 
1.321.486
 
 
APPENDICE C
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
109
(A)
(B)
(C)
(D)
(1)
 
(2)
 
(3)
(4)
(5)
 
(6)
(7)
(8)
 
 
Compensi variabili non equity
 
Nome e cognome
Carica
Periodo per cuiè stataricoperta lacarica
Scadenza della carica*
Compensi fissi
 
Compensi per Ia partecipazione a comitati
 
Bonus e altri incentivi
 
Partecipazione agli utili
Benefici non monetari
Altri compensi
 
Totale
Fair Value dei compensi equity
Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro
(II) Compensi da controllate e collegate
225.163
 
 
 
86.997
 
 
28.409
161.000
 
501.569
 
 
(llI) Totale
1.112.670
 
 
 
484.658
 
 
64.727
161.000
 
1.823.055
 
 
(*) La data di scadenza è da riferirsi all'Assemblea che approverà il Bilancio relativo all'esercizio indicato
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BILANCIO DESERCIZIOE NOTE ESPLICATIVE AL 31 DICEMBRE 2024
 SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
1
INDICE
1SCHEMI DI BILANCIO1
1.1SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA....................................................................1
1.2CONTO ECONOMICO...........................................................................................................3
1.3CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO................................................................................4
1.4PROSPETTO DEI MOVIMENTI DI PATRIMONIO NETTO...................................................5
1.5RENDICONTO FINANZIARIO................................................................................................6
2NOTE ESPLICATIVE7
2.1PREMESSA.............................................................................................................................7
2.2STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO......................................................................9
2.3NUOVI PRINCIPI CONTABILI..............................................................................................29
3COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA32
3.1AVVIAMENTO E ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI..............................................................32
3.2ATTIVITÁ MATERIALI E DIRITTI D’USO..............................................................................38
3.3PARTECIPAZIONI.................................................................................................................40
3.4ALTRE ATTIVITÁ FINANZIARIE NON CORRENTI..............................................................44
3.5ALTRE ATTIVITÁ NON CORRENTI......................................................................................45
3.6RIMANENZE.........................................................................................................................46
3.7CREDITI COMMERCIALI......................................................................................................46
3.8CREDITI VERSO ERARIO PER IMPOSTE CORRENTI.........................................................49
3.9ATTIVITÁ FINANZIARIE CORRENTI....................................................................................50
3.10ALTRE ATTIVITÁ CORRENTI...............................................................................................52
3.11DISPONIBILITÁ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI............................................................52
3.12PATRIMONIO NETTO..........................................................................................................53
3.13FINANZIAMENTI..................................................................................................................54
3.14FONDI..................................................................................................................................56
3.15BENEFICI AI DIPENDENTI...................................................................................................57
3.16ALTRE PASSIVITÁ FINANZIARIE.........................................................................................59
3.17DEBITI COMMERCIALI........................................................................................................60
3.18DEBITI PER IMPOSTE..........................................................................................................60
3.19IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE...................................................................................61
3.20ALTRE PASSIVITÁ CORRENTI.............................................................................................62
3.21POSIZIONE FINANZIARIA NETTA......................................................................................63
4COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO64
4.1RICAVI...................................................................................................................................64
4.2ALTRI RICAVI........................................................................................................................65
 SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
2
4.3ACQUISTI DI MATERIALI.....................................................................................................65
4.4COSTI PER SERVIZI..............................................................................................................65
4.5COSTO DEL PERSONALE....................................................................................................67
4.6SVALUTAZIONE NETTA DI ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI.......................................68
4.7ALTRI COSTI OPERATIVI.....................................................................................................68
4.8PROVENTI FINANZIARI.......................................................................................................69
4.9ONERI FINANZIARI..............................................................................................................70
4.10UTILI E PERDITE SU CAMBI................................................................................................70
4.11UTILI E PERDITE DA PARTECIPAZIONI ED ALTRE INTERESSENZE.................................71
4.12IMPOSTE SUL REDDITO.....................................................................................................71
4.13CONTRIBUTI PUBBLICI......................................................................................................73
4.14DIVIDENDI...........................................................................................................................73
4.15INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI..........................................................................74
4.16OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE..............................................................................81
4.17COMPENSI AD AMMINISTRATORI E SINDACI.................................................................84
4.18PAGAMENTI BASATI SU AZIONI........................................................................................84
4.19IMPEGNI...............................................................................................................................84
5ELENCO PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE (ART. 2427 N.5 CC)85
6EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI86
7TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI86
8EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 202486
9APPENDICE A88
10APPENDICE B91
11APPENDICE C95
12DATI GENERALI DELLA SOCIETÁ98
 SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
1
1SCHEMI DI BILANCIO
1.1SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA
Situazione Patrimoniale - Finanziaria(in Euro)
Note
31/12/2024
31/12/2023
 
 
ATTIVO
 
 
 
 
Avviamento
3.1
15.296.995
14.629.431
 
Altre attività immateriali
3.1
3.272.042
3.820.594
 
Immobili, impianti e macchinari
3.2
58.603.829
35.001.865
 
Diritto d'uso
3.2
8.770.716
1.089.709
 
Altre attività materiali
3.2
5.371.138
2.898.803
 
Imposte anticipate
3.19
11.411.735
11.020.910
 
Partecipazioni
3.3
152.242.779
176.131.960
 
Altre attività finanziarie non correnti
3.4
8.633.958
11.241.290
 
Altre attività non correnti
3.5
41.411
1.303.292
 
Attività non correnti
 
263.644.603
257.137.854
 
Rimanenze
3.6
27.220.287
11.214.283
 
Crediti commerciali
3.7
60.209.576
36.853.453
 
Crediti verso erario per imposte correnti
3.8
4.785.133
2.721.371
 
Attività finanziarie correnti
3.9
25.934.961
65.985.360
 
Altre attività correnti
3.10
3.495.873
5.015.293
 
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
3.11
226.659.817
162.581.278
 
Attività correnti
 
348.305.647
284.371.038
 
Attività destinate alla vendita
 
-
-
 
Attività destinate alla vendita
 
-
-
 
TOTALE ATTIVO
 
611.950.250
541.508.892
 
 SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
2
Situazione Patrimoniale - Finanziaria(in Euro)
Note
31/12/2024
31/12/2023
 
 
PASSIVO
 
 
 
 
Capitale Sociale
3.12
62.704.489
62.704.489
 
Riserve e utili (perdite) portati a nuovo
3.12
40.213.847
42.985.439
 
Risultato d'esercizio
3.12
17.660.753
6.080.565
 
TOTALE PATRIMONIO NETTO
 
120.579.089
111.770.493
 
Finanziamenti
3.13
263.258.407
250.222.200
 
Fondi
3.14
2.639.319
1.463.168
 
Benefici ai dipendenti
3.15
2.119.644
782.174
 
Imposte differite
3.19
5.897.383
5.630.671
 
Altre passività finanziarie
3.16
6.960.991
1.673.769
 
Passività non correnti
 
280.875.744
259.771.982
 
Debiti commerciali
3.17
44.719.403
24.085.344
 
Finanziamenti
3.13
129.252.290
118.619.506
 
Fondi
3.14
-
-
 
Debiti per imposte
3.18
2.387.742
1.169.614
 
Altre passività finanziarie
3.16
12.800.594
12.225.844
 
Altre passività correnti
3.20
21.335.388
13.866.109
 
Passività correnti
 
210.495.417
169.966.417
 
TOTALE PASSIVO
 
611.950.250
541.508.892
 
 SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
3
1.2CONTO ECONOMICO
Conto Economico(in Euro)
Note
31/12/2024
31/12/2023
 
 
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI
 
 
 
 
Ricavi
4.1
         185.733.057
              93.784.873
 
Altri ricavi
4.2
            15.108.299
                2.079.495
 
Totale ricavi e proventi operativi
 
200.841.356
95.864.368
 
COSTI OPERATIVI
 
 
 
 
Acquisti di materiali
4.3
(91.594.989)
(42.021.860)
 
Variazione delle rimanenze
3.6
(1.244.206)
(5.479.437)
 
Costo per servizi
4.4
(37.305.917)
(25.161.409)
 
Costo del personale
4.5
(55.625.979)
(21.663.576)
 
Svalutazione netta di attività finanziarie
4.6
(50.000)
                                 -
 
Altri costi operativi
4.7
(1.221.565)
(973.734)
 
Totale costi operativi
 
(187.042.656)
(95.300.016)
 
Ammortamenti
3.1 - 3.2
(12.473.905)
(7.041.427)
 
Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti
3.1 - 3.2
                   16.749
(52.536)
 
Svalutazioni di valore di attività non correnti
3.1
(104.361)
                                 -
 
RISULTATO OPERATIVO
 
1.237.183
(6.529.611)
 
Proventi finanziari
4.8
            31.752.050
              27.124.609
 
Oneri finanziari
4.9
(14.050.922)
(16.578.903)
 
Utili (perdite) su cambi
4.10
              1.003.029
(1.243.657)
 
 SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
4
Utili (perdite) da partecipazioni (ed altre interessenze)
3.3 - 3.4
(3.084.566)
                                 -
 
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
 
16.856.774
2.772.438
 
Imposte sul reddito
4.12
                 803.979
                3.308.127
 
RISULTATO NETTO
 
17.660.753
6.080.565
 
Risultato derivanti da attività/passività destinate alla vendita
                              -
                                 -
 
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO
 
17.660.753
6.080.565
 
1.3 CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
Conto Economico Complessivo(in Euro)
Note
31/12/2024
31/12/2023
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO
1.2
17.660.753
6.080.565
Componenti che non saranno successivamente riclassificati nel risultato di esercizio
 
 
 
 
 
 
 
Utili/(perdite) attuariali da passività per benefici ai dipendenti
                   39.972
(8.791)
Effetto fiscale
3.15
(9.593)
                        2.110
Totale componenti che non saranno successivamente riclassificati nel risultato di esercizio
 
30.379
(6.681)
 
 
 
 
TOTALE RISULTATO NETTO COMPLESSIVO
1.4
17.691.132
6.073.884
 SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
5
 SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
6
1.4PROSPETTO DEI MOVIMENTI DI PATRIMONIO NETTO
Prospetto dei movimenti di Patrimonio Netto(in Euro)Nota 3.12
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Riserva Legale
Riserva straordinaria
Azioni proprie
Riserva attualizzazione TFR
Altre riserve
Utili (Perdite) portati a nuovo
Risultato dell'esercizio
Totale patrimonio netto
SALDO AL 31/12/2022
62.704.489
24.762.200
3.745.812
(288.194)
(7.395)
6.973.021
-
16.245.097
114.135.019
Destinazione risultato 2022
Dividendi pagati
-
-
-
-
-
-
(8.438.410)
-
-
(8.438.410)
A nuovo
-
-
812.255
-
-
-
15.432.842
-
(16.245.097)
-
Incrementi (decrementi)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Conto economico compl. al 31/12/2023
-
-
-
-
-
(6.681)
-
-
6.080.565
6.073.884
SALDO AL 31/12/2023
62.704.489
24.762.200
4.558.067
(288.194)
(14.076)
13.967.453
6.080.565
111.770.493
APPORTO DA FUSIONE
-
-
-
-
-
-
(2.075.316)
-
2.075.316
-
PROFORMA
62.704.489
24.762.200
4.558.067
-
(288.194)
(14.076)
11.892.137
-
8.155.881
111.770.493
Destinazione risultato 2023
Dividendi pagati
-
-
-
-
-
-
(8.882.536)
-
-
(8.882.536)
A nuovo
-
-
304.028
-
-
-
7.851.852
-
(8.155.881)
-
Incrementi (decrementi)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Conto economico compl. al 31/12/2024
-
-
-
-
-
30.379
-
-
17.660.753
17.691.132
 SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
7
SALDO AL 31/12/2024
62.704.489
24.762.200
4.862.095
-
(288.194)
16.303
10.861.454
-
17.660.753
120.579.089
SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
8
1.5RENDICONTO FINANZIARIO
Rendiconto Finanziario LU-VE S.p.A.(in Euro)
Note
31/12/2024
31/12/2023
A.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di inizio esercizio
162.581.277
117.217.407
B.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di inizio esercizio da fusione
8.096.860
-
 
Risultato dell'esercizio
17.660.753
6.080.565
 
Rettifiche per:
 
- Ammortamenti
3.1 - 3.2
12.473.904
7.041.427
 
- (Plus)/minusvalenze realizzate
3.1 - 3.2
87.612
52.536
 
- (Plus)/minusvalenze su vendita partecipazioni
-
0
 
- Oneri finanziari netti
4.8 - 4.9
(22.390.934)
(17.382.439)
 
- Imposte sul reddito
4.11
(803.979)
(3.308.127)
 
- Variazione fair value
4.8 - 4.9
4.689.806
6.857.004
 
Rettifiche per perdite da partecipazioni (ed altre interessenze)
3.3 - 3.4
3.084.686
0
 
Variazione TFR
3.15
(280.102)
(45.751)
 
Variazione fondi
3.14
133.653
0
 
Variazione crediti commerciali
3.7
(8.273.908)
2.279.962
 
Variazione delle rimanenze
3.6
1.244.206
5.479.483
 
Variazione dei debiti commerciali
3.17
4.042.305
(6.845.305)
 
Variazione del capitale circolante netto
(2.987.397)
914.140
 
Variazione altri crediti e debiti, imposte differite
(801.673)
24.516
 
Pagamento imposte
(244.679)
(1.828.740)
 
Oneri finanziari netti pagati
(6.842.832)
(4.686.103)
C.
Flussi finanziari generati/assorbiti dall'attività operativa
11.875.678
(6.280.973)
 
Investimenti in attività non correnti:
 
- immateriali
3.1
(1.383.452)
(2.006.092)
 
- materiali
3.2
(5.081.632)
(2.648.226)
 
- partecipazioni
3.3
(8.610.000)
-
 
Altre attività finanziarie non correnti
3.4
1.628.321
3.779.805
 
Investimenti netti realizzati in attività finanziarie a breve
3.9
27.243.206
85.292.548
 
Dividendi incassati
4.8
23.817.800
20.000.000
D.
Flussi finanziari generati/assorbiti dall'attività di investimento
37.614.243
104.418.035
 
Rimborso finanziamenti
3.13
(146.940.434)
(102.786.495)
 
Accensione di finanziamenti
3.13
175.000.000
50.000.000
 
Variazione di altre passività finanziarie
3.16
(4.223.144)
7.520.915
 
Vendita /(acquisto) di azioni proprie
-
-
 
Apporti/rimborsi di capitale proprio
-
-
 
Pagamento di dividendi
3.12
(8.882.536)
(8.438.410)
 
Altre variazioni
-
-
E.
Flussi finanziari generati/assorbiti dall'attività finanziaria
14.953.886
- 53.703.990
 
Differenze cambio di traduzione
-
-
 
Altre variazioni non monetarie (*)
3.12
(365.267)
930.798
F.
Altre variazioni
(365.267)
930.798
G.
Flussi finanziari netti dell'esercizio (C+D+E+F)
64.078.540
45.363.870
 
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio (A+B+G)
226.659.817
45.363.870
 
Indebitamento finanziario corrente
116.117.921
64.859.989
 
Indebitamento finanziario non corrente
270.219.398
251.895.970
 
Indebitamento finanziario netto
159.677.502
271.392.089
NOTE ESPLICATIVE
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9
(*) Principalmente effetto di cambio negativo (non monetario) su finanziamenti erogati verso LU-VE Sweden e LU-VE US. Classificati nella voce “Altre attività finanziarie non correnti” (Nota 3.4)
2NOTE ESPLICATIVE
2.1PREMESSA
Operazione di fusione di per incorporazione in LU-VE S.p.A. di Sest S.p.A. e Air Hex Alonte S.r.l..
Il 24 giugno 2024 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo LU-VE S.p.A. ha approvato il progetto di fusione per incorporazione (“Fusione”) nella medesima LU-VE S.p.A. delle società interamente controllate Sest S.p.A. (“Sest”) e Air Hex Alonte S.r.l. (“Alonte o AHA”), entrambe controllate da LU-VE S.p.A. al 100%.
Il 30 settembre è stato stipulato l’atto di fusione, in esecuzione delle deliberazioni assunte in data 24 giugno 2024, rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione di LU-VE (ai sensi dell’articolo 2505, comma 2 del Codice civile e dell’articolo 16, comma 2 dello statuto sociale) e dalle Assemblee Straordinarie di Sest e di Alonte.
L’obiettivo della fusione è di ottimizzare i processi interni, contenere i costi e semplificare la struttura della catena partecipativa, garantendo maggiore efficienza ed efficacia operativa sotto il profilo economico, gestionale e finanziario.
Gli effetti civilistici della fusione decorrono dal 31 dicembre 2024, mentre gli effetti contabili e fiscali si applicano a partire dal 1° gennaio 2024.
L’atto di fusione è stato depositato presso i Registri delle Imprese competenti e trasmesso alla CONSOB nei termini e con le modalità stabilite dalla normativa di legge e regolamentare vigente.
La fusione per incorporazione in LU-VE S.p.A. di Sest S.p.A. e di Air Hex Alonte S.r.l. (fusione madre-figlia) si caratterizza per l’assenza di scambio economico con economie terze e la persistenza del controllo sull’entità acquisita: per tale motivo, tale operazione è esclusa dall’ambito di applicazione del principio IFRS 3 – Business Combinations.
In assenza di riferimenti a principi o interpretazioni IFRS specifici, si è tenuto conto che lo IAS 1 al paragrafo 13 richiede in termini generali che il bilancio fornisca la rappresentazione attendibile e fedele degli effetti di operazioni, altri eventi e condizioni
NOTE ESPLICATIVE
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in accordo con le definizioni e i criteri di iscrizione previsti dal Framework IFRS per attività, passività, costi e ricavi e che lo IAS 1 al paragrafo 15 stabilisce l’obbligo di selezione, in accordo con la gerarchia stabilita dallo IAS 8, dei principi contabili idonei al raggiungimento dell’obiettivo generale della rappresentazione attendibile e fedele. In questo contesto, si è tenuto altresì conto degli Orientamenti preliminari Assirevi in tema di IFRS (“OPI”) N.2 (Revised) Trattamento contabile delle fusioni nel bilancio d’esercizio.
Tenuto conto che l’operazione di fusione è (i) caratterizzata da assenza di scambio economico con economie terze e persistenza del controllo sull’entità acquisita e (ii) risulta naturalmente priva di significative influenze sui flussi di cassa delle imprese oggetto di fusione, la scelta dei criteri di contabilizzazione ha pertanto privilegiato principi idonei ad assicurare la continuità dei valori.
Applicare il principio della continuità dei valori dell’operazione di fusione ha significato dare rilevanza alla preesistenza del rapporto di controllo tra le società coinvolte nell’operazione. In altri termini, la fusione con natura di ristrutturazione ha determinato la convergenza tra il bilancio d’esercizio della Società incorporante e il bilancio consolidato della medesima post fusione, attuando il cosiddetto “consolidamento legale”.
Pertanto, l’ingresso nel bilancio d’esercizio della Società incorporante delle attività e passività rivenienti dalle Società incorporate non ha comportato l’emersione di maggiori valori correnti di tali beni rispetto a quelli espressi nel bilancio consolidato, di un maggiore avviamento. La differenza di annullamento tra il valore di carico contabile delle partecipazioni detenute nelle Società incorporate e la corrispondente quota di Patrimonio netto contabile è stata allocata ai beni dell’attivo nel limite dei valori espressi nel bilancio consolidato.
Tale differenza di annullamento, è risultata complessivamente pari a 21.842 migliaia di Euro, di cui 21.174 migliaia di Euro riconducibile alla fusione per incorporazione di SEST S.p.A. e 668 migliaia di Euro alla fusione per incorporazione di Air Hex Alonte S.r.l..
Per Sest S.p.A., le attività che al gennaio 2024 presentavano significative differenze tra i valori contabili risultanti dal bilancio d’esercizio delle Società incorporate ed i valori contabili risultanti dal bilancio consolidato della Società incorporante erano le partecipazioni detenute nelle società controllate operative evidenziate nella seguente tabella:
Partecipazioni in società controllate(in migliaia di Euro)
Valore di carico al 31/12/2023
Contribuzione al bilancio consolidato al 31/12/2023
SEST-LUVE-Polska SP.z.o.o.
4.134
95.086
«OOO» SEST LU-VE
3.771
30.492
Thermo Glass Door S.p.A.
500
(1.514)
NOTE ESPLICATIVE
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11
Tale differenza di annullamento è stata interamente allocata alla partecipazione nella società controllata SEST-LUVE-Polska SP.z.o.o., data l’immaterialità della contribuzione al consolidato di TGD e considerando l’incertezza riveniente dal conflitto russo-ucraino sulla sorte della partecipazione nella società operativa «OOO» SEST LU-VE, mentre la differenza riveniente dalla fusione di Air Hex Alonte S.r.l., essendo i valori di quest’ultima in linea a quelli inclusi nel bilancio consolidato del Gruppo LU-VE, in quanto oggetto di recente acquisizione e successivo passaggio del bilancio di esercizio ai principi contabili internazionali, è stata interamente allocata ad avviamento.
Al fine di fornire un’informativa che, da un lato sia coerente con i criteri di redazione del bilancio disciplinati dagli IFRS, e dall’altro consenta un confronto omogeneo per un’adeguata analisi dell’andamento, all’interno delle singole Note Esplicative sono evidenziati gli effetti della fusione (identificati come “apporto fusione”) in aggiunta a quelli intercorsi nell’esercizio. A tal fine è stata inoltre predisposta una situazione patrimoniale-finanziaria ed un conto economico proforma, come se le fusioni avessero avuto luogo all'inizio dell'esercizio comparativo 2023 (si veda Appendice A della Relazione Unica sulla Gestione), identificato come “proforma” nelle singole Note Esplicative.
SCHEMI DI BILANCIO
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12
2.2STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO
Informazioni sulla società
LU-VE S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l’ordinamento della Repubblica Italiana. La Società è attiva nel settore della produzione e commercializzazione di scambiatori di calore e apparecchi ventilati. La sede legale della Società è in Varese (Italia), Via Vittorio Veneto 11. L’azionista di controllo è Finami S.p.A..
Si segnala, inoltre, che LU-VE S.p.A. dal 21 settembre 2022 è una società quotata sul segmento Euronext STAR (precedentemente era quotata sul Mercato “Euronext Milan”) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. e che, in qualità di Capogruppo, ha predisposto il bilancio consolidato del gruppo LU-VE al 31 dicembre 202.4.
Dichiarazione di conformità e criteri di redazione
Il bilancio d’esercizio di LU-VE S.p.A. al 31 dicembre 2024 è stato preparato in conformità ai principi contabili emanati dall’International Accounting Standard Board ed adottati dall’Unione Europea, in vigore al 31 dicembre 2024. Con “IFRS Accounting Standards” si intendono anche gli International Accounting Standards (“IAS®”) tuttora in vigore, nonché tutti i documenti interpretativi emessi dall’IFRS Interpretation Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC®”), e ancora dallo Standing Interpretations Committee (“SIC®”).
I prospetti sono stati presentati in Euro, che è la valuta funzionale della Società, e viene comparato con il bilancio dell’esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri, considerando quanto riportato nel Paragrafo 2.1. Le informazioni numeriche contenute all’interno delle Note Esplicative sono state invece esposte principalmente in migliaia di Euro. Il bilancio è costituito dai prospetti (i) della situazione patrimoniale-finanziaria, (ii) del conto economico, (iii) del conto economico complessivo, (iv) dei movimenti del patrimonio netto, (v) del rendiconto finanziario e dalle presenti Note Esplicative.
Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto per la valutazione al fair value di alcuni strumenti finanziari, ai sensi dell’IFRS 9 e dell’IFRS 13, come descritto di seguito. Inoltre, il bilancio è stato redatto sul presupposto della continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio contabile internazionale IAS 1, in quanto gli Amministratori hanno verificato l’insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità della Società di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione Unica sulla Gestione.
NOTE ESPLICATIVE
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In particolare, con riferimento a tale ultimo presupposto, alla data del 31 dicembre 2024 la Società mostra una struttura finanziaria solida ed equilibrata, con un rapporto Indebitamento finanziario netto/Patrimonio netto (Indice di indebitamento) pari a 1,31 ed una posizione finanziaria netta a breve positiva per 110,5 milioni di Euro, pertanto il rimborso del debito a medio/lungo termine in scadenza nell’anno 2025 è garantita dalla liquidità attuale. Inoltre, non sussistono sostanziali vincoli allo smobilizzo della liquidità investita, pari a 24,5 milioni di Euro, costituita da (i) polizze di capitalizzazione per 10,3 milioni di Euro, (ii) Cash Pooling di Gruppo per 12,8 milioni di Euro, (iii) altri titoli per 0,3 milioni di Euro e (iv) altri crediti finanziari per 1,1 milioni di Euro (Nota 3.9), che quindi, in caso di necessità, può essere utilizzata a fronte di eventuali impegni di pagamento (Nota 3.21).
Si riporta inoltre come la valutazione del rispetto dei requisiti patrimoniali-economici (covenants) su base consolidata, prevista dal debito finanziario di LU-VE S.p.A., al 31 dicembre 2024, non ha evidenziato alcuna criticità. Inoltre, si evidenzia che le stime del Budget 2025 di LU-VE S.p.A., portano ad attendersi che anche per il prossimo esercizio non vi siano criticità in merito al rispetto di tali requisiti.
Permane notevole incertezza con riferimento alle tensioni geopolitiche e la Società ne rimane esposta in quanto detiene società controllate in Russia. Questa parte del business potrebbe essere soggetta a limitazioni a causa delle potenziali sanzioni attuabili da parte delle altre autorità governative. data la limitata incidenza del business russo, ritiene che LU-VE S.p.A. sia in grado di operare in continuità aziendale. In una remota ipotesi di perdita di controllo del business russo, per LU-VE S.p.A. comporterebbe l’intera svalutazione delle partecipazioni delle società russe, paria a complessivamente 3,8 milioni di Euro.
Alla luce di quanto sopra esposto, il bilancio d’esercizio di LU-VE S.p.A. al 31 dicembre 2024 è stato redatto sulla base del presupposto della continuità aziendale, ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio contabile internazionale IAS 1.
Gli amministratori della LU-VE S.p.A. sono responsabili per l’applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF European Single Electronic Format) (nel seguito “Regolamento Delegato”) al bilancio d’esercizio, incluso nella relazione finanziaria annuale.
Il bilancio d’esercizio è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato ed è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 13 marzo 2025.
NOTE ESPLICATIVE
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14
Schemi di bilancio
La Società ha adottato i seguenti schemi di bilancio:
un prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria che espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
un prospetto dei movimenti di patrimonio netto;
un prospetto di conto economico che espone i costi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi;
un prospetto di conto economico complessivo, che espone le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nel risultato d’esercizio come richiesto o consentito dai principi IFRS;
un rendiconto finanziario che presenta i flussi finanziari derivanti dall’attività operativa utilizzando il metodo indiretto.
L’adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Le informazioni rilevanti sui principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024, invariati rispetto all’esercizio precedente, sono di seguito riportati:
ATTIVITÁ IMMATERIALI
Avviamento e aggregazioni di imprese
Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell’acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un’aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dalla Società alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo del business acquisito. Alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla data di acquisizione.
L’avviamento è determinato come differenza tra la somma del fair value dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione.
NOTE ESPLICATIVE
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Relativamente alle acquisizioni anteriori alla data di adozione degli IFRS (1 gennaio 2014), LU-VE S.p.A. si è avvalsa della facoltà prevista dal principio IFRS 1 di non applicare il principio IFRS 3 relativo alle aggregazioni di imprese alle acquisizioni intervenute prima della data di transizione. Di conseguenza, gli avviamenti emersi in relazione ad acquisizioni intervenute in passato non sono stati rideterminati e sono stati rilevati al valore determinato sulla base dei precedenti principi contabili, al netto degli ammortamenti contabilizzati fino al 31 dicembre 2013 e delle eventuali perdite per riduzione di valore.
Per maggiori informazioni si rimanda al successivo paragrafo “Perdite di valore (“Impairment”) delle attività”.
ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI
Marchi
La voce include gli oneri a natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione dei marchi della Società. Tali oneri sono iscritti nell'attivo, secondo quanto disposto dal principio IAS 38 "Attività immateriali", quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.
Costi di ricerca e sviluppo
I costi di sviluppo sostenuti per progetti per la produzione di nuovi prodotti o componenti sono iscritti all'attivo solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, se la Società ha l'intenzione e la disponibilità di risorse per completare detta attività, se esiste la possibilità tecnica di realizzare il progetto in modo da renderlo disponibile per l'uso e se i volumi e i prezzi attesi indicano che i costi sostenuti nella fase di sviluppo potranno generare benefici economici futuri.
I costi di sviluppo capitalizzati comprendono le sole spese sostenute che possono essere attribuite direttamente al processo di sviluppo.
I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati in base ad un criterio sistematico, a partire dal momento in cui l’output del progetto è disponibile all’uso, lungo la vita stimata del prodotto o processo, che è stato valutato in quattro anni. Tutti gli altri costi di sviluppo che non soddisfano i sopra citati requisiti, così come i relativi costi di ricerca, sono rilevati a conto economico quando sostenuti.
Altre attività immateriali
Le altre attività immateriali sono iscritte nell’attivo, secondo quanto disposto dal principio IAS 38, quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell’attività può essere determinato in modo attendibile. Il venir
NOTE ESPLICATIVE
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meno della sussistenza di tali benefici economici futuri determina la loro svalutazione nell’esercizio in cui si accerta tale fattispecie.
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita.
Gli investimenti in software sono ammortizzati in 3 esercizi.
ATTIVITÀ MATERIALI
Tali attività includono terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature e altre attività materiali. Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori di diretta imputazione. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote omogenee per categorie di cespiti similari e ritenute idonee a ripartire il valore di carico delle attività materiali sul periodo di vita utile delle stesse. La vita utile stimata, in anni, è la seguente:
Asset
Anni
Fabbricati
33
Costruzioni leggere
10
Impianti e Macchinari
8 – 10
Attrezzature industriali e commerciali
3 – 10
Altri Beni
4-8
I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del valore o della vita utile dell’immobilizzazione sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni alle quali si riferiscono.
Se vi sono indicatori di perdita di valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (impairment test). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo “Perdite di valore (“impairment”) delle attività”. Le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore laddove venissero meno le cause che hanno indotto la Società a rettificare tali beni; i ripristini di valore si
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effettueranno nei limiti del valore che l’attività avrebbe avuto ove la rettifica di valore non avesse mai avuto luogo.
I terreni non sono ammortizzati.
Per maggiori informazioni si rimanda al successivo paragrafo “Perdite di valore (“impairment”) delle attività”.
Contratti di lease e diritti d’uso
La Società deve valutare se il contratto è, o contiene un lease, alla data di stipula dello stesso. La Società si iscrive il Diritto d’uso e la relativa Passività finanziaria per il lease per tutti i contratti di lease in cui assume il ruolo di locatario, ad eccezione di quelli di breve termine (contratti di lease di durata uguale o inferiore ai 12 mesi) e dei lease relativo a beni di basso valore (vale a dire, i beni il cui fair value risulta essere inferiore ad Euro 5.000). I contratti per i quali è stata applicata quest’ultima esenzione ricadono principalmente all’interno delle seguenti categorie:
Computers, telefoni e tablet;
Stampanti;
Altri dispositivi elettronici;
Mobilio e arredi.
Relativamente a tali esenzioni, la Società iscrive i relativi pagamenti sotto forma di costi operativi rilevati a quote costanti lungo la durata del contratto.
Al contrario, per i contratti di lease, la passività finanziaria iniziale è rilevata al valore attuale dei pagamenti futuri alla data di decorrenza del contratto. Il tasso di attualizzazione da applicare ai pagamenti futuri dei canoni di affitto è stato determinato come il tasso privo di rischio di ogni Paese in cui i contratti sono stati stipulati, con scadenze commisurate alla durata dello specifico contratto di affitto, aumentato per il credit spread specifico della Società.
I lease payments inclusi nel valore della passività finanziaria per il lease comprendono:
La componente fissa dei canoni di lease, al netto di eventuali incentivi ricevuti;
I pagamenti di canoni di lease variabili sulla base di un indice o di un tasso, inizialmente valutati utilizzando l’indice o il tasso alla data di decorrenza del contratto;
L’ammontare delle garanzie per il valore residuo che il locatario si attende di dover corrispondere.
Successivamente alla rilevazione iniziale, il valore di carico della passività finanziaria per il lease si incrementa per effetto degli interessi maturati (utilizzando il metodo
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dell’interesse effettivo) e si riduce per tener conto dei pagamenti effettuati in forza del contratto di lease.
L’attività per Diritto d’uso comprende la valutazione iniziale della passività finanziaria per il lease, i pagamenti per il lease effettuati prima o alla data di decorrenza del contratto e qualsiasi altro costo diretto iniziale. Il Diritto d’uso è iscritto in bilancio al netto degli ammortamenti e di eventuali perdite di valore.
Gli incentivi collegati al lease (ad esempio i periodi di locazione gratuita) sono rilevati come parte del valore iniziale del diritto d’uso e della passività per il lease lungo il periodo contrattuale.
Il Diritto d’uso è ammortizzato in modo sistematico al minore tra il lease term e la vita utile residua del bene sottostante. Se il contratto di lease trasferisce la proprietà del relativo bene o il costo del diritto d’uso riflette la volontà della Società di esercitare l’opzione di acquisto, il relativo diritto d’uso è ammortizzato lungo la vita utile del bene in oggetto. L’inizio dell’ammortamento parte dalla decorrenza del lease.
Il Diritto d’uso è incluso come voce separata della situazione patrimoniale-finanziaria.
La Società applica lo IAS 36 Impairment of Assets al fine di identificare la presenza di eventuali perdite di valore.
Nel prospetto del rendiconto finanziario la Società suddivide l’ammontare complessivamente pagato tra quota capitale (rilevata nel flusso monetario derivante da attività finanziaria) e quota interessi (iscritta negli oneri finanziari netti pagati, nel flusso monetario derivante dalla gestione operativa).
Partecipazioni
Le partecipazioni in società controllate sono valutate al costo, al netto di eventuali perdite di valore.
In presenza di specifici indicatori di impairment (ad esempio perdite significative dell’esercizio o di esercizi precedenti, che per talune società partecipate hanno portato ad evidenziare anche patrimoni netti negativi o differenze significative tra il valore di iscrizione delle partecipazioni nel bilancio d’esercizio ed il relativo valore di patrimonio netto contabile di pertinenza), il valore delle partecipazioni nelle società controllate, determinato sulla base del criterio del costo, è assoggettato a impairment test. Ai fini
NOTE ESPLICATIVE
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dell’impairment test, il valore di carico delle partecipazioni è confrontato con il valore recuperabile, definito come il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore in uso.
Il valore in uso è determinato applicando il criterio del Discounted Cash Flow equity side”, che consiste nel calcolo del valore attuale dei flussi di cassa futuri che si stima saranno generati dalla controllata, inclusi i flussi derivanti dalle attività operative ed il valore terminale che è stato determinato con il metodo della “rendita perpetua”, al netto della posizione finanziaria netta della controllata alla data di bilancio. Il fair value è determinato considerando il fair value delle attività nette dalla controllata al netto dei costi di vendita di diretta imputazione.
Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile della partecipazione è ripristinato con imputazione a conto economico. I dividendi ricevuti dalle società controllate sono contabilizzati come componenti positive di reddito, alla voce “Proventi finanziari Dividendi da società controllate”, nel bilancio d’esercizio della Società, indipendentemente dal momento di formazione degli utili indivisi della partecipata.
La Società include nel costo della partecipazione i costi correlati all’acquisizione delle partecipazioni di controllo della stessa.
Perdite di valore (“Impairment”) delle attività
Almeno annualmente, la Società rivede il valore contabile dell’avviamento e delle proprie attività immateriali e materiali per verificare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito perdite di valore. L’attività di impairment test ha come obiettivo quello di verificare che il valore contabile delle sopra citate attività non sia superiore al loro valore recuperabile Dove l’attività in non dovesse generare flussi di cassa in entrata indipendenti da quelli generati da altre attività, la Società effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari (“Cash Generating Unito “CGU”) a cui l’attività appartiene. All’interno della Società, a seguito della fusione, sono state individuate, in analogia con il bilancio consolidato, due “CGU” generatrici di flussi di cassa Componentse Cooling Systems(mentre ante fusione la Società era nel suo insieme rappresenta dall’unica CGU “Cooling Systems”).
Ai fini dell’impairment test il valore delle CGU, delle attività materiali e immateriali è confrontato con il valore recuperabile, definito come il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore in uso.
NOTE ESPLICATIVE
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Nella determinazione del valore d’uso, i flussi di cassa futuri al netto delle imposte, stimati sulla base delle esperienze passate, sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al netto delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Le principali assunzioni utilizzate per il calcolo del valore d’uso riguardano il tasso di sconto, il tasso di crescita, le attese di variazione dei prezzi di vendita e dell’andamento dei costi diretti durante il periodo assunto per il calcolo. I tassi di crescita adottati si basano su previsioni di crescita del settore industriale di appartenenza. Le variazioni dei prezzi di vendita sono basate sulle passate esperienze e sulle aspettative future di mercato.
Se il valore recuperabile di un’attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell’attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando immediatamente la perdita di valore nel conto economico.
Successivamente, se la perdita di valore di un’attività viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività (o della unità generatrice di flussi finanziari) ad eccezione dell’avviamento, è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l’attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è iscritto immediatamente nel conto economico.
STRUMENTI FINANZIARI
Strumenti finanziari derivati
Gli strumenti finanziari derivati sono sottoscritti principalmente con l’intento di copertura gestionale, al fine di ridurre i rischi di tasso di cambio, di tasso di interesse e di oscillazione del costo delle materie prime. Coerentemente con quanto stabilito dal principio IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati vengono contabilizzati secondo le modalità dell’hedge accounting solo quando:
e)all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa;
f)si presume che la copertura sia altamente efficace;
g)l’efficacia può essere attendibilmente valutata;
h)la copertura stessa risulta altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.
Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dal principio IFRS 9.
NOTE ESPLICATIVE
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Se l’hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti a conto economico.
Alla data di presentazione del bilancio, peraltro, non tutti i requisiti richiesti dal principio IFRS 9 per l’applicazione dell’hedge accounting sono soddisfatti. Pertanto, la Direzione della Società ha ritenuto opportuno trattare tali strumenti quali operazioni di negoziazione, non di copertura, rilevando pertanto la variazione del fair value dello strumento finanziario direttamente a conto economico.
Con riferimento agli strumenti derivati sottoscritti per la copertura gestionale del rischio sui tassi di interesse dei finanziamenti, la Società presenta nella voce “Interessi passivi verso banche” il differenziale scambiato con la controparte nel corso dell’esercizio, mentre la variazione del fair value di tali strumenti derivati è presentata invece nella voce “Altri proventi finanziari”, se positiva, ovvero nella voce “Altri oneri finanziari” se negativa.
RIMANENZE
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per i materiali di acquisto e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati, calcolato tendendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. La svalutazione delle rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.
CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI
I crediti sono iscritti inizialmente al fair value.
Successivamente i crediti sono valutati con il metodo del costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione.
Ai sensi dell’IFRS 9 i crediti commerciali sono classificati nelle categorie Held to collect e Held to collect and sell. Il loro valore è adeguato a fine esercizio riducendolo per l’expected credit loss lungo tutta la durata del credito, unitamente al grado di solvibilità
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dei singoli debitori, anche in funzione delle specifiche caratteristiche del rischio creditizio sotteso, tenuto conto delle informazioni disponibili.
CESSIONE DEI CREDITI
I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall’attivo della situazione patrimoniale e finanziaria solo se i rischi e i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al cessionario.
FINANZIAMENTI
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, corrispondente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione.
Dopo tale valutazione iniziale i finanziamenti vengono rilevati con il criterio del costo ammortizzato calcolato tramite l’applicazione del tasso di interesse effettivo.
Il metodo dell'interesse effettivo è il metodo di calcolo del costo ammortizzato di una passività finanziaria e di allocazione degli interessi passivi lungo il periodo rilevante. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza i pagamenti futuri (inclusivo di tutte le commissioni, i costi di transazione e altri premi o sconti) lungo la durata della passività finanziaria o, qualora più appropriato, lungo un periodo più breve. Per la determinazione del tasso d’interesse effettivo sui finanziamenti a tasso variabile, la Società aggiorna la stima dei flussi finanziari sulla base delle curve prospettiche dei tassi di riferimento estratte ad ogni chiusura periodica, rilevando il differenziale rispetto alla stima del periodo precedente a conto economico.
I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l’estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di chiusura dell’esercizio.
FONDI
I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere necessario per l’adempimento dell’obbligazione alla data di
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rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente.
Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l’effetto dell’attualizzazione è rilevante, l’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione.
Le attività e passività potenziali non sono rilevate in bilancio; è fornita tuttavia adeguata informativa a riguardo.
BENEFICI AI DIPENDENTI
Benefici a breve termine
I benefici a dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui viene prestata l’attività lavorativa.
Benefici successivi al rapporto di lavoro
Dal gennaio 2007 la Legge Finanziaria (legge 296/2006) ed i relativi decreti attuativi hanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (c.d. TFR), tra cui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, le nuove disposizioni hanno imposto di versare i nuovi flussi di TFR a forme pensionistiche prescelte dal lavoratore oppure, nel caso in cui lo stesso lavoratore abbia optato per il mantenimento in azienda di tali flussi, ad un conto di tesoreria istituito presso l’INPS.
Per i dipendenti delle società con più di 50 dipendenti, come nel caso della LU-VE S.p.A., solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i “piani a benefici definiti”, mentre quello maturato successivamente a tale data viene configurato come un “piano a contribuzione definita” e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società si esauriscono con il versamento periodico di un contributo a terze entità. Pertanto, a conto economico non vengono più accantonate le quote attualizzate, ma sono rilevati tra i costi del personale gli esborsi effettuati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separata istituito presso l’INPS, calcolati in base all’art. 2120 c.c.
DEBITI COMMERCIALI E ALTRI DEBITI
I debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività sono iscritti inizialmente al fair value incrementato di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente sono rilevati al valore nominale, non ritenendosi di dover effettuare alcuna attualizzazione e
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imputazione separata a conto economico degli interessi passivi espliciti o scorporati in quanto non materiali in considerazione dei tempi previsti di pagamento.
CRITERI DI CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA
I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in Euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell’incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.
A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell’esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati a conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non distribuibile fino al suo effettivo realizzo.
RICONOSCIMENTO DEI RICAVI
I ricavi sono iscritti al momento del trasferimento al cliente del controllo sui beni (sulla base delle condizioni concordate con i clienti) o servizi promessi. I ricavi sono esposti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.
I contratti con i clienti includono generalmente un’unica performance obligation, ossia la vendita del bene, generalmente soddisfatta alla consegna del bene al cliente.
RICONOSCIMENTO DEI COSTI
I costi e gli oneri sono rilevati in bilancio secondo il principio della competenza economica.
PROVENTI FINANZIARI
I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
ONERI FINANZIARI
Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo del tasso d’interesse effettivo (al netto o ad incremento dei differenziali scambiati con la controparte nel corso dell’esercizio relativi agli strumenti derivati IRS
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sottoscritti per la copertura gestionale del rischio sui tassi d’interesse dei finanziamenti), e spese bancarie e gli oneri derivanti dagli strumenti finanziari unitamente all’effetto del fair value degli strumenti finanziari derivati.
IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della Società. Le imposte sul reddito sono rilevate a conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte e le tasse relative agli immobili, sono incluse nella voce “Altri costi operativi”. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio, ad eccezione dell’avviamento non deducibile fiscalmente. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d’imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Qualora fosse concessa dalla legislazione fiscale italiana la possibilità di riallineare il valore fiscale dell’avviamento al suo valore contabile, la policy contabile stabilita dagli Amministratori è di non procedere alla rilevazione immediata a conto economico del beneficio fiscale futuro connesso all’affrancamento in contropartita a delle imposte anticipate.
Come descritto nel successivo paragrafo relativo al consolidato fiscale, LU-VE S.p.A. è la consolidante per le società rientranti in tale perimetro.
DIVIDENDI
I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.
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AZIONI PROPRIE
Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
UTILE PER AZIONE
L’utile base per azione è calcolato dividendo il risultato dell’esercizio attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio. L’utile diluito per azione coincide con l’utile base per azione non essendovi in circolazione opzioni che potrebbero potenzialmente portare all’emissione di nuove azioni della Società e pertanto comportare effetti diluitivi.
CONTRATTO DI CONSOLIDATO FISCALE
È in essere il Consolidato Fiscale nazionale (di cui agli artt.117 e seguenti del DPR 917/86 TUIR), il cui perimetro comprende, oltre alla consolidante LU-VE S.p.A., altre quattro società italiane controllate: Thermo Glass Door S.p.A., Manifold S.r.l (esercizi 2023-2025) e a partire dal 2024 le società Refrion S.r.l. ed RMS S.r.l. (il contratto di consolidato fiscale stipulato tra LU-VE S.p.A. e tali società comprende il periodo 2024-2026). I rapporti in essere lo scorso esercizio con le società SEST S.p.A. e Air Hex Alonte S.r.l. si sono estinti a seguito della fusione, per maggiori dettagli si veda Nota - 2.1 “Premessa”.
Il consolidato fiscale nazionale consente di determinare l’IRES corrente su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle società partecipanti. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci sono regolati da specifici accordi tra le parti secondo i quali, in caso di imponibile positivo, le controllate trasferiscono alla controllante le risorse finanziarie corrispondenti alla maggiore imposta da esse dovuta per effetto della partecipazione al consolidato nazionale, in caso di imponibile negativo, ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d’imposta realizzato dalla controllante, se e nella misura in cui vi sono prospettive di redditività che consentano al Gruppo l’effettiva riduzione delle imposte correnti o la rilevazione di imposte differite attive.
USO DI STIME
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione dei principi IFRS richiede da parte della Direzione l’utilizzo di stime e di assunzioni che hanno effetti, anche significativi, sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Tali stime e assunzioni sono basate
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sull’esperienza storica e su altri fattori esogeni ed endogeni ritenuti rilevanti dalla Direzione. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime.
Le stime e le assunzioni sottostanti sono riviste periodicamente dalla Direzione (almeno annualmente). Eventuali cambiamenti di stima sono rilevati prospetticamente a partire dal periodo in cui tale stima viene rivista.
Nella predisposizione del bilancio d’esercizio è stato adottato il seguente significant Judgement durante il processo di applicazione dei principi contabili di LU-VE S.p.A.
Fusione per incorporazione di SEST S.p.A. e Air Hex Alonte S.r.l. in LU-VE S.p.A.
Tenuto conto che l’operazione di fusione è (i) caratterizzata da assenza di scambio economico con economie terze e persistenza del controllo sull’entità acquisita e (ii) risulta naturalmente priva di significative influenze sui flussi di cassa delle imprese oggetto di fusione, la scelta dei criteri di contabilizzazione ha pertanto privilegiato principi idonei ad assicurare la continuità dei valori.
Applicare il principio della continuità dei valori dell’operazione di fusione ha significato dare rilevanza alla preesistenza del rapporto di controllo tra le società coinvolte nell’operazione. In altri termini, la fusione con natura di ristrutturazione ha determinato la convergenza tra il bilancio separato della Società incorporante e il bilancio consolidato della medesima post fusione, attuando il cosiddetto “consolidamento legale”.
Pertanto, l’ingresso nel bilancio d’esercizio della Società incorporante delle attività e passività rivenienti dalle Società incorporate non ha comportato l’emersione di maggiori valori correnti di tali beni rispetto a quelli espressi nel bilancio consolidato, di un maggiore avviamento. La differenza di annullamento tra il valore di carico contabile delle partecipazioni detenute nelle Società incorporate e la corrispondente quota di Patrimonio netto contabile è stata allocata ai beni dell’attivo nel limite dei valori espressi nel bilancio consolidato.
Tale differenza di annullamento, è risultata complessivamente pari a 21.842 migliaia di Euro, di cui 21.174 migliaia di Euro riconducibile alla fusione per incorporazione di SEST S.p.A. e 668 migliaia di Euro alla fusione per incorporazione di Air Hex Alonte S.r.l..
Per SEST S.p.a, tale differenza di annullamento è stata interamente allocata alla partecipazione nella società controllata SEST LU-VE POLSKA, data l’immaterialità della
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contribuzione al consolidato di Thermo Glass Door S.p.A. e considerando l’incertezza riveniente dal conflitto russo-ucraino sulla sorte della partecipazione nella società operativa «OOO» SEST LU-VE, mentre la differenza riveniente dalla fusione di Air Hex Alonte, essendo i valori di quest’ultima in linea a quelli inclusi nel bilancio consolidato del Gruppo LU-VE, in quanto oggetto di recente acquisizione e successivo passaggio del bilancio di esercizio ai principi contabili internazionali, è stata interamente allocata ad avviamento.
Le principali assunzioni riguardanti il futuro e le principali cause di incertezza nella stima alla data di chiusura dell’esercizio che presentano un rischio rilevante di dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili delle attività e passività entro l’esercizio successivo sono riportate di seguito.
Recuperabilità del valore degli avviamenti, delle attività immateriali e materiali
La procedura di determinazione delle perdite di valore dell’avviamento, delle attività immateriali e materiali è descritta nel paragrafo “Perdite di valore (“Impairment”)”.
Come già indicato nel sopra citato paragrafo, a seguito della fusione di SEST S.p.A. e Air Hex Alonte S.r.l. in LU-VE S.p.A., all’interno della LU-VE S.p.A. sono state individuate due CGU coerentemente con quanto già individuato a livello di Gruppo LU-VE: Componentse Cooling Systems”. Ai fini del test di impairment il valore del CIN delle due CGU è confrontato con il valore recuperabile, definito come il maggiore tra il fair value delle attività nette delle due CGU al netto dei costi di vendita ed il valore in uso.
Come previsto dal principio contabile internazionale IAS 36, poiché le suddette CGU includono un avviamento, la Direzione della Società ha effettuato una verifica (impairment test) volta a determinare che i valori di carico relativi alle attività delle CGU siano iscritti in bilancio al 31 dicembre 2024 ad un valore non superiore rispetto a quello recuperabile. In particolare, la Società iscrive nel bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024 avviamenti pari 15,3 milioni di Euro. Tali avviamenti sono attribuiti alle due CGU: Cooling Systemsper 13,8 milioni di Euro e Componentsper 1,5 milioni di Euro, oltre a immobilizzazioni immateriali a vita utile definita per 3,3 milioni di Euro, diritti d’uso per 8,8 milioni di Euro e immobilizzazioni materiali per 64,0 milioni di Euro.
La determinazione del valore recuperabile si basa principalmente sul criterio del value in use, attraverso la stima dei flussi di cassa attesi desumibili dai piani 2025-2028, unitamente ad un valore terminale, per la CGU Cooling Systems”, mentre per la CGU Componentsè stato considerato il criterio del fair value, determinato adottando l'approccio sum-of-the-part che determina il valore recuperabile come sommatoria del fair value dei singoli asset (principalmente costituiti da immobili, impianti e macchinari
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e altre attività materiali) al netto del fair value delle singole passività (per lo più allineate ai relativi valori contabili).
La procedura nella stima del valore d’uso si è basata su assunzioni riguardanti la previsione dei flussi di cassa attesi della CGU “Cooling Systems”, facendo riferimento al piano industriale 2025-2028 della CGU redatto dalla Direzione e successivamente incluso nel piano industriale consolidato del Gruppo LU-VE approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società tenutosi in data 20 febbraio 2025, la determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo, in linea con le aspettative di crescita dei paesi in cui opera la società (g-rate).
Tali assunzioni si basano sulle prospettive della Direzione: i) di focalizzarsi sul prodotto core(scambiatori di calore ad aria) attraverso l’innovazione di prodotto e processo, gli avanzamenti tecnologici e l’aumento dell’efficienza produttiva degli impianti; ii) di focalizzarsi sul miglioramento della redditività e sulla tutela della generazione di cassa attraverso l’incremento dell’efficienza produttiva, la modernizzazione dei processi di selezione e configurazione dei prodotti, di gestione degli ordini ed un’attenta gestione delle spese fisse; iii) Riduzione del profilo di rischio attraverso l’ulteriore sviluppo delle applicazioni in settori non correlati ed all’aumento della copertura territoriale; iv) Migliore sfruttamento della capacità produttiva installata con riduzione dei capex rispetto alla media storica, ma con un focus particolare sull’automazione di tutti i processi aziendali; v) Sfruttamento delle opportunità di crescita principalmente legate:
a scambiatori che utilizzano refrigeranti naturali in linea con quanto previsto dall’ultima revisione della regolamentazione europea F-GAS;
allo sviluppo della catena del freddo, specialmente nei paesi meno avanzati anche a seguito alla progressiva introduzione di normative sempre più stringenti in termini di corretta conservazione degli alimenti lungo tutta la filiera;
alla maggiore attenzione e sensibilità a livello globale ai temi legati all’efficientamento energetico e alla riduzione dell’impatto ambientale di ogni attività umana;
nel campo energetico, in generale, l’obiettivo è l’ampliamento del parco clienti con una particolare attenzione alle applicazioni nei segmenti dei raffreddatori di olio per i trasformatori elettrici, al recupero della C02, alla produzione di idrogeno oltre che nell’ambito dell’energia nucleare.
Le azioni immaginate sui prezzi di vendita fanno ritenere ragionevole il ribaltamento al mercato delle maggiorazioni dei costi attesi negli anni di Piano di materie prime, energia e costo del lavoro consentendo di salvaguardare l’EBITDA in valore assoluto (come
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abbondantemente fatto in passato). Tali assunzioni tengono conto di una valutazione dei possibili impatti legati al trascinamento delle tensioni geopolitiche attualmente in corso (conflitto russo-ucraino e situazione in Medio Oriente) ed a fenomeni o trend legati al cambiamento climatico o a novità normative, anche di prossima entrata in vigore (es. Carbon Border Adjustment Mechanism).
Con riferimento alla CGU Components”, il valore recuperabile è stato determinato attraverso il criterio del fair value, determinato adottando l'approccio sum-of-the-part che determina il valore recuperabile come sommatoria del fair value dei singoli asset (principalmente costituiti da immobili, impianti e macchinari e altre attività materiali) al netto del fair value delle singole passività (per lo più allineate ai relativi valori contabili). Per ciò che riguarda il valore degli immobili, impianti e macchinari e altre attività materiali, è stata predisposta una perizia redatta da un esperto indipendente di primario standing che ha determinato il fair value delle sopra citate immobilizzazioni, in particolare dei siti produttivi di Limana e di Borgo Valbelluna (entrambe nella provincia di Belluno).
I principali assunti utilizzati nella perizia sono:
-con riferimento agli immobili: è stata effettuata una valutazione utilizzando i prezzi al metro quadrato desunto da transazioni comparabili nell’area in cui tali immobili insistono;
-con riferimento agli impianti e macchinari e le altre attività materiali: è stata effettuata una valutazione utilizzando il cd. Cost approach”, ossia il costo che si verrebbe a sostenere, alla data di bilancio, qualora si intendesse rimpiazzare un bene con uno nuovo avente le medesime caratteristiche. Ai valori a nuovo così ottenuti si sono applicati i coefficienti di degrado (ove esista necessità di applicazione) che considerano lo stato fisico dei cespiti (vetustà, usura e grado di manutenzione) e le loro condizioni di utilizzo, in relazione all’economica vita residua degli stessi.
Recuperabilità del valore delle partecipazioni
Le partecipazioni in imprese controllate (unitamente alle interessenze a lungo termine che, nella sostanza, rappresentano un ulteriore investimento netto nelle imprese controllate), per le quali le stime sono utilizzate in maniera rilevante al fine di determinare eventuali svalutazioni e ripristini di valore, sono state attentamente analizzate da parte della Direzione della Società per individuare elementi possibili di impairment.
In particolare, tra le partecipazioni in imprese controllate assoggettate a test di impairment, sono incluse le partecipazioni nelle società:
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LU-VE Deutschland GmbH, LU-VE US Inc. e Thermo Glass Door S.p.A., per un ammontare rispettivamente pari a 0,2 milioni di Euro, 13,5 milioni di Euro e 1,75 milioni di Euro (quest’ultimo valore ante impairment test) le quali hanno conseguito nell’esercizio e/o in esercizi precedenti perdite significative che, con riferimento a LU-VE Deutschland GmbH e LU-VE US Inc., hanno portato ad evidenziare patrimoni netti negativi per un importo complessivamente pari a 10,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2024;
Fincoil LU-VE OY, pari a 30,6 milioni di Euro, e nella società REFRION S.r.l., pari a 17,2 milioni di Euro, che presentano una differenza significativa tra il valore di iscrizione ed il relativo valore di patrimonio netto contabile di pertinenza;
“OOO» SEST LUVE, pari a 3,8 milioni di Euro, per la particolare situazione di incertezza del contesto macroeconomico dovuta alle sanzioni conseguenti alla guerra in corso tra Russia e Ucraina.
Il processo di valutazione della Direzione si basa sul criterio del value in use attraverso la stima dei flussi di cassa attesi desumibili dai piani 2025-2028 di tali società controllate unitamente ad un valore terminale, ad eccezione di LU-VE US Inc. per la quale è stato considerato il criterio del fair value, adottando l'approccio sum-of-the- part che determina il valore recuperabile come sommatoria del fair value dei singoli asset (principalmente costituiti dal sito produttivo di recente costruzione e dei macchinari di recente acquisizione) al netto del fair value delle singole passività (per lo più allineate ai relativi valori contabili) e di «OOO» SEST LU-VE, per la quale si sono considerati solo i flussi di cassa attesi per il periodo esplicito di piano (date le attuali significative incertezze rivenienti dal contesto macro-economico).
La procedura per la verifica della recuperabilità dei valori delle partecipazioni si basa su assunzioni riguardanti, tra l’altro, i) la previsione dei flussi di cassa attesi dalle partecipazioni, facendo riferimento ai piani industriali 2025-2028 redatti dal management locale in collaborazione con la Direzione della Società e successivamente inclusi nel piano industriale consolidato del Gruppo LU-VE approvato in data 20 febbraio 2025 dal Consiglio di Amministrazione della Società, e ii) sulla determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate), al netto della loro posizione finanziaria netta.
Le assunzioni alla base dei piani 2025-2028 si basano sulle prospettive utilizzate dalla Direzione per la predisposizione del piano industriale consolidato del Gruppo, a cui si rimanda al paragrafo “Criteri di valutazione - Uso di stime, recuperabilità del valore degli avviamenti delle attività immateriali e materiali” contenuto nella Nota 2.1 “Principi contabili” del bilancio consolidato del Gruppo LU-VE.
Con particolare riferimento alla controllata LU-VE US Inc., è stata predisposta una perizia redatta da un esperto indipendente di primario standing che ha determinato il fair value delle immobilizzazioni materiali acquistati dalla controllata a partire
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dall’esercizio 2019 in poi (gli asset presenti a libro cespiti alla data di acquisizione avvenuta nel 2018 hanno, come allora dichiarato in sede di purchase price allocation, un valore netto contabile in linea al loro fair value), in particolare il sito produttivo di recente costruzione ed i relativi macchinari.
I principali assunti utilizzati nella perizia sono:
-con riferimento agli immobili: è stata effettuata una valutazione utilizzando i prezzi al metro quadrato desunto da transazioni comparabili nell’area in cui tali immobili insistono;
-con riferimento agli impianti e macchinari: trattandosi di beni acquistati in esercizi molto recenti rispetto alla data di perizia (30 settembre 2024), il costo storico è da ritenersi un riferimento ancora affidabile ai fini della determinazione del fair value, rettificato applicando coefficienti di vetustà e di degrado.
Il fair value della partecipazione, così determinato, è risultato sostanzialmente in linea con il valore netto contabile iscritto al 31 dicembre 2024.
Accantonamenti per rischi su crediti
I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell’ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l’esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull’esperienza e sui trend storici e prospettici di incasso.
Imposte sul reddito ed imposte anticipate
La determinazione delle passività per imposte della Società richiede l’utilizzo di stime da parte della Direzione con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
Nella verifica circa l’iscrivibilità e la recuperabilità delle imposte anticipate iscritte in bilancio al 31 dicembre 2024 pari a 11,4 milioni di Euro, sono stati presi in considerazione i risultati imponibili derivati dal piano industriale 2025-2028 e dell’esercizio 2029, ottenuto attraverso trascinamento dei valori desumibili dall’ultimo anno di periodo esplicito del Piano della LU-VE S.p.A. e delle altre società italiane incluse nel perimetro di consolidato fiscale, mediante estrapolazione da quest’ultimi dei redditi imponibili attesi per gli esercizi successivi. Nella verifica di iscrivibilità sono considerati anche gli effetti derivanti dalle differenze temporanee su cui sono contabilizzate imposte differite passive. Tuttavia, la dinamica futura di tali fattori, tra cui l’evoluzione
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del difficile contesto economico e finanziario globale, unitamente agli effetti che deriveranno dalle recenti tensioni geopolitiche, richiede che le circostanze vengano costantemente monitorate dalla Direzione della Società.
Impatti del cambiamento climatico
Il Gruppo LU-VE ha condotto un’analisi in merito ai rischi fisici e di transizione rilevanti (per maggiori dettagli si rimanda al Reporting di Sostenibilità) i cui potenziali impatti sulla performance economica e sulla situazione patrimoniale e finanziaria attesa del Gruppo sono stati inclusi nel Piano Industriale 2025-2028 approvato dal Consiglio di Amministrazione di LU-VE S.p.A. il 20 febbraio 2025.
In materia di rischi climatici fisici il Gruppo LU-VE ha condotto una analisi puntuale relativa ai rischi climatici fisici dei propri stabilimenti produttivi; tale analisi, condotta nel 2022. si considera aggiornata e applicabile anche per l'esercizio 2024 in quanto basata su scenari IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), categorie di rischi climatici fisici, metodologie di calcolo e orizzonti temporali ancora in linea con lo stato dell'arte e con il contesto in cui il Gruppo opera. L’analisi è stata condotta considerando diversi scenari futuri correlati a modelli climatici riconosciuti a livello internazionale e basati sui percorsi di concentrazione di emissioni di gas a effetto serra (Representative Concentration Pathways - RPC) sviluppati dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), ossia gli scenari RCP 2.6 e RCP 4.5 e considerando un orizzonte temporale al 2035. Si precisa inoltre che l'analisi è stata sviluppata combinando dati scientifici a livello di asset e rischio climatico, valutato secondo le dimensioni di i) probabilità di accadimento del rischio secondo i diversi modelli climatici, ii) esposizione dell’asset e iii) vulnerabilità, ossia perdite attese in caso di accadimento dell’evento. Tra i principali risultati emerge che i rischi che influenzeranno maggiormente il Gruppo sono la variabilità della temperatura, le precipitazioni intense e la variabilità delle precipitazioni. Al contrario, l’esposizione ad alcuni altri rischi, come ad esempio la siccità e il rischio incendi, non si prevede sia rilevante sugli asset operativi del Gruppo.
Nessuno degli stabilimenti di LU-VE S.p.A. è stato considerato a maggiore rischio climatico e pertanto nel Piano Industriale 2025-2028 non è stato inserito alcun effetto negativo riveniente da tale rischio fisico, nè è stata effettuata un’analisi di sensitivity.
Inoltre, ad oggi, nessuno stabilimento è stato oggetto di azioni dedicate per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Nell’ambito del Piano Industriale 2025-2028, la Società non ha previsto investimenti (CAPEX) con l’obiettivo di mitigare gli impatti derivanti dalla mitigazione e all’adattamento al cambiamento climatico.
In materia di rischi di transizione legati al clima il Gruppo LU-VE nel 2024 ha aggiornato l’analisi dei rischi climatici di transizione. Le varie tipologie di rischio di mercato, tecnologici, legali/di policy e di reputazione - sono state valutate in funzione del loro potenziale impatto sul business e della capacità del Gruppo di farvi fronte nel tempo. A
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titolo di esempio, sono stati valutati i rischi di mercato correlati a incrementi nei costi di produzione e trasporto, dovuti a specifiche condizioni di mercato e a introduzione di nuove normative (come ad esempio Carbon Border Adjustment Mechanism a livello europeo), nonché la richiesta di prodotti a sempre minore impatto emissivo dell'evoluzione di regolamenti e normative allineate alle politiche climatiche, quali ad esempio il Regolamento F-Gas (la cui nuova revisione è stata pubblicata a febbraio 2024). Le opportunità e i rischi di transizione, a differenza dei rischi climatici fisici, non sono stati individuati scientificamente considerando differenti scenari climatici, quello specifico legato alla limitazione del riscaldamento globale a 1,5 °C.
In tale contesto, si rileva come le assunzioni alla base del Piano Industriale 2025-2028 della Società riflettano gli investimenti richiesti dall’ampliamento atteso della quota di mercato dei prodotti a refrigeranti naturali e a motori ad alta efficienza (nel Piano Industriale 2025-2028 di Gruppo è stata immaginata una crescita degli scambiatori che utilizzano refrigeranti naturali del 6% nel 2025, dell’11% nel 2026, del 9% nel 2027 e del 7% nel 2028, con conseguente impatto sulla stima dei ricavi; si segnala che la crescita prevista nel Piano Industriale della Società risulta essere allineata alle assunzioni del Piano Industriale di Gruppo), nonché i target incrementali fissati dai contratti di finanziamento bancario in essere in relazione a tali tipologie di prodotto. Con riferimento ai costi di approvvigionamento, tematica significativa considerando che le principali materie prime utilizzate dal Gruppo sono frutto di processi produttivi ad alto consumo di energia, gli stessi sono attesi costanti lungo tutto l’arco di Piano, analogamente ai prezzi di vendita applicati dal Gruppo; la marginalità complessiva è in ogni caso assunta costante ed invariante anche in presenza di ulteriori aumenti di tali costi, stante la capacità del Gruppo di trasferire tali incrementi alla clientela tramite rialzo dei prezzi senza effetto sulla domanda, come storicamente avvenuto e consentito dalle condizioni contrattuali applicate generalmente alla clientela. Non sono stati identificati pertanto impatti differenziali sul terminal value rispetto a quelli sull’ultimo anno esplicito di piano (2028).
Da ultimo, si ritiene che ad oggi non sussistano indicatori di impairment con riferimento agli asset impiegati nella produzione di tecnologie tradizionali, stanti le previsioni normative che ne consentiranno la commercializzazione, seppur con vincoli alla quota di mercato complessiva, perlomeno lungo tutto il prossimo decennio.
Si segnala infine come nel presente bilancio non sono stato stati rilevati componenti di reddito negativi relativi a rilevazione di fondi rischi, svalutazioni di prodotti finiti/merci, impairment di attività immateriali rivenienti dagli impatti del climate change (né con riferimento a rischi fisici che di transizione). Si ricorda che nell’esercizio 2023 la Società aveva rilevato impairment di attività rivenienti da eventi climatici estremi di circa 1,2 milioni di Euro e relativi rimborsi assicurativi di circa 1 milione di Euro.
NOTE ESPLICATIVE
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2.3NUOVI PRINCIPI CONTABILI
NOTE ESPLICATIVE
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36
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS ACCOUNTING STANDARDS APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2024
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS Accounting Standards sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2024:
In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-currented in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants”. Tali modifiche hanno l’obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Inoltre, le modifiche migliorano altresì le informazioni che un’entità deve fornire quando il suo diritto di differire l’estinzione di una passività per almeno dodici mesi è soggetto al rispetto di determinati parametri (i.e. covenants). L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio della Società.
In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback”. Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d’uso trattenuto. L’adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato della Società.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS ACCOUNTING STANDARDS NON ANCORA OMOLOGATI DALL’UNIONE EUROPEA
Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.
In data 30 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento “Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments—Amendments to IFRS 9 and IFRS 7″. Il documento chiarisce alcuni aspetti problematici emersi dalla post-implementation review dell’IFRS 9, tra cui il trattamento contabile delle attività finanziarie i cui rendimenti variano al raggiungimento di obiettivi ESG (i.e. green bonds). In particolare, le modifiche hanno l’obiettivo di:
NOTE ESPLICATIVE
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37
oChiarire la classificazione delle attività finanziarie con rendimenti variabili e legati ad obiettivi ambientali, sociali e di governance aziendale (ESG) ed i criteri da utilizzare per l’assessment del SPPI test;
odeterminare che la data di regolamento delle passività tramite sistemi di pagamento elettronici è quella in cui la passività risulta estinta. Tuttavia, è consentito ad un’entità di adottare una politica contabile per consentire di eliminare contabilmente una passività finanziaria prima di consegnare liquidità alla data di regolamento in presenza di determinate condizioni specifiche.
Con queste modifiche, lo IASB ha inoltre introdotto ulteriori requisiti di informativa riguardo in particolare ad investimenti in strumenti di capitale designati a FVOCI.
Le modifiche si applicheranno a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal gennaio 2026. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società dall’adozione di tale emendamento.
In data 18 luglio 2024 lo IASB ha pubblicato un documento denominato “Annual Improvements Volume 11”. Il documento include chiarimenti, semplificazioni, correzioni e cambiamenti volti a migliorare la coerenza di diversi IFRS Accounting Standards. I principi modificati sono:
oIFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards;
oIFRS 7 Financial Instruments: Disclosures e le relative linee guida sull'implementazione dell'IFRS 7;
oIFRS 9 Financial Instruments;
oIFRS 10 Consolidated Financial Statements; e
oIAS 7 Statement of Cash Flows.
Le modifiche si applicheranno dal gennaio 2026, ma è consentita un’applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società dall’adozione di tali emendamenti.
In data 18 dicembre 2024 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Contracts Referencing Nature-dependent Electricity Amendment to IFRS 9 and IFRS 7”. Il documento ha l’obiettivo di supportare le entità nel rendicontare gli effetti finanziari dei contratti di acquisto di elettricità prodotta da fonti rinnovabili (spesso strutturati come Power Purchase Agreements). Sulla base di tali contratti, la quantità di elettricità generata ed acquistata può variare in base a fattori incontrollabili quali le condizioni meteorologiche. Lo IASB ha apportato emendamenti mirati ai principi IFRS 9 e IFRS 7. Gli emendamenti includono:
oun chiarimento riguardo all’applicazione dei requisiti di own usea questa tipologia di contratti;
NOTE ESPLICATIVE
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38
odei criteri per consentire la contabilizzazione di tali contratti come strumenti di copertura; e,
odei nuovi requisiti di informativa per consentire agli utilizzatori del bilancio di comprendere l'effetto di questi contratti sulle performance finanziarie e sui flussi di cassa di un’entità.
La modifica si applicherà dal gennaio 2026, ma è consentita un’applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società dall’adozione di tale emendamento.
In data 9 aprile 2024 lo IASB ha pubblicato un nuovo principio IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements che sostituirà il principio IAS 1 Presentation of Financial Statements. Il nuovo principio si pone l’obiettivo di migliorare la presentazione degli schemi di bilancio, con particolare riferimento allo schema del conto economico. In particolare, il nuovo principio richiede di:
oclassificare i ricavi e i costi in tre nuove categorie (sezione operativa, sezione investimento e sezione finanziaria), oltre alle categorie imposte e attività cessate già presenti nello schema di conto economico;
oPresentare due nuovi sub-totali, il risultato operativo e il risultato prima degli interessi e tasse (i.e. EBIT).
Il nuovo principio inoltre:
orichiede maggiori informazioni sugli indicatori di performance definiti dal management;
ointroduce nuovi criteri per l'aggregazione e la disaggregazione delle informazioni; e,
ointroduce alcune modifiche allo schema del rendiconto finanziario, tra cui la richiesta di utilizzare il risultato operativo come punto di partenza per la presentazione del rendiconto finanziario predisposto con il metodo indiretto e l’eliminazione di alcune opzioni di classificazione di alcune voci attualmente esistenti (come ad esempio interessi pagati, interessi incassati, dividendi pagati e dividendi incassati).
Il nuovo principio entrerà in vigore dal gennaio 2027, ma è consentita un’applicazione anticipata. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell’introduzione di questo nuovo principio sul bilancio della Società.
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
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39
3COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA
3.1AVVIAMENTO E ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI
Avviamento ed altre attività immateriali(in migliaia di Euro)
Avviamento
 
Altre attività immateriali
Totale
Storico
Al 01 gennaio 2023
21.078
41.771
62.849
Incrementi
-
2.006
2.006
Decrementi
-
(23)
(23)
Riclassificazioni
-
-
-
Al 31 dicembre 2023
21.078
43.754
64.832
Apporto fusione
668
3.488
4.156
Incrementi
-
1.383
1.383
Decrementi
-
(112)
(112)
Riclassificazioni
-
-
-
Al 31 dicembre 2024
21.746
48.513
70.259
Fondo
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
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40
Al 01 gennaio 2023
6.449
(*)
36.718
43.167
Incrementi
-
3.215
3.215
Decrementi
-
-
-
Riclassificazioni
-
-
-
Al 31 dicembre 2023
6.449
(*)
39.933
46.382
Apporto fusione
-
2.754
2.754
Incrementi
-
2.554
2.554
Decrementi
-
-
-
Riclassificazioni
-
-
-
Al 31 dicembre 2024
6.449
(*)
45.241
51.690
Valore contabile netto
Al 31 dicembre 2023
14.629
3.821
18.450
Apporto fusione
668
734
1.402
Al 31 dicembre 2024
15.297
3.272
18.569
* Il fondo ammortamento dell'avviamento si riferisce all'importo rilevato all'1/01/2014 secondo i precedenti principi contabili e non più movimentato da tale data
Avviamento
L’incremento dell’avviamento per 668 migliaia di Euro è riconducibile all’intera allocazione della differenza tra valore di carico della partecipazione in Air Hex Alonte S.r.l. in LU-VE S.p.A. e valore solo contabile delle attività nette della controllata nel bilancio consolidato del Gruppo, per maggiori dettagli si veda Appendice A della Relazione Unica sulla Gestione.
Ai sensi del principio IAS 36, l’avviamento non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica almeno annuale per perdita di valore, o più frequentemente, qualora si verifichino specifiche circostanze che possano richiedere un’immediata valutazione di eventuali perdite di valore (impairment Test).
La Società ha sottoposto a verifica di recuperabilità il valore contabile del Capitale Investito Netto (CIN) al 31 dicembre 2024. Il CIN, tra le altre, comprende il valore dell’avviamento della Società. Per quanto riguarda l’avviamento, ai fini del test d’impairment, a partire dall’esercizio 2024 il valore è stato allocato a due unità generatrici di flussi finanziari (CGU cash generating unit) identificate (“Components” e “Cooling Systems”), in coerenza con le CGU identificate a livello di bilancio consolidato del Gruppo LU-VE. Il management non ha individuato altre unità generatrici di flussi finanziari di livello inferiore con flussi di cassa largamente indipendenti da considerare nell’allocazione dell’avviamento.
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
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41
In particolare, la Società iscrive nel bilancio d’esercizio avviamenti pari a 15,3 milioni di Euro, attribuiti alla CGU Cooling Systemsper 13,8 milioni di Euro, e alla CGU Componentsper 1,5 milioni di Euro. Il CIN comprende inoltre immobilizzazioni immateriali a vita utile definita per complessivi 3,3 milioni di Euro, diritti d’uso per complessivi 8,8 milioni di Euro e immobilizzazioni materiali per complessivi 64,0 milioni di Euro.
Come riportato nella nota uso di stimenel determinare il valore recuperabile della CGU Cooling Systemsindividuato nel valore d’uso come sommatoria dei flussi di cassa attualizzati generati in futuro ed in modo continuativo del CIN (metodo Discounted Cash Flow Unlevered), la Direzione ha fatto riferimento al piano industriale 2025-2028 della Società redatto dalla Direzione e successivamente incluso nel piano industriale consolidato del gruppo LU-VE approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società tenutosi in data 20 febbraio 2025, le cui principali assunzioni sono riportate nel precedente Nota “Uso di stime”.
Il costo medio ponderato del capitale calcolato ai fini dell’attualizzazione dei flussi si basa su una ponderazione fra il costo del debito e il costo dell’equity, elaborato sulla base dei valori di aziende comparabili a LU-VE S.p.A. e operanti quindi nello stesso settore di attività.
I valori utilizzati nel calcolo del costo medio del capitale (estrapolati dalle principali fonti finanziarie) sono i seguenti:
-struttura finanziaria di settore: 8,25% (capitale di terzi) e 91,75% (capitale proprio), considerando la media di un panel di società comparabili;
-beta relevered di settore: 1,093;
-tasso risk free: 3,76% determinati considerando il rendimento medio degli ultimi 6 mesi dei government bond con scadenza dieci anni, in considerazione dei Paesi in cui ciascuna CGU opera (in linea con il test effettuato per l’esercizio 2023);
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
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42
-premio per il rischio: 5,50% (attribuibile ai Paesi con rating AAA da fonte prof. P. Fernandez, Survey: Market Risk Premium and Risk-Free Rate used for 96 countries in 2024);
-gross cost of debt: determinato pari al 2,93% considerando il rendimento medio dei Corporate Bond con rating BBB con scadenza a 10 anni relativi al settore Industrials (Fonte: Capital IQ).
In maggior dettaglio, ai fini della determinazione del valore recuperabile del Capitale Investito Netto, l’attualizzazione dei flussi di cassa è stata effettuata utilizzando un tasso di attualizzazione (WACC) che tiene conto dei rischi specifici dell’attività e che rispecchia le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro. Il calcolo del costo medio ponderato del capitale ha portato ad un valore pari a 9,20%.
Il valore recuperabile include anche il valore terminale dei flussi di reddito (“Terminal Value”) che è stato calcolato con il metodo “della rendita perpetua” considerando un tasso di crescita (g- rate) pari al 2,20%. Tale tasso è stato calcolato come media ponderata tra l’inflazione di lungo periodo dei paesi in cui la Società opera (fonte “IMF”) e i relativi ricavi. Nel Terminal Value è stato considerato un flusso di cassa operativo sulla base dell’ultimo anno di piano (2028), rettificato in modo da riflettere una situazione “a regime”. È stato bilanciato il livello di ammortamenti e degli investimenti e si è ipotizzata una variazione di capitale circolante pari a zero. E’ stato inoltre considerato un tax rate del 27,9%, pari alle aliquote italiane attualmente in vigore.
Dall’impairment test effettuato, approvato dagli Amministratori della Società in data 13 marzo 2025, non sono emerse perdite di valore, risultando il valore d’uso ottenuto maggiore del valore contabile.
Come richiesto dallo IAS 36 e dalle linee guida per l’impairment test redatte dall’OIV, la Società ha effettuato ulteriori analisi di sensitività relativamente al valore recuperabile della CGU, analizzando l’effetto di una variazione del g-rate, così come l’effetto di una variazione del tasso di sconto utilizzato per attualizzare i flussi di cassa attesi (WACC) e dell’EBITDA di terminal value, mantenendo inalterate le principali ipotesi sottostanti il piano industriale. Con riferimento alle valutazioni quantitative dei rischi climatici fisici e di transizione, gli Amministratori non hanno individuato particolari rischi da riflettere in apposite analisi di sensitività nell’impairment test sull’avviamento di LU-VE S.p.A.
Tali analisi di sensitività non hanno mostrato criticità, confermando le risultanze in termini di tenuta del test.
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
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43
Il management ha provveduto a determinare il WACC di break-even, l’abbattimento dell’EBITDA e il g-rate di break-even (che eguagliano Value in Use e Carrying Amount), ottenendo i risultati riportati di seguito:
- WACC di break-even (mantenendo inalterate tutte le altre assunzioni di piano) pari all’13,12%;
- riduzione dell’EBITDA nel periodo esplicito di Piano e in Terminal Value (mantenendo inalterate tutte le altre assunzioni di piano) pari a -22,90%;
- g-rate di break even (mantenendo inalterate tutte le altre assunzioni di piano): parametro non significativo. Pur portando lo stesso ad un valore nullo, la Cover non si azzererebbe.
Mentre come riportato nella nota uso di stimeil valore recuperabile della CGU Componentsè stato determinato attraverso il criterio del fair value, determinato adottando l'approccio sum-of-the-part che determina il valore recuperabile come sommatoria del fair value dei singoli asset (principalmente costituiti da immobili, impianti e macchinari e altre attività materiali) al netto del fair value delle singole passività (per lo più allineate ai relativi valori contabili). Per ciò che riguarda il valore degli immobili, impianti e macchinari e altre attività materiali, è stata predisposta una perizia redatta da un esperto indipendente di primario standing che ha determinato il fair value delle sopra citate immobilizzazioni, costituiti in particolare dei siti produttivi di Limana e di Borgo Valbelluna (entrambe nella provincia di Belluno).
I principali assunti utilizzati nella perizia sono:
-con riferimento agli immobili: è stata effettuata una valutazione utilizzando i prezzi al metro quadrato desunto da transazioni comparabili nell’area in cui tali immobili insistono;
-con riferimento agli impianti e macchinari e le altre attività materiali: è stata effettuata una valutazione utilizzando il cd. “cost approach”, ossia il costo che si verrebbe a sostenere, alla data di bilancio, qualora si intendesse rimpiazzare un bene con uno nuovo avente le medesime caratteristiche. Ai valori a nuovo così ottenuti sono applicati i coefficienti di degrado (ove esista necessità di applicazione) che considerano lo stato fisico dei cespiti (vetustà, usura e grado di manutenzione) e le loro condizioni di utilizzo, in relazione all’economica vita residua degli stessi.
Il fair value della CGU Components”, così determinato, è risultato sostanzialmente in linea con il valore netto contabile iscritto al 31 dicembre 2024.
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Altre attività immateriali
La seguente tabella illustra il maggior dettaglio delle informazioni relative alle altre attività immateriali:
Dettaglio altre attività immateriali(in migliaia di Euro)
Marchi
Costi di sviluppo
Costi di sviluppo in corso
Software
Altre
Totale
Storico
 
 
 
 
 
 
Al 01 gennaio 2023
10.799
10.551
933
19.451
37
41.771
Incrementi
-
189
405
1.124
288
2.006
Decrementi
-
-
-
-
(23)
(23)
Riclassificazioni
-
236
(236)
-
-
-
Al 31 dicembre 2023
10.799
10.976
1.102
20.575
302
43.754
Apporto fusione
17
718
318
2.435
-
3.488
Incrementi
-
-
201
1.122
60
1.383
Decrementi
-
-
(104)
-
(8)
(112)
Riclassificazioni
-
1.295
(1.295)
295
(295)
-
Al 31 dicembre 2024
10.816
12.989
222
24.427
59
48.513
Fondo
Al 01 gennaio 2023
10.262
9.777
-
16.679
-
36.718
Incrementi
537
562
-
2.116
-
3.215
Decrementi
-
-
-
-
-
-
Riclassificazioni
-
-
-
-
-
-
Al 31 dicembre 2023
10.799
10.339
-
18.795
-
39.933
Apporto fusione
17
351
-
2.386
2.754
Incrementi
-
877
-
1.677
-
2.554
Decrementi
-
-
-
-
-
-
Riclassificazioni
-
-
-
-
-
-
Al 31 dicembre 2024
10.816
11.567
-
22.858
-
45.241
Valore contabile netto
Al 31 dicembre 2023
-
637
1.102
1.780
302
3.821
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ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
45
Apporto fusione
-
367
318
49
-
734
Al 31 dicembre 2024
-
1.422
222
1.569
59
3.272
Si segnala che l’apporto di SEST e Air Hex Alonte alla data di efficacia contabile della fusione è stato pari a 734 migliaia di Euro. Per maggiori dettagli si veda Appendice A della Relazione Unica sulla Gestione.
Marchi
Al 31 dicembre 2024 i marchi risultano completamente ammortizzati.
Costi di sviluppo e costi di sviluppo in corso
L’incremento del costo storico dei costi di sviluppo e dei costi di sviluppo in corso per 1.237 migliaia di Euro è riconducibile per:
-1.036 migliaia di Euro all’apporto di fusione, per maggiori dettagli si veda si veda Appendice A della Relazione Unica sulla Gestione;
-201 migliaia di Euro (594 migliaia di Euro nel 2023), capitalizzati nell’esercizio previo consenso del Collegio Sindacale, si riferisce a progetti di sviluppo di nuovi prodotti o processi completati e in corso di completamento.
Il decremento per 104 migliaia di Euro, principalmente riconducibile a svalutazioni di progetti di sviluppo in corso che, sulla base delle informazioni acquisite nel corso dell’esercizio, non sono stati ritenuti più realizzabili.
In particolare l’attività di sviluppo si è concentrata su una rinnovata gamma di raffreddatori di liquido per applicazioni Datacenter, su una rinnovata gamma di controllori elettronici (adottando innovative tecniche di AI, consentendo un deciso miglioramento dell’interfaccia uomo macchina) e in parallelo sono proseguiti i progetti legati allo sviluppo di nuove soluzioni dedicate all’applicazione pompe di calore, coprendo diversi ambiti applicativi, che vanno dalle soluzioni per pompe di calore residenziali, alle tecnologie destinate alle pompe di calore per le reti di teleriscaldamento, alle pompe di calore per produrre calore da impiegare all’interno di processi industriali. Inoltre, rimane importante lo sviluppo legato all’applicazione dei fluidi naturali.
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46
Nel corso dell’esercizio sono stati portati a termine diversi progetti che hanno portato ad una riclassifica dalla voce “Costi di sviluppo in corso” a “Costi di Sviluppo” per un ammontare pari a 1.295 migliaia di Euro.
Software
Il costo storico della categoria Software si è incrementato per 3.557 migliaia di Euro così suddivisi:
-2.435 migliaia di Euro a seguito dell’apporto di fusione, per maggiori dettagli si veda si veda Appendice A della Relazione Unica sulla Gestione;
-1.122 migliaia di Euro (1.124 migliaia nel 2023), i progetti principali sviluppati nell’esercizio sono relativi all’implementazione dell’ERP SAP presso la controllata SPIROTECH Heat Exchangers Pvt. Ltd e al miglioramento di nuove evolutive SAP, al software per la quotazione dei prodotti, al software per la gestione del prodotto e ad altri software gestionali per una miglior operatività a livello di Gruppo.
L’uscita di cassa nell’esercizio riferita agli investimenti nelle immobilizzazioni immateriali è pari a 1.383 migliaia di Euro.
Tali immobilizzazioni materiali sono state ricomprese nel test di impairment sopra descritto in quanto allocate alle due CGU identificata dalla Direzione.
3.2ATTIVITÁ MATERIALI E DIRITTI D’USO
Altre attività materiali(in migliaia di Euro)
Immobili
Impianti e Macchinari
Diritto d'uso
Altre attività materiali
Attività materiali in corso
Totale
Storico
Al 01 gennaio 2023
41.893
47.679
1.821
15.332
795
107.520
Incrementi
214
2.181
563
1.281
954
5.193
Decrementi
(206)
(1.782)
(297)
(145)
(2)
(2.432)
Riclassificazioni
353
340
-
-
(693)
-
Al 31 dicembre 2023
42.254
48.418
2.087
16.468
1.054
110.281
Apporto fusione
15.677
38.672
8.136
11.795
3.405
77.685
Incrementi
767
4.036
7.289
1.067
345
13.504
Decrementi
-
(674)
(1.202)
(128)
(882)
(2.886)
Riclassificazioni
826
2.324
-
93
(3.243)
-
Al 31 dicembre 2024
59.524
92.776
16.310
29.295
679
198.584
Fondo
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
47
Al 01 gennaio 2023
12.760
41.819
785
13.976
-
69.340
Incrementi
649
1.964
460
753
-
3.826
Decrementi
-
(1.522)
(248)
(105)
-
(1.875)
Riclassificazioni
-
-
-
-
-
-
Al 31 dicembre 2023
13.409
42.261
997
14.624
-
71.291
Apporto fusione
5.424
27.368
5.530
8.127
-
46.449
Incrementi
1.212
4.673
2.056
1977
-
9.918
Decrementi
-
(651)
(1.044)
(125)
-
(1.820)
Riclassificazioni
-
-
-
-
-
-
Al 31 dicembre 2024
20.045
73.651
7.539
24.603
-
125.838
Valore contabile netto
Al 31 dicembre 2023
28.845
6.157
1.090
1.844
1.054
38.990
Apporto fusione
10.253
11.304
2.606
3.668
3.405
31.236
Al 31 dicembre 2024
39.479
19.125
8.771
4.692
679
72.746
L’incremento netto delle immobilizzazioni materiali a seguito della fusione è pari a 31.236 migliaia di Euro (di cui 77.685 migliaia di Euro di costo storico e 46.449 migliaia di Euro di fondo ammortamento); per maggiori dettagli si veda si veda Appendice A della Relazione Unica sulla Gestione.
Gli incrementi dell’esercizio sono dovuti principalmente per 13.504 migliaia di Euro agli incrementi dell’esercizio nei 4 plants, in particolare:
-per 5.148 migliaia di Euro al programma di investimenti tecnologici in immobili, impianti e macchinari per il miglioramento e la razionalizzazione della capacità produttiva esistente, di cui 345 migliaia di Euro si riferiscono ad attività materiali in corso di completamento;
-per 1.067 migliaia di Euro all’acquisto di attrezzature industriali e di stampi;
-per 7.289 migliaia di Euro all’iscrizione di nuovi diritti d’uso ai sensi dell’IFRS 16, principalmente riconducibile al rinnovo dell’immobile in locazione situato ad Alonte (VI), per un periodo di ulteriori 6 anni.
Si precisa che, dei 13.504 migliaia di Euro di incrementi delle immobilizzazioni materiali, circa 3.130 migliaia di Euro sono rilevati come debiti nella voce “altri debiti correnti”, trattandosi di acquisti di cespiti non ancora interamente pagati alla data del 31 dicembre 2024.
Nell’esercizio sono stati registrati decrementi per 2.886 migliaia di Euro, riconducibili per 1.202 migliaia di Euro a contratti di noleggio arrivati a scadenza, a dismissioni e cessioni di impianti e macchinari quasi completamente ammortizzati, che hanno generato una minusvalenza di 17 migliaia di Euro.
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48
Nel corso dell’esercizio non sono state capitalizzate quote di oneri finanziari sulle attività materiali.
Nell’esercizio gli investimenti in immobilizzazioni materiali hanno generato un assorbimento di cassa netta per 5.081 migliaia di Euro (pari al totale degli incrementi per 13.504 migliaia di Euro, al netto degli incrementi riferiti all’IFRS 16 di 7.289 migliaia di Euro e all’effetto netto rispetto al 31 dicembre 2023 degli investimenti non ancora pagati di 1.134 migliaia di Euro).
Tali immobilizzazioni materiali sono state ricomprese nel test di impairment sopra descritto in quanto allocate alle due CGU identificata dalla Direzione.
La seguente tabella dettaglia le informazioni con riferimento ai beni ancora in patrimonio su cui sono state effettuate rivalutazioni a norma di specifiche leggi:
 
Immobili
Impianti e macchinari
Altre attività materiali
Marchi
 
Tipologie di rivalutazioni
Ammontare Lordo
Ammontare netto al 31/12/2024
Ammontare Lordo
Ammontare Netto al 31/12/2024
Ammontare Lordo
Ammontare Netto al 31/12/2024
Ammontare Lordo
Ammontare Netto al 31/12/2024
Totale netto al 31/12/2024
(in migliaia di Euro)
Legge n. 413 del 30 dicembre 1991
5
1
-
-
-
-
-
-
1
Legge n. 342 del 21 novembre 2000
-
-
1.347
-
1.080
-
-
-
-
Legge n. 350 del 24 dicembre 2003
-
-
1.814
-
1.183
-
-
-
-
Legge n. 266 del 23 dicembre 2005
-
-
847
-
296
-
-
-
-
art. 1, comma 622 della Legge di Bilancio 2022 (L. 234/2021)
4.515
3.968
-
-
-
-
1.971
1.813
5.781
TOTALE
4.520
3.969
4.008
-
2.559
-
1.971
1.813
5.782
3.3PARTECIPAZIONI
La voce è così dettagliata:
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49
Partecipazioni(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
SEST S.p.A.
-
44.895
(44.895)
-
-
SEST-LUVE-Polska SP.z.o.o.
25.309
-
25.309
25.309
-
«OOO» SEST LU-VE
3.771
-
3.771
3.771
-
Thermo Glass Door S.p.A.
-
-
500
500
(500)
Heat Transfer System s.r.o. (HTS)
9.540
9.540
-
9.540
-
LU-VE France S.à.r.l.
1.303
1.303
-
1.303
-
LU-VE Deutschland GmbH
173
173
-
173
-
LU-VE Iberica S.l.
145
145
-
145
-
LU-VE Asia Pacific Ltd. (*)
13
13
-
13
-
LU-VE HEAT EXCHANGERS (Tianmen) Co, Ltd
10.535
10.535
-
10.535
-
LU-VE Sweden AB
390
390
-
390
-
MANIFOLD S.r.l.
10
10
-
10
-
LUVEDIGITAL S.r.l.
5
5
-
5
-
Spirotech Heat Exchangers Private Ltd
39.468
39.468
-
39.468
-
LU-VE Austria GmbH
18
18
-
18
-
LU-VE US Inc.
13.552
13.552
-
13.552
-
Air Hex Alonte S.r.l.
-
15.434
(15.434)
-
-
Fincoil LU-VE OY
30.649
30.649
-
30.649
-
LU-VE Netherlands B.V.
10
10
-
10
-
«OOO» LU-VE Moscow
1
1
-
1
-
LU VE MIDDLE EAST DMCC
20
20
-
20
-
LU-VE Korea LLC
107
107
-
107
-
REFRION S.r.l.
17.206
9.846
-
9.846
7.360
LU-VE UK Ltd
12
12
-
12
-
Totale imprese controllate:
152.237
176.126
(30.749)
145.377
6.860
Industria e Università S.r.l. (altre imprese)
6
6
-
6
-
Totale
152.243
176.132
(30.749)
145.383
6.860
La variazione delle partecipazioni per 6.860 migliaia di Euro si riferisce:
- all’esercizio dell’opzione call per l’acquisto del rimanente 25% delle quote di Refrion S.r.l. per un valore pari a 7.360 migliaia di Euro;
-alla riduzione netta della partecipazione in Thermo Glass Door S.p.A. in precedenza controllata da SEST (si veda si veda Appendice A della Relazione Unica sulla Gestione) per 500 migliaia di Euro.
Il valore della partecipazione apportato da SEST alla data di efficacia della fusione era pari 500 migliaia di Euro; nel corso del 2024 sono stati effettuati versamenti
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50
a copertura delle perdite future da parte della controllante per complessivi 1.250 migliaia di Euro. alla fine dell’esercizio 2024 la partecipazione è stata interamente svalutata per 1.750 migliaia di Euro a seguito del test di impairment, come di seguito descritto (si veda anche Nota 4.11 “Utili e perdite da partecipazioni ed altre interessenze”)
La variazione delle partecipazioni ha comportato un assorbimento di cassa pari a 8.610 migliaia di Euro (pari alla somma tra il prezzo di esercizio dell’opzione per l’acquisto del 25% di Refrion S.r.l. e i versamenti effettuati in Thermo Glass Door S.p.A. per 1.250 migliaia di Euro).
Nell’ambito della verifica della recuperabilità del valore contabile delle partecipazioni al 31 dicembre 2024 (impairment test), la società ha identificato come indicatori di impairment: (i) la presenza di perdite d’esercizio e/o di esercizi precedenti significative che hanno portato ad evidenziare, per talune società, patrimoni netti negativi o (ii) differenze significative tra il valore di iscrizione delle partecipazioni nel bilancio d’esercizio ed il relativo valore di patrimonio netto contabile di pertinenza o (iii) con riferimento alla controllata “OOO» SEST LU-VE, la particolare situazione di incertezza del contesto macroeconomico dovuta alle sanzioni conseguenti alla guerra in corso tra Russia e Ucraina.
Le società assoggettate ad impairment test pertanto sono le seguenti:
LU-VE Deutschland GmbH
LU-VE US Inc.
REFRION S.r.l.
Fincoil LU-VE OY
Thermo Glass Door S.p.A.
«OOO» SEST LU-VE
Nel determinare il valore recuperabile, individuato nel valore d’uso, per tutte le controllate ad eccezione di LU-VE US Inc., è determinato come sommatoria dei flussi di cassa attualizzati attesi in futuro ed in modo continuativo al netto della posizione finanziaria netta della controllata (cd. Metodo DCF Discounted Cash Flow Equity side), la Direzione ha fatto riferimento ai Piani Industriali 2025-2028 di tali società controllate redatti dal management locale in collaborazione con la Direzione della Società e successivamente inclusi nel piano industriale consolidato 2025-2028 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 20 febbraio 2025 (per «OOO» SEST LU-VE non viene considerato il valore terminale, ma soltanto i flussi rivenienti dei periodi espliciti di piano, stante le significative incertezze rivenienti dal contesto macroeconomico).
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51
In particolare, per le variabili chiave di maggiore rilevanza nella determinazione delle previsioni dei flussi di cassa, si rimanda al precedente paragrafo “Uso di stime - Recuperabilità del valore delle partecipazioni”.
In maggior dettaglio, ai fini della determinazione del valore recuperabile delle partecipazioni oggetto di test, l’attualizzazione dei flussi di cassa è stata effettuata utilizzando un tasso di attualizzazione (WACC) che tiene conto dei rischi specifici della partecipazione e che rispecchia le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro. Sono stati calcolati WACC differenti assumendo come base di riferimento i tassi Risk Free relativi ai differenti Paesi di appartenenza delle partecipazioni testate. Il valore recuperabile include anche il valore terminale dei flussi di reddito (Terminal Value) che è stato calcolato con il metodo della “rendita perpetua” considerando un tasso di crescita (g-rate) in linea con i tassi di crescita dei Paesi in cui ciascuna società opera. Nel Terminal Value è stato considerato un EBITDA da cui deriva un flusso di cassa operativo pari al rispettivo ultimo anno di piano (2028) rettificato in modo da riflettere una situazione “a regime”.
Tale approccio è stato utilizzato per tutte le società, ad eccezione della LU-VE Deutschland GmbH, per la quale è stato considerato prudenzialmente, quale valore terminale di EBITDA, il valore medio degli ultimi tre anni di piano.
È stato bilanciato il livello di ammortamenti e degli investimenti e si è ipotizzata una variazione di capitale circolante pari a zero. È stato inoltre considerato un tax rate pari all’aliquota fiscale vigente nei Paesi in cui le singole società controllate hanno sede.
I principali parametri considerati nella stima dell’Equity value sono di seguito riportati:
Società
 
WACC
g-rate
LU-VE Deutschland GmbH
7,81%
1,98%
REFRION S.r.l.
 
8,64%
1,96%
Fincoil LU-VE OY
8,52%
2,01%
Thermo Glass Door S.p.A.
 
11,34%
2,04%
«OOO» SEST LU-VE
 
17,51%
n.a.
Con specifico riferimento al WACC utilizzato nello sviluppo del test di impairment della controllata Thermo Glass Door S.p.A., nella determinazione dello stesso è stato inoltre considerato un Company Specific Risk Premium del 2,50%.
Dagli impairment test effettuati, approvati dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 13 marzo 2025, non sono emerse perdite di valore, ad eccezione della partecipazione in Thermo Glass Door S.p.A., per la quale è stata effettuata una svalutazione per l’intero valore contabile pari a 1.750 migliaia di Euro.
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52
Inoltre, poiché il valore recuperabile è determinato sulla base di proiezioni, la Direzione della Società ha elaborato delle analisi di sensitività (“sensitivity”).
In aggiunta, la Direzione ha provveduto a determinare i WACC ed i g-rate di break-even (tranne per la partecipazione Thermo Glass Door S.p.A. essendo completamente svalutata), unitamente alla riduzione in percentuale del valore di EBITDA del periodo esplicito e del Terminal Value per ciascuna partecipazione oggetto di impairment test.
Società
% EBITDA
WACC
g-rate *
LU-VE Deutschland GmbH
(46,84%)
32,14%
n.s.
REFRION S.r.l.
(57,13%)
29,60%
n.s.
Fincoil LU-VE OY
(19,70%)
11,14%
n.s.
Thermo Glass Door S.p.A.
n.s.
n.s.
n.s.
«OOO» SEST LU-VE
(116,10%)
n.s.
n.s.
* G-rate di break even: riduzione del g di TV non significativo. Pur portando lo stesso ad un valore nullo, la Cover non si azzererebbe.
A seguito dello scenario di sensitività sul climate change di gruppo, si precisa, che per le società oggetto di test di impairment, non sono stati rilevati impatti differenziali rispetto a quelli previsti nel piano (periodo 2025-2028) per quanto riguarda i rischi di transizione e fisici.
Infine, con particolare riferimento alla controllata LU-VE US Inc., il valore recuperabile è stato determinato considerando il criterio del fair value, adottando l’approccio sum-of-the-part dato dalla sommatoria del fair value dei singoli asset al netto dei fair value delle singole passività.
A tal fine è stata predisposta una perizia, redatta da un esperto indipendente di primario standing, che ha determinato il fair value delle immobilizzazioni materiali acquistati dalla controllata a partire dall’esercizio 2019 in poi (gli asset presenti a libro cespiti alla data di acquisizione della controllata avvenuta nel 2018 hanno, come allora dichiarato in sede di purchase price allocation, un valore netto contabile in linea al loro fair value), in particolare il sito produttivo di recente costruzione ed i relativi macchinari).
I principali assunti utilizzati nella perizia sono:
-con riferimento agli immobili: è stata effettuata una valutazione utilizzando i prezzi al metro quadrato desunto da transazioni comparabili nell’area in cui tali immobili insistono;
-con riferimento agli impianti e macchinari: trattandosi di beni acquistati in esercizi molto recenti rispetto alla data di perizia (31 dicembre 2023), il costo storico è da ritenersi un riferimento ancora affidabile ai fini della determinazione del fair value, rettificato applicando coefficienti di vetustà e di degrado.
Il fair value evidenziato dalla sopra citata perizia è risultato sostanzialmente in linea con il valore netto contabile iscritto al 31 dicembre 2024.
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53
Si ricorda che negli esercizi precedenti la direzione aveva incluso nel valore contabile oggetto del test di impairment anche i finanziamenti erogati da LU-VE S.p.A. (classificati tra le Attività finanziarie non correnti descritti nella nota successiva) nei confronti della controllata LU-VE US Inc., considerata dalla Direzione una interessenza a lungo termine che, nella sostanza, rappresentava un’estensione dell’investimento netto nella società controllata, il cui adempimento da parte della controllata non è pianificato era probabile che accadesse in un prevedibile futuro. Al 31 dicembre 2024 tali crediti finanziari risultano essere completamente svalutati.
La Direzione della Società ha poi determinato che una riduzione del valore recuperabile, come sopra determinato, del 2,6% porterebbe a break-even il test di impairment.
Gli investimenti in corso per l’ampliamento dello stabilimento in Texas per la produzione e la vendita di macchine da esterno di grande potenza se da un lato rappresentano un’importante opportunità di crescita per il Gruppo dall’altro comportano alcuni rischi specifici (ad esempio ritardi e aumenti di costo sia nella realizzazione dell’ampliamento dello stabilimento che relativamente ai macchinari necessari, non sufficiente conoscenza del marchio da parte dei clienti, possibili tempi lunghi necessari per entrare nella vendor listdi alcuni clienti prestigiosi nel settore dei datacenter). In considerazione della strategicità e della priorità assegnata a questo progetto per lo sviluppo futuro del Gruppo, è stato costituito un gruppo di lavoro congiunto tra il management locale e le prime linee manageriali a livello corporate sotto la diretta responsabilità del Direttore Generale, che ha stabilito un accurato programma dei lavori in ognuna delle aree coinvolte prevedendo anche un periodo di formazione in Europa per le principali figure americane coinvolte e la costituzione di una task forceeuropea dedicata nella fase di installazione ed avviamento delle linee di produzione in Texas.
In allegato è stato predisposto un apposito elenco indicante per ciascuna impresa controllata le informazioni richieste dall'art. 2427 C.C..
 3.4ALTRE ATTIVITÁ FINANZIARIE NON CORRENTI
Altre attività finanziarie non correnti(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
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54
Altre attività Finanziarie non correnti
30.946
32.219
-
32.219
(1.273)
Fondo svalutazione crediti finanziari intragruppo
(22.312)
(20.978)
-
(20.978)
(1.334)
Totale
8.634
11.241
-
11.241
(2.607)
La voce “Altre attività finanziarie non correnti” ammonta a 30.946 migliaia di Euro (al lordo del relativo fondo svalutazione), rispetto a 32.219 migliaia di Euro dell’esercizio precedente e fanno riferimento a crediti finanziari verso imprese controllate.
Tali crediti finanziari sono dettagliati come segue:
-per 22.312 migliaia di Euro ad un finanziamento di durata pluriennale in Dollari (23.180 migliaia di Dollari) concesso alla controllata LU-VE US Inc. per fornire le risorse finanziare necessarie allo sviluppo del sito produttivo. Tale credito risulta essere interamente svalutato nel corso dei precedenti esercizi (nel 2024 si è incrementato di 1.335 migliaia di Euro per effetto delta cambi positivo e contemporaneamente svalutato per lo stesso importo, si veda Nota 4.11 “Utili e perdite da partecipazioni ed altre interessenze”);
-per 4.084 migliaia di Euro ad un finanziamento di durata pluriennale concesso alla controllata LU-VE Sweden AB (pari a 46.798 migliaia di Corone Svedesi);
-per 3.850 migliaia di Euro ad un finanziamento denominato in Euro e di durata pluriennale concesso alla controllata SPIROTECH Heat Exchangers Pvt. Ltd;
-per 700 migliaia di Euro ad un finanziamento di durata pluriennale concesso alla controllata indiretta RMS S.r.l.;
Si segnala che nel corso dell’esercizio non si sono verificati incrementi per nuovi finanziamenti concessi alle controllate.
Decrementi dell’esercizio:
-per 800 migliaia di Euro dovuto al rimborso parziale del finanziamento di durata pluriennale concesso alla controllata indiretta RMS S.r.l.;
-per 650 migliaia di Euro dovuto al rimborso parziale del finanziamento di durata pluriennale concesso alla controllata SPIROTECH Heat Exchangers Pvt. Ltd.;
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55
-per 178 migliaia di Euro dovuto al rimborso integrale del finanziamento di durata pluriennale concesso alla controllata LU-VE Iberica S.l.;
Effetto cambio dell’esercizio:
-per 979 migliaia di Euro per effetto, non monetario, del delta cambi negativo sul finanziamento concesso alla controllata LU-VE Sweden AB.
La variazione delle attività finanziarie non correnti ha comportato una generazione di cassa per 1.628 migliaia di Euro data dai sopra citati rimborsi dei finanziamenti da parte delle controllate.
3.5ALTRE ATTIVITÁ NON CORRENTI
Altre attività non correnti(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Altre attività non correnti
                            41
             1.303
                     14
                         1.317
(1.276)
Totale
41
1.303
14
1.317
(1.276)
Le “Altre attività non correnti” ammontano a 41 migliaia di Euro (1.303 migliaia di Euro nel 2023) e si riferiscono principalmente a depositi cauzionali.
La variazione per 1.276 migliaia di Euro si riferisce principalmente alla riclassifica di 1.283 migliaia di Euro tra le “Altre attività correnti” (Nota 3.10 “Altre attività non correnti”) della quota a breve del credito vantato verso la società controllata SEST-LUVE-Polska SP.z.o.o. per i valori riferiti alla lista clienti ed al know-how della linea produttiva degli evaporatori commerciali trasferita in Polonia, come riportato in Premessa del bilancio d’esercizio 2020. Il contratto stipulato con la controparte prevede un piano di rimborso rateale della durata residua di 1 anno.
3.6RIMANENZE
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56
La voce in oggetto al 31 dicembre 2024 è così composta:
Rimanenze(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Materie prime, sussidiarie e di consumo
21.584
8.704
13.982
22.686
(1.102)
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati
3.039
1.631
1.545
3.176
(137)
Prodotti finiti e merci
5.601
2.825
3.166
5.991
(390)
Fondo svalutazione magazzino
(3.004)
(1.946)
(1.443)
(3.389)
385
Totale
27.220
11.214
17.250
28.464
(1.244)
La voce “Rimanenze” è pari a 27.220 migliaia di Euro (28.464 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023) registrando una riduzione di 1.244 migliaia di Euro.
La diminuzione è principalmente legata alle logiche di stoccaggio che sono tornate ad essere ispirate ai principi del just in time”, con effetti positivi sulla riduzione delle giacenze di magazzino per una risposta al mercato con tempi di consegna in linea con le aspettative.
Nel corso dell’esercizio sono stati rilasciati 385 migliaia di Euro del fondo svalutazione magazzino a seguito delle variazioni delle stime delle rimanenze obsolete.
La variazione delle rimanenze ha comportato una generazione di cassa per 1.244 migliaia di Euro.
3.7CREDITI COMMERCIALI
La voce in oggetto a fine esercizio è così composta:
Crediti Commerciali(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Crediti verso clienti terzi
28.816
12.002
16.358
28.360
456
Crediti verso clienti Gruppo
35.774
28.742
(488)
28.254
7.520
Fondo svalutazione crediti terzi
(2.636)
(2.147)
(787)
(2.934)
298
Fondo svalutazione crediti Gruppo
(1.744)
(1.744)
-
(1.744)
-
Totale
60.210
36.853
15.083
51.936
8.274
Al 31 dicembre 2024 i crediti verso le società del Gruppo sono pari a 35.774 migliaia di Euro così composti:
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57
- 35.563 migliaia di Euro di crediti commerciali lordi per fatture emesse, (parzialmente compensati dal relativo fondo svalutazione crediti per un ammontare pari a 1.744 migliaia di Euro);
- 211 migliaia di Euro di crediti per contract assets.
Per i dettagli si rinvia alla Nota sulle Parti Correlate (si rimanda alla Nota - 4.16 “Operazioni con Parti Correlate”).
Al 31 dicembre 2024 i crediti verso clienti terzi sono pari a 28.816 migliaia di Euro così composti:
- 29.022 migliaia di Euro di crediti commerciali lordi per fatture emesse, (parzialmente compensati dal relativo fondo svalutazione crediti per un ammontare pari a 2.636 migliaia di Euro);
- 817 migliaia di Euro per pagamenti anticipati a fornitori e altri crediti commerciali;
- 1.023 migliaia di Euro a riduzione dei crediti commerciali relativi a compensi variabili (note di credito da emettere per bonus concessi ai clienti);
Inoltre, il totale dei crediti ceduti alle società di Factoring è di 10.196 migliaia di Euro (7.108 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023) di cui 9.003 migliaia fanno riferimento ai crediti ceduti nel mese di dicembre 2024 (6.413 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023) Tutte le cessioni sono di natura pro-soluto. L’incidenza dei crediti ceduti rispetto ai ricavi è pari al 5,49% nel 2024 e al 6,69% nel 2023.
Il fondo svalutazione crediti verso terzi della Società durante l’esercizio si è decrementato complessivamente di 298 migliaia di Euro. Tale variazione si riferisce:
-per 348 migliaia di Euro ad utilizzi del fondo a fronte di crediti non più recuperabili;
-per 50 migliaia di Euro ad accantonamenti netti.
Di seguito la suddivisione dei crediti verso terze parti per area geografica:
Crediti commerciali verso Terze partiper area geografica(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Italia
15.591
1.297
6.463
7.760
7.831
Paesi UE
6.326
6.894
7.011
13.905
(7.579)
Paesi Extra UE
6.899
3.811
2.884
6.695
204
Fondo svalutazione crediti
(2.636)
(2.147)
(787)
(2.934)
298
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
58
Totale
26.180
9.855
15.571
25.426
754
Di seguito lo scadenziario dei crediti commerciali verso terze parti:
Crediti commerciali verso Terze partiper scadenza(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Crediti correnti (non scaduti)
25.197
9.682
14.125
23.807
1.390
Scaduto fino a 30 gg
2.296
1.126
1.124
2.250
46
Scaduto da 30 a 60 gg
279
162
334
496
(217)
Scaduto da 60 a 90 gg
48
43
282
325
(277)
Scaduto da più di 90 gg
996
989
493
1.482
(486)
Totale
28.816
12.002
16.358
28.360
456
La Società valuta il fondo svalutazione crediti commerciali ad un importo pari alle perdite attese (“Expected Credit Losseso ECL”) lungo tutta la vita del credito. Le perdite attese sui crediti commerciali sono stimate utilizzando una matrice di accantonamento per fasce di scaduto, facendo riferimento alla propria esperienza storica in materia di perdite su crediti, ad un’analisi della posizione finanziaria dei creditori, corretta per comprendere fattori specifici del creditore, le condizioni economiche generali dell’industria in cui opera il creditore e ad una valutazione dell’evoluzione corrente e prevista di tali condizioni alla data di riferimento del bilancio.
Al 31 dicembre 2024 la stima delle perdite attese include i potenziali impatti forward-looking delle condizioni macroeconomiche correlate al possibile peggioramento del merito creditizio dei clienti e dei paesi in cui operano e sulle loro capacità di fare fronte alle proprie obbligazioni. Con riferimento a tali ultime considerazioni, si riporta come, al 31 dicembre 2024, gli effetti sui crediti derivanti dall’attuale contesto macroeconomico non abbiano generato significativi ritardi negli incassi rispetto alle scadenze originariamente previste contrattualmente con i propri clienti.
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
59
Nella tabella seguente è riepilogato, in base all’IFRS 9, il profilo di rischio dei crediti commerciali in base alla matrice di accantonamento rivista dalla Società nel 2024, riportando quindi il valore contabile lordo dei crediti verso terzi al momento del possibile inadempimento (pari al valore di rilevazione dei crediti), e la stima al 31 dicembre 2024 delle perdite attese lungo tutta la vita del credito:
(in migliaia di Euro)
Non scaduto
0-30
31 - 60
61 – 90
>90
Totale
Tasso di perdita attesa
5,63%
7,27%
13,62%
33,33%
100,00%
9,15%
Stima del valore contabile lordo al momento dell'inadempimento
25.197
2.296
279
48
996
28.816
Perdite attese lungo tutta la vita del credito
1.419
167
38
16
996
2.636
La Direzione ha inoltre calcolato l’ECL sulla posizione creditoria netta vantata dalla Società nei confronti delle controllate, nell’assunzione che in caso di default di una controllata all’interno del Gruppo la controllante subirebbe una perdita solamente per l’importo netto delle partite reciproche avendo la possibilità di governare i flussi di cassa tra le parti. Pertanto, il test ha considerato, per ogni controllata diretta o indiretta, come unit-of-account del test la somma algebrica dei crediti commerciali, delle altre attività finanziarie non correnti (ove non già incluse nel test di impairment delle partecipazioni descritte in Nota 3.3 “Partecipazioni”), del saldo di Cash Poolingincluso nelle “Attività finanziarie correnti”, al netto del saldo debitorio di Cash Poolingincluso nella voce “Altre passività finanziarie correnti” e dei “Debiti commerciali” e dei “Debiti e Crediti per consolidato fiscale”.
La Direzione ha poi suddiviso le controllate dirette ed indirette in tre categorie di rischio, sulla base dell’andamento delle performance economiche storiche ed attese delle stesse.
Successivamente, la Direzione ha stimato la tempistica di rientro degli incassi futuri attesi. Sulla base delle tempistiche di rientro, tali flussi di incasso sono stati attualizzati ad un tasso annuale che comprende una componente di rischio specifico delle tre categorie identificate (0,5%, 2% e 4,5% sulla base della conoscenza storica) e un mark-up per la componente di area geografica in cui la controllata opera.
Di seguito si riportano in migliaia di Euro i risultati delle analisi al 31 dicembre 2024:
Classe di Rischio
Crediti Commerciali
Altre attività finanziarie non correnti
Cash pooling netto
Debiti e Altri Crediti
Posizione creditoria netta
Impairment loss su crediti
Classe di Rischio 1
5.309
-
-
-
5.309
443
Classe di Rischio 2
4.278
-
3.742
(1.193)
6.827
180
Classe di Rischio 3
26.187
8.634
(1.876)
(5.150)
27.795
1.121
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
60
Totale
35.774
8.634
1.866
(6.343)
39.931
1.744
L’accantonamento alla classe di rischio 1 è esclusivamente legato alla società LU-VE US Inc..
Tutti i crediti verso clienti sono esigibili entro l'esercizio successivo e derivano da normali operazioni di vendita. Si specifica che non vi sono iscritti nella presente voce di bilancio crediti di durata superiore ai 5 anni.
La variazione dei crediti commerciali ha comportato un assorbimento di cassa per 8.274 migliaia di Euro.
3.8CREDITI VERSO ERARIO PER IMPOSTE CORRENTI
Tale voce risulta così dettagliata:
Crediti verso Erario per imposte correnti(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Crediti verso l'Erario per IVA
734
618
39
657
77
Crediti verso l’Erario
4.051
2.103
401
2.504
1.547
Totale
4.785
2.721
440
3.161
1.624
L’incremento dei crediti verso erario per imposte correnti per 1.624 migliaia di Euro è dovuto a:
-incremento di 1.547 migliaia di Euro principalmente dovuto a imposte sostitutive su interessi su Time deposit per 638 migliaia di Euro, a crediti verso l’erario per 859 migliaia di Euro e altri crediti fiscali minori per 50 migliaia di Euro;
-incremento di 77 migliaia di Euro per IVA legato alla dinamica degli acquisti.
3.9ATTIVITÁ FINANZIARIE CORRENTI
Le attività finanziarie correnti incluse in questa voce fanno parte della categoria “FVTPL” prevista dall’IFRS 9. Si trattano di strumenti finanziari, i cui flussi finanziari contrattuali non sono costituiti unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull’importo del capitale da restituire, e sono detenuti dalla Società nel quadro di una strategia protempore, il cui obiettivo, a parità di rischio, è l’ottimizzazione del costo netto del debito. I Time deposit, invece, che fanno parte della categoria “Held to collect” prevista dell’IFRS 9 e valutati al costo ammortizzato.
Tale voce risulta così composta:
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61
Attività finanziarie correnti(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Time deposit
-
10.000
-
10.000
(10.000)
Polizze di capitalizzazione
10.351
10.169
-
10.169
182
Fair Value derivati
1.426
6.306
-
6.306
(4.880)
Cash Pooling
12.810
39.247
(9.959)
29.288
(16.478)
Altri titoli
272
263
-
263
9
Altri crediti finanziari
1.076
-
-
-
1.076
Totale
25.935
65.985
(9.959)
56.026
(30.091)
Al 31 dicembre 2024 la Società non ha in essere contratti di Time deposit con scadenza superiore ai 3 mesi (10.000 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023, interamente incassati nel corso del 2024).
Nel corso dell’esercizio, la Società ha investito esclusivamente in Time deposit aventi scadenza inferiore ai 3 mesi classificati nella voce “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”, per maggiori dettagli si rinvia alla Nota 3.11 “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti” e alla Nota 3.21 – “Posizione finanziaria netta”.
Al 31 dicembre 2024 gli investimenti Time deposit hanno generato proventi finanziari per 4.941 migliaia di Euro rilevati a Conto Economico nelle voci “Proventi finanziari” di cui 4.469 migliaia di Euro incassati nel corso dell’esercizio.
La voce “Polizze di capitalizzazione” al 31 dicembre 2024 accoglie i seguenti strumenti finanziari:
-polizze Ramo I emesse da ARCA Vita S.p.A., sottoscritte nel corso del 2023, per 5.000 migliaia di Euro al netto di commissioni non materiali di sottoscrizione il cui fair value al 31 dicembre 2024 ammonta a 5.266 migliaia di Euro. Tali polizze consentono, dopo il conferimento di un premio unico, l’eventuale rivalutazione annuale, ovvero al 31 dicembre di ogni anno, del capitale in funzione del rendimento ottenuto dalla gestione. Le polizze ARCA Vita sono vincolate per i primi 12 mesi dalla loro sottoscrizione avvenuta, a decorrere dei quali la liquidità investita potrà esser smobilizzata senza alcun vincolo. La valutazione al fair value al 31 dicembre 2024, ha comportato la contabilizzazione di una variazione positiva pari a 181 migliaia di Euro (si rimanda alla Nota 4.8 “Proventi finanziari”);
-polizze Ramo I e Ramo III emesse dalla società SOGELIFE SA, sottoscritte nel corso del 2023, per 5.000 migliaia di Euro, al netto delle commissioni non materiali di sottoscrizione (quest’ultime contabilizzate a Conto Economico nella voce “Oneri finanziari e il cui fair value al 31 dicembre 2024 ammonta a 5.085 migliaia di Euro. Tali polizze prevedono un rendimento minimo garantito e consentono, dopo il conferimento di un premio unico, l’eventuale rivalutazione annuale del capitale in funzione del rendimento ottenuto dalla gestione. Le polizze SOGELIFE SA, non prevedono vincoli per il riscatto anticipato.
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62
La voce Fair Value derivati” rappresenta il fair value al 31 dicembre 2024 dei contratti derivati stipulati dalle società del Gruppo.
La tabella seguente riepiloga gli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2024 suddiviso per tipologia:
Strumenti finanziari derivati al 31/12/2024(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
31/12/2024
31/12/2023
TIPOLOGIA
NOZIONALE ORIGINARIO
NOZ. Breve
NOZ. M/L
NOZ. Breve
NOZ. M/L
FAIR VALUE
FAIR VALUE
IRS su finanziamenti
563.000
110.353
246.110
97.732
205.287
1.200
6.306
Opzioni su valute
29.786
30.206
-
-
-
114
-
Commodities Swap
2.718
2.718
-
-
-
112
-
Totale
595.504
143.277
246.110
97.732
205.287
1.426
6.306
Totale Nozionale
 
389.387
303.019
 
 
Al 31 dicembre 2024 gli strumenti finanziari derivati relativi agli IRS su finanziamenti stipulati dalla Società presentano un fair value positivo per 1.200 migliaia di Euro (6.306 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023).
La variazione del fair value dei derivati per 4.880 migliaia di Euro rispetto al precedente esercizio è principalmente così determinata:
-variazione negativa del fair value per 5.106 migliaia di Euro per strumenti finanziari derivati su tassi d’interesse (Nota 4.9 – “Oneri finanziari”);
-variazione positiva del fair value degli strumenti finanziari derivati su operazioni in valuta per 114 migliaia di Euro (Nota 4.10 – “Utili e perdite su cambi”);
-variazione positiva del fair value per 112 migliaia di Euro degli strumenti finanziari derivati su acquisti delle principali materie prime rame e alluminio;
Gli Altri titoli si riferiscono ad investimenti in certificati assicurativi, con Unicredit, per complessivi 300 migliaia di Euro. La valutazione al fair value al 31 dicembre 2024 ha comportato la contabilizzazione di una variazione positiva pari a 9 migliaia di Euro (si rimanda alla Nota 4.8 “Proventi finanziari”). Il Cash pooling rappresenta i saldi attivi per la Società derivanti dalla gestione della tesoreria centralizzata di Gruppo. La variazione numeraria del Cash Pooling al 31 dicembre 2024 è di 16.478 migliaia di Euro.
I sopra citati disinvestimenti netti in attività finanziarie hanno comportato un generazione di cassa netta pari a 27.243 migliaia di Euro (determinato della differenza tra la variazione delle altre attività finanziarie correnti per 30.091 al netto della variazione negativa del fair value dei derivati pari a 4.880 migliaia, alla variazione
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63
positiva dei crediti per fatture da emettere per interessi di Cash pooling per 766 migliaia di Euro, alla variazione positiva del fair value degli investimenti in polizze per 190 migliaia di Euro, agli interessi su finanziamenti intragruppo non incassati per 1.076 migliaia di Euro).
3.10ALTRE ATTIVITÁ CORRENTI
La voce è così dettagliata:
Altre attività correnti(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Anticipi a fornitori
957
956
95
1.051
(94)
Crediti verso Società del Gruppo per consolidato fiscale
1.077
1.842
(1.782)
60
1.017
Crediti diversi
1.462
2.217
346
2.563
(1.101)
Totale
3.496
5.015
(1.341)
3.674
(178)
Il decremento delle altre attività correnti per 178 migliaia di Euro è dovuto a:
-al decremento dei crediti diversi per 1.101 migliaia di Euro per crediti incassati nel corso dell’esercizio, tra cui la parte di credito corrente vantato verso la società controllata SEST-LUVE-Polska SP.z.o.o. per i valori riferiti alla lista clienti ed al know-how della linea produttiva degli evaporatori commerciali trasferita in Polonia nel 2020 (per 1.383 migliaia di Euro) e anticipi a fornitori per 94 migliaia di Euro;
-incremento per 1.017 migliaia di Euro principalmente riferibili ai crediti per consolidato fiscale verso Refrion S.r.l. e RMS S.r.l. che a partire dal 2024 rientrano nel perimetro di consolidato fiscale.
3.11DISPONIBILITÁ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI
La voce è così dettagliata:
Disponibilità Liquide(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Disponibilità liquide
101.660
80.081
8.097
88.178
13.482
Mezzi equivalenti
125.000
82.500
-
82.500
42.500
Totale
226.660
162.581
8.097
170.678
55.982
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64
Per ulteriori informazioni sulla dinamica dei flussi di cassa, si rimanda al precedente paragrafo 1.5 – “Rendiconto Finanziario”.
I mezzi equivalenti si riferiscono a Time deposit di 125.000 migliaia di Euro con scadenza inferiore a 3 mesi (Nota 3.9 “Attività finanziarie correnti”), valutati al costo ammortizzato.
La Società non ha restrizioni e/o vincoli all’utilizzo di tali importi.
3.12PATRIMONIO NETTO
Il capitale sociale ammonta a 62.704 migliaia di Euro, invariato rispetto al 31 dicembre 2023.
Nel corso dell’esercizio 2024 sono stati distribuiti dividendi da parte della Società per 8.882 migliaia di Euro mediante utilizzo della riserva straordinaria in parte dall’utile dell’esercizio precedente.
Al 31 dicembre 2024 LU-VE S.p.A. detiene 28.027 azioni proprie, per un valore pari a 288 migliaia di Euro. Si segnala che nel corso dell’esercizio 2024 la Società non ha effettuato acquisti e/o vendite di azioni proprie.
Di seguito si riporta la tabella con la possibilità di utilizzazione delle diverse poste del patrimonio netto ed il riepilogo delle utilizzazioni degli ultimi tre esercizi:
 
 
 
 
Riepilogo utilizzi negli ultimi tre esercizi (*)
gNatura/descrizione
Importo
Possibilità di utilizzazione
Quota disponibile
per copertura perdite
per altre ragioni
Capitale
62.704
-
Riserva di capitale:
-
Riserva sovrapprezzo azioni
24.762
A,B,C
24.762
Riserva per azioni proprie
-
-
Riserva di utile:
Riserva legale
4.862
B
Riserva delta cambi non disponibile
-
B
Riserva straordinaria
6.225
A,B,C
6.225
(25.784)
Riserva da variazione fair value non disponibile
2.482
B
Riserva di rivalutazione
273
A,B
273
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65
Riserva da attualizzazione TFR
16
-
Totale (*)
101.324
31.260
-
Quota non distribuibile
73.583
Quota distribuibile
27.741
(* )Si segnala l'esistenza di vincoli fiscali principalmente per operazioni di riallinemento effettuati nel 2000/2003 e 2005 per 7.709 migliaia di Euro nel Capitale, 273 migliaia di Euro nella riserva di rivalutazione e 152 migliaia di Euro nella riserva straordinaria (come riportato nel modello UNICO 2021). Nel corso dell'esercizio 2022 a seguito del riallineamento dei marchi e dei fabbricati è stato vincolato un ulteriore importo di 6.292 migliaia di Euro (3.198 migliaia di Euro nella riserva legale e 3.094 migliaia di Euro nella riserva sovrapprezzo azioni). Non sono presenti ulteriori vincoli a seguito della Fusione, per maggiori dettagli si veda si veda Appendice A della Relazione Unica sulla Gestione.
Legenda:
A: per aumento di capitale
B: per copertura perdite
C: per distribuzione agli Azionisti
3.13FINANZIAMENTI
Tale voce risulta così composta:
 
31/12/2024
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Finanziamenti(in migliaia di Euro)
Correnti
Non correnti
Correnti
Non correnti
Correnti 2
Non correnti 3
Correnti 22
Non correnti 33
Finanziamenti bancari a M/L termine
119.252
263.258
118.620
250.222
-
-
118.620
250.222
Anticipi su flussi all'esportazione
10.000
-
-
-
-
-
-
-
Totale
129.252
263.258
118.620
250.222
-
-
118.620
250.222
Al 31 dicembre 2024, i finanziamenti bancari ammontano a 382.510 migliaia di Euro (368.842 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).
Per la composizione della voce, contabilizzata secondo il metodo del costo ammortizzato, l’evoluzione rispetto all’esercizio precedente e le caratteristiche dei finanziamenti bancari detenuti dal Gruppo LU-VE si rimanda alla tabella al paragrafo 9 - “Appendice B”. Si ricorda che per i finanziamenti a tasso variabile il Gruppo LU-VE ha calcolato al 31 dicembre 2024 il costo ammortizzato sulla base della curva di mercato dei tassi forward alla data di reporting.
In relazione ad alcuni contratti di finanziamento il Gruppo LU-VE si è impegnato a rispettare determinati parametri finanziari ed economici (c.d. covenant), il cui rispetto tuttavia è richiesto solo annualmente in sede di predisposizione del bilancio consolidato
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66
al 31 dicembre di ogni esercizio. In ottemperanza alla comunicazione Orientamenti ESMA 2021/32-382-1138, sono riportati, alla relativa Appendice cui si rimanda, i finanziamenti in essere al 31 dicembre 2024 per i quali è prevista l’osservanza di requisiti patrimoniali ed economici (covenants) su base consolidata, nonché le caratteristiche dei requisiti stessi (importi in migliaia di Euro).
Di seguito la movimentazione dei finanziamenti nell’esercizio:
Finanziamenti: movimentazione dell'esercizio(in migliaia di Euro)
Saldo iniziale
Accensioni
Rimborsi
Effetto Costo Ammortizzato (*)
Saldo finale
Finanziamenti
368.842
135.000
(116.940)
(4.392)
382.510
Altri anticipi su fatture
-
40.000
(30.000)
-
10.000
Totale
368.842
175.000
(146.940)
(4.392)
392.510
(*) Impatto generato dal calcolo dei flussi di cassa futuri in uscita per interessi sulla base delle curve forward di mercato per i finanziamenti a tasso variabile di cui 2.641 migliaia di Euro si riferiscono all’impatto a conto economico (determinato dall’effetto positivo derivante dall’aggiornamento delle curve dei tassi per 4.128 migliaia di Euro e dall’effetto netto positivo degli interessi di competenza dell’esercizio, ma non ancora pagati pari a 1.487 migliaia di Euro, Nota 4.9 “Oneri finanziari)” e 1.751 migliaia di Euro al rimborso degli interessi di cui parte di competenza dell’esercizio 2023 e pagati nel 2024.
Nel corso dell’anno 2024 relativamente ai finanziamenti sono intervenute le seguenti variazioni:
-erogazione avvenuta a gennaio 2024 di 30.000 migliaia di Euro del finanziamento chirografario sottoscritto a dicembre 2023 con Unicredit S.p.A. per complessivi 30.000 migliaia di Euro. Il finanziamento della durata di 60 mesi (di cui 9 mesi di preammortamento) è finalizzato a supportare le generali esigenze finanziarie connesse allesercizio dellattività del Gruppo LU-VE. Il finanziamento prevede il rispetto di covenants finanziari (cui si rimanda all’Appendice B);
-sottoscrizione di un finanziamento chirografario per 30.000 migliaia di Euro con BPER S.p.A. completamente erogato alla data di sottoscrizione, della durata di 60 mesi (di cui 12 mesi di preammortamento). Il finanziamento prevede il rispetto di covenants finanziari (cui si rimanda all’Appendice B);
-nel mese di novembre è stato sottoscritto con B.N.L. S.p.A. un finanziamento chirografario per 35.000 migliaia di Euro completamente erogato alla data di sottoscrizione, della durata di 72 mesi (di cui 6 mesi di preammortamento). Tale finanziamento finalizzato alle generiche necessità aziendali, prevede il rispetto di covenants finanziari. Tale finanziamento, non prevede condizioni migliorative al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità;
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67
-nel mese di novembre, con Intesa Sanpaolo S.p.A. è stato sottoscritto un finanziamento chirografario per 25.000 migliaia di Euro della durata di 72 mesi (di cui 6 di preammortamento) rimborsabile in rate trimestrali a capitale costante. Il finanziamento, finalizzato a sostegno ed espansione volumi operativi del Gruppo, prevede il rispetto di covenants finanziari;
-Nel mese di novembre, con Intesa Sanpaolo S.p.A. è stato sottoscritto di un finanziamento chirografario per 15.000 migliaia di Euro con Intesa Sanpaolo S.p.A. della durata di 72 mesi (di cui 6 di preammortamento) rimborsabile in rate trimestrali a capitale costante. Il finanziamento, finalizzato al sostegno dell’espansione dei volumi operativi del Gruppo, prevede il rispetto di covenants finanziari;
-rimborsi dell’anno per 116.940 migliaia di Euro interamente riconducibili a rimborsi avvenuti nell’esercizio di rate correnti dei finanziamenti in essere, nessuna estinzione anticipata è avvenuta nel corso del 2024.
Le nuove accensioni sono state stipulate tenendo conto del costo medio del debito del Gruppo LU-VE e in linea con i tassi di mercato.
Il totale del flusso di cassa assorbito per rimborsi ammonta a 116.940 migliaia di Euro (102.786 migliaia di Euro nel 2023), le sottoscrizioni hanno apportato una generazione di cassa per 135.000 migliaia di Euro.
Si segnala che sui finanziamenti in essere, sottoscritti con Deutsche Bank nel corso del 2020, operano le seguenti garanzie:
-con riferimento al finanziamento di 5.500 migliaia di Euro con scadenza 11 novembre 2026, opera una garanzia del 90% concessa dal Fondo Centrale di Garanzia PMI ai sensi della Legge n. 40 del 5 giugno 2020, al fine di agevolare le piccole e medie imprese richiedenti, la cui attività è stata danneggiata dall’emergenza Covid-19;
-con riferimento al finanziamento di 10.000 migliaia di Euro con scadenza 11 novembre 2025, opera una garanzia di pagamento rilasciata da SACE S.p.A. a beneficio della banca a copertura del 50% di quanto dovuto a titolo di capitale e interessi corrispettivi da LU-VE S.p.A.. La Garanzia SACE è da intendersi quale
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68
intervento di sostegno pubblico per lo sviluppo delle attività produttive beneficiante della controgaranzia dello Stato italiano nell’ambito di applicazione del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 123, “Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese” a norma dell’articolo 4 c. 4 lett. c) della L. 15 marzo 1997 n. 59.
Tutti i finanziamenti bancari in essere sono denominati in Euro, principalmente a tasso variabile indicizzato all’Euribor. Nella successiva Nota 4.15 sono fornite le informazioni sui rischi finanziari.
Nel corso del 2024 relativamente alle voci “Altri anticipi su fatture” sono intervenute le seguenti variazioni:
-utilizzi di linee di credito a breve per 40.000 migliaia di Euro;
-estinzioni di linee di credito a breve ammontano a 30.000 migliaia di Euro.
La Società non ha sottoscritto nell’esercizio contratti di reverse factoring/supplier financing.
3.14FONDI
Movimentazione Fondi(In migliaia di Euro)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Accantonamenti/
(Rilasci)
Utilizzi
31/12/2024 (d)
Fondo indennità suppletiva di clientela
18
14
32
90
-
122
Fondo garanzia prodotti
1.445
1.029
2.474
140
(97)
2.517
Totale
1.463
1.043
2.506
230
(97)
2.639
Il fondo indennità suppletiva di clientela copre gli importi da corrispondere agli agenti in caso di risoluzione del rapporto di agenzia da parte della Società; il fondo si è incrementato di 90 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente.
Il fondo garanzia prodotti è relativo al rischio di resi o addebiti da clienti per prodotti già venduti ed identificati come non conformi. Il fondo, incrementato di 140 migliaia di Euro rispetto all’esercizio precedente, risulta adeguato sulla base delle analisi effettuate e dell’esperienza passata.
Gli accantonamenti iscritti nei fondi, che rappresentano la stima degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell’esperienza storica, sono stati assoggettati a valutazione
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69
attuariale alla data del 31 dicembre 2024. Poiché l’effetto è stato ritenuto trascurabile, lo stesso non è stato recepito nel bilancio d’esercizio della Società al 31 dicembre 2024.
3.15BENEFICI AI DIPENDENTI
I Benefici ai dipendenti al 31 dicembre 2024 ammontano complessivamente a 2.120 migliaia di Euro con un decremento netto di 237 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2023 proforma, per maggiori dettagli si veda si veda Appendice A della Relazione Unica sulla Gestione.
La voce si riferisce, per l’intero ammontare al Fondo Trattamento di Fine rapporto (T.F.R.) che include sostanzialmente le indennità di fine rapporto di lavoro maturate dal personale in servizio al 31 dicembre, al netto delle anticipazioni concesse ai dipendenti.
Secondo quanto previsto dalla normativa nazionale, l’importo spettante a ciascun dipendente matura in funzione del servizio prestato ed è erogato nel momento in cui il dipendente lascia la società. Il trattamento dovuto alla cessazione del rapporto di lavoro è calcolato in base alla sua durata ed alla retribuzione imponibile di ciascun dipendente. La passività viene annualmente rivalutata sulla base dell’indice ufficiale del costo della vita e degli interessi di legge.
La disciplina è stata integrata dal Decreto Legislativo 252/2005 e dalla Legge 296/2006 (Finanziaria 2007) che, per le aziende con almeno 50 dipendenti, ha stabilito che le quote maturate dal 2007 sono destinate, su opzione dei dipendenti, o al Fondo Tesoreria INPS od alle forme di previdenza complementare, assumendo quindi la natura di “Piano a contribuzioni definite”.
In applicazione del principio IAS 19, il fondo trattamento di fine rapporto viene rielaborato con metodologia di valutazione attuariale, attraverso il supporto di un perito esterno, ed adeguato in relazione al verificarsi di eventi che ne richiedano l’aggiornamento.
La data dell’ultima valutazione attuariale è il 31 dicembre 2024.
La composizione e la movimentazione della voce al 31 dicembre 2024 è la seguente:
Benefici ai dipendenti(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
APPORTO FUSIONE
PROFORMA
Passività al 1° gennaio
2.357
791
1.772
2.563
Accantonamenti
-
-
-
Oneri finanziari
73
27
60
87
Pagamenti effettuati
(270)
(39)
(290)
(329)
Transfers in/out
(6)
-
(6)
(Utili)/Perdite attuariali
(40)
9
33
42
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70
Passività alla fine dell'esercizio
2.120
782
1.575
2.357
Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto si è movimentato principalmente in funzione degli utilizzi dell’esercizio per l’erogazione di anticipi e/o liquidazioni al personale cessato.
L’adeguamento a patrimonio netto per utili/perdite attuariali accoglie un utile attuariale netto di 40 migliaia di Euro, così determinato:
-utile attuariale derivante dalla variazione delle principali assunzioni attuariali utilizzate al 31 dicembre 2024 rispetto alla precedente valutazione al 31 dicembre 2023 pari a 20 migliaia di Euro;
-utile attuariale derivante dall’effetto della variazione che il collettivo oggetto di valutazione ha subito tra una valutazione e l’altra, difformi da quanto ipotizzato pari a 20 migliaia di Euro.
Gli utili e le perdite attuariali sono iscritti a patrimonio netto tramite il prospetto di conto economico complessivo.
I valori rilevati a conto economico sono inclusi nella voce “Costi del personale” (si rimanda alla Nota 4.5 – “Costo del personale”).
Le principali ipotesi finanziarie e demografiche utilizzate alla data dell’ultima valutazione di riferimento del 31 dicembre 2024 sono le seguenti:
Ipotesi Finanziarie
31/12/2024%
31/12/2023%
Tasso di sconto (Indice IBOXX Eurozone Corporate AA 10+)
3,18
3,08
Inflazione
2,00
2,00
Tasso incremento TFR
3,00
3,00
Di seguito si riporta l’analisi di sensitività per il fondo trattamento di fine rapporto. La seguente tabella riporta la variazione del fondo al variare dell’ipotesi attuariale più significativa, vale a dire il tasso di sconto:
Sensitivity Fondo T.F.R. al 31/12/2024(in migliaia di Euro)
0,25%
-0,25%
Tasso di attualizzazione
23
(23)
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71
3.16ALTRE PASSIVITÁ FINANZIARIE
La voce “Altre passività finanziarie” si riferisce principalmente ai debiti finanziari legati all’IFRS 16 e ai debiti per Cash Pooling.
Di seguito il dettaglio della voce per la parte non corrente:
Altre passività finanziarie non correnti(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Debiti finanziari IFRS 16
6.961
684
1.142
1.826
5.135
Altri debiti finanziari
-
990
-
990
(990)
Totale
6.961
1.674
1.142
2.816
4.145
Le altre passività finanziarie non correnti sono costituite da “Debiti finanziari per IFRS 16” per 6.961 migliaia di Euro, riferite al debito per leasing a medio e lungo termine iscritto in applicazione del principio contabile IFRS16; gli “Altri debiti finanziari” si sono estinti nel corso dell’esercizio.
L’incremento dei debiti finanziari IFRS 16 si riferisce principalmente al rinnovo del contratto di locazione dello stabilimento di Alonte per un periodo di 6 anni.
Si riporta di seguito il dettaglio della voce per la parte corrente:
Altre passività finanziarie correnti(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Cash Pooling
10.944
11.808
-
11.807
(864)
Debiti finanziari IFRS 16
1.857
418
1.502
1.920
(63)
Totale
12.801
12.226
1.502
13.727
(927)
Il Cash pooling rappresenta i saldi passivi per la Società derivanti dalla gestione della tesoreria centralizzata di Gruppo. Al 31 dicembre 2024 il saldo di 10.944 migliaia di Euro è principalmente legato alla società LU-VE Sweden AB per 5.072 migliaia di Euro, alla società HTS s.r.o. per 3.174 migliaia di Euro, alla società Fincoil OY per 2.398 migliaia di Euro e alle altre società del Gruppo per 300 migliaia di Euro.
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72
La voce “Debiti finanziari per IFRS 16” per 1.857 migliaia di Euro si riferisce al debito per leasing a breve termine iscritto in applicazione del principio IFRS16. Il totale cash out nell’esercizio riferito al principio IFRS 16 ammonta a circa 2.059 migliaia di Euro.
L’effetto monetario delle altre passività finanziarie è negativo per 4.223 migliaia di Euro (determinato dal decremento del Cash Pooling e dagli altri debiti finanziari per 2.164 migliaia di euro e per 2.059 migliaia di Euro relativi al pagamento nell’esercizio dei costi per leasing riferiti all’IFRS16).
3.17DEBITI COMMERCIALI
La ripartizione per area geografica dei debiti commerciali è la seguente:
Debiti commerciali(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Italia
31.456
19.876
11.832
31.708
(252)
Paesi UE
8.151
3.999
2.982
6.981
1.170
Paesi Extra UE
5.112
210
1.778
1.988
3.124
Totale
44.719
24.085
16.592
40.677
4.042
L’incremento per 4.042 migliaia di Euro è dovuto principalmente all’incremento dei giorni medi di pagamento rispetto all’esercizio precedente.
Al 31 dicembre 2024 non sono presenti debiti scaduti di importo significativo, debiti con scadenza superiore ai 5 anni, la Società ha ricevuto decreti ingiuntivi per debiti scaduti.
Tra i debiti commerciali sono state registrate contract liabilities (anticipi ricevuti da clienti prima di aver effettuato alcuna prestazione) per un importo pari a 346 migliaia di Euro. Nell’esercizio non sono state effettuate operazioni di supplier financing e/o di reverse factoring.
La variazione dei “Debiti commerciali” ha pertanto comportato una generazione di cassa di 4.042 migliaia di Euro.
Gli Amministratori ritengono che il valore d’iscrizione dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.
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73
3.18DEBITI PER IMPOSTE
Debiti verso Erario per imposte correnti(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Debiti verso l’Erario per imposte dirette
338
-
357
357
(19)
Altri
2.050
1.170
761
1.931
119
Totale
2.388
1.170
1.118
2.288
100
La voce “Altri” per 2.050 migliaia di Euro si riferisce principalmente al debito verso l’Erario per ritenute fiscali verso dipendenti e amministratori.
La voce “Debiti verso l’Erario per imposte dirette” per 338 migliaia di Euro si riferisce principalmente al debito verso l’Erario per IRAP.
3.19IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE
La voce è così dettagliata:
Imposte anticipate e differite(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Imposte anticipate
                    11.412
          11.021
                   854
                       11.875
(463)
Imposte differite passive
(5.898)
(5.631)
(939)
(6.570)
                        672
Posizione netta
5.514
5.390
(85)
5.305
209
Di seguito è analizzata la natura delle differenze temporanee che determinano l’iscrizione di imposte differite e anticipate e la loro movimentazione durante l’esercizio in corso e quello precedente.
Imposte differite e anticipathe: movimentazione dell'esercizio
PERDITE FISCALI
AMM.TI E LEASING
GROSS UP FUSIONE
VALUTAZIONE ATTUARIALE TFR
ACCANTONAMENTI E RETTIFICHE DI VALORE
ALTRE DIFFERENZE
TOTALI
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74
31.12.2022
-
632
4.378
(1)
(7.350)
17
(2.324)
A conto economico
(3.556)
(97)
-
-
535
(108)
(3.226)
A patrimonio netto
(9)
(9)
31.12.2023
(3.556)
535
4.378
(10)
(6.815)
(91)
(5.559)
APPORTO FUSIONE
-
973
-
3
(723)
1
254
PROFORMA
(3.556)
1.508
4.378
(7)
(7.538)
(90)
(5.305)
A conto economico
(369)
(200)
-
-
(35)
(449)
(1.053)
Consolidato fiscale
834
-
-
-
-
-
834
A patrimonio netto
-
-
-
10
-
-
10
31.12.2024
(3.091)
1.308
4.378
3
(7.573)
(539)
(5.514)
Al 31 dicembre 2024, le imposte differite attive si riferiscono:
-all’impatto nel conto economico delle perdite fiscali della Società; si prevede che tale impatto sarà ridotto nel corso dei prossimi esercizi in considerazione degli imponibili fiscali futuri previsti dalle società presenti nel consolidato fiscale;
-alle differenze fiscali sugli accantonamenti ai fondi;
-all’impatto fiscale differito della valutazione attuariale del trattamento di fine rapporto a seguito dell’applicazione del principio IAS 19;
-ad altre differenze fiscali, che riguardano le riprese temporanee nette quali ad esempio emolumenti non pagati, differenze cambi e altro.
Al 31 dicembre 2024 le imposte differite passive sono relative:
-a differenze fiscali su ammortamenti contabili e quelli riconosciuti fiscalmente su immobilizzazioni;
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75
-allo stanziamento di imposte sul disavanzo di fusione del 2008 allocato sui terreni.
Come riportato nella precedente Nota Uso di stime”, nella verifica circa l’iscrivibilità e la recuperabilità delle imposte anticipate iscritte in bilancio al 31 dicembre 2024, sono stati presi in considerazione i risultati imponibili derivati dal piano industriale 2025-2028 della Società e delle società italiane aderenti al consolidato fiscale per il periodo esplicito e, mediante estrapolazione da quest’ultimi dei redditi imponibili attesi per l’esercizio successivo a quello dell’ultimo periodo esplicito. Nella verifica di iscrivibilità sono considerati anche gli effetti derivanti dalle differenze temporanee su cui sono contabilizzate imposte differite passive.
3.20ALTRE PASSIVITÁ CORRENTI
Di seguito il dettaglio della voce:
Altre passività correnti(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Verso il personale
9.372
4.710
4.372
9.082
290
Verso istituti previdenziali
4.761
2.178
2.216
4.394
367
Verso amministratori e sindaci
2.308
1.869
166
2.035
273
Debiti verso controllate per consolidato fiscale
444
2.393
(1.462)
931
(487)
Altri debiti correnti
4.450
2.716
3.123
5.839
(1.389)
Totale
21.335
13.866
8.415
22.281
(946)
Il decremento delle altre passività correnti per 946 migliaia di Euro è dovuto a:
-un incremento per 930 migliaia di Euro per debiti verso amministratori e sindaci e debiti verso il personale e istituti previdenziali;
-un decremento per 487 migliaia di Euro per debiti per consolidato fiscale con le società italiane che rientrano nel contratto di consolidato fiscale;
-una diminuzione di 1.389 migliaia di Euro che dipende dal decremento per Altri debiti correnti principalmente riconducibili a debiti per acquisto di immobilizzazioni.
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
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76
Ad inizio 2025 i debiti verso il personale e verso istituti previdenziali sono stati liquidati secondo le scadenze di pagamento previste.
3.21POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
In conformità a quanto previsto dagli Orientamenti ESMA 2021 / 32-382-1138 emanati il 4 Marzo 2021, si segnala che la posizione finanziaria netta della Società è la seguente:
Posizione finanziaria netta(in migliaia di Euro)
31/12/2024 (d)
31/12/2023 (a)
APPORTO FUSIONE(b)
PROFORMA (c=a+b)
Variazione(e=d-c)
A. Disponibilità liquide (Nota 3.11)
101.660
80.081
8.097
88.178
13.482
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide (Nota 3.9 e 3.11) (*)
125.000
82.500
-
82.500
42.500
C. Altre attività finanziarie correnti (Nota 3.9) (**)
25.935
65.985
(9.959)
56.026
(30.091)
D. Totale Liquidità (A+B+C)
252.595
228.566
(1.862)
226.704
25.891
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente (Nota 3.16)
12.801
12.226
1.502
13.728
(927)
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente (Nota 3.13)
129.252
118.620
-
118.620
10.632
G. Indebitamento finanziario corrente (E+F)
142.053
130.846
1.502
132.348
9.705
H. Indebitamento finanziario corrente netto (H-D)
(110.542)
(97.720)
3.364
(94.356)
(16.186)
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) (Nota 3.13 e 3.16)
270.219
251.896
1.142
253.038
17.181
- Debiti bancari non correnti (Nota 3.13)
263.258
250.222
-
250.222
13.036
- Debiti per leasing e altri debiti finanziari non correnti (Nota 3.16)
6.961
1.674
1.142
2.816
4.145
J. Strumenti di debito
-
-
-
-
-
K. Debiti commerciali ed altri debiti non correnti
-
-
-
-
-
L. Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K)
270.219
251.896
1.142
253.038
17.181
M. Indebitamento finanziario netto (H+L)
159.677
154.176
4.506
158.682
995
(*) I mezzi equivalenti si riferiscono alla liquidità investita in Time Deposit dalle società del Gruppo con scadenza inferiore ai 3 mesi (Nota 3.9).
(**) La voce “Altre attività finanziarie correnti” include i crediti per Cash Pooling verso società del Gruppo per 12.810 migliaia di Euro (Nota 3.9)
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
77
Per le variazioni si rimanda al Rendiconto finanziario di cui alla Nota 1.5.
4COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
4.1RICAVI
Nel 2024, i ricavi di vendita sono stati pari a 185.733 migliaia di Euro, in diminuzione dell’6,63% rispetto allo scorso esercizio (198.930 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023).
Ricavi per famiglia di prodotto
Ricavi per prodotto(in migliaia di Euro)
2024
%
2023
%
APPORTO FUSIONE (b)
PROFORMA(c=a+b)
%
Variazione
% Variazione
Apparecchi Ventilati
129.484
69,72%
78.387
83,58%
58.443
136.830
68,78%
51.097
65,19%
Scambiatori di calore
56.249
30,28%
15.398
16,42%
46.702
62.100
31,22%
40.851
265,30%
Totale
185.733
100,00%
93.785
100,00%
105.145
198.930
100%
(13.197)
(6,63%)
Ricavi per area geografica
Ricavi per area geografica(in migliaia di Euro)
2024
%
2023
%
APPORTO FUSIONE (b)
PROFORMA(c=a+b)
%
Variazione
% Variazione
Italia
63.912
34,41%
28.211
30,08%
38.008
66.219
33,29%
(2.308)
(3,48%)
Francia
17.913
9,64%
14.747
15,72%
5.114
19.861
9,98%
(1.948)
(9,81%)
Olanda
14.755
7,94%
2.205
2,35%
9.311
11.516
5,79%
3.239
28,12%
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
78
Repubblica Ceca
10.042
5,41%
2.102
2,24%
6.196
8.298
4,17%
1.744
21,02%
Finlandia
7.550
4,06%
1.033
1,10%
5.566
6.599
3,32%
951
14,41%
Spagna
7.324
3,94%
5.107
5,45%
1.269
6.376
3,21%
948
14,87%
Germania
6.190
3,33%
9.467
10,09%
8.234
17.701
8,90%
(11.511)
(65,03%)
Polonia
5.669
3,05%
5.841
6,23%
1.910
7.751
3,90%
(2.082)
(26,87%)
Belgio
4.423
2,38%
538
0,57%
2.835
3.373
1,70%
1.050
31,12%
Emirati Arabi Uniti
3.878
2,09%
3.858
4,11%
4.554
8.412
4,23%
(4.534)
(53,90%)
Arabia Saudita
3.806
2,05%
779
0,83%
1.487
2.266
1,14%
1.540
67,99%
Gran Bretagna
3.327
1,79%
1.968
2,10%
1.492
3.460
1,74%
(133)
(3,84%)
Norvegia
3.238
1,74%
97
0,10%
25
122
0,06%
3.116
2.549,80%
Altri Paesi
33.706
18,15%
17.832
19,01%
19.143
36.975
18,59%
(3.269)
(8,84%)
Totale
185.733
100,00%
93.785
100,00%
105.145
198.930
100%
(13.197)
(6,63%)
Per ulteriori approfondimenti si rinvia alla Relazione Unica sulla Gestione.
4.2ALTRI RICAVI
Altri ricavi(in migliaia di Euro)
2024(d)
2023 (a)
APPORTO FUSIONE (b)
PROFORMA(c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Altri ricavi
15.108
2.079
(431)
1.648
13.460
Totale
15.108
2.079
(431)
1.648
13.460
La voce altri ricavi pari a 15.108 migliaia di Euro si riferisce principalmente a riaddebiti intragruppo aumentati rispetto agli esercizi precedenti a seguito della nuova struttura organizzativa del Gruppo.
4.3ACQUISTI DI MATERIALI
Acquisti di materiali(in migliaia di Euro)
2024(d)
2023 (a)
APPORTO FUSIONE (b)
PROFORMA(c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Materie prime e componenti di acquisto
89.546
40.601
53.499
94.100
(4.554)
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
79
Materiale di consumo
2.049
1.421
857
2.278
(229)
Totale
91.595
42.022
54.356
96.378
(4.783)
Nel corso dell’anno 2024 il costo per acquisto dei materiali si è decrementato passando da 96.378 migliaia di Euro a 91.595 migliaia di Euro (decremento di 4.783 migliaia di Euro pari al 4,96% circa).
Per ulteriori approfondimenti si rinvia alla Relazione Unica sulla Gestione.
4.4COSTI PER SERVIZI
Servizi(in migliaia di Euro)
2024(d)
2023 (a)
APPORTO FUSIONE (b)
PROFORMA(c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Spese generali e consulenze
9.917
9.157
(499)
8.658
1.259
Emolumenti agli organi sociali
3.631
3.382
625
4.006
(375)
Lavorazioni esterne
3.354
2.098
1.173
3.271
83
Spese per utilities
5.516
3.532
2.204
5.736
(220)
Spese per trasporti
2.884
1.133
1.910
3.043
(159)
Spese per manutenzioni
4.738
2.129
1.308
3.437
1.301
Provvigioni
3.101
1.082
1.496
2.578
523
Spese per godimento beni di terzi
837
313
515
828
9
Spese di pubblicità e promozionali
750
214
181
395
355
Altri costi per servizi
2.578
2.121
1.348
3.470
(892)
Totale
37.306
25.161
10.261
35.422
1.884
La voce “Costi per servizi” si è incrementata rispetto all’esercizio precedente complessivamente per 1.884 migliaia di Euro. Tale incremento fa prevalentemente riferimento:
-all’aumento dei costi per spese generali e consulenze pari a 9.917 migliaia di Euro (8.658 migliaia di Euro nel 2023);
-all’aumento dei costi per spese per manutenzioni pari a 4.738 migliaia di Euro (3.437 migliaia di Euro nel 2023) riconducibili a maggiori interventi sui macchinari;
-all’aumento dei costi per spese di pubblicità e promozionali pari a 750 migliaia di Euro (395 migliaia di Euro nel 2023) riconducibili a maggior partecipazione a fiere;
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
80
-alla diminuzione dei costi per trasporti pari a 2.884 migliaia di Euro (3.043 migliaia di Euro nel 2023) legati principalmente al decremento degli acquisti;
-alla diminuzione dei costi per spese per utilities pari a 5.516 migliaia di Euro (5.736 migliaia di Euro nel 2023) principalmente dovuti alla riduzione del costo dell’energia elettrica a parità di volumi;
-alla diminuzione dei costi per emolumenti agli organi sociali pari a 3.631 migliaia di Euro (4.006 migliaia di Euro nel 2023), per maggiori dettagli si veda tabella successiva;
-alla diminuzione di altri costi per servizi pari a 9.870 migliaia di Euro (10.147 nel 2023) riconducibili a una riduzione di addebiti da clienti per costi di non qualità, degli oneri doganali e delle sopravvenienze passive, nonché a minori spese per gestione del magazzino, pulizia e formazione del personale;
Per ulteriori approfondimenti si rinvia alla Relazione Unica sulla Gestione.
Come descritto alla Nota 3.13 “Finanziamenti”, LU-VE S.p.A. ha sottoscritto finanziamenti chirografari che prevedono condizioni che diventano migliorative per il Gruppo al raggiungimento di precisi obiettivi di sostenibilità.
A tal riguardo, LU-VE S.p.A. dichiara:
-di avere acquistato energia da fonte rinnovabile per la totalità dell’energia elettrica utilizzata nel corso dell’anno, pari a circa MWhh 11.287;
-di aver dedicato circa lo 0,3% del fatturato annuale ad attività di sostegno della comunità, per un ammontare di 0,6 milioni di Euro;
-di avere tra le procedure interne una politica di approvvigionamento che integri considerazioni di carattere ambientale che comprende ad acquisti, trasporti e forniture energetiche;
-di avere introdotto nella flotta aziendale nuovi automezzi a ridotto impatto ambientale, pari a circa il 23% della flotta complessiva;
-di aver erogato nel corso dell’anno 4,08 ore di formazione per dipendente su tematiche di sostenibilità ambientale e sociale pari a un monte complessivo di ore 3.782.
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
81
Gli emolumenti agli organi sociali sono così dettagliati (per un maggiore dettaglio si rimanda alla successiva Nota 4.17 “Compensi amministratori e sindaci”):
Emolumenti agli organi sociali(in migliaia di Euro)
2024(d)
2023 (a)
APPORTO FUSIONE (b)
PROFORMA(c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Compensi agli amministratori
                  3.367
                  3.239
                     531
                  3.770
(403)
Compensi al Collegio Sindacale
                     264
                     143
                       94
                     237
                       27
Totale
3.631
3.382
625
4.007
(376)
Per il dettaglio dei compensi agli Amministratori e ai Sindaci si rimanda alla Nota 4.17 “Compensi ad amministratori e sindaci” delle presenti Note Esplicative.
Pubblicità dei corrispettivi di revisione
Ai sensi dell’articolo 149-duodecies del regolamento emittenti CONSOB si riporta la tabella riassuntiva dei corrispettivi della revisione contabile prestata dalla società Deloitte & Touche S.p.A., cui è stato conferito l’incarico di effettuare la revisione contabile del bilancio della Società
e del bilancio consolidato.
Tipologia di servizi
Soggetto che ha erogato il servizio
Destinatario
Compensi(in migliaia di Euro)
Revisione Contabile
Deloitte & Touche
LU-VE S.p.A.
205
Attestazione limitata della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità
Deloitte & Touche
LU-VE S.p.A.
100
Altri servizi diversi dalla revisione
Deloitte & Touche
LU-VE S.p.A.
45
Totale
350
4.5COSTO DEL PERSONALE
Costo del personale(in migliaia di Euro)
2024(d)
2023 (a)
APPORTO FUSIONE (b)
PROFORMA(c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Salari e stipendi
40.617
15.119
21.626
36.745
3.872
Oneri sociali
12.197
5.361
6.720
12.081
116
TFR
2.812
1.184
1.408
2.592
220
Totale
55.626
21.664
29.754
51.418
4.208
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
82
Il numero medio dei dipendenti di LU-VE S.p.A. nel 2024 è stato pari a 1.008 unità (1.031 unità nel 2023, considerando il numero medio dei dipendenti nel 2023 di LU-VE S.p.A., SEST S.p.A. e Air Hex Alonte S.r.l.).
Al 31 dicembre 2024 il numero dei collaboratori della Società era di 988 unità (616 operai, 352 impiegati e quadri, 20 dirigenti), contro i 1.032 nel 2023 (considerando il numero di dipendenti in forza al 31 dicembre 2023 di LU-VE S.p.A., SEST S.p.A. e Air Hex Alonte S.r.l.).
Al 31 dicembre 2024 il numero di collaboratori temporanei era di 59 unità (54 nel 2023).
L’incremento della voce “Costi per il personale” è dovuto principalmente alla diversa contabilizzazione dei riaddebiti infragruppo a seguito del cambiamento organizzativo del Gruppo, si veda Nota 4.2 – Altri ricavi.
4.6SVALUTAZIONE NETTA DI ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI
Svalutazioni(in migliaia di Euro)
2024(d)
2023 (a)
APPORTO FUSIONE (b)
PROFORMA(c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Ripristino/(svalutazione) Fondo Svalutazione crediti intragruppo
-
-
-
-
-
Ripristino/(svalutazione) Fondo Svalutazione crediti terzi
50
-
109
109
(59)
Totale
50
-
109
109
(59)
La voce accoglie gli accantonamenti netti effettuati nel corso del 2024 secondo l’applicazione del principio IFRS9, riflettendo la stima dei potenziali impatti forward-looking della situazione macroeconomica mondiale sul possibile peggioramento del merito creditizio dei clienti e dei paesi in cui operano e sulle loro capacità di fare fronte alle proprie obbligazioni.
Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota 3.7 – “Crediti Commerciali”.
4.7ALTRI COSTI OPERATIVI
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
83
Altri costi operativi(in migliaia di Euro)
2024(d)
2023 (a)
APPORTO FUSIONE (b)
PROFORMA(c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Imposte non sul reddito
440
236
202
438
2
Accantonamenti/(rilasci) per rischi
231
-
(32)
(32)
263
Altri oneri di gestione
551
738
264
1.002
(451)
Totale
1.222
974
434
1.408
(186)
Le imposte non sul reddito includono principalmente imposte sugli immobili di proprietà.
La voce “Altri oneri di gestione” evidenzia una diminuzione rispetto all’esercizio precedente per 186 migliaia di Euro, legata soprattutto al minore importo delle liberalità erogate nel corso dell’esercizio: si rammenta infatti che, nel corso del 2023, erano state donate 300 migliaia di Euro in favore della popolazione dell’Emilia Romagna colpita dall’alluvione del maggio 2023.
Per l’esercizio 2024, tale voce include principalmente contributi associativi per 199 migliaia di Euro, sopravvenienze passive per 107 migliaia di Euro, imposte di bollo per 73 migliaia di Euro, imposte e tasse deducibili per 69 migliaia di Euro e altri costi residuali per 283 migliaia di Euro.
4.8PROVENTI FINANZIARI
Proventi finanziari(in migliaia di Euro)
2024(d)
2023 (a)
APPORTO FUSIONE (b)
PROFORMA(c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Dividendi da società controllate
23.924
20.000
3.784
23.784
140
Interessi attivi
7.636
6.324
(578)
5.746
1.890
Altri proventi finanziari
192
801
-
801
(609)
Totale
31.752
27.125
3.206
30.331
1.421
Il dettaglio dei proventi finanziari è il seguente:
-23.924 migliaia di Euro si riferiscono: (i) ai dividendi distribuiti da SEST-LUVE-Polska SP.z.o.o. per 14.250 migliaia di Euro e (ii) ai dividendi distribuiti da Heat Transfer Systems s.r.o. per 6.000 migliaia di Euro; (iii) ai dividendi distribuiti da Fincoil LU.VE OY per 2.000 migliaia di Euro;(iv) ai dividendi distribuiti da «OOO» SEST LU-VE per 1.174 migliaia di Euro; (v) per 500 migliaia di Euro ai dividendi distribuiti da LU-VE France S.à.r.l.
-7.636 migliaia di Euro si riferiscono principalmente agli interessi attivi maturati su Time deposit nel corso dell’esercizio pari a 4.941 migliaia di Euro (di cui risultano incassati 4.469 migliaia di Euro, per maggiori dettagli si rimanda alla
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
84
Nota 3.9 “Attività finanziarie correnti)”, agli interessi attivi su finanziamenti intragruppo pari a 1.320 migliaia di Euro, per Cash pooling pari a 766 migliaia di Euro e interessi attivi bancari per 609 migliaia di Euro;
-192 migliaia di Euro si riferiscono al fair value delle polizze di capitalizzazione e certificati assicurativi, di cui 181 migliaia di Euro si riferiscono alla variazione positiva del fair value al 31 dicembre 2024 delle polizze ARCA VITA e 9 migliaia di Euro alla valutazione al fair value al 31 dicembre 2024 dei certificati assicurativi Unicredit Cash Collect (si rimanda alla Nota 3.9 – “Attività finanziarie correnti”);
Nell’esercizio risultano incassati proventi finanziari per 28.419 migliaia di Euro (pari al totale degli interessi pari a 31.752 migliaia di Euro al netto del fair value degli investimenti, degli interessi attivi per Cash pooling, su finanziamenti a controllate, da banche, su Time deposit, maturati e non incassati e dividendi da controllate non incassati per 3.333 migliaia di Euro).
4.9ONERI FINANZIARI
Oneri finanziari(in migliaia di Euro)
2024(d)
2023 (a)
APPORTO FUSIONE (b)
PROFORMA(c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Interessi passivi verso banche
8.385
8.631
-
8.631
(246)
Interessi passivi da altri finanziatori
311
39
-
39
272
Altri oneri finanziari
5.355
7.909
363
8.272
(2.917)
Totale
14.051
16.579
363
16.942
(2.891)
Gli “Interessi passivi verso banche” di 8.385 migliaia di Euro si riferiscono principalmente agli interessi sui finanziamenti (pari a 16.680 migliaia di Euro nel 2024), parzialmente compensati dai differenziali scambiati con le controparti su strumenti finanziari IRS (6.038 migliaia di Euro nel 2024) e dall’effetto del costo ammortizzato (pari a 2.257 migliaia di Euro nel 2024 determinato dall’effetto positivo dell’aggiornamento delle curve dei tassi d’interesse per 4.128 migliaia di Euro e dall’effetto negativo degli interessi di competenza dell’esercizio, ma non ancora pagati pari a 1.871 migliaia di Euro, come riportato nella Nota 3.13 – “Finanziamenti”).
Gli “Interessi passivi da altri finanziatori” si riferiscono agli interessi negativi di Cash pooling.
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
85
Il dettaglio degli “Altri oneri finanziari” è il seguente:
-5.106 migliaia di Euro si riferiscono al fair value negativo su strumenti finanziari derivati sottostanti a finanziamenti in essere della LU-VE. S.p.A. (per cui si rimanda alla Nota 3.9 – “Attività finanziarie correnti”);
-249 migliaia di Euro si riferiscono agli altri interessi passivi ed oneri finanziari maturati o realizzati, nel corso dell’esercizio.
La variazione monetaria degli interessi passivi verso banche è negativa per 11.337 migliaia di Euro (pari al totale degli interessi sui finanziamenti pari a 16.680 migliaia di Euro pagati nell’esercizio al netto dei differenziali scambiati con le controparti e incassati su strumenti finanziari IRS pari a 5.654 migliaia di Euro e al pagamento di altri interessi passivi per 311 migliaia di Euro).
4.10UTILI E PERDITE SU CAMBI
Nel corso del 2024 LU-VE S.p.A. ha consuntivato utili netti su cambi per 1.003 migliaia di Euro (perdite nette per 1.512 migliaia di Euro nel 2023). Di tali utili netti, 1.553 si riferiscono agli utili su cambi non realizzati al 31 dicembre 2024 (perdite nette 1.427 migliaia di Euro al 31 dicembre 2023) e 550 migliaia di Euro si riferiscono a perdite su cambi realizzati al 31 dicembre 2024 (circa 85 migliaia di Euro di perdite al 31 dicembre 2023).
4.11UTILI E PERDITE DA PARTECIPAZIONI ED ALTRE INTERESSENZE
Nel corso del 2024 si rilevano svalutazioni riconducibili:
-alla partecipazione sulla controllata Thermo Glass Door S.p.A. per 1.750 migliaia di Euro, si veda Nota 3.3 – “Partecipazioni”;
-svalutazione dei crediti finanziari intragruppo per il finanziamento erogato alla controllata LU-VE US Inc. per 1.335 migliaia di Euro, si veda Nota 3.4 “Altre attività finanziarie non correnti”.
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
86
4.12IMPOSTE SUL REDDITO
Imposte sul reddito(in migliaia di Euro)
2024(d)
2023 (a)
APPORTO FUSIONE (b)
PROFORMA(c=a+b)
Variazione(e=d-c)
Imposte correnti
338
-
-
-
338
Imposte differite
(1.053)
(3.064)
464
(2.600)
2.011
Conguaglio esercizio precedente
(89)
(244)
18
(226)
155
Totale
(804)
(3.308)
482
(2.826)
2.504
La riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:
Riconciliazione onere fiscale teorico IRES(in migliaia di Euro)
Importi ante imposte
%
Effetto fiscale
Utile (Perdita) Ante Imposte
18.191
24,00%
4.366
+ Ammortamenti indeducibili
106
0,14%
25
+ Costi per autoveicoli, telefonia e ristorazione
580
0,77%
139
+ Imposte locali indeducibili
-
0,00%
-
+ Altre riprese in aumento permanenti
2.239
2,95%
537
- Dividendi non imponibili
(22.728)
(29,99%)
(5.455)
- IRAP deducibile
(34)
(0,04%)
(8)
- Altre riprese in diminuzione permanenti
(881)
(1,16%)
(211)
Onere fiscale effettivo
(2.527)
(27,33%)
(607)
+ Riprese in aumento temporanee
2.105
2,78%
505
- Riprese in diminuzione temporanee
(1.572)
(2,07%)
(377)
Onere fiscale corrente
(1.994)
(26,63%)
(479)
Riconciliazione onere fiscale teorico IRAP(in migliaia di Euro)
Importi ante imposte
%
Effetto fiscale
Differenza tra valori e costi della produzione
1.273
3,90%
50
+ Ammortamenti indeducibili
105
0,32%
4
+ Imposte locali indeducibili
-
0,00%
-
+ Costi del lavoro non deducibili
2.355
7,21%
92
+ Altre riprese in aumento permanenti
4.633
14,19%
181
- Riprese in diminuzione permanenti
(112)
(0,34%)
(4)
Onere fiscale effettivo
8.254
21,39%
323
+ Riprese in aumento temporanee
841
2,58%
34
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87
- Riprese in diminuzione temporanee
(485)
(1,49%)
(19)
Onere fiscale corrente
8.610
22,48%
338
Le imposte differite sono state precedentemente commentate in Nota 3.19 “Imposte anticipate e differite”.
Le imposte teoriche IRES sono state determinate applicando al risultato ante imposte l’aliquota fiscale vigente, pari al 24%, mentre le imposte teoriche IRAP sono state determinate applicando, alla differenza tra valori e costi della produzione, l’aliquota fiscale vigente pari al 3,9%.
Con riferimento alla verifica dell’Agenzia delle Entrate sulla Capogruppo relativa agli esercizi 2016, 2017, 2018 e 2019 ed al processo verbale di constatazione relativo all’anno 2019, non sono state avanzate ulteriori richieste e non ci sono state ulteriori attività da parte delle Autorità fiscali.
Nella seconda metà del 2024, la Direzione Centrale Grandi Contribuenti e Internazionale dell’Agenzia delle Entrate ha inviato alla Controllante LU-VE S.p.A. richieste di informazioni per poter avviare l’attività istruttoria con riferimento all’istanza presentata in data 28 dicembre 2020 per l’accesso alla procedura finalizzata alla stipula di accordi preventivi (“Advanced Pricing Agreement” o APA”), prevista dall’art. 31 ter del Dpr. 600/73. La Società ha prontamente risposto a tutte le richieste documentali ricevute.
Per ulteriori dettagli si rimanda alla Nota 8 – “Eventi successivi al 31 dicembre 2024”.
4.13CONTRIBUTI PUBBLICI
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88
Nel corso dell'esercizio 2024 la Società ha contabilizzato per competenza i seguenti contributi rientranti nelle fattispecie richiamate dalla legge 124 del 4 agosto 2017. Per quanto riguarda le agevolazioni fiscali (già inserite dalla Società nelle apposite dichiarazioni) e le misure generali fruibili da tutte le imprese non è stato ritenuto necessario procedere ad indicarle in nota integrativa al bilancio sulla base di autorevoli interpretazioni della normativa corrente e in attesa di un’interpretazione autentica da parte dei Ministeri competenti.
Ente Erogante
Natura contributo pubblico
Contributi Pubblici di competenza dell'esercizio 2024
Contributi Pubblici di competenza dell'esercizio 2023
APPORTO
FUSIONE
PROFORMA
Classificazione in bilancio
Gestore dei Servizi Energetici GSE S.p.A.
Sovvenzioni in conto esercizio per impianto fotovoltaico
167
64
153
217
a riduzione delle Spese utilities, inclusi nella voce “Costi per Servizi”
Totale
167
64
153
217
4.14DIVIDENDI
Nel corso del 2024, sono stati distribuiti dividendi pari a 8.883 migliaia di Euro, corrispondenti alla distribuzione di un dividendo lordo di Euro 0,40 (zero/40) per ciascuna delle 22.206.341 azioni in circolazione, al netto delle azioni proprie.
Relativamente allesercizio in corso, gli Amministratori hanno proposto il pagamento di un dividendo di Euro 0,42 (zero/42) per azione. Tale dividendo è soggetto allapprovazione degli azionisti nellassemblea annuale convocata per lapprovazione del bilancio della Capogruppo e non è stato pertanto incluso tra le passività in questo bilancio.
Leventuale dividendo proposto sarà messo in pagamento a partire dal 30 aprile 2025, con stacco cedola n.10 il 28 aprile 2025 (c.d. record date il 29 aprile 2025).
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89
4.15INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI
Il principio IFRS 7 prescrive alle società di fornire in bilancio informazioni integrative che consentano agli utilizzatori di valutare:
c)la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico delle società stesse;
d)la natura e l’entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari cui la Società è stata esposta nel corso dell’esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui questi vengono gestiti.
La Società è esposta a rischi finanziari connessi alla sua operatività, in particolare riferibili alle seguenti fattispecie:
-rischio di credito, con particolare riferimento ai normali rapporti commerciali con i clienti
-rischio di mercato (in particolare rischio di cambio, relativo all’operatività in valute diverse da quella funzionale; rischio di tasso di interesse, relativo all’esposizione finanziaria della Società; rischio di volatilità dei prezzi delle materie prime);
-rischio di liquidità, che si può manifestare con l’incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l’operatività della Società.
Il coordinamento ed il monitoraggio dei principali rischi finanziari sono centralizzati nella Direzione. La Società segue attentamente in maniera specifica ciascuno dei predetti rischi finanziari, intervenendo con l’obiettivo di minimizzarli tempestivamente anche attraverso l’utilizzo di strumenti derivati di copertura.
Fa parte delle politiche della Società proteggere l’esposizione alla variazione dei prezzi, dei cambi e dei tassi tramite strumenti finanziari derivati. La copertura può essere effettuata utilizzando contratti a termine, opzioni e interest rate swap.
Si sottolinea come tutti gli strumenti derivati siano stati sottoscritti con finalità di copertura gestionale dei rischi sottostanti. Alla data di presentazione del presente bilancio, tuttavia, non tutti i requisiti richiesti dal principio IFRS 9 per trattare tali derivati secondo le regole dell’hedge accounting sono soddisfatti. Pertanto, la Direzione della Società ha ritenuto opportuno, dal punto di vista contabile, trattare tali strumenti quali operazioni di negoziazione, non di copertura.
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90
Categorie di strumenti finanziari
Le seguenti tabelle aggregano informazioni relative a:
-Classi di strumenti finanziari sulla base della loro natura e caratteristiche;
-Valore di carico degli strumenti finanziari;
-Fair value degli strumenti finanziari (ad eccezione degli strumenti finanziari il cui valore di carico approssima il fair value);
-Gerarchia dei livelli di fair value per le attività e passività finanziarie il cui fair value è riportato.
I livelli da 1 a 3 della gerarchia del fair value sono basati sul grado di osservabilità delle informazioni:
-Valutazioni di fair value di Livello 1 sono quelle derivate da prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi per identiche attività o passività;
-Valutazioni di fair value di Livello 2 sono quelle derivate da inputs diversi dai prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per attività e passività, sia direttamente (ad esempio prezzi) o indirettamente (ad esempio derivate dai prezzi);
-Valutazioni di fair value di Livello 3 sono quelle derivate dall’applicazione di tecniche di valutazione che includono inputs per attività o passività che non sono basati su dati di mercato osservabili (inputs non-osservabili).
Attività valutate al fair value al 31/12/2024(in migliaia di Euro)
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Totale
Altre attività finanziarie
Attività finanziarie correnti
                                -
                     10.351
                      -
           10.351
Derivati
                                -
                        1.426
                      -
              1.426
Totale
-
11.777
-
11.777
Alcune delle attività e passività finanziarie della Società sono valutate al fair value ad ogni data di riferimento del bilancio.
In particolare, il fair value degli interest rate swaps è calcolato attualizzando i flussi di cassa futuri sulla base dei tassi di interesse forward contrattuali, attualizzati alla data di bilancio (fair value di livello 2)
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91
Il fair value delle altre attività finanziarie deriva dal fair value degli investimenti in strumenti quotati, aggiustati sulla base della rendita contrattuale, rientrando pertanto nella categoria 2 del fair value.
Di seguito si riportano le categorie di strumenti finanziari:
 
Strumenti finanziari per categorie IFRS9(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
APPORTO FUSIONE
PROFORMA
Attività finanziarie
 
 
 
Costo ammortizzato
 
 
 
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (*)
                   226.660
                   162.581
              8.097
         170.678
Time deposit (**)
                                -
                     10.000
                      -
           10.000
Crediti commerciali
                     60.210
                     36.853
           15.083
           51.936
Altre attività non correnti
                        8.634
                     11.241
                      -
           11.241
Fair Value
 
Derivati di negoziazione
                        1.426
                        6.306
                      -
              6.306
Attività finanziarie correnti (***)
                     24.509
                     49.679
(9.959)
           39.720
Passività finanziarie
Costo ammortizzato
 
Finanziamenti
(392.510)
(368.842)
                      -
(368.842)
Debiti commerciali
(44.719)
(24.085)
(16.592)
(40.677)
Altri debiti finanziari non correnti (****)
(6.961)
(1.674)
(1.142)
(2.816)
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92
Altri debiti finanziari correnti (*****)
(12.801)
(12.226)
(1.502)
(13.728)
(*) Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono 125.000 migliaia di Euro per time deposit con scadenza inferiore a 3 mesi (82.500 al 31 dicembre 2023)
(**) Time deposit con scadenza superiore a 3 mesi. Al 31 dicembre 2024 la Società non ha in essere tali contratti, si veda nota 3.9 - "Attività finanziarie correnti"
(***) Le attività finanziarie correnti sono esposte al netto degli strumenti finanziari derivati, pari a 1.426 migliaia migliaia di Euro e ai Time deposit superiore ai 3 mesi che rientrano tra le categorie IFRS9 per la valutazione al costo ammortizzato
(****) Gli altri debiti finanziari non correnti sono rappresentati da debiti per IFRS16 (si veda Nota 3.16 - "Altre passività finanziarie")
(*****) Gli altri debiti finanziari correnti sono rappresentati da debiti per Cash Poling e debiti per IFRS16 (si veda Nota 3.16 - "Altre passività finanziarie")
Gestione del rischio di credito
La Società è esposta al rischio di credito derivante dai rapporti commerciali con l’esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali. Il rischio di credito commerciale è monitorato sulla base di procedure formalizzate per la selezione e valutazione del portafoglio clienti, per la definizione dei limiti di affidamento per singolo cliente, per il monitoraggio dei flussi di incasso attesi e per le eventuali azioni di recupero. In alcuni casi viene attivata la richiesta ai clienti di ulteriori garanzie, principalmente nella forma di fideiussioni.
Eventuali ritardi nei tempi di pagamento da parte dei clienti, inoltre, potrebbero comportare per la Società la necessità di finanziare il connesso fabbisogno di capitale circolante.
La Società valuta l’affidabilità creditizia di tutti i clienti sia all’inizio della fornitura sia, sistematicamente, con frequenza periodica. Una volta effettuata la valutazione ad ogni cliente è attribuito un limite di credito.
Prova dei buoni risultati raggiunti sono i livelli storicamente minimi delle perdite su crediti contabilizzate, anche in presenza degli impatti della pandemia.
LU-VE S.p.A. è anche esposta al rischio di credito degli emittenti di strumenti finanziari.
Gestione del rischio di cambio
La Società, in connessione all’attività caratteristica, è esposta al rischio di fluttuazioni nei tassi di cambio delle valute, diverse da quella di conto in cui sono espresse le transazioni commerciali e finanziarie. A livello di acquisti, la principale valuta cui la Società è esposta è il dollaro americano (USD): infatti, le materie prime sui mercati di riferimento sono quotate in USD e il costo viene convertito in Euro applicando alla
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93
quotazione in dollari il tasso di cambio USD/Euro del giorno, così facendo ricadere i rischi del cambio sull'acquirente.
Con un’attività svolta a livello centralizzato, al fine di proteggere il risultato d’esercizio e la situazione patrimoniale e finanziaria da tali fluttuazioni e, pertanto, di ridurre il rischio derivante dalla variazione dei tassi di cambio, il LU-VE S.p.A. valuta la sottoscrizione di strumenti finanziari derivati con l’intento di copertura dei rischi sottostanti: in particolare nel corso del 2024, sono stati sottoscritti strumenti finanziari per proteggere il cambio EUR/USD, quali swap, tarf e forward. Tuttavia, da un punto di vista meramente contabile, tali strumenti, pur garantendo sostanzialmente la copertura dei rischi menzionati, non soddisfano tutti i requisiti richiesti dal principio IFRS 9 per essere designati in hedge accounting; in considerazione di ciò, il Gruppo ha ritenuto opportuno trattare tali strumenti quali operazioni di negoziazione, e non di copertura e di conseguenza tali strumenti sono stati valutati al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Per ulteriori dettagli si rimanda all’appendice A delle Note Esplicative del Bilancio Separato.
Sensitivity analysis
Con riferimento alle attività e passività finanziarie in valuta estera al 31 dicembre 2024, un’ipotetica ed immediata rivalutazione del 10% dell’euro nei confronti delle altre valute avrebbe comportato una perdita di 2.924 migliaia di euro.
Gestione del rischio di tasso di interesse
LU-VE S.p.A. ricorre all’indebitamento bancario sia a breve, che, principalmente, a medio-lungo termine, secondo modalità e forme tecniche adeguate alla propria struttura degli investimenti.
L’esposizione al rischio di tasso di interesse deriva dal fatto che LU-VE S.p.A. detiene attività e passività sensibili alle variazioni dei tassi d’interesse che sono necessarie per la gestione della liquidità e dei fabbisogni finanziari.
In particolare, la principale fonte di esposizione al rischio in oggetto per LU-VE S.p.A. deriva dall’indebitamento finanziario espresso per la quasi totalità a tasso variabile. La gestione di tale rischio viene effettuata stipulando contratti derivati (principalmente Interest Rate Swap) di copertura del rischio in base alle proprie esigenze. Tale politica di copertura consente al Gruppo una ridotta esposizione al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse. Nel corso del 2024, si è assistito ad una riduzione dei tassi di interesse rispetto al 2023. Eventuali cambiamenti di politiche dei tassi d’interesse possono portare ad una variazione, anche significativa, sul fair value di tali strumenti con conseguente impatto nel conto economico degli esercizi successivi.
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94
Al 31 dicembre 2024 la copertura di tali rischi rappresenta il 93,1% dei finanziamenti residui in essere.
Tuttavia, da un punto di vista meramente contabile, la gestione di tali strumenti, (che pur garantiscono sostanzialmente la copertura dei rischi menzionati), non soddisfano tutti i requisiti richiesti dal principio contabile IFRS 9 per essere designati in Hedge Accounting e pertanto la loro variazione di fair Value viene rilevata a Conto Economico.
Sensitivity analysis
Con riferimento alle attività e passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2024 un ipotetico incremento dei tassi di interesse di 100 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali in essere in pari data, in una situazione di costanza di altre variabili, comporterebbe un incremento degli oneri finanziari pari a 3.806 migliaia di Euro al 31 dicembre 2024, e pari a 7.420 migliaia di Euro sull’intera durata contrattuale residua, senza peraltro tenere conto delle operazioni con strumenti derivati che sono state considerate di negoziazione.
Gestione del rischio di prezzo delle materie prime
I costi di produzione di LU-VE S.p.A. sono influenzati dai prezzi delle materie prime, principalmente il rame e l’alluminio. I relativi rischi sono connessi sia alla fluttuazione delle quotazioni di tali materie sui mercati di riferimento (su cui sono quotate in USD) sia alla fluttuazione del cambio Euro/USD (poiché il Gruppo acquista in Euro, mentre le quotazioni sono effettuate in USD), sia all’affidabilità e alle politiche delle società di estrazione mineraria e/o di trasformazione.
La fluttuazione della disponibilità e del prezzo delle suddette materie può risultare significativa, in funzione di diversi fattori, tra cui la ciclicità economica dei mercati di riferimento, le condizioni di fornitura e altri fattori non controllabili da parte di LU-VE S.p.A. e difficilmente prevedibili (quali ad esempio: problematiche inerenti la capacità estrattiva o di trasformazione dei singoli fornitori che potrebbero ostacolare o ritardare la consegna delle materie prime ordinate; scelte gestionali e/o industriali da parte di singoli fornitori che comportino l’interruzione dell'estrazione o della lavorazione delle materie prime e la conseguente maggior difficoltà di reperire nell’immediato tali materie prime sul mercato di riferimento; il verificarsi di ritardi significativi nella fase di trasporto e consegna di tali materie prime alla Società, la possibile introduzione di dazi e gli impatti dei cambiamenti climatici sulle attività estrattive). Con riferimento alla transizione energetica, in particolare, saranno necessarie quantità addizionali di rame ed alluminio, che richiederanno però tecniche estrattive a ridotta intensità energetica.
Al fine di gestire tali rischi, la Società monitora costantemente le disponibilità di materie prime sul mercato, nonché l’andamento del relativo prezzo (anche tenendo conto della fluttuazione della divisa USD rispetto all’Euro), al fine di identificare tempestivamente
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eventuali situazioni di carenze nella disponibilità delle materie prime e di attivare azioni idonee a garantire la necessaria autonomia produttiva, nonché di mantenere competitiva la propria attività produttiva anche sotto questo profilo. Vengono effettuate costantemente analisi per identificare alternative ai fornitori strategici per ridurre la relativa dipendenza ed anche attività di diversificazione geografica sia con l’obiettivo di ridurre i costi di acquisto a parità di qualità che di non avere eccessiva dipendenza geografica da alcune aree del mondo. In particolare, per quanto riguarda la principale materia prima acquistata il rame LU-VE S.p.A., da diversi anni, si relaziona, per la maggior parte del proprio fabbisogno, con i medesimi fornitori, selezionati e periodicamente valutati sulla base di criteri di affidabilità commerciale e con i quali nel tempo si sono consolidati anche rapporti di reciproca fiducia. Inoltre, la Società, quando lo ritiene opportuno in relazione alle tendenze previste, stipula contratti di copertura del rischio dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime.
L’anno in corso ha registrato un innalzamento del costo delle materie prime rispetto alla media del 2023, in particolare per il rame, toccando i valori massimi di sempre nel mese di maggio. Si ricorda che la Società ha in essere sistemi di pass throughche permettono di trasferire ai clienti finali gli incrementi nei costi garantendo la salvaguardia della marginalità.
A differenza dei problemi sorti negli anni precedenti, legati alla disponibilità dei materiali, che hanno obbligato a rivedere le logiche di approvvigionamento e ad incrementare le giacenze di materie prime e componenti per poter rispondere alle richieste del mercato in tempi adeguati, nel corso del 2024 le logiche di stoccaggio sono tornate ad essere ispirate ai principi del just in time”, con effetti positivi sulla riduzione delle giacenze di magazzino e rispondendo al mercato con tempi di consegna in linea con le aspettative.
Si segnala, infine, che la volatilità del prezzo del petrolio incide (oltre che sul prezzo delle materie prime) sugli investimenti effettuati a livello globale nel mercato power gen, rendendo difficilmente prevedibile l’andamento di questo segmento di mercato, soprattutto in vista della transizione energetica, che potrebbe limitarne nel tempo l’operatività.
Gestione del rischio di liquidità
Il rischio liquidità cui la Società potrebbe essere soggetta è il mancato reperimento di adeguati mezzi finanziari necessari per la sua operatività, nonché per lo sviluppo delle proprie attività industriali e commerciali.
La liquidità della Società è fornita principalmente, da un lato, le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, e, dall’altro, le caratteristiche di scadenza dei debiti finanziari a medio e lungo termine.
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In relazione a tale ultimo aspetto, le linee guida adottate nella gestione della liquidità consistono nel:
-mantenimento di finanziamenti a medio-lungo termine adeguati rispetto al livello di attività immobilizzate;
-mantenimento di un adeguato livello di affidamenti bancari a breve termine (sia di cassa che per lo smobilizzo dei crediti domestici ed all’esportazione).
La Società dispone di linee di credito concesse da una pluralità di primarie istituzioni bancarie italiane ed internazionali adeguate alle attuali esigenze.
Al 31 dicembre 2024, LU-VE S.p.A. dispone di linee di credito a breve termine non utilizzate per 37,9 milioni di Euro.
Al fine di minimizzare il rischio di liquidità, inoltre, la Direzione Amministrativa e Finanziaria:
-verifica costantemente i fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere tempestivamente le eventuali azioni correttive;
-mantiene una corretta composizione dell’indebitamento finanziario netto, finanziando gli investimenti con i mezzi propri ed eventualmente con debiti a medio-lungo termine.
Si riporta di seguito un’analisi per scadenza delle passività finanziarie al 31 dicembre 2024:
Analisi per scadenza delle passività finanziarie al 31/12/2024(in migliaia di Euro)
Valore contabile
Flussi finanziari contrattualizzati
Entro 1 anno
Da 1 a 5 anni
Oltre 5 anni
Finanziamenti bancari
382.510
382.864
118.771
264.093
-
Altri anticipi su fatture
10.000
10.000
10.000
-
-
Debiti Finanziari IFRS 16*
8.818
8.818
1.857
5.436
1.525
Debiti Finanziari
401.328
401.682
130.628
269.529
1.525
Debiti commerciali
44.719
44.719
44.719
-
-
Totale
446.047
446.401
175.347
269.529
1.525
*I "debiti Finanziari IFRS 16" includono l’attualizzazione dei rimborsi delle quote capitali
Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni, i valori indicati nella tabella corrispondono ai flussi di cassa non attualizzati. I flussi finanziari includono le quote capitale e le quote interessi; per le passività a tasso variabile le quote interessi sono determinate sulla base del valore del parametro di riferimento alla data di chiusura dell’esercizio aumentato dello spread previsto per ogni contratto.
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Gestione del rischio sul capitale
La Società gestisce il proprio capitale al fine di assicurarsi la propria continuità aziendale massimizzando al contempo il ritorno per gli azionisti, attraverso l’ottimizzazione del rapporto tra debito e patrimonio netto.
La struttura del capitale della Società consiste nell’indebitamento finanziario netto (i finanziamenti descritti nella Nota 3.13 “Finanziamenti”, al netto dei saldi relativi alle disponibilità liquide) e nel patrimonio netto della Società (che comprende il capitale versato, le riserve, gli utili a nuovo e le interessenze di minoranza, come descritto nella Nota 3.12 – “Patrimonio netto”).
La Società non è soggetta ad alcun requisito imposto esternamente in relazione al proprio capitale.
4.16OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
La Società intrattiene con Parti Correlate alcuni rapporti di natura commerciale e finanziaria, regolati a condizioni di mercato sotto il profilo sia economico che finanziario, ovvero alle medesime condizioni che sarebbero state applicate a controparti indipendenti. A tale riguardo, non vi è tuttavia garanzia che, ove tali operazioni fossero state concluse fra, o con, parti terze, le stesse avrebbero negoziato e stipulato i relativi contratti, ovvero eseguito le operazioni stesse, alle stesse condizioni e con le stesse modalità.
In conformità a quanto disposto dal principio IAS 24, si considerano Parti Correlate le seguenti entità: (a) le società che direttamente, o indirettamente attraverso una o più imprese intermedie, controllano, o sono controllate dalla o sono sotto un comune controllo con l’impresa che redige il bilancio; (b) le società collegate; (c) le persone fisiche
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che hanno direttamente o indirettamente un potere di voto nell’impresa che redige il bilancio che conferisca loro un’influenza dominante sull’impresa ed i loro stretti familiari; (d) i dirigenti con responsabilità strategiche, cioè coloro che hanno il potere e la responsabilità della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività dell’impresa che redige il bilancio, compresi amministratori e funzionari della società e gli stretti familiari di tali persone; (e) le imprese nelle quali è posseduto, direttamente, o indirettamente, una rilevante potere di voto da qualsiasi persona fisica descritta sub c) o sub d) o sulle quali tale persona fisica è in grado di esercitare una influenza notevole. Il caso sub e) include le imprese possedute dagli amministratori o dai maggiori azionisti della impresa che redige il bilancio e le imprese che hanno un dirigente con responsabilità strategiche in comune con l’impresa che redige il bilancio.
I rapporti della LU-VE S.p.A. con le Parti Correlate attengono prevalentemente a:
-rapporti di natura finanziaria;
-rapporti connessi a contratti di prestazioni di servizi;
-rapporti commerciali;
-rapporti intrattenuti nell’ambito del consolidato fiscale nazionale con le società italiane del gruppo LU-VE che vi hanno aderito.
SCHEMI DI BILANCIO
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99
Di seguito è riportata l’incidenza sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico delle operazioni tra la Società e le società controllate direttamente o indirettamente
Intercompany(In migliaia di Euro)
Crediti commerciali
Debiti commerciali
Crediti finanziari
Debiti finanziari
Altri Crediti/(Debiti)
Ricavi per beni e servizi
Costi per beni e servizi
Proventi finanziari
Oneri finanziari
Altri Ricavi/(Costi)
SEST-LUVE-Polska SP.z.o.o.
6.519
(3.835)
7.121
-
1.283
8.752
(12.588)
382
-
-
Thermo Glass Door S.p.A.
744
(207)
3.742
-
(444)
745
(225)
224
-
-
«OOO» SEST LU-VE
204
-
-
-
106
-
(1)
-
-
-
Heat Transfer Systems s.r.o. (HTS)
2.520
(200)
-
(3.236)
-
2.643
(612)
-
(62)
-
LU-VE France S.a.r.l.
1.534
(68)
-
-
-
11.073
(117)
-
-
-
LU-VE Deutschland GmbH
3.533
(542)
-
-
-
1.239
(535)
-
-
-
LU-VE Iberica S.L.
3.544
(38)
-
-
-
6.183
(45)
-
-
-
LU-VE Sweden AB
2.538
(333)
5.063
(5.252)
-
3.596
(501)
-
(180)
-
MANIFOLD S.r.l.
87
(534)
361
-
22
83
(1.380)
12
-
-
LuveDigital S.r.l.
-
(84)
-
-
-
-
-
-
-
-
SPIROTECH Heat Exchangers Pvt. Ltd
1.827
(283)
3.850
-
-
2.438
(797)
191
-
-
LU-VE AUSTRIA GmbH
-
(19)
-
-
-
-
(65)
-
-
-
LU-VE US Inc.
5.309
-
20.853
-
-
3.415
(6)
1.076
-
-
LU-VE HEAT EXCHANGERS Co, Ltd
1.157
(3)
-
-
-
1.025
-
-
-
-
LU-VE Netherlands B.V.
530
(495)
-
(2)
-
1.215
(1.831)
-
-
-
LU-VE MIDDLE EAST DMCC
6
(160)
-
-
-
5
(713)
-
-
-
«OOO» LU-VE Moscow
-
-
-
-
-
483
-
-
-
-
Fincoil LU-VE Oy
3.205
(237)
-
(2.454)
-
8.610
(407)
-
(56)
-
LU-VE SOUTH KOREA LLC
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
LU-VE UK Ltd
22
(12)
-
-
-
-
(82)
-
-
-
Refrion S.r.l.
1.833
(1.065)
1.586
-
978
1.886
(1.441)
134
-
-
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
100
RMS S.r.l.
495
(219)
700
-
77
366
(223)
53
-
-
Refrion Deutschland GmbH
9
-
-
-
-
9
(5)
-
-
-
TOTALE
35.616
(8.334)
43.276
(10.944)
2.022
53.766
(21.574)
2.072
(298)
-
I saldi convertiti da valute estere sono esposti al lordo del delta cambi.
La seguente tabella illustra i rapporti economici e patrimoniali intrattenuti dalla Società con parti correlate esterne al Gruppo LU-VE:
Società Correlate(in migliaia di Euro)
Crediti commerciali
Debiti commerciali
Crediti finanziari
Debiti finanziari
Ricavi commerciali
Costi commerciali
Ricavi finanziari
Costi finanziari
Mauro Cerana
-
(27)
-
-
-
(27)
-
-
Totale
-
(27)
-
-
-
(27)
-
-
SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
101
4.17COMPENSI AD AMMINISTRATORI E SINDACI
I benefici economici degli Amministratori della Controllante e dei componenti del Collegio Sindacale sono riportati al paragrafo 11 “Appendice C” delle presenti note al Bilancio.
Con riferimento ai compensi relativi ai Dirigenti con ruolo strategico, si rimanda alla “Relazione sulle remunerazioni 2024”.
4.18PAGAMENTI BASATI SU AZIONI
Al 31 dicembre 2024 non sono in essere piani di incentivazione azionaria a favore di Amministratori e dipendenti della Società.
4.19IMPEGNI
Di seguito è riportato il dettaglio delle fidejussioni in essere al 31 dicembre 2024:
Impegni al 31/12/2024(in migliaia di Euro)
2024
2023
APPORTO FUSIONE
PROFORMA
Variazione
Fidejussioni a banche nei confronti di clienti di nostre controllate
308
903
-
903
(595)
Fidejussioni a banche nei confronti di clienti
2.041
658
-
658
1.383
Fidejussioni a favore di terzi
3.667
5.000
-
5.000
(1.333)
Fidejussioni assicurative
309
225
-
225
84
Totale
6.325
6.786
-
6.786
(461)
ELENCO PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE (ART. 2427 N.5 CC)
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
102
5ELENCO PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE (ART. 2427 N.5 CC)
Denominazione sociale
Sede
% di possesso
Valuta
Capitale sociale
Valuta
Patrimonio Netto al 31/12/2024
Valuta
Risultato d'esercizio 2024
Valuta
Costo della partecipazione
Controllate dirette:
 
 
 
SEST-LUVE-Polska SP.z.o.o.
Gliwice (Polonia)
95,00
PLN
16.000.000
PLN
328.214.463
PLN
45.236.059
EUR
25.308.457
«OOO» SEST LU-VE
Lipetsk (Russia)
95,00
RUB
136.000.000
RUB
4.249.402.335
RUB
1.468.858.176
EUR
3.770.723
Thermo Glass Door S.p.A.
Travacò Siccomario (PV)
100,00
EUR
100.000
EUR
528.159
EUR
(857.710)
EUR
-
Heat Transfer Systems s.r.o. (HTS)
Novosedly (Rep. Ceca)
100,00
CZK
133.300.000
CZK
497.979.984
CZK
115.140.112
EUR
9.539.657
LU-VE Sweden AB
Asarum (Svezia)
100,00
SEK
50.000
SEK
67.848.930
SEK
36.958.943
EUR
390.448
LU-VE France S.a.r.l.
Lione (Francia)
100,00
EUR
84.150
EUR
1.911.934
EUR
319.703
EUR
1.303.072
LU-VE Pacific Pty Ltd
Thomastown (Australia)
100,00
AUD
200.000
AUD
2.170
AUD
-
EUR
-
LU-VE Deutschland GmbH
Stoccarda (Germania)
100,00
EUR
230.000
EUR
(1.817.934)
EUR
(335.908)
EUR
173.001
LU-VE Iberica S.L.
Madrid (Spagna)
85,00
EUR
180.063
EUR
1.004.695
EUR
399.259
EUR
145.285
LU-VE HEAT EXCHANGERS (Tianmen) Co, Ltd
Tianmen (Cina)
100,00
CNY
61.025.411
CNY
71.954.033
CNY
7.671.632
EUR
10.535.407
LU-VE Asia Pacific Limited
Wan Chai (Hong Kong)
100,00
HKD
10.000
HKD
-
HKD
739.055
EUR
-
LuveDigital S.r.l.
Uboldo (VA)
50,00
EUR
10.000
EUR
66.629
EUR
12.384
EUR
5.000
MANIFOLD S.r.l.
Uboldo (VA)
99,00
EUR
10.000
EUR
218.478
EUR
63.313
EUR
9.900
SPIROTECH Heat Exchangers Pvt. Ltd
Ghaziabad, Uttar Pradesh (India)
100,00
INR
25.729.600
INR
4.353.832.432
INR
632.192.247
EUR
39.468.270
LU-VE AUSTRIA GmbH
Vienna (Austria)
100,00
EUR
17.500
EUR
185.394
EUR
63.822
EUR
17.500
LU-VE US Inc
Jacksonville (USA, Texas)
100,00
USD
1.000
USD
(9.383.371)
USD
(5.722.417)
EUR
13.552.196
Fincoil LU-VE OY
Vantaa (Finland)
100,00
EUR
1.190.000
EUR
8.522.228
EUR
3.553.578
EUR
30.648.883
LU-VE Netherlands B.V.
Breda (Netherlands)
100,00
EUR
10.000
EUR
186.925
EUR
538.290
EUR
10.000
«OOO» LU-VE Moscow
Moscow (Russia)
100,00
RUB
100.000
RUB
21.985.385
RUB
10.786.558
EUR
1.382
LU VE MIDDLE EAST DMCC
Dubai (UAE)
100,00
AED
50.000
AED
771.205
AED
240.432
EUR
20.147
LU-VE SOUTH KOREA Llc
Seul (South Korea)
100,00
KRW
100.000.000
KRW
24.908.385
KRW
(22.732.246)
EUR
107.680
LU-VE UK Ltd
London (United Kindom)
100,00
GBP
10.000
GBP
58.091
GBP
117.838
EUR
11.500
EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
103
Refrion S.r.l.
Flumignano di Talmassons (UD)
100,00
EUR
1.000.000
EUR
8.744.326
EUR
2.397.797
EUR
17.205.828
Controllate indirette:
RMS S.r.l. (posseduta al 100% da Refrion S.r.l)
Flumignano di Talmassons (UD)
100,00
EUR
40.000
EUR
2.367.131
EUR
565.705
EUR
-
Refrion Deutschland GmbH (posseduta al 100% da Refrion S.r.l)
Frankfurt am Main (Germania)
100,00
EUR
150.000
EUR
1.967
EUR
(127.935)
EUR
-
6EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI
Nel corso dell’esercizio 2024 non sono state effettuate operazioni significative non ricorrenti.
7TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI
Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2024 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, ossia operazioni che per significatività, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo e tempistica dell’accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza della informazione in bilancio, al conflitto di interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale o alla tutela degli azionisti di minoranza.
8EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2024
Nel corso del mese di febbraio 2025, la Capogruppo ha sottoscritto un contratto di finanziamento con Intesa Sanpaolo S.p.A., per un importo di 25 milioni di Euro, completamente erogato alla data di sottoscrizione.
EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2024
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
104
Con riferimento alla verifica dell’Agenzia delle Entrate relativa agli esercizi 2016, 2017, 2018 e 2019, sono state avanzate alcune ulteriori richieste relative all’anno 2017 alle quali LU-VE S.p.A. ha prontamente risposto. Con riferimento al processo verbale di constatazione notificato a novembre 2023, non ci sono state ulteriori attività da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Per quanto riguarda la verifica da parte della Direzione Centrale Grandi Contribuenti e Internazionale dell’Agenzia delle Entrate in merito all’istanza presentata in data 28 dicembre 2020 per l’accesso alla procedura finalizzata alla stipula di accordi preventivi (“APA”), prevista dall’art. 31 ter del Dpr. 600/73, la Società ha prontamente risposto a tutte le richieste documentali ricevute.
La Società mantiene elevata l’attenzione sull’evoluzione della crisi tra Russia e Ucraina, che potrà avere ulteriori significative ripercussioni sull’economia mondiale anche a seguito delle sanzioni, per maggiori informazioni si rimanda alle Note Esplicative al bilancio consolidato.
A livello di Gruppo, prevede che il fatturato tornerà a crescere nella seconda metà del 2025, grazie al rafforzamento della domanda, all’impatto degli investimenti chiave ed all’atteso miglioramento delle turbolenze internazionali, che si pensa creeranno un ambiente stabile per la crescita. L’incertezza a breve termine rimane alta e continua ad aumentare, rendendo difficili le stime a più corto raggio.
La performance finanziaria record nel 2024 è stata guidata dall'efficienza operativa, dalla gestione disciplinata dei costi e dagli investimenti strategici, consentendo all'azienda di migliorare le performance economiche e finanziarie. Guardando al futuro, il Gruppo LU-VE si concentra sulla ripresa della crescita dei ricavi mantenendo al contempo la resilienza finanziaria e margini sostenibili.
La performance finanziaria conferma la validità della strategia perseguita nella costruzione di un modello di business resiliente (diversificazione delle applicazioni dei prodotti in settori con andamenti non correlati), supportato da fattori di lungo periodo quali: elettrificazione, decarbonizzazione, digitalizzazione e adozione di gas refrigeranti naturali a basso o nullo impatto ambientale. Il Gruppo è stato il primo a cogliere molti di questi sviluppi tecnologici chiave, rafforzando il proprio vantaggio competitivo e posizionandosi per una crescita a lungo termine. Questi progressi rimangono un elemento cruciale nella strategia dell'azienda per aumentare l'efficienza, espandere la quota di mercato e sostenere la redditività in un contesto in evoluzione.
La crescita prevista a livello di Gruppo sarà trainata principalmente dalla forte domanda nel mercato dei data center, in forte espansione, nonché dalla refrigerazione commerciale e dal trasporto refrigerato, dove l'azienda continua a rafforzare la propria posizione con soluzioni avanzate ed efficienti dal punto di vista
EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2024
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
105
energetico. Questi settori in forte crescita presentano opportunità significative poiché è in costante aumento la domanda globale di raffreddamento, efficienza energetica e logistica sostenibile a temperatura controllata.
Tuttavia, permane un alto grado di incertezza dovuto alle condizioni macroeconomiche, agli sviluppi normativi e alle turbolenze geopolitiche, che potrebbero influenzare il ritmo di crescita e le dinamiche generali del mercato. L'azienda rimane cauta e adattabile nel gestire questi fattori esterni, pur perseguendo le sue priorità strategiche.
Nella prosecuzione del suo cammino, il Gruppo continuerà a dare priorità ai miglioramenti operativi e alle iniziative di crescita mirate per sostenere un'espansione sostenibile, mantenendo al contempo una solida base finanziaria.
Presidente e Amministratore Delegato
Matteo Liberali
SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
106
9APPENDICE A
IRS su finanziamenti (in migliaia di Euro)
SOCIETA' DEBITRICE
CONTROPARTE
ACCENSIONE
SCADENZA
NOZIONALE ORIGINARIO
31/12/2024
31/12/2024
NOZ. Breve
NOZ. M/L
FAIR VALUE
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
20/05/2020
30/09/2025
12.500
2.083
-
27
LU-VE S.P.A.
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
28/05/2020
28/05/2025
40.000
5.000
-
70
LU-VE S.P.A.
Deutsche Bank S.p.A.
30/10/2020
30/10/2026
5.500
1.123
1.178
65
LU-VE S.P.A.
Deutsche Bank S.p.A.
30/10/2020
30/10/2025
10.000
2.000
-
30
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
31/03/2021
31/03/2026
30.000
7.500
1.875
177
LU-VE S.P.A.
Banco BPM S.p.A.
14/06/2021
31/03/2026
12.000
2.824
706
67
LU-VE S.P.A.
Banco BPM S.p.A.
14/06/2021
31/03/2026
18.000
4.235
1.059
97
LU-VE S.P.A.
Unicredit S.p.A.
30/09/2021
31/03/2025
30.000
4.286
-
69
LU-VE S.P.A.
Banco BPM S.p.A.
17/12/2021
30/09/2026
40.000
10.667
8.000
405
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
31/05/2022
31/05/2029
20.000
4.000
14.000
291
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
31/05/2022
31/05/2029
20.000
4.000
14.000
232
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
31/05/2022
31/03/2029
15.000
3.000
9.750
182
LU-VE S.P.A.
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
22/07/2022
22/07/2027
40.000
8.000
16.000
442
LU-VE S.P.A.
BPER Banca S.p.A.
22/07/2022
22/07/2027
25.000
6.250
10.938
120
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
28/07/2022
28/07/2027
15.000
3.750
6.563
112
LU-VE S.P.A.
Deutsche Bank S.p.A.
25/10/2022
28/10/2028
15.000
3.333
10.000
(67)
LU-VE S.P.A.
Unicredit S.p.A.
24/11/2022
31/12/2026
25.000
6.250
6.250
(45)
LU-VE S.p.A.
Banco BPM S.p.A.
20/12/2022
30/09/2027
25.000
5.882
10.292
(197)
LU-VE S.p.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
26/10/2023
26/10/2028
30.000
6.667
20.000
(383)
LU-VE S.p.A.
Unicredit S.p.A.
11/01/2024
31/12/2025
15.000
3.529
11.471
(101)
LU-VE S.p.A.
Unicredit S.p.A.
16/01/2024
31/12/2028
15.000
3.529
11.471
(38)
LU-VE S.p.A.
BPER
23/01/2024
22/01/2026
15.000
2.813
12.188
(115)
LU-VE S.p.A.
BPER
23/01/2024
22/01/2029
15.000
2.813
12.188
(80)
LU-VE S.p.A.
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
17/12/2024
28/11/2030
35.000
3.182
31.818
(60)
LU-VE S.p.A.
Intesa San Paolo
18/12/2024
29/11/2030
25.000
2.273
22.727
(62)
LU-VE S.p.A.
Intesa San Paolo
18/12/2024
29/11/2030
15.000
1.364
13.636
(38)
APPENDICE A
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
107
Totali
563.000
110.353
246.110
1.200
 
Opzioni su valute (in migliaia di Euro)
SOCIETA'
CONTROPARTE
TIPOLOGIA
OGGETTO DELLA COPERTURA
ACCENSIONE
SCADENZA
NOZ. ORIG.
31/12/2024
31/12/2024
NOZ. Breve
NOZ. M/L
FAIR VALUE
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
SWAP di ACQUISTO
Tasso di Cambio €/USD
18/06/2024
31/01/2025
921
963
                       -
40
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
SWAP di ACQUISTO
Tasso di Cambio €/USD
18/06/2024
28/02/2025
920
963
                       -
40
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
SWAP di ACQUISTO
Tasso di Cambio €/USD
18/06/2024
31/03/2025
919
963
                       -
40
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
SWAP di ACQUISTO
Tasso di Cambio €/USD
18/06/2024
30/04/2025
918
963
                       -
39
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
FORWARD di VENDITA
Tasso di Cambio €/USD
18/11/2024
30/06/2025
4.675
4.767
                       -
(92)
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
FORWARD di VENDITA
Tasso di Cambio €/USD
22/11/2024
30/06/2025
2.847
2.860
                       -
(13)
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
FORWARD di VENDITA
Tasso di Cambio €/USD
13/12/2024
30/06/2025
2.358
2.384
                       -
(26)
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
FORWARD di VENDITA
Tasso di Cambio €/USD
27/12/2024
30/06/2025
4.754
4.769
                       -
(15)
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
TARF
Tasso di Cambio €/USD
18/06/2024
18/06/2025
1.474
1.477
                       -
3
LU-VE S.P.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
TARF
Tasso di Cambio €/USD
18/06/2024
18/06/2025
10.000
10.098
                       -
98
 
 
 
 
 
Totali
29.786
30.206
-
114
APPENDICE A
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
108
Derivati su commodities (in migliaia di Euro)
CONTRAENTE
CONTROPARTE
N. CONTRATTO
MATERIE PRIME
N. IDENTIFICATIVO
NOTIONALE
ACCENSIONE
SCADENZA
QUANTITÀ
NOZ. ORIG
NOZ. A BREVE
NOZ. A M/L TERMUNE
FAIR VALUE31/12/2024
LU-VE S.P.A.
Unicredit S.p.A.
549300TRUWO2CD2G5692
Copper
MSO_605426907
635
30/07/2024
31/05/2025
75
635
635
                     -
12
LU-VE S.P.A.
Unicredit S.p.A.
549300TRUWO2CD2G5692
Aluminium
MSO_605427897
161
30/07/2024
31/05/2025
75
161
161
                     -
23
LU-VE S.P.A.
Unicredit S.p.A.
549300TRUWO2CD2G5692
Aluminium
MSO_605428474
270
30/07/2024
31/07/2025
125
270
270
                     -
36
LU-VE S.P.A.
Unicredit S.p.A.
549300TRUWO2CD2G5692
Copper
MSO_605427581
1.060
30/07/2024
31/07/2025
125
1.060
1.060
                     -
20
LU-VE S.P.A.
Unicredit S.p.A.
549300TRUWO2CD2G5692
Aluminium
MSO_606272401
171
30/07/2024
31/07/2026
75
171
171
                     -
11
LU-VE S.P.A.
Unicredit S.p.A.
549300TRUWO2CD2G5692
Copper
MSO_606272051
421
30/07/2024
31/07/2026
50
421
421
                     -
10
 
 
 
 
 
Totali
 
2.718
2.718
                     -
112
APPENDICE B
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
109
10APPENDICE B
COSTO AMMORTIZZATO
Finanziamenti Bancari(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
SOCIETA' DEBITRICE
CONTROPARTE
TIPOLOGIA DI FINANZIAMENTO
ACCENSIONE
SCADENZA
TASSO APPLICATO
COVENANTS FINANZIARI
IMPORTO ORIGINARIO
IMPORTO RESIDUO
DI CUI QUOTA CORRENTE
IMPORTO RESIDUO
DI CUI QUOTA CORRENTE
LU-VE
Mediocredito Italiano S.p.A.
Finanziamento chirografario
28/11/2018
30/06/2024
Euribor 6 mesi + Spread
PFN/EBITDA <3; PFN/PN<=1
12.500
                       -
                       -
1.298
1.298
LU-VE
Mediocredito Italiano S.p.A.
Finanziamento chirografario
28/11/2018
30/06/2024
Euribor 6 mesi + Spread
PFN/EBITDA <3; PFN/PN<=1
12.500
                       -
                       -
1.298
1.298
LU-VE
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
Finanziamento chirografario
20/12/2018
24/09/2024
Euribor 6 mesi + Spread
PFN/EBITDA <=3; PFN/PN<=1,25
10.000
                      -
                       -
2.047
2.047
LU-VE
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
Finanziamento chirografario
20/12/2018
24/09/2024
Euribor 6 mesi + Spread
PFN/EBITDA <=3; PFN/MEZZI PROPRI<=1,25
10.000
                       -
                       -
5.047
5.047
LU-VE
Banco BPM S.p.A.
Finanziamento chirografario
16/06/2019
28/06/2024
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
-
10.000
                       -
                       -
1.051
1.051
LU-VE
Unicredit S.p.A.
Finanziamento chirografario
12/07/2019
30/06/2024
Euribor 6 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA <=3; PFN/MEZZI PROPRI<=1
12.000
                       -
                       -
1.237
1.237
LU-VE
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Finanziamento chirografario
23/03/2020
23/09/2025
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA <=3; PFN/PN<=1
25.000
              4.178
              4.178
9.850
5.671
APPENDICE B
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
110
COSTO AMMORTIZZATO
Finanziamenti Bancari(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
SOCIETA' DEBITRICE
CONTROPARTE
TIPOLOGIA DI FINANZIAMENTO
ACCENSIONE
SCADENZA
TASSO APPLICATO
COVENANTS FINANZIARI
IMPORTO ORIGINARIO
IMPORTO RESIDUO
DI CUI QUOTA CORRENTE
IMPORTO RESIDUO
DI CUI QUOTA CORRENTE
LU-VE
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
Finanziamento chirografario
28/05/2020
28/05/2025
Euribor 6 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA <=3; PFN/PN<=1,25
40.000
              5.021
              5.021
15.212
10.180
LU-VE
UniCredit S.p.A.
Finanziamento chirografario
04/11/2020
30/11/2024
Euribor 6 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA <= 3;PFN/MEZZI PROPRI <=1
20.000
                       -
-
5.792
5.792
LU-VE
Deutsche Bank S.p.A.
Finanziamento chirografario
11/11/2020
11/11/2026
EURIBOR 3 mesi base 360 + spread
PFN/EBITDA <= 3,2PFN/EQUITY <=1,15
5.500
              2.309
              1.129
3.424
1.104
LU-VE
Deutsche Bank S.p.A.
Finanziamento chirografario
11/11/2020
11/11/2025
EURIBOR 3 mesi base 360 + spread
PFN/EBITDA <= 3,2PFN/EQUITY <=1,15
10.000
              2.007
              2.007
4.060
2.052
LU-VE
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Finanziamento chirografario
31/03/2021
31/03/2026
EURIBOR 3 mesi base 360 + spread
PFN/MOL< 3; PFN/Patrimonio netto<1
30.000
              9.409
              7.535
17.133
7.721
LU-VE
Banco BPM S.p.A.
Finanziamento chirografario
14/06/2021
31/03/2026
EURIBOR 3 mesi base 360 + spread
-
12.000
              3.541
              2.835
6.445
2.903
LU-VE
Banco BPM S.p.A.
Finanziamento chirografario
14/06/2021
31/03/2026
EURIBOR 3 mesi base 360 + spread
PFN/EBITDA <= 3,0PFN/EQUITY <=1,25
18.000
              5.334
              4.274
9.738
4.402
LU-VE
Unicredit S.p.A.
Finanziamento chirografario
30/09/2021
31/03/2025
EURIBOR 6 mesi base 360 + spread
PFN/EBITDA <= 3,0PFN/PN <=1,0
30.000
              4.302
              4.302
13.013
8.680
LU-VE
Banco BPM S.p.A.
Finanziamento chirografario
17/12/2021
30/09/2026
EURIBOR 3 mesi base 360 + spread
PFN/EBITDA <= 3,0PFN/EQUITY <=1,25
40.000
            18.727
            10.731
29.780
11.040
APPENDICE B
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
111
COSTO AMMORTIZZATO
Finanziamenti Bancari(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
SOCIETA' DEBITRICE
CONTROPARTE
TIPOLOGIA DI FINANZIAMENTO
ACCENSIONE
SCADENZA
TASSO APPLICATO
COVENANTS FINANZIARI
IMPORTO ORIGINARIO
IMPORTO RESIDUO
DI CUI QUOTA CORRENTE
IMPORTO RESIDUO
DI CUI QUOTA CORRENTE
LU-VE
Cassa Depositi e Prestiti
Finanziamento chirografario
28/04/2022
05/05/2029
Euribor 6 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,15
40.000
            36.018
              8.053
40.511
4.373
LU-VE
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Finanziamento chirografario
28/04/2022
29/03/2029
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,0
15.000
            12.717
              3.014
15.142
2.404
LU-VE
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Finanziamento chirografario
31/05/2022
29/03/2029
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,0
15.000
            12.701
              3.008
15.118
2.396
LU-VE
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
Finanziamento chirografario
22/07/2022
22/07/2027
Euribor 6 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,0
40.000
            24.192
              8.048
32.542
8.144
LU-VE
BPER Banca S.p.A.
Finanziamento chirografario
22/07/2022
22/07/2027
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,0
25.000
            17.214
              6.266
23.693
6.423
LU-VE
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Finanziamento chirografario
28/07/2022
28/07/2027
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,0
15.000
            10.351
              3.785
14.208
3.850
LU-VE
Deutsche Bank S.p.A.
Finanziamento chirografario
25/10/2022
25/10/2028
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,15
30.000
            26.615
              6.694
30.261
3.601
LU-VE
Unicredit S.p.A.
Finanziamento chirografario
24/11/2022
31/12/2026
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,0
25.000
            12.416
              6.198
18.774
6.345
LU-VE
Banco BPM S.p.A.
Finanziamento chirografario
21/12/2022
30/09/2027
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3,25PFN/PN </=1,25
5.000
            15.994
              5.805
22.008
5.982
LU-VE
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Finanziamento chirografario
26/10/2023
26/10/2028
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,0
30.000
            26.580
              6.704
30.160
3.579
LU-VE
Unicredit S.p.A.
Finanziamento chirografario
21/12/2023
31/12/2028
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,0
30.000
            27.944
              7.000
                      -
                      -
APPENDICE B
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
112
COSTO AMMORTIZZATO
Finanziamenti Bancari(in migliaia di Euro)
31/12/2024
31/12/2023
SOCIETA' DEBITRICE
CONTROPARTE
TIPOLOGIA DI FINANZIAMENTO
ACCENSIONE
SCADENZA
TASSO APPLICATO
COVENANTS FINANZIARI
IMPORTO ORIGINARIO
IMPORTO RESIDUO
DI CUI QUOTA CORRENTE
IMPORTO RESIDUO
DI CUI QUOTA CORRENTE
LU-VE
BPER Banca S.p.A.
Finanziamento chirografario
22/01/2024
22/01/2029
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,25
30.000
            29.933
              5.661
                      -
                      -
LU-VE
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.
Finanziamento chirografario
28/11/2024
28/11/2030
Euribor 6 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,25
35.000
            34.992
              3.264
                      -
                      -
LU-VE
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Finanziamento chirografario
29/11/2024
29/11/2030
Euribor 3 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,00
25.000
            25.010
              2.337
                      -
                      -
LU-VE
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Finanziamento chirografario
29/11/2024
29/11/2030
Euribor 6 mesi 360 gg + spread
PFN/EBITDA </= 3PFN/PN </=1,00
15.000
            15.006
              1.403
                      -
                      -
Totali
382.510
119.252
368.842
118.620
Note:
PFN: posizione finanziaria netta;
PN: patrimonio netto;
DSCR: debt service coverage ratio
LR: leverage ratio (PFN/Ebitda)
GR: gearing ratio (PFN/PN)
SCHEMI DI BILANCIO
ORGANI SOCIALI E INFORMAZIONI SOCIETARIE
113
11APPENDICE C
(
A
)
(
B
)
(
C
)
(
D
)
(
1
)
(
2
)
(
3
)
(
4
)
(
5
)
(
6
)
(
7
)
(
8
)
        Compensi variabili non equity
Nome
 
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C
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Scadenza della carica*
Compensi fissi
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Partecipazione agli utili
Benefici non monetari
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l
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di Amministrazione e
C
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01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
(
I
)
C
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725.000,00
 
(
1
)
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(
2
)
541.457,96
 
(
3
)
6
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3
0
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.
2
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1
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3
0
1
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2
7
2
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01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
(
I
)
C
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285.000,00
 
(
1
)
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(
4
)
 
 
 
 
 
2
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.
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4
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9
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I
I
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Riccardo Quattrini
Direttore Generale
01/01/2024-31/12/2024
Approvazione Bilancio 2025
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La
 
data
 
di
 
scadenza
 
è
 
da
 
riferirsi
 
all'Assemblea
 
che
 
approverà
 
il
 
Bilancio
 
relativo
 
all'esercizio
 
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(1)
a seguito del suo rinnovo deliberato dall’ Assemblea del 28/04/2023, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di attribuire a ciascun membro del Consiglio un compenso annuo lordo di 25.000,00 pro rata temporis.
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(3)
di cui 143.355,73 quale componente variabile a medio/lungo termine (LTI 2023 -2025) maturata per l'anno 2024.
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di cui 8.000,00 come membro Comitato Remunerazione Nomine ed euro 8.000,00 come membro Comitato Controllo e Rischi.
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di cui 11.000 come Presidente Comitato Remunerazione e Nomine, 11.000 come Presidente Comitato Controllo e Rischi ed 5.5000 come Presidente Comitato Indipendenti;
(1
3
)
L' Assemblea del 28/04/2023 ha introdotto nello statuto la figura del Presidente Onorario, e, in pari data, il Consiglio di Amministrazione ha nominato a tale carica il prof. Vitale. Nella seduta del 12 maggio 2023, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Presidente Onorario nominato per il triennio 2023-2025 un compenso annuo fisso di Euro 25.000,00.
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di cui 56.977,57 a titolo di Componente variabile a medio/lungo termine (LTI 2023 -2025) maturata per l'anno 2024.
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117
12DATI GENERALI DELLA SOCIETÁ
Sede legale:
Via Vittorio Veneto, 11
21100 Varese
ITALIA (ITA)
Collegamenti:
Tel:+39 02 - 96716.1
E-mail:info@luvegroup.com
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Dati fiscali:
R.E.A. VARESE 191975
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